LA CORRELAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI E TERMICO

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LA CORRELAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI E TERMICO
LA CORRELAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI E
TERMICO
Il notevole interesse per le prestazioni di isolamento acustico degli edifici, definite dal DPCM 5-121997, e l'emanazione della normativa sul risparmio energetico in edilizia (DLgs. 311 e Leggi
Regionali) hanno rafforzato la necessità di definire procedure di progettazione che considerino la
correlazione tra requisiti acustici e termici.
PARETI VERTICALI DIVISORIE TRA UNITA’ IMMOBILIARI
Per queste strutture il DPCM 5-12-1997 definisce i valori minimi di indice di potere fonoisolante
apparente (R’w), da misurarsi in opera ad edificio ultimato, suddivisi in base alla destinazione
d'uso dell'edificio. Per gli edifici residenziali viene richiesto un valore R’w superiore o uguale a 50
dB. Il DLGS 311-2006, nell'allegato I, richiede per gli edifici non industriali da realizzarsi in zona
climatica C,D, E ed F un valore di trasmittanza inferiore o uguale a 0,8 W/m2K.
Il requisito di isolamento termico può essere raggiunto facilmente inserendo nella partizione uno
strato di materiale isolante. Per ottenere l'isolamento minimo ai rumori aerei invece è necessario
adottare una parete dotata di indice di potere fonoisolante (Rw) superiore al minimo richiesto e
stimare l'influenza dalle trasmissioni laterali di rumore.
Pertanto, per questa tipologia di partizioni, è possibile sostenere che la maggiore attenzione dovrà
essere rivolta all'analisi dell'isolamento acustico.
SOLAI DIVISORI TRA UNITA’ IMMOBILIARI
Per i solai divisori tra unità immobiliari valgono, oltre alle prescrizioni già indicate per le pareti,
anche i limiti di livello di rumore da calpestio (L’nw) riportati nel DPCM 5-12-1997.
In sostanza un solaio, sollecitato da una macchina generatrice di calpestio, dovrà determinare
livelli di rumore inferiori ai valori massimi indicati dal Decreto (ad esempio per i solai delle
residenze L’nw dovrà essere inferiore o uguale a 63 dB).
Se si considerano i solai in laterocemento, l'isolamento al calpestio può essere risolto prevedendo
nella stratigrafia materiali elastici con funzione di smorzare le vibrazioni. Per quanto attiene alla
verifica di trasmittanza (U=0,8 W/m2K) in alcuni casi il solo isolante anticalpestio consente di
raggiungere i valori indicati dal DLgs 311. In altri sarà necessario prevedere un adeguato strato di
materiale isolante termico. L'isolamento acustico ai rumori aerei invece, nella maggior parte dei
casi, viene rispettato semplicemente grazie alla elevata massa della struttura in laterocemento.
Pertanto nella progettazione la priorità riguarda la definizione in stratigrafia di elementi per
smorzare la trasmissione di vibrazioni. Successivamente si effettueranno le verifiche di isolamento
termico e ai rumori aerei. Nel caso vengano realizzati solai in legno la gerarchia riportata è da
considerarsi indicativa poiché ogni prestazione va analizzata con attenzione.
PARETI VERTICALI A CONTATTO CON L’ESTERNO
Mentre il DLgs 311 impone alle sole strutture opache verticali alcuni limiti da rispettare
(trasmittanza, verifica condensa interstiziale e verifica dell’inerzia termica della parete), il DPCM 512-1997 indica i valori minimi di indice di isolamento acustico dell’intera facciata (D2mnTw).
L’isolamento acustico di facciata viene determinato “mediando” le prestazioni di isolamento degli
elementi opachi e degli elementi finestrati e questi ultimi, essendo in genere dotati di potere
fonoisolante sensibilmente inferiore rispetto alle pareti, sono i principali responsabili del
comportamento dell’intera facciata. Le sole pareti opache, generalmente, soddisfano il requisito
imposto dal DPCM. Nella progettazione quindi la maggiore attenzione dovrà essere rivolta alla
verifica del rispetto dei limiti di isolamento termico, definendo lo spessore del materiale isolante,
scegliendone la posizione nella stratigrafia e verificando l’assenza di condensazione superficiale e
interstiziale.
SERRAMENTI
Mentre il DLGS 311 riporta i valori minimi di trasmittanza da imporre a vetri e serramenti, il DPCM
5-12-1997, come indicato al paragrafo precedente, definisce i valori minimi di isolamento
dell'intera facciata. Considerati i limiti indicati nel DPCM, si deve considerare la necessità di
adottare sempre serramenti ad elevato potere fonoisolante (finestre con vetri doppi e lastre di
tipo stratificato, caratterizzati da elevata tenuta all'aria). È opportuno scegliere serramenti
considerando prioritaria la verifica dell'isolamento acustico dell’intera facciata e successivo il
controllo della trasmittanza del vetro e del serramento nel suo complesso.
COPERETURE
Per le superfici di copertura si hanno specifici limiti di legge da rispettare se si stanno
considerando tetti a copertura di ambienti abitativi. Come per le facciate verticali il DLGS 311
definisce i limiti sulla stratigrafia, il DPCM 5-12-1997 indica invece l'isolamento acustico dell'intera
copertura.
Per le coperture con solaio pesante (ad es. in laterocemento) prevale la progettazione termica in
quanto la verifica dei parametri di isolamento dai rumori aerei viene in genere ottenuta grazie alla
massa della partizione.
Per le coperture leggere invece, come ad esempio i tetti in legno, considerata la loro modesta
massa, è necessario verificare in primo luogo le caratteristiche di isolamento acustico
contestualmente alle prestazioni di inerzia termica. Queste valutazioni in genere determinano
l'adozione di spessori elevati di materiale isolante, di adeguata densità, che consentono di
rispettare anche i limiti di isolamento termico.
Conclusioni
Isolamento termico e acustico sono due requisiti strettamente correlati tra loro. Le due
problematiche non possono essere risolte semplicemente utilizzando un generico strato di
materiale "isolante". I materiali dovranno essere scelti e posati correttamente in base all'utilizzo
che se ne intende fare ed alla destinazione d'uso della partizione.