le rupi del dodismala l` istituto
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le rupi del dodismala l` istituto
LE RUPI DEL DODISMALA L' ISTITUTO: L'istituto comprensivo di Meduno è; costituito da 2 Scuole dell'Infanzia (Cavasso Nuovo e Tramonti), 4 scuole primarie (Fanna, Cavasso Nuovo, Meduno, Tramonti) e una scuola secondaria di I° (Meduno) Il territorio del Circolo si estende nella zona della pedemontana friulana a nord di Pordenone ed è; caratterizzato da un ambiente naturale ricco e vario, comprendente aspetti tipici della montagna e della pianura. E' delimitato a est dal corso del Colvera, a ovest dal Meduna, a nord dalle Prealpi Carniche e a sud dalla vasta area dei magredi. ISTITUTO COMPRENSIVO DI MEDUNO Via MUNICIPIO 33090 MEDUNO (PN) Tel.0427/ 86147 Fax 0427 86121 Mail: [email protected] Insegnanti Referenti: MAURO RAGOGNA, SANDRA FERRARIN DOVE: DOVE Il territorio del Circolo si estende nella zona della pedemontana friulana a nord di Pordenone ed è; caratterizzato da un ambiente naturale ricco e vario, comprendente aspetti tipici della montagna e della pianura. E' delimitato a est dal corso del Colvera, a ovest dal Meduna, a nord dalle Prealpi Carniche e a sud dalla vasta area dei magredi. IL PERCORSO: ESCURSIONE NATURALISTICA ALLA FORCELLA DODISMALA <ul type="disc"> "Aspetti storici" " L'escursione naturalistica sulle "Rupi del Dodismala" ci ha permesso di osservare direttamente i luoghi dove i "garibaldini di Navarons", guidati da Antonio Andreuzzi durante il moto insurrezionale del 1864 con l'obiettivo di liberare il Friuli dagli austriaci, ormai circondati dai soldati, decisero di sciogliersi e di disperdersi tra i monti. Antonio Andreuzzi, che all'epoca dei fatti aveva già; sessanta anni, stanco e provato per l'estenuante marcia, decise di nascondersi in un antro indicatogli da un pastore di Inglagna che gli portò;, ogni quattro giorni, un po' di formaggio e di polenta. Rimase nascosto lassù;, al freddo, dall'8 al 26 novembre 1864. Poi riuscì; a raggiungere la pianura e la sera del 3 dicembre, travestito da prete, alla stazione di Casarsa, sotto gli occhi dei soldati austriaci, salì; sul treno che lo portò;, prima a Padova e poi da lì;, in alcuni giorni, raggiunse a Bologna suo figlio Silvio. La vicenda dei "moti mazziniani" del 1864 sono cantati nel poema "Le rupi del Dodismala, una composizione in endecasillabi sciolti in 400 versi scritta nel 1865 dal poeta risorgimentale Luigi Mercantini, che, a Bologna, ospitò; Andreuzzi nella sua casa. <ul type="disc"> "Aspetti naturalistici" " Raggiunta la borgata di Inglagna, dalla chiesetta ci segnavia CAI n°393/A incamminiamo sul sentiero con che inizialmente si inoltra senza eccessivo dislivello nella valle Inglagna, oltrepassa più; volte l'omonimo torrente (Dod_12) per prendere una ripidità; sempre più; marcata alzandosi rispetto all'alveo che scorre in una stretta forra offrendo bellissimi scorci sulle acque limpide tra i bianchi massi. Il sentiero è; pieno di cuscini d'erica, genziane, ellebori e, in alcuni punti, tra marzo ed aprile è; possibile osservare la Daphne Blagayana, specie floreale endemica della Valtramontina e la Daphne Cneorum (dafne odorosa) dai bellissimi fiori rosa-porpora. Il sentiero sbuca sul tratto di strada tra le due gallerie che collegano la Val Silisia alla Val Meduna sotto le Rupi del Dodismala a quota 560 metri. Giunti all'imbocco della seconda galleria, sul lato sinistro della strada, alla base di una parete rocciosa, ci fermiamo ad osservare la lapide posta a ricordo di Antonio Andreuzzi e delle sue imprese patriottiche. Dalla targa marmorea seguiamo i segnali del sentiero 393/A che sale ripido a raggiungere il greto del torrente e, lasciata sulla sinistra la traccia che sale alle case ormai abbandonate di Spinespes. La borgata di Spinespè;s, abbandonata ormai da anni, è; composta da un gruppo di case di sasso costruite sulla sommità; di un colle. Nei dintorni, numerose sono le opere di terrazzamento, sostenute da muretti a secco, per sfruttare ogni spazio adatto alle coltivazioni. L'economia delle famiglie era di tipo agro-pastorale: accanto alle coltivazioni di patate, cavoli e fagioli, di grande importanza era l'allevamento bovino. In passato ogni pendio era privo di alberi e veniva adibito allo sfalcio dell'erba per l'alimentazione del bestiame. Saliamo con larghe serpentine fino ad incontrare il bivio per la Claupa di Andreuzzi, che si lascia a sinistra, per prosegue a salire sul sentiero 393/A con costante pendenza passando nei pressi di una fornace utilizzata per la produzione di calce per poi, in breve, raggiungere la forcella Dodismala a quota 964 metri. Un piccolo capitello di legno, dedicato a Sant'Antonio, segna questo valico che ci regala una splendida vista sul Monte Frascola e sulla sua "aquila", una particolare conformazione rocciosa detta "Aquila del Frascola". Scendiamo seguendo i segnavia bianco-rossi fino alla diga del Ciul e poi, percorrendo la lunga galleria, ritorniamo sulla strada d'accesso alle due gallerie per poi ridiscendere alla borgata di Inglagna. Tempo di percorrenza: ore 3,30 Difficoltà;: E Dislivello in salita: 600 metri circa OBIETTIVI: OBIETTIVI Prima di effettuare qualunque percorso che intenda affrontare la tematica del territorio e della sua integrazione in termini di valori ed identità; è; utile porsi alcune domande: <ul type="square"> "Che interesse hanno i bambini verso gli ambienti in cui vivono?" "Quali relazioni di attaccamento caratteristiche?" "Quali sono i messaggi che ricevono all'ambiente esprimono e attraverso quali dalla cultura?" "In che modo i bambini acquisiscono i come si esprimono in comportamenti?" valori, gli atteggiamenti relativi all'ambiente e " La relazione tra i modi di vita e le modalità; di "abitare" determinano l'identità; di luogo, dove con questa accezione si intende: <ul type="square"> "Il "La progressivo distanziamento emotivo" tensione personale per interpretare" "L'espressione di capacità;, abilità; e destrezza (raggiungimento di competenze)" " E' così; che il LUOGO (inteso nel suo aspetto evolutivo da SPAZIO a INSIEME DI COSE) diventa un intreccio di: <ul type="square"> "AMBIENTE VISSUTO" "AMBIENTE NATURALE" "AMBIENTE ANTROPICO" "AMBIENTE RAPPRESENTATO E RIELABORATO" " e giocano in campo: AFFETTIVITA', COMPORTAMENTO, SAPERE ESPERTO, in un sistema reticolare e come possibili campi di lavoro che mettono in relazione l'analisi e la percezione di aspetti emozionali, di comportamenti significativa. critici, di conoscenze e cultura Si tratta di affrontare la tematica della "complessità; dell'abitare" attraverso percorsi che consentano agli alunni di esplorare, descrivere, co-progettare il proprio ambiente di vita, sentendosi uno degli attori e agenti per il proprio e altrui bene-essere e bene-stare. CONSIGLI: CONSIGLI ABBIGLIAMENTO Si consiglia un abbigliamento adatto alle stagioni. Importante usare scarponcini per passeggiate in montagna. COSA PORTO CON ME <ul type="square"> "Uno zainetto con all'interno una merendina abbastanza sostanziosa" "Una bottiglia di acqua naturale" "Sacchetti di plastica per riporre eventuali immondizie, ma anche per raccogliere reperti importanti: foglie, terra, sassi…" "Un vasetto con coperchio per conservare particolari situazioni naturali da osservare con maggior attenzione in classe" "Un notes per appunti e disegni" "Una matita, una gomma, alcuni pastelli colorati" "Fogli di carta sottile e colori a cera per riprendere le cortecce degli alberi" "Una "Un lente di ingrandimento" binocolo" "Una bussola" "Una macchina fotografica o video camera (meglio se digitali)" " <p class="Stile1"> <p class="Stile1"> <p class="Stile2">QUESTO PERCORSO E' ADATTO A: Scuola primaria (classi V) (Elementare); Scuola secondaria di Primo grado (Media) Famiglie CONTATTI: CONTATTI ISTITUTO COMPRENSIVO DI MEDUNO Via MUNICIPIO 33090 MEDUNO (PN) Tel.0427/ 86147 Fax 0427 86121 Mail: [email protected] http://www.istitutocomprensivomeduno.net MUSEO CASA ANDREUZZI – NAVARONS DI MEDUNO DINTORNI: DINTORNIIn Costruzione.. RICETTIVITÀ: RICETTIVITA'In Costruzione..