scarica - Comitato Provinciale di Trento

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Croce Rossa Italiana
Gruppo di Trento
Elisoccorso
Istruttore PC
Massimiliano (Max) Morari
21 febbraio 2011
Sommario della serata
Aspetti sanitari dell’elisoccorso.
Coordinamento con l’elisoccorso nell’ambito degli
interventi di emergenza provinciali.
Cenni di medicina aeronautica e subacquea.
Lo scopo principale dei servizi di elisoccorso è duplice:
- garantire un'assistenza sanitaria ad alto livello di
intensività con tempi di intervento molto rapidi, specie in
località isolate o remote;
- permettere una veloce ospedalizzazione della vittima
alla struttura ospedaliera idonea, anche se questa è
distante dal luogo dell'evento.
Elicottero + soccorso!
Trento – 21 febbraio 2011 – II Step – CRI Trento – Istr. PC Massimiliano Morari
Il trasporto via aria risulta più confortevole (e molto meno
rischioso) per i pazienti politraumatizzati: rispetto a un
trasporto normale in ambulanza le sollecitazioni
cinetiche per la vittima sono sensibilmente minori.
Trento – 21 febbraio 2011 – II Step – CRI Trento – Istr. PC Massimiliano Morari
Vantaggi…
Rapidità di intervento specialistico
Copertura di un vasto territorio in tempi brevi
Assenza di brusche accelerazioni/decelerazioni
Migliore stabilità clinica del paziente
…e svantaggi dell’elicottero
Effemeridi
Condimeteo
Scarsa “abitabilità”
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L’elicottero
Rotore principale
Tagliacavi
Coda
Cabina di
pilotaggio
Rotore
di coda
Vano
sanitario
Verricello
Carrello di
atterraggio
Motori
Fusoliera
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Il Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di
Trento
Trento – 21 febbraio 2011 – II Step – CRI Trento – Istr. PC Massimiliano Morari
Un po’ di storia…
• Istituito nel 1958 dalla Regione Autonoma Trentino Alto Adige
– Primo elicottero arrivato a Gardolo il 14 gennaio 1959
– Primo intervento di “elisoccorso” il 1 agosto 1959
• Dal 1979 a bordo del Lama vi è un medico anestesista-rianimatore
su reperibilità volontaria
• Nel 1981 viene acquistato l’Alouette III in versione sanitaria
• Dal 1985 si ha l’accordo PAT-APSS per avere un medico
anestesista-rianimatore in orario di servizio ospedaliero
• Nel 1990 arriva il primo Dauphin
• Nel 1993 viene istituito Trentino Emergenza
• Dal 2002 è attivo il secondo Dauphin
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Il Nucleo oggi
AS365N3 Dauphin
AS350B3 Ecureuil
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Compiti del Nucleo Elicotteri
– sanitari:
• HEMS
• SAR
– di trasporto personale e attrezzature:
• Personale CNSAS, PAT
• Rifornimento rifugi
– di addestramento:
• Alla navigazione e al volo in montagna
• Al verricello
• All’intervento in valanga
– di istituto dei Vigili del Fuoco:
• AIB
• Sopralluoghi
• “Daisy bell”
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Attività di volo 2008
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Altri servizi di elisoccorso = altri elicotteri…
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Caratteristiche Eurocopter AS365N3 Dauphin II
Elevata velocità e buone prestazioni in quota
Elicottero dedicato al soccorso
Equipaggio di 5 persone
Possibilità di lavorare alla testa del paziente
Imbarco diretto della barella in volo
Vel. Max 150 knts ~ 290 km/h
Verricello di 90 m e 270 kg di portata
Autonomia 800 km
Rotore di coda protetto (Fenestron®)
Quota max a pieno carico ~ 2200 m
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Materiale sanitario a bordo
In generale tutto ciò che abbiamo a bordo dell’ambulanza:
DAE, ECG
Saturimetro, sfigmomanometro
Ventilatore, impianto di ossigenoterapia
Aspiratore
Materiale di immobilizzazione (ked, spinale, cucchiaio, collari,
steccobende…) e medicazione
+ farmaci in uso al medico rianimatore
+ barella verricellabile
Il tutto asportabile facilmente!
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Coordinamento dell’elisoccorso nell’ambito degli
interventi di emergenza provinciali
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L’elisoccorso:
- viene attivato dalla Centrale 118
– supportato all’atterraggio dai VVF, allertati dalla Centrale
Operativa 115
– opera sul canale 7
• Selettiva elicotteri
511 -> I-PATE
512 -> I-TNBB
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Tempi di volo
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Il medico dell’equipe dell’elicottero in base alla gravità del paziente e
alla distanza dall’ospedale decide, insieme alla C.O.P.118,
l’ospedale di riferimento per il trasporto.
Non sempre l’ospedale di Trento è il migliore/più vicino per certi
traumi/patologie.
Si sceglie l’ospedale più adatto!
In Provincia tutti gli ospedali sono
attrezzati con una piazzola
In totale ci sono in totale 13 piazzole
(a breve H24)
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Come interviene l’elicottero di soccorso
• Atterraggio con rotore fermo
o meno!!!!
• Hovering
• Verricello
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Sbarco con il verricello
– il medico viene calato insieme al T.E. con zaino sanitario e
monitor-defibrillatore
– l’infermiere viene calato con la tavola spinale verricellabile e
riceve assistenza dal T.E. già presente sul terreno
– in valanga conduttore e cane sbarcano per primi e per gli altri
componenti si ripete lo schema precedente
• il recupero con verricello
viene effettuato dal medico
quando le condizioni cliniche
lo richiedono; negli altri casi
è effettuato dal T.E.
• tutti i recuperi con verricello
si effettuano con cavo
antirotazione
• contatto radio per tutto il
personale verricellato
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Alcune informazioni utili all’equipaggio dell’elicottero
Rilevazione e trasmissione dati meteorologici;
Valutazione e trasmissione elementi di rischio ambientale per
le operazioni di atterraggio/decollo;
Individuazione, preparazione, segnalazione area di
atterraggio/decollo;
Segnali convenzionali e
modalità di avvicinamento
all'aeromobile;
Modalità di imbarco, sbarco di
attrezzatura e materiali;
Modalità di imbarco, sbarco di
pazienti barellati
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Avvicinamento e allontanamento
SI
SI
SI
NO!
NO!
PERICOLO !
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ATTENZIONE QUANDO CI SI TROVA SOTTO IL ROTORE IN MOVIMENTO!
La zona più pericolosa è all’estremità delle pale, perché si
possono abbassare pericolosamente e rapidamente!
TENERE LA TESTA BASSA…
…ed evitare di passare sotto il rotore in fase di arresto!
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Gli oggetti lunghi devono essere tenuti orizzontali!
- Sci, bastoni, attrezzi vari
- Asta portaflebo e il braccio che sorregge la flebo!!!!
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Non avvicinarsi o allontanarsi verso monte!
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Assistenza all’atterraggio
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Segnalazioni visive
- Sono IO che chiamo l’elicottero
- Il punto di atterraggio è DAVANTI a me
- Il vento soffia alle mie SPALLE
- Nella direzione in cui guardo NON ci sono ostacoli
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Il codice dell’orologio
10
“ELICOTTERO SONO
ALLE TUE ORE DIECI”
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La zona di atterraggio:
La traiettoria di avvicinamento deve avvenire contro vento
e deve essere libera da ostacoli!
Comunicare al pilota la direzione del vento:
Via radio
Ponendosi in posizione eretta con le spalle
al vento e le braccia in alto ferme
Quando possibile utilizzare segnali fumogeni
Capo di vestiario annodato, tenuto teso in alto
dalle braccia.
Segnalare l’eventuale presenza di
teleferiche, linee elettriche, pali o altro!
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Segnalazioni visive
Alla “Michael Jackson”…
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Segnalazioni visive
BRACCIA APERTE FERME!
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Segnalazioni visive
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Segnalazioni visive
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Cenni di medicina aeronautica e subacquea
– Principali effetti del volo a bordo di aeromobili non pressurizzati
– Preparazione al volo del paziente
– Effetti dell’altitudine e del volo sulle attrezzature di soccorso
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La medicina aeronautica nasce con la nascita e lo sviluppo
dell’aeronautica, quindi dal 1903 in poi, ed in particolare durante la
Prima Guerra Mondiale
Comincia con dei veri e propri “esperimenti” sulla resistenza fisica e
mentale dei primi aviatori (piloti), attraverso delle “torture”
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I principali effetti del volo
• Depressione barometrica in quota con conseguente espansione dei
gas contenuti nell’orecchio medio, nei seni paranasali, nell’apparato
digerente
• Diminuzione della pressione parziale dell’O2 atmosferico ed
alveolare in quota con ipossia ipobarica che può aggravare lo stato
dei pazienti (cardiopatie, malattie respiratorie, intossicazioni, …)
• Variazioni dell’assetto del velivolo per le condizioni atmosferiche
(es. turbolenze, vento…)
• Vibrazioni e rumori interni al velivolo
• Immobilità prolungata (nel caso di lunghi voli)
• Paura del volo
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Il paziente viene caricato solo quando è stato stabilizzato!
E se il paziente si aggrava durante il volo?
Trattamento dell’emergenza a bordo:
– Ripristino e mantenimento pervietà delle vie aeree
– Supporto alla ventilazione
– Supporto farmacologico
In elicottero non si usa il DAE!
– Non è consentito dalle attuali norme di sicurezza
– L’elicottero deve volare stabile
L’elicottero scende, atterra, stabilizza e riprende il volo!
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Preparazione al volo del paziente
Deve garantire:
- la massima stabilità clinica possibile
- la massima capacità di sorveglianza clinica, mediante un
monitoraggio completo
- la prosecuzione delle terapie essenziali
- la protezione da sbalzi termici, movimentazione, trasporto
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Effetti dell’altitudine sui materiali e le attrezzature
Salendo in quota l’elicottero perde potenza
A pieno carico (equipaggio completo) il Dauphin non arriva ad esempio
in vetta al Cevedale, ma bastano quote minori (in genere oltre i 2500
m) o interventi in parete per dover alleggerire l’elicottero
Si sbarca il materiale non indispensabile (e parte del personale!) al
rifugio più vicino e proseguono solo
pilota, tecnico di volo e medico o TES
(a seconda delle esigenze)
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Bibliografia…
– Immagini: www.airliners.net, www.eurocopter.com, www.aiut-alpindolomites.com, Nucleo Elicotteri PAT
– Video:
– 1) tratto dalla serie “Il cuore in volo” (youtube)
– 2) “Instant shot web tv” (youtube)
– Contenuti:
– dispensa “Corso avvicinamento all’aeromobile”, Scuola
Provinciale Antincendi
– dispensa “Linee guida per le attività ed il servizio dei soccorsi
speciali dell’associazione italiana della Croce Rossa”
– http://www.protezionecivile.tn.it/scuola/files/2009/Operazioni_elicott
eri.pdf
– Ufficio stampa PAT
Grazie per l’attenzione!