Essere un esempio
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Essere un esempio
Puliti e corretti con «cool and clean»! Essere un esempio In qualità di giovane talento rappresenti un esempio, che tu lo voglia o no. All’improvviso diventi un esempio Che cos’è un esempio? Tutti sono alla ricerca di un esempio da seguire dal profilo del comportamento. Molti giovani ammirano idoli provenienti dal mondo musicale e sportivo. Anche i giovani atleti sono degli esempi. Sappi che altre persone osservano il tuo comportamento durante le tue apparizioni in pubblico. Diventi un esempio anche se tu non lo vuoi e non puoi semplicemente dire: «io non sono un esempio da seguire.» Come agisce un esempio? In situazioni emotive, le persone scelgono degli esempi molto più velocemente rispetto al solito. Lo sport crea sempre una moltitudine di sensazioni. Le persone diventano degli esempi quando esiste un’analogia fra di loro e coloro che li osservano. I giovani sportivi intrepidi e di successo provocano questo effetto soprattutto sui giovani. Quando hai successo, i tuoi coetanei e i ragazzi più giovani ti prendono come esempio. Sii consapevole che assumi una responsabilità nei loro confronti. Un giorno o l’altro ogni giovane talento lo nota: le persone mi guardano per i risultati sportivi raggiunti. Assumo un ruolo particolare non solo durante le lezioni di educazione fisica a scuola, ma anche nei gruppi, nelle società, nel luogo e nella regione in cui vivo la gente si interessa a me e alle mie prestazioni sportive. Improvvisamente ti ritrovi sotto i riflettori, concedi le prime interviste e diventi un esempio. In un primo tempo, naturalmente, per i risultati ottenuti. Ma presto molti inizieranno ad interessarsi a te come persona: com’è lui/lei? Cosa fa? Come trascorre il suo tempo libero? Ha un compagno/una compagna? Quali sono i suoi hobby? Gli occhi ormai sono puntati su di te. È importante a questo punto non montarti la testa ma continuare ad essere te stesso. I commitment di «cool and clean» 1. 2. 3. 4. Voglio arrivare in alto! Mi comporto correttamente! Non faccio uso di doping! Rinuncio al consumo di tabacco e di canapa e se bevo alcool lo faccio sempre in modo responsabile! 5. Io …! Noi …! (commitment individuale) Tu puoi influenzare il comportamento degli altri Sei uno sportivo o una sportiva di successo e improvvisamente ti accorgi che la gente si interessa a te e che gli atleti più giovani ti ammirano. Nathalie Meier, lancio del giavellotto Hai già avuto l’impressione di rappresentare un esempio per qualcuno? Sì, nella nostra società ci sono molti atleti giovani − io appartengo invece alla categoria dei più «anziani». Fra questi giovani c’è una ragazzina che mi considera un esempio. Sua madre mi ha raccontato che è gelosa quando io mi alleno e lei no. Come hai fatto ad accorgerti di essere un esempio? È la mamma di questa ragazzina che me lo ha detto. Inoltre si vede che è molto più concentrata durante l’allenamento quando ci sono anch’io. In che modo ti imita? Quando ci alleniamo fa le stesse cose che faccio io e compie più o meno i miei stessi progressi. S’impegna moltissimo e in gara assume lo stesso mio comportamento, ad esempio durante il riscaldamento. Tu ti comporti diversamente da quando hai notato che qualcuno ti osserva? Faccio più attenzione a non commettere errori durante gli allenamenti, ma cerco anche di non cambiare e di rimanere me stessa. C’è qualcosa che ti dà fastidio nel tuo ruolo di esempio? Quando non è troppo evidente e non mi sento troppo osservata non mi dà alcun fastidio. Ma quando sento che qualcuno mi fissa intensamente non riesco a concentrarmi come dovrei. In gara invece è diverso perché in quel momento è sulla competizione che rivolgo tutta la mia attenzione. In che modo è evoluto il tuo ruolo di esempio? Prima, a livello cantonale, ero una delle tante. Ora però a livello nazionale sono più conosciuta e mi accorgo di essere più al centro dell’attenzione. E ti piace? Sì (ride). Quali sono i tuoi modelli? Tero Pitkämäki, un lanciatore di giavellotto finnico. Perché questa persona è così speciale per te? Gareggia da molto tempo ma non è mai stato proprio ai primi posti delle classifiche. Nel 2007 diventò campione del mondo ma da allora è sempre rimasto nell’ombra di Andreas Thorkildsen. Ciononostante non demorde e continua ad allenarsi. Un atteggiamento davvero degno di nota. Ti è già capitato di imitare tu stessa delle persone che consideravi dei modelli? Sì, ad esempio quando saluto con la mano oppure applaudo dopo un lancio e ringrazio il pubblico. Però fondamentalmente voglio rimanere me stessa senza copiare gli altri. Ti è già successo di incontrare la persona che per te rappresenta un esempio? Sì per ben tre volte. È stato molto speciale. Di solito lo vedevo in televisione e un giorno improvvisamente me lo sono ritrovato davanti e ho potuto parlare con lui. Era durante un campo di allenamento, durante il quale ho potuto anche allenarmi insieme a lui. Puoi immaginare di rappresentare anche tu per gli altri un esempio simile? Sì e no, alla mia età non riesco ad immaginarmi una cosa del genere. Ma se con gli anni continuerò a raggiungere buoni risultati, perché no? Il comportamento della persona che per te rappresenta un esempio ti ha già delusa? No, finora non è mai successo. Roman Schaad, sci nordico Quando i talenti percepiscono di essere degli esempi ubbidiscono e si comportano bene con i loro concorrenti. Sono fieri del loro ruolo e s’impegnano senza eccezioni e senza scuse. Adrian Andermatt, allenatore di nuoto Riconosco i talenti che sanno di essere degli esempi dal modo che hanno di riflettere sulle loro azioni e apparizioni in pubblico. Ma anche dall’approccio professionale nei confronti dello sport di prestazione e dall’influenza positiva che esercitano sui giovani atleti. Roland Herzig, allenatore di snowboard Durante gli allenamenti discuto anche dell’importanza di rappresentare un modello per gli altri. Faccio degli esempi mostrando dei filmati o delle interviste da cui emergono l’umiltà e il rispetto dei veri campioni, disposti a sacrificarsi anche per delle piccole cose. Luca de Marchi, allenatore di sci alpino Hai già avuto l’impressione di rappresentare un esempio per qualcuno? Sì quando diventai campione svizzero a 16 anni avevo l’impressione di rappresentare un esempio per i più giovani. Quando ne avevo 14 anche per me gli sportivi più grandi erano dei modelli. E ora tocca a me ricoprire questo ruolo. Come hai fatto ad accorgerti di essere un esempio? Durante le gare vedo gente che tifa per me e m’incoraggia a gran voce. In che modo ti imitano? Copiando la mia tecnica. Anch’io ho fatto la stessa cosa in passato. In che modo è cambiato il tuo comportamento? L’unica cosa che è cambiata è che adesso non sono più nell’ombra ma in primo piano. C’è qualcosa che ti dà fastidio nel tuo ruolo di esempio? No, va benissimo così e mi piace (ride). Anche tu hai dei modelli? Sì, ammiro molto la tecnica tranquilla di Dario Cologna. Perché questa persona è così speciale per te? Perché è simpatico. Il successo che ottiene è incredibile. Sicuramente rappresenta un esempio per ogni sportivo che pratica lo sci di fondo. Ti è già capitato di imitare tu stesso delle persone che consideravi dei modelli? Sì, imito gli sprint di Cologna: rimane a lungo al centro e poi attacca. Ti è già capitato di incontrare la persona che consideri un esempio da seguire? Sì, ho potuto discutere due o tre volte con lui durante delle gare. Il comportamento della persona che per te rappresenta un esempio ti ha già deluso? No, finora mai. Apparizioni in pubblico esemplari Quando ottieni dei buoni risultati sportivi diventi una persona interessante. E anche il pubblico che ti segue diventa più grande: tutto può iniziare all’interno di un gruppo e di una società e poi suscitare interesse anche a livello comunale, regionale o addirittura nazionale. È importante che tu sappia sempre ciò che ci si aspetta da te e che tu conosca qualche regola sul modo migliore di presentarsi in pubblico. Radio, televisione, giornali & Co. Dopo i primi successi anche i media s’interessano a te. Al termine di una bella vittoria inaspettatamente ti ritrovi un microfono puntato addosso. I giornalisti sono dei professionisti e quando ti rivolgono domande cui non sei preparato possono riuscire a farti raccontare delle cose che non avresti voluto formulare in quel modo. Come fare per evitarlo? La cosa migliore è riflettere prima che l’occasione si presenti sulle cose che vuoi o non vuoi dire. Già prima di una corsa o di una gara sarebbe quindi opportuno che tu ti ponga in tutta tranquillità alcune domande. Ad esempio: cosa rispondo se dovessero chiedermi questo o quest’altro? Cosa racconto sulla gara e sui miei concorrenti? Quanto rivelo della mia vita privata? Promemoria per radio e televisione 1. Sii te stesso. 2. Sii consapevole dell’importanza delle tue parole (le risposte che dai sono pubbliche) 3. Chiarire: chi è l’interlocutore? Che cosa vuole? 4. Sii trasparente, sincero e attieniti ai fatti. 5. Prendi tempo e fai in modo che ti si conceda del tempo per rispondere. 6. Gli appuntamenti e gli impegni valgono per tutte le persone coinvolte. 7. Hai il diritto di proteggere la tua sfera privata. 8. Non sei obbligato a rispondere a tutte le domande ma… 9. … sii consapevole che ogni incontro con i media è un’opportunità. ■ Resta concentrato: ascoltare – riflettere – rispondere. ■ Parla rivolgendoti al giornalista. ■ Formula frasi brevi e concrete. ■ Formula frasi semplici e comprensibili (ad es. descrivi i termini tecnici con altre parole). ■ Gli esempi dicono molto di più di mille parole. ■ Cosa rispondo quando … (anticipare le domande). ■ Le risposte durano 20–30 secondi. ■ Rimani calmo. Promemoria per la stampa scritta ■ devi poter rileggere le interviste prima della loro pubblicazione ma… ■ … correggi solo i fatti. Foto: Kurt Schorrer e Swiss Olympic 9 regole per le tue apparizioni in pubblico