Kristen Stewart

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Kristen Stewart
altre favole
Se avete in mente la fanciulla sognante della
fiaba, scordatela. Nella nuova versione gotica c’è
più Giovanna d’Arco che Grimm. Perché la Bella
di Twilight è cresciuta (anche il suo cachet,
numero uno al mondo). E fa le prove per diventare
la donna più sensuale d’America
di Roberto Croci – foto Matthias Vriens-McGrath
Pochi
biancaneve non
era poi così timida
TrunkArchive.com/Contrasto
Kristen Stewart
sanno essere ormai un’icona pop quanto Kristen Stewart. Lei è Bella Swan, la liceale incompresa e ribelle di
Twilight, prima contesa da vampiri e licantropi, poi sposa e madre e, infine, vampira. Breaking dawn - Parte 2, ultimo capitolo della saga milionaria che l’ha resa
celebre, uscirà in novembre. Ma la diafana ventiduenne – che ha infiammato la
Croisette all’ultimo Festival di Cannes in
abito scarlatto dallo scollo abissale – sta
per stupirci nei panni di un’altra eroina
con Biancaneve e il cacciatore (di Rupert
Sanders, in uscita l’11 luglio). E lì, nella
disfida tra «più belle del reame», dovrà
vedersela con Charlize Theron, tanto
bionda quanto malvagia, rivelando una
tosta indole guerriera. In ottobre poi, quando uscirà Sulla strada, versione cinematografica del leggendario libro di Jack Kerouac, scopriremo ancora un’altra Kristen,
davvero inedita: spregiudicata e sexy. La
ragazzina ingenua è diventata una donna
sensuale, che fa gridare allo scandalo l’America.
Marylou di Sulla strada non ha davvero niente in comune con Bella.
Adoro Kerouac e sono felicissima che il
romanzo sia finalmente diventato un film.
Ma devo ammettere che non fosse stato
per Walter Salles (il regista, ndr), non so
se sarei riuscita a interpretarla. Lui si è accorto della mia connessione spirituale con
il personaggio, una donna che vuole vivere sopra le righe, assaporando lungo la strada quello che capita: può rollare una sigaretta così come guidare completamente nuda (lo si vede nel trailer, ndr). Era
l’America della beat generation, giovani
alla scoperta della vita, affamati di amore
per la vita. Mi vedrete irriverente nei confronti di valori borghesi come sesso e ma-
trimonio. Io e Sal (l’alter ego di Kerouac,
interpretato da Sam Riley, ndr) avremo
«interazioni» molto libertine con Dean e
sua moglie (Garrett Hedlund e Kirsten
Dunst, ndr).
Perdita di inibizioni con riflessi anche
nella vita reale?
Certamente. Ogni film che faccio mi rende meno inibita rispetto al precedente, mi
lascio andare sempre di più: voglio rischiare di non piacere, pur di crescere. Amo
cambiare pelle. All’inizio ero attenta a non
contraddire nessuno, adesso non me ne
frega niente. E per quanto riguarda la mia
vita privata, le dico una cosa: tutti dicono
di sapere tutto, in realtà nessuno sa un bel
niente.
Però sappiamo che divora libri maniacalmente.
Ho sempre amato leggere, sin da bambina, crescendo non ho mai smesso. Il mio
Gioia
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Complici i 200 anni dalla
prima raccolta di favole dei
fratelli Grimm, sono uscite a
pochi mesi di distanza due
interpretazioni di una delle
loro storie più famose:
Biancaneve, di Tarsem Singh,
ad aprile, e ora Biancaneve e
il cacciatore, di Rupert
Sanders, la prima in versione
rococò, mentre la seconda
punta sul gotico. Chi vince?
Biancaneve
Biancaneve
Lily Collins, figlia di cotanto
padre, col suo faccino alla
Audrey Hepburn punta tutto
sull’innocenza e sulla bellezza
acqua e sapone, anche se,
novella Robin Hood in
gonnella, non sopporta che i Lily Collins
suoi sudditi siano poveri.
Kristen Stewart è una
principessa guerriera, una
Giovanna d’Arco idealista che
racconta una femminilità
molto moderna. Ed è davvero
brava. La palma va a lei.
La regina
Julia Roberts, nel suo primo
ruolo da vera cattiva, è una
donna che non vuole
invecchiare, una via di mezzo
fra la capricciosa Rossella
O’Hara di Via col vento e la
donna in carriera di Il diavolo
veste Prada. Esempio di
femmina giaguaro, contende
alla figliastra l’amore del
giovane principe.
Charlize Theron: bellissima e
decisa, un incrocio fra Julia Roberts
Margaret Thatcher e Kate
Moss, non ha nessuno
slittamento isterico. Vince.
Biancaneve
e il cacciatore
Kristen Stewart
Charlize Theron
Il principe
Armie Hammer ha il fascino di
un Gary Cooper di oggi.
Semplice e troppo allegro:
gratificato dall’essere conteso
fra due bellissime signore?
Chris Hemsworth è un bellone
con qualche muscolo di troppo
e l’aria da bravo ragazzo alla
principe William. Non glielo ha
detto nessuno che nelle fiabe i
principi non camminano come
i cowboy? E così la palma la
diamo ad Armie, per un soffio
perché le donne sono in tutti e
due i film nettamente superiori
agli uomini! Erica Arosio
Armie Hammer
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Chris Hemsworth
libro preferito è La valle dell’Eden di
John Steinbeck. E Sulla strada di Kerouac l’ho letto a 14 anni. Devo essere
onesta, sono una che sottolinea di brutto frasi e citazioni: così, quando vado a
leggerli una seconda o terza volta, mi
rendo conto di quanto sono cambiata,
perché spesso quello che avevo sottolineato non è più così importante.
A un certo punto le sono capitati in mano i libri di Twilight .
Avevo 17 anni quando la mia agente mi
ha passato il copione di Twilight: a
quell’età amore, ribellione e vampiri vanno di pari passo. Bella era esattamente
come me, spontanea, totalmente fuori di
testa, contro tutto e tutti: una teenager.
Ma mai mi sarei aspettata tanto successo.
Quando ha pensato la prima volta «Sono una star?».
Quando, dopo Twilight, sono stata costretta a non uscire di casa per quattro
anni. Spero che presto la gente si dimentichi di Bella, così io diventerò la persona che ho sempre desiderato essere, me
stessa. Pensi che la mia prima performance fu quando mia madre mi fece
cantare e recitare durante la festa ebraica di Hannukah, davanti a tutta la scuola. Mi sentii davvero umiliata, ma fu allora che trovai la mia agente: avevo otto
anni. L’anno dopo girai un paio di pubblicità e poi arrivarono i primi film: in
Panic room, con Jodie Foster e David
Fincher, avevo dieci anni e fu un’esperienza fantastica, incosciente e inconsapevole. Dopo il successo di Twilight, sono riuscita a lavorare in un paio di film
indipendenti: in The Runaways, storia
della band anni 70 tutta al femminile,
sono Joan Jett e bacio Dakota Fanning
come si baciarono Madonna e Britney
Spears. Film coraggiosi, fuori dai soliti
cliché hollywoodiani.
Che cosa ha messo di suo in Biancaneve?
Adoro la mia Biancaneve perché non subisce: lo vedrete, non è mite come nella
favola, massacra tutti! Però non potevo
sminuirla, farla diventare soltanto una
specie di guerriera. Nel film Biancaneve
è anche la persona più compassionevole
al mondo, si batte per la sopravvivenza
del suo popolo. E del suo regno.
Quale è il senso di un’eroina oggi?
Eroe è una parola grossa, definisce chi
ha compiuto un’azione eccezionale in
un singolo momento della sua vita. Poi
c’è chi ha qualità eroiche, cioè chi sa
fare scelte coraggiose, trasformandole in
gesti normali, mirando a fare qualcosa
di buono. Posso dire di avere dei principi e una coscienza. Ma non lo trovo eroico, solo onesto. n
L’ultimo capitolo
della saga di
Twilight-Breaking
dawn - Parte 2,
in cui l’attrice
interpreta Bella,
uscirà nelle sale
a novembre.
“In Sulla strada mi
vedrete calata nella
beat generation:
rollo sigarette e
guido tutta nuda”
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Chi vince, chi perde