Rete Mobile

CAMBIO OPERATORE TELEFONICO – RETE MOBILE
Che cos’è
La MNP (Mobile Number Portability) è la procedura che consente all’utente di
cambiare operatore mobile, mantenendo al tempo stesso il proprio numero di
telefono.
La portabilità del numero è una procedura gratuita, per la quale l’AGCOM ha
espressamente previsto che non possa essere addebitato al cliente alcun costo.
Come funziona
Per avviare la procedura di portabilità del numero, il consumatore deve
semplicemente presentare la richiesta al nuovo operatore (c.d. operatore
ricevente o recipient). Il nuovo operatore, ricevuta la richiesta, si attiva per inoltrare
la comunicazione al vecchio operatore (c.d. operatore cedente o donating) e avvia
la procedura di portabilità del numero.
Viale degli Ammiragli, 91 - Roma 00136 - Tel +39 06 4417021 - Fax +39 06 44170230
www.adiconsum.it - e-mail: [email protected] - C.F. 96107650580
L’intera procedura di portabilità del numero mobile deve essere completata entro
24 ore dalla presentazione della richiesta da parte del consumatore, in base a
quanto previsto dal Regolamento dell’AGCOM approvato con Delibera n.
147/11/CIR (che ha modificato i termini previsti dalla Delibera n. 78/08/CIR, che già
aveva ridotto i tempi da 5 a 3 giorni lavorativi).
Di fatto, per ovviare al verificarsi di eventuali inconvenienti tecnici (capacità di
evasione insufficiente o errori dell’operatore), l’AGCOM concede 48 ore di tempo
agli operatori per il completamento della procedura, esonerando l’operatore
ricevente dall’obbligo di corrispondere l’indennizzo quando il ritardo è limitato a 2
giorni lavorativi.
La Delibera n. 147/11/CIR, infatti, oltre a ridurre ad 1 giorno lavorativo i tempi
previsti per l’operazione di portabilità del numero, ha previsto, nel caso in cui i
limiti non siano rispettati, il diritto del consumatore ad essere indennizzato.
Dal 1° gennaio 2013, nel caso in cui il consumatore ottenga la portabilità del
numero con un ritardo superiore a 2 giorni lavorativi, su richiesta, può ottenere
un indennizzo stabilito dall’operatore, e comunque non inferiore a 2,5 € per ogni
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giorno di ritardo (7,5 € per 3 giorni lavorativi di ritardo, 10 € per 4 giorni lavorativi
di ritardo, ecc.), fino ad un massimo di 50 €.
L’indennizzo è dovuto dal 3° giorno e, in questo caso, si computano nel
risarcimento anche i primi 2 giorni lavorativi.
Le modalità di richiesta dell’indennizzo sono stabilite dall’operatore, e devono
essere semplici e non onerose per il consumatore (ad es., tramite chiamata ad un
numero di telefono gratuito, o invio di fax al customer care, via e-mail, via web,
ecc.); in ogni caso, sono categoricamente escluse modalità quali le lettere
raccomandate o le chiamate a numeri di telefono per servizi a sovrapprezzo.
Cosa fare
Prima di aderire al contratto con un nuovo operatore, è importante, oltre ad un
attento confronto delle tariffe, leggere accuratamente la Carta dei Servizi e le
Condizioni Generali di Abbonamento, che ogni operatore telefonico è tenuto ad
adottare e a rendere disponibili.
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Diritti del consumatore
Da agosto del 2009, in caso di portabilità del numero mobile, è riconosciuta la
possibilità per il consumatore di cambiare gestore telefonico senza perdere il
credito residuo presente su una SIM ricaricabile.
Il credito residuo, inteso come il credito effettivamente acquistato (e non quello
maturato tramite autoricarica, bonus o promozioni), non può infatti avere scadenza
(se non in base alla prescrizione ordinaria di 10 anni), e il consumatore ha diritto,
come per il numero telefonico, alla sua portabilità tra operatori.
La procedura per ottenere il TCR (Trasferimento Credito Residuo), in caso di
portabilità del numero mobile, è semplice e snella: è sufficiente, al momento della
compilazione della richiesta di cambio operatore, barrare la casella relativa
all’opzione di TCR. Una volta barrata la casella, la procedura di TCR viene
integralmente gestita dal nuovo operatore, che provvede ad accreditare al
consumatore il credito residuo (al netto del costo dell’operazione, autoricarica,
bonus e promozioni) e ad inviargli un SMS con indicazione dell’importo trasferito.
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Nel caso in cui il consumatore non barri la casella non perde comunque il diritto al
credito, ma potrà ottenerne la restituzione solo con altre forme (assegno, bonifico,
ecc.), in base a quanto proposto dal vecchio operatore.
Attenzione: l’operazione di TCR ha un costo, sia pure modesto, che varia da
operatore ad operatore, e che, in media, è di 1,50 €. I costi sono invece più alti in
caso di restituzione del credito con assegno o bonifico.
Con l’introduzione della portabilità dei numeri di telefono accade spesso che
l’indicativo del numero (il prefisso) telefonico non corrisponda all’operatore
mobile che effettivamente fornisce il servizio.
Per garantire la massima trasparenza ai consumatori, che spesso usufruiscono di
piani che prevedono tariffazioni differenziate a seconda che le chiamate avvengano
sulla propria rete (on-net) o verso le reti di altri gestori (off-net), l’AGCOM ha
imposto agli operatori di introdurre specifici servizi di trasparenza tariffaria.
Un servizio gratuito di trasparenza tariffaria previsto da tutti gli operatori mobili
è accessibile digitando il numero “456”, seguito dal numero telefonico mobile,
completo di prefisso, di cui si desidera avere informazioni.
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In questo modo è possibile conoscere l’operatore che effettivamente gestisce il
numero telefonico dell’utente che si vuole chiamare, in modo da poter calcolare
anticipatamente la relativa tariffazione ed evitare di incorrere in costi inaspettati.
A chi rivolgersi
In caso di dubbi o di mancato riconoscimento dei propri diritti, è possibile
rivolgersi alle sedi territoriali di Adiconsum, (alla voce “Dove siamo”), per usufruire
del servizio di consulenza e assistenza individuale e per accedere alla procedura di
conciliazione paritetica.
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