c02 – verifica fattibilita` geologica

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c02 – verifica fattibilita` geologica
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FATTIBILITA' CON CONSISTENTI LIMITAZIONI
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"Aree dei versanti con prescrizioni"
SC 3a
Sono comprese in questa classe di fattibilita', le aree dissestate in modo lieve, le aree soggette a fenomeni di rilasci tensionali, frane quiescienti, frane
stabilizzate, frane inattive classificate a Rischio R1 e R2 PAI e frane PSC ad esse assimilate(cosi' come comunicato al Comune di Guardia
con nota n.
080001832 del 11.06.2008 dall'ABR (Pericolosita' IP3 e rischio associato R2) .
L'utilizzo di queste zone sarà pertanto subordinato alla realizzazione di indagini che acquisiscono una migliore conoscenza geologico-tecnica dell'area e del
suo intorno, mediante campagne geognostiche, prove in situ e in laboratorio nonché studi specifici di varia natura (idrogeologici, idraulici, ambientali ecc).
Cio' dovrà consentire di precisare le idonee destinazioni d'uso, volumetrie ammissibili, tipologie costruttive più opportune, nonche' opere di sistemazione e
bonifica ai fini della prevenzione idrogeologica e sismica, con la valutazione della stabilità del versante. Le aree comprese nel rischio idrogeologico
seguiranno le norme gia' riportate e per come meglio specificato nelle Norme di Attuazione di carattere geologico
Inoltre dalla zonazione macrosismica effettuata, queste aree localmente interessate da fenomeni di instabilita' di versante sia recenti che quiescient,i sono
soggette in caso di terremoti ad accentuazioni dei fenomeni geomorfologici.
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Casa Lessandrino
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Casa Cosentino
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Casa Biondi
6 23 .8
S .P
"Aree dei versanti con forti prescrizioni"
SC 3b
Aree esterne alle perimetrazioni precedenti o isolate sono interessate da delimitazioni di rischio, soggette quindi alla disciplina dell'uso del suolo dagli
articoli 16-17-18 delle NAMS e di quanto prescritto nelle Norme di Attuazione di carattere geologico. Pertanto, tale area, qualora utilizzata, è soggetta alla
determinazione da parte di un geologo abilitato, per la valutazione della pericolosita' secondo quanto stabilito al punto 3.2.3.1 delle Linee Guida per la
valutazione e zonazione delle pericolosita' e rischio di frana pubblicata sul BUR Calabria n.20 del 31.10.2001
.
Lo studio di compatibilita' geomorfologica e sismica dovra' essere rivolto verso fenomeni quali cedimenti diffusi del terreno e instabilità dei versanti lungo i
pendiii sia statiche che in concomitanza di stress dinamici in relazione alle scadenti caratteristiche meccaniche dei terreni. Inoltre per le aree da urbanizzare
è fatto obbligo, cosi' come previsto dalle NTC 08, alla determinazione delle amplificazioni del moto del suolo connessa con la focalizzazione delle onde
sismiche lungo i versanti e di tutti i fenomeni connessi alla differente risposta sismica tra substrato e copertura.Sono comprese in questa sottoclasse aree di
cresta rocciosa, cocuzzoli o dorsali strette, aree di bordo e cigli di scarpate (altezza superiori ai 10 metri) in cui le verifiche di sicurezza lungo i versanti
devono essere verificate nei confronti sia degli arretramenti di scarpate a valle che da ribaltamenti e/o distacchi di blocchi rocciosi a monte per un'estensione
minima determinata dall'areale perimetrato dalla sottoclasse SC3c.
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S.
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Casa Varrone
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Casa Cantoniera
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"Aree comprendenti versanti con elevato stato di pericolosita' geologica contigui alle classi 2-3"
SC 3c
In questa sottoclasse sono comprese le aree con elevata propensione al dissesto idrogeologico a contorno delle classi di edificabilita' 2 e 3. In tali zone con
acclività dei versanti medio-alta e in cui è presente un impatto antropico, la presenza di creste e scarpate a ridosso degli areali a fattibilita' 2-3, i notevoli
spessori delle coltri di alterazioni del substrato cristallino-metamorfico e la concomitante vicinanza dei fenomeni erosivi delle incisioni, rendono necessaria
l'estensione per tali areali di versanti, per come meglio specificate nelle norme di attuazione di carattere geologico, di definire gli spessori delle coperture sia
eluviali che colluviali, l'eventuale presenza d'acqua al loro interno e al contatto con il substrato roccioso. Questi areali determinano una pericolosità che si
estende nelle contigue classi SC3a e SC3b e rappresentano "areali di pendii significativi ed omogenei" cui devono essere estesi gli studi e le analisi della
modellazione e caratterizzazione geologica dei versanti. I dati ottenuti dagli studi geologici necessari alle verifiche di stabilita' dei versanti e della relativa
messa in sicurezza comportano una modellazione e caratterizzazione geologico-tecnica che certifichi come tali areali siano in equilibrio geomorfologico
Per eventuali nuove realizzazioni di infrastrutture urbanistiche sono richieste verifiche di dettaglio con accurate indagini geognostiche di tipo diretto, indagini
geofisiche e monitoraggio geotecnico corredato da uno studio di compatibilità geomorfologica che accerti la fattibilita' dell'intervento.
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K13
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"Aree di pregio naturalistico dei "Complesso Mt. Rossino - Acqua di Pietra", "Mt. Pistuolo", "Serra Specio" e "Forra del F. Bagni"
SC 3d
In questa sottoclasse è compreso l'ampio areale a vocazione prettamente naturalistica forestale di Mt. Rossino e dei versanti occitani di Serra Nicolino.
L'area è stata integrata fino alle propaggini nord-orientali del territorio comunale fino ai versanti di Acqua di Pietra. Sono stati inseriti anche i versanti
occidentali di Serra Specio e quelli meridionali di Mt. Pistuolo.Tali zone risultano strategiche dal punto di vista idrogeologico in quanto rappresentano gli
areali di ricarica dei maggiori acquiferi presenti sul territorio comunale. Fa eccezione la Forra del Fiume Bagni che rappresenta un corridoio
ambientale-idrotermale. La delimitazione di queste zone comprende areali ZPS, aree di interesse naturalistico, depositi legati a fenomeni geomorfologici ed
incisioni peculiari per cui sono classificati ed identificati come riserve naturali in cui nella fase di 3° livello saranno identificati i percorsi dei geositi.
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3 94 .6
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N. 2
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7 37 .3
4 08 .1
"Aree di interesse storico, ambientale, paesaggistico e strategico"
SC 3e
Sono comprese in questa classe di fattibilità tutte le aree del centro storico consolidato, i crinali di Cognale Gandino e di Cozzo Sentinella, un'ampia fascia
sui versanti in sinistra della Fiumara del Bagni i localita' Inchisitura, tre "Corridoi di Guado" strategici sull'alta, media e bassa Fiumara di Bagni, le aree
sorgentizie del Pistuolo in localita' Fontanine e di Serra Specio tra Donna Acerba e Cognale Bianco, gli alti versanti di Acqua Prenzano, il crinale in localita'
Foresta, i tornanti e il tratto fino a località Scopazzo della vecchia strada provinciale, il crinale costiero da localita' tricardo a loc. Ferraina e l'irto versante in
localita' Tre Palmenti.
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4 43 .6
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7 80 .5
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6 61 .0
4 56 .0
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3 93 .3
1 04 7.5
6 94 .3
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1 08 8.8
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1 14 0.4
6 88 .8
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4 08 .9
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1 01 0.4
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3 65 .5
8 32 .1
7 88 .0
6 89 .3
4 43 .6
"Aree Piana Costiera Guardia Marina"
SC 3f
Sono comprese in questa classe di fattibilità le aree della Marina di Guardia, tra la linea ferroviaria e l'areale delimitato con pericolo di erosione costiera. Gli
interventi urbanistici ed edilizi dovranno fare riferimento al D.M. 14.01.2008 "Nuove norme Tecniche sulle Costruzioni e all'OPCM 3274 del 20.03.2003 e
ss.mm.ii." dovranno essere preceduti da uno studio geologico e da indagini geognostiche e geofisiche. Tutto ciò per poter definire con dettaglio il modello
geologico - strutturale e geotecnico del sottosuolo in riferimento alla tipologia fondazionale da adottare, con valutazione delle pericolosita' presenti, cosi'
come normati dalle prescrizioni geologiche e accompagnate dai dettami per il Piano di Protezione Civile in caso di "Maremoti".
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1 09 9.2
9 73 .1
1 04 4.2
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3 86 .5
3 36 .1
1 02 3.6
7 93 .4
5 43 .4
9 52 .0
1 12 0.3
6 38 .1
3 93 .3
7 31 .3
6 03 .8
1 18 1.9
1 01 1.3
1 19 2.4
3 15 .6
4 72 .3
3 31 .9
3 67 .8
FATTIBILITA' CON GRAVI LIMITAZIONI
6 83 .0
3 81 .3
8 87 .3
5 63 .6
5 34 .6
3 02 .6
3 79 .7
9 70 .4
6 41 .7
6 11 .9
8 66 .3
7 74 .9
7 11 .2
5 79 .5
9 49 .6
9 54 .9
8 95 .5
3 41 .7
1 17 2.3
1 17 9.5
1 01 5.2
9 96 .4
9 65 .2
8 18 .5
1 22 2.0
8 95 .7
3 19 .4
2 87 .2
4 24 .0
1 13 3.9
8 46 .4
6 68 .0
1 06 4.6
1 00 2.9
9 7.5
4 43 .1
2 67 .8
7 7.5
S.S. N. 18
BIS
5 06 .3
7 8.4
K1
4 58 .1
2 30 .0
1 19 7.2
DE LLE
S.S.V.
4 16 .8
TE RM E
N. 283
7 67 .8
7 46 .1
1 01 1.4
8 26 .0
8 67 .3
7 02 .4
4 50 .7
9 13 .0
1 10 8.1
7 16 .2
6 75 .6
9 86 .4
6 47 .7
1 20 9.7
2 26 .5
6 63 .1
3 54 .3
7 05 .6
3 15 .6
7 63 .4
2 01 .9
4 07 .9
8 27 .9
1 23 1.5
1 02 0.5
8 77 .4
6 32 .3
3 36 .9
6 16 .2
6 27 .9
8 31 .2
6 19 .4
1 15 2.1
1 19 3.0
1 00 9.3
6 16 .4
2 45 .2
7 65 .2
2 02 .1
1 19 3.8
9 37 .5
5 81 .5
5 95 .4
5 59 .1
4 47 .4
6 13 .3
5 73 .6
3 01 .9
5 74 .6
3 53 .7
1 99 .5
9 95 .5
5 73 .9
1 17 0.5
1 14 3.0
5 75 .1
4 94 .6
8 71 .9
5 71 .0
6 51 .2
7 94 .2
7 66 .3
1 13 9.0
9 39 .3
7 50 .4
3 49 .0
1 08 2.2
5 50 .0
9 27 .1
5 00 .9
9 06 .0
K9
1 09 3.0
9 63 .2
2 26 .4
7 85 .7
5 92 .5
8 67 .1
2 87 .8
1 07 4.7
8 58 .6
7 38 .3
6 90 .2
4 41 .6
1 05 3.1
9 12 .6
6 37 .4
5 02 .0
6 00 .8
3 73 .7
8 04 .1
8 62 .8
4 58 .9
3 97 .6
2 87 .9
4 90 .5
7 28 .6
4 55 .8
4 47 .8
6 72 .3
6 97 .4
4 27 .6
7 73 .1
4 34 .2
4 55 .0
7 35 .2
4 06 .8
9 24 .9
8 25 .7
3 34 .4
9 37 .7
6 91 .5
4 40 .9
5 48 .0
4 14 .9
4 32 .1
7 18 .9
5 70 .0
8 79 .5
9 36 .4
5 08 .1
4 39 .6
6 85 .1
9 33 .7
6 37 .8
4 14 .4
9 34 .8
7 80 .8
N.
2
83
3 48 .6
3 37 .6
7 85 .6
7 67 .5
DE
LL
E
3 73 .6
3 92 .0
V.
4 23 .7
LEGENDA
8 00 .5
TE
RM
E
3 08 .6
S.
8 36 .6
S.
8 09 .5
3 48 .7
6 17 .7
5 34 .2
7 84 .6
7 67 .3
3 63 .7
3 95 .1
TU
4 46 .2
3 60 .7
1 89 .3
1 75 .8
4 14 .8
4 92 .9
1 69 .5
3 54 .3
Ambiti storici (ex zone A);
Ambiti Urbanizzati (ex zone B);
4 07 .1
3 86 .4
3 81 .2
2 47 .9
4 90 .8
2 22 .7
1 25 .0
1 40 .1
2 82 .8
2 99 .3
1 87 .0
K8
2 52 .9
3 31 .6
2 59 .4
1 85 .3
AREE URBANIZZABILI AD USO COLLETTIVO
4 90 .0
3 62 .5
3 18 .1
9 5.0
1 24 2.3
1 06 8.4
9 35 .9
6 94 .3
4 13 .6
AREE URBANIZZABILI AD USO RESIDENZIALE O
COMMERCIALE
Ambiti urbanizzabili per verde urbano(ex zone F);
Ambiti urbanizzabili per nuovi insediamenti (ex zone C);
Ambiti urbanizzabili per nuovi insediamenti industriali (ex zone D);
VIABILITA' DI PIANO
VIABILITA' ESISTENTE
3 08 .2
1 31 .4
5 4.2
7 34 .7
7 25 .9
6 11 .5
2 41 .2
5 6.0
4 8.3
3 4.7
1 15 5.7
6 74 .0
6 44 .0
7 01 .6
3 74 .9
9 5.0
5 8.7
9 73 .7
7 11 .8
K10
4 8.5
3 3.1
1 06 9.5
8 05 .0
7 13 .5
5 12 .3
2 36 .6
6 1.5
1 22 4.2
7 13 .8
5 85 .3
3 79 .0
3
N. 28
S .S.
6 0.0
1 02 .7
9 7.6
1 03 4.8
9 55 .6
7 23 .9
6 4.8
6 9.0
9 07 .8
7 80 .0
6 48 .3
8 17 .6
7 2.5
6 6.2
1 22 1.4
7 56 .5
6 10 .8
4 44 .5
K2
5 8.4
1 22 4.8
8 89 .0
3 83 .8
2 77 .6
4 13 .3
8 4.3
8 5.2
9 3.3
8 26 .2
6 87 .7
3 37 .1
5 1.6
6 33 .3
3 49 .4
4 37 .6
1 00 .8
9 58 .5
9 02 .6
5 12 .8
4 01 .5
"Aree con pericolosita' geologiche"
SC 4a
Sono comprese in questa classe di edificabilità tutte le aree dissestate con rischio da frana Pai associato R3 ed R4 nonché le aree con rischio idraulico di
esondazione (aree, punti e zone di attenzione, quelle in frana PSC, le aree in erosione accelerata PSC, oltre a tutti i versanti con pendenza superiore al 35
%. Le aree ricadenti in questa classe sono quelle in cui alle condizioni di pericolosità geologica, si associano fattori preclusivi. Infatti in queste aree
sussistono condizioni per l'elevata propensione al dissesto, sia per le scadenti caratteristiche geotecniche della coltre di alterazione che per la degradazione
dei litotipi presenti, generalmente poco resistenti ai fenomeni erosivi.
In questa classe sono privilegiate opere di sistemazione
idrogeologica, di tutela del territorio e di difesa del suolo, tramite
consolidamenti con tecniche di ingegneria naturalistica, regolazione
delle acque superficiali e sotterranee, sistemi di monitoraggio per il
controllo dell'evoluzione dei fenomeni in atto.
Per gli edifici esistenti sono consentite esclusivamente le opere
relative ad interventi di demolizione senza ricostruzione,
manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento
conservativo senza aumento di superficie e volume e senza
aumento del carico urbanistico, così come previsto dalla normativa
sismica vigente per gli interventi di adeguamento sismico.
Per eventuali opere infrastrutturali di interesse pubblico, non
altrimenti localizzabili e/o nuove realizzazioni di infrastrutture
urbanistiche sono richieste verifiche di dettaglio con accurate
indagini geognostiche sia di tipo diretto che di indagini geofisiche. Il
tutto corredato da uno studio di compatibilità geomorfologica che
accerti, con il più approfondito livello di modellazione geologica, la
fattibilita' dell'intervento.
Nelle aree di spiaggia attuale è possibile solo l'installazione di
strutture mobili temporanee stagionali per il tempo libero a
condizione che sia comunque garantita l'incolumita' pubblica, fermo
restando la necessita' di acquisire il parere dell'autorita' competente.
7 08 .1
5 88 .1
3 46 .5
3 51 .0
2 21 .4
1 71 .4
2 60 .1
3 69 .5
1 74 .3
3 01 .3
3 1.5
5 7.3
9 8.6
3 6.3
3 70 .4
2 32 .6
9 8.6
1 11 .4
S.P. N. 29
2 4.3
2 08 .8
K0
V
J.
2 51 .1
1 86 .6
F.
1 60 .9
1 80 .4
S .P
.N
.2
9
CIM IT ERO
1 20 .7
2 49 .6
3 87 .8
3 17 .8
3 04 .1
4 33 .8
4 09 .6
1 02 .7
3 33 .4
4 35 .5
6 4.5
2 14 .3
7 .3
V
7 .4
O
6 .8
2 46 .8
2 45 .6
3 3.4
2 30 .2
5 1.9
3 01 .4
2 60 .7
4 .2
1 10 .3
7 .2
ai sensi della Legge Regionale nr. 19/2002 e ss. mm. ii
4 .5
4 8.5
2 .6
1 95 .7
4 .5
4 .5
1 71 .0
3 90 .5
2 68 .0
1 89 .7
S.
3 18 .3
3 03 .0
N.
28
3
1 84 .3
K7
1 79 .1
2 97 .4
2 59 .8
3 19 .1
8 4.5
3 13 .5
1 36 .7
2 23 .9
1 1.3
M UNICIP IO
7 6.9
M
3 .5
4 49 .5
2 63 .9
1 63 .5
1 19 .9
O
OR
2 38 .0
4 .6
S
7 6.9
2 07 .1
3 .5
2 61 .9
6 1.7
S.
3 .0
3 79 .5
3 51 .1
3 23 .3
1 65 .9
1 08 .5
5 .1
V IA
M UNICIP IO
4 82 .2
1 91 .0
O
4 .0
1 9.9
D
AL
8 .0
S CUOLA
LE
IA
5 .3
3 .6
3 .2
4 .5
V
6 .0
S.
6 6.1
BIS
2 .4
J. F .
KENNED
Y
3 .2
18
N.
S.
5 .0
K3
1 16 .0
S.
3 .7
4 71 .3
3 41 .2
1 9.1
5 .4
K304
3 91 .6
3 27 .6
2 84 .5
7 9.1
3 24 .6
3 19 .3
83
.2
3 .6
4 .8
4 86 .6
K6
N
S.
7 .0
K6
2 74 .0
1 59 .1
1 12 .7
1 2.6
GUARDIA
PIEMONTESE
K5
2 80 .8
2 71 .9
3 13 .1
4 .2
O
OR
2 .6
9 7.9
2 8.1
5 4.7
5 .3
2 88 .2
S.P. N. 29
S.
CA
LA
BR
IA
M
DOCUMENTO PRELIMINARE
GI
K0
2 85 .0
3 29 .9
5 9.3
DO
AL
PIANO STRUTTURALE COMUNALE
RE
G
LE
C145
4 15 .7
2 75 .3
9 5.8
6 .7
IA
9 .7
2 69 .8
3 89 .1
3 46 .3
K4
2 16 .1
7 5.1
3 21 .5
3 08 .0
4 12 .1
3 1.5
1 0.1
"Aree Centrale Marina di Guardia"
SC 2a
La classe di fattibilita' comprende le aree della piana costiera alluvionale, in prossimita' e a valle di Viale Aldo Moro, e comprese tra Via
Toscana e Via Venezia da Nord verso Sud. Le acclività sono mediamente irrilevanti, sono assenti fenomeni geomorfologici sia in atto che
potenziali.
Gli interventi urbanistici ed edilizi in riferimento al D.M. 14.01.2008 "Nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni e all'OPCM 3274 del
20.03.2003 e ss.mm.ii.", dovranno essere preceduti da uno studio geologico e da indagini. Tutto ciò per definire con dettaglio il modello
geologico, geomorfologico e geotecnico del sottosuolo, in riferimento alla tipologia fondazionale da adottare, con valutazione delle
condizioni di stabilità ante, in e post operam. Gli interventi urbanistici ed edilizi dovranno sempre essere accompagnati da interventi di
regolazione e disciplina delle acque superficiali e da un'attenta analisi sulla pericolosità sismica di base in quanto i depositi alluvionali
possono presentare inversioni delle velocità delle onde di taglio e presentare contrasti di impedenza con fenomeni di possibili risonanze.
In queste aree sono presenti condizioni che possono generare effetti di amplificazione o effetti cosismici in quanto caratterizzate da
depositi di alluvioni incoerenti che determinano amplificazione diffusa del moto del suolo dovuta alla differenza di risposta sismica tra
substrato e copertura alluvionale e cedimenti dovuti a perticolari caratteristiche meccaniche dei terreni. La presenza, negli strati
superficiali, di depositi sabbiosi sciolti monogranulari interessati da scarsa soggiacenza della falda acquifera superficiale determina
cedimenti diffusi del terreno per fenomeni di liquefazione.
3 75 .8
3 68 .3
2 81 .9
K3
1 30 .9
7 8.5
7 .3
-
3 55 .0
4 33 .0
3 34 .5
2 65 .3
DY
6 .6
LI A
3 16 .2
3 09 .3
NE
EN
(Provincia di Cosenza)
4 23 .3
2 97 .2
2 73 .4
1 63 .9
1 28 .8
8 .7
3 60 .6
4 10 .2
1 09 .5
3 6.1
1 5.0
K0
S.
BA
TT
IP
AG
4 63 .3
2 93 .3
1 42 .3
K
1 4.3
FATTIBILITA' CON LIMITAZIONI (Classe 2)
3 99 .8
3 41 .9
3 70 .4
1 44 .9
1 7.8
9 .0
4 08 .0
2 50 .3
5 5.5
IA
3 91 .9
2 33 .7
1 35 .7
1 2.1
4 6.8
2 44 .0
2 33 .4
2 41 .7
K1
6 2.0
3 06 .3
E
9 3.2
4 3.2
FF
.S
4 20 .0
1 93 .1
8 2.4
7 8.2
TE
4 8.0
3 38 .0
2 29 .5
2 10 .1
.D
EL
LE
K0
4 4.8
Comune di GUARDIA PIEMONTESE
2 65 .5
1 84 .0
1 79 .2
.V
7 5.2
3 8.4
1 83 .8
1 04 .6
9 5.9
N.
28
3
K2
3 8.9
2 4.1
S
3 4.1
2 7.1
4 2.7
S.
6 7.2
6 8.8
RM
3 9.3
8 1.5
1 62 .0
P.
9 6.9
4 .8
1 7.5
1 50 .0
9 0.4
29
N.
4 .1
7 .6
2 69 .6
2 18 .4
.P
.N
.2
9
K7
2 76 .8
3 18 .3
5 .3
1 .8
3 66 .9
2 97 .4
3 57 .1
8 2.7
1 87 .3
8 .5
S.S. N. 283
1 46 .8
K6+500
6 .4
2 .3
3 22 .3
1 79 .7
8 .0
1 00 .5
5 .3
3 56 .5
2 97 .3
1 09 .6
5 9.9
3 2.7
4 .6
2 .0
2 34 .2
1 57 .5
3 59 .7
8 1.7
1 0.8
3 08 .3
6 .2
1 84 .9
1 15 .7
K305
5 .2
2 21 .4
3 84 .4
2 72 .2
2 23 .1
3 17 .9
8 0.9
3 40 .5
3 23 .6
3 06 .1
1 4.8
2 .5
S CUOLA
3 44 .6
8 5.5
1 53 .2
6 0.7
3 24 .3
3 21 .9
7 .0
2 44 .3
2 95 .0
4 .8
1 0.8
1 14 .7
2 3.2
2 86 .5
2 04 .0
9 0.9
1 69 .3
2 .0
3 11 .9
6 .0
MARINA DI
GUARDIA PIEMONTESE
9 2.7
C146
b.1
2 74 .7
1 05 .2
1 73 .4
2 64 .0
1 95 .8
7 9.9
3 01 .5
2 71 .4
6 1.3
2 9.7
1 24 .5
1 07 .3
3 7.5
2 73 .9
K4
9 5.1
1 68 .9
1 0.1
K305
2 42 .7
2 59 .6
1 48 .3
4 .1
1 60 .4
1 5.5
1 16 .7
7 6.3
2 49 .1
1 49 .2
1 93 .4
2 00 .9
b.2
3 33 .2
2 52 .3
2 88 .5
1 42 .4
2 27 .8
8 3.0
2 21 .1
5 9.6
1 77 .9
2 46 .0
2 39 .3
2 65 .3
1 57 .0
2 97 .4
7 2.6
2 07 .4
1 31 .2
2 43 .3
2 15 .6
1 95 .8
2 22 .2
2 63 .0
2 25 .6
3 0.0
1 85 .0
2 53 .4
3 81 .2
3 74 .7
2 27 .4
1 49 .1
1 69 .2
1 26 .0
6 6.7
1 93 .4
2 24 .0
VERIFICA FATTIBILITA' GEOLOGICA
2 56 .7
1 97 .6
"Aree a rischio idraulico della Marina di Guardia"
SC 2b
Le aree disciplinate dal rischio inondazione rappresentano in mancanza di studi di dettaglio ai commi 1 e 2 dell'art .24 delle NAMS
dell'ABR, ai fini della tutela preventiva, areali con le stesse prescrizioni vigente per le aree a RISCHIO R4.
I soggetti interessati possono effettuare di loro iniziativa studi volti alla classificazione della pericolosita' delle aree d'attenzione di cui all'art.
9 comma b delle NAMS dell'Autorita' di Bacino regionale. Tali studi verranno presi in considerazione dal Comune e dall'ABR solo se
rispondenti ai requisiti minimi stabiliti rispettivamente dalle norme geologiche allegate al PSC e dal PAI e indicati nelle specifiche tecniche
e nelle linee guida predisposte. Per le aree perimetrate all'interno del rischio idraulico il modello geologico dovra' essere corredato da uno
studio idraulico di dettaglio dell'asta torrentizia considerata, che accerti l'eventuale sofferenza idraulica per deflusso ostacolato, con
conseguente possibilità di esondazione. Saranno escluse da questa categoria le aree esterne ad argini ritenute insormontabili rispetto a
piene con tempo di ritorno T=200 anni.
2 09 .9
1 34 .8
1 74 .1
2 23 .5
1 84 .2
7 4.8
2 06 .1
1 45 .9
3 9.8
1 96 .5
7 9.2
2 43 .0
1 17 .3
1 51 .1
1 30 .5
1 78 .7
1 47 .1
1 67 .7
1 60 .7
3 18 .5
2 25 .2
1 66 .7
1 43 .2
1 48 .5
1 34 .5
1 54 .8
1 25 .1
SCALA
1 51 .5
1 58 .7
1 38 .0
9 7.2
1:10.000
1 33 .5
1 61 .9
1 46 .7
4 7.7
C02
3 22 .2
1 31 .6
9 0.5
R003
ELABORATO NR. :
N
1 05 .7
3 6.4
2 71 .0
1 00 .5
1 32 .4
1 15 .5
5 9.9
2 39 .7
1 02 .1
2 91 .4
2 26 .4
1 07 .8
1 69 .2
K306
9 2.9
1 22 .7
8 7.3
18
N.
S.
Il Sindaco
Vincenzo Rocchetti
3 9.9
1 77 .2
2 0.9
8 4.5
2 00 .4
3 1.2
30
S.P. N.
CA S E LLO
K0
4 2.3
18
N.
S.
S.
A
LI
AG
IP
TT
BA
S.
.S
FF
9 .3
S.
9 .5
Adottato con Delibera C.C. nr. ___ del __/__/____
1 83 .1
7 5.7
2 1.1
S.
Ing. Giuseppe Caruso
c.2
1 48 .7
6 4.9
9 1.7
2 41 .5
1 12 .6
1 48 .4
5 7.7
RESPONSABILE UFFICIO TECNICO COMUNALE
c.1
2 52 .5
1 70 .1
1 57 .3
Dott. Agron. Sergio Caracciolo
1 63 .5
1 79 .9
BIS
8 .8
3 39 .7
1 14 .5
. 18
.N
Data :
2 6.4
C147
Dott. Geol. Salvatore Rota
1 39 .3
1 48 .3
S .S
Ing. Mirko-Eugenio Caputo
1 67 .9
1 94 .3
GRUPPO DI PROGETTO
3 24 .7
1 40 .7
1 91 .1
1 61 .9
5 2.0
P.
N.
30
BASE TOPOGRAFICA CARTA TECNICA REGIONALE
6 1.6
Scala 1:5.000 Scala di restituzione
9 .8
-
0
G
RE
1 9.3
0,5
1,0
1,5 Km
1 0.1
O
GI
1 0.1
IA
BR
LA
CA
0
6 .5
5 .9
1 3.2
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
Scala 1:10.000 Scala di rappresentazione
1100
1200
1300
1400
1500
"Aree conoidi di deiezione"
SC 2c
Fanno parte di questa sottoclasse le aree delle antiche conoidi sulla piana costiera, oggi densamente urbanizzate, e reincise in
conseguenza del confinamento dei corsi d'acqua, e ormai rese fossili dall'attività antropica.
L'uso urbanistico nel perimetro di tali siti è condizionato, oltre che alle prescritte indagini geologico-tecniche di cui al D.M. 14.01.2008, a
un'attenta analisi sulla pericolosita' sismica di base. Vale quanto detto per la sottoclasse SC 1a con l'aggravio che, sulla scorta dei dati
desunti dalle indagini sismiche eseguite, questi areali presentano un'inversione delle velocita' delle onde di taglio Vs. Inoltre per gli areali
posti alla base dei versanti dovra' essere accertat l'assenza di erosione al piede dei pendii e di tutti quegli indizi di instabilità sia in atto che
potenziale.
Per le aree perimetrate all'interno del rischio idraulico il modello geologico dovra' essere corredato da uno studio idraulico di dettaglio
dell'asta torrentizia considerata, cosi' come prescritto nella sottoclasse SC 1b, che accerti l'eventuale sofferenza idraulica per deflusso
ostacolato, con conseguente possibilità di esondazione. Saranno escluse da questa categoria le aree esterne ad argini ritenute
insormontabili rispetto a piene con tempo di ritorno T=500 anni.