CAPITOLATO MENSA - Comune di Agnadello

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CAPITOLATO MENSA - Comune di Agnadello
COMUNE DI AGNADELLO
PROVINCIA DI CREMONA
Via Dante 57- 26020- Agnadello
Tel.0373/976192- Fax 0373/976283
CAPITOLATO APPALTO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA 2015/16- 2016/17 - 2017/18)
(Allegato alla Determinazione Dirigenziale n° 116 del 1° luglio 2015)
CIG: 6314171ABC - CPV – 55510000-8 (Servizi di mensa) – art. 20, 1° comma D.Lgs. 163/2006 – Allegato
IIB – categoria 17 (Servizi alberghieri e di ristorazione) – CPC 64
Art.1) Oggetto dell’appalto
L'appalto ha per oggetto il conferimento del servizio di refezione scolastica per la Scuola dell'infanzia, Scuola Primaria, Scuola
Media e persone anziane assistite dal Comune di Agnadello.
La preparazione dei pasti avverrà presso le cucine situate all’interno della Scuola dell’Infanzia. Poiché la cucina è idonea alla
preparazione di pasti in numero superiore a quello da fornire per le necessità dell’Amministrazione Comunale, sarà
consentito alla Ditta Appaltatrice di utilizzare la cucina per la preparazione di pasti da fornire a clienti terzi; in questo caso,
il corrispettivo da riconoscere al Comune sarà oggetto di una specifica trattativa con la Ditta aggiudicataria.
La Ditta aggiudicataria provvede:
a) alla preparazione e al confezionamento, dei pasti e delle diete speciali per i bambini frequentanti le
scuole presso la cucina della Scuola materna;
b) alla preparazione e al confezionamento dei pasti per gli adulti che ne abbiano diritto in quanto
istituzionalmente addetti a prestare la propria opera presso le scuole stesse, in qualità di docenti;
c) alla apparecchiatura dei tavoli dei refettori, allo scodellamento e distribuzione dei pasti in ciò coadiuvati dal
personale ausiliario;
d) allo sbarazzo dei tavoli;
e) al lavaggio di stoviglie e pentole;
f) al riassetto dei locali cucina e refettorio della scuola materna.
La Ditta aggiudicataria é tenuta a fornire il personale addetto necessario allo svolgimento dei servizi richiesti.
Il servizio oggetto dell’appalto è ad ogni effetto da considerarsi di pubblico interesse e, come tale, non potrà essere sospeso né
abbandonato. In caso di sospensione o di abbandono, anche parziale, del servizio – esclusi i casi di forza maggiore –
l’Amministrazione Comunale potrà sostituirsi all’appaltatore per l’esecuzione d’ufficio in danno ed a spese dell’appaltatore, oltre
ad applicare le previste penalità.
Art. 2) Durata dell’appalto
Il presente appalto ha la seguente durata: inizio dal 01/09/2015 fino al 31/08/2018 (anni scolastici 2015/2016 - 2016/2017 2017/2018) con inizio e scadenza fissati dal calendario previsto dalle Autorità Scolastiche.
Le date specifiche di inizio/termine del servizio verranno comunque comunicate alla ditta aggiudicataria dal Servizio
competente, in relazione al calendario scolastico ufficializzato dall’Ufficio scolastico provinciale.
Art. 3) Luoghi ed orari di consegna dei pasti
Tutti i pasti attinenti la refezione di cui all'articolo 1 del presente capitolato dovranno essere preparati utilizzando la cucina
della Scuola dell’Infanzia del Comune.
Gli orari fissati per il pranzo sono i seguenti:
o Scuola Primaria ore 13.00 (4 giorni alla settimana, con possibilità di turnazione)
o Scuola Media ore 13.00 (2 giorni alla settimana, con possibilità di turnazione)
o Scuola Infanzia ore 12.00 (5 giorni alla settimana da lunedì a venerdì)
Tali orari potranno subire variazione in relazione ad esigenze organizzative sopravvenute. Eventuali modifiche temporanee
e definitive agli orari fissati saranno concordati dall’Amministrazione comunale con i responsabili della ditta appaltatrice.
Art. 4) Calendario.
II calendario del servizio di refezione per quanto attiene le scuole, compresa la sospensione nel periodo di vacanza natalizia,
pasquale, estiva ecc. è stabilito dal Comune in accordo con le autorità scolastiche. II calendario può essere variato in
relazione ad esigenze organizzative sopravvenute. In tal caso il calendario dovrà essere concordato tra le parti.
Giornalmente, entro le ore 9.30 del mattino, un operatore del servizio comunicherò alla ditta il numero del pasti occorrenti.
Eventuali modifiche temporanee o definitive agli orari o ai giorni stabiliti o al menù dovranno essere concordate
dall’Amministrazione comunale con i responsabili della ditta appaltatrice che, compatibilmente con i vincoli organizzativi e di
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costo, dovranno accettarli.
Art. 5) Quantità e prezzi. Importo a base d'asta.
L’importo complessivo presunto del presente appalto è stabilito in € 422.400,00 (euro quattrocentoventiduemilaquattrocento/00) di cui € 2.400,00 (euro duemila-quattrocento/00) per oneri sicurezza non soggetti a ribasso d’asta + I.V.A.
Tale importo risulta determinato quale prodotto del “prezzo pasto minimo” unitario a base d’appalto € 3,50 (euro tre/50) + €
0,02 (euro zero/02) per oneri di sicurezza moltiplicato per n. 120.000 pasti presunti per il periodo di durata dell’appalto
(secondo la composizione d’utenza indicata al successivo art. 13). Il numero dei pasti è del tutto indicativo e non impegnativo
per il Comune.
Il “prezzo pasto” unitario a base d’asta (da intendersi quale corrispettivo unitario omnicomprensivo e remunerativo di ogni
voce oggetto dell’appalto posta a carico della ditta offerente) è pari ad € 3,50 + Iva di legge. Tale prezzo, influente ai fini
dell’attribuzione del punteggio per offerta economica, è stato quantificato includendo, nella preparazione dei pasti, la
previsione di prodotti di tipo “biologico” almeno per i primi piatti, nonché di alimenti specifici per utenti affetti da allergie e/o
intolleranze alimentari (celiaci, ecc.).
In particolare per quanto riguarda il costo unitario di ogni singolo pasto, ritenuto conto anche dei risultati di un indagine di
mercato, vengono fissati quali tetto minimo e massimo dell’offerta i seguenti importi:
- Tetto massimo € 3,50 (IVA esclusa) - quale prezzo a base d’asta
- Tetto minimo € 3,10 (IVA esclusa)
II numero dei pasti previsti è indicativo, non è impegnativo per l'Ente appaltante, essendo subordinato ad eventualità e
circostanze non preventivabili (numero dei bambini iscritti, assenze, ecc.).
L'Ente si impegna quindi a corrispondere il prezzo del numero di pasti effettivamente confezionato/ consegnato. L’importo
definitivo dipenderà dal numero dei pasti effettivamente richiesti o forniti. L'IVA per le scuole è pari al 4%, per gli anziani è
pari al 10%.
Art. 6) Periodo di prova.
L’esecuzione dell’appalto è subordinata al superamento di un periodo di valutazione del servizio della durata di sei mesi,
trascorsi i quali il contratto diverrà effettivo, fatto salvo quanto stabilito dal precedente art. 1, ultimo periodo.
Art. 7) Preparazione dei pasti.
La composizione del pasto per il servizio di refezione scolastica e per gli anziani è la seguente:
- Un primo piatto
- Un secondo piatto
- Contorno
- Pane
- Frutta di stagione (data al mattino per la Scuola dell’Infanzia, con i pranzo per le altre Scuole)
- Acqua in caraffe per le Scuole, in bottiglia PET ½ litro per gli anziani
- Merenda (solo per la Scuola dell’Infanzia).
La ditta appaltatrice dovrà confezionare i pasti a regola d'arte, predisponendoli in modo che essi risultino caldi e
appetibili, dieteticamente equilibrati, sani e nutrienti, confezionati con derrate alimentari fresche e/o congelate di prima qualità,
evitando i preparati liofilizzati o preconfezionati.
L' Ente appaltante si riserva la facoltà di apportare, nel corso della fornitura, variazioni nei quantitativi e nella qualità dei generi
alimentari usati per il confezionamento dei pasti qualora venissero richieste dalle autorità sanitarie competenti.
Qualora se ne riscontrasse la necessità, la ditta aggiudicataria dovrà fornire per le scuole pasti e diete speciali, senza costo
aggiuntivo, così come dovrà fornire pasti che garantiscano un'alimentazione diversificata, sia direttamente che attraverso la
preparazione di alternative al pasto previsto, nel rispetto delle differenze etniche, religiose e culturali.
Art. 8) Requisiti dei pasti.
La preparazione e cucinatura dei cibi avverrà in “legame fresco-caldo” presso la cucina dell'Ente. La ditta appaltatrice si
impegna ad eseguire tale servizio con l'organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio ai sensi dell'art.
1665 del C.C. Sono esclusi i cibi precotti, prefritti e refrigerati.
Art. 9) Caratteristiche merceologiche
Le derrate alimentari devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Leggi in materia e agli standard igienici
convenzionalmente previsti in letteratura. Le derrate alimentari conservate nel frigoriferi, nelle celle frigorifere e nel
magazzino, devono essere esclusivamente quelle contemplate nel presente capitolato speciale.
Art. 10) Etichettatura delle derrate
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Le derrate devono avere confezioni ed etichettature conformi al Decreto Legislativo del 27.01.1992, n. 109 e successive
eventuali modificazioni. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.
Art. 11) Derrate
L'impresa provvede all’acquisto delle derrate alimentari e ha il diritto di scegliere a propria discrezione i fornitori di cui dovrà
fornire elenco costantemente aggiornato.
Gli standard qualitativi degli ingredienti e delle materie prime da utilizzarsi nella confezione dei vari piatti previsti nel menu
devono essere tutti di prima categoria, e pervenire dalle migliori case accreditate, nonché possedere tutti i requisiti necessari
per la loro utilizzazione.
La Committente può procedere, con proprio personale, nei momenti e con la preferenza che riterrà più opportuna, al controllo
qualitativo delle derrate acquistate che devono risultare con i requisiti e con le caratteristiche della merce di prima qualità.
Comunque l’impresa deve rendere disponibile, a richiesta della Committente, idonea certificazione in dettaglio delle
caratteristiche merceologiche e bromatologiche di ogni alimento previsto dal presente Disciplinare Tecnico, impegnandosi
altresì a eventuali ulteriori approfondimenti bromatologici che si ritenessero necessari da centri specializzati indicati dalla
Committente.
Dovrà, inoltre, rendere disponibili alla Committente le specifiche relative alle caratteristiche microbiologiche e parassitologiche
dei prodotti forniti; la Committente si riserva di eseguire controlli statistici di verifica.
La buona conservazione delle derrate depositate e del vitto preparato ricade sotto la responsabilità dell’impresa, sulla quale
perciò ricade ogni caso di avaria.
Nelle more dell’adozione di protocolli e normative comunitarie funzionali alla valutazione dell’impatto sulla salute del consumo
di alimenti con organismi geneticamente modificati o di sostanze indesiderate (ossia non consentite dalla vigente normativa
nazionale e comunitaria) la Ditta appaltatrice si obbliga a somministrare prodotti alimentari non derivanti da OGM o che
non contengano OGM o sostanze indesiderate.
L'impresa è tenuta all’approvvigionamento degli alimenti che posseggano i seguenti requisiti:
• i prodotti alimentari devono essere sempre della migliore qualità in commercio e della migliore provenienza. Essi, dopo
la confezione, dovranno rispondere alle caratteristiche dietetiche e sanitarie di massima garanzia;
• l’approvvigionamento degli alimenti in stoccaggio (acqua minerale, vino, latte a lunga conservazione, paste secche,
riso, scatolame in genere, oli alimentari, prodotti surgelati, sfamati, ecc.) deve essere effettuata con regolare
frequenza, tale da assicurare l’acquisto di prodotti di più recente fabbricazione;
• l’approvvigionamento di alimenti freschi dovrà avvenire:
 pane giornalmente,
 frutta e ortaggi: frequenza almeno bisettimanale,
 carni bovine fresche e/o congelate frequenza almeno settimanale,
 carni suine e salumi: settimanalmente,
 polli a busto e uova pastorizzate: frequenza bisettimanale,
 burro e prodotti caseari: settimanalmente.
In termini generali si danno le seguenti indicazioni sulle caratteristiche degli alimenti, tenuto conto che la quota proteica
giornaliera va scelta tra gli alimenti sotto indicati.
Si raccomanda di alternare l’utilizzo delle diverse fonti proteiche in modo che ciascuna venga rappresentata mediamente una
volta la settimana.
Carni: vanno alternate le parti magre di carni di pollo, coniglio disossato, vitellone, bovino adulto, tacchino, suino ed equino.
Le carni bovine e suine fresche refrigerate, confezionate sottovuoto (o congelate) devono essere disossate e confezionate
sottovuoto in tagli anatomici pronti per l'uso. Dovranno essere conformi al D.L. 286/94 e provenire da Stabilimenti Nazionali o
della Comunità Europea e rispettare le disposizioni in tema di etichettatura obbligatoria per le carni bovine e dei prodotti
a base di carni bovine.
Le carni avicunicole, di provenienza da Macelli e laboratori CEE, devono osservare i disposti dei DPR 495/1997, 559/1992,
del D.L. 118/1992 e 109/1992. Dovranno provenire da allevamenti a terra ed essere fresche e non congelate.
Pesce: da preferire il pesce surgelato o freschissimo, filetti o tranci privi di lische, surgelati individualmente o interfogliato (filetti
di halibut, di merluzzo, di nasello, di platessa, di persico, pesce spada in tranci, seppie). Il pesce non deve aver subito
fenomeni di scongelamento ed essere privo di lische, spine, cartilagini e pelle. Non deve essere stato sottoposto a trattamenti
con antibiotici o antisettici e deve essere conforme alle norme igienico – sanitarie vigenti.
Tonno: al naturale o all’olio d’oliva di prima scelta, poco salato (la frequenza consigliata è mediamente quindicinale).
Formaggio: utilizzare formaggi esenti da polifosfati aggiunti e conservanti, evitare l'uso di formaggi fusi, preferire i formaggi
D.O.P., in particolare il Grana Padano. E' vietato l'uso di formaggi fusi.
Uova: per le preparazioni alimentari si raccomanda l'uso di prodotti pastorizzati in confezioni originali. Si fa assoluto divieto del
consumo di uova crude o di preparazioni a base di uova crude.
Prosciutto: va utilizzato prosciutto crudo stagionato e prosciutto cotto di prima qualità, ottenuto dalla coscia, senza aggiunta
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di polifosfati, lattati, caseinati proteine derivanti dalla soia.
Legumi: se consumati in abbinamento con i cereali (pasta, riso, orzo, ecc.), garantiscono un apporto di proteine elevato e di
buona qualità analogo agli alimenti di origine animale. Oltre ai legumi freschi, potranno essere utilizzati legumi surgelati o
legumi secchi.
Pasta: deve essere utilizzata pasta di semola, di grano duro e/o integrale, pasta secca all’uovo o pasta fresca speciale
(ripiena). Nelle preparazioni dovranno essere variati i formati per garantire l’alternanza quotidiana. Il prodotto dovrà essere privo
di coloranti e di sostanze atte a conferire artificialmente elasticità e resistenza alla cottura.
Riso: dovrà essere utilizzato riso nazionale: Arborio, Vialone, ecc. Il ricorso al riso parboiled deve essere limitato a ricette o
situazioni che ne richiedono l’uso particolare.
Gnocchi: utilizzare gnocchi di patate freschi o surgelati, assenti da additivi in genere, da coloranti e conservanti.
Verdure ed ortaggi: vanno utilizzate verdure di stagione, di recente raccolta e di giusto grado di maturazione,
opportunamente variate, crude e cotte, e verdure surgelate. Per salvaguardarne i nutrienti vanno cotte a vapore o in poca
acqua.
Per favorire il consumo delle verdure e degli ortaggi in genere, si raccomanda di curare la presentazione di dette preparazioni
sia sotto l’aspetto gustativo ed olfattivo (adeguata cottura evitando le sovracotture, adeguato insaporimento ed
aromatizzazione) che visive (cura nel taglio e/o cubettatura e nell'accostamento, quanto sono previste in forma mista). Va
evitato l'uso di primizie o di produzioni tardive.
Purè di patate: dovrà essere esclusivamente preparato con patate fresche. In alternativa, può essere sostituito con preparati a
base di patate fresche.
Frutta: deve essere presente ogni giorno e va utilizzata preferibilmente frutta di stagione e preferibilmente biologica. Si
sconsiglia l'uso di primizie o di produzioni tardive.
Pane e prodotti da forno: utilizzare esclusivamente pane fresco di giornata a ridotto contenuto di sale. E' vietato l'utilizzo di
pane riscaldato o surgelato o rigenerato.
Latte: il latte deve essere fresco pastorizzato intero o parzialmente scremato.
Yogurt: utilizzare yogurt intero o parzialmente scremato senza conservanti antimicrobici, alla frutta o ai cereali, con durabilità
residua non inferiore ai 5 giorni. Lo yogurt deve essere fornito in monoporzioni.
Dolci: la Ditta Appaltatrice orienterà la scelta su dolci semplici, quali ad esempio crostate di frutta o di confettura di frutta
(marmellata), torte di mele o altri prodotti da forno quali biscotti secchi o per l’infanzia, tenendo conto dell’opportunità di
limitare il consumo di dolci e di evitare preferibilmente quelli preconfezionati.
Gelato: deve essere preconfezionato in vaschette “multi porzione” o in confezioni singole “monoporzione”. Si raccomanda una
preferenza per le formulazioni semplici.
Budino: confezionato in giornata e correttamente conservato.
Aromi: utilizzare aromi freschi quali: basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino, alloro, cipolla, aglio, ecc. Non devono essere
utilizzati pepe, peperoncino o salse piccanti.
Sale ed estratti per brodo: va utilizzato in quantità moderata il sale alimentare, iodurato/iodato, in coerenza con le linee
direttrici della campagna del Ministero della Sanità, per la prevenzione del rischio di patologie da carenza di iodio.
L’uso di aromi consente di insaporire gli alimenti, riducendo la quantità di sale impiegato. Sono da escludere gli estratti per
brodo a base di glutammato monosodico.
Conserve e semiconserve alimentari (scatolame): sono consigliati i pomodori pelati senza aggiunta di concentrato. Il
tonno, lo sgombro ed il salmone dovranno essere al naturale o all’olio d’oliva.
Condimenti: sono da utilizzare:
a) olio extra vergine di oliva da utilizzare sempre per i condimenti;
b) burro, solo in piccole quantità per le preparazioni che Io richiedono espressamente in ricetta ed esclusivamente crudo o
scaldato a basse temperature;
c) olio monoseme di arachide, di mais o di girasole.
Art. 12) Prodotti biologici
La ditta aggiudicataria dovrà garantire, nella preparazione dei pasti, anche l’uso di prodotti biologici. La ditta dovrà specificare
quali prodotti alimentari costituenti il menù sono di derivazione biologica.
I prodotti biologici utilizzati dovranno essere conformi a quanto disposto dal Regolamento CEE 2092/91 e s.m.i. .
La ditta aggiudicataria si impegna a presentare, su richiesta dell’Ente appaltante, le bolle di consegna rilasciate dalle ditte
fornitrici.
I seguenti prodotti, per i pasti confezionati per tutte le scuole, dovranno essere esclusivamente di origine biologica rispondendo
a quanto indicato nel reg. CEE n. 2092/91 e sue modifiche ed integrazioni e nel D. Lgs. n. 220/95:
• pasta di semola di grano duro priva di additivi;
• passata di pomodoro;
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Art. 13) Divieto di OGM
Non possono essere impiegati o consegnati alimenti che riportino sull’etichetta l’indicazione “contiene OGM”.
Art. 14) Determinazione dei Menù
Il menu scolastico, predisposto dalla ditta aggiudicataria in collaborazione con il Comune di Agnadello, deve aderire alle linee di
indirizzo nazionali per la Ristorazione Scolastica emanate dal Ministero della Salute e rispettare le indicazioni della Società
Italiana di Nutrizione Umana (SINU) che stabilisce quali sono i livelli di assunzione raccomandata ed equilibrata di energia e
nutrienti (LARN, per le diverse fasce d’età).
Nella stesura delle proposte la ditta appaltatrice dovrà quindi garantire il rispetto dell’adeguato apporto nutrizionale, con
l'obiettivo di equilibrare tanto l’introito calorico che quello dei singoli nutrienti nelle diverse occasioni alimentari.
I menù proposti dovranno essere strutturati cercando di variare il più possibile le offerte alimentari.
Il menù base, comprensivo di acqua minerale, dovrà essere generalmente composto da:
•
un primo piatto a base di cereali condito prevalentemente con verdure
•
un secondo piatto a base di carne, o pesce, o uova, o formaggio, o salumi o legumi, o combinazioni di detti ingredienti
con verdure o tuberi
•
un contorno a base di verdure cotte o crude o tuberi
•
pane
•
frutta, o yogurt o dessert (data al mattino per le scuole – data con il pranzo agli anziani)

acqua in caraffe per le scuole, lt ½ acqua naturale in PET per gli anziani
A questo dovrà essere aggiunto una merenda per la scuola dell’infanzia prediligendo la somministrazione di frutta anche sotto
forma di snack lontano dal pasto principale.
E’ consentita e auspicata l’introduzione del piatto unico all’interno dei menù scolastici. Per piatto unico si intende una
preparazione in cui si combinano in una sola portata cereali e moderate dosi di alimenti di origine animale, oppure legumi, in
rapporto di circa 2:1. Tali preparazioni devono contenere anche delle verdure e garantire la presenza di tutti i macronutrienti in
proporzione adeguata. I piatti unici vanno sempre accompagnati da almeno un contorno a base di verdure (meglio se due, uno
cotto e uno crudo).
Alle persone anziane assistite dal Comune verrà somministrato il medesimo menù previsto per gli alunni della refezione
scolastica, con un congruo adeguamento delle grammature servite.
Dovranno essere previste :

diete comuni per indisposizione

diete personalizzate per le scuole dietro presentazione, da parte dell'utenza, di regolare certificato medico

diete religiose

alternativa al piatto unico

per gli alunni delle scuole a tempo prolungato che hanno il rientro sempre negli stessi giorni, dovrà essere assicurato un
menù alternato nelle diverse settimane.
Il Comune può richiedere alla Ditta Appaltatrice la fornitura di pasti freddi o cestini da viaggio o in casi particolari pasti in
monoporzione. In ogni caso la suddetta fornitura avverrà alle medesime condizioni di prezzo-pasto offerte in sede di gara.
Composizione del cestino freddo:
. due panini imbottiti con prosciutto cotto/ prosciutto crudo/ bresaola/ formaggio;
· un frutto fresco di stagione
· un pacchetto di biscotti monoporzione o una barretta di cioccolato
· una bottiglia di acqua minerale naturale da ½ litro
· due tovaglioli di carta
· due bicchieri monouso
I cestini devono essere confezionati in sacchetti individuali ad uso alimentare secondo la normativa vigente. I cestini da viaggio
per le gite devono essere consegnati nell’orario richiesto dall’Amministrazione Comunale.
Art. 15) Integrazione e/o modifica del menù in occasione di festività / giornate alimentari a tema
In occasione di festività particolari (Halloween, carnevale) e/o ricorrenze dell’anno scolastico (inizio/fine anno scolastico, Natale,
Pasqua) su richiesta dell’Amministrazione Comunale e senza oneri aggiuntivi per la stessa, la Ditta Appaltatrice si rende
disponibile all’organizzazione di menù speciali o preparazioni caratteristiche correlate con la ricorrenza
Art. 16) Divieti
Durante le operazioni di preparazione, cottura e distribuzione delle derrate è tassativamente vietato detenere nelle zone
preparazione e cottura detersivi di qualsiasi genere e tipo.
Art. 17) Riciclo
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E’ tassativamente vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati. Per riciclo si intende qualsiasi pietanza non preparata nella
giornata in cui ne è prevista la distribuzione agli utenti del servizio.
Art. 18) Opere di miglioria
L’impresa appaltatrice dovrà realizzare i seguenti lavori di miglioria entro il termine perentorio del 31 ottobre 2015 (punti I. e II.).
I.
FORNITURA E POSA CAPPA ASPIRANTE a parete destinata all’aspirazione dei vapori della lavastoviglie, costruita in
acciaio inox e dimensione 1100x1100x400h completa di filtri a labirinto inox antifiamma e di motore incorporato
comprese tutte le opere necessarie alla regolare installazione e messa in opera della stessa.
II.
RIFACIMENTO LINEA INTERNA AL LOCALE CUCINA PER DISTRIBUZIONE ACQUA CALDA sanitaria ai lavelli della
cucina, con tubo e raccordi a pressare in acciaio inox, a vista, comprese le opere murarie.
III.
UN INTERVENTO DI TINTEGGIATURA DEI LOCALI CUCINA, DISPENSA E SERVIZI IGIENICI DEL PERSONALE
DIPENDENTE da eseguirsi al termine del secondo anno scolastico (estate 2017).
A seguito della realizzazione, l’Amministrazione rilascia un’attestazione circa la corretta esecuzione di ogni opera e la sua piena
funzionalità. Tale attestazione rileva ai fini della contestazione di inadempimento di cui all’art. 36.
Art. 19) Pulizie, sanificazione e disinfestazione
L’Impresa appaltatrice dovrà provvedere alle operazioni di pulizia, sanificazione e disinfestazione ordinarie dei locali cucina e
refettorio. All'inizio del rapporto contrattuale ed in ogni momento in cui l’amministrazione comunale Io richieda, l'impresa
appaltatrice dovrà presentare alla stazione appaltante il programma delle operazioni descritte.
Art. 20) Direzione del servizio
L'impresa dovrà affidare la direzione del servizio, in modo continuativo e a tempo pieno, a un Coordinatore con una qualifica
professionale idonea a svolgere tale funzione e in possesso di esperienza almeno quinquennale nella posizione di direttore di
un servizio similare a quello oggetto del servizio richiesto dalla Committente.
Il direttore del servizio, il cui curriculum sarà inviato agli uffici del Comune, prima dell'avvio del servizio, deve
mantenere un contatto continuo con gli Uffici preposti dalla Committente per il controllo dell'andamento del servizio, deve
avere facoltà e mezzi per sopperire a tutte le provvidenze che dovessero riguardare adempimenti degli obblighi contrattuali e
nelle ore di svolgimento del servizio appaltato deve essere in ogni momento a disposizione.
Le comunicazioni e le eventuali contestazioni di inadempienza fatte dalla Committente al rappresentante designato
dall’Impresa, si intendono come presentate direttamente all'impresa.
In caso di assenza o inadempimento del direttore (ferie-malattia ecc.), l'impresa deve provvedere alla sua sostituzione con
altri, di pari livello ed esperienza, di gradimento della Committente. L'impresa deve comunicare, entro tre giorni dalla
comunicazione di avvenuta aggiudicazione, il nome del suo incaricato, nonché il luogo di residenza, l'indirizzo e il recapito
telefonico dello stesso.
Detto incaricato ha l'obbligo di collaborare strettamente con il Responsabile del Procedimento per il buon andamento del
servizio ed eventuali esigenze particolari.
Art. 21) Personale Dipendente dall'impresa
Tutto il personale impiegato per il servizio dovrà essere in possesso del libretto di idoneità sanitaria in corso di validità,
adeguate professionalità e dovrà conoscere le norme di igiene della produzione e le norme di sicurezza e prevenzione degli
infortuni sul lavoro.
Detto personale dovrà osservare le norme igieniche prescritte dal D.L n. 155 del 26 maggio 1997 e sue successive modifiche,
dalla normativa di cui alla Legge 30/4/1962 n.283 e successive modificazioni, dal D.P.R del 26/03/1980 n.327 e successive
modificazioni e da tutte le norme sanitarie vigenti.
Tutto il personale dell'Impresa addetto al servizio di ristorazione deve essere professionalmente qualificato e costantemente
aggiornato sulle tecniche di manipolazione degli alimenti, sull'igiene della produzione e sulla sicurezza e la prevenzione
infortuni sul lavoro. Tutto il personale addetto ai servizi dovrà essere presente in servizio negli orari stabiliti. La ditta dovrà
garantire la stabilità del servizio, con la continuità degli stessi operatori sui singoli posti di servizio, assicurando le sostituzioni
dei propri operatori assenti per ferie, malattie e permessi senza costi aggiuntivi da parte dell’Amministrazione, deve altresì
assicurare la necessaria dotazione di camici, cuffie ed altro materiale necessario per l’effettuazione del servizio, garantendo
che il proprio personale ne faccia uso.
Fermo restando quanto stabilito dall'art. 7 del D. lgs 81/08, la ditta appaltatrice assicura che il personale che svolgerà il
servizio sarà in regola con le norme di igiene previste dalla normativa vigente, con l'obbligo di far predisporre controlli
sanitari richiesti dall'Appaltante, che avrà facoltà di verificare in ogni momento la sussistenza delle condizioni sanitarie
necessarie per l’espletamento del servizio.
Art. 22) Vestiario
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L'impresa fornirà a tutto il personale divise di lavoro per il servizio di ristorazione (cuffie, camici, guanti monouso,
zoccoli anatomici, mascherine) e divise per il servizio di pulizia. Queste ultime dovranno avere colorazione visibilmente
diversa dalle divise utilizzate per il servizio di ristorazione. Il personale in servizio, se del caso, dovrà essere fornito di
indumenti protettivi.
Durante l’esecuzione del servizio il personale dell’impresa dovrà portare in modo visibile il tesserino dl riconoscimento, con
fotografia, riportante anche il nome dell'impresa aggiudicataria.
Art. 23) Igiene personale
Il personale addetto alla manipolazione, preparazione e confezionamento dei pasti, deve mantenere uno standard elevato di
pulizia personale. In particolare durante le ore di lavoro non deve avere smalto sulle unghie, non deve fumare al fine di evitare
la contaminazione dei prodotti in lavorazione.
Art.24) Norme Igienico-Sanitarie
Per quanto concerne le norme igienico sanitarie, si fa riferimento alla Legge 283 del 30 Aprile 1962 e suo regolamento di
esecuzione n. 327 del 26/03/80 e a ogni altra normativa vigente in materia, nonché al D. Lgs. 26.05.1997 n. 155 <<Attuazione
delle Direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l'igiene dei prodotti alimentari>>.
Art. 25) Oneri a carico della Ditta appaltatrice.
La ditta appaltatrice del servizio dovrà garantire per il servizio di refezione scolastica quanto segue:
a) acquisto e gestione delle materie prime per preparare pasti scolastici e per gli anziani;
b) vestiario per il personale;
c) produzione dei pasti come da menù utilizzando la cucina dell'ente;
d) produzione di diete speciali dietro la presentazione di regolare certificate medico;
e) pelatura della frutta del mattino;
f) apparecchiatura dei tavoli nei refettori con tovaglietta di carta;
g) distribuzione dei pasti in collaborazione con personale ausiliario dell’ente;
h) sbarazzo dei tavoli;
i) lavaggio stovigliame scuola materna e pentolame di cucina;
j) pulizia ordinaria di refettorio, cucina, magazzino e spogliatoio;
k) il rispetto delle norme igienico-sanitarie in materia dl preparazione, confezionamento e distribuzione dei cibi;
l) responsabilità civile con, copertura assicurativa, per danni verso terzi derivanti dall’attività svolta;
m) garanzia della qualità delle materie prime utilizzate per il servizio;
n) acquisto di materiale monouso per la scuola primaria, secondaria e anziani;
o) trasporto dei pasti alla scuola secondaria
Art. 26) Oneri a carico del Comune
Sono a carico dell'Amministrazione Comunale tutti gli oneri non espressamente sopra elencati, in particolare si
menzionano i seguenti:
i. la messa a disposizione delle attrezzature di cucina, piatti, bicchieri, posate, pentolame e loro reintegri;
ii. la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature, degli arredi presenti nei refettori e degli impianti;
iii. la periodica disinfezione, deblattizzazione, demoscazione e deratizzazione dei locali;
iv. pulizia straordinaria delle cappe e dei vetri del refettorio;
v. tassa rifiuti;
vi. tutte le utenze (acqua, luce, gas, telefono e fax);
vii. acquisto stovigliame in ceramica, vetro e acciaio per scuola primaria e media (nell’eventualità di sostituzione
dell'attuale monouso);
viii. acquisto di contenitori isotermici per il trasporto dei pasti per la scuola secondaria e per gli anziani;
ix. ritiro dei pasti per gli anziani presso la cucina e consegna al domicilio dell'anziano.
Art. 27) Diritto di controllo dell’Amministrazione Comunale
E’ facoltà dell’Amministrazione Comunale effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà più
opportune controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito dall’Impresa Aggiudicataria alla prescrizioni contrattuali del
Capitolato d’Appalto e al progetto del servizio presentato dall’Impresa Aggiudicataria in offerta.
Gli organismi preposti al controllo sono: i competenti servizi dell’A.S.L. competente, i funzionari dell’Amministrazione Comunale,
la Commissione mensa ed altri eventuali incaricati.
L’Impresa Aggiudicataria è obbligata a fornire ai tecnici incaricati della vigilanza e/o ad Azienda specializzata tutta la
collaborazione necessaria consentendo agli stessi, in ogni momento, il libero accesso al centro di produzione pasti ed ai
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magazzini fornendo tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione. Le bolle di consegna delle derrate alimentari
dovranno essere presso il centro di produzione pasti in originale e/o in fotocopia da esibirsi su richiesta del personale addetto
ai controlli. I controlli saranno articolati in:
a) controlli a vista del servizio, sia presso il centro di preparazione pasti dell’impresa aggiudicataria, che presso i singoli
plessi scolastici. A titolo esemplificativo si indicano come oggetto di controllo:
- modalità di stoccaggio celle,
- temperature di servizio celle,
- controllo della data di scadenza dei prodotti,
- modalità di lavorazione delle derrate,
- modalità di cottura,
- modalità di distribuzione,
- lavaggio e impiego dei sanificanti,
- modalità di sgombero dei rifiuti,
- stato igienico degli impianti e degli ambienti,
- organizzazione del personale,
- stato igienico sanitario del personale addetto,
- controllo delle quantità delle porzioni in relazione alle tabelle dietetiche,
- modalità di manipolazione,
- controllo delle attrezzature,
- controllo del comportamento degli addetti verso gli utenti,
- controllo dell’abbigliamento di servizio degli addetti,
b) controlli analitici:
Durante i controlli i tecnici incaricati dal Comune effettueranno prelievi (presso il centro pasti - presso i singoli refettori) di
campioni alimentari che verranno sottoposti ad analisi.
I controlli potranno dar luogo al blocco delle derrate. I Responsabili del Comune, o i tecnici incaricati, provvederanno a far
custodire in un magazzino o in celle frigorifere, ed a far apporre un cartellino con la scritta “in attesa di accertamento”.
Il Comune provvederà entro due giorni a fare accertare le condizioni igieniche dell'alimento o darne tempestiva
comunicazione alla Ditta. Qualora i referti diano esito positivo alla Ditta verranno addebitate le spese di analisi.
I componenti gli organi di controllo dovranno indossare in sede di effettuazione dei controlli, apposito camice bianco e
copricapo.
Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e comunque rappresentative della partita oggetto
dell’accertamento.
Non potrà essere richiesto al Comune nessun compenso per le quantità di campioni prelevati. L'ispezione non dovrà
comportare interferenze nello svolgimento della produzione.
I tecnici addetti al controllo sono tenuti a non muovere nessun rilievo al personale dipendente della ditta assegnataria.
Il personale assunto dalla ditta non deve interferire sulle procedure di controllo dei tecnici incaricati.
Il Comune farà pervenire alla ditta eventuali prescrizioni alle quali essa dovrà uniformarsi entro otto giorni, con possibilità
entro tale termine di presentare controdeduzioni che nel caso, interrompono la decorrenza del termine predette sino a nuova
comunicazione.
La Ditta è tenuta a fornire giustificazioni scritte, se richieste dal Comune in relazione alle contestazioni mosse.
Il Comune farà pervenire alla Ditta per iscritto le osservanze e le contestazioni rilevate dagli organi di controllo.
Se entro otto giorni dalla data della comunicazione la Ditta non avrà fornito nessuna controprova probante, il Comune
applicherà le sanzioni previste dal presente contratto.
Art. 28) Commissione Mensa
La Commissione Mensa è costituita secondo lo specifico Regolamento Comunale. Svolge funzioni di verifica dell’andamento
del servizio e di proposta nei confronti del appaltatore del servizio ed in particolare:
o può verificare la corretta attuazione degli impegni contrattuali assunti dalla ditta appaltatrice del servizio;
o può raccogliere le valutazioni sui cibi e sul servizio espresse dai suoi componenti e dagli utenti;
o previa comunicazione al Dirigente Scolastico, può effettuare sopralluoghi presso il luogo di preparazione e
confezionamento dei pasti e presso i locali di consumo;
o organizza riunioni periodiche, anche con rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e dell’Impresa, per trattare le
problematiche legate al servizio di ristorazione;
o promuove iniziative di diffusione di una cultura dell’alimentazione come mezzo di prevenzione e componente
fondamentale per una migliore qualità della vita.
Le riunioni della Commissione devono essere verbalizzate e copia del verbale deve essere trasmessa all’Amministrazione
Comunale e alla Ditta appaltatrice.
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I componenti degli organi di controllo dovranno indossare, all’atto del controllo, apposito camice e copricapo che devono essere
forniti dall’aggiudicatario.
Nello svolgimento dell’attività di controllo si dovrà assolutamente evitare che la procedura provochi una qualsiasi interferenza
con il buon andamento del servizio stesso, in particolare riferimento a quanto stabilito dal D. Lgs. n. 81/2008.
La Commissione mensa non può intervenire a nessun titolo direttamente sul personale alle dipendenze del concessionario. I
dipendenti dell’Impresa sono tenuti a fornire tutta la collaborazione necessaria e i chiarimenti richiesti.
Art. 29) Sistema di autocontrollo
L'impresa appaltatrice dovrà attuare il sistema di autocontrollo previste dal decreto Legislativo n. 193/08 (sistema HACCP).
All'inizio del servizio l’impresa appaltatrice dovrà predisporre apposite schede di controllo, atte a verificare:
- puntualità di consegna;
- temperatura dei componenti del pasto;
- gradibilità del pasto;
- rispetto delle grammature previste.
I risultati del controllo di cui ai precedenti 4 punti dovranno essere comunicati, con cadenza mensile, all’Amministrazione
comunale.
Art. 30) Controlli igienici e merceologici
In merito alle derrate impiegate nelle elaborazioni del pasto, l'impresa appaltatrice sarà tenuta, qualora le venga richiesto, a
fornire per ogni alimento una scheda tecnica attestante la conformità dell'alimento stesso al Capitolato. E' fatto carico
all'impresa appaltatrice il controllo qualitativo e quantitativo di tutta la merce e attrezzatura impiegate per il servizio, cosi come
la corrispondenza della merce al Capitolato.
Art. 31) Cauzione definitiva
Al momento della stipula del contratto, l’appaltatore dovrà prestare una cauzione definitiva nella misura del 10% del prezzo di
aggiudicazione. Tale cauzione sarà a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi derivanti dal presente contratto,
dell’eventuale risarcimento di danni, nonché del rimborso delle somme che l’Amministrazione dovesse eventualmente sostenere
durante la gestione appaltata per fatto dell’appaltatore a causa di inadempimento o cattiva esecuzione del servizio.
Resta salvo per l’Amministrazione, l’espletamento di ogni altra azione, nel caso in cui la cauzione risulti insufficiente.
L’appaltatore potrà essere obbligato a reintegrare la cauzione di cui l’Amministrazione avesse dovuto valersi, in tutto o in parte,
durante l’esecuzione del contratto.
In caso di inadempienza, la cauzione potrà essere reintegrata d’ufficio a spese dell’appaltatore, prelevando l’importo dal canone
d’appalto.
La cauzione resterà vincolata fino al completo soddisfacimento degli obblighi contrattuali, anche dopo la scadenza del contratto.
Art. 32) Tutela dei Dati Sensibili
La Ditta Aggiudicataria, nella sua qualità di soggetto esterno, è tenuta all’osservanza delle prescrizioni di cui alla legge
31/12/1996, "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali" n. 675 e successive
modificazioni, dei regolamenti attuativi e delle disposizioni di cui al "Regolamento sulla tutela dei dati personali contenuti in
archivi e banche dati comunali", approvato con delibera dl C.C. del 14/10/2002, n. 26852.
Art. 33) Responsabilità della ditta assegnataria.
La Ditta appaltatrice si obbliga a sollevare gli Enti appaltanti da qualunque pretesa, azione molestia che possa derivare da
terzi per mancato adempimento degli obblighi contrattuali, per trascuratezza, o per colpa dell'assolvimento dei medesimi.
Le spese che la singola Amministrazione dovesse sostenere a tale titolo saranno dedotte dai crediti della ditta appaltatrice nel
suoi confronti ed in ogni caso da queste rimborsate.
La ditta appaltatrice è sempre responsabile, sia verso le Amministrazioni che verso terzi, dell’esecuzione di tutti i servizi
assunti. Essa è pure responsabile dell'operato e del contegno dei dipendenti e degli eventuali danni che dal personale o
dai mezzi potessero derivare alle Amministrazioni o a terzi.
In conseguenza dei controlli di sua competenza l’Amministrazione titolare del servizio si riserva il diritto di chiedere
l’allontanamento di quel personale non ritenuto idoneo alle mansioni da svolgere o alla presenza in comunità.
Art. 34) Spese contrattuali.
Le spese contrattuali, di bollo e di registro, sono a carico della Ditta aggiudicataria.
Art. 35) Assicurazione
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Per eventuali danni a terzi, la ditta aggiudicataria dovrà stipulare apposita polizza assicurativa di responsabilità civile verso
terzi, e più precisamente:
i. R.C.T. per sinistro
€ 3.000.000
ii. R.C.T. per persona
€ 3.000.000
iii. R.C.T. per danni a cose € 3.000.000
iv. R.C.O. per sinistro
€ 3.000.000
v. R.C.C. per persona
€ 3.000.000
I massimali di assicurazione, che ogni singola azienda ha acceso, dovranno essere comprovati con copia fotostatica che dovrà
essere prodotta all'atto della stipula del contratto.
L'Amministrazione ha facoltà di richiedere copia conforme di tale certificazione.
Art. 36) Inadempienza del fornitore.
Qualora, durante lo svolgimento del servizio, fosse riscontrato il mancato rispetto della disciplina contrattuale di cui al presente
Capitolato, nonché della normativa dallo stesso richiamata, l’Amministrazione comunale procederà all'applicazione di penalità
pecuniarie da un minimo di € 300,00 ad un massimo di € 3.000,00 secondo il valore specifico che verrà, di volta in volta,
determinato ad insindacabile giudizio della stessa in relazione alla gravità della violazione, nei casi di seguito indicati:
 in caso di fornitura non corrispondente alla grammatura (da verificarsi su un campione di almeno 10 porzioni scelte a
caso, con tolleranza del 5% in meno, tenuto conto del calo fisiologico del cotto sul crudo) oppure nel caso di cariche
microbiche elevate accertate da un laboratorio di una struttura pubblica, l’Amministrazione appaltante defalcherà il
valore complessivo della fornitura contestata ed applicherà una sanzione pecuniaria come sopra determinata per
ogni rilievo giornaliero nel caso di fornitura non corrispondente alla grammatura indicata nelle tabelle dietetiche ASL;
 mancata erogazione dei pasti o mancato preavviso in caso di sciopero;
 distribuzione dei pasti o di parte di essi (compresi i pasti per gli anziani) con ritardi superiori a 10 minuti imputabili a
negligenza dell’appaltatore;
 grammature dei pasti inferiori a quelle previste dalle tabelle dietetiche ASL, oltre i limiti di tolleranza previsti (con
campionamento su almeno 10 porzioni);
 fornitura di derrate alimentari di qualità inferiore o comunque difforme rispetto alle caratteristiche merceologiche
indicate dall’ASL di riferimento e della Sicurezza Nutrizionale (IASN);
 rinvenimento di giacenze di produzione pasti, non distrutte nel giorno stesso;
 operazioni di cottura e relative preparazioni non eseguite nello stesso giorno di distribuzione e consumazione;
 accertato riciclo di prodotti non consumati in precedenza;
 somministrazione di pasti difformi dalle previsioni tipologiche dei menù ASL o dalle indicazioni fornite dal
competente Servizio comunale relativamente ai pasti per gli anziani;
 preparazione di pasti con cariche microbiche elevate (fatto salvo l’obbligo di sostituzione degli stessi,
precedentemente disciplinato)
 mancato o carente rispetto delle norme igienico-sanitarie in ogni fase del processo produttivo: stoccaggio,
manipolazione, confezionamento, somministrazione;
 mancato rispetto, per qualifiche, orario di servizio, monte ore settimanale, della composizione “standard” dello
staff di servizio “a completamento” indicata e garantita in sede di gara;
 mancata sostituzione del personale non idoneo allo svolgimento delle proprie mansioni;
 mancato o carente rispetto della restante disciplina in materia di personale, fatte salve le conseguenze risolutive del
contratto, nei casi espressamente previsti dall’art. 37;
 mancato o carente rispetto degli obblighi di manutenzione ordinaria, pulizia e sanificazione, fornitura materiali di
consumo;
 mancato o carente rispetto delle norme in materia di controllo di qualità;
 mancata conservazione dei campioni;
 mancato o carente rispetto della normativa in materia di sicurezza: D. Lgs. n. 81/2008 s.m.i.;
 rifiuto d’accesso alla struttura nei confronti organi incaricati della vigilanza;
 insufficiente prestazione di ogni servizio previsto dal presente Capitolato, anche se non espressamente indicato nel
presente articolo;
 ogni altra infrazione rilevata dagli organi di controllo, anche se non compresa nella casistica di cui al presente articolo.
La mancata realizzazione delle opere di miglioria di cui all’art. 18, entro il termine perentorio comporta l’applicazione di una
penalità fissa di € 500,00 per ogni mese intero di ritardo nel completamento di ognuna delle opere.
L’applicazione delle penalità sarà preceduta da regolare contestazione dell’inadempienza a cura del Responsabile comunale
di servizio, e dall’esame delle controdeduzioni presentate dall’Appaltatore, che dovranno pervenire entro e non oltre 10 giorni
dalla notifica del provvedimento.
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L’Ente appaltante provvederà al recupero delle penalità mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese nel quale diviene
efficace il relativo provvedimento.
Qualora le inadempienze succitate, anche se non reiterate, rivestano carattere di gravità e comportino il pregiudizio della
salute e sicurezza degli utenti e dei lavoratori addetti al servizio, costituiranno causa di risoluzione immediata del contratto.
Art. 37) Risoluzione del contratto.
L’Amministrazione comunale ha facoltà, anche in deroga agli artt. 1455 e 1564 C.C., di promuovere la risoluzione del
contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del C.C., con incameramento automatico della cauzione e senza
pregiudizio di ogni altra azione per rivalsa dei danni, nelle seguenti ipotesi:
 cessione, anche parziale, del contratto, o subappalto (salvi i casi previsti all’art. 43) anche parziale, dello stesso;
 grave intossicazione alimentare;
 gravi violazioni contrattuali, anche non reiterate, che comportino il pregiudizio della sicurezza e della salute degli
utenti e dei lavoratori addetti al servizio;
 mancata, anche singola, prestazione del servizio di erogazione pasti, fatte salve le cause di forza maggiore. Non
sono in ogni caso considerate cause di forza maggiore gli scioperi, le agitazioni sindacali e le condizioni
meteorologiche, salvo quelle derivanti da calamità naturali;
 reiterate infrazioni contrattuali soggette a penalità, formalmente contestate e conclusesi con avvenuta applicazione delle
stesse;
 mancato rispetto degli obblighi assicurativi, previdenziali ed assistenziali nei confronti del personale dipendente;
 mancato rispetto dei contratti collettivi giudizialmente e definitivamente accertato;
 perdita dei requisiti minimi previsti per l’accesso all’appalto;
 accertata colpevolezza per reati di evasione fiscale o frode;
 fallimento, messa in liquidazione od apertura di altra procedura concorsuale;
 ogni altra inadempienza o fatto, non espressamente contemplati nel presente articolo, che rendano impossibile la
prosecuzione dell’appalto, ai sensi dell’art. 1453 del C.C.
In tali casi l’Amministrazione comunale potrà risolvere di diritto il contratto comunicando alla ditta, con Raccomandata A/R,
di volersi avvalere della clausola risolutiva espressa ed indicando la data dalla quale la risoluzione produrrà i propri effetti.
La risoluzione avrà effetto immediato nei casi di particolare gravità e pregiudizio del servizio.
Art. 38) Responsabilità della ditta.
L'appaltatore risponderà direttamente dei danni alle persone o alle cose qualunque sia la natura e la causa precisandosi
che resterà a suo carico il completo risarcimento dei danni arrecati e ciò senza diritto di compensi.
La ditta appaltatrice e altresì responsabile di fronte alla legge ed ai regolamenti igienico-sanitari vigenti della commestibilità
dei prodotti forniti, del metodo di preparazione degli stessi dell’agibilità dei locali nei quali questo avviene, del
confezionamento e trasporto, nonché della idoneità sanitaria del personale dipendente.
Art. 39) Osservanza delle disposizioni di legge.
Oltre all'osservanza di tutte le norme specificate nel presente Capitolato, la ditta appaltatrice avrà l'obbligo di osservare e
fare osservare tutte le disposizioni derivanti dalle leggi e dai regolamenti in vigore sia a livello nazionale che regionale o
che potessero venire eventualmente emanate nel corso del periodo contrattuale (comprese le norme regolamentari e le
ordinanze municipali) e specialmente quelle riguardanti l' igiene e comunque aventi attinenza con i servizi oggetto dell'appalto,
a titolo esemplificativo quanto attiene al protocollo HACCP.
Art. 40) Fatturazione e pagamenti.
Alla fine di ogni mese la Ditta appaltatrice provvederà alla fatturazione elettronica delle prestazioni erogate, con indicazione
del numero di pasti forniti per ciascuna tipologia di scuola.
Il pagamento dei corrispettivi verrà effettuato entro un tempo massimo di 30 (trenta) giorni dalla data di accettazione della
fattura elettronica.
Il pagamento resterà subordinato all’ acquisizione d’ufficio del DURC che attesti lo stato di regolarità contributiva dell’impresa.
Di dare atto che per le fatture di importo superiore a 10.000,00 euro è prevista la verifica ai sensi dell’art. 48-bis del Decreto del
Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 6021 e relativo regolamento di attuazione adottato con decreto ministeriale
18 gennaio 2008, n ° 40 tramite EQUITALIA servizi da parte del Servizio Finanziario.
Art. 41) Tracciabilità dei pagamenti
Ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 8, della legge n. 136 del 2010, l’Impresa Appaltatrice dovrà comunicare all’Amministrazione
Comunale gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati, anche se non in via esclusiva, accesi presso banche o presso
Poste italiane S.p.A., entro 7 (sette) giorni dalla stipula del contratto nonché le generalità e il codice fiscale delle persone
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delegate ad operare sui predetti conti. In assenza delle predette comunicazioni il Comune sospenderà i pagamenti e non
decorrono i termini legali per l’applicazione degli interesse legali, degli interessi di mora e per la richiesta di risoluzione. I
pagamenti saranno effettuati mediante bonifico bancario o postale, ovvero altro mezzo che sia ammesso dall’ordinamento
giuridico in quanto idoneo ai fini della tracciabilità;
Art. 42) Revisione dei prezzi
E’ prevista la revisione del prezzo di aggiudicazione, a norma dell’art. 115 del D.Lgs. 163/2006. Entro 15 giorni dall’inizio del
secondo e del terzo anno scolastico, l’Amministrazione comunica la variazione da applicare al prezzo di aggiudicazione,
tenendo conto degli indici di variazione annuale ISTAT più aggiornati a tale data.
In nessun caso, la ditta appaltatrice può applicare in autonomia la variazione di revisione prezzi.
Art. 43) Divieto di subappalto (ad eccezione dei lavori di miglioria).
E' vietato alla ditta appaltatrice, pena la rescissione del contratto e l’incameramento della cauzione, la cessione e qualsiasi
altra forma di subappalto, totale o parziale, del servizio, con la sola esclusione dell’esecuzione dei lavori di miglioria.
Art. 44) Foro competente.
Per qualsiasi controversia è competente il Foro di Cremona.
Art. 45) Sopralluogo.
E' fatto obbligo di sopralluogo al fine di valutare ogni aspetto del servizio e i locali messi a disposizione dall'ente. Il sopralluogo
potrà essere effettuato previo accordo con l'Ufficio tecnico tel. 0373/976192. Sarà ammesso al sopralluogo un rappresentante
legale per azienda o suo delegato.
Agnadello, 1° luglio 2015
Il Responsabile del Servizio
Dott. Giovanni Clemente
Allegato:
- Tabella Grammature
- Menù (indicativo ed esemplificativo)
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ALLEGATOa
- T A BEL L A G R A MM AT U R E AL U N N I S C U OL E
ALIMENTO
MATERNE
9
60
ELEMENTARI
9
70
MEDIE
9
80
Pasta di semola, riso, orzo o crostini per
brodi
30
35
40
Riso per asciutti
50
60
70
120
180
200
30
40
50
90
130
170
60
80
120
50
60
80
40
50
60
45
55
60
60
70
80
110
130
150
Pesce (scongelato)
90
110
130
Uova
n.1
50
n.1,5
75
n.2
100
Pomodori
80
100
110
Patate
130
150
170
Insalata mista
60
80
100
50
70
80
100
130
150
Frutta
100
150
150
Pane
30
50
60
Pasta di semola per asciutti
Gnocchi
Polenta (farina)
Pasta per pizza
Ravioli, tortellini
Formaggi freschi
Formaggi stagionati
Prosciutto crudo o cotto
Carne (bovino, suino, pollo,
tacchino)
Pollo (coscia senza osso)
Verdura cruda
Verdura cotta
Olio extravergine d’oliva dai 15 ai 20 grammi complessivi a pasto (per primo, secondo e verdura) Grana Padano
dai 5 ai 10 grammi per primo
Le grammature sono da considerarsi a crudo ed al netto degli scarti
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A L L E G A T O b - T AB E LLA G RAMM A T UR E A NZ I A NI
ALIMENTO
Pasta di semola per asciutti
ADULTI
9
70
Pasta di semola per brodi
30
Riso per asciutti
70
Riso per brodi
30
Orzo
30
Crostini
40
Gnocchi
170
Polenta (farina)
60
Pasta per pizza
170
Ravioli, tortellini
120
Formaggi freschi
80
Formaggi stagionati
80
Affettato
70
Carne (bovino, suino, pollo, tacchino)
Pollo (coscia senza osso)
115
150
Pesce (scongelato)
150
Uova
Pomodori
n.2
100
110
Patate
170
Insalata mista
100
Verdura cruda
80
Verdura cotta
150
Frutta
150
Pane
100
Le grammature sono da considerarsi a crudo ed al netto degli scarti
MENU’ SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E MEDIA
GIORNO
I° SETTIMANA
II° SETTIMANA
III°
SETTIMANA
IV° SETTIMANA
Lunedì
Pasta al pomodoro
e basilico
Hamburger
Insalata mista
Pane Macedonia
Tortelli ricotta e
spinaci
Mozzarella e
grana
Pomodori Pane
Frutta o frullato
Riso allo
zafferano
Frittata Carote
cotte Pane
Macedonia
Risotto rosso
Prosciutto Crudo
Carote crude Pane
Frutta
Martedì
Riso alla
parmigiana
Pesce al forno
Pomodori
Pane/frutta
Pasta olio e grana
Pollo al forno
Verdura
cotta
Pane
Frutta
Pasta al pesto
Pesce al forno
Verdura
cotta
Pane
Frutta
Pasta al pomodoro
Grana e Fontina
Verdura cotta Pane
Frutta
Pasta al pesto
Cotoletta di pollo
Insalata verde Pane
Frutta o frullato
Crema di legumi
e riso (materna)
Pizza margherita
Verdura
Pane
Macedonia
Pasta al
pomodoro
Hamburger
Verdura cotta
Pane
Frutta
Scuola
dell’Infanzia:
Minestrina Insalata
mista Pizza Pane
Macedonia Scuola
Primaria:
Insalata mista con
legumi
Pizza pane
Macedonia
Giovedì
Gnocchi
Frittata Verdura
cotta Pane
Frutta
Polenta con
spezzatino
Insalata mista
con mais
Pane
Frutta
Lasagne al forno
Insalata verde
Pane
Yogurt o Frutta
Pasta con olive
Fesa al latte
Insalata verde
Pane
Frutta
Venerdì
Passato di verdura
con crostini Cotoletta
di pesce Purè di
patate Pane
Frutta
Minestrina di
pasta e legumi
Merluzzo o
Halibur Verdura
cotta Pane
Frutta
Passato di
verdura
Polpette di pesce
Zucchine
Pane Frutta
Riso bianco
Cotolette di pesce
Verdura cotta Pane
Frutta
Mercoledì