Inside Man - Cinema G. Verdi

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Inside Man - Cinema G. Verdi
Cineforum G. Verdi - Breganze
32°anno
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Inside Man
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Spike Lee
Sceneggiatura: Russell Gewirtz
Fotografia: Matthew Libatique
Scenografia: Wynn Thomas
Costumi: Donna Berwick
Musica: Terence Blanchard
Montaggio: Barry Alexander Brown
(Usa, 2006)
Prodotto da: Brian Grazer, Daniel
Rosenberg, John Kilik, Kim Roth, Karen
Kehela Sherwood
Durata: 129’
Distribuito da: United International Pictures
PERSONAGGI E INTERPRETI
Keith Frazier: Denzel Washington
Dalton Russell: Clive Owen
Madeliene White: Jodie Foster
Capitano Darius: Willem Dafoe
a cura di Marco Lubian
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Un primo piano del rapinatore Dalton
Russell (un brillante Clive Owen) ci
porta dritti “in medias res”, nel mezzo
dell’azione,
rivolgendosi
allo
spettatore per precauzione, per
mettere subito in chiaro le carte in
gioco e per presentare lo sfondo della
vicenda: una rapina studiata e ben
organizzata alla Manhattan Trust di
New York. Premessa così potrebbe
sembrare la trama di un classico film
d’azione americano, quel cinema di
sparatorie, di ladri e poliziotti che trova
la sua espressione più eloquente nel
film degli Anni ‘70 di Sidney Lumet
“Quel pomeriggio di un giorno da
cani”. Se tra i titoli di testa, però, ci
capita di notare il marchio “A Spike
Lee Joint”... allora intuiamo che non
può trattarsi solo di questo. Le
iniezioni di adrenalina che Lee e il suo
direttore
della
fotografia
ci
somministrano fin dall’inizio, infatti,
dopo i primi venti minuti si attenuano,
in maniera calcolata, fino a fermarsi
ad uno stallo. Rapinatori dentro,
polizia
fuori.
In
mezzo:
una
cinquantina di ostaggi. Poi, piano
piano, il detective Frazier (interpretato
alla perfezione da un istrionico e
spaccone
Denzel
Washington)
comincia a farsi le domande che già in
9° film
sala anche noi ci stiamo facendo.
Qualcosa non quadra. La storia inizia
a prendere una via sua, prima in
maniera sottile, poi sempre più
evidente, e le cose si mescolano,
diventano più sfumate, forse qualche
cattivo non è così cattivo come
sembra, forse qualche buono non ha
proprio la coscienza a posto. Entrano
in gioco altri personaggi, una glaciale
Jodie
Foster,
un
impeccabile
Christopher Plummer; altri tasselli di
una vicenda che sembrava una rapina
e basta, e invece forse è solo la punta
di un iceberg. Eppure, sebbene Inside
Man (da intendersi letteralmente come
“l’uomo dentro”, capirete il perché...)
sia un’opera dichiaratamente “su
commissione”, tutto ciò che nel film
possiamo trovare di “mainstream”
(cioè usato ad arte per ottenere i
favori del pubblico), è in realtà al
servizio del regista. Spike Lee riesce
infatti a realizzare uno straordinario
esempio di film “di genere e d’autore”,
nel senso che entrambe le vie sono al
contempo presenti ed allo spettatore è
lasciata la libertà di decidere a quale
aderire. Il film è “di genere” poiché
tutto procede seguendo i cliché del
migliore dei thriller: il tempo (basti
pensare ai titoli di testa, presentati
come il movimento di lancette di un
orologio, oppure ai flash-forward che
ci portano avanti alla lunga catena di
interrogatori), lo spazio, il ritmo della
narrazione, la forza emotiva dei
personaggi... Ma è anche un’opera
“d’autore”, visto che Lee prende i limiti
imposti dalla storia non come una
costrizione ma piuttosto come uno
stimolo in più per presentare tutte le
tematiche
su cui ha sempre
concentrato il suo interesse, in modo
particolare
l’ormai
immancabile
attenzione per le diverse estrazioni
etniche (il sikh che si lamenta per
essere ingiustamente considerato
“arabo”, l’icona dell’ebreo ricco, il
poliziotto “intollerante”, la figura
dell’investigatore come metafora della
“negoziazione” tra differenti etnie...) e
sociali
(l’accentuazione
del
capitalismo bianco, la riflessione sui
meccanismi del potere...). In maniera
sapientemente velata, Lee riesce
anche ad inserire nel personaggio del
detective Frazier un’ottima similitudine
con il proprio lavoro di regista: salvare
gli ostaggi, fare il bene della giustizia,
ma al tempo stesso non disprezzare
gli avanzamenti di carriera, pensare
22 - 23 – 24 – 25 novembre 2006
agli altri ma anche a se stessi ed
alla propria soddisfazione... questa
è anche la strategia del regista, il
quale è in grado di contrastare le
grandi case produttrici colpo su
colpo ma al tempo stesso, non
essendo
un
fanatico
dell’indipendenza,
non
rifiuta
un’eventuale carica produttiva nelle
grandi Majors. Inside Man è
dunque, in ultima analisi, l’opera di
un regista che sceglie un lavoro su
commissione per commentare, in
disparte, il proprio stesso cinema,
intenzionato
a
vincere
la
scommessa
del
puro
“entertainment”
senza
dover
rinunciare al marchio autoriale che
gli è valso il titolo di uno dei più
importanti registi americani. Fossero
tutti
così,
i
“divertissements”
d’autore...
Il film della prossima settimana
The constant gardener
Di Fernando Meirelles
Durata 128’
Il regista brasiliano Fernando Meirelles, già
autore di "City of God" (che si meritò una
nomination all'Oscar) torna dietro la
macchina da presa prendendo a prestito un
romanzo di John Le Carrè. Il film è un
viaggio
multiplo,
un
itinerario
del
protagonista (Ralph Fiennes) alla ricerca
della verità che si cela dietro l'assassinio
della moglie (Rachel Weisz); un percorso
dello spettatore dentro di sé e le
contraddizioni di questo mondo. Ma in
entrambi i casi il punto d'arrivo sono
rivelazioni sconvolgenti. Dopo la misteriosa
morte della compagna (una sostenitrice
degli aiuti umanitari in Africa), il
protagonista s'imbarca in una lunga e
pericolosa
odissea
attraverso
due
continenti, ritrovandosi presto testimone di
una cospirazione a livello planetario che lo
spinge a portare a termine ciò che la
moglie aveva iniziato. Abile combinazione
di storia d'amore, intrigo internazionale e
segreti politici. Un film che ha davvero il
coraggio di esporsi e di sbattere in faccia
tremende verità (qui il complotto riguarda
gli esseri umani del cosiddetto Terzo
Mondo, utilizzati come cavie al servizio
dell'industria farmaceutica del 'Primo').
Cineforum G. Verdi - Breganze
9° film
32°anno
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IL REGISTA
Scheda film
Inside man
CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM:
Originariamente il regista del film doveva
essere Ron Howard, che però rifiutò per
girare Cinderella man.. Il film contiene un
omaggio a Quel pomeriggio di un giorno da
cani: in entrambi i film c'è un garzone che
consegna pizze ad ostaggi e rapinatori
interpretato dal medesimo attore.
Quarto film
Washington.
di
Spike
Lee
22 - 23 – 24 – 25 novembre 2006
con
Denzel
2° rassegna di viaggi e di incontri
Senza orario senza bandiera
Martedì 28 Novembre ore 20.30
Sala ristorante da Piero e Marisa
Fara Vicentino
Parole…e funghi
A tavola con lo scrittore e l’artista
Con la presenza di
VITALIANO TREVISAN
NOME: Spike Lee
DATA DI NASCITA: 20/03/1957
LUOGO DI NASCITA: Atlanta, Georgia,
Stati Uniti
(2006)
(2006)
(2005)
(2004)
(2002)
(2002)
(2001)
(2000)
(2000)
(1999)
(1998)
(1997)
(1996)
(1996)
(1995)
(1995)
(1994)
(1992)
(1991)
(1990)
(1989)
(1988)
(1986)
(1983)
(1981)
(1980)
(1977)
When The Levees Broke
Inside man
All the invisible children
Lei mi odia
La 25a ora
Jim Brown All American
Come Rain or Come Shine
Bamboozled
The Original Kings of Comedy
Summer of Sam - Panico a New York
He Got Game
4 Little Girls
Bus in viaggio
Girl 6 - sesso in linea
Lumière et compagnie
Clockers
Crooklyn
Malcolm X
Jungle Fever
Ancora più blues
Fà la cosa giusta
Aule turbolente
Lola Darling
Joe's Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads
Sarah
The Answer
Last Hustle in Brooklyn
Scrittore attore sceneggiatore
M. GRAZIA MARTINA Autrice di
“POESMSACAYA” poesie e immagini
PROIEZIONE VIDEO BACKSTAGE
DEL FILM STILL LIFE
(noir indipendente, con la sceneggiatura di
Vitaliano Trevisan diretto dal fiorentino
Filippo Cipriano, girato tra Asiago e Vicenza)
Menù a base di funghi – 20 euro
Prenotazioni presso ristorante
tel.0445/897180
In collaborazione con il Cineforum G. Verdi
Breganze
Spike Lee sul set del film con Jodie Foster
I PROSSIMI FILM IN PROGRAMMA
29– 30 Novem. 1 - 2 Dicembre
The Constant Gardener
6 – 7 – 8 - 9 Dicembre
Nuovomondo
13 – 14 – 15 - 16 Dicembre
The Queen
Esprimi e confronta la tua opinione su
questo film nel
FORUM di discussione
che trovi sul sito del cineforum
www.cineverdi.it
E mail: [email protected]
L’ATTORE
NOME: Denzel Washington
ALL'ANAGRAFE: Denzel Washington
DATA DI NASCITA: 28/12/1954
LUOGO DI NASCITA: Mount Vernon,
New York, Stati Uniti
(2006)
(2004)
(2004)
(2003)
(2002)
(2001)
(2001)
(2000)
(1999)
(1999)
(1998)
(1998)
(1996)
(1996)
(1996)
(1995)
(1995)
(1995)
(1994)
(1993)
(1993)
(1993)
(1992)
(1991)
(1991)
(1990)
(1990)
(1989)
(1989)
(1989)
(1987)
(1986)
(1984)
(1981)
Inside man
The manchurian canditate
Man of fire
Out of time
Antwone Fisher
John Q
Training Day
Il sapore della vittoria
The Hurricane
Il Collezionista di Ossa
Attacco al potere
He Got Game
Il Tocco del Male
Uno Sguardo dal Cielo
Il Coraggio della Verità
Il Diavolo in Blu
Virtuality
Allarme Rosso
A Century of Cinema
Il Rapporto Pelican
Molto rumore per Nulla
Philadelphia
Malcolm X
Verdetto Finale
Mississippi Masala
Ancora più blue
Un Fantasma per Amico
Glory - Uomini di Gloria
Dio Salvi la Regina
The Mighty Quinn
Grido di Libertà
Power
Storia di un Soldato
Il Pollo si Mangia con le Mani
La colonna sonora
Il trombettista jazz Terence Blanchard
scrive un altro elegante score per un film
diretto da Spike Lee, accentuando per
l'occasione
l'elemento
di
ambiguità
presente nella storia interpretata da
Denzel Washington, Clive Owen e Jodie
Foster. Un Cd estremamente interessante
per una colonna sonora particolarmente
riuscita e intensa, che si chiude - a
sorpresa - con il trascinante brano
'bollywoodiano' che si ascolta sui titoli di
coda: "Chaiyya Chaiyya Bollywood Joint"
interpretata da Sukhwinder Singh, Sapna
Awasthi con il contributo inconfondibile di
Panjabi MC.\