View - ICS San Martino di Lupari

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View - ICS San Martino di Lupari
Istituto Comprensivo Statale di San Martino di Lupari
Istituto Comprensivo Statale di San Martino di Lupari
Istituto2011
Comprensivo Statale di San Martino di Lupari
NUMERO 23 - MAGGIO
NUMERO 23 - MAGGIO 2011
NUMERO 25
MAGGIO 2012
A proposito di…
giornali
Giornalino a diffusione interna
Numero 25 - Maggio 2012
Redazione
Istituto Comprensivo Statale
San Martino di Lupari (PD)
Via Firenze, 1
Tel. 049 5952124 - Fax 049 9460484
e-mail: [email protected]
Dirigente scolastico
Dott. Franco Trevisan
Comitato di redazione
Insegnanti
Fabrin Manuela
Casonato Enza
Bizzotto Paola
Ceccato Bruna
Franceschin Giancarla
Lorenzin Gabriella
Stocco Rossana
Genitori
Ceccato Pierina
Il giornalino scolastico viene distribuito
a tutte le famiglie degli alunni, ai docenti
ed al personale A.T.A. dell’Istituto
Comprensivo di San Martino di Lupari.
La scuola che c’è. È la nostra.
Quella dell’attenzione e dell’ascolto.
Del dialogo e del confronto.
Del conflitto.
Che chiarisce. Che migliora.
Scuola che non nasconde.
Che non si nasconde.
Scuola che vuole educare formare insegnare.
Insegnare ad apprendere.
Che vuole condividere.
Nella difficoltà della condivisione.
La nostra scuola c’è.
Tutta.
Sempre.
Giorno dopo giorno.
Attenta e responsabile.
La scuola che c’è. È la nostra.
Scuola che accoglie rasserena rassicura.
Che collabora.
Che trova sicurezza nella sensibilità istituzionale
e personale del comandante.
Maggio.
Anche nel silenzio della… quotidianità.
Scuola che con il sorriso dei suoi bambini
aiuta il sole a risplendere.
Tutti i giorni.
Franco Trevisan
Rivestimenti resinosi
per settore industriale ed alimentare
Risanamenti strutturali
Rivestimenti artistici e decorativi
w w w. p a v a re s i n e . i t
SAN MARTINO DI LUPARI (PD) - Via Dolomiti 6/1
Tel. 049 595.30.85 - Fax 049 946.08.66
San Martino di Lupari (PD) - Via del Palù 7/D - Tel. +39 049 9988800 - Fax +39 049 9988809 - www.pettenon.it
Scuola Secondaria Primo Grado “Card. Agostini”
UGU RAZION E
I NA
Laboratorio di Scienze
Scuola Media San Martino di Lupari
Sabato 2 marzo 2012 alle ore 10 è avvenuta l‛inaugurazione
del Laboratorio di Scienze presso l‛Istituto Secondario di 1°
grado (Scuola Media) di San Martino di Lupari. Le persone
presenti erano numerose: rappresentanti dei genitori, un
alunno per classe, personale docente e non docente.
Non è cosa da poco, per chi visita una scuola media, vedere un
laboratorio dotato di banconi da chimica, capienti armadi,
lavandino e cappa aspirante (ditta Momoline) per realizzare
in sicurezza esperimenti di chimica.
All‛inaugurazione erano presenti le Autorità Comunali:
Sindaco Gerry Boratto, Assessore Valter Lago e consigliere
reg. Maurizio Conte; le aziende locali che hanno finanziato
il progetto: Stefano Pavan Mafin spa, Gianni e Federico
Pegorin Pettenon Cosmetics spa, Guido Bernardi Pava Resine, Lamberto e Pierluca
Corno Liking spa.
Il Preside, prof. Franco Trevisan, ha preso la parola e
ha ricordato i momenti salienti della realizzazione del
progetto, eseguito grazie alla partecipazione delle
aziende sopra citate con la collaborazione dell‛ufficio
tecnico comunale. Ha ricordato inoltre che questo è il
laboratorio di tutto l‛Istituto Comprensivo, quindi anche
della Scuola Primaria e dell‛Infanzia. Infatti, gli alunni
di 5ª della Scuola Primaria, in visita all‛Istituto, hanno
osservato e fatto un‛esperienza in questo laboratorio.
Il Sindaco ha sottolineato che questo è uno di quei
progetti dove meglio si esprime la collaborazione fra
amministrazione comunale e aziende locali.
Il presidente di Istituto Renato Bergamin ha ricordato
come qualche insegnante, per visitare un laboratorio di
Scienze, portava gli studenti fino a Padova, cosa ora non più necessaria.
Prima di raccogliersi in un momento di preghiera, di benedire le persone e i locali, il
parroco, don Livio Buso, ha ricordato gli anni di insegnamento di Scienze a Montebelluna
e le esperienze di laboratorio.
Particolare emozione c‛è stata quando gli studenti hanno scoperto la targa commemo–
rativa e hanno tagliato il nastro tricolore assieme al Sindaco.
E pensare che tutto ciò è nato da una richiesta del prof. Attilio Giacomazzo di mettere
un lavandino nell‛aula di scienze. “Perché, invece, non mettere un laboratorio vero e
proprio?” ha risposto il preside.
Scuola dell’Infanzia
BORGHETTO
Bambini, diamoci una mano liore!
per un mondo mig
La consapevolezza che
l’ambiente è un bene fondamentale e che va assolutamente tutelato, ha posto in
essere la scelta, come tematica dell’anno, del riciclo
e della raccolta differenziata.
L’itinerario
educativodidattico muove dalla naturale curiosità del bambino
riguardo all’ambiente che lo
circonda; attraverso l’esplorazione guidata e la continua
scoperta, egli può così acquisire conoscenze sempre
più ampie in relazione alla realtà ambientale e alle sue componenti.
L’interazione e i rapporti quotidiani con i compagni e gli adulti gli permettono di intuire
la necessità di seguire norme di comportamento per star meglio nell’ambiente in cui vive.
La collocazione di cassonetti per la raccolta differenziata e la campagna pubblicitaria
per sensibilizzare all’attuazione di tale pratica, ci offre uno spunto concreto e immediatamente rintracciabile nel territorio in cui il bambino vive.
Nell’attuazione di tale percorso, durante il periodo di carnevale, i bambini hanno realizzato personalmente il proprio
travestimento in riferimento
al personaggio fantastico
che ci accompagna durante
tutto questo iter scolastico:
il Draghetto Mangiarifiuti!
E così nella mattinata di
venerdì 17 febbraio tutti i
bambini si sono trasformati
in tanti meravigliosi, simpatici e straordinari draghetti
(maestre comprese!) che
hanno ballato, cantato, giocato e alla fine si sono deliziati con gustose frittelle alla
crema!
2
s
!
Scuola dell’Infanzia
CAMPAGNALTA
P E R C O R S O D I E D U C A Z I O N E A M B I E N TA L E
Se il mondo vuoi salvare,
sempre e ovunque devi differenziare!
Gruppo degli scoiattoli (bambini di 5 anni)
Per quale motivo i bambini dovrebbero occuparsi
del problema dei rifiuti?
Quali strategie adottare per infondere in un bambino di 5 anni la voglia di migliorare l’ambiente
in cui vive attraverso la raccolta differenziata?
Quali esperienze programmare per alimentare
l’interesse, tenere viva la motivazione verso una
tematica urgente e così complessa?
L
a scelta di affrontare il tema dei rifiuti e della raccolta differenziata attraverso il progetto “Gioca immagina… un mondo migliore” nasce dalla volontà di rispondere a queste
domande.
Il percorso di Educazione Ambientale condotto dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia
di Campagnalta e rivolto ai bambini di 5
anni, è stato approfondito da un’esperienza
laboratoriale condotta dall’esperto Tommaso
Ferronato, che ha esplorato le possibilità offerte dalla comunicazione audiovisiva, con
l’obiettivo di far acquisire ai bambini comportamenti rispettosi dell’ambiente.
3
Scuola dell’Infanzia
CAMPAGNALTA
I bambini diventano fotografi e attori della loro storia:
attraverso la costruzione di uno storyboard digitale a fumetti
ideato e interpretato dai bambini stessi.
P
artendo dalla distinzione fondamentale tra campi
(importanza del paesaggio) e piani (importanza
del soggetto sul paesaggio circostante) attraverso la
fotocamera digitale i bambini hanno compreso in forma ludica le interazioni tra immagine e immagine e
tra parola e immagine.
I bambini hanno costruito con l’aiuto dell’adulto:
la sceneggiatura
•
•
•
•
l’ambiente: il parco giochi
i personaggi: i bambini, gli alieni, gli ecoagenti
gli elementi principali: i rifiuti, i bidoni
gli elementi secondari: l’astronave
i costumi con materiale di recupero
(ricerca dei rifiuti e classificazione)
l’alieno carta, l’alieno plastica, l’alieno umido.
4
Scuola dell’Infanzia
CAMPAGNALTA
I bambini hanno espresso le loro emozioni attraverso il linguaggio non verbale:
che stupore
che paura
che meraviglia
che gioia
per il parco pieno di rifiuti
per l’arrivo dell’astronave
per i bidoni comparsi all’improvviso
per la risoluzione del problema (la raccolta differenziata)
Conclusioni
L
a lettura dello storyboard digitale ha permesso ai
bambini di rivedere le immagini del fumetto e ricostruire consapevolmente le azioni che li avevano visti
protagonisti e cittadini responsabili.
A rinforzo del progetto, i bambini sono stati coinvolti
con la collaborazione della famiglia a svolgere la raccolta differenziata nell’ambiente domestico incollando
un adesivo ad ogni azione positiva.
La valutazione del percorso è stata molto buona; i
bambini hanno dimostrato entusiasmo in ogni fase
del progetto, in modo particolare durante la realizzazione del fumetto digitale.
L’esperienza conclusiva in famiglia e la continuazione in ambito scolastico conferma che i bambini
hanno intuito la necessità di mettere in atto sempre
e in ogni ambiente comportamenti ecologicamente
adeguati e positivi.
cazione
Il percorso di edu
osto alla mostra
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“Campagnalta Insi
Scuola dell’Infanzia
QUANTE STORIE!
CAMPRETTO
Sono quelle che ci stanno accompagnando
in questo periodo. State un po’ a sentire…
T
La Befana vien di notte...
Ecco una storia che ci ha accolto al rientro dalle vacanze di
Natale. Daniela ed Elena sono due bambine che la sera della
Befana aspettano l’evento attaccando le calze al camino. Elena è
delusa perché la sua calza è troppo piccola, pensa quindi di ricevere meno doni della sorella che
invece ha un “piedone”. Durante la notte la furbacchiona si alza
e sostituisce la calza con quella della nonna, molto più grande;
soddisfatta torna a letto.
Al mattino, che curiosità nell’aprire le calze. Daniela trova una
bambolina, dolci e cosine per lei, Elena trova occhiali da vista,
gomitoli di lana, colla per dentiere, caramelle per la tosse. Che
delusione! C’è anche una lettera della Befana che le spiega che in
fondo quella è la calza della nonna.
Ma in un cassettino la Befana gentile ha lasciato qualcosa anche
per la nostra amica furbacchiona. È sicura che lo spavento le abbia fatto passare la voglia di essere ingorda.
E anche i nostri bambini hanno trovato una mega calza con dolci
per tutti. Grazie Befana del Comitato Genitori!
Il mondo è uno scrigno pieno di pericoli!
Questo è il titolo della quarta unità di apprendimento.
I bambini hanno trovato in classe una scatola piena di oggetti con strani simboli. Insieme abbiamo capito che molti dei prodotti per fare le
pulizie e soprattutto gli insetticidi sono potenzialmente pericolosi per
le persone e per l’ambiente. Quindi vanno usati con cautela e moderazione e mai dai bambini. Siamo andati alla ricerca dei cartelli di pericolo
nella nostra scuola. Ne abbiamo trovati un sacco che sono sempre
stati lì ma non avevamo mai notato: uscite di sicurezza, vietato fumare,
pronto soccorso, punto di raccolta per l’evacuazione.
La storia che ci ha accompagnato in questa esperienza parlava di un papà che va a campeggiare
nel bosco con il suo bambino, ma ad un certo punto si accorge che è
scoppiato un incendio. Con un’azione eroica il papà riesce a salvare un
orsetto intrappolato dalle fiamme ed a chiamare i Vigili del fuoco con
il mitico 115. Il gioco del “mangiafuoco” ci ha aiutato a capire ancora
di più i pericoli di un incendio. Un fascicolo ha raccolto tutte le nostre
esperienze legate a questa interessante unità di apprendimento.
G
Scuola dell’Infanzia
CAMPRETTO
Tremate, tremate, le streghe son tornate!
I nostri insuperabili genitori hanno animato una fantastica
storia in occasione del Carnevale: “le minestre magiche”.
C’era una volta una vecchia strega che si chiamava Domitilla. I suoi unici amici erano: la strega Cornelia e alcuni
animaletti: il pipistrello, il gufo, il topo, il rospo ed un gattino.
Un giorno Domitilla decise di diventare bella come una “fotomodella” e si fece fare un trattamento di bellezza insieme alla sua amica. Ma non c’era proprio niente da fare, per
farle diventare belle ci voleva solo un libro di ricette magiche! E così le due streghe cominciarono
ad inventare alcune “minestre magiche”. Domitilla era brutta ma molto furba, prima di mangiare
la minestra la fece assaggiare ai suoi animaletti che poi richiuse in un armadio. Quando andò a
controllare Domitilla si trovò davanti tante piccole “streghette” che le assomigliavano tantissimo:
la magia non aveva funzionato!
Domitilla abbandonò il sogno di diventare “bella” e cominciò a fare la mamma alle sue bambine
streghette che le dicevano: “Sei la mamma più bella del mondo”.
Giogi lo spaventapasseri
Siccome siamo molto fortunati, anche quest’anno il nostro Istituto è stato selezionato per godere dello spettacolo teatrale con la compagnia “Fantaghirò”.
Il 6 marzo tutti i bambini delle scuole dell’Infanzia e le classi prime delle Primarie di
San Martino si sono trovati alla scuola Primaria di Campretto e… Natalina è una brava contadina e lo spaventapasseri Giogi l’aiuta a tenere lontani i
merli che vogliono mangiarle le ciliegie. Ma il merlo Zerlo riesce
a convincere Giogi ad andare a spasso invece che fare la guardia.
Natalina si arrabbia tantissimo e assolda altri personaggi per fare
la guardia. Un lupo che anziché fare il “body guard” crede di essere in albergo, una strega stramba, un drago che ha paura.
Alla fine Zerlo riuscirà a strappare un contratto vantaggioso per
il suo amico Giogi ed a farlo rientrare in servizio.
Scuola dell’Infanzia
CAMPRETTO
La visita delle igieniste!
Il giorno 31 gennaio alla Scuola dell’Infanzia di Campretto sono
venute a trovarci Barbara e Daniela. E cosa sono venute a fare?
Sono venute a spiegare un sacco di cose interessanti ai bambini
di 4 anni che in quel periodo stavano lavorando nel laboratorio
del corpo – movimento e salute. Per insegnarci le regole di una
corretta igiene orale si sono fatte aiutare da… indovinate? Una
storia! Noi, curiosi e attenti, abbiamo ascoltato bene per diventare più bravi. Avevano un grande libro che raccontava la storia
del “gigante buono e la fatina del sorriso”.
C
’era una volta un gigante buono che abitava in montagna.
Un giorno si fermò al laghetto, si specchiò e vide che i suoi
denti erano: brutti, sporchi e neri. Così chiamò in suo aiuto la fatina del sorriso e magia magia,
chiuse gli occhi e la fatina con la sua bacchetta magica fece diventare
i suoi denti: puliti, bianchi e sani. Ed ora, gigante, pensaci tu a mantenerli così!
Barbara e Daniela ci hanno spiegato cosa fare per non ridursi come
il gigante. Ci hanno fatto vedere come si puliscono bene i denti: lo
spazzolino è come un trenino che passa su un binario, che sono i
denti, quindi:
1. RUOTE DEL TRENO - 2. PASSA SUI BINARI - 3. SPAZZOLA BENE.
Ci hanno portato anche due regali speciali: un libretto illustrato e
del dentifricio per ogni bambino. Noi poi, abbiamo messo in atto tutti gli insegnamenti appresi
dalle igieniste: guardate che bravi!
A
bbiamo realizzato anche un libretto con
varie schede.
In seguito, con le maestre, non ci siamo solo
soffermati sull’igiene orale, ma abbiamo imparato le 4 regole per mantenere sano il nostro
corpo:
N
1. LAVARSI E TENERE PULITI
I NOSTRI VESTITI
2. FARE UN PO’ DI SPORT
3. MANGIARE SANO
4. DORMIRE ALMENO 9 ORE PER NOTTE
Che lavoro interessante!
Non vi sembra proprio il caso di dire:
8
ie
ma quante stor
a Campretto!
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 1ª - BORGHETTO
Momenti di… scuola
io:
Laboratorio riciclagg
LA CARTA
Con acqua e giornali
impastiamo con le mani.
Se la carta è riciclata
la natura è rispettata.
Rappresentazione teatrale:
“GIOGI
LO SPAVENTAPASSERI”
Con Giogi, Zerlo e Natalina
abbiamo trascorso la mattina.
La loro storia ci hanno raccontato
e tutti attenti abbiamo ascoltato.
unale:
Nella biblioteca com
ANIMAZIONE
ALLA LET TURA
ntito
Tante storie abbiamo se
ito.
ci hanno proprio divert
rai
ge
leg
ri
lib
Se anche tu i
i.
molte cose scoprira
9
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 2ª - BORGHETTO
Progetto arte: che forte!
Durante il secondo quadrimestre, noi bambini
della classe 2ª abbiamo fatto un laboratorio
di arte e immagine intitolato
“Giocare con colori e forme”.
È stato un viaggio alla scoperta dei colori e
delle loro potenzialità.
Abbiamo imparato a conoscere ed utilizzare
i colori primari e scoperto quelli complementari. Abbiamo capito come accostarli in modi
diversi, con tecniche varie.
Osservando la realtà che ci circonda notiamo come tutto sia colore
e forma. E infatti le forme hanno
accompagnato il nostro percorso
attraverso giochi, accostamenti e
composizioni. Abbiamo sperimentato
anche l‛espressività della linea, usandola per produrre disegni astratti,
effetti ottici e decorazioni.
Alcune volte, matite e pennelli sono
stati sostituiti dalle dita. Ecco allora
che le nostre mani hanno dato vita a
bellissime creazioni, permettendoci
di usare il colore con più libertà e di sfogare
la nostra fantasia.
Altre volte, per assemblare le nostre opere,
sono state manipolate immagini di riviste e
quotidiani, le quali hanno perso il loro significato originario, per diventare parti di una
nuova composizione.
Alla fine di ogni lavoro c‛ è stato un momento
per riflettere sulle sensazioni che ci regalano
colori e forme. Tutte le attività sono state
accompagnate dalla musica, dall‛immaginazione e dal divertimento.
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 4ª - BORGHETTO
PROGETTO
Qua la zampa
Vi presentiamo due nostri nuovi amici che abbiamo incontrato quest’anno: la dott.ssa Pettenuzzo
Silvia e Sprecia la sua cagnolina! Entrambe fanno
parte dell’Associazione Socio Culturale “Cave Canem Onlus” che si occupa di progetti di integrazione a favore di minori in difficoltà e propone
numerose attività assistite dagli animali.
Ma qual è stato il nostro percorso?
Per prima cosa ci è stato presentato il cane e il
modo corretto con il quale è possibile avvicinarsi a lui. Insieme abbiamo esaminati i bisogni,
dell’animale, necessari al suo benessere: alimentazione, igiene, gioco, coccole… Abbiamo capito
l’importanza e la necessità di educare un animale
domestico.
È stato interessante approfondire, attraverso il
gioco, che l’uomo non comunica solo con le parole, ma anche attraverso i gesti e le espressioni
facciali. Abbiamo imparato che anche il cane ha
una modalità di comunicazione ben precisa, delle diversità e delle caratteristiche che lo rendono unico, come ad esempio il fiuto.
Abbiamo anche ripercorso la storia dell’amicizia fra uomo e cane e scoperto quale grande aiuto possa dare agli esseri umani. L’esperienza insolita che abbiamo vissuto è stata sicuramente
positiva.
Un’occasione in più per poter
riflettere su alcuni nostri comportamenti sbagliati e magari
correggerli; un momento per
stare insieme ai compagni in
modo diverso dal solito e per
sforzarci a comprenderli.
L’unica cosa è che… il tempo
è volato e il progetto è terminato troppo velocemente!
11
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 3ª - BORGHETTO
Q
uest’anno nel laboratorio linguistico, sull’esempio di S. Bordiglioni, ci siamo divertiti in
gruppo a manipolare la fiaba di Cappuccetto Rosso creando nuove storie buffe. Le uniche
regole comuni da rispettare erano: la prima che il lupo non mangiava Cappuccetto e la nonna; la
seconda che il cacciatore non uccideva il lupo.
Buona lettura!
Cappuccetto
energetico
Cappuccetto nano
C’era una volta una bambina così forte,
ma così forte e muscolosa che tutti la
chiamavano Cappuccetto Energetico.
Un giorno, mentre stava facendo
le flessioni, la mamma la chiamò:
“Cappuccetto Energetico, Cappuccetto Energetico!”
La bambina rispose: “Arrivo mamma!”. E
la sorprese scattando subito lì. La mamma le disse: “Porta questo cestone alla
nonna che sta nel bosco, ma stai attenta
al lupo!” Senza rispondere Cappuccetto
prese il cestone, lo caricò sul carrettino
e scattò velocemente verso la meta. Dopo
mezz’ora di corsa la bambina si ritrovò nei
pressi di un fiume. Si fermò vicino ad un
albero. Attaccò il cestino ad un ramo.
Si spogliò velocemente e si tuffò in
quelle gelide acque, nuotando a stile libero da una sponda all’altra per ben tre volte.
Finito il bagno, si rimise in viaggio e quando in
una radura incontrò un lupacchiotto, lo usò per fare
sollevamento pesi. Il lupo spaventato, appena fu rimesso a terra, velocemente corse via.
Energetico si rimise in viaggio e presto arrivò dalla nonna. Bussò alla porta con tanta forza che la
sfondò. La nonna, impaurita da quei rumori, chiese
tremando: “Chi è?”. Cappuccetto rispose: “Sono Cappuccetto Energetico, la tua nipotona, posso entrare?”. La nonna rispose: “Sì, certo, non te lo posso
impedire!” La bambina entrò e chiese alla nonna se
aveva un miscuglio di vitamine da offrirle. La nonna glielo preparò con: carota, limone, mela, pera,
pesca, banana, pomodoro, kiwi, melone, mango, anguria, radicchio, cavolo cappuccio, patata, melanzana, peperone, zucchina, insalata e melagrana…
La bambina lo ingurgitò, divorò anche il contenuto
del cestone che aveva portato e salutò la nonna e
scappò via rapidamente…
Giunta a casa, raccontò tutto alla mamma. La mamma si arrabbiò molto e strillò: “Le provviste erano
per la nonna e “digerire a bocca aperta” è da maleducati! Per punizione non berrai né mangerai per
un mese!”. “Nooooo!!!! Sei cattiva mamma!” - Gridò
Cappuccetto chiudendosi in camera.
C’era una volta una bambina così piccola, ma
così piccola che tutti la chiamavano Cappuccetto Nano. Siccome era tanto piccola,
spesso giocava a cavallino con una chiocciola. Un giorno la mamma la chiamò:
“Cappuccetto Nano! Cappuccetto Nano!
Vieni qui!”
E Cappuccetto disse: “Arrivo mamma!”
Quando Cappuccetto fu davanti alla
mamma, questa le disse: “Porta questo
cestino alla nonna che vive nel bosco,
però sta attenta al lupo!”
La bambina salutò la mamma e si incamminò verso il bosco. Dopo un po’ giunse ad una radura e, siccome era stanca, si
sdraiò all’ombra di un fungo porcino e si
addormentò.
Ad un certo punto Cappuccetto fu svegliata da
degli scricchiolii di foglie e rami calpestati provenienti dal bosco e si nascose dentro la corolla
di un tulipano.
E fece bene, perché di lì a poco comparve un brutto e gigante lupo affamato che, attirato dal profumino di cibo proveniente dal cestino, divorò tutto
il contenuto e se ne andò sazio.
Solo dopo Cappuccetto scivolò dalla corolla del tulipano e, accorgendosi della mancanza del contenuto del cestino, raccolse un mazzo di fiori
e di funghi prataioli.
Arrivò alla casa della nonna e bussò alla porticina
da cui il gatto spesso entrava ed usciva. Siccome
la porticina era aperta,
entrò e salutò la nonna
che fu felice della visita.
Dopo un po’ arrivò anche un
cacciatore; la nonna lo vide e
gli aprì la porta.
Visto che aveva già cucinato i funghi prataioli li
mangiarono insieme.
Finito il pranzo, il cacciatore aiutò Cappuccetto a
salire sulla canna del suo fucile e alle sei di sera
era già a casa.
Debora, Federico, Nicola, Nicole, Sofia
12
Laura, Maria Chiara, Marco M., Martina R., Samuele
Scuola Primaria “A. Diaz”
Cappuccetto
matto
C’era una volta una bambina così stravagante che
tutti la chiamavano Cappuccetto Matto.
Un giorno Cappuccetto Matto stava giocando a
calcio con una lumaca e la mamma la chiamò:
“Cappuccetto Matto, Cappuccetto Matto! Vieni
qua! Devi portare questa torta alla nonna che vive
nel bosco”.
La bambina ubbidiente prese il cestino, si infilò
dentro a dei copertoni della bicicletta e si avviò
rotolando verso il bosco.
Circa mezz’ora dopo arrivò in una radura di
margherite che schiacciò completamente e si
riposò un po’ perché le girava la testa.
Poco dopo si rimise a rotolare e fu vista da un lupo
che pensò: “È proprio matta! Di sicuro non è cibo
adatto ad un lupo”.
Così se ne tornò nella sua tana.
Intanto la bambina matta arrivò dalla nonna, ma
siccome andava a grande velocità non riuscì a
fermarsi in tempo e sfondò la porta.
La povera nonna si prese uno spavento così grande
che per poco non vomitò la colazione appena fatta.
“Oh che disastro! – Rispose amareggiata la nipotina
- non l’ho fatto apposta!”
La nonna la invitò a togliersi i copertoni prima di
entrare.
Dopo un po’ arrivò un
cacciatore. Il cacciatore
vide i copertoni ed
esclamò: ”Ah! Mi servono
proprio per la mia
bicicletta”. E se li prese.
Quando Cappuccetto Matto uscì, non trovò più i
suoi copertoni e ritornò a
casa procedendo a testa
in giù e a piedi in aria.
Antonio B., Gabriel,
Marco G., Martina V.
Classe 3ª - BORGHETTO
Cappuccetto fifone
C’era una volta una bambina così paurosa, ma così
paurosa che tutti la chiamavano Cappuccetto Fifone.
Come sempre la bambina passava la maggior parte del tempo rannicchiata sotto le coperte del suo
letto.
Un giorno la mamma la chiamò: “Cappuccetto Fifone! Cappuccetto Fifone! Vieni qua!”
Siccome la bambina
era sì fifona, ma anche
ubbidiente, andò lo
stesso.
La mamma le ordinò:
“Porta questo cesto
alla nonna con dentro
la torta”.
La bambina piangendo
e tremando come una
foglia si avviò verso la
casa della nonna.
Nella radura, non
avendo più il coraggio di continuare, si nascose
nella cavità di un albero, ma il profumo della torta
attirò un lupo che viveva nei dintorni.
Cappuccetto, vedendo la bestia dalla cavità dell’albero, lanciò un urlo così stridulo, ma così stridulo,
che il lupo lo scambiò per una sirena della guardia
forestale e scappò terrorizzato come un centometrista in una finale olimpica.
Intanto l’urlo attirò anche un cacciatore che si trovava poco lontano. Si avvicinò all’albero e, per convincere la bambina ad uscire, le disse che il lupo
non c’era più.
Cappuccetto allora, si guardò attorno per vedere se
era vero ed uscì. Il cacciatore si offrì di condurla a
casa della nonna, però durante il tragitto sbagliò
molte volte la strada, perché Cappuccetto Fifone
continuava ad urlare e il navigatore della sua Jeep
andava in tilt.
A cinquanta metri dalla casa della nonna, Cappuccetto uscì dalla Jeep in corsa superando tutti i
record di velocità ed entrò dalla porta socchiusa,
senza chiedere permesso.
Frenò solo davanti alla nonna e si rimise a piangere
come una fontana. Davanti a tanta disperazione la
nonna si precipitò al telefono e chiamò sua figlia
dicendole: ”Vieni a riprenderti quella fifona di tua
figlia!” E così arrivò la mamma di Cappuccetto e la
riaccompagnò a casa.
Antonio V., Gaia, Giacomo, Luca, Martina S.
13
Scuola Primaria “A. Diaz”
Classe 5ª - BORGHETTO
Gita a
I
Padova
l 13 marzo noi ragazzi di quinta ci
siamo recati a Padova per una gita
d’istruzione.
Siamo partiti alle ore 8.00 e, dopo un
breve viaggio, siamo arrivati a destinazione:
il museo civico agli Eremitani, dentro ai
Giardini dell’Arena, antico anfiteatro
romano.
Appena entrati alcune guide ci hanno accolto
calorosamente dicendoci dove posare gli zaini.
Subito dopo abbiamo conosciuto la nostra
guida, l’archeologa Silvia, una signora bionda,
di media statura che ci ha accompagnati nella
sala dei Paleoveneti. Per introdurci alla
scoperta di questa civiltà ci ha fatto sedere
davanti ad una carta geografica dove erano
raffigurati i principali siti in cui sono stati
ritrovati reperti archeologici: Este, Padova ed
Altino; i Paleoveneti erano giunti in queste
nostre terre partendo dalla Paflagonia.
Poi Silvia ci ha insegnato anche a “leggere”
l’alfabeto venetico sulle stele, le lapidi che
venivano collocate solo sulle tombe dei ricchi.
Dalla scrittura e dalle immagini scolpite è
stato possibile capire il nome di un defunto e
scene di vita quotidiana.
Quindi abbiamo osservato alcuni oggetti
appartenenti a questi nostri antichi antenati:
vasi in ceramica e in bronzo, vasi ossuari,
dolii che servivano per contenere i resti e il
corredo funebre del defunto, cinture, coltelli,
gioielli, statuine ex voto che venivano offerte
alle divinità per ottenere guarigioni e bronzetti
che rappresentavano cavalieri e cavalli. C’era
addirittura la tomba di un uomo seppellito con
il suo cavallo: che stranezza! Eh sì, perché
proprio i cavalli furono protagonisti nella vita
dei veneti che furono famosi in tutto il mondo
per il loro allevamento.
Terminata la nostra visita abbiamo potuto dare
una sbirciatina ad alcuni reperti degli egizi e
dei romani. Finalmente ci siamo fermati a fare
merenda dietro alla Cappella degli Scrovegni
famosa per gli affreschi di Giotto.
La nostra visita non è finita qui; il centro
storico ci stava aspettando con i suoi
caratteristici palazzi e monumenti: il famoso
Caffè Pedrocchi, il Bo sede di una delle più
antiche università europee, il Municipio,
il Palazzo della Ragione e la Tomba
di Antenore il principe che, secondo la
leggenda, ha guidato i Paleoveneti dalla
Paflagonia a Padova.
Dopo questa lunga passeggiata nel tempo ci
siamo diretti verso il pullman per il rientro a
scuola.
Possiamo affermare che questa gita
.
è stata la più bella e ci siamo divertiti tantissimo
a
o.
Scuola Primaria “N. Sauro”
Divertiamoci con
Classe 1ª - CAMPAGNALTA
la matematica!
Legenda
2 = viola
4 = rosso
5 = giallo
6 = verde
7 = arancio
9 = celeste
Esegui le operazioni e colora gli spazi che danno il risultato
della legenda. Cosa apparirà? Noi lo sappiamo già!
15
Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 2ª - CAMPAGNALTA
Le immagini della fantasia
I NOSTRI ANIMALI
FANTASTICI
Anche quest‛anno gli appuntamenti settimanali con la nostra esperta d‛arte Anna
Berton, hanno prodotto risultati davvero notevoli. Dopo aver approfondito la tecnica per imparare a disegnare gli animali, noi bambini di classe seconda abbiamo fatto
volare la nostra fantasia e così, come per magia, sono nati l‛uccello del paradiso,
il cavallo alato, l‛ippopotamo camaleonte, Rocco il leone col fiocco e il coccodrillo
Croccorock.
Il cavallo alato
Le tecniche artistiche (pittura, taglia – incolla, cere…) sono state degli ottimi strumenti per affinare la nostra manualità e per sviluppare la nostra intelligenza creativa. Questi sono alcuni dei nostri capolavori…
L‛uccello del paradiso
16
Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 3ª - CAMPAGNALTA
La nostra esperienza
La creta o argilla è un materiale semplice e povero il cui
con-creta
uso risale all’epoca neolitica, quando l’uomo da cacciatore diventa contadino e ha bisogno di utensili per cuocere
e conservare il cibo.
“Incontrarla” è stato importante anche per i nostri percorsi di “Storia in Movimento” e di “Archeoambiente”
che fanno vivere, attraverso il corpo, ciò che è stato l’alba
per l’umanità. Quando è secca l’argilla conserva la forma
nella quale è stata modellata; dipinta e cotta in forno ad
altissima temperatura aumenta la sua durezza, ottenendo proprietà simili alla pietra, diventando ceramica.
L’arte della ceramica si sviluppò in Oriente, in Africa e fra i popoli del Mediterraneo, dove i Greci
la portarono alla perfezione coniando il termine Kèramos, che significa manufatto di argilla.
Con l’argilla si realizzano una vasta gamma di prodotti, che vanno dalle tegole ai mattoni per
l’edilizia, al vasellame di ceramica e porcellana.
Si distinguono in base al loro impasto, colore e tempo di cottura.
Nel nostro laboratorio abbiamo realizzato manufatti in argilla policroma, sperimentato le possibilità che hanno le mani di: battere, premere, schiacciare, rompere, graffiare, strizzare, modellare,
lisciare, decorare...
Nel nostro gruppo ci siamo confrontati, abbiamo discusso, aspettato, litigato e poi abbiamo fatto
pace… e dato qualche buona idea al nostro compagno in difficoltà.
I nostri occhi hanno osservato,“rubato le abilità” della maestra Lucia Fior e, alla fine, hanno
aiutato il nostro cuore a contemplare la bellezza delle nostre opere d’arte.
Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 4ª - CAMPAGNALTA
Sospesi… tra cielo e terra
i sogni
Con l’esperta
Franca Pettenon
abbiamo vissuto
forti emozioni,
che ci hanno
permesso
di volare sulle ali
della nostra fantasia,
sospesi tra realtà
ed immaginazione.
I nostri sogni li abbiamo
concretizzati attraverso
varie esperienze creative.
Tra il silenzio
Anche il sogno può esser
e il buio della notte…
quel piccolo attimo di felicità,
la voce dei sogni
che ti fa volare nello spazio
si fa spazio
senza tempo dove tutto è possibile.
Quando riapri gli occhi, pensi:
“per un attimo ho vissuto felice
la mia realtà sognata!”
“I sogni sono sempre senza data
e non hanno fretta
se si dovranno avverare.
Sono sospesi tra il cielo e la terra
e sono in balia della nostra fantasia.
Regalano sempre forti emozioni,
in una dimensione… anche impossibile”.
18
a
a
.
a
.
,
.
Scuola Primaria “N. Sauro”
Classe 5ª - CAMPAGNALTA
Piccoli capolavori al telaio
Una simpatica poesia
può diventare il punto
di partenza anche per
un’attività manuale molto
creativa. La classe quinta
ha affrontato, in questo
periodo, il lavoro al telaio: una sfida positiva per
“imparare” l’autocontrollo,
per “dosare” la propria
forza, per “sviluppare” il
senso del ritmo e del tatto, particolarmente presente sulla punta delle
dita.
Ogni bambino ha potuto
esprimere il proprio temperamento attraverso la
libera scelta dei colori
della lana.
Nella concentrazione le
dita si muovevano agili
tra i fili, seguendo l’ordine
“sopra... sotto... sopra...
sotto...”.
Sopra il ponte,
sotto il ponte
di Venezia
ce ne andremo,
ce ne andremo
un dì ammirando,
camminando
oppur vagando
in gondoletta,
sopra il ponte
o sotto il ponte
per cantar.
Ogni filo di lana colorata,
passando attraverso l’ordito, ha creato una trama
regolare.
È nato un tessuto “variopinto”, come risultato di
un processo di pensiero e
come espressione artistica di ogni bambino!!!
Magdala
Le possibilità sono davvero tante che non c’è
un tessuto uguale ad un
altro: le diversità che ci
rendono unici e importanti sono state valorizzate.
I ragazzi si sono impegnati e alla fine hanno
vinto la sfida: che piccoli
“capolavori”!
19
Scuola Primaria “C. Battisti”
Tutte le classi - CAMPRETTO
a
n
e
c
s
n
i
i
n
i
b
m
Ba
L
a PACE universale è la speranza di coloro che sognano di vivere in un mondo dove c’è spazio per chi ancora crede che
Babbo Natale possa portare la voglia di stare
insieme nonostante le diversità di vedute e
di pensiero.
Babbo Natale è per tutti, il suo messaggio di
amore e di uguaglianza è il dono più grande
che ogni popolo possa ricevere.
I bambini, con la loro
ingenuità e spontaneità, hanno colto questo
messaggio interpretandolo “teatralmente”
nella recita intitolata “La vera storia di
Babbo Natale”.
Per un giorno ognuno di loro è diventato
folletto, giocattolo, Babbo Natale, abete,
figlio e padre…
Il clima festoso ed accogliente ha coinvolto
il pubblico che ha mostrato partecipazione
e commozione nel seguire il musical composto da canzoni, recita e balletti il tutto
condito da scenari e costumi pensati e realizzati dagli insegnanti, dai genitori e dall’esperta di
musica. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo evento
sostenendo in vari modi l’impegno dei nostri “piccoli attori” e dei loro insegnanti.
Scuola Primaria “C. Battisti”
Tutte le classi - CAMPRETTO
...ogni scherzo vale!
una ricetta golosa
Ingredienti per 4 persone
12
6
1
4
2
cucchiai di farina 00
cucchiai di zucchero
limone
uova
bicchieri di vino bianco dolce
sale quanto basta
olio di oliva
100 g di zucchero a velo
Procedimento
Metti la farina in una terrina, lo zucchero, un pizzico di sale, la buccia grattugiata del limone e il vino bianco. Impasta fino ad ottenere un composto consistente.
Aggiungi i tuorli d’uovo e dopo gli albumi montati a neve.
Dopo aver riscaldato l’olio di oliva in un tegame, versa delle cucchiaiate dell’impasto e
friggi da entrambe le parti le frittelle, finchè risulteranno dorate.
Toglile con un mestolo bucato e disponile sopra alla carta da cucina per eliminare l’olio
in più. Spolverizza con zucchero a velo…
…e buon appetito!!!
21
Scuola Primaria “C. Battisti”
Tutte le classi - CAMPRETTO
Viva i coriandoli di Carnevale
Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell‛allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l‛assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
Gianni Rodari
22
Scuola Primaria “C. Battisti”
Tutte le classi - CAMPRETTO
Concorso di poesia
Con gran fantasia
una bella poesia
abbiamo scritto in allegria
perché ad un concorso
abbiam voluto partecipare.
Poco ci importa di vincere
l’importante è stato giocare
per imparare.
Voce agli insegnanti
“Questo concorso di poesia, al quale hanno partecipato le classi terza, quarta e
quinta del plesso, è stato un valido spunto per molte attività trasversali: produzione, creatività, arte e immagine, tecnologia e informatica…”
Voce agli alunni
“Noi bambini abbiamo partecipato con grande entusiasmo e ci
siamo divertiti così tanto che continuiamo a comporre poesie
sulle nostre esperienze di tutti i giorni…
Che bello giocare ai piccoli poeti!”
Notizie dell’ultimo minuto
L’alunna Aurora Pavone, della classe 5ª del plesso,
ha vinto un premio al concorso
piazzandosi tra i primi posti.
23
Scuola Primaria “C. Battisti”
Tutte le classi - CAMPRETTO
La vecchia fattoria
Una giornata di vero apprendimento
all’insegna del divertimento
Martedì 27 marzo abbiamo effettuato un’uscita
didattica di plesso presso l’azienda agricola “La
vecchia fattoria” a Bonavicina, in provincia di
Verona. All’arrivo siamo stati accolti con una
squisita focaccia della nonna.
Verso le dieci siamo stati divisi in gruppi per svolgere l’itinerario didattico scelto dai nostri
insegnanti. Abbiamo familiarizzato con gli animali della fattoria, imparando ad interpretare
il linguaggio e scoprendo tutta la loro utilità; attraverso l’attività manipolativa, abbiamo
sperimentato il processo dal chicco di
frumento, alla farina, al pane; abbiamo
scoperto il ciclo vegetale del nostro amico
albero; abbiamo vissuto alcune esperienze
della quotidianità di una famiglia contadina
dei primi anni del novecento.
Infine abbiamo imparato a diventare
consumatori responsabili, scoprendo la
differenza tra prodotti naturali e artificiali.
E per finire… una passeggiata a cavallo,
un entusiasmante giro in trattore e una
buona merenda per addolcire il nostro
ritorno a casa!
A
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Carnevale
a scuola
A
Carnevale le emozioni prendono “forma”: i
bambini manifestano la felicità, la sorpresa,
l’allegria attraverso sguardi felici, occhi sorridenti
e movimenti festosi.
Lo dimostrano l’impegno e la voglia di colorare
mascherine, realizzare cappelli di carta, scrivere
e recitare filastrocche.
Filastrocca di Carnevale
Io mi vesto da pompiere,
tu da vespa o candeliere,
lui da essere spaziale:
travestirsi non è male!
Io mi vesto da regina,
tu da sacco di farina,
lei da frate o da serpente:
travestirsi è divertente!
Piumini
Classi 1ª A-B-C
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 1ª A-B-C
Inventiamo noi
le RIME
a scatolone
Io mi vesto d
bidone,
tu da bianco
draghetto
a
d
o
io mi vest
laghetto.
tu da azzurro
Io mi vesto da
fatina
tu da rossa farfa
llina,
io mi vesto da
gallina
tu da bianca fa
rina.
Io mi vesto da stregon
e
tu da magica pozione,
io mi vesto da regina
tu da sacco di farina.
da gattino
Io mi vesto aialino,
om
tu da buff
na
da fragoli
to
s
e
v
io mi
na.
a bamboli
tu da furb
a sassetto
Io mi vesto d
o sacchetto,
tu da morbid
a agnellino
io mi vesto d
Arlecchino.
tu da spiritoso
a cestino
Io mi vesto d
panino,
tu da grande
a candela
io mi vesto d
ela.
tu da verde m
Io mi
ve
tu da sto da fon
tana
colora
t
io mi
vesto a frana,
da Ar
tu da
le
paper
o biric cchino
hino.
rcatino
to da me
Io mi ves
dino,
olo como
tu da picc a cascata
to d
io mi ves
e fata.
lc
o
tu da d
Io mi ve
sto da d
en
tu da be
llissimo tino
cagnolin
io mi ve
o,
sto da ra
gno
tu da ro
sso bag
no.
hetto
to da lucc tto,
s
e
v
i
m
Io
ze
ce pupaz
tu da soffi a fragolina
to d
io mi ves
trina.
na mines
o
u
tu da b
na
Io mi vesto da bana
,
tu da verde rana
ne
io mi vesto da furgo
gommone.
llo
tu da grosso e gia
26
Io mi vesto da bambolina
tu da brava ballerina,
io mi vesto da fatina
tu da brutta streghina.
ne
,
no.
no
ino
no,
a
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 2ª A-B
Trasformiamo
la nostra classe
in una cartiera
P
er il progetto Etra che ha coinvolto
le classi seconde è stato sufficiente
portare a scuola vecchi quotidiani da
casa che nessuno legge più. Grazie al
personale specializzato, i bambini hanno avuto l’occasione, di conoscere come si fa la
carta e di sperimentare in maniera artigianale tutte le fasi fondamentali per riciclarla così
come nel processo industriale. Si sono divertiti a strappare, incollare, impastare e… a
creare un fantastico foglio di carta riciclata per ogni bambino.
La voce delle cose
L’esperto di musica in classe
Finalmente è arrivata Giulia, la nostra esperta
di musica che ci sta facendo scoprire quanti
rumori e suoni ci circondano.
L’obiettivo è quello di far scoprire ai bambini
la grande gioia di poter usare il senso
dell’udito e di trarre vantaggio e benessere. I
suoni attorno a noi inoltre, sono i primi mezzi
per avvicinarsi alla musica.
Giulia ci ha anche promesso che ci aiuterà a costruire alcuni strumenti personalizzati.
Tutti in bici in sicurezza
All’inizio del mese di marzo è venuta a trovarci in classe
una vigilessa del nostro Comune. Ci ha spiegato nei
dettagli come è formata una bicicletta, quali accessori
sono obbligatori (altrimenti prendiamo la multa!) e come
bisogna comportarsi per strada. Siamo stati sorpresi nel
conoscere alcune informazioni. Sapevate che è un divieto
attraversare le strisce pedonali con la bici?
Se si chiamano pedonali, ci sarà un motivo!!!
Il campanello è necessario per segnalare la nostra presenza, quando è buio non dobbiamo
dimenticare di accendere il fanale e, ancora meglio, di indossare il giubbino catarifrangente.
Mai farsi trascinare da un ciclista e, quando si attraversa, si deve controllare da entrambe
le direzioni. Quindi quando siamo in bicicletta, si deve prestare attenzione ed essere
prudenti. Non è un gioco ricordatelo anche voi!
27
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classe 2ª C-D
Dal chicco di grano, alla farina,
al pane
La classe 2ªC
in visita
al Molino Cosma
Pane, pasta,
biscotti, pizza…!
Quante
buone cose
possiamo fare
con la farina!
Ci prendiamo cura di...
Stella e Nemo, due pesciolini rossi affamati.
Bulbi di bucaneve, giacinti e crocus,
che un sabato di novembre
abbiamo piantato nei vasi.
A gennaio è venuto a scuola
nonno Tullio con un suo amico
e hanno arato la terra
per il nostro orto.
Abbiamo seminato ravanelli,
cipolle, piselli, lattughe e cappucci
che stiamo annaffiando, a turno, ogni mattina.
Speriamo che con acqua e sole
crescano presto!
Il 19 marzo in classe abbiamo trovato
una bellissima sorpresa:
due simpatiche tartarughine che abbiamo chiamato
Puntino Rotondino e Lunghina Virgolina.
28
classe 2ªD
“
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classe 3ª A
“RICETTA” PER UN GIORNO SPECIALE
SABATO 18 FEBBRAIO 2012
INGREDIENTI: colla, forbici, punteruoli e tappetini, carta crespa,
piatti rotondi di cartone e… 1 chilogrammo di “fantasia” per
ciascuno per confezionare le nostre maschere.
CUOCHI: noi, bambini di TERZA A.
PREPARAZIONE: punteggiare, ritagliare,
incollare, decorare… ed ecco tutto pronto
per trasformarci in leoni, tigri e lepri proprio
come quelli della savana, da far paura a
chi ci vede!! Anche alle nostre 6 mamme che,
all’improvviso, sono entrate nella nostra aula,
mascherate pure loro, da 3 porcellini, da zucca,
da patata, da carota!!!
Che sorpresa per noi, che stupore nel vedere queste
“spettacolari” maschere.
Non ce l’aspettavamo proprio, addirittura stentavamo a riconoscerle!!
Insomma, in quel 18 febbraio, la nostra non
era più un’aula scolastica ma si era
trasformata in un luogo di “travestimenti
carnevaleschi”.
E l’avventura non era ancora finita: ad un certo punto, dopo la
sorpresa delle mamme mascherate”, ognuno di noi ha indossato
una “speciale” mascherina (che avevamo preparato
qualche giorno prima con la maestra d’inglese) e
che avevamo colorato con gli evidenziatori.
Effetto straordinario: oscurata l’aula, con
l’aggiunta di un pizzico di magia, le nostre
mascherine sono diventate fosforescenti: che
atmosfera fantastica, sembrava di essere in
una fiaba! Le nostre mamme erano “a bocca
aperta” per lo stupore!
E, per concludere in “dolcezza”, frittelle
e crostoli… a volontà. Insomma, una
mattinata davvero speciale, ricca di sorprese,
di emozioni, di divertimento, di risate.
Qualcuno di noi ha detto…. “Vorrei che fosse
Carnevale più spesso perché le persone sono
allegre”. Sarebbe proprio bellooooo!
29
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 3ª B-C
Gita a Caorle ed Eraclea
Il 17 gennaio era una giornata freddissima; a San Martino aveva addirittura nevicato e noi,
sfidando le avverse condizioni atmosferiche, siamo andati in gita al mare.
Per fortuna a Caorle c’era il sole e la temperatura era un po’ meno rigida.
re in gita
È bello anda
tanto tempo
perché si sta
i!
con gli amic
Alcuni di noi all’uscita
dalla spiaggia di Eraclea,
dopo la divertente
ed interessante raccolta
di conchiglie.
I nostri sacchetti
sono pieni di “casette”
di molluschi univalvi
e bivalvi.
A scuola
dopo aver ripulito i reperti
e averli attentamente osservati
abbiamo provato a denominarli,
documentandoci su libri
e siti internet.
Ecco le nostre collezioni finali.
o
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 4ª A-B-C
Il giro del mondo in 7 note
Sabato 11 febbraio presso la Scuola Primaria “Duca d‛ Aosta” abbiamo rappresentato
il saggio finale “Il giro del mondo in 7 note”
ad un pubblico speciale: i nostri genitori.
Viaggiando in mongolfiera, ci fermiamo in
ogni continente e scopriamo danze, canti e
brani musicali dei diversi Paesi.
Mi re do
r
vieni a viaggia
n po‛ con me.
u
e
r
ia
g
g
ia
v
a
vieni
Con le note noi viaggiamo
tutto il mondo noi giriamo
tutto il dì mattina e sera
sopra una mongolfiera.
31
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Viva
la musica!
si può
Con la musica
irsi,
giocare, divert
stare insieme…
Classi 4ª A-B-C
La musica
è un linguaggio
universale…
Che emozione
zare
suonare e dan
cas!
a ritmo di mara
Il viaggio termina in Italia e si conclude con l‛esecuzione
dell‛Inno di Mameli accompagnato da maracas, tamburelli,
legnetti, triangoli e piatti.
32
e
s!
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 5ª A-B
l
a
e
v
e
2
0
n
r
1
a
2
C
Q u a lc u n o
s i r ic o n o s c e ?
nde
Chi si nasco
d ie tro q u e s ti
p a p p a g a ll i?
Le nostre mani han lavorato con maestria:
tutti insieme in allegra compagnia,
per realizzare variopinti pappagalli
con becchi lunghi, corti e gialli.
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 5ª C-D
Project with
Amici… di penna. Un ponte tra Italia e Finlandia
N
el mese di dicembre abbiamo iniziato una corrispondenza in inglese con dei ragazzi di una scuola finlandese di Laampala.
Attraverso e-mail ci hanno fatto conoscere le loro tradizioni natalizie, i loro
hobbies e la loro scuola.
Osservando le immagini e leggendo le
loro slides, abbiamo notato che in Finlandia ci sono abitudini diverse dalle
nostre anche perché le condizioni climatiche sono differenti.
Per noi, quando cade la neve è un momento di gioia e sorpresa, per loro è un fenomeno abituale. Sembrava di osservare
delle immagini che ci sono solo nei libri di
fiabe: le renne, Babbo Natale con la slitta.
È stato interessante conoscere questi
aspetti della loro terra.
34
Scuola Primaria “Duca D’Aosta”
Classi 5ª C-D
finnish children
Certamente anche noi
con entusiasmo, ci siamo messi al lavoro e abbiamo sviluppato alcune
tematiche: il nostro paese, la nostra scuola e i
nostri cibi tradizionali.
È stato un lavoro impegnativo, ma il progetto
ci ha reso molto attivi e
interessati.
Classe V C
Prima di tutto siamo usciti con l’insegnante a fotografare alcuni angoli significativi del nostro paese.
Alcune mamme, nonne e anche qualche papà hanno preparato a casa, alcuni piatti
tradizionali veneti. A scuola abbiamo fotografato alcuni nostri momenti.
Poi ognuno di noi si è presentato: ha descritto se stesso e ha inserito una foto.
Tutto il nostro lavoro è stato creato in PowerPoint. Il nostro laboratorio di informatica
sembrava la redazione di un giornale.
All’inizio eravamo un po’ preoccupati perché scrivere in inglese non è
facile, ma poi la
nostra forte motivazione ci ha reso
tutto più semplice
e interessante.
Classe V D
Questo progetto ci
ha aiutato a migliorare il nostro inglese, dandoci l’opportunità di conoscere
nuove realtà scolastiche, ma soprattutto di stringere nuove
amicizie.
35
S
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Livello di prestazione: I - II - III
Zona di validità: Veneto
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Livello di prestazione: I - II - III
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di validità: Veneto
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Livello di prestazione: I - II - III
Trentino Alto Adige
Via V. Emanuele
II°, 31/A - Tel. 0495952403Friuli- Venezia
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www.ciemmeelectronic.it
eelectronic.it - e-mail: [email protected]
ISO 9001:2008
Cert. n° 9165.CMML
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35018 S. MARTINO DI LUPARI (Pd)
018 S. MARTINO
LUPARI (Pd)II°, 31/A - Tel. 0495952403 - Fax 0499468154
Via DI
V. Emanuele
e II°, 31/A - Tel. 0495952403 - Fax 0499468154
Per la sicurezza dei piccini
vi vogliamo ricordare
di non trascurare l’uso
delle cinture di sicurezza
e dei sistemi
di ritenuta per bambini
35019 Tombolo - Via Montello, 24
Tel. 049 9479196 - Fax 049 9471054
www.centrorevisioniautoveicoli.it
dal Lunedì al Venerdì: 8.30 / 12.15 - 14.00 / 18.15 - Sabato: 8.30 / 12.00
Tip. Bertato - Villa del Conte (PD) - Tel. 049 9325056
La revisione periodica non è solo un “obbligo a cui sottostare”, ma è soprattutto l’occasione di verificare
lo stato della nostra auto, moto o ciclomotore mettendo in sicurezza se stessi e chi ci sta attorno.
Dimenticarsi di revisionare il veicolo può costare caro: multa da 155 e con ritiro della carta di circolazione
o fermo amministrativo del mezzo e multa se ci si trova in autostrada.