Una storia americana

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Una storia americana
BM Ape Motori giu GIUSTA OK
magazine
7-05-2009
13:39
Pagina 50
motori
Una storia
americana
Mercury ha compiuto 70 anni.
Scopriamo le tappe principali, dal 1939
a oggi, di un mito dell’american style
D
unque sono 70. Stiamo parlando degli anni di vita del
marchio Mercury, uno dei colossi mondiali della
nautica a motore. Il marchio vede la luce nel 1939,
quando Carl Kiekhaefer rileva dal fallimento una società già
esistente e trasforma i motori in
produzione. Già nel 1943, nel pieno della
Seconda Guerra Mondiale, Mercury
ottiene, proprio dall’esercito americano,
un primo riconoscimento per la qualità
dei propulsori. Gli anni ’50 vedono
crescere costantemente la competitività
del mercato: oltre allo storico rivale
Evinrude, entrano infatti in gioco anche i
colossi giapponesi e le vendite iniziano a
risentirne. A questo si aggiungono le
condizioni di salute non perfette del
fondatore di Mercury, che inizia a
interrogarsi a proposito del futuro della
sua creatura. Il 1961 è un anno cruciale. Kiekhaefer raggiunge
un accordo con la Brunswick Corporation, della quale diviene
la divisione marina. Sempre nel 1961, sotto il marchio
MerCruiser, viene lanciata la prima trasmissione
entrofuoribordo sopra i 100 cavalli di potenza. In più, la
calandra dei fuoribordo viene dipinta di nero, il colore che è
uno dei marchi distintivi di Mercury ancora oggi. Gli anni ’70,
complici l’innalzamento del prezzo del petrolio, vedono la
nascita di accordi commerciali innovativi, come quello stretto
nel 1972 con Walt Disney World per la
creazione di una vera e propria miniflotta
motorizzata Mercury. Undici anni dopo
muore a Fond du Lac, in Wisconsin, dove
si trova la principale base Mercury, Carl
Kiekhaefer. Con la scomparsa del
fondatore, Mercury entra nell’era
moderna, grazie anche alle ulteriori
acquisizioni “marine” di Brunswick, che
prende il controllo di alcuni tra i
principali cantieri statunitensi. Ormai
siamo quasi arrivati ai giorni nostri. oggi
la sfida tra i fuoribordo si gioca non più
solo sulla potenza, ma anche
sull’efficienza e sul risparmio di carburante, grazie
principalmente all’utilizzo dell’elettronica, che ha rivoluzionato
anche questo mondo. Mercury ha puntato alla creazione della
gamma Verado, l’unica dotata di turbocompressore.
Brunswick Marine in Italia, www.brunswickmarineitalia.it
Jim Wynne, pilota
Mercury, 1957:
“Colpito un alligatore
con il piede del motore.
Nessun danno alla barca
o al motore. Danni
all’alligatore sconosciuti”
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