Pallamano [Gli Sport - Pallamano]
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[Gli Sport - Pallamano] Pallamano Le origini Le origini della pallamano vengono fatte risalire ad un gioco che nell’antica Grecia veniva chiamato Urania (descritto da Omero nell’Odissea) e all’harpaston cui si dedicavano i Romani. Da queste forme più rudimentali, alla fine del XIX secolo si approda alla pallamano moderna, di cui si trovano testimonianze a partire dal 1897 in Danimarca e più precisamente nella città di Nyborg. E proprio in Danimarca, Germania e Svezia si sviluppa la nuova disciplina, con un forte impulso da parte degli insegnanti di educazione fisica tedeschi che elaborano sport come il Raffball e il Königsbergerball. La Fédération Internationale Handball Amateur (FIHA) viene fondata nel 1928, per poi cambiare denominazione nel 1946, diventando International Handball Federation (IHF). Il primo presidente dell’IHF è lo statunitense Avery Brundage, che dal 1952 al 1972 sarà presidente del CIO. La pallamano diventa uno sport indoor negli anni 40 in Danimarca: le squadre si riducono a 7 elementi (originariamente erano 11), il campo diventa poco più grande di un campo da basket e le porte vengono rimpicciolite rispetto alla versione all’aperto. In Italia Se le prime tracce di pallamano in Italia risalgono già al primo Congresso elettivo del CONI nel secondo dopoguerra (luglio 1946), di fatto questo sport comincia a diffondersi in Italia negli anni ’60, sino ad arrivare nel 1969 all’organizzazione dei primi campionati, maschili e femminili. In quello stesso anno, il 20 dicembre, viene costituita ufficialmente la Federazione Italiana Giuoco Handball (FIGH), che nel 1971 diventa “sport riconosciuto”. La FIGH è federazione effettiva del CONI dal 1979. Primo campionato nazionale: 1969/70 (uomini: Buscaglione Roma; donne: AICS Pareto Roma) Primo incontro internazionale Uomini 1-3-1969 Inghilterra-Italia (amichevole a Liverpool) Donne 16-11-1973 Italia-Svizzera (amichevole a Bergamo) 12-30 5-9 Le squadre Nella pallamano si affrontano due squadre composte da 7 giocatori ciascuna. Non ci sono limiti sul numero di sostituzioni che si possono effettuare nel corso dell’incontro. La partita L’incontro è suddiviso in due tempi di 30 minuti ciascuno, separati da un intervallo di 10 minuti. Vince la squadra che segna il maggior numero di reti. Perché un gol venga assegnato, la palla deve avere interamente superato la linea di porta. Nei casi di parità, quando deve essere individuata una squadra vincitrice, si procede con due tempi supplementari da 5 minuti ciascuno. Qualora la parità perduri, si procederà con altri due supplementari da 5 minuti ciascuno e, se le squadre sono ancora in parità, la partita sarà decisa dai rigori (cinque per squadra e poi si procede ad oltranza). All’Olimpiade Ai Giochi di Berlino 1936 si disputa un torneo di pallamano, che viene giocato all’aperto con squadre di 11 giocatori ciascuna. Dopo questa prima apparizione, a Helsinki 1952 si tiene una partita dimostrativa tra Svezia e Danimarca (che termina 19-11), mentre per il reinserimento nel programma olimpico bisognerà attendere sino al ritorno dei Giochi in Germania, nel 1972. Tra i fautori di questo allargamento della “famiglia” olimpica c’è Willi Daume, vicepresidente del CIO e già presidente della federazione tedesca: è anche grazie a lui se a Monaco la pallamano torna ufficialmente ai Giochi. Questa volta il torneo è indoor, le formazioni hanno 7 giocatori e ad imporsi per prima è la squadra della Jugoslavia. Quattro anni dopo, a Montreal 1976, viene disputato per la prima volta anche [Gli Sport - Pallamano] un torneo femminile (vinto dall’Unione Sovietica), da allora sempre presente accanto a quello maschile. Tra i personaggi che hanno caratterizzato la storia olimpica della pallamano, una menzione particolare, per la sua longevità, la merita il portiere russo Andrei Lavrov presente a cinque Olimpiadi (dal 1988 al 2004) e capace di raccogliere quattro medaglie (tre ori e un bronzo). Medagliere uomini Unione Sovietica Jugoslavia Croazia Germania Russia Germania Orientale CSI* Svezia Romania Cecoslovacchia Germania Occidentale Corea del Sud Austria Spagna Svizzera Polonia Francia Totale (10 tornei) La tedesca (orientale) Roswitha Krause è arrivata alle sue due medaglie nella pallamano (argento a Montral 1976 e bronzo a Mosca 1980) dopo che, poco più che 18enne, aveva contribuito all’argento della Germania Orientale nella 4x100 sl di nuoto. A livello femminile le ultime tre edizioni sono state vinte dalla squadra danese, che ad Atene ha battuto la Corea del Sud 38-36, grazie anche ai 15 gol segnati da Katrine Freuland. ORO ARGENTO BRONZO TOTALE 2 2 2 1 1 1 1 10 1 1 3 1 1 1 1 1 10 1 1 3 2 1 1 1 10 3 3 2 2 2 1 1 3 4 1 1 1 1 2 1 1 1 30 ORO ARGENTO BRONZO TOTALE 3 2 2 1 8 3 1 2 1 1 8 1 1 2 1 1 1 1 8 3 5 3 2 3 3 2 1 1 1 24 Medagliere donne Danimarca Corea del Sud Unione Sovietica Jugoslavia Norvegia Ungheria Germania Orientale Cina Ucraina CSI* Totale (8 tornei) * Comunità degli Stati Indipendenti, denominazione degli atleti della disciolta Unione Sovietica nel 1992. [Gli Sport - Pallamano] Record Maggior numero di medaglie, uomini 4 Andrey Lavrov (URS/CSI/RUS - 1988, 1992, 2000, 2004) Maggior numero di medaglie d’oro, uomini 3 Andrey Lavrov (URS/CSI/RUS - 1988, 1992, 2000) Maggior numero di medaglie, donne 3 Cinque nuotatrici Più giovane medagliato 17-310 Willy Hufschimd (SUI - 1936) Più giovane medagliato/oro 19-258 Günther Ortmann (GER - 1936) Più anziano medagliato 42-156 Andrey Lavrov (RUS - 2004) Più anziano medagliato/oro 38-188 Andrey Lavrov (RUS - 2000) Più giovane medagliata 17-356 Larissa Karlova (URS - 1976) Più giovane medagliata/oro 17-356 Larisa Karlova (URS - 1976) Più anziana medagliata 42-135 Zinaida Turchina (CSI - 1988) Più anziana medagliata/oro 34-200 Lyudmila Poradnik (URS - 1980) IL CAMPO Il rettangolo di gioco misura 40x20 m. [Gli Sport - Pallamano] Si distinguono: L’area di porta È delimitata da una linea lunga 3 m tracciata a 6 m di distanza dalla porta, parallelamente alla linea di fondo, che prosegue ad ogni estremità con un quarto di cerchio di 6 m di raggio che ha come centro lo spigolo interno posteriore di ogni montante della porta. Né i difensori né gli attaccanti possono entrare in quest’area. Agli attaccanti è concesso tuffarsi da dietro la linea dei 6 m e tirare da dentro l’area, purché atterrino solamente dopo aver già rilasciato la palla. La linea di tiro di punizione È formata da una linea tratteggiata tracciata a 9 m dalla porta, parallelamente alla linea dell’area di porta, e termina all’intersezione con le linee laterali. Da questa linea vengono battuti i tiri di punizione per falli commessi fra la linea stessa e l’area di porta. Tutti gli altri tiri di punizione si eseguono dal punto in cui il fallo è stato commesso. La barriera non è obbligatoria. Rigori Vengono tirati da 7 m LA PORTA Altezza: 2 m Larghezza: 3 m LA PALLA È in pelle. Uomini Circonferenza: 58-60 cm Peso: 425-475 g Donne Circonferenza: 54-56 cm Peso: 325-400 g