Piegare i Tovaglioli Anteprima

Transcript

Piegare i Tovaglioli Anteprima
i praticissimi
Piegare i
Tovaglioli
I testi di questo volume sono tratti e rielaborati da L’arte di piegare i tovaglioli,
Giunti 2003
Impaginazione:
Sabina Carandini
Referenze fotografiche:
Archivio Giunti, Archivio Giunti / foto Arc-en-ciel, Verona
Si ringraziano per la collaborazione:
Paolo Massagrande, insegnante tecnico presso l’Istituto Alberghiero di Verona
(I.P.S.S.A.R.), per le sequenze di piegatura dei tovaglioli;
Tessitura Artistica Franz di Brunico (Bolzano), per le tovaglie di pagina 104 e 111;
Maria Teresa Fasoli e il suo negozio di piazza Roma 20, Sommacampagna
(Verona), per i materiali delle immagini di pagina 19, 34-35, 59, 85;
Hotel Regina Adelaide, via San Francesco d’Assisi 23, Garda (Verona),
tel 0457255977, fax 0457256263 per le ambientazioni delle pagine 5, 7, 8, 23,
32, 47, 71, 73, 77;
Gabriella Montagnoli del ristorante “La Pergola” di Legnago (Verona) per le
sculture di frutta e verdura;
le ditte Cimadom, via Portici Maggiori 30, Bressanone (Bolzano),
Flover, via Rodigina 94, Bussolengo (Verona),
Candle Art, Borgo Garibaldi, Bardolino (Verona)
e Wirth e Goffi, via Tantardini 3, Milano, per le creazioni con le candele.
L’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze
per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte.
www.giunti.it
© 2006 Giunti Editore S.p.A.
Via Bolognese 165 - 50139 Firenze - Italia
Via Dante 4 - 20121 Milano - Italia
ISBN 9788844040499
Edizione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl
Prima edizione digitale 2010
Quando si allestisce la tavola per un pranzo o
una cena, la preoccupazione principale sembra essere solamente quella di servire piatti squisiti con stoviglie raffinate su tovaglie
di fiandra inamidata.
Uno degli elementi più importanti da tenere in
considerazione è invece l’aspetto scenografico
e decorativo, che farà da sfondo e contorno
alle varie portate.
L’illuminazione, la scelta della tovaglia, la
disposizione di piatti, bicchieri, posate e gli altri elementi di contorno sono componenti fondamentali che servono per creare un’atmosfera calda e
indimenticabile.
Una tavola decorata e festosa rappresenta un luogo di incontro, di ascolto, di emozioni, dove si esprime
il piacere e la gioia di ricevere gli ospiti.
Naturalmente, oltre all’aspetto decorativo, bisogna tenere in considerazione anche altri importanti elementi, come la qualità del servizio di piatti e bicchieri, la
posizione dei posti e quando servire le varie portate.
Per questo non è indispensabile possedere tovaglie di stoffa pregiata, bicchieri in cristallo, piatti di porcellana, posate d’argento, un maggiordomo e una cameriera: spesso si ha la possibilità di realizzare soluzioni e decorazioni più originali con elementi poco costosi, collocati in maniera creativa.
Semplici dettagli, come un centrotavola o un tovagliolo piegato in maniera insolita, contribuiscono a trasformare e distinguere una tavola che sarebbe, altrimenti, convenzionale.
Piegare i tovaglioli in ventagli o figure è sicuramente il modo più veloce e pratico per personalizzare e definire lo stile di una cena o di una festa, oltre a essere senza dubbio una soluzione facile e veloce da realizzare, ed economica.
Alcuni critici ed esperti ritengono però che, per motivi di igiene, i tovaglioli per
la pulizia della bocca e delle mani non debbano essere manipolati.
Per garantire una perfetta pulizia è perciò necessario, durante la piegatura, che
le mani siano impeccabilmente pulite, eventualmente indossando guanti bianchi, elementi classici e raffinati del servizio a tavola.
L’utilizzo dei tovaglioli in Europa risale al 1400 quando, nelle tavolate delle cor-
3
introduzione
I NTRODUZIONE
I NTRODUZIONE
introduzione
ti regali, vengono usate delle salviette di stoffa calde, o addirittura, profumate.
Agli inizi dell’800 ampi tovaglioli entrano a far parte degli ambienti borghesi,
soprattutto per proteggere i vestiti durante il consumo delle portate. In questo
stesso periodo inizia l’uso di piegare i tovaglioli, come decorazione sulle tavole imbandite. Intorno al 1850 questa arte viene però dimenticata, per venire ripresa in maniera consistente solo dopo il 1880.
La prima e la seconda guerra mondiale decretano un momento di parentesi
per quanto riguarda lo sviluppo di queste decorazioni.
Agli inizi degli anni Cinquanta il rinnovato benessere e il ritorno alle attività
creative e decorative favorisce la riscoperta anche dei tovaglioli piegati: vengono così sviluppati modelli con piegature molto complesse, che derivano direttamente dall’origami, l’antica arte giapponese per piegare la carta.
Queste creazioni elaborate provocano già negli anni Settanta una polemica da
parte dei sostenitori delle regole igieniche, che intraprendono una battaglia contro l’uso dei tovaglioli piegati nei locali pubblici. Come conseguenza, in molti
ambienti compaiono tovaglioli protetti in buste di plastica trasparente o carta,
per garantirne la sterilità. Ma anche questa polemica viene superata, conciliando norme igieniche e buon gusto; dalla fine del XX secolo si vedono sempre più
spesso tavole di locali e ristoranti decorate con tovaglioli trasformati in ventagli,
fiori e molti altri soggetti ancora.
4
creatività
e fantasia
creatività e fantasia
L’ARTE
DELLE PIEGATURE
La scelta della biancheria per la tavola deve essere effettuata con oculatezza e
gusto estetico, considerando anche l’utilizzo decorativo dei tovaglioli.
Tovaglie tradizionali di lino e fiandra damascata sono molto care e devono essere lavate con cura e attenzione, per non far sbiadire i colori e per non rovinare il tessuto.
Per l’uso quotidiano sono decisamente più pratiche le tovaglie in cotone o cotone e poliestere, facili da lavare e da stirare.
I tovaglioli che utilizzate per realizzare le composizioni devono essere di colore coordinato o complementare a quello della tovaglia e soprattutto in un tessuto che mantenga la piega. Il cotone damascato è il tessuto più duttile, utile
per la quasi totalità dei modelli. Prima di iniziare la lavorazione con tovaglioli di
questo tipo dovete comunque praticare una leggera inamidatura, in maniera
che le pieghe non si disfino troppo rapidamente. Questa può essere effettuata anche dopo il lavaggio, come illustrato nelle pagine seguenti.
Il lino è un materiale che tiene bene la piega, ma è poco versatile. Di conseguenza è indicato per i modelli
più semplici, che trovate nel
primo capitolo da pagina 12,
e per alcuni tipi di ventagli,
illustrati da pagina 47.
La misura dei tovaglioli in cotone e lino varia da un minimo di 32 x 32 centimetri,
indicati per i modelli più
semplici e piccoli, fino ad arrivare a 50 x 50 cm, consigliati per la maggior parte
delle realizzazioni.
I tovaglioli di carta e ovatta
di cellulosa sono di solito
piegati in quattro a caldo. I
segni non sono facilmente
eliminabili e, di conseguenza, potete utilizzare questi
6
L’ARTE
DELLE PIEGATURE
creatività e fantasia
materiali solo nei modelli che abbiano come base questa piegatura.
Acquistate preferibilmente i tovaglioli realizzati con una cellulosa consistente,
in grado di tenere bene il modellato. Evitate di usare le salviette da colazione,
perché sono realizzate con una carta leggera e morbida.
Se intendete lavorare con i tovaglioli di carta, ricordate che in questo caso la
misura del lato varia da 33 a 40 centimetri. I modelli più indicati con questo tipo di materiale sono illustrati a pagina 18, 20, 26, 60, 68 e 84.
7
creatività e fantasia
LA
TAVOLA PERFETTA
8
LA
TAVOLA PERFETTA
I servizi di posate sono prodotti in acciaio inossidabile, in silver plate
(metallo argentato) o in argento.
L’impugnatura tradizionale è in osso o legno, ma ultimamente trovate
in commercio anche quelle di materiale acrilico in diversi colori, che potete
abbinare facilmente al servizio di piatti o alla tovaglia.
Quelle con il manico intagliato o con decorazioni particolari non devono
essere lavate in lavastoviglie, poiché i manici possono allentarsi o essere
danneggiati.
Anche quando le lavate a mano, non lasciatele troppo in acqua e
asciugatele subito dopo il lavaggio, per evitare le macchie e il calcare.
Le posate devono essere apparecchiate partendo dalla destra alla sinistra
di ogni invitato, sistemate in ordine di utilizzo.
Poiché le minestre sono di solito il primo piatto ad essere servito, collocate
all’estrema destra il cucchiaio, con la parte concava rivolta verso l’alto.
Alla sinistra del cucchiaio sistemate il coltello, con la lama rivolta
all’interno, ovvero verso il piatto.
La forchetta deve essere messa alla sinistra del piatto, sempre con le punte
rivolte verso l’alto.
Sopra il piatto vengono collocate le posate per il dessert: vicino al piatto
sistemate il cucchiaio, con l’impugnatura verso destra, poi la forchetta,
con il manico a sinistra, e infine il coltello, con la lama verso il piatto e
l’impugnatura verso destra.
In alcuni casi può succedere che le portate siano in numero tale da
richiedere altre posate ancora, fino a un massimo di tre elementi per tipo.
Per un pasto di cinque portate potete anche collocare le posate tutte
a destra e a sinistra del piatto: inziando dall’estrema destra, disponete
in ordine il coltellino per il burro o l’antipasto, il cucchiaio da minestra,
il coltello per il pesce, quello per la carne e infine il cucchiaio per il dessert.
A sinistra sistemate, sempre dall’esterno verso l’interno, la forchettina per
l’antipasto, la forchetta per il pesce, quella per la carne e quella da dessert.
Se lo spazio di cui disponete sulla tavola non vi permette di posizionare
tutti i pezzi, potete collocare le posate essenziali e servire le portate
particolari, come il pesce, insieme alle relative posate.
9
creatività e fantasia
APPARECCHIARE LE POSATE
A PPUNTI
SULLE PIEGATURE
Prima di iniziare il lavoro sono necessari alcuni pratici consigli,
utili per la riuscita di ogni modello e, soprattutto, per evitare
momenti di panico durante la realizzazione delle pieghe più
complesse.
• Il requisito fondamentale e indispensabile dei tovaglioli, per essere
piegati secondo i modelli illustrati in
questo manuale, è di essere di forma
quadrata.
• Ad ogni passaggio premete e lisciate energicamente ogni piega eseguita,
affinché i bordi e gli angoli siano ben
definiti.
• Se non avete elementi quadrati, potete utilizzare anche tovaglioli rettangolari, purché piegati in maniera opportuna in modo che raggiungano la
forma quadrata.
creatività e fantasia
• Per evitare pieghe indesiderate all’inizio della sequenza di lavorazione
conservate i tovaglioli perfettamente
puliti e stirati, riponendoli piegati in
quattro senza stropicciarli.
• Prima di iniziare il lavoro è sempre
consigliabile inamidare leggermente il
tessuto, in maniera che tenga bene la
forma delle piegature. Eseguite l’operazione durante la stiratura, applicando una miscela di acqua e amido tramite uno spruzzatore.
• Per realizzare le piegature dei modelli
proposti seguite con precisione le sequenze illustrate, rispettando con attenzione l’ordine delle foto e le relative indicazioni.
10
Fine dell'anteprima
Ti è piaciuta?
Acquista l'ebook completo
oppure
guarda la scheda di dettaglio dell'ebook su UltimaBooks.it