Allegato B) SCHEDA BIOGRAFICA Saponaro Salvatore del Prof

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Allegato B) SCHEDA BIOGRAFICA Saponaro Salvatore del Prof
Allegato B)
SCHEDA BIOGRAFICA
Saponaro Salvatore del Prof. Cav. Giambattista, scultore nato in San Cesario di lecce il
30 marzo 1888. Visse a Bizzozero Villa «La Novella» (Varese). Frequentò lo stabilimento
del Maestro Achille De Lucrezi, ove, dietro la sapiente ed illuminata direzione del figlio
Augusto fu iniziato nell’arte del disegno e del modellare. Dopo aver dato, con alcuni lavori,
saggio della sua disposizione alla scultura, nel 1909,ottenne la Borsa di Studio
dall’amministrazione provinciale e il 21 ottobre stesso anno, si recò a Roma ove si iscrisse
al R. istituto superiore di Belle Arti. Durante la Grande Guerra adempì al suo dovere
vestendo la divisa di ufficiale al fronte. Congedato sul finire del 1919, si stabilì a Firenze
per studiare le opere dei grandi maestri del Rinascimento e, nella seconda metà del 1921,
si trasferì a Milano.
Alla Esposizione romana del 1912 concorse con 2 targhette con animali e in quella del
1915 con 5 targhette acquistate dallo scultore Angiolo Zanelli. Nel 1914 fra le medaglie
eseguite da artisti allo scopo di eternare i fatti storici dell’impresa libica ve ne fu una
disegnata dal Saponaro, nella quale, fra dritto e rovescio, illustrava il verso dannunziano
«Arma la propra e salpa verso il mondo». Nel 1921 alla Mostra di artisti pugliesi a Taranto,
espose: Leda, il Vento e a Pioggia, targhe in gesso.
Dopo la guerra e quando già il nome del Saponaro si affermava, egli ebbe l’incarico di
eseguire importanti lavori: Monumento ai Caduti di Servigliano (Marche),
1922;
Monumento funerario Gerli al Cimitero Monumentale di Milano, 1922; Monumento
funerario alla Nobildonna Adele Ancillotto De Bertoldi al cimitero di Belluno, 1924;
Concorso per Monumento ai Caduti Milanesi, 1925; Otto sculture sul portale della Banca
Bergamasca di Bergamo (sull’architettura dell’Accademico d’Italia Arch. Marcello
Piacentini), 1926; Tre statue decorative in pietra di Vicenza alte oltre m. 2 per il padiglione
della fiera Campionaria di Milano 1927; la Fontana di Tritoni in via Andegari Milano; il
gruppo centrale e le Statue laterali in marmo statuario di Carrara (grandezza più del vero)
1927; otto Statue decorative in Travertino (alte m. 2) e sette Tondi con putti pure in
travertino per il palazzo Cusini in via Durini Milano, 1928; le otto grandi Vittorie in marmo di
Murso sul fastigio del Tempio della Vittoria in Milano; e i quattro Altorilievi pel Tempio
stesso raffiguranti quattro episodi di guerra, 1926-1929; il Monumento ai Caduti
dell’Illustrazione Italiana 1929; la grande Vittoria di bronzo (alta m. 3) e quattro statue in
marmo (alte oltre m. 2) pel coronamento della Torre del nuovo Palazzo Civico di Padova
raffiguranti Padova, la Guerra, la Pace e l’Assistenza; tre grandi Altorilievi decorativi e due
trofei d’armi tutti in marmo per detto palazzo, 1928-1930.
Invitato dal Ministero dell’Educazione Nazionale – Direzione Generale delle Belle Arti,
inviò alla Esposizione Internazionale di Madrid (1928) un bronzo raffigurante una Giovane
donna; ed anche invitato, partecipò alla Mostra torinese del 1931 con tre bronzi di cui due
ritratti.
(A. FOSCARINI, Arte & Artisti di Terra d’Otranto, a cura di P. Vetrugno, Ed. Del Grifo,
Lecce 2000, pp. 197-198)
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