Un italiano al vertice europeo? È il benvenuto

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Un italiano al vertice europeo? È il benvenuto
con Hans-Dieter Baumtrog, presidente Efac
'An Italian at the helm in Europe? More than welcome'
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Presidente, partiamo dal mercato. La globalizzazione e la caduta delle barriere, l'aumento delle
normative, la presenza di colossi che oscurano
le medio-piccole imprese, il super-euro. Come
deve cambiare l'industria dell'assemblaggio europeo in questo scenario?
Sono molti i fattori da prendere in considerazione
che riguardano i cambiamenti del mercato e la caduta delle barriere in Europa e nel mondo. Certamente
rappresentano dei rischi ma allo stesso tempo anche
delle opportunità. Un esempio è il crescente aumento delle normative. Se da una parte le aziende devo-
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a sei anni è al vertice dell'assemblaggio in Europa: dapprima come vicepresidente e poi come presidente dell'Efac, l'European Factory Automation
Committee. A settembre però il mandato di HansDieter Baumtrog scadrà. Il regolamento dell'Efac
prevede che il testimone passi automaticamente al
suo vice, il francese Paillusseau. Secondo la regola di rotazione tra i Paesi membri in cabina di regia, rimarrà dunque da riempire la casella della vicepresidenza. “E un candidato italiano sarebbe il
benvenuto”, è l'augurio con il quale il presidente
Baumtrog conclude la nostra lunga intervista. Siamo andati a Winnenden, nei pressi di Stoccarda,
per incontrare Hans-Dieter Baumtrog. Lì ha sede
la sortimat Technology, l'azienda della quale
Baumtrog è Ceo. Insieme a lui abbiamo voluto ripercorrere questi anni.
Un periodo di fermento per l'assemblaggio in Europa. Un lasso di tempo nel quale il movimento
associativo ha vissuto una grande fase di sviluppo, in cui il mercato ha subito delle accelerazioni
improvvise, in cui la tecnologia ha cercato di
esplorare nuovi sentieri. La posizione che Baumtrog ha ricoperto, e ricopre, rappresenta certamente un punto di osservazione privilegiato per
scrutare tutte le dinamiche che percorrono il
no sostenere ulteriori sforzi e probabilmente costi
aggiuntivi, dall'altra alle imprese che fanno proprie
queste tendenze già dalla fase iniziale e riescono a
offrire soluzioni conformi alle nuove normative, come il Gamp (linee guida per la convalida dei sistemi
automatizzati) nell'industria farmaceutica, questo
porterebbe a un USP (unique selling proposition),
quindi a vincere in competizione.
Il super-euro ha spinto le imprese orientate all'esportazione ad aumentare ulteriormente la produttività e
a ottimizzare i processi per restare competitive. Molte aziende hanno aperto filiali nei mercati esteri per
compensare i rischi legati ai tassi di cambio, per
esempio negli Stati Uniti. Infine, grazie alla mia esperienza all'Efac ho potuto constatare che la comunità
europea dell'assemblaggio è impegnata verso aziende di medie dimensioni che a loro volta spesso vendono ai colossi del settore automotive. E anche nell'industria farmaceutica vi sono ancora imprese di
medie dimensioni. È importante essere consapevoli
che queste società multinazionali vogliono sempre
più rivolgersi a un referente unico. Di conseguenza,
la sfida per i piccoli fornitori di tecnologie per l'assemblaggio è quella di offrire soluzioni complete e
servizi; se necessario mediante un network o un sistema di cooperazione intelligente.
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di Luca Rossi
mondo dell'assemblaggio. Con il presidente abbiamo
anche parlato del ruolo che l'Italia è riuscita a ritagliarsi in Europa, ma anche delle potenzialità delle
imprese italiane. Non potevamo poi finire di ripercorrere questi anni al vertice senza chiedergli di tracciarci
un quadro della sua esperienza intingendo il pennello
della memoria sulla tavolozza delle sue emozioni,
snocciolandoci gli obiettivi centrati in questi anni ma
confessando anche quelli ancora da portare a termine:
“Noi tutti abbiamo rafforzato il rapporto di fiducia reciproco e sviluppato un'identità europea che ci rende
più forti in situazioni di competizione globale”.
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‘Un italiano
al vertice europeo?
È il benvenuto’
He has been at the helm of the European assembling industry
for six year: first as the vice-president and then as the President
of Efac, the European Factory Automation Committee. However,
in September Hans-Dieter Baumtrog's mandate comes to an
end. Efac rules state that the position automatically goes to the
vice-president, the Frenchman Mr. Paillusseau. According to the
rotational rules among member countries in the director's box,
it will, therefore, be necessary to fill the post of vice-president.
“And an Italian candidate would be more than welcome”, is
how President Baumtrog concluded the long interview we had
with him. We went along to Winnenden, near Stuttgart, to meet
Hans-Dieter Baumtrog. This is where sortimat Technology is
based, the company where Mr. Baumtrog is the C.E.O. We
decide to take a trip back with him over the last few years. A
period of great turmoil for the assembling industry in Europe. A
period of time where the associative movement has seen a
developed immensely, where the market has witnessed
unexpected accelerations, where technology has tried to go off
in different directions. The position that Mr. Baumtrog has held,
and still holds, certainly represents a privileged observation
point from where to scrutinise all the dynamics that affect the
world of assembling. We also spoke to the President about the
role that Italy has managed to cut out for itself in Europe, as
well as the potential of Italian firms. We couldn't bring this trip
back over his years at the helm to an end without asking him to
outline his experiences by dipping his brush into the palette of
his emotions, discussing in-depth the achievements made over
the years but also confessing targets that still need reaching: “we
have all improved the relationship based on reciprocal trust
and created a European identity that makes us stronger in
times of global competition”.
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In questo quadro di sviluppo tecnologico, quale
ruolo potrà recitare l'assemblaggio di microcompo- Negli anni passati molte aziende di medio-piccole dinenti: la micromanipolazione e la microrobotica?
mensioni hanno avuto difficoltà ad accedere ai progetti finanziari. Possiamo però constatare che, almeno
Sebbene la miniaturizzazione continui a essere una in Germania, oggi le banche sono diventate più diprincipale macro-tendenza, l'assemblaggio di microsi- sponibili a concedere prestiti per realizzare progetti.
stemi in passato è stato sovrastimato, considerando In questo caso, il ruolo dell'Efac è quello di diffondeche nano e micro-tecnologie sono diffuse nell'indu- re continuamente informazioni sul ruolo che svolge la
stria elettronica, i prodotti che coniugano funzioni nostra tecnologia in termini di innovazione e competimeccaniche ed elettriche/elettroniche (i cosidetti tività per tutta l'industria in generale. Inoltre, l'Efac
Mems) sono ancora nella fase iniziale di sviluppo. No- continua a promuovere la forza tecnologica e i potennostante questo, sono convinto vi siano alte potenzia- ziali di mercato del nostro settore, in particolare verso
lità di mercato per i fornitori di sistemi di assemblag- il settore finanziario e le istituzioni europee che decigio di precisione. Nell'industria medica, per esempio, dono a chi destinare i fondi.
vi sono importanti organismi di ricerca che stanno sviluppando affascinanti micro e nano prodotti, ma una La ricerca, in ambito di assemblaggio, ha degli
tecnologia per elevati volumi a costi convenienti an- esempi di grande rilevanza sia nelle università
cora non esiste. Le aziende che sviluppano queste sia in centri privati: come si può stimolare e sotecnologie trarranno vantaggi dal mercato e avranno stenere la crescita di questo patrimonio intelletsuccesso solo in futuro.
tuale e creare delle sinergie con le aziende?
Nel 2001 il fenomeno dell'outsourcing nel nostro continente era pari al 21%, per il 2007 è
previsto addirittura oltre il 40%. Quali sono le
ricette per mantenere la produzione, o almeno
parte di essa, in Europa?
L'Efac ha chiaramente preso la decisione di essere
un'organizzazione guidata dall'industria. Il ruolo dell'Efac nel campo della ricerca è quindi di comunicare il
punto di vista dell'industria alle istituzioni europee così
come agli istituti di ricerca, collaborando con loro. Nel
corso dell'ultima Conferenza Efac a Davos, per esemNonostante il mercato delle tecnologie di assemblag- pio, abbiamo organizzato un workshop con l'Epaf (Eugio stia diventando sempre più trasparente, anche la ropean Precision Assembly Forum), per creare un colpressione dei costi è in continuo aumento. Per restare legamento tra il mondo accademico e l'industria.
un ordine solo grazie alle buone relazioni con il
cliente o semplicemente perché si offriva un prodotto di qualità. Oggi è necessario partecipare all'asta
globalizzata di Internet.
Lei si era posto degli obiettivi per il suo mandato
di presidente: quali sono quelli che ha raggiunto
Non potrei non essere più d'accordo. Sono stato e quali quelli che non ha potuto centrare?
coinvolto in lavoro associativo per oltre diciassette
anni con la Vdma, di cui sono ancora oggi il presi- Uno degli obiettivi principali era di sviluppare ultedente del Gruppo Tecnologie per l'Assemblaggio e riormente il nostro servizio di statistiche. Il Quick Surla Movimentazione. Naturalmente, la competizione vey Efac, realizzato trimestralmente, sta funzionando
tra le aziende esiste e talvolta è davvero feroce. Ep- molto bene e offre informazioni aggiornate sullo svipure, vi sono numerose possibilità di miglioramento luppo del fatturato, ordini in entrata e richieste di
per l'intero settore. Non si tratta di 'un gioco a som- quotazioni. Un altro progetto che abbiamo avviato è
l'Efac Benchmarking, uno studio annuale che fornisce
dati finanziari e di mercato più dettagliati. Sebbene
IL PERSONAGGIO
l'avvio è stato difficoltoso, oggi abbiamo ottenuto riNome: Hans-Dieter Baumtrog
sultati più rappresentativi e la terza edizione è immiNato a: Backnang (Germania) nel 1959
nente. Altre iniziative di successo riguardano le visite
Stato civile: sposato con Gabriela.
delle aziende agli utilizzatori e ai fornitori di tecnoloHa tre figli (14, 18, 20 anni)
gie di assemblaggio, la possibilità di stabilire contatti.
Azienda: sortimat Technology
Anche la conferenza biennale dell'Efac a Davos (SvizCariche ricoperte: Ceo di sortimat Technology,
zera) continua a crescere ed è ormai un evento irripresidente del Gruppo Tecnologie per l'Assemblaggio
nunciabile per i rappresentanti della nostra industria.
e la Movimentazione di Vdma
La quarta edizione avrà luogo, sempre a Davos, nel
Hobby: sci e corsa, viaggi,
2007. Per quanto riguarda le note negative, la prima
guidare la Ferrari e mangiare pasta
riguarda la Gran Bretagna, che ancora non siamo riusciti a includere nell'associazione per la mancanza di
ma nulla'; se cerchiamo di cooperare in quei campi un'associazione nazionale che condivida esattamente i
dove ha senso, alla fine ne usciremo tutti più forti. nostri obiettivi. L'altra, invece, è la mancanza di una
Molti sono gli esempi: organizzare manifestazioni fie- strategia orientata sulle manifestazioni fieristiche.
ristiche che realmente soddisfino le richieste del settore, conoscere i mercati attraverso attività statistiche, A settembre scadrà il suo mandato di presidensviluppare standard tecnologici o legali.
te e il testimone passerà al suo vice, il francese
Paillusseau: cosa le rimane dal punto di vista
Qual è il ruolo che l'Italia ha svolto e sta svol- umano da questa avventura?
gendo in sede europea?
Personalmente, ho avuto la possibilità di fare molte
La tecnologia di assemblaggio italiana è molto apprez- esperienze, incontrare persone interessanti e acquisire
zata e l'industria italiana dell'assemblaggio è al secon- stimoli e idee per la mia azienda. È stato un arricchido posto in Europa, dopo la Germania. Il livello tecni- mento che mi ha permesso di conoscere le particolarità
co è elevato e per le aziende tedesche i fornitori ita- e le preoccupazioni della comunità europea dell'assemliani sono dei forti concorrenti. In termini di esporta- blaggio, approfondendo la comprensione delle diffezioni alcune imprese detengono una posizione eccel- renze culturali, che ritengo siano un punto di forza per
lente. Secondo l'ultimo studio di Benchmarking dell'E- l'Europa. Noi tutti abbiamo rafforzato il rapporto di fifac, però, il settore nel suo insieme ha un tasso di ducia reciproco e sviluppato un'identità europea che ci
esportazione basso (25,6%) rispetto alla media euro- rende più forti in situazioni di competizione globale.
pea (41%) o alla Germania (45,6%). Esiste quindi un
Presidente, è possibile che sia un italiano il
forte potenziale di mercato per le imprese italiane.
nuovo vicepresidente Efac e che quindi tra tre
Da sei anni lei è al vertice europeo dell'assemblag- anni un italiano diventi la guida europea delgio, tre anni prima come vicepresidente e poi al- l'assemblaggio?
trettanti come presidente Efac: come è cambiato
l'assemblaggio europeo in questo arco di tempo?
Certamente sì. La nostra regola interna prevede una
rotazione da Paese a Paese. E un candidato italiano
Come già accennato, flessibilità, modularità, moduli sarebbe il benvenuto.
riutilizzabili, time-to-market e standardizzazione sono
diventate le 'parole chiave' dell'industria. Il mercato readerservice.it
è più trasparente rispetto a cinque anni fa, la compe- AIdA n.93 - Efac n.94
tizione più dura. In passato era possibile acquisire sortimat Technology n.95 - Vdma n.96
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L'accesso ai finanziamenti comunitari per molte
aziende, soprattutto quelle di medio-piccole dimensioni, è un aspetto problematico: difficoltà
di accesso alle informazioni e mancanza di conoscenza degli aspetti tecnici privano queste
aziende di fonti importanti. Può l'Efac svolgere
in questo un ruolo di coordinamento?
Il presidente di AIdA, Gianluigi Viscardi, in
un'intervista che ci ha concesso nel numero
scorso di SdA, ha invitato le aziende ad associarsi, sottolineando la necessità di 'fase sistema'
per affrontare e vincere le sfide del mercato.
Cosa ne pensa di questo invito?
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Vi sono numerose carte da giocare: innanzi tutto la
modularità e la flessibilità dei sistemi di assemblaggio sono le due parole oggi più richieste da tutti. Ma
va considerato che maggiore è la richiesta di precisione di un sistema di assemblaggio e più sono complesse le tecnologie integrate, sempre meno saranno
importanti flessibilità e modularità. Un altro punto riguarda i tempi di consegna e il time-to-market: quattro anni fa, per la consegna di un sistema completo
dodici mesi erano considerati accettabili; oggi la richiesta è di quattro-cinque mesi.
E per soddisfare queste richieste, la produzione deve
essere standardizzata ed è necessario lavorare con
moduli standard. Guardando all'Europa nel suo insieme, è evidente che è necessario distinguere due
tipi di situazioni: nei mercati più maturi, con manodopera ad alto costo, quali Germania e Italia, le soluzioni altamente automatizzate sono una reale necessità. Nei Paesi invece con manodopera a basso
costo, come Romania o Repubblica Ceca, il livello di
automazione è molto più basso anche laddove la
produzione e il prodotto lo consentissero.
competitivi, dunque, i fornitori di sistemi di assemblaggio possono dare in outsourcing lavorazioni standard di componenti a basso costo a Paesi, quali quelli
asiatici, per tagliare i costi. Tutti quei moduli sofisticati
ad alta tecnologia continueranno a essere prodotti in
Europa, dove la leadership tecnologica, la precisione,
la qualità, ma anche la consegna veloce e le reazioni
con la clientela continueranno a essere la chiave del
successo dei costruttori di sistemi.
Venendo ai nostri clienti, si può vedere una forte tendenza verso 'un'integrazione verticalizzata', che significa che sempre più componenti di prodotti complessi
sono fabbricati in Paesi con manodopera a basso costo, ma il prodotto completo è ancora assemblato in
Europa (per esempio nell'industria automobilistica).
La conseguenza è chiara: quando sempre più processi
di assemblaggio saranno trasferiti in altre Regioni del
mondo, l'export sarà il motore trainante della crescita.
Molti fornitori europei di sistemi di assemblaggio hanno già colto quest'opportunità. Come mostra l'Efac
Benchmarking, la quota relativa all'export dei fornitori
europei di tecnologie di assemblaggio sta crescendo
costantemente e ha raggiunto il 41% nel 2004.
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Le dimensioni dei lotti si riducono, il ciclo di vita dei prodotti si accorcia, il numero di varianti
di prodotto aumenta. L'utilizzo di sistemi modulari, la necessità di precisione, flessibilità e velocità di lavorazione sono sempre più frequenti.
Come sta cambiando anche a livello tecnologico
il processo di assemblaggio in Europa?
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