“Ernesto Illy Prize” al chimico indiano Chintamani Rao
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“Ernesto Illy Prize” al chimico indiano Chintamani Rao
30 Trieste cronaca IL PICCOLO MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011 “Ernesto Illy Prize” al chimico indiano Chintamani Rao circolo della stampa Al via domani gli incontri “Informazione da scoprire” L’annuncio nella giornata inaugurale del congresso Twas Il vincitore: ogni scienziato deve dedicare tempo ai giovani di Cristina Serra Si occupa di scienza dei materiali da oltre 50 anni e ha portato avanti studi innovativi sugli ossidi metallici, sui nanomateriali e sul grafene. Dal punto di vista sperimentale, inoltre, ha dato impulso all'uso di tecniche come la microscopia elettronica e la diffrazione. Un curriculum di tutto rispetto che ha garantito a Chintamani Nagesa Ramachandra Rao, chimico originario di Bangalore in India, la vittoria dell'edizione 2011 dell'Ernesto Illy Trieste Science Prize. Il prestigioso riconoscimento, giunto quest'anno alla sua settima edizione, è stato assegnato ieri al Centro di Fisica teorica, in occasione dell’apertura del 22˚ Congresso generale della Twas, l'accademia delle scienze per i paesi in via di sviluppo che Rao ha contribuito a fondare e di cui è stato anche past president, dal 2000 al 2007. Il vincitore, ha al suo attivo oltre 45 libri e 1500 articoli sulla chimica dei materiali e, prima dell’Ernesto Illy Trieste Science Prize, ha ricevuto moltissimi altri premi prestigiosi, tra cui il Dan David Prize e l'India Science Award. Oltre a essere stato consulente scientifico del governo indiano, Rao si dedica anche alla divulgazione e alla diffusione della cultura scientifica, tenendo lezioni e incontri con gli allievi delle scuole di primo grado in India. Che cosa l'ha spinta a intraprendere la carriera scientifica 50 anni fa, in un periodo difficile come il secondo dopo guerra? Mi ha ispirato il famoso li- l’evento all’ictp Oltre 250 ricercatori in arrivo da 27 Paesi Rao riceve il Premio; a sinistra un momento del congresso (foto Silvano) L’annuncio del vincitore dell’Ernesto Illy Trieste Science Prize, dato da Anna Illy, ha segnato il momento clou della giornata inaugurale del 22˚ Congresso della Twas. Ad aprire i lavori nell’affollatissima aula magna dell’Ictp (in foto), davanti a oltre 250 scienziati provenienti da 27 paesi di tutto il mondo e con la partecipazione di rappresentanti del ministero degli Esteri e dell'Unesco, è stato Romain Murenzi, neo direttore esecutivo dell'accademia al suo primo evento pubblico ufficiale a Trieste. Murenzi ha porto un emozionato e sincero benvenuto agli ospiti intervenuti alla cerimonia d'apertura, tra cui il sindaco Roberto Cosolini, il prefetto Alessandro Giacchetti, Immacolata Pannone per il Ministero degli Esteri e Engelbert Ruoss, Direttore dell'ufficio Unesco di Venezia. «È un privilegio per me - ha detto Murenzi - essere alla guida di un'istituzione così nota e apprezzata a livello internazionale. Un'istituzione così ben inserita in questa città, riconosciuta come una delle culle mondiali della scienza». bro di Linus Pauling sui legami chimici. All'epoca avevo 18 anni, erano gli anni in cui l'India si stava rendendo indipendente dal governo britannico. Erano tempi duri per chi studiava all'università, le facilities non erano molte, e pochissime le università indiane in cui poter fare ricerca. Nondimeno, avevo dalla mia un grandissimo entusiasmo e volevo proseguire nelle ricerche di Pauling. Ha mai avuto voglia di gettare la spugna? I periodi di frustrazione sono stati ciclici e regolari, soprattutto all'inizio, per gli scar- si mezzi con cui ci trovavamo a lavorare. Come superavo i momenti di depressione? Cercavo di concentrarmi su qulcos'altro e di riacquistare entusiasmo lavorano a nuovi obiettivi insieme ai miei studenti. Che differenza c'è fra i suoi interessi scientifici passati e presenti? In passato ho studiato a fondo i materiali a base di ossidi metallici: ho sintetizzato diversi ossidi aventi struttura differente, che hanno poi mostrato di possedere interessanti proprietà: alcuni di questi sono superconduttori, altri mostrano magneto-resistenza. Alcune delle scoperte sono avvenute alla fine di un lungo lavoro, altre per caso. Si tratta di studi di base o ci potrebbero essere applicazioni nella vita di ogni giorno? La chimica ci circonda, è dappertutto. Lo studio dei materiali ha introdotto profondi cambiamenti in moltissimi campi: nelle comunicazioni, nella generazione e distribuzione di energia, ha consentito a molti popoli di avere accesso ad acqua potabile e permette di colpire con maggior precisione di un tempo bersagli biomedici per la cura di molte malattie. Da qualche tempo si sta dedicando molto anche alla divulgazione della scienza fra i ragazzi in età scolare. Perchè? Credo che ogni buon scienziato debba dedicare un po' di tempo ai giovani, per stimolare la loro curiosità e intelletto. Purtroppo non molti lo fanno. Eppure l'educazione dei giovani è un investimento per il futuro. ©RIPRODUZIONERISERVATA Riprende al Circolo della Stampa, in Corso Italia 13, il ciclo “Informazione da scoprire - Incontri con i protagonisti della professione”, organizzati da Assostampa e Circolo della stampa. Il primo appuntamento della nuova stagione è in programma domani alle 18. Il titolo è “Volontari sul campo da Kabul allo Yemen - Testimonianze e ricordi di Alberto Cairo e Susanna Fioretti attraverso i loro libri “Mosaico afghano” e “Involontaria”. Si parlerà dei rapporti fra il mondo del volontariato e l'informazione nelle zone calde del mondo. Alberto Cairo vive in Afghanistan dal 1990, il suo mestiere è fare braccia e gambe nei centri di riabilitazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa; Susanna Fioretti è stata delegata della Croce Rossa ed esperta del ministero degli Affari Esteri in diverse zone calde del mondo: due operatori umanitari testimoni di straordinarie esperienze fra gli afghani vittime delle mine anti-uomo, i guerriglieri del Sud Sudan e altre situazioni drammatiche. Il secondo appuntamento, calendarizzato per venerdì 2 dicembre alle 17.30 è "Una città, due quotidiani, un sindaco - Bilancio dei primi sei mesi di Roberto Cosolini, primo cittadino di Trieste”. Introducono e coordinano Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa Fvg, e Roberto Weber, presidente del Circolo della Stampa di Trieste. Il sindaco verrà intervistato da Maurizio Cattaruzza, capocronista del "Piccolo", e Dusan Udovic, direttore del "Primorski Dnevnik". Il terzo appuntamento, lunedì 12 dicembre alle 17.30, è infine "Sbatti la scienza in prima pagina - Incontro con Mauro Giacca, direttore Icgeb di Trieste e San Giusto d'oro 2011”. Tutti gli incontri sono a ingresso libero. il caso dell’immobile di via del sale Crepaldi: mesi di crisi Occupy Trieste, il Comune tratta con i giovani Incontro in serata con Cosolini e Martini. Il vicesindaco: «Va formalizzata una convenzione» serve solidarietà civile Si dovrebbe decidere in questi giorni il destino del locale di via del Sale occupato dai dimostranti di Occupy Trieste venerdì 11 novembre. L’indicazione è arrivata dall'incontro avvenuto ieri in Comune fra Roberto Cosolini, il vicesindaco Martini e una delegazione di attivisti. Il locale di Cavana è di proprietà del Comune, ma è stato concesso in comodato d'uso ad Acli e Caritas. «Abbiamo trovato il locale aperto, pieno di topi morti, polvere e alimenti scaduti - racconta uno dei ragazzi di Occupy Trieste -. Ora lo abbiamo sistemato e lo utilizziamo per portare avanti i nostri progetti». «Ma questa situazione va superata - ha ribattuto Martini -, bisogna formalizzare una convenzione». In queste ore Comune e dimostranti stanno cercando il modo per uscire dall’impasse. La soluzione forse più semplice sarebbe che Occupy Trieste diventi un'associazione, ma è una strada che non sembra Quattro giovani davanti al locale occupato in via del Sale percorribile proprio per la natura spontanea del movimento. Quindi in queste ore i dimostranti si stanno attivando per documentare analoghi episodi, avvenuti in varie città italiane, di occupazioni sfociate in accordi formalizzati con le istituzioni. I manifestanti hanno chiesto anche notizie relative all' iter di firma della convenzione fra Comune e Acegas-Aps per la moratoria fino a marzo 2012 del taglio delle forniture di luce e gas che l’ex municipalizzata opera in caso di morosità. «Ci stiamo lavorando - ha spiegato Martini -, i tempi sono più lunghi di quanto ci aspettassimo». Cosolini ha quindi dichiarato che entro giovedì dovrebbe essere già pronta una bozza dell'accordo. Questo dialogo fra istituzioni e occupanti ha suscitato le critiche di Piero Tononi, vicecordinatore del Pdl di Trieste. «Sembra incredibile che chi dovrebbe garantire la legalità e il rispetto delle regole in una città, non solo tolleri le occupazioni, ma addirittura incontri questi “personaggi” - ha commentato Tononi -. Cosolini farebbe bene a fare il sindaco di tutti i cittadini, e non solo di qualche teppistello». Nel frattempo in via del Sale continuano le attività di Occupy Trieste. Nei prossimi giorni saranno organizzati cineforum sulla crisi finanziaria e assemblee. Ma al Buco Sociale Occupato (o Buso, com'è stato ribattezzato il locale) gli studenti universitari che partecipano alla mobilitazione hanno già attivato anche dei corsi di recupero gratuiti in matematica, fisica, chimica, spagnolo, biologia e inglese. Tutte iniziative, queste, che hanno luogo ogni giorno, dal lunedì a venerdì, alle 16. Giovanni Ortolani La chiesa di Santa Maria Maggiore gremita di fedeli (foto Lasorte) Il vescovo Giampaolo Crepaldi ha presieduto ieri nella chiesa di Santa Maria Maggiore la solenne concelebrazione della festa della Madonna della salute. Durante il rito il vescovo ha conferito peraltro alla chiesa parrocchiale il titolo di Santuario diocesano, ricordando come «la devozione dei fedeli alla Madonna della salute che, dal 21 novembre 1849, si esprime ininterrotta, è motivo di grande edificazione spirituale per la diocesi e per la città di Trieste». Durante l’omelia Crepaldi ha ricordato come «i mesi che abbiamo di fronte saranno segnati dalla crisi e ci chiederanno di fare a gara per promuovere sempre più il bene della nostra città, con spirito di unità e di solidarietà». Di una «rinnovata e forte solidarietà civile - ha aggiunto il vescovo - ha bisogno la nostra città e il nostro territorio».