Gli anni Trenta del diciannovesimo secolo, a
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Gli anni Trenta del diciannovesimo secolo, a
Gli anni Trenta del diciannovesimo secolo a New York City furono un’epoca di crescita dinamica, di gusti stravaganti e di straordinarie opportunità per chiunque avesse un capitale e una grande fantasia. Nel 1837, New York divenne il terreno di prova per i venticinquenni Charles Lewis Tiffany e John B. Young che, grazie a un prestito di 1.000 dollari concesso dal padre di Tiffany, aprirono un negozio di “cartoleria e articoli da regalo”. Lungo il percorso verso il nuovo emporio al 259 di Broadway, le signore alla moda vestite di seta e raso, con i loro cappellini adorni di nastri, dovevano farsi strada nelle strette vie gremite di cavalli e carrozze e nel trambusto della vita di città. Da Tiffany & Co. scoprirono il nuovo “stile americano” emergente, ormai lontano dall’estetica del design europeo. I due giovani imprenditori traevano ispirazione dal mondo naturale, che interpretavano nei loro stupendi modelli caratterizzati da semplicità e armonia. Tiffany ottenne il primo riconoscimento internazionale all’Exposition Universelle di Parigi del 1867, quando fu insignita del Gran Premio per l’artigianato argentiere, prima casa americana ad ottenere tale onoreficenza da una giuria straniera. Fu inoltre la prima società americana ad adottare lo standard di purezza per l’argento 925/1000. Grazie soprattutto agli sforzi di Charles Lewis Tiffany, questo standard di purezza fu adottato dal Congresso degli Stati Uniti come standard americano di purezza per l’argento. Il laboratorio di argenteria di Tiffany & Co. fu la prima scuola americana di design. Gli apprendisti venivano stimolati ad osservare e tracciare schizzi d’ispirazione naturalistica e a studiare attentamente la vasta raccolta di disegni e opere d’arte di Edward C. Moore, responsabile dello studio. Nel 1870 Tiffany & Co. era ormai il principale produttore americano di gioielli, orologi e accessori di lusso per la tavola e per la casa. Alla fine del secolo, la Società contava oltre 1000 dipendenti, con filiali a Londra, Parigi e Ginevra. Nel 1878, Tiffany acquistò uno dei diamanti gialli più grandi e belli al mondo, dalle miniere di diamanti di Kimberley, in Sudafrica. Sotto la guida dell’eminente gemmologo di Tiffany, il dottor George Frederick Kunz, il diamante fu tagliato da 287.42 carati a 128.54 carati con 82 facce, che conferivano alla pietra lucentezza che rimarrà poi nella storia. La pietra, denominata “Tiffany Diamond”, divenne un simbolo della maestria di Tiffany. Nel 1886 Tiffany introdusse l’anello di fidanzamento, così come lo conosciamo oggi, con una montatura che permette un ritorno più completo della luce della pietra, esaltandone al massimo la luminosità. Questo famoso anello è il Tiffany Setting, ancora oggi un simbolo indiscusso di vero amore. Louis Comfort Tiffany, figlio del fondatore della società, divenne il primo Direttore Design di Tiffany nel 1902. La sua posizione di rilevante Designer americano era già affermata nel 1882, quando il Presidente degli Stati Uniti, Chester Arthur, lo invitò a ridecorare la Casa Bianca. A partire dal 1900, il giovane Tiffany era interprete a livello mondiale dei movimenti dell’Art Nouveau e delle Arti e dei Mestieri. Il famoso artista creò una straordinaria gamma di modelli con vetro piombato brillante e vetro Favrile Tiffany colorato, oltre a gioielli smaltati e dipinti basati su motivi africani di fiori e piante. Nel corso della storia della gioielleria, gli esponenti più in vista della società americana e i principali artisti e politici dell’epoca divennero assidui frequentatori di Tiffany. I Vanderbilt, gli Astor, i Whitney e gli Havermeyer indossavano dei gioielli Tiffany e cenavano con i servizi d’oro e d’argento di Tiffany & Co. Il Presidente Lincoln acquistò una parure di perle per sua moglie Mary Todd Lincoln nel 1862 mentre un giovane Franklin Roosevelt acquistò un anello di fidanzamento da Tiffany nel 1904. Nel corso del Ventesimo Secolo, gli innovativi modelli di Tiffany catturarono lo spirito dell’epoca: dalla stravaganza degli anni Venti al Modernismo lineare degli anni Trenta, all’era aerodinamica degli anni Quaranta e Cinquanta. Le porcellane Tiffany impreziosivano le cene alla Casa Bianca e i gioielli Tiffany esaltavano gli eleganti abiti delle donne più affascinanti del mondo, tra cui Jacqueline Kennedy Onassis, Elizabeth Taylor e Diana Vreeland. Molto spesso erano opera del gioielliere di fama mondiale Jean Schlumberger, designer per Tiffany dal 1956. I suoi sontuosi gioielli, ispirati alla natura, rimangono l’orgoglio di Tiffany & Co. Oltre a Jean Schlumberger, altri designer hanno collaborato con Tiffany, tra cui Elsa Peretti, che ha trasformato il design del gioiello degli anni Settanta con elegante semplicità, basata su forme naturali e Paloma Picasso, che dagli anni Ottanta disegna per Tiffany gioielli dalle forme originali. Dal 2013 Francesca Amfitheatrof è Design Director di Tiffany & Co. e ha creato la sua prima collezione per il brand, Tiffany T, attraverso la quale è riuscita a cogliere la forza, l'energia e la creatività che si trovano nelle grandi città del mondo. Ufficio stampa Tiffany & Co. Grazia Lotti Relazioni pubbliche T. 02 6575103 – [email protected] - www.grazialotti.com