Chi ama libri e lettura è a disagio nelle superfici moderne del retail
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Chi ama libri e lettura è a disagio nelle superfici moderne del retail
I consumi I grandi format orientati in maniera specifica alla vendita in questione deludono non poco Chi ama libri e lettura è a disagio nelle superfici moderne del retail A cura di Cavalieri Retailing S econdo la legge di London sulle librerie “il libro che vuoi è sullo scaffale meno accessibile”. Un assunto che contrasta, però, con le leggi del retail e della società contemporanea che vogliono megastore sempre più efficienti e facili da vivere. Quanto rispondono le librerie al- 1. Tallone d’Achille riscontrabile nella gestione della clientela 2. Scarso metodo di proposta; a volte manca la competenza 3. Il tutto in ambienti disordinati LE VISITE Coop Piazza Castello - Torino FNAC via Roma - Torino La Feltrinelli via Emanuele Orlando, 81 -- Roma Mondadori via Appia Nuova - Roma to all’altro. la Feltrinelli e Mondadori si confermano ufficialmente i supermercati del libro, entrambi privi di personale proattivo, attento e preparato. La shopping experience misurata nelle visite a Roma e Torino >media 4 :-( 6,2 :-( 0 :-( 5 :-| 0 :-| >media 3 :-| 6 2 :-| Totale media: 5 6 2 :-( 8 :-| Commiato post vendita 5 :-) 5 4 :-) Gestione delle proposte e delle obiezioni 6 3 :-| 7 4 :-) Aggancio 7 6 :-) 6 :-) Shopping tour 7 :-) 4 :-| Accoglienza :-) 40 Proposte e obiezioni La gestione del cliente è il vero tallone di Achille delle 4 librerie. Gli addetti non sono orientati al cliente, e lo dimostra la totale assenza di un metodo di proposta e di indagine sui bisogni degli ipotetici acquirenti. Se il personale Coop è disponibile senza porre alcuna domanda per capire l’obiettivo del cliente, Fnac rimbalza le persone da un addet- :-) Accoglienza e aggancio Fnac offre al cliente in arrivo un ambiente stimolante e multisensoriale, che contrasta con la realtà di Coop e Mondadori, poco ordinati e invitanti all’occhio del frequentatore. L’enorme superficie su cui è organizzata la Feltrinelli trasmette invece una sensazione di disorientamento. Shopping tour Il best perfomer per quanto riguarda lo shopping tour si conferma Fnac, mentre lasciare libri stipati dentro stretti corridoi o reparti disordinati penalizza Mondadori e La Feltrinelli. Nota negativa anche per la Coop, che pur lasciando al cliente piena libertà di movimento ed esplorazione, ne ostacola l’esperienza con un ambiente molto disordinato. Il giudizio migliora per la scelta delle Librerie Coop in fatto di comunicazione, adottando soluzioni innovative e simpatiche come le lavagnette per segnalare i libri consigliati. :-| le nuove esigenze della clientela del terzo millennio? Per scoprirlo, e misurarne il livello di shopping experience, due consulenti di Cavalieri Retailing hanno visitato 4 diversi negozi: Librerie Coop, Fnac, la Feltrinelli e Mondadori. Ecco a seguire i risultati. Coop e Fnac possono contare su addetti sempre disponibili e gentili ; la Feltrinelli e Mondadori, al contrario, sembrano orientati al fai da te del cliente. 2 <media <media Il Cavalieri Retailing Shopping index si divide nelle cinque fasi della shopping experience Cavalieri Retailing. Le cinque fasi sono composte da 10 parametri. Ogni parametro presente nel negozio vale 1 punto; quindi ogni fase vale 10 punti. Il max totale è 50 punti (eccellenza) il min totale 0 punti. Da 6 a 10 il giudizio è positivo, da 3 a 5 mediocre, da 0 a 2 negativo Fonte: Cavalieri Retailing © MARK UP tutte le ricerche 2002-2008 su: www.markup.it MARK UP ottobre_2009 I consumi La domanda chiede di potersi emozionare; l’offerta risponde con tanta quantità Esperienza di acquisto rispetto alle aspettative Negozio esperienziale, ricco di offerta e facile da vivere Sopra le aspettative In linea con le aspettative Ambiente negozio poco curato ma personale disponibile Sotto le aspettative Accoglienza + - Shopping tour + + Aggancio Gestione delle proposte e delle obiezioni Commiato post vendita SERVIZIO Ambiente stimolante e multisensoriale Entrata del negozio poco invitante Alcuni spunti comunicativi sono apprezzabili ; shopping tour in libertà Ambiente poco ordinato Aggancio dopo fase di shopping tour: positivo Negozio dispersivo e poco curato Vetrine e negozio ordinati Negozio poco ordinato Faticoso l’orientamento Negozio ordinato e leggibile; molta scelta di assortimento Corridoi stretti e troppi libri stipati in maniera confusionaria Scarsa comunicazione e molti reparti lasciati disordinati Gli addetti non agganciano mai anche davanti a clienti palesemente in difficoltà Addetta per niente disponibile e completamente disinformata Nonostante la disponibilità la gestione del cliente è frettolosa e mai approfondita Casse ben visibili e veloci La gestione del cliente è sempre frettolosa e mai si indagano i bisogni; tipico negozio del fai da te Casse visibili e abbastanza veloci Non c’è orientamento al cliente e manca anche la gentilezza di Feltrinelli Scarsa proattività in cassa Interazione quasi nulla; spingono solo la carta fedeltà Il banco cassa è disordinato Personale disponibile + Negozio non in linea con il posizionamento del marchio Personale disponibile - Nessuna domanda specifica sui bisogni; poca proattività + Casse ben visibili e dialogo continuo con l’addetto alla cassa - Fonte: Cavalieri Retailing © MARK UP In alcuni casi, come Mondadori, manca perfino la competenza sul prodotto. Commiato Post vendita Il best performer sulla gestione cassa risulta Coop, i cui addetti instaurano un dialogo costruttivo con il cliente, esemplificando lo schema promozione e il panorama sconti convenzionati. Fnac preferisce adottare uno schema casse di veloce fruibilità, con un personale capace di limitare le insopportabili code, ma che resta scarsamente proattivo. Il medesimo schema è replicato alla Feltrinelli, dove gli addetti spingono solo sulla carta fedeltà. Il worst performer risulta Monottobre_2009 MARK UP dadori: il banco cassa è disordinato e il personale non è neanche particolarmente veloce. Il libro è un prodotto particolare, che colpisce il lato emozionale dei lettori, stimola la loro fantasia, può essere fonte di riflessione. Un oggetto quindi che mal si abbina a questi megastore che trattano il libro come barattoli di marmellata o pacchi di pasta. Chi ama la cultura non sempre ama questi distributori moderni. Ma si dice siano utili, per l’ampia scelta che offrono e l’apparente capacità di rendere facile un acquisto. D’accordo sull’ampia scelta, ma l’impressione generale delude non poco e il giudizio rimane scadente. n Al cliente lasciato spesso solo, anche di fronte a evidenti difficoltà, resta unicamente la libertà di sfogliare e leggere, là dove gli spazi lo consentono tutte le ricerche 2002-2008 su: www.markup.it 41