sommario - Ordine Avvocati Roma

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sommario - Ordine Avvocati Roma
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O
NOTIZIARIO
DEL CONSIGLIO
DELL'ORDINE
DEGLI AVVOCATI
DI ROMA
FO RO
MANO 5-6
SETTEMBRE - DICEMBRE
ANNO 2010
SOMMARIO
EDITORIALE
Incontro con il Ministro della Giustizia Alfano sulla
Mediaconciliazione e Legge Professionale
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Inaugurazione Anno Giudiziario della Corte
d’Appello di Roma Lettera del Presidente
Conte alle Autorità
589
Il personale del Consiglio
591
Il centenario del Palazzo di Giustizia
596
598
PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE
Il Fatto
Considerazioni in occasione della Assemblea
Ordinaria per l’approvazione del bilancio
600
Attività del Consiglio
601
FORMAZIONE CONTINUA
Accreditamento di eventi/attività formative
768
PARERI DEONTOLIGICI
771
799
CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI
IL NOSTRO MONDO
Visita del Dott. Luca Palamara Presidente
dell’Associazione Nazionale Magistrati
e del Dott. Marco Mancinetti
803
Regolamento sulle Specializzazioni del
Consiglio Nazionale Forense
812
Visita del Dott. Paolo De Fiore Presidente
del Tribunale Ordinario di Roma
819
Delibera riguardo ai pagamenti di compensi ai
difensori in procedure esecutive immobiliari
822
Mozione per il XXX Congresso Forense –
Avvocati dipendenti
823
Protocollo d’intesa tra Comune di Roma,
Corte di Appello di Roma Ufficio dei
Magistrati referenti per l’informatica e il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma
826
Incontro con i Delegati al XXX Congresso
Nazionale Forense
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FORO ROMANO
ANNO LXI
Direttore Responsabile
Antonio Conte
Redattore
Giovanni Cipollone
Segretario di Redazione
Piero Paris
Stampa
Centro Poligrafico Romano
Via Dorando Petri, 20
00011 - Bagni di Tivoli
Redazione
Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma
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Registrazione presso
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Ente di Formazione per Mediatori:
programmazione dei corsi
Visita delegazione UNEP di Roma
Direzione del Carcere di Regina Coeli
Poesia Le telefonate col collega
CONVEGNI
NECROLOGI
In ricordo di Giampiero Barbieri
In ricordo di Giulio Cevolotto
In ricordo di Mauro Fiore
In ricordo di Adriano Pallottino
EXTRAVAGANTES
Alessi ed Epicarmo
I diritti fondamentali dell’Uomo nel
mondo greco: riflessioni
PHILOGHELOS
RAPPORTI INTERNAZIONALI
SEGNALAZIONI E RECENSIONI
MASSIMARIO DISCIPLINARE
AGGIORNAMENTO ALBO
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EDITORIALE
Incontro con il Ministro della Giustizia Alfano
sulla Mediaconciliazione e Legge Professionale
“Gentili Colleghi,
Gentili Colleghe,
tre eventi hanno contraddistinto, tra tutti, la vita politica forense negli
ultimi tre mesi: il Congresso nazionale forense, di Genova, ed il Salone della
Giustizia di Rimini e l’incontro con il Ministro Alfano lo scorso 13 gennaio.
Quel che è accaduto a Genova, al di là di qualche comunicato che ha
annunciato strepitose vittorie e clamorose rivincite con la “politica”, ancora
ad oggi inesistenti, lo sanno tutti: l’Assemblea dei Delegati ha rappresentato
al ministro Alfano un’Avvocatura profondamente segnata dall’indifferenza
della “politica”, e vi sono state modalità di protesta forse eccessive ma
indubitabilmente comprensibili.
L’Ordine di Roma in quel di Genova c’era, ed ha fatto capire che intende
colmare quel fenomeno di isolazionismo che l’ha visto, purtroppo, negativo
protagonista nell’ultimo decennio. Roma ha ribadito che è l’Ordine più
numeroso d’Italia, dove i problemi della giustizia si amplificano a dismisura
rispetto a quel che accade negli altri fori, ma che al contempo - ha ribadito
- che tutti gli Ordini forensi hanno pari dignità. Ed è solo con l’unione e la
collaborazione con le altre forze ordinistiche (che hanno, necessariamente,
il senso dell’Istituzione in sé stesse) che si potranno raggiungere risultati.
A Rimini è stata tutta un’altra storia. Anche qui l’Ordine di Roma era
presente, e direi in misura fisicamente anche più marcata (in quanto avevamo
uno stand tutto nostro). I dibattiti sono stati più pacati rispetto a quelli di
Genova, ma non meno incisivi, e comunque il dialogo con la “politica” è
sembrato più disteso e costruttivo. Ciò è dimostrato dal fatto che il Ministro
Alfano ha fatto visita al nostro stand, ha accettato volentieri una copia della
pubblicazione editoriale che l’Ordine di Roma portò a Genova, ed ha
dimostrato di apprezzare il nuovo ruolo propositivo che gli avvocati capitolini intendono svolgere nell’ambito della politica forense italiana.
Due eventi, il Congresso di Genova ed il Salone di Rimini, che hanno
dimostrato – semmai ce ne fosse bisogno – che le sterili polemiche, le
stucchevoli contrapposizioni, i personalismi hanno indebolito l’Avvocatura
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nel rapporto con la società: un’Avvocatura che non ha bisogno né di
protagonismi, né di prime donne, né di eventi-spettacolo, né di affabulatori.
Per poter ottenere di essere ascoltati occorre dimostrare autorevolezza,
serietà, rigore.
E non è un caso che, a Rimini, il Ministro si è avvicinato al nostro stand
e, ricevendo appunto in dono la nostra pubblicazione, ha assicurato che ha
intenzione di ascoltare anche e soprattutto gli avvocati romani (che sono,
numericamente, il dieci per cento di tutti i legali italiani).
E non è un caso se, mantenendo quella promessa, il 13 gennaio scorso ha
voluto invitare a Via Arenula i Presidenti dei grandi Ordini, e quelli di tutte
le Unioni distrettuali.
Un approccio, un modello di collaborazione, che è stato immediatamente
apprezzato da tutti i Presidenti degli Ordini forensi d’Italia, riuniti nell’Assemblea svoltasi subito dopo quell’incontro, nella sede del CNF.
Ad oggi non sappiamo, in verità, se si possa o meno essere ottimisti dopo
questi ultimi eventi: se, cioè, essi saranno forieri di future vittorie per
l’Avvocatura. Sappiamo, però, che questo rinnovato modo di dialogare è
quello che ci compete, per il quale anche e soprattutto l’Ordine di Roma stava
lottando. Un Ordine che all’inizio del 2011 conta 22.571 iscritti nell’Albo
degli Avvocati e che, nonostante questo enorme numero, tenta di rendere il
meno gravosa possibile la vita ai propri componenti, stritolati da mille
difficoltà.
Tuttavia in questo nuovo scenario si potrebbe intravvedere una grande
chance per l’Avvocatura, per approdare ad un progetto di cambiamento
condiviso che veda come protagonista la nostra categoria.
E noi, in quel progetto, ci saremo.
Il prossimo congresso nazionale si terrà, alla fine del 2012, a Bari.
Auspichiamo che possa essere quella la sede dove festeggeremo finalmente
dei risultati concreti per tutti noi: dalla Legge professionale alla modifica
strutturale della Mediaconciliazione, oltre tutte quelle tematiche che la
nostra categoria attende di risolvere con una costruttiva interlocuzione con
la politica che passi, però, per il rispetto da parte di quest’ultima della dignità
del ruolo dell’Avvocatura.
Grazie dell’attenzione.
Antonio Conte”
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Carissime Colleghe,
Carissimi Colleghi,
come ho sempre fatto dall’inizio del corrente biennio, sono ad informarVi tempestivamente - su ogni rilevante accadimento riguardante la nostra
sempre più difficile professione, dove è obbligo/dovere dell’Ordine di Roma
“battersi” a tutela dei tantissimi Colleghi che rappresenta.
Come certamente ricordereTe, l’ultimo Congresso Nazionale Forense conclusosi a Genova lo scorso 28 novembre - sarà ricordato come una delle
Assemblee di Categoria maggiormente dibattute. Il Ministro Alfano, presente ai lavori, ha trovato un’Avvocatura profondamente segnata dall’indifferenza della “politica”, che ha reagito con veemenza (e con talune modalità di
protesta sicuramente eccessive, ma forse comprensibili) mai vista in passato.
L’Ordine di Roma - in quella sede, per il tramite dell’intervento del
sottoscritto - chiese agli Organi rappresentativi dell’Avvocatura, dal CNF
all’OUA, di intervenire fortemente sul Ministro della Giustizia, al fine di
ottenere, in tempi rapidi e come promesso dall’On. Alfano stesso, un nuovo
“tavolo di concertazione” che affronti, in modo risolutivo, le tante urgenze e
criticità per far uscire l’Avvocatura da una crisi professionale/economica che
attanaglia e depotenzia la Categoria forense, ormai da molti anni.
L’Ordine di Roma - anche dopo la conclusione del Congresso e, in
particolare, dopo il Salone della Giustizia di Rimini - ha pressato gli Organi
di rappresentanza dell’Avvocatura per ottenere questo “tavolo” con il Ministro Alfano, ribadendo il ruolo che gli Ordini territoriali possono ricoprire,
in virtù del consenso degli iscritti, affinchè la forza dei numeri degli Avvocati
possa essere riconosciuta come un’adeguata porta d’ascolto da parte della
“politica”.
Forse anche grazie a tutto ciò, finalmente, il 13 gennaio scorso, il Ministro
della Giustizia ha convocato - presso il Ministero di Via Arenula - i Presidenti
degli Ordini Forensi di Bari, Bologna, L’Aquila, Milano, Napoli, Palermo,
Roma, Torino, Venezia, ecc., nonchè i rappresentanti delle Unioni Regionali
Forensi del Triveneto, Campania, Liguria, Lazio, Sicilia, Abruzzo, Piemonte,
Molise, Lombardia, ecc.
Il Ministro Alfano ha subito precisato che la convocazione aveva carattere
rigorosamente istituzionale e, per questo, erano presenti solo gli Ordini e le
Unioni Distrettuali - oltre al CNF - e non quelle componenti dell’Avvocatura
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che non hanno una funzione “ordinistica”.
Il Ministro ha ribadito che intendeva, quindi, avere un quadro preciso del grado di
preparazione degli Ordini in relazione all’entrata in vigore della “Mediaconciliazione”,
nonchè delle reiterate e vibranti doglianze mostrate dagli stessi nei confronti del
decreto, anche e soprattutto perchè gli Ordini sono quelli che vengono eletti dai
Colleghi e che sono, ogni giorno, a stretto contatto con gli Avvocati/Elettori.
Questo ha sgombrato subito il campo da tutte quelle polemiche da parte di chi (OUA
e qualche Associazione) aveva lamentato il mancato invito al nuovo tavolo di
concertazione (sarebbe, tuttavia, auspicabile che in questo delicato momento per
l’Avvocatura si mettano da parte personalismi e sterili correnti di pensiero e si miri,
viceversa, a perseguire finalmente risultati concreti che si ottengono solo con l’unità
della Categoria).
L’incontro si è rivelato importantissimo ed è partito con i migliori presupposti perchè
il Ministro stesso ha esordito dicendo che era pronto “ad ascoltare” le esigenze dei
rappresentanti della Categoria forense.
Il Ministro Alfano ha ascoltato, per primo il Presidente Alpa e, subito dopo, i
Presidenti degli Ordini più numerosi, tra cui il sottoscritto.
Personalmente, ho rappresentato all’On. Alfano che, oggi, il Ministro ha l’occasione
di riprendere un dialogo costruttivo con un’Avvocatura fortemente delusa e provata
dalla cronica indifferenza della “politica” (che l’ha sempre esclusa da ogni occasione
per affrontare insieme i problemi della Categoria) e, soprattutto, che la crisi della
“Giustizia” non si risolve con l’introduzione forzosa di sistemi obbligatori o di istituti
nati e creati senza ascoltare gli Avvocati, anzi estromettendoli da ogni ruolo.
Ho affrontato - trovando subito il conforto e l’appoggio dei Presidenti dei grandi
Ordini - il tema scottante della Mediaconciliazione, ribadendo, vibratamente, che
l’Ordine di Roma rischia di venire travolto dalla operatività dell’istituto il prossimo
marzo, per un’evidente mancanza di risorse e strutture che certamente non possono
essere reperite in tempi brevi. Una mancanza di organizzazione che aumenterà
l’esasperazione anche del cittadino, con il risultato che l’istituto della mediazione
invece di deflazionare il contenzioso, farà lievitare le ostilità di chi ha necessità di
tutelare un diritto.
Ho sottolineato, altresì, che l’Ordine di Roma è il più numeroso d’Italia
e vede, ovviamente, amplificate in sede locale tutte le difficoltà che vive la
Categoria a livello nazionale. Ho chiesto, senza se e senza ma, che la normativa
sulla Mediaconciliazione venga modificata - non soltanto prorogandone
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immediatamente l’entrata in vigore - ma introducendo l’obbligatorietà della
difesa tecnica, che deve essere affidata ad un Avvocato evitando il rischio che
altre categorie, che non hanno gli strumenti culturali e professionali idonei,
pretendano di assistere il cittadino che ricorre alla mediazione.
Sempre sulla Mediaconciliazione –richiamandomi ad una preziosa relazione del Presidente dell’Ordine di Milano Giuggioli - ho fatto presente al
Ministro le palesi e sconcertanti lacune che questo istituto ha sotto il profilo
tecnico come:
- la verifica dei numerosi aspetti d’incostituzionalità;
- la modifica della legge con la previsione di non obbligatorietà del
ricorso alla mediazione;
- la previsione dell’assistenza tecnica obbligatoria del difensore Avvocato;
- la previsione della competenza territoriale;
- l’abolizione delle connessioni con il processo, che non siano il frutto
dell’accordo congiunto delle parti;
- la graduale applicazione della legge in riferimento alle materie coinvolte, con la previsione di una fase sperimentale.
Ho chiesto, in ultimo, che il Ministro si impegni affinchè la Camera dei
Deputati calendarizzi rapidamente l’esame del disegno di legge di riforma
professionale, già approvato al Senato, consentendo all’Avvocatura di intervenire per alcuni emendamenti sul testo, al fine di ottenere una stesura
definitiva che tenga conto delle esigenze della Categoria.
I Presidenti intervenuti successivamente hanno condiviso e ribadito
fortemente questi concetti. Si è data, finalmente, l’immagine di un’Avvocatura “ordinistica” davvero unita e marcatamente rappresentativa della Categoria.
Il Ministro Alfano ha preso nota (in senso letterale perchè ha redatto molti
appunti su tutto quello che ha udito) chiedendoci qualche giorno di riflessione e
promettendoci di riconvocarci entro il mese di gennaio!!
Ciò dovrebbe dare la misura di quanto il Ministro intenda affrontare
effettivamente e concretamente le questioni sottoposte al suo esame, in quel
rinnovato spirito di collaborazione che solo tra “Istituzioni” può rinvenirsi.
Nessuno è autorizzato a fare previsioni eccessivamente ottimistiche (a tal
proposito, auspichiamo che chi invia ai Colleghi “proclami di vittorie” o “mail
autoreferenziali” - pur non avendo partecipato all’incontro con il Ministro - dove
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l’estensore delle stesse si autoattribuisce goffamente meriti che non ha, si astenga dal
farlo perchè, tra l’altro, nessun risultato è stato ancora raggiunto…) sull’esito che
questo primo e nuovo contatto con il Ministro potrà far scaturire: ma non si
può non convenire sul fatto che tale incontro costituisce un elemento di
grandissimo rilievo nel quale si è avuta netta la sensazione di un forte “cambio
di rotta” da parte dell’On.le Alfano che – evidentemente - ha deciso di
dialogare costruttivamente con l’Avvocatura.
“Staremo a vedere”, con fiducia, ma con un costante impegno a vigilare
perchè la forza dei nostri numeri possa stimolare la funzione decisionale della
“politica”.
Al di là, appunto, di scenari più o meno rosei che si possono ora profilare,
resta il fatto - sul quale tutti i presenti all’incontro con il Ministro hanno
concordato - che questa situazione potrebbe essere una grande “chance” per
l’Avvocatura (dopo anni di sonore bocciature e di sconfitte istituzionali) per
approdare ad un progetto di cambiamento condiviso, che veda come
protagonista la nostra Categoria.
E noi, in quel progetto - quale Ordine più numeroso d’Italia, quale Ordine
della Capitale, quale Ordine che rappresenta migliaia di Avvocati che ogni
giorno si battono per dare dignità alla loro Professione - CI SAREMO.
Un caro e cordiale saluto, e ancora un augurio per un proficuo e positivo
2011.
Roma, 18 gennaio 2011
Antonio Conte
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Inaugurazione Anno Giudiziario della
Corte d’Appello di Roma
Lettera del Presidente Conte alle Autorità
Illustri Autorità,
Signori Magistrati,
Cari Colleghi,
Gentili Signore,
Gentili Signori,
quest’anno, l’Ordine degli Avvocati di Roma ha deciso che sia il Consigliere Decano Giovanni Cipollone a rappresentare il Consiglio quale riconoscimento tangibile per una straordinaria figura che è stata e sarà sempre un
punto di riferimento per i Colleghi, un esempio di lealtà e correttezza che
meritava tale momento rappresentativo della Categoria.
Consegno a lui un breve saluto – unito con un deferente ossequio – a tutta
l’autorevole platea.
Ricordo che è un momento drammatico per l’Avvocatura.
Si è concluso a Genova il XXX Congresso Nazionale Forense che ha visto
la presenza di oltre duemila colleghi tra Delegati e congressisti. L’Assemblea
ha ribadito che debbono restare ferme le legittime e fondamentali contestazioni che l’Avvocatura italiana ha mosso nei confronti di una “POLITICA”
che continua ad escluderla reiteratamente da ogni tavolo di concertazione
legislativo, espellendo la figura dell’Avvocato dal ruolo di protagonista che,
viceversa, gli compete.
L’Ordine degli Avvocati di Roma ha chiesto, agli organi rappresentativi
dell’Avvocatura – C.N.F. ed O.U.A. – di intervenire fortemente sul Ministro
della Giustizia affinchè venga sospesa l’operatività legislativa della Media/
Conciliazione e pretendendo, nelle more, sostanziali modifiche al testo del
D.L.vo n. 28 del 2010, soprattutto nella parte in cui impone l’obbligatorietà
dell’istituto e sulla mancanza della necessaria difesa tecnico-legale a difesa del
cittadino.
L’Ordine di Roma ha, poi, chiesto un impegno per una rapida approvazione della tanto attesa legge di riforma dell’Ordinamento professionale, sul
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presupposto che l’Avvocatura sia chiamata ad intervenire efficacemente su
alcuni sostanziali emendamenti dell’articolato che appaiono fondamentali
per ottenere un testo che rispecchi le esigenze della categoria.
Il Ministro Alfano, presente ai lavori, ha trovato un’Avvocatura profondamente segnata dall’indifferenza della “POLITICA”, che ha reagito con una
veemenza – e con talune modalità di protesta apparentemente eccessive, ma
forse comprensibili – mai vista in passato.
Il Ministro Alfano, quindi, ha ricevuto gli Organi rappresentativi dell’Avvocatura lo scorso 13 gennaio ed ha aperto un nuovo tavolo di confronto
dove ha ascoltato tutta una serie di richieste alle quali ha promesso di
rispondere entro breve.
A questo punto, l’Ordine di Roma – attendendo le risposte del Ministro
- auspica che non si debba mai più giungere a siffatte situazioni di drammatico scontro con la politica, sperando che si arrivi – finalmente – a trovare una
costruttiva interlocuzione con la stessa che passi, però, per il rispetto da parte
di quest’ultima della dignità del ruolo dell’Avvocatura.
L’Ordine di Roma – che è e resta il più numeroso d’Italia e che è esempio
di collaborazione sul territorio con gli Uffici giudiziari – GARANTISCE che
vi sarà un costante impegno a vigilare, e se del caso ad intervenire, sia sugli
organi di rappresentanza dell’Avvocatura (C.N.F. e O.U.A.) sia sulla “Politica”, perché la forza dei nostri numeri possa stimolare e supportare un progetto
di cambiamento condiviso non più procrastinabile.
Con deferente ossequio ed un caloroso augurio per un nuovo Anno
Giudiziario luminoso.
Antonio Conte
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Il personale del Consiglio
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero
(Aristotele)
Tra i compiti, gravosi, del Consigliere Segretario dell’Ordine c’è anche
quello di avere la responsabilità delle risorse umane delle quali il Consiglio
si avvale.
L’ho scritto e detto più volte: senza il personale dipendente i Consiglieri,
da soli, poco o nulla potrebbero fare. La gran parte del lavoro oscuro,
preparatorio, esecutivo, viene svolta dalla struttura burocratico-amministrativa del Consiglio, nella oramai usuale consapevolezza della distinzione tra
i ruoli di indirizzo politico (che compete agli organi elettivi), da un lato, e di
gestione, dall’altro.
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, tuttavia, ha ereditato una
gestione del personale piuttosto casereccia, alla “volemose bene”, che indubbiamente presenta dei profili positivi (si respira in gran parte l’aria che c’è nelle
aziende a conduzione familiare) ma anche critici (il personale – forte
dell’apparente stabilità del posto di lavoro – tende ad appiattirsi, non è
stimolato verso le innovazioni e le perfomances professionali). Tale situazione
la si è dovuta ad una serie di cause, prima fra tutte l’impossibilità, da parte del
responsabile (non di assumere decisioni bensì) di curare la gestione del
personale in piena autonomia: era normale, una volta, per il Presidente ed i
Consiglieri, intromettersi continuamente in tale attività (vanificando l’opera
spettante al Segretario), era usuale per i dipendenti avere i singoli Consiglieri
di riferimento come recettori dei propri problemi. Fortunatamente ora non
è più così.
In generale il ruolo di gestore delle risorse umane è scomodo, perché si è
costretti ad assumere atti “impopolari”, a volte odiosi: così, se i dipendenti
continuano a ricevere benefits che (pure se previsti in bilancio) qualcuno
potrebbe considerare finanche anacronistici (il pacco regalo a Natale, o la
befana per i figli, tanto per fare qualche esempio) il “merito” in questo caso
è del Consiglio intero; se si è costretti a tirare le orecchie ad un impiegato che
“marca male”, ebbene questo fastidioso compito spetta al Consigliere
Segretario, che assume quindi la veste del “cerbero” di turno. Non mi dolgo,
tuttavia, di tale, inevitabile, conseguenza.
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Mi son trovato a far fronte, sul piano giuridico, ad alcune mancanze che,
da avvocato pubblico qual sono, mi sono apparse sicuramente anomale. Ad
esempio, non vigeva alcun contratto decentrato di ente, sebbene la normativa
lo prevedesse da tempo (e lo stesso personale non lo reclamasse affatto!). Di
poi, i dipendenti erano anni che non facevano corsi di aggiornamento, né
erano mai stati avviati, soprattutto quelli assunti nel 2004 (ultima tornata
concorsuale), ad alcun percorso formativo (in informatica, piuttosto che in
lingua straniera).
Ottenuta la delega dal Consiglio, ho avviato immediatamente naturali e
corrette relazioni con le organizzazioni sindacali dei dipendenti, giungendo,
dopo alcune sessioni di trattazione, alla stipula (in pieno agosto 2010) del
primo contratto aziendale. Da questo momento in poi si sono messi in
cantiere due corsi di aggiornamento, regolarmente svolti in sede, l’uno
concernente il T.U. n. 165 del 2001 sul pubblico impiego, l’altro sugli istituti
più importanti della L. n. 241 del 1990 sul procedimento amministrativo in
generale. Il personale ha partecipato ai seminari con vivissima attenzione,
mostrando una volontà di apprendimento non comune.
All’esito delle sessioni formative si è proceduto all’avvio delle progressioni
economiche e giuridiche, in ottemperanza alle previsioni contrattuali, mediante prove selettive scritte ed orali. Il personale, con umiltà, si è preparato
e le ha affrontate, anche se la quasi totalità era disabituato a tanto. Tutti i
dipendenti che erano ascritti all’Area A (la più bassa), alcuni addirittura dal
momento della originaria assunzione, sono progrediti nell’Area successiva. I
tre dipendenti risultati migliori nelle prove per il passaggio dall’Area B all’area
C hanno così assunto la qualifica di funzionario. Gli altri hanno comunque
ottenuto una progressione economica, da tanto tempo attesa. Ognuno ha
sottoscritto un contratto individuale di lavoro ed ha ricevuto una copia del
Codice di comportamento, come prevede la normativa vigente.
Alla fine dell’anno tutto il personale è stato avviato ad un corso di
informatica presso un Istituto specializzato di primaria importanza: chi era
al livello più basso ha iniziato a frequentare il corso base in video-scrittura,
per poi entrare nelle aule ove si impartiva il corso avanzato, raggiungendo così
i colleghi già esperti. Quattro dipendenti sono stati poi istruiti con apposito
ed ulteriore corso per web master, per le sempre maggiori esigenze che la
gestione del sito internet richiede.
Le risorse economiche stanziate in bilancio per la formazione del personale non erano moltissime e questo hanno consentito. Mi auguro che per il
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2011 si possa far di più e che, soprattutto, si riesca a far frequentare, quanto
meno ai più interessati, dei mirati corsi di lingua.
La stipula del contratto decentrato ha consentito di disciplinare, poi, una
serie di istituti (orario flessibile, ritardi, fruizione di permessi brevi, ecc.) che
prima venivano gestiti in maniera approssimativa e, appunto, sregolata. Ciò
ha fatto del tutto eliminare un fastidioso fenomeno, che prima era invece non
ignoto, consistente nel fare ingresso in ufficio anche con forte ritardo
sull’orario di servizio (il che costituiva giustamente motivo di malumore per
quella stragrande maggioranza di impiegati che arrivavano, invece, con largo
anticipo).
L’attuale Consiglio ha ereditato, poi, una situazione in punto di congedi
arretrati e non goduti al limite della “bancarotta”. Non si riesce a comprendere come mai alcuni dipendenti, negli ultimi sette anni, risultano praticamente non aver goduto di giorni di ferie. L’adozione di un “piano di rientro”
lungo ma non derogabile (in presenza di una normativa che, come noto, non
consente più di monetizzare i congedi non goduti), permetterà alla fine della
consiliatura di azzerare questa incresciosa quanto anomala situazione.
Se l’Ordine ha potuto assicurare servizi in misura che sino a pochi anni fa
era davvero impensabile (si pensi alle centinaia di eventi formativi che
vengono svolti, oppure alle migliaia di pratiche evase di ammissione al
patrocinio a spese dello Stato, solo per rimanere in due campi le cui
competenze si sono riversate sull’Ente di recente) ciò lo si deve, poi, anche
all’apporto del personale a tempo determinato, reclutato normalmente a
mezzo di selezioni pubbliche (e non per rapporto di parentela o di corregionalità) anche se il periodo di permanenza nell’Ente dura talvolta pochi mesi.
Si tratta di giovani, oramai sovente laureati, che sono impegnati non solo
presso la sede dell’Ordine a Piazza Cavour, ma anche negli Uffici giudiziari
(dal Tribunale al Giudice di Pace) e che svolgono servizi direttamente fruibili
dagli avvocati (da quello di prenotazione delle copie di provvedimenti via
mail, a quello informativo agli sportelli dove sono ubicati i terminali, a quelli
di back office, come presso l’Ufficio decreti ingiuntivi del Tribunale). Insomma, un gruppo di ragazzi volenterosi, rapidi e disponibili, che si sono fatti
subito apprezzare dall’utenza. E non solo.
Rammento, a tal proposito, un episodio emblematico. Ero a Rimini, nello
stand dell’Ordine di Roma al Salone della giustizia svoltosi a dicembre scorso,
in compagnia del Presidente Conte, quando ad un certo punto dalla vicina
postazione del Tribunale di Roma si è avvicinata verso di noi una signora
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bionda. “Buon giorno” – ci ha detto – “sono un cancelliere del Tribunale e
mi volevo personalmente congratulare con voi e ringraziarvi di cuore per
quella ragazza che ci avete mandato, che è così brava, puntuale, disponibile
e cortese, oltre che gran lavoratrice, da essere invidiata da tutti i miei
impiegati!”. Un gesto che ci ha inorgoglito.
Le progressioni economiche e giuridiche che si sono concluse a fine anno
hanno lasciato, ovviamente, dei posti vacanti nella pianta organica. Una
pianta organica, peraltro, che – essendo stata approvata oltre 4 anni fa – è
diventata da subito inadeguata proprio per le competenze sopraggiunte ed
alle quali poc’anzi ho fatto cenno (cui si somma, ora, l’onerosissimo lavoro
che porterà la media-conciliazione), ma anche per l’esponenziale aumento
degli iscritti (nel 2007 erano 19.121, a fine 2010 sono 22.571). E dunque il
prossimo obiettivo è quello di ridisegnare una nuova dotazione organica,
anche per valorizzare adeguatamente quei dipendenti che, nel percorso delle
progressioni, si sono guadagnati sul campo una nuova qualifica: la quale
comporta però, conseguentemente, anche maggiori responsabilità gestionali
ed organizzative.
Una volta adottata una nuova dotazione organica, che deve passare al
vaglio del CNF cui spetta l’approvazione, potranno essere banditi ed espletati
i concorsi pubblici per la copertura dei posti risultanti vacanti, il che
permetterà di evitare il ricorso continuo a personale interinale e l’avvento di
una nuova generazione di dipendenti. Quella generazione – coadiuvata
dall’apporto insostituibile del personale già in servizio, che fa affidamento
sull’esperienza pregressa maturata sul campo – grazie alla quale si potranno
affrontare le sfide che il futuro ci sottoporrà.
Quest’anno ho avuto il privilegio di assistere ai tradizionali eventi che
l’Ordine organizza, nella veste di Consigliere Segretario: il che mi ha
permesso di partecipare direttamente e personalmente alla loro messa a
punto. Un osservatorio sicuramente di favore, che fa vivere le cose dal “di
dentro”. Mi riferisco non solo alla classica Cerimonia natalizia di premiazione dei giovani conferenzieri e dei colleghi con 50 e 60 anni di iscrizione,
ovvero alla tradizionale cena di gala di fine anno, ma anche a tante altre
occasioni nelle quali la presenza dell’Ordine di Roma s’è sentita (dal
Congresso nazionale forense, al Salone della giustizia, ai vari eventi di
solidarietà, alle visite di delegazioni straniere, ad esempio): ebbene in tutte
queste occasioni ho ammirato, sovente di nascosto ed in silenzio, quei
dipendenti che si facevano in quattro perché il Consiglio ottenesse una bella
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EDITORIALE
figura. Come quel ragazzino di bottega che si impegna col cliente, facendosi
vedere attivo, capace e disponibile, in assenza del “padrone”, in modo che la
“ditta” abbia un bel ritorno di immagine ed una meritoria pubblicità; come
il tranviere ci tiene, per il buon nome dell’azienda che gli dà lavoro, a
mostrarsi preparato ed accorto nel guidare il mezzo pubblico a lui affidato,
facendo in modo che l’utenza abbia un servizio comodo ed un viaggio
confortevole; come il vigile urbano porta la mano tesa al berretto per salutare
garbatamente uno straniero che gli chiede un’informazione, accennando un
sorriso che è, poi, quello di tutta la città che egli rappresenta; così il nostro
personale, quello migliore, quello che dimostra un attaccamento per l’Istituzione che gli dà da vivere (e non sputa nel piatto dove mangia), è apprezzato
ed ammirato dal popolo forense e dai fruitori del suo servizio in generale.
So bene che taluni colleghi si lamentano, a volte, di certi comportamenti
improntati non sempre a gentilezza, assunti da qualche dipendente incline
alla perenne polemica e che possono sfociare in episodi di maleducazione o,
peggio, di ottuso ostruzionismo: ma si tratta di casi sporadici che, a ben
vedere, avvengono in tutti gli ambienti di lavoro. Probabilmente si tratta di
quegli stessi impiegati che, nonostante vi sia oggi qualcuno che si occupi
finalmente del loro status, hanno sempre da mugugnare e da lamentarsi.
Quelli stessi che prima si dolgono del fatto che l’Ente non organizza loro corsi
di aggiornamento e poi, quando questi ci sono, li disertano. Pazienza.
Valorizziamo le attenuanti, nei contegni altrui, piuttosto che le aggravanti,
come dice saggiamente qualcuno.
Noi dobbiamo puntare sui migliori, sui collaborativi, su coloro che sono
orgogliosi di lavorare alle dipendenze dell’Ordine forense di Roma, sulle
nostre impiegate dal sorriso cordiale, sui funzionari che protraggono la
presenza in servizio ben oltre l’orario dovuto e non stanno a guardare
l’orologio, su chi non sosta vicino alla macchinetta del badge per mezz’ora
prima dell’uscita in attesa che arrivi il momento del big ben, su chi riduce la
pausa pranzo perché sulla sua scrivania ha un mucchio di pratiche da sbrigare,
su chi allo sportello esordisce dicendo “buon giorno avvocato, in cosa posso esserle
utile?”.
E’ di costoro, perché son patrimonio comune e quasi insostituibile (per la
professionalità che hanno maturato), che gli avvocati romani debbono essere
fieri.
Ed io lo sono.
Rodolfo Murra
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EDITORIALE
Il centenario del Palazzo di Giustizia1
Gentili Signore e Signori, questa meravigliosa giornata che ha ricorrenza
annuale e che costituisce la più importante festa dell’avvocatura romana,
quest’anno assume particolare valore poiché tra pochissimi giorni, e cioè il
4 gennaio 2011, ricorre il centenario della inaugurazione di questo splendido
Palazzo di Giustizia.
In quella fastosa cerimonia del 4 gennaio del 1911 alla quale parteciparono
re Vittorio Emanuele III e le massime Autorità dello Stato, il discorso
inaugurale fu pronunciato dall’ Avv. Fani, Ministro di Grazia e Giustizia
dell’epoca.
Egli, dopo aver esaltato l’alto compito svolto dagli insigni magistrati della
Corte Suprema di Cassazione, guida sicura del diritto, nel solco di una
gloriosa tradizione risalente ai fasti gloriosi dei glossatori e dopo aver
annoverato le nobili funzioni dell’Avvocatura, istituzioni entrambe degne di
una sede così prestigiosa, il ministro così si era espresso:
“ In questa solennità della giustizia, sarebbe mia colpa scordare l’ordine al
quale io medesimo mi onoro di appartenere.
Presidio di libertà nei liberi reggimenti – l’ordine degli avvocati- seppe nei
tempi di oppressione sollevarsi e resistere contro ogni maniera di tirannide.
Ma con i suoi studi, con la sua dottrina, con i giureconsulti che ne sono
l’orgoglio, esso Ordine seppe altresì dare a voi, insigni giudici, un contributo
perenne di sapienza e di lavoro che fu di conforto e di guida nelle autorevoli
decisioni vostre.
Magistratura e curia, nella costante ricerca del vero, furono e sono
sacerdoti di una medesima giustizia, ministri di una medesima legge.
E alla Curia di Roma è oggi specialmente rivolta la mia parola, a questa
curia che vide le sue origini prime in questa grande patria della giurisprudenza
in cui la casa del giureconsulto era ritenuta come “totìius oracolum civitatis”.
E questa Curia nel suo costume, per quel carattere di universalità che le
viene dalla tradizione di quel diritto, nel quale fu sempre maestra, è qui il
centro di tutte le Curie della penisola. Perché qui convengono in seno a lei
per l’esercizio del loro ministero, avvocati di ogni parte d’ Italia, ed essa li
accoglie con un sentimento che è della più intima colleganza fraterna, guidata
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EDITORIALE
solo dal culto di quelle leggi per cui Roma “communis patria est”.
E a questa Curia, così preclara per queste sue tradizioni, di cui serba vivo
il ricordo e l’onore, io, consegnandole in questo edificio la nuova sede, in
nome del Governo rivolgo il mio migliore augurio e il mio cordiale saluto”.
E’ trascorso un secolo da allora e, tra alterne fortune, nel turbinio delle
innovazioni legislative, nel progredire del mondo del Diritto e della Civiltà,
gli sponsali Magistratura – Avvocatura costituiscono una sicurezza per il
futuro.
E’ vero, può sicuramente affermarsi che le appassionate parole del ministro
Fani debbano ritenersi la celebrazione degli sponsali tra Magistratura e
Avvocatura, unite da un ideale che indissolubilmente li vincola sulla strada
del progresso e delle conquiste sociali.
Voglio ricordare che Wernerius Bononiens iudex, e cioè Irnerio giudice
bolognese, insigne giureconsulto del dodicesimo secolo ( a lui si devono la
nascita dell’Università e le glosse al Corpus iuris) prima di diventare “iudex”,
come risulta da documenti imperiali al tempo di Enrico V (1116 – 1118) era
stato “Causidicus”, cioè avvocato alla Corte della contessa Matilde di
Canossa.
Non mi resta che formulare solo un augurio: che si vada sempre avanti
insieme, Magistratura e Avvocatura, verso traguardi più luminosi.
Giovanni Cipollone
1
Pubblichiamo l’intervento di Giovanni Cipollone, decano del nostro Consiglio,
durante la manifestazione svoltasi sabato 18 dicembre 2010, in occasione della
XXXIII conferenza dei giovani avvocati, della consegna delle medaglie ricorso ad
Avvocati e Magistrati e delle toghe d’onore ai vincitori della scuola Forense.
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PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE
RIEPILOGO DELLE PRESENZE CONSILIARI
settembre, ottobre, novembre e dicembre 2010
Conte
Murra
Gianzi
Cassiani
Cipollone
Barbantini
Fasciotti
Nesta
Condello
Graziani
Vaglio
Rossi
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Di Tosto
Arditi di Castelvetere
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PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE
ELENCO PRESENZE CONSIGLIERI
Numero Adunanze svolte: n. 56
(dal 19 febbraio 2010 al 30 dicembre 2010)
Murra ..................................................
Fasciotti ..............................................
Conte ..................................................
Gianzi .................................................
Graziani ..............................................
Cipollone ............................................
Arditi di Castelvetere .........................
Rossi ...................................................
Di Tosto ..............................................
Vaglio .................................................
Condello .............................................
Nesta ...................................................
Barbantini ...........................................
Cere’ ...................................................
Cassiani ..............................................
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08/02/2011, 17.03
IL FATTO
Considerazioni in occasione della Assemblea
Ordinaria per l’approvazione del bilancio
Roma, 10 giugno 2010
Qualche giorno fa sul sito del nostro Consiglio è apparso un articolo a mia firma
dal titolo “L’ultimo editoriale” di Giovanni Cipollone.
Tutto potevo immaginare ma non di ricevere al mio studio telefonate di colleghi
che chiedevano notizie sul mio decesso.
Desidero rassicurarli di essere vivo e vegeto e che secondo le previsioni dovrete
sopportarmi ancora per molti e molti anni.
Il mio articolo metteva invece in risalto che probabilmente l’ultimo requiem era
per l’Avvocatura.
Il mio disappunto faceva riferimento alla decisione della Assemblea precedente
a quella odierna che ha bocciato nella sua interezza il bilancio preventivo e quindi
anche la voce relativa alle spese da sostenere per la pubblicazione delle due riviste
che dirigo e cioè “Temi Romana” e “Foro Romano”.
Tutti hanno il diritto di dissentire ma credo che la critica debba essere
costruttiva, altrimenti si sfocia nel più bieco nichilismo.
Avere espresso, nella precedente assemblea, un voto negativo sul bilancio
preventivo, coinvolgendo in tale diniego anche la pubblicazione delle nostre due
riviste, costituisce un “vulnus” del tutto inaccettabile.
Le due riviste sono un veicolo necessario – anzi indispensabile – per il rapporto
diretto, costante e produttivo, tra l’Ordine e gli Avvocati, oltre ad assumere una
specifica valenza di contenuto culturale, che non si può avere con un’arida
enunciazione a mezzo internet.
Chiedo la Vostra collaborazione!
Prima di alzare in alto il cartellino di colore purpureo, rinnegando le nostre
tradizioni culturali e letterarie, bisogna pensarci bene.
Non vorrei affidare al vento tumultuoso di questa assemblea quello che
potrebbe essere il nostro ultimo editoriale.
Grazie.
Giovanni Cipollone
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 7 SETTEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti degli
Avv.ti (omissis) e (omissis)
Proc. disc. n. (omissis)nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sul messaggio di
ringraziamento del Dott. Ernesto Lupo, Primo Presidente della Corte di Cassazione, per
gli auguri ricevuti in occasione della prestigiosa nomina.
Il Consiglio ringrazia il Presidente e lo
delega a prendere contatto per un incontro.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 25
agosto 2010, con la quale comunica che il 18
settembre 2010, ore 9.30, si terrà la riunione
dei Presidenti degli Ordini degli Avvocati presso il Complesso Monumentale del Santo Spirito in Saxia per discutere sulle osservazioni
pervenute relativamente alla Proposta di Regolamento sulle Specializzazioni.
Il Consiglio ne prende atto e invita i Consiglieri ad intervenire.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Verica Trstrenjak, Avvocato Generale della
Corte di Giustizia UE, pervenuta in data 23
agosto 2010, con la quale chiede che siano
tenute in considerazione le sue conclusioni
sull’interpretazione della questione sull’accesso alla professione di Avvocato in Spagna.
Il Consiglio delega i Consiglieri Barbantini
e Condello per esame e relazione.
- Il Presidente riferisce sull’invito pervenuto
il 3 agosto 2010 dall’Ufficio del Cerimoniale
del Comune di Roma, per partecipare all’incontro -rivolto alle categorie produttive- che si
svolgerà il prossimo 20 settembre in occasione
della ricorrenza dei 140 anni di Roma Capitale.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Segretario a partecipare.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 26
agosto 2010, con la quale comunica la presentazione del vademecum sui Consigli Giudiziari per il giorno 15 settembre p.v., dalle ore
14.30 alle ore 16.30.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Cipollone.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Marco Di Lotti, pervenuta in data 6 agosto
2010, con la quale chiarisce la propria posizione in ordine alla sua disponibilità alla correzio-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ne degli elaborati dei partecipanti della Scuola
Forense “Vittorio Emanuele Orlando”.
Il Consiglio ne prende atto e manda ai
Consiglieri Condello e Rossi.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Ezio Germani, Responsabile dell’Ufficio Affari Generali del Consiglio Nazionale Forense,
pervenuta in data 6 agosto 2010, con la quale
chiede di comunicare la disponibilità per il
prossimo 17 settembre 2010 a partecipare ad
una riunione del Comitato organizzatore del
XXX Congresso Nazionale Forense di Genova.
Il Presidente riferisce, inoltre, sulla risposta
già inoltrata dall’Avv. Renzo Menoni di Parma, pervenuta in pari data, con la quale comunica che per lo stesso giorno del 17 settembre,
a Velletri, è già stata fissata l’Assemblea Nazionale dell’U.N.C.C. alla quale parteciperanno
molti Presidenti degli Ordini ai quali è stato
rivolto l’invito del Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto e invita i Consiglieri a partecipare.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Ezio Germani, Responsabile dell’Ufficio Affari Generali del Consiglio Nazionale Forense,
pervenuta in data 26 agosto 2010, con la quale
comunica che è fissato un incontro per il 18
settembre 2010, alle ore 12.00, di tutte le
componenti dell’Avvocatura per discutere sulla
Riforma della disciplina della professione di
avvocato e riforma della Giustizia.
Il Consiglio ne prende atto e invita i Consiglieri a partecipare.
- Il Presidente riferisce sulla nota degli
Avv.ti Andrea e Simone De Petris, anche a
nome di altri colleghi, pervenuta in data 5
agosto 2010, con la quale ringraziano il Consiglio per essere riusciti a raccogliere 19.000,00
euro in occasione della manifestazione di beneficienza svoltasi lo scorso 15 luglio, anche
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grazie al patrocinio e al contributo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. La
suddetta somma sarà devoluta al centro educativo giovanile gestito dalla Suore Dorotee in
San Paolo del Brasile.
Il Consiglio ne prende atto apprezzando
ancora l’opera e l’iniziativa dei Colleghi Andrea e Simone De Petris.
- Il Presidente riferisce sulla nota della Soc.
Lextel –Servizi Telematici per l’Avvocatura-,
pervenuta in data 9 agosto 2010, con la quale
presenta l’offerta per la gestione informatica
della lista per i difensori d’ufficio, ex art. 97, 4°
co., c.p.p.
Il Consiglio ne prende atto e delega i
Consiglieri Condello e Graziani.
- Il Presidente comunica che il Dott. Luca
Palamara, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e il Dott. Marco Mancinetti,
Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati – Sezione di Roma, hanno confermato la
loro presenza per l’incontro del 23 settembre
prossimo alle ore 15.00 in sede di adunanza
consiliare.
Il Consiglio ringrazia il Presidente per l’organizzazione dell’incontro.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Guido Catenacci, Presidente
della Corte di Assise di Appello di Roma,
pervenuta in data 27 agosto 2010, con la quale
comunica che in data 16 settembre 2010 si
procederà all’imbussolamento delle schede dei
Giudici Popolari ordinari e supplenti destinati
al servizio nel biennio 1° settembre 2010 – 31
agosto 2012. A tale scopo invita il Consiglio a
designare un proprio rappresentante affinchè
partecipi alle suddette operazioni.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Arditi di Castelvetere a partecipare.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in
data 3 settembre 2010, con la quale comunica
che in data 13 settembre 2010 si procederà
all’imbussolamento delle schede dei Giudici
Popolari biennio 2010 – 2012 per la Corte di
Assise. A tale scopo invita il Consiglio a designare un proprio rappresentante affinchè partecipi alle suddette operazioni.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Arditi di Castelvetere a partecipare.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 30 luglio 2010, relativa all’esposto
presentato all’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato nei confronti del CEPU per
la pubblicità relativa al frequente annuncio
pubblicato dal titolo “Diventa Avvocato senza esame di abilitazione”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Claudio Varrone, Presidente
della Commissione Tributaria Regionale del
Lazio, pervenuta in data 4 agosto 2010, con la
quale chiede di inviare entro il 15 settembre
2010, una terna di nominativi per il rinnovo
dell’organo collegiale del Garante del Contribuente.
Il Consiglio designa gli Avv.ti Bruno Lo
Giudice, con studio a Roma, in Via Ottaviano
n. 42, Ettore Valenti, con studio a Roma, in
Via Duilio n. 13, e Roberto Zazza, con studio
a Roma, in Via Cola di Rienzo n. 28.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 2 agosto 2010, con la quale chiede
ai Presidenti delle Camere e al Presidente del
Consiglio dei Ministri l’immediata ricalendarizzazione in aula al Senato della riforma pro-
fessionale, l’abbandono di soluzioni disorganiche ed estemporanee e il rispetto della legge
che prescrive la consultazione del Consiglio
Nazionale Forense sulle riforme della giustizia.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 1° agosto 2010, accompagnatoria della lettera aperta con la quale propone lo stato di agitazione su giustizia
civile, mediaconciliazione obbligatoria, riforma forense e autonomia delle Casse professionali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 2
agosto 2010, con la quale lamenta le disfunzioni dell’Ufficio Iscrizioni a Ruolo Generale
presso il Tribunale Civile di Roma. Chiede,
pertanto, l’intervento del Consiglio a tutela
della dignità professionale della classe forense.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario al riscontro.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Raffaella Di Marzio dell’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici –
O.N.A.P.- con a quale chiede il patrocinio del
Consiglio per il convegno internazionale dal
titolo “Nuovi culti e sette nelle società: prevenire, informare, assistere” –per il quale è prevista una quota di iscrizione e partecipazione ai
lavori- organizzato di concerto con altre Associazioni internazionali del settore, che si svolgerà a Ciampino (RM) il 18 e 19 settembre
prossimi presso l’Istituto Madonna del Carmine “Il Carmelo”. La Dott.ssa Di Marzio chiede, inoltre, la partecipazione del Presidente
nonchè di divulgare l’evento presso gli iscritti
attraverso il sito istituzionale.
Il Consiglio concede il patrocinio morale.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 9 SETTEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Esami avvocato – sessione 2010 – nomina
dei Commissari
- Il Presidente propone di nominare quale
Presidente della Prima Sottocommissione per
gli esami di avvocato –sessione 2010- il Prof.
Avv. Mario Sanino, già Consigliere, Consigliere Tesoriere e Commissario Straordinario
dell’Ordine di Roma e Consigliere Segretario
del Consiglio Nazionale Forense. Il Presidente
riferisce che il Prof. Avv. Mario Sanino ha
insegnato “Istituzioni di Diritto Pubblico” nella
facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Venezia “Ca’ Foscari”
dall’anno accademico 1993-1994 all’anno accademico 1999-2000; ha insegnato “Ordinamento professionale e deontologia” nella facoltà di Giurisprudenza della Luiss-Libera
Università degli Studi Sociali Guido Carli di
Roma, dall’anno accademico 1995-1996 all’anno accademico 1997-1998; ha insegnato
“Istituzioni di Diritto Pubblico” nella Facoltà
di Economia dell’Università degli Studi di
Bologna, sede di Rimini nell’anno accademico 2001-2002; è docente nella Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione dove tiene
corsi sulla “Giustizia Amministrativa”; fa parte del Consiglio Direttivo della Scuola di Specializzazione per le professioni legali della
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: in particolare
è coordinatore dell’insegnamento del Diritto
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Amministrativo; ha fatto parte della Giunta
del Dipartimento di Scienze giuridiche della
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; è stato componente della Commissione di riforma delle
Autorità Indipendenti del Ministero della Funzione Pubblica; è autore di numerose pubblicazioni giuridiche.
Il Consiglio dato atto, nel congratularsi
con il Presidente per la scelta e ringraziando
anticipatamente il collega Mario Sanino, approva la proposta e delibera la nomina del
medesimo quale Presidente della Prima Sottocommissione per gli esami di avvocato –Sessione 2010- il Prof. Avv. Mario Sanino, dando
mandato al Consigliere Segretario per l’opportuna comunicazione.
Il Consiglio
- Vista la richiesta di designazione dei
Componenti della Commissione Distrettuale
per l’Esame di Abilitazione alla professione di
Avvocato per l’anno 2010;
- Tenuto conto delle indicazioni degli altri
Consigli degli Ordini Forensi del Distretto
romano e della disponibilità in via breve raccolte tra i designabili;
designa
i seguenti Avvocati quali Presidenti e Componenti, effettivi e supplenti, della Commissione:
DISTRETTO DELLA CORTE DI
APPELLO DI ROMA
Commissione di esami di avvocato
anno 2010
I SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Mario SANINO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Francesco STORACE
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Avv. Claudio COGGIATTI
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Roberto AFELTRA
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Giulia TERSIGNI
Componente supplente
- Ordine Cassino
Avv. Giuseppe RAPPAZZO
Componente effettivo
- Ordine Roma
II SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Andrea DI PORTO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Francesco LODISE
Componente supplente
- Ordine Velletri
Avv. Maria Rosaria GALELLA
Vice Presidente supplente
- Ordine Frosinone
V SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Giuseppe VONA
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Mauro GIOVENTU’
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Giacomo AUGENTI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Ennio LUPONIO
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Massimo GRUARIN
Componente effettivo
- Ordine Roma
III SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Titta MADIA
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Angelo GALASSI
Componente supplente
- Ordine Frosinone
Avv. Gigliola MARCHI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
VI SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Giuseppe PIAZZA
Vice Presidente effettivo
- Ordine Velletri
Avv. Lorenzo ATTOLICO
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Andrea MESIANO
Componente supplente
- Ordine Civitavecchia
IV SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Gian Domenico CAIAZZA
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Nicola COLAVITA
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Adriana BOSCAGLI
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Sabrina RESTA
Componente supplente
- Ordine Latina
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
VII SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Claudio LUCCHI
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Nicolino SCIARRA
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Domenico Maria ORSINI
Componente supplente
- Ordine Rieti
X SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Filippo BOVE
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Paolo MARIOTTI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Lorena TROMBETTA
Componente supplente
- Ordine Tivoli
Avv. Paolo GALLINELLI
Componente effettivo
- Ordine Roma
VIII SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Luca GIUDETTI
Vice Presidente effettivo
- Ordine Latina
Avv. Anna FABIANI
Componente supplente
- Ordine Viterbo
Avv. Antonio Giuseppe PITITTO
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
XI SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Antonello CECCHINI
Vice Presidente effettivo
- Ordine Viterbo
Avv. Marianna Rita DE CINQUE
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Alessandro ZAMPONE
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Fabrizio FORCINELLA
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Manuela MACCARONI
Componente effettivo
- Ordine Roma
IX SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Massimo LAURO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Angelo CUTOLO
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Maurizio MIGLIORELLI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
XII SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Egidio MUROLO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Gian Nicola IARICCI
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Paola CARELLO
Vice Presidente supplente
- Ordine Cassino
Avv.Giorgio Marcello PETRELLI
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Avv. Andrea BERNARDINI
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Vincenzo DE NISCO
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Alberto BONU
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Andrea LOCATELLI
Componente effettivo
- Ordine Roma
XIII SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Carlo CHIATTELLI
Vice Presidente effettivo
- Ordine Rieti
Avv. Franco CICCHIELLO
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Francesco M. CARDOSI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Oreste ROSSI
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Arturo BENIGNI
Componente supplente
- Ordine Roma
XIV SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Celestino GNAZI
Vice Presidente effettivo
- Ordine Civitavecchia
Avv. Rossana LANIA
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Antonella SCANO
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Francesco CATARCI
Componente supplente
- Ordine Roma
XV SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Sebastiano BRIGANTI
Vice Presidente effettivo
- Ordine Tivoli
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente comunica che il prossimo 13
settembre ha fissato un incontro con il Dott.
Ernesto Lupo, neo eletto Primo Presidente
della Corte di Cassazione.
Il Presidente invita i Consiglieri a partecipare all’incontro.
I Consiglieri ne prendono nota.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Fabio Massimo Pallottini, Commissario Straordinario dell’Arsial, Agenzia Regionale per lo
Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del
Lazio dell’As-sessorato all’Agricoltura della
Regione Lazio, pervenuta in data 8 settembre
2010, con la quale chiede una rosa di candidati
esperti in materia di appalti pubblici e di
diritto amministrativo, per la composizione
della commissione di valutazione delle offerte
per le procedure di gara bandite dall’Agenzia,
ai sensi del disposto dell’art. 84 del D.Lgs. n.
163/2006 e s.m.i.
Il Consiglio designa gli Avv.ti Roberto
Giovanni Aloisio, con studio a Roma, in Viale
Liegi n. 42, Antonio Caliò, con studio a Roma,
in Viale Libia n. 98, Giovanni Cocconi, con
studio a Roma, in Via Ciro Menotti n. 1,
Andrea De Petris, con studio a Roma, in
Piazza Martiri di Belfiore n. 2, Enrico Gamba,
con studio a Roma, in Via del Casale Strozzi n.
31, Stefano Gattamelata, con studio a Roma,
in Via di Montefiore n. 22, Giuseppe Lepore,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
con studio a Roma, in Via Polibio n. 15, Marco
Lucente, con studio a Roma, in Via Crescenzio n. 20, Filippo Paris, con studio a Roma, in
Via Sabotino n. 2/a, Carlo Priolo, con studio
a Roma, in Via Terenzio n. 10, Massimo
Ranieri, con studio a Roma, in Via di Monte
Giordano n. 2, Vincenzo Federico Sanasi d’Arpe, con studio a Roma, in Via del Corso n. 117,
Domenico Tomassetti, con studio a Roma, in
Via Pierluigi da Palestrina n. 19.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 8 settembre 2010, relativa alla riunione della Commissione di Manutenzione che si terrà il giorno 16
settembre 2010, ore 10.30, nella quale verranno trattati, tra i vari punti all’ordine del giorno,
l’esito della revoca di assegnazione dei locali al
Consiglio e la nota dell’Agenzia del Demanio
in merito al ricorso presentato dal Consiglio
nei confronti della stessa e della Commissione
di Manutenzione.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario.
- Il Presidente riferisce sulle note del Dott.
Ezio Germani dell’Ufficio Affari Generali del
Consiglio Nazionale Forense, pervenute in
data 1 e 2 settembre 2010 con le quali, a
rettifica della precedente comunicazione pervenuta il 1° agosto, comunica la convocazione
del Comitato organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense di Genova per sabato 25
settembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Titta Madia, pervenuta in data 9 settembre
2010, con la quale si duole del fatto che il
Consiglio ha disdetto l’abbonamento alla rivista periodica “Gli Oratori del Giorno”, dal
medesimo curata, e chiede l’autorizzazione
all’invio in omaggio della rivista.
Il Consiglio ne prende atto, ovviamente
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accetta e delega il Consigliere Segretario a
ringraziare formalmente il Collega Madia e
comunque il Presidente Conte si riserva di
telefonare all’Avv. Madia indimenticato ex
Consigliere.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Mario Maria Mirri, pervenuta in data 9 settembre 2010 con la quale, facendo riferimento alla
pubblicazione del suo editoriale, elogia il lavoro svolto dai Consiglieri dell’Ordine in favore
dei Colleghi romani e propone di sensibilizzare il mondo forense attraverso aiuti alla popolazione pakistana colpita da calamità naturali,
per abolire la pena di morte nel mondo e,
soprattutto, per abolire la pena per lapidazione in Iran.
Il Consiglio ne prende atto, ringrazia e
garantisce il proprio impegno nella sensibilizzazione richiesta.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 9 settembre 2010, con la quale si
complimenta per l’enorme lavoro svolto finora dal Consiglio e per la delibera di sospensione di tutte le richieste di iscrizione nell’albo
degli “abogados”.
Il Consiglio ne prende atto.
Approvazione dei verbali nn. 37 e 38 delle
adunanze del 4 agosto e del 7 settembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 37 e 38 delle adunanze del 4 agosto
e del 7 settembre 2010.
Proc. disc. nn. (omissis)-(omissis)-(omissis)
nei confronti dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta comunicano di aver integrato la Com-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
missione Diritto Amministrativo inserendo
l’Avv. Tommaso Pallavicini.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Nesta comunicano di aver integrato la Commissione Diritto e Procedura Civile inserendo
l’Avv. Francesco Serrao.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica di aver integrato la Commissione
Cultura e Sport inserendo l’Avv. Laura Rigoni.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Rossi comunica di aver
integrato i Componenti della Commissione
Deontologica con l’Avv. Marco Balata.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver partecipato, insieme al Consigliere Nesta,
alla manifestazione “L’amnistia Togliatti” svoltasi nel Cilento, nel Comune di Torre Orsaia,
il 20 agosto 2010. L’evento, organizzato dalla
Camera Penale di Vallo della Lucania e dal suo
Presidente Avv. Marco Fimiani, si colloca all’interno della manifestazione “Processi alla
Storia” che si svolge usualmente d’estate nella
citata località. Il Presidente della giuria è stato
designato nella persona del Dott. Ernesto Lupo,
neo Primo Presidente della Suprema Corte di
Cassazione, che è stato affiancato dalla Dott.ssa
Elisabetta Garzo (Presidente del Tribunale di
Vallo della Lucania), dal Dott. Antonio Maglione (Presidente di Sezione di Corte d’Appello a Genova), dal Dott. Nicola D’Angelo
(Magistrato anch’egli) e dal noto penalista
partenopeo Raffaele Quaranta. Il ruolo dell’accusa è stato impersonato dall’Avv. Gaetano Di Vietri e dal Magistrato Dott. Antonio
D’Amato, mentre quello della difesa è stato
assunto dall’Avv. Franco Maldonato e dal
Consigliere Nicola Graziani (del Tribunale di
Vallo). Il consulente tecnico d’ufficio è stato il
Prof. Mimmo Franzinelli, autore del libro,
edito da Mondadori, dal titolo “L’amnistia
Togliatti” dal quale ha preso spunto l’evento
in questione.
La manifestazione ha visto un’enorme affluenza di pubblico, il quale è rimasto in piedi
al momento della lettura della sentenza (assolutamente equilibrata ed arguta) da parte del
Presidente della giuria.
C’è stato anche un simpatico seguito conviviale, la domenica seguente, organizzato su
una magnifica spiaggia cilentana dalla Dott.ssa
Giacoma Gagliardo.
Il Consiglio ne prende atto e si congratula
con gli organizzatori ed i partecipanti.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Barbara Aquilani, Alessandra Arpaia, Simone Attianese, Luca Antonio Casini, Chiara Cifola, Giammarco Di
Raimo, Claudio Di Tullio, Giuseppe Ferrante,
Alessandro Ferri, Domenico Gentile, Anna
Maria Gualtieri, Katia Salvatrice Guida, Diana
Iovanna, Daniela La Gamma, Laura Laurenti,
Umberto Liberati, Pierluigi Lucattoni, Alessandra Lugli, Patrizia Maietta, Cristina Mancielli, Francesca Monarca, Maria Sole Montagna, Jennifer Palombaro, Angelina asquali,
Andrea Renato, Patrizia Saggese, Riccardo
Salvioni, Salvatore Fulvio Sarzana di S. Ippolito, Ciro Sindona, Simona Speranza, Carlo
Testa, Stefano Toraldo, Simone Vignola, Stefano Zannini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Alberto Bucci, Presidente del
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Consorzio per il Diritto di Famiglia “Family
Law Consortium”, pervenuta in data 6 settembre 2010, con la quale comunica che alcuni
componenti dell’Associazione parteciperanno a una rubrica fissa –con cadenza quindicinale e della durata di circa venti muniti- all’interno della trasmissione “Lungometraggio”
sull’emittente televisiva “Televita 62”.
Il Consiglio ne prende atto.
Formazione elenco di difensori per il
patrocinio a spese dello Stato nei
procedimenti giudiziari civili e
amministrativi e negli affari di volontaria
giurisdizione
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi. Si delibera,
inoltre, di non ammettere nell’elenco suddetto ai sensi del comma 2 c) dell’art. 81 D.P.R.
115/2002 l’Avv. (omissis).
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Barbantini e Condello relazionano sulle problematiche relative all’iscrizione ex art. 6 del D.Lgs. 96/2001 e sulla
precedente delibera del Consiglio riguardanti
coloro che hanno conseguito l’abilitazione
all’esercizio della professione forense in un
Paese facente parte della Comunità Europea
(nello specifico in Spagna) ove la legislazione
di quel Paese non prevede il superamento di
alcun esame per ottenere detta abilitazione:
all’esito il Consiglio assume la delibera che
segue.
Il Consiglio
dopo ampia discussione alla quale hanno partecipato tutti i Consiglieri presenti;
- vista la delibera del 29 luglio 2010;
- rilevato che, con detta delibera, ha deciso
di sospendere le domande di iscrizione da tale
data procedendo a un approfondimento e
all’acquisizione delle informazioni;
- rilevato, inoltre, che il Consiglio ha deli-
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berato di riesaminare tutte le iscrizioni fino a
oggi effettuate ex art. 6 del D.Lgs. 96/2001;
- considerato che per ottemperare agli adempimenti di cui alla delibera è necessario procedere alla convocazione degli avvocati iscritti
ex art. 6 del D.Lgs. 96/2001;
- considerato che è necessario, inoltre,
procedere alla convocazione di coloro che
hanno fatto richiesta di iscrizione e non è stata
ancora deliberata;
dispone
di convocare gli avvocati iscritti ex art. 6 del
D.Lgs. 96/2001 e coloro che hanno presentato
la domanda assegnando ai Consiglieri, come
da elenco allegato (all. n. 2) l’adempimento
necessario per l’indagine informativa delle singole posizioni sulle seguenti problematiche:
1. quando e dove è stata conseguita la
laurea in Giurisprudenza in Italia;
2. quanti e quali esami sono stati sostenuti nel Paese Comunitario, presso quale Paese e
presso quale Università;
3. quando e dove è stata ottenuta l’abilitazione;
4. quando e dove è stato iscritto nell’Albo degli Avvocati o in Albo analogo previsto
dal Paese Comunitario;
5. quali esperienze sono state acquisite in
detto Paese nello svolgimento di attività professionale e quale formazione professionale è
stata acquisita;
6. se e quali atti sono stati redatti in
collaborazione con il dominus;
7. presso quale studio italiano è stata effettuata la pratica forense;
8. quale è il grado di conoscenza, parlata
e scritta, della lingua di quel Paese;
9. quale è il motivo per cui intende esercitare in Italia anzichè nel Paese dove è stata
ottenuta l’abilitazione alla professione forense;
10. quanti e quali atti ha predisposto da
quando è stato iscritto nell’Albo degli Avvocati di Roma (per coloro che sono già iscritti).
Il Consiglio dispone, altresì, di comunica-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
re la propria delibera del 29 luglio scorso a tutti
gli Ordini Forensi d’Italia e delega il Presidente
e il Consigliere Segretario a inviare una mail ai
Colleghi romani a fronte delle tante richieste
di intervento/chiarimenti giunti al Consiglio
in questi ultimi sei mesi.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.16)
Passaggi dalla Sez.Spec. n.96/2001
all’Albo Ordinario
(n.6)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.4)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.10)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento(n.1)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.3)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.40)
Abilitazioni
(n.11)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.6)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.2)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.2)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.7)
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che ha
ricevuto dal responsabile del Centro Studi,
con riferimento alla liberazione della sede di
Via Valadier, l’elenco degli oggetti che sono
suscettibili di essere portati in discarica o regalati oppure di allestire una piccola biblioteca
cartacea nel piano seminterrato.
Il Consigliere Di Tosto si duole del fatto
che non gli viene data la parola e alle ore 17.10
esce dall’Aula.
Il Consigliere Cerè ricorda il proprio dissenso per la chiusura della sede di Via Valadier. Propone di pubblicare sul sito una notizia con cui divulgare la possibilità che gli
iscritti possano ritirare a propria scelta i periodici e riferisce di non essere d’accordo ad
allestire una piccola biblioteca nel piano seminterrato del Palazzo di Giustizia.
Prende la parola il Consigliere Segretario il
quale condivide e approva l’operato del Consigliere Tesoriere, il quale si sta impegnando
per ottimizzare le tempistiche per il rilascio
della sede di Via Valadier che grava sugli
Avvocati romani con un canone di locazione
elevatissimo. Condivide che si possa pubblicare sul sito la richiesta del Consigliere Cerè
purchè tutto sia fatto entro un termine temporale per evitare di perdere altro tempo. Il
Presidente si associa a quanto detto dal Consigliere Segretario così come i Consiglieri Fasciotti e Rossi.
Il Consiglio approva la proposta di pubblicare sul sito internet un avviso con cui divulgare la facoltà che gli iscritti hanno di poter
ritirare a propria scelta i periodici dalla sede di
Via Valadier, entro un termine perentorio e
sino a esaurimento. Dichiara immediatamente esecutiva la presente delibera.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che sulla
formazione a pagamento è arrivata una mail
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da parte dell’Associazione “Avvocati romani”
per un corso dal costo di 120,00 Euro nel quale
figura relatore il Consigliere Vaglio (cui è
riconducibile allo stesso Consigliere), che invero da oltre due anni cavalca una campagna
contro i crediti formativi a pagamento e poi
partecipa come relatore in quelli dove i colleghi debbono pagare una quota di iscrizione.
Il Consigliere Vaglio, in merito all’ennesima provocazione ricevuta dal Consigliere Gianzi, in questo caso relativamente alla propria
posizione sui crediti formativi, fa rilevare quanto segue:
“- scelte e iniziative di Associazioni delle
quali sono un semplice associato, non possono certamente essere a me imputate. Pur facendo rilevare che nel caso in specie si tratta di
Corsi di perfezionamento e qualificazione
professionali non obbligatori e non di semplice aggiornamento, ribadisco che a dette decisioni non ho concorso in alcun modo.
- La mia eventuale partecipazione, in qualità di relatore, a detti corsi è svolta nell’esclusivo interesse dei Colleghi e infatti per essa
non è previsto che io percepisca alcun compenso.
- Sono sempre stato contrario, e lo ribadisco in questa sede, alla formazione a pagamento. L’Associazione Agire e Informare, l’unica a
me riferibile, ha infatti organizzato e sta continuando ad organizzare numerosissimi eventi formativi, completamente gratuiti.
Rinnovo infine l’invito al Consiglio a non
disperdere le forze in sterili polemiche personali, ma a concentrarsi sulle iniziative in favore della Categoria, considerando le osservazioni dell’opposizione non come ostili critiche
ma come contributo ad una attività più efficace.
In relazione a tale argomento, all’interno
del Consiglio negli ultimi tempi abbiamo purtroppo potuto constatare un ulteriore deterioramento dei rapporti ed una serie di infamanti
accuse che riguardano la mia attività e quella
dell’opposizione in genere. In considerazione
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di ciò, a difesa dell’onorabilità della mia persona e del mio operato, sono stato costretto
anche a presentare un esposto al Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Perugia.
Tuttavia, il bene che voglio all’Avvocatura
mi spinge nuovamente a tentare di impostare
con voi un rapporto franco e costruttivo il
quale, sono convinto, porterà giovamento a
noi tutti e all’azione del Consiglio.
Mi si rimprovera un atteggiamento sleale e
trasgressivo rispetto alla mia posizione di Consigliere. Ma io vi chiedo: in questo Consiglio,
quale spazio effettivo viene lasciato all’opposizione? Andate a vedere che fine hanno fatto
tutte le mie osservazioni. E’ proprio un simile
comportamento che non lascia spazio ad
un’azione democratica e costruttiva di opposizione.
Le più elementari regole democratiche ci
dicono che è interesse di chi governa valorizzare adeguatamente l’opposizione. Quanto
più essa è debole numericamente, tanto più
chi governa deve darle il modo di far sentire la
propria voce, nel suo stesso interesse.
Quali strumenti ha avuto finora l’opposizione? Quale visibilità? Ciò, in questo Consiglio non avviene. E voi tutti, in coscienza, lo
sapete bene.
Di conseguenza chi, come me, dissente da
alcune iniziative e sente il dovere civile e
democratico di opporsi, non ha altro spazio se
non quello di denunciare la situazione.
Sono sicuro che il vostro comportamento
sia scaturito dalle migliori intenzioni di fare il
bene dell’Avvocatura, e mi auguro che questo
mio chiarimento sia servito a farvi comprendere la situazione anche dal mio punto di
vista. Faccio appello, quindi, alla vostra sensibilità affinchè sia dato alla opposizione il
ruolo e la visibilità che essa merita.
Chiedo pertanto che all’opposizione, vista la sua considerevole minoranza numerica,
sia consentito di aprire e gestire un Forum
ufficiale, autorizzato dal Consiglio dell’Ordine e ospitato su un sito neutrale, a ciò apposi-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tamente dedicato. Il Forum in oggetto sarà
utilizzato per la consultazione della “base” su
tutti gli argomenti ritenuti interessanti. Ciò,
ovviamente, con il formale impegno che su
detto Forum non si esprimeranno giudizi sull’operato del Consiglio e che esso non sarà in
alcun modo utilizzato strumentalmente ma
servirà soltanto a fare da ponte tra la “base” ed
il Consiglio stesso, permettendo a quest’ultimo di operare nel modo più rispondente ai
desideri dei Colleghi.
Come vedete, le mie proposte sono costruttive. Tuttavia, se esse sistematicamente
non vengono accettate, non avrò altro modo
di fare opposizione che quello che ho fatto
finora. E la responsabilità di ciò non sarà mia”.
Il Consigliere Barbantini prende atto dell’intervento del Consigliere Vaglio ma la cosa
che lo disturba è che a distanza di vari mesi
dall’insediamento del Consiglio egli parli ancora e sempre di “opposizione” e di “maggioranza”. Egli ricorda che molte volte ha votato
a favore di proposte che sono venute dallo
stesso Consigliere Vaglio, ma non può accettare questi distinguo che denotano la volontà
di autoemarginarsi del Consigliere Vaglio e di
non operare nell’interesse comune del Consiglio. Chiede, infine, al Presidente di riappropriarsi del potere di dare lui la parola ai Consiglieri per evitare che in argomenti di dibattito
vi sia un sovrapporsi di voci. Fino agli ultimi
Consigli di luglio il Presidente ha fatto seguire
un ordine rigoroso nel dare la parola e togliendola, se del caso e, quindi, il Consigliere Barbantini prega il Presidente di ripristinare tale
rigore.
Il Consigliere Rossi prende atto dell’intervento del Consigliere Vaglio e, al di là della
prolusione autoreferenziale e anche vittimistica sopraindicata e riallacciandosi all’apertura
del Consigliere Tesoriere, è costretta a verificare che, in tema di aggiornamento professionale, è lui stesso a dimostrare di aver finalmente
recepito l’utilità dei corsi di formazione e la
previsione dei crediti (dopo tanto clamore
fatto sugli stessi) e auspica che, d’ora in poi,
muti la propria opinione nonchè il proprio
voto ogni qualvolta, nel Consiglio, si deve
esprimere il consenso all’accreditamento di
seminari e convegni. Condivide quanto osservato dal Consigliere Barbantini sugli “schieramenti” e aggiunge che è prassi del Consigliere
Vaglio distorcere le informazioni agli iscritti,
con ciò non mirando affatto al bene dell’Istituzione. Basta ricordare quanto avvenne con
la comunicazione sulla formazione, sul portale del Consigliere Condello, sulla Scuola Forense, sul pubblicare le delibere ancora non
approvate dal Consiglio. La richiesta fatta dal
Consigliere Vaglio di avere uno “spazio forum” sul sito, si commenta da sè: il sito è di
tutto il Consiglio e non è fatto per divisioni
elettorali. Il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Cipollone, Fasciotti e Graziani si associano a quanto correttamente dedotto dal Consigliere Rossi.
Il Consigliere Cerè, pur condividendo che
il termine “opposizione” non è corretto, afferma che è evidente che in questo Consiglio si
fanno discriminazioni a danno di pochi, con
pregiudizio per l’armonia. Sistematicamente
il Presidente impedisce di parlare, si rivolge
alla stessa Consigliere Cerè con espressioni
sconvenienti, richiamandola ogni volta alla
conferenza dei propri interventi. Ella comunica di essere oggetto di volgari accuse e offese
personali all’interno del Consiglio. Si associa a
quanto osservato dal Consigliere Vaglio e invita il Presidente a rispettare tutti.
Il Consigliere Di Tosto comunica che l’intervento del Consigliere Tesoriere è mirato a
colpire direttamente il Consigliere Vaglio e in
modo provocatorio: sarebbe stato sufficiente
chiedere delle spiegazioni a livello personale
invece che farne “un caso”. Aggiunge che
poco prima era intenzionato a intervenire sul
tema delle riviste esistenti in Biblioteca suggerendo di regalarle ai colleghi che siano disposti
a portarle nei loro studi: e quindi ha appreso
che il Consiglio ha già deliberato in tal senso
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una volta rientrato in Aula e si rammarica di
essersi alzato comunicando al Presidente che
ciò non avverrà più.
Prende la parola il Presidente, rivolgendosi
al Consigliere Vaglio, il quale dichiara di non
accettare lezioni di moralità soprattutto da
chi, a sei mesi di distanza dalla chiusura delle
urne, continua a vivere una campagna elettorale perenne, a osteggiare ogni delibera consiliare e a tenere condotte e comportamenti
come quelli che ha ricordato succintamente
poc’anzi il Consigliere Rossi. Il Presidente
ricorda che da mesi va ripetendo che le elezioni si sono chiuse da tempo e che tali atteggiamenti di conflittualità sono da ricercarsi esclusivamente da parte di chi non ha ottenuto il
risultato sperato a fronte del voto dei Colleghi.
Lo stesso Consigliere Vaglio avrebbe dovuto
accogliere con gioia il consenso elettorale ottenuto, pur se non lo ha fatto diventare Presidente anche perchè, non era certamente lui “il
capolista” della coalizione “Agire e Informare” per sua stessa affermazione. Chi faceva
parte di quella coalizione, chiuse le urne, con
alto senso di responsabilità e con encomiabile
ossequio per l’Istituzione, ha inteso creare una
sinergia e un’armonia consiliare per lavorare
tutti uniti nell’interesse dell’Avvocatura, riconoscendo correttamente il risultato di febbraio. Il Presidente precisa che si sta riferendo al
capolista Consigliere Nesta e ai candidati
Consiglieri Arditi di Castelvetere e Murra che
erano la spina dorsale della lista “Agire e Informare”. Viceversa, lo stesso Consigliere Vaglio,
non accettando l’esito elettorale, ha inteso
“accodarsi” a coloro i quali “goffamente” hanno tentato di rovesciare l’esito delle elezioni
ricorrendo al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio con gli esiti che tutti
conosciamo e con la conseguente indignazione di tanti Colleghi romani che ancora ricordano, con amarezza, tale sgradevole coda postelettorale. Ricorda ancora il Presidente che
sempre lo stesso “gruppo” che si è coeso postelezioni per osteggiare sterilmente l’Istituzio-
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ne ha strumentalizzato poi un’Assemblea (quella della scorsa primavera) per far votare contro
il bilancio preventivo del Consiglio, al solo
fine di distruggere e non di costruire anche se,
pure in quel caso, ha ottenuto una sonora
bocciatura da parte dei Colleghi romani. Anche quella è stata un’azione della quale lo
stesso Consigliere Vaglio si è reso protagonista
e oggi non può venirci a dare lezioni di democrazia, di correttezza e di cristallina gestione
politico-istituzionale. Come più volte detto e
scritto dal Consigliere Segretario, dal Consigliere Tesoriere e dai Consiglieri Barbantini,
Condello, Fasciotti, Rossi e altri, il sito
www.maurovaglio.it fornisce informazioni e
notizie in modo distorto, pretestuoso e fazioso riguardo al lavoro del Consiglio, i risultati
raggiunti e le delibere emesse, e oggi il Consigliere Vaglio ci viene a parlare di emarginazione!!! Il Presidente ricorda, senza retorica, che
si dovrebbe lavorare tutti insieme nell’interesse del Consiglio e, invece, il Consigliere Vaglio
opera solo per contrastare le attività consiliari,
per minimizzare gli importanti risultati raggiunti, per fuorviare le delibere costituite (valga come esempio la Scuola Forense –Consiglieri Condello e Rossi- o la formazione professionale –Consigliere Rossi- o la questione
Giudice di Pace –Consigliere Segretario- o le
decisioni e i ricorsi respinti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio) e oggi ci
sbandiera questo atteggiamento di auto-martirio di cui da mesi si fa portatore. Questo non
è assolutamente accettabile.
Il Presidente, tuttavia, sarebbe anche pronto a “resettare” la propria memoria e a dimenticare tale ostruzionistica condotta del Consigliere Vaglio a patto però che quest’ultimo la
smetta –una volta per tutte- di venire a fare il
martire in Consiglio per poi ostacolare le attività consiliari ex-post con il proprio sito e con
le proprie comunicazioni.
Il Presidente, poi, precisa al Consigliere
Cerè di non aver mai usato nei suoi confronti
delle espressioni sconvenienti, ma di essersi
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limitato, come il suo ruolo impone, a interrompere molti dei suoi interventi, di sovente
inconferenti e spesso provocatori nei confronti di altri Consiglieri, proprio per garantire il
regolare funzionamento delle adunanze. Se il
Consigliere Cerè ha ricevuto offese personali
da qualcuno, non certamente dal Presidente,
la invita a fare i nomi senza trincerarsi dietro
ad accuse astratte e prive di fondamento.
Il Consigliere Segretario si associa sposando appieno la replica del Presidente.
Il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Barbantini, Cipollone,
Condello, Fasciotti, Graziani e Rossi, si associano anch’essi, apprezzando la doverosa replica del Presidente che ha esattamente ricostruito la verità dei fatti e l’effettiva realtà dei
comportamenti.
Il Consigliere Cerè replica ricordando di
essere stata lei a proporre i ricorsi giurisdizionali e che il Consiglio è iniziato sotto non
buoni auspici, non perchè si volesse contestare il Presidente ma perchè c’è stato il mancato
rispetto della volontà elettorale atteso che due
Consiglieri (Arditi di Castelvetere e Murra)
hanno ritenuto di aderire ad altro schieramento dopo essere stati eletti.
Il Consigliere Tesoriere è costretto a ricordare, a questo punto, al Consigliere Cerè che
la “maggioranza” era comunque assicurata,
all’esito delle elezioni, anche senza l’adesione
di altri, in quanto la lista “Insieme” guidata da
Antonio Conte aveva avuto otto candidati
eletti e la matematica non è un’opinione.
Il Consigliere Cerè, per rispondere al Presidente e al Consigliere Tesoriere, si domanda
come possa iniziare bene una consiliatura con
i “transfughi”, con le volgarità, con gli attacchi
personali. Questo è per il Consigliere Cerè il
nostro fallimento.
Prende la parola il Consigliere Segretario il
quale non accetta lezioni di politica dal Consigliere Cerè la cui lista, capolista compreso, è
stata sonoramente bocciata dai Colleghi alle
ultime elezioni e lei stessa è stata eletta per il
“rotto della cuffia” alla chiusura delle urne.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere non
intende neppure rispondere alle allusioni e
agli attacchi provenienti dal Consigliere Cerè
perchè gli stessi non meritano replica.
Il Consigliere Tesoriere invita il Consigliere Cerè a chiedere ai Colleghi romani cosa gli
stessi pensino ancora oggi della “farsa” dei
ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale
per il Lazio post-elettorali.
Il Consigliere Vaglio, in replica, prende
atto che il Presidente conferma che in Consiglio ci sono quattro Consiglieri considerati da
lui stesso in modo diverso dagli altri; si potrà
non chiamarla opposizione, ma questa è la
realtà.
Il Consigliere Vaglio ribadisce che le proprie dichiarazioni intendevano essere distensive e, quindi, chiede al Presidente e al Consiglio
di autorizzare l’apertura del “forum” come
richiesto, che potrebbe dare l’avvio a un nuovo corso, anche senza commissioni per i quattro Consiglieri.
Il Presidente non intende replicare oltre e
segnala al Consigliere Vaglio che non ha mai
detto di considerare quattro Consiglieri in
modo diverso dagli altri. Il Presidente non
intende aggiungere alcunchè.
Il Consigliere Fasciotti si dissocia in modo
vibrante dalle comunicazioni che hanno svolto sia il Consigliere Vaglio che il Consigliere
Cerè, ritenendo che il presupposto della provocazione non è mai esistito nei confronti
dell’asserita maggioranza avverso la cosiddetta minoranza e ribadisce di sposare appieno
quanto dedotto dal Presidente in replica alla
provocatoria, quella sì, richiesta del Consigliere Vaglio di aprire un “forum” nel sito istituzionale. Il Consigliere Fasciotti non accetta
lezioni nè dal Consigliere Vaglio nè dal Consigliere Cerè ed esprime solidarietà al Consigliere Segretario e al Consigliere Arditi di
Castelvetere definiti “transfughi” in modo inelegante e improvvido.
Il Consigliere Graziani invita il Consigliere
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Cerè ad andarsi a rivedere sia il risultato elettorale, sia la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio.
Il Consigliere Rossi chiede al Presidente di
chiudere la sterile discussione, soprattutto riguardo ormai la stantìa vicenda dei ricorsi al
Tribunale Amministrativo Regionale per il
Lazio e di procedere oltre tenuto conto che ci
sono colleghi in attesa della trattrazione del
procedimento disciplinare oggi all’ordine del
giorno.
Il Consigliere Tesoriere si associa.
Il Presidente, ritenendo esaurita la discussione, dispone procedersi oltre.
Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Barbantini, Condello e Graziani propongono al Consiglio l’organizzazione di un
convegno sul Processo Tributario Telematico
per il 28 ottobre 2010. L’organizzazione sarà
curata dalla Commissione Informatica unitamente alla Commissione Tributaria e al Ministero delle Finanze - Commissione Tributaria
Centrale.
Il Consiglio ne prende atto e autorizza.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che in data 6 agosto 2010 ha assistito
alla perquisizione (richiesta dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Perugia e
autorizzata dal G.I.P. con decreto del 5 agosto
2010) presso lo studio dell’Avv. (omissis), sito
a Roma in Via (omissis), nell’ambito del Proc.
n. 004881/10 N.R. (P.M. Dott. Giuseppe Petrazzini). Nell’occasione sono stati sequestrati
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i documenti unitamente ad altri atti che le
sono stati notificati in sede di perquisizione.
La perquisizione è iniziata alle ore 14.10 ed è
terminata alle ore 17.40.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Disciplina.
- Il Consigliere Cipollone, nel rilevare l’importanza della funzione dell’Avvocatura garante dei diritti del cittadino in rappresentanza
degli oltre ventiduemila Avvocati iscritti al
Foro di Roma, sottopone al vaglio del Consiglio l’editoriale che segue che, se condiviso e
approvato, potrebbe essere inviato quale petizione ai Deputati Europei italiani perchè ne
vengano a conoscenza tutti i Parlamentari
della Comunità Europea.
Rispettate la nostra madre lingua
Non v’è dubbio che, nello studio delle
lingue, un posto di rilievo sia da attribuire alla
etimologia. Tale disciplina consente di accertare l’origine e il significato –spesso oscuro–
delle parole, tenendo presente l’intimo nesso
esistente tra pensiero e parola. Alle volte, il
suono è anzi efficace nel rendere l’idea che
vuole esprimersi (onomatopea).
Lo stesso Cicerone affrontò il problema
sostenendo che più correttamente il termine
da usare dovesse essere “notazione” e non
etimologia, in quanto “novitatem verbi non satis
apti fugientes, genus hoc notationem appellamus,
quia sunt verba rerum notae” (cfr. Cicerone,
Rhetor et Orator, edizione Lemaire, pagg.
632).
Dallo studio della struttura e dalla radice
delle parole, può pervenirsi al suo originario
significato (pur se il beffardo e diffidente Voltaire sosteneva che “la etimologia è una scienza in cui le vocali non fanno nulla e le consonanti pochissimo”).
Orbene, non può tralasciarsi di considerare che la madre lingua dell’intero continente
europeo sia il latino e che il suo diretto derivato sia la lingua italiana.
Dopo più di due millenni di convulse
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guerre, di distruzioni, di sopraffazioni, di deliri di conquiste, tutti gli Stati eternamente
belligeranti di questo vecchio continente, fucina di cultura e genialità, hanno finalmente
deciso di riunirsi in comunità, sigillando un
patto di collaborazione e di reciproca solidarietà, in campo politico, economico e sociale,
addirittura estensibile ad ogni attività dell’umano operare.
E’ così nata, auspicata da uomini di buona
volontà, l’Unione Europea, composta da ben
ventisette Paesi membri.
Orbene, cosa ha stabilito l’apposita commissione di studio europea? Eliminare l’italiano e lo spagnolo per restringere a francese,
inglese e tedesco le lingue con valore legale nel
brevetto europeo!
In ambito europeo ridurre la comunicazione a un trilinguismo esclusivo anglo-francotedesco, appare assolutamente inaccettabile,
in quanto la base della cultura europea e della
coscienza europea sono Dante e la lingua
italiana.
E’ vero: tutti i tentativi in passato effettuati
per la creazione di un’unica lingua comune –
e cioè l’esperanto– sono miseramente naufragati. Ora, però, non si pretende di sostenere
che l’unica lingua ufficiale debba essere quella
italiana e nemmeno quella dell’originale tempio linguistico, rappresentato dal latino.
Non può però disconoscersi che il lavoro
dei giovani degli altri ventiquattro Paesi europei verrebbe ad essere penalizzato e le domande per i vari concorsi o le loro richieste e
prospettazioni, fatte in una lingua straniera –
in quanto non propria– li penalizzerebbe in
maniera incisivamente e negativamente determinante.
I costi per le traduzioni non appaiono così
onerosi, se si consente e si dà a tutti i consociati
la possibilità di esprimere il loro pensiero e i
propri sentimenti, secondo il bagaglio linguistico che fa parte della loro vita e della loro
tradizione.
Spiace dover constatare che gli attuali de-
putati della Comunità Europea dimostrino di
non aver la benchè minima conoscenza della
rilevante importanza della lingua italiana in
ambito europeo, nel trascorrere di tanti secoli.
Nel Cinquecento, ad esempio, sia i gentiluomini inglesi che i cortigiani francesi erano
appassionati dalla dolcezza fonetica della lingua italiana, tanto che sorsero movimenti puristici-nazionalistici per fronteggiare l’invasione culturale del lessico italiano. I francesi
usavano la parola “piume” invece di indicarla
con il termine francese “plume”.
D’altronde in tale periodo e, soprattutto,
nel Rinascimento il modello italiano operava
nei più svariati campi culturali, nel teatro,
nella musica, nella poesia, nella letteratura e in
ogni ambito artistico.
Non si tralasci di considerare che nel Seicento, alla Corte degli Asburgo, si parlava
italiano e l’influsso italiano era evidente sia in
campo politico che sociale.
Tra le opere minori di John Milton sono
annoverati ventitrè sonetti (di cui i primi dieci
furono dati alle stampe nel 1645) che in parte
erano in lingua italiana.
Nel 1655 il Conte Albrecht Fugger vendette la più importante biblioteca privata del
tempo all’Imperatore Ferdinando III. Ebbene,
la maggior parte dei libri era in lingua latina ma
tra le lingue moderne dell’epoca primeggiava
nei numerosi testi la lingua italiana rispetto a
quella francese, a quella spagnola e alla tedesca. Non risulta che il grande Lord Byron in
pubblico si esprimesse in francese (benchè
conoscesse perfettamente tale lingua). Egli
prediligeva il veneziano che lo ammaliava e
parlava italiano con scioltezza e scrisse ben
150 lettere d’amore, in italiano, a Teresa Guiccioli.
Da una annotazione di Antonio Porta si
apprende che Byron “ebbe conoscenza dell’italiano, tanto da ripromettersi di usarlo in
una opera perfetta che vagheggiava”!
Disconoscere la pregnante rilevanza della
lingua italiana nelle stratificazioni culturali dei
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popoli europei è indice di insipienza politica
oltre che di superficialità.
Nessuna nazione, nessun gruppo etnico,
sia pure di modesta entità, sarà mai disposto ad
abiurare i propri costumi, le tradizioni, il retaggio culturale e l’espressività del proprio mondo linguistico. Nel futuro dei popoli c’è pluralismo linguistico e letterario.
Nel 1500 i versi del poeta siciliano di
Monreale, Antonio Veneziano, non erano nè
in latino nè in italiano per non apparire “pappagaddu di li lingui d’autri”.
Se la nostra voce rimarrà inascoltata, forse
varrà la pena di alzarsi in punta di piedi e andar
via dal Parlamento Europeo che dimostra di
non volerci ascoltare.
Esiste un Tribunale infallibile che risiede
nel profondo della coscienza di ogni popolo.
Giovanni Cipollone.
Il Consiglio plaude a quanto sapientemente esposto dal Consigliere Cipollone e delibera che il suo documento venga inviato alla
rappresentanza italiana presso il Parlamento
Europeo.
- Il Consigliere Condello comunica che
hanno dato la disponibilità a far parte della
Commissione Mediazione finalizzata alla
Conciliazione i Colleghi: Oronzo Ciriello,
Marco Paolo Ferrari, Alessandra Grippo e
Gabriella Santini.
Il Consigliere Condello propone, inoltre,
l’organizzazione di un convegno sulla Mediazione da tenersi nell’Aula Avvocati del Consiglio per il 14 ottobre 2010, dalle ore 12.30 alle
ore 14.40.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Condello e Graziani informano che la seconda fase di sistemazione del
sito web del Consiglio è terminata e che sono
state implementate le seguenti funzioni:
- gestione inserimento informazioni e aggiornamento con accesso a mezzo password
dedicate a ogni settore e accesso unico centra-
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lizzato per il controllo di tutte le funzioni;
- visualizzazione delle informazioni e aggiornamenti automatici della prima pagina
con tutte le informazioni inserite in tutti i
settori (è possibile naturalmente bloccare le
informazioni in area riservata). Questo sistema determina un aggiornamento della prima
pagina in modo automatico e costante con
tutte le informazioni che vengono gestite dal
sito web. I Consiglieri Coordinatori, aggiornando le informazioni riguardanti la propria
Commissione, attiveranno automaticamente
la visibilità nelle news della prima pagina;
- gestione informatica delle riviste di Foro
Romano e di Temi Romana. Le sezioni delle
riviste sono state rielaborate. Il vecchio sistema di gestione totale della copia della rivista in
formato PDF, sistema inutilizzabile considerando le centinaia di pagine che sviluppano le
riviste, è stato sostituito con il sistema della
gestione delle notizie, documenti e sentenze
in formato giornalistico.
Il Consigliere Coordinatore Cipollone, con
questo sistema, dovrà trasmettere il documento, la notizia, l’articolo o la sentenza, alla
redazione del sito web. Il documento verrà
inserito nella pagina con un breve sommario e
verrà “lincato” ad un file PDF. Anche questa
documentazione verrà inviata automaticamente in prima pagina tra le news;
- gestione delle delibere del Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, nell’ambito dei contatti avuti con
i referenti informatici degli Uffici Giudiziari,
si è profilata l’idea di addivenire alla stipula di
un protocollo tra le varie componenti interessate (Corte di Appello di Roma – Ufficio dei
Magistrati Referenti per l’Informatica – Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma –
Comune di Roma – Provincia di Roma), finalizzato a meglio perseguire le iniziative per il
potenziamento dell’informatica nei servizi giudiziari, nonchè per favorire l’automazione di
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procedure e di servizi di interesse comune. Lo
scopo di tale protocollo sarebbe, quindi, di
sviluppare in modo coordinato le iniziative
volte a favorire la più efficace organizzazione
e fruibilità di servizi informatici e telematici
dei rispettivi Uffici a vantaggio dell’utenza, ad
avviare stabilmente una reciproca consultazione e una efficace cooperazione organizzativa per individuare obiettivi e progetti comuni in materia di informatica giuridica amministrativa e giudiziaria, mediante condivisione
di dati e risorse, promuovere la condivisione di
dati statistici, avviare la programmazione di
iniziative congiunte di studio, formazione e
aggiornamento rivolti a magistrati e avvocati,
nonchè per il Personale degli Uffici Giudiziari,
per il Personale amministrativo e di Polizia
degli enti firmatari. Sempre nell’ambito della
stessa prospettata iniziativa, sarebbe altresì
opportuno ipotizzare l’istituzione di un apposito organismo che costituisca una stabile conferenza distrettuale per i servizi di informatica
giudiziaria, formata da rappresentanti degli
organismi firmatari del suddetto protocollo e
avente il primario scopo di predisporre una
prima serie di interventi per il biennio 2011/
2013.
Il Consiglio approva.
- I Consiglieri Fasciotti e Graziani riferiscono che, d’intesa con i Componenti della Commissione Responsabilità Civile e della Commissione Giovani e Sportello, hanno organizzato un convegno in tema di innovazioni
normative sul Codice della Strada e sulla sicurezza stradale. Per tali fini, i Consiglieri Fasciotti e Graziani chiedono la concessione
della Aula consiliare per martedì 14 settembre
2010, dalle 14.00 alle 18.00 e la concessione di
4 crediti formativi per la partecipazione al
convegno (della prevista durata di 4 ore).
Il Consiglio autorizza.
- Il Consigliere Graziani riferisce che, d’intesa con i Componenti della Commissione
Giovani e Sportello, è stata confermata l’organizzazione del convegno “Il futuro dei Giovani Avvocati”, destinato a coinvolgere le componenti interessate (Consiglio dell’Ordine,
Ministero della Gioventù, Consiglio Superiore della Magistratura, Organismo Unitario
dell’Avvocatura Italiana e altre istituzioni e
associazioni) per illustrare i progetti, le iniziative e le attività da compiersi in relazione al
futuro professionale dei giovani Colleghi e in
vista del XXX Congresso Nazionale Forense di
Genova. Per tali fini, il Consigliere Graziani
chiede che la disponibilità dell’Aula Consiliare per mercoledì 15 settembre 2010 (già concessa dalle 14.00 alle 16.00) sia estesa alle ore
18.00 (orario previsto per la fine del convegno)
e la concessione di 4 crediti formativi deontologici per la partecipazione al convegno (della
prevista durata di 4 ore).
Il Consiglio autorizza.
- Il Consigliere Graziani rammenta che,
salvo variazioni regolamentari, dal 2011 gli
Avvocati saranno chiamati a maturare un
maggiore numero di crediti formativi rispetto
a quanto richiesto nel triennio del periodo
transitorio. Dal momento che al Consiglio è
spesso richiesta l’attribuzione di crediti formativi a eventi con iscrizione a pagamento, il
Consigliere Graziani suggerisce che il Consiglio deliberi una modifica al proprio regolamento con cui si preveda che, ove l’evento
formativo da accreditarsi sia a pagamento, il
soggetto organizzatore consenta l’iscrizione
gratuita a una aliquota (10%) di partecipanti
oppure –in alternativa- versi al Consiglio un
contributo economico (del genere di quello
prelevato per i pareri di opinamento su onorari) da destinarsi a sostenere le attività formative gratuitamente organizzate dal Consiglio
per i Colleghi.
Il Consiglio delibera di porre l’argomento
all’ordine del giorno ad una prossima adunanza.
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- Il Consigliere Graziani comunica che, in
data 11 agosto 2010, con la collaborazione
dell’Ufficio Affari Generali competente, è stato dato adempimento alla delibera consiliare
assunta in data 29 luglio 2010, con cui si
accoglieva la richiesta del Direttore del Centro
Elaborazione Dati della Corte di Appello di
Roma, avanzata per disporre dell’Albo degli
Avvocati corredato di codici fiscali e indirizzi
di posta elettronica certificata, al fine di approntare un sistema semplificato di invio di
comunicazioni di cancelleria. L’Albo è stato
consegnato in formato digitale alla Responsabile Area Avvocati del CED stesso che ha
immediatamente espresso ringraziamento e
apprezzamento per la celerità dimostrata.
Il Consiglio ne prende atto.
Approvazione modulo per la richiesta di
rilascio dei pareri di congruità su note di
onorari
- Il Consigliere Graziani ribadisce quanto
già espresso nell’adunanza consiliare del 22
luglio scorso, riguardo alle richieste di pareri di
congruità avanzate al Consiglio dai Colleghi.
Tali istanze risultano impostate secondo criteri individuali, tali da non consentire di acquisire nè un’immediata percezione dello svolgimento delle attività per le quali si chiede
l’intervento del Consiglio, nè l’acquisizione
dei dati secondo criteri strutturati (in condizione, quindi, di essere acquisiti ed elaborati).
Anche in previsione di acquisire dati su supporto informatico e onde facilitare l’evasione
del carico di lavoro, il Consigliere Graziani ha
ritenuto opportuno predisporre un modulo di
sintesi che raccoglie i dati salienti di ciascuna
istanza per parere di congruità e ritiene utile
che ogni futura richiesta di parere sia accompagnata da tale modulo riassuntivo, compilato a cura della parte istante.
Il Consiglio approva quanto proposto dal
Consigliere Graziani e manda all’Ufficio Pareri per quanto di competenza.
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Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti, come da elenco. Lo stesso elenco reca anche i nominativi
dei richiedenti non ammessi al patrocinio a
spese dello Stato.
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 151 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 16 SETTEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Federazione degli Ordini Forensi d’Europa,
pervenuta in data 19 agosto 2010, con la quale
chiede la compilazione del questionario allegato alla comunicazione, per conoscere l’esperienza maturata dall’Ordine di Roma in materia di gemellaggio e scambio di avvocati, relativamente al servizio di scambio di giovani
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avvocati o avvocati praticanti per la creazione
dell’Ordine europeo.
Il Consiglio delega i Consiglieri Barbantini
e Rossi.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Carlo Priolo, pervenuta in data 16 settembre
2010 con la quale, relativamente a un articolo
del giornalista Dario Di Vico pubblicato sul
quotidiano “Corriere della Sera” del 6 settembre 2010 dal titolo “Eccesso di Avvocati, troppe cause inutili” “Davigo convince Alfano”.
Il Consiglio ne prende atto e si congratula
con il Collega Carlo Priolo.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Valentina Adornato, Elena Bartolomeo, Giulio Blenx, Tamara Ciancamerla, Marta Cicchillitti, Daniele Cirulli, Enrico Maria De Rossi Frigo, Pietro Ilardi, Raffaella Marcellini, Paolo Melchiorri, Marta Mengozzi, Susanna Mingolla, Fulvio Muller, Giuseppe Paternò Di Sessa, Paolo Patucchi, Luigi
Principato, Eloy Puga Villarino, Andrea Romano, Cinzia Santinelli, Angela Turchiano,
Emanuela Yovanidis, Nicolò Ettore Zito,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulle
note del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Catania, pervenute in data 6 e 23 agosto
2010 con le quali, proponendo un rinvio al 30
dicembre 2010 per l’entrata in vigore del Codice del Processo Amministrativo prevista per
il 16 settembre p.v., trasmette la delibera nella
quale si dissocia dal documento del 24 luglio
2010 redatto dall’Unione degli Ordini Forensi
della Sicilia. Ricorda a tal fine che anche la
Commissione di diritto amministrativo del
nostro Ordine a tal proposito elaborò proposte di emendamento che furono mandate agli
organi competenti.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Giorgio Santacroce, Presidente
della Corte di Appello di Roma, pervenuta per
conoscenza in data 9 settembre 2010 e indirizzata all’Agenzia del Demanio relativa alla questione dei locali assegnati al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma presso gli Uffici
Giudiziari non utilizzati per fini istituzionali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce che è
pervenuto dal Consiglio Nazionale Forense il
comunicato stampa trasmesso a seguito dell’incontro avvenuto in data 8 settembre 2010,
tra il Presidente, Prof. Avv. Piero Guido Alpa
e il Ministro della Giustizia, Avv. Angelino
Alfano, sul tema della Riforma della Giustizia
e della Legge Professionale forense, della revisione dei decreti sulla conciliazione e dell’aggiornamento delle tariffe forensi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Gabriella Di Michele, Direttore Regionale per il Lazio dell’I.N.P.S.,
pervenuta in data 14 settembre 2010, accompagnatoria dell’avviso e del modello di domanda per la formazione della lista circondariale degli avvocati domiciliatari e/o sostituti
d’udienza.
Il Consiglio ne dispone la pubblicazione
sul proprio sito con effetto immediato, senza
assumere altre iniziative al riguardo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dr. Maurizio Quaglietti, Presidente
dell’Associazione di Volontari di Protezione
Civile “Centro Zeta”, pervenuta in data 10
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
settembre 2010, con la quale chiede un contributo economico, a scopo benefico, per l’acquisto di materiale necessario per migliorare
l’operatività dell’Associazione nella salvaguardia ambientale, prevenzione e spegnimento
incendi e piccole calamità naturali.
Il Consiglio, ritenuto che il bilancio dell’Ordine non consente, allo stato, elargizioni
liberali per scopi non strettamente attinenti
alle finalità istituzionali, se non con riguardo
a iniziative altamente umanitarie, delibera di
soprassedere.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Rieti, pervenuta in data 15 settembre 2010,
accompagnatoria delle osservazioni dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, in merito
alla bozza di regolamento per il riconoscimento del titolo di avvocato specialista proposta
dal Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto e si impegna a
prendere parte ai lavori indetti dallo stesso
Consiglio Nazionale Forense sulla materia,
per sabato prossimo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Macerata, pervenuta in data 15 settembre
2010, relativa alla delibera di partecipazione al
XXX Congresso Nazionale Forense, emessa
nell’adunanza del 10 settembre u.s., di corresponsione della quota di iscrizione proporzionalmente al numero dei delegati spettanti al
proprio Ordine.
Il Consiglio ne prende atto ma rileva che la
questione non è di propria competenza.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Gaetano Mangiafico, Amministratore Delegato della Equitalia Gerit S.p.A.,
pervenuta in data 15 settembre 2010, con la
quale invita gli Avvocati che abbiano ottenuto
una sentenza favorevole nei confronti della
Equitalia Gerit e nella quale è stata condanna-
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ta al pagamento delle spese di lite, a notificare
le sentenze e a presentare allo Sportello Avvocati della Equitalia Gerit S.p.A., istituito presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma, la note delle spese liquidate in sentenza
corredata dei conteggi di I.V.A. e C.P.A. e
degli estremi per effettuare il pagamento e dei
dati fiscali con allegata una fotocopia della
sentenza notificata. All’esito sarà cura della
Equitalia Gerit S.p.A. provvedere al pagamento della suddetta nota delle spese liquidate dal
Giudice entro 20 giorni lavorativi dalla consegna della richiesta.
Il Consiglio delibera la diffusione della
nota pervenuta mediante affissione nelle bacheche consiliari e la pubblicazione sul sito
istituzionale.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Irma Perri, Responsabile
della Segreteria di Presidenza della FIABA
Onlus, pervenuta in data 15 settembre 2010,
con la quale chiede al Consiglio di partecipare,
quale sostenitore come nell’edizione dello
scorso anno, all’ottava edizione del FIABADAY – Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche, organizzata
in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si terrà a Roma il 2-3
ottobre 2010 – palco in Piazza Colonna.
Il Consiglio delibera, al momento, di soprassedere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv.
(omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv.
(omissis)
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Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.3)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.1)
Passaggi dalla Sez. Spec. n.96/2001
all’Albo Ordinario
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.8)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.2)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.22)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
(n.1)
Abilitazioni
(n.8)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.6)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.1)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.4)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.8)
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti.
Relazione sulle richieste dei pareri di
congruità su note di onorari dal n. 2529 al
n. 2535 richieste dall’Avv. (omissis)
- Il Presidente fa rilevare che il punto dell’ordine del giorno non è stato più trattato, malgrado venga fissato da mesi.
Il Consigliere Cerè, in relazione alle richieste dei pareri di congruità su note di onorari dal
n. 2529 al n. 2535 per un totale di Euro
669.000,00 presentate dall’Avv. (omissis) per la
quale ella, insieme al Consigliere Cassiani, è
stata nominata relatore, dichiara preliminarmente che inaccettabili e ingiustificati devono
considerarsi i rilievi alla stessa mossi in sede di
adunanza consiliare del 29 luglio 2010 alla
quale ella stessa era assente per motivi familiari.
Nel corso della suddetta adunanza, infatti,
essa Consigliere Cerè ha ricevuto valutazioni
gravemente offensive della propria persona e
del proprio ruolo istituzionale che, di seguito,
doverosamente riporta in forma integrale, dandone lettura: “Il Consigliere Nesta fa presente che
dalla relazione presentata dalla Collega Cerè, si
evincerebbe la proposta di rigettare in toto la richiesta di parere a firma dell’Avv. (omissis). Trattasi di
soluzione oggettivamente poco comprensibile, giacchè semmai si dovrebbe arrivare ad una decurtazione ma non certo ad una reiezione integrale della
richiesta. Il Presidente, condividendo le considerazioni del Consigliere Nesta, osserva che non è certo
la prima volta che il Consigliere Cerè assume un
atteggiamento, con riferimento alle pratiche di opinamento sulle parcelle, singolare ed ingiustificato;
così come del resto è avvenuto nell’adunanza scorsa,
nella quale si è fatta trovare colpevolmente e gravemente impreparata, esponendo l’intero Consiglio,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
davanti al richiedente, visibilmente accortosi del
fatto, a una figura squalificante, neppure degna di
commento (...)’ ed ancora: ‘Il Consigliere Segretario non solo condivide le perplessità manifestate dal
Collega Nesta ma fa rilevare ai Consiglieri che detta
relazione del Consigliere Cerè, con riguardo al numero degli atti defensionali allegati dall’Avv. (omissis) alla propria istanza di parere, non si danno mai
certezze, in relazione all’esatta quantità di detti atti,
ma solo ipotesi e presunzioni (il concetto di ‘sembra’
ricorre, infatti, a ogni piè sospinto, ‘la memoria
sembra essere una’; ‘la difesa sembra essere affidata
solo ad un atto’ e così discorrendo). Dunque ‘delle
due l’una: o il relatore ha esaminato le carte oppure
no (ed i molti ‘sembra’ utilizzati deporrebbero per la
seconda tesi) ma, in ogni caso, egli deve pervenire ad
un giudizio, quantomeno sul ‘numero degli atti
defensionali esistenti nel carteggio che non lasci spazio a condizionali, supposizioni, congetture, verosimiglianze. Se il ricorso è o no, ‘è’ (non sembra) uno’.
Ed ancora più gravemente: ‘Il Consiglio, dato
atto, delibera che il Consigliere Cerè riesamini l’intero carteggio e presenti una relazione degna di tale
nome’. Circa le affermazioni mosse nella vicenda riguardante l’Avv. (omissis), la relazione in
questione già presentata al Consiglio è assolutamente esaustiva sia nella parte della narrativa che nelle più articolate osservazioni comuni per tutte sei le posizioni. La decisione prospettata da essa Consigliere Cerè, insieme al
Consigliere Cassiani, di respingere la richiesta
di opinamento per Euro 669.000,00 si fonda
sull’impossibilità di effettuare alcuna decurtazione su quanto suggerito dal Consigliere
Nesta. Infatti, vi è stato –a monte- un inesatto
utilizzo dei parametri tabellari che invece di
essere individuati con riferimento al valore
‘indeterminato’ della controversia, sono stati
individuati viceversa in quelli di valore ‘determinato’. Pertanto, ogni riduzione sarebbe troppo umiliante oltre che inusuale per il professionista, stante la palese divergenza tra quanto
richiesto e quanto realmente congruo. Pertanto, più opportuno sarebbe, come più volte
ribadito, che l’Avv. (omissis) riformulasse la
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propria parcella attenendosi agli indicati parametri. Allo stesso modo, quanto all’utilizzo da
parte di essa Consigliere Cerè di termini come
‘sembra’ o ‘sembra essere’, ovvero formule dubitative utilizzate e richiamate dal Segretario
Murra, queste ultime, non devono interpretarsi, come erroneamente asserito, come il risultato di un lavoro superficiale e negligente
svolto da essa, bensì come una volontà di
quest’ultima di rimettere al Consiglio nella
sua collegialità ogni decisione finale, anche e
soprattutto in virtù del rispetto che ormai da
un decennio nutre nei confronti dell’Istituzione che onora di servire e che le impedisce di
utilizzare toni imperativi nei confronti della
collegialità consiliare.
Quanto invece al precedente richiamato
dal Presidente Conte e relativo alla notula
presentata dall’Avv. (omissis), essa Consigliere Cerè, ancora più sgomenta ed amareggiata,
biasima quanto sempre asserito all’adunanza
del 29 luglio 2010: ‘Il Presidente, condividendo le
considerazioni del Consigliere Nesta, osserva che
non è certo la prima volta che il Consigliere Cerè
assume un atteggiamento, con riferimento alle pratiche di opinamento sulle parcelle, singolare ed ingiustificato; così come del resto è avvenuto nell’adunanza scorsa, nella quale si è fatta trovare colpevolmente
e gravemente impreparata, esponendo l’intero Consiglio, davanti al richiedente, visibilmente accortosi
del fatto, a una figura squalificante, neppure degna
di commento’. Tali gravissime affermazioni non
possono essere condivise e non meritano ulteriori repliche, ma solamente la precisazione
che la semplicità della problematica sottoposta all’esame del Consigliere Cerè e del relatore Di Tosto non richiedeva ulteriori approfondimenti ed una particolare istruttoria, ma la
sola necessità di portare all’attenzione del
Consiglio la evidente sproporzione tra la somma richiesta e quella congrua (leggasi dettagliatamente la relazione nella sua parte conclusiva che vede la proposta riduzione da Euro
320.213,46 ad Euro 82.000,00 in virtù della
duplicazione di alcune voci inserite sia nell’at-
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tività giudiziale che in quella stragiudiziale).
Per quanto detto ed alla luce delle riportate
considerazioni avanzate dal Consiglio, ad essa
Consigliere Cerè le stesse appaiono alla medesima, solamente, un chiaro pretesto per sferrare l’ennesimo attacco personale diretto a screditarla agli occhi dell’Avvocatura romana.
Il Consigliere Cerè pertanto, essendo del
tutto ingiustificate ed offensive le gravi asserzioni sopra riportate, chiede che da parte del
Signor Presidente, del Signor Segretario, del
Consigliere Paolo Nesta e dei Consiglieri tutti,
ad esso associati nelle medesime considerazioni che vengono avanzate nei confronti della
medesima, delle pubbliche scuse da inserire
nell’odierno verbale il quale dovrà essere pubblicato integralmente anche on line sul nostro
sito e contenere una chiara rettifica di quanto
ingiustamente affermato.
Il Presidente rileva che nella lunga dichiarazione che ha appena udito, il Consigliere
Cerè non ha inteso parlare del merito della
richiesta di parere di congruità: ribadisce che
la richiesta pende da mesi e che non è ammissibile non evaderla nei tempi previsti dal regolamento interno. Osserva che le dichiarazioni
svolte in questa sede dal Consigliere Cerè
sono mirate, sempre e more solito, a polemizzare e non ad avere un atteggiamento istituzionale corretto, atteso che ogni Consigliere deve
svolgere i compiti d’ufficio tra i quali rientrano
le relazioni sulle istanze di rilascio di pareri di
congruità.
Il Presidente rileva che sulla questione del
parere dell’Avv. (omissis) fu ella Consigliere
Cerè a negare di aver chiesto all’Ufficio preposto di inserire la convocazione del Collega
all’ordine del giorno, quando invece si è scoperto che quella richiesta era stata fatta, ai
dipendenti, proprio da lei.
Il Consigliere Cassiani fa rilevare che i
relatori del parere (omissis) -tra i quali v’è
anche lui- più che predisporre la loro relazione
non potevano fare: e quindi se il Consiglio
dissente dalla proposta è ben possibile che si
provveda alla sostituzione dei relatori.
Il Consigliere Segretario chiarisce quanto
segue. Il relatore di un parere di congruità è
tenuto a consentire che il Consiglio, che normalmente non esamina le carte relative alla
richiesta di opinamento con la stessa cura e
attenzione che mette il relatore stesso, è tenuto ad essere il più possibile esaustivo, completo e preciso nel fornire dati relativi alla richiesta, specie se questi si riferiscono a “numeri”.
Dunque, se si decide di elencare, nella relazione, il “numero” delle memorie, delle udienze,
degli atti redatti dal difensore istante, è inammissibile poi usare verbi coniugati al condizionale o utilizzare espressioni dubitative come,
ad esempio, “le memorie sembrano essere
due”, perchè o “sono” due o “non sono” due.
Dunque, la giustificazione oggi resa dal Consigliere Cerè, secondo la quale quel modo di
esporre costituirebbe un omaggio al Consiglio, verso il quale ella non vuole usare “toni
imperativi” è assolutamente risibile, atteso che
non si tratta di imporre nulla all’Organo collegiale, ma solo di consentirgli di capire se i
numeri citati fanno parte della matematica o
delle supposizioni del relatore.
Il Consigliere Barbantini, sulla questione
del parere (omissis), legge la parte finale della
relazione a firma dei relatori Cerè-Cassiani e
rileva, facendolo constatare al primo firmatario (il Consigliere Cerè, che sul punto non sa
fornire chiarimenti), che il documento contiene su una riga un concetto graficamente inintelligibile, con una cancellatura ed una parte
in bianco. Si associa alla proposta di riassegnare i due fascicoli.
Il Presidente, nel distinguere le due posizioni -(omissis)da un lato e (omissis) dall’altro, che sono fondate su diversi presupposti,
accoglie la proposta di riassegnare le due posizioni.
Il Consigliere Vaglio invita il Consiglio a
sciogliere in via pregiudiziale il nodo relativo
all’applicabilità di scaglioni dal valore economico determinato, invece che applicare, nei
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giudizi dinanzi alla giustizia amministrativa,
lo scaglione del valore indeterminabile.
Il Consigliere Segretario fa rilevare che nel
parere del Consiglio Nazionale Forense del
2005 il tema in questione è stato già approfondito.
Il Consigliere Di Tosto opina che sia il caso
di sospendere il giudizio e di adottare una
delibera quadro sulla materia in questione, in
modo da giungere ad una soluzione condivisa.
Mentre prende la parola il Consigliere
Nesta, che si era prenotato, interviene il Consigliere Cerè, sebbene richiamato dal Presidente, non rispettando l’ordine degli interventi e
pretendendo di parlare di nuovo.
Il Presidente, a questo punto, sospende il
Consiglio per cinque minuti.
Alla ripresa dei lavori entra in Aula il
Consigliere Tesoriere.
Il Consigliere Nesta, premesso che ritiene
assolutamente pacifico il principio rammentato dal Collega Murra, chiede delucidazioni
specifiche sulle richieste di congruità (che sono
cinque) che ha presentato l’Avv. (omissis).
Il Consigliere Cerè precisa che il suo intervento, dopo quello del Consigliere Di Tosto,
era a maggiore precisazione ed interpretazione
del precedente intervento non volendo in
alcun modo togliere la parola al Consigliere
Nesta.
Precisa, altresì, che il medesimo Consigliere Nesta non aveva ancora iniziato il suo
intervento, che i toni erano pacati e sereni e,
pertanto, non trova giustificazione la sospensione dell’adunanza da parte del Presidente.
Il Presidente fa rilevare al Consigliere Cerè
che non si tratta di “toni pacati e sereni”: il
fatto è che il Consigliere Cerè non rispetta mai
l’ordine degli interventi, intende costantemente
fare prolusioni lunghissime e logorroiche,
quando parlano gli altri consiglieri disturba
continuamente bisbigliando e rumoreggiando, si intromette nelle altrui esposizioni, batte
le mani sul tavolo in segno di insofferenza,
alza spessissimo la voce quando la parola non
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gli è stata data (ed è tra i Consiglieri quello che
ha più facoltà di parola, in senso assoluto),
esprime voti contrari anche quando non si è
deliberato nulla o non si assumono decisioni
a carattere dispositivo, prosegue nelle sue intemperanze anche a Consiglio sospeso, disturba i lavori consiliari al solo scopo di essere
protagonista, usa espressioni sarcastiche e di
scherno in presenza di opinioni dissenzienti
dalla sua.
Il Consiglio, al termine della discussione,
delega il Consigliere Segretario e il Consigliere
Di Tosto ad approfondire e illustrare la questione sopra affrontata con apposita relazione
che verrà esaminata e discussa nella prossima
adunanza.
Approvazione del verbale n. 39
dell’adunanza del 9 settembre 2010
- Il Consigliere Cerè chiede che vengano
rettificate le parole ad essa rivolte dal Consigliere Murra e, più precisamente, quelle a pag.
22 del verbale n. 39 del 9 settembre 2010:
“rotto della cuffia” “sonora bocciatura elettorale”, che non sono mai state da essa udite e,
comunque, non corrispondenti alla verità in
quanto la sua elezione è stata decretata da
2.159 voti di preferenza vedendola aggiudicarsi il dodicesimo posto e non il quindicesimo.
Quindi non si può parlare di solenne bocciatura nè di rotto della cuffia.
Chiede, inoltre, che anche le affermazioni
del Consigliere Tesoriere da essa mai udite e
comunque non rispondenti alla verità, quando riferendosi al ricorso da essa presentata al
TAR definendolo una “farsa” non ricorda che
il ricorso è un unico procedimento con motivi
aggiunti ancora pendente per la definizione
del merito – e non dice che invece il TAR
accogliendo le motivazioni di essa Consigliere
Cerè e dell’Avv. Carlo Testa concedeva sospensiva mentre negava la sospensiva sui motivi aggiunti.
Il Consigliere Cerè, proprio perchè non si
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crei ogni giovedì un clima di tensione, chiede
e reitera la richiesta di ripristino della registrazione delle adunanze e che solo in caso di
contestazioni si ricorra all’uso dello sbobinamento.
Il Consigliere Segretario non intende replicare nulla se non che è davvero stanco della
continua mancata audizione da parte del Consigliere Cerè di ciò che avviene in Consiglio.
Delle due l’una: o lei non ode per le ragioni
esposte poco fa dal Presidente (che la ritraggono come disturbatrice perenne dei lavori consiliari) e quindi perchè distratta, ovvero lei non
sente perchè non vuol sentire. Ricorda al Consigliere Cerè di averle già riferito che, nella
qualità di segretario, egli non può commettere
falsi nel redigere il verbale, che del resto viene
–come ella sa bene per sedere non distante
dalla postazione del segretario stesso- redatto
simultaneamente ai lavori consiliari e quindi è
sempre visionabile da chiunque. Ricorda infine che è solo costretto ad operare formali
rettifiche sugli interventi (anche e soprattutto
di quelli che la stessa Consigliere Cerè consegna per iscritto, che vengono custoditi per
ogni evenienza) a causa dei refusi, errori ed
imprecisioni lessicali dai quali sono affetti. Se
il Consigliere Cerè lo pretende, d’ora in poi i
suoi interventi scritti verranno riportati a verbale nella stessa forma consegnata dal Consigliere stesso, con assoluta e totale manleva in
favore del Consigliere Segretario e dell’intero
Consiglio.
Il Consigliere Tesoriere, da parte sua, conferma le espressioni che ha proferito nella
scorsa adunanza, parola per parola.
Il Presidente si afferma desolato per le
continue provocazioni cui il Consiglio è sottoposto dal Consigliere Cerè, la quale invece
di dedicarsi alle attività istituzionali, per le
quali è in forte ritardo (del resto frequentando
la sede consiliare esclusivamente il giovedì
pomeriggio non potrebbe essere altrimenti), è
in perenne polemica personale con l’Ente e
chi lo rappresenta.
Con il che spera che la sterile discussione
possa chiudersi qui.
Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 39 dell’adunanza del 9 settembre
2010.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente fa rilevare che è stata completata la rosa dei Commissari per la sessione
di esame 2010. Si tratta di Colleghi di altissimo
prestigio, che saranno guidati da Mario Sanino al quale va ancora il personale ringraziamento.
Il Consigliere Segretario si complimenta
con i Consiglieri che, quest’anno, hanno indicato Colleghi di valore indiscusso, e apprezza
il lavoro di assemblaggio delle Commissioni
siccome proposto dal Presidente, che ha individuato Presidenti di Sottocommissioni di
caratura professionale e di statura morale come
di rado capita di assistere.
Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che è
stato notificato al Consiglio un avviso di pagamento dell’A.M.A. relativo alla tassa rifiuti di
un locale concesso al Consiglio nella Città
Giudiziaria di P.le Clodio.
Il Consiglio delega il Consigliere Vaglio
per esame e per l’individuazione esatta del
locale in questione nonchè a proporre le più
opportune iniziative tenendo conto però dei
termini di eventuali contestazioni ed impugnative.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che alcuni anni orsono è stato acquisito un preventivo
per la realizzazione di una sala riunioni nel
piano seminterrato dei locali in uso al Consiglio nel Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour.
Ritiene che si potrebbe riesaminare l’iniziativa
anche nella considerazione del rilascio dei
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locali di Via Valadier.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
ad acquisire un nuovo preventivo idoneo ovvero a far aggiornare quello esistente.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Graziani segnala che nell’anno 2011 cadrà il centenario della presenza
del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma presso il Palazzo di Giustizia di Piazza
Cavour.
Appare, quindi, opportuno celebrare
l’evento con idonee modalità.
Il Consiglio istituisce una apposita Commissione nelle persone dei Consiglieri Arditi
di Castelvetere, Cipollone, Fasciotti, Graziani
e Nesta, affinchè propongano lo svolgimento
di una cerimonia storica significativa.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere illustra al Consiglio la proposta della Società Lextel pervenuta
in data 7 settembre 2010 dell’importo di Euro
4.000,00 oltre IVA e del canone annuale di
assistenza di Euro 300,00 oltre IVA, per l’aggiornamento on line dell’Albo sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio approva subordinando l’esecuzione ad esame tecnico da condursi anche
con il Consigliere Tesoriere e il Consigliere
Graziani.
- Il Consigliere Tesoriere illustra al Consiglio la proposta della Società Lextel pervenuta
in data 9 agosto 2010 dell’importo di Euro
15.000,00 oltre IVA annui (per tre anni) per la
gestione informatica delle liste dei Difensori
di Ufficio ex art. 97 comma IV c.p.p.
Il Consigliere Graziani ricorda che l’art. 1
della L. n. 60 del 2001 impone al Consiglio di
gestire le liste dei difensori d’ufficio, con una
propria struttura centralizzata: quindi è neces-
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sario internalizzare la funzione sinora svolta,
senza peraltro atti formali, da associazioni
forensi.
Il Consiglio, con il parere contrario del
Consigliere Cerè, invita il Consigliere Tesoriere ad acquisire un preventivo definitivo da
parte della proponente, che contempli una
riduzione ulteriore di corrispettivo, per poter
affidare il servizio all’inizio del nuovo anno,
previa simulazione con i rappresentanti della
proponente.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Famiglia –in
unione con il Consigliere Fasciotti- comunica
che è stato organizzato il Convegno dal titolo
“Le forme di abuso e maltrattamenti a scuola
e in famiglia: profili psicologici e giuridici. Il
minore autore di reato e gli strumenti di protezione a favore dei soggetti deboli”. Tale
convegno è stato organizzato con la preziosa
collaborazione dell’Associazione “Attenti al
Lupo” (associazione per la tutela dei diritti dei
minori e della famiglia) e si terrà nei giorni di
mercoledì 3 novembre 2010, dalle 15.00 alle
19.00, mercoledì 10 novembre 2010, dalle
15.00 alle 19.00 e mercoledì 24 novembre
2010, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, nell’Aula
Consiliare.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede
l’accreditamento dell’evento e la concessione
di n. 9 crediti formativi di cui n. 2 in materia
deontologica.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Famiglia, in
unione con il Consigliere Fasciotti, comunica
che è stato organizzato un convegno dal titolo
“Esecuzione ed attuazione dei provvedimenti
in materia di famiglia. Aspetti processuali e
sostanziali”. Il Convegno si terrà il giorno
venerdì 19 novembre 2010 dalle ore 11.00 alle
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ore 14.00.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede
l’accreditamento dell’evento e la concessione
di n. 3 crediti formativi.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Graziani osserva che, nelle
procedure esecutive immobiliari, l’assegnazione di somme ai creditori avviene secondo un
piano di riparto e successivo mandato di pagamento. Per effetto di ciò, tutti gli Istituti Bancari procedenti conseguono il legittimo pagamento anche di spese processuali (spese borsuali, diritti, onorari, spese generali, contributo previdenziale e IVA) riconducibili agli oneri
di assistenza da parte dei propri avvocati.
Sovente, tuttavia, per effetto di convenzioni
stipulate dagli Istituti Bancari con i propri
difensori, i compensi corrisposti ai difensori
stessi sono inferiori a quelli liquidati dall’Autorità Giudiziaria e riscossi dagli Istituti Bancari. Se pure questa circostanza attiene al rapporto professionale tra gli Istituti Bancari e i loro
Avvocati difensori, la situazione sopra evidenziata genera effettivamente una lesione economica in danno dei colleghi e contestualmente
il mancato versamento a chi di dovere (Cassa
Forense e Amministrazione finanziaria) di tutte le somme conseguite da parte degli Istituti
Bancari a titolo di contribuzione previdenziale e IVA, laddove i medesimi Istituti Bancari –
per effetto di convenzioni- versino ai propri
difensori compensi in misura minore rispetto
all’importo effettivamente riscosso.
Il Consigliere Graziani chiede, quindi, che
a tutela dei colleghi e nell’ottica di collaborare
all’indirizzo dell’azione giurisdizionale verso
il massimo rispetto delle norme civili e tributarie, il Consiglio segnali il fenomeno alla
Presidenza del Tribunale di Roma –Settore
Esecuzioni Immobiliari, proponendo che
l’emissione dei mandati di pagamento venga
preceduto dall’acquisizione agli atti della procedura di fatture (emesse da parte dei difensori
che hanno prestato nel processo l’attività di
cui si liquida il rimborso) con attestazione di
quietanza di avvenuto pagamento (apposta
dall’avvocato) o di approvazione del documento (apposta dal beneficiario del mandato
di pagamento) per importo pari al rimborso
delle spese processuali liquidate dal mandato
stesso.
Il Consigliere Vaglio ritiene che la cosa che
ha scoperto il Consigliere Graziani sia veramente grave e, quindi, la proposta da approvare è la prima, cioè pretendere che il Presidente
del Tribunale Ordinario di Roma imponga
alla Banca, per poter incassare l’intera somma
comprensiva delle spese legali, di fornire la
prova dell’effettivo pagamento in favore dell’avvocato delle somme a lui spettanti.
Il Consigliere Condello chiede di riflettere
approfonditamente sulla questione.
Il Consiglio delibera di porre l’argomento
all’ordine del giorno della prossima adunanza,
invitando il Consigliere Condello ad offrire i
propri elementi di riflessione in quella occasione.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale di 38 proposte di archiviazione e 7 aperture di procedimento disciplinare.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 47 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 23 SETTEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Gio-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
vanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Pratiche disciplinari
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Pratiche disciplinari
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce che sabato 18 settembre u.s. è stato presente all’incontro indetto dal Consiglio Nazionale Forense al Complesso Monumentale “Santo Spirito in Sassia”, avente a oggetto lo studio della bozza di
regolamento sulle specializzazioni. Erano presenti molti rappresentanti degli Ordini forensi
e delle Associazioni, nonchè vari membri del
Consiglio Nazionale Forense.
Il Presidente, accompagnato dal Consigliere Segretario, dal Consigliere Tesoriere e
dai Consiglieri Graziani e Rossi, si è poi intrattenuto con molti colleghi provenienti da varie
parti del Paese e, in particolare, con il Presidente De Tilla e il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova, Avv. Stefano Savi, informandosi dello stato di avanzamento dei lavori di preparazione del prossimo
Congresso Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente comunica che il neo Primo
Presidente della Suprema Corte di Cassazione, S.E. Ernesto Lupo, ha ricevuto in visita
ufficiale una delegazione dell’Ordine (esso
Presidente, il Consigliere Segretario e i Consiglieri Barbantini e Graziani). L’incontro, cordiale e disteso è servito, innanzitutto per rivolgere personalmente i migliori auguri di buon
lavoro al Presidente da parte dell’Avvocatura
romana, ma anche per fare il punto della
situazione su alcuni progetti che vedono coin-
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volte le categorie, dei magistrati e degli avvocati, nell’ottica di avviare un percorso sinergico e virtuoso. Alla parte finale dell’incontro,
dedicato anche alla trattazione di argomenti
come quello relativo alla sede del Consiglio,
ha partecipato anche il Segretario Generale
della Corte, Consigliere Tirelli.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 16
settembre 2010, accompagnatoria della bozza
di regolamento per il riconoscimento del titolo di avvocato specialista, redatta nella seduta
amministrativa del 15 settembre u.s., su proposta della Commissione interna dello stesso
Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Luca Conti, Presidente del Consiglio dell’Ordine di Rieti, pervenuta in data 21 settembre
2010, con la quale si complimenta per l’ottimo
lavoro che l’Ordine di Roma sta svolgendo
sulla questione degli “Abogados”, alla quale
anche l’Ordine di Rieti è, ovviamente, concretamente interessato.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 23
settembre 2010, con la quale comunica che il
22 settembre u.s. il Consiglio della Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università di Roma “La
Sapienza” ha approvato sia una convenzione
per gli stages presso gli studi di avvocati promossa dall’Ordine di Roma sia la proposta
dello stesso Consiglio Nazionale Forense di
collaborazione con l’Ordine di Roma per l’allestimento di corsi per la formazione dei Conciliatori.
Il Consiglio ne prende atto e si congratula
con il Presidente Alpa.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Giovanni Scarpa, Presidente del
Consiglio dell’Ordine di Rimini, pervenuta in
data 23 settembre 2010, accompagnatoria della copia della delibera con la quale l’Ordine di
Rimini ha rigettato l’istanza di iscrizione di un
“abogado espanol”, nella sezione dell’Albo
“Avvocati stabiliti”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce che è venuto a
conoscenza che il 13 ottobre p.v., alle ore
15.00, nell’Aula Magna della Corte Suprema
di di Cassazione, si terrà un incontro dal titolo
“Giustizia penale, Costituzione e diritti fondamentali, in ricordo di Giuliano Vassalli”: è
previsto un saluto del Primo Presidente della
Corte di Cassazione, Dott. Ernesto Lupo;
sono previste le relazioni del Dr. Paolo Grossi,
Giudice della Corte Costituzionale, Prof. Francesco Palazzo, Professore dell’Università degli
Studi di Firenze, Prof. Avv. Franco Coppi,
Professore dell’Università degli Studi “La Sapienza”, Prof. Vittorio Grevi, Professore dell’Università degli Studi di Pavia; Dr. Giorgio
Lattanzi, Presidente di Sezione della Corte di
Cassazione.
Nell’occasione sarà presentato il volume
“Giuliano Vassalli” a cura di F. Palazzo, pubblicato dalla Collana “Maestri del Diritto”,
diretta da P. Cappellini e G. Conte – Editori
Laterza.
Il Presidente, alla luce di tale evento al
quale non è stato invitato alcun rappresentante ufficiale dell’Avvocatura romana, ritiene
che, in tale occasione, debba presenziare il
Presidente o un Delegato dell’Ordine di Roma,
in onore del proprio Iscritto, Prof. Avv. Giuliano Vassalli.
Il Consiglio condivide l’opinione del Presidente e manda all’Ufficio di Segreteria per
comunicare la presente deliberazione, che dichiara immediatamente esecutiva, agli organizzatori del Convegno.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello, sugli “Abogados”, riferisce che l’Ordine degli Avvocati di
Rimini ha deliberato di non iscrivere avvocati
che presentano tali richieste.
Il Consiglio delibera di nominare un interprete esperto in spagnolo giuridico al fine di
coadiuvare i Consiglieri, quale consulente, per
la verifica dei requisiti richiesti per l’iscrizione.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che il
Collega Francesco Figliomeni ha fatto pervenire la notizia che il prossimo 1° ottobre alle
ore 11.00 presso l’Aula della Prima Clinica
Medica dell’Università “La Sapienza” di Roma
si terrà la Conferenza Stampa di presentazione
del Progetto di Donazione di un “Laser a
CO2”, evento che ha ottenuto il patrocinio e
il contributo del Consiglio dell’Ordine. Il “Laser a CO2” è uno strumento utile per il trattamento di alcune infezioni (condilomatosi da
HPV) e neoformazioni dell’apparato genitale
maschile che sono patologie abbastanza frequenti e che coinvolgono entrambi i partners,
con un riflesso negativo specifico sul benessere e sulla fertilità della coppia. La donazione
concreta dello strumento, invece, avverrà nel
corso di una Cena di Solidarietà che si terrà il
prossimo 22 ottobre alle ore 20.30 presso il
Ristorante “La Perla del Lago” di Castelgandolfo.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver preso parte, in rappresentanza del Consiglio, alla cerimonia di premiazione della penultima tappa del “Trofeo Golf Forense Più
2010”, organizzata magistralmente dal Collega Nicola Colavita e per la quale il Consiglio
ha dato il proprio patrocinio. La manifestazione, alla presenza anche del Consigliere Rossi e
del Consigliere Nazionale Paolo Berruti, si è
tenuta sabato 18 settembre 2010 presso il Golf
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Club Arco di Costantino sulla Via Flaminia.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica che
lunedì 20 settembre ha partecipato, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Roma,
a una cerimonia per la celebrazione del 140°
anniversario di Roma Capitale, svoltosi nella
rinnovata Aula di Giulio Cesare nel Palazzo
Senatorio in Campidoglio. Nel corso della
manifestazione è stata conferita la cittadinanza onoraria di Roma al Capo dello Stato,
Giorgio Napolitano. All’incontro hanno partecipato le più alte cariche civili, militari e
religiose.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver partecipato, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Roma, alla cerimonia di
insediamento del Presidente del Consiglio di
Stato, Dott. Pasquale de Lise, svoltosi a Palazzo Spada il 22 settembre scorso.
Alla cerimonia ha preso parte anche il
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il Consigliere Segretario ha rivolto personalmente i migliori auguri di buon lavoro al
neo Presidente a nome dell’intero Consiglio
dell’Ordine.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Consigliere Segretario.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Nicola Luigi Arleo, Giovanna De Petrillo Romanelli, Roberto Mandolesi, Ciro Alessio Mauro, Marianna Miccoli, Paola Parise, Maria Lauretana Tosi Del
Piano, Vittoria Varzi, Graziano Vetrugno,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facol-
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tà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
comunicazione dell’Unione delle Camere
Penali Italiane, pervenuta in data 16 settembre
2010, accompagnatoria del documento dal
titolo “I penalisti non si riconoscono nel c.d.
decalogo O.U.A.” del 13 settembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 16 settembre 2010,
accompagnatoria del parere emesso dal Consiglio di Stato –Sezione Consultiva per gli Atti
Normativi- nell’adunanza del 26 agosto u.s.,
relativamente al regolamento predisposto dal
Ministero della Giustizia in attuazione del
decreto legislativo sulla media/conciliazione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Unione Forense per la tutela dei
Diritti dell’Uomo, accompagnatoria del programma del Corso di specializzazione sulla
Tutela Europea dei Diritti Umani 2010 -XI
edizione- organizzato con il patrocinio di
Thorbjorn Jagland, Segretario Generale del
Consiglio d’Europa, che si terrà presso l’Aula
Avvocati dell’Ordine il 5 e 6 novembre 2010 e
il 12 e 13 novembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 16 settembre 2010, relativa al
comunicato stampa di presentazione del Vademecum sui Consigli Giudiziari del 15 settembre 2010, per potenziare al massimo la
presenza degli avvocati.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sull’invito dell’Avv. Giorgio Colangeli, pervenuto in
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
data 16 settembre 2010, a partecipare allo
spettacolo teatrale, organizzato con i Sostituti
Procuratori, Dottori Erminio Amelio e Assunta Cocomello, dal titolo “La Morte e la Fanciulla” di Ariel Dorfman, che si terrà al Teatro
Arcobaleno dal 24 al 26 settembre p.v.. Chiede al Consiglio dell’Ordine l’acquisto di biglietti al costo di Euro 15,00 per beneficienza:
gli incassi saranno devoluti alla Onlus “Peter
Pan”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Sandra Mei della Segreteria
del Dott. Vincenzo Trione, Presidente della
Commissione Tributaria Provinciale di Roma,
pervenuta in data 20 settembre 2010, con la
quale chiede di voler designare due componenti per la costituzione della Commissione
per l’Assistenza Tecnica Gratuita presso la
suddetta Commissione Tributaria.
Il Consiglio delibera di nominare l’Avv.
Marco Orlando, con studio a Roma in Piazza
della Libertà n. 20 e l’Avv. Livio Lavitola, con
studio a Roma in Viale Giulio Cesare n.71.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma – Ufficio Risorse Finanziarie e Strumentali, pervenuta il 16
settembre 2010, relativa alla richiesta di cessione all’Amministrazione della Giustizia della
residua quota di parte della Caserma “Nazario
Sauro” di Via Lepanto 5, attualmente in uso
all’Amministrazione della Difesa ramo Esercito, onde risolvere la questione dei locali assegnati al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Roma.
Il Consiglio delibera di porre all’ordine del
giorno per la prossima adunanza la questione
relativa alla Caserma “Nazario Sauro”.
- Il Consigliere Segretario riferisce che è
pervenuto dal Consiglio Nazionale Forense il
testo, concordato con il Presidente De Tilla,
che è stato diffuso a seguito dell’Assise dell’Avvocatura svoltasi il 18 settembre u.s., in
Roma, presso il Complesso monumentale del
Santo Spirito in Sassia, dal titolo “Le componenti istituzionali, associative e politiche dell’Avvocatura”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 20 settembre 2010, accompagnatoria del comunicato stampa,
dal titolo
“Avvocati avanti con le specializzazioni forensi a tutela del cittadino” a seguito dell’incontro, avvenuto il 18 settembre u.s. con i Presidenti dei Consigli dell’Ordine, per sottoporre
la bozza del regolamento per il riconoscimento del titolo di avvocato specialista.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Foresi, Cancelliere presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma
– Ufficio Sentenze, pervenuta in data 20 settembre 2010, con la quale chiede l’intervento
tecnico per la manutenzione hardware (hard
disk) di un terminale in gestione al Consiglio
dell’Ordine presso la stanza n. 9 di Via Teulada n. 28.
Il Consiglio delibera di incaricare la ditta
affidataria del servizio di manutenzione del
software di proprietà consiliare presso l’Ufficio
copie del Giudice di Pace per la verifica del
problema e l’eventuale predisposizione di un
preventivo di spesa ove occorresse un intervento manutentivo, fatte salve le future determinazioni in ordine alla relativa autorizzazione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sull’invito dell’Avv. Carlos Carnicer Diaz, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Madrid, a partecipare alla Conferenza Annuale degli Avvocati Spagnoli, che si svolgerà a
Madrid il 10 dicembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario riferisce sull’offerta della Arcomedia S.r.l., pervenuta il 21
settembre 2010, di uno spazio espositivo all’interno del padiglione “D1 La Legge”, riservato a tutti gli Ordini professionali nazionali e
allestito in occasione del Secondo Salone della Giustizia che si terrà a Rimini, dal 2 al 5
dicembre 2010.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
e il Consigliere Graziani a trattare la questione
e a presentare ipotesi di sponsorizzazione.
L’argomento verrà posto all’ordine del giorno
della prossima adunanza.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.19)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.8)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.3)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
Abilitazioni
(n.32)
(n.9)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.5)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.2)
Rinuncia al nulla-osta per trasferimento di
praticanti avvocati
(n.1)
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Certificati di compimento della pratica
forense
(n.39)
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti comunicano di aver inserito nella Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione
l’Avv. Riccardo Nardovino.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Condello e Graziani segnalano l’opportunità di munire di accesso ad
internet wi-fi destinato agli Avvocati iscritti,
alcune aree della sede del Consiglio affinchè i
Colleghi possano fruirne. Ciò in quanto, oltre
ad essere un punto di riferimento per tutti gli
Avvocati Cassazionisti, il Consiglio dell’Ordine è quotidianamente frequentato da Colleghi che, in occasione di attività (Commissioni
consiliari) o di attese (convocazioni, convegni, ecc.), sarebbero interessati a connettersi
ad internet per i consueti utilizzi (scarico posta
elettronica, invio messaggi, visualizzazione
documenti, ecc.) di tale risorsa.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani
ad acquisire alcuni preventivi e a sottoporli al
Consiglio.
- Il Consigliere Cipollone comunica che
l’Avv. Daria Grimani ha chiesto l’inserimento
nella Commissione Rapporti con il Parlamento e le Istituzioni.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Approvazione del verbale n. 40
dell’adunanza del 16 settembre 2010
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 40 dell’adunanza del 16 settembre
2010.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
Audizione Avv. (omissis) parere n. (omissis)
Audizione Avv. (omissis) parere n. (omissis)
Pratiche disciplinari
(omissis)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi n.151 pareri su note di
onorari:
ADUNANZA DEL 28 SETTEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro
Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro
Graziani, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro
Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
ADUNANZA DEL 30 SETTEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Visita del Dott. Luca Palamara Presidente
Associazione Nazionale Magistrati e del
Dott. Marco Mancinetti
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente rammenta il nuovo calendario sulle prossime adunanze straordinarie che
ha diramato giorni fa. Prega tutti i Consiglieri
di volerne prendere buona nota onde evitare
che non si verifichino più episodi di ritardo o
di diserzione non previamente e tempestivamente comunicati.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.22)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.4)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.35)
Iscrizioni nel Registro dei PraticantiAvvocati
abilitati
(n.1)
Abilitazioni
(n.6)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.3)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.4)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.2)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.33)
Dott.ssa (omissis)
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio sulla richiesta della Dottoressa (omissis),
praticante avvocato, iscritta nel nostro Registro, di poter effettuare il secondo semestre di
pratica forense all’estero, con decorrenza 10
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maggio 2010, presso lo studio legale (omissis)
in Londra, in quanto vincitrice della borsa di
studio “Leonardo Da Vinci”. Precisa che l’attività consiste nell’approfondimento della conoscenza pratica e teorica del diritto inglese,
assistendo direttamente il Commercial Litigation e il Criminal Department.
Il Consigliere ritiene, visto il regolamento
di pratica forense approvato da questo Consiglio il 5 febbraio 2009 e anche alla luce dell’approvazione della Convenzione relativa all’espletamento del tirocinio stages formativi,
equiparati allo svolgimento della pratica forense presso organi giudicanti e requirenti, che
la richiesta della Dottoressa (omissis) meriti
accoglimento e chiede pertanto che il Consiglio autorizzi la medesima ad effettuare il
chiesto periodo di pratica presso il suddetto
studio legale.
Il Consiglio
udita la relazione, ritenuta l’applicabilità al
caso di specie della normativa regolamentare
in essere, in accoglimento della richiesta, autorizza la Dottoressa (omissis) iscritta nel Registro dei Praticanti di Roma a svolgere il secondo semestre di pratica a partire dal 10 maggio
2010 per la durata di un semestre. Rammenta
che ogni, eventuale, proroga dovrà essere,
previamente, comunicata e accettata da questo Consiglio.
Approvazione dei verbali nn. 41 e 42 delle
adunanze del 23 e 28 settembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 41 e 42 delle adunanze del 23 e del
28 settembre 2010.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti degli
Avv.ti (omissis) e (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 28
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
settembre 2010, con la quale chiede di dare
massima diffusione presso gli iscritti della comunicazione del Ministero dello Sviluppo
Economico relativa alla designazione di candidati europei per l’istituzione di elenchi di
arbitri per la risoluzione delle controversie ai
sensi degli accordi internazionali tra l’Unione
Europea e i vari Paesi terzi.
Il Presidente comunica, inoltre, che la notizia è già stata pubblicata sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Gian Domenico Caiazza, pervenuta in data 28
settembre 2010, con la quale ringrazia il Consiglio per averlo nominato Vice Presidente
effettivo della IV Sottocommissione per gli
esami di avvocato – sessione 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla brochure pervenuta dal Tribunale Ordinario di Tivoli relativa all’invito a partecipare alla presentazione
del sito web ufficiale che avverrà il prossimo 1°
ottobre.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Arezzo,
pervenuta in data 22 settembre 2010, con la
quale si complimenta per come il Consiglio
romano ha affrontato le problematiche e per il
“taglio” dato all’ultimo editoriale.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia a sua
volta.
- Il Presidente riferisce sull’istanza per la
nomina del terzo arbitro, con funzioni di
Presidente, presentata dagli Avv.ti (omissis) e
(omissis), difensori della (omissis), pervenuta
in data 24 settembre 2010, per dirimere la
controversia insorta tra la (omissis) e la (omissis).
Il Presidente comunica di aver nominato
l’Avv. Marco Lucente, con studio a Roma, in
Via Crescenzio n. 20.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sull’istanza per la
nomina del terzo arbitro, con funzioni di Presidente, presentata dagli Avv.ti (omissis) e (omissis), difensori della (omissis), pervenuta in data
24 settembre 2010, per dirimere la controversia
insorta tra la (omissis) e la (omissis).
Il Presidente comunica di aver nominato
l’Avv. Marco Lucente, con studio a Roma, in
Via Crescenzio n. 20.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Franco Cosenza, pervenuta in data 29 settembre 2010, con la quale comunica di rinunciare
all’incarico di Vice Presidente effettivo della X
Sottocommissione per gli esami di avvocato –
sessione 2009.
Il Consiglio delibera di nominare Vice
Presidente Effettivo della X Sottocommissione per gli esami di avvocato –sessione 2009l’Avv. Massimiliano Fioravanti, attuale Vice
Presidente Supplente, e di nominare, altresì,
Vice Presidente Supplente l’Avv. Tiziana Polverari, con studio a Roma, in Via Giacomo
Savonarola n. 6.
- Il Presidente riferisce sulla nota degli
Avvocati Flavio Ricci e Andrea Oliva, pervenuta in data 30 settembre 2010, accompagnatoria della relazione tecnica, redatta dalla
Commissione di Studio per la Riforma della
Magistratura Onoraria”, unitamente al normativo già presentato in Senato e che a breve
dovrebbe essere calendarizzato in Commissione Giustizia (disegno di legge n. 2080). Tale
progetto elaborato dalla Commissione consiliare ha come obiettivo di disciplinare lo status
giuridico del professionista chiamato a svolgere le funzioni giurisdizionali e di coniugare le
esigenze di razionalizzazione dell’intero settore con la necessità di valorizzare e garantire la
professionalità e l’indipendenza.
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Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente invita i Coordinatori delle
Commissioni di studio del Consiglio a produrre contributi scientifici e politici per la
redazione di un volumetto da presentare al
XXX Congresso Nazionale Forense di Genova.
Il Consiglio assicura che ai Colleghi delle
Commissioni è stato già riferito dell’opportunità di contribuire alla redazione di un volume
da portare al Congresso, ma che l’invito verrà
reiterato.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Consigliere Goffredo Maria Barbantini, pervenuta
in data odierna, con la quale comunica di
rinunciare a partecipare, quale delegato, al
XXX Congresso Nazionale Forense stante un
concomitante impegno avanti al Barreau di
Parigi per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
nominare delegato al XXX Congresso Nazionale Forense di Genova l’Avv. Maria Rossetti,
classificatasi 111 e prima dei non eletti alle
elezioni per i delegati tenutesi il 22 settembre
2010.
II Salone della Giustizia: ipotesi di
sponsorizzazioni
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che, in
relazione all’ipotesi di acquistare uno spazio
ove collocare lo stand del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma presso il Salone
Giustizia di Rimini, uno sponsor privato si è
offerto si sostenere le spese il che comporterà
che il Consiglio non avrà alcun onere economico dall’operazione. Il Consigliere Tesoriere
propone che al Salone di Rimini vadano, in
rappresentanza del Consiglio, le tre cariche
istituzionali oltre a due Consiglieri.
Il Presidente si compiace per l’iniziativa
del Consigliere Tesoriere il quale è riuscito a
ottenere a costo zero che l’Ordine di Roma sia
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presente al Salone di Rimini, che costituisce
una vetrina mediatica di non poco momento,
e nella quale figurano solo due o tre Ordini
forensi, oltre all’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, al Consiglio Nazionale Forense, al Ministero della Giustizia e al Tribunale Ordinario di Roma.
Il Consigliere Segretario si associa ai complimenti.
Chiedono di poter partecipare al Salone di
Rimini i soli Consiglieri Condello, Graziani e
Rossi, che tra l’altro sono i Consiglieri che si
occupano dei temi più rilevanti e più sensibili
(Mediazione/Formazione) che saranno trattati intensamente a Rimini.
Il Consiglio delibera l’iscrizione del Consiglio al Salone della Giustizia di Rimini 2010,
autorizzando gli Uffici alla prenotazione dello
spazio per lo stand; delibera, altresì, di autorizzare la missione, presso il Salone della Giustizia di Rimini, del Presidente, del Consigliere
Segretario, del Consigliere Tesoriere e dei
Consiglieri Condello, Graziani e Rossi.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario riferisce dell’incontro svoltosi il 23 settembre scorso presso la
sede dell’Ordine relativo alla visita che alcuni
avvocati finlandesi hanno fatto al Consiglio.
L’incontro, al quale ha cortesemente preso
parte, in qualità di interprete, il Collega Antonio Jacopo Manca Graziadei, è stato prevalentemente dedicato a fornire informazioni ai
colleghi stranieri su alcuni aspetti ordinamentali della professione forense italiana e allo
scambio di utili elementi di riflessione. Gli
avvocati finlandesi, che venivano da una visita
svolta presso il Consiglio Superiore della Magistratura, sono rimasti favorevolmente colpiti dalla sede del nostro Ordine. Agli ospiti è
stato offerto un cocktail in segno di ospitalità
e donata una medaglia in ricordo della visita.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
- Il Consigliere Segretario comunica, a
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proposito della decisione consiliare di procedere a rigorose istruttorie sulla vicenda delle
iscrizioni dei cosiddetti “abogados”, che in
data 21 settembre è pervenuta la nota della
Dott.ssa (omissis) -prot. 16712- la quale eccepisce l’irritualità e l’intempestività della sua
convocazione, e comunica la propria indisponibilità a presenziare (indicando quale data
utile quella del 30 ottobre e desiderando di
essere ascoltata personalmente dal Consigliere Barbantini). L’istante, inoltre, contesta anche talune delle domande oggetto del questionario approvato dal Consiglio e insiste affinchè sia disposta la sua iscrizione all’Albo.
Il Consigliere Barbantini riferisce che la
Dott.ssa (omissis) fa parte di coloro i quali non
sono stati ancora iscritti e quindi sarà convocata come tutti i colleghi che versano nelle sue
stesse condizioni.
Il Consiglio delibera in conformità alla
comunicazione del Consigliere Barbantini.
Autorizzazioni ad avvalersi delle
facoltà previste dalla legge 21 gennaio
1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Giuseppe Appezzati,
Fabrizio Armelisasso, Daniela Bianchi, Antonio Biasi, Alfredo Bruno, Lorena Carleo, Francesco Celluprica, Ivano Cimatti, Marco Costantini, Giorgia Falzone, Simone Pascale,
Lavinia Ruggieri, Antonella Sassone, Matteo
Tidei Zegrini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Italo Mannucci, pervenuta in
data 27 settembre 2010 con la quale, in qualità
di Segretario della Commissione di Diritto
Societario e Commerciale, chiede la “mail list”
degli indirizzi di posta elettronica degli Avvo-
cati iscritti all’Albo per poter rendere nota la
prossima realizzazione di un portare internet
(www.ordinediroma.it) per la divulgazione
delle riprese televisive relative a seminari scientifici fruibili dai colleghi interessati.
Il Consiglio autorizza, raccomandando
l’utilizzo di un nome del portale che non
evochi così esplicitamente l’Ordine degli Avvocati di Roma.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota di Suor Guidala Bittante, incaricata delle
missioni dell’Istituto Suore Maestre di S. Dorotea, pervenuta in data 22 settembre 2010,
con la quale ringrazia il Consiglio per l’offerta
di Euro 2.000,00 devoluta per la ristrutturazione del campo sportivo del Centro Giovani di
S. Paolo del Brasile.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Fasciotti, delegato all’Ufficio del Patrocinio a
spese dello Stato, riferiscono sulla pratica di
segreteria n. (omissis) relativa alla disposta
revoca dell’ammissione del patrocinio a spese
dello Stato nei riguardi dell’istante (omissis).
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma
Premesso che:
- Con provvedimento assunto nell’adunanza del 17 dicembre 2009 il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma ha deliberato
di revocare l’ammissione al patrocinio a spese
dello Stato per una serie nutrita di posizioni
tutte facenti capo all’istante Signor (omissis);
- La revoca si è resa necessaria, come già
dedotto a sostegno del relativo provvedimento, a seguito degli accertamenti disposti dalla
Guardia di Finanza –cfr. nota del III Nucleo
Operativo– del 3 novembre 2009 prot. 3617,
dai quali è emerso che l’istante presenta notevoli redditi occulti, tanto che è stato anche
denunciato all’Autorità Giudiziaria in ordine
alla sussistenza del reato previsto dall’art. 125
D.P.R. n. 115/2002;
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- Avverso detto atto di revoca il Signor
(omissis) è insorto proponendo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(R.G. n. 2943/10);
Considerato che:
- Il Tribunale Amministrativo Regionale
per il Lazio, adìto in sede cautelare, con ordinanza Sez. III quater n. 1724 del 22 aprile
2010, ha sospeso gli effetti della revoca impugnata sol perchè al Signor (omissis) non è stato
comunicato l’avvio del procedimento, e ha
così ordinato al Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma di consentirne la relativa
partecipazione;
- In ottemperanza alla citata ordinanza il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
ha deliberato, nell’adunanza del 29 aprile 2010,
di osservare in modo rigoroso i princìpi della
partecipazione procedimentale desumibili
dalla L. n. 241/90;
- Con nota prot. 11422 del 16 giugno 2010
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
comunicava al Signor (omissis) l’avvio del
procedimento di revoca dell’ammissione al
patrocinio a spese dello Stato ai sensi dell’art.
7 L. n. 241/90;
- Per effetto di tale comunicazione l’interessato esercitava l’accesso agli atti del fascicolo e presentava memoria assunta al protocollo
del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma n. 12915 del 7 luglio 2010;
- Al fine di rendere ancora più intensa la
partecipazione procedimentale dell’interessato il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma, con nota prot. n. 12915 del 19 luglio
2010 disponeva l’audizione del Signor (omissis);
- In data 9 settembre 2010 si svolgeva la
predetta audizione, regolarmente verbalizzata, nella quale il Signor (omissis) non si presentava delegando all’uopo il proprio difensore
Avv. (omissis), il quale esponeva le ragioni del
proprio assistito;
Ritenuto che:
- Le indagini condotte dalla Guardia di
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Finanza, sostanziate nel documento sopra citato, hanno trovato già adesione da parte del
Tribunale Civile di Roma il quale, con sentenza n. 16807 del 7 luglio 2008 -est. Dr.ssa
(omissis)-, ha disposto la revoca del patrocinio
a spese dello Stato nei riguardi del Signor
(omissis), con contestuale segnalazione ex art.
331 c.p.p. per la denuncia di commissione del
reato previsto dall’art. 125 D.P.R. n. 115/
2002;
- Il Sig. (omissis) è indagato per il reato di
cui sopra dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma -R.G. 44840/08 N –
P.M. Dr.ssa (omissis);
- Dalle conclusioni cui è pervenuta la Guardia di Finanza si evince una “incredibile esposizione finanziaria dello Stato a fronte di così
tanta litigiosità del (omissis)”, il quale –nella sua
attività di mediatore- “convincendo i propri
assistiti e profittando della loro buona fede,
avrebbe stipulato con essi un contratto c.d.
capestro di mandato irrevocabile di rappresentanza in esclusiva a cui non sarebbe stato possibile sottrarsi, atteso il tenore vincolante rinvenibile nelle clausole apposte” (cfr. relazione di
servizio prot. 51547, nonchè nota del Presidente del Tribunale di Roma prot. 36/09);
- Le considerazioni espresse dal Signor
(omissis) a sua difesa, contenute nella citata
memoria procedimentale, si limitano (a eccezione delle mere questioni di rito) sostanzialmente a confutare apoditticamente le deduzioni dell’organo inquirente invocando uno
stato di salute cagionevole, tale da non consentirgli di avere redditi occulti;
- Non si rinvengono ragioni tali per smentire il convincimento della Guardia di Finanza
secondo la quale l’interessato non versi affatto
nelle condizioni patrimoniali previste dalla
legge per poter fruire del beneficio del patrocinio a spese dello Stato.
P.Q.M.
Conferma il proprio provvedimento di
REVOCA dell’ammissione al beneficio del
patrocinio a spese dello Stato adottato nel-
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l’adunanza del 17 dicembre 2009, disponendo
che del presente atto sia data formale notificazione al Signor (omissis) e al difensore del
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
nanti il Tribunale Amministrativo Regionale
per il Lazio, Avv. Nicola Ianniello.
quindi propone sia riesaminata con l’attenzione che il caso richiede.
Il Consiglio delibera la riassegnazione della pratica invitando i relatori a una maggiore
attenzione nella compilazione del modello e
della relazione che lo accompagna.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa del Consiglio Nazionale
Forense, pervenuto in data 27 settembre 2010,
relativo all’approvazione del Regolamento sulle
specializzazioni forensi.
Il Consiglio dispone mettersi all’ordine
del giorno della prossima adunanza la questione del Regolamento sulle specializzazioni.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Giancarlo Renzetti, Presidente
dell’Associazione Nazionale Forense, pervenuta in data 24 settembre 2010, in merito a una
proposta di modifica del servizio di Difese
d’Ufficio onde poter migliorare tale servizio
che, dal 1992, è gestito dall’A.N.F. e dalla
Camera Penale di Roma.
Il Consiglio ritiene di aver già deliberato al
riguardo e non ha motivo per discostarsi, al
momento, dalle decisioni prese.
Pareri su note di onorari
- Il Consigliere Segretario comunica che
nell’ambito delle verifiche a campione che
vengono preventivamente svolte sulla redazione dei pareri di congruità si è avveduto
della circostanza, relativamente alla pratica n.
1226/10 affidata ai Consiglieri Cerè e Di Tosto, che da un lato la relazione finale è incompleta, giacchè al posto dell’importo finale vi
sono solo dei puntini di sospensione, e dall’altro che nel modello succinto di parere consegnato all’Ufficio sul modulo prestampato è
sbagliato il calcolo ivi riprodotto, atteso che
18.000 per 4 non fa, come importo finale,
75.000. L’omissione prima citata e l’errore ora
menzionato non consentono, oggettivamente, di approvare la proposta di parere che
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, in
unione con il Consigliere Fasciotti, quale
Coordinatore della Commissione Famiglia,
comunica che il 12 novembre 2010 avrà inizio
il Corso Superiore di Specializzazione universitario su “Diritto e Tutela dei Minori (profili
giuridico-psicologici)” destinato ad Avvocati,
laureati in Giurisprudenza e operatori del settore.
Il Corso, che vede il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, si
terrà presso la Pontificia Università Lateranense e vede impegnati illustri Relatori, tra i quali
alcuni Componenti delle Commissioni consiliari.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere riferisce sull’incontro con la Presidente della Sezione Famiglia della Corte d’Appello di Roma
la quale ha esternato grande preoccupazione
per lo stato in cui si trova la Sezione, ormai al
collasso anche per carenza di organico, e ha
pregato i rappresentanti delle maggiori associazioni rappresentative del Diritto di Fami-
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glia di sensibilizzare i colleghi a non incardinare giudizi in appello, soprattutto per quanto
riguarda i reclami avverso le ordinanze presidenziali per i giudizi di separazione giudiziale
tra coniugi, quando questi procedimenti possono risultare manifestamente infondati.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere, fermo
restando il rispetto per il lavoro e prendendo
atto del garbo con la quale la Presidente della
Sezione Famiglia ha riferito della circostanza,
ha però replicato alla stessa che tale richiesta è
impossibile da attuare in quanto i ricorsi in
appello sono una forma di strategia difensiva
e che non si può limitare l’esercizio del diritto
di difesa alle parti.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere ha poi
riferito ugualmente alla Presidente che forse
sulla carenza di organico la responsabilità è
degli Enti superiori quali il Consiglio Superiore della Magistratura e il Ministero della Giustizia invitando, a sua volta, la Presidente a
creare un tavolo di concertazione tra gli stessi
e l’avvocatura al fine di risolvere una situazione che attualmente riguarda l’intero Distretto
della Corte di Appello e non soltanto il settore
del Diritto di Famiglia.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sport e Cultura, comunica che ha dato la disponibilità a far
parte della Commissione il Collega Italo Mannucci.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti, Coordinatori della Commissione Famiglia – Dipartimento Diritto sostanziale,
comunicano che hanno dato la disponibilità a
far parte della Commissione i Colleghi Sara
Adriani, Giuseppe Catinelli Guglielmetti e
Francesca Maccioni.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Ros-
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si, Coordinatori della Commissione Pari Opportunità, comunicano i nomi dei Colleghi
chiamati a farne parte per il biennio in corso:
Sara Adriani, Paola Agostini, Francesca Bellucci, Maria Cristina Biolchini, Maria Luisa
Bortolozzi, Alessandra Cacchiarelli, Flora De
Caro, Nunzia Esposito, Maria Antonietta Greco, Roberta Giannini, Pietro La Cava, Eleonora Minoprio, Rita Monaco, Silvia Scianca,
Giorgio Vaccaro.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Condello e Graziani segnalano di avere ricevuto dai Colleghi manifestazioni di grande interesse circa l’organizzazione di seminari in tema di nuove tecnologie
applicate alla professione forense (in particolare, sul tema della Posta Elettronica Certificata e del Processo Civile Telematico). Poichè la
materia interessa certamente anche gli addetti
(magistrati e personale di cancelleria) degli
uffici giudiziari e tenuto conto del fatto che
presto verrà persa la disponibilità della sala
conferenze del Centro Studi, i Consiglieri
Condello e Graziani suggeriscono di prendere
contatto con le competenti autorità della Corte
di Appello di Roma e del Tribunale Ordinario
di Roma al fine di poter fruire della disponibilità di sale convegni secondo un calendario di
eventi formativi gratuiti e aperti alla frequentazione di tutte le componenti (avvocati, praticanti, magistrati, personale giudiziario, ecc.)
del mondo forense e giudiziario.
Il Consiglio autorizza.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono dell’incontro avvenuto il 27 settembre
scorso con i Magistrati (Dottori Mauro Lambertucci, Ileana Fedele, Francesco Cottone e
Michele Di Mauro) addetti a curare l’avvio del
“decreto ingiuntivo telematico” presso il Tribunale di Roma. Nel corso dell’incontro sono
state analizzate le ultime problematiche da
risolvere prima di attribuire “valore legale” al
deposito di ricorsi per ingiunzione per via
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telematica presso il Tribunale di Roma. Nella
medesima occasione è stata riferita l’imminenza della data in cui si prevede che la struttura
ministeriale competente (DGSIA) attribuirà il
predetto “valore legale”, tenuto conto di specifica richiesta in tal senso avanzata dal Presidente del Tribunale di Roma, Dott. Paolo de
Fiore.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, anche grazie all’impegno del Dott.
Sergio Auriemma e dell’Avv. Giovanni Meineri, è stata portata a termine la stesura di un
testo di “Protocollo di intesa”, da stipularsi
con la Procura Generale della Corte dei Conti
e il Consiglio, avente a oggetto l’interscambio
di comunicazioni tra Procura e Avvocati tramite posta elettronica certificata. I Consiglieri
Condello e Graziani sottopongono il testo
all’esame del Consiglio, sottolineando che
tale protocollo costituisce un importante progresso sulla strada dell’utilizzo delle nuove
tecnologie applicate alla professione forense,
suscettibile di essere preso a esempio anche in
altri contesti giudiziari.
Il Consiglio approva lo schema di protocollo e ne autorizza la stipula.
- Il Consigliere Tesoriere, nella qualità di
Coordinatore della Commissione di Diritto
Penale, comunica i nomi dei Colleghi chiamati a farne parte per il biennio in corso: Ali
Abukar Hayo, Massimo Amoroso, Maurizio
Antonelli, Michele Arditi di Castelvetere,
Massimo Argirò, Francesca Aricò, Carlo Borello, Alessandra Calabrò, Luca Ciaglia, Alessandro Di Giovanni, Daniele Fabi, Carlo Farina, Fabio Federico, Ilaria Gioffrè, Massimo
Lauro, Carlo Longari, Nicola Madia, Pierluigi
Mancuso, Francesco Missori, Alessandra Mocchi, Flavio Nicolosi, Giuseppe Palermo, Michele Pansarella, Alessandro Pasqualini, Manuele Piccioni, Claudio Ronci, Camillo Rossi,
Francesco Sinopoli, Amalia Tranchino.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Tesoriere, nella qualità di
Coordinatore della Commissione Difese di
Ufficio e Patrocinio a spese dello Stato - materia penale, comunica i nomi dei Colleghi
chiamati a farne parte per il biennio in corso:
Federica Ascione, Vittorio Balzani, Antonio
Barbieri, Ilaria Barsanti, Carlo Benedettelli,
Francesco Bruzzese, Massimiliano Carbone,
Simone Cicerchia, Simona Cocchi, Antonio
Ferdinando De Simone, Erminia Maria Del
Medico, Giancarlo Di Giulio, Domenico Di
Tullio, Fabrizio D’Urso, Gabriele D’Urso,
Fabrizio Gallo, Luigi Greco, Daria Grimani,
Antonino Lastoria, Marco Lepri, Ival Lo Castro, Marina Lo Faro, Angelo Francesco Macrì, Filippo Maria Malara, Domenico Mammola, Mauro Marconi, Benedetto Marzocchi
Buratti, Saveria Mobrici, Andrea Panfili, Albertina Pepe, Massimiliano Pierantoni, Valentina Pontetti, Roberto Randazzo, Maria Rossetti, Massimiliano Scaringella, Giada Toti,
Stefano Valenza.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Tesoriere, nella qualità di
Coordinatore della Commissione di Procedura Penale, comunica i nomi dei Colleghi chiamati a farne parte per il biennio in corso:
Francesca Aiello, Aldo Areddu, Carlo Bonzano, Carlo Borello, Pierfrancesco Bruno, Anna
Castagna, Maria Grazia Cerro, Nicola Chinappi, Paola Cittadini, Vincenzo Davoli, Vittorio De Napoli, Giuseppe Di Biasi, Gianni Di
Santo, Francesca Florio, Fabio Maria Galiani,
Giovanni Maria Giaquinto, Giulio Lastei, Federica Latagliata, Fabio Lattanzi, Gianluca
Lombardozzi, Stefano Maccioni, Viviana
Marotta, Giuseppe Maria Meloni, Domenico
Naccari, Ippolita Naso, Francesco Pansarella,
Tommaso Pietrocarlo, Nicola Pisani, Cesare
Placanica, Pietro Pomanti, Antonino Ranieri,
Daniela Romano, Gaetano Antonio Scalise,
Salvatore Sciullo, Fabrizio Siggia, Antonella
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Sotira, Floriana Spagnolo, Giuseppe Squitieri,
Pierguido Stanchi, Anna Maria Tripodi, Alfredo Vitali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Graziani segnala che, in
relazione al XXX Congresso Nazionale Forense che si terrà a Genova dal 25 al 27 novembre
2010, venga assicurata la massima partecipazione di rappresentanti dell’Avvocatura romana. Il Consigliere Graziani rammenta, difatti,
che: a) il Consiglio ha investito risorse economiche per sostenere la partecipazione dei delegati al Congresso, individuandoli a seguito
di loro candidatura e successiva elezione nella
recente tornata elettorale del 22 settembre
scorso; b) in occasione dell’antecedente XXIX
Congresso del 2008, gli uffici consiliari ebbero
modo di constatare che un considerevole numero di iscrizioni congressuali e pernottamenti alberghieri (seppure pagati) non furono fruiti dai delegati designati a partecipare al Congresso stesso; c) tale esperienza induce a porre
in essere adeguate iniziative onde evitare che il
fenomeno abbia a ripetersi.
A tale fine, il Consigliere Graziani suggerisce che: 1) tutti i Colleghi eletti il 22 settembre
scorso siano sensibilizzati a confermare la propria partecipazione al Congresso fissando loro
il termine del giorno venerdì 19 novembre
2010 per il ritiro dei voucher di partecipazione
al Congresso; 2) vengano, nel frattempo, raccolte le prenotazioni dei voucher non ritirati;
3) dal giorno, lunedì 22 novembre 2010, i
voucher non ritirati dai delegati eletti vengano
assegnati secondo graduatoria, stilata come da
risultati elettorali, oppure ai Colleghi iscritti
nell’Albo tenuto dal Consiglio.
Il Consigliere Segretario fa presente che ai
Consiglieri è stato già distribuito il modulo da
inviare a Genova, mentre ai restanti delegati è
stata inviata apposita comunicazione nella
quale si avverte circa la necessità di far pervenire copia di un proprio documento di identità agli organizzatori, al fine di poter accedere
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sulla nave.
Il Consiglio, preso atto di quanto già effettuato dagli Uffici, delibera, comunque, che i
delegati dovranno essere avvertiti con apposita lettera, cui allegare la delibera già assunta dal
Consiglio in ordine alle prenotazioni delle
cabine sulla nave Costa, che il termine per
dare la propria conferma definitiva è fissato al
30 ottobre 2010. Ribadisce che ogni defezione
comporterà l’accollo delle spese di iscrizione e
di alloggio a carico del rinunciante.
- Il Consigliere Graziani chiede che il Consiglio proceda alla individuazione collegiale
del giovane collega beneficiario di uno dei 165
“pacchetti soggiorno Giovani” per il XXX
Congresso Nazionale Forense che si terrà a
Genova, così come deliberato dal Consiglio
nell’adunanza del 15 luglio 2010.
Il Consiglio ritiene di dover individuare
nella Collega Angela Rendinelli il giovane
beneficiario.
- Il Consigliere Cerè chiede che venga
posto all’ordine del giorno dell’adunanza del
7 ottobre p.v. l’argomento del Regolamento
delle specializzazioni diramato dal Consiglio
Nazionale Forense.
Il Consiglio ha già disposto in conformità,
come da precedente delibera odierna.
- Il Consigliere Cerè dà lettura della nota
ricevuta dalla Prima Sezione Civile – Ufficio
Stranieri del Tribunale Ordinario di Roma,
che integralmente si trascrive: “Come già anticipato telefonicamente, questo ufficio, su
impulso della Corte di Cassazione e successivamente del Presidente del Tribunale Dott. de
Fiore ha urgenza di iniziare a svolgere udienze
di proroga dei trattenimenti di cittadini extracomunitari trattenuti presso il C.I.E. di Ponte
Galeria, ai sensi dell’art. 21 co. 2 D.Lgs. 28,
competenza questa demandata dai giudici della
Prima Sezione Civile.
Lo svolgimento di tali udienze con inizio
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previsto il 1° ottobre 2010 necessita della nomina di un difensore d’ufficio individuato da
un elenco apposito del quale contestualmente
se ne richiede la realizzazione.
Alternativa valida si ritiene possa essere
quella di poter attingere per detti procedimenti, dall’elenco dei difensori di Ufficio indicati
per le udienze di convalida decreti espulsione
comunitari, trattandosi comunque di procedimenti celebrati dai giudici della Prima Sezione
Civile (a tal proposito non viene esclusa nemmeno la possibilità che entrambi i procedimenti possano essere celebrati contestuamente).
A fronte di questa esigenza, sia per tempi
di realizzazione, sia per ragioni di praticità, si
chiede pertanto di estendere all’elenco dei
difensori già inseriti in elenco l’incarico di
difendere i cittadini extracomunitari per lo
svolgimento delle udienze di proroghe del
Tribunale Ordinario Prima Sezione Civile.”
Il Consiglio, in attesa che si realizzi un
apposito elenco dedicato, delibera di attingere
per i suddetti procedimenti dall’elenco dei
difensori d’ufficio indicati per le udienze di
convalida decreti espulsioni comunitari. Dispone la trasmissione della presente delibera
alla Commissione difese d’ufficio.
- Il Consigliere Rossi propone di nominare
quale rappresentante del Consiglio alla Federation des Avocats, l’Avv. Françoise Maria
Plantade.
Il Consiglio approva la nomina.
- Il Consigliere Condello, con riferimento
alla mail del 20 settembre u.s., a firma dei
Consiglieri Vaglio, Di Tosto, Cerè e Cassiani,
che presenta delle insinuazioni di una gravità
inaudita quando fa riferimento “all’affare della mediazione”, propone di chiedere al Consiglio Nazionale Forense quali siano i limiti
delle comunicazioni che possono essere divulgate tra colleghi.
Il Consigliere Barbantini propone di invia-
re la pratica al Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Perugia.
Il Consigliere Cerè decide di uscire per
non influenzare la decisione del Consiglio.
Il Consiglio, con l’astensione dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, delibera la trasmissione della mail al Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Perugia onde consentire la valutazione sulla rilevanza disciplinare del documento, sottoscritto da quattro Consiglieri dell’Ordine.
- Il Consigliere Vaglio riferisce sulla questione della richiesta di pagamento pervenuta
dall’AMA e propone due percorsi istruttori.
Il Consiglio delibera di chiedere alla Commissione di Manutenzione della Corte di Appello di Roma la produzione delle piantine di
tutti gli spazi in concessione e, dopo, di convocare i relativi gestori davanti al Funzionario
Paris al fine di individuare a quale di essi lo
spazio di cui alla pretesa dell’AMA afferisca.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
Parere n. (omissis) – Avv ti (omissis)
Il Consiglio
- vista la richiesta di parere n. (omissis)
presentata dagli Avv.ti (omissis) dello studio
(omissis) nei confronti del cliente;
- considerato che copia della richiesta è
stata comunicata alla parte controinteressata
con lettera raccomandata n. 14116056024-7;
14116056025-8 consegnate all’Ufficio Postale
di Roma – RM 147 in data 22 luglio 2010;
- ritenuto che dalla parte controinteressata
non sono state rimesse deduzioni in merito al
conto stesso;
- vista la documentazione presentata dal
richiedente e le considerazioni dallo stesso
svolte sulla base delle quali viene espresso il
parere;
- udita la relazione dei Consiglieri Relatori
Avv. Nesta e Avv. Cipollone;
- considerato che gli istanti hanno richie-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
sto il parere di congruità per l’attività professionali di consulenza sulla base di una tariffazione oraria, rapportata al lavoro delle persone, alle quali veniva affidato, nell’ambito dello studio, l’espletamento del mandato;
Rilevato:
- che il Consiglio ha legittimazione ad
esprimere il parere di congruità sul conto degli
onorari richiesti sulla base della tariffa prevista
dal D.M. 8 aprile 2004, n. 127 e non già
quando, come nella fattispecie, le parti abbiano contrattualmente convenuto per iscritto la
determinazione del compenso sulla base di
una tariffazione oraria predeterminata;
delibera
di non esprimere il parere di congruità sull’istanza presentata dagli Avvocati (omissis)
dello studio (omissis).
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente e il Consigliere Condello,
Coordinatori della Commissione Fallimentare e Procedure Concorsuali, comunicano che
hanno dato la disponibilità a far parte della
Commissione i Colleghi Luca Valvo e Giuseppe Vona.
Il Consiglio ne prende atto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi n.44 pareri:
ADUNANZA DEL 7 OTTOBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di
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Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Gian Nicola Iaricci, con la quale ringrazia il
Consiglio per averlo nominato Componente
effettivo della IX Sottocommissione per gli
Esami di Avvocato – Sessione 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Romano Zipolini, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lucca, pervenuta in data 4
ottobre 2010, con la quale si complimenta per
l’iniziativa del Consiglio romano relativamente alla questione degli “Abogados”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Tommaso Marvasi, Vicario della Commissione di Diritto Fallimentare, pervenuta in data
1° ottobre 2010, nella quale relaziona in merito al Corso di Introduzione al Diritto Fallimentare, conclusosi il 28 settembre u.s.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Guido Monaco, datata 27 settembre 2010,
con la quale lamenta alcuni comportamenti
tenuti da “Colleghi” in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma.
Il Consigliere Segretario, nel complimentarsi per lo stile e l’eleganza della missiva e per
l’amara constatazione del Collega Monaco,
annuncia che sul punto ha predisposto apposita comunicazione che leggerà più tardi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
(omissis), pervenuta in data 24 settembre 2010,
con la quale segnala come la Sezione Fallimen-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tare di Roma, in spregio a quanto concordato
con l’Ordine di Roma e con il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, nel mese
di agosto scorso abbia richiesto la sua revoca da
curatore di due fallimenti. Chiede al Consiglio
un intervento in merito alla vicenda.
Il Consiglio ne prende atto e manda al
Consigliere Fasciotti per esame e relazione,
anche alla luce del Protocollo di Intesa sottoscritto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma con la Sezione Fallimentare del
Tribunale Ordinario di Roma e con l’Ordine
dei Dottori Commercialisti di Roma.
- Il Presidente riferisce sull’istanza per la
nomina del terzo arbitro, con funzioni di
Presidente del Collegio Arbitrale, presentata
dall’Avv. (omissis), quale arbitro designato
dalla (omissis), pervenuta in data 30 settembre
2010, per dirimere la controversia insorta tra la
(omissis) e la (omissis).
Il Presidente comunica di aver nominato
l’Avv. Federico Bucci, con studio a Roma in
Via di Santa Maria Mediatrice n. 1.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sull’istanza per la
nomina di arbitro unico, presentata dal Prof.
Avv. (omissis), difensore della (omissis), pervenuta in data 16 settembre 2010, per dirimere
la controversia insorta tra la (omissis) e la
(omissis).
Il Presidente comunica di aver nominato
l’Avv. Marco Ieradi, con studio a Roma in Via
Crescenzio n. 25.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente comunica che è in corso la
procedura di iscrizione al Salone della Giustizia che si terrà a Rimini nel prossimo mese di
dicembre e conferma che si tratterà di una
manifestazione alla quale l’Ordine di Roma
sarà presente con un proprio stand, al pari
degli Ordini più rappresentativi d’Italia.
Il Consiglio ne prende atto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver iniziato e completato le audizioni del
gruppo di undici colleghi iscritti come avvocati stabiliti giusta deliberazione del luglio scorso. Fa rilevare la seguente situazione:
a) tre dei convocati non si sono presentati,
senza addurre alcuna giustificazione (uno dei
quali ha chiesto di essere cancellato con nota
pervenuta il 1° ottobre 2010);
b) uno è nativo della Spagna, e ha ivi svolto
tutto il percorso di studi, dalle scuole elementari sino all’Università;
c) quattro hanno dimostrato di non avere
adeguata padronanza della lingua spagnola,
contrariamente a quanto dichiarato, di talchè
si propone un apposito colloquio con interprete.
Il Consiglio ne prende atto e dispone procedersi con un colloquio in lingua spagnola
con interprete per gli iscritti Avv.ti (omissis).
- Il Consigliere Segretario riferisce in merito alla nota, firmata da 14 Colleghi, prot.
16816 del 23 settembre u.s. con la quale si
segnala la gravissima situazione in cui versa
l’Ufficio del Giudice di Pace deputato alla
pubblicazione delle sentenze, che ha accumulato un ritardo ai limiti dello scandalo.
Il Consigliere Segretario rammenta che sin
dall’inizio del maggio scorso aveva inoltrato al
Coordinatore del Giudice di Pace di Roma e al
Presidente del Tribunale Ordinario di Roma
una nota di chiarimenti (prot. 7937 del 3
maggio) che aveva fatto scaturire talune assicurazioni con la risposta del 21 maggio successivo a firma dello stesso Coordinatore.
Chiede che il Consiglio adotti ogni più
opportuna azione sollecitatoria con gli Uffici
vigilanti, onde consentire l’azzeramento dell’arretrato.
Il Consiglio, preso atto che non è più
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
possibile intervenire ulteriormente con propri
sostegni economici presso il Giudice di Pace
Civile di Roma, delega il Consigliere Segretario ad attivarsi presso il Ministero della Giustizia affinchè sia rappresentata la gravità e l’insostenibilità della situazione descritta nella missiva di cui alla comunicazione.
- Il Consigliere Segretario comunica che
nella giornata del 5 ottobre ha tenuto la prima
riunione del c.d. “Tavolo delle Associazioni”,
iniziativa autorizzata a suo tempo dal Consiglio, volta a stimolare la progettualità su questioni concrete in modo da assicurare sinergia
collaborativa tra Ente istituzionale e mondo
delle Associazioni maggiormente rappresentative. Su dieci Associazioni invitate erano
presenti i Rappresentanti di cinque (AIGA,
con la Collega Abbate, A.N.F, con il Collega
Renzetti, AGIFOR, con il Collega Mazzoni,
Camera Civile, con il Collega Aleandri e l’Associazione forense “Emilio Conte” con il
Collega Priolo).
Il Presidente ha portato i suoi saluti personali agli intervenuti.
Il Consiglio ne prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle
facoltà previste dalla legge 21 gennaio
1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Francesca Agamennone,
Vittorio Attolino, Dora Balestri, Alessandra
Buzzaccarini, Deborah Cotogno, Letizia Esposito, Maria Luisa Mazzocchi, Rita Munzi, Silvia Paggetti, Viviana Perigli, Elisabetta Piccioli, Stefano Pucci, Maria Letizia Sassi, Mario
Savini, Paolo Scipinotti, Cataldo Strippoli,
Paola Vignoli, Gennaro Zipparro, Fabio Lombardi,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Mario Sanino, pervenuta in
data 1° ottobre 2010, con la quale ringrazia il
Consiglio tutto per la stima dimostrata nominandolo Vice Presidente effettivo della I Sottocommissione di Esami di Avvocato anno
2010.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Signora Maria Luisa Carucci, pervenuta in data 30 settembre 2010, con la quale
chiede al Consiglio, relativamente alla gestione dei servizi di fotocopiatura e dattilografia
nell’Edificio della Corte di Appello di Roma
in Via Varisco n. 3/5, la sua sostituzione, causa
anzianità, a favore del figlio Signor Giovanni
Messina.
Il Consiglio autorizza il subentro, fatte
salve le determinazioni di altre e diverse Autorità. Delibera la sottoscrizione di apposito
disciplinare con il subentrante.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’AIGA – Associazione
Italiana Giovani Avvocati, pervenuto in data
30 settembre 2010, relativo alla propria bocciatura del Regolamento del Consiglio Nazionale Forense sulle specializzazioni.
Il Consiglio delibera di tenerne conto,
insieme alle altre opinioni pervenute da altre
Associazioni, in vista della discussione sulla
questione, che differisce a giovedì prossimo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’O.U.A. – Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuto
in data 30 settembre 2010, in merito alla lettera
indirizzata dal Presidente Avv. Maurizio De
Tilla al Presidente del Consiglio, On. Silvio
Berlusconi, quale invito a considerare il Decalogo di proposte formulato dall’O.U.A. per
riformare la macchina giudiziaria.
Il Consiglio ne prende atto.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota
dell’Avv. Marco De Fazi, quale Coordinatore
Vicario della Commissione della Responsabilità Civile, con la quale comunica al Consiglio il
successo del Convegno tenutosi lo scorso 30
settembre, presso l’Aula Avvocati, avente ad
oggetto il “Danno non Patrimoniale”.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’On.le Piero Cucunato, Presidente
della Commissione Speciale per l’attuazione
delle Riforme Istituzionali della Provincia di
Roma, pervenuta in data 7 ottobre 2010, con
la quale ringrazia il Consiglio per il contributo
offerto per la realizzazione della ricerca svolta
dalla Commissione dallo stesso presieduta,
tesa a definire le linee programmatiche per lo
sviluppo socio-economico per Roma Capitale
e per l’Area Metropolitana.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia a sua
volta della considerazione.
Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti
giudiziari civili e amministrativi e negli affari
di volontaria giurisdizione
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere propone di invitare al prossimo XXX Congresso Nazionale
Forense che si terrà a Genova dal 25 al 27
novembre p.v., i Revisori dei Conti, ritenendo
importante tale partecipazione in virtù del
ruolo e del qualificato contributo che gli stessi
rendono alla nostra Istituzione.
Il Consiglio, tenuto conto dell’incarico
istituzionale svolto dai Revisori dei Conti e, in
particolare, dal ruolo rappresentativo svolto
dagli stessi nell’interesse dell’Avvocatura ro-
mana, delibera di riconoscere loro il rimborso
delle spese, con esclusione delle spese di viaggio, come previsto per i Colleghi Delegati e per
i Consiglieri dell’Ordine.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che il
Collega Valerio Spigarelli è stato eletto Presidente delle Unioni delle Camere Penali.
Il Consiglio esprime apprezzamento massimo per la nomina del Collega Spigarelli, del
quale ben conosce le qualità professionali e le
doti umane, e si congratula con il medesimo
augurandogli un proficuo lavoro nella convinzione che egli saprà impegnarsi a dovere nel
superiore interesse della Categoria forense.
- Il Consigliere Tesoriere, come già anticipato da tempo, riferisce sulla questione della
gestione del turno dei Difensori di Ufficio
(nomina ex art. 97 IV co. C.p.p.). Attualmente
la situazione dei Colleghi è mortificante, visto
l’obbligo attuale della firma a loro imposto e
atteso che alla sede dell’Associazione Nazionale Forense costoro trovano aperto solo dopo
le ore 9.30, quando le udienze iniziano alle ore
9.00, mentre la Camera Penale cessa il servizio
alle ore 12.30, lasciando scoperto il lasso di
tempo successivo. Inoltre, è stato appurato
che questa co-gestione, non formalizzata mai
in alcun atto, fa scaturire inimicizie e gelosie e
costa, al Consiglio, una somma enorme.
Il Consigliere Tesoriere propone, allora,
che la gestione del servizio sia affidata alla
Società Lextel la quale ha fatto un progetto in
tal senso per essere un unico interlocutore del
relativo call center (dalle ore 8.45 sino alle ore
16.30). Tale sistema funzionerà mediante comunicazione via mail: il Difensore di Ufficio
incaricato invia alla Società Lextel la sera prima dell’udienza, con la PEC, una mail sulla
sua effettiva presenza il giorno successivo. Il
sistema gestirà le sostituzioni dei legali che
abbiano avvisato della loro impossibilità a
presenziare.
Il preventivo presentato dalla Società Lex-
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tel è di euro 13.000,00 per il primo anno (che
è la metà di quanto si è pagato sino ad ora),
ancora più basso di quello presentato inizialmente, rendendo così inutile l’ulteriore ricerca
di altri candidati che non potrebbero oggettivamente competere con tale importo.
Il Consigliere Graziani sul punto ricorda il
suo intervento fatto prima dell’estate.
Il Consigliere Segretario ricorda perfettamente l’intervento del Consigliere Graziani e
ritiene che l’ipotesi formulata dal Consigliere
Tesoriere sia la soluzione migliore.
A questo punto il Consigliere Cerè chiede
quanto costa il servizio.
Il Consigliere Segretario si meraviglia della
richiesta del Consigliere Cerè avendo il Consigliere Tesoriere specificato tutto, costi compresi, in modo molto chiaro il servizio Lextel.
Il Consigliere Segretario ritiene evidentemente che il Consigliere Cerè non ha prestato
attenzione all’intervento del Consigliere Tesoriere.
Il Consigliere Tesoriere ripete, a beneficio
del solo Consigliere Cerè, avendolo rammentato poc’anzi, che il costo è di 13.000,00 euro
per il primo anno ed invita il Presidente a non
consentire interventi inconferenti e mirati
esclusivamente alla polemica su questioni che,
viceversa, debbono essere trattate con alto
senso di responsabilità.
Il Presidente ringrazia, comunque, il Consigliere Tesoriere per avere ripetuto quanto
richiesto dal Consigliere Cerè pregando la
stessa di prestare attenzione.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere lamenta le continue interruzioni del Consigliere
Cerè.
Il Consigliere Di Tosto, visto che si tratta
di un argomento delicato, chiede che il Consigliere Tesoriere produca una relazione scritta, “con indicazione degli importi che il Consiglio dovrà versare e le modalità tecniche del
funzionamento. Rileva, altresì, l’opportunità
che per spese importanti che impegnano il
Consiglio in contratti, il Consigliere Tesoriere
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anzichè esporre a braccio le spese dovrebbe
relazionare per iscritto”.
Il Presidente fa rilevare, come peraltro anticipato dallo stesso Consigliere Segretario,
che il Consigliere Di Tosto dimentica che su
questo argomento si è discusso a lungo sia
prima dell’estate che qualche settimana fa,
con un intervento ampio ed articolato, e di
pregevole dettaglio tecnico, da parte del Consigliere Graziani.
Il Consigliere Segretario chiede al Consigliere Di Tosto se ricorda tale intervento risolutore del Consigliere Graziani, che invocava
il disposto dell’art. 1 della legge n. 60 del 2001,
nell’adunanza del 16 settembre u.s., visto che
egli era presente.
Il Consigliere Di Tosto afferma di non
rammentare l’episodio.
A questo punto chiede ripetutamente la
parola il Consigliere Cerè insistendo per conoscere i costi del servizio da parte del Consigliere Tesoriere. Replica il Consigliere Tesoriere
evidenziando come sia provocatoria e polemica la richiesta del Consigliere Cerè, avendo
ripetuto alla stessa per ben due volte qual’è il
costo del servizio.
Anche il Consigliere Segretario si associa
alla protesta del Consigliere Tesoriere, invitando il Presidente a chiudere l’inutile e sterile
discussione.
Il Presidente ordina procedersi oltre.
Il Consigliere Cerè “circa la necessità di
chiarimenti e di intervenire sull’argomento
dichiara di non aver potuto parlare perchè è
stata ripetutamente ripresa dal Presidente e
interrotta nel suo intervento. Chiede che tale
dichiarazione sia inserita a verbale” (dichiarazione consegnata su foglio scritto e trascritta a
verbale in modo letterale: n.d.r.).
Il Presidente ritiene di non dover replicare
allo scritto del Consigliere Cerè poichè quanto risulterà a verbale confermerà la giustezza
della scelta di procedere oltre su un argomento
che dovrebbe essere affrontato con competenza, pacatezza, attenzione, senza scivolare in
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
strumentali disapprovazioni che hanno il solo
esito di perdere del tempo prezioso.
Il Consigliere Segretario, il Consigliere
Tesoriere, i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Fasciotti, Graziani e Rossi si associano al Presidente e condividono la necessità di procedere oltre.
Il Consigliere Vaglio, ricorda l’intervento
del Consigliere Graziani, ma ritiene che su
questo argomento non sia stata mai presentata
alcuna doverosa relazione scritta e formula
una contestazione al Consigliere Tesoriere
sulla modalità con cui ha presentato l’argomento non in modo chiaro ed esauriente.
Il Consigliere Tesoriere chiede al Presidente che si proceda al voto.
Il Presidente invita i Consiglieri ad esprimere il voto.
Il Consiglio, a maggioranza, approva la
proposta della Società Lextel e dispone affidarsi il servizio in questione con decorrenza 1°
gennaio 2011. Autorizza il Presidente alla stipula della relativa convenzione, delegando il
Consigliere Tesoriere per tutti gli opportuni
incombenti.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Barbantini e Rossi comunicano di aver inserito nella Commissione Rapporti Internazionali l’Avv. Massimo Carcione.
Il Consiglio ne prende atto.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni;
cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento;
certificati di compiuta pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.13)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.6)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.1)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.3)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati
abilitati
(n.2)
Abilitazioni
(n.12)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
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(n.4)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.3)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.28)
Modifica nome da “Vesselina Tchavdarova”
Panova in “Vesselina” Panova
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata in data 4 ottobre
2010 dall’Avv. Vesselina Tchavdarova Panova, nata a Sofia il 7 giugno 1976, con la quale
chiede la modifica del nome da “Vesselina
Tchavdarova” a “Vesselina”;
- Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 29 gennaio 2010 n. K10/160345;
- Sentito il relatore Consigliere Avv. Goffredo Maria Barbantini;
delibera
di modificare nell’Albo custodito da que-
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(n.37)
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sto Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma, il nome dell’Avv. “Vesselina Tchavdarova” in “Vesselina”.
Approvazione del verbale n. 43
dell’adunanza del 30 settembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 43 dell’adunanza del 30 settembre
2010. A tal proposito si fa rilevare che sono
solo due le integrazioni/sostituzioni richieste,
come da verbalizzazione che segue:
Su segnalazione del Consigliere Arditi di
Castelvetere, si propone la sostituzione dei
trofei, per il Torneo di tennis, con la corresponsione di una somma di Euro 1.500,00
(considerato che gli organizzatori hanno già
acquisito le coppe): il Consiglio approva mediante modifica della deliberazione assunta
nella precedente adunanza.
Su segnalazione del Consigliere Vaglio, si
propone di suggerire al Collega Italo Mannucci, che ha chiesto la mail list degli iscritti, di
non usare il nome del portale in modo che sia
così simile con quello dell’Ordine.
Interviene ripetutamente il Consigliere
Cerè chiedendo di intervenire e sovrapponendosi alla voce del Consigliere Vaglio.
Il Consigliere Segretario invita il Consigliere Cerè ad attendere il suo turno per parlare
e chiede al Presidente di non consentire tale
fastidiosa interruzione.
Il Presidente chiede al Consigliere Vaglio
di continuare ed al Consigliere Cerè di attendere educatamente il suo turno.
Il Consigliere Segretario chiede al Consigliere Vaglio, benchè costui stia parlando al
microfono, di alzare il tono della voce, che il
suo è ampiamente superato da quello del
Consigliere Cerè, la quale non cessa di parlare
(pure senza assistenza di microfono) anche se
la parola è stata data al Consigliere Vaglio.
Quest’ultimo, ripetuta la richiesta di integrazione della delibera assunta la volta prece-
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dente sull’istanza del Collega Mannucci, ribadisce l’opportunità della specificazione: il
Consiglio approva mediante modifica della
deliberazione assunta nella precedente adunanza.
Il Presidente esprime tutto il proprio rammarico per le interruzioni del Consigliere Cerè,
pregandola vivamente di astenersi dal sovrapporre la propria voce a quella dei Consiglieri
che stanno parlando attendendo, come fanno
tutti gli altri, il proprio turno.
Il Presidente ribadisce che non è suo costume impedire a chicchessia di esprimere il proprio pensiero purchè tutto sia sempre fatto e
gestito con educazione e rispetto per gli altri.
Il Presidente ribadisce che non consentirà
a nessuno di sovrapporsi con la voce e con gli
interventi ad altri Consiglieri e, se del caso,
come già avvenuto in passato, esso Presidente
è pronto a sospendere la seduta dandone ufficiale motivazione a verbale.
Il Consiglio si associa a quanto detto dal
Presidente.
Pareri su note di onorari
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
lettera dell’Avv. Pierguido Stanchi, pervenuta
il 29 settembre 2010, con la quale, anche a
nome dell’Avv. Barbara Stanchi, comunica al
Consiglio, allegando un elenco in copia, che i
volumi ritirati presso la Biblioteca del Centro
Studi in data 16 settembre scorso, si trovano
presso il suo studio.
Il Consigliere Cipollone si compiace e
ritiene che se tutti avessero fatto così non ci
sarebbe il dubbio dell’asportazione di qualche
Rivista che non è stata annotata.
Il Consiglio delibera di approfittare di tale
nota per stimolare, attraverso una comunicazione da pubblicare sul sito, tutti i Colleghi
che hanno legittimamente preso i periodici
presso la Biblioteca dell’Ordine, a contribuire
ad effettuare un censimento del patrimonio
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librario in loro possesso.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi
comunicano di aver integrato la Commissione delle Pari Opportunità con l’Avv. Alessandra Lapadura.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, in data 4 ottobre 2010, presso la Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma, ha
avuto luogo la riunione della Commissione
(cosiddetta “Commissione Brunetta”) costituita allo scopo di sopportare l’aggiornamento
tecnologico e le implementazioni attuabili presso gli Uffici Giudiziari romani. Nell’occasione,
sotto la conduzione del Dott. Stefano Aprile
(Direttore Generale D.G.S.I.A.), è stato fatto il
punto della situazione in ordine allo stato di
avanzamento degli interventi tecnologici prevalentemente finalizzati a veicolare su piattaforma digitale l’utilizzo di molte funzionalità
(visualizzazioni documenti processuali e comunicazioni) da offrire a magistrati e avvocati,
al fine di velocizzare gli iter processuali e a
ridurre i costi per l’Amministrazione. Nonostante sia emerso che i lavori siano a buon
punto è stato, tuttavia, sottolineato il mancato
utilizzo della Posta Elettronica Certificata (da
parte dei difensori) e la limitata offerta di servizi
fruibili via PEC (da parte dell’Amministrazione
Giudiziaria). In previsione di un futuro avanzamento dei lavori, è stato suggerito di aumentare
i servizi fruibili su piattaforma digitale al fine di
offrire agli avvocati un maggior ventaglio di
risorse tecnologiche per agevolare lo svolgimento dell’attività forense mediante utilizzo di
nuove tecnologie.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, per rispetto delle regole normative
e tecniche applicabili al “Processo Civile Telematico”, i “punti di accesso” privati possono
consentire agli Avvocati l’accesso alla Rete
Unitaria Giustizia (RUG) solo a seguito di loro
domanda accompagnata da certificato cartaceo attestante l’iscrizione nell’Albo forense. E’
stato tuttavia notato che tale adempimento
rende la procedura assai macchinosa, comportando disagi sia per i colleghi (costretti a richiedere la certificazione) che per l’Ufficio consiliare (tenuto a rilasciare un elevato numero di
certificati). Per ovviare a ciò, il gestore del
“punto di accesso per il Processo Civile Telematico” del Consiglio (Società Lextel) ha appurato di potere evitare la prassi sinora in uso,
laddove il Consiglio autorizzi a utilizzare –
come certificazione di iscrizione nell’Albo- le
risultanze dell’Albo trascritto su supporto digitale (file MS XLS) firmato digitalmente del
Presidente o suo delegato. Poichè un tale genere di file già viene consegnato alla medesima
Società Lextel perchè ne curi la trasmissione al
REGINDE (il Registro degli Indirizzi Elettronici del Ministero della Giustizia) e siccome
tale prassi appare più snella e conveniente, i
Consiglieri Condello e Graziani suggeriscono
che il Consiglio autorizzi ciò.
Il Consiglio autorizza come da richiesta.
- Il Consigliere Graziani rileva che, sovente, sulla stampa appaiono pubblicità di aziende di selezione di personale che sono incaricate da aziende e studi legali di ricercare figure
professionali con il titolo di avvocato. Il Consigliere Graziani suggerisce che, nell’ottica di
offrire maggiori occasioni di lavoro ai giovani
colleghi e di aumentare l’opportunità di consultazione del sito dell’Ordine, il Consiglio
valuti l’opportunità di prendere contatto con
tali aziende di selezione di personale per concordare la pubblicazione di eventuali avvisi
sul sito istituzionale.
Il Consiglio rinvia la decisione a una futura
adunanza.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello comunica che è
pervenuto al Consiglio in data 4 ottobre 2010,
assunto al protocollo n. 17776, il Decreto del
Direttore Generale della Giustizia Civile, Dr.ssa
Maria Teresa Saragnano, del 1° ottobre 2010,
con il quale si dispone l’iscrizione nel Registro
degli Organismi deputati a gestire tentativi di
conciliazione a norma dell’art. 38 del D.L.vo
n. 5 del 2003.
Comunica che giovedì prossimo si terrà
un’iniziativa di divulgazione dell’emissione
del decreto di accreditamento, in Aula Avvocati, alla presenza di alcune personalità del
mondo forense, politico e accademico.
Chiede che il Consiglio organizzi, inoltre,
un evento presso un teatro che abbia funzione
formativa sull’argomento.
Il Consigliere Vaglio ribadisce la propria
contrarietà all’istituto della mediazione e all’organizzazione di iniziative similari a quelle
di cui parla il Collega Condello.
Il Consigliere Di Tosto chiede al Consigliere Condello, quale Coordinatore in materia, se davanti all’Organismo di mediazione
consiliare sia possibile patrocinare per un soggetto non rivestente la qualifica di avvocato e
se, quando a patrocinare sia invece un avvocato, è previsto o meno un compenso.
Il Consigliere Condello sottolinea che nel
Regolamento (che è stato calibrato sui decreti
ministeriali emanati per il rito societario e che
dovrà essere adeguato quando uscirà il nuovo
regolamento) è previsto solo l’invito a farsi
assistere da un avvocato, mentre i rapporti
interni tra parte e difensore, sotto il profilo del
compenso, non riguardano il Consiglio.
Il Consigliere Segretario chiede al Consigliere Condello se esiste un Regolamento sull’istituto di mediazione: il Consigliere Condello risponde –ovviamente- che esiste sì, e
che è stato regolarmente approvato dal Consiglio.
Il Consigliere Segretario invita, allora, il
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Consigliere Di Tosto a leggere il testo del
Regolamento anzichè rivolgere domande che
già trovano in quel testo la risposta. Se, invece,
si intendono proporre modifiche al Regolamento, operazione del tutto legittima, si possono formulare richieste specifiche e motivate, senza far perdere tempo con domande
retoriche.
Il Consigliere Di Tosto invita lui il Consigliere Segretario a leggersi il Regolamento.
Il Consiglio ne prende atto.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi n.260 pareri su note di
onorari.
ADUNANZA DEL 12 OTTOBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio,
Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
tema di arbitrato negli appalti pubblici.
Il Consiglio ne prende atto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Nicolino Sciarra, pervenuta in data 30 settembre 2010, con la quale ringrazia il Consiglio
per averlo nominato Vice Presidente supplente della VII Sottocommissione per gli esami di
avvocato – sessione 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis)
ADUNANZA DEL 14 OTTOBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Mauro Vaglio,
Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti degli
Avv.ti (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce di aver inviato una
lettera di ringraziamento al Prof. Avv. Carmine Punzi in risposta all’invio del proprio autorevole scritto/estratto dalla rivista di Diritto
Processuale Civile afferente alle vicende in
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Francesco Storace, pervenuta in data 5 ottobre
2010, con la quale ringrazia il Consiglio per
averlo nominato Vice Presidente supplente
della I Sottocommissione per gli esami di
avvocato – sessione 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Adriana Boscagli, pervenuta in data 5 ottobre
2010, con la quale ringrazia il Consiglio per
averla nominata Componente effettivo della
VI Sottocommissione per gli esami di avvocato – sessione 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla lettera dell’Avv. Rosa Marino, Presidente dell’Ordine
degli Avvocati di Lagonegro, pervenuta in
data 30 settembre 2010, con la quale si complimenta per i contenuti innovativi dell’ultimo
editoriale.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Ernesto Lupo, Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione, pervenuta il 13 ottobre 2010, con la quale, in riferimento al seminario del 13 ottobre u.s., allega la nota dei
magistrati referenti per la formazione decentrata.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Paolo Mariotti, pervenuta in data 13 ottobre
2010, con la quale ringrazia il Consiglio per
averlo nominato Vice Presidente supplente
della X Sottocommissione per gli esami di
avvocato – sessione 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che a
seguito di sua formale richiesta, l’Avv. Rosa
Ierardi in data 12 ottobre 2010, ha riconsegnato al Consiglio sette pratiche disciplinari alla
stessa assegnate per l’istruttoria nel periodo in
cui è stata Consigliere dell’Ordine e segnatamente: 1302/2000 (assegnazione del 26 marzo
2004), 154/2002 (assegnazione del 26 marzo
2004), 203/2003 (assegna-zione del 17 febbraio 2004), 416/2003 (assegnazione del 17 febbraio 2004), 809/2004 (assegnazione del 23
giugno 2004), 1860/2005 (assegnazione del 13
aprile 2006), 265/2007 (assegnazione dell’8
maggio 2007).
Il Consiglio, dato atto, autorizza il Presidente alla riassegnazione delle predette pratiche disciplinari che verranno assegnate a un
solo Consigliere per una migliore e rapida
evasione.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Marco Ciapponi, Daniela De Luca, Carlo Maria Mattioli, Diletta
Mazzieri, Marco Nicolosi, Andrea Panella,
Maria Grazia Pinna, Eugenio Pompa, Daniela
Raparelli, Massimiliano Scafati, Maria Barbara Sorbo, Nicola Trabalza, Domenico Massimiliano Lanari,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
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nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 4 ottobre 2010, con la
quale comunica il numero degli Ordini Forensi che hanno finora effettuato l’iscrizione al
XXX Congresso Nazionale Forense, che si
terrà a Genova dal 25 al 27 novembre p.v.,
invitando i rimanenti Ordini a provvedere
prontamente agli adempimenti congressuali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa del Consiglio Nazionale
Forense, pervenuto in data 7 ottobre 2010,
relativo alla richiesta di un intervento normativo interpretativo dell’art. 645 c.p.c. al fine di
impedire le dichiarazioni in massa di improcedibilità delle opposizioni ai decreti ingiuntivi
nelle quali l’opponente non si sia costituito
nel termine di cinque giorni.
Il Consiglio ne prende atto, essendosi comunque già attivato con la propria delibera
della scorsa settimana.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
delibera del Consiglio Direttivo dell’Unione
Regionale degli Ordini Forensi della Campania, pervenuta in data 4 ottobre 2010, relativa
alla posizione assunta alla luce della decisione
delle Sezioni Unite della Suprema Corte di
cassazione n. 19246 del 9 settembre u.s., in
tema di termini assegnati per la costituzione
dell’opponente nei giudizi di opposizione a
decreto ingiuntivo.
Il Consiglio ne prende atto, essendosi comunque già attivato con la propria delibera
della scorsa settimana.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Giacomo Ebner, Presidente del
Comitato Albo Periti del Tribunale Ordinario
Penale di Roma, pervenuta in data 7 ottobre
2010, con la quale comunica che il 26 ottobre
2010, alle ore 16.00, si terrà la riunione del
Comitato stesso per esaminare le istanze di
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
iscrizione nell’Albo dei Periti di Architetti,
Commercialisti, Ingegneri, Medici, Psicologi,
Geometri, Interpreti e Traduttori, nonchè delle altre categorie non rappresentate da Ordini
professionali.
Il Consiglio ne prende atto e delega a partecipare il Consigliere Arditi di Castelvetere.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Lorenza Dolfini, pervenuta in
data 7 ottobre 2010, con la quale comunica la
recente sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra l’”Ordine dei Dottori Commercialisti di
Roma” e le “Aste Giudiziarie in linea S.p.A.”,
volta a rendere più competitivi i propri associati in ordine alle attività di curatore, custode
giudiziario, amministratore giudiziario e chiede, in tal senso, quali iniziative abbia intenzione di intraprendere l’Ordine forense romano.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Rossano, pervenuta in data 7 ottobre 2010,
accompagnatoria della propria delibera assunta nell’adunanza del 15 settembre 2010, con la
quale comunica che non parteciperà al XXX
Congresso Nazionale Forense di Genova.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile della Comunicazione e Media del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 7
ottobre 2010, accompagnatoria del comunicato stampa sul parere tecnico per migliorare la
normativa sul Decreto Mediazione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Ezio Germani dell’Ufficio Affari Generali del Consiglio Nazionale Forense,
pervenuta in data 5 ottobre 2010, accompagnatoria del provve-dimento di accreditamento del Ministero della Giustizia, con il quale
abilita il Consiglio Nazionale Forense a tenere
corsi di formazione previsti dal D.M. 23 luglio
2004 n. 222.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 5 ottobre 2010 è pervenuta, dalla Presidenza della Corte di Appello di Roma, la
convenzione per la disciplina dei servizi bancari presso le Agenzie site all’interno degli
Uffici giudiziari di Roma.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 30 settembre
2010, accompagnatoria del parere definitivo
emesso nell’adunanza di Sezione del 20 settembre u.s. dal Consiglio di Stato –Sezione
Consultiva per gli Atti Normativi- relativamente al Regolamento predisposto dal Ministero della Giustizia in attuazione del decreto
legi-slativo sulla Media-conciliazione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica che si
assiste, nella prassi, a comportamenti diversi
da parte dei singoli Consiglieri assegnatari di
pratiche di disciplina (non ancora sfociate in
procedimenti), in relazione alle istanze di accesso. Rileva che, secondo il Regolamento
consiliare vigente, il diritto di accesso per dette
pratiche è comunque limitato, soggettivamente, al solo “incolpato” (pur non essendo ancora tale, in questa fase, l’iscritto indicato nell’esposto), al P.M. e all’esponente. Tuttavia il
consen-tire l’accesso in tale fase interlocutoria
e meramente istruttoria alle memorie e ai
documenti prodotti produce, il più delle volte, un ulteriore contenzioso e rischia di pregiudicare l’istruttoria stessa, ostacolandone il regolare corso.
Per questi motivi ritiene di proporre, come
regola generale –rispetto alla quale ammettersi
deroghe caso per caso secondo il prudente
apprezzamento dell’Istruttore– quella del dif-
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ferimento del diritto di accesso, istituto regolato espressamente dalla legge n. 241/90, sino
alla fine del procedimento istruttorio (che si
conclude o con l’archiviazione o con l’apertura del procedimento disciplinare).
Il Consiglio
- Ritenuto che l’esercizio del diritto di
accesso alle pratiche disciplinari, ancora in
istruttoria, può consentire ostacolo alla regolare e spedita attività del Consigliere delegato
all’istruttoria stessa;
- Rilevato che è possibile stabilire come
regola generale quella per la quale, in assenza
di ragioni particolari e da valutarsi caso per
caso a cura del Consigliere istruttore, rispetto
al diritto di accesso ai documenti debba darsi
prevalenza all’esigenza di garantire lo svolgimento rapido e lineare dell’istruttoria;
- Osservato che lo strumento idoneo allo
scopo, il quale non sacrifica il diritto di accesso
ma lo rende compatibile con l’esigenza sopra
indicata, è quello del differimento,
- Visto l’art. 24 comma 4 della legge 7
agosto 1990 n. 241;
delibera
di disporre come regola generale quella di
differire l’accesso ai documenti di cui alla
premessa al termine dell’istruttoria, per ragioni connesse alla speditezza dell’istruttoria stessa, al suo regolare svolgimento e all’esigenza di
garantire che la conoscibilità degli atti non
pregiudichi le attività di accertamento dei
fatti.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Sergio Cellini, Direttore Generale della Cassa Nazionale di Previdenza e
Assistenza Forense, pervenuta in data 12 ottobre 2010 con la quale, con riferimento alla
comunicazione del Consiglio relativamente al
recesso anticipato dalla locazione dell’immobile di Via Valadier n. 42, 6° piano a far data dal
30 novembre 2010 e avendo individuato i
nuovi conduttori, invita il Consiglio a rilasciare detto immobile –al fine di non recare pre-
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giudizio alla Cassa- entro e non oltre tale data
in quanto la nuova conduzione è irrevocabilmente condizionata alla possibilità di entrare
nella detenzione dell’immobile dal 1° dicembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto e assicura che
per la data indicata i locali saranno liberi.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente desidera esprimere tutto il
proprio apprezzamento al Consigliere Condello per lo splendido incontro/convegno
odierno che ha visto l’Aula gremita sino all’atrio antistante. L’argomento era quello della
Mediazione, affrontato con informazioni e
dettagli di grande attualità e con l’intervento
di autorevolissimi relatori quali il Dott. Paolo
de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario
di Roma, la Dott.ssa Melita Cavallo, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, i
Consiglieri Nazionali Paolo Berruti e Fabio
Florio.
Il Consiglio ne prende atto e si associa al
Presidente.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica di aver
partecipato in rappresentanza dell’Ordine,
unitamente al Presidente che non ha potuto
assistere a tutti gli interventi degli autorevoli
relatori per pregressi impegni istituzionali, al
Convegno del 13 ottobre scorso che si è svolto
nell’Aula Magna della Corte di Cassazione per
commemorare la figura dell’insigne giurista
Giuliano Vassalli.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia.
- Il Consigliere Tesoriere, nella qualità di
Coordinatore della Commissione di Diritto
Penale, comunica di aver integrato la predetta
Commissione con i seguenti Avvocati: Antonella Arpini, Alessandro Cicciotti e Lucia Lara
Troiano.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che hanno chiesto di far parte della Commissione di
Diritto del Lavoro gli Avvocati Mario Marconi e Francesco Schillaci che svolgono attività
scientifica e lavorativa nel campo del Diritto
di Lavoro.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che continuano con successo i Seminari di Diritto
Societario, della Responsabilità Civile, del
Diritto del Lavoro e dei Dipartimenti del
Diritto di Famiglia.
Il Consiglio ne prende atto con compiacimento.
- Il Consigliere Fasciotti –su preciso invito
del Presidente- riferisce di aver incontrato la
Presidente del Tribunale per i Minori, alla
quale ha confermato l’interesse dell’Ordine al
contatto diretto con le Segreterie tramite un
computer di cui si farà onere l’Ordine, alla
gestione diretta della Sala Avvocati, alla gestione dello spazio per la vendita interna dei
valori bollati.
Il Consiglio delibera di affidare al Consigliere Tesoriere la decisione di verificare la
possibilità di consegnare uno dei computer
fissi di Via Valadier e, in difetto, di acquistarne
uno nuovo, non portatile, col limite di euro
750,00 di spesa.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
presso la Cancelleria della Prima Sezione –
Ufficio Convalide- in data 13 ottobre 2010 è
stato fatto notare che:
- il Patrocinio a spese dello Stato non è
esteso ai difensori dei cittadini comunitari, per
le udienze di convalida;
- occorre che sia rimesso l’elenco dei difensori di Ufficio per la domenica e le feste
comandate;
- occorre inviare alla Cancelleria l’elenco
dei difensori per in via telematica.
Il Consiglio dà mandato all’Ufficio del
Patrocinio a spese dello Stato a trasmettere alla
Cancelleria della Prima Sezione del Tribunale
l’elenco di cui alla comunicazione.
- Il Consigliere Fasciotti riferisce che hanno chiesto di far parte della Commissione
“Magistratura Onoraria” gli Avvocati Francesca Maccioni e Marco Nervegna.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Murra e Nesta, Coordinatori
della Commissione di diritto amministrativo,
comunicano di aver integrato la Commissione con l’Avv. Elena Provenzani e che la prossima riunione dell’organismo è stata fissata per
il 27 ottobre.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Cipollone comunica di
aver ricevuto dall’On.le Giuseppe Valentino
una lettera con la quale comunica che invierà
ai Parlamentari europei il suo articolo sulla
pubblicizzazione della posizione assunta dal
Consiglio dell’Ordine in merito all’esclusione
del valore legale della nostra madre lingua nel
brevetto europeo.
Il Consiglio approva e ringrazia.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale
(n.1)
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(n.31)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.8)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.3)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.5)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.4)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
Abilitazioni
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.51)
(n.9)
(n.2)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.2)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.2)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.59)
- Il Consigliere Barbantini comunica che
l’On.le (omissis), Sottosegretario di Stato, già
cancellato a domanda, ha fatto pervenire una
richiesta di reiscrizione con effetto retroattivo
sostenendo la compatibilità di iscrizione con
la carica ricoperta.
Il Consiglio, ritenendo che la carica di
Sottosegretario di Stato sia incompatibile con
l’iscrizione, rigetta l’istanza.
Pratiche disciplinari
Pareri su note di onorari
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 27 settembre 2010 l’Avv. (omissis), istante in un procedimento per rilascio di un parere
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di congruità su note di onorari, faceva domanda di accesso a una nota a firma della Signora
(omissis), della cui conoscenza aveva appreso
durante un’audizione con il Consigliere Istruttore, e inserita nel fascicolo. Con nota prot.
17631 del 30 settembre successivo il Consiglio
attivava la procedura di cui al D.P.R. n. 184 del
2006 nei riguardi del controinteressato. Con
nota pervenuta l’11 ottobre successivo (diretta
anche all’istante) e acquisita al protocollo consiliare n. 18373, la Signora (omissis) negava il
proprio consenso con la motivazione che quella
nota (da intendersi non come lettera ma come
“nota esplicativa”) era diretta esclusivamente
al Consiglio. Successivamente, con nota del
12 ottobre prot. 18553, il legale dell’Avv. (omissis) invitava il Consiglio a provvedere sull’istanza di accesso, non esistendo alcuna ragione di riservatezza e non ritenendo valida la
motivazione addotta dal controinteressato.
Il Consiglio, ritenuto che il diritto di accesso prevale sull’esigenza di riservatezza quando, come nel caso, non vengono in emergenza
“dati sensibili” (che sono esclusivamente quelli menzionati nel Codice sul trattamento dei
dati personali); rilevato che il documento richiesto come oggetto dell’accesso, a maggior
ragione se deve essere inteso come “nota esplicativa”, integra le difese del controinteressato
e, quantunque sia diretto all’Ordine, concerne
sicuramente e direttamente la posizione dell’Avv. (omissis); considerato che costei ha un
diritto personale, concreto e attuale, così come
previsto dalla legge 7 agosto 1990 n. 241,
all’accesso a quel documento; autorizza l’estrazione di copia della nota oggetto dell’istanza,
assunta al Protocollo consiliare al n. 15734
dell’8 settembre 2010.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Approvazione dei verbali nn. 44 e 45 delle
adunanze del 7 e del 12 ottobre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 44 e 45 delle adunanze del 7 e del
12 ottobre 2010.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente, a proposito delle operazioni
di verbalizzazione delle adunanze, richiamando testualmente quanto già affermato nella
precedente riunione del 7 ottobre, prega e
invita i Consiglieri a evitare di parlare quando la
parola è stata concessa ad altri, e quando questi
ultimi stanno esponendo le proprie opinioni,
nonchè ad astenersi da interruzioni sterilmente
polemiche del tutto inutili che rendono vieppiù difficilissimo il lavoro di trascrizione del
Consigliere Segretario il quale è costretto a
riportare un accalcarsi di voci che, alla fine, se
verbalizzate danno una pessima immagine dell’Istituzione tutta costringendo, come detto, il
Consigliere Segretario a una verbalizzazione
frustrante su argomenti puerili.
Il Consiglio condivide l’invito del Presidente associandosi a tale valutazione.
Audizione Avv. (omissis) – parere di
congruità n. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che ver-
ranno discusse nella prossima adunanza.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 117 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 21 OTTOBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
- Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Superiore della Magistratura, pervenuta
in data 12 ottobre 2010, accompagnatoria
dell’invito –aperto anche agli avvocati del
Foro di Roma- all’incontro di studio per la
celebrazione della Giornata Europea della
Giustizia Civile, che si terrà il prossimo 25
ottobre, alle ore 15.00, nell’Aula “Europa”
della Corte di Appello di Roma, dal titolo “La
comunitarizzazione del processo civile. L’ingiunzione europea di pagamento. Il titolo
esecutivo europeo per crediti non contestati.
Rapporti tra giurisprudenza Cedu e processo
civile”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 13 ottobre 2010, con la quale sollecita
il versamento delle quote associative per gli
anni 2009 e 2010.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Presidente fa presente, comunque, che
senza una deliberazione assembleare non può
decidersi il rientro dell’Ordine di Roma nell’O.U.A. e, stando anche alle mozioni che
sono state presentate all’Assemblea sul bilancio preventivo, non v’è allo stato alcuna volontà maggioritaria di aderire all’Organismo
mediante il versamento delle quote richieste.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Emmanuele Virgintino, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, pervenuta in data 13
ottobre 2010, con la quale lo invita a partecipare al convegno sul tema “Organizzare la
Giustizia” che si terrà a Bari nei giorni 28, 29 e
30 ottobre prossimi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Dott.ssa Mirjana Mataniæ, Primo Segretario
dell’Ambasciata della Repubblica di Croazia a
Roma, pervenuta in data 14 ottobre 2010, con
la quale chiede un incontro preferibilmente
nel periodo dal 30 ottobre al 4 novembre
prossimi, di una rappresentanza di studenti
universitari –iscritti a un’associazione a livello
europeo- accompagnati dai professori della
facoltà universitaria di giurisprudenza di Fiume.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario all’espletamento degli incombenti preliminari.
- Il Presidente riferisce che la Corte Costituzionale ha organizzato una commemorazione in ricordo del Giudice Emerito Dott.
Vezio Crisafulli, nel centenario dalla sua nascita, per il giorno 5 novembre 2010 presso il
Palazzo della Consulta.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 15
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ottobre 2010, con la quale trasmette l’estratto
dal verbale della riunione del 13 ottobre scorso della Commissione per lo studio e la riforma del codice di procedura civile, inerente la
proposta di adozione di una norma interpretativa applicabile ai giudizi in corso che eviti
ingiuste declaratorie di improcedibilità in ordine al termine di costituzione dell’opponente nel processo di opposizione a decreto ingiuntivo.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Consigliere Segretario con la quale propone, durante lo svolgimento dei procedimenti disciplinari, di fornire i testi e i difensori dell’incolpato di due singoli microfoni portatili (funzionanti con il sistema wireless) per evitare disfunzioni in quanto gli stessi sovente non
comprendono il metodo di utilizzo dell’impianto attuale ove l’accensione di uno dei
microfoni ne spegne automaticamente un altro.
Il Consiglio autorizza l’esperimento.
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Signora Eleonora Tondon della Seven Partners S.r.l., pervenuta in data 13 ottobre 2010
con la quale, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica Ceca, lo invita a partecipare mercoledì 27 ottobre prossimo, alle ore
11.00, presso l’Ambasciata della Repubblica
Ceca in Italia, Via dei Gracchi 322, alla presentazione delle “nuove opportunità economiche nella Regione di Zlin della zona industriale di Holesov e delle strutture per il turismo
congressuale nella Moravia Orientale”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Nicola Ianniello, pervenuta in data 19 ottobre
2010 con la quale, nella sua qualità di difensore del Consiglio nel giudizio innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
promosso dal Sig. (omissis), avente a oggetto la
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
disposta revoca dell’ammissione del patrocinio a spese dello Stato nei riguardi dell’istante,
comunica di aver depositato la delibera del
Consiglio che chiude il procedimento amministrativo a carico dello stesso Signor (omissis), informando che, a breve, depositerà l’istanza di fissazione di udienza onde far cessare la
materia del contendere.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente invita tutti i Consiglieri a
partecipare all’adunanza straordinaria del 26
ottobre 2010 dal momento che, per il procedimento disciplinare n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis) si asterrà il Consigliere
Cassiani e per i procedimenti disciplinari nei
confronti dell’Avv. (omissis), si asterranno il
Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Nesta e
Vaglio.
Il Presidente, sulla questione delle astensioni per gli Avv.ti (omissis) e (omissis) reitera
l’invito a essere presenti e si richiama alla
coscienza personale dei Consiglieri, tenuto
conto che la procedura di cui all’art. 43 della
legge professionale dimostra, se espletata tempestivamente, l’efficienza dell’Ordine.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce di aver constatato
che sono giacenti all’Ufficio Disciplina del
Consiglio dei procedimenti disciplinari per i
quali il Consiglio ha disposto la riformulazione, ovvero l’integrazione, del capo di incolpazione. Sollecita i Consiglieri delegati all’incombente a provvedere con la massima urgenza, onde consentire la nuova fissazione degli
stessi procedimenti disciplinari.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce della opportunità
che si concretizzi l’iniziativa di solidarietà in
favore del Reparto di Pediatria del Policlinico
Umberto I, mediante la devoluzione di una
somma che consenta l’acquisto di un macchinario che permetterà di salvare la vita di molti
bambini. Tale iniziativa è stata già messa in
pratica circa due anni fa dall’Ordine dei Dottori Commercialisti con l’Ospedale Bambin
Gesù e, quindi, desidererebbe concretizzare
una identica iniziativa con altra struttura sempre in favore di un ospedale pediatrico. tale
Comunica di aver già preso contatti informali
con il Prof. Moretti, di detto reparto, noto
luminare di pediatria, il quale ha fatto presente
che con la corresponsione di una somma di
dieci/dodicimila Euro è possibile acquistare
un macchinario notevolmente più costoso
atteso il pagamento in contanti dello stesso.
Tale devoluzione potrebbe essere suggellata
con una manifestazione in occasione delle
prossime feste Natalizie e darebbe un’immagine all’Avvocatura tutta che non c’è neppure
bisogno di sottolineare.
Molti Consiglieri si associano a tale proposta chiedendo al Consigliere Tesoriere la fattibilità della stessa.
Il Consigliere Condello propone di abolire la cena di gala che si tiene ogni anno in
occasione della Cerimonia per la premiazione
degli avvocati che hanno raggiunto 50, 60 e 70
anni di iscrizione nell’Albo e dei vincitori
della Conferenza dei Giovani Avvocati e di
devolvere le relative risorse in beneficienza.
Il Consigliere Tesoriere fa rilevare che le
risorse economiche consiliari, anche grazie al
recupero che è stato effettuato dei crediti in
sofferenza, consentono di devolvere una somma di euro 10.000,00 circa in favore dell’iniziativa descritta dal Presidente, dichiarando,
nel contempo, di essere assolutamente d’accordo con la stessa.
Tutti i Consiglieri si associano al Presidente.
Il Consigliere Tesoriere fa presente che sta
pensando anche ad una iniziativa culturalemusicale con perfomances di colleghi, da tenersi sotto le vacanze natalizie, il cui ricavato
verrà devoluto in beneficienza.
Prende la parola il Consigliere Cerè la
quale esprime la propria contrarietà chiedendo di riflettere molto sull’importo indicato dal
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Presidente per l’iniziativa da lui sollecitata.
Il Presidente chiede che venga verbalizzata
la dichiarazione del Consigliere Cerè anche
per evitare ripensamenti della stessa ex post,
ritenendo che l’importo indicato rispetto all’iniziativa proposta sia adeguato e si dichiara
convinto che tutti gli avvocati romani sottoscriverebbero tale gesto benefico in favore di
bambini sofferenti.
Il Consigliere Segretario rassicura il Presidente che ha verbalizzato fedelmente quanto
sopra descritto.
Il Consigliere Segretario riferisce che giorni fa ha partecipato, unitamente al Consigliere
Condello, alla conferenza stampa presso il
Policlinico Umberto I in occasione della donazione di un dispositivo per il reparto di
urologia acquistato anche con un modesto
contributo economico dell’Ordine. Fa presente che i molti medici presenti all’evento sono
rimasti assai favorevolmente impressionati
dell’iniziativa consiliare. Anche per questo
motivo il Consigliere Segretario chiede che sul
sito web dell’Ordine sia inserita apposita sezione per divulgare gli eventi di beneficienza
cui partecipano fattivamente gli avvocati romani.
Il Consigliere Segretario, infine, chiede di
mettere all’ordine del giorno al più presto tale
delibera necessaria per la concretizzazione
dell’iniziativa oggi proposta.
Il Presidente, in ogni caso, comunica al
Consiglio che inviterà il Prof. Moretti a venire
in visita in una prossima adunanza consiliare in
modo da avere una descrizione esatta di quanto
si possa fare, e le modalità conseguenti, a favore
dell’ospedale pediatrico Umberto I.
Il Consiglio ne prende atto e si riserva la
decisione e la delibera conseguente.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Cipollone comunica di
aver avuto incarico di organizzare la cerimonia del Centenario della sede. Si riserva di
portare in Consiglio un progetto di manifesta-
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zione.
Il Consiglio ne prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Maurizio Cirelli, Maria
Patrizia Di Carlo, Andrea Ganem, Valeria
Gerace, Germano Giannella, Severino Grassi,
Alessandro Mannocchi, Guido Mussini, Gianfranco Palermo, Maria Clara Palermo, Annagrazia Polignano, Filippo Mattia Russo, Anna
Sansotta,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuto in data 13 ottobre
2010, con il quale lo stesso Organismo ha
commentato positivamente la lettera inviata
dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al “Primo Forum Internazionale per
lo sviluppo della giustizia elettronica” con la
quale ha dichiarato l’importanza e il monito
affinchè si avvii una stagione di dialogo per
rinnovare il sistema Giustizia.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato della Segreteria dell’On. Pierluigi
Mantini, pervenuto in data 14 ottobre 2010,
con il quale esprime la convergenza tra l’Unione dei Democratici Cristiani e di Centro e
l’Avvocatura sul tema Giustizia, condividendo appieno l’appello fatto dal Capo dello
Stato in occasione dell’incontro del 13 ottobre
scorso a Montecitorio. Tra le richieste dell’Avvocatura ci sono state l’aumento delle risorse
economiche e materiali da gestire e un impegno contro gli sprechi negli apparati ammini-
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strativi delle sedi giudiziarie, assunzione di
manager negli uffici giudiziari, applicazione di
modelli di riorganizzazione simili a quelli usati dal Tribunale di Torino, incremento della
produttività del lavoro dei giudici accompagnato da un maggior numero di magistrati
togati e dall’istituzione della figura dell’assistente del giudice.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Carlo Martuccelli, pervenuta in
data 12 ottobre 2010 con la quale, con riferimento alla delibera di opposizione del Consiglio sul nuovo orientamento della Suprema
Corte sui termini di costituzione in giudizio
nelle opposizioni a decreto ingiuntivo, condivide pienamente la suddetta delibera e segnala, ai fini della rimessione in termini, l’ordinanza della Suprema Corte n. 15811/2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota
dell’Avv. Gianluigi Loy, pervenuta in data 12
ottobre 2010 con la quale, con riferimento alla
delibera di opposizione del Consiglio sul nuovo orientamento della Suprema Corte sui termini di costituzione in giudizio nelle opposizioni a decreto ingiuntivo, dichiara di non
condividere l’orientamento consiliare.
Il Consiglio, pur non riuscendo a comprendere i motivi del dissenso che non sono
affatto esplicitati nella nota, neppure in forma
sintetica, ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 6 ottobre 2010, accompagnatoria della delibera del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Palermo in materia di Regolamento sulle specializzazioni
forensi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Roberto Santucci, pervenuta in
data 12 ottobre 2010, con la quale lamenta
l’allarmismo contenuto nella mail pervenutagli dall’Avv. Stefano Galeani –in risposta ad
altra mail del Consigliere Graziani- sul nuovo
orientamento della Suprema Corte sui termini
per la costituzione in giudizio nelle opposizioni a decreto ingiuntivo e invita il Collega
Galeani a leggere con attenzione l’intera sentenza.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Daniela Jouvenal Long, Segretaria del Comitato Italiano dell’Union Internationale des Avocats, pervenuta in data 13
ottobre 2010, accompagnatoria del verbale
della riunione del 18 giugno scorso nonchè del
programma della giornata di formazione sulla
media-conciliazione che si terrà a Firenze il
prossimo 19 novembre.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile della Comunicazione e Media del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 14
ottobre 2010, accompagnatoria del comunicato stampa del Consiglio Nazionale Forense
con il quale, per evitare le improcedibilità di
massa delle opposizioni ai decreti ingiuntivi
dopo il nuovo orientamento della Suprema
Corte, propone due possibili interventi interpretativi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Soc. Mediaedit di Dario Muscatello, pervenuta in data 14 ottobre 2010, con la
quale chiede l’autorizzazione consiliare per
allestire un punto espositivo di testi giuridici
di diritto societario in occasione del ciclo di
Seminari sul Diritto Societario che si terranno
presso l’Aula Avvocati il 26 ottobre 2010, il 9
e il 16 novembre 2010, il 7 e il 14 dicembre
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
2010.
Il Consiglio rigetta l’istanza atteso che
iniziative di tal genere debbono oggi essere
vagliate dalla Commissione istituita per istruire le proposte di sponsorizzazione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul provvedimento di fissazione dell’udienza per il
giorno 12 novembre 2010, ore 11.00, avanti il
Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Quinta Civile, relativamente al ricorso per trascrizione coattiva di domanda giudiziale (art. 113
bis disp. att. c.c. e 745 c.p.c.) e contestuale
invito all’intervento adesivo nei confronti del
Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma, notificato in data 14 ottobre 2010 dai Signori (omissis)
e (omissis) nei confronti dell’Agenzia del Territorio –Ufficio Provinciale di Roma, Servizio
di pubblicità immobiliare. Comunica, inoltre,
che il Giudice ha concesso termine per la
notificazione dell’eventuale intervento al 22
ottobre 2010.
Il Consiglio, considerato che la notifica
del ricorso è avvenuta solo come mera litis
denuntiatio, delibera di non costituirsi in giudizio.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Laura Jannotta, pervenuta in
data 13 ottobre 2010, accompagnatoria della
delibera della Giunta Esecutiva dell’Unione
Nazionale delle Camere Civili in ordine al
Regolamento sulle specializzazioni forensi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Pordenone, pervenuta in data 14 ottobre
2010, accompagnatoria della lettera inviata
all’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del
Consiglio Nazionale Forense, e all’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, sul nuovo orientamento della Suprema Corte in ordine ai
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termini per la presentazione delle opposizioni
ai decreti ingiuntivi e la riduzione dei termini
di costituzione dell’opponente-debitore.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente
della Corte di Appello di Roma, pervenuta in
data 13 ottobre 2010, con la quale comunica
che per il giorno 12 novembre 2010, alle ore
12.30, è prevista una prova di evacuazione
nell’edificio di Via Romeo Romei n. 2 ai sensi
dell’art. 7.4 D.M. 10 marzo 1998.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della ROMAIL Onlus -Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mielomapervenuta in data 13 ottobre 2010, con la
quale chiede di aderire all’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata “Natale Romail”, utilizzando le proposte natalizie –
che allega- oppure destinando alla Sezione di
Roma una donazione liberale.
Il Consigliere Segretario fa presente che
quello in esame costituisce un esempio di
come, se il sito web consiliare avesse una
apposita Sezione dedicata alla “solidarietà e
alla beneficienza”, si potrebbero ben divulgare
richieste come quella di cui alla comunicazione.
Il Consiglio delibera di implementare il
sito internet con una sezione dedicata agli
eventi di solidarietà, richiedendo alla società
che lo gestisce un preventivo al riguardo.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Ordine degli Avvocati di Bari, pervenuta in data 14 ottobre 2010, accompagnatoria delle riflessioni del Sindacato Avvocati di
Bari sul Regolamento sulle specializzazioni
forensi approvato dal Consiglio Nazionale
Forense.
Il Consiglio ne prende atto.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario riferisce che, per
mero errore materiale, è stata indicata la data
del “25 giugno 2010” anzichè quella 25 giugno
2011 quale termine dell’evento formativo organizzato dalla Direkta S.r.l. dal titolo “Corso
annuale di formazione e di aggiornamento in
diritto civile, penale e amministrativo”, accreditato dal Consiglio in data 9 settembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto e approva la
modifica.
n. 122 B/3, Maria Stefania Masini, con studio
a Roma, in Via della Vite n. 7, Venerando
Monello, con studio a Roma, Vicolo di Montevecchio n. 6, Rodolfo Murra, Comune di
Roma, Via del Tempio di Giove n. 21, Tommaso Pallavicini, con studio a Roma, in Via
Monte Zebio n. 32, Nicola Sabato, Comune
di Roma, Via del Tempio di Giove n. 21,
Monica Scongiaforno, con studio a Roma, in
Via Postumia n. 3.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Angela Notarantonio, Dirigente del Personale del Comune di Fonte
Nuova, pervenuta in data 21 ottobre 2010,
con la quale chiede una rosa di 10 candidati
iscritti al Consiglio dell’Ordine per la nomina
degli stessi quali commissari, effettivi e supplenti, per lo svolgimento delle prove dei
concorsi indetti dall’Amministrazione comunale.
Riferisce, inoltre, che i Colleghi dovranno
essere esperti nelle materie di Diritto Costituzionale (sistema delle fonti normative e alle
relazioni tra Stato, Regione e Autonomie Locali); Diritto Amministrativo (contratti pubblici); Diritto Civile (obbligazioni e contratti);
Procedimento amministrativo e Accesso ai
documenti amministrativi (legge 241/1990);
Ordinamento degli Enti Locali (D. Lgs. 267/
2000); Norme generali sul Pubblico Impiego
(D. Lgs. 165/2001 e s.m.i.); Legislazione in
materia di contratti e appalti pubblici; Normativa in materia di Privacy; Elementi di Diritto
e Procedura Penale.
Comunica, infine, che tali nominativi dovranno essere resi noti entro il prossimo 25
ottobre.
Il Consiglio delibera di indicare i nominativi degli Avv.ti Andrea Barletta, con studio a
Roma, in Via Gradisca n. 10, Gianmaria Covino, con studio a Roma, in Largo Messico n. 7,
Sebastiana Dore, con studio a Roma, in Via
Principessa Clotilde n. 2, Giuseppe Imbergamo, con studio a Roma, in Via di Torre Gaia
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere chiede di essere
autorizzato alla trasferta a Milano il giorno 29
ottobre prossimo al fine di incontrare lo Studio BVP per verificare la possibile realizzazione del progetto on-line delle riviste del Consiglio.
Il Consiglio approva facendosi carico delle
relative spese.
Visita del Dott. Paolo de Fiore,
Presidente del Tribunale Ordinario di
Roma
- Alle ore 16.35 viene ammesso in Aula –
per la seconda volta in questo biennio consiliare– il Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, ospite gradito
dell’Ordine.
Il Presidente Conte, a nome di tutti i
Consiglieri, invita il Presidente de Fiore ad
accomodarsi e porge i saluti dell’Avvocatura
romana all’illustre ospite ringraziandolo per
aver accolto l’invito a lui rivolto qualche settimana addietro. Il Presidente sottolinea il clima
di sinergia operativa e collaborativa e di dialogo che si è instaurato tra l’Ordine forense e il
massimo Dirigente del Tribunale capitolino,
dando cenno dell’articolo di stampa, oggi
pubblicato su un quotidiano romano, sullo
stato degli organici degli Uffici Giudiziari della città. Conferma che questo tipo di incontri
debbono avere carattere pratico, tanto che egli
ha invitato i Consiglieri a formulare concrete
proposte ed eventuali quesiti, riservandosi di
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richiedere al Presidente de Fiore che indirizzo
prenderà il Tribunale di Roma sulla nuova
delicata tematica sollevata dalla Suprema Corte con la sentenza del 9 settembre scorso sui
termini di costituzione nelle opposizioni a
decreto ingiuntivo.
Il Presidente Conte sottolinea la preoccupazione dell’Avvocatura romana a fronte di
un’applicazione di tale sentenza che porterebbe a delle improcedibilità di atti che sarebbe
devastante per il lavoro dei colleghi.
- Alle ore 16.40 esce dall’Aula il Consigliere Cerè ed entra il Consigliere Barbantini che
saluta il Presidente de Fiore.
Il Consigliere Segretario fa presente al Presidente de Fiore tre distinte questioni: rinnovo
dei computers nei punti informativi (già segnalata con nota del 29 settembre scorso protocollo n. 17424), spazi eventuali presso il
Tribunale per la Società Lextel e per la Società
Equitalia Gerit (attualmente ospitati in spazi
consiliari), attuazione della convenzione con
i tirocinanti.
Per i personal computers il Presidente de
Fiore comunica che v’è stata una dotazione di
macchine da parte della Banca Nazionale del
Lavoro per la Sezione Fallimentare: potrà pensare ad una eventuale distrazione di parte di
questi alle finalità richieste; sugli spazi il Presidente de Fiore risponde che, pur in presenza
delle enormi difficoltà attuali, si sta accingendo a una profonda ristrutturazione degli spazi
del Tribunale Civile (con spostamento dell’intera decima Sezione in altra allocazione, vista
la situazione insopportabile nella quale ora
versa); ciò porterà una ottimizzazione mediante la quale la richiesta oggi avanzata potrà
essere esaudita; sull’attuazione della convenzione con i tirocinanti, il Presidente de Fiore
comunica che il referente è il Dott. De Petra.
Il Presidente de Fiore rileva, poi, che molte
notizie di stampa, come quella apparsa sul
Sole 24 Ore giorni fa, in tema di tempi sui
procedimenti di separazione, non sono veri-
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tiere e questo lo preoccupa non poco: cita il
fatto che oggi l’udienza presidenziale si tiene
nei tre mesi e mezzo successivi alla proposizione del ricorso, contariamente a quanto sostiene quell’articolo di stampa. Egli menziona,
poi, i numeri stratosferici di cause che condizionano l’efficienza del Tribunale (come nel
caso dei procedimenti relativi agli immigrati).
Il Consigliere Di Tosto rileva che a Torino
è iniziata la sperimentazione del Processo ordinario di cognizione in via telematica: chiede
di sapere se inizierà una sperimentazione anche a Roma. Chiede, inoltre, di conoscere le
iniziative che il Tribunale assumerà in merito
alla decisione della Corte di Cassazione del 9
settembre scorso sui termini di costituzione
dell’opponente. Rappresenta, infine, i grandi
ritardi dell’Ufficio del Giudice di Pace nel
deposito delle decisioni.
Il Presidente Conte legge, a proposito della
questione della sentenza delle Sezioni Unite
della Corte di Cassazione, una lettera significativa pervenuta da un iscritto il 14 ottobre
scorso.
Il Presidente de Fiore risponde sulle tre
questioni da ultimo sottopostegli. Sul Processo Civile Telematico riferisce che il Tribunale
non è ancora in grado di celebrarlo e occorre
andare per gradi vista la complessità della
situazione (allo stato è in via di perfezionamento il procedimento monitorio). Egli dà
notizia poi dei numeri dei decreti ingiuntivi
emessi nel 2009 e nel 2010, i cui tempi di
emissione e di apposizione della formula di
esecutività sono assolutamente ragionevoli.
Sugli effetti retroattivi della sentenza delle
Sezioni Unite della Corte di Cassazione, il
Presidente de Fiore si riserva di affrontare
l’argomento, posto che proprio domani si
terrà una riunione con tutti i Presidenti delle
Sezioni interessate. Peraltro non è detto che
dalla riunione si esca con un indirizzo condiviso o che i singoli magistrati poi osservino
detto indirizzo in modo rigoroso.
Sul problema dei tempi di deposito di
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sentenze, assicura che interverrà presso il Giudice di Pace Civile.
Il Consigliere Rossi, per quanto riguarda il
settore penale, soprattutto nei giudizi collegiali, segnala la grave situazione esistente a causa
dell’impossibilità di avere un collegio stabile,
il che comporta continui rinvii e la mancata
trattazione dei processi. E tale situazione va
avanti da anni, ad eccezione di solo alcuni
processi caratterizzati da rilievo mediatico,
dove le udienze sono fissate addirittura tre
volte a settimana. Altro problema è quello
dell’Ufficio Copie, dove si ottengono oggi le
copie senza urgenza in due settimane e non
più in cinque giorni come avveniva sino a
poco fa.
Il Presidente de Fiore dichiara di aver preso
nota della questione dell’Ufficio Copie e assicura il proprio intervento. Sul problema dei
collegi egli comunica che non ci sono processi
di serie A e processi minori, anche se esistono
casi di rilevanza superiore ad altri. L’esenzione
disposta recentemente per il caso del c.d.
processo Cirio si è resa necessaria per ragioni
di pubblico interesse. Purtroppo il fortissimo
turn over dei magistrati determina il fenomeno lamentato dal Consigliere Rossi. Segnala,
però, come fatto positivo, che l’organico dei
Giudici per le Indagini Preliminari è, allo stato,
completo dopo tanto tempo.
Il Consigliere Tesoriere segnala la difficoltà in cui versa il Tribunale del Riesame, dove
i processi sono tantissimi e dove sarebbe sufficiente una sola Sezione in più per risolvere
l’emergenza. In secondo luogo ricorda l’impegno pregresso del Presidente a reperire uno
spazio per la gestione del servizio delle Difese
di Ufficio, a Piazzale Clodio.
Il Presidente de Fiore dichiara di essere
disponibile a consegnare lo spazio che i Consiglieri delegati vorranno individuare di comune accordo. Per la questione dell’istituzione di
una nuova Sezione del Tribunale del Riesame,
il Presidente dichiara l’impossibilità di creare
una nuova Sezione con l’attuale numero dei
magistrati addetti e, soprattutto, con la penuria delle risorse umane dedicate alla cancelleria. Ad ogni modo si riserva sul punto di
sentire il Dott. Muntoni, Presidente del Tribunale del Riesame.
Il Consigliere Vaglio ricorda che un anno
fa il Tribunale aveva iniziato a monitorare i
procedimenti sommari del Tribunale e chiede
notizie sul punto. Chiede, poi, se sono arrivati
i personal computers di cui si parlò nella c.d.
Commissione Brunetta. Fa, infine, i complimenti all’Ufficio Rilascio copie su istanza via
mail, che funziona assai bene. Suggerisce, però,
di dividere le file di coloro che ritirano le copie
o di dare precedenza a chi ha chiesto le copie
per via telematica.
Il Presidente de Fiore comunica che quei
computers sono arrivati e terrà conto del suggerimento sulle file all’Ufficio Copie. Sui dati
relativi ai sommari egli si riserva di fornirli.
Il Consigliere Nesta si diffonde sulle procedure di richiesta di copie dei ricorsi presentati presso la Sesta Sezione Civile del Tribunale (locazioni), da effettuarsi oggi sempre con
urgenza, con aggravio di costi. Inoltre, lo sportello dell’Ufficio Separazioni, per la richiesta
di copie, è solo uno: il che è troppo poco.
Stessa cosa si verifica per lo Sportello Informativo a Via Lepanto.
Il Presidente de Fiore dichiara che si informerà al riguardo per tentare di correggere le
disfunzioni segnalate dal Consigliere Nesta.
Il Consigliere Cipollone elogia il Presidente de Fiore per la sua cortese disponibilità e
l’Ufficio Copie del Giudice per le Indagini
Preliminari che ha ritrovato efficienza. Sottopone allo stesso Presidente le questioni relative al Tribunale di Sorveglianza. Tuttavia il
Presidente de Fiore fa rilevare che la responsabilità diretta è del Presidente della Corte di
Appello di Roma.
Chiude gli interventi il Consigliere Barbantini, che si associa ai ringraziamenti rivolti
al Dott. de Fiore perchè egli non viene all’Ordine solo per motivi formali ma per tentare di
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risolvere in concreto i problemi che gli avvocati pongono, e ciò anche in collaborazione con
i rappresentanti del Foro.
Sottolinea, infine, il Consigliere Barbantini, la circostanza che in soli sette mesi di
attività consiliare questa è la seconda volta che
il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma
viene in visita al Consiglio –cosa mai avvenuta
in precedenza- e per questo desidera ringraziare il Presidente Conte che ha posto in essere
tale dinamica collaborativa sin dall’inizio del
biennio.
- Alle ore 17.40 rientra in Aula il Consigliere Cerè.
Il Presidente de Fiore, da ultimo, invita il
Consiglio a dare atto della piena correttezza
con la quale agisce la Sezione Fallimentare,
che è rinnovata e che ha riacquistato livelli di
efficienza oggettivi e chiude il suo intervento
con un ringraziamento al Presidente Conte, al
Consigliere Segretario, al Consigliere Tesoriere e a tutti i Consiglieri per aver consentito
questo incontro e per tenere vivo un dialogo
nell’interesse di tutti gli addetti al lavori del
pianeta Giustizia.
Al termine dell’incontro, che finisce alle
ore 17.45, i Consiglieri salutano calorosamente il Presidente del Tribunale.
- Alle ore 17.45 entra in Aula il Consigliere
Cassiani ed esce, di nuovo, il Consigliere Cerè.
A questo punto, il Presidente Conte, prima di procedere oltre secondo l’ordine del
giorno, intende esprimere la propria ferma e
totale disapprovazione rispetto all’assenza del
Consigliere Cerè durante la visita del Presidente del Tribunale, Dott. Paolo de Fiore che è
uscita proprio nel momento in cui l’Alto Dirigente accedeva all’Aula Avvocati. Al di là di
spontanee considerazioni sulla tempistica dell’uscita del Consigliere Cerè, il Presidente
Conte esprime tutto il proprio stupore per tale
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comportamento di assoluto disinteresse del
Consigliere Cerè riguardo l’incontro che si
doveva svolgere in quanto tale confronto con
il Presidente del Tribunale è, forse, uno dei
momenti più incisivi e importanti del compito
che si assume con i colleghi chiedendo di
essere votato quale Consigliere dell’Ordine. Si
domanda il Presidente Conte se i colleghi che
hanno espresso la propria preferenza per il
Consigliere Cerè accoglierebbero favorevolmente tale disinteresse a fronte di un momento di dialogo, anche serrato e contrapposto,
con il Presidente del Tribunale avente scopo la
tutela dei colleghi romani. Esprime, altresì, la
propria meraviglia, il Presidente Conte, per la
risposta che il Consigliere Cerè gli ha dato di
fronte alla domanda sul perchè fosse uscita in
quel momento. La risposta/giustificazione
“dovevo guardare le pratiche già assegnate al
Cons. Ierardi e oggi affidate a me” appare non
solo inconferente ma anche irriguardosa nei
confronti del Presidente.
Il Presidente –pur nella consapevolezza di
dire una cosa scontata- ritiene che una visita di
tale importanza, anche relativamente all’autorevolezza della figura dell’ospite, è un evento
estremamente importante e l’assenza anche di
un solo Consigliere è stato un fatto gravissimo, soprattutto tenuto conto della giustificazione addotta da ritenere assolutamente non
influente, anche perchè la settimana è costituita da sette giorni –e gli Uffici del Consiglio
sono aperti sei giorni su sette- e un tale lavoro
poteva ben essere svolto in altri momenti, ed
anche perchè l’uscita del Consigliere Cerè è
stata contestuale all’entrata del Presidente de
Fiore.
Prende la parola il Consigliere Segretario il
quale conferma al Presidente Conte di aver
verbalizzato rigorosamente quanto avvenuto,
associandosi totalmente con la critica fatta e
con la disapprovazione espressa. Il Consigliere Segretario chiede a tutti i Consiglieri un
commento su quanto avvenuto e tutti si associano alla critica e alla riflessione del Presiden-
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te Conte.
Il Consigliere Di Tosto –pur condividendo l’affermazione del Presidente Conte- al
riguardo esprime però il proprio dissenso relativamente ad un altro fatto accaduto ovvero
che mentre il Consigliere Vaglio, avanti al
Presidente de Fiore, faceva il proprio intervento è stato deriso dal Consigliere Tesoriere e dal
Consigliere Condello e chiede al Presidente se
ha notato quanto avvenuto.
Il Consigliere Condello nega nel modo più
assoluto di aver deriso nessuno e non accetta
la contestazione strumentale del Consigliere
Di Tosto.
Il Consigliere Graziani si associa a quanto
dichiarato dal Consigliere Condello e ribadisce di non aver deriso nessuno.
Il Presidente, che non ha udito l’episodio
riferito dal Consigliere Di Tosto, ne prende,
comunque, atto ma, pur tuttavia ciò non
toglie la gravità dell’assenza del Consigliere
Cerè.
Il Consigliere Segretario ribadisce che quando si fa una dichiarazione la stessa viene integralmente verbalizzata e comunque, anche
lui, non ha notato tale derisione nei confronti
del Consigliere Vaglio. Rileva, esso Consigliere Segretario, che ulteriore circostanza da sottolineare riguardo l’assenza del Consigliere
Cerè è quella che la medesima sovente blocca
per ore intere il Consiglio in futili discussioni
e stavolta che doveva essere presente davanti
al Presidente de Fiore ha inteso uscire per
presunte evasioni di pratiche che potevano
essere fatte in altri giorni della settimana.
Il Consigliere Tesoriere interviene per replicare che non ha deriso nessuno ma si limita
a rilevare che ha fatto solo delle battute di
“apprezzamento” sulla domanda espressa dal
Consigliere Vaglio, in ordine ad aver commentato la “pochezza” della domanda di esso
Consigliere Vaglio, relativamente a un argomento che riguardava, semmai, una mera questione burocratica di cancelleria. E, del resto,
ove esiste un comportamento del Consigliere
Vaglio che propone esposti disciplinari a carico dei Colleghi Consiglieri perchè, ritiene che
lo stesso non possa essere criticato per domande o per interventi vari soprattutto quando si
ha come interlocutore il Presidente del Tribunale al quale si potrebbero rivolgere quesiti di
grande importanza nell’interesse dei colleghi.
Il Consigliere Di Tosto tiene a precisare
che il suo intervento era riferito al fatto che,
ricevendo la visita di un’Autorità, sarebbe stile
dell’intero Consiglio dimostrare di avere una
effettiva unità di intenti e che aveva visto il
Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Condello
e Graziani deridere il Consigliere Vaglio.
Il Consigliere Di Tosto invita il Presidente
a evitare di riportare la trascrizione della discussione avvenuta per il bene dell’Istituzione.
Il Consigliere Vaglio dichiara di non essersi accorto di essere stato “deriso”, pur credendo a quanto riferito dal Consigliere Di Tosto
e che, comunque, non è certamente il Consigliere Tesoriere a dover esprimere giudizi sulla
domanda posta, relativa –comunque- a un
argomento di grande importanza per i colleghi
che lavorano tutti i giorni in Tribunale.
Prende la parola il Presidente il quale ritiene che sull’argomento si sia già discusso abbastanza e che comunque l’oggetto iniziale di
discussione era la sorprendente uscita dall’Aula del Consigliere Cerè rimasta, vieppiù, senza
giustificazione alcuna. Il Presidente chiede al
Consiglio di procedere con l’ordine del giorno.
Il Consiglio ne prende atto.
Approvazione del verbale n. 46
dell’adunanza del 14 ottobre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 46 dell’adunanza del 14 ottobre
2010.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
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abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello riferisce che in
data 19 ottobre 2010 il Dipartimento per gli
Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia ha disposto l’accreditamento del Consiglio
tra i soggetti e gli Enti abilitati a tenere corsi di
formazione previsti dal D.M. n.222/2004.
Il Consigliere Condello ribadisce che per il
prossimo 13 novembre, dalle ore 8.30 alle ore
13.30 è previsto un convegno sulla mediazione dal titolo “Il Mediatore – La normativa – Le
tecniche – La simulazione del procedimento
di mediazione” che si terrà al Teatro Olimpico
con il riconoscimento ai partecipanti di 5
crediti formativi (due ordinari e tre di deontologia). Il contratto con il Teatro Olimpico è già
pervenuto all’ufficio Amministrazione del
Consiglio.
Il Consiglio approva e autorizza la relativa
spesa.
(n.32)
Variazioni Elenco speciale
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.9)
Cancellazione dall’Albo per
trasferimento
(n. 1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.72)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
(n.1)
Abilitazioni
(n.17)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.3)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.3)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.59)
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Audizione Avv. (omissis) – parere di congruità n. (omissis)
(n.1)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.5)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Audizione Avv. (omissis) – parere di
congruità n. (omissis)
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che dal giorno 8 ottobre 2010, tramite
il punto di accesso per il Processo Civile Telematico del Consiglio, è consentita la visualizzazione (via web) anche dei registri di Cancelleria dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma,
visualizzando interamente i dati senza più
alcun oscuramento. Per fruire di tale nuova
risorsa, è necessario connettersi via internet al
sito www.accessogiustizia.it, accedere alla sezione Servizi Polisweb (area a sfondo azzurro),
accreditarsi tramite autenticazione (smart card
o altro) e scorrere la pagina visualizzata sino
alla sezione Servizi online Giudice di Pace
(SIGP@Internet (l’ultima in fondo).
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che il giorno 8 ottobre 2010, dalle ore
19.00 circa, il sito web del Consiglio ha subìto
un attacco finalizzato a fare apparire, al posto
di tutte le News della pagina iniziale, l’espressione “Hacked By Swan - Stop War Israel!”.
Grazie alla pronta segnalazione dell’Avv. Filippo Paris e alla reazione degli addetti della
Società Lextel S.p.A., l’attacco è stato prontamente neutralizzato e il sito web (dopo brevissimo oscuramento) è stato riattivato.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Collega Filippo Paris che ha segnalato tempestivamente la circostanza e i due Consiglieri
intervenuti.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che sono iniziati gli interventi per
consentire l’installazione degli apparati necessari a permettere l’accesso senza fili (WIFI) a
internet dalle sedi degli Uffici Giudiziari. Dopo
i sopralluoghi e le autorizzazioni di rito, tra
breve verrà dato corso alla fisica esecuzione
delle opere di installazione, agevolati dal fatto
che, con l’eccezione della sede della Corte
d’Appello di Via Romeo Romei, verranno
utilizzate canaline e condotte già esistenti. La
sede di Via Romeo Romei avrà invece bisogno
di interventi alle strutture, cosa che comporterà l’esigenza di ottenere l’approvazione di un
progetto dettagliato (già recapitato) di tali interventi. Sono stati, peraltro, già indicati i
nominativi di coloro che dovrebbero provvedere fisicamente alla materiale esecuzione degli interventi, di modo che non appena si
avranno le autorizzazioni richieste, verrà dato
corso, unitariamente a quanto necessario per
l’installazione, al fine di non duplicare gli
interventi e i relativi oneri.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, in data 8 ottobre 2010, presso
l’Ufficio U.N.E.P. di Roma, si è tenuta una
riunione nel corso della quale si è assistito alla
presentazione dell’applicativo che consentirà
agli avvocati la visualizzazione via internet
degli atti giudiziari civili disponibili allo sportello di restituzione dopo la notifica. Nel corso
della riunione è stato già possibile prendere
conoscenza della funzionalità del sistema e
proporre indicazioni per rendere quanto più
agevole l’utilizzo della risorsa ai colleghi e
all’utenza in genere. Dati i progressi ravvisabili
nella realizzazione del progetto, appare possibile ipotizzare che la risorsa possa essere disponibile entro il corrente mese.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Condello, Gianzi e Graziani
comunicano di avere acquisito dalle Poste
Italiane la definitiva presentazione del servizio
denominato “SIN Gold” (Servizio Integrato
Notifiche). Si tratta di una procedura di gestione delle notificazioni “postali” ai sensi della
legge n.53/94, finalizzata ad assolvere tutte le
fasi del procedimento notificatorio (dalla predisposizione delle buste per la spedizione, al
ritiro a domicilio degli atti da notificare, alla
verifica ed eventuale regolarizzazione degli
avvisi di ricevimento nonchè il monitoraggio
della procedura di notificazione tramite web).
La procedura prevede che il pagamento dovuto sia contabilizzato unitariamente e fatturato
a fine mese e sia successivamente pagato a
trenta giorni dall’emissione della fattura di
Poste Italiane. Il servizio è tarato su di un
flusso di richieste di notifica pari a circa 100
notifiche per anno da parte di ciascun utente
che aderisca al servizio stesso.
Il Consigliere Graziani precisa di avere lui
stesso già aderito al servizio per fini di sperimentazione e di non avere sinora rilevato
disservizi.
I Consiglieri Condello, Gianzi e Graziani
propongono che il Consiglio dia comunicazione ai colleghi della soluzione sopra descritta offerta da Poste Italiane.
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Il Consiglio autorizza la pubblicazione di
apposita segnalazione informativa sul sito web
consiliare.
- Il Consigliere Graziani comunica che, in
data 11 ottobre 2010, in rappresentanza del
Consiglio, ha preso parte alle operazioni di
perquisizione effettuate, unitamente al Pubblico Ministero Dott. (omissis), nell’ambito
del procedimento penale n. (omissis) R.G.N.
aperto innanzi alla Procura Repubblica presso
il Tribunale Roma, per l’acquisizione di una
documentazione inserita in un fascicolo di
studio dell’Avv. (omissis) di pertinenza della
cliente (omissis).
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
partecipato alla manifestazione convegnistica
“ABIFOR E-JUSTICE 2010 – Primo incontro
internazionale per lo sviluppo della Giustizia
Elettronica”, tenutosi a Roma il 12 e 13 ottobre 2010 presso la sede dell’Associazione Bancaria Italiana. Nel corso delle due giornate
sono stati trattati molti temi (“L’action plan
dell’Unione Europea sull’E-Justice”, “Il Processo Telematico nell’esperienza Europea”,
“Il Processo Telematico Civile e Penale”, “Formazione e servizi per lo sviluppo della Giustizia Elettronica”, “Aste Giudiziarie Telematiche”, “Il Processo Civile Telematico”) inerenti
l’applicazione delle esperienze nazionali ed
europee. Nell’ambito delle relazioni intrattenute, i preposti all’organizzazione del convegno (appartenente alla struttura denominata
ABI Formazione) hanno manifestato interesse
a interloquire con il Consiglio per proporre
agli avvocati romani eventi formativi dal vivo
o con modalità di formazione a distanza (“elearning”) nelle materie della giustizia elettronica, della tutela della privacy, della normativa
antiriciclaggio nonchè di altre materie di particolare rilevanza nel settore bancario.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
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partecipato a Treviso il 14 ottobre scorso all’inaugurazione della sede italiana della Camera di Commercio Italo-Germanica, struttura appartenente alla rete di 120 Camere di
Commercio tedesche all’estero, diffuse tra 80
Paesi in tutto il mondo e avente lo scopo, tra
l’altro, di diffondere informazioni giuridiche,
legali e fiscali nell’ambito dello scambio culturale e commerciale tra i due Paesi e operante
anche nei settori delle attività di mediazione e
di arbitrato, nell’ottica di incrementare le relazioni internazionali del Consiglio e, con esse,
le maggiori opportunità di lavoro per tutti i
colleghi romani e, in particolare, per i giovani
avvocati.
Il Consigliere Graziani riferisce di avere
avuto già espressioni di disponibilità da parte
dell’Avv. Paola Nardini (Console Onorario
della Repubblica Federale di Germania e Rappresentante della Camera di Commercio Italo-Germanica) per avviare iniziative convegnistiche e formative finalizzate alla diffusione
della cultura giuridica europea, con particolare riguardo alle realtà italiane e tedesche.
Il Consigliere Graziani propone, quindi,
che anche per il tramite della Commissione di
Diritto Internazionale, il Consiglio deliberi
l’organizzazione di un seminario orientato a
illustrare ai colleghi le attualità e le prospettive
nelle relazioni tra i sistemi giuridici italiano e
germanico, nel contesto europeo e internazionale in genere.
Il Consiglio ne prende atto e delega lo
stesso Consigliere Graziani ad assumere le
iniziative preliminari all’organizzazione del
Convegno proposto.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
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ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Relazione sulle richieste dei pareri di
congruità su note di onorari dal n. (omissis) al n. (omissis) richieste dall’Avv.
(omissis)
- Il Consigliere Segretario e il Consigliere
Di Tosto, in ossequio al mandato ricevuto
nella scorsa adunanza dal Consiglio, relativo
allo studio della problematica inerente il valore da attribuire a una causa patrocinata dinanzi agli Organi della Giustizia amministrativa
nel caso in cui il difensore intenda ottenere un
parere di congruità ai fini della liquidazione
degli onorari dal proprio cliente, osservano
quanto segue.
Secondo taluni le controversie dinanzi ai
Giudici amministrativi, non essendo possibile
quantificarne il valore economico, rientrerebbero tutte e sempre nello scaglione del valore
indeterminabile. Secondo altri anche in questa tipologia di controversie si è tenuti ad
applicare il criterio del valore connesso al reale
interesse della parte rappresentata.
Va premesso che il quadro normativo di
riferimento è sostanzialmente mutato, rispetto ai precedenti paradigmi (dove si faceva la
distinzione alla natura della pretesa avanzata,
di diritto ovvero di interesse, com’era il caso
della Tariffa del 1994), con l’avvento della
nuova Tariffa approvata con D.M. 8 aprile
2004 n. 127. In tale provvedimento, all’art. 6
(dedicato appositamente, come si evince dall’analisi della relativa rubrica, alla “determinazione del valore della controversia”), si specifica (comma 4) che “nella liquidazione degli
onorari a carico del cliente deve aversi riguardo al valore dei diversi interessi perseguiti dalle
parti”. A norma poi del comma 2 del medesimo art. 6 il riferimento al valore “effettivo”
della controversia rispetto a quello “presunto”
(come tale desumibile dai criteri indicati dal
c.p.c.) assurge un ruolo decisivo.
Infine, il comma 3 dello stesso art. 6 consente di “tener conto dell’interesse sostanziale
che riceve tutela attraverso la sentenza” nel
caso in cui non sia altrimenti possibile determinare il valore economico della lite.
Posti così i limiti di tipo normativo alla
materia di cui si discute, può passarsi ad esaminare la questione sotto un’angolazione di tipo
logico-giuridico.
E’ stato correttamente già osservato, peraltro in modo autorevole (cfr. parere Consiglio
Nazionale Forense 6 giugno 2005, su richiesta
dell’Ordine di Verona) che “sarebbe del tutto
irragionevole –e per ciò stesso contrario a ogni
principio di interpretazione– attrarre le controversie dinanzi al Giudice amministrativo
nell’ambito del valore indeterminabile sol
perchè il giudizio non consente per sua natura
la formulazione di un petitum suscettibile di
immediata conversione in termini economici
o patrimoniali”.
A voler ragionare in questi termini si verrebbe ad affermare che controversie di incredibile complessità e che involgono interessi economici stratosferici (si pensi a impugnative di
Piani regolatori generali adottati da città metropolitane, ovvero a procedure di scelta del
contraente per affidamenti di milioni di euro)
siano sempre e comunque di valore indeterminabile.
Ciò posto, può accedersi alla tesi secondo
la quale le cause dinanzi al TAR e al Consiglio
di Stato sono di valore indeterminabile soltanto laddove effettivamente risulti impossibile
attribuire ad esse una consistenza economica
su base oggettiva; in tutti gli altri casi il valore
della controversia deve essere ricercato nella
utilità concreta che la parte intende ricavare
dalla domanda giudiziale. Spetta in quest’ultimo caso al professionista allegare al Consiglio
gli elementi a sostegno della determinabilità
del valore specifico della causa, non essendo
comunque ammissibile che lo stesso Consiglio qualifichi automaticamente indeterminabile il valore medesimo.
In altri termini lo scaglione del valore
indeterminabile rimane assolutamente resi-
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duale rispetto a quello effettivo (che è desumibile, quindi, dall’interesse sostanziale perseguito dalla parte con la domanda giudiziale).
E così, esemplificando, in una controversia relativa alla contestazione di una modificazione di destinazione urbanistica, il valore
della lite va identificato nell’incremento o
nella perdita di valore che il terreno verrebbe
a subire per effetto della nuova determinazione pianificatoria della P.A.; in una controversia in materia di appalto, il valore della causa
è rappresentato dalla base d’asta indicata nel
bando; in materia concorsuale, il valore è
quello dell’utilità concreta che il candidato
intende perseguire con la sentenza che accoglie la domanda; e così via.
Tale soluzione è peraltro condivisa dalla
Giurisprudenza di merito romana, secondo la
quale “per stabilire la misura del compenso
dovuto dal cliente all’avvocato, con riferimento all’attività di patrocinio dinanzi al TAR in
giudizi aventi ad oggetto interessi legittimi, il
valore della causa va determinato, ai sensi
dell’art. 6 comma 4 della Tariffa forense, in
base all’effettivo interesse sostanziale dedotto
in giudizio” (cfr. Tribunale di Roma 13 novembre 2002), almeno quando la difesa è
svolta in favore del privato, perchè qui è in
gioco comunque un valore patrimonialmente
apprezzabile e quantificabile.
Il Consiglio approva la proposta di deliberazione. Autorizza il Presidente alla riassegnazione dei singoli fascicoli pendenti a nome
dell’Avv. (omissis).
Il Presidente assegna i fascicoli ai Consiglieri Graziani e Di Tosto, i quali si atterranno,
nella redazione della loro relazione, ai principi
di cui all’odierna deliberazione.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi, Coordinatori della Commissione Pari Opportunità comunicano di aver inserito l’Avv.
Alessandra Abbate nella Commissione.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
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Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale di 74 proposte di archiviazione e di 23 aperture di procedimento disciplinare.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 53 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 26 OTTOBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
Audizione ex art. 43 L.P. degli Avv.ti
(omissis) e (omissis) – Pratica n. (omissis)
Audizione ex art. 43 L.P. degli Avv.ti
(omissis) e (omissis) – Pratica n. (omissis)
Audizione ex art. 43 L.P. dell’Avv. (omissis)
- P.D. nn. (omissis)
Audizione ex art. 43 L.P. dell’Avv. (omissis)
- P.D. nn. (omissis)
Audizione ex art. 43 L.P. dell’Avv. (omissis)
- P.D. n. (omissis)
Audizione ex art. 43 L.P. dell’Avv. (omissis)
- P.D. n. (omissis)
Audizione ex art. 43 L.P. dell’Avv. (omissis)
- Pratica n. (omissis)
Audizione ex art. 43 L.P. dell’Avv. (omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Pratica n. (omissis)
ADUNANZA DEL 28 OTTOBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro
Fasciotti, Paolo Nesta, Alessandro Graziani,
Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente comunica di aver svolto un
intervento e un indirizzo di saluto, in data
odierna, alla Giornata di Studio dal titolo “Il
nuovo Codice del processo amministrativo”,
organizzata dalla Scuola di Specializzazione
per le Professioni Legali della Facoltà di Giurisprudenza, Dipartimento di Scienze Giuridiche, che si è tenuta nell’Aula Magna della
stessa Facoltà.
L’evento è stato impeccabilmente organizzato, sotto ogni punto di vista, dal Prof. Avv.
Andrea Di Porto. Era presente tutto il ghota
della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza”, nonchè numerosissimi illustri Colleghi. Il Presidente informa che il Consiglio è stato rappresentato anche dal Consigliere Segretario che ha svolto una bellissima
relazione che ha incontrato l’apprezzamento
dell’autorevole pubblico. Tra gli illustri relatori vi era il Prof. Avv. Mario Sanino, neo Vice
Presidente della Prima sottocommissione del
prossimo esame di abilitazione: propone di
invitarlo avanti al Consiglio per l’adunanza
del 18 novembre p.v., unitamente agli altri
Vice Presidenti effettivi e supplenti.
Interviene il Consigliere Segretario, il quale conferma che l’evento di cui alla comunicazione del Presidente è stata un’occasione straordinaria di riflessione sul nuovo Codice del
processo amministrativo, alla quale hanno
partecipato, durante l’intera giornata di studio, personalità dell’Accademia, del Foro e
della giurisdizione di primissimo livello. Riferisce di ritenersi onorato per essere stato chiamato a far parte dei relatori ufficiali.
Il Consiglio, dato atto, è lieto di ospitare il
Collega Sanino e gli altri Vice Presidenti nell’adunanza del 18 novembre prossimo alle ore
15.
- Il Presidente comunica di aver partecipato –e svolto una relazione- lo scorso 27 ottobre
alla Giornata di Studio dal titolo “Le nuove
s.p.a.”, accreditata dal Consiglio Nazionale
del Notariato, dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma e dall’Ordine degli Avvocati di Roma, che si è tenuta nell’Aula Magna
della Suprema Corte di Cassazione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente comunica di aver presenziato –e svolto una relazione- lo scorso 27 ottobre
all’apertura del Corso di Formazione, organizzato dall’Associazione Forense Emilio Conte,
sul tema “Diritto e Tutela dei Minori – Profili
Giuridico-psicologici e Deontologia”.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente comunica che, con provvedimento del 25 ottobre 2010, è stata attribuito
valore legale –dal 1° dicembre 2010- al deposito per via telematica dei ricorsi per decreto
ingiuntivo presso il Tribunale di Roma. La
circostanza costituisce una grande risorsa per
tutti i Colleghi, posizionando il Foro di Roma
tra le realtà più evolute della geografia giudiziaria del Paese. Come suggerito dai Consiglieri Condello e Graziani, è opportuno che il
Consiglio dia immediata comunicazione a
tutti i Colleghi, anche con pubblicazione sul
sito internet del Consiglio.
Il Presidente esprime un sincero ringraziamento a tutti coloro che (magistrati, funzionari e addetti di cancelleria, avvocati sperimentatori e componenti della commissione infor-
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matica) hanno collaborato alla realizzazione
di questa importante innovazione.
Il Consiglio ne prende atto e si associa ai
ringraziamenti e condivide l’opportunità di
informare gli avvocati con una mail.
- Il Presidente propone di invitare avanti al
Consiglio per l’adunanza dell’11 novembre
p.v. alle ore 15, il Prof. Moretti del Policlinico
Umberto I, allo scopo di mettere a punto
l’iniziativa umanitaria di cui ha parlato alla
scorsa adunanza, per l’acquisto di un macchinario in favore del Reparto di Pediatria. In caso
di mancata disponibilità del Prof. Moretti ad
intervenire un giovedì, chiede di essere delegato unitamente al Consigliere Segretario e al
Consigliere Tesoriere ad incontrare l’autorevole luminare per conoscere una rosa di macchinari specialistici tra i quali poter scegliere
quello che il Consiglio donerà.
Il Consiglio approva.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 15
ottobre 2010, accompagnatoria della circolare
n. 31-C-2010 relativa all’estratto del verbale
della riunione del 13 ottobre u.s. della Commissione per lo studio e la riforma del codice
di procedura civile, che analizza la situazione
determinata dalla pronuncia delle Sezioni
Unite n. 19246/10 sui termini di costituzione
in opposizione a decreto ingiuntivo e formula
le due diverse opzioni legislative trasmesse dal
Consiglio Nazionale Forense al Parlamento.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sull’invito del Consiglio Superiore della Magistratura – Ufficio
dei Referenti Distrettuali per la formazione
decentrata, pervenuta in data 20 ottobre 2010,
a partecipare mercoledì 10 novembre prossimo, alle ore 14.00, presso l’Aula “Europa”
della Corte di Appello di Roma, all’incontro
di studio dal titolo “Violenza domestica: comprendere per rispondere con efficacia”. La
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partecipazione all’incontro di studio è aperta
agli Avvocati del Foro.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Unione Camere Penali Italiane, pervenuta in data
20 ottobre 2010, accompagnatoria del documento e di un comunicato stampa a firma
della stessa e delle Associazioni forensi AGI,
AIAF, UNCAT e UNCC, in cui sostengono la
scelta del Consiglio Nazionale Forense di varare il Regolamento sulla specializzazione degli avvocati, sottolineando che, in tal modo, si
tutela il diritto dei cittadini di scegliere consapevolmente un avvocato qualificato e specializzato.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Massimo Tabacchiera, Presidente della Società Roma Servizi per la Mobilità S.r.l., pervenuta in data 26 ottobre 2010, con la quale chiede
l’indicazione di nominativi di avvocati esperti
in materia di appalti pubblici e di diritto
amministrativo, al fine di selezionarli per la
composizione delle Commissioni di valutazione delle offerte, ai sensi del disposto dell’art. 84 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., per le
procedure di gara che verranno bandite dalla
stessa Società richiedente.
Il Consiglio designa i seguenti iscritti: Alessandra Abbate con studio a Roma in Via G. G.
Belli, 27, Pietro Adami con studio a Roma in
Corso d’Italia 97, Andrea Agostinelli con studio a Roma in Via Piazza delle Cinque Giornate, 2, Bruno Agresti con studio a Roma in Via
G. G. Belli, 36, Fabio Basili con studio a Roma
in Via Cola di Rienzo, 28, Andrea Bonanni
con studio a Roma in Viale Jonio, 262, Antonio Caliò con studio a Roma in Viale Libia, 98,
Benedetto Giovanni Carbone con studio a
Roma in Via degli Scipioni, 288, Alessandra
Cattel con studio a Roma in Via Antonio
Gramsci, 7, Chiara Reggio d’Aci con studio a
Roma in Viale del Vignola, 11, Giandomenico
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D’Ambra con studio a Roma in Via Archimede, 120, Michele De Cilla con studio a Roma
in Via Zara, 16, Massimo De Luccia con studio
a Roma in Viale G. Mazzini, 112, Andrea De
Petris con studio a Roma in Piazza Martiri di
Belfiore, 2, Antonio Graziosi con studio a
Roma in Via Tempio di Giove, 21, Filippo
Lattanzi con studio a Roma in Via P. G. da
Palestrina, 47, Giuseppe Lepore con studio a
Roma in Via Polibio, 15, Andrea Manzi con
studio a Roma in Via Federico Confalonieri, 5,
Michele Marella con studio a Roma in Via
Frascati, 10, Ciro Alessio Mauro con studio a
Roma in Via Crescenzio, 2, Filippo Paris con
studio a Roma in Via Sabotino 2/A, Xavier
Santiapichi con studio a Roma in Via Antonio
Bertoloni, 44, Sergio Usai con studio a Roma
in Largo della Gancia, 5.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Abogado (omissis), pervenuta in data 19 ottobre
u.s., con la quale lo stesso, ritenendosi offeso
da quanto comparso sul sito web consiliare in
ordine l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense nonchè dalle espressioni pubblicate sul sito www.foroeuropeo.it, per
le quali il titolo di “Abogado” sarebbe solamente un “titolo inutile”, chiede la rettifica
delle stesse, ritenendole discriminatorie, riservandosi ogni opportuna azione rivolta ad ottenere il risarcimento del danno.
Il Presidente, ritenute denigratorie e altamente offensive le affermazioni dell’Avv.
(omissis), propone di aprire una pratica di
segreteria.
Il Consiglio approva e delega per l’istruttoria il Consigliere Segretario.
- Il Presidente riferisce sulla lettera del
Consigliere Segretario, Avv. Rodolfo Murra,
indirizzata a tutti i Colleghi Consiglieri, in
merito alla questione “Abogados”, accompagnatoria dell’estratto di un blog (tratto dal sito
web www.avvocatostabilito.it), nel quale si
discute della seria e rigorosa decisione dell’Ordine di Roma, di sottoporre i candidati “sospetti” ad un colloquio con un interprete
esperto in lingua spagnola.
Il Consiglio ne prende atto.
Proc. disc. (omissis) nei confronti dell’Avv.
(omissis)
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Marianna Rita de Cinque, pervenuta in data
26 ottobre 2010, con la quale comunica di
rinunciare, per motivi personali, all’incarico
di Componente Effettivo dell’ottava Sottocommissione per gli esami di avvocato – sessione 2010.
Il Consiglio nomina, in sostituzione dell’Avv. Marianna Rita de Cinque, quale Componente Effettivo dell’ottava Sottocommissione per gli esami di avvocato –Sessione 2010l’Avv. Maria Gabriella Anghelone con studio
a Roma in Via Monzambano n. 10.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
Il Consigliere Segretario Murra relaziona
sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione,
sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati
di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.39)
Passaggi dalla Sez.Spec. n.96/2001
all’Elenco Speciale
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.5)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.1)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.1)
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Cancellazione per irreperibilità
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
Abilitazioni
(n.1)
(n.91)
(n.3)
(n.12)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.3)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.3)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.1)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.78)
Revoca compiuta pratica
(n.1)
Avv. (omissis)
Il Consiglio rigetta le istanze dell’Avv.
(omissis) del 9 marzo 2010 e 25 agosto 2010 e
l’istanza del Comune di (omissis) del 6 ottobre
2010, con le quali viene chiesto il passaggio
dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale del
Comune di (omissis) dello stesso Avv. (omissis), atteso che il Consiglio territorialmente
competente è quello di Velletri stante il fatto
che la sede dell’Ente, ove presta servizio l’interessato, è il Comune di (omissis), come da
separato provvedimento.
Aperture di procedimenti di cancellazione
per irreperibilità
Il Consiglio dispone l’apertura di 16 proce-
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dimenti di cancellazione per irreperibilità dei
seguenti Avvocati: (omissis) e fissa l’audizione
degli stessi per il 28 aprile 2011, alle ore 18.30,
come da separati provvedimenti.
– Il Consigliere Segretario propone lo schema del provvedimento di apertura di procedimento di cancellazione per irreperibilità da
inviare agli interessati, contenente il riferimento all’art. 7 L. n. 241/90.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Graziani propone di inserire nell’ordine del giorno della prossima adunanza l’utilizzo della stanza 11 dell’edificio C
di Piazzale Clodio per i servizi in favore degli
avvocati e per la nuova gestione del servizio
delle Difese d’Ufficio.
Il Consiglio approva.
Approvazione dei verbali nn. 47 e 48 delle
adunanze del 21 e del 26 ottobre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 47 e 48 delle adunanze del 21 e del
26 ottobre 2010.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Aleandro Bernarducci,
Paola Di Sogno, Daniele Capograssi, Sergio
Capograssi, Alfonso Celotto, Cristiana Cherra, Oreste Michele Fasano, Chiara Gagliardo,
Danilo Gallitelli, Riccardo Gozzi, Stefano Iadevaia, Antonella Mampieri, Alfredo Marino,
Valeria Maria Ruoti, Rosa Alessandra Zambuto,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facol-
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tà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’Organismo Unitario
dell’Avvocatura Italiana, pervenuto in data 21
ottobre 2010, dal titolo “Riforma forense. De
Tilla, OUA: deciso e positivo passo in avanti
al Senato con il ripristino delle tariffe minime
e del divieto di patto di quota lite. Gli avvocati
non sono mercanti!”, con il quale lo stesso
Organismo si dichiara favorevole al sistema
delle specializzazioni forensi proponendo,
inoltre, l’eliminazione del regime transitorio.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Rieti, pervenuta in data 21 ottobre 2010,
accompagnatoria del deliberato nell’adunanza tenutasi dall’Unione degli Ordini Forensi
del Lazio, in merito al Regolamento sulle
specializzazioni forensi emanato il 24 settembre u.s. dal Consiglio Nazionale Forense.
Il Consigliere Vaglio esprime il proprio
apprezzamento per il deliberato dell’Unione
degli Ordini Forensi del Lazio, che ha dimostrato di aver particolarmente approfondito e
valutato gran parte degli aspetti negativi del
Regolamento per le Specializzazioni, emesso
in assenza di potere dal Consiglio Nazionale
Forense, e si associa al contenuto e alle conclusioni di detta delibera.
Il Consiglio ne prende atto e ribadisce il
proprio deliberato in ordine al Regolamento
emanato dal Consiglio Nazionale Forense.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Sergio Fedeli, pervenuta in data
22 ottobre 2010 unitamente alla quale allega,
a titolo informativo, il provvedimento con cui
il Tribunale di Roma ha superato il principio
recentemente espresso dalla Suprema Corte di
Cassazione a Sezioni Unite, con riferimento al
termine ridotto per la tempestiva costituzione
in giudizio di parte opponente nelle contro-
versie previste dall’art. 645 c.p.c.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Associazione Nazionale Forense,
pervenuta in data 21 ottobre 2010, accompagnatoria del proprio, ulteriore contributo, in
materia di Regolamento sulle specializzazioni
forensi.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Firenze, pervenuta in data 18 ottobre 2010,
accompagnatoria del verbale dell’adunanza
consiliare del 13 ottobre scorso, in materia di
Regolamento per il riconoscimento del titolo
di Avvocato specialista, approvato dal Consiglio Nazionale Forense il 24 settembre 2010.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Santa Maria Capua Vetere, pervenuta in
data 18 ottobre 2010, accompagnatoria dell’estratto dal verbale dell’adunanza consiliare
del 23 luglio scorso nel quale si allinea a
quanto deliberato dal Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Napoli nell’adunanza del 6
luglio 2010, in merito alla proposta del Ministro della Giustizia di attribuzione ai notai di
nuove competenze nell’ambito delle separazioni coniugali.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile Comunicazione e Media del Consiglio
Nazionale Forense, pervenuta il 22 ottobre
2010, accompagnatoria degli aggiornamenti
parlamentari sul DDL di Riforma della professione forense, tornato alla Commissione Giustizia del Senato per “approfondimenti e sfoltimento dei lavori”.
Il Consiglio ne prende atto.
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile Comunicazione e Media del Consiglio
Nazionale Forense, pervenuta il 22 ottobre
2010, accompagnatoria dei comunicati stampa del 21 ottobre 2010, aventi ad oggetto
l’incontro tra il Presidente Alpa del Consiglio
Nazionale Forense e il Presidente Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri e il dissenso del Presidente Alpa in
merito all’approvazione dell’emendamento
che ha eliminato la incompatibilità tra iscrizione all’Albo forense e il rapporto di lavoro
subordinato privato.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile Comunicazione e Media del Consiglio
Nazionale Forense, pervenuta il 21 ottobre
2010, accompagnatoria degli articoli di stampa, pubblicati nella stessa giornata del 21 ottobre sui quotidiani “Italia Oggi” e “Il Sole 24
Ore”, relativi all’approvazione da parte del
Senato dell’art. 12, avente ad oggetto la disciplina delle tariffe, del disegno di legge di
Riforma dell’Ordinamento professionale forense.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 21 ottobre 2010, accompagnatoria del resoconto dei lavori del
Senato nella mattinata del 21 ottobre u.s., in
merito alla norma che prevede la compatibilità dell’impiego privato con l’iscrizione all’Albo forense.
Il Consiglio ne prende atto e si riserva di
approfondire l’argomento alla prossima adunanza.
- Il Consigliere Segretario riferisce che è
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pervenuto dal Senato della Repubblica, in
data 21 ottobre 2010, il resoconto sommario
della seduta pubblica, relativa alla discussione
dei disegni di legge sulle modifiche al Regio
Decreto Legge 27 novembre 1933, n. 1578,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22
gennaio 1934, n. 36, in materia di riforma
dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria; disciplina
dell’Ordinamento della professione forense;
norme concernenti l’esercizio dell’attività forense durante il mandato parlamentare e Riforma dell’Ordinamento della professione di
Avvocato.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
circolare del Consiglio Nazionale Forense,
pervenuta in data 19 ottobre 2010, nella quale
si rende nota la costituzione, per iniziativa
dello stesso Consiglio Nazionale e del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed
Esperti Contabili, dell’Associazione denominata “Istituto per il Governo Societario (IGS)”,
avente lo scopo di promuovere la ricerca e la
discussione intorno alle tematiche della cd.
corporate governance, anche al fine di favorire
scelte normative e adozione di modelli operativi e comportamentali rispondenti alla continua evoluzione dei mercati e alla tutela degli
interessi coinvolti.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Nicola Ianniello, difensore del
Consiglio nel giudizio incardinato innanzi al
Tribunale Ordinario di Roma – Sezione XI dal
Signor Salvatore Giuseppe Crisafi, pervenuta
in data 21 ottobre 2010, con la quale trasmette
il provvedimento di rigetto del Tribunale del
ricorso presentato dall’istante, relativo alla richiesta di revoca del provvedimento consiliare di revoca dell’ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato, emesso nell’adunanza del 17 dicembre 2009.
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(omissis)
Il Consiglio ringrazia della notizia (omissis).
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 25 ottobre 2010, accompagnatoria dell’articolo di stampa apparso su “Il Sole 24 Ore” di sabato 23 ottobre
scorso, del Dott. Mario Rosario Morelli, Direttore del Massimario della Corte Suprema di
Cassazione, dal titolo “Decreti ingiuntivi: le
novità valgono solo per il futuro” in merito
alla sentenza n. 19246 del 9 settembre u.s.
delle Sezioni Unite della Suprema Corte di
Cassazione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 27 ottobre ha provveduto alla consegna
delle due toghe alla Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio,
come da delibera consiliare dell’estate scorsa.
Le toghe sono state consegnate, a nome del
Consiglio, all’inizio dell’udienza, nelle mani
del Presidente titolare Tosti, il quale le ha
immediatamente messe a disposizione degli
avvocati, ringraziando l’Istituzione consiliare.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Consigliere Segretario.
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 27 ottobre ha reso omaggio alla salma del
Presidente onorario del Consiglio di Stato
Prof. Giorgio Crisci, scomparso il giorno prima, e la cui camera ardente è stata allestita
nella Sala di Pompeo del Palazzo Spada. Nell’occasione il Consigliere Segretario ha formulato, a nome del Consiglio e del Foro romano
tutto, le più sentite condoglianze al figlio
dell’insigne giurista, il Collega e amico Stefano.
Il Consiglio si associa e ringrazia.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Rosario Tarantola, Coordinatore dell’Associazione Culturale “Avvocati alla
ribalta” di Roma, pervenuta in data 28 ottobre
2010, nella quale chiede il patrocinio dell’Ordine, autorizzandone l’inserimento tra i sostenitori della serata di beneficienza, in favore
della Fondazione “Cure Thalassemia”, che si
terrà mercoledì 15 dicembre 2010 alle ore
21.00, presso il Teatro Quirino in Roma.
Il Consiglio concede il patrocinio.
- Il Consigliere Segretario riferisce che da
parte del Centro Studi, cui è affidata la gestione dell’evento formativo che si svolgerà sabato 13 novembre al Teatro Olimpico, è stata
avanzata la richiesta di acquisto di 5 mini
notebook per la registrazione dei partecipanti,
oltre che ad un congruo numero di lettori di
rilevazione, atteso l’enorme numero di partecipanti prenotati.
Il Consiglio approva, limitando la spesa
per l’acquisto di ogni mini notebook ad euro
300,00, precisando che il materiale di cui sopra
è necessario per l’intera attività del Centro
Studi.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sul preventivo della Società Soundcity, richiesto dall’Ufficio Amministrazione, per la modifica
dell’impianto audio dell’Aula Avvocati prevedendo l’automazione delle richieste di intervento durante le sedute del Consiglio e duran-
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te i Convegni, l’importo del preventivo è di
euro 1.630,80.
Il Consiglio, rilevato che l’esperimento
attuale con i microfoni a mano per i testi, per
gli incolpati e per i difensori, si sta rivelando
soddisfacente, soprassiede alla proposta e, allo
stato, decide di accantonarla.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sullo
stato delle operazioni di rilascio della sede di
Via Valadier. Il problema più importante è
quello di trovare un’Aula alternativa dove
svolgere i convegni e le riunioni delle Commissioni.
Il Consigliere Tesoriere sta esaminando
una rosa nutrita di alternative che prevedono
la triplicazione dei posti disponibili per convegni (si cerca un luogo che consenta almeno
400/500 posti a sedere) e, comunque, ritiene
secondaria l’allocazione delle Commissioni
che possono trovare una soluzione anche all’interno della sede del Palazzaccio, basta trovare un equilibrio e una coerenza di comunicazione tra i Consiglieri per gli orari.
Il Consigliere Fasciotti propone di prenotare un albergo, in zona Prati, solo per le
Commissioni.
Il Consigliere Tesoriere ritiene che la soluzione proposta dal Consigliere Fasciotti, di
prenotare di volta in volta una sala di un
albergo anche a costi contenuti, non sia soddisfacente. Per le Commissioni fa presente che
possono essere ospitate nella Sala “Emilio
Conte” o nelle stanze del Presidente, del Consigliere Segretario o del Consigliere Tesoriere.
Per i convegni ritiene che, in una primissima
fase, la soluzione potrebbe essere l’affitto di
un teatro (come quello dell’Angelo o il Manzoni, ovvero l’Università Marconi o la Lumsa), una volta a settimana, con un costo mensile massimo di 4.000,00 Euro.
Il Consigliere Cipollone, al di là dell’ottimo lavoro che sta svolgendo il Consigliere
Tesoriere e dell’assoluta necessità di chiudere
la sede di Via Valadier per gli altissimi costi
connessi, crede che sia giunto il momento di
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acquistare una sede tutta per l’Ordine al fine di
svolgere l’attività seminariale.
Il Presidente ritiene giusta la riflessione del
Consigliere Cipollone e valuta che per l’acquisto di una sede vi sia una dinamica procedurale
molto complessa, che deve prevedere un progetto triennale –vedi riforma nuovo Ordineche consenta al Consiglio di poter operare a
lunga gittata soprattutto su un argomento
delicato come la compravendita di un immobile. Il Presidente ritiene che il Consiglio debba operare –allo stato- con la politica dei
piccoli passi e di essere contento e orgoglioso,
per ora, di risparmiare un enorme quantità di
denaro dalla chiusura della sede di Via Valadier, che tra canoni, oneri di pulizia, utenze,
costa circa duecentomila euro l’anno.
Il Consigliere Rossi –pur condividendo
quanto sopra dedotto- fa presente che sta
scadendo il primo triennio formativo ed è
prossimo l’arrivo delle autocertificazioni. Fa
presente che il software acquistato per la gestione dei crediti sarà operativo dal 1° gennaio
2011 ma, sin da ora, sarà utilizzato per l’acquisizione delle autocertificazioni. Chiede che
sia assicurata continuità al servizio in corso.
Il Consigliere Segretario assicura che ha già
pensato alla collocazione fisica, presso la sede,
del personale proveniente dal Centro Studi.
Il Consigliere Di Tosto, nel reiterare l’invito al Consigliere Tesoriere di voler formulare
le proprie comunicazioni per iscritto, invece
di improntarle a voce, ribadisce il proprio
convincimento che sarebbe opportuno pensare all’acquisto urgente di una sede. Occorre
puntare all’acquisto di una sede vista la penuria di spazi a disposizione; in alternativa è
necessario pensare a una nuova locazione, più
economica. Fa rilevare che la Commissione
appositamente istituita per il reperimento dell’acquisto, coordinata dal Consigliere Tesoriere, non si è mai riunita nè ha mai dimostrato di
aver svolto alcuna attività.
A proposito dei volumi da allocare, poi,
egli ritiene che andrebbero selezionati i colle-
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ghi che continuano a fare richieste di comodato.
Il Presidente, in replica al Consigliere Di
Tosto, fa rilevare che -forse il Consigliere Di
Tosto non lo rammenta o fa finta di non
rammentarlo- nel corso dell’ultima Assemblea
per l’approvazione del bilancio preventivo del
2010, vi sono stati interventi (ovviamente strumentali) per i quali anche le risibili spese della
rilegatoria si sarebbero dovute evitare, così
come sono state contestate tutta una serie di
spese assolutamente fisiologiche e legittime al
funzionamento dell’Istituzione solo per un
“dispetto politico” nei confronti di chi aveva
correttamente e regolarmente ottenuto il consenso degli elettori e, quindi, intendeva governare nell’interesse dell’Avvocatura romana.
Appare sorprendente che il Consigliere Di
Tosto, che fu tra quelli che intese battersi in
quell’Assemblea per ridurre anche le spese
delle fotocopie, oggi abbia cambiato idea e
chieda, addirittura, di acquistare subito una
sede. E comunque bisogna tener conto della
circostanza che un siffatto acquisto deve passare, necessariamente, attraverso l’indizione
di una procedura a evidenza pubblica. Quindi, ritiene il Presidente che, allo stato, si debba
trovare una soluzione alternativa, migliore e
più economica, rispetto alla sede di Via Valadier.
Il Consigliere Segretario, il Consigliere
Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Cipollone, Fasciotti, Graziani e Rossi si associano a quanto assunto dal Presidente anche
ricordando quanto avvenne alla famosa Assemblea di approvazione del bilancio dello
scorso maggio/giugno.
Il Consiglio ritiene, allo stato, improponibile l’acquisto di una nuova sede e autorizza il
Consigliere Tesoriere a ottenere ulteriori proposte da parte di soggetti esterni per l’affitto
giornaliero di sale per convegni, sollecitando
una futura ottimizzazione dell’uso delle stesse
e pregando il Consigliere Tesoriere di produrre informative sulla delicata questione a ogni
adunanza a decorrere dalla prossima.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che
anche i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Di
Tosto parteciperanno al Salone della Giustizia
di Rimini avendone oggi fatto formale richiesta.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che la
Società Lextel inizierà a testare dal mese di
dicembre il programma gestionale delle Difese di Ufficio. Chiede al Consiglio di essere
autorizzato a inviare un fax esplicativo.
Il Consiglio autorizza.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che il
settimanale “Il Mondo” ha proposto di redigere un numero denominato “Foro Romano”
dedicato all’Ordine di Roma.
Il Consiglio autorizza il Consigliere Tesoriere a proseguire nei contatti con l’editore.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che l’Associazione Le Toghe deve svolgere un corso
per Difensori di Ufficio per i processi minorili
e chiede di organizzarlo sotto l’egida dell’Ordine.
Il Consiglio autorizza.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce della
richiesta dell’Ambasciata di Croazia di poter
consentire a un gruppo di studenti in giurisprudenza e di avvocati di visitare la sede
dell’Ordine.
Il Consigliere Segretario comunica che, in
proposito, ha già dato esecuzione alla delibera
del 21 scorso, scrivendo ai Presidi delle Facoltà
di Giurisprudenza di Roma. Visto che non ha
ottenuto risposta propone, tenuto conto dell’urgenza, che la gestione della visita sia affidata al Consigliere Graziani.
Il Consiglio autorizza e delega il Consigliere Graziani, il quale fissa l’incontro per il 3
novembre 2010, alle ore 11, mandando all’Uf-
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ficio di Segreteria di comunicarlo all’Ambasciata.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla
richiesta dell’Avv. Giuseppe Lepore, Presidente della Camera di Conciliazione di Roma, di
ottenere il rimborso del costo della polizza
assicurativa per l’accredito presso il Ministero
della Giustizia.
Il Consiglio non approva la concessione
del rimborso alla Camera di Conciliazione del
costo della polizza, nella considerazione che
non si tratta della polizza risarcitoria ma della
fidejussione per l’accreditamento presso il
Ministero della Giustizia.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi
comunicano di aver inserito nella Commissione Pari Opportunità l’Avv. Caterina Flick.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’ Avv. (omissis)
Proc. disc. nn. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Famiglia unitamente al Consigliere Fasciotti, comunica che,
in collaborazione con l’Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari, ha organizzato un incontro di studio sul tema “L’addebito nella separazione: mutamento dei costumi
e della giurisprudenza”, che si terrà nell’Aula
Avvocati del Palazzo di Giustizia di Piazza
Cavour il 18 novembre 2010, dalle ore 9.00
alle ore 13.00.
Il Consiglio approva la diffusione dell’iniziativa.
- Il Consigliere Graziani riferisce sulla nota,
pervenuta in data 6 ottobre 2010, con cui la
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CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. ha richiesto al Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma l’espressione di un proprio orientamento riguardo il
riconoscimento di onorari per la redazione
della comparsa di costituzione in sostituzione
di nuovo difensore.
Riferisce la CONSAP – Concessionaria
Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. che, nell’ambito dei rapporti che intrattiene con i
propri legali fiduciari, questi ultimi abbiano
redatto progetti di parcella aventi ad oggetto le
competenze di spettanza indicando come
dovuti loro i diritti e gli onorari con riferimento a prestazioni rientranti nella voce tariffaria
“redazione atto di costituzione in sostituzione di
nuovo difensore”.
La CONSAP – Concessionaria Servizi
Assicurativi Pubblici S.p.A. osserva che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna,
con propria “delibera” (rectius, opinamento),
“si è espresso chiaramente per il riconoscimento,
nella fattispecie, delle sole competenze”.
Tenuto conto del fatto che gran parte dei
legali fiduciari con i quali la predetta società
intrattiene rapporti di collaborazione professionale svolgono la loro attività presso il Foro
di Roma, la CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. esprime il desiderio di conoscere se il Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma si sia già espresso sul
punto e, in caso contrario, se ritenga corretto
riconoscere –per ipotesi del genere di quello in
questione- la maturazione di onorari professionali previsti dal tariffario forense per la
redazione della comparsa di risposta.
Ad avviso del Consigliere Graziani, l’esigenza della CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. non appare proposta nei dovuti termini in quanto:
1) l’espressione di opinamento richiesta
dalla CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. non può essere assolta
all’infuori della casistica contemplata dalla
norma del R. Decreto Legge 27 novembre
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1933, n. 1578, articolo 14;
2) a fronte di richiesta riferibile al caso
concreto, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati competente è tenuto ad esprimere il proprio opinamento sulla base della valutazione
degli atti effettivamente svolti dal professionista, non apparendo opportuno manifestare
valutazioni astratte e non riconducibili a casi
concretamente esaminabili;
3) non si ravvisa altresì che, dall’opinamento richiesto, la CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. possa
trarre qualche davvero utile elemento di decisivo indirizzo, dal momento che la soluzione
della questione prospettata (inerente il trattamento economico da applicarsi) dovrebbe più
opportunamente essere reperita in sedi competenti ad improntare la condotta di tutti i
professionisti forensi e non già di solo quelli
iscritti nell’Albo tenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma;
4) in relazione all’opinamento reso dal
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, pur prescindendo da ogni valutazione
circa l’esattezza o meno dell’orientamento
espresso da tale autorevole Ente, si rileva che
il suddetto Consiglio dell’Ordine ha manifestato il proprio avviso in relazione ad un caso
ben determinato, relativamente al quale ha
potuto apprezzare la valenza di “atto procuratorio” della comparsa di costituzione di nuovo
difensore depositata in quello specifico processo, rendendo quindi l’indicazione di un
indirizzo estremamente circostanziato in riferimento alla determinata fattispecie in cui era
stata svolta l’attività professionale oggetto dell’esame.
Il Consigliere Graziani suggerisce, quindi,
che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma renda risposta alla CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A.,
alla luce delle indicazioni sovrascritte.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani
a predisporre la risposta che egli stesso ha
suggerito.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
ricevuto da più Colleghi segnalazione della
particolare situazione in essere presso gli sportelli dell’Ufficio Esecuzioni del locale U.N.E.P.
E’ stato constatato che il personale addetto è
difatti talmente ridotto al punto che sovente è
stato riscontrata l’apertura giornaliera di un
unico sportello presso cui un solo addetto si
occupa contestualmente del ricevimento degli atti di tutti i procedimenti esecutivi, della
restituzione degli atti e della liquidazione delle somme residuate dopo le operazioni esecutive. Ciò comporta che tutta l’utenza viene
troppo spesso assoggettata a diuturne file e a
gravi disagi, con ripercussione anche economica riconducibile tanto all’esigenza di dover
ricorrere all’intervento di agenzie per avere
riscontro degli esiti delle attività esecutive
richieste all’U.N.E.P., quanto dalla perdita
delle somme -residuate rispetto i costi di esecuzione- di cui non si è potuto agevolmente
richiedere la restituzione (come noto, l’art.
197 comma 3 D.P.R. 30/05/2002 n. 115 dispone: “l’eventuale somma residua delle spese
degli atti di esecuzione se non richiesta dalla
parte entro un mese dal compimento dell’ultimo atto richiesto, è devoluta allo Stato. Gli
Ufficiali Giudiziari provvedono al versamento all’Erario entro un mese”). Avuto riguardo
a quanto sopra, il Consigliere Graziani chiede
che, nell’ottica della massima collaborazione
con la dirigenza dell’U.N.E.P. e con la Presidenza della Corte di Appello, venga segnalata
la cosa affinchè possano essere immediatamente reperite soluzioni che da un lato migliorino l’efficienza del servizio di restituzione
degli atti e delle somme di spettanza dei singoli
avvocati e dall’altro si possa agevolare la riscossione delle elle somme residuate rispetto i
costi di esecuzione.
Il Consiglio delibera di intervenire con il
Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della
Corte di Appello di Roma, con apposita lettera a firma del Presidente.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Graziani segnala di avere
ravvisato che, in altre realtà territoriali (ad
esempio, Venezia e Monza), sono state avviate
iniziative volte a consentire a i clienti degli
Avvocati di accedere a finanziamenti per il
pagamento delle parcelle. Nei casi riscontrati,
decisivo è stato l’intervento del Consiglio dell’Ordine in quanto l’istituto di credito coinvolto ha richiesto, come presupposto necessario per la concessione del finanziamento, l’esibizione alla banca della parcella munita di
opinamento da parte dei Consiglio, in modo
da ottenere la garanzia della previa verifica di
congruità degli onorari richiesti. Il Consigliere
Graziani chiede che il Consiglio deliberi di
avviare una iniziativa tesa a reperire soluzioni
del genere di quelle sopra rappresentate, al
fine di offrire ai colleghi le maggiori opportunità per conseguire, nel rispetto di ogni canone deontologico, il migliore risultato economico riconducibile allo svolgimento della attività forense e legale in genere.
Il Consiglio delega, allo stato, il Consigliere Graziani per proseguire con le ricerche
suggerite.
- Il Consigliere Graziani riferisce che, il 19
ottobre 2010, la Camera dei Deputati ha approvato il testo del cosiddetto “Collegato Lavoro”, il cui art. 31 comma 8 recita: «L’articolo
412-quater del codice di procedura civile è sostituito
dal seguente: “Art. 412-quater. – (Altre modalità di
conciliazione e arbitrato). – Ferma restando la facoltà di ciascuna delle parti di adire l’autorità giudiziaria e di avvalersi delle procedure di conciliazione e di arbitrato previste dalla legge, le controversie
di cui all’articolo 409 possono essere altresì proposte
innanzi al collegio di conciliazione e arbitrato irrituale costituito secondo quanto previsto dai commi
seguenti. Il collegio di conciliazione e arbitrato è
composto da un rappresentante di ciascuna delle
parti e da un terzo membro, in funzione di presidente, scelto di comune accordo dagli arbitri di parte tra
i professori universitari di materie giuridiche e gli
avvocati ammessi al patrocinio davanti alla Corte
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di cassazione”». Nell’ottica di offrire immediato sostegno operativo alla preannunziata innovazione legislativa ed anche al fine di favorire l’accesso degli Avvocati romani a questa
opportunità lavorativa, il Consigliere Graziani chiede che il Consiglio dia tempestiva informativa di ciò ai Colleghi e deliberi la formazione di un elenco di arbitri da comunicare ai
competenti organismi.
Il Consiglio delibera di divulgare la notizia
e delega i Consiglieri Fasciotti e Graziani, in
condivisione con la Commissione Lavoro,
alla formazione di un futuro elenco.
- Il Consigliere Graziani segnala di avere
ricevuto doglianze da parte di Colleghi in
ordine alle condizioni e agli arredi delle “Sale
Avvocati” ubicate negli Uffici Giudiziari romani. Il Consigliere Graziani suggerisce che,
fatti i dovuti sopralluoghi per riscontrare le
effettive condizioni delle “Sale Avvocati”, siano destinati a esse gli arredi (utilizzabili a tal
fine) che siano residuati dallo sgombero dei
locali del Centro Studi di Via Valadier 42.
Il Consiglio approva, delegando il Consigliere Graziani a studiare le migliori soluzioni
al riguardo.
- Il Consigliere Graziani segnala di avere
riscontrato che l’Ufficio per la Formazione
Decentrata presso la Corte di Cassazione e
l’Ufficio dei Referenti Distrettuali per la Formazione Decentrata presso la Corte di Appello di Roma organizzano numerosi convegni
giuridici con relatori di altissima qualità, aperti
alla libera partecipazione dei colleghi. Al fine
di favorire congiuntamente la frequentazione
di tali convegni e la contemporanea opportunità di maturazione dei crediti formativi da
parte dei colleghi, il Consigliere Graziani chiede che il Consiglio deliberi di prendere contatto con le suddette strutture per concordare la
modalità di diffusione ai colleghi di tali iniziative formative e reperire un idoneo sistema per
favorire il riconoscimento di crediti formativi
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
agli partecipanti ai seminari stessi.
Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti e
Vaglio per gli eventi del Consiglio Superiore
della Magistratura presso la Corte di Appello
di Roma e il Consigliere Segretario per gli
eventi presso la Corte di Cassazione.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Pareri su note di onorari
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere –oltre alla bellissima iniziativa oggi proposta dal Presidente
con l’Ospedale Pediatrico Umberto I- illustra
un altro progetto per una serata di beneficienza che si dovrebbe tenere il 19 novembre p.v.
A tale proposito, avendone curato la predisposizione, distribuisce apposita brochure –creata
a sua cura e a sue spese- con tutte le attività
previste al fine della raccolta dei fondi.
Il Consigliere Vaglio si duole del fatto di
non aver ricevuto la brochure.
Il Consigliere Tesoriere comunica che la
brochure non è stata consegnata al Consigliere Vaglio, giustificando tale decisione con il
fatto di essere stato querelato dal Consigliere
Vaglio e, quindi, non intende rendere destinatario esso Consigliere Vaglio della cortesia di
avere una brochure redatta a propria cura e
spese.
Aggiunge il Consigliere Tesoriere che il
Consigliere Vaglio non può da una parte denunciare e fare esposti contro i Colleghi Consiglieri -per meri e deprecabili fini elettorali- e,
dall’altra, pretendere collaborazione e cortesia.
Il Presidente, dopo aver sottolineato che le
copie della brochure sono state realizzate a
spese del Consigliere Tesoriere, dispone immediatamente che una copia sia duplicata
dall’Ufficio e consegnata al Consigliere Va-
glio. La comunicazione, comunque, resta e
chiede ai Consiglieri di visionarla e darne un
immediato giudizio.
Il Consigliere Tesoriere chiede al Presidente di far deliberare subito questa iniziativa –
attesi gli stretti tempi tecnici per pubblicizzarla- e chiede a tutti i Consiglieri di impegnarsi
al massimo per coinvolgere i Colleghi a intervenire, vista l’elevata ed encomiabile finalità
benefica.
Il Presidente, condividendo la preghiera/
invito del Consigliere Tesoriere, esorta i Consiglieri –una volta deliberata l’iniziativa- a
impegnarsi per coinvolgere i colleghi alla partecipazione all’evento, nella considerazione
che si tratta di beneficienza e atteso che questo
nuovo Consiglio è sempre in prima fila quando si tratta di solidarietà e di aiuto verso chi
soffre.
Prende la parola il Consigliere Cerè la
quale chiede di rinviare la decisione al prossimo ordine del giorno, ove non fosse, si dichiara contraria a tale iniziativa.
Prende la parola il Presidente il quale sottolinea, con dispiacere e amarezza, che per la
seconda volta, nel giro di sette giorni –come
già fatto per l’iniziativa con l’Ospedale Pediatrico Umberto I- il Consigliere Cerè vota contro iniziative benefiche dell’Ordine. Il Presidente invita il Consigliere Cerè a dimenticare,
almeno quando si tratta di beneficienza, la sua
“campagna contro, in servizio permanente
effettivo” nell’interesse supremo di iniziative
benefiche.
Il Consigliere Segretario, il Consigliere
Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Fasciotti e Graziani si associano alla riflessione
del Presidente.
Il Consiglio, con il voto contrario del
Consigliere Cerè, approva la proposta scegliendo come location l’Hotel Nazionale e
invitando il Consigliere Tesoriere a comunicare per la prossima adunanza i definitivi dettagli
organizzativi dell’evento del prossimo 19 novembre.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 21 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 4 NOVEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro
Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro
Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di
Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione inviata dallo stesso al Prof. Corrado Moretti
–Primario dell’Ospedale Pediatrico Policlinico Umberto I- relativamente alla già spiegata e
approvata iniziativa benefica che l’Ordine
concretizzerà unitamente a tale struttura nell’interesse dei piccoli pazienti che hanno bisogno di urgenti cure. Copia di detta missiva che
invita l’autorevole Luminare a una visita in
Consiglio il prossimo 18 novembre alle ore 15
per illustrare l’importanza di siffatta iniziativa
è stata distribuita a tutti i Consiglieri.
- Alle ore 16.20 esce dall’Aula il Consigliere Cerè.
Il Prof. Moretti ha già risposto a detta
lettera, con una telefonata, mostrando tutto il
più sincero e commosso apprezzamento per la
donazione che l’Ordine di Roma vorrà fare
all’Ospedale Pediatrico e dettagliando che con
tale atto di solidarietà con l’importo di euro
12.500,00 –per un valore reale del doppio,
ridotto alla metà grazie all’acquisto in contan-
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ti- si potranno acquistare delle sofisticate strumentazioni valvolari che con un sistema modulare modernissimo permettono di sincronizzare i ventilatori meccanici legati alle incubatrici dei bambini, al fine di migliorare la
respirazione dei polmoni e far funzionare altri
organi durante la degenza grave nella terapia
intensiva pediatrica dell’Ospedale.
Il Prof. Moretti si è riservato di far avere un
preventivo e un’ipotesi di offerta di acquisto
entro venerdì 5 novembre che verranno rimesse al Consigliere Tesoriere che si occuperà
anche dell’evento benefico del 19 novembre
all’interno del quale potrà avvenire la consegna formale all’Ospedale della donazione dell’Ordine di Roma.
Il Presidente informa, infine, il Consiglio
che una frase in particolare l’ha profondamente colpito nel colloquio con il Prof. Moretti:
ovvero che quest’ultimo gli ha riferito che con
queste strumentazioni valvolari, in prospettiva, si può garantire la sopravvivenza –e quindi
salvare la vita- a molti bambini in una percentuale assai più elevata rispetto a un anno fa,
come da statistiche che se necessario potranno
essere prodotte.
Il Presidente ritiene che quest’ultima considerazione non necessiti di commento alcuno, se non evidenziare un appena percettibile
rammarico per non aver votato questa delibera all’unanimità –come avrebbe dovuto ovviamente essere- bensì a maggioranza a causa del
voto contrario espresso dal Consigliere Cerè.
Il Consiglio approva la proposta e dispone
l’erogazione liberale della somma di Euro
12.500,00 che verrà consegnata direttamente
la sera dell’evento che il Consigliere Tesoriere
sta organizzando per il 19 novembre presso
l’Hotel Hilton di Roma dove verrà invitato
anche il Prof. Moretti e tutto lo Staff dell’Ospedale Pediatrico Umberto I.
- Il Presidente riferisce che è urgente fissare
la data della Cerimonia per la premiazione
degli Avvocati che hanno compiuto cinquan-
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ta, sessanta e settanta anni di professione, dei
Magistrati che sono stati collocati a riposo
nell’anno 2010 e dei Segretari vincitori della
XXXIII Conferenza dei Giovani Avvocati.
Il Consiglio delibera di fissare la Cerimonia per il giorno 18 dicembre 2010, alle ore
10.00 e manda all’Ufficio Segreteria per i necessari adempimenti. Delega il Consigliere
Tesoriere e i Consiglieri Condello e Rossi per
l’organizzazione dell’evento e della cena in
onore dei Colleghi premiati tenendo ben presente la spesa da effettuarsi anche in considerazione dell’evento organizzato lo scorso anno.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Simone Ariano, Presidente dell’Ordine degli
Avvocati di Tivoli, pervenuta in data 3 novembre 2010, con la quale chiede di intervenire
presso le Autorità competenti affinchè sia
possibile estendere le richieste di copie via
mail sia dell’Ufficio del Giudice di Pace di
Roma che del Tribunale Ordinario di Roma,
agli Avvocati iscritti nei Fori del distretto del
Lazio.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario a riscontrare la richiesta.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
(omissis), pervenuta in data 2 novembre 2010,
con la quale chiede interventi concreti a sostegno delle Colleghe in gravidanza quali la riduzione, per l’anno della maternità, delle debenze dovute all’Ordine. Domandavano, inoltre,
la possibilità di intervenire, prendendo la parola, al convegno del 27 ottobre scorso sul
tema “la donna madre nelle professioni giuridiche”.
Il Consiglio delega sulla questione il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Françoise Maria Plantade, pervenuta in data
28 ottobre 2010, con la quale ringrazia il
Consiglio per averla nominata rappresentante
dell’Ordine nell’Associazione Internazionale
Federation des Barreaux d’Europe.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente sollecita al personale in
servizio all’esterno dell’Aula la presenza nell’Aula consiliare del Consigliere Cerè per comunicazioni che la riguardano.
- Alle ore 16.30 rientra in Aula il Consigliere Cerè.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Consigliere Segretario, oramai di qualche giorno
fa, indirizzata al Consigliere Cerè, con la quale
lamenta imprecisioni, dovute a un non attento esame dei documenti prodotti, nell’emissione del parere di congruità su note di onorari
n. (omissis), richiesto dagli Avv.ti (omissis),
che hanno indotto i Colleghi a chiedere delucidazioni al Consiglio in merito ai criteri adottati nell’emissione del parere stesso.
Il Consigliere Cerè si riserva, nei prossimi
giorni, di fornire notizie in merito.
Il Consiglio prende atto e resta in attesa.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Prof.
Avv. Roberto Marraffa, Delegato dal Presidente della Commissione Giustizia del Senato ai
Rapporti con le Istituzioni, Ordini Professionali e Università, pervenuta in data 4 novembre 2010, con la quale lo invita a partecipare il
10 novembre prossimo, alle ore 11.30, presso
la Sala Zuccari del Senato, alla presentazione
del 2° Salone della Giustizia, che avrà luogo
nell’area fieristica di Rimini dal 2 al 5 dicembre
prossimi.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che è
necessario fissare un’adunanza straordinaria
per il 10 novembre p.v. alle ore 13.30 per
consentire l’iscrizione nei Registro dei Praticanti Avvocati in tempo utile per sostenere gli
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esami di Avvocato nella Sessione 2012.
Il Consiglio approva e delega il Presidente
per la convocazione dell’adunanza straordinaria.
to stampa relativo all’incontro del Presidente
Alpa, appena rieletto, con il Ministro della
Giustizia Alfano avvenuto il 27 ottobre u.s.
Il Consiglio prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Francesco Achilli, Maurizio Bertone, Andrea Bonanni, Pamela Bonanni, Alberto Bonu, Andrea Botta, Paolo
Clarizia, Philippe Croene, Chiara Iovine,
Mauro Mangiafico, Piera Messina, Giuseppe
Pedrizzi, Martina Salerno, Cristina Sgubin,
Valentina Vitale,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa della Giunta dell’Unione
Nazionale delle Camere Civili, pervenuta il 28
ottobre 2010, con il quale invita il Parlamento
a riesaminare la norma che abolisce l’incompatibilità tra la libera professione di Avvocato
e il lavoro dipendente presso imprese private.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile della Comunicazione e Media del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 28
ottobre 2010, accompagnatoria del comunicato stampa relativo all’elezione del nuovo ufficio di presidenza. Nel comunicato stesso il
Presidente Alpa segnala che la votazione ha
confermato la successione nel segno della continuità dei precedenti rappresentanti, con il
solo nuovo ingresso dell’Avv. Andrea Mascherin.
Il Consiglio prende atto, augura al rinnovato Consiglio Nazionale un proficuo lavoro
e formula ai Colleghi che rivestono le importanti cariche in seno al Consiglio stesso (Alpa,
Perfetti, Vermiglio, Mascherin e del Paggio) le
proprie sentite congratulazioni.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile della Comunicazione e Media del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 28
ottobre 2010, accompagnatoria del comunica-
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Ordine degli Avvocati di Milano,
pervenuta in data 26 ottobre 2010, con la
quale comunica l’elezione, all’unanimità, dell’Avv. Paolo Giuggioli, a Presidente dell’Unione Lombarda dei Consigli degli Ordini degli
Avvocati.
Il Consiglio prende atto e si congratula
vivamente con il Collega Giuggioli.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 26 ottobre 2010, con
la quale trasmette la delibera – nonchè il
relativo comunicato stampa- del Comitato dei
delegati del 22 ottobre 2010 della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense con la
quale critica l’abolizione dell’incompatibilità
tra la libera professione di avvocato e il lavoro
di dipendente presso imprese private.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Alfredo Blasi e della Dott.ssa
Anna Maria Di Bartolomeo, rispettivamente
Giudice Coordinatore e Dirigente dell’Ufficio
del Giudice di Pace di Roma, pervenuta in data
26 ottobre 2010, con la quale chiede il rinnovo
dell’assistenza tecnica, per l’anno 2011, del
contratto di manutenzione del programma
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
per la richiesta copie scansionate via e-mail
fornito dal Consiglio, in quanto il Ministero,
più volte sollecitato, non ha ancora comunicato subentrerà nel programma predetto.
Il Consiglio delibera di sospendere l’esame
in attesa della risposta del Ministero della
Giustizia sollecitata dal Consigliere Segretario.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’Avv. Maurizio de Tilla,
Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuto in data 28 ottobre 2010, con il quale dichiara che la legge
sulla mediaconciliazione deve essere modificata in quanto allo stato attuale danneggia i
cittadini e non riduce il contenzioso giudiziario.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Signora Pina Albonetti della Segreteria della Direzione Generale della AUSL
Rieti, pervenuta in data 28 ottobre 2010, con
la quale trasmette l’avviso di costituzione di
un Albo interno di Avvocati dell’Azienda Unità
Sanitaria Locale Rieti e ne chiede la pubblicazione sul sito istituzionale per un periodo di
quindici giorni. Tale avviso stabilisce, in prima
applicazione, il termine del 22 novembre 2010
per la presentazione delle istanze.
Il Consiglio delibera l’immediata comunicazione sul sito internet.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Segreteria dell’Ordine degli Avvocati di Pescara, pervenuta in data 2 novembre
2010, con la quale comunica che, a seguito
delle dimissioni dell’Avv. Fabrizio Di Carlo, è
stato eletto Consigliere Segretario l’Avv. Donato Di Campli.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Ministero della Giustizia, pervenuta
in data 29 ottobre 2010 con la quale, di concer-
to con il Ministro della Sviluppo Economico,
trasmette il Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di
mediazione e dell’elenco dei formatori per la
mediazione, nonchè l’approvazione delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi dell’art. 16 del decreto legislativo n. 28 del 2010.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che –
per la serata del 19 novembre 2010- si è modificata la location dall’Hotel Nazionale all’Hotel Hilton, come già sopra detto, in una sala
modulare per circa 600 persone. Saranno presenti e si esibiranno il complesso musicale
“Libra Band”, i “Presi per Caso”, il Consigliere
Arditi di Castelvetere, che allieteranno gli ospiti.
Il Consigliere Tesoriere comunica, essendo disponibile la sala fin dalla mattina, che si
potrebbe anche ivi organizzare un convegno.
Il Consigliere Cerè dichiara che, siccome
tale evento deve riguardare l’esibizione del
Consigliere Arditi di Castelvetere, si deve consentire alla stessa di fare le sue prove, e chiede
chi noleggia il teatro.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere invita
il Consigliere Cerè a non nominare il proprio
nome e, in ogni caso, ad evitare del puerile
sarcasmo soprattutto quando si tratta di un
evento benefico nell’interesse di chi ha bisogno. Il fatto di fare battute sulla circostanza
che il Consigliere Arditi di Castelvetere debba
cantare o meno non solo è di dubbio gusto ma
è davvero fuori luogo.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere invita
il Consigliere Cerè a riflettere sulla circostanza
che lei è l’unica che ha votato contro un
evento benefico così significativo.
Interviene il Consigliere Tesoriere il quale
chiede al Presidente di interrompere chi vuole
fare polemica inutilmente e prega i Consiglieri
di organizzarsi per quel giorno per rendersi
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
disponibili per essere relatori all’evento di
deontologica che si potrebbe organizzare per
quella mattina.
Il Consigliere Tesoriere chiede in conclusione che venga deliberato l’evento formativo.
Il Consiglio delibera di organizzare l’evento formativo, come proposto dal Consigliere
Tesoriere con l’impegno che tutti i Consiglieri
dell’Ordine si renderanno disponibili per essere relatori la mattina del 19 novembre prossimo.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti degli
Avv.ti (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente rammenta l’evento del 13
novembre p.v. che si terrà al Teatro Olimpico
sulla Mediazione.
Invita tutti i Consiglieri ad essere presenti
considerato che si tratta di un evento importantissimo, il primo sulla simulazione della
mediazione.
Il Presidente ringrazia il Consigliere Condello per l’organizzazione.
Il Consigliere Vaglio chiede di poter intervenire a quel seminario facendo presente però
la sua posizione personale, che non è propriamente quella condivisa dal Consiglio e chiede
di poter parlare esprimendo il suo pensiero.
Replica il Consigliere Condello il quale
ricorda che il convegno è meramente tecnico
e non deve ridursi ad un dibattito mediazione
sì/mediazione no e che quindi l’intervento del
Consigliere Vaglio sarebbe fuori luogo.
Interviene il Consigliere Rossi la quale
osserva che a nessun Consigliere è impedito,
ovviamente, di partecipare a un convegno
organizzato dall’Ordine ma è bene che si
evitino interventi polemici, strumentali o,
peggio, dal sapore elettorale che nulla hanno a
che vedere con le finalità dell’incontro.
Il Consigliere Condello ribadisce, quale
promotore del seminario, specifica in cosa
consiste tecnicamente l’evento, elenca i nomi
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degli illustri relatori (filosofi del diritto, psicologi, ecc.), e specifica che, poi, vi sarà una
simulazione di un procedimento di mediazione. Non si tratta, quindi, di un dibattito aperto. Illustra, poi, i contenuti del decreto attuativo che è stato emanato sulla media-conciliazione di cui alla comunicazione del Consigliere Segretario di poco fa.
Il Presidente, a questo punto,ritiene di aver
voluto lanciare, con l’invito a voler essere
presenti, un mero suggerimento che, evidentemente, non è stato ben colto e che ha scaturito
una polemica che esso Presidente assolutamente non voleva.
Il Consigliere Di Tosto si dichiara sorpreso
e dispiaciuto del fatto che la Commissione
consiliare sulla mediazione non abbia speso
una parola critica nei riguardi dell’istituto della mediazione, che aggraverà la posizione degli avvocati. Ritiene che molti iscritti non
abbiano ben capito gli effetti del decreto n. 28
del 2010 e, quindi, si sarebbe aspettato una
levata di scudi da parte del Consiglio o che
non abbia preso posizione. Ritiene che la
normativa istitutiva sia incostituzionale ed
inizia una sua prolusione di commento del
D.L.vo n. 28 del 2010.
Il Presidente ribadisce che sulla mediazione più di una volta ha preso posizione anche
con veemenza –su tutti con il proprio editoriale ultimo del 5 agosto dove stigmatizzava
duramente l’espulsione del ruolo dell’avvocato all’interno della fase mediativa non prevedendone l’obbligatorietà della difesa tecnicama fa rilevare al Consigliere Di Tosto che il
convegno del 13 novembre prossimo non si
deve occupare di questo ma solo di una simulazione tecnica. Semmai, si tratta di organizzare in futuro un apposito incontro-dibattito nel
quale chi è a favore della mediazione lo potrà
dire, e chi è contrario avrà la possibilità di
motivatamente dissentire: ma questa è un’altra cosa e quindi il Presidente invita i Consiglieri a non profittare di inviti effettuati in
perfetta buona fede per riaprire polemiche
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
delle quali il Consiglio non ha davvero bisogno.
Il Consigliere Cerè, al di là della posizione
espressa dal Presidente, ritiene che sia necessario che tra i componenti del Consiglio si
chiarisca in modo inequivoco quale sia la loro
posizione personale.
Il Consigliere Segretario ritiene che l’intervento del Consigliere Cerè sia, come al solito,
polemico ed inopportuno perchè il Consiglio
da tempo è intervenuto sull’argomento con
una delibera.
Il Presidente invita il Consigliere Cerè a
voler verificare che già da qualche mese il
Consiglio ha preso posizione sulla mediazione con apposita deliberazione che, evidentemente, ella non ricorda, ma che fu approvata
all’unanimità il 22 aprile 2010 e che è pubblicata tra le news del sito istituzionale (anche in
data recente: 21 settembre 2010). Quindi non
v’è bisogno di chiarire nulla.
Il Presidente ribadisce, comunque, che tutti
i Consiglieri dovrebbero essere presenti il prossimo 13 novembre.
Approvazione del verbale n. 49
dell’adunanza del 28 ottobre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 49 dell’adunanza del 28 ottobre
2010.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, dal 2 novembre scorso, sono stati
riattivati i due presidi fissi insediati dal Consiglio presso il Tribunale Civile (stanza 59 - Viale
Giulio Cesare 54/b – 1° piano e box informazioni - ingresso via Lepanto 4) per fornire ai
colleghi il più opportuno sostegno ai fini dell’utilizzo della posta elettronica certificata e
del processo civile telematico.
Il Consiglio prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, avuto riguardo all’avvio del “decreto ingiuntivo telematico” (con valore legale
dal 1° dicembre 2010), appare necessario incrementare il supporto ai Colleghi per consentire loro il migliore utilizzo della nuova metodologia di deposito dei ricorsi monitori al
Tribunale di Roma. Per questo motivo, i Consiglieri Condello e Graziani hanno organizzato un calendario che garantisca –in un periodo
di prima applicazione- la presenza a turno dei
Componenti della Commissione Informatica
(che si siano dichiarati disponibili e che abbiano svolto attività di relatori nei convegni organizzati dal Consiglio sul Processo Civile Telematico) per fornire ai Colleghi i necessari
suggerimenti e le migliori indicazioni per l’utilizzo delle risorse informatiche ai fini dell’inoltro telematico degli atti al Tribunale di
Roma.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Formazione elenco di difensori per il
patrocinio a spese dello Stato nei
procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria
giurisdizione
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, a seguito della soppressione della
sede di Via Valadier, hanno calendarizzato le
riunioni della Commissione Informatica per il
1° mercoledì di ogni mese, dalle ore 12.30 alle
ore 13.30, presso la Sala Emilio Conte del
Consiglio.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti informa che il
Seminario di Diritto Societario per l’anno in
corso proseguirà nei seguenti giorni:
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- 9.11.2010 con “L’Assemblea S.p.A. e le
relative impugnazioni”, Prof. Avv. Raffaele
Lener; Cons. Stefano Cardinali; Avv. Annarosa Chiriatti; Dott. Alberto Privitera; Notaio
Peppino Ramondelli.
- 16.11.2010 con “L’Amministrazione nelle S.p.A.”, Prof. Giuseppe Guizzi; Cons. Loredana Nazzicone; Avv. Lorenzo Confessore;
Dott. Stefano Pochetti; Notaio Lorenzo Cavalaglio.
- 7.12.2010 con “I controlli interni ed esterni alle S.p.A.”, Prof. Avv. Paolo Valensise;
Cons. Ferdinando Emanuele; Avv. Roberto
Bottachiari; Dott. Pierumberto Spanò; Notaio Lorenzo Cavalaglio.
- 14.12.2010 con “I Nuovi sistemi di Amministrazione e controllo”, Prof. Avv. Laura
Schiuma; Cons. Marco Vannucci; Avv. Francesco Tucci; Dott. Comm. Daniele Cauzillo;
Notaio Lorenzo Cavalaglio.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Graziani comunica di avere
partecipato al Convegno “Organizzare la Giustizia”, tenutosi a Bari dal 28 al 30 ottobre
2010. Nel corso del seminario sono stati trattati temi eminentemente diretti a configurare
modelli di gestione delle Procure Distrettuali e
a illustrare strumenti di efficienza della giurisdizione. Grande rilievo hanno avuto i temi
affrontati nella sessione del pomeriggio del
giorno 29 ottobre, dedicata alla componente
Avvocatura, nella quale occasione hanno preso la parola (nell’ordine) il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, il
Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, il Presidente della locale
Camera Penale e il Presidente della Unione
Nazionale Camere Penali. Seppure prevalentemente orientata all’organizzazione della giustizia in materia penale, le riflessioni espresse
–soprattutto riguardo alla informatizzazione
degli Uffici Giudiziari- si applicano anche al
settore civile e amministrativo. Nell’occasione, hanno manifestato sensibilità ai problemi
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giudiziari anche il Presidente della Camera dei
Deputati e il Ministro delle Politiche Europee.
Sotto il profilo tecnico-gestionale, meritano
segnalazione sia l’investimento fatto dalla realtà territoriale pugliese (tramite l’Ente Innovapuglia) per la fornitura di sistemi di hardware e software di base per gli Uffici Giudiziari
delle Procure pugliesi, sia la proposta (suggerita nell’intervento del Prefetto Schilardi) della
creazione di una “Autority” per il coordinamento degli interventi regionali a sostegno del
“Sistema Giustizia”.
Il Consiglio prende atto e ringrazia il Consigliere Graziani.
- Il Consigliere Graziani segnala che, con la
risoluzione n.103/E dell’11 ottobre 2010,
l’Agenzia delle Entrate ha risposto a un quesito sulle modalità di applicazione della tassa
sulle concessioni governative relativamente
all’iscrizione nel Registro dei Praticanti Avvocati e nel Registro dei Praticanti Avvocati
Abilitati. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito
che l’iscrizione all’Albo forense per gli anni
successivi al primo, prevede l’applicazione
della tassa di concessione governativa perchè
solo dal secondo anno sussiste l’esercizio della
professione. Nel caso, invece, di iscrizione al
primo anno nel Registro speciale dei Praticanti, poichè tale iscrizione non abilita all’esercizio di alcuna professione, la tassa non risulta
dovuta per carenza dei presupposti di applicazione della stessa.
Il Consigliere Graziani chiede che venga
tenuto conto di tale orientamento e che il
Consiglio dia comunicazione di ciò tramite il
sito web istituzionale.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Graziani segnala di avere
ricevuto, nella mattina del data 3 novembre e
su delega del Consiglio, una delegazione croata della E.L.S.A. (European Law Student Association), nell’am-bito di una visita al Palazzo
della Corte Suprema di Cassazione organizza-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ta per il tramite l’Ambasciata della Repubblica
di Croazia in Italia.
Il Consigliere Graziani riferisce che, nel
corso della visita, sono stati visitati vari ambiti
del Palazzo di Piazza Cavour (Biblioteca Centrale Giuridica, Aule di udienza penale, Aula
Magna, cortile centrale, locali, corridoio di
Presidenza, Aula Avvocati, ecc.) ed è stato
distribuito ai visitatori un sintetico compendio sulla giurisdizione italiana e sulle funzioni
della Corte Suprema di Cassazione. La visita si
è conclusa nella mattinata stessa con i ringraziamenti rivolti dai visitatori all’intero Consiglio.
Il Consiglio prende atto e ringrazia il Consigliere Graziani.
- Il Consigliere Rossi comunica di aver
ricevuto richiesta dall’Ordine di Aix en Provence di ospitalità per la mattina del 12 novembre dalle ore 9.00 alle 12.00 per svolgere
una giornata di formazione curata dalle Colleghe italo francesi Laura Felici e Katia Collino
e diretta a 35 Colleghi francesi in visita a
Roma.
Tale richiesta sarebbe già stata avanzata
dal suddetto Ordine lo scorso marzo, ma non
sarebbe stata riscontrata.
Poichè l’aula consiliare e’ occupata, l’evento può essere ospitato presso la Sala Conferenze di Via Valadier dove, sentito il funzionario,
sono ancora disponibili le sedie ed è possibile
ospitare l’evento non essendo necessaria alcuna altra forma di assistenza.
Il Consigliere Rossi chiede autorizzarsi
l’evento e invita i Consiglieri a partecipare per
un saluto. Chiede, altresì, che venga autorizzata la spesa per un piccolo cocktail.
Il Consiglio approva.
Pratiche disciplinari
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato.
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Cerè relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nullaosta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera
quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale “Professori Universitari”
(n.1)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.2)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.4)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.158)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
Abilitazioni
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(n.2)
(n.11)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
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(n.23)
(n.3)
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Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.7)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense (n.72)
Per quanto concerne la richiesta di iscrizione della Dott.ssa (omissis) quale avvocato
stabilito “abogado” il Consiglio dispone la
convocazione dinanzi al Consigliere Cerè,
atteso che nel fascicolo non si rinviene la
prova dell’espletamento di tale momento istruttorio.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti degli
Avv.ti (omissis)
Utilizzo della stanza 11 dell’Edificio “C”
di P.le Clodio per i servizi resi dalla Soc. Lextel
in favore degli Avvocati
- Il Consigliere Graziani riferisce sull’eventuale utilizzo della stanza 11 dell’edificio “C”
di Piazzale Clodio per i servizi in favore degli
avvocati e per la nuova gestione del servizio
delle Difese d’Ufficio.
Il Consiglio approva.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che
nell’imminenza della chiusura della sede di
Via Valadier occorre trovare un’adeguata collocazione per i dipendenti che torneranno in
sede.
Propone, pertanto, una soluzione, che
chiede sia condivisa.
Il Presidente fa rilevare che la competenza
all’incombente è esclusivamente del Consigliere Segretario e lo invita a disporre come
meglio ritiene opportuno.
Il Consigliere Segretario ritiene di esplicitare, comunque, la proposta, vista la penuria
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di spazi e tenuto conto che si potrà determinare la contrazione del servizio svolto dalla Società Lextel. Si tratta di trasferire, proprio dove
ora di trova lo sportello della Società Lextel,
l’Ufficio del Patrocinio a spese dello Stato, che
potrà fruire dello sportello in vetro di comunicazione con l’utenza.
Il Centro studi troverà collocazione nell’attuale stanza del Patrocinio a spese dello
Stato (anche in funzione dell’estrema vicinanza con l’ingresso principale dell’Aula) e in
quella dove sino a qualche mese fa era l’Ufficio Pareri. La Società Lextel potrà utilizzare la
stanza utilizzata due volte alla settimana dal
Consigliere delegato alle iscrizioni e il servizio
sarà articolato nei giorni di lunedì, mercoledì
e venerdì.
Il Consiglio approva.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Giuseppe Lepore accompagnatoria della nota del Signor Francesco Marcolini,
Presidente della Società Zètema –Progetto
Cultura- organizzatrice dell’evento “Musei in
Musica 2010” che si terrà nel Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour il giorno 20 novembre
2010 dalle ore 20.00 alle ore 24.00. Al riguardo
il Presidente Marcolini chiede la disponibilità
dell’Aula Avvocati per realizzare eventi musicali da definire congiuntamente.
Il Consigliere Di Tosto non ritiene opportuno dover concedere l’Aula a soggetti terzi,
che non hanno neppure natura di Enti Pubblici, per eventi musicali, e annuncia che voterà
contro. Si associa il Consigliere Vaglio.
Il Consigliere Cerè, pur anticipando il
proprio voto contrario, osserva che in ogni
caso l’apertura dell’Aula a terzi non deve comportare esborso di denaro per l’Ordine nonchè
lo spostamento dei mobili (in particolare l’antica prestigiosa “ruota” consiliare).
Il Presidente si limita a far notare che
Zètema è la società del Comune di Roma, a
capitale pubblico, che gestisce l’intero patri-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
monio museale di Roma e che ha ottenuto
dalla Corte di Cassazione l’autorizzazione di
propria competenza ad eventi analoghi nel
Palazzo.
Interviene il Consigliere Graziani pregando il Presidente di mettere ai voti la delibera
perchè appare sorprendente che il Consiglio si
opponga a siffatta iniziativa culturale che tra
l’altro è già stata approvata dalla stessa Corte
di Cassazione ed insiste perchè si faccia questa
iniziativa anche alla luce dell’emendamento
di cui ha parlato il Consigliere Segretario ieri
approvato in Senato sulla sede dell’Ordine nel
“Palazzaccio”.
Tutti i Consigliere approvano con il voto
contrario dei Consiglieri Cerè, Di Tosto e
Vaglio.
Il Consiglio approva, delegando il Consigliere Tesoriere a prendere accordi con la
Società Zètema.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Rossi riferisce sul fenomeno delle sanzioni amministrative contestate ai
proprietari dei motocicli parcheggiati dinanzi
all’ingresso della Città Giudiziaria di P.le Clodio, dal lato del Casale Strozzi, là dove il
contegno dei verbalizzanti non è del tutto
coerente e lineare.
Il Consigliere Di Tosto chiede che si intervenga presso il Municipio XVII per delimitare
un’area dedicata alla sosta dei motocicli.
Il Consiglio delega il Presidente a effettuare un intervento presso il XVII Gruppo della
Polizia Municipale.
Pareri su note di onorari
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 12 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 10 NOVEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro
Graziani, Livia Rossi, Cristiana Arditi di Castelvetere.
iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.265)
ADUNANZA DELL’11 NOVEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sull’istanza per la
nomina di Arbitro Unico, presentata dagli
Avv.ti (omissis), difensori della (omissis) S.r.l.,
pervenuta in data 4 novembre 2010, per dirimere la controversia insorta tra la (omissis)
S.r.l. e la (omissis) S.r.l.
Il Presidente comunica di aver nominato
l’Avv. Marco Straccia, con studio a Roma in
Via Cola di Rienzo n. 190.
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Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Corrado Stefano Gotti, pervenuta in data 3
novembre 2010, con la quale lo ringrazia in
merito alla possibilità di inoltrare, a partire dal
1° dicembre 2010, il ricorso per decreto ingiuntivo anche al Tribunale di Roma, per via
telematica, con pieno “valore legale”.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla lettera dell’Avv. Antonella Succi del 4 novembre scorso
con la quale lo ringrazia dell’augurio per il suo
recente trasferimento dal Foro di Velletri a
quello di Roma, dichiarandosi, inoltre, disponibile ad aderire al progetto dell’Ordine di
Roma di conduzione dell’Avvocatura romana.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla lettera del Prof.
Dott. Antonio Staffa del 29 ottobre scorso con
la quale lo stesso sottopone all’attenzione
dell’Ordine di Roma e dell’Ordine dei Dottori
Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma
una tematica che possa costituire un indirizzo
per i comportamenti degli Organi giudiziari e
degli Uffici fiscali, per coloro che hanno rapporti con i Tribunali fallimentari.
Il Consiglio delega i Consiglieri Condello
e Nesta.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Superiore della Magistratura –Ufficio
dei Referenti Distrettuali per la formazione
decentrata, pervenuta in data 4 novembre
2010, accompagnatoria dell’invito a partecipare all’incontro di studio dal titolo “La riduzione del termine di costituzione dell’opponente a decreto ingiuntivo dopo la sentenza
della Corte di Cassazione a Sezioni Unite del
9 settembre 2010, n. 19246: Quali alternative
alla “improcedibilità sopravvenuta?”, che si
terrà il prossimo 23 novembre, alle ore 15.00,
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presso l’Aula “Europa” della Corte di Appello
di Roma in Via Romeo Romei n. 2.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sull’invito dell’Associazione Nazionale Magistrati del 2 novembre 2010, a partecipare al XXX Congresso
Nazionale dal titolo “I magistrati e la forza del
rinnovamento: autoriforma, questione morale, organizzazione”, che si terrà nei giorni 26,
27 e 28 novembre 2010, presso il Teatro Capranica in Piazza Capranica a Roma.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a partecipare al Congresso in rappresentanza del Consiglio portando i saluti del Presidente Conte invitato dall’Associazione Nazionale
Magistrati.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Gabriele Scotto, pervenuta in data 10 novembre 2010, con la quale il professionista, quale
rappresentante scelto dal Consiglio dell’Ordine nell’ambito del Direttivo della Scuola di
Specializzazione per le Professioni Legali c/o
l’Università LUMSA, ha ritenuto di porre all’attenzione del Direttore di quest’ultima struttura, Prof. Eduardo Gianfrancesco, l’introduzione nei Corsi universitari della materia “Diritto Industriale”, recentemente approvata dal
Consiglio Nazionale Forense, quale materia di
specializzazione.
Il Consiglio delega per l’esame il Consigliere Fasciotti.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Barbara Giuliani del 4 novembre u.s., indirizzata al Presidente del Consiglio Nazionale
Forense, Prof. Avv. Piero Guido Alpa e alla
Presidenza dell’Ordine di Roma, con la quale
sollecita una riflessione in merito al nuovo
Regolamento per il riconoscimento del titolo
di Avvocato Specialista e, in particolare, al
requisito dell’anzianità di iscrizione all’Albo.
Il Consiglio prende atto e delega, comunque, il Consigliere Rossi all’esame della stessa.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Angelo Cutolo, pervenuta il 3 novembre 2010,
con la quale ringrazia per essere stato nominato Componente supplente della XI Sottocommissione per gli esami di Avvocato, Sessione
2010.
Il Consiglio prende atto.
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Presidente relaziona sulle pratiche di
iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al
trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto
segue.
Presentazione servizi offerti
dalla CEDAM WKI
- Vengono ammessi in Aula i Signori Salvatore Cunta, Giulia Marzano, Tiziana Castiglione e Maurizio Brescia della Società Cedam
Wki.
Il Consigliere Tesoriere illustra il progetto
ideato dalla predetta Società per la Biblioteca
on-line che contiene monografie dall’anno
2006 ad oggi e riviste dalla data iniziale della
pubblicazione. E’ stata studiata la possibilità
di offrire agli avvocati un servizio che consente loro di collegarsi dallo Studio al sito del
Consiglio dal quale si potrà direttamente accedere al sistema informatico. Tutto ciò attraverso la normale autenticazione con la smart
card. Con tale sistema potrà essere pubblicato
anche il “Foro Romano”, in una stesura molto
più facile da consultare, anche per quanto
riguarda la giurisprudenza, nonchè “Temi
Romana”. Per il Consiglio ciò potrà apportare
un notevole risparmio economico, potendosi
abbattere numerosi costi (tipografia, stampa,
distribuzione), oltre all’evidente facilità di lettura che avranno i Colleghi. Ovviamente, ciò
non eliminerà del tutto la distribuzione del
testo cartaceo che, per chi ne farà richiesta,
potrà rimanere tale.
Inizia la dimostrazione e illustrazione dettagliata da parte del personale della Società
Cedam Wki.
La dimostrazione termina alle ore 16.40.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale “Professori Universitari”
(n.1)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
701
(n.1)
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.9)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.3)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
Abilitazioni
(n.2)
(n.31)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.4)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.3)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.5)
Variazione nome
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.224)
Modifica nome da “Giada” Pellegrino a
“Giada Perla” Pellegrino
Il Consiglio
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(n.41)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Vista l’istanza presentata in data 4 novembre 2010 dalla Dott.ssa Giada Pellegrino,
nata a Ortona il 15 dicembre 1983, con la
quale chiede la modifica del nome da “Giada”
a “Giada Perla”;
- Visto il certificato di nascita, rilasciato il
4 novembre 2010 dal Comune di Roma;
- Sentito il Consigliere Relatore;
delibera
di modificare nei Registri custoditi da questo
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma,
il nome della Dott.ssa Pellegrino da “Giada” a
“Giada Perla” Pellegrino.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Fasciotti comunica che in
data 23 novembre 2010, con inizio alle ore
15,45 (in rettifica dell’orario precedentemente
stabilito) presso l’Aula consiliare dell’Ordine
in Piazza Cavour, sarà tenuto il Convegno
organizzato dalla Commissione di Diritto del
Lavoro sul tema “Prime riflessioni sul Collegato Lavoro” e, precisamente, sui seguenti argomenti:
1) Art. 32: nuovi obblighi e decadenze;
2) Conciliazione;
3) Risarcimento effetto retroattivo;
4) Art. 50 del Collegato.
Relazioneranno: il Consigliere Dott. Mormile, Magistrato addetto alla Sezione Lavoro
del Tribunale di Roma; il Prof. Vallebona; gli
Avvocati Murgia e Cossu; i Componenti della
Commissione, Avvocati Picca e Rizzo.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
hanno chiesto l’inserimento nella Commissione Responsabilità Civile i seguenti Avvocati: Claudio Colombo, Maria D’Alessandro,
Giorgio Gallone, Alessandro Maria Masucci,
Emanuela Piselli, Valerio Valenti, Daniele
Vitale.
Hanno chiesto, invece, di essere esonerati
i seguenti Avvocati: Vincenzo Maria Aversa e
Franco Tassoni.
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Il Consiglio prende atto e approva.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che il
Seminario “La Responsabilità Sanitaria tra
Mediazione e Novità Giurisprudenziali” si
terrà il giorno 17 novembre 2010 dalle ore
15.00 alle ore 18.00 con i Relatori: Dott.
Giovanni Battista Petti, Prof. Avv. Giorgio
Gallone, Avv. Carlo Carrese, Avv. Daniela
Bertes, Avv. Paolo Garau, Avv. Antonio Capparelli.
Il Consiglio prende atto.
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti, Coordinatori della Commissione Famiglia – Diritto Sostanziale comunicano l’integrazione della Commissione con l’inserimento dell’Avv. Donatella Di Capria.
Il Consiglio prende atto e approva.
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi, Coordinatori della Commissione Pari Opportunità, comunicano l’integrazione nella
Commissione con l’inserimento degli Avv.ti
Alessandra Abbate e Caterina Flick.
Il Consiglio prende atto e approva.
Pratica (omissis) – Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. nn. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente comunica, sulla scorta dell’antica prassi consiliare sull’argomento, di
aver provveduto ad invitare tutti i Delegati al
Congresso Nazionale Forense di Genova a un
incontro con il Consiglio per l’adunanza del
23 novembre 2010 alle ore 14.45, mirato a
confrontarsi sulle tematiche che si discuteranno a Genova dal 25 al 27 novembre prossimi.
Il Consiglio condivide l’iniziativa del Pre-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
sidente e prende atto dell’anticipo dell’orario
dell’adunanza del 23 novembre 2010, alle ore
14.45.
- Il Presidente riferisce sulla serata di beneficienza e sul Seminario sulla deontologia che
si terranno il 19 novembre p.v. rispettivamente alle ore 20.30 e alle ore 9,00 all’Hotel Hilton
e che il Consigliere Tesoriere sta organizzando
alacremente, e per questo invita tutti i Consiglieri a partecipare attivamente sia all’organizzazione preventiva sia agli eventi.
Il Presidente comunica che predisporrà un
comunicato stampa da rimettere alle più importanti agenzia giornalistiche al fine di ottenere un’adeguata rilevanza all’evento di beneficienza che è e deve essere motivo di grande
orgoglio per tutta l’Avvocatura romana. Il
Presidente comunica, altresì, di aver provveduto ad invitare a nome del Consiglio tutti gli
ex Presidenti e tutti gli ex Consiglieri dell’Ordine in linea ad una comune tradizione consiliare.
Il Presidente prega i Consiglieri di organizzarsi nella prima parte della giornata per il
corso deontologico del mattino.
Il Consigliere Segretario anticipa che la
mattina del 19 novembre sarà impegnato a
Torino in una udienza delicata e che potrà
essere presente solo la sera.
Il Consiglio prende atto e ringrazia il Presidente e il Consigliere Tesoriere per l’organizzazione dei due eventi e tutti i Consiglieri
danno –ad eccezione del Consigliere Cerè che
ha inteso esprimere voto contrario e la non
adesione alla manifestazione- conferma della
loro disponibilità sia per le relazioni deontologiche del corso sia per la presenza all’evento
benefico delle ore 20.30.
- Il Presidente comunica che è in corso di
stampa il volume che il Consiglio porterà a
Genova e a Rimini, opera alla quale hanno
partecipato decine di Colleghi delle varie
Commissioni consiliari, nonchè i giovani
Colleghi della Conferenza, e che è stata assemblata, collazionata e coordinata dal Consigliere Segretario, in quattro giorni di duro lavoro,
al quale va il plauso del Consiglio per questa
meritoria attività che non si svolgeva dai tempi
del Congresso di Grado oltre quattordici anni
addietro.
Il Presidente comunica che ha curato una
sua personale introduzione al volume –che
sarà utilizzata anche quale editoriale del nuovo numero del Foro Romano- e che la stessa è
stata inviata a tutti i Presidenti degli Ordini
d’Italia i quali hanno già espresso tangibile
apprezzamento per la posizione espressa in
tale scritto.
Il Consigliere Segretario comunica di aver
predisposto per il nuovo Foro Romano anch’esso un suo editoriale e chiede che, prima
del Congresso di Genova, ambedue gli scritti
siano portati a conoscenza dei Colleghi romani.
Il Consiglio prende atto di quanto sopra,
ringrazia il Consigliere Segretario per l’importante opera di collazione e costruzione del
volume così come si è svolta.
Delibera di procedere alla stampa del libro
così come verrà indicato dal Consigliere Tesoriere e di suddividere la spedizione della pubblicazione suddetta sia al Congresso di Genova, sia al Salone della Giustizia di Rimini in
quantità che verranno poi indicate dal Consigliere Segretario e dal Consigliere Tesoriere.
Delibera, inoltre, che venga data comunicazione via e-mail ai Colleghi dell’introduzione al volume del Presidente e dell’editoriale
del Consigliere Segretario.
- Il Presidente e il Consigliere Segretario
riferiscono in ordine alla richiesta di rilascio
del parere di congruità prot. n. (omissis) del
(omissis) dell’Avv. (omissis), il cui esame ha
avuto un periodo di sospensione a seguito di
una diversa interpretazione a suo tempo resa
dagli originari relatori rispetto ad alcuni dei
Consiglieri. Successivamente all’audizione
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
dell’istante avvenuta all’adunanza consiliare
del (omissis) e dopo che il professionista è
stato sentito, in data (omissis), dal Presidente,
tenuto conto del convincimento espresso, in
via generale, dal Consiglio, nell’adunanza del
(omissis), con apposita deliberazione riguardante la determinazione dello scaglione da
assumere come riferimento nei giudizi amministrativi, i due relatori propongono l’accoglimento dell’istanza per le ragioni traibili dalla
citata deliberazione, ritenendo congruo il conto
reso.
Il Consiglio approva.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che,
nel quadro delle attività istituzionali che gli
competono, si è recato in Tribunale per accertare il grado di soddisfazione del lavoro svolto
dal personale interinale dell’Ordine. Ha, quindi, intrattenuto un colloquio con il Dott.
Vassallo, Dirigente della Sezione Decreti Ingiuntivi, il quale si è dichiarato assai soddisfatto dell’opera compiuta dalla dipendente ivi
assegnata dal Consiglio. Dopo di che ha incontrato la Dott.ssa Corsaletti, dell’Ufficio
Copie, la quale ha speso parole di elogio per la
disponibilità della dipendente addetta alla ricezione e alla lavorazione delle mail di richiesta di copie. In quel contesto il funzionario ha
anche mostrato una nota a firma del Presidente del Tribunale, diretta agli uffici interessati,
con la quale il Dott. de Fiore faceva riferimento all’ultimo incontro avuto con l’Ordine e
chiedeva chiarimenti in relazione ai disservizi
che i Consiglieri gli hanno rappresentato.
Il Consiglio prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Emanuela Alessandro,
Giovanni Bernardini, Mariolina Bernardini,
Giovanni Bonarrigo, Selene Di Marco, Pier-
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giorgio Gabrieli, Alessio Giornetti, Cristiana
Massaro, Fabrizio Sanguinetti, Marina Solazzo, Alessia Polverini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sull’articolo di stampa comparso sul quotidiano “ItaliaOggi” in data 4 novembre scorso, dal titolo
“Conciliazione anche senza avvocati – Mediatori, basta una laurea triennale o l’iscrizione a
un albo”, riguardo il regolamento attuativo del
D.Lgvo n. 28/2010 pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del 5 ottobre 2010.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’On. Donatella Ferranti, pervenuta in
data 4 novembre 2010, alla quale allega le due
interrogazioni –una firmata dall’ On. Marilena Samperi e l’altra presentata il 30 ottobre
scorso con varie firme, in merito all’annullamento del concorso notarile per n. 200 posti,
tenutosi a Roma il 29 ottobre 2010.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
riunione tenutasi dalla Commissione Informatica Giuridica – Nuove Tecnologie – Sito
Web, in data 20 ottobre 2010, riguardo l’offerta della Società Zucchetti Software Giuridico
S.r.l. della soluzione informatica “Fallco Fallimenti Web (Portale dei Fallimenti)” e “Fallco
Esecuzioni Web (Portale delle Esecuzioni)”.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Pamela Schimperna, pervenuta
in data 3 novembre 2010, con la quale ringrazia il Presidente Conte in merito alla possibilità di inoltrare, a partire dal 1° dicembre 2010,
il ricorso per decreto ingiuntivo anche al Tribunale di Roma, per via telematica, con pieno
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
“valore legale”.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
comunicazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini, pervenuta in data 3
novembre 2010, con la quale avvisa gli avvocati di altri Fori, a ritirare i propri fascicoli di
parte relativi a procedimenti innanzi al Tribunale di Rimini, entro e non oltre il 31 dicembre
2010, in virtù del decreto del Presidente del
Tribunale di Rimini, Dott.ssa Rossella Talia.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario, facendo riferimento alla comunicazione già trasmessa nell’adunanza del 4 novembre u.s. dell’Avv. Alfredo Blasi e della Dott.ssa Anna Maria Di
Bartolomeo, rispettivamente Giudice Coordinatore e Dirigente dell’Ufficio del Giudice di
Pace di Roma, rende noto che, in data 8
novembre 2010, è pervenuta la nota dell’Avv.
Alfredo Blasi con la quale informa che, dal 1°
gennaio 2011, il Ministero della Giustizia subentrerà al programma fornito dall’Ordine di
Roma per la richiesta copie sentenze e decreti
ingiuntivi scansionate e via e-mail.
Il Consiglio prende atto con soddisfazione
dell’onere assuntosi dal Ministero, che esonera quindi il Consiglio da tale attività manutentiva a partire dal nuovo anno.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’On. Francesco Zecchetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Politiche Comunitarie, pervenuta in data 9
novembre 2010, con la quale comunica che il
Centro SOLVIT italiano, Ufficio “Procedure
di Infrazione e SOLVIT”, sta trattando un
caso aperto nei loro confronti dal centro corrispettivo spagnolo e riguardante l’iscrizione
all’Ordine degli avvocati stabiliti di un abogado spagnolo, il Dott. Thomas Vignoli. Nello
specifico, viene reclamata la richiesta di sottoposizione di un questionario, introdotto dal-
l’Ordine di Roma e ritenuta non in linea con
la normativa comunitaria (Direttiva 98/5 CE).
Il Consiglio prende atto e si riserva di
intervenire nel procedimento.
Approvazione dei verbali nn. 50 e 51 delle
adunanze del 4 e 10 novembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva i
verbali nn. 50 e 51 delle adunanze del 4 e del
10 novembre 2010.
- Il Consigliere Cerè, rivolgendosi al Consigliere Arditi di Castelvetere, dichiara di ritenere che la stessa, quale Segretario, abbia compiuto un abuso nella stesura del verbale della
scorsa adunanza nella parte relativa all’evento
di beneficenza che si terrà il 19 novembre p.v.
all’Hotel Hilton. Precisamente definisce un
vero e proprio abuso di potere il non riportare
le precise e testuali dichiarazioni a verbale
svolte da essa Consigliere Cerè e dalla medesima verbalizzante.
Il Presidente e il Consigliere Tesoriere non
ritengono che nella verbalizzazione contestata siano stati omessi dati rilevanti, tali da poter
comunque far sussistere il reato di cui parla il
Consigliere Cerè.
Il Consiglio prende atto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che a
seguito della chiusura della sede secondaria di
Via Valadier è necessario effettuare i seguenti
lavori presso gli Uffici di Piazza Cavour:
- tinteggiatura di alcuni locali;
- adeguamento delle linee telefoniche e
trasmissione dati;
- lavori di facchinaggio.
Il Consigliere Cerè chiede con ripetuta
insistenza il dettaglio dei costi preventivati per
tali opere.
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Il Consigliere Segretario si limita a far
rilevare che quei locali cui si consiglia la ripulitura sono quelli che ospiteranno i dipendenti
che rientrano dalla sede secondaria e che appare quanto meno opportuno riallocare in ambienti ripuliti e decorosi.
Il Consigliere Di Tosto chiede di conoscere di quali locali si tratti di preciso e se si tratti
anche della sala collocata al piano seminterrato sottostante all’Aula che era stata visionata
in precedenza. Il Consigliere Di Tosto ritiene
che alcune frasi oggi trascritte nel verbale da
approvare, in realtà non sono state mai pronunziate.
Il Consigliere Segretario fa rilevare che
detta individuazione precisa è contenuta nel
verbale della scorsa adunanza, approvato or
ora, nel quale compare specifica comunicazione al riguardo.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che, in
data 10 novembre 2010, è stato firmato il
Protocollo d’Intesa tra la Camera Penale di
Roma e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma in tema di “Difese d’Ufficio”. La
Camera Penale fornirà ausilio all’Ordine di
Roma in relazione all’organizzazione e svolgimento del corso di formazione previsto dall’art. 29, disp. Att. c.p.p. e alle varie problematiche che si presenteranno nella predetta materia.
Il Consigliere Tesoriere comunica inoltre
che giovedì prossimo 18 novembre, prima
dell’adunanza consiliare, si provvederà ad illustrare il progetto di cui al Protocollo d’Intesa
allegato alla presente comunicazione (all. n. 1)
e con l’occasione si parlerà anche della deontologia cui è soggetto il Difensore d’Ufficio
nonchè delle tabelle approvate di recente per
il relativo corrispettivo loro spettante.
Il Consiglio prende atto e approva.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce nel dettaglio in cosa consisteranno i numeri di intrattenimento, musicali e non, della serata di bene-
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ficienza del 19 novembre p.v.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla
nota del Ministero della Giustizia –Biblioteca
Centrale Giuridica- pervenuta in data 11 novembre 2010, con la quale si chiede la donazione di alcuni volumi che servano ad integrare le Biblioteche dell’Amministrazione della
Giustizia.
Il Consigliere Tesoriere, facendo riferimento ai volumi della Biblioteca, propone di allocare alcuni di essi, i più pregiati, attualmente
ubicati nella sede di Via Valadier, nella sede
dell’Ordine, utilizzando le librerie e gli scaffali
esistenti dove, attualmente, sono ospitate raccolte di Gazzette Ufficiali prive di valore.
Illustra ancora il preventivo per la custodia
dei libri da riporre in contenitori di legno.
Il Consiglio delibera di far riporre in scatole le Gazzette Ufficiali e i volumi che si trovano negli scaffali della sede principale, allo
scopo di rinvenire lo spazio per ricollocare i
libri antichi e/o pregiati provenienti dalla sede
di Via Valadier. Delega, con il voto contrario
del Consigliere Cerè, il Consigliere Tesoriere
all’espletamento delle operazioni materiali di
cui al progetto, facoltizzando, ovviamente,
ogni Consigliere a collaborare al riguardo.
Approva il preventivo della “Ditta Maria
Antonietta Pannega rilegatura e restauro libri”
per l’immagazzinaggio, la conservazione e la
catalogazione dei restanti volumi della biblioteca della sede di Via Valadier, per sei mesi,
assicurando l’eventuale consegna del volume
richiesto in due giorni, per l’importo di Euro
8.500,00 oltre IVA. Dichiara la presente delibera immediatamente esecutiva.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che il
Dott. Antonio Spoti, consulente amministrativo del Consiglio, ha fatto presente, con apposita comunicazione scritta, che il denaro sul
conto corrente consiliare ha iniziato ad avere
una consistenza tale da suggerire un investi-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
mento in titoli di Stato.
Il Consiglio delibera di acquistare titoli di
Stato secondo la proposta del Consulente, che
approva.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello riferisce che è
pervenuta la prima istanza di conciliazione
facoltativa e che, probabilmente, ne arriveranno altre se i giudici indirizzano le parti dinanzi
all’Organismo di Mediazione consiliare. Ciò
comporta che le parti istanti dovranno versare
le quote di accesso alla procedura. Si pone così
il problema del recupero dell’IVA in relazione
a tali importi ma non solo a questi, non
concernenti attività di natura privatistica.
Il Consiglio delega il Consigliere Condello
a valutare l’opportunità di proporre un apposito interpello all’Agenzia delle Entrate, da
sottoporre in bozza alla prossima adunanza.
- Il Consigliere Condello ricorda che il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
è stato accreditato come Istituto di Mediazione, avendo indicato dieci Conciliatori.
Visto che è arrivata la prima pratica di
mediazione si pone il problema dell’assegnazione ai Conciliatori.
Il Consiglio delibera di effettuare le assegnazioni con un criterio di rigida rotazione tra
i Conciliatori accreditati, partendo dal primo
della lista esistente.
Pareri su note di onorari
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver partecipato ai Convegni sulla
Mediazione organizzati dall’Ordine degli Avvocati di Messina nei giorni 27 e 28 ottobre
2010 e dall’Associazione AFOL di Ostia nel
giorno 6 novembre 2010.
In particolare, al Convegno di Ostia, il
Consigliere Dirigente della Sezione Distaccata di Ostia del Tribunale Ordinario di Roma,
Dott. Massimo Moriconi, e il Presidente dell’AFOL, Avv. Massimiliano Giandotti, hanno
evidenziato la necessità della presenza anche
ad Ostia dell’Organismo di Mediazione Forense di Roma, istituito dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Il Consigliere Moriconi ha comunicato di
essersi già attivato con il Presidente del Municipio per l’individuazione di appositi locali da
adibire alle Mediazioni.
Il Consigliere Condello precisa di aver
evidenziato, ai Colleghi di Ostia, che l’Organismo di Mediazione Forense, istituito dall’Ordine degli Avvocati di Roma, sarà presente
con propri Mediatori anche sul territorio di
Ostia presso i locali che la Sezione Distaccata
del Tribunale metterà a disposizione.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Graziani riferisce di avere
partecipato, in data 5 novembre 2010 in rappresentanza del Consiglio, alla riunione della
Commissione di Manutenzione degli Uffici
Giudiziari di Roma, tenutasi presso la Presidenza della Corte di Appello di Roma. Nell’occasione, sono stati esaminati i punti posti
all’ordine del giorno e, tra essi, “esito revoca
assegnazione locali al Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma alla luce della nota del
Demanio prot. 19401 del 20 ottobre 2010". Su
tale specifico punto, il Consigliere Graziani
riferisce che la Commissione si è limitata ad
una presa d’atto di quanto ha espresso nella
nota del Demanio, con cui si riferiva dell’eventualità di procedere a riscossione delle somme
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corrispondenti al canone dovuto per l’occupazione dei locali (al piano terra dell’edificio in
cui ha sede la Corte d’Appello Civile) da parte
dall’attuale occupante, nella prospettiva di
regolarizzare la presenza di questi con specifica concessione allo stesso. Su tale punto, il
Consigliere Graziani ha fatto rilevare che, dal
suo punto di vista, ogni eventuale affidamento in uso di locali siti all’interno dei Palazzi
giudiziari debba essere prioritariamente destinato a utilizzi puramente giudiziari e successivamente, in via immediatamente graduata, a
finalità di sostegno per il miglior svolgimento
dell’attività giudiziaria e forense, tra le quali
rientra la destinazione ad uso da parte del
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Graziani riferisce di avere
partecipato, in data 8 novembre 2010 in rappresentanza del Presidente, alla conferenza stampa
di presentazione della IV Conferenza Internazionale dell’Osservatorio Internazionale sulla
Giustizia Minorile (OIJJ), che si è svolta nelle
giornate del 9 e 10 novembre. La Conferenza ha
avuto come obiettivo la promozione, l’analisi e
l’apertura di un dibattito sulle politiche e i
programmi di intervento applicabili ai minori
autori di reato affetti da disturbi del comportamento. La Conferenza è stata indirizzata principalmente ad orientare i professionisti e gli
organismi impegnati nell’ambito della giustizia
minorile e della salute mentale, per permettere
lo scambio di conoscenze e di buone pratiche
tra i diversi operatori provenienti dall’ambito
giuridico, sociale, educativo e sanitario, contribuendo così alla formulazione di proposte e
raccomandazioni volte a favorire il trattamento
integrato di questi minori e a fornire in tal
modo delle possibili risposte alle principali
domande che si pongono sul piano giuridico e
dell’intervento.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Rossi comunica che sono
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terminate le prove d’esame della XXXIII Conferenza dei Giovani Avvocati. Sono risultati
vincitori i seguenti Candidati: Dott. Andrea
Sciarrillo, Dott.ssa Cinzia Caverni, Avv. Massimiliano Di Tommaso, Avv. Marianna Scali,
Dott. Michele Maltese.
Il Consigliere Rossi chiede di essere autorizzata a convocare i neo Segretari per l’adunanza del Consiglio del 18 novembre p.v. per
la consueta presentazione.
Il Consiglio autorizza.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Cerè presenta la seguente
comunicazione in forma scritta (che viene
riportata a verbale tal quale, con esonero del
verbalizzante sulla forma lessicale utilizzata):
“rilevato come sia stato particolarmente inopportuno che il Consigliere Segretario Murra,
normalmente tanto attento e preciso, abbia
sottoposto al Consiglio all’adunanza del 28
ottobre –ove Essa Consigliere Cerè era assente- l’iscrizione di 8 avvocati stabiliti dalla Spagna senza ricordare al Consiglio che tutte le
posizioni circa le nuove iscrizioni degli avvocati stabiliti dovevano essere trattate unitariamente in una apposita adunanza. Il Consigliere Cerè stigmatizza tale inosservanza del Consigliere Murra e chiede che lo stesso chiarisca
alla prossima adunanza con esattezza come
ciò sia stato possibile”.
Il Consigliere Segretario non intende attendere la prossima adunanza ma fornisce i
chiarimenti richiesti immediatamente al Consigliere Cerè, restando comunque sempre in
paziente attesa che Ella invece fornisca quelli
che, nei mesi scorsi, Le sono stati richiesti per
iscritto in relazione ad una serie di sue mancanze, disattenzioni, inesattezze, ai suoi ritardi e alle sue omissioni con riferimento, soprattutto ma non in via esclusiva, alle modalità
con le quali ella evade le pratiche di opinamento.
Il Consigliere Segretario, nel merito, fa
rilevare che nell’adunanza del 28 ottobre scor-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
so il Consigliere Barbantini, deputato come
Consigliere delegato all’istruttoria delle iscrizioni, era assente per nota causa di salute. Egli
Consigliere Segretario, allora, si è assunto spontaneamente l’onere di sostituire il Collega
nell’evasione delle pratiche in questione, che
erano copiosissime soprattutto per quel che
riguarda i praticanti (vista l’imminente scadenza del relativo termine).
In ogni fascicolo degli avvocati stabiliti,
che il Consigliere Cerè, presente sino ad un
certo punto dell’adunanza (per l’esattezza sino
alle ore 16.45 e poi anche dopo il suo successivo rientro, avvenuto comunque prima della
conclusione del Consiglio) non ha ritenuto –
com’è suo costume– andare a verificare, era
presente una dettagliata relazione a firma del
Consigliere Barbantini nella quale si dava conto dell’avvenuta audizione di ogni istante e
dove si esprimeva nulla osta all’iscrizione,
sussistendo a giudizio del relatore (che aveva
appunto curato le audizioni) i presupposti per
le iscrizioni.
Il Consigliere Segretario si è quindi limitato, per spirito di sacrificio –concetto ovviamente estraneo alla condotta sin qui tenuta
dal Consigliere Cerè a partire dal 19 febbraio
2010, la quale è più intenta a disturbare i lavori
consiliari piuttosto che a contribuire alla loro
celerità, come si evince puntualmente in ogni
verbale di adunanza– a relazionare al Consiglio, non essendo tenuto a “rammentare” all’Organismo, come invece curiosamente oggi
richiesto dal Consigliere Cerè, che esiste una
procedura di verifica in capo alle istanze degli
avvocati stabiliti. In disparte il fatto che tale
procedura è stata regolarmente svolta, nella
specie, dal Consigliere Barbantini, che ha dato
(ripetesi) il proprio parere favorevole per iscritto alle iscrizioni, si resta in attesa di conoscere
quale esito abbia avuto –invece– quella effettuata da essa Consigliere Cerè, la quale dovrebbe rammentare che il Consigliere Segretario, invece, ha avuto modo di riferire immediatamente della propria istruttoria nell’adunan-
za del 7 ottobre 2010 (pag. 4 del relativo
verbale) e, quindi, addirittura oltre un mese fa!
Conclude il proprio intervento senza alcuna “stigmatizzazione” (ritenendo che la Collega non ne abbia bisogno), contrariamente a
quanto ha invece fatto il Consigliere Cerè,
limitandosi a constatare che, neppure oggi –
ma come oramai avviene sempre più spesso,
peraltro– e contrariamente a quanto rassicurato all’adunanza scorsa su esplicita e diretta
richiesta del Presidente, ella ha inteso fornire i
necessari chiarimenti in ordine alle proprie
imprecisioni, dovute ad un disattento esame
dei documenti prodotti, nell’emissione del
parere di congruità su note di onorari n. 3354/
09, richiesto dagli Avv.ti Riccardo Olivo e
Nicola Apa, che hanno indotto i Colleghi a
chiedere ovvie delucidazioni al Consiglio in
merito ai criteri adottati nell’emissione del
parere stesso
Il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Rossi,
Fasciotti, Graziani, Condello, Arditi di Castelvetere si associano a quanto dedotto dal Consigliere Segretario.
Il Consiglio prende atto.
Audizione Avv. (omissis) - parere di
congruità n. (omissis)
Audizione Avv.ti (omissis) - parere di
congruità n. (omissis)
Pratiche disciplinari
Proc. disc. n. (omissis) - Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) - Avv. (omissis)
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
Pratica n. (omissis) - Avv.ti (omissis)
Pareri di note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 34 pareri su note di onorari.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 18 NOVEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Incontro con i Vice Presidenti Effettivi e
Supplenti Esami Avvocato – Sessione 2010
- Vengono ammessi in Aula i Colleghi
nominati Vice Presidenti Effettivi e Supplenti
(appartenenti all’Ordine di Roma) della Commissione Esame di Avvocato -Sessione 2010invitati in quanto i Componenti del Consiglio
desiderano rivolgere loro il più caloroso augurio di buon lavoro.
Si dà atto che i Colleghi Andrea Di Porto,
Titta Madia, Maurizio Migliorelli, Giorgio
Marcello Petrelli, Mario Sanino, Giuseppe
Vona e Alessandro Zampone hanno comunicato, dispiacendosi, di non poter essere presenti in quanto impegnati professionalmente.
Si dà atto, quindi, della presenza degli Avv.ti
Roberto Afeltra, Giacomo Augenti, Filippo
Bove, Gian Domenico Caiazza, Francesco
Maria Cardosi, Nicola Colavita, Vincenzo De
Nisco, Massimo Lauro, Claudio Lucchi, Gigliola Marchi, Paolo Mariotti, Egidio Murolo,
Rossana Lania, Nicolino Sciarra, Francesco
Storace.
Il Presidente ricorda che quest’anno la
Commissione è di grande caratura e ciò non
potrà che giovare al prestigio dell’Ordine romano e garantirà, pur in questa tornata, un
esito dell’esame di altissimo livello come è
avvenuto negli ultimi anni dove l’Ordine di
Roma si è sempre curato di predisporre Commissioni con Colleghi altamente qualificati. Il
Presidente non deve ricordare le polemiche
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che sono scaturite, nonchè l’attenzione mediatica che è stata riservata di recente al concorso notarile, dove una certa stampa ha colto
l’occasione per attaccare gli esami professionali e quindi c’è da attendersi che i riflettori dei
Media -specie di quella scandalistica– si accenderanno su questa tornata di esame, soprattutto a Roma dove il numero dei partecipanti è il
più elevati di tutti.
Il Presidente ricorda che gli Esami di Avvocato si sono sempre svolti con un rigore formale e con una serietà di giudizio impeccabili e
quindi bisognerà tenere sempre alto il livello
di controllo in un esame dove parteciperanno
migliaia di candidati.
Il Consigliere Barbantini rivolge l’invito a
collaborare con la Polizia Penitenziaria che
svolgerà durante le prove scritte la vigilanza,
ma evitando di assecondare deprecabili fenomeni di prevaricazione da parte di qualche
isolato agente, che pure nel passato si sono
verificati.
Il Consigliere Segretario ricorda, con il
rispetto che si deve a Colleghi di cospicua
esperienza maturata sul campo anche nelle
tornate di esame, che lo scopo dell’incontro è
solo quello di salutarsi e di formulare gli auguri
di buon lavoro. Raccomanda, soltanto, a tutela delle stesse Sottocommissioni e fatta salva la
loro sacrosanta autonomia di giudizio, di tentare il più possibile una uniformità comportamentale anche, ove possibile, di giudizio.
Il Consiglio si associa ai sentimenti espressi dal Presidente e rivolge auguri di buon
lavoro ai Colleghi impegnati a coordinare i
lavori delle Sottocommissioni. I Vice Presidenti Effettivi e Supplenti nominati ringraziano il Consiglio per gli auguri ricevuti.
Incontro con i Segretari XXXIII Conferenza dei Giovani Avvocati
- Alle ore 15.35 vengono ammessi in Aula
i vincitori della XXXIII Conferenza dei Giovani Avvocati. I giovani vincitori sono il Dott.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Andrea Sciarrillo (Primo Segretario), la Dott.ssa
Cinzia Caverni (Secondo Segretario), l’Avv.
Massimiliano Di Tommaso (Terzo Segretario), l’Avv. Marianna Scali (Quarto Segretario). Non è presente il Dott. Michele Maltese
(Quinto Segretario).
Il Presidente rivolge il più caloroso augurio
a nome proprio e dell’intero Consiglio ai ragazzi, compiacendosi per la vittoria, e cede la
parola al Consigliere Rossi la quale profonde
tanto amore e moltissima passione nell’iniziativa in questione da quando se ne occupa.
Il Consigliere Rossi, quale delegata alla
Conferenza, presenta uno ad uno i quattro
giovani Colleghi presenti e ne illustra le capacità dimostrate in occasione della selezione
vinta. Ricorda che il quinto conferenziere è il
Dott. Michele Maltese, oggi assente per oggettivi motivi.
Il Consiglio ricorda ai Conferenzieri l’impegno che essi assumono e rinvia –soprattutto
per il Dott. Andrea Sciarrillo il quale dovrà
svolgere la prolusione nella classica Cerimonia natalizia– ad un prossimo incontro con il
Consigliere Rossi per i dettagli relativi.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente svolge una breve relazione in
ordine all’evento formativo deontologico che
si terrà domani all’Hotel Hilton. Si dichiarano
disponibili a svolgere relazioni i Consiglieri
Graziani (che aprirà i lavori), il Consigliere
Tesoriere, i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Barbantini, Cerè, Condello, Fasciotti, Nesta,
Rossi, Vaglio. Dalle ore 9.00 alle 10.30 parleranno il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri
Arditi di Castelvetere, Graziani, e Rossi. Dalle
ore 10.30 alle ore 12.00 parleranno i Consiglieri Barbantini, Cerè, e Vaglio. Dalle ore 12.00
alle 14.00 parleranno i Consiglieri Condello,
Fasciotti e Nesta. I temi sono i seguenti: Consigliere Graziani (Codice deontologico e informatica); Consigliere Tesoriere (Rapporti
tra processo penale e disciplinare); Consigliere
Arditi di Castelvetere (Deontologia e Diritto
di Famiglia); Consigliere Rossi (Procedimento
disciplinare); Consigliere Cerè (Giurisprudenza disciplinare); Consigliere Barbantini (Criteri generali deontologici); Consigliere Vaglio
(Art. 17 e 17 bis Codice Deontologico Forense); Consigliere Nesta (Patto di quota lite);
Consigliere Fasciotti (Rapporto di colleganza
e rapporti con gli uffici giudiziari); Consigliere
Condello (Tariffe forensi). Chiuderà i lavori il
Consigliere Cipollone.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sull’articolo apparso
sul quotidiano “Italia Oggi” sulle difese d’ufficio nel quale si fa il punto della situazione sui
fondi –da anni sempre insufficienti- erogati
dallo Stato e destinati agli Avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato e nel quale
appare un’intervista al Consigliere Tesoriere
che ringrazia per il suo appropriato intervento.
Il Consiglio si associa.
- Il Presidente riferisce sul convegno odierno sul tema della Deontologia nelle difese di
ufficio che ha avuto uno straordinario successo ricevendo i complimenti del Presidente
della Camera Penale, Avv. Gian Domenico
Caiazza e la presenza di un alto numero di
colleghi ha confermato la bontà della scelta
del Consiglio di gestire diversamente –per il
tramite di un call center- le difese d’ufficio
affidandosi alla Camera Penale da sempre
associazione di riferimento di questa materia
sia da un punto di vista teorico-normativo che
operativo.
Il Consiglio prende atto, ribadendo il proprio ringraziamento al Consigliere Tesoriere
per l’iniziativa e mostrando apprezzamento
per la sinergia collaborativa con la Camera
Penale, e si associa ai ringraziamenti rivolti agli
organizzatori.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Lucilla Anastasio, Segretario dell’Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari –
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A.N.A.Me.F. e componente della Commissione Famiglia, pervenuta in data 12 novembre 2010, con la quale ringrazia il Consiglio
per aver concesso l’uso dell’Aula consiliare, il
patrocinio, nonchè la collaborazione nell’organizzazione dell’evento che si svolgerà il prossimo 18 novembre sul tema “L’addebito nella
separazione: mutamento dei costumi e della
giurisprudenza”.
L’Avv. Anastasio chiede, infine, l’intervento del Presidente nella prolusione iniziale.
Il Presidente comunica di essere intervenuto al convegno odierno manifestando al Consiglio che lo stesso ha avuto uno straordinario
successo con un’Aula gremita che ha potuto
apprezzare gli autorevoli relatori intervenuti.
Il Presidente ringrazia l’A.N.A.Me.F., l’Avv.
Anastasio ed il Consigliere Cristiana Arditi di
Castelvetere, organizzatrice dell’evento.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Giuseppe Lepore, Segretario dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 10 novembre 2010, con la quale sottopone al Consiglio di valutare l’ipotesi di unirsi
agli altri ricorrenti che proporranno ricorso al
Tribunale Amministrativo Regionale per il
Lazio –che trasmette in bozza- avverso il Decreto Ministeriale n. 180/2010 avente ad oggetto “Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e
tenuta del Registro degli Organismi di Mediazione e dell’elenco dei Formatori per la mediazione, nonchè l’approvazione delle indennità
spettanti agli organismi, ai sensi dell’art. 16 del
Decreto Legislativo n. 28/2010".
Il Consiglio delibera al momento di soprassedere, riservando ogni decisione in seguito.
re alla nomina di altro Consigliere, in sostituzione dell’Avv. Rosa Ierardi, quale componente supplente della Commissione per l’Albo dei Consulenti Tecnici in materia penale.
Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Aurelia Barna, pervenuta in data 8 novembre
2010, con la quale convoca la Quinta Assemblea del Coordinamento della Conciliazione
Forense per l’11 e 12 novembre scorso per
discutere sul decreto attuativo relativo alla
media-conciliazione di cui D. Lgs. n. 28/2010.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulle comunicazioni
della Dott.ssa Roberta Manfredini, pervenute
in data 18 novembre 2010, accompagnatorie
dell’invito a dare massima diffusione e del
relativo comunicato stampa di Agenzia Omniroma in merito alla serata di beneficienza di
venerdì 19 novembre prossimo organizzata
dall’Ordine di Roma presso il Rome Cavalieri
Hilton in favore del reparto di terapia Intensiva Pediatrica del Policlinico Umberto I diretta
dal Prof. Moretti.
Il Consiglio ringrazia e il Presidente invita
tutti i Consiglieri ad essere presenti il prossimo
19 novembre presso l’Hotel Hilton.
- Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 18 novembre
2010, relativamente alle notizie più rilevanti
riguardanti il Congresso Nazionale Forense, la
Riforma dell’Ordinamento Forense e i termini
di opposizione ai decreti ingiuntivi.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni Consigliere Segretario:
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 11 novembre 2010, con la quale chiede di provvede-
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Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
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Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Maurizio Barca, Emilio
Bollea, Marco Cecilia, Alfonso Vincenzo Corsi,
Rocco De Bellis, Antonio De Cicco, Antonio
De Nittis, Michelangelo Derosa, Michele D’Urso, Marina Iacobelli, Marina Imbellone, Angela Migliano, Valentina Pellegrino, Michele
Raffaele,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Ezio Germani dell’Ufficio Affari Generali del Consiglio Nazionale Forense,
pervenuta in data 8 novembre 2010, accompagnatoria del testo aggiornato al 4 novembre
2010 del disegno di legge di riforma della
professione forense con gli esiti dei lavori
parlamentari.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’On. Donatella Ferranti del Gruppo
PD in Commissione Giustizia della Camera
dei Deputati, pervenuta in data 8 novembre
2010, accompagnatoria della interpellanza
parlamentare per conoscere quali iniziative
intende assumere il Ministro della Giustizia
per completare l’assunzione di tutti i vincitori
idonei al concorso per n. 443 posti di Ufficiale
Giudiziario bandito nel 2002, la cui graduatoria scadrà il 31 dicembre 2010.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Prof. Franco Tortorano e Avv.
Gennaro Torrese, rispettivamente Presidente
e Segretario dell’Unione Regionale degli Ordini Forensi della Campania, pervenuta in data
8 novembre 2010, accompagnatoria dell’estratto dell’Assemblea dell’Unione tenutasi lo scorso 27 ottobre durante la quale si è discusso, tra
gli altri, il punto relativo alle iniziative e docu-
menti sui temi da trattare durante i lavori del
XXX Congresso Nazionale Forense di Genova
(in particolare Media-conciliazione, Ordinamento forense e Processo breve) e il punto
sulla disamina del Regolamento del Consiglio
Nazionale Forense sulle Specializzazioni forensi in base alle varie iniziative e documenti
pervenuti dagli Ordini campani.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 8 novembre 2010, con
la quale comunica che il Comitato organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense di
Genova ha deciso di inviare preventivamente
le relazioni predisposte sui temi congressuali
dai gruppi di lavoro designati dallo stesso
Comitato. La consultazione preventiva degli
elaborati comporterà un’agevolazione sui dibattiti e sulle mozioni che potranno essere
presentate durante i lavori congressuali.
Trasmette, contestualmente, l’elaborato del
Gruppo di lavoro congiunto Pari Opportunità
– Giovani Avvocati.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Sig. Claudio Rao, della Segreteria
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 9 novembre 2010, con
la quale trasmette, per la preventiva consultazione, gli elaborati che i Sottogruppi di lavoro
sulla Giustizia Fiscale e Tributaria e sul Lavoro
del XXX Congresso Nazionale Forense di
Genova presenteranno durante i lavori congressuali.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato ANSA dell’11 novembre scorso,
pervenuto in data 15 novembre 2010, relativo
alle polemiche dell’Avvocatura sugli spot pubblicitari mandati in onda dal Ministero della
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Giustizia sui nuovi sistemi conciliativi.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del
Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in
data 4 novembre 2010, relativa alla liquidazione degli onorari ai difensori in materia di
patrocinio a spese dello Stato in base a parcelle
predeterminate.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Dott.ssa Claudia Morelli, Responsabile della Comunicazione e Rapporti con i
Media del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 8 novembre 2010, accompagnatoria del comunicato stampa con il quale
lo stesso Consiglio Nazionale si dichiara contrario all’iscrizione all’Albo di lavoratori dipendenti e chiede che il Senato approvi in
fretta la riforma senza stravolgimenti.
Il Consiglio prende atto ma rileva che la
questione è oramai superata visto l’esito dei
lavori del Senato.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 5 novembre 2010,
accompagnatoria del comunicato stampa con
il quale plaude al ripristino al Senato dell’incompatibilità tra l’iscrizione nell’Albo degli
Avvocati e il lavoro subordinato nel privato.
Il Consiglio prende atto e si associa.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente
della Corte di Appello di Roma, pervenuta in
data 10 novembre 2010, con la quale comunica che dal 15 novembre scorso anche la Corte
ha avviato il nuovo sistema di gestione dei
registri della cognizione ordinaria civile.
Il Consiglio prende atto.
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Marco Mancinetti, Presidente
della Giunta dell’Associazione Nazionale
Magistrati di Roma, pervenuta in data 10
novembre 2010, con la quale ribadisce, in
ordine agli effetti del nuovo C.C.N.I. circa
l’assistenza in udienza di personale addetto
alle funzioni di ufficiale giudiziario e stante
l’esito della consultazione dei colleghi del
settore penale del Tribunale di Roma, l’intenzione di non prestare ulteriore supplenza alle
carenze dell’amministrazione e di non rinunciare all’assistenza del personale e agli strumenti previsti dalla legge per lo svolgimento
dell’attività giurisdizionale.
Il Consiglio prende atto.
Approvazione del verbale n. 52
dell’adunanza dell’11 novembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 11 dell’adunanza dell’11 novembre
2010.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.32)
Passaggi dalla Sez.Spec. n.96/2001
all’Albo Ordinario
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.4)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.6)
Cancellazioni per irreperibilità
(n.1)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
Abilitazioni
(n.5)
(n.12)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che è
necessario acquistare un nuovo server, dal
costo massimo di euro 400,00, che sia dedicato all’invio sollecito delle e-mail quando debbono essere trasmesse a tutti gli iscritti.
Il Consiglio approva l’acquisto delegando
l’Ufficio Amministrazione.
(n.6)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.220)
Dott.ssa (omissis)
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio sulla ulteriore richiesta della Dottoressa
(omissis), praticante avvocato, iscritta nel nostro Registro, di poter effettuare il terzo semestre di pratica forense all’estero, con decorrenza 10 novembre 2010, presso lo studio legale
(omissis) in Londra. Il Consigliere Barbantini,
visto il regolamento sulla pratica forense approvato dal Consiglio il 5 febbraio 2009 e
anche alla luce dell’approvazione della Convenzione relativa all’espletamento dei tirocini/stages formativi, equiparati allo svolgimento della pratica forense presso organi giudicanti e requirenti, che la richiesta della Dottoressa
(omissis) meriti accoglimento e chiede, pertanto, che il Consiglio autorizzi la stessa ad
effettuare il chiesto periodo di pratica presso il
suddetto studio legale.
Il Consiglio
udita la relazione, ritenuta l’applicabilità
al caso di specie della normativa regolamentare in essere, in accoglimento della richiesta,
autorizza la Dottoressa (omissis) iscritta nel
Registro dei Praticanti Avvocati di Roma a
svolgere il terzo semestre di pratica, a partire
dal 10 novembre 2010, presso lo studio legale
(omissis) in Londra.
Avv. (omissis) - Apertura di procedimento di
cancellazione
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Cerè, pur senza fare polemica, ribadisce che il Consigliere Tesoriere
dovrebbe trascrivere le proprie dichiarazioni
che riguardano costi come detto più volte
nelle precedenti adunanze.
Replica il Consigliere Tesoriere il quale si
rammarica per l’ennesima contestazione strumentale del Consigliere Cerè su un argomento
come al solito inconferente. Se il Consiglio
intendesse non approvare i preventivi di spesa
del Consigliere Tesoriere lo potrebbe fare ogni
volta con l’utilizzo del voto a maggioranza,
cosa, viceversa, che non avviene mai.
Il Consigliere Tesoriere chiede al Presidente di non consentire tali interruzioni e di
procedere oltre.
Il Presidente precisa, in ogni caso, che le
comunicazioni non debbono essere obbligatoriamente scritte, non vi è nessuna norma che
lo preveda, e comunque nel momento in cui vi
siano perplessità, dubbi e/o necessità di chiarimenti i Consiglieri in qualsiasi momento
possono esperirli purchè gli stessi sia adeguatamente motivati e non siano, viceversa, espressi
senza una ragione a sostegno.
Il Consiglio condivide la valutazione del
Presidente e si procede oltre.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che è
stato dato mandato alla Banca Unicredit per la
partecipazione all’asta di BOT e CCT per il
Consiglio.
Il Consiglio prende atto.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sulle
operazioni di liberazione della sede di Via
Valadier e assicura che entro il termine previsto i locali saranno vuoti e riconsegnati alla
proprietà.
Il Consiglio prende atto.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
Pratica n. (omissis) S – Avv. (omissis)
- Il Consigliere Cerè riferisce sull’ulteriore
nota della Signora (omissis), pervenuta in data
7 ottobre 2010, con la quale chiede il riesame
della pratica n.(omissis) S nei confronti dell’Avv. (omissis).
Il Consigliere Cerè fa presente che la richiesta di riesame deve essere disattesa in
quanto le ulteriori osservazioni dell’esposto
nulla aggiungono a quanto dedotto e risultano
smentite dagli atti presi nella dovuta considerazione nel dettagliato provvedimento di archiviazione del 28 dicembre 2009.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Condello riferisce che 29
Colleghi, di cui 2 iscritti presso altri Ordini del
Distretto, hanno chiesto la possibilità di partecipare, e di ottenere i relativi crediti formativi,
al convegno tenutosi lo scorso 13 novembre al
Teatro Olimpico sul tema “Il Mediatore – La
normativa – Le tecniche - La simulazione del
procedimento di mediazione” solo poco prima dell’inizio dell’evento stesso in quanto le
prenotazioni si erano chiuse già da tempo.
Il Consiglio prende atto e, facendo riferimento alla delibera assunta in precedenza,
ritenuta la sussistenza di posti a sedere in
favore dei Colleghi che poi hanno effettivamente partecipato all’evento in questione,
autorizza la concessione dei crediti.
- Il Consigliere Condello evidenzia al Con-
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siglio l’opportunità di provvedere alla registrazione di alcuni nomi a dominio, necessari per
il sito web relativo all’Organismo di Mediazione Forense di Roma e propone la registrazione
dei seguenti nomi:
www.organismomediazioneforenseroma.it;
www.organismomediazioneforenseroma.com;
www.organismomediazioneforenseroma.org;
www.mediazioneforenseroma.it;
www.mediazioneforenseroma.com;
www.mediazioneforenseroma.org.
Il costo di registrazione da effettuare direttamente all’Autorita di registrazione competente tramite il portale register (www.register.it)
ammonta a complessive euro 250,00 all’anno.
Nel costo è compresa l’utilizzazione di caselle
postali elettroniche e di uno spazio illimitato
sul server.
Questo sistema consentirà di costruire un
portale per la gestione dell’Organismo accreditato dal Ministero della Giustizia.
Il Consiglio delibera in conformità e manda agli Uffici per gli adempimenti necessari
alla registrazione.
- Il Consigliere Condello informa il Consiglio che la Casa Editrice Giuffrè, per la partecipazione al Convegno sulla Mediazione del
13 novembre 2010, ha comunicato di voler
versare un contributo di euro 1.000,00 oltre
IVA a parziale copertura delle spese sostenute
dal Consiglio per l’organizzazione del Convegno.
Il Consiglio ringrazia la casa Editrice Giuffrè e manda agli Uffici per l’acquisizione della
somma.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, dal 12 novembre scorso, è stata
portata a termine la realizzazione tecnica della
infrastruttura informatica necessaria per il riversamento giornaliero dei dati dell’Ufficio
U.N.E.P. affinchè siano visualizzabili tramite
il sito internet della Corte di Appello di Roma.
A brevissimo, non appena raccolte le autoriz-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
zazioni formali da parte di tutte le Autorità
coinvolte, sarà quindi possibile visualizzare
via internet gli atti civili disponibili per la
restituzione allo sportello atti notificati.
Il Consiglio prende atto.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, il 17 novembre scorso, presso il
Tribunale, è stata tenuta una riunione finalizzata a definire le prassi in vista del prossimo
avvio del processo d’ingiunzione con le modalità del processo civile telematico. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle
varie componenti coinvolte (Magistratura,
Cancelleria, CISIA, Consiglio dell’Ordine,
Punto di Accesso Lextel, ecc.). Nel corso dell’incontro, sono state rappresentate le criticità
che dovranno essere primariamente affrontate
per supportare gli operatori (avvocati inclusi)
nella fase di prima applicazione della nuova
tecnologia. È stato perciò redatto un documento-guida riassuntivo delle prassi da adottarsi, da diffondersi opportunamente ai Colleghi perchè tengano presenti le indicazioni in
esse riportate.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Graziani comunica che, a
seguito della soppressione della sede di Via
Valadier, ha calendarizzato le riunioni della
Commissione Giovani e Sportello per il primo
lunedì (non festivo) di ogni mese, dalle ore
14.00 alle ore 15.00, presso la Sala Emilio
Conte del Consiglio.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti comunica di aver
integrato la Commissione Responsabilità Civile inserendo gli Avv.ti Rosario Livio Alessi e
Daniele Vitale.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
hanno chiesto di far parte della Commissione
di Diritto Societario e Commerciale gli Avv.ti
Angelo Aversi, Giovanni De Dilectis e Paolo
Porrone.
Il Consiglio prende atto.
- I Consiglieri Fasciotti e Graziani riferiscono che la legge 183/2010 (cosiddetto “Collegato Lavoro”) è stata pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 243 della Gazzetta Ufficiale n.
262 ed entrerà, pertanto, in vigore dal 24
novembre 2010. Nella già espressa prospettiva
di offrire immediato sostegno operativo alla
preannunziata innovazione legislativa e anche
al fine di favorire l’accesso degli avvocati romani a questa opportunità lavorativa, i Consiglieri Fasciotti e Graziani hanno predisposto
un modulo da compilarsi da parte dei Colleghi
cassazionisti interessati, ai fini della formazione di un elenco di arbitri che abbiano i requisiti richiesti dalla normativa.
I Consiglieri Fasciotti e Graziani chiedono
che il Consiglio diffonda la notizia ai Colleghi, pubblichi l’elenco su una specifica area
del sito internet e ne trasmetta comunicazione
a tutti gli organismi interessati (Uffici del Lavoro, Organizzazioni Sindacali, Ordini e Collegi professionali, ecc.).
Il Consiglio delibera di inserire nel prossimo ordine del giorno l’eventuale stesura di un
elenco tenuto dal Consiglio medesimo degli
avvocati arbitri nella materia specifica.
- Il Consigliere Rossi comunica di aver
predisposto, unitamente alla Società Lextel,
una e-mail da trasmettere a tutti gli Iscritti
contenente le modalità di invio dell’autocertificazione relativa ai crediti conseguiti nel primo triennio formativo, ora in scadenza.
Il Consiglio autorizza l’invio di e-mail agli
avvocati con le istruzioni per la compilazione
dell’autocertificazione.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente ricorda ai Consiglieri che è
necessario procedere all’individuazione dei
nominativi di Avvocati che hanno particolarmente onorato la professione, deceduti nello
scorso anno, ai quali intitolare le Toghe da
consegnare ai cinque vincitori della XXXIII
Conferenza dei Giovani Avvocati e ai tre discenti più meritevoli, della Scuola Forense del
Consiglio “Vittorio Emanuele Orlando”.
Il Consiglio decide di intitolare le Toghe
dei vincitori della XXXIII Conferenza dei Giovani Avvocati, rispettivamente, alla memoria
degli Avv.ti Ennio Parrelli, Osvaldo Fassari,
Bartolo Gallitto, Antonio Arditi di Castelvetere e Feliciano Serrao e le tre Toghe per i
discenti della Scuola, rispettivamente, alla
memoria degli Avv.ti Luigi Montesano, Gaetano Marchi e Paola Gasperini.
Pareri su note di onorari
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Audizione Avv. (omissis) – parere n.
(omissis)
Pratiche disciplinari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza si
è proceduto all’esame collegiale di 112 proposte di archiviazione e 10 di apertura di procedimento disciplinare.
Pareri su note di onorari
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- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 31 pareri su note di onorari:
ADUNANZA DEL 23 NOVEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro
Vaglio, Livia Rossi, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti degli
Avv.ti (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Gerardo Longobardi, Presidente dell’Ordine
dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Roma, pervenuta in data 18 novembre 2010, con la quale chiede di predisporre un comunicato congiunto dei due Ordini
professionali per la divulgazione del documento relativo ai requisiti minimi richiesti dal
Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Fallimentare per la nomina dei curatori fallimentari, dei Commissari Giudiziali, dei Liquidatori
Giudiziali e dei Difensori delle procedure concorsuali davanti alle Commissioni Tributarie.
Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 11 novembre 2010, con la quale chiede di provvedere alla nomina di altro Consigliere, in sostituzione dell’Avv. Rosa Ierardi, quale componente supplente della Commissione per l’Albo dei Consulenti Tecnici in materia penale.
Il Consiglio, in sostituzione dell’Avv. Rosa
Ierardi, nomina il Consigliere Cristiana Arditi
di Castelvetere.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Presidente riferisce in merito al Convegno sul tema “La deontologia Forense” tenutosi lo scorso 19 novembre presso l’Hotel
Cavalieri Hilton che ha riscosso grande successo nel Foro romano stante anche la finalità
benefica dell’iniziativa volta a raccogliere un
contributo economico per l’acquisto di un
macchinario per migliorare la respirazione dei
bambini ricoverati presso il Reparto di Terapia
Intensiva Pediatrica del Policlinico Umberto I
diretto dal Prof. Corrado Moretti.
Tale acquisto è stato sacralizzato con l’evento “Charity live music” tenutosi nella serata
dello stesso giorno, che ha visto la partecipazione di alcuni complessi musicali e canori
nonchè l’organizzazione di una riffa con ricchi premi messi a disposizione da vari sponsor
tra i quali figurano le A.S. Roma e A.S. Lazio,
le quali hanno donato due maglie originali
ciascuna.
Il Presidente, alla conclusione dell’intera
giornata, che ha visto la partecipazione di oltre
1.000 rappresentanti della classe forense, ha
espresso il suo più sentito ringraziamento ai
Colleghi che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’evento e della raccolta fondi.
Il Presidente riferisce, inoltre, che dell’evento è stato dato ampio risalto anche mediante la
pubblicazione di due articoli apparsi sui quotidiani “Il Messaggero” e “Corriere della Sera”
che hanno dato un’immagine dell’Avvocatura
come sempre vorremmo fosse rappresentata,
esaltando l’evento benefico e sottolineando la
sensibilità degli Avvocati romani.
Il Presidente, infine, ringrazia tutti i Consiglieri che si sono prodigati per l’ottima realizzazione del Convegno e della serata benefica,
organizzata dal Consigliere dal Consigliere
Tesoriere Gianzi e dal Consigliere Segretario
Murra.
Il Consiglio prende atto e si associa.
- Il Presidente comunica che il 22 novembre scorso, presso la Sala Convegni dell’Hotel
Parco dei Principi, 1.026 Avvocati dell’Ordine
di Roma hanno partecipato al Corso di Formazione organizzato dall’Associazione “Emilio Conte”. Il tema del Corso è stato “Il disegno di legge sulla professione forense, arbitrato e deontologia” e ha attribuito 9 crediti
formativi ai partecipanti. Sono intervenuti il
Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale
Ordinario di Roma e il Prof. Avv. Piero Guido
Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense. Durante la prima parte si sono succeduti nell’ordine, lo stesso Presidente Conte, il
Consigliere Segretario Murra, il Consigliere
Tesoriere Gianzi, i Consiglieri Condello, Graziani e Nesta, oltre agli avvocati relatori Fabrizio Gizzi, Andrea Melucco, Pietro La Cava,
Laura Vasselli, Giuseppe Lepore, Antonio Jacopo Manca Graziadei, Giovanni Di Matteo.
La seconda parte ha visto la partecipazione al
completo del Direttivo dell’Associazione Italiana per l’Arbitrato, la più alta espressione
professionale nell’ambito dell’arbitrato nazionale e internazionale, invitata direttamente
dall’Avv. Carlo Ferdinando Emanuele. Subito
dopo il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri
Arditi di Castelvetere, Barbantini e Graziani
hanno svolto le loro relazioni sulla Deontologia Forense. Al termine dei lavori il Presidente
dell’Associazione “Emilio Conte”, Avv. Nicola Colavita, ha consegnato - contemporaneamente alla firma di uscita dei presenti al corso
- l’attestato di partecipazione.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce che in occasione dei
lavori che si svolgeranno durante il XXX Congresso Nazionale Forense di Genova, ha provveduto a far riservare una Sala per le riunioni
dei delegati, per i pomeriggi di giovedì 25 e
venerdì 26 novembre prossimi.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario rammenta che, a
seguito della decisione della Corte di Cassazione del 23 dicembre 2009 n. 27214 –secon-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
do la quale commette illecito deontologico
l’avvocato che, sulla base di una sentenza
favorevole al proprio cliente, nonostante la
modestia dell’importo del credito accertato
nella pronuncia e pur in assenza di un rifiuto
esplicito del debitore di dare spontanea esecuzione alla sentenza, notifichi al debitore un
atto di precetto senza previamente informare
l’avvocato dell’avversario della propria intenzione di dare corso alla procedura esecutiva–
la Società Equitalia Gerit ha richiesto la collaborazione del Consiglio in ordine alla sensibilizzazione dei propri iscritti (e a loro tutela) a
non voler iniziare procedure esecutive di recupero del credito senza la previa informativa al
collega costituitosi in giudizio per il debitore.
Tale richiesta della società pubblica di riscossione ha trovato nel Consiglio la propria disponibilità, anche in considerazione dei rapporti di collaborazione istituzionale tra Ordine ed Equitalia Gerit (che hanno, tra l’altro,
condotto all’apertura di uno sportello informativo riservato agli avvocati), condividendo
una procedura agile e rapida per far ottenere ai
creditori della stessa Equitalia –senza costi
aggiunti– le somme loro spettanti (cfr. avviso
pubblicato sulle news del sito dell’Ordine in
data 21 settembre 2010, dietro relativa deliberazione consiliare).
Il Consigliere Segretario, ciò premesso,
riferisce della nota dell’Ufficio legale di Equitalia Gerit ricevuta al prot. n. 21498 del 15
novembre 2010 con la quale si dà conto del
carteggio intervenuto con il Consigliere Mauro Vaglio (nella qualità non già di Consigliere
ma di legale di due parti private), il quale
comunica al collega di controparte di non
ritenere “accettabili le formalità richieste” dalla Soc. Equitalia Gerit (quelle, appunto, condivise con l’Ordine) ed annuncia di voler
notificare comunque l’atto di precetto.
Il Consigliere Segretario chiede al Consiglio di valutare la correttezza di tale comportamento.
Il Consigliere Vaglio fa presente che il
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comportamento dell’Equitalia Gerit, come
nelle abitudini di tale Società, è assolutamente
arrogante e contrario ai più elementari principi di diritto. Infatti, proprio al fine di conformarsi perfettamente alla pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 27214/09
e, oltretutto, di far risparmiare alla Equitalia
anche le spese di notifica della sentenza, il
sottoscritto in data 27 ottobre 2010 inviava al
difensore dell’Equitalia un fax del seguente
testuale tenore: “Gentile Collega, Ti trasmetto di
seguito i conteggi in riferimento alla sentenza con la
quale il Giudice di Pace di Roma ha condannato
l’Equitalia Gerit S.p.A. al pagamento delle spese di
lite distratte in mio favore, quale difensore antistatario”, cui seguiva il dettagliato calcolo degli
importi dovuti, comprensivi dei diritti e spese
successivi alla pubblicazione della sentenza
(esame dispositivo, richiesta e ritiro copie,
accesso ufficio, esame sentenza integrale, informativa alla controparte). A tale cortese comunicazione alla Collega di controparte, si
sentiva rispondere di dover seguire necessariamente la procedura tramite il Consiglio dell’Ordine.
Il Consigliere Vaglio, a prescindere da qualsiasi pretesa di una società commerciale privata come l’Equitalia Gerit S.p.A., è certo che il
rapporto di colleganza imponga di avvisare il
difensore di controparte prima di procedere
alla notifica della sentenza esecutiva unitamente all’atto di precetto, ma non di interloquire direttamente con la controparte e sottomettersi alle sue pretese.
E’ inoltre assolutamente inaccettabile che
l’Equitalia Gerit si permetta, in primo luogo,
di omettere l’invio al Consiglio dell’Ordine
della documentazione completa, comprensiva dell’invito al pagamento di cui sopra e,
soprattutto, di affermare che la propria comunicazione sia stata inviata “al fine di favorire il
rispetto delle norme della deontologia professionale”, sottintendendo in tal modo che ci possa
essere stata una violazione deontologica. Al
contrario, invece, è stato correttamente con-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tattato il suo difensore, anzichè adottare una
procedura del tutto anomala e non obbligatoria, che il Consiglio ha solo “suggerito” di
seguire.
Pertanto, avendo assolto pienamente ai
propri oneri deontologici, il sottoscritto provvederà a notificare titolo e precetto, essendo
trascorsi dalla missiva alla Collega ben 27
giorni, e ritiene che tutti i Colleghi dovrebbero
adeguarsi a tale comportamento.
Il Consigliere Barbantini si limita a chiedere al collega Vaglio se sia opportuno insistere
sulla posizione annunciata.
Il Consigliere Segretario replica al Consigliere Barbantini che il collega Vaglio è libero
di insistere, assumendosi ovviamente la responsabilità di ciò che ha comunicato al Consiglio, soprattutto in considerazione del fatto
che la Equitalia Gerit (accusata di aver assunto
un atteggiamento “assolutamente arrogante e
contrario ai più elementari principi di diritto,
com’è nelle sue abitudini”) è un soggetto pubblico chiamato a svolgere dalla legge un ruolo
mirante al perseguimento di interessi collettivi
in materia di recupero di entrate per lo Stato e
per altri Enti pubblici.
Il Consiglio prende atto e delega il Consigliere Segretario a riferire il contenuto delle
deduzioni del Consigliere Vaglio alla Società
Equitalia Gerit S.p.A.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Carlo Boursier Niutta,
Barbara Saraceni, Sabrina Tangari,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della Scuola Superiore dell’Avvocatura
del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta
in data 16 novembre 2010, con la quale comunica che il prossimo 11 dicembre si svolgerà a
Roma, nelle sale del Complesso di Santo Spirito in Sassia, il Seminario Nazionale sulla
Mediazione. Poichè il seminario avrà una funzione formativa e di approfondimento dei
temi già trattati sulla Mediazione, il numero
dei partecipanti sarà limitato a non più di tre
Colleghi per Ordine forense.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti, Coordinatori della Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione, comunicano
che in data 24 gennaio 2011 si terrà un incontro di studio sul tema “L’Art. 709 ter c.p.c.
nuova frontiera in favore del minore”. I relatori che hanno aderito sono: Dott.ssa Melita
Cavallo – Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma; Avv. Paola Chiovelli; Dott.
Massimo Crescenzi – Presidente della Prima
Sezione del Tribunale Ordinario di Roma;
Dott.ssa Armida Del Gado – Giudice presso il
Tribunale per i Minorenni di Roma; Dott.
Fulvio Filocamo – Sostituto Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Roma; Avv.
Marco Grazioli; Dott. Roberto Ianniello –
Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di
Roma; Dott. Luca Mari – Psicologo Giudice
Onorario presso il Tribunale per i Minorenni
di Roma; Avv. Massimiliano Strampelli.
L’evento è stato organizzato dai Componenti del III Dipartimento della Commissione
consiliare: Avv.ti Nicola Ianiello, Alessandra
Cattel, Paola Chiovelli, Prisca Donzelli, Marco Grazioli, Giuseppina Menicucci, Elena
Santoro.
Il Consiglio prende atto e delibera l’assegnazione di n. 4 crediti formativi.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, dal 30 novembre prossimo, sarà
possibile agli avvocati romani visualizzare via
internet la disponibilità gli atti civili notificati
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
e resi disponibili per la restituzione agli sportelli dell’Ufficio U.N.E.P. I Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio
esprima il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno seguito il progetto e, in particolare, al Presidente della Corte di Appello Dott.
Giorgio Santacroce, al Consigliere Dott. Catello Pandolfi, al Dirigente dell’U.N.E.P. Dott.
Roberto Passacantilli.
Il Consiglio plaude all’iniziativa e delibera
di darne ampia diffusione.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che in
data 2 dicembre 2010 presso l’Aula Europa
dalla Corte di Appello di Roma in Via Romeo
Romei n. 2 sarà tenuto un convegno organizzato dal Consiglio Superiore della Magistratura –Ufficio dei Referenti Distrettuali per la
formazione decentrata presso la Corte di Appello di Roma- e dal Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma –Commissione di
Studio per il Diritto del Lavoro.
L’argomento sarà il “Nuovo Dirigente della P.A.”, con relazioni: “Incarichi dirigenziali e
trattamento economico”; “Responsabilità disciplinare e dirigenziale”; “Licenziamento del
Dirigente”; con intervento programmato su
“Le aspettative al conferimento di incarico
dirigenziale. Quali tutele?”.
E’ stato richiesto riconoscimento di n. 3
crediti formativi da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Il Consiglio prende atto e ringrazia l’Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata presso la Corte di Appello di
Roma e la Commissione di Studio per il Diritto del Lavoro del Consiglio e delibera di
riconoscere n. 3 crediti formativi.
- Il Consigliere Graziani segnala che è
venuta a scadenza la convenzione stipulata
con Corte di Appello, Tribunale e Procura
della Repubblica, finalizzata allo svolgimento
della pratica forense presso tali Uffici Giudiziari. Riferisce di avere effettuato un’indagine
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conoscitiva presso numerosi altri Consigli
dell’Ordine e di avere ricevuto comunicazioni
attestanti la validità delle esperienze condotte
in altri Fori.
Il Consigliere Graziani propone, perciò,
che venga richiesto alle Autorità interessate il
rinnovo della convenzione a suo tempo stipulata, con diffusione dell’opportunità formativa (dopo l’auspicata approvazione da parte del
Consiglio e delle Autorità competenti) ai giovani praticanti.
Il Consiglio approva la proposta del Consigliere Graziani.
Varie ed eventuali
- Il Consiglio dispone di dare esecuzione
alla delibera con la quale si concedeva in uso
un personal computer al Tribunale per i Minorenni di Roma, dando mandato al Centro
Studi di recuperare il migliore dei personal
computer dell’ex sede di Via Valadier e di
provvedere alla consegna, di concerto con il
Consigliere Fasciotti, alla Dott.ssa Melita Cavallo, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Fasciotti comunica di aver
integrato la Commissione Responsabilità Civile con gli Avv.ti Elena De Martinis e Fabrizio
Marcellini.
Il Consiglio prende atto e approva.
- Il Consigliere Fasciotti comunica di aver
integrato la Commissione Magistratura Onoraria con gli Avv.ti Ulderico Capocasale e
Giordana Falvo.
Il Consiglio prende atto e approva.
Approvazione del verbale n. 53
dell’adunanza del 18 novembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 53 dell’adunanza del 18 novembre
2010.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.20)
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale “Professori Universitari”
(n.1)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.7)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.3)
Revoca iscrizione
(n.1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.2)
Abilitazioni
(n.14)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.7)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.1)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.2)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente si riserva di fissare all’ordine
del giorno dell’adunanza del 16 dicembre prossimo la discussione sulle decisioni da assumere a valle delle istruttorie svolte sulle posizioni
degli “abogados”.
Il Consiglio prende atto.
Ente di formazione per Mediatori:
programmazione corsi
- Il Consigliere Condello si impegna a
riferire alla prossima adunanza, in una con la
bozza del bando per l’organizzazione dei corsi
per Mediatori.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che il
nuovo conduttore della sede di Via Valadier è
disposto ad acquistare i materiali che l’Ordine
non ha la possibilità di riconvertire, di cui alla
comunicazione del Responsabile del Centro
Studi, per l’importo di euro 4.400,00 oltre a 50
euro per gli scaffali per metro lineare.
Il Consiglio approva dichiarando la delibera immediatamente esecutiva e delegando
alle operazioni materiali il Responsabile del
Dipartimento Centro Studi.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Pratiche disciplinari
Riformulazione capo di incolpazione P.D.
nn. (omissis) – Avv.ti (omissis)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 37 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 30 NOVEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonochè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce, come già comunicato nell’adunanza del 23 novembre u.s., sulla
nota del Dott. Gerardo Longobardi, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e
degli Esperti Contabili di Roma, pervenuta in
data 18 novembre 2010, con la quale, in riferimento alla nota del Tribunale Ordinario di
Roma – Sezione Fallimentare: “Requisiti minimi per la nomina dei Curatori Fallimentari,
dei Commissari Giudiziali, dei Liquidatori
Giudiziali e dei Difensori delle procedure concorsuali davanti alle Commissioni Tributarie”
del 2 novembre u.s., conferma l’opportunità
di predisporre un comunicato congiunto da
parte del proprio Ordine unitamente all’Ordine di Roma, per la divulgazione del documento ai rispettivi Iscritti.
Il Consiglio delega il Presidente e i Consiglieri Condello e Fasciotti per la redazione di
un documento apposito, anche in sinergia con
l’Ordine dei Commercialisti da rimettersi al
Presidente Monsurrò del Tribunale Fallimentare.
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- Il Presidente riferisce sulla nota del Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli
Affari di Giustizia, pervenuta in data 23 novembre 2010, relativamente alla richiesta di
integrazione ai sensi del Decreto interministeriale n. 180 del 18 ottobre 2010, recante, tra
l’altro, la determinazione dei criteri e delle
modalità di iscrizione e tenuta del Registro
degli Organismi di mediazione e dell’elenco
dei formatori per la mediazione, in attuazione
del Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28.
Il Consigliere Condello comunica che
occorre nominare i primi mediatori e invita
ogni Consigliere a fornire entro mercoledì
prossimo i nomi dei Colleghi che hanno i
requisiti per ottenere la nomina.
Il Consiglio delega il Consigliere Condello
che riferirà alla prossima adunanza anche per
la proposta di nomina del Responsabile scientifico dei Mediatori.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Paolo De Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta il 30 novembre
2010, con la quale, in relazione ai problemi
evidenziati dai rappresentanti del Consiglio in
sede di incontro del 21 ottobre u.s., trasmette
documentazione a verifica sulle criticità nel
settore civile.
Il Consiglio prende atto e ringrazia il Presidente del Tribunale, delegando il Consigliere Segretario a riscontrare la nota, e rimette
copia della relazione suddetta ad ogni Consigliere per doveroso esame.
- Il Presidente comunica che la notte del 29
è deceduto il Prof. Avv. Berardino Libonati,
grandissimo Rappresentante del Foro, Giurista insigne, illustre Scienziato del Diritto.
Il Consiglio, associandosi ai sentimenti del
Presidente esprime il cordoglio ai familiari e
delibera di pubblicare un necrologio su un
quotidiano.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che il
gruppo di lavoro composto dal Dott. Cartoni
(Tribunale di Roma), dal Dott. Marsella (Ordine dei Medici), dal Dott. Merlino (Ordine dei
Commercialisti) e dall’Avv. Moreschini (Camera di Conciliazione) ha redatto e approvato
la bozza di Regolamento dell’Osservatorio sui
conflitti nella Città di Roma, di cui al Protocollo d’intesa sottoscritto dal Presidente del
Consiglio dell’Ordine il 21 luglio 2010. Sottopone al Consiglio la bozza di detto Regolamento per la conseguente approvazione.
Il Consiglio approva il Regolamento e
delega il Consigliere Segretario all’espletamento degli adempimenti consequenziali.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Federico Ciaffi, Michela
Damadei, Sergio D’Andrea, Albina Larivera,
Isabella Lucati, Giovanna Martino, Francesco
Mirenzi, Melinda Nardella, Antonfrancesco
Venturini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Daniele Panetta, Direttore Generale della società Editoriale Il Fatto S.p.A.,
pervenuta in data 25 novembre 2010, relativa
alla stima commerciale dei beni giacenti nella
sede di Via Valadier.
Il Consiglio prende atto avendo già deliberato al riguardo.
- Il Consigliere Segretario comunica che in
data 18 novembre 2010 è pervenuta dalla
Presidenza della Corte di Appello di Roma, in
adesione a quanto deliberato dal Consiglio
Giudiziario nella seduta del 17 novembre u.s.,
la circolare del Consiglio Superiore della Magistratura relativa alla formazione e aggiornamento professionale della Magistratura Onoraria, nelle sue diverse funzioni e specificatamente al conferimento dell’incarico biennale
di Componente delle Commissioni distrettuali – Biennio 2011-2012, con preghiera di
fornire eventuali disponibilità da parte degli
iscritti al Foro di Roma entro e non oltre il 1°
dicembre prossimo.
Il Consiglio designa il Consigliere Avv.
Domenico Condello con studio a Roma, Via
Caio Mario, 8.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 22 novembre 2010,
accompagnatoria del testo definitivo del ricorso avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio presentato dallo stesso Organismo unitamente ad altri ricorrenti, contro il
Ministero della Giustizia e il Ministero dello
Sviluppo Economico, avverso l’annullamento, previa sospensione, del Decreto Ministeriale n. 180/2010 avente ad oggetto “Regolamento recante la determinazione dei criteri e
delle modalità di iscrizione e tenuta del Registro degli Organismi di Mediazione e dell’elenco dei Formatori per la mediazione, nonchè l’approvazione delle indennità spettanti
agli organismi, ai sensi dell’art. 16 del Decreto
Legislativo n. 28/2010".
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Aurelia Barna, pervenuta in
data 24 novembre 2010, accompagnatoria del
verbale dell’Assemblea del Coordinamento
della Conciliazione Forense, tenutasi a Roma
l’11 e 12 novembre u.s., avente ad oggetto il
decreto attuativo relativo alla Media-conciliazione di cui al D.Lgs. n. 28/2010.
Il Consiglio prende atto.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Formazione elenco di difensori per il
patrocinio a spese dello Stato nei
procedimenti giudiziari civili e
amministrativi e negli affari di volontaria
giurisdizione
- Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il
patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi.
Avvocati
(n.3)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
Abilitazioni
(n.1)
(n.20)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.2)
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che
verranno rispettati i tempi previsti per la chiusura della sede di Via Valadier e per la consegna delle chiavi che avverrà domani 1° dicembre 2010, senza alcun tipo di problema o
protesta e comunica a tutti i Consiglieri che la
procedura di riconsegna è avvenuta esattamente come previsto.
Il Consiglio prende atto e ringrazia il Consigliere Tesoriere.
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.5)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Approvazione del verbale n. 54
dell’adunanza del 23 novembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 54 dell’adunanza del 23 novembre
2010.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.28)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.5)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.2)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
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Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.1)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.3)
- Il Consigliere Di Tosto comunica, a proposito della scorsa adunanza, di essersi scusato
per la propria assenza, telefonando al Presidente e ad altri Consiglieri immediatamente
dopo la chiusura dell’adunanza.
Il Presidente conferma e accetta le scuse.
Il Consiglio si associa.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che il
Congresso Nazionale Forense di Genova è
stata un’esperienza estremamente positiva per
l’Ordine di Roma, sia da un punto di vista di
immagine sia da un punto di vista di presenza
di Delegati e Congressisti intervenuti. Il Consigliere Tesoriere desidera rammentare che il
momento più alto per l’immagine dell’Ordine
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
di Roma è stato l’intervento del Presidente
Antonio Conte che ha riscosso uno straordinario successo e la platea gli ha tributato oltre
dieci minuti di applausi grazie al suo trascinante e appassionato intervento sul palco. Conferma di essere stato testimone di alcuni episodi, successivi all’intervento, nei quali moltissimi Delegati e Congressisti, di altri Fori, si sono
congratulati con Antonio Conte.
I Consiglieri Fasciotti, Rossi, Condello,
Graziani, Arditi di Castelvetere confermano
quanto detto dal Tesoriere ribadendo il loro
più sentito apprezzamento per quanto fatto
dal Presidente Conte.
Prende la parola il Consigliere Segretario il
quale sottolinea anch’esso quanto sia stato
positivo l’intervento del Presidente Conte che
ha riportato in auge l’immagine dell’Ordine di
Roma dopo tanti anni di marginalizzazione
dell’Istituzione romana, evidenziando quanto sia fondamentale la forza ordinistica per
una rappresentanza adeguata, oltre O.U.A. e
C.N.F., nell’interlocuzione con la politica.
Aggiunge il Consigliere Segretario che anche lui ha visto personalmente decine e decine
di Colleghi di altri Ordini recarsi dal Presidente Conte per stringergli la mano, anche nei
giorni successivi all’intervento, esprimendo
allo stesso sentimenti di stima e apprezzamento per la posizione assunta.
Il Presidente ringrazia il Consigliere Tesoriere, e gli altri Consiglieri intervenuti, e conferma che anche altri Presidenti di Ordini
territoriali si sono compiaciuti del ruolo che
Roma sta assumendo a guida dell’Avvocatura
italiana, in un Congresso che ha dimostrato,
per certi versi, una sconfitta di taluni rappresentanti storici della categoria. Vi sono stati
momenti di drammatico scontro con la politica e bisogna assolutamente auspicare che si
torni a riaprire al più presto un tavolo di
confronto con il Ministro Alfano sui temi
oggetto della legittima protesta dell’Avvocatura vista a Genova.
Il Presidente Conte auspica, altresì, che
O.U.A. e C.N.F., finalmente, sappiano trovare una costruttiva interlocuzione di dialogo
con il Ministro Alfano che passi, però, per il
rispetto della dignità del ruolo dell’Avvocatura.
Conferma, il Presidente Conte, di aver
avuto i complimenti da molti Delegati romani, eletti anche in diversi schieramenti, nonchè da molti Consiglieri, come Di Tosto e
Vaglio, che gli hanno stretto la mano subito
dopo la propria relazione.
Aggiunge il Presidente Conte che questo
deve essere lo spirito che deve contraddistinguere anche i lavori settimanali del Consiglio
perchè solo con una partecipazione attiva e
convinta, pur nella diversità di vedute, si può
riportare l’Ordine di Roma al ruolo che gli
compete ovvero di colui il quale rappresenta i
valori del popolo forense più numeroso d’Italia.
Osserva il Presidente Conte che, anche il
Ministro Alfano -nel momento più duro della
contestazione- ha chiamato direttamente in
causa i vertici di C.N.F. e O.U.A. dichiarandosi disponibile a riaprire un tavolo di confronto
sui temi caldi discussi a Genova.
Il Presidente Conte spera davvero che, se
questo Governo resterà in carica, non si perda
questa ennesima occasione per affrontare le
questioni scottanti della Mediazione, della
Legge Professionale con tutti gli emendamenti
connessi alla stessa dopo il passaggio avvenuto
alla Camera.
Il Presidente Conte rimarca, altresì, che
alla chiusura del Congresso si è levata più di
una voce dei tantissimi Colleghi presenti di
forte disapprovazione nei confronti dei Presidenti De Tilla e Alpa che hanno mostrato
evidenti difficoltà nel gestire l’Assemblea sia
durante l’intervento del Ministro sia, soprattutto, in occasione della votazione sulle mozioni presentate, valga per tutte l’ultima, quella sulle “specializzazioni” dove sono state approvate mozioni contrastanti tra loro sino
all’ultima che chiedeva la revoca del Regola-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
mento del C.N.F.
Al di là delle mozioni e della sostanza delle
stesse –si sa che le mozioni hanno valore di
raccomandazione e non di revoca o modifica
di norme e regolamenti- è rimasta forte la
sensazione che il dualismo CNF/OUA in questo momento penalizza fortemente l’Avvocatura tutta, impantanando la stessa in sterili
diatribe tutt’altro che costruttive.
Prende la parola il Consigliere Segretario
Murra il quale ricorda che l’Assemblea ha
approvato all’unanimità e per acclamazione la
mozione sulla Media/Conciliazione con un
deliberato che presenta innegabili punti di
contatto, taluni identici, con quanto predisposto dall’Ordine di Roma sull’argomento
nell’adunanza del 22 aprile 2010. Questo a
conferma della bontà del lavoro fatto dall’Ordine di Roma.
Sul punto, chiede la parola il Consigliere
Di Tosto il quale evidenzia al Consiglio la
volontà di leggere uno scritto anche a nome
dei Consiglieri Cassiani e Vaglio.
I Consiglieri Cassiani, Di Tosto e Vaglio
dichiarano quanto segue: “Intendiamo esprimere il nostro compiacimento per i risultati
ottenuti durante il XXX Congresso Nazionale
Forense, ma riteniamo che la comunicazione
del Presidente Conte e del Segretario Murra
inviata agli Avvocati romani il 29 novembre
2010 sia stata quantomeno inopportuna poichè si sono attribuiti, attraverso il Consiglio
dell’Ordine, il merito dell’esito del Congresso, che invece spetta esclusivamente a quei
Delegati (riferibili ai Consiglieri Cassiani, Cerè,
Di Tosto e Vaglio) che lo hanno condizionato
ed indirizzato, distribuendo fin da subito a
tutti i partecipanti i cartellini rossi e la fascia
nera, simboli rispettivamente di espulsione
per chi vuole le norme contro l’Avvocatura e
di lutto per la morte della Giustizia a causa
della Media-conciliazione.
Tutti i Delegati degli altri Ordini d’Italia
hanno accettato con entusiasmo questi oggetti tanto che il Presidente del Consiglio Nazio-
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nale Forense, Guido Alpa li ha mostrati durante il suo discorso di apertura ed il Presidente
dell’O.U.A., Maurizio De Tilla ha agitato il
cartellino rosso contro la mediazione obbligatoria, accompagnato da tutta la platea dei
Delegati. Gli Organi di stampa hanno dato
particolare risalto a questa forma significativa
di protesta (Sole 24 Ore, Secolo XIX, Italia
Oggi, ecc.) e parte dei nostri Delegati sono
stati fotografati insieme al Consigliere Mauro
Vaglio mentre sventolavano i cartellini rossi.
Giornalisti del Sole 24 Ore hanno intervistato
Claudio Macioci, Mauro Vaglio e Pietro Di
Tosto sulla mediazione obbligatoria e sul Regolamento delle specializzazioni.
Il successo dell’iniziativa di protesta dei
cartellini rossi ha avuto il suo apice quando il
Ministro Alfano ha iniziato a commentare
l’utilità della mediazione obbligatoria e, in
tale circostanza, la sede congressuale si è colorata di rosso. Tutti contro la mediazione obbligatoria.
E’ stato proprio grazie a questa protesta
che il Ministro Alfano si è visto costretto a
modificare la propria posizione sulla Mediaconciliazione e a proporre un tavolo di concertazione tecnico con i rappresentanti dell’Avvocatura per valutare la possibilità di trasformare la mediazione da obbligatoria in facoltativa.
Il gruppo dei Delegati a noi riferibili ha,
inoltre, predisposto ben 8 mozioni, tutte regolarmente presentate, raccogliendo consensi,
ma soprattutto un gran numero di firme fra
tutti i Delegati d’Italia, in particolare per le
mozioni contro la mediazione obbligatoria e il
Regolamento sulle specializzazioni e per quella sulla reintegrazione dei minimi tariffari.
Risulta agli atti del Congresso che anche
altri Ordini d’Italia hanno presentato alcune
analoghe mozioni contro la mediazione obbligatoria, ma purtroppo non vi è traccia di
alcuna mozione su tale argomento proposta
dal Presidente dell’Ordine di Roma Conte, dal
Segretario Murra, dal Tesoriere Gianzi e dai
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Consiglieri Arditi di Castelvetere, Nesta, Graziani, Condello (Responsabile della Commissione sulla Mediazione e della costituzione
dell’Organismo di Mediazione), Rossi e Fasciotti, i quali –duole rilevarlo– non hanno
nemmeno firmato quella dei nostri Delegati di
Roma, sopra citati. Nè risulta che gli altri 37
Delegati a loro riferibili lo abbiano fatto.
Ed è stata proprio questa mozione contro
la mediazione obbligatoria che, integrata con
le ulteriori mozioni presentate dagli altri Ordini, è stata approvata per acclamazione dall’Assemblea dei Delegati d’Italia.
L’altro grande risultato ottenuto dai Delegati a noi riferibili è stato –nonostante il tentativo del Presidente dell’Assemblea di superare
la questione con una soluzione molto meno
incisiva– di poter discutere ed approvare la
mozione per la richiesta al Consiglio Nazionale Forense di revoca del Regolamento sulle
specializzazioni, rispetto al quale la maggioranza del Consiglio dell’Ordine aveva invece
espresso il proprio apprezzamento con la delibera del 14 ottobre 2010.
Questi risultati strabilianti per l’Avvocatura italiana è stato possibile ottenerli proprio
grazie a quei Delegati che il Consigliere Segretario Murra, nella sua lettera indirizzata a tutti
gli iscritti e a contenuto politico-forense del 25
novembre 2010, ha ritenuto di svilire definendoli “soldati che difficilmente al Congresso
apriranno bocca e saliranno sul palco” e capaci
solo di “fare un po’ di giuristurismo”. Mai
affermazione ebbe smentita più clamorosa:
sono stati proprio loro a decidere questo Congresso ed è giusto riconoscergliene il merito
pubblicamente.
A differenza che nel passato, è stato un
Congresso vero, un confronto franco, aperto
e libero, con tante discussioni, idee, proposte,
attenzione degli Organi di stampa.
A proposito di proposte agli atti del Congresso ci è sembrato di rinvenire una sola
mozione presentata dai Delegati di riferimento del Presidente Conte e del Segretario Mur-
ra, peraltro sottoscritta anche da molti nostri
Delegati in base al principio che quando una
proposta è buona non c’è nessuno del nostro
gruppo che si tira indietro dal sostenerla. Si
trattava di una mozione in favore degli Avvocati dipendenti degli Enti Pubblici.
Qualche dubbio sul punto dovrebbe, però,
sorgere negli Avvocati romani: la maggioranza
del Consiglio dell’Ordine solo questo è riuscita a produrre? Forse la mozione sulla mediazione non interessava? Così come non interessava la mozione sui minimi tariffari e quella
contro il Regolamento sulle specializzazioni?
Perchè il Presidente Conte, nonostante
l’apprezzato (anche da noi) discorso tenuto al
Congresso, non è passato dalle parole ai fatti
sottoscrivendo le mozioni presentate dai nostri Delegati? Non si tratta per caso di una
posizione preconcetta che avrebbe già da tempo dovuto superare?
E non stride tutto ciò con il comunicato in
cui esalta i risultati ottenuti, richiamando una
vecchia delibera del Consiglio dell’Ordine del
22 aprile 2010, ormai palesemente superata
dalle sue successive e mail del 5 agosto e del 23
novembre 2010, in cui non spende nemmeno
una parola contro l’obbligatorietà della Media-conciliazione?
Ci piacerebbe che lui e gli altri dieci Consiglieri della sua maggioranza dessero agli Avvocati romani una risposta leale a tutti questi
interrogativi, senza accusarci di perenne campagna elettorale e, quindi, senza utilizzare il
consueto metodo per distogliere l’attenzione
dalle questioni reali. Questa volta sarebbe
ancora meno apprezzabile visto che il comunicato del 25 novembre ha un po’ troppo il
sapore di un proclama elettorale ...
Infine riteniamo di dover attribuire un
plauso e gli auguri di buon lavoro ai Delegati
del Distretto della Corte di Appello di Roma
eletti all’O.U.A.: Roberto Nicodemi, Paolo
Maldari, Settimio Catalisano, Gaetano Amoroso e Antonino Galletti (gruppo Vaglio, Di
Tosto, Cerè e Cassiani), Girotti e Cerritto
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(gruppo del Distretto del Lazio) e Lepore (gruppo Conte)”.
Chiede la parola il Consigliere Cerè, la
quale, anch’essa, chiede di poter leggere un
documento da allegarsi a verbale.
Il Consigliere Cerè, in relazione alla mail
indirizzata agli Avvocati romani dal Segretario
dell’Ordine in data venerdì 26 novembre u.s.
rappresenta come la maggioranza dei Delegati
romani al Congresso facente riferimento all’attuale minoranza consiliare ha scritto e presentato ben 8 mozioni congressuali; ha ottenuto l’ammissione di tutte e 8 le mozioni
congressuali presentate; ha ottenuto l’approvazione di tutte le mozioni congressuali; ha
ottenuto, in particolare, l’approvazione per
acclamazione della mozione congressuale avverso l’obbligatorietà della mediazione con la
rivendicazione del ruolo esclusivo dell’avvocato; ha ottenuto, in particolare, l’approvazione della mozione congressuale della revoca
del Regolamento delle specializzazioni per il
quale l’attuale maggioranza consiliare dell’Ordine di Roma si era purtroppo già espressa
inopinatamente con delibera favorevole; ha
ottenuto risalto sulla stampa nazionale (Sole
24 Ore, Italia Oggi, Secolo XIX) anche per
l’iniziativa di mostrare il cartellino rosso al
Ministro Alfano contro la mediazione ed indossare il lutto al braccio per la morte dell’Avvocatura, ricevendo il consenso di tutti i Delegati italiani i quali hanno anch’essi mostrato i
cartellini rossi ed indossato i nastrini neri; ha
udito l’intervento del Presidente dell’Ordine
nella mattinata del 26 novembre 2010 col
quale è stata opportunamente evidenziata la
necessità di unire l’Avvocatura ed evitare sterili ed inutili contrapposizioni; ha però purtroppo verificato che, in singolare coincidenza anche temporale con le affermazioni congressuali del Presidente, ma in senso diametralmente opposto, sul sito istituzionale dell’Ordine compariva una missiva a firma del
Segretario la quale appare inaccettabile ed
offensiva nel metodo e nel merito ed inopina-
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tamente la stessa missiva era indirizzata per
posta elettronica a tutti gli iscritti all’Albo
capitolino, dove i Delegati, tra l’altro, sono
stati definiti “giusturisti”, nonostante la mole
di lavoro svolta ed i successi congressuali conseguiti, sono stati altresì indicati come i “soldati” che “al Congresso difficilmente apriranno
bocca e saliranno sul palco ... al più avranno
occasione per fare un po’ di giusturismo” ed,
infine, sono stati definiti come “quei poveri
ragazzi che –incantati ... come lo è un serpente
dal suono del flauto arabo– si lasciano strumentalizzare senza accorgersi che, voltate a lui
le spalle, scocca anche per costoro l’ora di una
robusta razione di insulti e malignità”; alla
luce di tutto quanto sopra, il Consigliere Cerè
chiede al Segretario di presentare formali scuse
ai Delegati ed all’Avvocatura romana per il suo
intervento inutilmente ed ingiustamente offensivo.
Prendono la parola i Consiglieri Barbantini e Cipollone i quali esprimono tutta la loro
indignazione per la lettura dei due “comunicati” dal chiaro sapore autoreferenziale ed elettorale che si pongono in stridente contrasto
con quanto affermato dal Presidente Conte in
ordine alla necessità di collaborazione tra tutti
i Consiglieri per dare sempre più forza all’immagine dell’Ordine di Roma.
Il Consigliere Barbantini si rammarica ed
esprime tutta la sua amarezza perchè, dopo
nove mesi di Consiglio ancora non si riesce ad
uscire da questa sconcertante divisione tra
maggioranza ed opposizione, con i quattro
Colleghi che non perdono occasione per contestare quanto fatto dall’Ordine sempre con
motivazioni di inutile polemica e mai costruttive.
Il Consigliere Barbantini chiede al Presidente di potersi allontanare perchè davvero
disgustato per questa reazione soprattutto dopo
le parole del Presidente Conte che aveva tentato un’ennesima apertura “istituzionale” di
collaborazione tra tutti e quindici i Consiglieri
che gli viene rispedita al mittente in modo
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davvero inqualificabile.
Il Consigliere Barbantini si è stancato di
ripetere che dopo le elezioni di inizio biennio
si è tutti Consiglieri dello stesso Ordine e che
bisogna dimenticarsi delle campagne elettorali. Ma evidentemente non è così.
Il Consigliere Barbantini conclude meravigliarsi soprattutto del contegno tenuto dall’ex Presidente Cassiani che ha sottoscritto tale
comunicazione.
Il Presidente Conte prende atto di quanto
letto dai Consiglieri Di Tosto e Cerè e non
intende aggiungere altro se non che si asterrà
in futuro da tentare aperture o manovre di
dialogo che appaiono del tutto inutili.
Prende la parola il Consigliere Rossi che, a
proposito di posizioni preconcette, rileva come
ancora una volta non si perda occasione per
evidenziare un insanabile dualismo da parte di
chi, lungi dall’auspicare posizioni unitarie,
tende immancabilmente ad approfondire un
solco prendendo deliberatamente le distanze
dall’Istituzione e tentando di attribuirsi meriti
non propri, bensì frutto della posizione unitaria degli Avvocati italiani. L’intervento del
Presidente Conte, al contrario, aveva evidenziato i meriti dell’intero Ordine di Roma e di
tutti i Delegati al Congresso.
Il Consigliere Rossi rileva, inoltre, come
sia estremamente facile attirare l’attenzione
dei media, allorquando si pongano in essere
comportamenti quanto meno insoliti e folcloristici in un contesto di professionisti qualificati che essa Consigliere Rossi –pur rispettando le posizioni altrui– non condivide e non
apprezza.
I cartellini rossi, le fasce nere a lutto, i fischi
al Ministro Alfano –ferme restando le sacrosante ragioni della protesta- non appaiono
strumenti appropriati ad un contesto istituzionale, e vengono poi ricordati dalla maggioranza silenziosa dei Colleghi presenti a Genova
come atti ineleganti e non in linea con un
profilo all’altezza dell’Avvocatura.
Per non parlare della gestione dell’Assem-
blea in sede di approvazione delle mozioni
dove, sotto gli occhi di tutti, ha avuto luogo
una bagarre ignobile e indegna ad un consesso
di Avvocati che ha fatto votare la mozione
sulle specializzazioni in modo contraddittorio e quasi risibile, essendo state approvate due
delibere di fatto agli antipodi, la seconda –
quella della revoca- votata solo per calmare
una trentina di Colleghi che urlando bloccavano l’Assemblea. Non è questo il modo di
gestire un’Assemblea come non è questo il
modo di fare valere le proprie ragioni.
Il Consigliere Rossi sa che la gazzarra è
stata e sarà aspramente criticata da tantissimi
Colleghi di tutta Italia –anche quelli contro le
specializzazioni- e il ricordo che resterà non
sarà bello per chi quella gazzarra l’ha creata.
A tale proposito il Consigliere Rossi comunica che in data odierna il Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, Avv. Valerio
Spigarelli, le ha consegnato il comunicato
diramato dalla stessa Unione in data 29 novembre 2010 chiedendole di riferirne il contenuto al Consiglio, che integralmente si trascrive:
“Al XXX Congresso Nazionale Forense
tenutosi a Genova, l’Unione delle Camere
Penali, continuando nella linea decisa fin dal
congresso di Montecatini, non ha partecipato
formalmente e non ha designato propri delegati, poichè non riconosce il ruolo e la rappresentanza dell’O.U.A.
Alcuni rappresentanti dell’Unione hanno
però presenziato ai lavori, anche per mantenere e rafforzare la collaborazione con le associazioni specialistiche ed il C.N.F., con i quali
negli ultimi due anni si era utilmente condiviso il percorso verso la specializzazione attorno
al tavolo unitario, che era stato convocato
dall’istituzione forense, dove per una volta si
era realizzato un confronto paritario tra le
diverse realtà associative.
Alla conclusione dei lavori il primo giudizio che si deve trarre è che l’avvocatura non
merita il pessimo spettacolo offerto dalla con-
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fusa e rissosa kermesse cui si è assistito e che
l’Unione delle Camere Penali continuerà a
non essere parte integrante del Congresso forense fino a quando non si prenderà atto che
bisogna dar corpo a forme di rappresentanza
differenti, realmente democratiche, fondate
sul riconoscimento delle molteplici realtà dell’avvocatura, rispettose del naturale dualismo
degli organismi istituzionali ed associativi,
perciò radicalmente diverse dall’OUA rivelatesi, anche sul campo, di ostacolo alla crescita
dell’avvocatura.
Altro è infatti la dialettica congressuale,
anche aspra, cui siamo abituati, altro è la
contestazione, anche dura, che si può muovere ai rappresentanti politici ed istituzionali,
altro è il triste spettacolo offerto durante l’intervento del Ministro di Giustizia e, successivamente, durante la votazione delle mozioni.
La forma è sostanza, in una assemblea che
si vuole democratica, e dunque non tollera nè
le provocatorie e folkloristiche eccitazioni delle
folle ex cathedra, nè gli assalti al palco finali
per ribaltare decisioni appena prese al fine di
far passare mozioni che, masochisticamente,
pongono in discussione persino i poteri delle
istituzioni forensi.
In questo clima non possiamo che constatare che il tema del regolamento emanato dal
C.N.F. sulla specializzazione è stato affrontato sull’onda di rivendicazioni di tutt’altra natura nei confronti degli stessi che avevano, fin
lì, sollecitato le istanze più viscerali dell’assemblea.
Il risultato è stato che nel giro di pochi
minuti si è votato prima in un senso e poi per
il suo esatto contrario, ciò quando una consistente parte di nutrite delegazioni ordinistiche
aveva abbandonato sconfortata l’assemblea.
Sul tema del regolamento sarebbe stato
utile un confronto civile, anche per valutare
ed accogliere le richieste che da più parti ne
reclamavano alcune modifiche, da recepire
nella stessa sede che aveva prodotto il significativo risultato della proposta unitaria di rifor-
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ma dell’ordinamento forense.
Su questo, responsabilmente, le associazioni specialistiche avevano dimostrato disponibilità ed in tal senso si era anche espresso il
CNF, ma le dinamiche innescate da apprendisti stregoni destinati ad essere travolti dalle
loro stesse intemperanze verbali e dalla parte
più arretrata dell’avvocatura ha finito per rendere contraddittorio ed incomprensibile il risultato finale.
Occorre ora evitare che questo spettacolo
sia utilizzato in sede politica per rallentare il
percorso della riforma, che già è stata assai
pesantemente ritoccata nel primo passaggio
parlamentare.
Occorre che il CNF dimostri di saper difendere le proprie prerogative e al tempo stesso predisponga rapidamente un tavolo di consultazione per discutere eventuali modifiche
del regolamento.
Occorre che l’avvocatura mostri il suo
volto più responsabile, serio, civile.
L’Unione delle Camere Penali è pronta
alla discussione ma ribadisce che il percorso
verso il riconoscimento della specializzazione
non può essere rallentato poichè garantisce i
cittadini non gli interessi corporativi che sopravvivono proprio nella mancanza di professionalità e, soprattutto, di valori.”
Il Consigliere Rossi sa che ci sono stati
anche altri comunicati di Associazioni che
hanno criticato quanto avvenuto nell’Assemblea delle mozioni del sabato sera, e rimarca
anch’essa come il maggior responsabile della
caotica e disordinata gestione dell’Assemblea
è il Presidente dell’O.U.A., de Tilla. Va rimarcata, anche, la passività del Presidente del
C.N.F. che non ha saputo contenere la disordinata direzione dell’Assemblea del suo Collega dell’O.U.A.
Il Consigliere Rossi conclude, infine, complimentandosi con il Presidente Conte per
l’efficace intervento al Congresso e per la
prova di alto senso istituzionale che ha offerto
nella gestione della delegazione romana e si
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rammarica –come i Consiglieri Barbantini e
Cipollone, che il suo invito al dialogo, alla
partecipazione, alla collaborazione offerto a
tutti i Componenti dell’Ordine di Roma sia
stato rispedito al mittente con la lettura di una
serie di documenti preordinati e predefiniti
che la dicono lunga sull’atteggiamento di chi
fa opposizione in questo biennio.
Il Consigliere Nesta rileva che, pur in una
situazione così grave per l’intera Avvocatura
italiana, si continua nella deprecabile strumentalizzazione delle condotte, anzichè contribuire concretamente -e magari con la discrezione e la correttezza di chi è abituato ad agire
senza autocelebrazioni- alla risoluzione dei
problemi.
Al riguardo rileva che certamente, pur avendone predisposto la bozza poi approvata dal
Consiglio, non si è arrogato il merito della
delibera del 22 aprile 2010 con la quale venivano espresse forti critiche al procedimento di
mediazione e che è stata ripresa, come giustamente è stato detto dalla mozione finale del
Congresso.
Evidenzia che non è più il tempo di stucchevoli contrapposizioni, che producono soltanto l’effetto di consentire ai nostri interlocutori, di spadroneggiare in danno di tutti gli
avvocati.
E’ evidente che così continuando il cartellino “rosso” sarà sventolato a tutti gli Avvocati
italiani e ognuno sarà in grado di valutare a chi
attribuire la responsabilità.
Il Consigliere Nesta si associa anch’esso ai
complimenti fatti al Presidente Conte per il
suo illuminato intervento dinanzi all’Assemblea del Congresso.
Il Consigliere Segretario –pur non rimanendo affatto sorpreso delle preordinate comunicazioni dei quattro Consiglieri suddetti
in linea con il contegno assunto dall’insediamento del Consiglio sino ad oggi- si limita ad
osservare, contrariamente a quanto opinato
all’inizio della comunicazione dei Consiglieri
Di Tosto, Vaglio e Cassiani, che quel comuni-
cato informativo (diffuso la mattina dopo la
conclusione del Congresso) non ha inteso
attribuire alcun merito a nessun Consigliere in
particolare, e ci mancherebbe altro, ma ha solo
esposto fatti storici nel tentativo di rendere
edotti dell’esito dei lavori congressuali gli iscritti
romani i quali hanno immediatamente espresso apprezzamento per il proprio Ordine di
rappresentanza.
Apprezza lo spirito di grande laboriosità
dimostrato da molti dei delegati al Congresso,
anche se a proprio avviso talune forme di
protesta inscenate sul palco non hanno offerto una prova di stile edificante come diceva il
Consigliere Rossi e non hanno sortito effetto
alcuno sia da un punto di vista regolamentare
che da un punto di vista sostanziale. Sul resto,
aggiunge il Consigliere Segretario, le comunicazioni poc’anzi lette, confermano la volontà
di mantenere forte una spaccatura all’interno
del Consiglio e mostrano uno scopo unico di
impedire una coesione di tutta l’Istituzione.
Quanto alla comunicazione del Consigliere Cerè, relativa all’editoriale a propria firma
(che erroneamente ella Consigliere Cerè ha
affermato essere stato pubblicato sul sito web
dell’Ordine, quando ciò non è vero), rileva
che questo aveva solo lo scopo di richiamare
all’unità i colleghi romani, troppo spesso spaccati ideologicamente non tanto per questioni
di merito quanto perchè indotti allo scontro,
al livore, all’odio e alla maldicenza da parte di
chi ha interesse a mantenere l’Avvocatura romana divisa. Che il senso fosse quello è dimostrato dall’auspicio, formulato in quello stesso
editoriale, che i colleghi delegati a Genova,
esplicitamente ritenuti in buona fede, si smarcassero da logiche di sudditanza psicologica.
Se fosse sufficiente, poi, qualche isolato dissenso per poter riaprire antichi rancori, è il
caso di far sapere al Consigliere Cerè che sono
pervenute decine di mail di apprezzamento di
quell’editoriale, da parte di colleghi sconosciuti ad esso Consigliere Segretario, che sono
state inserite in apposita cartella a sua disposi-
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zione per la consultazione (ove, anche, per un
eventuale censimento dei mittenti).
Precisa, infine, che quell’editoriale mirava a
contestare chi ha formulato espressioni enfatiche dell’esito delle elezioni dei delegati del 22
settembre, al solito assumendo un contegno
demagogico nei riguardi degli iscritti: è chi si
auto referenzia e chi parla di “vittoria” e di
“battaglia” ad ogni piè sospinto, perseverando
a dividere la categoria, che deve chiedere scusa.
Conclude il Consigliere Segretario evidenziando anch’esso che l’invito stesso al dialogo
è stato del tutto inutile e si associa pienamente
a quanto detto con grande amarezza dal Consigliere Barbantini.
Il Consigliere Tesoriere e il Consigliere
Fasciotti si associano a quanto osservato dal
Consigliere Segretario e dai Consiglieri Nesta,
Rossi, Barbantini e Cipollone.
Anche i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Graziani e Condello si associano.
Il Consigliere Condello aggiunge e ricorda
ai Consiglieri Di Tosto, Vaglio e Cerè che
nella riunione dei Delegati romani tenuta a
Genova venerdì sera a nome di tutti ha ribadito la posizione del Consiglio dell’Ordine sulla
Mediazione richiamando la delibera del 22
aprile 2010. La posizione del Consiglio romano è nota a tutti i Consigli d’Italia perchè detta
delibera è stata comunicata a suo tempo dal
Presidente e negare che vi siano punti di contatto fra la delibera dell’Ordine e la mozione
approvata all’unanimità dal Congresso non
risponde al vero.
Prende la parola il Consigliere Cassiani il
quale fa presente che a Genova il fatto più
rilevante è comunque costituito dal successo
ottenuto dal gruppo dei Delegati che fanno
capo ai Consiglieri Cerè, Di Tosto, Vaglio e
Cassiani stesso.
A tale proposito cita l’elezione di 5 Delegati espressi da questo gruppo, l’approvazione di
ben 8 mozioni elaborate e depositate sempre
dallo stesso gruppo a fronte di nessuna mozione depositata da quello facente capo al Presi-
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dente e alla sua maggioranza.
Precisa che non avrebbe fatto questa dichiarazione se non avesse avuto il dispiacere di
leggere la mail inviata dal Consigliere Murra
che giudica gravemente e ingiustamente offensiva nei confronti dei Delegati e di coloro
che li hanno eletti e hanno votato per le loro
mozioni.
Aggiunge che non avrebbe preso la parola
se non avesse letto con stupore la mail inviata
dal Presidente nella quale, contro la verità, si
accampano meriti e successi che spettano esclusivamente al gruppo che fa capo ai Consiglieri
Vaglio, Cerè, Di Tosto e Cassiani medesimo.
Chiede la parola il Consigliere Cipollone
il quale fa presente a tutto il Consiglio che la
misura è veramente colma, e in tanti anni di
presenza istituzionale mai aveva visto un’opposizione così preconcetta e volutamente provocatoria. Il Consigliere Cipollone si aspettava che dopo l’intervento del Presidente si
creasse un clima davvero positivo, e dopo aver
sentito la lettura dei documenti dei Consiglieri Cerè e Di Tosto, anche a nome del Consigliere Cassiani, non avrebbe mai voluto sentire le parole espresse ora dal Consigliere Cassiani stesso proprio perchè lui è l’ultimo che
dovrebbe parlare. Forse il Presidente Cassiani
dimentica come è diventato Presidente, con i
voti di chi, e chi erano i suoi avversari nel
recente 2004.
Il Consigliere Cipollone esprime tutta la
propria indignazione all’ex Presidente Cassiani il quale dopo essere stato per sei anni
Presidente dell’Ordine –grazie ai voti di molti
che oggi guidano l’Istituzione- non perde occasione per dimostrare il suo livore e la sua
irriconoscenza nei confronti di molti Consiglieri. Tutti ricordano quando il Presidente
Cassiani è stato eletto con l’allora Presidente
Bucci e tutti ricordano come Alessandro Cassiani ne prese il posto, ed oggi non perde
occasione per attaccare le persone che lo aiutarono. E’ una vergogna!
Il Consigliere Cipollone ricorda al Consi-
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gliere Cassiani che alle ultime elezioni –da
Presidente uscente- è stato eletto per un pugno
di voti e che la stragrande maggioranza dei
Colleghi non l’ha votato e che per questo
avrebbe fatto bene a dimettersi invece di presentare inutili ricorsi al TAR. E’ una vergogna!
Prende la parola il Consigliere Cassiani il
quale alzandosi in piedi e dirigendosi verso il
Consigliere Cipollone gli intimava di non
nominare il suo nome e di non permettersi di
rivolgergli la parola lui che gli aveva scritto una
lettera quando esso Consigliere Cassiani era
ricoverato in clinica. Aggiunge il Consigliere
Cassiani che il Consigliere Cipollone è noto
per allearsi sempre con chi vince e di non
prendere mai una sua posizione. Insiste il
Consigliere Cassiani perchè il Consigliere Cipollone non gli rivolga la parola. Replica il
Consigliere Cipollone il quale ricorda al Consigliere Cassiani il contenuto della lettera che
gli scrisse otto mesi fa dove c’è tutto quello che
esso Consigliere Cipollone aveva da dirgli. In
ogni caso ricorda di essere stato per tanti anni
al Consiglio all’opposizione e non allineato
con la maggioranza. Per quanto concerne il
suo egregio contraddittore, si propone di non
pronunciare il suo nome, ritenuto ciò equivalente ad una bestemmia.
Il Consigliere Cipollone chiede, come il
Consigliere Barbantini, di potersi allontanare
dall’Aula perchè indignato per quanto avvenuto.
I Consiglieri Murra, Gianzi, Arditi di Castelvetere, Rossi, Graziani, Fasciotti e Condello esprimono solidarietà al Consigliere Cipollone.
Il Presidente Conte, a questo punto, prega
a tutti i Consiglieri di restare ai loro posti,
invitando tutti a chiudere la sterile e non
produttiva discussione ed esprimendo anch’esso tutta la propria amarezza e il proprio sconcerto per quanto avvenuto, limitandosi a sottolineare che il comunicato cui ha fatto riferimento il Consigliere Cassiani molto probabilmente egli non se l’è neppure letto, atteso che
in esso non v’è alcun riferimento autocelebrativo, nè ha alcun effetto di attribuire meriti ad
alcuno, ma aveva solo uno scopo informativo,
il giorno dopo la chiusura del Congresso. La
discussione che si sta svolgendo stasera dimostra che quanto scritto dal Consigliere Segretario nel suo editoriale, non è affatto lontano dal
vero, perchè le persone che continuano a
gettare benzina sul fuoco e veleno nella politica forense romana esistono veramente. Dimostrazione concreta ne è che ogni tentativo
fatto dal Presidente stesso di aprire un dialogo
con chi ha deciso di vivere un biennio di
opposizione improduttiva, è caduto nel vuoto, come è anche avvenuto in una riunione dei
Delegati a Genova dove venne fatto un intervento “ad hoc” per scongiurare una coesione
armonica di tutti e centodieci i Delegati romani al Congresso che avevano trovato un momento di unione proprio dopo l’intervento di
esso Presidente Conte.
Ma, forse, questa unione faceva paura a
qualcuno e rompeva le uova nel paniere a
qualcun altro: così come è verosimile ritenere
che quel comunicato informativo del 29 novembre abbia sterilizzato i tentativi, questi sì,
di disinformazione e di demagogia, sull’esito
del Congresso che forse erano già pronti da
parte di qualcuno come, guarda caso, erano
pronti i documenti che sono stati letti preordinatamente in Aula pochi minuti fa.
Conclude il Presidente Conte ricordando
al Consigliere Cassiani che l’immagine che lui
dovrebbe mantenere sempre forte a tutta l’Avvocatura romana è quando ebbe la volontà di
rovesciare una gestione verticistica del Consiglio -che aveva fatto piombare l’Istituzione nel
periodo più buio della sua storia- e soltanto
grazie ad esso Consigliere Cassiani si riuscì a
riportare l’Ordine di Roma al di fuori di quell’abisso nel quale era caduto a causa di un’elezione post commissariamento che tutti ricordano.
Il Presidente rimane anch’esso basito che
oggi l’ex Presidente Cassiani non ricordi chi
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furono i suoi strenui avversari e come gli stessi
lo contestarono, anche ai limiti dell’improperio, quando divenne Presidente nel febbraio
2004.
Il Consigliere Rossi ricorda al Presidente
che i voti che consentirono al Consigliere
Cassiani di diventare Presidente, pur essendo
stato eletto nella lista dell’allora Presidente
Bucci, erano tutti di quei Consiglieri che lui
oggi contesta e ai quali si oppone in ogni suo
scritto ed atteggiamento.
Il Consigliere Segretario Murra si associa a
quanto dedotto dal Presidente Conte e dal
Consigliere Rossi.
Riprende la parola il Consigliere Di Tosto
il quale contesta al Presidente di parlare oggi di
unità quando nelle elezioni dei Delegati ha
tentato di riuscire a far eleggere tutti e 110 gli
aventi diritto; rimprovera al Consigliere Condello di non aver scritto neppure una mozione
sulla Mediazione; fa rilevare, poi, che il Consiglio a maggioranza ha sostanzialmente condiviso il Regolamento sulle specializzazioni.
Il Consigliere Cerè ricorda al Presidente
Conte che la sua maggioranza ha impedito ai
quattro Consiglieri dell’opposizione di avere
le Commissioni consiliari.
Il Consigliere Condello non intende replicare al Consigliere Di Tosto.
Il Consigliere Rossi non intende replicare
al Consigliere Di Tosto sul Regolamento delle
specializzazioni non essendo assolutamente
come esso Consigliere Di Tosto dice.
Il Consigliere Tesoriere Gianzi sottolinea
quanto detto dal Consigliere Cerè sulle Commissioni a dimostrazione di quanto avvenuto.
Il Presidente Conte dichiara chiusa la discussione e ordina procedersi oltre, atteso il
nutrito ordine del giorno.
Il Consigliere Segretario, il Consigliere
Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere,
Barbantini, Cipollone, Condello, Fasciotti,
Graziani, Nesta e Rossi si associano a quanto
detto dal Presidente e si compiacciono con
l’operato del medesimo, che ha offerto al
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Congresso un quadro del Consiglio romano
davvero encomiabile e invidiabile.
Pareri su note di onorari
Parere n. (omissis) – Avv.ti (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che in data odierna, alla presenza del
Presidente della Corte di Appello di Roma
Dott. Giorgio Santacroce, è stata messa in
linea la possibilità di conoscere via internet la
disponibilità degli atti civili notificati e resi
disponibili per la restituzione agli sportelli
dell’Ufficio U.N.E.P. Grazie a tale risorsa, è
adesso possibile evitare agli Avvocati romani
inutili accessi all’Ufficio Notifiche, dal momento che è stato immediatamente attivato il
collegamento a tale risorsa dalla sezione “Collegamenti Telematici” del sito internet del
Consiglio. L’acquisizione di tale risorsa, alla
vigilia del II Salone della Giustizia, costituisce
un importante traguardo raggiunto al servizio
dell’Avvocatura romana, fortemente perseguito anche attraverso l’apporto del Consiglio
stesso.
I Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio esprima il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno seguito il
progetto, tra i quali il Presidente della Corte di
Appello Dott. Giorgio Santacroce, il Consigliere Dott. Catello Pandolfi, il Referente Informatico Distrettuale Dott. Mauro Lambertucci, il Sig. Maurizio Petrinca del CED della
Corte di Appello di Roma, il Dirigente dell’U.N.E.P. Dott. Roberto Passacantilli (quest’ultimo a titolo personale e perchè riporti il
ringraziamento a tutto il personale dell’U.N.E.P. che si è adoperato) nonchè il tecnico Ing. Castaldino Di Mare dell’azienda incaricata dell’elaborazione dell’applicativo.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Consiglio, ringrazia sentitamente tutte
le Autorità e i funzionari menzionati dai Consiglieri Graziani e Condello, disponendo l’invio della presente delibera agli stessi.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Pratiche disciplinari
Comunicazioni dei Consiglieri
incontri di studio e di seminari in materia di
nuove tecnologie applicate alla professione
forense .
- Il Consigliere Fasciotti trasmette la nota
del Segretariato Generale del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali del 25 novembre 2010, con la quale sono state fornite le
piene istruzioni operative relative ai tentativi
di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro, alla luce dell’entrata in vigore
della Legge 4 novembre 2010 n. 183 (“Collegato Lavoro”).
Il Consigliere Fasciotti rappresenta, inoltre, in relazione alla stesura di un elenco di
Avvocati quali Arbitri, che lo stesso può essere
ritenuto di riferimento facoltativo e non obbligatorio.
Il Consiglio prende atto.
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis)
- I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di avere avuto contatti con la Camera
Civile di Roma per l’organizzazione, con il
contributo della Commissione Informatica
consiliare, di un ciclo di seminari in materia di
nuove tecnologie applicate alla professione
forense, da tenersi nei locali della Cassa Forense (Via Ennio Quirino Visconti n. 8) e aperti
alla frequentazione libera e gratuita dei Colleghi. Nell’ottica di contribuire quanto più alla
diffusione della cultura giuridica in materia ed
all’osservanza dei doveri (anche deontologici)
nell’utilizzo dei nuovi strumenti per l’esercizio della professione forense, ravvisata anche
l’utilità rappresentata dalla disponibilità di
sale idonee ad ospitare la formazione professionale dei Colleghi, i Consiglieri Condello e
Graziani chiedono che il Consiglio approvi
l’iniziativa sopra indicata.
Il Consiglio ringrazia i Consiglieri Condello e Graziani ed approva l’iniziativa di organizzare, sotto la loro supervisione e con il contributo della Commissione Informatica e della
Camera Civile di Roma, il previsto ciclo di
Audizione Avv. (omissis) – pareri di c
ongruità nn. (omissis)
Viene ammesso in Aula l’Avv. (omissis)
per essere sentito in merito alle richieste di
parere di congruità su note di onorari nn.
(omissis): all’esito il Consiglio delibera, come
da separato verbale.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 19 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 9 DICEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico
Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
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Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.3)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.2)
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.42)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.3)
Passaggi dalla Sez.Spec. n.96/2001
all’Albo Ordinario
(n.1)
Passaggi dall’Albo Ordinario
all’Elenco speciale
(n.1)
Variazioni Elenco speciale
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.4)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.16)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.2)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota della
Direzione Generale della Giustizia Civile del
Dipartimento per gli Affari di Giustizia del
Ministero della Giustizia, pervenuta in data
odierna con la quale rappresenta la necessità
di nominare ulteriori 7 Sottocommissioni di
Esami di Avvocato per la Sessione 2010.
Il Presidente fa presente che delle 15 Sottocommissioni già nominate dal Consiglio solo
14 sono state inserite nel decreto ministeriale,
pertanto allo stato è necessario procedere alla
nomina dei Commissari per sole 6 Sottocommissioni, per un totale di 24 Commissari.
Il Consiglio designa i seguenti Avvocati
quali Presidenti e Componenti, effettivi e supplenti, delle ulteriori sei sottocommissioni:
DISTRETTO DELLA CORTE DI
APPELLO DI ROMA
Commissione di esami di avvocato
anno 2010
XVI SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Mauro SABETTA
Vice Presidente effettivo
- Ordine Frosinone
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.4)
Avv. Carlo Innocenzo FRUGONI
Vice Presidente supplente
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
Abilitazioni
- Ordine Roma
(n.2)
(n.27)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.13)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.6)
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Avv. Giovanni AGOSTINI
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Domenico CRUCITTI
Componente supplente
- Ordine Roma
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XVII SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Luigi GRECO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Cesare DELLA ROCCA
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Barbara MANGANELLI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
XX SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Gabriele SCOTTO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Giancarlo LIMA
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Filippo GARRONI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Rosario GRIECO
Componente supplente
- Ordine Frosinone
Avv. Giancarlo TORTORICI
Componente effettivo
- Ordine Roma
XVIII SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Luciana CANONACO INGA
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Sebastiano CAPOTORTO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Gloria GAGLIARDI
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
XXI SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Roberto D’AMICO
Vice Presidente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Giovanni BARONE
Componente effettivo
- Ordine Roma
Avv. Mauro PELO
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Simonetta ABBONDANZIERI
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Stefano RUGGIERO
Componente effettivo
- Ordine Roma
XIX SOTTOCOMMISSIONE
Avv. Ivan CASERTA
Vice Presidente effettivo
- Ordine Cassino
Avv. Andrea LOCATELLI
Componente supplente
- Ordine Roma
Avv. Luca FIORMONTE
Vice Presidente supplente
- Ordine Roma
Avv. Andrea DE MARCHI
Componente effettivo
- Ordine Roma
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Giuseppe Lepore, pervenuta in data odierna
con la quale, nella sua qualità di Delegato
dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, ringrazia i Colleghi che lo hanno contattato nei giorni scorsi per congratularsi per la
recente conferma della sua nomina e per chiedergli di continuare il suo impegno per conso-
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lidare il patrimonio intellettuale e di valori
rappresentato dell’Organismo stesso.
L’Avv. Lepore comunica che le ripetute e
numerose attestazioni di stima lo hanno spinto a proporre la propria candidatura quale
Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana.
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Franco Agostinelli, Lucia Baffetti, Dante Picca, Alessandro Bartolotta, Giovanni Bellomo, Giorgio Calò, Andrea
Cappucci, Franco Colonna, Andrea De Amicis, Cristina Di Meo, Patrizia Lavalle, Andrea
Napolitano, Ivana Danila Sofia Parente, Francesca Piccolella, Daniele Sterrantino, Massimo Trifilidis, Lina Carola Trincia, Laura Usai,
Valentina Zaccheo,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dal-la citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota della “Federation des Barreaux d’Europe”, pervenuta in data 23 novembre 2010,
accompagnatoria della lettera della “Cour Penale Internationale” con la quale informa sulla
necessità di procedere alla designazione di un
commissario.
Il Consiglio delega il Presidente alla designazione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
circolare del Prof. Avv. Lorenzo Picotti, Segretario Generale del Gruppo Italiano dell’Association Internationale de Droit Penal, con la
quale rende note le principali attività svolte e
i futuri impegni dell’Associazione.
Il Consiglio prende atto.
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Signor Antonio Forcillo, portavoce
della Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa, movimento astensionista
autonomo riconosciuto a livello istituzionale,
pervenuta in data 18 novembre 2010, con la
quale chiede un nominativo o un elenco di
nominativi di Avvocati esperti in Diritto costituzionale per risolvere problematiche e questioni complesse relative alle finalità espresse
dell’Associazione.
Il Consiglio delibera di non poter fornire
alcun nome, come avviene di consueto in
questi casi.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Carlo Priolo, pervenuta in data
2 dicembre 2010 con la quale, in relazione ai
lavori del XXX Congresso Nazionale Forense
di Genova svoltisi dal 25 al 27 novembre 2010,
trasmette copia del suo articolo apparso sul
quotidiano L’Opinione” in data 1° dicembre
2010 dal titolo “Gli Avvocati chiedono un
intervento. Il Ministro assicura tempi brevi”.
Trasmette, inoltre, il testo di un altro articolo contenente una proposta per ampliare le
occasioni di lavoro per gli Avvocati dal titolo
“Una proposta tutta al femminile ‘Rivediamo
il nostro ruolo’”.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Sig. Armando Pulcini, Responsabile
del Dipartimento Centro Studi, pervenuta in
data 2 dicembre 2010, con la quale informa di
aver riconsegnato i locali di Via Valadier in
data 30 novembre 2010, alle ore 10.30, -come
da verbale di riconsegna che allega- alla presenza dell’Ing. Alessandrelli della locatrice
Cassa di Previdenza e Assistenza Forense e del
Dott. Panetta della Società “Il Fatto Quotidiano”, quale nuova locataria, cui sono state
vendute parte delle scaffalature di proprietà
consiliare. Il Signor Pulcini il verbale di riconsegna dell’immobile.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Consiglio prende atto e ringrazia i dipendenti del Dipartimento Centro Studi per la
collaborazione prestata in occasione della dismissione dei locali.
Comunicazioni dei Consiglieri
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Il Consigliere Cerè, anche per conto del
Consigliere Cassiani oggi assente, manifesta
gratitudine e apprezzamento alla Signora Enrica Di Tommaso che è andata in pensione
dopo venti anni di servizio.
Propone al Consiglio di rivolgerle un encomio per la serietà e la disponibilità dimostrata
nell’esercizio delle sue delicate funzioni e di
consegnarle un dono che rappresenti fattivamente questi sentimenti.
Il Consiglio delibera di acquistare un oggetto da regalare alla ex dipendente e delega
per l’incombente il Consigliere Tesoriere.
Proc. disc. n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Il Consigliere Segretario, su incarico del
Consigliere Cassiani, comunica che l’Avv.
(omissis), per conto dell’esponente Sig.ra (omissis), ha chiesto l’accesso agli atti del procedimento disciplinare n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis) e che l’autorizzazione è
stata negata in quanto “la pratica è ancora in
istruttoria”.
L’Avv. (omissis) chiede al Consiglio un
nuovo esame della richiesta che tenga conto
della circostanza che in data 29 gennaio 2009
è stata disposta l’apertura del procedimento
disciplinare che questo è stato fissato per l’adunanza del (omissis).
Il Consiglio, rilevato che il procedimento
disciplinare non è nella disponibilità dell’esponente, e che questi avrà diritto di esercitare
l’accesso al fascicolo una volta che il procedimento stesso sarà concluso, mentre allo stato
la visione dello stesso potrebbe creare nocu-
mento al suo regolare svolgimento, rigetta la
richiesta.
- Il Presidente, per conto del Consigliere
Condello al momento assente, riferisce sulla
comunicazione inviata dal Dr. Massimo Moriconi, Consigliere Dirigente del Tribunale
Ordinario di Roma, Sezione distaccata di Ostia,
con la quale viene proposto all’Organismo di
Mediazione Forense di Roma del Consiglio di
partecipare a un possibile costituendo Polo
della Mediazione di Ostia da creare con la
collaborazione del XIII Municipio.
Il Consiglio ringrazia il Consigliere Moriconi per l’interessamento al problema della
Mediazione e per la richiesta di partecipazione
del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma al costituendo Polo della Mediazione e
si dichiara disponibile ad aderire al progetto,
evidenziando inoltre che, ai sensi dell’art. 18
del D.Lgs. 28/2010, il Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati si è già fatto promotore di una
richiesta ufficiale al Presidente del Tribunale
di Roma per una presenza attiva, con il proprio Organismo di Mediazione, in tutti gli
Uffici Giudiziari.
Il Consiglio dà mandato al Consigliere
Condello, delegato all’Organismo di Mediazione Forense di Roma, di predisporre quanto
necessario per attivare la presenza dell’Organismo di Mediazione Forense di Roma nell’eventuale costituendo Polo della Mediazione di Ostia sia presso la Sezione distaccata del
Tribunale di Ostia che presso il Giudice di
Pace di Ostia.
- Il Presidente, per conto del Consigliere
Condello al momento assente, riferisce sull’istanza presentata dal Prof. Dr. Antonio Staffa relativamente ai problemi riguardanti la
posizione assunta dalla Sezione Fallimentare
del Tribunale Ordinario di Roma con riferimento alle problematiche attinenti l’emissione delle fatture sui compensi dovuti dalle
procedure.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Presidente, per conto del Consigliere
Condello, rileva che detto problema è stato
proposto anche all’Ordine dei Dottori Commercialisti e dei Revisori contabili di Roma e,
pertanto, ritiene che la questione dovrebbe
essere esaminata unitamente a detto Ordine.
Il Consiglio delibera in conformità e delega il Consigliere Condello a prendere contatto
con l’Ordine dei Commercialisti al fine di
ricercare una possibile posizione unitaria riguardante il problema sollevato dal Dr. Staffa.
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Il Presidente, per conto del Consigliere
Condello al momento assente, riferisce sulle
richiesta del Dott. (omissis), protocollata in
data 6 agosto 2009, con la quale l’istante
chiedeva l’accesso al fascicolo della pratica n.
(omissis).
Il Consiglio
- ritenuto che l’esercizio del diritto di accesso alla presente pratica disciplinare, ancora
in istruttoria, può costituire ostacolo alla regolare e spedita attività del Consigliere delegato
all’istruttoria stessa;
- rilevato che il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma nell’adunanza del 14 ottobre 2010 ha stabilito la regola generale per la
quale, in assenza di ragioni particolari e da
valutarsi caso per caso a cura del Consigliere
istruttore, rispetto al diritto di accesso ai documenti debba darsi prevalenza all’esigenza di
garantire lo svolgimento rapido e lineare dell’istruttoria;
- considerato che nella presente pratica
non si rinvengano ragioni particolari per derogare a tale regola generale e che lo strumento
idoneo allo scopo, il quale non sacrifica il
diritto di accesso ma lo rende compatibile con
l’esigenza sopra indicata, è quello del differimento;
- visto l’art. 24 comma 4 della legge 7
agosto 1990 n. 241;
delibera
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di non autorizzare al Dott. (omissis) l’accesso agli atti della pratica n. (omissis) e di
differire l’esame della richiesta di accesso al
termine dell’istruttoria, per ragioni connesse
alla speditezza dell’istruttoria stessa, al suo
regolare svolgimento e all’esigenza di garantire che la conoscibilità degli atti non pregiudichi le attività di accertamento dei fatti.
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Il Consigliere Di Tosto riferisce sulle
richiesta del Dott. (omissis), protocollata in
data 24 settembre 2010, con la quale l’istante
chiedeva l’accesso agli atti della pratica n.
(omissis).
Il Consiglio
- ritenuto che l’esercizio del diritto di accesso alla presente pratica disciplinare, ancora
in istruttoria, può costituire ostacolo alla regolare e spedita attività del Consigliere delegato
all’istruttoria stessa;
- rilevato che il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma nell’adunanza del 14 ottobre 2010 ha stabilito la regola generale per la
quale, in assenza di ragioni particolari e da
valutarsi caso per caso a cura del Consigliere
istruttore, rispetto al diritto di accesso ai documenti debba darsi prevalenza all’ esigenza di
garan-tire lo svolgimento rapido e lineare dell’istruttoria;
- considerato che nella presente pratica
non si rinvengano ragioni particolari per derogare a tale regola generale e che lo strumento
idoneo allo scopo, il quale non sacrifica il
diritto di accesso ma lo rende compatibile con
l’esigenza sopra indicata, è quello del differimento;
- visto l’art. 24 comma 4 della legge 7
agosto 1990 n. 241;
delibera
di non autorizzare al Dott. (omissis) l’accesso
agli atti della pratica n. (omissis) e di differire
l’esame della richiesta di accesso al termine
dell’istruttoria, per ragioni connesse alla spedi-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
tezza dell’istruttoria stessa, al suo regolare
svolgimento e all’esigenza di garantire che la
conoscibilità degli atti non pregiudichi le attività di accertamento dei fatti.
Pratiche disciplinari
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Il Consigliere Graziani riferisce di avere
partecipato, nella mattinata del 2 dicembre
scorso, al convegno “Grandi Opere: La Giustizia – Il Rapporto sulla Giustizia in Italia”,
organizzato da Cittadinanzattiva e tenuto a
Roma presso i locali di pertinenza del Senato.
Nel corso della Seminario, il Consigliere
Graziani ha espresso proprie considerazioni
generali sulla funzione dell’Avvocatura mediante intervento scritto (messo a disposizione di tutti i presenti al convegno) e ha ribattuto
con proprie specifiche precisazioni a taluni
profili del documento presentato da Cittadinanzattiva, riguardanti la figura dell’Avvocato.
Il Consiglio prende atto e ringrazia.
- Il Consigliere Rossi -nella qualità di coordinatore della commissione “formazione permanente”- chiede che vengano esonerati dalla
corresponsione del diritto fisso per l’accreditamento degli eventi a pagamento gli Ordini
delle altre categorie professionali allorquando
essi riservino un determinato numero di posti
agli avvocati.
Il Consiglio –in ragione del principio di
reciprocità- approva, con il voto contrario dei
Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
P.D. n. (omissis) - Avv. (omissis)
Proc. disc. nn. (omissis) nei confronti del
Dott. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Approvazione del verbale n. 55
dell’adunanza del 30 novembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 55 dell’adunanza del 30 novembre
2010.
Comunicazioni dei Consiglieri
- I Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio
rilevano che, in loro assenza, che si erano
allontanati solo pochi minuti, il Consiglio ha
approvato il cosiddetto “programma corsi”
per Mediatori proposto dal Consigliere Condello, il quale prevede che i nominativi dei
partecipanti vengano estratti a sorte in base
all’appartenenza a tre diverse fasce di età,
introducendo così un sistema di scelta assolutamente apprezzabile poichè non basato su
sistemi clientelari. Tuttavia nel documento
approvato dal Consiglio risulta espressamente
che “i Componenti della Commissione Mediazione istituita dal Consiglio dell’Ordine
che intendono partecipare al corso avranno
una riserva di posti sui n. 645 banditi”.
I Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio ritengono che tale previsione smentisca tutto l’impianto del programma sopra elogiato e, anzi, si
tratti di una preferenza attribuita ad un numero di 45 Colleghi (di cui non si conosce al
momento neanche il nominativo) i quali sono
stati inseriti nella Commissione in base a crite-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ri discrezionali del Consigliere Condello.
Chiedono, pertanto, che l’approvazione del
programma dei corsi per Mediatore venga
revocato relativamente alla riserva in favore
dei Componenti della Commissione Mediazione.
Il Consigliere Condello contesta la ricostruzione fatta dai suddetti Consiglieri precisando che nell’adunanza scorsa i Consiglieri
Cerè, Di Tosto e Vaglio si sono allontanati
prima della discussione della questione sul
Regolamento, e poi sono rientrati subito dopo
forse essendo perfettamente a conoscenza che
si stesse discutendo di ciò.
In ogni caso il Consigliere Condello ricorda ai Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio che
la Commissione sulla Mediazione finalizzata
alla conciliazione è costituita da avvocati in
rappresentanza di quasi tutte le più importanti
componenti dell’Associazionismo dell’Avvocatura romana e da esperti Colleghi che hanno
operato nell’ambito della conciliazione societaria, non dimenticando neppure il lavoro
della Camera di Conciliazione rinnovatasi nel
2004.
I Componenti della Commissione hanno
operato fin dal marzo 2010 (organizzando e
partecipando ai convegni, predisponendo la
relazione al XXX Congresso Nazionale Forense di Genova, contribuendo a redigere il Regolamento dell’Organismo e partecipando al
programma dei corsi) e dovranno collaborare
per l’organizzazione e l’assistenza dei 20 corsi
di formazione dei mediatori professionisti che
si terranno alla scuola “Dante Alighieri” nel
mesi di gennaio, febbraio e marzo come tutor
e docenti. Anche i Componenti della Commissione che intendono partecipare al corso
dovranno versare il contributo spese richiesto
il Consigliere Condello ritiene che la dichiarazione dei tre Consiglieri suddetti sia, come al
solito, strumentale e priva di fondamento.
Il Consigliere Condello chiede al Consiglio di procedere per l’attività dell’Organismo
di Mediazione perché il Consiglio dell’Ordine
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di Roma deve trovarsi pronto e non perdersi
sempre in inutili polemiche, visto che la norma è ormai operativa da più di un mese.
Il Consigliere Condello consegna al Consiglio copia della domanda che verrà implementata sul sito web del Consiglio per acquisire automaticamente le domande e copia del
bando da far affiggere negli Uffici Giudiziari,
da inserire sul sito web del Consiglio e da
inviare a mezzo e-mail a tutti gli avvocati.
Il Consigliere Condello propone di nominare Direttore Scientifico dell’Ente di Formazione il Prof. Avv. Enrico Gabrielli.
Il Consigliere Di Tosto si dispiace che
nessuno dei Componenti la Commissione di
Mediazione abbia detto nulla, nè al Congresso nè in altre sedi, contro l’Istituto della Mediazione.
Il Consigliere Di Tosto rileva inoltre che,
se i Componenti della Commissione sulla
Mediazione del Consiglio dell’Ordine di Roma
hanno partecipato ai convegni sulla Mediazione e alla stesura del Regolamento dell’Ordine,
vi sono altri centinaia di Colleghi che hanno
partecipato a tanti altri convegni, sulla Mediazione, senza ricevere la riserva del posto per la
partecipazione ai corsi per la formazione dei
Mediatori. Inoltre, era auspicabile che i medesimi Componenti della Commissione sulla
Mediazione, nonchè il Coordinatore Consigliere Condello, avessero almeno rilevato i
profili di incostituzionalità del D.L.vo 28/
2010 del 4 marzo 2010 con un elaborato della
stessa Commissione e avessero almeno proposto una mozione contro la Mediazione al XXX
Congresso Nazionale Forense.
Il Consigliere Condello ribadisce che le
contestazioni di natura politica sono state
espresse sia nella famosa delibera del 22 aprile
2010 sia con gli autorevoli scritti del Presidente Conte inviati a tutti i Colleghi romani e a
tutti gli Ordini forensi d’Italia, sia con i numerosi interventi del Presidente stesso, ultimo
quello fatto a Genova che tutti ricordano.
Prende la parola il Presidente che ricorda ai
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Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio che il
Consiglio, in data 22 aprile 2010, ha deliberato
una serie di motivazioni forti avverso l’Istituto
della Mediazione così come delineato dal
D.L.vo 28/2010 e le vibranti contestazioni
all’Istituto della Mediazione che il Presidente
Conte stesso ha fatto a Genova sono note a
tutti e sono confermabili sia dagli scritti che
dall’intervento fatto al Congresso forense ultimo.
Il Presidente Conte ricorda che, soltanto
successivamente alla delibera del 22 aprile
2010, i Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio
hanno rilevato le problematiche riguardanti la
Mediazione, così come formulato dalla legge.
Il Consigliere Condello prega il Presidente
di approvare la nomina del Prof. Avv. Enrico
Gabrielli.
I Consiglieri Fasciotti, Rossi, Murra e Nesta condividono quanto detto dal Consigliere
Condello e dal Presidente.
Anche i Consiglieri Cipollone e Arditi di
Castelvetere si associano.
Il Consigliere Gianzi sottolinea come i
Consiglieri Cerè, Vaglio e Di Tosto non perdano mai occasione per polemiche da facile
campagna elettorale.
Il Consiglio, dato atto, approva la nomina
del Prof. Avv. Enrico Gabrielli.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente chiede che venga riportato
integralmente a verbale il resoconto fatto dal
Consigliere Segretario Murra come in appresso: “Dal 2 al 5 dicembre si è svolto alla Fiera di
Rimini il Salone della Giustizia, grande kermesse dedicata all’analisi dello stato del mondo giudiziario giunta alla seconda edizione.
Nel corso dei quattro giorni si sono avvicendati centinaia di relatori nei vari work shop
dedicati ai temi più disparati (le novità tecnologiche nel settore giudiziario, i progetti sperimentali di taluni Tribunali e di alcune Procure, le best pratics messe a punto in molti Uffici
giudiziari) e alle materie giuridiche più svariate
(il diritto di famiglia, penale, amministrativo,
penitenziario, ecc.). Mescolati tra i molti cittadini e gli operatori di giustizia che hanno
affollato i locali della Fiera si sono visti numerosi politici e anche tanti ministri, i quali
hanno aperto le varie sessioni di dibattito che
si sono tenute contemporaneamente nelle sei
sale a disposizione del pubblico.
Proprio perchè il Salone costituiva un’occasione di confronto con la cittadinanza (molte infatti anche le rappresentanze studentesche), all’interno della Fiera sono stati collocati punti di consulenza gratuita su tutte le
materie professionali ed offerte anche simulazioni di procedimenti giurisdizionali e conciliativi (peraltro l’Ordine di Roma ha illustrato
al pubblico sia la Porta del Diritto sia le attività
della Camera di Conciliazione, iniziative varate dal nostro Consiglio sin dal lontano 2004).
Decine gli stands aperti e frequentati dai
visitatori (Consiglio Nazionale Forense, Cassa
di Previdenza forense, Consiglio Superiore
della Magistratura, Associazione Nazionale
Magistrati, O.U.A., di altri ordini professionali come i dottori commercialisti, i notai, gli
ingegneri, di Uffici giudiziari come il Tribunale Ordinario di Roma, di molte Forze dell’Ordine, del Comune di Roma, di Associazioni
forensi, oltre che di vari operatori commerciali
ed editoriali). Degli Ordini forensi gli stands
presenti erano quelli di Milano, Bologna, Rimini e, ovviamente, di Roma (installato grazie
al cortese contributo della Iuranet, banca dati
giuridica). L’Ordine di Roma, infatti, era massicciamente rappresentato da molti Consiglieri, sempre nell’ambito di quel progetto promosso dal nuovo Consiglio mirante a riaffermare un’immagine forte e significativa dell’Istituzione forense romana che era mancata
nell’ultimo decennio. Ciò è stato, infatti, apprezzato dalle varie componenti dell’Avvocatura presenti, che hanno riconosciuto all’Ordine di Roma una nuova spinta propulsiva
anche a livello nazionale. Erano presenti il
Presidente Conte, il Consigliere Segretario
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Murra, il Consigliere Tesoriere Gianzi, i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Condello, Graziani, Nesta e Rossi. Nutrita anche la compagine di Colleghi romani –anche in rappresentanza delle più importanti Associazioni forensi– che hanno preso parte ai vari work shop: si
sono visti, tra i tanti, gli avvocati Maddalena
Acernese, Lucilla Anastasio, Fabrizio Badò,
Antonio Caliò, Giorgia Celletti, Massimiliano
Cesali, Nicola Colavita, Marco De Fazi, Gianni Di Matteo, Stefano Fiorini, Antonio Fraioli,
Enrico Gamba, Grazia Maria Gentile, Stefania
Iasonna, Giuseppe Lepore, Marco Lucente,
Paolo Maldari, Barbara Manganelli, Sabina
Maroncelli, Roberto Marraffa, Paola Moreschini, Roberto Nicodemi, Marina Petrolo,
Monica Poggioli, Andrea Pontecorvo, Carlo
Priolo, Rosario Carmine Rao, Maria Rossetti,
Maria Pia Sabatini, Sergio Scicchitano, Isabella Maria Stoppani, Alessandra Tombolini,
Ferdinando Tota, Ettore Valenti, Antonella
Valentini, Monica Viarucci.
Molto apprezzati gli interventi che il Presidente Antonio Conte ha svolto sia al Seminario inaugurativo organizzato sulle prospettive
future dell’Avvocatura (ove erano presenti il
senatore Maurizio Gasparri, i due sottosegretari del Ministero della Giustizia Casellati e
Caliendo, il Presidente dell’OUA Maurizio
De Tilla, il Presidente dell’A.N.M., Dott. Luca
Palamara) sia a quello organizzato dall’A.N.M.
(ove era presente il responsabile della giustizia
del Partito Democratico Orlando, i Presidenti
di molti Tribunali, tra i quali quello di Roma
Paolo de Fiore, e molti altri), che hanno consentito di far sentire forte e netta la voce
dell’Ordine forense più popoloso d’Italia su
temi di grande sensibilità e interesse, per l’Avvocatura e non solo. Si è dibattuto sull’esclusione dell’Avvocatura da parte della politica,
sulla legittima richiesta di ottenere un intervento che conduca alla non obbligatorietà
della media-conciliazione e/o sulla necessità
di prevedere la difesa tecnica a tutela del
cittadino in questo istituto così controverso e
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ragionevolmente contestato dalla categoria
forense. L’Ordine di Roma ha chiesto ai politici presenti garanzie anche sulla tanto attesa
legge professionale, sia sulla sorte della stessa
che sui necessari emendamenti da apporre al
testo licenziato dal Senato.”
Il Consiglio prende atto.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che l’Ufficio di Segreteria, su indicazione del Consigliere Segretario, ha provveduto a redigere la
lista definitiva dei premiati alla Cerimonia del
18 dicembre 2010 e precisamente: n. 55 avvocati e 52 magistrati.
Il Consigliere Tesoriere riferisce, inoltre,
che ha contattato la Società “OMEA”, fornitrice delle medaglie, ed ha ottenuto un piccolo
sconto sulla fornitura.
Il Consiglio approva la spesa.
- Il Consigliere Tesoriere Gianzi informa il
Consiglio che sulla base delle stime attuali,
l’esercizio 2010 si chiuderà con un avanzo
positivo per effetto della riduzione di alcuni
costi, primo fra tutti il capitolo “spese di
stampa”. Poichè alcuni capitoli di spesa, per i
motivi indicati, presentano sforamenti rispetto al budget si ritiene opportuno procedere ad
alcune variazioni di bilancio.
Il Consiglio dispone di porre l’argomento
all’ordine del giorno della prossima adunanza.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce che ha
concordato con l’impresa di pulizie una detrazione di euro 500,00 sul prezzo originariamente pattuito, in ragione dell’avvenuta chiusura
della sede di Via Valadier.
Il Consigliere Cerè ritiene la decurtazione
assolutamente minimale in ragione della superficie degli spazi dell’appartamento riconsegnato.
Il Consiglio, vista la contestazione del
Consigliere Cerè, delega la stessa a trattare con
gli addetti dell’impresa –anche in ragione delle
questioni tecniche da valutare (metodi e pro-
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dotti, orari e interventi)- al fine di valutare la
possibilità di ottenere un prezzo inferiore.
- Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla
nota dell’Avv. Massimo Ficeli relativa alla
richiesta di pagamento in ordine al contratto
stipulato dal Consiglio con Poste Italiane
S.p.A., relativo all’invio della Rivista “Temi
Romana”, in quanto è stata effettuata una
spedizione inferiore.
Il Consiglio delega l’Avv. Luigi Mannucci
a valutare ed esaminare la questione.
- Il Consigliere Tesoriere propone di donare due targhe alle Signore Matilde Brandi e
Mariarosaria Renna per ringraziarle per la loro
partecipazione –a titolo gratuito- durante la
serata di beneficienza tenuta dal Consiglio in
data 19 novembre 2010 presso l’Hotel Hilton
di Roma.
Il Consiglio approva la proposta del Consigliere Tesoriere.
Varie ed eventuali
- A questo punto prende la parola il Consigliere Cerè la quale contesta le modalità di
verbalizzazione del Consigliere Segretario f.f.
Arditi di Castelvetere in ordine alla questione
relativa alla impresa di pulizie.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere esprime la propria indignazione per tale contestazione rilevando, che –ogni qualvolta il Consigliere Arditi di Castelvetere è chiamata a sostituire il Consigliere Segretario assente- giunge
puntuale la sistematica minaccia del Consigliere Cerè in ordine a questa o quella verbalizzazione che si concretizza con contestazioni
varie e comunque sempre infondate.
Il Consigliere Cerè chiede che venga verbalizzato che era stata una “verbalizzazione”
del Consigliere Arditi di Castelvetere che essa
Consigliere Cerè riteneva offensiva.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere contesta tale circostanza anche perchè il Consigliere
Cerè non ha precisato a cosa si riferisca e si
dice ancora sdegnata dall’atteggiamento intimidatorio e offensivo del Consigliere Cerè.
Interviene il Presidente il quale intende
chiudere, come in effetti chiude, la discussione ribadendo che il Consigliere Cerè sarà
delegata a valutare il rapporto con l’Impresa di
pulizie in ordine alla detrazione di Euro 500,00
–così come riportata dal Consigliere Tesoriere- a seguito della chiusura della sede di Via
Valadier.
Interviene il Consigliere Fasciotti il quale
chiede di essere anche lui delegato all’esame
del rapporto con l’impresa di pulizie insieme
al Consigliere Cerè.
Il Consiglio delega i Consiglieri Cerè e
Fasciotti all’esame di quanto sopra.
Pareri su note di onorari
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 66 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 14 DICEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario RodolfoMurra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio,
Livia Rossi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi
di Castelvetere.
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
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dell’Avv. (omissis)
Proc. disc. n. (omissis) nei confronti
dell’Avv. (omissis)
ADUNANZA DEL 16 DICEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Alessandro Graziani, Mauro
Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Audizione Avv. (omissis) – parere di
congruità n. (omissis)
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale
dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, pervenuta in data 1° dicembre 2010, con la quale
chiede al Presidente Conte di intervenire, portando i saluti del Consiglio, ai lavori del Convegno Nazionale sul tema “Orfani di genitori
vivi: la Pas tra diritto e psicologia” che si terrà
il prossimo 14 gennaio in Campidoglio.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
(omissis), pervenuta in data 9 dicembre 2010,
con la quale chiede l’intervento del Consiglio
a tutela del rispetto dovuto alla classe forense
in primis e a alla sua onorabilità e dignità in
particolare, segnalando fatti avvenuti tra lo
stesso e un Magistrato della Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma.
Il Consiglio delega lo stesso Presidente a
riscontrare la richiesta.
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- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avvocato Generale dello Stato, pervenuta in data
10 dicembre 2010, con la quale lo invita a
partecipare al tradizionale scambio di auguri
per le festività di fine anno che avverrà il 21
dicembre prossimo alle ore 12.00.
Il Consiglio delega il Consigliere Barbantini.
- Il Presidente, in sostituzione del Consigliere Condello, oggi assente perchè impegnato quale Ispettore Ministeriale agli Esami di
Avvocato presso la Corte di Appello di Napoli, comunica che è necessario procedere, ai
sensi della nuova normativa –D.M. 180/2010alla conferma della domanda di accreditamento dell’Ente di Formazione del Consiglio e
all’indicazione dei docenti da accreditare al
Ministero della Giustizia.
Il Consiglio approva e delega lo stesso
Consigliere Condello agli adempimenti consequenziali.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Francesco Tagliente, Questore di Roma, pervenuta in data 10 dicembre 2010, con la quale
lo invita a partecipare al concerto di Natale
della Banda Musicale della Polizia di Stato,
che si terrà il 19 dicembre prossimo, alle ore
12.00, presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Nicola Ianniello, pervenuta in data 10 dicembre 2010, con la quale ringrazia per la fiducia
accordatagli in relazione alla difesa del Consiglio nella causa promossa dal Sig. (omissis),
innanzi al Tribunale Ordinario di Roma.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Gaia D’Elia, pervenuta il 30 novembre 2010,
con la quale ringrazia il Consiglio per aver
rappresentato la categoria al XXX Congresso
Nazionale Forense di Genova e dichiara di
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condividere pienamente le mozioni presentate sulla Media-conciliazione.
Il Consiglio prende atto.
tutti gli iscritti, relativa ai lavori del XXX
Congresso Nazionale Forense di Genova.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Paola Bucciarelli, pervenuta il 30 novembre
2010, con la quale dichiara di condividere
pienamente la mozione sulla Media-conciliazione presentata al XXX Congresso Nazionale
Forense di Genova.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Giovanni Lombardi, pervenuta il 1° dicembre
2010, con la quale ringrazia il Consiglio per
l’impegno profuso in occasione del XXX Congresso Nazionale Forense di Genova e dichiara
di condividere pienamente le posizioni assunte.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Peter Ugolini, pervenuta in data 30 novembre
2010, con la quale dichiara di condividere la
linea politica segnata dal Consiglio in occasione dei lavori del XXX Congresso Nazionale
Forense di Genova.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 2 dicembre 2010, con la quale trasmette un primo elenco e i testi delle mozioni
approvate al XXX Congresso Nazionale Forense di Genova.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Ugo Scuro, pervenuta il 1° dicembre 2010 con
la quale, ringraziando il Consiglio per le tempestive notizie e l’impegno profuso in occasione del XXX Congresso Nazionale Forense di
Genova, trasmette un suo breve studio sulle
operazioni a leva finanziaria dal titolo “La
diffusa patologia delle operazioni a leva finanziaria in Italia – Riflessione sulla causa dei
contratti di sviluppo dell’attività di impresa”.
A seguito del suo elaborato propone al Consiglio: di costituire una commissione permanente sulle disfunzioni a leva finanziaria; un
ampio dibattito sul tema del mercato dei servizi legali; l’integrazione dei lavori della Commissione cultura con cicli di conferenze sulla
commistione delle esperienze e delle diverse
sensibilità giuridiche.
Il Consiglio prende atto e si riserva di
valutare le proposte pervenute.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Marcello Carnevali, pervenuta il 1° dicembre
2010, con la quale esprime il proprio pensiero
in relazione alla e-mail inviata dal Presidente a
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 9 dicembre 2010, con la quale dichiara
di aver apprezzato gli interventi del Presidente
Conte, svolti in occasione dei lavori del II
Salone della Giustizia di Rimini e di concordare pienamente sulla proposta di istituire un
tavolo comune con i vertici politici per risolvere i gravi problemi che affliggono il mondo
della Giustizia.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Giuseppe Agnusdei, Presidente dell’Ordine
degli Avvocati di Lucera, pervenuta in data 9
dicembre 2010, con la quale dichiara di apprezzare l’impegno e la competenza profusi
dall’Istituzione in occasione dei lavori del
XXX Congresso Nazionale Forense di Genova.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
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Giuseppe Di Mascio, Presidente del Consiglio
dell’Ordine Forense di Cassino, pervenuta in
data 10 dicembre 2010, con la quale lo invita
a partecipare alla cerimonia di consegna delle
onorificenze ai colleghi che hanno compiuto
40 e 50 anni di professione, che si svolgerà il 18
dicembre prossimo nell’Aula della Corte di
Assise del Palazzo di Giustizia di Cassino.
Il Consiglio prende atto, rilevando tuttavia che lo stesso giorno analoga cerimonia si
terrà a Roma.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Pasquale De Lise, Presidente del Consiglio di
Stato, con la quale lo invita al tradizionale
scambio di auguri per le prossime festività che
si terrà il 20 dicembre p.v. alle ore 11.00 presso
il Palazzo Spada.
Il Consiglio delega il Consigliere Segretario.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Maurizio Barbieri, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona, pervenuta in data 22
novembre 2010, con la quale comunica di
condividere la delibera adottata dal Consiglio
romano sulla questione degli “abogados”.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Edoardo Pontecorvo, pervenuta in data 7 dicembre 2010, con la quale conferma di partecipare alla premiazione per i suoi 60 anni di
professione e chiede di avere ancora una volta
l’onore di svolgere una breve relazione per
rendere merito ai Colleghi che riceveranno,
come lui, la medaglia ricordo, il prossimo 18
dicembre.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 14 dicembre 2010, della quale chiede divulgazione relativa alla chiusura di alcuni varchi di accesso
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alla Città Giudiziaria di Piazzale Clodio per le
prossime festività natalizie.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Andrea Magnanelli, Capo dell’Avvocatura di
Roma Capitale, pervenuta in data 14 dicembre 2010, con la quale chiede di fornire alcuni
nominativi di avvocati del libero Foro, di
comprovata esperienza professionale, per assumere la difesa dell’Amministrazione avverso il ricorso presentato dagli Avvocati dell’Avvocatura di Roma Capitale avanti al Tribunale
Amministrativo Regionale per il Lazio per
ottenere la declaratoria di nullità e/o l’annullamento della determinazione dirigenziale con
cui è stato disposto il nulla osta al trasferimento in mobilità presso l’Avvocatura del Comune di Roma dell’Avv. (omissis), dipendente di
ruolo (omissis), e dell’Ordinanza del Sindaco
del Comune di Roma con cui è stata disposta
l’assegnazione dello stesso Avv. (omissis), presso l’Amministrazione resistente.
Il Consigliere Cerè propone di indicare
l’Avv. (omissis) e l’Avv. (omissis).
Il Consigliere Graziani reputa inopportuno che si indichino Colleghi che hanno patrocinato cause contro il Consiglio, giacchè ciò
potrebbe essere inteso come una iniziativa di
captatio benevolentia.
Il Consigliere Tesoriere e il Consigliere
Rossi si associano, e si meravigliano che la
nomina, caduta su Colleghi che patrocinano
cause contro il Consiglio, provenga proprio da
chi si sia giovato di quel patrocinio.
Il Consigliere Rossi chiede poi che nomine
strumentali, volte a far scatenare polemiche
insopportabili, non si facciano più: insiste
affinchè siano ignorate le provocazioni da
chiunque provengono, che siano fatte sistematicamente al solo fine di paralizzare od
ostacolare i lavori consiliari.
Il Consiglio, astenuto il Consigliere Segretario, delibera di indicare gli Avv.ti Luigi Manzi, Raffaele Izzo, Mario Sanino, Giovanni
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Sciacca, Piero D’Amelio, Filippo Lubrano.
Dichiara la delibera medesima immediatamente esecutiva.
- Il Presidente, alle ore 17.00, rileva –e
chiede che se ne faccia menzione nel verbaleche, per la terza volta, il Consigliere Cerè
viene richiamata all’ordine in quanto lo interrompe di continuo senza chiedere previamente la parola.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Raffaele Izzo, pervenuta in data 14 dicembre
2010, con la quale trasmette il parere richiestogli dal Consiglio in relazione alla possibilità di
adottare un atto in autotutela in merito ad un
provvedimento disciplinare emanato nei confronti dell’Avv. (omissis), a seguito della sopravvenienza delle sentenze penali di assoluzione dello stesso con formula piena, aventi
ad oggetto il medesimo fatto contestatogli in
sede disciplinare.
Il Consiglio dispone la riapertura del procedimento disciplinare, in conformità al parere reso. Delibera altresì di ringraziare il Collega
Izzo, estensore del parere.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Giuseppe Lepore, delegato dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta
in data 14 dicembre 2010, con la quale afferma
di voler mettere fine ai contrasti insorti tra le
varie componenti Istituzionali e politiche durante i lavori congressuali di Genova e informa
sui propositi della nuova conduzione all’interno dell’O.U.A.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Mario Sanino, Presidente della Commissione
Esami Avvocato –Sessione 2010- con la quale
informa sulle problematiche insorte relativamente alla non accettazione degli incarichi a
componenti delle Commissioni di molti col-
leghi dovute alla intempestività delle nomine
stesse che potrebbe compromettere il regolare
svolgimento delle prove di esame.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Filippo Bove, pervenuta in data 13 dicembre
2010, con la quale comunica la propria rinuncia per incompatibilità a Vice Presidente effettivo della X Sottocommissione per gli esami di
Avvocato –Sessione 2010.
Il Consiglio ne prende atto e nomina in
sostituzione dell’Avv. Filippo Bove, quale Vice
Presidente effettivo della X Sottocommissione per gli esami di Avvocato -Sessione 2010l’Avv. Mario Di Biagio, con studio a Roma in
Via Vigliena n. 2.
- Il Presidente riferisce che l’Avv. Lucio
Ghia, come consuetudine, ha inviato un contributo di euro 3.000,00 da devolvere ai vincitori della XXXIII Conferenza dei Giovani
Avvocati, in memoria del proprio indimenticato Maestro Avv. Ferdinando D’Atena.
Il Consiglio delibera di acquistare una targa da donare all’Avv. Lucio Ghia in segno di
riconoscimento per i suoi contributi a favore
della Conferenza dei Giovani Avvocati della
quale è stato Segretario.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 14 dicembre 2010, con la quale comunica l’incompatibilità del Consigliere Cristiana Arditi di Castelvetere quale Componente della Commissione per l’Albo dei Consulenti Tecnici in
materia penale, in quanto la stessa è già stata
nominata componente del Comitato per la
tenuta dell’Albo periti penali del Tribunale
Ordinario di Roma. Pertanto chiede la designazione di altro Consigliere.
Il Consiglio, in sostituzione dell’Avv. Cristiana Arditi di Castelvetere, designa, quale
Componente della Commissione per l’Albo
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dei Consulenti Tecnici in materia penale, il
Consigliere Giovanni Cipollone.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 14 dicembre
2010, con la quale chiede di sensibilizzare gli
Iscritti ad avvalersi maggiormente del servizio
delle richieste delle copie delle sentenze e dei
decreti ingiuntivi via e-mail, per far fronte al
problema delle lunghe code che si creano nelle
prime ore del mattino all’esterno del Tribunale.
Il Consiglio delega il Consigliere Graziani.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Nicola Ianniello, pervenuta in data 14 dicembre 2010, accompagnatoria del reclamo ex art.
669 terdecies c.p.c., notificatogli in data 9
dicembre 2010 dal Sig. (omissis), per l’annullamento e/o la riforma dell’ordinanza di rigetto
del procedimento cautelare ex art. 700 c.p.c.,
emessa dalla (omissis) della (omissis) Sezione
Civile del Tribunale di Roma in data (omissis),
R.G.N. (omissis), nel quale chiedeva la revoca
del provvedimento del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma del 17 dicembre 2009,
con cui si revocavano le varie ammissioni
provvisorie al patrocinio a spese dello Stato
con effetto retroattivo per tutte le cause dal
2002 al 2009.
Il Consiglio affida il patrocinio all’Avv.
Nicola Ianniello ed elegge domicilio presso il
suo studio a Roma, in Via A. Riboty n. 28.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica che,
nel quadro delle operazioni di valorizzazione
del personale dipendente e della gratificazione professionale dello stesso, in rapporto alle
esigenze dell’Ente di motivare e stimolare i
propri dipendenti, si sono svolti corsi di aggiornamento e qualificazione sulla materia
degli istituti fondamentali del pubblico impiego (T.U. n. 3/57, L. n. 29 del 1993, D.L.vo n.
165 del 2001, Codice di comportamento, ecc.)
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e del procedimento amministrativo in generale (L. n. 241/90).
All’esito dei corsi, in ossequio ai princìpi
dettati dal contratto decentrato stipulato in
agosto, si sono svolte le procedure di progressione economica e/o giuridica (alle quali sono
stati ammessi i dipendenti aventi diritto che
hanno inoltrato domanda), mediante prove
miranti ad accertare il grado di apprendimento
dei discenti e il loro livello di preparazione. Le
prove sono state scritte (quiz a risposta multipla) e orali (colloquio). All’esito delle prove, e
aggiunti al relativo punteggio conseguito quelli derivanti dall’esperienza maturata nell’Area
di appartenenza e del titolo di studio, come
previsto dal contratto decentrato, si è avuta la
seguente graduatoria complessiva:
Passaggi dall’area A all’area B
Passaggi dall’area B all’area C
Passaggi all’interno dell’area C
In considerazione che il contratto decentrato prevede la possibilità per n. 13 dipendenti di poter transitare dall’Area A all’Area B, si
propongono le seguenti progressioni giuridiche:
(omissis)
In considerazione che il contratto decentrato prevede la possibilità per n. 3 dipendenti
di poter transitare dall’Area B all’Area C, si
propongono le seguenti progressioni giuridiche:
(omissis)
Per il seguente personale si propone la
progressione economica all’interno dell’Area
di appartenenza, come segue:
(omissis)
Il Consiglio, dato atto, approva la proposta di inquadramento e manda al Consigliere
Segretario per la stesura dei contratti individuali di lavoro da sottoporre alla firma dei
dipendenti promossi e del Presidente, con
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efficacia a valere dal 1° gennaio 2011.
Il Presidente esprime tutto il proprio apprezzamento e ringraziamento per la complessa, articolata e lunga opera posta in essere dal
Consigliere Segretario per quanto riguarda le
progressioni del personale, il quale è riuscito a
gestire con equilibrio, esercizio di sintesi e
grande trasparenza la prova di esame dei dipendenti, circostanza questa che poteva creare elementi di tensione che non solo non si
sono verificati ma si rileva che tutto si è svolto
in totale armonia e collaborazione.
Il Consigliere Fasciotti si associa e sottolinea che grazie ai corsi di aggiornamento svolti
ha potuto notare che i dipendenti sono ora più
motivati.
Il Consiglio si associa.
- Il Consigliere Segretario comunica che,
con l’avvicinarsi del nuovo anno, occorrerà
procedere tra breve alla stampa dell’Albo cartaceo -edizione 2011- nonchè alla formazione
del cd rom per l’Albo elettronico. E’ questa,
dunque, una propizia occasione per far sì che
l’Albo riporti, accanto al nome del collega che
lo richieda espressamente, un simbolo, il quale manifesti la volontà dell’iscritto di non
essere intenzionato a ricevere comunicazioni
di natura commerciale da terzi: e ciò in linea
con gli standards più moderni in tema di
rispetto della sfera personale.
Propone, allora, che si invii una mail a tutti
gli iscritti (e che la notizia si diffonda anche sul
sito web, onde raggiungere pure i colleghi
ancor oggi privi di collegamento con la posta
elettronica ovvero che non hanno fornito
all’Ordine l’indirizzo e-mail) nella quale li si
avvisi della possibilità di giovarsi di detta possibilità: in favore di coloro che manifesteranno l’intenzione di non voler ricevere comunicazioni commerciali da parte di terzi, sull’Albo apparirà un apposito simbolo che vieta tale
forma di contatto.
Il Consiglio, dato atto, approva e delega il
Consigliere Segretario.
- Il Consigliere Segretario comunica che il
21 dicembre p.v., alle ore 12.30, in Aula Avvocati, si celebrerà la tradizionale Santa Messa di
Natale, officiata dal Monsignor Benedetto
Tuzia, organizzata dall’Associazione “Avvocatura in Missione”. Sono stati invitati a partecipare, oltre ovviamente agli avvocati interessati, anche i Presidenti della Corte di Cassazione, della Corte di Appello e del Tribunale,
nonchè i funzionari e il personale amministrativo della stessa Suprema Corte.
Il Consigliere Segretario esorta tutti i Consiglieri a prendere parte alla celebrazione eucaristica cui seguirà un sobrio scambio di auguri.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver assistito, al Salone della Giustizia di Rimini, presso lo stand del Tribunale di Roma, alla
dimostrazione del programma informatico
denominato Sir-find, che contiene tutte le
sentenze (in formato .tif) del Tribunale Civile
di Roma (ivi compresa la Sezione Lavoro), con
apposita annotazione e conseguente possibilità di visualizzazione delle decisioni rese in
sede di gravame. La banca dati, che contiene
quindi ad oggi oltre 250.000 records, ed è
interrogabile attraverso vari canali di ricerca, è
attualmente disponibile solo per i magistrati.
E’ evidente che un siffatto prodotto, il cui
software è di proprietà di un funzionario del
Ministero della Giustizia, ove fosse messo a
disposizione anche degli avvocati romani,
potrebbe consentire di conoscere l’intero stato della giurisprudenza di merito di primo
grado della città, con informazioni utilissime
riguardo al grado di uniformità interpretativa
su tutta la materia del diritto privato.
Propone, quindi, di chiedere innanzitutto
l’autorizzazione al Presidente del Tribunale di
poter ottenere l’utilizzo della visione delle
sentenze (rispetto alle quali i nomi delle parti
sono oscurati), e di far fare poi una dimostrazione pratica in Aula Avvocati a beneficio
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della possibile utenza. In un secondo momento, poi, si potrà stringere un accordo con il
titolare del software in modo da poter consentire la fruizione del prodotto riservandola agli
iscritti all’Albo, mediante concessione di apposita password.
Il Consiglio, dato atto, autorizza il Consigliere Segretario a richiedere la preventiva autorizzazione al Presidente del Tribunale.
Prat. n. (omissis) – Abogado (omissis)
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Abogado (omissis), pervenuta in data
23 novembre 2010, con la quale rappresenta le
sue più sentite scuse in riferimento alla precedente missiva del 19 ottobre u.s., con cui
chiedeva la rettifica delle dichiarazioni apparse sul sito web consiliare nonchè sul sito
www.foroeuropeo.it in ordine al titolo di “Abogado”, ritenendo le stesse altamente denigratorie.
Il Consiglio delibera di accettare le scuse e
dispone l’archiviazione della posizione.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Tiziano Gallo, Maria
Cristiana Gambarota, Giovanni Guzzetta,
Matteo Russo, Damiano Sterle, Raffaella Turco, Giovanna Verdicchio, Giulia Vitali,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota dell’Avv. Paola Rebecchi, Segretario della Camera Penale di Roma, pervenuta in data
9 dicembre 2010, con la quale informa che il
Consiglio Direttivo ha proceduto alla nomina
delle cariche direttive per il biennio 20102012: Avv. Fabrizio Merluzzi, Presidente, Avv.
Cinzia Gauttieri, Vicepresidente, Avv. Paola
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Rebecchi, Segretario, Avv. Giovanni Maria
Giaquinto, Tesoriere.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del “Conseil Nationale des Barreaux”,
pervenuta in data 9 dicembre 2010, con la
quale invita il Presidente a partecipare ai lavori
della “National Convention of Lawyers” che si
terrà a Nantes dal 19 al 22 ottobre 2011 sul
tema “Trust, Confidence and Security the new
legal needs”.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota delle Sezioni Unite Civili della Suprema
Corte, pervenuta in data 7 dicembre 2010, con
la quale viene notificata al Consiglio l’ordinanza interlocutoria n. (omissis), con la quale
viene disposta la trasmissione degli atti alla
Corte Costituzionale e di conseguenza è stato
sospeso il procedimento per Cassazione sino
all’esito del giudizio incidentale di legittimità
costituzionale relativamente al procedimento
per Cassazione instaurato da vari ricorrenti nei
confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma avverso la cancellazione dall’Albo per incompatibilità di avvocati, dipendenti di enti con contratto part-time, decisione, peraltro, confermata dal Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente
della Corte di Appello di Roma, pervenuta in
data 7 dicembre 2010, con la quale trasmette
il verbale del 5 novembre 2010 della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari
di Roma. Tra i vari punti all’ordine del giorno
si è trattato anche della revoca dell’assegnazione da parte del Demanio dei locali destinati al
Consiglio adibiti a Sale Avvocati.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
nota dell’Avv. Salvatore Orestano, pervenuta
in data 9 dicembre 2010, difensore del Consiglio, intervenuto ad adiuvandum ed autonomamente, accompagnatoria della sentenza con
la quale il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha dichiarato improcedibile, per
sopravvenuto difetto di interesse, il ricorso
instaurato dall’Avv. (omissis), più altri nei
confronti del Comune di Roma, per l’annullamento delle note dirigenziali con le quali è
stata avviata la procedura di rilevazione automatica delle presenze degli avvocati dell’Avvocatura Comunale.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sull’atto
di diffida stragiudiziale da parte del Sig. (omissis), nei confronti del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma, pervenuto in data 10
dicembre 2010, con il quale diffida l’Istituzione dall’affermare che un avvocato tenuto a
restituire le pratiche al suo ex assistito, assolve
il suo compito depositandole presso gli Uffici
consiliari anche in assenza del consenso del
cliente.
Il Consiglio contesta la tesi sostenuta dal
cittadino e si riserva ogni opportuna azione in
proposito in relazione all’inopportuna diffida
ricevuta.
- Il Consigliere Segretario comunica che è
stato notificato al Consiglio dal Sig. (omissis),
il ricorso per motivi aggiunti, depositato presso la Sezione Terza Quater del Tribunale
Amministrativo Regionale per il Lazio R.G.
(omissis) avverso la delibera consiliare adottata nell’adunanza del 30 settembre 2010 di
conferma del provvedimento di revoca dell’ammissione del patrocinio a spese dello Stato del 17 dicembre 2009.
Il Consiglio prende atto e dispone la trasmissione al difensore nominato.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Ancona, pervenuta in data 14 dicembre
2010, accompagnatoria della delibera assunta
in merito alle recenti vicende sulla Mediaconciliazione e sulla posizione di scontro con
le Istituzioni adottata dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana. Osserva che, com’era evidente, lo spettacolo offerto da un
gruppo di colleghi in occasione della votazione della mozione sulla Media-conciliazione
non è stato condiviso da tutti.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla
richiesta dei Responsabili dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma pervenuta il 13 dicembre
scorso, assunta al protocollo del Consiglio al
n. 23903, con la quale chiedono al Consiglio
di rinnovare l’assistenza con la società I.B.C.
Tecnology, per il rilascio di copie delle sentenze via e-mail, per almeno i primi mesi del
nuovo anno in attesa che il Ministero si organizzi per l’assunzione del servizio.
Il Consiglio accoglie la richiesta di proroga
del contratto di assistenza con la Società I.B.C.
Tecnology per i mesi di gennaio e febbraio del
2011 e manda all’Ufficio Amministrazione
per gli atti consequenziali.
- Il Consigliere Tesoriere comunica che il
Consigliere Cerè, nonostante si fosse impegnata, spontaneamente, alla scorsa adunanza,
a trattare di persona la vicenda delle riduzioni
del costo dei servizi di pulizie, non si è neppure recata presso l’Ufficio Amministrazione per
esaminare la relativa documentazione. Ciò ha
imposto, quindi, di provvedere al pagamento
di quanto richiesto dalla ditta di pulizie.
Peraltro il Consigliere Fasciotti, anch’esso
delegato sulla questione, ha redatto una relazione illustrativa di due pagine nella quale
affronta giuridicamente ed economicamente
la vicenda, che integralmente si trascrive: “Il
Consigliere Fasciotti riferisce che in ordine
alle critiche avanzate sulla gestione e sugli
oneri del servizio pulizia dei locali consiliari,
servizio che non avrebbe comportato un ribas-
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so degli stessi proporzionato al mancato impegno, a seguito della restituzione alla proprietà
dei locali di Via Valadier, già Centro Studi, il
Consigliere Fasciotti, dopo aver preso conoscenza dei luoghi e dei documenti osserva: in
data 12 novembre 2009 è stata indetta la gara,
con scadenza al 10 dicembre 2009, per la
presentazione delle offerte contenute in buste
chiuse.
In data 17 dicembre 2009, ad avvenuta
apertura delle buste ed effettuate le corrette
considerazioni sulla criticità di alcune ditte, il
Consiglio ha deliberato “di affidare i servizi
pulizia alla Ditta Ciclamino 2009 S.r.l., che ha
chiesto un compenso mensile di euro 5.250,00,
a decorrere dal mese di gennaio 2010”.
Con la chiusura della Sede secondaria è
stato richiesto alla Ditta di ridurre il compenso
mensile per euro 500,00 e la Ditta ha accettato
la riduzione.
Se è pur vero che è venuto meno l’impegno di 2 dipendenti della Ditta nell’arco di 5
giorni lavorativi per la pulizia dei locali di Via
Valadier (dalle ore 7 alle ore 10 del mattino) è
altrettanto dimostrato e dimostrabile che:
- a seguito della collocazione del personale
in ragione di n. 8 unità nei locali di Piazza
Cavour e della diversa organizzazione del lavoro, così come disposta dalla Segreteria, risultano dal dicembre 2010 maggiormente frequentate e utilizzate le stanze “ex pareri”; “ex
Lextel”; “ex patrocinio a spese dello Stato”;
“Consigliere Barbantini”;
- l’attuale Centro Studi (nella sala “ex patrocinio a spese dello Stato”) ricomprende n. 4
unità (essendo così passato dalle 2 unità precedenti); la stanza del Consigliere Barbantini è
frequentata per 2 giorni dal titolare e per gli
altri 3 giorni dal personale Lextel;
- l’Aula Avvocati viene utilizzata mediamente da due convegni al giorno ricomprendendo i convegni di Via Valadier; la Sala
“Emilio Conte” viene maggiormente utilizzata dalle 2 alle 3 volte a settimana dai Componenti delle Commissioni;
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- il personale della Ditta è impegnato per 5
giorni a settimana dalle ore 6 alle ore 10 in
ragione di 3 unità e per 3 giorni a settimana in
ragione di una quarta unità;
- l’utilizzo del materiale di pulizia è aumentato del 20% allo stato;
- il foglio paga per il novembre 2010, per il
personale impegnato nella pulizia dei locali di
Piazza Cavour, è stato di euro 2.967,45.
E’ di tutta evidenza che siano state ampliate tutte le operazioni previste nell’offerta dei
servizi e introdotte nuove operazioni sia a
frequenza giornaliera che a frequenza settimanale.
Ad esempio prendasi la diversa più ampia
pulizia di tutti i locali al piano terra dell’Ordine professionale e il diverso maggiore impegno in termini di mano d’opera.
E’ convincimento di chi scrive che l’aver
proposto e l’aver accettato la riduzione mensile dell’importo globale di euro 500,00 sia stata
un’operazione opportuna, utile, conveniente
e del tutto legittima che non può essere valutata solo orientativamente (sottrazione del
costo globale, di quello dei locali di Via Valadier) e pertanto preconcettamente.
Il Consiglio prende atto e approva l’accordo intervenuto con la Ditta Ciclamino 2009
S.r.l. a partire dal 1° dicembre 2010.”
Il Consigliere Cerè comunica che è necessario ristabilire la verità. Innanzitutto conferma che a seguito delle proprie contestazioni è
stata delegata ad occuparsi della questione.
Tuttavia ella afferma di non aver capito che
esisteva un termine per attivarsi, in quanto il
Consigliere Tesoriere non ha rappresentato
l’urgenza, fuorviando con ciò il Consiglio.
Il Consigliere Di Tosto osserva che il lavoro del Consigliere Fasciotti, molto apprezzato
e utile, è consistito non nel recarsi in qualche
posto in particolare, o nel trattare con qualcuno, ma è stato limitato alla raccolta dei documenti ed a loro esamine. Dopo di che è sorpreso del fatto che la relazione si conclude con
una approvazione dell’accordo che sottende
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fatti che non sono noti ai Consiglieri. Precisa,
al riguardo, che non esistono Consiglieri di
serie A e Consiglieri di serie B.
Il Consigliere Fasciotti precisa che quel
dispositivo prestampato, contenuto nella comunicazione, costituisce ovviamente una sua
proposta, come si conviene in molte delle
comunicazioni che provengono dai Consiglieri. Aggiunge che quella relazione è frutto
solo del proprio lavoro.
Il Consigliere Barbantini fa presente al
Consigliere Di Tosto che è prassi consueta
quella di far seguire alle comunicazioni, come
mere proposte, un deliberato, che allo stato, è
e resta ovviamente, una mera proposta da
sottoporre ovviamente al Consiglio che deve
decidere se farla propria o meno.
Il Presidente fa rilevare al Consigliere Di
Tosto che, contrariamente a quello che lui
ritiene, non si fanno distinzioni tra i Consiglieri, ma solo ed esclusivamente tra chi lavora e
chi parla e basta, facendo solo finta di lavorare.
Esistono Consiglieri che lavorano, che si impegnano tutti i giorni venendo in sede, con ciò
sottraendo energie al proprio lavoro personale, agli affetti, al tempo libero, in ossequio
all’impegno assunto con chi li ha eletti ed
assolvendo ai compiti di istituto; ed altri,
invece, che si presentano solo poche ore il
giovedì pomeriggio ed in Aula hanno esclusivamente il compito di polemizzare e basta.
Il Consigliere Rossi si congratula con i
Consiglieri che si dimostrano così competenti
in tema di lavori di pulizie, e ribadisce che il
dispositivo della comunicazione del Consigliere Fasciotti deve intendersi, naturalmente,
una mera proposta. Sottolinea poi che esisteva
somma urgenza in relazione alla questione e
che, quindi, non si può affermare di non aver
colto l’importanza della fretta che sulla vicenda imponeva un intervento consiliare.
Il Consiglio, a maggioranza, approva la
proposta del Consigliere Fasciotti.
- Il Consiglio delega il Consigliere Tesorie-
re ad acquisire preventivi per eseguire i lavori
di lucidatura pavimenti, riparazione pedana
della ruota consiliare, apertura finestre in una
sala, ecc..
Variazioni di bilancio
- Il Consigliere Tesoriere informa il Consiglio che sulla base delle stime attuali l’esercizio
2010 si chiuderà con un avanzo positivo per
effetto della riduzione di alcuni costi primo fra
tutti il capitolo “spese di stampa”. Poichè
alcuni capitoli di spesa, per i motivi indicati
nelle note, presentano sforamenti rispetto al
budget si ritiene opportuno procedere alle
seguenti variazioni di bilancio:
USCITE
Categoria
Descrizione
Variazioni +
10/02/01Stip. e altri assegni fissi 40.000,00(1)
10/02/02Lav. straord. e indennità20.000,00 (1)
10/04/12Assemblee
25.000,00(2)
10/04/15Compensi a terzi
15.000,00(3)
10/04/24Manifestazioni sociali 20.000,00(4)
Categoria
Descrizione
Variazioni 10/04/14Spese di stampa
120.000,00
NOTE
(1) incremento per maggior numero di
personale dipendente passato da 35 unità inizio anno a 43 unità ad oggi.
(2) incremento, come già noto, dovuto a
maggior numero di Assemblee.
(3) incremento per maggior utilizzo dei
consulenti informatici a seguito di numerosi
implementazioni di programmi.
(4) per maggiori costi delle manifestazioni
sociali.
Il Consiglio approva le variazioni proposte.
Approvazione dei verbali nn. 56 e 57 delle
adunanze del 9 e del 14 dicembre 2010
- Il Consigliere Cerè con riferimento al
verbale n. 56 dell’adunanza del 9 dicembre
2010 fa presente di non condividerne l’effettuata verbalizzazione, riservandosi di presentare apposito documento esplicativo di tale
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dissenso.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere, essendo stata la responsabile della verbalizzazione,
di quella parte dell’Adunanza, nella momentanea assenza del Consigliere Segretario, conferma quanto ha riportato nel verbale, parola
per parola, e non consente che si inseriscano
postume considerazioni, solo oggi svolte, dal
Consigliere Cerè.
Il Consigliere Cerè rammenta al Consigliere Tesoriere l’epoca in cui il Consiglio fu
commissariato per questioni contabili.
Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 56 dell’adunanza del 9 dicembre
2010, con il voto contrario dei Consiglieri
Cerè, Vaglio e Di Tosto e il verbale n. 57
dell’adunanza del 14 dicembre 2010, all’unanimità.
Pratiche disciplinari
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
- Il Consigliere Fasciotti riferisce sulle richiesta dei Signori (omissis), assunta al protocollo del Consiglio al n. (omissis) del (omissis),
con la quale gli istanti chiedono l’accesso ai
documenti della pratica n. (omissis).
Il Consiglio
- ritenuto che l’esercizio del diritto di accesso alla presente pratica disciplinare, ancora
in istruttoria, può costituire ostacolo alla regolare e spedita attività del Consigliere delegato
all’istruttoria stessa;
- rilevato che il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma nell’adunanza del 14 ottobre 2010 ha stabilito la regola generale per la
quale, in assenza di ragioni particolari e da
valutarsi caso per caso a cura del Consigliere
istruttore, rispetto al diritto di accesso ai documenti debba darsi prevalenza all’esigenza di
garan-tire lo svolgimento rapido e lineare dell’istruttoria;
- considerato che nella presente pratica
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non si rinvengono ragioni particolari per derogare a tale regola generale e che lo strumento
idoneo allo scopo, il quale non sacrifica il
diritto di accesso ma lo rende compatibile con
l’esigenza sopra indicata, è quello del differimento;
- visto l’art. 24 comma 4 della legge 7
agosto 1990 n. 241;
delibera
di non autorizzare i Signori (omissis) l’accesso agli atti della pratica n. (omissis) e di
differire l’esame della richiesta di accesso al
termine dell’istruttoria, per ragioni connesse
alla speditezza dell’istruttoria stessa, al suo
regolare svolgimento e all’esigenza di garantire che la conoscibilità degli atti non pregiudichi le attività di accertamento dei fatti.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n. 19)
(n.1)
(n. 31)
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Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.3)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.4)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.3)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati abilitati
(n.1)
Abilitazioni
(n.18)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.4)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.5)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati per trasferimento
(n.1)
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.13)
richiedente e le considerazioni dallo stesso
svolte sulla base delle quali è stato espresso il
parere;
- visto il parere consiliare reso nell’adunanza del 21 ottobre 2010;
- tenuto conto della ulteriore istanza presentata il 4 novembre 2010 dall’Avv. (omissis),
avente ad oggetto il riesame dell’istanza originaria;
- ritenuto che nessun parere consiliare è
necessario in relazione all’entità del rimborso
delle spese borsuali, direttamente dovuto anche ex art.2234 c.c.;
- ritenuto che nessun parere consiliare è
necessario per l’entità dei diritti e per il rimborso delle spese generali, direttamente previsti
nella tariffa forense (il secondo, in misura
percentuale sugli importi degli onorari);
delibera
di confermare, per quanto di ragione, il parere
di congruità già espresso nell’adunanza consiliare del 21 ottobre 2010.
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Fasciotti, Coordinatore della
Commissione Magistratura Onoraria, comunica di aver integrato la Commissione con
l’inserimento dell’Avv. Giordana Falvo.
Il Consiglio approva.
Pareri su note di onorari
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Il Consiglio
- vista la richiesta di parere n. (omissis)
presentata dall’Avvocato (omissis) nei confronti del cliente (omissis);
- vista la documentazione presentata dal
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 14 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 23 DICEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere
Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi. Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di
Castelvetere.
Comunicazioni del Consigliere Segretario
- Il Consigliere Segretario comunica di
aver partecipato, su delega del Consiglio, al
tradizionale scambio degli auguri natalizi al
Consiglio di Stato, il giorno 20 dicembre 2010,
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recando il saluto dell’intero Consiglio.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Segretario ringrazia, a titolo
personale, il Presidente, il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Barbantini, Graziani e Nesta
per aver partecipato alla tradizionale Messa
natalizia che si è svolta in Aula Avvocati il 21
dicembre scorso, unitamente ai molti Colleghi intervenuti.
Il Consiglio prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
Viste le istanze presentate dai seguenti
professionisti: Avv.ti Valentina Canale, Massimo Carucci, Cristina Della Valle, Alessio
Foligno, Gianluca Mantellini, Andrea Marsili
Feliciangeli, Anna Palmerini, Carlo Priolo,
Valerio Salomone, Filippo Scoppola, Fabrizio
Giorgio Scaletta, Pamela Schimperna, Alessia
Stabile, Maria Antonietta Tanico, Maria Chiara Tanico,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dal-la citata legge.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Giuseppe Lepore, pervenuta in data 20 dicembre 2010, con la quale comunica la sua intenzione di rassegnare le proprie formali e irrevocabili dimissioni dall’Assemblea dell’O.U.A. e
ringrazia il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e i Delegati al XXX Congresso
Nazionale Forense di Genova, della fiducia
riposta nella sua persona.
Il Consiglio prende atto e ringrazia l’Avv.
Lepore per l’attività svolta sino ad ora.
- Il Presidente riferisce sulla nota del Dott.
Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di
Appello di Roma, pervenuta in data 20 dicembre 2010 con la quale, in risposta alla richiesta
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del Consiglio del 16 novembre u.s., riferisce
sulla situazione degli Uffici UNEP - Sezione
Esecuzioni.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente riferisce che l’Avv. Carlo
Martuccelli ha espresso il suo ringraziamento
per aver partecipato alla Cerimonia organizzata dal Consiglio il 18 dicembre u.s. congratulandosi con il Presidente, con il Consiglio
tutto e con il Personale per l’ottimo lavoro
svolto.
Il Consiglio prende atto e ringrazia.
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv.
Mario Sanino, Presidente della I Commissione Esami Avvocato – Sessione 2010, pervenuta il 20 dicembre 2010, con la quale segnala
episodi preoccupanti verificatisi durante lo
svolgimento delle prove di esame.
Il Consiglio prende atto.
- Il Presidente comunica che è pervenuta il
22 dicembre 2010 la nota del Ministero della
Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia Direzione Generale della Giustizia Civile, con la quale viene richiesta l’integrazione
della documentazione, ai sensi del Decreto
Interministeriale n. 180 del 18 ottobre 2010,
recante la determinazione dei criteri e delle
modalità di iscrizione e tenuta del Registro
degli Organismi di Mediazione, in attuazione
del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010.
Inoltre, a seguito della segnalazione dei nuovi
criteri di valutazione delle domande, è stato
prorogato il termine, per la presentazione della documentazione integrativa, fino al 21 gennaio 2011.
Il Consiglio delega il Consigliere Condello
ai relativi adempimenti.
- Il Presidente riferisce sulle lettere dell’Avv. Costantino Salvatore, Presidente Aggiunto Onorario del Consiglio di Stato, del
Dott. Francesco Tagliente, Questore di Roma,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
del Dott. Luigi Ciampoli, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello
di Roma, con le quali ringraziano il Consiglio
per aver incluso i loro nominativi nell’ambito
della cerimonia di consegna di una medagliaricordo agli Avvocati con 50 o 60 anni di
attività professionale e ai Magistrati e agli
Avvocati dello Stato, collocati a riposo.
Il Consiglio prende atto.
Pratiche disciplinari
Procedimento disciplinare n. (omissis) – Avv.
(omissis)
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere riferisce dello
svolgimento di un convegno, organizzato dall’Avv. (omissis), nella qualità di Responsabile
dell’Associazione (omissis), in data 16 dicembre 2010, nel corso del quale è stato distribuito
un modulo ai partecipanti nel quale si propone di sottoscrivere una adesione agli scopi
statutari dell’Associazione. Tale obbligo di
sottoscrizione è sicuramente contrario a quanto previsto dal nostro Regolamento sulla Formazione; non si può infatti utilizzare la leva
dell’evento formativo per “costringere” i partecipanti ad aderire a non meglio specificati
statuti e scopi societari. Inoltre, come riferito
da alcuni giovani Colleghi, in quel convegno,
nel quale si sarebbe dovuto parlare di Deontologia Forense, in realtà è stato fatto un vero e
proprio comizio elettorale, dalle solite persone che ancora non si sono rassegnate all’esito
delle urne dello scorso febbraio e che rimangono in campagna elettorale perenne.
In particolare è stato riferito che, in tale
occasione, è stato utilizzato il convegno formativo deontologico solo per screditare l’attività consiliare dicendo, in particolare, che non
vengono organizzati eventi formativi gratuiti
da parte del Consiglio e che erano stati costretti ad organizzare tale convegno proprio per
ovviare alle carenze istituzionali.
Il convegno procedeva con ulteriori invettive nei confronti del Consiglio e di alcuni
Consiglieri in particolare.
E’ stata manifestata la volontà in particolare da parte di un Collega di rappresentare tali
circostanze con un esposto.
Fa presente che è anche grave che al convegno abbia partecipato il Consigliere dell’Ordine Avv. (omissis).
Propone di aprire, quanto meno, una pratica di Segreteria sull’increscioso episodio, e
invita il Consiglio a riappropriarsi del potere
di svolgere in via esclusiva eventi formativi in
materia deontologica, altrimenti oggi in balìa
di soggetti che non hanno alcuna esperienza
in materia e che, sovente, non hanno neppure
gli strumenti cognitivi per impartire lezioni sul
tema.
Il Consigliere Nesta si associa alla proposta
di riservare ai Consiglieri lo svolgimento di
corsi in materia deontologica, vista l’obiettiva
esperienza che costoro vantano in proposito.
Il Consigliere Di Tosto fa rilevare che non
è possibile attribuire al Consigliere dell’Ordine, presente fra i Relatori ai Corsi di deontologia, una sorta di responsabilità oggettiva, di
quello che altri dicono in quel contesto.
Il Consiglio delibera:
a) l’apertura di una pratica di Segreteria
sull’episodio di cui alla comunicazione;
b) la revoca della propria deliberazione
con la quale si consente a chiunque di organizzare convegni, seminari o eventi formativi
sulla deontologia e delibera che, d’ora in poi,
in materia verranno accreditate solo proposte
nelle quali tra i relatori compaia almeno un
Consigliere dell’Ordine, il quale assume la
personale responsabilità dell’evento stesso ai
fini del controllo da esercitare sulle affermazioni che durante lo stesso vengono effettuate,
soprattutto se estranee alla stretta materia della deontologia.
Assistenza-Cassa di Previdenza
(omissis)
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Approvazione del verbale n. 58
dell’adunanza del 16 dicembre 2010
- Dato atto che a ciascun Consigliere ne è
stata consegnata copia, il Consiglio approva il
verbale n. 58 dell’adunanza del 16 dicembre
2010.
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Condello, con riferimento
all’autocertificazione dei crediti formativi riguardanti il primo triennio, considerato che
l’avvio di detto aggiornamento obbligatorio
ha incontrato, nella prima fase, problemi organizzativi quanto al numero di corsi e seminari
disponibili per soddisfare le richieste degli
iscritti a Roma, chiede al Consiglio di consentire ai colleghi che non hanno raggiunto il
numero minimo di crediti formativi di poterli
recuperare entro il 30 giugno 2011.
I colleghi dovranno, pertanto, aggiungere
ai crediti formativi previsti per l’anno 2011, i
crediti non svolti per il periodo precedente.
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio si associano
alla richiesta del Consigliere Condello di consentire il recupero dei crediti fino a giugno
2011 e chiedono che venga stabilito, come
termine per il deposito della relazione triennale, la medesima data del 30 giugno 2011.
Il Consigliere Segretario, il Consigliere
Tesoriere e i Consiglieri Cipollone e Rossi, si
dichiarano tendenzialmente contrari alla proposta di consentire il recupero.
Anche il Presidente ritiene che sia opportuno limitare la proroga alla presentazione
dell’autocertificazione al 28 febbraio 2011 e a
consentire il recupero entro e non oltre il 31
gennaio 2011.
Il Consiglio delibera il differimento del
termine per la presentazione dell’autocertificazione al 28 febbraio 2011 e di consentire, in
via del tutto eccezionale in virtù del fatto che
si esce dal primo triennio sperimentale, il
recupero dei crediti formativi relativi a detto
triennio entro e non oltre il 31 gennaio 2011.
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- Il Consigliere Condello informa il Consiglio che ad oggi sono pervenute n. 1.600
domande di partecipazione al Corso di Mediatore.
Poichè bisogna procedere al sorteggio dei
600 ammessi, così come previsto dalla delibera
consiliare, propone di procedere a detta operazione in una Assemblea pubblica da svolgersi
nell’Aula Avvocati il giorno 12 gennaio 2011,
alle ore 13.00, alla quale invitare, a mezzo
mail, tutti i richiedenti.
Il Consiglio approva e delibera, altresì, che
alle operazioni di sorteggio sia presente un
notaio.
- Il Consigliere Condello evidenzia al Consiglio che in un Convegno/Seminario è stato
pubblicamente dichiarato che il bando per i
600 Mediatori è riservato agli amici/conoscenti dei Consiglieri.
Poichè queste affermazioni, se effettivamente fatte in una riunione pubblica, comportano un grave danno all’immagine per tutto il Consiglio dell’Ordine, propone di procedere all’accertamento dei fatti nominando un
legale per lo svolgimento di indagini preliminari.
Il Consigliere Condello è venuto a conoscenza di questa circostanza in occasione del
Convegno sulla Deontologia tenuto ad Ostia
il 22 dicembre 2010. Una Collega ha chiesto,
alla presenza di tutti i convegnisti, di sapere se
era vera la notizia suindicata precisando di
averla sentita in occasione di un altro convegno pubblico.
Il Consiglio accoglie la proposta del Consigliere Condello e nomina l’Avv. Gianluca
Tognozzi.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine alla proposta avanzata, con
nota del 30 novembre 2010, dalla Camera
Civile di Roma, finalizzata ad offrire al Consiglio l’opportunità di avviare una collaborazione con l’Ordine per l’istituzione di iniziative
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
(un presidio informativo presso la sede nel
Tribunale di Viale Giulio Cesare n.54/B e
l’organizzazione di eventi formativi) inerenti
il Processo Civile Telematico e le nuove tecnologie informatiche.
I Consiglieri Condello e Graziani, avendo
avuto espressioni di adesione da parte dei
Componenti della Commissione Informatica, allo scopo di incrementare le opportunità
di servizi ai Colleghi e di diffusione della
cultura informatica, chiedono che il Consiglio
approvi l’iniziativa, dando mandato ai Consiglieri stessi di costituire uno staff di Componenti della Commissione Informatica che prestino assistenza ai Colleghi per istruirli al migliore utilizzo delle risorse informatiche e telematiche.
Il Consiglio approva l’iniziativa e delega i
Consiglieri Condello e Graziani per gli atti
conseguenti.
- I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine alla richiesta avanzata dall’Associazione Bancaria Italiana, finalizzata ad
ottenere il patrocinio e il logo del Consiglio
(unitamente al già accordato patrocinio del
Ministero della Giustizia, del Consiglio Nazionale Forense, del Consiglio Nazionale del
Notariato, del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ecc.)
sul portale internet www.abiforjutice.it, dedicato al “settore giustizia”.
I Consiglieri Condello e Graziani propongono di attribuire i richiesti patrocinio ed
esposizione del logo del Consiglio, tenuto
conto dell’elevata qualità delle tematiche del
sito web in questione, della natura istituzionale dell’Associazione Bancaria Italiana e della
prospettiva di organizzazione di eventi formativi gratuiti a beneficio dei Colleghi.
Il Consiglio approva.
- I Consiglieri Condello e Graziani segnalano che, a breve, verrà a scadenza l’autorizzazione concessa dal Presidente del Tribunale di
Roma (inizialmente, sino al 30 luglio 2010 e
poi prorogata sino al 31 dicembre 2010) per
l’apertura dei due sportelli informativi (posizionati all’ingresso di Via Lepanto 4 e al primo
piano di Viale Giulio Cesare 54/B) sulle nuove
tecnologie applicate alla professione forense,
Posta Elettronica Certificata e Processo Civile
Telematico. L’iniziativa, condotta d’intesa con
le competenti strutture del Tribunale e resasi
opportuna dopo l’avvio del Processo Civile
Telematico a valore legale (processo di esecuzione immobiliare e per decreto ingiuntivo)
ha incontrato grande consenso da parte dei
colleghi, consentendo di dotare (senza oneri
per il Consiglio) gli avvocati di un punto di
riferimento per l’utilizzo di risorse informatiche e telematiche applicate alla professione
forense.
I Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio avanzi istanza alla competente Autorità perchè sia autorizzato il mantenimento della risorsa sino al prossimo luglio
2011, in un momento in cui –anche a livello
governativo- tanto si investe per incrementare
l’utilizzo di tali moderne risorse.
Il Consiglio approva, delegando il Consigliere Graziani alla predisposizione della lettera con la quale inoltrare la richiesta.
- Il Consigliere Graziani riferisce di avere
partecipato, in data 10 dicembre scorso, a
Madrid, alla Conferencia Anual de la Abogacia Espanola, il cui tema è stato “I Diritti
Umani e la Tutela delle Donne”.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Graziani riferisce di avere
incontrato, in data 10 dicembre scorso, il
Presidente e altri componenti dell’Ilustre Colegio de Abogados de Madrid. Nell’ambito
dell’incontro, il Presidente dell’Illustre Collegio degli Avvocati di Madrid ha manifestato
grande apprezzamento per la visita e ha espresso il desiderio che, nel prossimo futuro, possano svilupparsi relazioni culturali e istituziona-
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li con il Consiglio.
Il Consigliere Graziani propone, quindi
che, alla stregua di esperienze condotte da altri
Consigli dell’Ordine, venga proposto all’Ilustre Colegio de Abogados de Madrid un protocollo di collaborazione culturale e instaurazione di stabili relazioni a profitto dei colleghi
iscritti nei rispettivi Albi forensi, finalizzato
tanto allo scambio culturale tra le Istituzioni,
quanto allo sviluppo di iniziative volte alla
reciproca conoscenza dei sistemi giuridici dei
due Paesi.
Il Consiglio approva la proposta e delega al
riguardo il Consigliere Graziani al fine di predisporre i relativi atti propedeutici all’intesa.
- Il Consigliere Graziani segnala che gli è
pervenuta comunicazione riguardo al fatto
che, grazie all’intervento del progetto formativo europeo “Leonardo da Vinci”, l’Ilustre
Colegio de Abogados de Madrid ha assunto
l’incarico di promuovere gli stages in Italia
(della durata di quindici settimane, dal febbraio 2011, presso studi legali) di giovani avvocati
spagnoli. Poichè tali stages non comporterebbero oneri economici obbligatori per gli studi
legali ospitanti e dal momento che tali iniziative contribuirebbero molto alla diffusione
delle cultura giuridica di altri Paesi europei, il
Consigliere Graziani propone che il Consiglio
collabori all’iniziativa, individuando colleghi
che siano disponibili ad accogliere tali stagisti
e a favorirne l’apprendimento di nozioni di
diritto italiano.
Il Consiglio approva la proposta e delibera
la diffusione della notizia.
- Il Consigliere Graziani propone che, nell’ottica di esprimere il riconoscimento ai colleghi che abbiano maturato una rilevante anzianità di iscrizione (30 anni) nell’Albo tenuto
dal Consiglio, in concomitanza con la celebrazione del Centenario di permanenza del Consiglio nel Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour
e per gli anni successivi, il Consiglio attribui-
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sca agli stessi colleghi una attestazione di benemerenza.
Il Consiglio delibera di individuare nei
colleghi che abbiano acquisito almeno 40 anni
di iscrizione coloro ai quali attribuire un particolare attestato, da consegnarsi a margine
della cerimonia che si sta organizzando sul
centenario di permanenza nel Palazzo di Giustizia.
- Il Consigliere Graziani segnala che il
rilascio dei locali di Via Valadier ha comportato un maggiore impegno della sede istituzionale di Piazza Cavour. D’altro canto, numerosi colleghi hanno avuto modo di segnalare
tanto la lontananza della sede di Piazza Cavour dal Tribunale, quanto l’incomodo derivante dalla carenza di parcheggi in prossimità
della sede del Consiglio. Conseguentemente,
valutate entrambe le circostanze, nell’ambito
di un più razionale sfruttamento degli spazi
disponibili presso la sede di Piazza Cavour e
nell’ottica di agevolare il servizio encomiabilmente svolto dai Componenti della Commissione Giovani e Sportello, il Consigliere Graziani propone che il servizio di assistenza
offerto dallo “Sportello Giovani” sia svolto
presso la Sala Avvocati di Viale Giulio Cesare
n.54/B (stanza 30-30 bis), con la consueta
cadenza di turni settimanali (nelle giornate dei
mercoledì feriali, dalle ore 12.30 alle ore 13.30).
A tale riguardo, il Consigliere Graziani
segnala di avere già consultato i Componenti
della Commissione Giovani e Sportello, raccogliendone un’entusiasmante adesione da
parte di tutti i Componenti.
Il Consiglio approva la proposta, delegando il Consigliere Graziani al raccordo con i
Colleghi dello Sportello, dandone adeguata
informativa al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma.
- Il Consigliere Graziani comunica che,
facendo seguito ai contatti avuti il 14 ottobre
scorso in occasione dell’inaugurazione della
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
sede italiana della Camera di Commercio Italo-Germanica e nell’ottica di offrire maggiori
opportunità di lavoro a tutti i colleghi romani
(con particolare riguardo ai giovani avvocati),
ha predisposto un programma di massima per
un incontro di studio finalizzato alla diffusione della cultura giuridica europea, con particolare riguardo alle realtà italiane e tedesche, da
tenersi presso la Sala del Consiglio il 31 gennaio 2011, dalle ore 14.00 alle ore 17.00.
L’organizzazione di tale incontro ha suscitato l’interesse anche dell’Ordine dei Dottori
Commercialisti, con la quale Istituzione sarebbe possibile condividere l’organizzazione
dell’evento stesso. Alla stregua del programma
sinora ipotizzato, è probabile che possa prendere parte alla manifestazione lo stesso Ambasciatore di Germania, Dott. M. Gerdts, nel
mentre hanno già espresso la loro adesione
(come Relatori) l’Avv. Robert Rudek (Avvocato e Rechtsanwalt), l’Avv. Paola Nardini (Console di Germania e Rappresentante della Camera di Commercio Italo-Germanica) nonchè
il Dott. Daniel Sailer (Commercialista di Francoforte e Vice Presidente della Camera di
Commercio Italiana per la Germania).
Il Consigliere Graziani chiede, dunque,
che il Consiglio approvi l’iniziativa, da tenersi
–ove possibile- in condivisione con il locale
Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti
Contabili, concedendo l’uso dell’Aula e attribuendo all’evento n. 3 (tre) crediti formativi.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Graziani riferisce di avere
partecipato, in sostituzione del Presidente e in
rappresentanza del Consiglio, in data 19 dicembre scorso, a Roma, al Concerto di Natale
della Banda Musicale della Polizia di Stato. La
cerimonia ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Lazio, del Sindaco di
Roma, del Prefetto di Roma e del Questore di
Roma.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Barbantini riferisce di essere stato presente agli Auguri di Natale scambiati al Tribunale Amministrativo Regionale
per il Lazio portando il saluto del Consiglio.
Il Consiglio prende atto.
- Il Consigliere Cipollone intende congratularsi con il Presidente, in particolare, e con i
Consiglieri che sono stati presenti alla Cerimonia di conferimento delle medaglie, svoltasi sabato scorso, organizzata in modo splendido, dipanatasi con ordine e rapidità. Fa rilevare di aver già scritto il suo editoriale sul Centenario della presenza del Consiglio nel Palazzo
di Giustizia.
Il Consigliere Rossi si associa e si congratula, altresì, con il Consigliere Tesoriere, per
l’organizzazione della cena di gala della domenica successiva alla Cerimonia.
Il Consigliere Segretario esprime anch’egli
il proprio compiacimento per i due eventi,
dispiacendosi solo del fatto che alla Cerimonia solenne del sabato mattina il Consiglio
non era al completo. Esprime la propria gratitudine al personale del Primo Dipartimento,
che con estrema professionalità e dedizione ha
consentito l’ottima riuscita della Cerimonia
stessa.
Il Presidente si associa a quanto detto,
ringraziando i Consiglieri che, peraltro, per la
cena di gala si sono mantenuti nei limiti degli
inviti loro consentiti.
Il Consigliere Nesta riferisce che il Prof.
Stella Richter lo ha incaricato di porgere i più
sentiti ringraziamenti all’intero Consiglio per
la magistrale organizzazione sia della Cerimonia e sia della cena di gala.
Il Consiglio prende atto.
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
Certificati di compimento della pratica
forense
(n.1)
Pratiche disciplinari
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Barbantini relaziona sulle
pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui
nulla-osta al trasferimento e sui certificati di
compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.11)
Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco
speciale “Professori Universitari”
(n.1)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.2)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.26)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.1)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.5)
Iscrizioni nel Registro dei PraticantiAvvocati
abilitati
(n.1)
- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono state distribuite a tutti i Consiglieri le
bozze dei provvedimenti di archiviazione e di
apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza.
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere comunica che è
in corso l’organizzazione della festa del Centenario della sede del Consiglio che si terrà
insieme alla stessa Corte di Cassazione, con la
cui Commissione di Manutenzione ha preso
accordi per un evento in sinergia.
Il Consigliere Barbantini propone che sia
emesso un francobollo commemorativo per
l’evento e chiede che si prendano accordi con
l’Ufficio filatelico.
Il Consiglio prende atto e conferma la
delega al Consigliere Tesoriere e al Consigliere
Cipollone, autorizzando il Consigliere Barbantini a prendere gli accordi da lui proposti.
Comunicazioni del Presidente
- Il Presidente comunica che la prossima
riunione del Consiglio si terrà il giorno 30
dicembre p.v. alle ore 10.00 e che la prima
dell’anno nuovo si terrà il 5 gennaio 2011 alle
ore 15.30.
Il Consiglio prende atto.
Pareri su note di onorari
Abilitazioni
(n.11)
Parere n. (omissis) – Avv. (omissis)
Revoche abilitazioni per decorrenza
termini
(n.13)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.10)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.2)
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- Si dà atto che nel corso dell’adunanza
sono stati espressi 39 pareri su note di onorari.
ADUNANZA DEL 30 DICEMBRE 2010
All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Alessandro Cassiani, il Consigliere
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri
Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio,
Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati;
iscrizioni nel Registro dei Praticanti;
abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il
trasferimento; certificati di compiuta
pratica
- Il Consigliere Nesta relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nullaosta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera
quanto segue.
Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati
(n.10)
Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo
ordinario
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo per decesso
(n.1)
Cancellazioni dall’Albo a domanda
(n.27)
Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.1)
Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.2)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti
Avvocati
(n.4)
Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati
abilitati
(n.1)
Abilitazioni
(n.4)
Cancellazioni dal Registro dei Praticanti
Avvocati a domanda
(n.9)
Nulla-osta al trasferimento di praticanti
avvocati
(n.1)
Ammissione in via provvisoria e
temporanea al patrocinio a spese dello
Stato
- Su relazione del Consigliere Fasciotti
vengono ammessi al patrocinio a spese dello
Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126
D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non
ammessi al patrocinio a spese dello Stato.
a cura di Rodolfo Murra
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FORMAZIONE CONTINUA
Formazione professionale continua:
accreditamento di eventi/attività formative
Il Consiglio, nell’adunanza del 9 settembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 45 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 16 settembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 45 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 23 settembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 47 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 30 settembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 10 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 7 ottobre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 30 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 14 ottobre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 46 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 21 ottobre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 68 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 28 ottobre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 56 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 4 novembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 14 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza dell’ 11 novembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 22 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
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FORMAZIONE CONTINUA
Il Consiglio, nell’adunanza del 18 novembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 26 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Dal verbale dell’adunanza del 18 novembre 2010
- Il Consiglio, dopo ampia discussione, su proposta del Consigliere Nesta, delibera che
i nominativi dei Colleghi, partecipanti ai Convegni attributivi di crediti formativi (sempre
che vi sia in Aula posto a sedere) e non rientranti nel numero programmato per la
prenotazione via internet, siano inseriti, a loro richiesta, in un apposito e separato elenco,
ai fini della successiva valutazione da parte del Consiglio per l’eventuale attribuzione dei
crediti formativi. Tale elenco sarà predisposto a cura del personale dipendente presente in
Aula, seguendo rigorosamente le indicazioni dei Consiglieri che hanno organizzato il
Convegno.
Il Consigliere Cerè, non condivide quanto proposto dal Consigliere Nesta, sulla
questione esprime perplessità e chiede che il Consiglio rinvii l’argomento alla prossima
adunanza per meglio concertare eventuali modifiche al regolamento e che le stesse siano
meglio valutate: pertanto esprime il proprio voto contrario.
Il Consiglio approva la proposta del Consigliere Nesta.
La presente delibera costituisce revoca di ogni precedente delibera difforme ed è
immediatamente esecutiva.
Il Consiglio, nell’adunanza del 23 novembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 23 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 30 novembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 32 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 9 dicembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 34 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 16 dicembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali13 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
Il Consiglio, nell’adunanza del 23 dicembre 2010, su proposta del Consigliere Rossi,
procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle
quali 13 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine.
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FORMAZIONE CONTINUA
Dal verbale dell’adunanza del 23 dicembre 2010
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla segnalazione del Signor Armando Pulcini in
ordine alla valutazione che il Consiglio sarebbe tenuto ad effettuare in relazione ad una serie
di Convegni (in n. di 9) nei quali sono stati presenti un gruppo di Colleghi non risultati
prenotati ma che hanno partecipato in quanto vi erano posti a sedere liberi e che hanno
attestato la loro presenza in apposito foglio di presenza.
Il Consiglio, ritenuto che a valle della propria deliberazione del 18 novembre 2010 non
occorre più che il partecipante al corso si sia prenotato, a condizione che sussistano in Aula,
dopo l’ingresso dei soggetti legittimati, ancora dei posti a sedere; osservato che i dipendenti
del Centro Studi debbono consentire che i prenotati accedano all’Aula, subordinatamente
all’esistenza di posti a sedere residuati dopo l’ingresso degli aventi diritto, avendo cura di farli
firmare in entrata e poi in uscita su apposito foglio presenze (ove non intendano acquisirne
con il lettore ottico direttamente il codice a barre riportato sul tesserino).
Considerato che il Consiglio non intende esprimere alcuna “valutazione” sulla presenza
dei Colleghi partecipanti agli eventi formativi, in ordine al loro diritto all’acquisizione dei
relativi crediti, ove abbiano preso parte all’evento stesso in presenza delle condizioni sopra
esposte;
delibera
in via di interpretazione autentica della citata deliberazione del 18 novembre 2010, che non
compete al Consiglio alcuna valutazione caso per caso, stante l’automatica attribuzione dei
crediti formativi in presenza delle condizioni di cui alla delibera medesima.
a cura di Livia Rossi
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PARERI DEONTOLOGICI
Adunanza del 16 settembre 2010
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis) e Avv. (omissis)
- Gli Avv.ti (omissis) e (omissis) hanno formulato richiesta di parere deontologico,
pervenuta l’8 aprile 2010, in merito al seguente quesito: “Ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 n.
3 del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 è da considerarsi condizione di annullabilità del mandato conferito
all’avvocato da parte dell’assistito la mancanza di informazione diretta a controparte?”.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che l’art. 4 n. 3 del suddetto decreto legislativo (Attuazione dell’art. 60 della Legge 18
giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie
civili e commerciali) recita: “All’atto del conferimento dell’incarico, l’avvocato è tenuto a informare
l’assistito della possibilità di avvalersi del procedimento di mediazione disciplinato dal presente decreto
e delle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 17 e 20. L’avvocato informa altresì l’assistito dei casi in
cui l’esperimento del procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda
giudiziale. L’informazione deve essere fornita chiaramente e per iscritto. In caso di violazione degli
obblighi di informazione, il contratto tra l’avvocato e l’assistito è annullabile. Il documento che
contiene l’informazione è sottoscritto dall’assistito e deve essere allegato all’atto introduttivo dell’eventuale giudizio. Il giudice che verifica la mancata allegazione del documento, se non provvede ai sensi
dell’articolo 5, comma 1, informa la parte della facoltà di chiedere la mediazione.”;
- che detto art. 5, comma 1, dispone: “[Omissis] L’esperimento del procedimento di
mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale. L’improcedibilità deve essere
eccepita dal convenuto, a pena di decadenza, o rilevata d’ufficio dal giudice, non oltre la prima
udienza. Il giudice ove rilevi che la mediazione è già iniziata, ma non si è conclusa, fissa la successiva
udienza dopo la scadenza del termine di cui all’articolo 6. Allo stesso modo provvede quando la
mediazione non è stata esperita, assegnando contestualmente alle parti il termine di quindici giorni per
la presentazione della domanda di mediazione. Il presente comma non si applica alle azioni previste
dagli articoli 37, 140 e 140-bis del codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005,
n. 206 e successive modificazioni.”;
- che il Consiglio Nazionale Forense, con circolare n. 11-C-2010, ha precisato, tra l’altro,
che:
- “l’informazione dovrà essere fornita tanto alla parte attrice che a quella convenuta”;
- “il documento che contiene l’informazione deve essere sottoscritto dall’assistito e deve essere
allegato all’atto introduttivo del giudizio”;
- che la parte convenuta perviene, quindi, a conoscenza della informativa attraverso la
notificazione dell’atto di citazione;
- che, in tal caso, in assenza di violazione degli obblighi di informazione, non può avere
luogo l’annullabilità del contratto d’opera concluso tra l’avvocato e il proprio assistito attore,
così come, ovviamente, quando l’avvocato di controparte, in adempimento di analogo
obbligo informativo, avrà perfezionato il mandato ricevuto, all’atto del conferimento
dell’incarico, da parte del suo cliente convenuto,
ritiene
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PARERI DEONTOLOGICI
che, alla luce di quanto sopra rappresentato, gli Avv.ti (omissis) e (omissis) possano trovare
adeguata e satisfattiva risposta in merito al quesito formulato.
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha chiesto in data 10 giugno 2010, un parere in materia deontologica
per sapere se può partecipare sino alla fine del mese di luglio 2010 ad una rubrica radiofonica.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
ritiene
che nessun parere preventivo del Consiglio è previsto dal Codice Deontologico Forense ai
richiesti fini e dichiara la domanda inammissibile.
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis)
- Vista la richiesta di parere deontologico depositata in data 25 giugno 2010 dall’Avv.
(omissis);
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che l’istante chiede un parere in merito alla possibile rilevanza deontologica della
condotta tenuta da un avvocato che assiste la propria controparte in un giudizio di
separazione personale;
- che il Consiglio non può esprimere valutazioni in ordine a fattispecie concrete sulle
quali potrebbe essere chiamato a giudicare in altra sede;
dichiara
inammissibile la domanda.
Adunanza del 30 settembre 2010
- L’Avv. (omissis) ha avanzato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 23
marzo 2010, con riferimento alla vicenda di seguito descritta: ha riferito di esser stato
avvisato telefonicamente e a mezzo fax dai Carabinieri di Roma i quali gli comunicavano
l’avvenuta nomina fiduciaria effettuata da alcuni cittadini di nazionalità romena, dopo
essere stati tratti in arresto. Gli stessi Carabinieri lo informavano che la mattina successiva
non si sarebbe tenuto il processo per direttissima e che gli arrestati sarebbero stati processati
in seguito.
Il giorno successivo, mentre era ancora in attesa di ricevere la notifica dell’avviso di
fissazione del processo per direttissima, l’istante si recava in carcere per far visita ai propri
assistiti e apprendeva che il giudizio direttissimo si era (invece) svolto il giorno precedente.
Apprendeva, inoltre, che stante la sua assenza, il Tribunale aveva nominato un difensore di
ufficio ai sensi dell’art. 97 co. 4° c.p.p.
A seguito di un ulteriore accertamento appurava, inoltre, che l’avvocato di ufficio
nominato all’udienza di convalida dell’arresto, era stato nominato “di fiducia” dagli
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08/02/2011, 17.06
PARERI DEONTOLOGICI
imputati – non specificando se con revoca o meno dell’istante, aveva omesso di dargliene
comunicazione.
In ragione di quanto rappresentato, l’Avv. (omissis) ha avanzato domanda di parere al
fine di ottenere chiarimenti in ordine alla condotta adottata dal difensore subentrato nella
difesa.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
osserva
- la materia di cui al presente parere è regolamentata dal Codice di Procedura Penale (art.
97).
Lo scopo della norma ora citata, è quello di regolamentare le condotte che l’Autorità
Giudiziaria deve adottare ove debba giudicare un imputato privo del difensore (seppur
nominato).
Superato l’aspetto procedurale e venendo a quello deontologico, è opportuno precisare
che la materia in questione è interessata da un duplice aspetto: da un lato il disposto dell’art.
22 Codice Deontologico Forense che regolamenta il “Rapporto di colleganza” e dall’art. 23
del Codice Deontologico Forense che disciplina il “Rapporto di colleganza e dovere di difesa
nel processo”. La materia in questione è molto chiara e stabilisce i limiti, anzi le regole che
il difensore nominato in un secondo tempo, deve sempre adottare al momento del subentro
nel mandato difensivo. Altro aspetto è quello regolamentato dall’art. 19 del Codice
Deontologico Forense in luogo del “Divieto di accaparramento della clientela” a cui deve
essere affiancata per completezza, anche la materia prevista dall’art. 5 del Codice Deontologico Forense, ovvero al riguardo della “Dignità e decoro dell’Avvocato”.
Con riferimento al caso di specie, è sempre opportuno che tra i difensori debba esserci
lo scambio di informazioni e comunicazioni, relative alle scelte adottate dai propri assistiti.
È in ragione dello spirito di colleganza che i due professionisti devono gestire le comunicazioni relative alla evoluzione o meno dei rapporti tra parte e avvocato.
Tanto premesso, tuttavia, si
ritiene
che, secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio, non è possibile esprimere
giudizi in ordine alla condotta attuata e descritta –e non documentata in maniera completa–
poichè gli stessi potrebbero essere ritenuti come pareri preventivi in ordine alla rilevanza
deontologica di comportamenti posti in essere dai propri iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto proprio di esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato
a pronunciarsi.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- Con riferimento alla richiesta di parere deontologico avanzata dall’Avv. (omissis) in
data 8 giugno 2010 e con la quale la stessa è a richiedere delucidazioni in ordine al
comportamento da adottare nel caso in cui, dovendo redigere un atto di opposizione tardiva
al decreto ingiuntivo a difesa di un proprio cliente –il quale ha asserito di non aver mai
ricevuto l’atto, limitandosi a confermare di aver ricevuto il solo atto di precetto– si era rivolta
al Collega, di parte avversa, chiedendo e ottenendo dallo stesso l’invio di copia del decreto
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e della relata di notificazione; la Collega chiede se possa o meno, utilizzare detta documentazione per predisporre l’atto difensivo, senza incorrere in sanzioni disciplinari, in quanto
essa le fornisce ulteriori spunti per la redazione del proprio atto,
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che sia precipuo dovere del professionista tutelare il proprio cliente;
- che nel caso di specie, i documenti richiesti al Collega di controparte sarebbero stati,
comunque, reperibili nel fascicolo di parte depositato in cancelleria,
ritiene
che, alla luce di quanto unilateralmente innanzi esposto, non ravvisa violazioni al Codice
Deontologico Forense, ove il difensore utilizzi documentazione, fornita dal Collega di
controparte, che peraltro, poteva reperire, in quanto presente, nel fascicolo di parte già
depositato in cancelleria; anzi, esorta a detto utilizzo la Collega richiedente, in quanto,
grazie a detta documentazione potrà meglio adempiere al proprio precipuo compito di
difesa del proprio assistito, che nel caso di mancato utilizzo, violerebbe, incorrendo in
violazione disciplinare.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
L’Avv. (omissis) riferisce, con nota pervenuta in data 15 giugno 2010, di aver ricevuto
mandato da un CTU (Tizio) avente ad oggetto il recupero coatto nei confronti di (Caio) di
quanto liquidato dall’Autorità Giudiziaria in un procedimento civile pendente tra il
predetto (Caio) e (Sempronio).
In adempimento all’incarico, l’Avv. (omissis) notificava a (Caio) il provvedimento in
forma esecutiva con pedissequo precetto e (Caio) provvedeva al pagamento di quanto
dovuto al CTU (Tizio).
Successivamente, (Caio) si rivolgeva all’Avv. (omissis) per essere da questi assistito e
rappresentato nel medesimo procedimento pendente contro (Sempronio).
Ciò premesso, l’Avv. (omissis) chiede al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
di emettere un parere sulla seguente questione: “Se un avvocato incaricato da un CTU per
il recupero del compenso liquidato nel corso di un giudizio civile e posto a carico di una delle
parti, commetta o meno violazione deontologica qualora, successivamente all’avvenuto
pagamento di quanto dovuto al CTU, accetti il patrocinio di tale parte nell’ambito dello
stesso giudizio”.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
Considerato che:
- l’art. 37 del Codice Deontologico Forense impone all’avvocato l’obbligo di astenersi dal
prestare attività professionale quando questa determini un conflitto di interessi di un proprio
assistito o interferisca con lo svolgimento di altro incarico anche non professionale (regola
deontologica) e che sussiste conflitto di interessi non solo quando l’espletamento di un
nuovo mandato determini la violazione del segreto sulle informazioni fornite da altro
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assistito ovvero quando la conoscenza degli affari di una parte possa avvantaggiare
ingiustamente un altro assistito, ma anche quando lo svolgimento di un precedente mandato
limiti l’indipendenza dello svolgimento di un nuovo incarico (I canone complementare);
ritenuto che
il CTU, nel procedimento in cui è nominato, riveste il ruolo di ausiliario del Giudice ai sensi
degli artt. 61 e ss. del c.p.c., e che il suo incarico non può ritenersi esaurito con l’emissione
del decreto di liquidazione del compenso con consequenziale pagamento, potendo essere
chiamato dal Giudice ad integrare e/o precisare il proprio elaborato in corso di causa
ritiene
che l’avvocato che abbia svolto il mandato ricevuto da un CTU per il recupero del compenso
liquidato nel corso di un giudizio civile debba astenersi dall’accettare il patrocinio delle parti
del medesimo giudizio in cui il CTU assistito sta svolgendo la propria funzione.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 27
maggio 2010, in merito alla possibilità di pubblicare sulla bacheca on line di una società un
“annuncio” rivolto a “tutti i dipendenti e collaboratori della Società ...” contenente una
proposta di sue prestazioni professionali.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che l’art. 17 del Codice Deontologico Forense prevede che il contenuto e la forma
dell’informazione debbano essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della
collettività e che debbano rispondere ai criteri di trasparenza e veridicità. L’informazione
stessa, inoltre, non dovrà assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa,
comparativa.
Venendo più specificamente all’oggetto del quesito proposto, va osservato come lo stesso
non attenga tanto al contenuto del messaggio informativo sulle caratteristiche dell’attività
professionale offerta, quanto alla possibilità di acquisire, tramite il messaggio stesso, nuova
clientela.
A tale proposito va osservato che il Codice Deontologico Forense, così come riformato,
ha spostato il canone II della precedente formulazione dell’art. 17 (che prevede il divieto di
offrire, sia direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al
domicilio degli utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale, in luoghi
pubblici o aperti al pubblico) inserendolo nell’art. 19 che concerne il divieto di accaparramento della clientela.
Non va dunque confusa la possibilità di offrire informazioni sulla propria attività
professionale con quella di offrire le proprie prestazioni in luoghi collettivi.
Si rammenta che il Consiglio può fornire solo pareri interpretativi delle norme
deontologiche e non anche consulenze preliminari ad eventuali comportamenti non
corrispondenti al dettato deontologico.
Premesso quanto sopra,
ritiene
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che, allo stato, la richiesta dell’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e satisfattiva risposta in
ordine a quanto sopra rappresentato.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- Vista la richiesta formulata dall’Avv. (omissis), con istanza pervenuta in data 31 maggio
2010,
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
- Vista la richiesta di parere formulata in ordine alla utilizzabilità nella propria carta
intestata la dicitura “conciliatore professionista”;
Premesso
- che, è divenuto costume fare riferimento al conciliatore utilizzando promiscuamente
anche il termine di mediatore e, pertanto, al fine di una disamina della questione posta al
Consiglio, non essendo stato specificato nel quesito a quale tipo di conciliazione si riferisca,
si ritiene utile fare riferimento:
a) al D.M. 23 luglio 2004, n. 222 che ha approvato il Regolamento recante la
determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione nonchè di tenuta del Registro degli
Organismi di Conciliazione di cui all’articolo 38 del Decreto Legislativo 17 gennaio 2003,
n. 5;
a) all’art. 155 sexies del Codice Civile (introdotto con la L. 8 febbraio 2006 n. 54) ove
è riportato che i coniugi possano avvalersi di esperti per raggiungere un accordo;
b) al Decreto Legislativo 4 marzo 2010, n. 28 che ha introdotto la mediazione finalizzata
alla conciliazione delle controversie civili e commerciali di cui alla delega conferita al
Governo dalla Legge n. 69 del 2009 in materia di processo civile, che riforma la disciplina
della mediazione finalizzata alla conciliazione, con obiettivi di deflazione dei processi e
diffusione della cultura del ricorso a soluzioni alternative.
osservato
1) che l’art. 3 del D.M. n. 222/2004 indica che presso il Ministero della Giustizia è
istituito il registro degli Organismi deputati a gestire i tentativi di conciliazione, i quali
devono allegare alla domanda i nominativi dei conciliatori che aderiscono all’Ente;
2) che, gli esperti di cui all’art. 155 sexies Codice Civile possono o meno far parte di
Organismi però, allo stato, manca una legislazione che definisca in Italia la figura del
mediatore familiare, e che gli riservi la trattazione della delicata materia;
3) che, in riferimento al D.Lgs. n. 28/2010, lo stesso provvedimento, fintanto che non
venga emanato il decreto di attuazione da parte del Ministero della Giustizia, rimanda alle
norme del D.M. n. 222/2004;
ritenuto
che, uno dei titoli validi per esercitare la funzione di conciliatore, così come indicato dal
D.M., è l’iscrizione all’Albo degli Avvocati e, quindi lo svolgimento della professione
forense, non essendo previsto alcun Albo professionale dei Conciliatori,
esprime
parere nel senso di ravvisare elementi ostativi all’utilizzo della qualifica “conciliatore
professionista”.
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Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
Vista la richiesta formulata dall’Avv. (omissis), con istanza pervenuta in data 3 giugno
2010,
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
- Vista la richiesta di parere formulata in ordine alla possibilità di agire in giudizio nei
confronti di società, dallo stesso partecipate ed assistite, al solo fine di tutelare i propri diritti
scaturenti dalla qualità di socio;
Premesso
- che la fattispecie di cui al parere coinvolge il canone 35 del Codice Deontologico
Forense omettendo il riferimento all’art. 24 della Costituzione
rilevato
1) che, l’istante ha dedotto di aver rimesso i mandati;
2) che, intende agire in giudizio contro la precedente assistita non per incarico ricevuto
da altri soggetti, ma per la tutela di un proprio diritto derivante dalla qualità di socio della
ex cliente;
esprime
parere favorevole a che il professionista possa agire in giudizio per la tutela di un proprio
diritto personale con l’assistenza preferibilmente di altro legale.
Pratica n. (omissis) – Avv.ti (omissis)
Gli Avvocati (omissis) hanno formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in
data 8 settembre 2010, in merito ai seguenti quesiti:
- se sia “possibile consegnare alla nostra assistita, […], che ne ha fatto richiesta, copia delle
conclusioni congiunte sottoscritte dalle parti, ancora in nostro possesso”;
- se sia “possibile depositare [in giudizio] le conclusioni congiunte sottoscritte dalle parti,
certamente evidenziando la revoca [successiva] del consenso [di una delle stesse].
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
- che non sussiste alcun divieto deontologico circa il rilascio, a mezzo dell’avvocato e in
favore del proprio cliente, di atti contenenti accordi, concernenti condizioni per la soluzione
bonaria di cessazione degli effetti civili del matrimonio raggiunta in un primo momento ma,
successivamente, revocata da un solo soggetto, sottoscritti dalle parti interessate, e non in
loro possesso, attesa la conoscenza delle medesime in merito al contenuto degli stessi
elaborati;
- che l’art. 28 del codice deontologico forense, I canone complementare, stabilisce che
“E’ producibile la corrispondenza intercorsa tra colleghi quando sia stato perfezionato un
accordo, di cui la stessa corrispondenza costituisca attuazione”;
- che il termine “corrispondenza” può intendersi comprensivo di ogni scritto apposto sia
su missive, sia su atti, in ordine ai quali non può escludersi, nel caso specifico, l’intervento
collegiale di assistenza dei rispettivi avvocati delle parti;
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- che in caso di mancato perfezionamento di un accordo è naturalmente ragionevole
interpretare negativamente la producibilità o il riferimento in giudizio degli atti in argomento;
- che la soluzione della questione impone altresì il richiamo ai doveri di lealtà e
correttezza contemplati dall’art. 6 del Codice Deontologico Forense, i cui termini si
riferiscono essenzialmente all’attività processuale con relazione all’art. 88 c.p.c., nonchè
all’art. 105.4 c.p.p., disponendo che l’autorità giudiziaria debba riferire al Consiglio
dell’Ordine ogni fatto che costituisca violazione di tali doveri, e, infine, all’orientamento
specifico della giurisprudenza della Corte di Cassazione e del Consiglio Nazionale Forense,
ritiene
che gli Avvocati (omissis) possano trovare adeguata e satisfattiva risposta in merito alla
richiesta di parere avanzata.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha avanzato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 23
giugno 2010, circa l’esistenza o meno di una obbligazione solidale dell’avvocato, con la parte
processualmente difesa, riguardo alle imposte di registro, o altro tributo, connesso ai
procedimenti patrocinati.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
osserva
- che la materia della deontologia forense, secondo una delle definizioni più acclarate,
consiste nel complesso di regole di condotta riferite variamente al diritto, all’etica e alla prassi
forense, che devono essere rispettate nell’attività professionale;
- che, quindi, il parere richiesto non afferisce alla suddetta materia, ma verte in tema di
diritto civile e tributario;
Tanto premesso tuttavia
ritiene
non sussistente alcuna norma dalla quale si evinca una obbligazione solidale dell’avvocato,
con la parte processualmente difesa, riguardo alle imposte di registro, o altro tributo,
connesso ai procedimenti patrocinati.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 22 luglio
2010, riguardo alle seguenti questioni.
Premettendo in fatto di essere iscritto, dal maggio scorso, presso il Colegio de Abogados di
Madrid e dall’8 luglio scorso anche nella sezione speciale dell’Albo degli Avvocati di Roma
prevista dal D.Lgs. 96/2001, l’istante chiede di conoscere:
1. in ordine al titolo professionale da utilizzare sulla propria carta intestata e sugli atti
giudiziari, se sia corretta la dicitura “Avv. (omissis) iscritto nell’Albo Speciale di cui al D.Lgs
96/2001";
2. se sia possibile all’istante patrocinare in piena autonomia, senza la necessità di essere
affiancato materialmente da un avvocato locale, seppure operando d’intesa con questi;
3. se possa iscriversi all’Albo (rectius: elenco) dei difensori d’ufficio, avendo frequentato
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un corso di formazione e avendo acquisito specifica competenza durante la pratica forense.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione
Deontologica;
- Rilevato che:
1.a.) il D.Lgs. 2 febbraio 2001 n. 96 (attuativo della direttiva 98/5/CE volta a facilitare
l’esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello
in cui è stata acquisita la qualifica professionale) ha distinto la figura dell’avvocato “stabilito”
da quello “integrato”, ove il primo è il cittadino di uno degli Stati membri dell’Unione
europea che eserciti stabilmente in Italia la professione di avvocato con il titolo professionale
di origine e che sia iscritto nell’apposita sezione speciale dell’Albo degli Avvocati, mentre
il secondo è il cittadino di uno degli Stati membri dell’Unione europea che abbia acquisito
il diritto di utilizzare in Italia il titolo di avvocato;
1.b.) l’art. 7, commi 1 e 2, del predetto D.Lgs. stabilisce espressamente che “nell’esercizio
della professione l’avvocato stabilito è tenuto a fare uso del titolo professionale di origine,
indicato per intero nella lingua o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro di origine,
in modo comprensibile e tale da evitare confusione con il titolo di avvocato. All’indicazione
del titolo professionale l’avvocato stabilito è tenuto ad aggiungere l’iscrizione presso
l’organizzazione professionale ovvero la denominazione della giurisdizione presso la quale
è ammesso a patrocinare nello Stato membro di origine”;
1.c.) nella fattispecie, per titolo professionale di origine deve intendersi quello di
“Abogado” (ovvero “Advocat”, “Avogado”, “Abokatu”) [artt. 2 e 3 del cit. D.Lgs.];
1.d.) ferma restando la diversa normativa relativa al riconoscimento delle qualifiche
professionali (come disciplinata dal D.Lgs. 206/2007), l’avvocato stabilito -che sia stato
dispensato dalla prova attitudinale e concorrendo le altre condizioni previste dalle disposizioni in materia di ordinamento forense- può iscriversi nell’Albo degli Avvocati e per
l’effetto esercitare la professione con il titolo di avvocato, dopo almeno tre anni di esercizio
effettivo e regolare [art. 12 del cit. D.Lgs.];
1.e.) l’utilizzo del titolo professionale di origine (i.e. Abogado) è posto a tutela anche della
corretta informazione dei consumatori, permettendo di distinguere gli avvocati stabiliti
dagli avvocati dello Stato membro ospitante che esercitano con il titolo professionale
rilasciato da quest’ultimo, come espresso nella direttiva 98/5/CE [preambolo, punto 9];
1.f.) più chiaramente l’art. 4, co. 1, della citata direttiva impone all’avvocato che esercita
nello Stato membro ospitante di utilizzare il proprio titolo professionale di origine, che deve
essere indicato nella lingua o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro di origine,
comunque in modo comprensibile e tale da evitare confusioni con il titolo professionale
dello Stato membro ospitante;
1.g.) l’art. 17 bis del Codice Deontologico Forense dispone, tra l’altro, che “L’avvocato
che intende dare informazione sulla propria attività professionale deve indicare: ... il titolo
professionale che consente all’avvocato straniero l’esercizio in Italia, o che consenta
all’avvocato italiano l’esercizio all’estero, della professione di avvocato in conformità delle
direttive comunitarie”;
1.h.) costituisce illecito disciplinare l’uso di un titolo professionale non conseguito
[canone 21.I Codice Deontologico Forense];
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2.a.) gli artt. 8 e 10 del citato D.Lgs. dispongono che, nello svolgere l’attività giudiziale,
l’avvocato stabilito debba agire di intesa con un professionista dello Stato ospitante abilitato
a esercitare la professione con il titolo di avvocato, non sussistendo invece alcuna limitazione
rispetto all’attività stragiudiziale;
2.b.) la predetta intesa deve risultare da scrittura privata autenticata o da dichiarazione
resa da entrambi gli avvocati al giudice adito o all’autorità procedente, anteriormente alla
costituzione della parte rappresentata ovvero al primo atto di difesa dell’assistito [art. 8, co.
2, del cit. D.Lgs.];
2.c.) la funzione del professionista regolarmente abilitato con il quale l’avvocato stabilito
deve agire di intesa è quella di assicurare i rapporti con l’autorità adita o procedente e nei
confronti della medesima è responsabile dell’osservanza dei doveri imposti dalle norme
vigenti ai difensori;
2.d.) la relazione illustrativa al sopra citato D.Lgs. 96/2001 negava la necessità della
presenza di entrambi gli avvocati, neppure per gli atti difensivi di maggiore rilevanza,
rimettendo a costoro, nell’esercizio della loro autonomia professionale e nel rispetto delle
norme deontologiche vigenti in Italia, le modalità di cooperazione adeguate al mandato
conferito dal cliente;
2.e.) deve tuttavia segnalarsi la continua evoluzione giurisprudenziale comunitaria
sull’argomento, nonchè l’esplicito disconoscimento della possibilità, da parte dell’avvocato
stabilito, di “sostituire l’avvocato con cui agisce di concerto ai sensi dell’art. 5, par. 3 della
direttiva (98/5 CE), dal momento che una simile sostituzione priverebbe di utilità detta
disposizione” (Risposta della Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo del 26
settembre 2008 – petizione 0637/2007);
2.f.) del resto, in via generale e prescindendo dalla specifica situazione prospettata
dall’istante, la figura dell’avvocato stabilito non può reputarsi equivalente o assimilabile sic
et simpliciter a quella del professionista regolarmente iscritto all’Albo, ove solo si consideri
l’interesse pubblico al corretto esercizio dell’attività forense e la necessità di distinguere la
legittima libertà di circolazione dei lavoratori e dei servizi (c.d. interpenetrazione economica
e sociale) dall’abuso del diritto comunitario per il surrettizio riconoscimento del titolo
professionale (sul punto si veda il parere dell’Avv. Raffaele Izzo al Consiglio Nazionale
Forense in data 11 maggio 2010);
3.a.) il vigente Regolamento della difesa di ufficio del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma stabilisce che, per l’iscrizione nell’elenco degli Iscritti negli Albi e
disponibili ad assumere le difese di ufficio ai sensi dell’art. 29 disp. att. c.p.p., è necessario
il conseguimento di attestazione di idoneità rilasciata dall’Ordine Forense (di appartenenza)
al termine della frequenza di corso di aggiornamento professionale della durata biennale;
3.b.) i difensori, possono, inoltre, essere iscritti nell’elenco, a prescindere dalla frequenza
del corso di aggiornamento, dimostrando di aver esercitato la professione in sede penale per
almeno due anni, mediante la produzione di documentazione attestante l’esercizio della
difesa, con esclusione delle sostituzioni per mero rinvio, ai sensi dell’art. 102 c.p.p. anche
congiunta con altro difensore, in almeno dieci procedimenti per anno;
3.c.) gli artt. 80 e 81 del D.P.R. 115/2002 in materia di spese di giustizia, condizionano
il beneficio del patrocinio a spese dello Stato alla’iscrizione degli avvocati negli elenchi
speciali previsti;
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3.d.) requisito per l’iscrizione in tali elenchi è –tra gli altri– l’iscrizione nell’Albo degli
Avvocati da almeno due anni (art. 81, co. 2, lett. c), del cit. D.P.R.);
3.d.) l’art. 76, co. 4 ter, del citato D.P.R. (aggiunto con la Legge di conversione n. 38/
2009, c.d. pacchetto sicurezza 2009) dispone che la persona offesa dai reati di cui agli articoli
609-bis, 609-quater e 609-octies del codice penale può essere ammessa al c.d. gratuito
patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito generalmente previsti;
3.e.) pertanto la parte eventualmente assistita da un avvocato stabilito nominato
difensore d’ufficio non potrebbe godere del patrocinio a spese dello Stato (sulla rilevanza,
anche costituzionale, della questione, si veda C.Cost., sentenza n. 106/2010);
3.f.) in ogni caso, allo stato, in assenza di coordinamento tra la disposizione dell’art. 8
del D.Lgs. 96/2001 e le disposizioni di rito sulla difesa di ufficio –istituto caratterizzato da
una natura pubblicistica– un’interpretazione costituzionalmente orientata non consente
un’equiparazione (recte: un riconoscimento automatico) del titolo professionale straniero a
quello richiesto dal nostro ordinamento.
Premesso quanto sopra
esprime parere
negativo alle questioni formulate dall’istante.
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 23 agosto
2010, in merito all’apertura del sito www.(omissis).it riguardante un corso per praticanti
avvocati via internet.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Avvocato Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica,
Premesso:
- che la regola deontologica dell’art. 17 del Codice Deontologico Forense “Informazioni
sull’attività professionale” –I comma prevede che l’avvocato può dare informazioni sulla
propria attività professionale nel rispetto dei criteri di trasparenza e veridicità;
- che in merito alla forma e alle modalità con cui devono essere fornite le informazioni,
la norma ordina il rispetto dei canoni della dignità e del decoro della professione –III commavietando, in ogni caso, che queste possano assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa, comparativa –IV comma;
- che è consentita, ma solamente con finalità non lucrativa, l’organizzazione e la
sponsorizzazione di seminari di studio, di corsi di formazione professionale e di convegni
in discipline attinenti alla professione forense da parte di avvocati o di società o di
associazioni di avvocati – I canone complementare;
Tuttavia, il professionista dovrà non solo osservare i generali principi di decoro, dignità
e diligenza professionale, ma anche rispettare l’art. 17 bis in materia di “Modalità dell’informazione”, che dovrà avvenire tassativamente per il tramite di siti web con domini propri e
direttamente riconducibili a sè, allo studio legale associato o alla società di avvocati alla quale
partecipa, previa comunicazione tempestiva al Consiglio dell’Ordine di appartenenza della
forma e del contenuto in cui è espresso –III comma;
- che in ragione della norma ora citata, il professionista viene ritenuto responsabile del
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contenuto del sito –IV comma; nel quale è fatto divieto di poter inserire riferimenti
commerciali e/o pubblicitari mediante l’indicazione diretta, tramite banner o pop-up di
alcun tipo –V comma;
Ritiene
che il professionista, può fornire informazioni sulla propria attività professionale, solamente
attenendosi ai canoni sopra richiamati, rispettando inoltre i doveri del decoro professionale
e del divieto di accaparramento di clientela.
Pratica n. (omissis) – Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 5 agosto
2010, in merito al comportamento di un collega che ha contattato telefonicamente dei suoi
clienti esprimendo giudizi completamente negativi sul suo operato professionale.
Per di più questo collega si è dichiarato iscritto al Foro di Salerno, invece, successivamente
è risultato essere iscritto nell’Albo di Nocera Inferiore.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Avvocato Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
- ritiene che, secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio, non è possibile
esprimere pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in
essere dai propri iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto di
esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 6
settembre 2010, in merito alla possibilità di affiggere, nei locali dell’androne condominiale
ove è situato lo studio, una targa professionale in ottone recante la seguente dicitura in
ideogrammi cinesi “Studio Legale Italia Cina – Si riceve su appuntamento dal lunedì al
venerdì dalle 14,30 alle 20,00”.
In calce alla targa, inoltre, verrebbe individuata con precisione l’ubicazione dello Studio
Legale con l’indicazione del piano e dell’interno.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
Premesso che la richiesta di parere in oggetto riguarda gli artt. 17 e 17 bis del Codice
Deontologico Forense e che, abrogato il comma 2 dell’art. 17 bis ed esauritosi l’annoso
problema della pubblicità dell’avvocato che è stato risolto in senso favorevole alla
liberalizzazione dell’informazione pubblicitaria, l’avvocato ha semplicemente l’obbligo di
conformarsi, comunque, ai principi generali delle norme deontologiche evitando comportamenti che violino i principi di dignità e decoro, nella tutela dell’affidamento dei terzi ed
evitando iniziative che evidenzino un tentativo di accaparramento della clientela in
violazione dell’art. 19 del Codice deontologico Forense.
Premesso, inoltre, che nell’istanza come formulata non si ravvisano violazioni deontologiche,
esprime
parere nel senso che nel caso in esame la richiesta dell’Avv. (omissis) possa essere favorevol-
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PARERI DEONTOLOGICI
mente accolta.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 10
settembre 2010, in merito alla possibilità di rendere dichiarazioni alla P.G., che agisce per
delega della Procura della Repubblica, in qualità di persona informata sui fatti in merito a
circostanze apprese in occasione dello svolgimento del mandato professionale.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
- che la regola deontologica dell’art. 58 del Codice Deontologico Forense “La testimonianza dell’avvocato” recita: “Per quanto possibile, l’avvocato deve astenersi dal deporre
come testimone su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e
inerente al mandato ricevuto”;
- che tale regola generale si riferisce sia ai processi penali (artt. 200, I comma, sub b, c.p.p.
–segreto professionale e 201 c.p.p. –segreto d’ufficio), sia ai processi civili (art. 249 c.p.c., che
richiama le disposizioni processuali penali), sia più genericamente “nei giudizi di qualunque
specie” (art. 13 R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578);
- che la regola generale deontologica dell’art. 9 “Dovere di segretezza e riservatezza”
recita: “E’ dovere oltre che diritto, primario e fondamentale dell’avvocato mantenere il
segreto sull’attività prestata e su tutte le informazioni a lui fornite dalla parte assistita o di cui
sia venuto a conoscenza in dipendenza”;
ritiene
che l’Avv. (omissis) abbia il dovere di astenersi dal deporre in relazione alle circostanze
apprese nell’esercizio della professione forense.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 13
settembre 2010, in merito alla possibilità di “inserire il [suo] nominativo all’interno di un
sito internet (di proprietà di terzi) che si occupa di fornire consulenze legali on line, [e] se
bisogna farsi preventivamente autorizzare dal Consiglio dell’Ordine.”
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi quale coordinatore della Commissione Deontologica;
Premesso:
- che la richiesta in oggetto interessa i seguenti articoli del Codice Deontologico Forense:
- Art. 5 “Dovere di probità, dignità e decoro”. Regola deontologica: “L’avvocato deve
ispirare la propria condotta all’osservanza dei doveri di probità, dignità e decoro”;
- Art. 6 “Doveri di lealtà e correttezza”. Regola deontologica: “L’avvocato deve svolgere
la propria attività professionale con lealtà e correttezza”;
- Art. 17 “Informazioni sull’attività professionale”. Regola deontologica, IV comma:
“Quanto alla forma e alle modalità, l’informazione deve rispettare la dignità e il decoro della
professione”;
- Art. 17/bis “Modalità dell’informazione”. Regola deontologica, I comma: “L’avvocato
che intende dare informazioni sulla propria attività professionale deve indicare: [punto 3]
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PARERI DEONTOLOGICI
“la sede principale di esercizio, le eventuali sedi secondarie ed i recapiti, con l’indicazione
di indirizzo, numeri telefonici, fax, e-mail e del sito web, se attivato; III comma: “L’avvocato
può utilizzare esclusivamente i siti web con domini propri e direttamente riconducibili a sè,
allo studio legale associato o alla società di avvocati alla quale partecipa, previa comunicazione tempestiva al Consiglio dell’Ordine di appartenenza della forma e del contenuto in
cui si è espresso”; IV comma: “L’avvocato è responsabile del contenuto del sito ... “;
- Art. 19 “Divieto di accaparramento di clientela. Regola deontologica: “E’ vietata ogni
condotta diretta all’acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori
o con modi non conformi alla correttezza e decoro” (periodo così modificato dal Consiglio
Nazionale Forense con delibera del 18 gennaio 2007).
- Che, pertanto, l’avvocato deve ispirarsi alle predette regole deontologiche nello
svolgimento della propria attività professionale, evitando comportamenti sconvenienti per
la professione forense, anche se spesso di difficile distinzione con la pubblicità del proprio
studio legale;
- che, quanto al necessario richiamo ai principi di dignità e decoro, come limite generale
dell’attività di informazione al pubblico, esso è contenuto nella legge professionale -R.D.L.
22 novembre 1933, n. 1578, art. 12- e costituisce il parametro normativo generale alla stregua
del quale deve essere valutata la condotta degli esercenti la professione forense;
- che spetta all’avvocato l’obbligo di vigilare su eventuali, possibili modifiche apportate
da terzi al testo originario sulla pubblicità istituzionale e informativa sul sito web con
dominio proprio riconducibile all’avvocato medesimo;
- che l’eventuale consulenza legale gratuita on line –attesa sia la fattispecie tipica delle
attività commerciali e imprenditoriali, laddove l’offerta economica assume rilevanza rispetto al bene da acquisire e al servizio da ricevere, sia la scorretta concorrenza fra Colleghi–
concretizza una lesione ai concetti di probità, dignità, decoro, lealtà e correttezza che
devono, quali doveri deontologici, incombere sul professionista avvocato,
ritiene
che la richiesta dell’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e satisfattiva risposta in merito a
quanto sopra rappresentato.
Adunanza dell’11 novembre 2010
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 5 marzo
2010, in merito alla possibilità o meno da parte del praticante avvocato abilitato di
patrocinare dinanzi al giudice di pace penale come parte civile in un giudizio in cui il valore
della domanda risarcitoria è superiore a euro 25.822,85.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
- che l’art. 7 della Legge 16 dicembre 1999 n. 479 recita: “I praticanti avvocati, dopo il
conseguimento dell’abilitazione al patrocinio, possono esercitare l’attività professionale ai
sensi dell’art. 8 del regio decreto legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, e successive modificazioni, nelle cause di
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competenza del giudice di pace e dinanzi al tribunale in composizione monocratica,
limitatamente:
a)negli affari civili:
1) alle cause, anche se relative a beni immobili, di valore non superiore a lire cinquanta
milioni”;
(omissis)
- che il Giudice di Pace di Firenze, con ordinanza del 27 luglio 2006, ha sollevato
questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 4, lettera a) del
Decreto Legislativo 28 agosto 2000, n. 241 (n. 274, art. 4 recante “Disposizioni sulla
competenza penale del giudice di pace”), coordinato con l’art. 74 del Codice di Procedura
Penale in relazione all’art. 7 del Codice di Procedura Civile, e in relazione agli artt. 3 e 25
della Costituzione, là ove permette la proposizione dell’azione civile nel giudizio penale [di
competenza del giudice di pace] oltre i limiti di competenza per valore dell’omologo giudice
civile;
- che la Corte Costituzionale, con ordinanza del 14 maggio 2008, n. 138 ha dichiarato
la manifesta infondatezza della questione di legittimità de qua in forza delle seguenti
considerazioni:
1) “il meccanismo procedurale che assicura il simultaneus processus, pur non essendo
oggetto di garanzia costituzionale, costituisce certamente una modalità processuale finalizzata all’economia dei giudizi e alla prevenzione del pericolo di giudicati contraddittori
(ordinanze n. 124 del 2005, n. 90 del 2002 e n. 398 del 2000);
2) la disciplina della costituzione di parte civile nel processo penale, anche in quello di
competenza del giudice di pace, risponde a precise esigenze di economia processuale,
pertanto, l’attribuzione in tali casi al giudice di pace di controversie che superano il valore
stabilito dall’art. 7 Cod. Proc. Civ. non può essere ritenuta irragionevole;
3) questa Corte ha ripetutamente affermato che, in materia di individuazione del giudice
competente, il legislatore gode di ampia discrezionalità con l’unico limite della ragionevolezza e che “non assume dunque rilievo la presunta maggiore o minore idoneità o
qualificazione che possa essere rivendicata o riconosciuta all’uno o all’altro organo della
giurisdizione” (sentenza n. 460 del 1994 e ordinanza n. 481 del 2002);
4) è principio consolidato nella giurisprudenza di questa Corte che la garanzia del giudice
naturale corrisponde a quella di giudice precostituito per legge e che tale principio “è
rispettato quando la regola di competenza sia prefissata rispetto all’insorgere della controversia e non è invece utilizzabile per sindacare la scelta del legislatore che si esprime nella
fissazione di quella regola” (ordinanza n. 193 del 2003);
ritiene
che, in dipendenza di quanto sopra rappresentato, l’Avv. (omissis), possa trovare adeguata
e satisfattiva risposta alla sua richiesta di parere.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 18
giugno 2010, in merito alla possibilità di far parte di un’associazione professionale
multidisciplinare con altri soggetti esercenti professioni non ordinistiche (come ad esempio
quella di psicopedagogista) e in merito alla denominazione che l’associazione dovrebbe
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PARERI DEONTOLOGICI
assumere.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che l’art. 1 della Legge 23 novembre 1939, n. 1815 prevede la possibilità di unirsi in
associazione per l’esercizio delle professioni o delle altre attività per cui sono abilitate o
autorizzate (c.d. associazioni “interprofessionali”) alle sole persone munite dei necessari
titoli di abilitazione professionale, ovvero autorizzate all’esercizio di specifiche attività in
forza di particolari disposizioni di legge (professioni c.d. “ordinistiche” o “protette”), e che
dette associazioni debbono usare, nella denominazione del loro ufficio e nei rapporti coi
terzi, esclusivamente la dizione di “studio tecnico, legale, commerciale, contabile, amministrativo o tributario”, seguito dal nome e cognome, coi titoli professionali, dei singoli
associati;
- che la professione di avvocato ricade nell’ambito di applicazione della legge del 1939;
- che l’avvocato è sottoposto alle previsioni della Legge Professionale forense nonchè alle
norme previste dal Codice Deontologico Forense;
- che, al contrario, le professioni non protette o non ordinistiche (ad esempio l’agente di
pubblicità, l’esperto di ricerche di mercato, l’esperto di programmi di computer ecc.), non
dovendo sottostare ad alcuna legge professionale o regolamentazione speciale prevista da
alcun Ordine di appartenenza, godrebbero di un maggiore spazio di autonomia negoziale
e organizzativa che potrebbe essere in contrasto con le norme innanzi richiamate nonchè
con i valori e i principi in esse contenuti;
Premesso quanto sopra
ritiene
che la richiesta formulata non possa trovare parere favorevole.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), con richiesta di parere deontologico pervenuta il 29 luglio 2010,
riferisce di aver sottoscritto una “convenzione per compenso professionale a tariffa forense e
parametrato agli obiettivi conseguiti” - di cui allega il testo privo di data e di sottoscrizionidisciplinante il compenso dovutole dai clienti per l’attività di rappresentanza e difesa
nell’ambito di alcune procedure esecutive immobiliari e connessi procedimenti di opposizione.
La stessa, inoltre, riferisce che, nonostante i giudizi si fossero definiti positivamente per
i clienti, questi le revocavano i mandati e si rifiutavano di provvedere al pagamento delle
notule inviate loro.
Stante l’inadempimento, l’Avv. (omissis) promuoveva un procedimento monitorio
avanti all’Autorità Giudiziaria per il soddisfacimento del proprio credito e il Giudice
designato, con decreto emesso in data 21 giugno 2010, sospendeva l’emissione della richiesta
di ingiunzione di pagamento, assegnando termine di quaranta giorni alla ricorrente per la
produzione del parere di congruità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Ciò premesso, l’Avv. (omissis) evidenzia che la convenzione prevede da un lato, all’art.
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1 che “L’ammontare degli onorari (convenzionalmente calcolato nella misura dei 2/3 dei massimi
previsti dalla tariffa forense) e dei diritti per l’attività svolta è determinato in base alla tariffa forense
di cui al D.M. 8 aprile 2004 n.127, così come convenzionalmente stabilito nel successivo art. 4", ai
sensi del quale “gli importi previsti dalla tariffa forense di cui al D.M. 8 aprile 2004 n.127 e della
scritturazione sopra indicati saranno validi dal 1° agosto 2006 al 31 dicembre 2007 e, salve espresse
pattuizioni novative, essi saranno aumentati del 10% per ciascuno dei bienni successivi” e, dall’altro,
all’art. 8 che “in caso di conseguimento anche parziale degli obiettivi prefissati, il cliente verserà, quale
compenso integrativo, un importo pari al 10% del risultato ottenuto”, e chiede al Consiglio
dell’Ordine di Roma di emettere parere “in ordine alla competenza o meno del Consiglio
medesimo ad emettere il richiesto parere di congruità, avendo la scrivente provveduto alla
redazione delle parcelle inviate ai clienti alla luce della predetta Convenzione
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica
Considerato
- che in forza dell’art. 14, I comma, lettera d, del Regio Decreto Legge 27 novembre 1933
n. 1578, convertito, con modificazioni in Legge 22 gennaio 1934 n. 36 “Ordinamento delle
professioni di avvocato e procuratore” e successive modificazioni, è demandato ai Consigli
dell’Ordine il compito di dare il parere “sulle liquidazioni degli onorari nel caso preveduto dall’art.
59 e negli altri casi in cui è richiesto a termini delle disposizioni vigenti”;
- che il parametro di riferimento nella liquidazione degli onorari da parte del Consiglio
dell’Ordine è rappresentato dalle tariffe professionali, approvate con decreto ministeriale su
proposta del Consiglio Nazionale Forense, salvo che le parti non abbiano contrattualmente
convenuto per iscritto la determinazione del compenso, in conformità al principio della
libera determinazione del compenso professionale di cui all’art. 2233 cod. civ.;
- che permane in capo al Consiglio dell’Ordine vigilante il diritto e dovere di verificare
che gli iscritti, nel concludere accordi sui compensi, non si impegnino ad accettare compensi
irrisori o comunque sproporzionati all’attività svolta o da svolgersi a favore del cliente in
violazione degli art. 5 e 43, canone II del codice deontologico (così come esplicitato nel
Parere Consiglio Nazionale Forense n. 21 del 25 giugno 2009);
- che permane, altresì, in capo al Consiglio dell’Ordine vigilante, il diritto e dovere di
verificare che gli iscritti, nel concludere accordi sui compensi, non si rendano cessionari di
diritti della parte assistita, in violazione dell’art. 45 del codice deontologico, atteso che
l’abrogazione del divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi
perseguiti ad opera del c.d. Decreto Bersani (Decreto-legge 4 luglio 2006 n. 223, convertito,
con modificazioni, in Legge 4 agosto 2006 n. 248) non ha modificato il disposto di cui all’art.
1261 cod. civ.;
- che, in forza del divieto di cui all’art. 1261 cod. civ., espressamente richiamato dall’art.
45 del Codice Deontologico, l’avvocato non può rendersi cessionario di diritti della parte
assistita che derivano da controversie sui quali è sorta contestazione davanti all’autorità
giudiziaria e che, pertanto, nelle cause che abbiano ad oggetto il recupero di somme di
danaro, occorre distinguere gli accordi di compensi basati sull’esito della lite, rispetto agli
accordi di compenso che prevedono la dazione di una parte dell’esito della lite, ritenendo leciti
esclusivamente i primi;
Rilevato altresì:
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PARERI DEONTOLOGICI
- che l’obbligatorietà o meno del parere di congruità da parte del Consiglio dell’Ordine
per l’emissione di decreto ingiuntivo da parte dell’Autorità Giudiziaria, nell’ipotesi di prova
scritta sull’accordo intercorso tra avvocato e cliente avente ad oggetto la determinazione dei
compensi, attiene a materia non afferente la deontologia ma, bensì, all’applicazione e
all’interpretazione delle norme processuali civili;
esprime il seguente parere
in forza del citato art. 14, I comma, lettera d) L.P., è competente ad esprimere il parere “sulle
liquidazioni degli onorari nel caso preveduto dall’art. 59 e negli altri casi in cui è richiesto a termini
delle disposizioni vigenti”.
Le tariffe forensi, approvate con decreto ministeriale su proposta del Consiglio Nazionale Forense, rimangono i parametri di riferimento per la tassazione delle notule da parte del
Consiglio dell’Ordine, anche per gli effetti di cui all’art. 633 n. 2 e 636 cod. proc. civ., in tutte
le ipotesi nelle quali tra il cliente e l’avvocato non vi siano accordi diversi redatti in forma
scritta.
Resta fermo il diritto e dovere del Consiglio dell’Ordine di verificare che gli iscritti, nel
concludere accordi sui compensi, non si impegnino ad accettare compensi irrisori o
comunque sproporzionati all’attività svolta o da svolgersi a favore del cliente in violazione
degli art. 5, regola deontologica e 43, II canone complementare del codice deontologico e
che non si rendano cessionari di diritti della parte assistita, in violazione dell’art. 45 del
Codice Deontologico Forense.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), esperto in scritture antiche e araldiche, ha formulato la seguente
richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 14 settembre 2010: “... se sussiste
incompatibilità tra la mia appartenenza all’Ordine degli Avvocati di Roma (...) e la
contestuale presenza del mio nominativo nell’Albo dei Periti del Tribunale Ordinario di
Roma e nell’Albo dei CTU, sempre del Tribunale Ordinario di Roma”.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
- che l’espressione “Albo”, con riferimento all’esercizio delle professioni, si trova nel
Codice Civile, Libro V –Del lavoro, Titolo III – Del lavoro autonomo, Capo II – Delle
professioni intellettuali, art. 2229, al quale si ricollegano altre disposizioni che stabiliscono
la specifica rilevanza in sede civile e penale dell’iscrizione all’albo e della sua eventuale
carenza;
- che, in sede penale, l’art. 348 c.p. prevede che “Chiunque abusivamente esercita una
professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito (...);
- che i riferimenti contenuti nelle richiamate disposizioni valgono a dare all’espressione
“albo professionale” un significato e un rilievo giuridico precisi e a trasformare la nozione
da elemento e struttura puramente materiali in istituto giuridico di diretta rilevanza
nell’Ordinamento, come condizione per la perfezione giuridica del rapporto tra l’iscritto e
il cliente;
- che l’iscrizione all’albo unico, o pluralità di albi speciali e registri, è soggetta all’accer-
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tamento di specifici requisiti;
- che, nel caso in esame, non è dato rilevare alcuna norma contraria all’iscrizione da parte
di un avvocato all’Albo dei “Consulenti del giudice –Elenco Periti– Esperti di scritture
antiche e araldiche”, risultando, pertanto, tale iscrizione compatibile con l’esercizio della
professione forense, come ex adverso deducibile dal contenuto dell’art. 3 R.D.L. del 22
novembre 1933, n. 1578;
- che, comunque, incombe all’avvocato, iscritto ad altro Albo, nominato a svolgere la
propria consulenza di Perito –Esperto nella materia specifica- l’onere dell’osservanza di tutti
i doveri contemplati dal Codice Deontologico Forense,
esprime parere
nel senso di non ritenere sussistenti elementi ostativi alla incompatibilità in questione e,
quindi, all’iscrizione all’Albo dei Consulenti del giudice –Elenco Periti– Esperti in scritture
antiche e araldiche, da parte dell’Avv. (omissis).
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 4 ottobre
2010, in merito alla possibilità di inserire i propri dati personali in una pagina web di terzi,
nonchè un video-clip della durata di alcuni minuti su siti dedicati a persone non udenti, in
cui un operatore qualificato spiegherà nel linguaggio dei segni (L.I.S.) la fattibilità di servirsi
di un intermediario (traduttore) per conferire con un legale che si occupa di materie
giuridiche all’uopo indicate.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
- che la richiesta in oggetto interessa i seguenti articoli del Codice Deontologico Forense:
Art. 5 “Dovere di probità, dignità e decoro”. Regola deontologica: “L’avvocato deve ispirare la
propria condotta all’osservanza dei doveri di probità, dignità e decoro”;
Art. 6 “ Doveri di lealtà e correttezza”. Regola deontologica: “L’avvocato deve svolgere la
propria attività professionale con lealtà e correttezza”;
Art. 17 “Informazioni sull’attività professionale”. Regola deontologica, IV comma: “Quanto
alla forma e alle modalità, l’informazione deve rispettare la dignità e il decoro della professione”;
Art. 17 bis “Modalità dell’informazione”. Regola deontologica, I comma: “L’avvocato che
intende dare informazioni sulla propria attività professionale deve indicare: [punto 3] “la sede
principale di esercizio, le eventuali sedi secondarie ed i recapiti, con l’indicazione di indirizzo, numeri
telefonici, fax, e-mail e del sito web, se attivato; III comma: “L’avvocato può utilizzare esclusivamente i siti web con domini propri e direttamente riconducibili a sè, allo studio legale associato o alla società
di avvocati alla quale partecipa, previa comunicazione tempestiva al Consiglio dell’Ordine di
appartenenza della forma e del contenuto in cui si è espresso”; IV comma: “L’avvocato è responsabile
del contenuto del sito ...”;
Art. 19 “Divieto di accaparramento di clientela. Regola deontologica: “E’ vietata ogni condotta
diretta all’acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o con modi non
conformi alla correttezza e decoro” (periodo così modificato dal Consiglio Nazionale Forense
con delibera del 18 gennaio 2007);
- che, pertanto, l’avvocato deve ispirarsi alle predette regole deontologiche nello
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PARERI DEONTOLOGICI
svolgimento della propria attività professionale, evitando comportamenti sconvenienti per
la professione forense, anche se, spesso, di difficile distinzione con la pubblicità del proprio
studio legale;
- che, quanto al necessario richiamo ai principi di dignità e decoro, come limite generale
dell’attività di informazione al pubblico, esso è contenuto nella legge professionale dal
R.D.L. 22 novembre 1933, n. 1578, art. 12, e costituisce il parametro normativo generale alla
stregua del quale deve essere valutata la condotta degli esercenti la professione forense;
- che spetta all’avvocato l’obbligo di vigilare su eventuali, possibili modifiche apportate
da terzi al testo originario sulla pubblicità istituzionale e informativa sul sito web con
dominio proprio riconducibile all’avvocato medesimo;
ritiene
che le modalità di informazione in esame siano non esclusivamente informative dell’attività
professionale dell’avvocato, ma anche difformi alla normativa indicata.
Pratiche nn. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), parte civile costituita assieme alla Signora (omissis) e all’Avv. (omissis)
in un processo penale attualmente alla cognizione del Tribunale di Velletri, ha avanzato
richiesta di parere deontologico, pervenuta il 4 e l’8 ottobre 2010 al fine di ottenere un
“parere–autorizzazione” in ordine alla possibilità di assumere la difesa della Signora
(omissis) e dell’Avv. (omissis) e di autodifendersi nel citato procedimento.
Lo stesso professionista precisa che essendo la costituzione di parte civile un mero
inserimento di un processo civile risarcitorio in ambito penalistico, sarebbe applicabile la
normativa prevista dall’art. 86 c.p.c.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Avvocato Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso
che il quesito posto dall’Avv. (omissis) è relativo alla materia processuale e non deontologica:
infatti le questioni inerenti alla capacità di stare in giudizio, ai diritti delle parti processuali
ed alle eventuali incompatibilità del difensore, sono previste tassativamente dal codice di
procedura penale (artt. 74 e ss.),
dichiara
di non potersi pronunciare in merito al quesito avanzato.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere, pervenuta –a mezzo posta elettronicain data 4 ottobre 2010, in merito alla eventuale sussistenza “di profili di incompatibilità tra
l’esercizio della professione forense e la contemporanea qualità di socio, privo di poteri
gestori e/o di amministrazione, all’interno di una società di recupero crediti”, specificata con
successiva nota del 19 ottobre 2010, come società S.r.l.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione
Deontologica;
premesso che
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PARERI DEONTOLOGICI
- l’art. 3, I comma, della vigente Legge Professionale forense (R.D.L. 27 novembre 1933
n. 1578) sancisce che l’esercizio della professione di avvocato è incompatibile -tra l’altro- con
l’esercizio del commercio in nome proprio o in nome altrui;
- come più volte evidenziato da questo Consiglio, le cause di incompatibilità, previste
tassativamente dalla legge, non possono essere derogate da alcun parere e/o decisione
dell’Istituzione forense;
- in ogni caso, per una corretta valutazione della fattispecie prospettata, si deve
distinguere la partecipazione in una società di persone o in una di capitali;
- la partecipazione del professionista a società di persone appare senz’altro incompatibile
con l’Ordinamento professionale;
- la qualità di socio, senza poteri rappresentativi e/o gestori, in una società di capitali è
compatibile con l’esercizio della professione forense;
- sotto il profilo meramente deontologico si rammenta poi che “è dovere dell’avvocato
evitare situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza nell’albo” e non “porre in
essere attività commerciale o di mediazione” (Art. 16, I e II comma Codice Deontologico
Forense);
- è altresì necessario che la dichiarata qualità di socio non sia in qualche modo di ostacolo
all’osservanza dei generali precetti comportamentali che il Codice Deontologico Forense
impone a ciascun professionista (a titolo esemplificativo: art. 5 –doveri di probità, dignità
e decoro; art. 10 -dovere di indipendenza; art. 35 -rapporto di fiducia; art. 36 -Autonomia
del rapporto; art. 37 –Conflitto di interessi),
esprime
parere favorevole in merito alla fattispecie rappresentata.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), con richiesta di parere deontologico pervenuta il 7 ottobre 2010,
riferisce di aver ricevuto la proposta da parte di alcuni imprenditori di partecipare ad un
progetto finalizzato alla costituzione di una società di servizi, la cui rappresentanza legale
avrebbero voluto affidare ad un professionista, “in modo da poter individuare tempestivamente
le problematiche giuridiche e risolverle prima del contenzioso”.
In tale prospettiva, detti imprenditori, considerato che il proprio consulente fiscale aveva
suggerito loro la costituzione di una società in accomandita semplice ovvero di una società
a responsabilità limitata chiedevano all’Avv. (omissis) la disponibilità ad “assumere la
qualifica di accomandatario della s.a.s. ovvero di legale rappresentante della S.r.l., specificando che
gli stessi avrebbero rivestito la posizione di soci”.
Ciò premesso, l’Avv. (omissis) chiede al Consiglio dell’Ordine “di esprimere un parere
scritto in merito alla possibilità di assumere il ruolo di socio accomandatario di una s.a.s.
ovvero di legale rappresentante pro tempore di una S.r.l. senza incorrere in violazioni di tipo
deontologico”.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica
considerato
- che in forza dell’art. 3 del Regio Decreto-legge 27 novembre 1933 n. 1578, convertito,
con modificazioni in Legge 22 gennaio 1934 n. 36 “Ordinamento delle professioni di
avvocato e procuratore”, e successive modificazioni, l’esercizio della professione di avvocato
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PARERI DEONTOLOGICI
è incompatibile -tra l’altro- con l’esercizio del commercio in nome proprio o in nome altrui;
- che, pertanto, l’esercizio della professione è sempre incompatibile con la partecipazione
di un avvocato a società commerciali in forma di responsabilità illimitata (ad esempio:
società in nome collettivo o società in accomandita semplice);
- che, per quanto concerne le società di capitali, l’avvocato vi può partecipare quale socio,
ma non può assumere cariche sociali che comportino poteri di gestione; a tal riguardo la
Corte di Cassazione, a Sezione Unite, con sentenza n. 37 del 05 gennaio 2007, ha precisato
che “la giurisprudenza di questa Corte (nonchè del Consiglio Nazionale Forense) in materia è
fermissima nel ritenere che la situazione d’incompatibilità con l’esercizio della professione forense,
prevista dal r.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578, art. 3, comma 1, per il caso di ‘esercizio del commercio
in nome altrui’ ricorre nei confronti del professionista che assuma la carica di amministratore delegato
di una società commerciale, ove risulti che tale carica, in forza dell’atto costitutivo o di delega del
consiglio di amministrazione, comporti effettivi poteri di gestione e di rappresentanza a prescindere da
ogni indagine sulla consistenza patrimoniale della società medesima e sulla sua conseguente esposizione a procedure concorsuali” e che, diversamente, non ricorra detta situazione di incompatibilità
“quando il professionista, pur ricoprendo la carica di presidente del consiglio di amministrazione, sia
stato privato, per statuto sociale o per successiva deliberazione, dei poteri di gestione dell’attività
commerciale, attraverso la nomina di un amministratore delegato”;
- che, ai sensi dell’art. 16 del Codice Deontologico Forense, è dovere dell’avvocato evitare
situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza nell’Albo
esprime il seguente parere
viola la normativa sopra indicata l’avvocato che partecipi a società in accomandita semplice
oppure che rivesta cariche con poteri di gestione in società a responsabilità limitata.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), ha avanzato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 30 settembre
2010, circa la possibilità per un avvocato di costituire legittimamente un’associazione
professionale con soggetti appartenenti ad albi professionali diversi, quali architetti e
ingegneri, con il precipuo scopo di fornire consulenze tecnico-legali a soggetti pubblici e
privati.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica
Premesso:
- che il disposto dell’art. 2, comma 1, lett. c) del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, legge di
conversione 4 agosto 2006, n. 248, ha rimosso “il divieto di fornire all’utenza servizi
professionali di tipo interdisciplinare da parte di (...) associazioni tra professionisti”;
- che affinchè l’associazione possa fornire siffatti servizi devono ricorrere le seguenti
condizioni:
1) l’associazione deve essere composta esclusivamente da professionisti;
2) ciascun professionista non può partecipare a più di una società o associazione;
3) l’incarico professionale può essere assunto dall’associazione, ma la prestazione deve
essere resa da uno o più professionisti previamente indicati, sotto la propria personale
responsabilità;
4) l’oggetto sociale relativo all’attività libero-professionale deve essere esclusivo.
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Che, con riguardo all’ultimo dei requisiti elencati, il Consiglio Nazionale Forense, con
parere n. 22 -C/2006- ha precisato che “il limite di esclusività stabilito dalla norma non può
essere inteso nel senso che la società o l’associazione possa esercitare solo nell’ambito di un
singolo settore di attività professionale, ma piuttosto nel senso che la società o l’associazione
non possa esercitare un’attività diversa da quella, più generica, della prestazione di servizi
professionali;
- che, dunque, “l’attività può ricomprendere l’intero ambito delle diverse discipline di
elezione dei professionisti che partecipano alla società” e, conseguentemente, l’associazione
deve avere come scopo quello di fornire consulenze tecnico-legali.
- che, riguardo alle associazioni tra professionisti, già l’art. 1 della Legge 23 novembre
1939, n. 1815, contempla la possibilità di associarsi per le persone “munite dei necessari titoli
di abilitazione professionale, ovvero autorizzate all’esercizio di specifiche attività in forza di
particolari disposizioni di legge” (professioni c.d. “ordinistiche” o “protette”) “per l’esercizio
delle professioni o delle altre attività per cui sono abilitate o autorizzate”;
- che, dette associazioni “debbono usare, nella denominazione del loro ufficio e nei
rapporti coi terzi, esclusivamente la dizione di “studio tecnico, legale, commerciale,
contabile, amministrativo o tributario”, seguito dal nome e cognome, coi titoli professionali,
dei singoli associati”.
Tanto premesso
ritiene
- che, non sussista alcun ostacolo alla costituzione di un’associazione professionale tra
un avvocato e soggetti appartenenti a diverse professioni “protette” o “ordinistiche”, quali
architetti e ingegneri, con lo scopo di fornire consulenze tecnico-legali a soggetti pubblici
e privati;
- che, quanto precede non fa venire meno la necessità, come affermato anche nel parere
reso dal Consiglio Nazionale Forense del 24 febbraio 2010 n. 7, che l’avvocato “utilizzi in
modo corretto e veritiero il proprio titolo professionale e la denominazione “studio legale”
prevista dal richiamato art. 1 della legge n. 1815/1939, senza cioè indurre in errore la clientela
circa la reale composizione e attività” dell’associazione professionale.
Audizione Avv. (omissis) - parere di congruità n. (omissis)
(omissis)
Adunanza del 30 novembre 2010
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 22 febbraio
2010, in merito al seguente quesito: “Se sussista la violazione della norma di cui all’art 28
del Codice Deontologico” in relazione ad un riferimento in giudizio riportato nella
comparsa di costituzione e risposta così articolato: “Detta offerta era superiore a quella di
Euro 145.000,00 formulata dall’avvocato dell’attrice, non prodotta in giudizio in quanto
inviata dal mittente con richiesta di riservatezza, il cui contenuto si desume comunque dalla
citata lettera”.
Il Consiglio
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PARERI DEONTOLOGICI
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica
ritiene
che, secondo giurisprudenza di questo Consiglio, non è possibile esprimere pareri preventivi
in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri iscritti,
posto che detti comportamenti potrebbero formare oggetto di esposto su cui il Consiglio
stesso sarebbe chiamato a pronunciarsi.
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha chiesto, in data 19 ottobre 2010, un parere circa il comportamento
da adottare in un giudizio civile pendente dinanzi al Tribunale di Firenze tra due società sue
ex clienti, per il quale ha ricevuto la notifica di un atto di citazione come testimone.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi quale coordinatore della Commissione deontologica,
premesso
che l’Avv. (omissis) riferisce che entrambe le società, oggi avversarie nel procedimento
civile citato, sono state precedentemente sue clienti,
considerato
- che il segreto professionale è tutelato dall’art. 622 c.p. che punisce chiunque, avendo
notizia per ragione della propria professione di un segreto, lo rivela senza giusta causa ovvero
lo impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento;
- che l’art. 200 c.p.p. afferma sostanzialmente lo stesso principio, stabilendo che gli
avvocati e altri professionisti “non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno
conosciuto per ragione della propria professione” e l’art. 200 c.p.p. è poi richiamato dall’art.
249 c.p.c. per l’astensione dal rendere testimonianza in materia civile;
- che, quanto alla testimonianza dell’avvocato, l’art. 58 del Codice Deontologico Forense
prevede che lo stesso, per quanto possibile, debba astenersi dal deporre come testimone su
circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e inerenti al mandato
ricevuto;
- che il primo canone complementare dell’art. 9 del Codice Deontologico Forense
stabilisce che il dovere di segretezza debba essere rispettato anche nei confronti degli exclienti, sia per l’attività giudiziale che per quella stragiudiziale;
ritenuto
peraltro che il divieto di testimonianza dell’avvocato è posto a tutela e garanzia dei diritti
del proprio assistito per cui normalmente, non sorge problema di segretezza allorchè la
testimonianza in giudizio venga richiesta dal cliente stesso (o ex cliente), sempre che
particolari ragioni di coscienza (da valutarsi nelle singole fattispecie) non suggeriscano il
contrario,
esprime parere
nel senso che l’Avv. (omissis) non possa rendere testimonianza nel giudizio, giacchè la parte
nei cui confronti è richiesta la testimonianza, risulta essere ex cliente del professionista.
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), con richiesta di parere deontologico pervenuta in data 20 ottobre 2010,
riferisce di avere prestato la sua plurima attività forense in favore di un suo cliente senza
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PARERI DEONTOLOGICI
ricevere compenso alcuno, attese le difficoltà economiche dello stesso.
Nonostante le determinazioni d’interruzione di ogni rapporto professionale, a fronte
dell’insistenza tediosa del suo assistito nella richiesta di assunzione di ulteriori incarichi,
l’Avv. (omissis) ha chiesto un parere in materia deontologica circa la condotta da tenere ove
venga intimato al medesimo cliente di desistere da comportamenti assillanti che assumono
l’aspetto della persecuzione molesta.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Avvocato Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione
Deontologica,
Osserva
La regola deontologica dell’art. 47 “Rinuncia al mandato” prevede che: “L’avvocato ha
diritto di rinunciare al mandato; il I canone complementare stabilisce che “In caso di rinuncia
l’avvocato deve dare alla parte assistita un preavviso adeguato alle circostanze e deve informarla di
quanto è necessario fare per non pregiudicare la difesa”; il II canone complementare dispone che
“Qualora la parte assistita non provveda in tempi ragionevoli alla nomina di un altro difensore, nel
rispetto degli obblighi di legge l’avvocato non è responsabile per la mancata successiva assistenza, pur
essendo tenuto ad informare la parte delle comunicazioni che dovessero pervenirgli”; detta disposizione ammette, nel III canone complementare, che “In caso di irreperibilità, l’avvocato deve
comunicare la rinuncia al mandato con lettera raccomandata alla parte assistita all’indirizzo
anagrafico e all’ultimo domicilio conosciuto. Con l’adempimento di tale formalità, fermi restando gli
obblighi di legge, l’avvocato è esonerato da ogni altra attività, indipendentemente dal fatto che
l’assistito abbia effettivamente ricevuto tale comunicazione”,
ritiene
l’avvocato che rinuncia al mandato professionale, dovrà rispettare la normativa sopra
rappresentata, i principi generali deontologici riferentisi ai doveri, nonchè le disposizioni di
cui agli articoli 85 c.p.c. “Revoca e rinuncia alla procura” e 2237, commi II e III c.c. “Recesso”
ed applicare, di sua iniziativa, quelle norme più specifiche dei codici civile e penale ritenute
adeguate ai casi specifici.
Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 23 dicembre
2009, in merito alla possibilità di testimoniare in un procedimento pendente innanzi al
Tribunale Civile di Roma in ordine a presunti fatti verificatisi anni fa alla sua presenza,
quando la parte attrice, che ha provocato l’intimazione a comparire, era rappresentata e
difesa dall’Avv. (omissis), presso lo studio del quale il medesimo Avv. (omissis) svolgeva la
pratica forense e con il quale tuttora collabora e svolge attività professionale. Egli ha
richiamato all’attenzione del Consiglio dell’Ordine il parere deontologico espresso nell’adunanza del 30 luglio 2009, chiesto da altro professionista, anch’egli citato a comparire quale
testimone nella stessa causa, parere in virtù del quale si è ritenuta doverosa l’astensione dal
deporre in dipendenza delle circostanze apprese nell’esercizio dell’attività professionale ed
inerenti al mandato ricevuto.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
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PARERI DEONTOLOGICI
- che la regola deontologica dell’art. 58 del Codice Deontologico Forense “La testimonianza dell’avvocato” recita: “Per quanto possibile, l’avvocato deve astenersi dal deporre
come testimonio su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e
inerenti al mandato ricevuto”;
- che tale principio deontologico generale si riferisce sia ai processi penali (artt. 200 c.p.p.
I comma, sub b (segreto professionale) e 201 c.p.p. (segreto d’ufficio), sia ai processi civili
(art. 249 c.p.c., che richiama le disposizioni processuali penali), sia più genericamente “nei
giudizi di qualunque specie” (art. 13 R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578);
- che il II canone complementare dell’art. 58 recita: “Qualora l’avvocato intenda
presentarsi come testimone dovrà rinunciare al mandato e non potrà riassumerlo”;
- che la regola deontologica dell’art. 9 “Dovere di segretezza e riservatezza” recita: “E’
dovere, oltrechè diritto, primario e fondamentale dell’avvocato mantenere il segreto
sull’attività prestata e su tutte le informazioni che siano a lui fornite dalla parte assistita o di
cui sia venuto a conoscenza in dipendenza del mandato”;
- che il III canone complementare dell’art. 9 recita: “L’avvocato è tenuto a richiedere il
rispetto del segreto professionale anche ai propri collaboratori e dipendenti e a tutte le
persone che cooperano nello svolgimento dell’attività professionale,
ritiene
che, allo stato, la richiesta dell’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e satisfattiva risposta in
ordine a quanto sopra rappresentato.
Pratica. n. (omissis) – Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 29
ottobre 2010, in merito alla possibilità di produrre in un procedimento civile pendente
dinanzi al Tribunale Civile di Roma –nelle more del quale c’è stato uno scambio epistolare
tra il richiedente e i colleghi di controparte volto a raggiungere un componimento bonario
della controversia– alcune lettere del legale di controparte relative al suddetto presunto
accordo transattivo, raggiunto dagli avvocati, ma non tradottosi successivamente in una
sottoscrizione ad opera delle parti di un apposito atto transattivo precisando, altresì, che in
queste lettere non era apposta la dicitura “riservata personale non producibile in giudizio”.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Avv. Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica
premesso
- che la regola deontologica dell’art. 28 del Codice Deontologico Forense prevede che
“Non possono essere prodotte o riferite in giudizio le lettere qualificate riservate e comunque
la corrispondenza contenente proposte transattive scambiate con i colleghi”;
- che il I canone complementare del medesimo articolo afferma altresì che “E’ producibile
la corrispondenza intercorsa tra i colleghi quando sia stato perfezionato un accordo, di cui
la stessa corrispondenza costituisca attuazione”;
ritiene
che, allo stato, la richiesta dell’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e satisfattiva risposta in
ordine a quanto sopra rappresentato.
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PARERI DEONTOLOGICI
Adunanza del 16 dicembre 2010
Pratica n. (omissis) – Dott.ssa (omissis)
- La Dott.ssa (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 10
novembre 2010, in merito al seguente quesito: “se sussistano incompatibilità alla possibilità
o meno di poter emettere fatture per consulenze rese a una società privata (eventualmente
con cadenza periodica) in modo indipendente dal proprio dominus, essendo la stessa libero
professionista e avendo aperto partita IVA”.
La Dott.ssa (omissis), richiamando l’art. 3 della Legge n. 36 del 22 gennaio 1934 (che ha
convertito in legge il R.D.L. n. 1578 del 27 novembre 1933 riguardante l’ordinamento delle
professioni di avvocato e di procuratore): “L’esercizio delle professioni di avvocato e di
procuratore […]. È infine incompatibile con ogni altro impiego retribuito, anche se consistente nella
prestazione di opera di assistenza o consulenza legale, che non abbia carattere scientifico o letterario”,
chiede quale sia il senso da attribuire a detta incompatibilità, se essa attenga a un contratto
di lavoro subordinato o ad esso assimilato, oppure si riferisca anche a un contratto d’opera
professionale in cui il praticante abilitato fattura la propria assistenza e consulenza prestata
professionalmente all’ente privato.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
rilevato
- che la richiesta inviata interessa i seguenti articoli del Codice Deontologico Forense: 1,
“Ambito di applicazione”; 15, “Dovere di adempimento previdenziale e fiscale”; e potrebbe
interessare gli articoli: 37 “Conflitto di interessi”; 51, “Assunzione di incarichi contro ex
clienti”. Alla luce di quanto riferito, partendo dalla premessa che sia un dovere del praticante
abilitato che abbia aperto la partita IVA, emettere fattura per ogni prestazione professionale
effettuata;
- che l’art. 3 della Legge n. 36 del 22 gennaio 1934 si riferisca a lavoro subordinato o ad
esso assimilato;
ravvisa
che nella richiesta non sia stato chiarito:
1) il rapporto tra il proprio dominus e l’ente privato a favore del quale il Praticante
Avvocato Abilitato abbia prestato o presti la propria assistenza e consulenza professionale;
2) conseguentemente, se l’assistenza a detto ente privato comporti, o meno, un conflitto
di interessi, ex art. 37, con la clientela del proprio dominus;
3) inoltre, se l’assunzione di tale incarico professionale venga reso contro degli ex clienti
del proprio dominus;
osserva
che sia precipuo dovere del Praticante Avvocato Abilitato, emettere fattura su quanto
percepisca per la propria prestazione professionale; spetterà alla Dott.ssa (omissis) valutare
se la prestazione professionale posta in essere sia, o meno, in contrasto con gli artt. 37 e 51
del Codice Deontologico Forense.
Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis)
- L’Avv. (omissis), in data 13 ottobre 2010 riformulando la medesima domanda già posta
con richiesta del 25 giugno 2010 -a cui ha ricevuto comunicazione del Consiglio in data 27
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PARERI DEONTOLOGICI
settembre 2010- ha chiesto nuovamente un parere in materia deontologica in merito alla
producibilità o meno nell’eventuale giudizio di separazione giudiziale con addebito di una
missiva con la dicitura “riservata personale non producibile in giudizio”, spedita dal legale di
controparte il quale adduce come semplice motivazione quella di far prevalere la legge
canonica sul diritto civile.
Il Consiglio
- Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica,
rileva
- l’anomalia della reiterazione di analoga domanda già proposta, peraltro ora senza
addurre nuove argomentazioni, riferibile alla regola deontologica dell’art. 28 “Divieto di
produrre la corrispondenza scambiata con il collega” la quale prevede che è espressamente
vietata la produzione in giudizio della corrispondenza scambiata con il collega qualora le
lettere siano qualificate “riservate” e, comunque, della corrispondenza che contenga
proposte transattive; il I canone complementare stabilisce che è producibile la corrispondenza intercorsa tra colleghi quando sia stato perfezionato un accordo, di cui la stessa
corrispondenza costituisca attuazione; il II canone complementare stabilisce che è producibile la corrispondenza dell’avvocato che assicuri l’adempimento delle prestazioni richieste; il III canone complementare stabilisce che l’avvocato non deve consegnare all’assistito
la corrispondenza riservata tra colleghi, ma può, qualora venga meno il mandato professionale, consegnarla al professionista che gli succede, il quale è tenuto a osservare i medesimi
criteri di riservatezza.
Tanto premesso
ritiene
che, secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio, non è possibile esprimere
pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai
propri iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto proprio di
esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi.
a cura di Livia Rossi
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CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI
Dal verbale dell’adunanza del 30 settembre 2010
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere, unitamente all’Avv. Nicola Colavita, Vicario della
Commissione Convenzioni e Agevolazioni, esaminate le proposte di convenzione
e constatata la bontà di tali offerte, propone di selezionare le seguenti aziende divise
per le categorie merceologiche sottoelencate:
Servizi Informatici Giuridici:
- Sistema Informazioni:
- Lexteam - Uni.riz;
- Lextel – Servizi Telematici per l’Avvocatura.
Servizio di Caffetteria per Ufficio:
- Caffè Buscaglione;
- Vending Roma 2008 S.r.l.
Servizio di Sicurezza per Uffici:
- Security System Italia S.r.l..
Servizio di Corsi di Lingue:
- International Language School.
Servizi Immobiliari:
- Refco S.r.l.
Servizi Bancari:
- Monte dei Paschi di Siena.
Servizio Fornitura Acqua per Uffici:
- Acqua Filette.
Il Consigliere Tesoriere riferisce che sono in corso di esame ulteriori proposte
che, successivamente, integreranno l’elenco, previa valutazione della Commissione consiliare.
Interviene il Consigliere Barbantini il quale oppone il proprio parere contrario
alla stipula di convenzioni con prodotti che non siano strettamente legati allo
svolgimento della professione forense.
Il Presidente chiarisce che si tratta di mere agevolazioni in favore degli iscritti
come fa il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, senza che il Consiglio
tragga alcun vantaggio.
Il Consiglio ne prende atto, ringrazia il Consigliere Tesoriere e il suo coadiutore
Avv. Nicola Colavita, e attende l’elenco completo delle ditte che hanno offerto le
agevolazioni per poterne divulgare le proposte.
Dal verbale dell’adunanza del 14 ottobre 2010
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere, unitamente all’Avv. Nicola Colavita, Vicario della
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CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI
Commissione Convenzioni e Agevolazioni, esaminate le seguenti proposte di
convenzione e constatata la bontà di tali offerte, propone di selezionare le seguenti
aziende divise per le categorie merceologiche sottoelencate:
Servizi Arredamento per Ufficio:
- Ora Acciaio – Office Design Contract;
- Cappiello Design Contract.
Servizi Assicurativi:
Alpha Broker S.p.A. – convenzione R.C. professionale.
Il Consigliere Tesoriere riferisce che sono in corso di esame ulteriori proposte
che verranno successivamente integrate, previa valutazione della Commissione
consiliare.
Il Consiglio autorizza la selezione ma riserva la pubblicizzazione delle ditte al
completamento dell’istruttoria.
Dal verbale dell’adunanza del 28 ottobre 2010
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere, unitamente all’Avv. Nicola Colavita, Vicario della
Commissione Convenzioni e Agevolazioni, esaminate le seguenti proposte di
convenzione e constatata la bontà di tali offerte, propone di selezionare le seguenti
aziende divise per le categorie merceologiche sottoelencate:
Servizi Assicurativi
- Cattolica Assicurazioni – Agente Generale Doria Giuseppe e Bellisario Paola
s.n.c.
R.C. Auto; Settore infortuni professione avvocato; Settore abitazione.
- Europe Assistance – Agente Generale Doria Giuseppe e Bellisario Paola s.n.c.
Settore viaggi e assistenza; Settore rimborso spese mediche da malattia,
infortuni,
grandi eventi e grandi eventi morbosi.
- Aurora UGF – Gaddi Assicurazioni s.a.s.
Polizza auto; Polizza malattia; Polizza infortuni; Polizza abitazione.
- GEA – Gestioni e Assicurazioni
R.C. professionale avvocati.
- Le Generali
Polizza infortuni; Polizza valore ufficio; Polizza casa; Polizza salute.
Servizi Culturali e Teatrali
- Teatro dell’Opera.
- Faggiani Next Door.
Servizi Alberghieri
- Hotel Europa Cortina.
Servizi Investigativi
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CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI
- Ginevra Investigazioni.
Servizi Sicurezza per Uffici
- Brayton.
Servizi Medici Sanitari:
- Bios.
Il Consigliere Tesoriere riferisce che sono in corso di esame ulteriori proposte
che verranno successivamente integrate, previa valutazione della Commissione
consiliare.
Il Consigliere Tesoriere comunica che l’istruttoria, effettuata unitamente al
Coordinatore Vicario, Avv. Nicola Colavita, è completata, per cui si può procedere
alla pubblicazione sul sito dei loghi delle aziende da linkare e le relative convenzioni, unitamente a quelle deliberate nelle adunanze del 30 settembre 2010 e del 14
ottobre 2010.
Il Consigliere Cerè –dopo l’esposizione del Consigliere Tesoriere- chiede che,
posto che le ultime proposte sulle convenzioni sono arrivate in Consiglio nel tardo
pomeriggio, la decisione sia rinviata a giovedi 4 novembre prossimo.
Risponde il Consigliere Tesoriere il quale precisa che la comunicazione è
arrivata da oltre due ore e tutti i Consiglieri hanno avuto modo di leggerla e
valutarla e, guarda caso, solo il Consigliere Cerè formula la solita eccezione/
opposizione al prosieguo dei lavori del Consiglio al fine di strumentalizzare,
sempre e comunque, ogni comunicazione.
Il Consigliere Tesoriere chiede al Presidente di procedere oltre insistendo che
una tardiva pubblicazione non consentirebbe di mantenere forte l’interesse delle
aziende per l’Ordine di Roma perdendo così importanti opportunità.
Il Consiglio, rigettando la proposta del Consigliere Cerè, autorizza la pubblicazione.
Dal verbale dell’adunanza dell’11 novembre 2010
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere, unitamente all’Avv. Nicola Colavita, Vicario della
Commissione Convenzioni e Agevolazioni, esaminata la proposta di convenzione
della Compagnia Aerea Darwin Airline S.A. e, constatata la bontà di tale offerta,
propone di selezionare la seguente categoria merceologica e la seguente proposta:
Trasporti aerei
- Darwin Airline S.A. -tratta Roma/Lugano e Roma/Rimini- (al momento sono
disponibili solo tali tratte).
Il Consiglio approva.
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CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI
Dal verbale dell’adunanza del 18 novembre 2010
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere, unitamente all’Avv. Nicola Colavita, Vicario della
Commissione Convenzioni e Agevolazioni, esaminata la seguente proposta di
convenzione e, constatata la bontà di tale offerta, propone di selezionare la
seguente azienda divisa per la categoria merceologica sottoelencata:
Servizi Medici Sanitari:
- Casa di Cura “Sanatrix”.
Il Consigliere Tesoriere riferisce che sono in corso di esame ulteriori proposte
che verranno successivamente integrate, previa valutazione della Commissione
consiliare.
Il Consiglio autorizza.
Dal verbale dell’adunanza del 16 dicembre 2010
Comunicazioni del Consigliere Tesoriere
- Il Consigliere Tesoriere, unitamente all’Avv. Nicola Colavita, Vicario della
Commissione Convenzioni e Agevolazioni, esaminate le seguenti proposte di
convenzione e, constatata la bontà di tali offerte, propone di selezionare le seguenti
aziende divise per le categorie merceologiche sottoelencate:
Servizi Immobiliari:
- Teulada Park;
Servizi Sicurezza per Uffici:
- SICS Group;
Servizi Alberghieri:
- Villa Sassa (Lugano);
Servizi Bancari:
- U.B.I. (Banca Private Investment);
Servizi Assicurativi:
- U.B.I. (Banca Private Investment);
Servizi Finanziari:
- U.B.I. (Banca Private Investment);
Servizi di Autonoleggio:
- Nova 87 Soc. Coop.va Autonoleggi.
Il Consigliere Tesoriere riferisce che sono in corso di esame ulteriori proposte
che verranno successivamente integrate, previa valutazione della Commissione
consiliare.
Il Consiglio approva.
a cura di Francesco Gianzi
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IL NOSTRO MONDO
Dal verbale dell’adunanza del 30 settembre 2010
VISITA DEL DOTT. LUCA PALAMARA PRESIDENTE ASSOCIAZIONE
NAZIONALE MAGISTRATI E DEL DOTT. MARCO MANCINETTI
- Vengono ammessi in Aula i Consiglieri Luca Palamara e Marco Mancinetti,
rispettivamente Presidente Nazionale e Presidente della Sezione Romana dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Il Presidente Conte esordisce, ricordando a tutto il Consiglio che questa
ennesima visita conferisce ulteriore lustro al biennio corrente, dopo tutte le
precedenti visite delle varie Autorità, soprattutto perchè è la prima volta che
l’Associazione Nazionale Magistrati accoglie l’invito di venire al Consiglio. Sottolinea ciò anche il Consigliere Cipollone sul punto che è la prima volta che il
Consiglio dell’Ordine riceve tale graditissima visita. Il Presidente, a questo punto,
rappresenta al Presidente Palamara e al Presidente Mancinetti quali sono le esigenze
dell’Avvocatura e l’assoluta necessità di dialogo con l’importante Associazione di
categoria sui più importanti temi della Giustizia.
Prende la parola il Presidente Palamara il quale dichiara di aver accettato con
molta gratitudine l’invito del Consiglio e spiega quali sono gli obiettivi che la sua
presidenza si prefigge di raggiungere durante il vigente mandato. Spiega che
l’Avvocatura costituisce una delle componenti essenziali del mondo della Giustizia
e, a tal proposito, ricorda quel “Patto per la Giustizia” siglato nella primavera scorsa
con tutte le componenti istituzionali.
La presenza odierna presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma del
Presidente dell’A.N.M., spiega il Consigliere Palamara, è giustificata dalla necessità
di avviare un confronto e un dialogo proficui tra le due Categorie. Non che non
esistano argomenti sui quali ci sono differenti vedute, ma è, a suo avviso, necessario
valorizzare i punti di contatto che sia la Magistratura che l’Avvocatura hanno in
comune: e ciò in primo luogo al fine di arrivare al miglioramento del servizio
Giustizia.
È inevitabile avere un dialogo tra le due componenti, soprattutto in tema di
organizzazione degli uffici e della stessa geografia giudiziaria, onde pervenire
all’abbandono di posizioni storiche che appaiono essersi cristallizzate solo per
motivi ideologici o corporativi senza aver riguardo all’esigenza di efficienza.
Più da vicino oggi è il tema dei Consigli Giudiziari, in termini di valorizzazione
del merito e della professionalità. Per questo motivo l’odierno primo incontro tra
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e l’Associazione Nazionale
Magistrati potrà essere certamente utile a questi scopi.
Prende poi la parola il Presidente Mancinetti il quale reca i saluti della giunta
locale dell’A.N.M. che non sono affatto formali ma danno il segno del rispetto che
l’Associazione nutre per l’Avvocatura. Oggi, peraltro, occorre anche portare la
piena solidarietà all’Avv. Piergiorgio Manca, noto penalista romano, così duramente colpito per ragioni verosimilmente legate alla sua attività professionale. L’episo-
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IL NOSTRO MONDO
dio criminale di ieri ha scosso fortemente i Magistrati romani i quali si associano
tutti ai sentimenti di solidarietà sopra espressi.
L’Associazione Nazionale Magistrati intende avviare un dialogo fruttuoso con
le Istituzioni forensi, non lasciandosi trascinare nella polemica che pure qualche
episodio recente –provenendo in particolare da una componente associativa– ha
tentato di avviare in modo non perfettamente consono.
I problemi gravissimi che assillano la Giustizia in generale, e quella romana in
particolare, sono ben più importanti del tema della separazione delle carriere.
Quindi è auspicabile che il dialogo prosegua e si avvii sulle problematiche
effettivamente concrete, all’organizzazione degli uffici, alla condizione in cui
versano le carceri, ecc.
Dopo i due interventi sopra sintetizzati, il Consiglio, per il tramite del
Consigliere Anziano Cipollone, offre ai due illustri ospiti una coppa di champagne
in segno di amicizia e di auspicio di future collaborazioni.
Il Consigliere Segretario, usciti i due ospiti, rammenta che se negli anni
precedenti i rappresentanti dell’A.N.M. non hanno fatto visita al Consiglio non è
ovviamente per cattiva volontà, ma solo a causa della mancanza di dialogo e di
rispetto tra le varie componenti Istituzionali.
Il Consigliere Segretario si congratula con il Presidente per essere riuscito a
ricucire corretti rapporti di stima e di dialogo con l’A.N.M. la quale non è certo un
nemico dell’Avvocatura ma un interlocutore necessario, col quale confrontarsi –
semmai anche con toni critici e vivaci– quotidianamente. Apprezza, così, il fatto
che per la prima volta nella storia del Consiglio dell’Ordine romano l’A.N.M. abbia
accettato l’invito in questione.
Il Consigliere Tesoriere, i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Barbantini, Cipollone e Graziani esprimono il loro apprezzamento al Presidente Conte per l’importante incontro.
- Il Presidente legge il comunicato della Camera Penale di Roma di solidarietà
a favore del Collega Piergiorgio Manca, che recita testualmente: “La Camera Penale
di Roma esprime la piena, incondizionata, affettuosa solidarietà al Collega ed
amico Piergiorgio Manca, vittima di un vile agguato mentre usciva dal proprio
studio professionale, al termine di una ennesima, lunga giornata di lavoro.
Ci è di conforto sapere che Piero sia fuori pericolo, nonostante la gravità
dell’attentato, e che dunque tornerà presto ai suoi affetti familiari e, naturalmente,
al suo lavoro, che continuerà a svolgere, come ha sempre fatto, con dedizione
totale, capacità professionale ed eleganza non solo formale.
Ma non possiamo tacere la nostra indignazione per i toni e le insinuazioni di
alcuni articoli di cronaca che, lungi dal prendere atto di quanto sia delicato, difficile
e spesso rischioso il mestiere del penalista, si dilettano a seminare ombre e sospetti
sulla attività professionale di Piero Manca, forti dello stereotipo intollerabile
secondo il quale l’avvocato penalista e, per ciò stesso, contiguo alle vicende
criminali delle quali si deve occupare in veste di difensore del proprio assistito.
A quel genere di giornalisti che pensano di poter passeggiare sulla vita delle
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persone e delle loro famiglie, senza nemmeno assolvere l’onere di verificare il senso
delle proprie insinuazioni, vogliamo dire con forza che le parole, certe loro parole,
possono essere ben più letali delle pallottole”.
Il Consiglio ne prende atto e si associa all’unanimità, con affettuosa amicizia,
ai sentimenti di solidarietà e augura al Collega Piergiorgio Manca una pronta
guarigione. Delibera la pubblicazione della presente delibera sul sito istituzionale.
- Il Presidente, con riferimento al recente esito delle consultazioni elettorali per
la nomina dei delegati al XXX Congresso Nazionale Forense di Genova, fa rilevare
–con non poco rammarico- che ancora una volta è circolata la solita mail con
inadeguati toni trionfalistici parlando di vittorie e di supremazie del tutto fuori
luogo e dal tono indubbiamente fastidioso. È pur vero che la moltitudine dei
colleghi romani accoglie queste comunicazioni “pseudo-propagandistiche” considerandole per quello che sono, ma è pur vero che l’immagine di tutto il Consiglio
ne esce vulnerata perchè si trasmette un segnale di continua campagna elettorale
certamente non edificante. Occorrerebbe, quindi, un senso di responsabilità che
imponga a colui il quale inonda perennemente i colleghi con delle mail ad astenersi
dal continuare ad inviare tali stucchevoli comunicazioni soprattutto in considerazione del fatto che manca oltre un anno e mezzo alle elezioni per il rinnovo del
Consiglio. È, invece, auspicabile che, allora, tutti i Consiglieri si impegnino nel
lavoro istituzionale, che per alcuni di loro è in forte ritardo, ovvero anche nel
preparare i propri contributi scientifici da portare al Congresso di Genova. Ricorda
ancora il Presidente che, concluse le elezioni del 22 settembre scorso, i delegati in
qualsiasi lista essi siano stati eletti sono tutti delegati dell’Ordine di Roma e tutti
dovrebbero rappresentare la capitale al Congresso di Genova e non le autoreferenzialità di qualche Consigliere in perenne campagna elettorale.
Il Consigliere Segretario, i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Barbantini,
Cipollone, Fasciotti, Graziani, Nesta e Rossi si associano alla dichiarazione del
Presidente Conte condividendone l’iniziativa.
Il Consigliere Tesoriere fa presente di aver già espresso la propria opinione sulle
modalità con le quali taluni svolgono la loro attività consiliare al di fuori di
quest’Aula e di aver già stigmatizzato l’invio di dette mail trionfalistiche e talvolta
non rispondenti al vero. E quindi si astiene dal proseguire nel discorso avviato dal
Presidente. Egli ritiene, invece, di dover prendere posizione sulla gravità dell’episodio criminale che ha visto vittima il Collega Piergiorgio Manca, oggetto, peraltro,
di una ulteriore aggressione da parte di certa stampa. A suo modo di vedere, occorre
che la Categoria prenda una posizione forte affinchè siffatti episodi non si ripetano,
mediante iniziative pubbliche (acquisto di una pagina di quotidiani, mobilitarsi
come Categoria, ecc.).
Il Presidente Conte apprezza totalmente l’intervento del Consigliere Tesoriere
aggiungendo che taluni articoli di stampa sono stati davvero vergognosi e comunque il Presidente si riserva di leggere un comunicato della Camera Penale.
Il Consigliere Vaglio concorda con il Consigliere Tesoriere e ritiene che si debba
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stigmatizzare il comportamento dei delinquenti. Chiede, poi, lumi al Presidente in
ordine agli accertamenti scaturiti sulla questione della mail elettorale di cui alla
propria comunicazione di una settimana fa.
Il Presidente chiede al Consigliere Vaglio se, in un clima di così grande mestizia
e dolore per quanto avvenuto al Collega Manca e per quello che ha illustrato il
Consigliere Tesoriere, possa esserci ragionevole spazio per una richiesta come
quella formulata ora dallo stesso Consigliere Vaglio che verrà esaminata a tempo
debito all’ordine del giorno.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere esprime stupore per l’intervento del
Consigliere Vaglio.
Interviene il Consigliere Rossi, la quale nel tentativo di spogliarsi della veste di
ex coniuge dell’Avvocato Manca, che ovviamente determina un suo fortissimo
coinvolgimento personale, ritiene che le stupidaggini di cui il Consiglio è costretto
a occuparsi il giovedì con riferimento alle mail cui ha fatto cenno il Presidente, non
meritano più alcun seguito, atteso che oggi la categoria forense romana ha ben altri
problemi cui dedicarsi: a cominciare dal tema della riforma professionale, delle
specializzazioni, dello stato degli istituti penitenziari romani, eccetera.
Il Consigliere Cipollone ritiene che la nostra è una professione pericolosa. Chi
odia i vizi odia gli uomini: non si può pensare che condannare l’episodio di ieri
faccia automaticamente sparire il male. Chi sbaglia, in questi casi, è la stampa, che
fomenta l’opinione pubblica con articoli che sono contro gli avvocati.
Il Consigliere Nesta ritiene che se da un lato il fatto delinquenziale debba essere
condannato, dall’altro è rimasto sorpreso del modo col quale la stampa ha dato la
notizia: emerge da certi articoli l’obiettivo di screditare la figura dell’avvocato, in
ciò in linea con l’immagine che si sta dando dell’Avvocatura. Egli ritiene, insieme
al Consigliere Tesoriere, che occorra una giornata di mobilitazione contro questi
tentativi di discredito, richiamandosi all’unità dell’Istituzione consiliare così tanto
minata, ultimamente, da interessi personalistici ed elettorali.
Il Consigliere Cerè racconta che ieri sera, per una pura coincidenza, si è trovata
a vedere l’arrivo del Collega Manca al pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I
dopo essere stato colpito. Ella riferisce di non aver mai riflettuto sino a ora su
quanto pericolosa sia diventata la nostra professione e invita a far sentire alta la voce
di protesta dell’Avvocatura.
Prende la parola il Consigliere Cassiani, il quale si associa ai sentimenti di
solidarietà, condivide quanto osservato dai Colleghi Gianzi e Nesta, ma rileva che
la manifestazione sollecitata non può limitarsi a essere meramente celebrativa,
atteso che l’attacco di cui si parla con riferimento all’aggressione di ieri sera non è
stato solo all’Amico Manca, ma al diritto di difesa che vede come baluardo
insostituibile l’avvocato. Definisce semplicemente vergognoso il modo con il quale
la stampa ha fornito la notizia.
Il Consigliere Fasciotti si unisce ai sentimenti di solidarietà.
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IL NOSTRO MONDO
Comunicazione del Consigliere Segretario nell’adunanza del 7 ottobre 2010
- Il Consigliere Segretario riferisce la propria impressione sullo svolgimento
delle operazioni di scrutinio delle recenti elezioni per la nomina dei Delegati al XXX
Congresso Nazionale Forense. Nessuno può negare che si è trattato di un lavoro
massacrante ed immane per i componenti dei seggi elettorali, che il Consiglio ha
già provveduto a ringraziare in modo pubblico, molti dei quali hanno, comunque,
già manifestato l’intenzione di non essere disposti a svolgere, in future occasioni,
una siffatta attività: il che è francamente comprensibile.
Anche in questa occasione, seppure in forma limitata vista la natura della
consultazione elettorale, si sono ripetute le scene sulle quale Colleghi anziani, quali
il Consigliere Cipollone, hanno più volte ironizzato, con particolare riferimento
alla presenza dei candidati sui corridoi e nelle immediate vicinanze dell’ingresso
dell’Aula ove erano collocate le cabine elettorali. Tutto ciò impone di riflettere
seriamente, con un Foro che esprime migliaia di votanti, sull’assunzione di
iniziative concrete volte a consentire che non solo lo scrutinio ma finanche
l’espressione del voto possa avvenire mediante utilizzo di sistemi informatizzati in
grado, bene inteso, di garantire la segretezza del voto.
Il Consigliere Segretario esprime il proprio pensiero al riguardo, auspicando che
si possa già, dalle prossime elezioni per il rinnovo dell’Ordine, pervenire al c.d.
“voto da studio”. Ciò garantirebbe una maggiore affluenza al voto, renderebbe
l’Ordine di Roma all’avanguardia in termini di utilizzo della tecnologia, costituirebbe un vantaggio enorme per i Colleghi che non sarebbero costretti a recarsi di
persona a Piazza Cavour. Il progetto non è certamente impossibile (tenuto conto
che finanche nelle elezioni politiche agli italiani residenti all’estero è consentito di
votare esprimendo addirittura il voto per posta!) e dovrebbe solo ricevere l’avallo
dal Consiglio Nazionale Forense. A tal fine propone di formulare apposita richiesta
di parere, come del resto si fece in occasione della decisione di utilizzare il sistema
del voto elettronico, senza sopprimere la possibilità del voto manuale nella
tradizionale cabina elettorale.
Il Consigliere Vaglio manifesta le proprie perplessità non tanto sulla proposta
di interessare il Consiglio Nazionale Forense, quanto sulla impossibilità di riuscire
a mantenere la segretezza del voto.
Il Consigliere Condello fa presente che, in passato, già altre volte il Consiglio
Nazionale Forense si è espresso sulle concrete modalità di espressione del voto,
demandando sul punto all’autonomia dei singoli Ordini.
Il Consigliere Cerè è contraria al voto da studio.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere osserva che, non tanto per un senso di
nostalgia che investe il voto di tipo tradizionale, quanto perchè non sarà mai
possibile assicurare la segretezza dell’espressione del voto, esprime parere contrario.
Il Consigliere Segretario fa presente che le modernissime tecnologie oggi non
pongono limiti quanto all’esigenza di garantire le modalità di riconoscimento
dell’elettore (si è andati molti più in là della semplice fornitura di userid e password;
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IL NOSTRO MONDO
si pensi all’identificazione dell’iride, a quello delle impronte digitali, ecc.), in modo
tale da impedire ogni tipo di abuso: e poi, con rispetto di tutti, ricorda che, in
definitiva, si tratta di elezioni presso un Ordine professionale, ancorchè qualcuno
investito della carica di Consigliere possa ritenersi unto da chissà quale privilegio.
Il Presidente osserva che, tutto sommato, la richiesta del Consigliere Segretario
è limitata a investire con un quesito il Consiglio Nazionale Forense e, dunque,
parrebbe auspicabile e non impegnativo il consenso di tutti.
Il Consiglio, dato atto, a maggioranza autorizza la proposizione di un quesito
diretto al Consiglio Nazionale Forense sulla possibilità di adottare il voto telematico da studio.
* * *
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Carlo Priolo, per conto
dell’Avv. Nicola Colavita, Presidente dell’Associazione Forense “Emilio Conte”,
pervenuta in data 30 settembre 2010, con la quale comunica l’individuazione di
due ambiti operativi e la costituzione di due gruppi di lavoro, rispettivamente per
il primo segmento “relazioni con gli Istituti di credito”, costituito dall’Avv.
Gennaro Uva e per il secondo segmento “linee di credito per giovani avvocati”
costituito dall’Avv. Antonio Jacopo Manca Graziadei (ne fanno già parte gli Avv.ti
Giovanni Giangreco Marotta, Nicola Capozzoli, Bruno Lo Giudice e Carlo Priolo),
onde poter sostenere il lavoro degli avvocati romani nell’espletamento della
professione. Chiede al Consiglio il sigillo e la relativa formalizzazione dei due
gruppi, secondo le procedure amministrative previste.
Il Consigliere Cerè manifesta il proprio voto contrario tenendo conto che
l’attività proposta ben potrebbe essere svolta dalla Commissione Giovani senza
bisogno di costituire gruppi di lavoro.
Il Consiglio dato atto delega il Consigliere Graziani a coordinare i due gruppi
di lavoro, autorizzandolo a designare i relativi componenti, previa informativa al
Consiglio.
* * *
- Il Presidente e il Consigliere Segretario, alla luce della decisione delle SS.UU.
n. 19246 del 9 settembre u.s., in tema di termini assegnati per la costituzione
dell’opponente nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo, dopo aver approfondito la questione anche alla luce del dibattito emerso nella Commissione
consiliare di Diritto e Procedura Civile, chiedono che il Consiglio adotti una
propria delibera in cui prende posizione con riferimento alle possibili conseguenze
negative che il nuovo ordinamento comporta sui giudizi in corso. Illustrano
brevemente la problematica a tutti i Consiglieri che non avessero avuto ancora
cognizione della sentenza sopra menzionata.
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IL CONSIGLIO
RILEVATO
Che le Sezione Unite della Corte di Cassazione, nella sentenza del 9 settembre
2010, n. 19246, hanno ritenuto che nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo,
“esigenze di coerenza sistematica, oltre che pratiche, inducono ad affermare che non solo i
termini di costituzione dell’opponente e dell’opposto sono automaticamente ridotti alla metà
in caso di effettiva assegnazione all’opposto di un termine a comparire inferiore a quello legale,
ma che tale effetto automatico è conseguenza del solo fatto che l’opposizione sia stata proposta,
in quanto l’art 645 c.p.c. prevede che in ogni caso di opposizione i termini a comparire
siano ridotti alla metà”.
Che, “per consolidato orientamento di questa Corte nel giudizio di opposizione, la
tardiva costituzione va equiparata alla sua mancata costituzione e comporta la improcedibilità dell’opposizione”.
Che l’applicazione dei principi di diritto innanzi enunciati e richiamati avrà
rilevante incidenza sui giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo in corso e che
si andranno ad instaurare atteso che:
a- il termine di costituzione che l’opponente è tenuto a rispettare è di 5 giorni
dalla notifica dell’atto di opposizione, anche quando l’opponente ha concesso
all’opposto i termini liberi per comparire previsti dall’art. 163 bis, comma 1°, c.p.c.;
b- la violazione dell’indicato termine, in quanto causa di improcedibilità
dell’opposizione darà luogo all’ulteriore conseguenza della dichiarazione di esecutività del decreto opposto che assumerà forza di giudicato.
OSSERVA
Quanto ai giudizi ancora in corso, si evidenzia che le Sezioni Unite hanno
fornito una interpretazione dell’art. 645 c.p.c. che non ha però tenuto conto dei
ritardi con i quali gli Ufficiali Giudiziari restituiscono l’originale notificato dell’atto
di citazione in opposizione, con la conseguenza che l’opponente, per evitare
decadenze, è costretto ad iscrivere a ruolo la causa con la sola produzione di una
copia semplice di tale atto.
Pertanto, a fronte di una dichiarata esigenza di assicurare una coerenza sistematica, si andrà ad ulteriormente incentivare una pratica non formale e non prevista
dal sistema processuale pratica che tra l’altro impone alla difesa dell’opponente di
depositare in Cancelleria, successivamente all’iscrizione ma sempre prima dell’udienza di comparizione, l’originale dell’atto di opposizione con la relata di
notifica; attività quest’ultima che non è prevista dal sistema processuale e tanto
meno è indicata tra le voci della tariffa forense.
Quanto ai giudizi ancora in corso, si evidenzia che le Sezioni Unite hanno
fornito una interpretazione delle disposizioni dell’articolo 645, comma 2°, c.p.c.
che ha modificato l’ultra cinquantennale e costante indirizzo della stessa Corte di
cassazione e delle giurisdizioni di merito, secondo il quale i termini di costituzione
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IL NOSTRO MONDO
dell’opponente erano ridotti alla metà, solo quando l’opponente si era avvalso della
facoltà concessagli dall’indicato comma 2° dell’art. 645 c.p.c.; pertanto, quando
venivano concessi all’opposto i termini ordinari di comparizione, rimaneva
pacifico che la costituzione dell’opponente poteva essere effettuata nel termine di
giorni 10 dalla notifica dell’atto di opposizione.
E’ noto che l’indicato indirizzo giurisprudenziale è stato seguito in numerosissimi giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo in quanto, come è stato osservato
in giurisprudenza e rilevato dalle Sezioni Unite, il ricorso dell’abbreviazione dei
termini, previsto dal comma 2° dell’art. 645 c.p.c. finiva col gravare di pressanti
adempimenti unicamente la parte opponente e non assicurava una reale accelerazione del processo di opposizione.
Si è quindi in presenza di una situazione processuale relativamente alla quale
l’applicazione del principio sancito dalle Sezioni Unite e la conseguente dichiarazione di improcedibilità dell’opposizione, andrebbe ingiustamente a penalizzare
gli opponenti a solo ed esclusivo vantaggio degli opposti (molto spesso le parti
economicamente forti del rapporto giuridico fonte dei diritti in contestazione) così
anche svilendo la funzione del Giudice che, relativamente a numerosissimi giudizi
in corso, sarà chiamato unicamente ad accertare e sancire la decadenza processuale
della parte opponente (convenuta); e non la sussistenza dei diritti e fondatezza delle
pretese che la parte opposta (attrice) ha indicato nel ricorso per decreto ingiuntivo.
Ciò premesso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
CONTESTA VIBRATAMENTE
Che le Sezioni Unite della Corte di cassazione abbiano fornito un’interpretazione della lettera dell’art. 645 c.p.c., che al di là delle dichiarate “esigenze di coerenza
sistematica”, ha di fatto indicato un principio di diritto per conseguire l’”esigenza
pratica” della drastica riduzione del contenzioso in corso che trova fonte nelle
opposizioni a decreto ingiuntivo; obiettivo questo che, se conseguito senza che il
Giudice si sia pronunciato sulle domande delle parti, darà luogo ad un ulteriore
vulnus del diritto del cittadino alla tutela giurisdizionale.
ATTESO
Vieppiù che il Consiglio Nazionale Forense con un inequivocabile comunicato
stampa ha chiesto, con fermezza, una legge urgente che impedisca le dichiarazioni
in massa delle opposizioni ai decreti ingiuntivi nelle quali l’opponente non si sia
costituito nel termine di 5 giorni.
IL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
CHIEDE
1) Ai Responsabili degli Uffici Giudiziari del Distretto della Corte d’Appello di
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IL NOSTRO MONDO
Roma di adottare, preliminarmente tutti i provvedimenti più efficaci per assicurare
la più sollecita restituzione degli atti di opposizione a decreto ingiuntivo, anche
prevedendo l’istituzione presso gli uffici notifiche dei Tribunali a maggiore
estensione territoriale una corsia preferenziale per la notifica e la restituzione degli
indicati atti, tanto da consentire l’iscrizione al ruolo con il deposito dell’originale
dell’atto di citazione.
2) Al Parlamento ed al Governo una norma urgente così come indicato dal
Consiglio Nazionale Forense al fine di evitare questa devastante “improcedibilità
di massa”.
Nel frattempo informa i propri iscritti/Colleghi che nel ricorso al Giudice
avente ad oggetto la richiesta di rimessione in termini prevista dal comma 2
dell’art. 153 c.p.c. può individuarsi un concreto rimedio per superare nei
giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo in corso le conseguenze negative
di una iscrizione a ruolo effettuata nei termini ordinari.
E ciò in quanto:
a. con la novellazione dell’art. 153 c.p.c, operata dalla Legge 18 giugno 2009, n,
69, la remissione in termini è divenuta un istituto di carattere generale dell’ordinamento processuale applicabile con riferimento a qualsivoglia tipologia di termine;
b. l’utilizzazione dei termini ordinari per la costituzione in giudizio effettuata
sulla scorta dei costanti indirizzi ultradecennali delle giurisdizioni di legittimità e
di merito, costituisce una sicura causa di decadenza non imputabile alla parte.
In ordine alla possibilità di ricorrere al Giudice per ottenere la remissione in
termini, si segnala che il Giudice Unico del Tribunale di Nola, II Sezione Civile,
Dott.ssa Caterina Costabile, nella procedura 8011/09, con ordinanza del 28/9/
2010, ha d’ufficio sottoposto alle parti la questione relativa alla improcedibilità
della opposizione, anche al fine di valutare un’eventuale istanza di rimessione
termini.
Il Consiglio delibera l’immediata esecutività e la pubblicazione sul sito.
Comunicazione del Presidente nell’adunanza del 14 ottobre 2010
- Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Carlo Martuccelli, datata 1° ottobre
2010, con la quale chiede l’attenzione e l’esame del Consiglio, sulla sentenza n.
19246/10 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, la quale afferma che, in
ogni ipotesi di opposizione a decreto ingiuntivo, l’iscrizione a ruolo del relativo
giudizio debba necessariamente essere effettuata nei cinque giorni (e non dieci)
successivi alla notifica, pena la declaratoria di improcedibilità dell’opposizione e
conseguente formazione del “giudicato” sul decreto opposto. In tal senso il
Tribunale di Nola ha emesso una recente ordinanza, con la quale prospetta la
possibilità della rimessione in termini, in applicazione di quanto previsto agli artt.
184 bis e 153, comma 2, c.p.c.
Il Presidente comunica, inoltre, lo stato di agitazione e di disorientamento dei
Colleghi – molti sono venuti all’Ordine e molti hanno scritto- in ordine alla nota
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questione delle opposizioni a decreto ingiuntivo (sulla quale peraltro il Consiglio
si è già espresso con la delibera forte e tempestiva della scorsa settimana, inviata a
tutti gli iscritti per mail) e legge la nota dell’Avv. Daniela Bertes, pervenuta oggi, su
un episodio avvenuto presso l’undicesima Sezione del Tribunale Ordinario di
Roma: i giudici si accingono a dichiarare improcedibili tutte le opposizioni
pendenti che abbiano le caratteristiche indicate nella pronuncia della Corte di
Cassazione n. 19246, oggetto della deliberazione consiliare della settimana scorsa.
Il Presidente coglie l’occasione per ricordare che giovedì prossimo sarà ospite del
Consiglio il Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma e,
pertanto, invita i Consiglieri a preparare domande e quesiti da sottoporgli e
soprattutto si potrà intervenire direttamente sul Presidente del Tribunale riguardo
la fattispecie sopra indicata.
Il Consiglio ne prende atto.
REGOLAMENTO SULLE SPECIALIZZAZIONI DEL CONSIGLIO
NAZIONALE FORENSE
Dal verbale dell’adunanza del 14 ottobre 2010
- Il Consigliere Segretario, di concerto con il Presidente, riferisce su quanto
pervenuto al Consiglio in tema di Regolamento sulle specializzazioni del Consiglio
Nazionale Forense e rispettivamente: sulla nota dell’Associazione Nazionale
Forense, pervenuta in data 30 settembre 2010, accompagnatoria del comunicato
stampa relativo alla lettera all’Avvocatura sul Regolamento delle Specializzazioni
deliberato dal Consiglio Nazionale Forense; sulla nota del Consiglio Nazionale
Forense, pervenuta in data 1° ottobre 2010, accompagnatoria del testo di Regolamento per il riconoscimento del titolo di avvocato specialista; sulla delibera del 2
ottobre u.s. dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, pervenuta in data 4 ottobre 2010; sul documento dell’Associazione Italiana degli
Avvocati per la Famiglia e per i Minori, pervenuta in data 5 ottobre 2010; sulla
delibera assunta dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo nell’adunanza del 30 settembre u.s. e pervenuta in data 5 ottobre 2010; sulla delibera assunta
dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli nell’adunanza del 28 settembre
2010; sulla delibera assunta dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari
nell’adunanza del 6 ottobre u.s.; sulla lettera dell’Avv. Fabio Natale, pervenuta al
Consiglio il 7 ottobre 2010, con la quale segnala al Consiglio Nazionale Forense
che nulla è previsto, dal Regolamento delle Specializzazioni, per chi (come lo
scrivente) ha già conseguito il titolo di “Specialista” presso l’Università di Stato.
Il Consigliere Cerè, in relazione alla recente delibera del Consiglio Nazionale
Forense che pretende di disciplinare con Regolamento la delicata materia delle
specializzazioni, esprime la propria contrarietà nel metodo e nel merito e chiede
che il Consiglio di Roma si pronunci in senso contrario alla delibera, invitando il
Consiglio Nazionale Forense a revocarla per le seguenti considerazioni:
1) il Regolamento è inopportuno, perchè sarebbe stato preferibile attendere le
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determinazioni del prossimo Congresso Nazionale Forense;
2) il Consiglio Nazionale Forense, Organo giurisdizionale con funzioni amministrative limitate alla tenuta dell’Albo dei Cassazionisti, non ha funzioni regolamentari (e, infatti, nel progetto di legge in discussione in Parlamento è prevista la
possibilità di riconoscerle);
3) il Regolamento introduce una disciplina discorsiva della concorrenza con
specifico riferimento alla impossibilità per giovani avvocati nei primi sei anni di
professione di conseguire il titolo di specialista alla previsione transitoria che, a
fronte di tanto rigore per il conseguimento del titolo di specialista, consente agli
avvocati iscritti all’Albo da più di venti anni di autodefinirsi specialisti in due
diverse materie senza alcuna verifica e alla illogica limitazione di un numero
massimo di due sole aree di specializzazione;
4) il Regolamento indica fra le specializzazioni branche del diritto effettivamente specialistiche, come il Diritto di Famiglia o quello Sportivo, accanto a veri e
propri settori del Diritto, come il Diritto Penale o quello Amministrativo, sinora
considerati come macroaree e non specializzazioni;
5) il Regolamento addossa ai Consigli dell’Ordine, oltre ai delicati compiti in
materia di formazione professionale continua, nuovi e ulteriori compiti di formazione degli avvocati specialisti senza, peraltro, avere prima informato o coinvolto
nel procedimento di formazione del Regolamento i medesimi Consigli;
6) il Regolamento introduce criteri per l’accreditamento degli enti formatori che
contraddicono la pluralità dell’offerta e di fatto negano la possibilità che soggetti
estranei alle Istituzioni forensi e a poche associazioni specialistiche di avvocati
possano organizzare e gestire le scuole;
7) il Regolamento iscrive di diritto nell’Elenco dei Formatori le associazioni
specialistiche riconosciute dal Congresso, inclusa l’Unione delle Camere Civili,
che sono riconosciute solo in base alla loro generale rappresentatività, senza che sia
mai stato operato alcun controllo, nè sul numero degli specialisti iscritti alle
associazioni, nè sul loro effettivo esercizio di attività forense specialistica;
8) il Regolamento non specifica, seppure espressamente richiesto al Consiglio
Nazionale Forense, che le associazioni e i loro dirigenti, non possano essere soci o
in qualsiasi altro modo partecipare a società, associazioni o enti aventi fini di lucro,
e che la formazione e le scuole debbano essere gestite dalle associazioni iscritte negli
elenchi direttamente e senza intermediari.
Il Consigliere Segretario non può che apprezzare lo sforzo compiuto dal
Consigliere Cerè (si tratta, infatti, della sua prima comunicazione formulata per
iscritto durante i lavori di questo biennio e non anche improvvisata da lei come
tutte le altre) in ordine alle sue ragioni di contrarietà al Regolamento approvato il
24 settembre dal Consiglio Nazionale Forense. Il che potrebbe far ben sperare su
una prossima inversione di tendenza di comportamenti all’interno del Consiglio,
miranti cioè a supportare discussioni di merito e non a fomentare delazioni,
polemiche, inconcludenti provocazioni.
Si tratta di un testo regolamentare certamente in parte criticabile (specie con
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riferimento al regime valido per le giovani generazioni), sicuramente perfettibile,
ma che è il frutto, comunque, di un processo di lavoro in gran parte condiviso dalle
componenti dell’Avvocatura italiana (ancorchè il Consigliere Cerè non abbia
ritenuto di partecipare ad alcuna riunione indetta dal Consiglio Nazionale Forense
sulla materia nè abbia mai, prima d’ora, fatto pervenire i suoi contributi di pensiero,
che sono stati sollecitati a ogni Consigliere in quest’Aula sin dalla primavera
scorsa).
Non si può essere sempre e sistematicamente contrari ad ogni cambiamento: ne
vale della sopravvivenza della categoria.
Sul tema dell’inopportunità dell’approvazione odierna, ante Congresso, seppure la critica appare suggestiva (anche se va ricordato che nessun contributo avrebbe
potuto dare lo stesso Consigliere Cerè al Congresso, non avendo diritto di voto in
quella sede) ad avviso del Consigliere Segretario era probabilmente indispensabile
dare un segnale forte alla politica e al Paese, manifestando in modo inequivocabile
la volontà della categoria di voler procedere nelle necessarie riforme che valorizzino
adeguatamente il ruolo degli avvocati nell’amministrazione della giustizia, e più in
generale il ruolo sociale di un’Avvocatura garante dei diritti dei cittadini. Ed era
probabilmente opportuno farlo ora, in modo che questo messaggio forte e
inequivoco possa arrivare a tutti proprio dal prossimo Congresso di Genova, dove
l’Avvocatura ha l’onere non solo di esprimere le proprie legittime richieste, ma
anche dimostrare di essere in grado di elaborare e governare -pure da sola, se
necessario– i cambiamenti che i tempi richiedono.
Certo è –continua il Consigliere Segretario– che egli stesso non si attendeva
un’accelerazione così immediata, alla luce del fatto che al recentissimo incontro
svoltosi al Complesso del Santo Spirito in Sassia si era raccomandata, da parte della
maggioranza degli intervenuti, prudenza, cautela, nel tentativo di continuare a
riflettere, a meditare, ad ascoltare la voce soprattutto delle Associazioni.
Ciò osservato, sul merito, il Consigliere Segretario sottolinea le parole che ha
detto lo stesso Presidente del Consiglio Nazionale Forense nel presentare il
Regolamento all’atto dell’approvazione: “nulla in questo regolamento vi è di
obbligatorio, nulla di irreversibile e nulla di automatico. Nulla di obbligatorio
perchè, a parte ciò che è necessario per conseguire il titolo, l’acquisizione di
quest’ultima non è obbligatoria ma corrisponde ad una facoltà che è anche
un’opportunità soprattutto per i più giovani; nulla vi è di irreversibile perché l’art.
13) si occupa di dire che al termine del periodo di sperimentazione sino al 30 giugno
2012, questo Consiglio apporterà tutte le modifiche che –suggerite anche da voi–
saranno ritenute necessarie per eliminare lacune o mancanza di coordinamento
ma, soprattutto, per revisionare, se necessario, l’elenco delle aree di specializzazione; nulla vi è di automatico perchè l’art. 14) si occupa di chiarire che l’anzianità non
determina un effetto trascinamento e di per sè non attribuisce il titolo di specialista
essendo l’interessato sottoposto a un doppio vaglio, del Consiglio territoriale di
appartenenza e del Consiglio Nazionale Forense”.
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Il Consigliere Rossi ritiene di dover dire qualche parola esplicativa riguardo alla
propria personale posizione in tema di regolamento sulle specializzazioni. 1.Parlare di attacco agli avvocati in relazione alla crisi economica del settore –così
come ha fatto qualcuno– sembra del tutto inappropriato. L’interesse primario non
deve essere quello del portafoglio bensì quello di creare una categoria professionale
competente e qualificata, tanto più necessaria oggi che gli Albi sono intasati da
professionisti generalisti, molti dei quali dequalificati e scarsamente formati,
complici un accesso non selettivo e una formazione poco gravosa e penetrante.
L’interesse primario deve essere quello del cittadino che si affida all’avvocato
presumendone una consona qualificazione. Senza contare che vi sarà vantaggio
anche per l’avvocato che, nel proprio settore, subirà meno concorrenza. 2.- Occorre
piantarla con il ridicolo discorso dell’incompetenza regolamentare del Consiglio
Nazionale Forense; si tratta di una vecchia storia ormai ampiamente chiarita.
L’approvazione del Regolamento, peraltro, è stata preceduta da mesi di consultazioni con Ordini e Associazioni, e chi voleva far sentire la propria voce poteva farlo
prima. Ora le critiche, che oggi si sentono anche in questa Aula da chi a quegli
incontri non ha inteso partecipare, appaiono strumentali e demagogiche. 3.- Non
e’ vero che sono favoriti gli specialisti delle macro aree (penale, amministrativo,
tributario) perchè, ad esempio, l’area civile è molto più ampia e, di fatto, la maggior
parte degli avvocati già si è indirizzata verso specifici, ampi, settori dell’area stessa
(non a caso gli avvocati di famiglia, area civilistica, sono favorevoli al regolamento).
Non si e’ invece mai sentito un penalista specialista in omicidi piuttosto che in
rapine. 4.- La norma transitoria è un male necessario, comune a tutte le innovazioni
di disciplina legislativa e risponde a criteri di logica e di buon senso. 5.- Il
Regolamento è rivedibile dopo un anno dall’entrata in vigore e, quindi, ci sarà
modo di valutare eventuali carenze, storture, difetti e la possibilità di porre rimedio
a quelle norme che dovessero riscontrare un diffuso dissenso.
Il Consigliere Fasciotti si associa pienamente alle considerazioni espresse testè
dalla Collega Rossi.
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, anche a nome del Consigliere Cassiani al
momento assente, dichiarano di condividere le considerazioni svolte dal Consigliere Cerè in ordine all’inopportunità e illegittimità del Regolamento emanato dal
Consiglio Nazionale Forense sulle specializzazioni, rilevando in particolare quanto segue.
Il Consiglio Nazionale Forense in data 24 settembre 2010 ha assunto, come al
solito, una decisione unilaterale e non concertata, scavalcando organi istituzionali
come gli Ordini degli Avvocati, Organi politici di categoria come l’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana e le Associazioni forensi, non avendo il Consiglio
Nazionale Forense neanche tenuto conto delle indicazioni emerse dalla riunione
dei Presidenti dei Consigli dell’Ordine del 18 settembre 2010.
Ciò è ancora più grave tenuto conto che a novembre si svolgerà il Congresso
Nazionale Forense e quella sarebbe dovuta essere la sede più appropriata per
discutere e approvare un provvedimento così importante come il regolamento sulle
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specializzazioni.
In secondo luogo il Regolamento appare palesemente a detrimento dei giovani
colleghi (si prevedono almeno sei anni di iscrizione all’Albo degli Avvocati prima
di poter intraprendere l’iter di conseguimento della specializzazione) è a favore dei
Colleghi anziani (vedi la guarentigia per chi esercita la professione da almeno un
ventennio).
Inoltre, si sacramentano sotto la voce di specializzazioni, materie precostituite
e basiche (amministrativo, penale, commerciale, ecc.), che tutto hanno meno che
il connotato di materie specialistiche; si sarebbero invece dovuti individuare settori
innovativi e di recente affermazione, tali da determinare veramente a favore dei
cittadini e dell’opinione pubblica la convinzione che l’Avvocatura abbia individuato materie specifiche richiedenti una competenza strettamente settoriale. Dall’altra
parte si tralasciano, soprattutto nel campo civile, interi settori come, per fare solo
un esempio, tutta la materia del Condominio e delle locazioni.
Da ultimo, come già successo nel recente passato per altre iniziative del
Consiglio Nazionale Forense di dubbia efficacia, il regolamento in questione si
espone al sospetto di finalità speculative (corsi obbligatori per un biennio, esame
da parte del Consiglio Nazionale Forense, e così via) non bilanciati dalla previsione
di agevolazioni, detrazioni e incentivi per i Colleghi, che dovrebbero -alla resa dei
conti- distogliere tempo prezioso dai propri clienti e dalle proprie cause e attingere
a risorse economiche personali, per usufruire di un “pennacchio” (il titolo
specialistico) che così come congetturato non appare offrire nessuna garanzia di
miglioramento del buon funzionamento dell’Avvocatura e del rapporto clientelegale.
Ci si dimentica, come al solito, che il più efficace sistema di misurazione della
professionalità del legale nell’ottica dell’ottimale assistenza delle ragioni e degli
interessi della clientela, è quello dei risultati che si conseguono concretamente sul
campo, nella definizione delle controversie sia stragiudiziali che giudiziali.
In ogni caso, è indispensabile prevedere che il percorso formativo per acquisire
il titolo di specialista debba essere gestito esclusivamente dalle istituzioni forensi
e dalle associazioni maggiormente rappresentative in relazione al numero degli
iscritti paganti (e no di quelle riconosciute anche anni orsono dal Consiglio
Nazionale Forense), stabilendo inoltre l’assoluta esclusione di qualsiasi soggetto
commerciale.
I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, ribadendo la gravità della decisione del
Consiglio Nazionale Forense che sta di fatto espropriando i Consigli dell’Ordine
di qualsiasi funzione, chiedono che il Consiglio esprima la propria contrarietà al
Regolamento e alle modalità con cui lo stesso è stato imposto dal Consiglio
Nazionale Forense e che si attivi per imporre la sospensione dell’efficacia del
Regolamento medesimo fino al Congresso, dove dovrà essere sottoposto alla
discussione e all’approvazione da parte dei Delegati di tutta Italia.
Si dà atto che il Consigliere Nesta, al momento assente, ha previamente
depositato un documento che integralmente si trascrive: “la questione concernente
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la specializzazione degli avvocati è di estrema rilevanza e delicatezza. Infatti, se per
un verso vi è la necessità di migliorare sempre di più la qualità delle prestazioni
professionali rese dagli Avvocati, per altro verso vi è l’esigenza ineludibile di
salvaguardare la loro attività professionale, di evitare che possa aggravarsi ulteriormente lo stato di crisi nel quale la categoria attualmente versa e, infine, di evitare
che eventuali interessi economici interferiscano e condizionino le scelte che si
faranno.
E’ necessario, peraltro, anche a voler prescindere dalla pur dubbia legittimazione del Consiglio Nazionale Forense ad emanare il relativo Regolamento, che una
innovazione di tale portata sia condi-visa dalla stragrande maggioranza dell’Avvocatura, sia approvata in sede congressuale e, soprattutto, sia inserita nel più ampio
contesto del progetto di riforma dell’ordinamento professionale che, pe-raltro,
proprio all’art. 8, già discusso in Senato, disciplina il conseguimento del titolo di
specialista.
Al riguardo, una considerazione appare ovvia: ove dovesse trovare applicazione
immediata il Regolamento in oggetto, predisposto dal Consiglio Nazionale
Forense, verrebbero a crearsi non auspicabili situazioni di contrasto tra la normativa prevista nella legge di riforma e le disposizioni contenute nel Regolamento.
Una condotta prudente farebbe propendere per la regolamentazione della materia
in sede di riforma dell’ordinamento professionale.
Comunque, venendo al merito della bozza di Regolamento, predisposta dal
Consiglio Nazionale Forense, osserva quanto segue:
1) sussiste una ingiustificata disparità di trattamento nel prevedere l’impossibilità di conseguire il titolo di specializzazione nei primi sei anni di esercizio della
professione. E’ una limitazione non condivisibile ove si consideri che l’iscrizione
all’Albo degli Avvocati, escluso il patrocinio innanzi alle Giurisdizioni Superiori,
pone formalmente gli Avvocati tutti sullo stesso piano, senza limitazioni di alcun
genere. Particolare attenzione dovrà essere prestata nella predisposizione dell’Elenco degli Organismi che cureranno i corsi e rilasceranno il titolo di specializzazione.
A tal riguardo, proprio per garantire la massima obiettività e trasparenza, il compito
dovrebbe essere affidato esclusivamente ai Consigli degli Ordini territoriali i quali,
ferma restando la loro responsabilità e il relativo controllo sull’operato, potranno
avvalersi, se del caso, anche della collaborazione delle maggiori e più accreditate
associazioni forensi.
2) Deve essere prevista la specializzazione, nei vari settori, anche per il diritto
amministrativo e il diritto penale. Ad esempio, con riferimento al diritto amministrativo, vi sono settori (urbanistica, appalti, pubblica amministrazione) che
richiedono competenze specifiche, non omogenee e, quindi, non utilizzabili nei
singoli ambiti. Parimenti nel diritto penale (reati finanziari, reati contro la Pub-blica
Amministrazione, reati urbanistici, reati contro il patrocinio) valgono le stesse
considerazioni”.
Il Consigliere Vaglio dichiara di essere contrario alla proposta del Consigliere
Segretario in particolare con riferimento all’affermazione di apprezzamento del
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“metodo democratico coltivato dal Consiglio Nazionale Forense” poichè il Consiglio Nazionale Forense ha dimostrato di utilizzare un metodo totalmente opposto
ed antidemocratico, emanando un regolamento di tale rilevanza per l’Avvocatura
italiana a brevissima distanza dal Congresso Nazionale Forense di novembre,
esautorando quest’ultimo dalla possibilità di esaminare, discutere e approvare il
Regolamento proposto dal Consiglio Nazionale Forense.
Il Consigliere Cerè chiede che il Consiglio assuma un atto di coraggio forte
contro il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense, non instando per alcune
modifiche ma lottando per la sua revoca, e comunica di aver proposto ricorso al
Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio con una nutrita serie di colleghi.
Si dà atto che sulla seguente proposta di delibera esprimono i voti contrari i
Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio.
Il Consiglio
preso atto dell’emanazione del Regolamento sulle Specializzazioni forensi;
ritenuto
di non condividere l’accelerazione imposta dal Consiglio Nazionale Forense
all’approvazione del Regolamento alla luce anche del dibattito sviluppatosi
nell’ultimo incontro pubblico svoltosi a settembre a Roma;
esprime
il proprio apprezzamento per l’iniziativa del Consiglio Nazionale Forense che ha,
così, reso concreta la volontà diffusa dell’Avvocatura di avviare un serio percorso
di qualificazione della categoria, già iniziato, fra l’altro, con la regolamentazione
della formazione continua;
apprezza
il metodo di confronto democratico coltivato dal Consiglio Nazionale Forense
per giungere alla stesura dell’attuale testo regolamentare, metodo peraltro già
seguito in altre importanti occasioni, come quella della stesura del progetto di
riforma dell’Ordinamento professionale;
rileva
come, oltre ad essere previsto un consistente differimento dell’entrata in vigore del
Regolamento sia, espressamente, contemplata la possibilità della modificazione
dello stesso, sempre all’esito del confronto con Ordini e Associazioni;
ritiene
assai significative tali previsioni, che consentono di adottare, con opportuna
tempestività, le modifiche che si ravviseranno necessarie, tenendo anche conto che
la materiale entrata in vigore del Regolamento non è immediata;
osserva
che la disciplina legata all’anzianità sino ad ora conseguita penalizza oltre ogni
ragionevole misura le giovani generazioni ed auspica che il Consiglio Nazionale
Forense riconsideri tale disciplina;
manifesta
preoccupazione per quelle durissime prese di posizione che, pur essendo manifestazioni legittime di autonomia delle Associazioni forensi (peraltro solo di quelle
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“generaliste”), rischiano di delegittimare l’Istituzione Forense, e ciò in una fase in
cui l’unità dell’Avvocatura è valore non rinunciabile a fronte della situazione di
crisi e di credibilità che la stessa sta vivendo e dei crescenti pericoli a cui è sempre
più esposta;
dichiara il suo impegno
per ogni iniziativa utile che salvaguardi i valori irrinunciabili dell’unità dell’Avvocatura;
invita
comunque il Consiglio Nazionale Forense ad attivarsi concretamente per far
ridiscutere il testo del Regolamento al prossimo Congresso Nazionale Forense di
Genova, garantendo la massima democraticità nell’assunzione di decisioni di così
indubbia importanza.
VISITA DEL DOTT. PAOLO DE FIORE, PRESIDENTE
DEL TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA
- Alle ore 16.35 viene ammesso in Aula –per la seconda volta in questo biennio
consiliare– il Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma,
ospite gradito dell’Ordine.
Il Presidente Conte, a nome di tutti i Consiglieri, invita il Presidente de Fiore ad
accomodarsi e porge i saluti dell’Avvocatura romana all’illustre ospite ringraziandolo per aver accolto l’invito a lui rivolto qualche settimana addietro. Il Presidente
sottolinea il clima di sinergia operativa e collaborativa e di dialogo che si è
instaurato tra l’Ordine forense e il massimo Dirigente del Tribunale capitolino,
dando cenno dell’articolo di stampa, oggi pubblicato su un quotidiano romano,
sullo stato degli organici degli Uffici Giudiziari della città. Conferma che questo
tipo di incontri debbono avere carattere pratico, tanto che egli ha invitato i
Consiglieri a formulare concrete proposte ed eventuali quesiti, riservandosi di
richiedere al Presidente de Fiore che indirizzo prenderà il Tribunale di Roma sulla
nuova delicata tematica sollevata dalla Suprema Corte con la sentenza del 9
settembre scorso sui termini di costituzione nelle opposizioni a decreto ingiuntivo.
Il Presidente Conte sottolinea la preoccupazione dell’Avvocatura romana a
fronte di un’applicazione di tale sentenza che porterebbe a delle improcedibilità di
atti che sarebbe devastante per il lavoro dei colleghi.
- Alle ore 16.40 esce dall’Aula il Consigliere Cerè ed entra il Consigliere
Barbantini che saluta il Presidente de Fiore.
Il Consigliere Segretario fa presente al Presidente de Fiore tre distinte questioni:
rinnovo dei computers nei punti informativi (già segnalata con nota del 29
settembre scorso protocollo n. 17424), spazi eventuali presso il Tribunale per la
Società Lextel e per la Società Equitalia Gerit (attualmente ospitati in spazi
consiliari), attuazione della convenzione con i tirocinanti.
Per i personal computers il Presidente de Fiore comunica che v’è stata una
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dotazione di macchine da parte della Banca Nazionale del Lavoro per la Sezione
Fallimentare: potrà pensare ad una eventuale distrazione di parte di questi alle
finalità richieste; sugli spazi il Presidente de Fiore risponde che, pur in presenza
delle enormi difficoltà attuali, si sta accingendo a una profonda ristrutturazione
degli spazi del Tribunale Civile (con spostamento dell’intera decima Sezione in
altra allocazione, vista la situazione insopportabile nella quale ora versa); ciò
porterà una ottimizzazione mediante la quale la richiesta oggi avanzata potrà essere
esaudita; sull’attuazione della convenzione con i tirocinanti, il Presidente de Fiore
comunica che il referente è il Dott. De Petra.
Il Presidente de Fiore rileva, poi, che molte notizie di stampa, come quella
apparsa sul Sole 24 Ore giorni fa, in tema di tempi sui procedimenti di separazione,
non sono veritiere e questo lo preoccupa non poco: cita il fatto che oggi l’udienza
presidenziale si tiene nei tre mesi e mezzo successivi alla proposizione del ricorso,
contariamente a quanto sostiene quell’articolo di stampa. Egli menziona, poi, i
numeri stratosferici di cause che condizionano l’efficienza del Tribunale (come nel
caso dei procedimenti relativi agli immigrati).
Il Consigliere Di Tosto rileva che a Torino è iniziata la sperimentazione del
Processo ordinario di cognizione in via telematica: chiede di sapere se inizierà una
sperimentazione anche a Roma. Chiede, inoltre, di conoscere le iniziative che il
Tribunale assumerà in merito alla decisione della Corte di Cassazione del 9
settembre scorso sui termini di costituzione dell’opponente. Rappresenta, infine,
i grandi ritardi dell’Ufficio del Giudice di Pace nel deposito delle decisioni.
Il Presidente Conte legge, a proposito della questione della sentenza delle
Sezioni Unite della Corte di Cassazione, una lettera significativa pervenuta da un
iscritto il 14 ottobre scorso.
Il Presidente de Fiore risponde sulle tre questioni da ultimo sottopostegli. Sul
Processo Civile Telematico riferisce che il Tribunale non è ancora in grado di
celebrarlo e occorre andare per gradi vista la complessità della situazione (allo stato
è in via di perfezionamento il procedimento monitorio). Egli dà notizia poi dei
numeri dei decreti ingiuntivi emessi nel 2009 e nel 2010, i cui tempi di emissione
e di apposizione della formula di esecutività sono assolutamente ragionevoli.
Sugli effetti retroattivi della sentenza delle Sezioni Unite della Corte di
Cassazione, il Presidente de Fiore si riserva di affrontare l’argomento, posto che
proprio domani si terrà una riunione con tutti i Presidenti delle Sezioni interessate.
Peraltro non è detto che dalla riunione si esca con un indirizzo condiviso o che i
singoli magistrati poi osservino detto indirizzo in modo rigoroso.
Sul problema dei tempi di deposito di sentenze, assicura che interverrà presso
il Giudice di Pace Civile.
Il Consigliere Rossi, per quanto riguarda il settore penale, soprattutto nei giudizi
collegiali, segnala la grave situazione esistente a causa dell’impossibilità di avere un
collegio stabile, il che comporta continui rinvii e la mancata trattazione dei
processi. E tale situazione va avanti da anni, ad eccezione di solo alcuni processi
caratterizzati da rilievo mediatico, dove le udienze sono fissate addirittura tre volte
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a settimana. Altro problema è quello dell’Ufficio Copie, dove si ottengono oggi le
copie senza urgenza in due settimane e non più in cinque giorni come avveniva sino
a poco fa.
Il Presidente de Fiore dichiara di aver preso nota della questione dell’Ufficio
Copie e assicura il proprio intervento. Sul problema dei collegi egli comunica che
non ci sono processi di serie A e processi minori, anche se esistono casi di rilevanza
superiore ad altri. L’esenzione disposta recentemente per il caso del c.d. processo
Cirio si è resa necessaria per ragioni di pubblico interesse. Purtroppo il fortissimo
turn over dei magistrati determina il fenomeno lamentato dal Consigliere Rossi.
Segnala, però, come fatto positivo, che l’organico dei Giudici per le Indagini
Preliminari è, allo stato, completo dopo tanto tempo.
Il Consigliere Tesoriere segnala la difficoltà in cui versa il Tribunale del Riesame,
dove i processi sono tantissimi e dove sarebbe sufficiente una sola Sezione in più
per risolvere l’emergenza. In secondo luogo ricorda l’impegno pregresso del
Presidente a reperire uno spazio per la gestione del servizio delle Difese di Ufficio,
a Piazzale Clodio.
Il Presidente de Fiore dichiara di essere disponibile a consegnare lo spazio che
i Consiglieri delegati vorranno individuare di comune accordo. Per la questione
dell’istituzione di una nuova Sezione del Tribunale del Riesame, il Presidente
dichiara l’impossibilità di creare una nuova Sezione con l’attuale numero dei
magistrati addetti e, soprattutto, con la penuria delle risorse umane dedicate alla
cancelleria. Ad ogni modo si riserva sul punto di sentire il Dott. Muntoni,
Presidente del Tribunale del Riesame.
Il Consigliere Vaglio ricorda che un anno fa il Tribunale aveva iniziato a
monitorare i procedimenti sommari del Tribunale e chiede notizie sul punto.
Chiede, poi, se sono arrivati i personal computers di cui si parlò nella c.d.
Commissione Brunetta. Fa, infine, i complimenti all’Ufficio Rilascio copie su
istanza via mail, che funziona assai bene. Suggerisce, però, di dividere le file di
coloro che ritirano le copie o di dare precedenza a chi ha chiesto le copie per via
telematica.
Il Presidente de Fiore comunica che quei computers sono arrivati e terrà conto
del suggerimento sulle file all’Ufficio Copie. Sui dati relativi ai sommari egli si
riserva di fornirli.
Il Consigliere Nesta si diffonde sulle procedure di richiesta di copie dei ricorsi
presentati presso la Sesta Sezione Civile del Tribunale (locazioni), da effettuarsi
oggi sempre con urgenza, con aggravio di costi. Inoltre, lo sportello dell’Ufficio
Separazioni, per la richiesta di copie, è solo uno: il che è troppo poco. Stessa cosa
si verifica per lo Sportello Informativo a Via Lepanto.
Il Presidente de Fiore dichiara che si informerà al riguardo per tentare di
correggere le disfunzioni segnalate dal Consigliere Nesta.
Il Consigliere Cipollone elogia il Presidente de Fiore per la sua cortese
disponibilità e l’Ufficio Copie del Giudice per le Indagini Preliminari che ha
ritrovato efficienza. Sottopone allo stesso Presidente le questioni relative al
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Tribunale di Sorveglianza. Tuttavia il Presidente de Fiore fa rilevare che la
responsabilità diretta è del Presidente della Corte di Appello di Roma.
Chiude gli interventi il Consigliere Barbantini, che si associa ai ringraziamenti
rivolti al Dott. de Fiore perchè egli non viene all’Ordine solo per motivi formali ma
per tentare di risolvere in concreto i problemi che gli avvocati pongono, e ciò anche
in collaborazione con i rappresentanti del Foro.
Sottolinea, infine, il Consigliere Barbantini, la circostanza che in soli sette mesi
di attività consiliare questa è la seconda volta che il Presidente del Tribunale
Ordinario di Roma viene in visita al Consiglio –cosa mai avvenuta in precedenzae per questo desidera ringraziare il Presidente Conte che ha posto in essere tale
dinamica collaborativa sin dall’inizio del biennio.
- Alle ore 17.40 rientra in Aula il Consigliere Cerè.
Il Presidente de Fiore, da ultimo, invita il Consiglio a dare atto della piena
correttezza con la quale agisce la Sezione Fallimentare, che è rinnovata e che ha
riacquistato livelli di efficienza oggettivi e chiude il suo intervento con un
ringraziamento al Presidente Conte, al Consigliere Segretario, al Consigliere
Tesoriere e a tutti i Consiglieri per aver consentito questo incontro e per tenere vivo
un dialogo nell’interesse di tutti gli addetti al lavori del pianeta Giustizia.
Al termine dell’incontro, che finisce alle ore 17.45, i Consiglieri salutano
calorosamente il Presidente del Tribunale.
DELIBERA RIGUARDO AI PAGAMENTI DI COMPENSI AI DIFENSORI
IN PROCEDURE ESECUTIVE IMMOBILIARI
- Il Consigliere Graziani riferisce quanto osservato nelle adunanze del 16 e 23
settembre 2010, relativamente al fatto che, nelle procedure esecutive immobiliari,
l’assegnazione di somme ai creditori avviene secondo piano di riparto e successivo
mandato di pagamento. Per effetto di ciò, taluni istituti bancari procedenti
conseguono il legittimo pagamento anche di spese processuali (spese borsuali,
diritti, onorari, spese generali, contributo previdenziale ed IVA) riconducibili agli
oneri di assistenza da parte dei propri difensori. Sovente, tuttavia, per effetto di
convenzioni stipulate dagli istituti bancari con i propri avvocati, i compensi
corrisposti ai difensori sono inferiori a quella liquidata dall’Autorità giudiziaria. Se
pure questa circostanza attiene al rapporto professionale tra gli istituti bancari ed
i loro difensori, la situazione sopra evidenziata genera effettivamente una lesione
economica in danno dei Colleghi e contestualmente il mancato versamento a chi
di dovere (Cassa Forense e Amministrazione finanziaria) delle somme conseguite
da parte degli istituti bancari a titolo di contribuzione previdenziale ed IVA, nella
misura in cui i medesimi istituti bancari –per effetto di convenzioni- versino ai
propri difensori compensi in misura minore rispetto all’importo effettivamente
riscosso.
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Il Consigliere Graziani chiede quindi che, a tutela dei Colleghi e nell’ottica di
collaborare all’indirizzo dell’azione giurisdizionale verso il massimo rispetto delle
norme civili e tributarie, il Consiglio segnali il fenomeno alla Presidenza del
Tribunale di Roma – Settore Esecuzioni Immobiliari, proponendo che l’emissione
dei mandati di pagamento venga preceduto dalla acquisizione agli atti della
procedura di fatture (emesse da parte dei difensori che hanno prestato nel processo
l’attività di cui si liquida il rimborso) con attestazione di quietanza di avvenuto
pagamento (apposta dall’Avvocato) o di approvazione del documento (apposta dal
beneficiario del mandato di pagamento) per importo pari al rimborso di spese
processuali liquidato dal mandato stesso.
Il Consiglio delibera di segnalare alla Presidenza del Tribunale di Roma e al
Settore Esecuzioni Immobiliari dello stesso Tribunale le circostanze riferite dal
Consigliere Graziani nelle adunanze del 16 e 23 settembre 2010, affinchè i mandati
di pagamento emessi a favore dei creditori delle procedure esecutive rispecchino
quanto più la destinazione ipotizzata, per ciascuna singola causale, dai piani di
riparto delle somme riscosse nelle procedure stesse, delegando il Consigliere
Graziani a riferire al Consiglio circa gli esiti della segnalazione.
- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, pervenuta in data 25 ottobre 2010, accompagnatoria del
deliberato assunto il 22 ottobre scorso dal Comitato dei Delegati, e il successivo
comunicato stampa in merito al disaccordo manifestato nei riguardi dell’approvazione, da parte della Commissione Giustizia del Senato, di un emendamento
all’art. 17 del progetto di Riforma dell’Ordinamento Professionale Forense, con il
parere favorevole del Governo, per effetto del quale è stata abolita l’incompatibilità
tra la libera professione di Avvocato e il lavoro dipendente presso imprese private.
Il Consiglio ne prende atto e si riserva di approfondire l’argomento alla prossima
adunanza.
- Il Consigliere Segretario comunica, in qualità di Coordinatore della Commissione Enti Pubblici, che alla luce della ripresa dei lavori al Senato sulla discussione
del Disegno di Legge di Riforma dell’Ordinamento forense, la Commissione stessa
si è riunita –in data 22 ottobre– approvando una mozione politica, da portare al
prossimo Congresso Nazionale Forense, che riguarda l’art. 22 del testo del disegno
stesso, concernente gli Avvocati iscritti all’Elenco speciale. La Commissione ha
anche delegato lo stesso Consigliere Segretario a voler sensibilizzare i Senatori ad
approvare il testo dell’art. 22 del disegno così come deliberato dalla Commissione
Giustizia e con l’aggiunta dei quattro emendamenti presentati in Aula a maggio
scorso. La mozione viene trascritta integralmente di seguito:
MOZIONE PER XXX CONGRESSO FORENSE
AVVOCATI DIPENDENTI - ART. 22 DISEGNO DI LEGGE S 601
L’assoluta peculiarità dell’attività professionale dell’avvocato dipendente pub-
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blico, non riconducibile a quella propria degli altri dipendenti pubblici, impone al
Legislatore di osservare l’impostazione costante della Cassazione SU che ha
espressamente sostenuto l’indefettibile autonomia organizzativa e funzionale che,
anche nel contratto di lavoro, deve essere garantita agli avvocati delle Pubbliche
amministrazioni al fine di assicurare che l’esercizio della professione forense
all’interno di un Ente pubblico sia conforme ai principi propri dell’attività libero
professionale svolta dagli avvocati del libero Foro.
Peraltro i requisiti dell’autonomia e indipendenza degli avvocati pubblici sono
stati chiariti, per quanto attiene alla loro assolutezza, dall’interpretazione giurisprudenziale, che li ha riferiti allo svolgimento delle funzioni, che devono essere
esercitate in sostanziale estraneità all’apparato amministrativo, in posizione di
terzietà ed indipendenza da tutti i settori previsti in organico quindi dalla gestione
negli affari amministrativi dell’ente di appartenenza.
La norma dell’art. 22 non costituisce altro che il recepimento del costante e
consolidato insegnamento giurisprudenziale che, come visto, impone di garantire
l’autonomia organizzativa e funzionale degli avvocati e l’indipendenza professionale del legale ad esso preposto nei confronti degli apparati amministrativi esistenti
nell’ambito della struttura organizzativa dell’ente, evitando in tal modo ogni
possibile ingerenza della dirigenza amministrativa nella gestione degli affari legali
e dunque proficuamente garantendo il parallelo espletamento delle distinte attività
ed i principi sottesi di buon andamento, correttezza ed imparzialità della pubblica
amministrazione, presidiati dal filo conduttore della legalità di tutti gli atti e
comportamenti dell’ente pubblico.
In questo contesto normativo, proprio al fine di garantire l’autonomia organizzativa e funzionale, è necessario che la contrattazione collettiva nazionale, cui è
demandata la disciplina del rapporto di lavoro degli avvocati pubblici dipendenti,
si adegui a tali presupposti indispensabili per l’esercizio dell’attività professionale
in favore delle Pubbliche amministrazioni, collocando gli avvocati in apposite
separate “sezioni di contrattazione” nell’ambito delle Aree dirigenziali di riferimento, in tal senso interpretando la disposizione di cui all’art. 54 del decreto legislativo
n. 150/2009 sulla base dei principi e criteri direttivi della Legge delega n. 15/2009.
IL CONGRESSO NAZIONALE FORENSE
- impegna il Parlamento italiano ad approvare il testo dell’art. 22 del D.D.L. così
come licenziato dalla Commissione Giustizia del Senato della Repubblica.
- Il Ministro per Pubblica Amministrazione e l’Innovazione a dare direttive
all’ARAN in sede di “accordo” per la composizione dei comparti e delle aree di
contrattazione, previsto dall’art. 54 del D. Lgs. n. 159/2009, affinchè gli “avvocati”
dipendenti degli Enti Pubblici, assoggettati alla disciplina del Decreto Legislativo
n. 165/2001 siano collocati, ai fini contrattuali, in apposite “sezioni separate” di
contrattazione nell’ambito delle corrispondenti Aree dirigenziali.
Il Consiglio, dato atto, approva il testo della mozione che porterà, con le altre,
al Congresso Nazionale Forense.
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- Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, pervenuta in data 25 ottobre 2010, accompagnatoria del
deliberato assunto il 22 ottobre scorso dal Comitato dei Delegati, e il successivo
comunicato stampa in merito al disaccordo manifestato nei riguardi dell’approvazione, da parte della Commissione Giustizia del Senato, di un emendamento
all’art. 17 del progetto di Riforma dell’Ordinamento Professionale Forense, con il
parere favorevole del Governo, per effetto del quale è stata abolita l’incompatibilità
tra la libera professione di Avvocato e il lavoro dipendente presso imprese private.
Il Consiglio ne prende atto e si riserva di approfondire l’argomento alla prossima
adunanza.
- Il Consigliere Segretario comunica, in qualità di Coordinatore della Commissione Enti Pubblici, che alla luce della ripresa dei lavori al Senato sulla discussione
del Disegno di Legge di Riforma dell’Ordinamento forense, la Commissione stessa
si è riunita –in data 22 ottobre– approvando una mozione politica, da portare al
prossimo Congresso Nazionale Forense, che riguarda l’art. 22 del testo del disegno
stesso, concernente gli Avvocati iscritti all’Elenco speciale. La Commissione ha
anche delegato lo stesso Consigliere Segretario a voler sensibilizzare i Senatori ad
approvare il testo dell’art. 22 del disegno così come deliberato dalla Commissione
Giustizia e con l’aggiunta dei quattro emendamenti presentati in Aula a maggio
scorso. La mozione viene trascritta integralmente di seguito:
Comunicazione del Consigliere Segretario dal verbale n° 50 del 4 novembre 2010
- Il Consigliere Segretario legge il resoconto sommario del dibattito che si è
sviluppato stamani in Aula, al Senato, sull’emendamento relativo all’ubicazione
della sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma all’interno del
dibattito sulla riforma dell’Ordinamento professionale. Si riporta per esteso detto
breve resoconto:
“ICHINO (PD). Voterà contro l’emendamento 24.202 (testo 2), che destina
espressamente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma i medesimi spazi
utilizzati alla data di entrata in vigore della legge, all’interno dell’edificio della
Corte di Cassazione. E’ infatti assurdo e contrario ai principi della delegificazione
decidere con un atto normativo di rango primario una questione di tipo meramente
logistico. (Applausi dal Gruppo PD).
LI GOTTI (IdV). Esiste già una legge dello Stato che dispone espressamente
l’allocazione degli uffici dell’Ordine degli Avvocati di Roma presso il Palazzo della
Cassazione: l’emendamento 24.202 (testo 2) si limita a rendere più precisa e
dettagliata tale disposizione. (Applausi dal Gruppo PdL. Commenti dei Senatori
Incostante e Morando).
RUTELLI (Misto-ApI). E’ opportuno votare contro una norma che entra nel
dettaglio di scelte di carattere prettamente amministrativo ed inseguire invece un
modello di legislazione semplice e snella, che tenga distinti i compiti del legislatore
nazionale da quelli propri delle pubbliche amministrazioni. (Applausi dal Gruppo
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PD e del Senatore Russo. Congratulazioni).
SERRA (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-IS-MRE). Occorre evidenziare che l’emendamento in esame mira ad aggirare una sentenza di sfratto già passata in giudicato.
BENEDETTI VALENTINI (PdL). L’emendamento mira a superare una disputa
annosa, consentendo al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati d Roma di rimanere
nella sede attuale presso il Palazzo della Cassazione, assecondando così giuste
esigenze di ordine logistico e funzionale. Non è nemmeno contestabile l’utilizzo
di una norma di rango primario, dal momento che, qualora dovessero mutare
situazioni ed esigenze, sarà sempre possibile modificare nuovamente la norma.
VITA (PD). Ricorda i problemi che sono derivati da una norma analoga, con cui
è stata stabilita la sede dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. (Applausi
dal Gruppo PD).
Il Senato approva l’emendamento 24.202 (testo 2).”
Il Consiglio applaude, apprezza la decisione del Senato e dispone la pubblicazione della comunicazione del Consigliere Segretario sul sito istituzionale senza
commento alcuno.
Dal verbale dell’adunanza del 18 novembre 2010
- I Consiglieri Condello e Graziani propongono al Consiglio di stipulare un
protocollo d’intesa con il Comune di Roma e la Corte di Appello di Roma che di
seguito si trascrive:
PROTOCOLLO DI INTESA
TRA
COMUNE DI ROMA
CORTE DI APPELLO DI ROMA
UFFICIO DEI MAGISTRATI REFERENTI PER L’INFORMATICA
CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
I soggetti firmatari del presente Protocollo, consapevoli della esigenza di avviare
una serie di iniziative per il potenziamento dell’informatica nei servizi giudiziari,
nonchè per favorire l’automazione di procedure e di servizi di interesse comune nel
territorio e nell’ambito delle rispettive competenze e nella prospettiva di uno
spazio di servizi giuridici nell’ambito di Roma Capitale convengono:
- di sviluppare in modo coordinato iniziative volte a favorire la più efficace
organizzazione e fruibilità di servizi informatici e telematici dei rispettivi uffici a
vantaggio dell’utenza;
- di avviare stabilmente una reciproca consultazione e un’efficace cooperazione
organizzativa per individuare obiettivi e progetti comuni in materia di informatica
giuridica amministrativa e giudiziaria, mediante condivisione di dati e strutture e
potenziando -ove occorra- le risorse hardware esistenti presso gli Uffici Giudiziari
romani, includendovi terminali dedicati per l’accesso a banche dati di interesse
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giudiziario e ai servizi forniti on line dall’Amministrazione Comunale o destinati alla
Polizia Municipale ivi operante, tenendo conto delle esigenze e delle complessità
dell’area metropolitana romana;
- di promuovere la condivisione –attraverso l’azione di coordinamento dei
Magistrati referenti distrettuali informatici civili e penali, interessati nell’ambito
del presente protocollo- di dati statistici utili alla più efficace organizzazione
amministrativa sul territorio comunale, con particolare riferimento ad aree tematiche specifiche di interesse per l’azione amministrativa e giudiziaria;
- di avviare la programmazione di iniziative congiunte di studio, formazione,
aggiornamento e rilevazione sui temi dell’informatica giudiziaria e amministrativa,
nonchè della protezione dei dati personali nell’ambito delle procedure amministrative rivolte a Magistrati e Avvocati, nonchè per il Personale degli Uffici Giudiziari
e per il Personale Amministrativo e di Polizia Municipale;
- di istituire, a tal fine, un’apposita “Conferenza per l’innovazione dei servizi di
informatica giudiziaria per Roma Capitale” formata da rappresentanti degli organismi firmatari del presente accordo, con il compito di predisporre una prima serie
di interventi e di progetti per il biennio 2011/2013, anche nell’ambito degli
interventi finanziati dal Fondo Sociale Europeo 2007/2013 (Best Praticses per gli
Uffici Giudiziari).
Il Consiglio, rilevato il grande interesse e l’utilità per l’Avvocatura romana,
delibera di sottoscrivere il su descritto Protocollo e manda al Presidente per i
conseguenti adempimenti.
Dal verbale dell’adunanza del 23 novembre 2010
INCONTRO CON I DELEGATI AL XXX CONGRESSO
NAZIONALE FORENSE
- Vengono ammessi in Aula gli Avv.ti Gaetano Amoroso, Riccardo Bolognesi,
Maurizio Campolo, Silvia Cappelli, Fioravante Carletti, Gloria Caruso, Giandomenico Catalano, Filippo Cece, Romano Cerquetti, Massimiliano Cesali, Luigi
Chilelli, Andrea Ciannavei, Roberto Ciociola, Paola Cittadini, Marco De Fazi,
David Del Gigante, Giovanni De Luca, Andrea De Marchi, Stefano De Paolis,
Mario De Vergottini, Giuseppe Di Giorgi, Gianni Di Matteo, Francesco Faustini,
Caterina Flick, Clemente Frascari Diotallevi, Rosanna Fratarcangeli, Filippo Garroni, Grazia Maria Gentile, Fabrizio Gizzi, Flavia Grasso, Alessia Guerra, Valentina
Guzzanti, Antonella Iannotta, Onorio Laurenti, Giuseppe Lepore, Giorgio Lombardi, Giuseppe Lombardi, Walter Lombardi, Samantha Luponio, Enrico Maccallini, Claudio Macioci, Paolo Maldari, Antonio Jacopo Manca Graziadei, Vittorio
Amedeo Marinelli, Andrea Melucco, Leopoldo Muratori, Andrea Pontecorvo,
Elisabetta Rampelli, Maria Rossetti, Stefano Rubeo, Stefano Ruggiero, Antonella
Sannino, Mario Scialla, Massimiliano Venceslai, Paolo Voltaggio, Andrea Zanello,
delegati dell’Ordine degli Avvocati di Roma al XXX Congresso Nazionale Forense
che si terrà a Genova dal 25 al 27 novembre 2010.
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Prende la parola il Presidente il quale rivolge il più caloroso saluto dell’intero
Consiglio ai Delegati presenti, ringraziandoli della loro partecipazione odierna. Fa
presente che questa breve riunione è stata indetta nel solco della tradizione romana,
in virtù della quale l’Istituzione è solita salutare ed augurare buon lavoro ai Delegati
qualche giorno prima dell’inizio del Congresso Nazionale Forense. Rivolge a tutti
un sentito invito a voler prendere parte ai lavori congressuali e a fare in modo di
fornire all’Assemblea una immagine dell’Avvocatura romana coesa, leale e laboriosa.
Interviene il Consigliere Vaglio il quale ringrazia i Colleghi intervenuti che
hanno così sottratto tempo prezioso alle proprie attività professionali accogliendo
l’invito ad essere presenti. Sottolinea che al Congresso si dibatteranno temi, quali
quello sulla media-conciliazione, sui quali non è possibile non far sentire una forte
voce di dissenso.
Riprende la parola il Presidente il quale fa rilevare come, in questa sede, non sia
opportuno fare proclami politici, e si limita ad osservare che ogni Delegato è libero
di rappresentare al Congresso la propria opinione e il proprio pensiero senza
sentirsi condizionato da nulla e da nessuno, neppure dalle deliberazioni del
Consiglio il quale, per rimanere al tema accennato dal Consigliere Vaglio, ha già
espresso mesi or sono e, quindi, in tempo non sospetto, la propria opinione al
riguardo con apposita deliberazione, così come accaduto per tanti altri temi che
saranno oggetto di discussione al Congresso. La posizione dell’Avvocatura romana
sulla media-conciliazione è molto chiara ed è assolutamente aderente alla delibera
consiliare del 22 aprile 2010.
Interviene il Consigliere Graziani il quale richiama l’attenzione dei presenti sul
fatto che è opportuno sensibilizzare i Colleghi che oggi non sono in Aula al fine
di ricordar loro di andare comunque a Genova, atteso che il Consiglio, altrimenti,
sarà costretto ad addebitargli le relative spese di soggiorno.
Al termine il Presidente saluta i Colleghi Delegati e li licenzia.
Dal verbale dell’adunanza del 30 novembre 2010
ENTE DI FORMAZIONE PER MEDIATORI:
PROGRAMMAZIONE CORSI
- Il Consigliere Condello ribadisce, in via preliminare, che l’Istituto della
Mediazione come attualmente normato determina un grave danno per l’Avvocatura e pertanto il Consiglio dovrà continuare a svolgere le necessarie attività per
sollecitare le opportune modifiche legislative ribadendo quando già deliberato in
data 22 aprile 2010 e precisamente:
“Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nella seduta del 22 aprile
2010;
Visto il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60
della legge 18 giugno 2009 n. 69 in materia di ‘Norme in materia di mediazione
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finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali’, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2010;
RILEVATO
- che le norme in questione, promulgate senza che siano state adeguatamente
recepite le legittime indicazioni degli Ordini forensi e delle Associazioni rappresentative di categoria, non appaiono in grado di deflazionare il carico dei provvedimenti giudiziari civili e, quindi, si rivelano non utili per la collettività;
- che non sussistono le risorse economiche nè le strutture che possano
consentire l’effettiva attuazione della legge de qua;
- che, in particolare, va espressa la critica più ferma alla normativa in questione
in relazione ai seguenti punti: - obbligatorietà del tentativo di conciliazione
prevista dall’art. 5, comma I; - mancato riferimento alla necessità di assistenza da
parte dell’Avvocato; - annullabilità del mandato dell’Avvocato in caso di inadempienza dello stesso agli obblighi d’informazione previsti;
- che la stessa Commissione Giustizia del Senato aveva suggerito l’esclusione
dell’obbligatorietà, esprimendo forti perplessità al riguardo ed evidenziando,
altresì, la necessità di ridurre le materie, alle quali applicare tale istituto (basti
pensare alla irragionevole previsione della procedura anche nell’ipotesi di omesso
pagamento del canone di locazione);
- che il non aver previsto la presenza obbligatoria dell’Avvocato, non solo
costituisce un palese svilimento della professionalità dei Legali ma, in particolare,
costituisce un ‘vulnus’ del diritto dei cittadini i quali, in tal modo, potranno non
veder adeguatamente tutelati i loro diritti e interessi, anche se rilevanti, verosimilmente con vantaggio ingiusto di controparti più forti contrattualmente;
- che l’annullabilità del rapporto cliente-difensore in caso d’inadempienza al
dovere d’informazione si rivela ingiustamente sanzionatoria per gli Avvocati i
quali, invece, nell’espletamento dell’attività professionale, sono costantemente
protesi ad individuare soluzioni transattive, purchè satisfattive dei legittimi diritti
e interessi dei loro assistiti;
ESPRIME
la più ferma protesta in merito ai suindicati punti della legge;
CHIEDE
che siano recepite e accolte le doglianze sopra esplicitate e, conseguentemente, che
si proceda alla modifica del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010;
AUSPICA
che a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, si apra un confronto costruttivo
con l’Avvocatura, in tutte le sue componenti istituzionali e associative, al fine di
affrontare compiutamente e in uno spirito di doverosa collaborazione i gravi
problemi che affliggono la Giustizia italiana”.
Il Consigliere Condello, in attesa delle auspicate modifiche, alla luce delle
dichiarazioni del Ministro Alfano al XXX Congresso Nazionale Forense circa
l’effettiva entrata in vigore del nuovo Istituto della Mediazione finalizzata alla
conciliazione civile e commerciale anche nella forma obbligatoria a partire dal 20
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marzo 2011, considerato che la mediazione facoltativa e la mediazione delegata è
già operativa e che sono pervenute all’Organismo le prime istanze, ritiene opportuno attivare l’Organismo accreditato per consentire agli avvocati e ai cittadini di
utilizzare l’Istituto della Mediazione come previsto dalla normativa vigente e
ritiene necessario creare, utilizzando l’Ente di Formazione accreditato, Mediatori
professionisti altamente qualificati in ottemperanza a quanto previsto dal D.M. n.
180/2010.
Il Consigliere Condello propone, pertanto che l’Ente di Formazione Mediatori Forensi di Roma del Consiglio bandisca un corso di formazione di n. 600 posti
di Avvocati Mediatori professionisti, senza costi per il Consiglio, da destinare alla
costituzione dell’elenco dei Mediatori dell’Organismo di Mediazione forense di
Roma con il seguente progetto formativo:
1. organizzazione di n. 20 corsi, costituiti da n. 30 partecipanti per uno sviluppo
di n. 50 ore di lezione teoriche e pratiche come da programma che verrà predisposto
dai Formatori accreditati dall’Ente di Formazione Mediatori forensi di Roma del
Consiglio e dai componenti della Commissione Mediazione;
2. svolgere i corsi contemporaneamente in venti aule e con altre strutture presso
l’Istituto Statale “Dante Alighieri” Via Cassiodoro 2/A alle condizioni previste
nell’allegato protocollo;
3. ripartire le lezioni in n. 10 giorni con il seguente orario: dalle 8.30 alle 13.30
e dalle 15.00 alle 17.00 a partire da sabato 8 gennaio 2011 (n.d.r. 22 gennaio 2011);
4. tenere le lezioni teoriche e pratiche con i Formatori già accreditati al Ministero
della Giustizia integrati con altri formatori da accreditare come previsto dal D.M.
n. 180/2010.
Il Consigliere Condello propone inoltre le seguenti modalità di partecipazione
ai corsi:
5. partecipazione riservata agli Avvocati iscritti nell’Albo degli Avvocati di
Roma che presentano domanda entro il 31 dicembre 2010 utilizzando il modulo
on line sul sito web del Consiglio dell’Ordine;
6. pagamento della somma di Euro 300,00 (trecento) oltre oneri fiscali come
contributo per il rimborso delle spese organizzative che il Consiglio dell’Ordine
dovrà sostenere come da bilancio preventivo di spesa;
7. partecipazione obbligatoria a tutte le lezioni. Le assenze giustificate comporteranno un recupero delle lezioni non svolte con spese e costi a carico del corsista;
8. diritto dell’avvocato, che conseguirà il titolo di Mediatore professionista
dopo il superamento dell’esame finale previsto a norma di legge, di essere iscritto
nell’elenco dei Mediatori professionisti dell’Organismo di Mediazione Forense
di Roma del Consiglio dell’Ordine di Roma;
9. obbligo dell’Avvocato Mediatore professionista, iscritto nell’elenco dei
Mediatori professionisti dell’Organismo di Mediazione Forense di Roma del
Consiglio dell’Ordine di Roma, di rispettare il regolamento deliberato da detto
Organismo;
10. obbligo dell’Avvocato Mediatore professionista, iscritto nell’Elenco dei
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Mediatori professionisti dell’Organismo di Mediazione Forense di Roma del
Consiglio dell’Ordine di Roma, di svolgere l’attività di Mediatore in modo
esclusivo per detto Organismo.
Il Consigliere Condello, con riferimento alle modalità di selezione propone
quanto segue:
- saranno ammessi al corso gli avvocati muniti di tutti i requisiti previsti dalla
domanda di iscrizione nel numero massimo di 600 (seicento).
Nell’ipotesi in cui le domande dovessero essere superiori a detto numero ai fini
dell’individuazione di coloro che saranno ammessi a partecipare, si procederà alle
selezioni con le seguenti modalità:
- le domande saranno raggruppate in tre fasce di età con riferimento alla data di
iscrizione nell’Albo e precisamente: Avvocati iscritti da 0 a 10 anni; Avvocati iscritti
da 10 a 20 anni; Avvocati iscritti oltre i 20 anni.
I 600 posti disponibili verranno attribuiti mediante sorteggio di 200 posti per
ogni fascia di età. Il sorteggio verrà eseguito in pubblica Assemblea. I dieci
Mediatori già designati dal Consiglio e indicati nell’istanza di accreditamento
dell’Organismo di Mediazione inviata al Ministero della Giustizia e i componenti
della Commissione per la Mediazione istituita dal Consiglio dell’Ordine che
intendono partecipare al corso avranno una riserva ad personam di posti oltre i 600
banditi, nel limite di 45 posti.
Verranno sorteggiati, inoltre, n. 200 Avvocati che andranno a sostituire eventuali corsisti che non provvederanno al versamento della quota o che rinunceranno a
partecipare al corso. In detta ultima ipotesi si seguirà la graduatoria con riferimento
al numero acquisito durante il sorteggio.
Il Consigliere Condello propone infine di organizzare, con la Commissione
Mediazione, due eventi da tenere il 20 e 21 dicembre 2010 della durata di tre ore
ciascuno, presso il “Teatro Manzoni” per informare i Colleghi sulle attività poste
in essere dal Consiglio e per aggiornarli sulle problematiche giuridiche riguardanti
la Mediazione.
Il Consigliere Condello chiede che vengano riconosciuti ai partecipanti tre
crediti formativi per ciascun evento.
Il costo degli eventi è inserito nel bilancio preventivo.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Dal verbale dell’adunanza del 16 dicembre 2010
VISITA DELEGAZIONE U.N.E.P. DI ROMA
- Vengono ammessi in Aula gli Ufficiali Giudiziari della delegazione U.N.E.P.
di Roma. Sono presenti i Signori Cristina Grossi, Fabrizio Marcocci, Gennaro
Marino, Francesco Ruggieri, nonchè il Responsabile dell’Ufficio Dottor Roberto
Passancantilli.
Prende la parola il Consigliere Graziani che introduce la riunione facendo
presente che questo incontro fa seguito a quelli che sono serviti per mettere a punto
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il sistema informatico che consente di conoscere via web se gli atti consegnati agli
sportelli di Via Lepanto sono stati notificati e, pertanto, pronti per il ritiro. Si tratta,
a detta del Consigliere Graziani, di un mirabile esempio di sinergia e interazione
collaborativa tra Ufficiali Giudiziari e l’Ordine degli Avvocati di Roma.
Prende, quindi, la parola il Dott. Passancantilli il quale ringrazia vivamente
dell’invito e concorda sul fatto che l’iniziativa cui si è fatto cenno è frutto della
collaborazione fattiva tra Ufficiali Giudiziari e Avvocati. Fa presente che da almeno
tre anni l’Ufficio è in grandissima difficoltà a causa della carenza endemica di
personale, carenza che si protrarrà, purtroppo, per almeno altri tre anni. Ciò
comporta la necessità di accorpare più zone per le notificazioni, aggravando il
personale in servizio. E’ ovvio allora, a detta del Dott. Passancantilli, che l’informatica diventa un presidio eccezionale per far fronte a dette carenze; è auspicabile,
peraltro, che la collaborazione fattiva con l’Ordine degli Avvocati prosegua, magari
attuando progetti di velocizzazione di processi che attualmente comportano
ancora code e disservizi, come nel caso dell’accettazione degli atti (si potrà ad
esempio sfruttare il sistema del codice a barre, oppure pensare a un sistema di
prenotazione on line, ecc.).
Il Presidente assicura che l’Ordine di Roma proseguirà in quel rapporto di
sinergia con l’Ufficio Notifiche, offrendo la propria collaborazione affinchè si
continuino a costruire progetti che siano in grado di risolvere i problemi della
quotidianità per la classe forense.
Al termine dell’incontro i presenti si salutano e si augurano vicendevolmente
Buon Natale.
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IL NOSTRO MONDO
RICEVIAMO DALLA DIREZIONE DEL CARCERE DI REGINA COELI
AVVISO
Si comunicano ai signori avvocati gli orari dell’ufficio per l’anno 2011
PERIODO INVERNALE
(01/01/2010 al 18/06/2011 e dal 12/09/2011 al 31/12/2011)
Dal Lunedì al Venerdì
8.00/13.00 accettazione colloqui
14.40
termine colloqui
Sabato e Prefestivi:
8.00/12.40 accettazione colloqui
14.40
termine colloqui
PERIODO ESTIVO
( 20/06/2011 al 10/09/20100)
Dal Lunedì al Venerdì
8.00/13.00 accettazione colloqui
14.40
termine colloqui
Sabato e Prefestivi
8.00/12.40 accettazione colloqui
13.40
termine colloqui
N.B. dalle ore 13.00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 12.00 il sabato e prefestivi non si
possono richiedere più di 5 detenuti per ogni avvocato
Roma, 01/11/10
IL DIRETTORE
(Dr Mauro Mariani)
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IL NOSTRO MONDO
Caro Carlo,
ti mando la poesia che mi hai richiesto. Ho tardato un po’ perché, spinto dalla tua richiesta
vi ho aggiunto una seconda parte.
Non so se così diventa un po’ troppo lunga e meno “efficace”. Giudica tu e fanne l’uso che
vuoi. Ti invio anche la “poesia” sui viaggi.
Con affetto Giorgio.
LE TELEFONATE COL COLLEGA
Ma si passa la chiamata,
un po’ brusca e ineducata,
la signora mi interpella:
“E’ l’avv. tale che favella?”
“Si”, rispondo –e non vorrei“Di persona”?, incalza lei
“Si” rispondo –e sono tristeChiedo allora “chi mi cerca?”
“L’avvocato Guttaperca!”
“E perché non chiama lui?”
“Non lo so, dunque per cui,
glielo passo in linea resti”
Ma che tempi sono questi,
prima che lui che possa parlare
a me tocca d’ascoltare
tre minuti di Albinoni
ed altri arcani suoni.
Poi risento la signora,
che, con voce più sonora,
mi onora d’informarmi
che il legal non può parlarmi
“Ma se è lui che mi ha chiamato”
“Si, ma adesso è occupato”
“Ma neanch’io sono in vacanza”
“Si ma adesso è fuori stanza”
Avv. Giorgio Frezza di Arezzo
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IL NOSTRO MONDO
CONVEGNI
DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO, DALL’ANTICA ROMA
ALL’AVVENTO DEL CRISTIANESIMO FINO AI TEMPI ATTUALI
( CONVEGNO DI STUDIO, ROMA 14 DICEMBRE 2010 ORE 17.00)
L’INTERVENTO INTRODUTTIVO
DI GIOVANNI CIPOLLONE
Gentili Signori e Signore, care Colleghe e cari Colleghi, ho il compito di introdurre la
trattazione di un tema di vasto respiro che ha come base la lenta e sofferta affermazione dei
diritti dell’uomo nel progredire della civiltà.
In verità, se volgiamo lo sguardo sul mondo romano, assumono maggiore risalto i doveri,
piuttosto che i diritti.
Non per nulla Carlo Pisacane in uno scritto pubblicato nel 1855, affermava che “i romani
sono e saranno a noi ed ai posteri modello di militare disciplina”, precisando che “i romani dapprima
in piazza discutevano da cittadini della necessità e giustizia della guerra e quindi, trasformati in militi,
combattevano”. Al centro del loro pensiero vi era sempre lo stato e non l’uomo. I romani erano
intolleranti verso chi tentava di ostacolare la potenza del loro impero nel mondo.
Del resto, la concezione che i romani ebbero dello “IUS”, e quindi del diritto , come
complesso di norme formanti un sistema regolatore delle relazioni intercorrenti tra gli
uomini, non può essere inquadrata nella unitarietà di un ordinamento, così come previsto
nell’ottica dello spirito moderno, bensì in una “sovrapposizione di più sistemi di varia
formazione e struttura” come sosteneva un grande studioso della storia del diritto romano
e cioè Vincenzo Arangio-Ruiz.
Le stesse XII tavole non posso essere considerate l’espressione di un unitario e vigente
sistema giuridico poiché l a consuetudine spesso soppiantava la legge, soprattutto nel
verificarsi di circostanze del tutto nuove, determinatesi nella vita sociale.
Con il codex iustinianus, pubblicato il 9 aprile 529, si ebbe la sistematica raccolta delle
“leges” e degli “iura” con definitiva collocazione dei vecchi e nuovi istituti e la affermazione
di una nuova legislazione, anche dopo la spinta dello sviluppo delle scuole di Berito e
Cstantinopoli, mediante l’ampliamento dell’orizzonte circa i diritti dell’uomo.
In tale periodo storico non si è ancora sviluppata la dimensione universale su cui basare
l’esistenza di diritti fondamentali dell’uomo, quale patrimonio inalienabile di ogni singolo
individuo.
Una svolta significativa si ebbe poi con l’avvento del cristianesimo la cui visuale, sia pure
impregnata di finalità trascendentali, consentiva di esaltare la individualità dell’uomo, come
appartenente alla famiglia di Dio, comunque privilegiando l’aspetto sociale nell’attuazione
nel bene comune universale, attraverso la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo o,
meglio, della persona.
Pensate: per i romani il padre aveva il diritto di sopprimere il nascituro e il dovere di
sopprimere il neonato deforme, cioè il “monstrum”.
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IL NOSTRO MONDO
Con il cristianesimo ( vedi tertuliano nel trattato “ de anima” e nella “apologetico”) il
nascituro doveva considerarsi un essere vivente perfetto, soggetto di diritti, poiché con il
concepimento possedeva un’anima propria infusa da Dio.
Cioè si è fatta strada lentamente nelle coscienze la strada del progresso poiché nelle fonti
cristiane primitiva “nasciturus pro iam nato habetur”.
Si consideri che nel “levitino” ( i leviti erano i membri di una tribù ebraica) si affermava
che prima di quaranta giorni manca nel feto ogni forma. All’inizio del 41° giorno il nascituro
è formato; però secondo il rabbino Ismael il maschio si forma al 41° giorno e la femmina
all’81° giorno.
Ai nostri giorni, con l’affermarsi del fenomeno della globalizzazione, nel perseguire
apprezzabili principi quale la solidarietà, intesa come vincolo sociale e fattore di realizzazione e coesione della società nella sua interezza, si fa riferimento alla natura relazionale
dell’uomo, nella consapevolezza di poter affermare il diritto di integrare la propria identità
con quella degli altri, aprendosi al mondo delle persone su un piano in cui “soliditas” e
“sodalitas” possono convergere, come acutamente osserva Lino Prenna nel suo noto studio
“ la solidarietà voluta”.
Ora non mi resta che ascoltare, insieme a voi, gli approfondimenti degli illustri relatori
di questo interessante convegno.
CONVEGNO – ASSOCIAZIONALE NAZIONALE MAGISTRATI
(26/28 NOVEMBRE 2010)
Alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con la partecipazione
del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, del Presidente della Regione Lazio Renata
Polverini; del Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e di molte autorità
istituzionali, si è svolto il Convegno, il cui tema “ I magistrati e la forza del rinnovamento”
ha visto l’intervento di insigni giuristi, di parlamentari, di magistrati, avvocati e docenti
universitari.
Gli approfondimenti hanno interessato soprattutto le problematiche aventi ad oggetto
i seguenti argomenti: autoriforma, professionalità e questione morale all’interno della
magistratura. *
Per il nostro Consiglio dell’Ordine, l’indirizzo di saluto è stato portato dal Consigliere
Giovanni Cipollone, del quale pubblichiamo alcuni brani del suo intervento:
“Oggi si respira un’aria di rinnovamento ed è certamente merito della Magistratura
Italiana di avere avvertito, forse per prima, l’esigenza di poter respirare un’aria più tersa e più
pura.
Anche l’ Avvocatura Italiana è al Vostro fianco, al fine di valorizzare la rilevanza sociale
dell’Avvocato, quale soggetto necessario e insostituibile per l’attuazione concreta della
giustizia e per garantire ai cittadini, in ogni sede, l’effettività della tutela dei diritti.
In questo momento, a Genova, sono riuniti in congresso anche gli avvocati italiani, in
numero di circa duemila, per sollecitare i politici a prendere urgenti iniziative su annose e
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insolute problematiche, quale la improcrastinabile emanazione della Legge Professionale, e
i requisiti da rispettare per iscriversi nell’apposito Albo, tenuto conto delle norme della
comunità europea.
Assumono poi particolare rilievo le prospettive relative alla funzione dell’avvocato e ai
compiti, considerata la deriva degli ideali che invece hanno sempre caratterizzato la
professione forense.
Sarebbe inoltre auspicabile che l’onda del cambiamento, in un quadro di accettabile
efficienza della giustizia, vedesse uniti Magistratura e Avvocatura.
Sono certo che questo odierno convegno lascerà il segno, poiché sarà ricordato per la sua
intrinseca finalità di tracciare la strada maestra per misurarsi in maniera nuova con le
istituzioni, nel rispetto della Costituzione e della Legge.
Siamo qui anche noi per ascoltare le Vostre idee e farne tesoro.
Buon lavoro a tutti”.
a cura di Giovanni Cipollone
* E’ intenzione della nostra redazione di pubblicare prossimamente su Temi Romana, in modo
dettagliato, i punti salienti delle varie relazioni, specialmente nell’ambito delle tavole rotonde, che
hanno visto gli interessati e pregevoli interventi degli addetti ai lavori e soprattutto pubblicheremo
integralmente la applaudita relazione introduttiva di Luca Palamara, Presidente della Associazione
Nazionale Magistrati e la interessante prolusione di Marco Mancinetti, Presidente della Sezione
Distrettuale di Roma delle Associazione Nazionale Magistrati.
CONVEGNO SUL TEMA: FUTURA EUROPA, CONTINENTE
SOVRANO, PER UN’UMANITÀ, SOLIDALE, UNITA,
COSMOPOLITA
Consiglio Italiano Movimento Europeo
Piazza della Libertà n° 13- 4° piano
16 dicembre 2010 ore 16.00
L’Europa, con la sua tradizione culturale e la sua grande esperienza politica , deve essere
al centro dell’attenzione di tutti i continenti, i cui popoli devono tendere ad una Federazione
Universale di tutti gli Stati, costituita dall’insieme degli esseri umani quali cittadini
dell’ONU, che deve dotarsi di una Corte Costituzionale e del potere sovrano di indire
referendum per risolvere democraticamente e legittimamente tutte le annose questioni che
travagliano da secoli il genere umano, afflitto insensate guerre intestine, frutto di illogiche
e primordiali conteste che generano infinite sofferenze.
Rappresento, pertanto, l’esigenza indilazionabile per il nostro continente dell’unità nella
diversità e nella sicurezza per garantire in concreto alle future generazioni un avvenire di
prosperità, di libertà, di giustizia, di pace.
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Nel lungo e difficoltoso cammino che ci attende nell’impervio percorso irto di ostacoli
che si frappongono soprattutto a livello della competitività globale nel campo politico,
economico, culturale intercontinentale, l’uomo normale che vive onestamente nella sua
modestia e nel suo isolamento costituisce la sola ancora di salvezza nel mare tempestoso di
un’umanità malata, gestiscono le sorti di questa società che anela alla vita tranquilla,
all’equilibrio globale e alla lotta alla fame, alla miseria, al terrorismo.
Diciamo basta ai conflitti in tutte le aree geografiche, al sacrificio di tante vite innocenti
di uomini, donne e bambini immolati sull’altare di un pretesto dominio che alcune parti di
alcuni continenti vogliono a tutti i costi, sul terreno politico, della gestione dei mercati e della
competitività internazionale, imporre a scapito dell’indipendenza, dell’autodeterminazione, della legalità e della pace tra i popoli.
Pretendiamo per l’Europa un governo che sia padrone del destino dei suoi popoli con
vaste ed organiche competenze, capace di intervenire all’interno dei singoli stati, nel caso in
cui vengano violati i diritti dell’uomo o siano messi in pericoli contro l’architettura
costituzionale con tanti sforzi realizzata nell’interesse dell’intero nostro continente.
Diciamo basta alla interferenze arbitrarie e alle pressioni illegittime di coloro che
ostacolano l’unità dell’Europa per calcoli interessanti di natura politica, economica e di
concorrenza ai vari livelli.
Ad ogni cittadino deve essere assegnato il proprio status sì da farlo diventare protagonista
attivo della società civile nella quale vive come soggetto di diritti e di doveri con la propria
distinta identità personale sì da farlo diventare protagonista del suo futuro nel nuovo e
diverso sistema di diritti e di doveri pubblici nel quale viene a trovarsi.
Dott. Gennaro Calabrese
Presidente Aggiunto On. Corte Suprema di Cassazione Roma
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IL NOSTRO MONDO
NECROLOGI
In ricordo di Giampiero Barbieri
Eravamo giovani baldanzosi e pieni di entusiasmo, quel giorno in cui, alcuni decenni
orsono, la gloriosa squadra di calcio degli Avvocati romani, accogliendo l’invito e la sfida
dei colleghi monegaschi, si recò a Montecarlo per dar vita a quella che fu una leale e accesa
disputa, che vide vittoriosa di misura la nostra squadra.
Fu quella l’occasione in cui, caro Giampiero, ho potuto apprezzare le tue qualità di
“mezzala ci centro campo” e le perfette geometrie di gioco, da tutti unanimemente
apprezzate.
Ha poi bene impresa nella memoria la presenza di pochi ma chiassosi spettatori che, sulla
tribuna in legno, artisticamente decorata, incitavano le “ gesta” dei contendenti e la tua
espressione di meraviglia nell’udire il minaccioso ruggito di un leone proveniente, probabilmente, da un circo accampatosi nelle vicinanze.
Da quel giorno ho avuto modo di apprezzare la tua bravura nell’esercizio della nostra
professione ma, sopratutto, le grandi doti umane, la riservatezza, la signorilità e la gentilezza
d’animo che caratterizzavano ogni tuo comportamento.
Sentiremo tanto la tua mancanza
Giovanni Cipollone
In ricordo di Giulio Cevolotto
Il giorno 31 dicembre 2009 è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari l’Avvocato Giulio
Cevolotto. Amava il diritto e la professione di avvocato e chi lo conosceva da vicino sapeva
bene quanto Giulio, con la sua aria ironica ed un poco distaccata, prendesse con la massima
serietà la via professionale che aveva scelto e coltivato per più di 50 anni.
Nel suo studio, in Corso Vittorio Emanuele, siamo stati in molti ad imparare cosa vuol
dire “ essere un avvocato” e tutti lo ricordano con stima e rimpianto.
Un pensiero per te, caro Giulio, da tuo figlio Mario unitamente a tua moglie Laura e tua
figlia Francesca.
Avv. Mauro Cevolotto
In ricordo di Mauro Fiore
- Il Consigliere Segretario comunica di aver commemorato all’inizio dell’odierna
udienza dinanzi alla Sezione Seconda bis del Tribunale Amministrativo Regionale per il
Lazio, il povero Collega Mauro Fiore, scomparso a soli 47 anni, lunedì scorso, a seguito di
un attacco cardiaco. Mauro Fiore era un Avvocato diligente e studioso, che concepiva la
professione come occasione di approfondimenti scientifici delle materie che gli venivano
sottoposte. Consulente di grandi Amministrazioni pubbliche in tema di urbanistica e
gestione del territorio, l’Avv. Fiore lascia un ricordo di professionista leale e corretto, che era
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IL NOSTRO MONDO
solito partecipare ai seminari formativi dell’Ordine di appartenenza.
Ai sentimenti di cordoglio del Consigliere Segretario si sono immediatamente associati
i Componenti del Collegio, ed è seguito un minuto di raccoglimento in Aula di udienza.
Il Consiglio si associa e dispone inviarsi la presente delibera alla vedova in senso di
vicinanza del Consiglio dell’Ordine.
Rodolfo Murra
In ricordo di Adriano Pallottino
Con Adriano posso dire di aver trascorso gran parte della mia vita, soprattutto quella
professionale.
Mio padre, quando io venni richiamato alle armi all’inizio dell’ultima guerra, lo scelse
per sostituirmi nella collaborazione nello studio. Lo conosceva fin da giovanissimo come
mio fraterno amico e ne aveva apprezzato le qualità morali e professionali.
Fu una scelta felice: la collaborazione è perdurata per oltre vent’anni, e Adriano ha
sempre apertamente manifestato la sua ammirazione e riconoscenza nei confronti di mio
padre; decidemmo di scioglierla quando Adriano scelse di istituire un suo studio con la
partecipazione dei figli.
Particolarmente esperto in diritto pubblico, soprattutto nel campo amministrativo – in
particolare appalti e urbanistica – è stato considerato uno degli avvocati italiani più
competenti nella materia, anche per l’apporto di numerosi e validi contributi dottrinali.
Non mancò peraltro di trattare materie diverse, dato il solido fondamento della sua
preparazione, frutto di una cultura generale, specialmente in materia letteraria. Aveva le
qualità del vero avvocato, il quale sa mettere a fuoco i punti della controversia senza
esagerare, spesso anche con quell’arguzia che certamente non nuoce alla difesa scritta ed
orale.
Mi piace ricordare la chiarezza nella esposizione del fatto e del diritto, espressi in una –
purtroppo talora dimenticata nella difesa forense – ottima lingua italiana.
Il nostro rapporto non ha avuto interruzioni – anche dopo la scissione degli studi – in
quanto basato sui comuni valori morali. Adriano ha sempre legato ogni sua azione ad una
profonda fede cristiana, che gli fece superare il grande dolore per la perdita dei due figli:
Michele, anche lui ottimo avvocato, e Stefano validissimo scienziato.
Ricordo inoltre l’affabilità dei modi, la cortesia nei confronti dei colleghi e di chiunque
chiedesse il suo aiuto, l’indefessa laboriosità nell’adempimento delle prestazioni professionali fino all’età di 90 anni, assistito da immutata capacità e vigore.
Avv. Enrico Biamonti
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EXTRAVAGANTES
ALESSI ED EPICARMO
(tratto da “La commedia antica” di Giovanni Cipollone)
Circa due secoli separano Alessi ( Alexis in greco e in latino), nato a Turii (sibari) tra il
372 e il 270 a.c. ed Epicarpo nato in epoca anteriore a Siracusa – tra il 530 e il 430 a. C.
Secondo altra antica fonte quest’ultimo sarebbe nato a Cos e, dopo essersi recato a Megera
in Sicilia, sarebbe poi passato a Siracusa alla corte di Gerone.
Sin dall’antichità sono entrambi ritenuti tra i più rappresentativi commediografi della
Magna Grecia. Alessi visse soprattutto ad Atene, che divenne la sua patria adottiva.Suida lo
indica quale autore di ben 245 commedie, di cui conosciamo circa 130 titoli e numerosi
frammenti.
Epicarpo morì in età molto avanzata e secondo Suida, che gli attribuisce 52 opere, gli era
riconosciuto il merito di aver inventato la commedia in Sicilia, insieme a Phorms.
E’ notorio che, dalla nascita della commedia arcaica in Grecia, molte opere dei singoli
autori avevano lo stesso titolo. Tale fenomeno si presenta accentuato in Alessi ed Epicarmo,
tanto che leggendo le opere di quest’ultimo, si ha l’impressione che i due autori abbiano dato
vita ad una ideale competizione nel trattare gli stessi temi o temi similari1.
Ovviamente, per tale motivo molti studiosi hanno ritenuto che Alessi sia stato un
imitatoreo, meglio, un seguace di Epicarmo.
Alessi, in una delle sue commedie, fa dire ad Heracles dal suo maestro Lino : "avvicinati
e prendi uno di questi libri" "c’è qui Orfe, Esiodo, e oltre ad alcune tragedie, c’è Cherilo, Omero e c’è…
Epicarmo".
Epicarmo scrisse una commedia dal titolo "Odisseus automolos" (disertore) e un’altra dal
titolo "Odisseus navagos" (naufrago).
Alessi fu autore di un "Odisseus apozinomenos" ( cioè lavato da Euriclea) e un "Odisseus
ufainos" (tessitore). In un frammento che riguarda quest’ultima opera, si legge: "il lungo
frequentarsi e i consueti giornalieri convinti alla fine provocano contrasti e producono la beffa. La beffa
è causa di dispiacere ancor più di ciò che faccia piacere. Così si inizia a dire cattive parole e se le dici,
di rimando sono dette a te. Si continua a ingiuriarsi reciprocamente per giungere a percosse e
maltrattamenti".
Risponde l’altro personaggio : "E’ certo naturale, non c’è bisogno di un profeta ( per
comprendere ciò)". Gli studiosi hanno osservato che tali concetti erano già in un brano di
Epicarmo: "dal sacrificio il banchetto e dal banchetto di conseguenza il bere", con l’aggiunta
successiva: "e dal bere la beffa, di conseguenza la zuffa, dalla zuffa il processo, dal processo la
condanna e dalla condanna i ceppi ai piedi".
Le opere di Alessi vanno collocate nella commedia di mezzo, ma già si colgono elementi
della commedia nuova.
I suoi personaggi in gran parte rappresentano gente comune, quale il fabbricatore di
bicchieri, il Vignaiolo, il Mugnaio, oppure il Soldato, il Citaredo.
Di una commedia, "Atalànte"2, conosciamo una sola parola "micròfonos" ( dalla voce
flebile).
Sappiamo che anche Epicarmo aveva scritto una commedia "Atalantai" ( Le Tessitrici).
Altra commedia di Epicarmo aveva il titolo "Schiron" che era parimenti il titolo di una
commedia di Alessi.
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EXTRAVAGANTES
In un frammento superstite di tale opera si legge:
"sospeso, come corona girevole".
Sembra che tale scena facesse seguito all’aggressione subita da un viandante. Caristio
Pergameno sostiene che la figura del parassita era stata portata sulla scena da Alessi, in
contrasto con Ateneo secondo il quale tale priorità spettava ad Epicarmo. In un monologo
(103 01 35 K) un personaggio di Epicarmo catalogabile tra i parassiti sbafatori, così dichiara:
"sono commensale di chi mi vuole. E’ sufficiente che qualcuno mi inviti ma, se c’è qualcuno che non
mi vuole, non c’è bisogno che mi inviti. Durante il convito cerco di essere scherzoso e di far ridere i
commensali. Lodo sempre il padrone di casa e se c’è qualcuno che intende contraddirmi, ne sopporto
le insolenze".
Successivamente aggiunge : " poi, dopo aver mangiato a crepa pelle e aver tracannato a sbafo,
me ne vado. Non ho servo che mi porti la lucerna e mi trascino scivolando nelle tenebre. Se incontro
alcune guardie, ritengo di essere fortunato se si accontentano di prendermi a bastonate. Giunto a casa
malconcio, vado subito a dormire, non facendo caso che il letto sia duro, finché i fumi del vino non
svaniscono dopo aver ottenebrato la mia mente".
Nella commedia "Parassita" di Alessi3 il linguaggio è più asciutto anche se immaginifico.
Il personaggio indicando uno sbafatore,così si esprime: "tutti i giovani lo chiamano con
disprezzo parassita. Non gliene importa niente. Mentre Telefo mangia avidamente, non dice una
parola. Se gli chiedono qualcosa, fa distrattamente un cenno con il capo, mentre divora velocemente
tutto".
E, aggiunge: "chi lo ha invitato recita le preghiere di Samotracia perché abbia termine la tempesta
e i venti cessano di soffiare".
Telefo, il Parassita, è cioè paragonato ad una tempesta che, passando sulla tavola
imbandita si rimpinza portando via tutto, come un violento tornado. La figura dei parassiti
fu spesso rappresentata nelle commedie di Alessi. In un frammento dell’ "Esule" si le"ge:
"costui va sempre dove si imbandiscono sontuosi pranzi, lo trovi in quella parte del mercato in cui si
recano i cuochi per comprare i cibi prelibati per il pranzo. Sin dal primo mattino si aggira per il mercato
e quando si avvede che un cuoco fa gli acquisti, si informa da lui circa il nome del padrone di casa. State
pur certi che arriverà tra i primi in quella casa e appena la porta si aprirà, lestamente vi si introdurrà".
In un altro frammento del "Pseudomenos" di Alessi si apprende che: "la vita dell’adulatore
dura poco, poiché nessuno ha piacere di un avere in un banchetto un parassita dalle tempie grigia".
Famosa è la scena nella commedia "Busiride", in cui un servo rivolgendosi al re Busiride,
descrive la voracità di Ercole: "moriresti a vedere come mangia. Sembra che soffochi, strepitano le
mascelle, stridono i molari, il canino cigola, muove le orecchie, le narici soffiano4".
Ad Epicarmo era riconosciuta una particolare vena poetica, tanto che Dionisio II nel IV
sec. a. C. ne esaltò le qualità poetiche nel suo scritto "Intorno alle poesie di Epicarmo".
Apprendiamo da Porfirio che l’ateniese Apollorio nel II sec. a. C. commentò ed elogiò
in dieci volumi le opere di Epicarmo.
Spesso nelle sue commedie venivano descritte usanze e proverbi siciliani. Nella commedia "saccheggi", era descritta la festa della dea Cotitto in cui i partecipanti raccoglievano
focacce e frutta, appese ai rami degli alberi di betulla.
Tra i saccheggi cui Epicarmo fece riferimento, vi era quello proverbiale relativo ai beni
di Confida, padrone di un bordello a Selinunte. Confida aveva stabilito che, alla sua morte,
i suoi beni fossero destinati alla dea Afrodite, dea alla quale doveva la sua immensa ricchezza
ma, appena Confida esalò l’ultimo respiro, il popolo si precipitò nel suo bordello e si
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impadronì di tutte le sue sostanze.
In un frammento della commedia dal titolo "Eracle alla conquista del cinto", è descritta
la scena in cui alcuni pigmei, certamente guidati da Briareo, andavano all’attacco di Eracle,
a cavalcioni di scarafaggi giganti dell’Etna, che notoriamente avevano una grandezza
divenuta proverbiale.
Possiamo solo immaginare il successo comico derivante da tale scena. Probabilmente,
alcuni uomini di bassa statura, opportunamente camuffati, si prestavano ad assumere
l’aspetto di tali grossi insetti.
Particolare significato va attribuito alla commedia "Osservatori " in quanto la stessa
poteva essere inserita nella rappresentazione mimica. Il mimo, infatti; che ebbe poi grande
rilevanza a Roma nel I secolo a. C. con i mimografi Decimo Laberio e Publilio Sirio, aveva
radici molto lontane, risalenti all’antica Grecia.
Il genere mimico, il cui elemento fondamentale è la mimesi e cioè la immedesimazione
e imitazione del soggetto con l’oggetto rappresentato, è certamente una tendenza innata
nell’uomo. Quest’ultimo, con gesti, movimenti lenti e danze, esplica la sua capacità
imitativa per rappresentare i fenomeni della realtà e del mondo circostante di cui viene a
conoscenza, manifestando le proprie impressioni.
Infatti, nella commedia "Osservatori", sulla scena gli attori si scambiavano, mediante il
genere mimico, le loro impressioni, rappresentando i riti del tempio di Apollo a Delfi.
Probabilmente, era lo stesso modello che aveva dato vita al mimo teocriteo "Le
Siracusane", ambientato in Alessandrina d’Egitto, insuperabile per la ricchezza dei movimenti e la incomparabile grazia.
Nel "Gnomologico", Epicarmo infierisce contro le donne e sostiene: "il pigliar moglie è come
giocare a dadi, o vinci o perdi, ma se perdi la tua disgrazia dura tutta la vita".
In un frammento di Alessi è riportato lo stesso concetto e con maggior pessimismo, si
afferma: "il sano corpo e di mente perché vuol prendere moglie, mentre potrebbe condurre vita serena?
E’ meglio per chi abbia senno, essere spogliato dei diritti civili, che prender moglie poiché non sei più
padrone di te stesso e ti tocca quotidianamente rendere a lei conto delle tue azioni".
Sempre nel "Gnomologico" di Epicarmo si legge:
"se vai in un lontano paese indossando un abito elegante, a tutti apparirai come una persona di
talento, mentre in realtà sei forse un individuo poco intelligente".
E in Alessi si legge con sottile ironia: "se un medico del paese prescrive per un ammalato di
dargli all’alba una “tazza di tisana”, tutti ritengono che trattasi di un medico mediocre, ma se un
medico che viene da lontano dice : “dategli una tazza di tisana”, lo stimano moltissimo".
I due commediografi hanno voluto indicare con due figurazioni diverse lo stesso
concetto, e cioè, che la gente è favorevolmente impressionata da tutto ciò che proviene da
lontano ( diremo noi da ciò che è esotico). Piuttosto che apprezzare quello che abbiamo
sotto gli occhi e che fa parte del quotidiano.
Alessi amava parodiare i sistemi filosofici e più volte prese di mira Platone e i pitagorici.
In un frammento si legge: " l’alimentazione dei Pitagorici, predilige i fichi secchi, l apolpa
residua delle olive dalle quali è stato tratto l’olio, le scorze di formaggio. Per i pitagorici bisogna sempre
soffrire: poco cibo, molta sporcizia, freddo, meditazione, tristezza e … non lavarsi mai le mani"
Di Epicarmo è il frammento "tre volte fu restituito vivo", in cui può scorgersi un accenno
di parodia nei confronti della dottrina della metempsicosi orfico-pitagorica5.
Una maschera tradizionale nelle commedie era quella del dottore, sfruttata più volte da
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Aristofane ( fra l’altro si riscontra nelle "Nubi", negli "Acarnesi" e negli "Uccelli").
In una commedia di Epicarmo il "dottore" è un discepolo di Eraclito, il quale filosofando,
spiegava ad uno scolaro il perenne mutare delle cose. Lo scolaro traeva grande profitto da
questa lezionee, rivolto ad un suo creditore che pretendeva la restituzione di una somma di
denaro, gli faceva presente che quando aveva contratto il debito era un altro.
Il mito di Efesto ricondotto all’Olimpo, ebbe molto successo nel teatro comico antico
e ispirò anche il filone popolare del teatro italico.
Dalla commedia di Epicarmo "Efesto" sono a noi pervenuti scarsissimi frammenti. La
scena rappresentata deve avere avuto svolgimento a Lemno, presso l’officina di Efesto.
Alcune divinità recatisi presso di lui, lo avevano invano pregato di ritornare all’Olimpo
per liberare la madre Hera che aveva incatenato ad un trono d’oro, ma Efesto, riluttante e
irato, non aveva acconsentito a tornare.
Un giorno era giunto a Lemmo Dioniso, accompagnato da una turba di satiri.
Dioniso lo aveva rassicurato dicendo di volere solo banchettare con lui e , per essere
ancora più convincente, probabilmente aveva prospettato la vita tediosa che si conduce nella
sede degli dei.
In seguito, durante il banchetto Efesto si era ubriacato e così Dioniso era riuscito a
riportarlo all’Olimpo tra i lazzi e gli scherzi dei satiri che lì seguivano festanti.
Il frammento a noi pervenuto è costituito dal seguente dialogo:
Dioniso: Gozzovigliamo allegramente. Il pranzo è già pronto.
Efesto: E in che modo dopo mi delizierei?
Dioniso: Ti ungerò tutto il corpo di mirra profumata.
Efesto: Prima non mi dai l’acqua per lavarmi le mani?
Dioniso: Si certo, si provveda a spostare le vettovaglie.
Sia in Alessi che in Epicarmo abbondano le massime morali e i detti popolari.
Teocrito in un suoi epigramma sostiene che "i siracusani devono la loro gratitudine al poeta
Epicarmo, per le sue sagge sentenze e per gli insegnamenti tanto giovevoli ai fanciulli".
In un frammento di Alessi si legge : "perché vai chiacchierando inutilmente di queste cose,
passeggiando in su e in giù, parlando del Liceo, dell’Accademia, dell’Odeon, del Portico e di tante
sciocchezze che appartengono ai sofisti? Non sta qui la bellezza. Orsù, beviamo, beviamo forte, o Sicon,
o Sicon, godiamo finchè siamo vivi. Balla Mane, niente è più soave del ventre. Solo quest’ultimo
rappresenta tuo padre e tua madre". E sullo stesso tono, viene specificato:
"Le opere dell’ingegno, le ambascerie, i comandi militari, sono vuote cantiere. Fanno rumore e
passano via come i sogni. Un dito ti renderà gelido quando sarà destino e tu rappresenterai solo quello
che hai mangiato, quello che hai bevuto. Il resto è cenere come Pericle, Codro, Cimone".
In un epigramma aveva detto Epicarmo, ricorrendo ad un efficace sillogismo: "sono un
cadavere e il cadavere è letame, ma il letame è terra e se la terra è una divinità non sono un cadavere,
ma un dio66 Nel X volume( pag. 79 segg.) del "viaggio d’ancarsi il giovine in grecia", opera
data alle stampe nel 1788, Jean-Jacques Barthélemy( trattasi di un’opera di ben XII volumi
stampata a Padova il 18 maggio 1792 sotto l’egida del "Santo Offizio" di Venezia), si sostiene
che la commedia si affermò definitivamente con il filosofo Epicarmo il quale invece di una
raccolta di scene senza legame e senza connessione, stabilì un’azione, ne legò tutte le parti,
la trattò con giusta misura e la condusse senza scappate sino alla fine. I suoi drammi soggetti
alle medesime leggi della tragedia passarono in Grecia, vi servirono a modelli e la commedia
vi divise tosto con la sua rivale i suffragi del pubblico e l’omaggio che si deve ai talenti. Gli
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ateniesi specialmente l’accolsero con trasporto, come se avessero riportata di fresco una
vittoria.
Il testo mette poi in rislato e le caratteristiche principali di ogni commediografico e tra
l’altro così precisa: "Magnete da principio riportò sommi applausi con le sue argute facezie;
poscia fatto più saggio e moderato, i suoi drammi andarono a terra.
Tra i discepoli di Epicarmo si distinse Dinoleceus. Nella nota opera "De Rebus Siculis"
(rara edizione del XVI secolo, Palermo, 1558,pag. 136) l’autore frate Tommaso Fatelo,
professore di teologia, precisa che uno dei discepoli di Epicarmo fu l’agrigentino Dinoloceus, sommo poeta che scrisse quattordici commedie in dilaetto dorico: "Epicharmi comici
discipulus Agrigentinus fuit, poeta summus, qui commedias quatordecim doricè scripsit".
Note
1
Presso la Villa Albani a Roma, vi è una scultura romana, e precisamente un’erma. Secondo alcuni
studiosi si ritiene che rappresenti le figure di Epicarmo e di Menandro unite dal lato della nuca, quasi ad
indicare che i due commediografi erano indissolubilmente uniti nella espressione della loro arte. E’
ipotizzabile che possa invece rappresentare Epicarmo ed Alessi.
2
Tale commedia è forse da attribuire a Formos, pedagogo dei figli di Silone, contemporaneo di Epicarmo
e suo rivale. La tradizione attribuisce a Fomos otto commedie. Di alcune si conoscono solo i titoli:
Alcinoo, Cafeo; Cefalea, Ilio distrutta, Il cavallo (di Troia).
3
Anche Antifone scrisse una commedia dallo stesso titolo "Parassita" che è posteriore a quella di Alessi.
4
La voracità di alcuni tipici personaggi è motivo ricorrente nelal commedia greca. In Acheo (contemporaneo
di Sofocle), apprezzato autore di drammi satireschi, nell’opera "Gli atleti", apprendiamo che i Beoti
avevano fama di essere i più voraci mangiatori.
5
I filosofi erano spesso bersaglio nella scena satira. Cratino negli "Omiveggenti" aveva preso in giro
l’italiota Hippon, seguace di Talete che aveva paragonato il cielo ad un forno e il corpo umano ai carboni
accesi. Per non parlare di Eupoli che nella commedia "Adulatori" aveva ridicolizzato la dottrina
di Anassagora. Cratino riusciva meglio nella disposizione della favola che nella pittura de’ vizj.
Amato quanto alchilico, energico quanto Eschilo, attaccava i particolari senza riguardi e senza
misericordia. Cratete si distinse cola leggiadria de suoi frizzi e Ferecrate colla finezza de’ suoi;
ambedue riuscirono nella parte dell’invenzione e si astennero dalle personalità. Eupoli fece
rivivere la maniera di Cratino; ma vi aggiunse quell’elevazione ed amenità che mancava al
primo. Aristofane con meno di fiele che Cratino, con meno di ornamenti che Eupoli, temperò
sovente l’amarezza dell’uno con le grazie dell’altro.
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I DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO NEL MONDO GRECO
ROMANO: RIFLESSIONI (*)
( * ) - Relazione dell’Avv. Domenico Giustiniani al seminario per l’Ordine degli Avvocati di
Roma su “I diritti dell’uomo dall’antica Roma all’avvento del Cristianesimo ai nostri giorni”, tenuto
nella sala Avvocati del Palazzo di Giustizia in Roma, Piazza Cavour, il 14.12.2010. Introduzione
Consigliere Avv. Giovanni Cipollone ; altri relatori : Avv. Luigi Favino ; conclusione : Avv. Prof.
Gianluigi Falchi
Relatore Avv. Domenico Giustiniani
L’argomento tratta i diritti fondamentali dell’uomo, da Roma antica all’avvento del
cristianesimo, ai nostri giorni. Brevemente, mi occuperò del periodo antico, che meriterebbe
maggior tempo per un approfondimento, evitando di travalicare il tema e non fare la storia
della filosofia del diritto e le sue origini. L’occasione del presente seminario è anche per
ricordare il 62° anno della proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, firmata dall’Assemblea dell’ONU il 10.12.1948, che il Presidente e il Consiglio
dell’Ordine di Roma, unitamente ai relatori, sempre attenti e sensibili a tali problematiche,
hanno voluto ricordare.
Per evitare questioni nominalistiche nella confusione delle definizioni terminologiche,
per diritti fondamentali si intendono non solo il diritto naturale e i diritti umani o i diritti
dell’uomo, ma anche i diritti pubblici soggettivi, le libertà pubbliche, i diritti morali, etc...
Sono quella parte dei diritti ritenuti e reputati degni di maggior tutela ed importanza perchè
ispirati ad un principio superiore ed universale, quali regole conformi alla natura dell’uomo.
A titolo di esempio nella nostra carta Costituzionale sono contenuti nella parte I ^ ( in
tre titoli : rapporti civili; etico sociali ; economici ), dall’art. 13 all’art. 54, costituenti un
nucleo di principi comune alle costituzioni degli altri Stati europei. La dichiarazione
universale dei diritti dell’uomo più recente è del 10.12.1948, adottata dall’ONU, dopo il
disastro mondiale, preceduta nell’evo moderno dalle dichiarazioni di indipendenza degli
Stati Uniti d’America del 1776 e dei diritti degli Stati americani, dalla dichiarazione dei diritti
dell’uomo e del cittadino francese del 1789.
Per chi non vede oltre l’epoca dei lumi, si rammenta che questi principi, in realtà, erano
già conosciuti nell’antichità greca e romana. Un autorevole studioso del secolo scorso –
Jellineck G. ( 1851 – 1911 ) – affermava infatti ( in Die Erklarung der Menschen und
Burgerrechte – 1927 ) che la dottrina del diritto naturale delle odierne dichiarazioni sui diritti
dell’uomo e del cittadino non si è creata da sola, casualmente, ma ha i suoi antecedenti storici
nella filosofia greca e nel diritto romano, in particolare nello stoicismo del II sec, a.C.,
successivamente mediati dall’esperienza medievale e poi assorbiti dalla cultura giuridica
europea ed infine divenuti nell’attuazione storica dei diversi Stati i fondamenti dei nostri
moderni ed attuali ordinamenti giuridici.
* * *
Sin dalle origini, l’idea ricorrente della cultura giuridica europea è la distinzione del
diritto dalle altre scienze morali e in primo luogo dalla religione e dalla morale. Dunque,
ancor prima di U. Grozio con il suo De iure belli ac pacis e del successivo secolo dei lumi.
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Tutti ricordano il romanzo di A. Manzoni “I promessi sposi”, dove il romanziere ci
rammenta l’antica lezione del filosofo greco Carneade ( 219 – 129 a.C. ). “ Carneade chi era
costui?” ( incipit Cap. VIII ) rimugina tra sè don Abbondio il pavido curato di campagna
dopo il fatidico incontro coi bravi di don Rodrigo riportato nel noto episodio “questo
matrimonio non s’ha da fare !”. Da allora questo nome è divenuto proverbiale e sinonimo
di illustre sconosciuto L’accostamento tra don Abbondio e il filosofo Carneade è voluto dal
Manzoni, perché evidentemente egli conosceva l’antica lezione del filosofo. E non a caso
è riferita al curato, fattosi prete non per i nobili fini del suo ministero ( salus vel cura
animarum ) quanto piuttosto per vivere di qualche agio, in una classe riverita e forte e per
non essere un “vaso di terracotta tra vasi di ferro” per usare un’altra espressione manzoniana.
Egli quindi anteponeva alla giustizia il proprio quieto vivere. Ma cosa c’entra Carneade?
Don Abbondio, anzi il Manzoni non ce lo dice. Il filosofo rammenta l’eterna conflittualità
tra legalità e giustizia. Difatti, egli esponeva in termini concreti due principi fondamentali,
poi praticati anche dalla cultura giuridica europea contemporanea: l’autonomia del diritto
dalla morale; il diritto come arte del governo.
Questa la storia – sottintesa dal Manzoni -, che ci viene tramandata da Cicerone nel De
Rep. III, 21. Carneade, filosofo neoccademico, nel 155 a.C. venne a Roma a capo di
un’ambasceria ( con Diogene di Seleucia e Critolao ) e nel pronunciare il suo discorso fu
talmente scandaloso da essere cacciato e bandita da Roma la filosofia greca. Si era infatti
impegnato a dimostrare, in un primo tempo, perchè le leggi devono essere rispettate; e il
giorno dopo, in un secondo discorso –il solo pervenutoci – perchè le leggi non lo debbono
essere in quanto ingiuste. Quivi egli faceva notare che i popoli si danno leggi variabili per
soddisfare propri egoistici interessi alle contingenze delle cose ed osservava che il diritto
naturale e quindi la giustizia sono di regola disapplicati. E così, il perseguire la giustizia
sarebbe una stoltezza, perchè i propri interessi verrebbero sacrificati all’equità dei rapporti,
a differenza dell’applicazione di un diritto positivo che, seppure iniquo, garantirebbe invece
i propri interessi.
E adduce la metafora del Mare Mediterraneo, considerato dai Romani “nostrum”, dopo
la vittoria su Cartagine nella 2 guerra punica ( 218 – 202 a.C., Zama.). Difatti, il mare per ius
naturale era ed è res communis omnium. Ora, se i Romani avessero applicato la giustizia nei
confronti dei popoli vinti, si sarebbero lesi da se stessi e sarebbero divenuti nuovamente
poveri come prima delle conquiste ...” si justi velint esse, hoc est, si aliena restituant, ad casas
esse redeundum, et in egestate ac miseriis iacendum”.La conclusione è la seguente: si è
ingiusti ad essere scaltri nel perseguire i propri interessi; mentre ad essere giusti, rispettando
l’interesse altrui , si è folli. In altre parole : seguire il giusto naturale è follia, perchè comporta
la negazione e la rinuncia alla persecuzione del proprio utile. Indi, da allora e tuttora, il
sopravvento iniquo della legalità = quali statuizioni positive degli uomini = sulla giustizia,
che è invece ispirata ad un principio superiore .
Il pensiero greco è importantissimo perchè i diritti fondamentali naturali affondano nella
filosofia greca. Già Aristotele distingueva la legge naturale dalle norme poste dagli uomini
attraverso la legge e la consuetudine; la stessa idea è recepita dai giuristi romani attraverso
la mediazione del pensiero stoico.
I diritti naturali del cittadino sono esercitati, riconosciuti e legittimati in quanto parte
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della civitas ma non prevalgono sul diritto positivo; mentre i diritti civili sono legati ad uno
status ( civitatis, familiae, sesso ed età, etc... ) .
Si troverà riscontro anche nelle opere dei tragediografi greci. E valga una per tutti, la
tragedia di Sofocle, l’Antigone ( rappresentata per la prima volta nel 440 – 441 a.c.), che dal
Maritain è definita l’eterna eroina del diritto naturale. La vicenda ricorda la guerra dei Sette
contro Tebe e la morte dei due infelici figli di Edipo ( Eteocle e Polinice ), uccisisi l’un l’altro
sotto le mura della città. Creonte, il tiranno, divenuto monarca, mentre tributa ad Eteocle,
che fu difensore di Tebe, gli onori che sono dovuti ai defunti, stabilisce con un decreto che
nessuno, pena la morte, desse sepoltura a Polinice, reo di aver combattuto contro la città,
ma il suo corpo fosse lasciato in pasto ai cani e agli uccelli. Efferata decisione, che secondo
un’antica credenza, privava il morto del riposo eterno.
Antigone, che è incapace di odiare distinguendo tra i fratelli ugualmente congiunti, e
prima di tutto sa che il seppellimento dei morti è imposto dalle leggi stesse degli dei, decide,
pur non ignara del rischio in cui incorre, anzi sprezzando l’ammonimento alla prudenza
della sorella Ismene, di dare essa stessa a Polinice la sepoltura rituale, contravvenendo al
decreto.Scoperta e imprigionata, condotta dinanzi a Creonte, la fanciulla proclama con
fermezza che i decreti di un uomo non possono indurla a obliare o trasgredire le leggi non
scritte degli dei che permangono eterne e immutabili; e Creonte, per contro confida
ciecamente nella sua ragione umana, la condanna ad essere sepolta viva in una caverna, nè
recede dalla sua decisione neppure dopo le affettuose implorazioni del suo stesso figlio
Emone , promesso sposo di Antigone, il quale si uccide di propria mano; infine, a tale notizia
si toglie la vita anche la moglie di Creonte, Euridice. La violazione della norma divina ha
provocato la catastrofe per la dinastia e la città, troppo tardi se ne accorge lo stesso Creonte.
Con Antigone viene affermata la forza del diritto impresso nella coscienza umana, anche
se non scritto nei codici; con Creonte, invece, il diritto della forza che conculca anche i più
sacri sentimenti umani. Antigone, che era spinta a compiere il suo dovere non solo
semplicemente per il senso interiore dell’obbligazione, ma per il sentimento che quell’obbligazione, che le si imponeva in senso assoluto, era anche il senso di se stessa al di là della
morte stessa, per riaffermare la fede nell’antica ed eterna moralità, riconoscendosi inserita
in un ordine superiore, divino, che supera le umane trame; si ha così l’affermazione della
razionalità sulla irrazionalità della dispotica volontà di Creonte – sprezzante della legge e
delle tradizioni – che era per lui la suprema norma. E’ l’eterno conflitto tra autorità e
coscienza, l’eterno dissidio tra le eterne leggi morali imposte dalla divinità e la pretesa
autonomia dello spirito umano elevato a misura di tutte le cose, fra la legge non scritta degli
dei e le leggi dello Stato.
E per Aristotele la differenza è la seguente. La legalità ( legge umana ) ha la caratteristica
della variabilità delle prescrizioni da popolo a popolo per la soddisfazione delle esigenze e
degli interessi a ciascuno peculiari: la legge umana è dunque mutevole nel tempo e nello
spazio ed ha base utilitaristica al contrario del diritto naturale. Lo Stagirita quindi ( Eth. Nic.
5.10.1134b 18s.) evidenziava la immutabilità ed oggettività del diritto naturale affermando
che “il giusto civile una parte è di origine naturale, un’altra si fonda sulla legge. Naturale è
quel giusto che mantiene ovunque lo stesso effetto e non dipende dal fatto che ad uno
sembra buono oppure no”. Ciò che può essere mutato con le leggi poste dall’uomo e ciò che
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non lo è, come il diritto naturale avente carattere immutabile. Da questa distinzione nasceva
nell’antichità la legittimità dei c.d. diritti naturali. E Cicerone ( nel De Rep.,III,33 ) rimarcava
questa legge come immutabile da non poter essere sottratta, neppure in parte, o abolita, nè
per mezzo del senato , nè dal popolo ...” auspicava e credeva quindi in una sola legge eterna
ed immutabile che avrebbe governato tutti i popoli in tutti i tempi, ed un solo Dio come
guida e signore di tutti...”. E ciò in un periodo antecedente alla Rivelazione.
Il pensiero di Cicerone è ancora attuale e moderno, poiché prevedeva la necessità di un
Legislatore che formalizzasse i precetti del diritto comune a tutti i popoli per renderlo
applicabile non solo per adesione della coscienza del cittadino ( come pensava Aristotele ),
ma anche per coazione dello Stato. Non a caso, una delle vie seguite per la formalizzazione
e positiva tutela dei diritti umani è appunto la ricezione negli ordinamenti degli Stati e nelle
disposizioni dei singoli diritti positivi.
Si afferma in diritto romano ( giustinianeo) la bipartizione o tripartizione del Ius in
naturale ( comune a tutti per instinctum naturae ), gentium ( conosciuto da quasi tutte le
genti che si danno istituti giuridici per la certezza dei rapporti internazionali ) e civile (
dall’ordinamento giuridico di ciascun popolo ). Nel periodo da Cicerone al Corpus Juris
Civilis giustinianeo, i diritti naturali sono infatti elaborati, riconosciuti e legittimati, almeno
in via teorica; essi figurano elencati nelle fonti del diritto ed in parte corrispondono a quelli
che oggi conosciamo come diritti fondamentali, ma sono tuttavia posposti al diritto positivo
legittimato dalla sovranità dell’Imperatore. Così per Cicerone – come per il suo contemporaneo Cornificio nella Ad Herennium 2,13,19 – la Natura, quale fonte del diritto, precedeva
la lex, la consuetudo, il iudicatum, il bonum et aequum. Per l’Arpinate infatti è di
importanza notevole la Natura, da cui si dipartono sia la lex che la consuetudo. Il diritto non
è un prodotto dell’arbitrio ma è dato dalla natura ( CIC, De Leg., 1,10,28 – 30 et 11,31; et
1,17,46 ) che tiene unita tutta la società per via della immutabilità e della ratio che vi è insita,
che poggia sul consensus omnium: Lex est ratio summa, insita in natura, quae iubet ea quae
facienda sunt prohibetque contraria ( Cic, De leg. 1,6,18-20 ).
Ora, se un ipotetico cittadino qualunque volesse elencare una serie di diritti fondamentali, sicuramente penserebbe ai seguenti:
1- la libertà;
2- il matrimonio, procreazione, educazione dei figli;
3- la successione ereditaria dei discendenti;
4- la fruizione delle res communes omnium;
5- la proprietà privata;
6- la autodifesa e la tutela della propria persona;
7- l’adempimento dell’obbligazione di restituzione a ciascuno ciò che è dovuto.
Elencazione di diritti sentiti dall’uomo moderno e formalizzati nella Dichiarazione
Universale dei diritti dell’uomo del 10.12.1948, formata da 30 articoli:
art. 1 : Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
art. 3 : Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria
persona;
art. 17 : Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà privata sua personale o in
comune con gli altri. ... e non ne può essere arbitrariamente privato;
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art. 16 : Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia;
art. 26 : Ogni individuo ha diritto alla istruzione ... e al n.3 : I genitori hanno diritto di
priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli;
Dichiarazione ( XX sec. ) che compariamo col mondo antico e medievale: il Corpus Juris
Civilis di Giustiniano ( V sec. ) e il Corpus Juris Canonici di Graziano ( XI sec. ).
Quindi, nel primo abbiamo :
1 – coniuctio viri et feminae – D. 1,1,3, - ... quam matrimonium appellamus ;
2 – liberorum successio e loro educazione (ib. ) hinc procreatio et educatio liberorum
ricadono in iure gentium, quale diritto naturale reso positivo;
3 – La communis communio possessio ( Inst. 1,2 ) es. : aer et aqua profluens et mare et
per hoc litora maris. Nemo igitur ad litus maris accedere prohibetur ...;
4 – et omnium una libertas ( D.1,1,4 ) riferito sia al ius naturale che gentium “ ... cum iure
naturali omnes liberi nascerentur; nec esset nota manumissio, cum servitus esset incognita
...”;
5 – Inst. II,1,12 ... riferita allo ius gentium, quale occupatio : ferae bestiae et volucres et
pisces, id est omnia animalia, quae in caelo nascuntur, simulatque ab aliquo capta fuerint,
iure gentium statim illius esse incipiunt ...;
6 – depositae rei vel commendatae pecuniae restitutio ( D. 1,1,5 et D. 43,26,1) ex iure
gentium ;
7 – la violentiae per vim repulsio ( D. 1.1.3 ).
La differenza tra questa elencazione e la seguente di Graziano consiste nella trasposizione
di taluni istituti dallo ius gentium allo ius naturale, con un mutamento di prospettiva della
concezione del diritto.
Dal Decreto di Graziano – che chiama naturali i diritti fondamentali -, passando da una
concezione positivista ad una giusnaturalista del diritto, nella Dist.I can. 7 ( = Isid. Etym.
5.4. 1-2 ) troviamo l’elencazione degli istituti pertinenti lo ius naturale ... quae apud omnes
gentes peraeque servantur ( Inst. I.2.11 ) :
Ius naturale est commune omnium nationum ... ut :
1- viri et feminae coniunctio ;
2- liberorum successio et educatio ;
3- communis omnium possessio ;
4- omnium una libertas ;
5- acquisitio eorum, quae celo, terra marique capiuntur;
6- depositae rei vel commendatae pecuniae restitutio;
7- violentiae per vim repulsio.
Queste esemplificate elencazioni caratterizzano e corrispondono ad altrettanti momenti
storici e a diverse concezioni del Diritto Naturale, quali : giusnaturalismo antico greco –
romano; da Cicerone ai giuristi classici, al Corpus Juris Justiniani ; al M. Evo con Isidoro e
la Patristica e i Padri della Chiesa ( Ambrogio, Agostino, Lattanzio, Tertulliano, Arnobio,
Minucio Felice ); Graziano; ben diverse dalle varie forme di giusnaturalismo dell’Evo
moderno, tra trascendente ed immanente. In sintesi ed in particolare:
- I Romani individuavano nello ius naturale un elemento storico, che è rappresentato
dalle regole, conformi alle esigenze della natura umana, che gli ordinamenti degli Stati fanno
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propri; ed un elemento astratto, quale sistema ideale ed immutabile di precetti, corrispondente al bonum et aequum, al quale tendenzialmente dovevano ispirarsi gli ordinamenti
positivi e dal quale si discostano a causa delle contingenze della storia. Lo ius positivum
supera lo ius naturale, in presenza di norma regolatrice; in difetto, lo ius naturale lo supplisce
ed integra. Es. la schiavitù è di ius gentium ed è giustificata dalla utilità generale, che supera
la naturale libertà riconosciuta ad ogni uomo dal ius naturale: in tal caso l’interesse superiore
è quello della conservazione della vita. Infatti la prigionia di guerra – prima fonte di servitù
– valeva a risparmiare la vita al soldato vinto ( servatus significa salvato e per contrazione
diventa servus ).
Nel periodo tardo classico il pensiero di Ulpiano è prevalente nella giurisprudenza
romana per cui i rapporti tra i tre tipi di ius ( naturale, gentium, civile ) sono regolati da
successive limitazioni. Si veda il D. 1.1.3 –4-6 ove in taluni casi il ius civile è coincidente col
ius naturale o in quello delle genti. In ogni caso predomina una concezione positivista , dove
sempre prevale sul diritto naturale, in caso di contrasto, il diritto costituito nella civitas o
inter gentes.
Così per Ulpiano – il cui pensiero è riportato da Giustiniano – sono di diritto naturale,
in quanto è istintivamente regola di condotta comune, l’unione del maschio con la femmina
e la procreazione della prole; e parimenti gli istituti di ius gentium che appaiono conformi
allo ius naturale, quali la libertà – propria per natura di tutti gli uomini – e la fruizione delle
cose comuni. Ulpiano in conclusione è un positivista a favore del ius gentium e civile.
In epoca successiva, tra il IX – XII secolo, cambia la prospettiva del diritto, con
l’inversione di tendenza a favore del diritto naturale. Per Isidoro di Siviglia è primario il
diritto naturale. Si afferma il principio che le leggi imperiali devono essere conformi allo ius
divinum, con validità etica. La Patristica aveva infatti ribaltato il rapporto in Ius naturale ,
gentium e civile: nel primo confluirono tutti quegli istituti che vi erano comunque
conformi; viceversa quelli che contrastavano furono lasciati nel ius gentium ; quindi
Graziano, basandosi su Isidoro di Siviglia formulò la teoria delle fonti ispirata alla legge
evangelica ( diritto divino ), superando l’impostazione che il mondo romano aveva
tramandato all’alto Medioevo ( espresse nel noto passo di Gaio : Quod principi placuit legis
habet vigorem ..Ei et in eum omne suum imperium populus conferat ... ), con la conclusione
che vi è una legge sopra le leggi dell’Imperatore le quali devono essere coerenti con la prima,
inoltre che i diritti naturali sono anteposti alla legge civile. Prospettiva da positivista a
giusnaturalista .
Difatti, Isidoro di Siviglia ( 570 – 636 ) e i Padri della Chiesa ignoravano il Corpus iuris
di Giustiniano perchè vivevano in provincia col Diritto Romano tramandato dalla Lex
Romana Visigothorum.
Il ius divinum venne identificato con la lex naturalis quae insita in corde hominis .
L’uomo giusto non ha bisogno delle leggi positive. Ma poichè l’uomo non è onesto allora
è necessaria la Legge posta dal Legislatore.
Infatti, il fondamento del diritto naturale è la charitas, cioè la spontanea adesione alle
regole per convinzione del dovere: l’origine della Giustizia viene riportata a due fonti
essenziali la pietas e la aequitas. La Giustizia nella sua essenza ha due caratteri : la pietas per
cui è in rapporto di derivazione con Dio ( aspetto teologico della Giustizia ) ; l’aequitas, che
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costituisce la ratio, impressa ai precetti della legge divina direttamente da Dio ( così Lattanzio
in Liber de Justitia ).
Da qui, se la norma è conforme al diritto naturale, essa deve essere rispettata per il suo
fondamento etico e non per la coazione del legislatore.
In conclusione, la legge umana, quindi, essendo incapace di impedire tutto il male e di
promuovere tutto il bene, non potrà adeguarsi alla perfezione della giustizia e rimarrà sempre
imperfetta, per cui si esprime il G.B. Vico ( 1668 – 1744 ) nel De Uno, n. 83: “ Ratio civilis
... ut dictet omnibus aequum, aliquando aliquibus iniqua est” , cioè pur mirando a ciò che
è giusto per la collettività, può alle volte risultare ingiusta per casi particolari.
Roma, 14 Dicembre 2010
* * *
Tra i diritti fondamentali o naturali, la libertà religiosa, ancora oggi, è dei più importanti
e viene considerata la libertas libertatum.
In origine sia in Grecia che in Roma antica, la scienza giuridica, pur autonoma, veniva
ricompresa entro una concezione religiosa dell’esistente. Il mondo antico viveva nell’Unità
del diritto, con la politica, l’etica e la religione.
In Diritto Romano arcaico la norma di condotta giuridicamente rilevante – ius – non era
separata dal sacro ( diritto sacrale o divino ). Vigeva l’endiadi ius e fas. Più fas che ius, in un
periodo - per usare un’espressione del Vico nelle varie età della storia – in cui quanto più è
grande la fantasia ( età degli dei ) quanto minore è il raziocinio Il fas nelle fonti indicava un
complesso di norme con valenza religiosa o comunque la regola conforme alla religione (
ordine cosmico ma non rivelato dalla divinità ) o un comportamento individuale o collettivo
creato nella società civile ( ius civile ). Ne conseguiva il senso di obbligatorietà delle regole
giuridiche fondate sul valore etico più che sulla sanzione. Il diritto sempre più diventa ius
quanto evanescente il fas ( età degli uomini ) ed assistiamo alla laicizzazione del diritto dal
fas al ius e quindi alla separazione del diritto dalla religione, nel periodo successivo.
Ma la religione permeava la vita sociale della comunità e costituiva un elemento
differenziante dei patrizi dai plebei, i cui passaggi sono i seguenti : in epoca monarchica di
Roma abbiamo le Leges Regiae, attribuite ai vari re. La lotta di classe – durata secoli - ha alla
sua base una matrice religiosa, poichè i plebei avevano divinità diverse da quelle dell’ordine
dei patrizi.
Ricordiamo infatti che Romolo istituì il primo ordinamento della civitas: le magistrature,
le assemblee, le funzioni istituzionali, i ruoli sociali dei cittadini e i rapporti tra patroni e
clientes ( cioè i plebei ).
Il re Servio Tullio istituisce l’assemblea centuriata ( timocratica ) a differenza dei curiati
( su base etnica o familiare ). Dopo la cacciata del re Tarquinio il Superbo nel 510 a.C. e
alla restaurazione aristocratica e gentilizia, i plebei erano privi di diritti politici ed ignoravano
quali fossero i dies fasti e nefasti, essendo esclusi dalla interpretazione dello ius,la cui attività
e conoscenze erano riservate al collegio dei Pontefici, patrizi.
Il magistrato romano, prima di esercitare le proprie funzioni, aveva l’obbligo istituzionale di prendere gli auspicia allo scopo di avere il conforto della divinità. Ciò non era
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consentito ai plebei e quindi essi non potevano esercitare alcuna magistratura perchè erano
completamente estranei alle divinità della civitas riservate solo ai patrizi.
L’esclusione dai diritti avveniva anche col divieto del conubium al fine di evitare, col
matrimonio misto, la commistione di sangue e l’integrazione dei plebei nell’ordine dei
patrizi. L’unione tra patrizi e plebei non era considerata infatti iustae nuptiae.
Successivamente, nell’età repubblicana si assiste alla lotta per il pareggiamento degli
ordini. Del 367 la lex de consule plebeio, mentre è del 445 a.C. l’abolizione del ius conubium
con la lex canuleia ...la Lex XII Tavole è del 451 a.C. quindi l’evoluzione della
giurisprudenza e la interpretatio dello ius civile coi ...Commentari ad ius civile di P.Mucio
Scevola in 18 libri, in epoca tardo repubblicana.
Il Collegio dei Pontefici ( cui si accedeva per cooptatio ) resistette più a lungo ai plebei.
Difatti, soltanto nel 300 a.c. il plebiscito Ogulnio ammise a farne parte anche i plebei; mentre
risale al 280 a.C.. il primo pontefice plebeo, Tiberio Coruncanio, che per primo diede
responsi in pubblico.
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PHILOGHELOS
OLEZZI E PROFUMI DIVINI
Come è risaputo i Greci, in casi particolari, offrivano gli onori divini a coloro che si erano
distinti in guerra e venivano quindi eroizzati, Tali onori per meriti speciali venivano offerti a
personaggi che primeggiavano in campo religioso, politico e sociale.
Chi riceveva tali onori ne rimaneva lusingato ma, alle volte, ne era sinceramente imbarazzato.
Antigono Gonata, re di Macedonia, nipote di uno dei più valenti generali di Alessandro che
aveva perso la vita nella battaglia d’Isso, nel sentirsi definire un dio, dibatté seccamente: “Chi
la mattina vuota il mio orinale, non se ne è mai accorto”.
(da Plutarco Iside e Osiride 24, 360 C D)
TANTI UOMINI, POCHI “CAPORALI”
Serse, più volte sconfitto dai Greci, dopo l’ennesima disfatta alle Termopoli a chi gli
chiedeva il motivo dei suoi insuccessi militari malgrado il suo esercito fosse composto da un
numero preponderante di uomini, così rispondeva: “E’ vero, ho certamente molti uomini, ma
ben pochi soldati”.
FIGURE DI PIETRA
Socrate, nei momenti di tranquillità si dilettava nell’arte della scultura e le sue opere
incominciarono ad aver un certo successo.
Ben presto però abbandonò tale attività e a chi lo incoraggiava a riprenderla, diceva: “mi
pare una inutile esperienza quella che spinge un uomo a perdere tanto tempo per trasformare
un pezzo di pietra in una figura umana, mentre la maggior parte degli uomini fa di tutto per
apparire un pezzo di pietra”.
IL FALSO VOLTO DELLA DEMOCRAZIA
Vespasiano aveva un acerrimo oppositore nel senatore Elvidio Prisco. Un giorno, ancor più
indispettito per il comportamento ostile assunto dallo stesso, lo fece chiamare e quando fu al
suo cospetto lo minacciò di morte.
Elvidio Prisco non si scompose per nulla e, con atteggiamento fiero, gli disse: “Tu fai il tuo
dovere di tiranno a darmi la morte, mentre io faccio quello del buon cittadino, nel contrastarti”.
(da Svetonio)
a cura di Giovanni Cipollone
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
Dal verbale dell’adunanza del 9 settembre 2010
NOMINA DI UN DELEGATO ALLA C.C.B.E.
- Il Consiglio relativamente alla richiesta di nomina di un delegato alla C.C.B.E. delibera,
all’unanimità, di indicare il nominativo dell’Avv. Antonio Jacopo Manca Graziadei.
Dal verbale dell’adunanza del 14 ottobre 2010
- Il Consigliere Barbantini comunica di aver inserito nella Commissione Diritto Rapporti
Internazionali, l’Avv. Paolo Iorio.
Chiede, inoltre, che il Consiglio voglia ratificare le nomine, quali rappresentanti del
nostro Ordine, decise dalla Commissione Diritto e Rapporti Internazionali, dei Colleghi:
- Avv. Claudio Coggiatti per l’U.I.A.;
- Avv. Andrew Garnett Paton per l’I.B.A.
Detti Colleghi relazioneranno la Commissione –che ne riferirà al Consiglio- sui
Congressi organizzati da detti Organismi.
Il Consiglio approva.
Comunicazione del Consigliere Segretario dal verbale dell’adunanza del 4 novembre 2010
- Il Consigliere Segretario comunica che la “Union Internationale des Avocats” (UIA) e
il suo Comitato Italiano, hanno chiesto, con istanza datata 20 ottobre 2010 e indirizzata
all’Organismo Unitario dell’Avvocatura, di ottenere il riconoscimento della stessa quale
associazione maggiormente rappresentativa ai sensi dell’art. 14 del Regolamento dei lavori
congressuali del Congresso Nazionale Forense. Fa rilevare che l’Associazione annovera tra
i propri iscritti oltre al Consiglio Nazionale Forense, la Cassa di Previdenza e Assistenza
Forense e l’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, vari Ordini, incluso quello di
Roma, che hanno sede in otto Regioni italiane e che, pertanto, possono essere considerati
sedi dell’Associazione in Italia; inoltre l’Associazione svolge, anche tramite il suo Comitato
Italiano, varie attività in Italia per la diffusione della scienza giuridica in ambito internazionale per la difesa della professione e per la messa a disposizione di servizi per gli avvocati
italiani (tra le quali il lavoro in corso a Torino, in collaborazione con l’Università locale, per
la creazione di una Biblioteca Universale della Professione di Avvocato, destinata a
raccogliere le norme che disciplinano la professione forense in tutto il mondo; i contatti con
le Università che porteranno a breve alla sottoscrizione di una prima convenzione con
l’Università di Bologna, per favorire la partecipazione di studenti di giurisprudenza alle
manifestazioni dell’U.I.A., ecc.).
Ad avviso del Consigliere Segretario non osta al riconoscimento il fatto che l’U.I.A. abbia
sede amministrativa a Parigi, sia perchè il Regolamento non richiede come requisito la sede
in Italia, sia soprattutto perchè l’U.I.A. svolge la sua attività in Italia tramite il Comitato
Italiano, cui spetta il compito di rappresentare l’U.I.A. in Italia. Egli ritiene, pertanto, che
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
sussistano tutti i requisiti per l’ammissione dell’Union International des Avocats quale
associazione maggiormente rappresentativa ai sensi dell’art. 14 del citato Regolamento
congressuale e che con tale riconoscimento l’U.I.A. potrebbe maggiormente contribuire,
anche tramite il suo Comitato Italiano, da un lato a favorire i rapporti dell’avvocatura italiana
con avvocati e istituzioni forensi di tutto il mondo, dall’altro alla difesa dei principi
fondamentali della professione forense, come esercitati, tra l’altro, anche nella già ricordata
Carta di Torino, anche in Italia, garantendo, quando necessario, il sostegno di un’associazione internazionale prestigiosa.
Ciò premesso propone che il Consiglio esprima, per quanto di propria competenza,
parere favorevole in merito all’ammissione dell’U.I.A. alla partecipazione al prossimo
Congresso Nazionale Forense.
Il Consiglio approva esprimendo parere favorevole.
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
Armando Macrillo, Fulvio Filocamo, Guido Mussini, Debora Tripiccione “Il processo
penale minorile” Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2009 – pagg. 483
Era da tempo attesa questa pubblicazione poiché trattasi dello studio più completo sul
processo penale minorile, sia dal punto di vista dottrinario che giurisprudenziale.
E’ un’opera di ampio respiro i cui autori, apprezzati cultori della materia (Armando
Macrillo e Guido Mussini avvocati e docenti universitari, Debora Tripiccione, giudice presso
il Tribunale per i Minorenni di Roma e Fulvio Filocamo, Sostituto Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni), si sono suddivisi i compiti, trattando i
singoli argomenti.
Vengono innanzitutto analizzati i soggetti e le loro funzioni, dal Pubblico Ministero
all’imputato, dagli esercenti della potestà genitoria all’universo dei servizi minorili coinvolti,
con particolare riferimento alla difesa e alla assistenza tecnica del minore.
Si passa poi alle misure precautelari e cautelari, alla loro scelta, tipologia e durata. Segue
poi la disamina delle varie fasi del procedimento minorile, approfondendo l’aspetto relativo
alla tutela della privacy inerente alla sfera del minore, non tralasciando le esigenze educative
che lo riguardano.
Sono infatti note agli “addetti ai lavori” le difficoltà che bisogna spesso affrontare per
applicare il sistema sanzionatorio differenziato da applicare nei confronti del minore, autore
di un illecito penale, tenendo presente come finalità l’aspetto educativo.
Particolarmente è da apprezzare il capitolo relativo alla fase della esecuzione delle
sentenze e alle successive attività da svolgere dopo la formazione del giudicato penale.
Sono tematiche che Fulvio Filocamo affronta con acume e spiccato senso giuridico,
anche sotto il profilo della legittimità costituzionale delle singole norme.
Soprattutto i giovani (e anche i meno giovani) colleghi troveranno molto utile quest’opera, per risolvere i casi controversi, tenendo altresì presenti i modelli e le tecniche da seguire
nello svolgimento del processo penale minorile.
Giovanni Cipollone
Romolo De Dominicis – “Mare e non solo mare”, Roma Amor ed., Roma luglio 2008,
pagg. 206.
Barche, mare, avventure e poesia è questo il contenuto di un libro affascinante,
tipograficamente elegante, che si legge tutto d’un fiato, e che svela pagina dopo pagina,
angolazioni sconosciute e sorprendenti.
Spesso il racconto diventa poesia e la poesia si tramuta in fedele testimonianza della realtà
con una narrativa coinvolgente che dà vita ad un felice connubio descrittivo.
Dopo la partecipazione a tante crociere, effettuate da protagonista, su imbarcazioni a vela
e a motore, sul gran Catamarano del fiume Giallo, sulla neve rompighiaccio, persino sul
“vaporino di Bombay”; sempre tra onde, vento, sole, stelle brezze e sapore di sale, in tutti
i mari della terra, il comandante di nave da diporto avvocato Romolo De Dominicis, ora
ultraottantenne, descrive fatti ed episodi di grande intensità emotiva tra “silenzi di mare,
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
silenzi di bruma, silenzi e sorrisi, silenzi roventi, silenzi d’amore”, come si legge in una delle
sue liriche.
In un’altra sua poesia “Vele ed ali di primavera”, con felice e ispirata vena poetica,
risuonano antichi echi e reminiscenze:
“Oggi vento fresco di grecale spingeva al largo una vela sotto il cielo azzurro su acque increspate.
Non era mia quella vela ed il mare era un freddo cristallo scheggiato da muti estranei,
diversi dal soffio del greco.
Eppure sui rami del poggio volavano in coppia gioiose due rondini blu e il vento mi parve
d’incanto ridarmi ancora una vela”.
Giovanni Cipollone
Michele Navarra, Per non aver commesso il fatto, Giuffrè Editore, Milano, pagg. 304
Bravo Michele, hai scritto un libro godibilissimo che si legge con interesse e curiosità.
Non posso che iniziare così la recensione del nuovo libro scritto dal collega Navarra, che
è riuscito a raccontare mirabilmente la storia di un processo e i suoi mille intrecci con la vita
dei suoi attori : l’avvocato, il pubblico ministero e l’imputato.
Il protagonista è l’avvocato Alessandro Gordiani, che lavora e vive a Roma dove è in
procinto di sposarsi, un personaggio ironico e nello stesso tempo pieno di paure per riuscire
ad affrontare al meglio la sua professione.
Il caso che gli si presenta è il processo che tutti i penalisti sperano, prima o poi, di
affrontare, un caso di omicidio avanti la Corte di Assise dove le prove sono indiziarie.
Il nostro Gordiani si mette subito al lavoro, per non tralasciare nulla nella difesa del suo
cliente, ma si scontra con le ritrosie dell’imputato e con i meccanismi spesso barocchi della
processo penale.
L’autore riesce a creare pagina dopo pagina l’interesse del lettore ( anche non addetto ai
lavori) e nello stesso tempo delinea con precisione e bravura i personaggi : dal presunto
colpevole, all’arcigna presidente della Corte di Assise, un libro che consiglio vivamente a
tutti perché solo all’ultima pagina si scoprirà l’autore del delitto.
Riccardo Radi
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MASSIMARIO DISCIPLINARE
MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA DISCIPLINARE
DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
82 – 28 ottobre 2010 – Est. Nesta – R.N.
1. - Procedimento disciplinare – Ex magistrato – Fatti avvenuti prima dell’iscrizione
all’Albo – Irrilevanza nel procedimento.
1. – La condotta posta in essere da un avvocato, esclusivamente nelle sue funzioni di magistrato,
quando ancora costui non si era iscritto all’Albo degli avvocati, e dunque prima di appartenere
alla categoria forense, è irrilevante, per l’Ordine, sul piano del procedimento disciplinare
eventualmente aperto.
45 – 5 novembre 2010 – Est. Fasciotti – G.D.G.
1. – Attività defensionale – Rapporti con i testimoni – Convocazione a studio per colloqui
preliminari – Illecito disciplinare.
1. – E’ disciplinarmente rilevante la condotta assunta da un avvocato allorché costui convochi
presso il proprio studio alcuni testimoni di un processo civile, nei giorni precedenti la data
fissata per la loro escussione davanti al giudice, per intrattenersi con essi sulle circostanze della
deposizione ed affinché riferiscano poi in aula i fatti di causa, dove era parte il proprio assistito,
in modo favorevole alla sua posizione. (Nella specie è stata ritenuta congrua la sanzione della
censura).
81 – 5 novembre 2010 - Est. Graziani – A.M.B.
1. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Obbligo di informativa –
Portata - Omissione – Costituisce violazione deontologica.
1. – Il canone dettato dall’art. 40 del Codice deontologico forense, sul dovere di informativa del
proprio cliente in capo all’avvocato, impone non solo che il professionista provveda ad un
obbligo di mera comunicazione dei fatti del processo, bensì che il difensore adempia anche ad
un vero e proprio obbligo di completa informativa, tale da sollecitare un apporto decisionale che
la parte assistita esprima (in modo palese od anche tacito), manifestando la propria condivisione
dell’iniziativa giudiziaria affidata alla condotta processuale dell’avvocato in virtù della di lui
conoscenza tecnica del diritto e del rito processuale. (Nella specie, in difetto di una completa
informazione, è stato rivolto l’avvertimento).
49 – 8 novembre 2010 – Est. Nesta – S.D.A.
1. – Rapporti con la parte assistita – Somme di denaro – Trattenute ingiustificatamente
– Rilevanza disciplinare – Fattispecie.
2. – Attività defensionale – Abuso di strumenti processuali – In mala fede – Allo scopo di
ritardare la definizione del processo – Illecito disciplinare.
1. – Non è in alcun modo consentito all’avocato trattenere oltre il tempo strettamente necessario
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MASSIMARIO DISCIPLINARE
somme ricevute per conto della parte assistita né, soprattutto, condizionare al riconoscimento
dei propri diritti o all’adempimento delle prestazioni professionali il versamento alla parte
rappresentata di somme riscosse per conto di questa. (Nella specie è stata irrogata la sanzione
della radiazione).
2. – E’ disciplinarmente rilevante la condotta dell’avvocato che dimostri una propensione ad
utilizzare in mala fede strumenti processuali per il perseguimento di fini che esulano
completamente dalla ratio delle norme utilizzate e che si identificano nella volontà di
procrastinare il più possibile la trattazione del processo ove egli ha assunto la difesa. (Nella
specie si trattava della reiterazione continua di istanze di ricusazione, senza tener conto dei
rigetti intervenuti su quelle precedenti).
90 – 11 novembre 2010 – Est. Graziani – G.T.
1. – Incompatibilità – Assunzione di incarico di membro di collegio sindacale – Da parte
del legale fiduciario della stessa società – Illecito disciplinare.
1. – L’art. 37 del Codice deontologico forense, nel vietare che l’attività forense interferisca con
lo svolgimento di altro incarico anche non professionale, mira ad evitare che si possa
compromettere la c.d. libertà della toga; pertanto, costituisce fonte di responsabilità disciplinare
l’aver assunto, da parte di un avvocato, le funzioni di componente il collegio sindacale di una
società, quando costui era il legale fiduciario della stessa, in quanto l’assunzione di tale incarico
determina l’instaurarsi di una relazione con gli amministratori che ben può compulsare l’attività
del sindaco, di fatto impedendogli di assumere iniziative non gradite agli amministratori od al
capitale di comando
98 - 14 dicembre 2010 – Est. Graziani – P.S.
1. – Rapporti con il Consiglio dell’Ordine – Omesso riscontro di comunicazioni –
Reiterazione – Illecito disciplinare.
1. - La totale disattenzione da parte di un iscritto alle reiterate comunicazioni inviategli
dall’Ordine di appartenenza, nel dimostrare che il destinatario non ha alcuna intenzione di
adempiere al dovere di collaborazione con il Consiglio, di cui all’art. 28 del vigente Codice
deontologico forense, costituisce fatto disciplinarmente rilevante.
50 – 28 dicembre 2010 – Est. Vaglio – F.R.
1. - Attività defensionale – Espressioni sconvenienti od offensive – Divieto – Ratio –
Fattispecie.
1. – Non è mai giustificabile in uno scritto difensivo depositato in giudizio l’utilizzazione di
termini offensivi nei confronti di un collega, portando con ciò disdoro all’intera categoria di
fronte ad un magistrato; lungi dal limitare il libero esercizio del diritto di difesa il rispetto dei
principi deontologici che vietano l’utilizzo di espressioni offensive costituiscono la base del
rapporto di colleganza che, pur nel massimo sforzo per sostenere la propria tesi difensiva
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MASSIMARIO DISCIPLINARE
nell’ambito di un giudizio, non deve mai venir meno. (Nella specie, ove all’incolpato si è rivolto
l’avvertimento, si erano utilizzate espressioni oggettivamente denigratorie, giungendo ad
attribuire al collega avversario – considerato “avvezzo ad avvalorare in ogni caso le fraudolente
deduzioni dei propri assistiti” ed accusato di “suggerire date fantascientifiche alla propria
assistita al fine di frodare la controparte” – comportamenti illeciti).
104 – 28 dicembre 2010 – Est. Graziani – G.I.
1. - Attività defensionale – Espressioni sconvenienti od offensive – Valutazione – Rigetto
dell’istanza di cancellazione – Può costituire indizio sulla irrilevanza del fatto sul piano
deontologico.
1. – La valutazione sulla sconvenienza e sulla offensività delle espressioni usate negli scritti
difensivi deve essere condotta con congiunto riferimento non solo ad astratti criteri di buona
educazione dei difensori, ma anche a considerazioni strettamente correlate all’esame del caso
concreto; pertanto, l’omessa adozione dell’ordinanza di cancellazione delle espressioni dagli
atti processuali, nonostante fosse stata specificamente richiesta al giudice, può costituire indizio
idoneo, insieme ad altre circostanze, a far ritenere che le espressioni stesse si siano mantenute
al di sotto della soglia dell’illecito disciplinare.
a cura di Rodolfo Murra
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AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – SETTEMBRE 2010
ALBO ORDINARIO
ALBISINNI Francesco Giovanni
(Roma 12.05.1982)
Via Ciro Menotti, 4
tel. 06.3216171
23.09.2010
ANTONAROLI Barbara
(Roma 03.12.1980)
Via Lima, 48
tel. 06.858221
30.09.2010
ARACU Sergio
(L’aquila 04.09.1981)
Via Crescenzio, 9
tel. 06.68892272
23.09.2010
AUSILI Giulia
(Roma 08.05.1981)
Via Ugo Bartolomei, 23
tel. 06.39731337
23.09.2010
AUTIZI Giacomo
(Roma 20.09.1982)
Via Cicerone, 60
tel. 06.3234623
30.09.2010
BALDASSARRI Mario
(Roma 13.02.1980)
Via Muzio Clementi, 58
tel. 06.3216186
30.09.2010
BALVETTI Letizia
(Roma 13.02.1974)
Via Pofi, 6 Sc.a
tel. 06.2751616
30.09.2010
BALZARINI Elia
(Roma 21.03.1952)
Via Vigna due Torri, 99
tel. 06.5501844
BARINA Claudia
(Roma 29.07.1981)
Via Germanico, 146
tel. 06.39725871
30.09.2010
BARONTINI Paola
(Roma 21.06.1979)
Via Nemea, 63
tel. 06.43415384
10.01.2008
BASSOLINO Chiara
(Napoli 03.12.1982)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
16.09.2010
BATTISTA Sabina
(Roma 27.06.1970)
Via Magna Grecia, 30/a
tel. 3475449722
12.01.2006
BERARDI Chiara
(Roma 04.10.1982)
Via dei Gracchi, 128
tel. 06.9039094
23.09.2010
BERLONI Viviana
(Roma 04.11.1980)
BIAZZO Alessandro
(Roma 30.12.1977)
Via Pietro Antonio Micheli, 34
tel. 06.3230189
Via Anton Cechov, 84
tel. 06.64522453
BONAVOGLIA Simona
(Novara 20.08.1981)
Via Sandro Botticelli, 1
tel. 06.45432980
30.09.2010
BONUSO Elisabetta
(Copertino 17.01.1980)
Via G. Bettolo, 17
tel. 06.37512382
23.09.2010
BRUNORI Luciano
(Roma 27.01.1983)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.47825044
30.09.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
BURGIO Francesca
(Roma 23.08.1983)
Via Corfinio, 23
tel. 06.77201266
30.09.2010
CALEVI Eleonora
(Roma 16.01.1982)
Via Carlo Mirabello, 36
tel. 06.37517668
30.09.2010
CAPARRUCCI Giuseppe
(Roma 15.11.1977)
Via Pomponio Leto, 2
tel. 06.68804623
30.09.2010
CAPRI’ Serena
(Crotone 07.09.1980)
Piazza Cola di Rienzo, 69
tel. 06.3244859
CASIERI Alessio
(Roma 19.02.1974)
Via Saturnia, 14
tel. 06.70491602
23.09.2010
CERQUA Veronica
(Roma 06.07.1975)
Via Francesco dell’Anno, 10
tel. 06.39729681
23.09.2010
CIARCIAGLINO Antonio
(Termoli 07.11.1982)
Via delle Quattro Fontane, 15
tel. 06.45470950
30.09.2010
DE GREGORIO Pietro
(Roma 23.05.1946)
Via Antonio De Berti, 12
tel. 06.50510273
17.05.1973
DELLA GALA Enrica
(Roma 13.04.1979)
Via dei Funari, 24
tel. 06.6868317
23.09.2010
FAGA Gaspare
(Vallelonga 27.12.1961)
Via Trionfale, 21
tel. 06.39749137
9.09.2010
FARI’ Andrea
(Grottaglie 19.03.1981)
Via Arnaldo Fraccaroli, 7
tel. 06.64469242
8.05.2009
LANZUOLO Vincenzo
(Roma 15.06.1974)
Via Palestro, 30
tel. 06.4463903
LEONCAVALLO Giuseppina
(Campobasso 22.01.1983)
Via di San Sebastianello, 9
tel. 06.69667000
MALARA Marco Gaetano
(Reggio Calabria 09.02.1979)
Via Crescenzio, 42
tel. 06.6878350
23.09.2010
MARANCI Elisabetta
(M.S. Giovanni Campano 12.10.1973)
Via Tuscolana, 874
tel. 06.76901301
30.09.2010
MASTROMARINO Carla
(Roma 22.01.1972)
Via Monte Cervialto, 165
tel. 06.8124534
23.09.2010
MECONI Antonella
(Roma 14.12.1978)
Via Lunati, 10
tel. 06.9420016
30.09.2010
MORRONE Carmine
(Eboli 09.07.1981)
Via Quattro Fontane, 161
tel. 06.6784977
MUSOLINO Francesco
(Reggio Calabria 01.02.1968)
Via Civitavecchia, 7
tel. 06.8417434
26.10.2006
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9.09.2010
9.09.2010
26.10.1995
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AGGIORNAMENTO ALBO
OSNATO Pietro
(Lauria 08.01.1971)
Via Conca d’Oro, 300
tel. 06.8860090
9.09.2010
PIACENTINI Monica
(Roma 02.10.1972)
Via P. Tuozzi, 33
tel. 06.2590061
SELLARO Giuseppe
(Cariati 18.08.1982)
Piazza E. Cosenz, 12
tel. 06.43580263
9.11.2009
STARA Juri
(Roma 30.09.1969)
Via Cassia, 713
tel. 06.33251231
9.09.2010
STERLE Damiano
(Genova 01.02.1966)
Via Venti Settembre, 3
tel. 06.42014166
30.12.1993
SUCCI Antonella
(Roma 01.01.1962)
Viale Bruno Buozzi, 19
tel. 06.8085263
28.06.1989
TURCO Raffaella
(Genova 02.06.1975)
VECCIA Alberto
(Roma 16.12.1963)
Via Venti Settembre, 3
tel. 06.42014166
Via Felice Cascione, 10
tel. 06.9112763
17.04.2003
VERDONE Laura
(Sora 21.07.1981)
Via di Santa Costanza, 27
tel. 06.8611100
8.01.2010
ZAMBUTO Rosa Alessandra
(Agrigento 09.09.1978)
Via Tuscolana, 801
tel. 3207503580
4.03.2009
ZANIBONI Marco
(Ferrara 05.08.1979)
Via Ennio Quirino Visconti, 55
tel. 06.3612454
30.09.2010
ZOPPE’ Cecilia
(Roma 09.09.1983)
Piazza Benedetto Cairoli, 6
tel. 06.68300324
23.09.2010
23.09.2010
17.12.1992
ELENCO SPECIALE
CALDARELLI Silvia
(Roma 02.05.1975)
Universita’ Roma La Sapienza
Piazzale Aldo Moro, 5 - tel. 06.49910129
COTRONEI Annalisa
(Napoli 18.10.1974)
Finmeccanica
21.02.2002
Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473530
FONZI Francesca
(Guardiagrele 23.11.1974)
Finmeccanica
30.09.2010
Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473468
LOPEZ Domenica
(L’aquila 15.09.1971)
Finmeccanica
30.09.2010
Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473495
MIGLIO Simona
(Cosenza 18.09.1973)
I.n.p.s.
Via della Frezza, 17 - tel. 06.59056328
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7.12.2006
23.09.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001
BORREL QUEROL Silvia
(Barcellona 27.06.1968)
Via Gauguin, 13
tel. 06.64831640
9.09.2010
CURCURUTO Federica
(Roma 28.12.1978)
Lg.tevere Arnaldo da Brescia, 9
tel. 06.328521
POCZOBUT TURANO Sylwia
(Bystrzyca Klodzka 30.01.1973)
Via Tusa, 55
tel. 3451526114
9.09.2010
RADICELLA CHIARAMONTE Maria Elena
(New York 10.08.1978)
Corso Vittorio Emanuele II, 284
tel. 06.684271
9.09.2010
ROUSSEV Roussi Petrov
(Dupnitsa (bulgaria) 29.05.197
Via Lucrezio Caro, 67
tel. 06.3227873
16.09.2010
SIMONETTI Giorgia
(Roma 23.02.1983)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.46622821
23.09.2010
23.09.2010
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
ABENAVOLI Tancredi Saverio (Reggio Calabria 27.08.1969) da Sez. Spec. D.lgs. 96/2001
BRIZZI Marcello (Manciano 07.08.1935) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
COSTANTINO Romina (Melfi 07.06.1972) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
D’ALBERTI Marco (Roma 10.08.1948) da Professori Universaitari
DI MARCO Giulia (Asti 16.06.1975) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
DI MARCO Onofrio (Asti 10.02.1981) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
LA ROCCA Ignazio (Resuttano 11.04.1971) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
MUNZI Rita (Roma 08.10.1957) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
TARANTINO Cristofaro (Torre del Greco 21.07.1946) da INAIL
TUMMINO Vincenzo (Torino 27.09.1973) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
VUOSO Lucio (Napoli 17.08.1945) da INAIL
23.07.2009
16.07.2009
16.07.2009
1.07.2010
30.10.2008
22.01.2009
30.07.2009
24.09.2009
20.03.1975
30.07.2009
24.03.1975
CANCELLAZIONI PER DECESSO
CIAURI Alessandra (Roma 24.10.1960) dec. 30.08.2010
COSSIGA Francesco (Sassari 26.07.1928) dec. 17.08.2010
DE ANGELIS Alberto (Roma 30.08.1938) dec. 14.07.2010
DI PIETRO Elio (Roma 08.01.1924) dec. 02.10.2007
LOMBARDI COMITE Francesco (S. Costantino Calabro 18.03.1923) dec. 29.07.2010
SGRO’ Anna Maria (Roma 13.07.1931) dec. 26.07.2010
09.09.2010
09.09.2010
30.09.2010
30.09.2010
09.09.2010
09.09.2010
CANCELLAZIONI A DOMANDA
ASSUMMA Domenico (Vibo Valentia 01.01.1979)
BORGHINI Augusto (Roma 16.05.1967)
BOSIO Francesco Maria (Roma 09.01.1974)
BUCCIARELLI Silvia (Frascati 23.07.1974)
CALISTRO Fedele (Roma 30.05.1950)
CATANANTI Teodoro (Roma 15.04.1981)
CICCARELLI Giuseppe (Barletta 08.09.1977)
09.09.2010
09.09.2010
16.09.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
D’ANDREA Antonella (Roma 13.05.1969)
DE LUCA Valerio (Roma 03.03.1981)
DOINO Olga (Bella 22.07.1929)
FIORENZA Iole (Roma 11.01.1949)
FRATANGELO Maria (Castelbottaccio 25.10.1961)
FUSCO Francesco (Taurano 01.12.1933)
GIANNANTONIO Luigi (Roma 20.05.1978)
GIORDANO Libera Maria (Long Branch 05.03.1977)
GIOVANNINI Luca (Roma 14.07.1978)
GISOLFI Sabina (Roma 03.02.1971)
LULLI Alessandra (Palestrina 17.07.1967)
MAELLARO Francesca Romana (Mesagne 03.09.1982)
MARTORELLI Mario (Catanzaro 20.01.1943)
MICHELI Luigi (Roma 24.05.1974)
MINA’ Francesco (Roma 28.08.1969)
PAGLIARULO Michelina (Monopoli 04.11.1971)
PANZETTA Arianna (Roma 25.04.1973)
RAPONE Alessandro (San Pietro Vernotico 01.05.1967)
ROSATO Mariangela (Roma 10.04.1977)
RUTOLINI DI BATTISTA Silvana (Roma 03.10.1938)
SALVEMINI Marina (Roma 18.10.1978)
SANCI Edoarda (Locri 12.11.1966)
SPADETTA Andrea (Napoli 31.08.1965)
23.09.2010
09.09.2010
23.09.2010
23.09.2010
23.09.2010
16.09.2010
23.09.2010
30.09.2010
30.09.2010
09.09.2010
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23.09.2010
30.09.2010
16.09.2010
09.09.2010
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16.09.2010
09.09.2010
30.09.2010
23.09.2010
23.09.2010
09.09.2010
16.09.2010
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
SIMEONE Elda Maria (Benevento 16.05.1978) trasf. Bologna
09.09.2010
NUOVE ISCRIZIONI – OTTOBRE 2010
ALBO ORDINARIO
AIELLO Anna Paola
(Vico Equense 25.01.1982)
Circonvallazione Trionfale, 145
tel. 06.39730084
28.10.2010
AJANI Arianna
(Roma 08.09.1981)
Via della Camilluccia, 313
tel. 06.3014486
21.10.2010
ALBENSI Lavinia
(Roma 17.01.1984)
ALFISI Isabella
(Polla 19.10.1979)
Via Filippo Civinini, 85
tel. 06.8074497
Via Olanda, 11
tel. 06.89016727
14.10.2010
ALMA Paolo
(Roma 10.06.1974)
Via Tacito, 41
tel. 06.68805630
AMMENTI Chiara
(Roma 29.08.1983)
Via di Fontana Candida, 3
tel. 06.9411998
ANTONANGELI Marco
(Roma 20.04.1976)
Via Arezzo, 29
tel. 06.8413411
7.10.2010
ARIETA Roberta
(Roma 19.12.1977)
Lungotevere della Vittoria, 5
tel. 06.3211782
7.10.2010
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7.10.2010
9.03.2005
14.10.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
ARLEO Rosanna
(Marsicovetere 11.05.1982)
Corso Vittorio Emanuele II, 284
tel. 06.684271
14.10.2010
AUSTA Giampaolo
(Torre del Greco 23.04.1983)
Via di Villa Albani, 12/a
tel. 06.37513483
14.10.2010
BAGNOLI Andrea
(Firenze 10.07.1979)
Viale Mazzini, 73
tel. 06.37515596
21.10.2010
BARTOLI Anna
(Roma 04.10.1973)
Via Vallombrosa, 62
tel. 3490673836
21.10.2010
BEFANI Simona
(Roma 09.03.1982)
Via A. Bertoloni, 29
tel. 3491050440
21.10.2010
BELLOMO Giovanni
(Bari 07.01.1974)
Via Giovanni Paisiello, 15
tel. 06.8558637
10.07.2002
BERNABEI Beatrice
(Sulmona 02.06.1983)
Via Benadir, 8
tel. 3403485533
14.10.2010
BORDIN Germana
(Roma 12.09.1980)
Viale Lina Cavalieri, 224
tel. 06.39754195
21.10.2010
BOSSINI Roberta
(Roma 20.12.1982)
Piazza Mincio, 4
tel. 06.85353405
BOVA Simone
(Roma 08.07.1982)
Via Michelangelo Poggioli, 2
tel. 06.44362217
28.10.2010
BOZZETTO Roberto
(Roma 19.08.1981)
Viale Paolo Orlando, 76
tel. 06.56000464
14.10.2010
BRILLI Silvia
(Roma 30.09.1974)
Via Binetto, 4
tel. 06.2053754
BUCCITELLI Silvia
(Pescara 05.02.1980)
Via Guido Reni, 56
tel. 06.45436461
28.10.2010
BUSNENGO Gian Luca
(Roma 10.03.1973)
Viale Gorizia, 52
tel. 06.8552529
28.10.2010
CAMERESI Veronica
(Roma 27.11.1971)
Via Appia Nuova, 531
tel. 06.7808608
21.10.2010
CANGIALOSI Clara
(Palermo 12.11.1982)
Via Flaminia, 357
tel. 06.3211211
21.10.2010
CANTORO Alessandra
(Grottaglie 17.03.1981)
Via Pompeo Ugonio, 1
tel. 3494426283
CAPARRA Serena
(Catanzaro 02.02.1984)
Via Po, 25/b
tel. 06.852311
21.10.2010
CAPELLUPO Fortunato
(Sellia Marina 05.03.1976)
Viale Citta’ d’Europa, 623
tel. 06.88541232
28.10.2010
7.10.2010
7.10.2010
7.10.2010
867
FORO ROMANO 5-6/2010
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867
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
CAPOMAGI Marzia
(S. Benedetto Tronto 25.07.1982)
Viale delle Milizie, 138
tel. 06.37516606
21.10.2010
CAPOTORTO Manuela
(Bari 17.01.1982)
Via L. G. Faravelli, 22
tel. 06.377101
14.10.2010
CAPPUCCI Andrea
(Roma 07.11.1970)
Piazza dei Re di Roma, 57
tel. 06.7020439
CARDILLI Delio
(Massa d’Albe 11.06.1950)
Via Delle Azzorre, 300
tel. 06.5673709
21.10.2010
CARIDI Giovanni
(Roma 18.05.1979)
Via Andrea Doria, 16/c
tel. 06.897145224
14.10.2010
CARNEVALE Domenico
(Catanzaro 24.07.1948)
Via G.B. Niccolini, 10
tel. 06.58310288
16.04.1975
CARTA Mattia
(Cagliari 01.06.1980)
Via Ignazio Ciampi, 18
tel. 06.47825044
4.02.2008
CARUSO Caterina
(Roma 28.06.1983)
Via Imera, 16
tel. 06.70453725
7.10.2010
CASALAINA Agnese
(Roma 15.05.1978)
Via Cola di Reinzo, 297
tel. 06.3234401
21.10.2010
CATALDI Valentina
(Alatri 26.02.1981)
Piazzale Clodio, 56
tel. 06.37517176
28.10.2010
CAVALIERI Laura
(Marino 13.07.1979)
Via Cunfida, 35
tel. 06.39030370
28.10.2010
CHIARADIA Rosalba
(Napoli 01.11.1959)
Via Lima, 31
tel. 3397651927
26.03.1996
CHILOSI Leonardo
(Roma 08.04.1982)
Piazza Martiri di Belfiore, 2
tel. 06.3217796
14.10.2010
CIOCCETTI Alessandra
(Roma 06.11.1982)
Via Sardegna, 38
tel. 06.424551
14.10.2010
COCCO Emanuela
(Anagni 29.11.1983)
Via Tripoli, 89 Pal.c
tel. 06.64811172
COLARUSSO Valentina
(Roma 18.09.1972)
Viale delle Milizie, 34
tel. 06.97270414
14.10.2010
COMASTRI Cristina
(Roma 28.06.1982)
Via Monte Zebio, 28
tel. 06.3200367
14.10.2010
CONDELLO Mariangela
(Roma 05.07.1984)
Via Caio Mario, 8
tel. 06.3225071
21.10.2010
CONTI Diego
(Roma 17.03.1981)
Via Venti Settembre, 5
tel. 06.9318271
14.10.2010
868
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7.10.2010
7.10.2010
FORO ROMANO 5-6/2010
868
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
CONTI Giorgia
(Roma 09.11.1981)
Piazza dei Sanniti, 30
tel. 3398579404
28.10.2010
CORNACCHIA Fabio
(Pescina 20.08.1977)
Via Giuseppe Ferrari, 11
tel. 06.37515851
21.10.2010
COSTANZO Mario
(Roma 14.07.1982)
Via di Porta Pinciana, 4
tel. 06.4747029
21.10.2010
CRISTALDI Manrica
(Roma 29.11.1976)
Via Vico Consorti, 198
tel. 06.52832705
14.10.2010
CRUCIANI Elisabetta
(Roma 21.02.1981)
Via Saluzzo, 65
tel. 06.7016467
28.10.2010
CUNSOLO Rosario
(Vittoria 29.01.1982)
Via Appia Nuova, 96
tel. 06.70496472
28.10.2010
CUSUMANO Celine
(Roma 11.11.1981)
Via Luigi Maglione, 1
tel. 06.98260475
14.10.2010
CUTOLO Antonio Luigi
(Potenza 30.09.1963)
Via Asmara, 16
tel. 06.86219271
12.01.1995
D’OVIDIO Marta
(Roma 17.01.1977)
Via della Balduina, 143
tel. 06.64560605
14.10.2010
DANIELE Isabella
(Rosarno 09.11.1978)
Circ.ne Clodia, 80
tel. 06.97279885
21.10.2010
DE ANNUNTIIS Luca
(Monterotondo 15.04.1980)
Via Rodi, 32
tel. 06.3212262
28.10.2010
DE BIASE Vissia
(Roma 25.05.1978)
Corso Trieste, 10
tel. 06.44250733
21.10.2010
DE CARLO Giorgia
(Roma 18.08.1983)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.47825044
28.10.2010
DE LUCA Brunella
(Termoli 10.01.1984)
Via Antonio Ciamarra, 262
DE LUCA Patrizia
(Roma 24.08.1976)
Via Santorre di Santarosa, 30
tel. 3397269839
28.10.2010
DELL’ORSO Paolo
(Roma 01.10.1981)
Via di Trasone, 22
tel. 3492281323
21.10.2010
DELLA GATTA Gianluca
(Napoli 31.03.1981)
Piazza Verbano, 22
tel. 06.64781936
14.10.2010
DI CARLO Federica
(Roma 25.05.1977)
Via I. Goiran, 23
tel. 06.3724016
7.10.2010
DI GIRONIMO Giusy
(Napoli 05.12.1978)
Via F. Pacelli, 14
tel. 3476350553
28.10.2010
869
FORO ROMANO 5-6/2010
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869
7.10.2010
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
DI LAURO Marilina
(Manfredonia 13.02.1983)
Viale Eritrea, 43
14.10.2010
DI LEO Andrea
(Roma 27.09.1982)
Via Labicana, 44
tel. 06.89714945
28.10.2010
DI MATTEO Alessandro
(Roma 24.07.1976)
Via del Forte Boccea, 127
tel. 06.66032628
28.10.2010
DI PASQUALE Margherita
(Roma 13.11.1982)
Via di S. Costanza, 24
tel. 06.8559455
21.10.2010
DI PIERRO Maria
(Stigliano 15.07.1978)
Circ.ne Nomentana, 514
28.10.2010
DIOLORDI Romina
(Roma 03.03.1978)
Viale G. Mazzini, 6
tel. 06.3226310
21.10.2010
ELEUTERI Federica
(Roma 28.03.1977)
Lungotevere A. da Brescia, 9/10
tel. 06.32852350
21.10.2010
ELIA Loredana
(Isola Del Liri 20.04.1979)
Via Antonio Gallonio, 18
tel. 06.44232044
21.10.2010
FABIANI Valeria
(Roma 13.05.1977)
Via P. Mascagni, 152
tel. 06.89013985
21.10.2010
FACCIA Alessandra
(Roma 17.02.1978)
Via Stefano Oberto, 69
tel. 06.7213013
28.10.2010
FAGIANI Andrea
(Roma 14.04.1980)
Via Pratomagno, 3
tel. 3398462053
28.10.2010
FELICIANI Giuliano
(Roma 11.05.1954)
Via Renato Fucini, 91
tel. 06.45423456
10.07.1986
FERRANDO Francesca
(Roma 29.11.1969)
Via Pomponio Leto, 2
tel. 06.68804623
21.10.2010
FERRANTE Maria
(Reggio Calabria 26.08.1981)
Via A. Bertoloni, 29
tel. 06.8077457
28.10.2010
FINO Camilla
(Bari 03.03.1974)
Cir.ne Nomentana, 488
tel. 06.44252091
FIORINO Daniele
(Roma 29.09.1981)
Via Casali Santovetti, 50
tel. 06.39742621
21.10.2010
FORTUNA Giulia
(Roma 22.12.1983)
Via dei Due Macelli, 66
tel. 06.688801
14.10.2010
FRAIOLI Giulia
(Roma 21.08.1980)
Via Arenula, 21
tel. 06.68803000
28.10.2010
FRANZE’ Giovanna
(Catanzaro 17.01.1977)
Via V. Ramperti, 19
tel. 06.98233093
28.10.2010
870
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3.07.2002
FORO ROMANO 5-6/2010
870
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
GAI Riccardo
(Roma 03.12.1982)
Lungotevere Marzio, 3
tel. 06.6874772
21.10.2010
GIACOBELLI Marialetizia
(Martina Franca 15.01.1982)
Via Ugo Ojetti, 79
tel. 06.39738075
21.10.2010
GIAMMARIA Valentina
(Roma 08.04.1982)
Via della Rustica, 129
tel. 06.2291202
28.10.2010
GIORGI Liliana
(Roma 22.10.1984)
Via Giuseppe Sacconi, 4/b
tel. 06.3233566
28.10.2010
GIULIANI Fiamma
(Foligno 02.08.1973)
Via Armando Spadini, 16
tel. 06.3217382
28.10.2010
GROTTOLI Giulio
(Grottaglie 10.02.1982)
Via degli Scipioni, 110
tel. 06.36002721
28.10.2010
IACOBUCCI Andrea
(Isernia 18.06.1982)
Via degli Scipioni, 94
tel. 06.39744819
14.10.2010
LETTERA Francesco
(Napoli 16.06.1937)
Via dell’Orso, 84
tel. 06.68308173
2.07.1979
MARIANI Claudia
(Roma 06.04.1981)
Via Vincenzo Bellini, 4
tel. 06.85304886
7.10.2010
MARINIELLO Maria
(Napoli 04.09.1971)
Piazza Mignanelli, 3
tel. 06.692034112
14.12.1999
MARRA Roberto
(Roma 25.07.1958)
Via Caio Mario, 8
tel. 06.77591372
14.10.2010
MASTROLILLI Federico
(Roma 18.11.1983)
Via Francesco Denza, 15
tel. 06.8078341
21.10.2010
MATTEI Gianluigi
(Salerno 30.01.1975)
Via Ciro Menotti, 1
tel. 06.8081340
21.10.2010
NERI Valerio
(Citta’ della Pieve 24.12.1974)
Via Cocco Ortu, 30
tel. 3286955065
21.10.2010
PARISI Isabella
(Arpino 29.10.1974)
Via Antonio Vivaldi, 18
tel. 06.8607357
27.02.2004
PELLI Lucia
(Pescara 26.06.1979)
Via dei Cavalleggeri, 4
tel. 06.39378676
4.01.2007
PESIRI Vincenza
(Carife 18.03.1975)
Via Salento, 4/b
tel. 3383531498
19.02.2007
POMETTINI Angela
(Roma 05.01.1974)
Via Maso Finiguerra, 50
tel. 06.83085580
14.10.2010
PONTICELLI Alfonso
(Taranto 10.05.1979)
Via Annia Faustina, 1
14.10.2010
871
FORO ROMANO 5-6/2010
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08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
RUOPPOLO Giovanni
(Salerno 08.09.1935)
Via Di Sant’eufemia, 11
tel. 06.6787877
14.10.2010
STAZZONE Marianna
(Roma 09.01.1978)
Via G. Bazzoni, 1
tel. 06.6635581
14.10.2010
TODARO David
(Catanzaro 22.07.1981)
Via Lazio, 9
tel. 06.42016151
28.10.2010
TOMEO Antonella
(Roma 05.06.1964)
VILARDO Carmen
(Belvedere M.mo 18.03.1982)
Via Prenestina, 1522
tel. 06.66620839
Lungotevere dei Mellini, 39
tel. 06.3203728
28.10.2010
14.10.2010
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001
BORGHINI Paolo
(Vinci 09.05.1971)
Via Giuseppe Ferrari, 4
tel. 06.32110172
28.10.2010
GAUCCI Nicola
(Porto San Giorgio 27.05.1975)
Via F. Valesio, 1
tel. 06.7800963
28.10.2010
LIANI Franca
(Roma 28.04.1963)
Via Barberini, 86
tel. 06.42014588
28.10.2010
LIZZIO Alessandro
(Catania 19.06.1963)
Via Faravelli, 12
tel. 06.37352091
28.10.2010
PERETTI Annalisa
(Casalmaggiore 16.01.1971)
Via F. Valesio, 1
tel. 06.78349274
28.10.2010
PICCOLI Simone
(Verona 29.08.1971)
Via F. Valesio, 1
tel. 06.78349274
28.10.2010
SAGONE Costanza
(S. Cataldo 26.01.1960)
Via Faravelli, 12
tel. 06.34352091
28.10.2010
TONI Attilio
(Piombino 18.01.1974)
Via R. Malatesta, 32
tel. 06.27800805
28.10.2010
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
MAGRO Igor (Roma 06.02.1976) da EQUITALIA
OTTAVIANI Paola (Isola del Liri 06.02.1977) da ATER PROV. ROMA
16.10.2008
10.01.2006
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
AMOROSO Carlo (Napoli 02.10.1981) a ENI Spa
29.04.2010
VARIAZIONI ELENCO SPECIALE
DEL PEZZO Valentina (Roma 29.03.1976) da RAI -SAT a RAI-TV S.p.a.
RENDA Michele (Erice 30.04.1978) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001 a ENI Spa
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17.10.2002
25.10.2007
FORO ROMANO 5-6/2010
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08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
CANCELLAZIONI PER DECESSO
BASCHIERI SALVADORI Giancarlo (Roma 17.03.1916) dec. 29.04.2010
BREDICE Claudio (Casalvecchio Puglia 07.07.1937) dec. 04.04.2009
DE SALVO Placido (Reggio Calabria 29.05.1925) dec. 24.10.2010
FANTASTICHINI Carmen (Roma 14.02.1948) dec. 18.06.2008
FIORE Massimo (Roma 13.06.1942) dec. 14.08.2009
FIORE Mauro (Roma 08.09.1963) dec. 04.10.2010
GIANNI Giuseppe (Firenze 20.03.1930) dec. 28.11.2007
GUIDONE Agostino (Morino 17.05.1916) dec. 03.07.2008
MAZZEI Vincenzo (Nicastro 21.08.1913) dec. 21.01.2010
MUSCO Franco (Roma 03.10.1929) dec. 29.08.2010
TODISCO Giuseppe (Melfi 16.01.1923) dec. 21.07.2010
TORNABUONI Gian Giacomo (Pisa 26.10.1933) dec. 03.02.2008
14.10.2010
21.10.2010
28.10.2010
14.10.2010
28.10.2010
14.10.2010
14.10.2010
14.10.2010
14.10.2010
07.10.2010
14.10.2010
14.10.2010
CANCELLAZIONI A DOMANDA
BALDACCHINO Annabelle (St. Julians 21.12.1980)
BRAIDO Erika (Roma 22.06.1978)
28.10.2010
CATALANO Alessandra (Napoli 17.01.1964) 21.10.2010
CONVERSO Teresa (Rossano 01.08.1973)
21.10.2010
CREMISI Fiamma (Alessandria d’Egitto 05.02.1948)
DE ANGELIS Barbara (Roma 27.06.1973)
28.10.2010
DE ANGELIS Valentina (Roma 27.09.1977)
28.10.2010
FERRETTI Gabriele (Torino 06.07.1978)
21.10.2010
FUSCO Alfredo (Bacoli 23.11.1940)
21.10.2010
GARISTO Maria Rosaria (Roma 07.11.1974) 14.10.2010
GURLIACCIO Roberto (Roma 11.10.1972)
21.10.2010
IPPOLITO Rosario (Catania 07.06.1930)
14.10.2010
LAIS Fabio Massimo (Roma 05.05.1929)
07.10.2010
LOI Giovanni (Roma 17.06.1979)
21.10.2010
MASSIMO Livia (Roma 14.11.1981)
07.10.2010
PICCHIONI Ombretta (Montorio Romano 19.02.1969)
PORFIDO Davide (Genova 03.10.1978)
07.10.2010
ROSSI Vittorio (Avellino 09.04.1921)
21.10.2010
SCURA Maria Rosaria (Torino 23.02.1974)
28.10.2010
SIMONELLI Emiliano (Roma 18.12.1977)
07.10.2010
TARQUINI Barbara (Roma 01.03.1978)
21.10.2010
TORNABENE Paolo (Roma 11.05.1967)
28.10.2010
TURCO Vincenzo (Catanzaro 05.05.1966)
14.10.2010
VARANO Edoardo (Roma 02.04.1977)
07.10.2010
28.10.2010
07.10.2010
21.10.2010
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
ANILE Fabio Placido Giuseppe (Reggio Calabria 19.04.1970) trasf. Catania
APPIERTO Valentina (Roma 14.11.1972) trasf. Milano
CAFARO Assunta (Polla 26.01.1973) trasf. Teramo
CALTABIANO Stefania (Rimini 04.10.1964) trasf. Milano
CANZONA Giacinto (Roma 09.01.1974) trasf. Tivoli
DI MARIA Igor (Lecco 31.01.1978) trasf. Como
NOBILETTI Maria (Potenza 08.07.1977) trasf. Perugia
873
FORO ROMANO 5-6/2010
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873
14.10.2010
14.10.2010
14.10.2010
21.10.2010
07.10.2010
14.10.2010
14.10.2010
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
CANCELLAZIONI PER IRREPERIBILITA’
SCHEPIS Massimiliano (Roma 26.07.1976)
28.10.2010
NUOVE ISCRIZIONI – NOVEMBRE 2010
ALBO ORDINARIO
ABBATE Elisa
(Castrovillari 14.07.1983)
Largo Trionfale, 7
tel. 06.39742328
4.11.2010
AGOSTINI Marta
(Roma 02.02.1981)
Via Ciro Menotti, 4
tel. 06.3220194
30.11.2010
ALESSE Giorgia
(Roma 02.02.1983)
Viale Regina Margherita,262/264
tel. 06.4425901
18.11.2010
AURIEMMA Alessia
(Roma 08.09.1981)
Via G. Ferraironi, 41
tel. 06.24301145
BALBI Pasquale
(Torre del Greco 30.04.1978)
Via Lima, 35
tel. 06.8840207
BELFIORE Giampiero
(Napoli 15.10.1981)
Via A. Bertoloni, 29
tel. 06.8077547
4.11.2010
BERGAMINI Laura
(Pisa 08.03.1976)
Via Arno, 62
tel. 3470025863
5.10.2007
BERNARDINETTI Simona
(Montenero Sabino 12.04.1973)
Vai Ugo De Carolis, 31
tel. 06.35454548
BULONE Claudia
(Roma 17.01.1982)
Via Veneto, 108
tel. 06.65000739
CALLIPARI Antonella
(Locri 12.06.1982)
Viale Giuseppe Mazzini, 142
tel. 06.99709774
CANTARO Salvatore
(Niscemi 13.07.1938)
Via Augusto Aubry,2
tel. 06.97844759
CAPPARELLI Anna Maria
(Cosenza 28.10.1969)
Via Edoardo Pantano, 21
tel. 3290296894
27.01.2005
CARDAMONE Emilio
(Crotone 09.11.1983)
Via A. Bertoloni, 29
tel. 06.8077547
30.11.2010
CAROCCI Lucia
(Terracina 10.06.1976)
Via Taro, 25
tel. 06.85356373
30.11.2010
CASALE Vincenza
(Termoli 30.04.1973)
Piazza Del Paradiso, 55
tel. 06.6877769
17.12.2001
CICERCHIA Federica
(Roma 17.04.1978)
Via Tacito, 23
tel. 06.3236050
874
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4.11.2010
18.11.2010
30.11.2010
4.11.2010
30.11.2010
4.11.2010
4.11.2010
FORO ROMANO 5-6/2010
874
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
COLIO Renato
Capua 03.02.1946)
Via F. Sivori, 63
tel. 06.39740731
30.11.2010
COLOMBA Claudia Rosaria
(Copertino 02.10.1983)
Piazza Venezia, 11
tel. 06.6758231
18.11.2010
D’ANGELO Filippo
(Roma 24.10.1982)
Via Emilia, 88
tel. 06.4200741
30.11.2010
DE BELLO Giuseppa
(Mottola 30.08.1979)
Via degli Scipioni, 132
tel. 06.3242011
18.11.2010
DE CARLI Giovanni
(Roma 28.10.1947)
Piazza N. S. di Lourdes, 25
tel. 06.8121993
30.11.2010
DE CINTIO Natalie
(Roma 26.06.1982)
Via del Circo Massimo, 9
tel. 06.57301265
DI LAURO Maria Luisa
(Copertino 02.06.1979)
Corso Vittorio Emanuele II, 284
tel. 06.684271
DI MACCO Francesca
(Roma 02.04.1979)
Vaile Tirreno, 271
tel. 06.90210928
4.11.2010
FARGNOLI Daniela
(Cassino 01.08.1981)
Viale Bruno Buozzi, 19
tel. 06.486756
4.11.2010
FARINA Andrea
(Latina 29.11.1972)
Piazza Prati degli Strozzi, 26
tel. 06.95219090
FARRE Federica
(Roma 18.07.1980)
Via A. Panzini, 4
4.11.2010
FILIPPONI Samuela
(Terni 02.08.1978)
Via Merulana, 53
tel. 06.4814366
18.11.2010
FOCI Valentina Giulia
(Roma 15.10.1981)
Via Clitunno, 51
tel. 06.85350879
18.11.2010
FONTANA Flavia
(Roma 20.11.1980)
Vicolo del Mazzarino, 14/16
tel. 06.95215700
30.11.2010
FRANCESCHINI Alessandro
(Roma 21.04.1978)
Via Ennio Bonifazi, 6
tel. 06.6634252
18.11.2010
FRASCARELLI Giorgia
(Roma 23.10.1980)
Via Eleonora Duse, 5/g
tel. 06.45496910
4.11.2010
GIAMPIETRO Luisa
(Roma 03.12.1974)
Via Franco Sacchetti, 114
tel. 06.87133093
4.11.2010
GIOVAGNOLI Flaminia
(Roma 11.07.1983)
Via Sora, 45
tel. 06.68922965
4.11.2010
GIRALDI Luisa
(L’aquila 06.06.1982)
Via Barberini, 86
tel. 06.42014588
30.11.2010
875
30.11.2010
18.11.2010
875
FORO ROMANO 5-6/2010
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4.11.2010
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
GODINO Silvia
(Lamezia Terme 03.12.1980)
Via Giuseppe Canepa, 8
tel. 3337037001
23.11.2010
GRANDE Marcello
(Roma 01.04.1978)
Via Archimede, 44
tel. 06.8070503
23.11.2010
GUIDONI Michela
(Roma 02.05.1974)
Via Francesco Caracciolo, 2
tel. 3391115917
IACOANGELI Agnese
(Roma 28.08.1981)
Piazza Istria, 2
tel. 06.86391218
18.11.2010
IAVAZZO Maddalena
(Vico Equense 20.07.1981)
Vai Emilio Faa’ di Bruno, 4
tel. 06.3723102
30.11.2010
LAVORANO Giulia
(Roma 12.03.1983)
Piazza Farnese, 101
tel. 06.68809040
4.11.2010
LEONE Valentina
(Fondi 11.09.1982)
Via G. P. da Palestrina, 47
tel. 06.3232099
4.11.2010
LIVANI Michele
(San Nicola dell’Alto 16.12.19
Via R. Grazioli Lante, 5
tel. 06.89533605
18.11.2010
MANCINI Cristina
(Roma 24.06.1978)
Via Archimede, 59
tel. 06.3610355
23.11.2010
MANGIACOTTI Maria
(S.Giovanni Rotondo 10.10.1980)
Via Accademia Tiberina, 3
tel. 06.5404184
18.11.2010
MANGO CALISSANO Francesca
(Roma 17.03.1983)
Via Crescenzio, 25
tel. 06.68392180
18.11.2010
MANNI Vanessa
(Roma 14.02.1982)
Via Cicerone, 60
tel. 06.3230121
18.11.2010
MANNU Benedetta
(Cagliari 14.09.1976)
Via Lucrino, 41
tel. 06.86205412
19.11.2007
MARINACCI Loredana
(Roma 24.11.1980)
Piazza Cavour, 17
tel. 06.3242704
23.11.2010
MARINO’ Mariana
(Mola Di Bari 15.08.1983)
Via Pasubio, 15
tel. 06.3243060
4.11.2010
MAROZZA Fabrizio
(Roma 24.12.1980)
Via Truffi, 19
tel. 3289076152
4.11.2010
MARTONE Antonio
(Roma 15.05.1941)
Via Venezia, 18
tel. 3387800799
30.11.2010
MAZZETTI Francesca
(Roma 05.01.1981)
Viale G. Mazzini, 55
tel. 06.32652050
23.11.2010
MAZZOCCHI Vladimiro
(Roma 17.07.1980)
Via Simone De Saint Bon, 89
tel. 06.3701313
23.11.2010
876
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4.11.2010
FORO ROMANO 5-6/2010
876
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
MICARELLI Thomas Francesco
(Terracina 08.06.1982)
Piazza Venezia, 11
tel. 06.6758231
18.11.2010
MICELI Elisabetta
(Roma 24.05.1977)
Via Cuma, 13
tel. 06.64821268
23.11.2010
MICELI Fabrizio
(Minturno 19.11.1979)
Via della Giuliana, 32
tel. 06.37501129
18.11.2010
MINETTI FLOCCARI Giulia
(Firenze 17.01.1982)
Via F. Corridoni, 27
tel. 06.45206220
30.11.2010
MIRI Vincenzo
(Termoli 16.01.1983)
Via Gregoriana, 54
tel. 06.69190200
23.11.2010
MISASI Luca
(Roma 07.03.1981)
Via Ovindoli, 20
tel. 06.3311991
23.11.2010
NICOLAI Flavio
(Roma 24.09.1972)
P.zza Prati degli Strozzi, 21
tel. 06.6879672
23.11.2010
NICOLETTI Andrea
(Roma 22.04.1975)
Via degli Elci, 37
tel. 06.2314319
NICOTERA Isadora
(Roma 15.06.1981)
Corso Vittorio Emanuele II, 284
tel. 06.684271
30.11.2010
NOTO Chiara
(Napoli 25.03.1984)
Piazza di Spagna, 15
tel. 06.69522610
23.11.2010
NOTO Matteo
(Roma 21.11.1979)
P.le Flaminio, 9
tel. 06.36003058
30.11.2010
ORSI Fiammetta
(Roma 17.06.1983)
Via Tomacelli, 103
tel. 06.68300736
18.11.2010
PALOMBI Walter
(Roma 22.09.1983)
Via della Giuliana, 50
tel. 06.37500001
18.11.2010
PAOLUCCI Lorenzo
(Roma 06.06.1983)
Via Antonio Baiamonti, 4
tel. 06.37511308
23.11.2010
PASCA Paola
(Lecce 26.06.1978)
Via della Giuliana, 68
tel. 06.64008312
30.11.2010
PASQUI Desiree
(Roma 26.02.1973)
Via della Camilluccia, 177
tel. 06.35451012
23.11.2010
PASSERO Cinzia
(Gela 20.11.1966)
Via G. Sacconi, 19 Lotto G
tel. 02.58105060
22.02.1996
PASTORE Rossella Giusi
(Mannheim 04.06.1981)
Corso Vittorio Emanuele II, 173
tel. 06.45595050
18.11.2010
PASTORI Francesco
(Roma 27.06.1982)
Via Bocca di Leone, 78
tel. 06.695161
4.11.2010
4.11.2010
877
FORO ROMANO 5-6/2010
15_albi.pmd
877
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
PATARINO Pasquale
(Roma 12.01.1979)
Via Umbria, 7
tel. 06.4818321
23.11.2010
PATELMO Federica
(Viterbo 07.04.1981)
Via Goito, 29
tel. 06.4745191
18.11.2010
PELLEGRINI Simona
(Roma 09.04.1983)
Via Di Boccea, 719
tel. 06.61564025
18.11.2010
PELLEGRINO Alessia
(Roma 07.06.1981)
Via Euripide, 39
tel. 3343574692
18.11.2010
PELLEGRINO Giovanna
(Lecce 20.11.1976)
Viale Parioli, 180
tel. 06.8074371
30.11.2010
PELLEGRINO LISE Antonio
(Roma 06.02.1978)
Via Pian di Sco’, 70/a
tel. 06.88520804
8.10.2008
PETTINI Claudia
(Roma 03.09.1977)
Via Augusto Riboty, 3
tel. 06.39728045
23.11.2010
PICCHIONI Marzia
(Roma 27.04.1975)
Via Decimo Laberio, 15
tel. 06.39728121
23.11.2010
PICCIRILLI Simone
(Roma 28.08.1981)
Via Spinetoli, 58
tel. 06.2203282
30.11.2010
PINI Eugenio
(Roma 16.04.1970)
Via della Giuliana, 82
tel. 06.68210417
PIQUE’ Flavia
(Roma 10.06.1982)
Viale Piramide Cestia, 1/b
tel. 3357030407
30.11.2010
POMARICO Sergio
(Benevento 20.12.1976)
Via della Conciliazione, 44
tel. 06.68210787
30.11.2010
PONTUALE Fabio
(Roma 10.10.1981)
Piazza Pompei, 14
tel. 06.77073397
18.11.2010
PULIANI Manuela
(Roma 05.08.1982)
Viale delle Milizie, 114
tel. 06.3720108
18.11.2010
PUPPO Carlotta Anna
(La Spezia 16.12.1981)
Via B. V. del Carmelo, 181
tel. 06.88541268
23.11.2010
RICCI Lavinia
(Roma 09.03.1983)
Via Aelssandro Bertolini, 30
tel. 06.5681866
30.11.2010
RIVERSI Chiara
(Roma 29.10.1981)
Via Boscotrecase, 54
tel. 06.7136440
30.11.2010
ROSSI Pamela
(Roma 10.03.1982)
Via Michele Amari, 56
tel. 06.7843724
18.11.2010
SACCONI Giovanfrancesco
(Chieti 09.02.1943)
Viale Africa, 36
tel. 06.5912839
30.11.2010
878
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3.11.2005
FORO ROMANO 5-6/2010
878
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
SARTORI Ilaria
(Cattolica 09.10.1980)
Piazzale Clodio, 22
tel. 06.39735537
4.11.2010
SCIARRILLO Andrea
(Chiaravalle 29.07.1983)
Piazza Adriana, 5
tel. 06.68193357
18.11.2010
STANZIONE Daniele
(Roma 29.08.1983)
Via Gian Giacomo Porro, 15
tel. 06.80693749
23.11.2010
TAUROZZI Andrea
(Pescara 18.10.1983)
Via delle Quattro Fontane, 161
tel. 3478134506
30.11.2010
TESTA MARCELLI Sara
(Roma 30.05.1981)
Via S.Marcello Pistoiese, 73/75
tel. 06.6552598
23.11.2010
TINABURRI Arianna
(Roma 02.09.1981)
TORTORELLA Francesco
(Roma 27.02.1978)
Via E. Gianturco, 11
tel. 06.45437025
Via della Alpi, 27
tel. 06.97273468
30.11.2010
VERDOLIVA Lucia
(Cariati 31.07.1979)
Piazza E. Cosenz, 12
tel. 06.43580263
18.11.2010
VINCENZI Sara
(Santa Marinella 04.09.1982)
Via Conciliazione, 44
tel. 06.6864074
18.11.2010
4.11.2010
ELENCO SPECIALE
COSSU Francesca Romana
(Roma 11.03.1975)
Camera dei Deputati
Piazza Campo Marzio, 42
VITOLO Leonilde
(Salerno 17.09.1967)
Fintecna S.p.a.
Via Versilia, 2
29.11.2001
4.11.2010
tel. 06.42126786
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001
PORRETTA Rossana
(Roma 04.02.1958)
Via Francesco Valesio, 1
tel. 06.78349274
18.11.2010
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
CASTALDO Maria Elena (Roma 05.01.1974) da Professori Universitari
GUGLIELMI Federica (Roma 01.11.1971) da Comune di Roma
PELUSO Alessio Armando (Avellino 15.12.1981) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
TOTI Pamela (Marino 06.09.1973) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
19.02.2004
18.11.1999
9.11.2007
15.11.2007
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
CARLETTI PROSPERETTI Paola Emilia (Udine 11.02.1948) a Professori Universitari
SIRGIOVANNI Benedetta (Napoli 09.09.1978) a Professori Universitari
879
FORO ROMANO 5-6/2010
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879
27.11.2977
13.01.2005
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
CANCELLAZIONI PER DECESSO
BERTOLANI Arturo (Salerno 10.05.1921) dec. 04.11.2010
CAPICI Francesco (Gela 10.10.1918) dec. 22.11.2010
DELLI PAOLI Andrea (Roma 09.07.1963) dec. 10.11.2007
ERCOLANI Roberto (Roma 29.01.1956) dec. 18.09.2010
GATTO Fabrizio (Roma 16.10.1957) dec. 06.11.2010
PERNA Corrado (Siracusa 07.02.1938) dec. 24.06.2010
PINTUS Alessandro (Terracina 28.01.1928) dec. 09.11.2010
RICCIO Gianfranco (Torre Annunziata 10.08.1947) dec. 08.11.2010
SABBATUCCI Eugenio (Roma 28.05.1929) dec. 12.08.2010
18.11.2010
30.11.2010
18.11.2010
04.11.2010
18.11.2010
30.11.2010
18.11.2010
23.11.2010
23.11.2010
CANCELLAZIONI A DOMANDA
AMICI Federica (Roma 12.07.1978)
CARDINI Simona (Roma 02.07.1971)
CAVATORTA Anna Maria (Roma 29.05.1945)
CONSOLI Mara (Grottaferrata 14.06.1952)
D’ANNA Francesco (Marsala 18.01.1943)
DE FELICE Domenico (Afragola 11.08.1940)
FRATTA Pietro (S. Maria C. Vetere 05.06.1946)
GAGGIOTTI Cristina (Roma 15.07.1970)
GALIERO Massimo (Napoli 29.09.1981)
GIARNIERI Enrico (Lucera 12.04.1977)
LA ROCCA Ignazio (Resuttano 11.04.1971)
MANISCALCO Marianna (Catania 27.10.1978)
PEROTTI Domenico (Cava Dei Tirreni 27.10.1946)
PETRONE Ada (Bari 03.10.1974)
RANIERI Lucrezia (Roma 10.02.1967)
SGUEGLIA Gaetano (Aversa 09.06.1933)
TOLA Federica (Roma 27.06.1977)
TOMAS MONTEAGUDO Maria Del Carmen (Madrid 09.07.1971)
TREVISSON Tiziana (Belluno 11.08.1952)
ZAINO Ezio (Popoli 19.08.1929)
23.11.2010
04.11.2010
23.11.2010
23.11.2010
23.11.2010
18.11.2010
23.11.2010
04.11.2010
30.11.2010
23.11.2010
30.11.2010
18.11.2010
18.11.2010
30.11.2010
30.11.2010
30.11.2010
18.11.2010
18.11.2010
18.11.2010
23.11.2010
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
CARAVITA DI TORITTO Beniamino (Roma 19.04.1954) trasf. Milano
SCIALO’ Raffaele (Roma 21.11.1947) trasf. Tivoli
STASI Andrea (Bologna 13.12.1971) trasf. Bologna
23.11.2010
23.11.2010
23.11.2010
CANCELLAZIONI PER IRREPERIBILITA’
UCCELLA Raffaele (S. Maria C. Vetere 02.02.1941)
18.11.2010
CANCELLAZIONI PER REVOCA ISCRIZIONE
ASCENZI Maria Chiara (Fermo 28.05.1971)
880
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23.11.2010
FORO ROMANO 5-6/2010
880
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – DICEMBRE 2010
ALBO ORDINARIO
ACHILLE Luigi
(Dubai 24.09.1979)
Via degli Scipioni, 167
tel. 3382867439
9.12.2010
AMBROSIO Raffaele
(Campana 14.11.1960)
Via Panaro, 11
tel. 06.86202334
20.09.1995
ANTINOZZI Fiorita
(Napoli 25.04.1970)
Via Gerace, 3
tel. 06.70300231
16.12.2010
AURILIO Antonio
(Caserta 14.07.1974)
Via della Scrofa, 64
tel. 06.68210067
26.03.2004
BACCIN Sibilla
(Roma 28.02.1979)
Via Paolo Emilio, 7
tel. 06.3243124
16.12.2010
BALLARANI Gianni
(Roma 10.05.1970)
Via Ceresio, 24
tel. 06.8844825
BELMONTE Stefania
(Cosenza 23.04.1973)
Via La Spezia, 28
tel. 06.76900972
26.04.2007
CAPARRA Marco
(Roma 01.06.1974)
Via Po, 25/b
tel. 06.852311
16.12.2010
CARUCCI Edoardo
(Roma 18.12.1955)
Viale Libia, 150
tel. 06.86218343
11.01.1990
CICCHINELLI Simone
(Roma 13.12.1983)
Viale Parioli, 74
tel. 06.8078069
9.12.2010
COCOZZA Antonio
(Salerno 29.05.1971)
Viale Angelico, 92
tel. 06.37350924
8.01.2004
D’ALESSANDRO Laura
(Policoro 24.08.1981)
Via dei Monti Parioli, 8/a
tel. 06.3613553
9.12.2010
D’AMICO Andrea
(Pescara 07.07.1981)
Via Michele Mercati, 17/a
tel. 06.3202760
16.12.2010
DE GAETANO Caterina
(Roma 02.11.1982)
Largo Luigi Antonelli, 10
tel. 06.89533382
9.12.2010
DE MARCO Maria Giovanna
(Cosenza 30.04.1982)
Salita di Poggio San Lorenzo,10
tel. 3471286582
9.12.2010
DEL GRECO Antonella
(Cassino 01.12.1982)
Salita di Poggio San Lorenzo,10
tel. 06.86324899
9.12.2010
DI MENNA Giovanni
(Agnone 29.08.1981)
Via di Porta Pinciana, 6
tel. 06.42012455
9.12.2010
FATTOROSI BARNABA Irene
(Roma 16.07.1975)
Via Senafe’, 11
9.12.2010
23.06.2005
881
FORO ROMANO 5-6/2010
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881
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
FAVALE Antonietta
(Policoro 09.08.1980)
Via A. Bertoloni, 26/b
tel. 06.8072990
16.12.2010
FREDELLA Lucio
(Roma 13.09.1976)
Via Val di Non, 89
tel. 06.8101380
23.12.2010
FREZZA Enrico
(S.Maria Capua Vetere 03.06.1983)
Via Pisanelli, 4
tel. 06.36089811
23.12.2010
GALDI Alfonso
(Roma 26.09.1964)
Via Giovanni Bettolo, 4
tel. 06.3724941
9.12.2010
GIARLETTA Lucio
(Napoli 23.02.1938)
Via della Brianza, 6
tel. 06.44230579
9.09.1982
GUERRA Enrico Andrea
(Montreal 18.12.1972)
V.le delle Medaglie d’Oro, 169
tel. 06.35453979
9.12.2010
LEONTI Gabriele
(Siracusa 05.06.1978)
Via Val d’Ossola, 25
LETTERA Fabio
(Napoli 30.12.1981)
Via delle Quattro Fontana, 161
tel. 06.6784977
9.12.2010
MAIORANO Arsenio
(Ischia 26.09.1977)
Via Montopoli, 4
tel. 06.86559720
9.12.2010
MANNINO Eleonora
(Roma 22.01.1981)
Via Arno, 6
tel. 06.8844896
9.12.2010
MARINO Laura
(Roma 26.08.1963)
Via Alberto Mancini, 54
tel. 06.55264222
MARUCA Mariagrazia
(Catanzaro 22.03.1970)
V.le Pico della Mirandola, 56
tel. 06.54237557
9.12.2010
MAZZEO Agostino
(Pisa 05.06.1980)
Via R. Fauro, 4
tel. 06.86208401
9.12.2010
MERENDA Alessandro
(Roma 04.09.1982)
Via di Novella, 16
tel. 06.86215814
16.12.2010
MORELLI Valentina
(Roma 12.03.1982)
Vai Alberico II, 5
tel. 06.39754642
9.12.2010
MOUNAYERGI Lorenzo
(Roma 12.01.1982)
Via Augusto Riboty, 21
tel. 06.3243147
23.12.2010
MUNGARI Patrizio
(Crotone 17.03.1956)
Via Guido d’Arezzo, 32
tel. 06.8412546
23.12.2010
NAPOLITANO Francesco Maria
(Roma 19.02.1980)
Vai degli Scipioni, 281/283
tel. 06.8881111
9.12.2010
NARDUZZI Silvia
(Roma 11.02.1983)
Via E. L. Cerva, 80
tel. 3281686161
9.12.2010
882
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16.12.2010
23.12.2010
FORO ROMANO 5-6/2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
NICOLETTI Daniele
(Roma 01.09.1982)
Via Fausto Coppi, 50
tel. 06.5035753
9.12.2010
NICOLETTI Giuseppe
(Roma 04.12.1983)
Via Carlo Dolci, 4
tel. 06.32111458
9.12.2010
NIGRO Casimiro Antonio
(Cariati 07.07.1981)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.8274349
23.12.2010
ORLANDI Silvia
(Roma 14.12.1974)
Via Terni, 38
tel. 3389084635
16.12.2010
PATRIZI Fabrizio
(Roma 23.07.1981)
Via Gabriele Napodano, 43
tel. 06.7826480
PERAZZINI Fabrizio
(Roma 13.01.1969)
Viale Parioli, 74
tel. 06.37517635
12.02.2007
PERISSINOTTO Lina
(Milano 07.12.1935)
Piazza Adriana, 15
tel. 06.68802929
25.05.1971
PETRONE Francesca
(Roma 27.12.1982)
Viale Regina Margherita, 290
tel. 06.44020075
9.12.2010
PIGNATARO Fabio
(Corigliano Calabro 11.09.1983)
Viale Regina Margherita, 262
tel. 06.44291784
16.12.2010
PIRRO Carlotta
(Roma 24.04.1983)
Via P. Neri, 21
tel. 06.3201953
9.12.2010
PULLI Romana
(Varese 26.07.1977)
Via Muzio Scevola, 60
tel. 06.78851731
9.12.2010
RANALDO Concettina
(Benevento 29.03.1971)
Viale Antonio Ciamarra, 154
tel. 06.9069963
RAVENNA Bartolomeo
(Roma 21.09.1973)
Via Martignano, 6
tel. 06.86209643
REALI Floriana
(Isola Del Liri 09.11.1982)
Piazzale di Porta Pia, 116
tel. 3351837109
16.12.2010
REGGIO Emanuela
(Frosinone 08.04.1983)
Via Po, 41
tel. 06.8540946
16.12.2010
RICCI Emanuela
(Roma 01.04.1976)
Via Lidia Bianchi, 44
tel. 06.30994371
9.12.2010
RIMOLDI Giada
(Roma 05.05.1976)
Via delle Azzorre, 300
tel.
30.12.2010
RISPOLI Giorgio
(Roma 24.05.1983)
Viale dei Parioli, 73
tel. 06.8072573
ROMANI Francesca
(Roma 02.02.1983)
Via F. Confalonieri, 5
tel. 06.3214152
883
23.12.2010
9.12.2010
9.12.2010
16.12.2010
883
FORO ROMANO 5-6/2010
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9.12.2010
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AGGIORNAMENTO ALBO
ROMANO CARRATELLI Alessandro
(Tropea 06.01.1978)
Via Giuseppe Palumbo, 12
tel. 06.39889381
25.01.2005
ROMANO Donato
(Maglie 25.02.1983)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
16.12.2010
ROMEO Silvia
(Roma 14.06.1984)
Via Madesimo, 40
tel. 06.3017985
9.12.2010
SABBATINI Stefano Maria
(Roma 01.12.1982)
Via G. Pisanelli, 4
tel. 06.3202491
9.12.2010
SARTOR Alessandro
(Roma 16.10.1975)
Viale delle Medaglie d’Oro, 169
tel. 06.35453979
9.12.2010
SERPA Nicolina
(Acri 10.08.1982)
Largo Colli Albani, 14
tel. 06.78850328
9.12.2010
SETTINO Paola
(Cosenza 20.08.1963)
Via di Sant’Agnese, 16
tel. 06.86329050
9.07.1997
SOLLECCHIA Diego
(Roma 03.08.1983)
Via Cola di Rienzo, 297
tel. 3396369595
16.12.2010
SORDI Rosanna
(Frosinone 13.06.1965)
Via S. G. In Laterano, 226
tel. 3477153762
9.12.2010
STABILE Alessia
(Roma 11.10.1977)
Vicolo dell’Oro, 24
tel. 06.6832234
9.12.2010
STARNA Michela
(Roma 19.11.1972)
Via Baldo degli Ubaldi, 43
tel. 06.6630184
16.12.2010
TASCIOTTI Federico
(Roma 07.04.1982)
Via Vito Artale, 6
tel. 06.39732063
16.12.2010
TAVIANO Francesca
(Roma 14.06.1979)
Via della Mercede, 11
tel. 06.6920491
16.12.2010
TESTORI Vincenzo
(Roma 27.11.1977)
Via Fabio Massimo, 107
tel. 06.3204499
9.12.2010
TROIANI Valentina
(Roma 09.04.1980)
Piazza Orazio Marucchi, 5
tel. 06.86206396
9.12.2010
VALENTINI Pietro
(Kaduna (nigeria) 25.08.1976)
Viale delle Milizie, 9
tel. 06.37353065
23.12.2010
VECCHIONE Valerio
(Roma 31.05.1982)
Via Taranto, 58
tel. 06.77076295
16.12.2010
VELI Riccardo
(Roma 02.08.1976)
Via Veientana Vetere, 303
tel. 06.33624468
VILLANI Michelino
(S. Marco in Lamis 16.03.1982)
Piazza del Biscione, 95
tel. 06.68891711
884
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9.12.2010
30.12.2010
FORO ROMANO 5-6/2010
884
08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
VITARELLI Rosario
(Messina 27.11.1950)
Via Filippo Civinini, 37
tel. 06.8083253
5.04.1979
ELENCO SPECIALE
CASSIANI Alessandro
(Roma 29.01.1983)
ENI spa
Via Laurentina, 449 - tel. 06.59889176
9.12.2010
CIARDO Raffaella
(Roma 12.05.1976)
ENAC
30.12.2010
Viale Castro Pretorio, 118 - tel. 06.44596329
DI TILLO Ersilia
(Campobasso 15.09.1969)
INAIL
Via Vercelli, 19
30.10.1997
LAZZARA Paolo
(Catania 16.08.1971)
Professori Universitari
Piazza Annibaliano, 18 - tel. 06.8604380
21.04.1998
VIRZI’ Maria Patrizia
(Roma 31.03.1973)
Ray Way spa
Via Teulada, 66
16.10.2003
ZAMBON Alessia
(S. Dona’ di Piave 19.04.1981)
Rai Way spa
Via Teulada, 66 - tel. 06.33172793
9.12.2010
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
BONANNI Pietro (Fiuggi 01.04.1944) da Comune di Roma
COLAIOCCO Arnaldo (Pescara 27.02.1946) da ENPI
DAMIANI Riccardo (Orbetello 09.07.1946) da BNL
FEDERICO Claudia (Roma 01.08.1974) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
MASUCCI Massimiliano (Roma 18.12.1971) da Professori Universitari
PETRILLO Chiara (Roma 10.06.1970) da Professori Universitari
PUNZI Antonio (Roma 12.07.1965) da Professori Universitari
31.05.1969
24.07.1975
13.06.1991
6.12.2007
6.05.1999
4.03.1999
11.01.2007
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
CARICATO Cristina (Lecce 01.11.1969) a Professori Universitari
MIGLIORE Antonella (Roma 04.03.1974) a ENEA
12.06.1997
7.02.2002
VARIAZIONI ELENCO SPECIALE
CARIDI Giuseppe (Roma 19.04.1962) da Ente Poste Italiane spa a Gruppo Poste Italiane spa 11.12.1997
CANCELLAZIONI PER DECESSO
BARBIERI Giampiero (Cosenza 09.01.1936) dec. 06.11.2010
CARACUZZI Gaetano (Fondi 08.10.1929) dec. 21.12.2010
FIDENZIO Sergio (Palermo 08.12.1937) dec. 04.12.2010
LIBONATI Berardino (Roma 08.03.1934) dec. 30.11.2010
LUCCHESE Giuseppe (Palermo 19.07.1931) dec. 09.12.2010
TIBERIO Angelo (Nereto 06.08.1927) dec. 06.04.2010
09.12.2010
23.12.2010
09.12.2010
09.12.2010
23.12.2010
09.12.2010
885
FORO ROMANO 5-6/2010
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885
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AGGIORNAMENTO ALBO
CANCELLAZIONI A DOMANDA
ALICANDRO Mauro (Rieti 10.01.1945)
ANNIBALI Mirko (Viterbo 05.10.1973)
ASSENSIO Teresa (Taranto 03.04.1922)
BALZANO Barbara (Roma 09.06.1970)
BARABASCHI Elena (Roma 02.10.1977)
BATTISTA Giovanna (Roma 15.01.1969)
BENUCCI Giovanni Maria (Roma 14.04.1971)
BERENSCHOT Willemijn (Breda 24.01.1981)
BERNAVA Maurizio (Roma 25.02.1938)
BERROCAL Brigita Lily (Orvieto 22.08.1977)
BOCHICCHIO Andreina (Roma 20.10.1978)
BOLOGNINI Silvia (Roma 18.02.1970)
BRANCA Eleonora (Crotone 01.11.1978)
BRUN Andrea (Napoli 13.03.1981)
CANNIZZARO Graziella (Genova 23.01.1971)
CAPORALE Antonio (Roma 20.05.1933)
CAPPARELLA Carla (Roma 18.07.1979)
CAPPUCCIO Fabrizio (Roma 28.07.1975)
CAPRIGLIONE Claudia (Torre Del Greco 10.10.1976)
CATINI Roberto (Roma 28.07.1975)
CAVARRA Paola (Siracusa 02.04.1967)
CECCONI Elena (Roma 26.06.1970)
CIAFFI Cesare (Subiaco 26.11.1930)
COLAFATI Isabella (Lamezia Terme 16.06.1976)
COMES Antonio (Roma 31.03.1971)
COMITO Francesco (Roma 17.11.1978)
COSTA Riccardo (Roma 29.07.1948)
COZZELLA Carlo (Napoli 28.02.1934)
CRISTALDI Manrica (Roma 29.11.1976)
CURATOLO Giuseppe (Roma 18.05.1977)
CUTAIA Fausto (Agrigento 08.12.1980)
DAINELLI Maurizio (Roma 27.11.1977)
DE ANGELIS Francesca Maria (Parigi 24.03.1979)
DE NARDO Giulia (Alatri 18.08.1975)
DE PETRILLO Dario (Roma 19.10.1940)
DEL VECCHIO Giuseppe (Roma 28.09.1938)
DI DOMENICO Michele (Roma 12.12.1976)
FABIANI Paola (Roma 17.08.1971)
FAEDI Benedetta (Rimini 21.02.1975)
FALCIONI Laura (Viterbo 03.08.1974)
FERRAZZA Roberto (Caserta 12.10.1965)
FERRENTINO Simona (Roma 15.01.1974)
FERRI Federica (Roma 01.03.1974)
FIORENTINI Danilo (Roma 23.04.1974)
FRISINA Alessia (Roma 16.12.1974)
GIFFONI Maria Giovanna (Tortorella 08.08.1947)
GIORDANO Giacomo (Roma 29.07.1931)
GODINO Silvia (Lamezia Terme 03.12.1980)
GUALTIERI Gualtiero (Roma 23.04.1949)
IORIO Maria Rita (Frascati 26.06.1963)
LASPINA Giuseppe (Caltagirone 21.10.1978)
LEPORE Francesca (Roma 08.10.1975)
LIBRANDI Salvatore (Vibo Valentia 07.01.1946)
LIBROBUONO Arianna (Cagliari 12.02.1971)
LIZZIO Alessandro (Catania 19.06.1963)
886
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16.12.2010
30.12.2010
09.12.2010
23.12.2010
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FORO ROMANO 5-6/2010
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08/02/2011, 17.23
AGGIORNAMENTO ALBO
LOZUPONE Roberto (Roma 12.06.1970)
MATARAZZO Antonluca (Benevento 09.08.1979)
MAYER Rodolfo (Roma 16.06.1952)
MELIADO’ Francesca Maria (Roma 08.03.1971)
MONTANUCCI Chiara (Perugia 18.02.1970)
MORETTI Salvatore (Roma 24.02.1941)
MUCCIOLI CASADEI Gloria (Roma 09.02.1978)
NICOLO’ Saverio (Reggio di Calabria 24.04.1975)
OLIVA Ofelia (Roma 06.09.1966)
ORSINI Ginevra (Roma 07.07.1977)
OSTONI Roberta (Roma 09.08.1977)
PACETTI Roberta (Roma 07.08.1973)
PALOPOLI Clemente (Roma 03.05.1980)
PARISI Carlo (Roma 02.05.1978)
PATTI Christian (Roma 18.10.1982)
PERROTTI Monique (Roma 26.09.1977)
PINTO Daniela (Roma 09.06.1973)
PORRECA Annunziata Valeria (Tagliacozzo 11.01.1970)
PROST Filippo (Palermo 25.12.1933)
RAITANO Pierfranco (Roma 05.10.1941)
REDA Anna Rita (Ciro’ Marina 15.12.1957)
RIPPA Marco (Pomigliano D’arco 19.05.1977)
RUBERTO Giovanna Maria (Napoli 09.06.1962)
RUSSO Federica (Catania 20.10.1979)
SABBATINI Bruno (Roma 23.11.1942)
SACCOMANO Andrea (Roma 07.10.1949)
SAGONE Costanza (S. Cataldo 26.01.1960)
SALVATELLI Emanuela (Todi 12.08.1967)
SANTORO Maria Teresa (Cariati 04.02.1981)
SANTORO RUO Lidia (Campana 15.03.1925)
SCACCHI Arianna (Roma 24.07.1973)
SCAFUTO Marianna (Roma 10.06.1976)
SCRIVANO Francesca (Belvedere Marittimo 11.09.1962)
SERPIERI Luca (Roma 15.09.1967)
SILVIANI Simone (Roma 13.01.1977)
SORRENTINO Federica (Roma 09.12.1964)
STEFANO Silvio (Taranto 19.09.1921)
TAGLIAMONTE Bruno (Roma 22.05.1965)
TAMBURRANO Antonio (Roma 18.12.1976)
TANTALO Michele (Matera 31.01.1929)
TERRINONI Luigi (Roma 19.07.1932)
TESTA Cesare (Bari 09.08.1935)
TONCINI Ilaria (Milano 05.12.1974)
TURRINI Domenico (Roma 14.03.1965)
VIERO Francesco (Roma 25.06.1963)
ZAPPALA’ Raffaele Orazio (Roma 19.12.1969)
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16.12.2010
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16.12.2010
23.12.2010
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
ANDREOLI Tommaso (Roccabernarda 21.12.1961) trasf. Crotone
DAIDONE Salvatore Eugenio (Roma 28.06.1959) trasf. Velletri
DI GRAVIO Paolo (Avezzano 05.10.1969) trasf. Avezzano
IANNIELLO Vincenzo (Roma 23.06.1974) trasf. Torino
PALLOTTA Leonardo (Ascoli Piceno 23.10.1966) trasf. Tivoli
VIGNOLI Thomas (Siena 23.01.1974) trasf. Pisa
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