Germania_Scheda di Lettura

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Germania_Scheda di Lettura
Germania – scheda di lettura
Confini (p. 111 carta)
NO: Paesi Bassi
O: Belgio; Lussemburgo
SO: Francia; Svizzera
SE: Austria; Repubblica Ceca
E: Polonia
Mari (p. 111 carta)
NO: Mare del Nord
NE: Mar Baltico
Orografia (p. 110 s.):
Fascia centrale e centro-meridionale. Montagne medie: rilievi molto erosi, che non superano i 1000 m, divisi
in blocchi e massicci separati. I più importanti sono: Massiccio Scistoso Renano (O), Monti metalliferi (E),
Giura di Franconia (S), Selva Nera (SO).
Fascia meridionale. Alpi tedesche.
Osservazioni a riguardo (p. 110 s.)
L’unica fascia pianeggiante, il Bassopiano Germanico, è posta a nord – e costituisce una “continuazione” del
Bassopiano Francese. Ciò influirà negativamente sul settore primario, dato che le terre pianeggianti ideali per
l’agricoltura non sono così abbondanti come in Francia.
Idrografia (p. 110 s.):
Mare del Nord: Elba, Weser, Reno
Mar Baltico: Oder
Mar Nero: Danubio
Osservazioni a riguardo (p. 110 s.):
Come in Francia, i fiumi sono caratterizzati da notevole lunghezza e portata costante e costituiscono ottime
vie di comunicazione – oltre ad essere utili al settore primario e a quello secondario. In particolare, per quanto
riguarda i trasporti, va notato che i fiumi maggiori sono messi in comunicazione da canali artificiali (Danubio
e Reno; Elba e Reno), con il fine di creare lunghe vie d’acqua nel mezzo dell’Europa. Si notino anche i canali
artificiali che tagliano le due penisole del nord, per facilitare le comunicazioni marittime. In questo senso,
Amburgo si trova in una posizione privilegiata: alla foce dell’Elba, sul Mare del Nord, vicino al canale
artificiale che taglia la penisola dello Jutland.
Altre particolarità riguardanti il territorio
Al contrario della Francia e del Regno Unito, il territorio si estende nel solo continente europeo: la sconfitta
tedesca nella I guerra mondiale ha vanificato gli sforzi coloniali della Germania.
Numero di abitanti (pp. 110 tabella e grafici; 114 s.)
Con oltre 80 milioni di abitanti la Germania è il paese più popoloso dell’Unione Europea, il secondo più
popoloso d’Europa dopo la Russia. Va però notato che l’estensione territoriale è solo di poco maggiore rispetto
a quella italiana (357.027 contro 301.300 km2): la densità sarà dunque maggiore.
Speranza di vita (p. 110 tabella):
Come visto anche per la Francia, la speranza di vita è simile a quella del nostro paese (77, maschi; 83, donne),
è fra le più alte del pianeta, segno che si tratta di due paesi molto benestanti (ricorda: la speranza di vita è
indicativa dell’accesso della popolazione a medicinali, ospedali e cibo) e leggermente spostata a favore delle
donne (diversamente dai paesi a sviluppo assente, dove la componente femminile è quella meno
salvaguardata).
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Diffusione della popolazione (p. 114 s.):
Pur nell’omogeneità della diffusione, si può notare come la fascia centrale e, soprattutto, il confine occidentale
siano caratterizzati da maggiore densità. Ciò dipende da due fattori. In primo luogo, le regioni occidentali, al
confine con la Francia, sono da sempre state quelle interessate da processi di industrializzazione e, di
conseguenza, quelle maggiormente attrattive. In secondo luogo, andrà notato come la dinamica migratoria
(che nel nostro paese è stata ed è da sud verso nord) in Germania sia stata da est verso ovest. In particolare,
alla fine della II guerra mondiale i tedeschi che occupavano aree della Polonia, della Repubblica Ceca,
dell’Ungheria, dell’Ucraina e della Russia scapparono da quei paesi non più sotto controllo tedesco e si
rifugiarono ad occidente; inoltre, con la divisione della Germania in due stati, fino alla costruzione del muro
di Berlino, si verificò un considerevole spostamento di popolazione dalla Germania est a quella ovest.
Altre osservazioni sulla popolazione (p. 114 s.)
Nel secondo dopoguerra, in seguito alla catastrofe demografica di due guerre mondiali perse, la Germania
diventò un paese altamente attrattivo per manodopera straniera: il considerevole apparato industriale aveva
bisogno di lavoratori e le giovani generazioni tedesche erano state falcidiate dalla guerra. Gli arrivi si ebbero
soprattutto dall’Europa mediterranea (Italia, Spagna, Grecia) e dalla Turchia. Il processo fu tumultuoso e portò
la Germania a diventare in brevissimo tempo il paese europeo con la più alta percentuale di stranieri (9%). Si
sono dovute, di conseguenza, studiare strategie per l’integrazione. In primo luogo, è stato adottato lo ius soli.
In secondo luogo, al contrario di quanto è avvenuto in Francia, lo stato si è impegnato ad evitare la nascita di
periferie caratterizzate da ghetti e ha reso obbligatori e garantiti dallo stato corsi di lingua tedesca e di
educazione civica.
Ordinamento politico (pp. 110 tabella; 119):
A differenza di Francia e Italia, la Germania è un paese federalista (come Belgio, Austria, Svizzera).
In uno stato federale:
-
le istituzioni che hanno il potere di approvare le leggi si trovano solo nella capitale, ma le singole regioni
possiedono notevole autonomia e potere;
i soldi delle imposte rimangono nella regione dove sono state versate.
Al contrario, in uno stato centralista:
-
le istituzioni che hanno il potere di approvare le leggi si trovano solamente nella capitale;
gli enti locali (regioni, province, comuni) hanno pochissimo potere decisionale;
i soldi delle imposte vengono versati alla capitale che poi li ripartisce secondo le esigenze delle singole
regioni, in modo da far sviluppare i servizi e l’economia di tutte le regioni.
Settore primario (p. 122 s.):
Come già ricordato in precedenza, le poche terre coltivabili rendono il settore primario piuttosto debole. Le
coltivazioni più diffuse sono grano, luppolo, barbabietola da zucchero, frutta, vite. L’allevamento più praticato
è quello bovino. La pesca è praticata nel Mare del Nord e nel Mar Baltico. Ha perso d’importanza l’estrazione
mineraria (carbone) nella Ruhr e nella Saar (sud ovest).
Settore secondario (p. 122 s.):
L’industria costituisce il settore trainante dell’intera economia tedesca, nella quale spiccano potenti grupi
industriali per quanto riguarda la chimica (BASF, Bayer, Hoechst) e l’industria automobilistica (Mercedes,
BMW, AUDI, Volkswagen, Opel, Porsche).
Settore terziario (p. 122 s.):
Particolare rilievo assumono le attività bancarie e finanziarie: a Francoforte ha sede la Banca Centrale
Europea. Fitta la rete di comunicazioni; notevole quella idroviaria.
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