View - ICS San Martino di Lupari
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Istituto Comprensivo Statale di San Martino di Lupari Istituto Comprensivo Statale di San Martino di Lupari Istituto2011 Comprensivo Statale di San Martino di Lupari NUMERO 23 - MAGGIO NUMERO 23 - MAGGIO 2011 NUMERO 25 MAGGIO 2012 A proposito di… giornali Giornalino a diffusione interna Numero 25 - Maggio 2012 Redazione Istituto Comprensivo Statale San Martino di Lupari (PD) Via Firenze, 1 Tel. 049 5952124 - Fax 049 9460484 e-mail: [email protected] Dirigente scolastico Dott. Franco Trevisan Comitato di redazione Insegnanti Fabrin Manuela Casonato Enza Bizzotto Paola Ceccato Bruna Franceschin Giancarla Lorenzin Gabriella Stocco Rossana Genitori Ceccato Pierina Il giornalino scolastico viene distribuito a tutte le famiglie degli alunni, ai docenti ed al personale A.T.A. dell’Istituto Comprensivo di San Martino di Lupari. La scuola che c’è. È la nostra. Quella dell’attenzione e dell’ascolto. Del dialogo e del confronto. Del conflitto. Che chiarisce. Che migliora. Scuola che non nasconde. Che non si nasconde. Scuola che vuole educare formare insegnare. Insegnare ad apprendere. Che vuole condividere. Nella difficoltà della condivisione. La nostra scuola c’è. Tutta. Sempre. Giorno dopo giorno. Attenta e responsabile. La scuola che c’è. È la nostra. Scuola che accoglie rasserena rassicura. Che collabora. Che trova sicurezza nella sensibilità istituzionale e personale del comandante. Maggio. Anche nel silenzio della… quotidianità. Scuola che con il sorriso dei suoi bambini aiuta il sole a risplendere. Tutti i giorni. Franco Trevisan Rivestimenti resinosi per settore industriale ed alimentare Risanamenti strutturali Rivestimenti artistici e decorativi w w w. p a v a re s i n e . i t SAN MARTINO DI LUPARI (PD) - Via Dolomiti 6/1 Tel. 049 595.30.85 - Fax 049 946.08.66 San Martino di Lupari (PD) - Via del Palù 7/D - Tel. +39 049 9988800 - Fax +39 049 9988809 - www.pettenon.it Scuola Secondaria Primo Grado “Card. Agostini” UGU RAZION E I NA Laboratorio di Scienze Scuola Media San Martino di Lupari Sabato 2 marzo 2012 alle ore 10 è avvenuta l‛inaugurazione del Laboratorio di Scienze presso l‛Istituto Secondario di 1° grado (Scuola Media) di San Martino di Lupari. Le persone presenti erano numerose: rappresentanti dei genitori, un alunno per classe, personale docente e non docente. Non è cosa da poco, per chi visita una scuola media, vedere un laboratorio dotato di banconi da chimica, capienti armadi, lavandino e cappa aspirante (ditta Momoline) per realizzare in sicurezza esperimenti di chimica. All‛inaugurazione erano presenti le Autorità Comunali: Sindaco Gerry Boratto, Assessore Valter Lago e consigliere reg. Maurizio Conte; le aziende locali che hanno finanziato il progetto: Stefano Pavan Mafin spa, Gianni e Federico Pegorin Pettenon Cosmetics spa, Guido Bernardi Pava Resine, Lamberto e Pierluca Corno Liking spa. Il Preside, prof. Franco Trevisan, ha preso la parola e ha ricordato i momenti salienti della realizzazione del progetto, eseguito grazie alla partecipazione delle aziende sopra citate con la collaborazione dell‛ufficio tecnico comunale. Ha ricordato inoltre che questo è il laboratorio di tutto l‛Istituto Comprensivo, quindi anche della Scuola Primaria e dell‛Infanzia. Infatti, gli alunni di 5ª della Scuola Primaria, in visita all‛Istituto, hanno osservato e fatto un‛esperienza in questo laboratorio. Il Sindaco ha sottolineato che questo è uno di quei progetti dove meglio si esprime la collaborazione fra amministrazione comunale e aziende locali. Il presidente di Istituto Renato Bergamin ha ricordato come qualche insegnante, per visitare un laboratorio di Scienze, portava gli studenti fino a Padova, cosa ora non più necessaria. Prima di raccogliersi in un momento di preghiera, di benedire le persone e i locali, il parroco, don Livio Buso, ha ricordato gli anni di insegnamento di Scienze a Montebelluna e le esperienze di laboratorio. Particolare emozione c‛è stata quando gli studenti hanno scoperto la targa commemo– rativa e hanno tagliato il nastro tricolore assieme al Sindaco. E pensare che tutto ciò è nato da una richiesta del prof. Attilio Giacomazzo di mettere un lavandino nell‛aula di scienze. “Perché, invece, non mettere un laboratorio vero e proprio?” ha risposto il preside. Scuola dell’Infanzia BORGHETTO Bambini, diamoci una mano liore! per un mondo mig La consapevolezza che l’ambiente è un bene fondamentale e che va assolutamente tutelato, ha posto in essere la scelta, come tematica dell’anno, del riciclo e della raccolta differenziata. L’itinerario educativodidattico muove dalla naturale curiosità del bambino riguardo all’ambiente che lo circonda; attraverso l’esplorazione guidata e la continua scoperta, egli può così acquisire conoscenze sempre più ampie in relazione alla realtà ambientale e alle sue componenti. L’interazione e i rapporti quotidiani con i compagni e gli adulti gli permettono di intuire la necessità di seguire norme di comportamento per star meglio nell’ambiente in cui vive. La collocazione di cassonetti per la raccolta differenziata e la campagna pubblicitaria per sensibilizzare all’attuazione di tale pratica, ci offre uno spunto concreto e immediatamente rintracciabile nel territorio in cui il bambino vive. Nell’attuazione di tale percorso, durante il periodo di carnevale, i bambini hanno realizzato personalmente il proprio travestimento in riferimento al personaggio fantastico che ci accompagna durante tutto questo iter scolastico: il Draghetto Mangiarifiuti! E così nella mattinata di venerdì 17 febbraio tutti i bambini si sono trasformati in tanti meravigliosi, simpatici e straordinari draghetti (maestre comprese!) che hanno ballato, cantato, giocato e alla fine si sono deliziati con gustose frittelle alla crema! 2 s ! Scuola dell’Infanzia CAMPAGNALTA P E R C O R S O D I E D U C A Z I O N E A M B I E N TA L E Se il mondo vuoi salvare, sempre e ovunque devi differenziare! Gruppo degli scoiattoli (bambini di 5 anni) Per quale motivo i bambini dovrebbero occuparsi del problema dei rifiuti? Quali strategie adottare per infondere in un bambino di 5 anni la voglia di migliorare l’ambiente in cui vive attraverso la raccolta differenziata? Quali esperienze programmare per alimentare l’interesse, tenere viva la motivazione verso una tematica urgente e così complessa? L a scelta di affrontare il tema dei rifiuti e della raccolta differenziata attraverso il progetto “Gioca immagina… un mondo migliore” nasce dalla volontà di rispondere a queste domande. Il percorso di Educazione Ambientale condotto dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Campagnalta e rivolto ai bambini di 5 anni, è stato approfondito da un’esperienza laboratoriale condotta dall’esperto Tommaso Ferronato, che ha esplorato le possibilità offerte dalla comunicazione audiovisiva, con l’obiettivo di far acquisire ai bambini comportamenti rispettosi dell’ambiente. 3 Scuola dell’Infanzia CAMPAGNALTA I bambini diventano fotografi e attori della loro storia: attraverso la costruzione di uno storyboard digitale a fumetti ideato e interpretato dai bambini stessi. P artendo dalla distinzione fondamentale tra campi (importanza del paesaggio) e piani (importanza del soggetto sul paesaggio circostante) attraverso la fotocamera digitale i bambini hanno compreso in forma ludica le interazioni tra immagine e immagine e tra parola e immagine. I bambini hanno costruito con l’aiuto dell’adulto: la sceneggiatura • • • • l’ambiente: il parco giochi i personaggi: i bambini, gli alieni, gli ecoagenti gli elementi principali: i rifiuti, i bidoni gli elementi secondari: l’astronave i costumi con materiale di recupero (ricerca dei rifiuti e classificazione) l’alieno carta, l’alieno plastica, l’alieno umido. 4 Scuola dell’Infanzia CAMPAGNALTA I bambini hanno espresso le loro emozioni attraverso il linguaggio non verbale: che stupore che paura che meraviglia che gioia per il parco pieno di rifiuti per l’arrivo dell’astronave per i bidoni comparsi all’improvviso per la risoluzione del problema (la raccolta differenziata) Conclusioni L a lettura dello storyboard digitale ha permesso ai bambini di rivedere le immagini del fumetto e ricostruire consapevolmente le azioni che li avevano visti protagonisti e cittadini responsabili. A rinforzo del progetto, i bambini sono stati coinvolti con la collaborazione della famiglia a svolgere la raccolta differenziata nell’ambiente domestico incollando un adesivo ad ogni azione positiva. La valutazione del percorso è stata molto buona; i bambini hanno dimostrato entusiasmo in ogni fase del progetto, in modo particolare durante la realizzazione del fumetto digitale. L’esperienza conclusiva in famiglia e la continuazione in ambito scolastico conferma che i bambini hanno intuito la necessità di mettere in atto sempre e in ogni ambiente comportamenti ecologicamente adeguati e positivi. cazione Il percorso di edu osto alla mostra sp e to a st è le ta n ambie eme” “Campagnalta Insi Scuola dell’Infanzia QUANTE STORIE! CAMPRETTO Sono quelle che ci stanno accompagnando in questo periodo. State un po’ a sentire… T La Befana vien di notte... Ecco una storia che ci ha accolto al rientro dalle vacanze di Natale. Daniela ed Elena sono due bambine che la sera della Befana aspettano l’evento attaccando le calze al camino. Elena è delusa perché la sua calza è troppo piccola, pensa quindi di ricevere meno doni della sorella che invece ha un “piedone”. Durante la notte la furbacchiona si alza e sostituisce la calza con quella della nonna, molto più grande; soddisfatta torna a letto. Al mattino, che curiosità nell’aprire le calze. Daniela trova una bambolina, dolci e cosine per lei, Elena trova occhiali da vista, gomitoli di lana, colla per dentiere, caramelle per la tosse. Che delusione! C’è anche una lettera della Befana che le spiega che in fondo quella è la calza della nonna. Ma in un cassettino la Befana gentile ha lasciato qualcosa anche per la nostra amica furbacchiona. È sicura che lo spavento le abbia fatto passare la voglia di essere ingorda. E anche i nostri bambini hanno trovato una mega calza con dolci per tutti. Grazie Befana del Comitato Genitori! Il mondo è uno scrigno pieno di pericoli! Questo è il titolo della quarta unità di apprendimento. I bambini hanno trovato in classe una scatola piena di oggetti con strani simboli. Insieme abbiamo capito che molti dei prodotti per fare le pulizie e soprattutto gli insetticidi sono potenzialmente pericolosi per le persone e per l’ambiente. Quindi vanno usati con cautela e moderazione e mai dai bambini. Siamo andati alla ricerca dei cartelli di pericolo nella nostra scuola. Ne abbiamo trovati un sacco che sono sempre stati lì ma non avevamo mai notato: uscite di sicurezza, vietato fumare, pronto soccorso, punto di raccolta per l’evacuazione. La storia che ci ha accompagnato in questa esperienza parlava di un papà che va a campeggiare nel bosco con il suo bambino, ma ad un certo punto si accorge che è scoppiato un incendio. Con un’azione eroica il papà riesce a salvare un orsetto intrappolato dalle fiamme ed a chiamare i Vigili del fuoco con il mitico 115. Il gioco del “mangiafuoco” ci ha aiutato a capire ancora di più i pericoli di un incendio. Un fascicolo ha raccolto tutte le nostre esperienze legate a questa interessante unità di apprendimento. G Scuola dell’Infanzia CAMPRETTO Tremate, tremate, le streghe son tornate! I nostri insuperabili genitori hanno animato una fantastica storia in occasione del Carnevale: “le minestre magiche”. C’era una volta una vecchia strega che si chiamava Domitilla. I suoi unici amici erano: la strega Cornelia e alcuni animaletti: il pipistrello, il gufo, il topo, il rospo ed un gattino. Un giorno Domitilla decise di diventare bella come una “fotomodella” e si fece fare un trattamento di bellezza insieme alla sua amica. Ma non c’era proprio niente da fare, per farle diventare belle ci voleva solo un libro di ricette magiche! E così le due streghe cominciarono ad inventare alcune “minestre magiche”. Domitilla era brutta ma molto furba, prima di mangiare la minestra la fece assaggiare ai suoi animaletti che poi richiuse in un armadio. Quando andò a controllare Domitilla si trovò davanti tante piccole “streghette” che le assomigliavano tantissimo: la magia non aveva funzionato! Domitilla abbandonò il sogno di diventare “bella” e cominciò a fare la mamma alle sue bambine streghette che le dicevano: “Sei la mamma più bella del mondo”. Giogi lo spaventapasseri Siccome siamo molto fortunati, anche quest’anno il nostro Istituto è stato selezionato per godere dello spettacolo teatrale con la compagnia “Fantaghirò”. Il 6 marzo tutti i bambini delle scuole dell’Infanzia e le classi prime delle Primarie di San Martino si sono trovati alla scuola Primaria di Campretto e… Natalina è una brava contadina e lo spaventapasseri Giogi l’aiuta a tenere lontani i merli che vogliono mangiarle le ciliegie. Ma il merlo Zerlo riesce a convincere Giogi ad andare a spasso invece che fare la guardia. Natalina si arrabbia tantissimo e assolda altri personaggi per fare la guardia. Un lupo che anziché fare il “body guard” crede di essere in albergo, una strega stramba, un drago che ha paura. Alla fine Zerlo riuscirà a strappare un contratto vantaggioso per il suo amico Giogi ed a farlo rientrare in servizio. Scuola dell’Infanzia CAMPRETTO La visita delle igieniste! Il giorno 31 gennaio alla Scuola dell’Infanzia di Campretto sono venute a trovarci Barbara e Daniela. E cosa sono venute a fare? Sono venute a spiegare un sacco di cose interessanti ai bambini di 4 anni che in quel periodo stavano lavorando nel laboratorio del corpo – movimento e salute. Per insegnarci le regole di una corretta igiene orale si sono fatte aiutare da… indovinate? Una storia! Noi, curiosi e attenti, abbiamo ascoltato bene per diventare più bravi. Avevano un grande libro che raccontava la storia del “gigante buono e la fatina del sorriso”. C ’era una volta un gigante buono che abitava in montagna. Un giorno si fermò al laghetto, si specchiò e vide che i suoi denti erano: brutti, sporchi e neri. Così chiamò in suo aiuto la fatina del sorriso e magia magia, chiuse gli occhi e la fatina con la sua bacchetta magica fece diventare i suoi denti: puliti, bianchi e sani. Ed ora, gigante, pensaci tu a mantenerli così! Barbara e Daniela ci hanno spiegato cosa fare per non ridursi come il gigante. Ci hanno fatto vedere come si puliscono bene i denti: lo spazzolino è come un trenino che passa su un binario, che sono i denti, quindi: 1. RUOTE DEL TRENO - 2. PASSA SUI BINARI - 3. SPAZZOLA BENE. Ci hanno portato anche due regali speciali: un libretto illustrato e del dentifricio per ogni bambino. Noi poi, abbiamo messo in atto tutti gli insegnamenti appresi dalle igieniste: guardate che bravi! A bbiamo realizzato anche un libretto con varie schede. In seguito, con le maestre, non ci siamo solo soffermati sull’igiene orale, ma abbiamo imparato le 4 regole per mantenere sano il nostro corpo: N 1. LAVARSI E TENERE PULITI I NOSTRI VESTITI 2. FARE UN PO’ DI SPORT 3. MANGIARE SANO 4. DORMIRE ALMENO 9 ORE PER NOTTE Che lavoro interessante! Non vi sembra proprio il caso di dire: 8 ie ma quante stor a Campretto! Scuola Primaria “A. Diaz” Classe 1ª - BORGHETTO Momenti di… scuola io: Laboratorio riciclagg LA CARTA Con acqua e giornali impastiamo con le mani. Se la carta è riciclata la natura è rispettata. Rappresentazione teatrale: “GIOGI LO SPAVENTAPASSERI” Con Giogi, Zerlo e Natalina abbiamo trascorso la mattina. La loro storia ci hanno raccontato e tutti attenti abbiamo ascoltato. unale: Nella biblioteca com ANIMAZIONE ALLA LET TURA ntito Tante storie abbiamo se ito. ci hanno proprio divert rai ge leg ri lib Se anche tu i i. molte cose scoprira 9 Scuola Primaria “A. Diaz” Classe 2ª - BORGHETTO Progetto arte: che forte! Durante il secondo quadrimestre, noi bambini della classe 2ª abbiamo fatto un laboratorio di arte e immagine intitolato “Giocare con colori e forme”. È stato un viaggio alla scoperta dei colori e delle loro potenzialità. Abbiamo imparato a conoscere ed utilizzare i colori primari e scoperto quelli complementari. Abbiamo capito come accostarli in modi diversi, con tecniche varie. Osservando la realtà che ci circonda notiamo come tutto sia colore e forma. E infatti le forme hanno accompagnato il nostro percorso attraverso giochi, accostamenti e composizioni. Abbiamo sperimentato anche l‛espressività della linea, usandola per produrre disegni astratti, effetti ottici e decorazioni. Alcune volte, matite e pennelli sono stati sostituiti dalle dita. Ecco allora che le nostre mani hanno dato vita a bellissime creazioni, permettendoci di usare il colore con più libertà e di sfogare la nostra fantasia. Altre volte, per assemblare le nostre opere, sono state manipolate immagini di riviste e quotidiani, le quali hanno perso il loro significato originario, per diventare parti di una nuova composizione. Alla fine di ogni lavoro c‛ è stato un momento per riflettere sulle sensazioni che ci regalano colori e forme. Tutte le attività sono state accompagnate dalla musica, dall‛immaginazione e dal divertimento. Scuola Primaria “A. Diaz” Classe 4ª - BORGHETTO PROGETTO Qua la zampa Vi presentiamo due nostri nuovi amici che abbiamo incontrato quest’anno: la dott.ssa Pettenuzzo Silvia e Sprecia la sua cagnolina! Entrambe fanno parte dell’Associazione Socio Culturale “Cave Canem Onlus” che si occupa di progetti di integrazione a favore di minori in difficoltà e propone numerose attività assistite dagli animali. Ma qual è stato il nostro percorso? Per prima cosa ci è stato presentato il cane e il modo corretto con il quale è possibile avvicinarsi a lui. Insieme abbiamo esaminati i bisogni, dell’animale, necessari al suo benessere: alimentazione, igiene, gioco, coccole… Abbiamo capito l’importanza e la necessità di educare un animale domestico. È stato interessante approfondire, attraverso il gioco, che l’uomo non comunica solo con le parole, ma anche attraverso i gesti e le espressioni facciali. Abbiamo imparato che anche il cane ha una modalità di comunicazione ben precisa, delle diversità e delle caratteristiche che lo rendono unico, come ad esempio il fiuto. Abbiamo anche ripercorso la storia dell’amicizia fra uomo e cane e scoperto quale grande aiuto possa dare agli esseri umani. L’esperienza insolita che abbiamo vissuto è stata sicuramente positiva. Un’occasione in più per poter riflettere su alcuni nostri comportamenti sbagliati e magari correggerli; un momento per stare insieme ai compagni in modo diverso dal solito e per sforzarci a comprenderli. L’unica cosa è che… il tempo è volato e il progetto è terminato troppo velocemente! 11 Scuola Primaria “A. Diaz” Classe 3ª - BORGHETTO Q uest’anno nel laboratorio linguistico, sull’esempio di S. Bordiglioni, ci siamo divertiti in gruppo a manipolare la fiaba di Cappuccetto Rosso creando nuove storie buffe. Le uniche regole comuni da rispettare erano: la prima che il lupo non mangiava Cappuccetto e la nonna; la seconda che il cacciatore non uccideva il lupo. Buona lettura! Cappuccetto energetico Cappuccetto nano C’era una volta una bambina così forte, ma così forte e muscolosa che tutti la chiamavano Cappuccetto Energetico. Un giorno, mentre stava facendo le flessioni, la mamma la chiamò: “Cappuccetto Energetico, Cappuccetto Energetico!” La bambina rispose: “Arrivo mamma!”. E la sorprese scattando subito lì. La mamma le disse: “Porta questo cestone alla nonna che sta nel bosco, ma stai attenta al lupo!” Senza rispondere Cappuccetto prese il cestone, lo caricò sul carrettino e scattò velocemente verso la meta. Dopo mezz’ora di corsa la bambina si ritrovò nei pressi di un fiume. Si fermò vicino ad un albero. Attaccò il cestino ad un ramo. Si spogliò velocemente e si tuffò in quelle gelide acque, nuotando a stile libero da una sponda all’altra per ben tre volte. Finito il bagno, si rimise in viaggio e quando in una radura incontrò un lupacchiotto, lo usò per fare sollevamento pesi. Il lupo spaventato, appena fu rimesso a terra, velocemente corse via. Energetico si rimise in viaggio e presto arrivò dalla nonna. Bussò alla porta con tanta forza che la sfondò. La nonna, impaurita da quei rumori, chiese tremando: “Chi è?”. Cappuccetto rispose: “Sono Cappuccetto Energetico, la tua nipotona, posso entrare?”. La nonna rispose: “Sì, certo, non te lo posso impedire!” La bambina entrò e chiese alla nonna se aveva un miscuglio di vitamine da offrirle. La nonna glielo preparò con: carota, limone, mela, pera, pesca, banana, pomodoro, kiwi, melone, mango, anguria, radicchio, cavolo cappuccio, patata, melanzana, peperone, zucchina, insalata e melagrana… La bambina lo ingurgitò, divorò anche il contenuto del cestone che aveva portato e salutò la nonna e scappò via rapidamente… Giunta a casa, raccontò tutto alla mamma. La mamma si arrabbiò molto e strillò: “Le provviste erano per la nonna e “digerire a bocca aperta” è da maleducati! Per punizione non berrai né mangerai per un mese!”. “Nooooo!!!! Sei cattiva mamma!” - Gridò Cappuccetto chiudendosi in camera. C’era una volta una bambina così piccola, ma così piccola che tutti la chiamavano Cappuccetto Nano. Siccome era tanto piccola, spesso giocava a cavallino con una chiocciola. Un giorno la mamma la chiamò: “Cappuccetto Nano! Cappuccetto Nano! Vieni qui!” E Cappuccetto disse: “Arrivo mamma!” Quando Cappuccetto fu davanti alla mamma, questa le disse: “Porta questo cestino alla nonna che vive nel bosco, però sta attenta al lupo!” La bambina salutò la mamma e si incamminò verso il bosco. Dopo un po’ giunse ad una radura e, siccome era stanca, si sdraiò all’ombra di un fungo porcino e si addormentò. Ad un certo punto Cappuccetto fu svegliata da degli scricchiolii di foglie e rami calpestati provenienti dal bosco e si nascose dentro la corolla di un tulipano. E fece bene, perché di lì a poco comparve un brutto e gigante lupo affamato che, attirato dal profumino di cibo proveniente dal cestino, divorò tutto il contenuto e se ne andò sazio. Solo dopo Cappuccetto scivolò dalla corolla del tulipano e, accorgendosi della mancanza del contenuto del cestino, raccolse un mazzo di fiori e di funghi prataioli. Arrivò alla casa della nonna e bussò alla porticina da cui il gatto spesso entrava ed usciva. Siccome la porticina era aperta, entrò e salutò la nonna che fu felice della visita. Dopo un po’ arrivò anche un cacciatore; la nonna lo vide e gli aprì la porta. Visto che aveva già cucinato i funghi prataioli li mangiarono insieme. Finito il pranzo, il cacciatore aiutò Cappuccetto a salire sulla canna del suo fucile e alle sei di sera era già a casa. Debora, Federico, Nicola, Nicole, Sofia 12 Laura, Maria Chiara, Marco M., Martina R., Samuele Scuola Primaria “A. Diaz” Cappuccetto matto C’era una volta una bambina così stravagante che tutti la chiamavano Cappuccetto Matto. Un giorno Cappuccetto Matto stava giocando a calcio con una lumaca e la mamma la chiamò: “Cappuccetto Matto, Cappuccetto Matto! Vieni qua! Devi portare questa torta alla nonna che vive nel bosco”. La bambina ubbidiente prese il cestino, si infilò dentro a dei copertoni della bicicletta e si avviò rotolando verso il bosco. Circa mezz’ora dopo arrivò in una radura di margherite che schiacciò completamente e si riposò un po’ perché le girava la testa. Poco dopo si rimise a rotolare e fu vista da un lupo che pensò: “È proprio matta! Di sicuro non è cibo adatto ad un lupo”. Così se ne tornò nella sua tana. Intanto la bambina matta arrivò dalla nonna, ma siccome andava a grande velocità non riuscì a fermarsi in tempo e sfondò la porta. La povera nonna si prese uno spavento così grande che per poco non vomitò la colazione appena fatta. “Oh che disastro! – Rispose amareggiata la nipotina - non l’ho fatto apposta!” La nonna la invitò a togliersi i copertoni prima di entrare. Dopo un po’ arrivò un cacciatore. Il cacciatore vide i copertoni ed esclamò: ”Ah! Mi servono proprio per la mia bicicletta”. E se li prese. Quando Cappuccetto Matto uscì, non trovò più i suoi copertoni e ritornò a casa procedendo a testa in giù e a piedi in aria. Antonio B., Gabriel, Marco G., Martina V. Classe 3ª - BORGHETTO Cappuccetto fifone C’era una volta una bambina così paurosa, ma così paurosa che tutti la chiamavano Cappuccetto Fifone. Come sempre la bambina passava la maggior parte del tempo rannicchiata sotto le coperte del suo letto. Un giorno la mamma la chiamò: “Cappuccetto Fifone! Cappuccetto Fifone! Vieni qua!” Siccome la bambina era sì fifona, ma anche ubbidiente, andò lo stesso. La mamma le ordinò: “Porta questo cesto alla nonna con dentro la torta”. La bambina piangendo e tremando come una foglia si avviò verso la casa della nonna. Nella radura, non avendo più il coraggio di continuare, si nascose nella cavità di un albero, ma il profumo della torta attirò un lupo che viveva nei dintorni. Cappuccetto, vedendo la bestia dalla cavità dell’albero, lanciò un urlo così stridulo, ma così stridulo, che il lupo lo scambiò per una sirena della guardia forestale e scappò terrorizzato come un centometrista in una finale olimpica. Intanto l’urlo attirò anche un cacciatore che si trovava poco lontano. Si avvicinò all’albero e, per convincere la bambina ad uscire, le disse che il lupo non c’era più. Cappuccetto allora, si guardò attorno per vedere se era vero ed uscì. Il cacciatore si offrì di condurla a casa della nonna, però durante il tragitto sbagliò molte volte la strada, perché Cappuccetto Fifone continuava ad urlare e il navigatore della sua Jeep andava in tilt. A cinquanta metri dalla casa della nonna, Cappuccetto uscì dalla Jeep in corsa superando tutti i record di velocità ed entrò dalla porta socchiusa, senza chiedere permesso. Frenò solo davanti alla nonna e si rimise a piangere come una fontana. Davanti a tanta disperazione la nonna si precipitò al telefono e chiamò sua figlia dicendole: ”Vieni a riprenderti quella fifona di tua figlia!” E così arrivò la mamma di Cappuccetto e la riaccompagnò a casa. Antonio V., Gaia, Giacomo, Luca, Martina S. 13 Scuola Primaria “A. Diaz” Classe 5ª - BORGHETTO Gita a I Padova l 13 marzo noi ragazzi di quinta ci siamo recati a Padova per una gita d’istruzione. Siamo partiti alle ore 8.00 e, dopo un breve viaggio, siamo arrivati a destinazione: il museo civico agli Eremitani, dentro ai Giardini dell’Arena, antico anfiteatro romano. Appena entrati alcune guide ci hanno accolto calorosamente dicendoci dove posare gli zaini. Subito dopo abbiamo conosciuto la nostra guida, l’archeologa Silvia, una signora bionda, di media statura che ci ha accompagnati nella sala dei Paleoveneti. Per introdurci alla scoperta di questa civiltà ci ha fatto sedere davanti ad una carta geografica dove erano raffigurati i principali siti in cui sono stati ritrovati reperti archeologici: Este, Padova ed Altino; i Paleoveneti erano giunti in queste nostre terre partendo dalla Paflagonia. Poi Silvia ci ha insegnato anche a “leggere” l’alfabeto venetico sulle stele, le lapidi che venivano collocate solo sulle tombe dei ricchi. Dalla scrittura e dalle immagini scolpite è stato possibile capire il nome di un defunto e scene di vita quotidiana. Quindi abbiamo osservato alcuni oggetti appartenenti a questi nostri antichi antenati: vasi in ceramica e in bronzo, vasi ossuari, dolii che servivano per contenere i resti e il corredo funebre del defunto, cinture, coltelli, gioielli, statuine ex voto che venivano offerte alle divinità per ottenere guarigioni e bronzetti che rappresentavano cavalieri e cavalli. C’era addirittura la tomba di un uomo seppellito con il suo cavallo: che stranezza! Eh sì, perché proprio i cavalli furono protagonisti nella vita dei veneti che furono famosi in tutto il mondo per il loro allevamento. Terminata la nostra visita abbiamo potuto dare una sbirciatina ad alcuni reperti degli egizi e dei romani. Finalmente ci siamo fermati a fare merenda dietro alla Cappella degli Scrovegni famosa per gli affreschi di Giotto. La nostra visita non è finita qui; il centro storico ci stava aspettando con i suoi caratteristici palazzi e monumenti: il famoso Caffè Pedrocchi, il Bo sede di una delle più antiche università europee, il Municipio, il Palazzo della Ragione e la Tomba di Antenore il principe che, secondo la leggenda, ha guidato i Paleoveneti dalla Paflagonia a Padova. Dopo questa lunga passeggiata nel tempo ci siamo diretti verso il pullman per il rientro a scuola. Possiamo affermare che questa gita . è stata la più bella e ci siamo divertiti tantissimo a o. Scuola Primaria “N. Sauro” Divertiamoci con Classe 1ª - CAMPAGNALTA la matematica! Legenda 2 = viola 4 = rosso 5 = giallo 6 = verde 7 = arancio 9 = celeste Esegui le operazioni e colora gli spazi che danno il risultato della legenda. Cosa apparirà? Noi lo sappiamo già! 15 Scuola Primaria “N. Sauro” Classe 2ª - CAMPAGNALTA Le immagini della fantasia I NOSTRI ANIMALI FANTASTICI Anche quest‛anno gli appuntamenti settimanali con la nostra esperta d‛arte Anna Berton, hanno prodotto risultati davvero notevoli. Dopo aver approfondito la tecnica per imparare a disegnare gli animali, noi bambini di classe seconda abbiamo fatto volare la nostra fantasia e così, come per magia, sono nati l‛uccello del paradiso, il cavallo alato, l‛ippopotamo camaleonte, Rocco il leone col fiocco e il coccodrillo Croccorock. Il cavallo alato Le tecniche artistiche (pittura, taglia – incolla, cere…) sono state degli ottimi strumenti per affinare la nostra manualità e per sviluppare la nostra intelligenza creativa. Questi sono alcuni dei nostri capolavori… L‛uccello del paradiso 16 Scuola Primaria “N. Sauro” Classe 3ª - CAMPAGNALTA La nostra esperienza La creta o argilla è un materiale semplice e povero il cui con-creta uso risale all’epoca neolitica, quando l’uomo da cacciatore diventa contadino e ha bisogno di utensili per cuocere e conservare il cibo. “Incontrarla” è stato importante anche per i nostri percorsi di “Storia in Movimento” e di “Archeoambiente” che fanno vivere, attraverso il corpo, ciò che è stato l’alba per l’umanità. Quando è secca l’argilla conserva la forma nella quale è stata modellata; dipinta e cotta in forno ad altissima temperatura aumenta la sua durezza, ottenendo proprietà simili alla pietra, diventando ceramica. L’arte della ceramica si sviluppò in Oriente, in Africa e fra i popoli del Mediterraneo, dove i Greci la portarono alla perfezione coniando il termine Kèramos, che significa manufatto di argilla. Con l’argilla si realizzano una vasta gamma di prodotti, che vanno dalle tegole ai mattoni per l’edilizia, al vasellame di ceramica e porcellana. Si distinguono in base al loro impasto, colore e tempo di cottura. Nel nostro laboratorio abbiamo realizzato manufatti in argilla policroma, sperimentato le possibilità che hanno le mani di: battere, premere, schiacciare, rompere, graffiare, strizzare, modellare, lisciare, decorare... Nel nostro gruppo ci siamo confrontati, abbiamo discusso, aspettato, litigato e poi abbiamo fatto pace… e dato qualche buona idea al nostro compagno in difficoltà. I nostri occhi hanno osservato,“rubato le abilità” della maestra Lucia Fior e, alla fine, hanno aiutato il nostro cuore a contemplare la bellezza delle nostre opere d’arte. Scuola Primaria “N. Sauro” Classe 4ª - CAMPAGNALTA Sospesi… tra cielo e terra i sogni Con l’esperta Franca Pettenon abbiamo vissuto forti emozioni, che ci hanno permesso di volare sulle ali della nostra fantasia, sospesi tra realtà ed immaginazione. I nostri sogni li abbiamo concretizzati attraverso varie esperienze creative. Tra il silenzio Anche il sogno può esser e il buio della notte… quel piccolo attimo di felicità, la voce dei sogni che ti fa volare nello spazio si fa spazio senza tempo dove tutto è possibile. Quando riapri gli occhi, pensi: “per un attimo ho vissuto felice la mia realtà sognata!” “I sogni sono sempre senza data e non hanno fretta se si dovranno avverare. Sono sospesi tra il cielo e la terra e sono in balia della nostra fantasia. Regalano sempre forti emozioni, in una dimensione… anche impossibile”. 18 a a . a . , . Scuola Primaria “N. Sauro” Classe 5ª - CAMPAGNALTA Piccoli capolavori al telaio Una simpatica poesia può diventare il punto di partenza anche per un’attività manuale molto creativa. La classe quinta ha affrontato, in questo periodo, il lavoro al telaio: una sfida positiva per “imparare” l’autocontrollo, per “dosare” la propria forza, per “sviluppare” il senso del ritmo e del tatto, particolarmente presente sulla punta delle dita. Ogni bambino ha potuto esprimere il proprio temperamento attraverso la libera scelta dei colori della lana. Nella concentrazione le dita si muovevano agili tra i fili, seguendo l’ordine “sopra... sotto... sopra... sotto...”. Sopra il ponte, sotto il ponte di Venezia ce ne andremo, ce ne andremo un dì ammirando, camminando oppur vagando in gondoletta, sopra il ponte o sotto il ponte per cantar. Ogni filo di lana colorata, passando attraverso l’ordito, ha creato una trama regolare. È nato un tessuto “variopinto”, come risultato di un processo di pensiero e come espressione artistica di ogni bambino!!! Magdala Le possibilità sono davvero tante che non c’è un tessuto uguale ad un altro: le diversità che ci rendono unici e importanti sono state valorizzate. I ragazzi si sono impegnati e alla fine hanno vinto la sfida: che piccoli “capolavori”! 19 Scuola Primaria “C. Battisti” Tutte le classi - CAMPRETTO a n e c s n i i n i b m Ba L a PACE universale è la speranza di coloro che sognano di vivere in un mondo dove c’è spazio per chi ancora crede che Babbo Natale possa portare la voglia di stare insieme nonostante le diversità di vedute e di pensiero. Babbo Natale è per tutti, il suo messaggio di amore e di uguaglianza è il dono più grande che ogni popolo possa ricevere. I bambini, con la loro ingenuità e spontaneità, hanno colto questo messaggio interpretandolo “teatralmente” nella recita intitolata “La vera storia di Babbo Natale”. Per un giorno ognuno di loro è diventato folletto, giocattolo, Babbo Natale, abete, figlio e padre… Il clima festoso ed accogliente ha coinvolto il pubblico che ha mostrato partecipazione e commozione nel seguire il musical composto da canzoni, recita e balletti il tutto condito da scenari e costumi pensati e realizzati dagli insegnanti, dai genitori e dall’esperta di musica. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo evento sostenendo in vari modi l’impegno dei nostri “piccoli attori” e dei loro insegnanti. Scuola Primaria “C. Battisti” Tutte le classi - CAMPRETTO ...ogni scherzo vale! una ricetta golosa Ingredienti per 4 persone 12 6 1 4 2 cucchiai di farina 00 cucchiai di zucchero limone uova bicchieri di vino bianco dolce sale quanto basta olio di oliva 100 g di zucchero a velo Procedimento Metti la farina in una terrina, lo zucchero, un pizzico di sale, la buccia grattugiata del limone e il vino bianco. Impasta fino ad ottenere un composto consistente. Aggiungi i tuorli d’uovo e dopo gli albumi montati a neve. Dopo aver riscaldato l’olio di oliva in un tegame, versa delle cucchiaiate dell’impasto e friggi da entrambe le parti le frittelle, finchè risulteranno dorate. Toglile con un mestolo bucato e disponile sopra alla carta da cucina per eliminare l’olio in più. Spolverizza con zucchero a velo… …e buon appetito!!! 21 Scuola Primaria “C. Battisti” Tutte le classi - CAMPRETTO Viva i coriandoli di Carnevale Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell‛allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perchè i feriti guariscono con una caramella. Guida l‛assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale. Gianni Rodari 22 Scuola Primaria “C. Battisti” Tutte le classi - CAMPRETTO Concorso di poesia Con gran fantasia una bella poesia abbiamo scritto in allegria perché ad un concorso abbiam voluto partecipare. Poco ci importa di vincere l’importante è stato giocare per imparare. Voce agli insegnanti “Questo concorso di poesia, al quale hanno partecipato le classi terza, quarta e quinta del plesso, è stato un valido spunto per molte attività trasversali: produzione, creatività, arte e immagine, tecnologia e informatica…” Voce agli alunni “Noi bambini abbiamo partecipato con grande entusiasmo e ci siamo divertiti così tanto che continuiamo a comporre poesie sulle nostre esperienze di tutti i giorni… Che bello giocare ai piccoli poeti!” Notizie dell’ultimo minuto L’alunna Aurora Pavone, della classe 5ª del plesso, ha vinto un premio al concorso piazzandosi tra i primi posti. 23 Scuola Primaria “C. Battisti” Tutte le classi - CAMPRETTO La vecchia fattoria Una giornata di vero apprendimento all’insegna del divertimento Martedì 27 marzo abbiamo effettuato un’uscita didattica di plesso presso l’azienda agricola “La vecchia fattoria” a Bonavicina, in provincia di Verona. All’arrivo siamo stati accolti con una squisita focaccia della nonna. Verso le dieci siamo stati divisi in gruppi per svolgere l’itinerario didattico scelto dai nostri insegnanti. Abbiamo familiarizzato con gli animali della fattoria, imparando ad interpretare il linguaggio e scoprendo tutta la loro utilità; attraverso l’attività manipolativa, abbiamo sperimentato il processo dal chicco di frumento, alla farina, al pane; abbiamo scoperto il ciclo vegetale del nostro amico albero; abbiamo vissuto alcune esperienze della quotidianità di una famiglia contadina dei primi anni del novecento. Infine abbiamo imparato a diventare consumatori responsabili, scoprendo la differenza tra prodotti naturali e artificiali. E per finire… una passeggiata a cavallo, un entusiasmante giro in trattore e una buona merenda per addolcire il nostro ritorno a casa! A Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Carnevale a scuola A Carnevale le emozioni prendono “forma”: i bambini manifestano la felicità, la sorpresa, l’allegria attraverso sguardi felici, occhi sorridenti e movimenti festosi. Lo dimostrano l’impegno e la voglia di colorare mascherine, realizzare cappelli di carta, scrivere e recitare filastrocche. Filastrocca di Carnevale Io mi vesto da pompiere, tu da vespa o candeliere, lui da essere spaziale: travestirsi non è male! Io mi vesto da regina, tu da sacco di farina, lei da frate o da serpente: travestirsi è divertente! Piumini Classi 1ª A-B-C Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classi 1ª A-B-C Inventiamo noi le RIME a scatolone Io mi vesto d bidone, tu da bianco draghetto a d o io mi vest laghetto. tu da azzurro Io mi vesto da fatina tu da rossa farfa llina, io mi vesto da gallina tu da bianca fa rina. Io mi vesto da stregon e tu da magica pozione, io mi vesto da regina tu da sacco di farina. da gattino Io mi vesto aialino, om tu da buff na da fragoli to s e v io mi na. a bamboli tu da furb a sassetto Io mi vesto d o sacchetto, tu da morbid a agnellino io mi vesto d Arlecchino. tu da spiritoso a cestino Io mi vesto d panino, tu da grande a candela io mi vesto d ela. tu da verde m Io mi ve tu da sto da fon tana colora t io mi vesto a frana, da Ar tu da le paper o biric cchino hino. rcatino to da me Io mi ves dino, olo como tu da picc a cascata to d io mi ves e fata. lc o tu da d Io mi ve sto da d en tu da be llissimo tino cagnolin io mi ve o, sto da ra gno tu da ro sso bag no. hetto to da lucc tto, s e v i m Io ze ce pupaz tu da soffi a fragolina to d io mi ves trina. na mines o u tu da b na Io mi vesto da bana , tu da verde rana ne io mi vesto da furgo gommone. llo tu da grosso e gia 26 Io mi vesto da bambolina tu da brava ballerina, io mi vesto da fatina tu da brutta streghina. ne , no. no ino no, a Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classi 2ª A-B Trasformiamo la nostra classe in una cartiera P er il progetto Etra che ha coinvolto le classi seconde è stato sufficiente portare a scuola vecchi quotidiani da casa che nessuno legge più. Grazie al personale specializzato, i bambini hanno avuto l’occasione, di conoscere come si fa la carta e di sperimentare in maniera artigianale tutte le fasi fondamentali per riciclarla così come nel processo industriale. Si sono divertiti a strappare, incollare, impastare e… a creare un fantastico foglio di carta riciclata per ogni bambino. La voce delle cose L’esperto di musica in classe Finalmente è arrivata Giulia, la nostra esperta di musica che ci sta facendo scoprire quanti rumori e suoni ci circondano. L’obiettivo è quello di far scoprire ai bambini la grande gioia di poter usare il senso dell’udito e di trarre vantaggio e benessere. I suoni attorno a noi inoltre, sono i primi mezzi per avvicinarsi alla musica. Giulia ci ha anche promesso che ci aiuterà a costruire alcuni strumenti personalizzati. Tutti in bici in sicurezza All’inizio del mese di marzo è venuta a trovarci in classe una vigilessa del nostro Comune. Ci ha spiegato nei dettagli come è formata una bicicletta, quali accessori sono obbligatori (altrimenti prendiamo la multa!) e come bisogna comportarsi per strada. Siamo stati sorpresi nel conoscere alcune informazioni. Sapevate che è un divieto attraversare le strisce pedonali con la bici? Se si chiamano pedonali, ci sarà un motivo!!! Il campanello è necessario per segnalare la nostra presenza, quando è buio non dobbiamo dimenticare di accendere il fanale e, ancora meglio, di indossare il giubbino catarifrangente. Mai farsi trascinare da un ciclista e, quando si attraversa, si deve controllare da entrambe le direzioni. Quindi quando siamo in bicicletta, si deve prestare attenzione ed essere prudenti. Non è un gioco ricordatelo anche voi! 27 Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classe 2ª C-D Dal chicco di grano, alla farina, al pane La classe 2ªC in visita al Molino Cosma Pane, pasta, biscotti, pizza…! Quante buone cose possiamo fare con la farina! Ci prendiamo cura di... Stella e Nemo, due pesciolini rossi affamati. Bulbi di bucaneve, giacinti e crocus, che un sabato di novembre abbiamo piantato nei vasi. A gennaio è venuto a scuola nonno Tullio con un suo amico e hanno arato la terra per il nostro orto. Abbiamo seminato ravanelli, cipolle, piselli, lattughe e cappucci che stiamo annaffiando, a turno, ogni mattina. Speriamo che con acqua e sole crescano presto! Il 19 marzo in classe abbiamo trovato una bellissima sorpresa: due simpatiche tartarughine che abbiamo chiamato Puntino Rotondino e Lunghina Virgolina. 28 classe 2ªD “ Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classe 3ª A “RICETTA” PER UN GIORNO SPECIALE SABATO 18 FEBBRAIO 2012 INGREDIENTI: colla, forbici, punteruoli e tappetini, carta crespa, piatti rotondi di cartone e… 1 chilogrammo di “fantasia” per ciascuno per confezionare le nostre maschere. CUOCHI: noi, bambini di TERZA A. PREPARAZIONE: punteggiare, ritagliare, incollare, decorare… ed ecco tutto pronto per trasformarci in leoni, tigri e lepri proprio come quelli della savana, da far paura a chi ci vede!! Anche alle nostre 6 mamme che, all’improvviso, sono entrate nella nostra aula, mascherate pure loro, da 3 porcellini, da zucca, da patata, da carota!!! Che sorpresa per noi, che stupore nel vedere queste “spettacolari” maschere. Non ce l’aspettavamo proprio, addirittura stentavamo a riconoscerle!! Insomma, in quel 18 febbraio, la nostra non era più un’aula scolastica ma si era trasformata in un luogo di “travestimenti carnevaleschi”. E l’avventura non era ancora finita: ad un certo punto, dopo la sorpresa delle mamme mascherate”, ognuno di noi ha indossato una “speciale” mascherina (che avevamo preparato qualche giorno prima con la maestra d’inglese) e che avevamo colorato con gli evidenziatori. Effetto straordinario: oscurata l’aula, con l’aggiunta di un pizzico di magia, le nostre mascherine sono diventate fosforescenti: che atmosfera fantastica, sembrava di essere in una fiaba! Le nostre mamme erano “a bocca aperta” per lo stupore! E, per concludere in “dolcezza”, frittelle e crostoli… a volontà. Insomma, una mattinata davvero speciale, ricca di sorprese, di emozioni, di divertimento, di risate. Qualcuno di noi ha detto…. “Vorrei che fosse Carnevale più spesso perché le persone sono allegre”. Sarebbe proprio bellooooo! 29 Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classi 3ª B-C Gita a Caorle ed Eraclea Il 17 gennaio era una giornata freddissima; a San Martino aveva addirittura nevicato e noi, sfidando le avverse condizioni atmosferiche, siamo andati in gita al mare. Per fortuna a Caorle c’era il sole e la temperatura era un po’ meno rigida. re in gita È bello anda tanto tempo perché si sta i! con gli amic Alcuni di noi all’uscita dalla spiaggia di Eraclea, dopo la divertente ed interessante raccolta di conchiglie. I nostri sacchetti sono pieni di “casette” di molluschi univalvi e bivalvi. A scuola dopo aver ripulito i reperti e averli attentamente osservati abbiamo provato a denominarli, documentandoci su libri e siti internet. Ecco le nostre collezioni finali. o Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classi 4ª A-B-C Il giro del mondo in 7 note Sabato 11 febbraio presso la Scuola Primaria “Duca d‛ Aosta” abbiamo rappresentato il saggio finale “Il giro del mondo in 7 note” ad un pubblico speciale: i nostri genitori. Viaggiando in mongolfiera, ci fermiamo in ogni continente e scopriamo danze, canti e brani musicali dei diversi Paesi. Mi re do r vieni a viaggia n po‛ con me. u e r ia g g ia v a vieni Con le note noi viaggiamo tutto il mondo noi giriamo tutto il dì mattina e sera sopra una mongolfiera. 31 Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Viva la musica! si può Con la musica irsi, giocare, divert stare insieme… Classi 4ª A-B-C La musica è un linguaggio universale… Che emozione zare suonare e dan cas! a ritmo di mara Il viaggio termina in Italia e si conclude con l‛esecuzione dell‛Inno di Mameli accompagnato da maracas, tamburelli, legnetti, triangoli e piatti. 32 e s! Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classi 5ª A-B l a e v e 2 0 n r 1 a 2 C Q u a lc u n o s i r ic o n o s c e ? nde Chi si nasco d ie tro q u e s ti p a p p a g a ll i? Le nostre mani han lavorato con maestria: tutti insieme in allegra compagnia, per realizzare variopinti pappagalli con becchi lunghi, corti e gialli. Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classi 5ª C-D Project with Amici… di penna. Un ponte tra Italia e Finlandia N el mese di dicembre abbiamo iniziato una corrispondenza in inglese con dei ragazzi di una scuola finlandese di Laampala. Attraverso e-mail ci hanno fatto conoscere le loro tradizioni natalizie, i loro hobbies e la loro scuola. Osservando le immagini e leggendo le loro slides, abbiamo notato che in Finlandia ci sono abitudini diverse dalle nostre anche perché le condizioni climatiche sono differenti. Per noi, quando cade la neve è un momento di gioia e sorpresa, per loro è un fenomeno abituale. Sembrava di osservare delle immagini che ci sono solo nei libri di fiabe: le renne, Babbo Natale con la slitta. È stato interessante conoscere questi aspetti della loro terra. 34 Scuola Primaria “Duca D’Aosta” Classi 5ª C-D finnish children Certamente anche noi con entusiasmo, ci siamo messi al lavoro e abbiamo sviluppato alcune tematiche: il nostro paese, la nostra scuola e i nostri cibi tradizionali. È stato un lavoro impegnativo, ma il progetto ci ha reso molto attivi e interessati. Classe V C Prima di tutto siamo usciti con l’insegnante a fotografare alcuni angoli significativi del nostro paese. Alcune mamme, nonne e anche qualche papà hanno preparato a casa, alcuni piatti tradizionali veneti. A scuola abbiamo fotografato alcuni nostri momenti. Poi ognuno di noi si è presentato: ha descritto se stesso e ha inserito una foto. Tutto il nostro lavoro è stato creato in PowerPoint. Il nostro laboratorio di informatica sembrava la redazione di un giornale. All’inizio eravamo un po’ preoccupati perché scrivere in inglese non è facile, ma poi la nostra forte motivazione ci ha reso tutto più semplice e interessante. Classe V D Questo progetto ci ha aiutato a migliorare il nostro inglese, dandoci l’opportunità di conoscere nuove realtà scolastiche, ma soprattutto di stringere nuove amicizie. 35 S d Sezione di Padova Panificio GALIAZZO SERGIO & ENRICO s.n.c. di Cosma P. & C. snc San Martino di Lupari (PD) - Via Antonelli, 29 Tel. 049 595.20.65 - Fax 049 946.11.80 SAN MARTINO DI LUPARI (PD) Via C. Agostini, 42 - Tel. 049 595.23.12 SAIT SAN MARTINO DI LUPARI (PD) Via V. Emanuele II, 27/a - [email protected] Tel. 049 946.13.00 - Fax 049 946.14.00 ASSEMBLAGGIO, PIEGATURA FILO E SALDATURA M CITTADELLA (PD) Via Confini di Onara, 5 Tel. e Fax 049 940.24.96 RAMON di Loria (TV) Via Campagna, 64 Tel. 0423 755185 Fax 0423 456436 www.sopascarni.com [email protected] V STUDIO BORTOT snc Cartolibreria Maria De Santi di Bortot Corrado & C. Fioreria • Bomboniere • Oggettistica SAN MARTINO DI LUPARI (PD) Via IV Novembre, 4/A - tel. 049 5952602 e-mail: [email protected] S. Martino di Lupari - Via R. Serato, 84/C Tel. 049 5952366 - Fax 049 9460870 e-mail: [email protected] IDROTERMICA SINTESI di Stocco Napoleone Condizionamento • Arredo bagno Via R. Serato, 98 - San Martino di Lupari (PD) Tel. e Fax 049.5952669 - Cell. 335.5939461 [email protected] O, RA S. 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MARTINO DI LUPARI Livello di prestazione: I - II - III Trentino Alto Adige Via V. Emanuele II°, 31/A - Tel. 0495952403Friuli- Venezia FaxGiulia0499468154 Zona di validità: Veneto Trentino Alto Adige SAN MARTINO DI LUPARI (PD) [email protected] www.ciemmeelectronic.it e-mail: Friuli Venezia(Pd) Giulia 35018 S. MARTINO DI LUPARI 35018 S. MARTINO DI LUPARI (Pd) V. Emanuele II,- -Fax 31/A - Tel. 049 V. Emanuele II°, 31/A Tel. 0495952403 - Fax5952403 0499468154 nuele II°, 31/AVia -Via Tel. 0495952403 0499468154 www.ciemmeelectronic.it - e-mail: [email protected] www.ciemmeelectronic.it eelectronic.it - e-mail: [email protected] ISO 9001:2008 Cert. n° 9165.CMML ISO 9001:2008 Cert. n° 9165.CMML ISO 9001:2008 Cert. n° 9165.CMML [email protected] 35018 S. MARTINO DI LUPARI (Pd) 018 S. MARTINO LUPARI (Pd)II°, 31/A - Tel. 0495952403 - Fax 0499468154 Via DI V. Emanuele e II°, 31/A - Tel. 0495952403 - Fax 0499468154 Per la sicurezza dei piccini vi vogliamo ricordare di non trascurare l’uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini 35019 Tombolo - Via Montello, 24 Tel. 049 9479196 - Fax 049 9471054 www.centrorevisioniautoveicoli.it dal Lunedì al Venerdì: 8.30 / 12.15 - 14.00 / 18.15 - Sabato: 8.30 / 12.00 Tip. Bertato - Villa del Conte (PD) - Tel. 049 9325056 La revisione periodica non è solo un “obbligo a cui sottostare”, ma è soprattutto l’occasione di verificare lo stato della nostra auto, moto o ciclomotore mettendo in sicurezza se stessi e chi ci sta attorno. Dimenticarsi di revisionare il veicolo può costare caro: multa da 155 e con ritiro della carta di circolazione o fermo amministrativo del mezzo e multa se ci si trova in autostrada.