Il segreto della santità.. - Azione Cattolica di Genova

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Il segreto della santità.. - Azione Cattolica di Genova
Festa di Ognissanti
GRANDE GIOCO
“Il segreto della santità..
..Sarò Santo Se Sono Santo Subito!!”
PREPARAZIONE ALLA FESTA:
Per far conoscere ai bambini (e perché no, anche a noi educatori ;) ) la storia del santo che portano
come nome, il giorno della festa in cui verrà fatto il gioco, dovranno tutti arrivare travestiti come il
proprio santo, o con un oggetto che lo identifichi.
TITOLO GIOCO : “Il segreto della santità..”
OBIETTIVO: scoprire il “Segreto della Santità”!!
COME
Ogni squadra deve superare diverse prove sostenute dagli educatori, alla fine di esse la squadra
riceverà una parola tratta dalla frase: “Sarò santo se sono santo subito” e un pezzo colorato di
arcobaleno.
PROVE
1. BUON SAMARITANO
- introduzione: l’educatore insieme ai bambini cerca di ricostruire la parabola del buon samaritano; i
bambini dovranno imitare il “buon samaritano” nel soccorrere il povero “malcapitato”;
- occorrente: 4 rotoli di carta igienica per classe;
- svolgimento: all’interno di ogni squadra si sceglie un bambino da “bendare” come se fosse una
“mummia”, la squadra vince se lo benda in minor tempo e bene.
2. ANGELI CUSTODI
- introduzione: - gli angeli custodi sono coloro che ci guidano nel cammino della vita, ci proteggono
e ci custodiscono, orientandoci nella giusta direzione;
- occorrente: - bende nere per coprire gli occhi degli “accompagnati”;
- svolgimento: - all’interno di ogni squadra ci sono un numero pari di “angeli custodi” e di
“accompagnati” che devono percorrere un percorso a ostacoli, o da fare a slalom tra dei birilli (o
bottiglie di plastica). L’angelo “guida” il proprio bambino affidatogli con la sola voce (se sono
abbastanza grandi) o prendendolo per mano (se sono più piccoli), facendo attenzione a non far
cadere i birilli. Appena terminato il percorso da una coppia, parte l’altra e così via… Vince la
squadra i cui angeli custodi e relativi assistiti impiegano minor tempo nel fare i percorsi.
3. CHIASSO INFERNALE
- introduzione: talvolta nelle nostre comunicazioni ci sono delle “interferenze” che ci impediscono
di ascoltare il bene, il bello , il buono che c’è in noi… importante è allora prestare maggiore
attenzione per “andare oltre” le apparenze e cogliere il “meglio” che sempre c’è!
Festa di Ognissanti
- occorrente: strisce nere da sventolare;
- svolgimento: giocano due squadre: una sta nel mezzo a fare un “chiasso infernale”, a sventolare
strisce nere per ostacolare che l’altra squadra (che si trova metà da una parte e l’altra metà dall’altra
parte del campo) possa intendere le parole urlate a squarciagola da una parte all’altra del campo. Le
parole sono inventate dagli animatori (meglio se in tema: es. “pace”, “amore”, amicizia, ecc..).
Vince la squadra che riesce a indovinare il maggior numero di parole.
4. IL GIOCO DELLA SOLIDARIETA’
- introduzione: in Paradiso… nessuno pensa solo a se stesso; così sulla terra per vivere un po’
dell’amore e della gioia dei “santi” è bene allenarsi a pensare l’uno alla gioia e al sostentamento
dell’altro;
- occorrente: bavagli ritagliati dai sacchi di plastica per l’immondizia, strisce nere per bendare gli
occhi, cucchiai, piatti di plastica, 1 bomboletta di panna spray;
- svolgimento: a due a due, i bambini bendati si “imboccano” a vicenda la panna montata spruzzata
su un piatto di plastica: “vince” chi riesce a sporcarsi meno… perché mangia di più!... mentre il
divertimento è assicurato per tutti!
5. CODA DEL DIAVOLO E ALI DELL’ANGELO
- introduzione: per evitare che il male dentro e fuori di noi dilaghi è opportuno cercare di
“estirparlo” fin dall’inizio, e cercare di difendere la gioia, che dà le ali per “volare” sopra ogni
difficoltà e mantenere il “gusto” di vivere;
- occorrente: strisce nere e gialle da fermare in vita: quelle nere per i diavoletti, quelle gialle per gli
angioletti;
- svolgimento: due squadre: angeli e diavoletti. Ad ogni angelo si affida un diavoletto specifico a
cui portar via la “coda”, mentre il relativo diavoletto deve cercare di rubargli l’ala (la striscia gialla).
Vince la squadra che riesce a togliere più strisce agli avversari.
6. PAROLA D’ORDINE: SILENZIO
-introduzione: La vita dei Santi è stata caratterizzata dal silenzio, dalla preghiera e dalla
meditazione … Parola d’ordine: silenzio.
-occorrente:pennarelli e fogli di carta
-svolgimento: La squadra dovrà rispondere ad alcune domande utilizzando esclusivamente
pennarelli e fogli di carta. I componenti della squadra dovranno usare pennarelli e fogli anche per
consultarsi. Se verrà sentita anche una sola sillaba l’educatore penalizzerà la squadra. Le squadre
hanno 30 secondi per rispondere
Domande.
1. Quale il primo libro della Bibbia? Genesi
2. Chi interpreta il capitano Jack Sparrow ne “La maledizione della prima luna”?Johnny Depp.
3. Qual è la capitale del Canada? Ottawa
4. Come si dice bellissimo in inglese? Beautilful
5. Risolvi la seguente espressione: 1[100-25+4(10-2)]+1= 108
6. Che strumento suonava Davide? La cetra.
Festa di Ognissanti
7.
8.
9.
Come si chiama la città dove è nato Gesù? Betlemme
Come si dice in inglese la parola “sogno”? Dream
Come si intitola uno degli ultimi successi di Jovanotti? Il più grande spettacolo dopo il Big
Bang
VINCE CHI.. riesce a comporre la frase prima di tutte le altre squadre!
RIFLESSIONE FINALE
C’è un segreto per diventare santi..
É il segreto delle sei esse: “Sarò Santo Se Sono Santo Subito!!”
La santità non è fare grandi cose, la santità è la capacità di stare nell’amore di Dio, nella Sua
volontà, stare dove Dio mi vuole, fare quello che desidera da me, adesso, subito, senza rimandare.
Ad essere santi si inizia oggi, non domani!
“Vogliamo andare in cielo?
Coraggio, la preghiera è la scala per giungervi.
Desideriamo Dio?
La preghiera è l’ala per volare a Lui”
Le vie della santità sono numerose. Pensiamo a quanti santi e beati ha proclamato il Papa: non c’è
un santo identico ad un altro.
Il Signore ci ha creati unici e irripetibili, non in serie. La nostra strada di santità sarà unica,
originale. L’arcobaleno ci ricorda proprio queste strade che portano tutte al cielo, ma una è diversa
dall’altra!
SEGNO Viene portato un cartellone bianco, ogni squadra aggiunge man mano i colori del racconto
seguente fino a comporre un arcobaleno.
Il Rosso disse all’Azzurro:
“Amico, come è possibile
che tu non preghi gioiosamente come me?”.
L’Azzurro disse, in risposta:
“O Rosso, sapresti dirmi perché non preghi mai così appassionatamente come me?”.
Al Verde disse il Giallo:
“Perché mai, amico mio,
quando preghi non ti inginocchi e inchini mai?”.
Il Verde disse al Giallo:
“E questo lo chiami pregare? Non è il modo appropriato”.
Poi vennero il Blu e l’Arancio che discutevano
tra loro sui diversi modi di pregare vecchi e nuovi.
Diceva il Blu:
“Sono d’accordo con coloro che pregano in assoluto silenzio”.
“Ma sei matto”, rispondeva l’Arancio,
“sono le parole che danno valore alla preghiera”.
Il Violetto impallidì e timidamente sussurrò:
Festa di Ognissanti
“Io non so dirvi come prego:
è un mistero davvero grande anche per me”
E tutti fecero silenzio davanti a queste parole.
“O colori”, disse allora
, “ciascuno di voi è mio,
perché senza la mia luce non potreste brillare così.
Pregate come vi suggerisce il vostro colore,
non cessate mai di splendere.
Ho bisogno delle vostre differenze,
esse costruiscono il mio arcobaleno”.