articolo - Festival Pianistico Internazionale di Brescia e
Transcript
articolo - Festival Pianistico Internazionale di Brescia e
40 > Martedì 19 maggio 2015 · GIORNALE DI BRESCIA SPETTACOLI Schubert, Mozart e Verdi Bentornato maestro! Lo stile italiano di Schubert. A Stasera Riccardo Muti ritorna al Grande e dirige l’orchestra Cherubini e la Filarmonica del Festival Classica Fulvia Conter Bentornato Maestro! Il Teatro Grande, tutto esaurito, ospita stasera il concerto dell’artistapiùattesodel52°Festival Pianistico Internazionale: il maestro Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra Giovanile «Luigi Cherubini», da lui fondataa Piacenzanel2004, allaquale siunisceuna selezione della Filarmonica del Festival. La serata straordinaria, che celebralabeatificazionediPaolo VI avvenuta in Piazza San / Pietro il 19 ottobre scorso, è promossa dal Festival, la cui storia si è spesso intrecciata conlapersonaelafiguradelPapa bresciano, e dall’Istituto Paolo VI di Brescia. Lo stesso Riccardo Muti, che torna al Festival dopo il trionfale successo del 2012 con la Chicago Symphony Orchestra, nel 1965, ancora studente, tenne per Papa PaoloVIinVaticanounconcerto con l’Orchestra e il Coro del Conservatorio di Milano. Il programma. Il programma distaserasiapreconl’Ouverture in Do maggiore «nello stile italiano»op.170D.591 di Schubert e seguita con il raro Concerto per violino e orchestra in Re maggiore K.271 a di Mozart, G come Gauthier come Gazich e Gran concerto solista l’austriaco Rainer Kuechl, già Konzertmeister dei WienerPhilharmonikeredirettore del Wiener-Ring-Ensemble. La seconda parte è dedicata a Giuseppe Verdi, compositore prediletto da Muti, con la Sinfonia e «Les Saisons», ovveroiBallabili delIII attoda «IVespri Siciliani». Il maestro. Muti torna a Brescia dopo il trionfale concerto del 2012 nati momenti di intensa introspezione con ballate e valzer country, a fragorose esplosioni folk rock, come la conclusiva, apocalittica «Wheel inside the wheel».Primaperòdue anteprimechefarannopartediunfuturo album che i due artisti si accingono a registrare. Sono canzoni che la Gauthier ha scritto con i soldati americani reduci dal'Iraq e dall’Afganistan, fortemente segnati dai campi di battaglia. Canzoni che rievocano commoventi preghiere per la pace:soprattutto «Rifles androsarybeans»,conigiovanimilitari che, mentre viaggiano verso il fronte, pregano sgranando i loro rosari. Oppure descrivono con tragico umorismo, la piaga dell’alcolismo come in «I drink». Una grande voce LaGauthier, alla chitarra e armonica a bocca, canta con voce potente e lucida, lasciandosi alle spalle una leggera timidezza, per acquisire personalità pezzo dopopezzo.Unavoceche vadiritta al cuore di chi ascolta. Lei Il duo. Michele Gazich e Mary Gauthier sul palco del teatro S. Giovanni chiedemisericordia, inunmondo abbruttito dalle guerre e dalprovince, ha gremito il teatro in ladisperazione.Leichehavissuogni ordine di posto. Non una to in prima persona momenti Folk Rock strana coppia, quella di Gazi- difficili, fino quasi a toccare il ch-Gauthier, ma semmai una fondo, è risorta, leggera come Il musicista bresciano coppiaaffiatatagraziealla profi- un'arpa ma al contempo tacua collaborazione nata nel gliente nel chiedere pace e sereaveva promesso un evento indimenticabile 2002, e unita da una profonda nità, suonando con la chitarra condivisone artistica. I due so- acustica ora con arpeggi di mae così è stato no arrivati a Brescia trice folk, ora con direttamentedall'Ir- Canzoni contro forti pennate di / Michele Gazichha mantenulanda e Michele ap- la guerra, piene estrazione rock. Michele è un gato la promessa: portare a Bre- pena salito sul pal- di tragica ironia: lantuomoconil vioscia Mary Gauthier, cantautrice co ha spiegato alla linoe laviola, in gradella Louisiana, per offrire un platea che si sareb- ballate dolci ma do di accompagnaevento unico, un concerto a be trattato di un anche pezzi duri reedialogareconindue.Enonsolola cantanteame- eserciziodiammira- Vienna, nel 1816-1817, si osannava Rossini, di cui erano state rappresentate «L’inganno felice», «Tancredi» e «L’Italiana in Algeri». Al «gusto italiano» si ispirò anche Schubert, che compose tre Ouvertures, tra cui la In programma I Vespri di Verdi. A D.591 in Do mag- l’Ouverture «in questa prima parte giore, in uno stile stile italiano» di delconcerto,austriache il fratello Ferca ma permeata da Schubert, un dinand, definì legami con la musi«italiano», per la concerto di ca italiana, si conforma,lafreschez- Mozart e brani dai trappone la seconza melodica e la Vespri Siciliani da, dedicata a Verdi. verve ritmica. All’emozionanteSinL’opera, bipartita, inizia con fonia dei «Vespri Siciliani» seunAdagiomoltosereno,cuise- guiranno «Les Saisons», la mugue un Allegro con caratteristi- sica dei balletti nel corso del III che rossiniane come l’uso soli- atto della stessa opera. L’opera stico dei legni ed il «crescen- debuttò a Parigi nel 1855 e Verdo». Inoltre portò fortuna a di volle seguire i gusti del pubSchubert,chepotèfarlaesegui- blico francese, che richiedeva i re nella sala di un hotel con balletti. Sono pagine bellissigrande successo di pubblico e me, colorate, descrittive degli di stampa. stati d’animo che suscita il susseguirsi delle stagioni, Una rarità di Mozart. Una cu- dall’oscuritàdell’Invernoalvalriosità è il Concerto in Re mag- zer della Primavera, al vagheggiore di Mozart, del 1777, che giaredell’Estate finoall’Autunmolticonsiderano spurio o ad- no, che si annuncia con un dirittura non di mano di Mo- temporale. // Guarda al futuro l’orchestra Junior del Conservatorio Classica L’ensemble giovanile diretto da Filippo Lama è il vivaio per l’orchestra dei grandi Piccoli orchestrali crescono. Presentato ieri, nel Salone da Cemmo del Conservatorio «Luca Marenzio», il progetto «Orchestra Junior»,uncorso di musica d’insieme tenuto da Filippo Lama e destinato a bambini e ragazzi che già studiano uno strumento ad arco. Il progetto ha già conosciuto il debutto pubblico,prima conun concerto tenutosi nell’auditorium San / Barnabaloscorso24aprileepoi con un breve intervento nella giornata di riapertura del Salone da Cemmo, dopo i restauri. «Ogni buona squadra deve puntare sul proprio vivaio per garantirsi un futuro - ha detto Patrizia Vastapane, presidente del "Marenzio" -. Grazie all’impegnodelmaestroLama ealsostegno di tutti i docenti abbiamo già raccolto i primi frutti di un progetto che non potrà che crescere e rafforzarsi nei prossimi anni». Ruggero Ruocco, direttore del Conservatorio, ha sottolineato«l’importanza diuntrampolino di lancio per l’ingresso senza traumi nell’orchestra «dei grandi», creando un percorso progressivo che accompagni i Baudelaire in originale tra parole e musica Incontri BRESCIA. Un pomeriggio con Charles Baudelaire, tra musica e poesia. La Facoltà di Scienze linguistiche e Letterature stra- zart. Il manoscritto è andato perduto, ma nel 1878 fu trovataunacopia dipugnodelmusicologo Aloys Fuchs e nel 1907 un’altra copia quasi identica tralecartedelviolinistafrancese Pierre Marie Baillot. La critica più moderna ritiene che si tratti dell’ultimo Concerto per violino scritto da Mozart, ma ampiamente rimaneggiato dai virtuosi del violino nell’800. L’opera, in tre tempi, richiede un interprete virtuoso ed è ricca di melodie e passaggi «mozartiani» quanto di riferimenti alviolinismobrillantesettecentesco italiano, come quello di Tartini. con l’intervento musicale al pianoforte di Ruggero Pilla. L’appuntamento, ad ingresso libero, è al Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, in piazza della Loggia, dopodomani, giovedì, alle 17. «È un’iniziativa unica nel suo genere - ha ragazzi in una crescita di consapevolezza, insegnando loro ad ascoltarsi e a suonare insieme». Giovani ma già molto bravi.Visi- bilmente entusiasta Filippo Lama: «Da oltre trent’anni auspicavo la nascita di un’orchestra dei giovani. Oggi questa formazioneègiàunabellarealtà,composta da trenta ragazzi di età compresatra idieci eisedicianni.Sonostatiallievimodello,costanti, precisi e disponibili, e hanno dato vita ad un gruppo umanamente coeso e musicalmente già molto valido, tanto che nel concerto di esordio abbiamo eseguito pagine impegnative di Bach e Vivaldi. A dettadituttigliascoltatori,conottimi risultati». Il corso riprenderà in autunno, integrando l’orchestra con nuovi, giovani innesti: «Sto già pensandoai nuoviprogrammi ha concluso Lama - ma ciò che piùcontaèchequestaesperienza formativa prepari i ragazzi a far parte dell’orchestra senior senza timori e con intatto entusiasmo». // ANDREA FAINI facendo emergere le sonorità della lingua originale, con un intervento musicale che arricchisce ma non deforma». Sulla stessa lunghezza d’onda Ruggero Pilla: «I miei saranno interventi improvvisativi che puntano ad esaltare il potenziale evocativo dei versi di Baudelaire, per dare maggiore naturalezza all’incontro tra suono e parola». Un auspicio. In chiusura di con-