9. La metodologia della ricerca di Giovanni Di Franco

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9. La metodologia della ricerca di Giovanni Di Franco
9. La metodologia della ricerca
di Giovanni Di Franco
In Far finta di essere sani
A cura di Giovanni Di Franco, 2006, pp. 209-253,
Milano, FrancoAngeli
9.1. Il piano di campionamento
Visto il particolare sforzo cognitivo richiesto ai soggetti intervistati nella nostra
ricerca, si è deciso di sottoporre l’intervista a giovani residenti a Roma da almeno tre
anni di età compresa fra i diciotto e i trentadue anni che avessero conseguito il
diploma di scuola media superiore o che fossero studenti universitari o già in possesso
di laurea. Come si è detto nel cap. 8, la durata dell’intervista (circa novanta minuti)
doveva essere comunicata al potenziale intervistato durante il primo contatto, per
evitare di incorrere nel possibile rifiuto a seguito della sopraggiunta stanchezza dello
stesso. Se l’intervistato ne avesse manifestato la necessità, era anche possibile dividere l’intervista in due tranche1. Per tali ragioni, e per altre di natura più pragmatica
(tempi e costi della rilevazione), si è deciso di adottare un procedimento di campionamento tipologico-fattoriale, che rientra nella famiglia delle tecniche non probabilistiche di campionamento. Adottare un campione non probabilistico ci avrebbe
consentito di reclutare gli intervistati che, oltre a determinate caratteristiche di tipo
socio-demografico di cui diremo più avanti, si mostravano interessati a partecipare
alla ricerca dedicandoci una considerevole mole del loro tempo libero.
Se avessimo scelto un procedimento di campionamento probabilistico avremmo
ottenuto un alto tasso di rifiuti che avrebbe comunque inficiato la bontà del campione,
1
In realtà questa evenienza è occorsa solo in una decina di casi su un totale di 851 interviste valide
effettuate.
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e, inoltre, avrebbe fortemente innalzato i tempi e i costi della rilevazione. Con un procedimento a scelta ragionata (come avviene nel caso del campione tipologico-fattoriale), gli intervistatori scelgono gli intervistati secondo quote relative a diversi
caratteri socio-demografici (ad esempio, il genere, l’età, il titolo di studio, ecc.).
Rispetto alle tecniche probabilistiche quelle a scelta ragionata per quote presentano
alcuni inconvenienti:
• non è applicabile il calcolo delle probabilità e quindi non si ha la possibilità di
valutare a livello probabilistico il margine di errore dei risultati;
• se la base informativa cui si fa riferimento per la determinazione delle quote è
imprecisa, il campione a scelta ragionata che ne deriva non fornisce un’immagine
fedele della effettiva struttura della popolazione oggetto d’indagine;
• il campione può essere rappresentativo per i caratteri di controllo utilizzati ma
non per tutti gli altri caratteri (atteggiamenti, valori, opinioni, comportamento,
ecc.), che ovviamente costituiscono il centro di interesse principale della ricerca.
Questo difetto in realtà riguarda pienamente anche i campioni probabilistici
(Marradi 1989; 1997).
I primi due inconvenienti, dati gli obiettivi della nostra ricerca orientati all’analisi
delle relazioni fra le variabili di nostro interesse e non all’inferenza dei risultati all’intera popolazione di riferimento, non costituivano per noi un problema.
Il terzo, come detto, è un problema che riguarda il concetto di rappresentatività dei
campioni usati nella ricerca sociale a prescindere di quale tecnica di campionamento
si adotti. Come rileva molto bene Marradi (1989; 1997) troppo spesso si instaura una
arbitraria relazione di causa-effetto fra i concetti di ‘casualità’ dell’estrazione e di
‘rappresentatività’ del campione così ottenuto. Per effetto di tale relazione, un
campione casuale è considerato per costruzione rappresentativo in toto rispetto alla
popolazione di riferimento. Invece, il termine ‘casuale’ designa il procedimento attraverso il quale da una popolazione si estraggono i casi che faranno parte del campione; il termine ‘rappresentativo’ riguarda l’esito della procedura di campionamento
che dovrebbe essere in grado di riprodurre in piccolo tutte le caratteristiche rilevanti,
per i ricercatori, della popolazione di riferimento. Per accertare la rappresentatività di
un campione rispetto alla popolazione di riferimento è necessario conoscere le distribuzioni delle variabili nella popolazione e confrontarle con le analoghe distribuzioni
delle stesse nel campione.
Paradossalmente, se fossimo nelle condizioni di conoscere la distribuzione di tutte
le variabili di nostro interesse nella popolazione, non avremmo alcun bisogno di costruire un campione, e per la verità, non avremmo neanche il bisogno di fare una ricerca.
Pertanto, la situazione realistica quando si effettua una ricerca sociale è la seguente: della popolazione di riferimento usualmente conosciamo solo le distribuzioni
di poche variabili (le classiche variabili socio-demografiche raccolte nei Censimenti
della Popolazione e aggiornate periodicamente dall’ISTAT). Sulla base di queste po-
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che variabili costruiamo il piano di campionamento con eventuale procedimento casuale di estrazione2 e, a seguito della raccolta dei dati, una volta che abbiamo raggiunto il campione effettivo3 ne valutiamo la rappresentatività confrontando le distribuzioni delle variabili socio-demografiche che sono disponibili per l’intera popolazione.
Pertanto quando questa operazione si fa, quello che si può affermare è che il campione raggiunto in una data ricerca è rappresentativo della sua popolazione di riferimento rispetto, ad esempio, al genere, all’età, al titolo di studio e alla zona di residenza degli intervistati (queste sono le variabili socio-demografiche che di solito vengono usate). Per tutte le altre innumerevoli variabili che costituiscono il vero obiettivo
del ricercatore cosa si può dire? A rigore nulla. Il fatto che un campione sia rappresentativo del genere, dell’età, del titolo di studio e della zona di residenza di una
certa popolazione, non garantisce che lo sia anche, ad esempio, dell’atteggiamento
verso gli immigrati, delle preferenze partitiche dei soggetti, delle condizioni di conduzione del lavoro, e di tutte le altre informazioni rilevate nella ricerca4.
Rispetto alla rappresentatività i campioni non probabilistici forniscono addirittura
migliori garanzie rispetto a quelli probabilistici, perché non sono affetti da quello che
si chiama errore di campionamento, in quanto la scelta dei soggetti non è arbitraria/causale (come avviene nei campioni probabilistici), ma ‘ragionata’, ossia costruendo l’isomorfismo fra il campione e la popolazione rispetto a un certo numero di variabili considerate. Naturalmente, anche in questo caso non siamo legittimati in alcun
modo a trasferire la rappresentatività raggiunta su poche variabili a tutte le altre che
sono state rilevate.
2
Ci sarebbe molto da dire anche sulla genuinità dell’estrazione effettivamente casuale di molti procedimenti che troppo ottimisticamente si definiscono casuali. Per ragioni di spazio ci limitiamo ad osservare
che quando si parla di campione probabilistico si fa riferimento, implicitamente o esplicitamente, al procedimento di estrazione casuale semplice che nelle ricerche sociologiche che hanno ambito nazionale, e
spesso anche sub-nazionale, non è quasi mai praticabile perché non si dispone di un elenco esaustivo e aggiornato di tutti i membri della popolazione di riferimento. Qualsiasi altra tecnica probabilistica diversa da
quella casuale semplice produce un peggioramento della casualità dell’estrazione.
3
Ossia il campione che rispetto al campione previsto in sede di costruzione sconta la cosiddetta mortalità campionaria: l’irreperibilità di alcuni soggetti e il rifiuto di altri a farsi intervistare.
4
Al contrario, per molti ricercatori, la rappresentatività sarebbe una proprietà che è trasferibile dalle
poche variabili note a tutte le altre perché “esiste” la cosiddetta ‘legge dei grandi numeri’ (sarebbe meglio
chiamarla ‘teorema del limite centrale’) la quale afferma che se la numerosità del campione è sufficiente
tutte le variabili avranno una distribuzione simile o identica alla distribuzione normale. Naturalmente, visto
che per definizione la popolazione è più grande del campione, anche tutte le variabili della popolazione
avranno distribuzione normale. Si dimostrerebbe così la rappresentatività del campione di tutte le variabili
di interesse nella ricerca nell’intera popolazione. Tutte le volte che è stato controllato su dati campionari
desunti da ricerche sociali questo assunto si è dimostrato non soddisfatto. La maggior parte delle distribuzioni delle variabili non ha affatto forma normale. Pertanto noi preferiamo considerare un campione probabilistico rappresentativo solo delle variabili su cui si può effettivamente controllare la rispondenza con le
distribuzioni della popolazione.
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Paradossalmente, il pregio della scelta ragionata costituisce anche il principale
inconveniente di questa tecnica di campionamento quando gli intervistatori, come di
solito avviene, hanno il compito di reclutare i soggetti da includere nel campione.
Lasciare ampia libertà di scelta agli intervistatori può essere molto pericoloso,
specie se questi, come spesso capita, sono poco interessati al loro compito e pagati in
funzione della velocità e della quantità delle interviste effettuate. In questi casi la tentazione di procedere per semplificazioni può essere molto forte, inducendo gli intervistatori a reclutare gli intervistati nella propria cerchia di conoscenze introducendo
così delle distorsioni sistematiche capaci di alterare la rappresentatività del campione.
Proprio per ovviare a tale inconveniente, nel nostro caso si è imposto agli intervistatori, che erano tutti laureandi in sociologia fortemente motivati e interessati al
buon esito della ricerca (vedi cap. 8)5, di contenere al massimo il numero di amici o
conoscenti da intervistare, ed è stato chiesto loro di selezionare le persone seguendo il
criterio della massima differenziazione. Questa disposizione rende evidente come la
scelta dei soggetti doveva tendere il più possibile all’eterogeneità.
Inoltre, per prevenire le eventuali distorsioni involontariamente prodotte dal procedimento di selezione dei soggetti, è stata adottata una procedura di monitoraggio in
tempo reale della fase di rilevazione. Settimanalmente, gli intervistati consegnavano
le interviste effettuate e chi scrive esaminava le distribuzioni di frequenza sia dei caratteri di controllo utilizzati nella procedura di campionamento sia di alcune altre
variabili ritenute rilevanti nel disegno della ricerca. Ciò ha consentito d’intervenire
immediatamente nel caso fossero emerse delle distribuzioni di frequenza squilibrate o
anomale6.
Di seguito esponiamo i criteri attraverso i quali è stato costruito il campione
tipologico-fattoriale. Rientrano nel campione ragazzi/e fra i 18 ed i 32 anni, residenti
a Roma da almeno 3 anni e in possesso di diploma di scuola media superiore o di
laurea.
I criteri di campionamento sono quattro:
1) l’età articolata in tre fasce: 18-22 anni; 23-27 anni e 28-32 anni;
2) il capitale culturale della famiglia di provenienza degli intervistati. Distinguiamo
fra soggetti con capitale culturale alto o medio alto (aventi un genitore in pos5
Riportiamo i nomi dei nove laureandi, oggi tutti laureati in sociologia: Raffaella Costa, Anna Maria
De Amicis, Gerardo De Rosa, Chiara Lesti, Ivan Radicioni, Chiara Rossetti, Loredana Saoncella, Eleonora
Teti, Sabrina Vagnoli. Oltre al gruppo dei laureandi, hanno collaborato alla fase della raccolta dei dati
anche i dottori di ricerca Federica Pintaldi e Marta Simoni, e i laureati in sociologia Rossella Ciccia, Enrico
Gargiulo e Monica Ruffa. A tutti rivolgiamo un sentito ringraziamento per l’impegno e l’entusiasmo profuso nel corso della ricerca.
6
Un tale problema è effettivamente successo a proposito dell’orientamento politico degli intervistati.
Dopo le prime due settimane di rilevazione mi sono reso conto che gli intervistati tendevano a selezionare
soggetti di sinistra a scapito dei soggetti di centro e di destra. Convocai subito una riunione degli intervistatori e presentai loro il problema. Insieme trovammo degli accorgimenti per compensare lo squilibrio
della distribuzione dell’orientamento politico (vedi cap. 8).
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sesso di diploma e l’altro di licenza media; entrambi i genitori in possesso di diploma; un genitore laureato e l’altro in possesso di qualsiasi titolo) e soggetti con
capitale culturale basso o medio basso (aventi un genitore in possesso di diploma
e l’altro in possesso di licenza elementare; entrambi i genitori in possesso di
licenza media; entrambi i genitori in possesso di licenza elementare o senza titolo
di studio);
3) il genere degli intervistati: maschi e femmine;
4) il titolo di studio degli intervistati articolato in due classi: la prima comprende i
diplomati lavoratori o in cerca di prima occupazione; la seconda i laureati o laureandi occupati o meno (ovvero, per i laureandi lavoratori, coloro che dichiarano
che la loro principale attività è quella di studenti).
Combinando simultaneamente i quattro criteri di campionamento, otteniamo una
tipologia articolata in 24 tipi. Per ciascun tipo si è deciso di intervistare 36 soggetti
(vedi tab. 9.1). La scelta di equidistribuzione delle interviste nei 24 tipi, ovviamente,
non rispetta le proporzioni degli stessi rispetto alla popolazione di riferimento. Tale
scelta è funzionale agli obiettivi della ricerca che erano finalizzati all’analisi delle
relazioni fra le variabili piuttosto che alla generalizzazione dei risultati all’intera
popolazione di riferimento (che, come detto, con campioni non probabilistici è impossibile).
Tab. 9.1 – La distribuzione delle interviste nei 24 tipi individuati dal piano di campionamento
(variabili stratificatrici: capitale culturale, titolo di studio, genere e fascia d’età)
1°= 18-22 anni
2°= 23-27 anni
3°= 28-32 anni
Ceto Medio e Medio Basso
Dipl (lav)
Lau (stud)
M F
M F
36 36
36 36
36 36
36 36
36 36
36 36
Ceto Alto e Medio alto
Dipl (lav)
Lau (stud)
M F
M F
36 36
36 36
36 36
36 36
36 36
36 36
Pertanto, la numerosità prevista del campione era stata fissata in 864 casi. Alla fine
della rilevazione dei dati, dopo le consuete operazioni di controllo della qualità degli
stessi, sono stati validati 851 questionari che costituiscono i casi su cui si sono
condotte le successive analisi statistiche. Le interviste sono state effettuate da dieci
intervistatori laureandi che hanno seguito per intero l’iter della ricerca (vedi cap. 8).
La raccolta dei dati è stata condotta da Gennaio ad Aprile del 2003.
9.2. Il questionario della ricerca
Le interviste sono state condotte attraverso la somministrazione di un questionario
semi-strutturato all’interno del quale sono state utilizzate: domande a risposta codi213
ficata, domande a risposta libera, domande a risposta multipla, scale autoancoranti e
batterie di domande. Nel par. 9.4 riportiamo per intero il questionario della ricerca
con le distribuzioni di frequenza delle risposte ottenute per ciascuna domanda. In
questo paragrafo presentiamo le dimensioni che costituiscono il questionario.
Le prime sei domande (vedi da d1 a d6 nel par. 9.4) riguardano la dimensione
dell’identità. In particolare con la batteria di domande d1 chiedevamo agli intervistati
di indicarci il loro grado di identificazione (su una scala a cinque livelli da per niente
a moltissimo) rispetto a sette ambiti territoriali disposti in ordine crescente dal quartiere all’intero pianeta. Inoltre, dopo aver fatto valutare uno per uno i sette ambiti territoriali, si sollecitava il soggetto a operare una scelta secca indicando l’ambito nel
quale di riconosce di più. Questa seconda domanda compensa l’eventuale effetto di
alcuni soggetti di dichiarare livelli costanti di identificazione (ad esempio, ci sono
persone che dichiarano di identificarsi poco con tutti gli ambiti, altri molto, ecc.).
La d2 è una domanda a risposta libera nella quale i soggetti dovevano chiarire il
motivo della scelta dell’ambito favorito. Gli intervistatori avevano il compito di ricondurre la risposta fornita liberamente dall’intervistato ad una delle modalità previste
sul questionario.
La batteria d3 è simile alla d1. Questa volta vengono proposti agli intervistati undici ambiti di identificazione sociale ordinati rispetto alla dimensione micro-macro
(dalla famiglia all’intera umanità). In un secondo momento si chiedeva di effettuare
una scelta secca fra gli undici ambiti precedentemente valutati.
Le successive d4_1, d4_2 e d4_3 sono domande a risposta libera e riguardano
l’indicazione di un evento, un oggetto e una persona a cui l’intervistato attribuisce un
particolare valore. Queste domande sono state progettate per controllare le risposte
date alle batterie d1 e d3.
Infine le ultime due domande di questa area, la d5 e d6, sono a risposta multipla e
riguardano la percezione delle caratteristiche che possiedono le persone che gli intervistati considerano simili e diverse da loro. Per rispondere a queste domande gli
intervistato prendevano visione di un cartellino che conteneva le possibili modalità di
risposta e ne dovevano scegliere tre per ciascuna domanda collocandole in ordine di
importanza.
La seconda sezione del questionario, dalla d7 alla d17 riguarda il tema del lavoro.
La batteria d7 chiede a quali soggetti gli intervistati si rivolgono per prendere una
decisione importante che riguardi il lavoro. La batteria d8 fa esprimere il grado di
rinunce che i soggetti sarebbero disposti a sopportare pur di avere un contratto di
lavoro a tempo indeterminato. La successiva d9 a risposta multipla chiede di scegliere
(fra un elenco fornito agli intervistati su un cartellino) i tre elementi più importanti
nella scelta di un lavoro. Dopo aver sondato la concezione delle scelte di formazione
in relazione alle concrete possibilità di trovare un lavoro (d10), si è chiesto ai giovani
romani di indicare il lavoro a cui ambiscono (d11) e i lavori che secondo loro nei
prossimi cinque anni saranno più richiesti sul mercato (d12). La d13 (a cartellino) fa
esprimere la personale concezione del lavoro, la d14 chiede se gli intervistati abbiano
o abbiano avuto l’intenzione di trasformare in lavoro un proprio hobby. La d15 chiede
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una valutazione delle conseguenze che l’attuale condizione di flessibilità tipica di
molti lavori effettuati dai giovani produce nella loro vita.
Con la d16 si propongono agli intervistati sette coppie di frasi che vertono per lo
più sulle diverse caratteristiche di un lavoro tradizionale rispetto ad un lavoro flessibile. Per ciascuna coppia ogni intervistato doveva scegliere la frase condivisa o la
meno disapprovata. L’ultima domanda di questa dimensione (d17) riguarda ancora la
concezione del lavoro degli intervistati.
La successiva sezione del questionario (dalla d18 alla d24) affronta il tema della
rappresentazione e valutazione dell’immigrazione. La d18 (a cartellino) chiede ai
giovani romani di scegliere una strategia politica nei confronti dell’immigrazione fra
sei possibili. Ovviamente le opzioni previste vanno da una posizione molto restrittiva
ad una molto permissiva. La successiva batteria di domande (d19) fa esprimere gli
intervistati su alcune politiche di sostegno che il Governo italiano dovrebbe garantine
agli immigrati. La d20 (a risposta multipla) ribalta i termini del rapporto: chiede cosa
gli immigrati dovrebbero fare per integrarsi nel nostro Paese.
La batteria d21 propone agli intervistati di associare una descrizione stereotipata
(in un elenco di 16 inserito su un apposito cartellino) a nove gruppi di immigrati
particolarmente visibili sul territorio del comune romano. Ciascun intervistato poteva
associare lo stesso stereotipo anche a più di un gruppo. La successiva batteria (d22)
chiedeva di esprimere con un voto da zero (nessuna responsabilità) a 10 (massima responsabilità) la percezione della responsabilità degli immigrati su un elenco di sei
problemi nazionali.
La dimensione del contatto con gli immigrati è stata operativizzata con la batteria
d23. Si tratta di quattro domande che riguardano la frequenza con la quale gli intervistato sono entrati in contatto con singoli immigrati e con manifestazioni culturali
che avessero per oggetto le culture degli immigrati.
L’ultima batteria di domande di questa sezione del questionario (d24) consiste in
una serie di diciotto frasi che esprimono valutazioni diverse sugli immigrati e sulle
conseguenze dell’immigrazione in Italia. Per ciascuna di queste gli intervistati dovevano esprimere con un voto da zero (massimo disaccordo) a dieci (massimo accordo)
il loro grado di accordo/disaccordo. In questo caso abbiamo trasformato quella che
potrebbe essere una scala Likert in una scala autoancorante7.
Un’ampia sezione del questionario (dalla d25 alla d34) è stata dedicata al tema
della trasgressione e della concezione della legalità. La prima batteria (d25) rileva il
grado di ammissibilità personale che gli intervistati attribuiscono a 14 comportamenti,
7
Le ragioni di questa scelta sono troppo numerose per essere illustrate in questa sede. Sui difetti dello
schema di chiusura delle scale Likert rinviamo a Marradi (1988) e a Marradi e Gasperoni (1995; 2002). La
tecnica di chiusura auto-ancorante, che consiste nel ridurre fortemente l’autonomia semantica delle categorie di risposta ad eccezione delle due categorie estreme, la prima e l’ultima, che sono le sole che possiedono un significato per l’intervistato, presenta il vantaggio di ridurre alcuni dei problemi tipici delle chiusure Likert. Siamo comunque consapevoli che questo espediente non risolve magicamente tutti gli innumerevoli problemi legati alla rilevazione degli atteggiamenti nelle scienze umane.
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in una scala che va da zero (per niente ammissibile) a dieci (del tutto ammissibile). La
successiva batteria (d26) è costituita da sei domande che riguardano dei comportamenti devianti. A ciascuno di questi gli intervistati dovevano associare una valutazione da un complesso di undici possibili fornite loro su un apposito cartellino. La
batteria d27 presenta un elenco di 18 comportamenti, alcuni dei quali infrangono palesemente le leggi del diritto. Gli intervistati dovevano assegnare un giudizio di gravità nella consueta scala da zero (per nulla grave) a dieci (gravissimo) a ciascun comportamento. Le due domande successive (d28 e d29) a cartellino sondano la concezione del pudore e delle regole dei giovani romani.
Seguono cinque coppie di frasi a scelta forzata (d30) costruite contrapponendo
diverse concezioni sulla trasgressione.
Anche la d31 e la d32 interrogano gli intervistati sui motivi per cui i giovani
adottano comportamenti trasgressivi. L’opinione circa la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere è il tema della d33. In realtà con questa domanda si rilevano due
informazioni: il tipo di opinione, favorevole o contraria, sulla legalizzazione e la ragione della stessa.
Infine, la batteria d34 ripropone agli intervistati una lista di 14 comportamenti
(alcuni già presenti nelle batterie d25 e d27). Questa volta, per ciascun comportamento, i soggetti dovevano associare un aggettivo scegliendo di getto fra i seguenti
quattro: ‘eccitante’, ‘pericoloso’, ‘soddisfacente’ e ‘immorale’.
L’area del questionario dedicata alla politica è piuttosto ampia (dalla d35 alla d47,
più la d49). La prima domanda (d35) è la classica autodefinizione del rapporto degli
intervistati con la politica, presente in moltissimi questionari dedicati ai giovani fin
dai primi anni ’70. La batteria d36 rileva il grado di informazione degli intervistati e
la frequenza del consumo di alcuni mezzi di informazione di massa.
La batteria d37 presenta cinque coppie di frasi contrapposte che esprimono concezioni alternative sulle funzioni della politica e dell’agire politico. Come al solito
l’intervistato doveva scegliere da ciascuna coppia di frasi quella che più si avvicina al
suo modo di pensare. La d38 è una domanda a risposta libera e ha la funzione di domanda di controllo. Si chiedeva ai giovani romani di definire in poche parole cosa si
intende con l’espressione ‘conflitto di interessi’ che rappresenta un tema di discussione molto dibattuto negli ultimi anni.
Nella d39 si chiede la valutazione degli intervistati sul movimento dei No Global.
La batteria d40 è costituita da 20 frasi che esprimono atteggiamenti diversi verso la
politica a cui si doveva rispondere esprimendo il grado di accordo disaccordo su una
scala da zero a dieci. La d41 (a cartellino) fa scegliere, fra quattro opzioni, un mezzo
per rivendicare un diritto leso nei confronti dell’autorità politica. La d42 è una batteria
di sei domande attraverso le quali si rileva il grado di efficacia politica (sulla solita
scala da zero a dieci) percepito dagli intervistati su alcuni movimenti e forme di protesta recentemente attuate in Italia (dai girotondi alle marce per la pace).
La d43 è la classica scala di autocollocazione sull’asse destra-sinistra. La d44 è una
domanda a risposta multipla con la quale gli intervistati dovevano indicare i tre pro-
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blemi più urgenti, in ordine decrescente di importanza, che i politici dovrebbero risolvere.
La successiva d45 richiede l’indicazione della scelta partitica per una imminente
consultazione elettorale. La batteria d46 rileva il grado di coinvolgimento emotivo
degli intervistati nei confronti della politica. La seguente batteria (d47) prende in
considerazione la dimensione comportamentale chiedendo agli intervistati se hanno
aderito ad un partito o a un sindacato o se sono stati attivamente impegnati nell’organizzazione di attività politiche.
L’ultima domanda di questa sezione (d49) costituisce un controllo delle informazioni raccolte con la d47. In questo caso, prendendo in considerazione otto eventi
politici accaduti nei due anni prima della rilevazione, si è chiesto a quale di questi
eventi l’intervistato avesse partecipato.
L’area dei valori è stata suddivisa in due parti del questionario. La prima riguarda
due batterie (d48 e d50) che riportano complessivamente 31 frasi relative a diversi
atteggiamenti. Come si è detto nel cap. 7, un riferimento importante per questa ricerca
è stato il contributo di Tullio-Altan negli anni ’70 (Tullio-Altan 1974; Tullio-Altan e
Marradi 1976; Tullio-Altan e Cartocci 1979). A distanza di trenta anni dai contributi
Tullio-Altan e collaboratori, abbiamo voluto riprendere alcune delle frasi inserite in
quelle classiche ricerche. Anche in questo caso gli intervistati dovevano esprimere
con un voto (da zero a dieci) il proprio grado di accordo/disaccordo su ciascuna frase.
La d51 e la d52 rilevano rispettivamente l’autodefinizione del proprio atteggiamento verso la religione e l’importanza attribuita dai soggetti alla religione.
La successiva sezione del questionario (da d53 alla d57) riguarda la concezione dei
rapporti affettivi: l’amicizia (d53), l’amore (d54), la sessualità (d55), i rapporti di
coppia (d56). La batteria d57 è costituita da cinque coppie di frasi che concernono la
concezione dei rapporti di genere.
Dalla d58 alla d62 si affronta la dimensione del tempo libero. La batteria d58
permette di costruire il time-budget del tempo libero degli intervistati. La d59 chiede
ai giovani romani di individuare l’elemento essenziale che non dovrebbe mai mancare
nelle loro vacanze ideali. La d60 chiede invece la concezione del tempo libero degli
intervistati. La batteria d61 è rivolta alle rilevazione delle attività notturne dei giovani
romani. Infine la batteria d62 è costituita da 13 coppie di frasi a scelta forzata che
esprimono diverse concezioni e atteggiamenti verso la notte e il tempo libero.
Le successive informazioni richieste dal questionario riguardano le seguenti caratteristiche socio-demografiche degli intervistati: il genere (d63), l’età in classi (d64), lo
stato civile (d65), le situazione di convivenza (d66), la titolarità della proprietà della
casa in cui vivono (d67), il titolo di studio dell’intervistato (d68_1), del padre (d68_2)
e della madre (d68_3), l’attuale condizione professionale dell’intervistato (d69), la
natura del rapporto professionale (d70), la posizione professionale dell’intervistato
(d71_1), del padre (d71_2) e della madre (d71_3), il reddito mensile percepito dall’intervistato (d72).
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Si completava l’intervista somministrando quattro termometri dei sentimenti. Pur
essendo uno strumento inventato negli anni ’70 dai ricercatori dell’Università del
Michigan, riteniamo utile presentarlo brevemente ai lettori in queste pagine.
L’idea sottostante questo strumento è quella di rilevare l’antipatia/simpatia degli
intervistati rispetto ad un insieme di oggetti. Così come con il termometro siamo
abituati a rilevare la temperatura del corpo, in analogia con termometro dei sentimenti
dovremmo riuscire a rilevare lo sfavore o il favore verso qualcosa. La differenza con
il termometro tradizionale è però notevole.
Quando abbiamo bisogno di rilevare la nostra temperatura corporea non facciamo
altro che infilarci il termometro sotto un’ascella e attendere qualche minuto prima di
leggere sullo strumento la temperatura. Per effetto del calore sappiamo che il mercurio si dilata e più il nostro corpo è caldo più cresce la dilatazione del mercurio. In altri
termini, è il termometro che rileva la temperatura del nostro corpo sfruttando la proprietà di dilatazione del mercurio nei confronti del calore. Ovviamente, con i sentimenti le cose vanno in modo diverso. Non c‘è nulla nello strumento che abbia la funzione del mercurio nel termometro tradizionale; è il soggetto cui è somministrato il
termometro dei sentimenti che deve esplicitare il suo grado di simpatia usando una
scala numerica che gli viene imposta dai ricercatori. In effetti, pur essendo numerose
le varianti dello strumento, si preferisce usare una scala da zero (che corrisponde al
grado di massima antipatia o massimo sfavore) a 100 (che corrisponde al grado di
massima simpatia o massimo favore). Il soggetto viene istruito a usare un qualsiasi
voto da zero a cento, ma sovente capita che solo le cifre tonde (di solito le decine)
vengono effettivamente usate. C’è anche chi usa la cosiddetta versione ‘orale’ del termometro dei sentimenti, ossia chiede la formulazione dei punteggi senza presentare al
soggetto alcun riferimento visivo del continuum a sua disposizione. Riteniamo che
questa scelta indebolisca molto le potenzialità di questo strumento, che se usato con
accuratezza produce variabili di tipo quasi-cardinale.
A nostro avviso, per poter sfruttare a pieno le potenzialità dello strumento è necessario fornire un chiaro riferimento visuale ai soggetti. Nel nostro caso abbiamo
predisposto su di un foglio di carta in formato A3 la scala dei valori possibili nel
termometro, come illustrato nella fig. 9.1. Per contenere le 101 posizioni sulla scala
da zero a cento è stato necessario procedere per cinquine in orizzontale giustapposte
rispetto al centro del foglio. Inoltre, i due estremi della scala (gli unici che, ricordiamo, possiedono un’autonomia semantica) 0 e 100 sono collocati all’inizio e alla
fine della scala in posizione separata.
In questo modo, con una sola occhiata sono immediatamente individuabili sul
foglio le posizioni iniziali, centrali e finali di ciascuna decina (a esempio, della prima
decina troviamo 1 a sinistra della seconda riga, 4, 5, 6 e 7 al centro, e 10 a destra sulla
terza riga). Ricordiamo che molto raramente un soggetto è portato ad usare punteggi
diversi dalle cifre tonde (ad esempio, 52, 57, 61 o 83). In ogni caso, con la nostra
versione questo tipo di punteggi sono del tutto possibili.
Una volta che il foglio è stato disposto su un comodo tavolino, si presentano
all’intervistato i cosiddetti ‘gadget’: ossia dei cartoncini sui quali è scritto un termine
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che identifica l’oggetto che deve essere valutato trovando una collocazione fisica sul
termometro in un punto che rappresenta il grado di simpatia dell’intervistato verso
quell’oggetto.
0 = massima antipatia
1 2 3 4 5
6 7 8 9 10
11 12 13 14 15
16 17 18 19 20
21 22 23 24 25
26 27 28 29 30
31 32 33 34 35
36 37 38 39 40
41 42 43 44 45
46 47 48 49 50
51 52 53 54 55
56 57 58 59 60
61 62 63 64 65
66 67 68 69 70
71 72 73 74 75
76 77 78 79 80
81 82 83 84 85
86 87 88 89 90
91 92 93 94 95
96 97 98 99 100
100 = massima simpatia
219
Fig. 9.1 − Il termometro dei sentimenti
Nella fig. 9.2 presentiamo la riproduzione dei diciotto gadget presenti sul
termometro degli oggetti politici.
Si noti che con questa tecnica non si presentano mai ai soggetti delle frasi di senso
compiuto (come avviene per le classiche scale di atteggiamento), ma solo termini con
un elevato carico simbolico.
Questi termini possono rappresentare luoghi, fatti, persone, valori, e così via.
Naturalmente, per ciascuna somministrazione è necessario costruire un paniere di
oggetti che siano fra loro coerenti8.
A questo punto il soggetto maneggia gli oggetti9 e, prendendo tutto il tempo che
vuole, li dispone sul termometro a seconda del suo grado di simpatia per ciascuno di
essi.
Nella nostra versione è stato consentito ai soggetti sia di formulare punteggi a pari
merito fra oggetti diversi, sia di modificare la graduatoria, finché non se ne sia
raggiunta una pienamente soddisfacente per il soggetto stesso.
Di solito questo strumento è molto gradito dai giovani che raramente dimostrano
difficoltà o imbarazzi.
I quattro termometri somministrati nella nostra ricerca avevano oggetti rispettivamente sul lavoro, sulla politica, sulle categorie sociali, e sui valori (vedi par. 9.4).
8
Ad esempio, se si vuole sondare una dimensione politica, gli oggetti si dovranno scegliere tenendo
conto delle sotto-dimensioni pertinenti con la dimensione principale. Ad esempio, gli oggetti potrebbero
rappresentare i partiti di governo, quelli di opposizione, i giornali con tendenze di destra e quelli di sinistra,
i soggetti collettivi che si riferiscono all’area di governo e quelli che si riferiscono all’area dell’opposizione
e così via
9
Come si può notare i gadget presentano una forma appuntita sul lato destro in modo da agevolare la
loro collocazione sul termometro, anche quando più oggetti insistono sullo stesso grado di temperatura.
220
T2_1
PARTITI
T2_2
FORZA ITALIA
POLITICI
T2_3
ANARCHICI
T2_4
DS
T2_5
NO GLOBAL
T2_6
ALLEANZA
NAZIONALE
T2_7
LEGA
T2_8
RIFONDAZIONE
COMUNISTA
T2_9
GOVERNO
T2_10
PARLAMENTO
T2_11
PACIFISTI
T2_12
ECOLOGISTI
T2_13
FEMMINISTE
T2_14
STUDENTI
T2_15
RAI-TV
T2_16
MEDIASET
(TV PRIVATE)
T2_17
CONFINDUSTRIA
T2_18
SINDACATO
221
Fig. 9.2 − Gli oggetti del termometro dei sentimenti sulla politica
9.3. La somministrazione del questionario
Come detto, le interviste sono state condotte da un gruppo di intervistatori alla loro
prima esperienza di ricerca empirica, ma molto motivati e interessati alla piena riuscita della ricerca che li vedeva coinvolti in prima persona come ricercatori junior.
Prima di condurre le interviste in autonomia, gli intervistatori sono stati adeguatamente addestrati e sempre assistiti durante l’intera fase della rilevazione dei dati. La
particolare complessità delle interviste, dovuta sia ai tempi sia alle particolari esigenze tecniche, richiedeva che queste venissero condotte face to face in una situazione di totale isolamento e comfort (vedi a questo proposito il resoconto fornito da
una intervistatrice nel cap. 8).
L’interazione fra l’intervistatore e l’intervistato era regolata dalle seguenti modalità. Il questionario era gestito dal solo intervistatore che rivolgeva all’intervistato le
domande oralmente.
Per le domande prive di cartellino, l’intervistato formulava liberamente la risposta
e l’intervistatore aveva il compito di ricondurre la risposta ad una delle modalità di
risposta previste sul questionario se ciò era possibile (ossia se il significato della
risposta coincideva con una modalità di risposta prevista sul questionario).
In caso contrario, l’intervistatore aveva il compito di trascrivere integralmente la
risposta dell’intervistato nello spazio previsto sul questionario per questi casi (la
modalità altro specificare).
Naturalmente era anche previsto il caso di non risposta sia per indecisione sia per il
rifiuto della domanda da parte dell’intervistato (come detto, solo molto raramente abbiamo registrato delle non risposte).
Per le domande a risposta libera, l’intervistatore trascriveva integralmente il testo
della risposta sul questionario nelle righe appositamente riservate.
Per le domande che prevedevano il cartellino (le domande con cartellino sono elencate nel par. 9.4), l’intervistatore consegnava il cartellino all’intervistato e lo invitava
a scegliere una o più risposte fra quelle presenti (a seconda che la domanda fosse a risposta singola o a risposta multipla; vedi specifiche alle domande nel par. 9.4). Anche
in questo caso l’intervistato aveva la facoltà di formulare una risposta alternativa (ossia non presente nel cartellino) o di non rispondere alla domanda.
Per le batterie di domande, dopo aver illustrato all’intervistato quali erano le possibili risposte (quasi sempre si trattava di esprimere un punteggio in una scala da zero
a dieci, di rispondere con una scala di frequenza, ad esempio, ‘mai’, ‘meno di una
volta a settimana’, ‘1-2 volte a settimana’, ‘quasi tutti i giorni’, oppure di rispondere
‘no’ o ‘sì’), l’intervistatore leggeva una domanda alla volta e registrava sul questionario la risposta dell’intervistato.
Infine per le modalità di somministrazione dei termometri dei sentimenti si veda
quanto scritto nel par. 9.2.
222
La quasi totale assenza di mancate risposte che sono state registrate anche rispetto
alle variabili più sensibili è un indicatore della qualità del lavoro svolto da tutti gli intervistatori.
Il lavoro sul campo è durato circa quattro mesi (da Gennaio ad Aprile del 2003) a
quindici mesi di distanza dalla strage dell’11 settembre 2001, dopo la guerra in
Afganistan e in prossimità della seconda guerra in Iraq. Inevitabilmente questi avvenimenti di portata mondiale hanno esercitato un influsso sui giovani romani intervistati, come su qualunque altro cittadino italiano e dell’intero pianeta.
9.4. Le distribuzioni di frequenza
Nelle pagine seguenti riportiamo integralmente il questionario usato nell’indagine
e le distribuzioni di frequenza di ciascuna variabile. Per le variabili categoriali sono
riportate le distribuzioni percentuali delle singole modalità; per le quasi-cardinali i valori caratteristici della media e dello scarto-tipo. La base per il calcolo delle percentuali e dei valori caratteristici è costituita da 851 casi.
Università degli Studi di Roma “ La Sapienza”
Facoltà di Sociologia – Dipartimento RISMES
Cattedra di Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale
Prof. Giovanni Di Franco
Orientamenti di Valore e stili di vita dei giovani romani
Nel rispetto della normativa vigente sul segreto statistico e sulla privacy (L.675/96),
la rilevazione è anonima. Pertanto i questionari non dovranno riportare alcun
elemento d’identificazione delle persone intervistate. Nel rispetto della normativa
richiamata, i dati raccolti saranno elaborati e utilizzati solo in forma aggregata
attraverso la predisposizione di tabelle, indici e grafici, senza fare riferimento in
alcun modo ai singoli soggetti intervistati.
D1 Ti leggo una serie di possibili ambiti geografici di riferimento. Per ciascun ambito mi dirai quanto
lo senti come il tuo, scegliendo fra per niente / poco / abbastanza / molto / moltissimo. Quindi, quanto
ti senti un... (leggere uno ad uno gli otto ambiti geografici; codice non risposta = 9). (Dopo aver
somministrato l’intera batteria degli ambiti di riferimento geografici, chiedere all’intervistato con quale
dei diversi ambiti si identifica di più, e indicarlo nella prima colonna a sinistra della tabella intestata
‘Ambito Scelto’)
Ambito
per
poco
abbamolto
moltisscelto
niente
stanza
simo
5,6% Un residente del quartiere
9,5%
27,0%
34,7%
22,1%
6,7%
34,0% Un romano
7,6%
11,6%
24,9%
34,2%
21,6%
1,8% Un laziale
23,1%
32,3%
29,1%
11,9%
3,5%
27,6% Un italiano
2,0%
6,9%
22,8%
35,8%
32,4%
10,2% Un europeo
7,4%
23,7%
36,4%
26,1%
6,3%
5,1% Un occidentale
10,9%
18,7%
33,0%
29,5%
7,9%
15,7% Una persona del pianeta
10,7%
16,0%
23,3%
26,0%
24,1%
223
D2 Motivo della scelta dell’ambito preferito (ricondurre la risposta, se possibile, ad una
delle modalità previste. Se ciò non è possibile, scrivere per esteso la risposta nella modalità
altro)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
(29,8%) Motivazioni affettivo, emotive locali
(30,3%) Motivazioni culturali locali
( 9,8%) Motivazioni strumentali locali
( 2,7%) Motivazioni psicologiche locali
( 5,4%) Motivazioni espressive, estetiche, non strumentali locali
( 5,9%) Motivazioni economiche-strumentali universalistiche
(16,1%) Motivazioni culturali universalistiche
D3 Ti leggo una serie di possibili centri d’identificazione. Per ciascun centro mi dirai
quanto lo senti come il tuo, scegliendo fra per niente / poco / abbastanza / molto /
moltissimo. Quindi, quanto ti identifichi con... (leggere uno ad uno i tredici centri; codice
non risposta = 9). (Dopo aver somministrato l’intera batteria dei centri d’identificazione,
chiedere all’intervistato con quale dei diversi centri si identifica di più, e indicarlo nella prima
colonna a sinistra della tabella intestata ‘Centro Scelto’)
Centro
Scelto
46,3%
25,6%
1,5%
2,5%
3,8%
6,9%
0,8%
0,8%
1,8%
5,1%
4,9%
Con la tua famiglia
Con i tuoi amici
Con i tifosi
Con la tua generazione
Con il tuo genere
Con la tua cat. Profess.le
Con la tua classe sociale
Con il tuo partito
Con la tua religione
Con la tua cultura
Con l’intera umanità
Per
niente
1,6%
0,8%
37,4%
4,7%
2,9%
8,0%
6,6%
33,3%
26,9%
1,5%
6,2%
224
Poco
9,8%
10,1%
25,9%
26,6%
14,3%
20,7%
22,9%
29,7%
26,3%
10,3%
30,9%
Abbastanza
21,0%
30,3%
18,3%
48,4%
43,7%
34,4%
50,9%
24,4%
26,2%
49,7%
38,9%
Molto
37,5%
44,7%
12,6%
17,9%
31,5%
30,3%
17,6%
10,5%
15,4%
32,5%
17,7%
Moltissimo
30,1%
14,1%
5,9%
2,5%
7,5%
6,6%
2,0%
2,1%
5,2%
5,9%
6,2%
D4 Sapresti indicarmi un evento, un oggetto, una persona ai quali attribuisci un significato
particolare?
d4_1 Evento particolarmente significativo d
Non Indica
24,7%
Evento Personale
16,6%
11 Settembre 2001
7,4%
Viaggio
6,8%
Evento Storico
5,5%
Morte Persona Cara
5,1%
Evento Sportivo
4,7%
Evento Familiare
4,6%
Evento Socio-Politico
3,8%
Evento Scolastico
3,3%
Caduta Muro Di Berlino
2,7%
Laurea
2,1%
Matrimonio
2,0%
Guerre
2,0%
Nascita Figlio
1,9%
Evento Religioso
1,4%
Evento Culturale Musicale
1,4%
Trasferimento
1,2%
Evento Scientifico Tecnologico
1,1%
Genova Social Forum
0,8%
Unione Europea
0,7%
Evento Naturale
0,4%
Totale
100%
(851)
4_2 Oggetto particolarmente significativo
Non Indica
30,8%
Libro
10,5%
Oggetto Personale
9,4%
Automobile
7,1%
Oggetto Sportivo
6,5%
Moto Motorino
4,5%
Casa Stanza
4,2%
Oggetto Di Altra Persona
3,4%
Canzoni
3,4%
Strumenti Musicali
3,3%
Oggetti Immagine (Foto)
3,3%
Telefonino
3,2%
Pc
2,9%
Oggetto Giocattolo
2,5%
Film
1,4%
Fede Matrimoniale
1,4%
Oggetto Religioso
1,1%
Tv
0,7%
Oggetto Politico
0,6%
Totale
d4_3 Persona particolarmente significativa
Non Indica
18,3%
Fidanzato/a
13,4%
Madre
11,5%
Amico/a
8,1%
Padre
7,5%
Nonno/a
6,8%
Politici
6,0%
Musicisti/Cantanti
4,6%
Religiosi
3,9%
Fratello/Sorella
3,8%
Genitori
2,9%
Marito/Moglie
2,7%
Attori/Registi
1,8%
Scrittori Poeti Pittori
1,5%
Figlio
1,3%
Scienziati
1,3%
Insegnanti/Professori
1,2%
Storici
1,2%
225
100%
(851)
Zio/a
Sportivi
Totale
1,2%
1,1%
100%
(851)
D5 Se dovessi descrivere le persone con cui ti trovi più in sintonia, chi indicheresti? Ti sottoponiamo
un elenco di frasi, scegli fra queste al massimo tre frasi in ordine di preferenza Indica al massimo tre
risposte, mettendole in ordine d’importanza. Non mettere risposte a pari merito (Mostrare il cartellino n.
1).
Percentuali relative alla sola prima risposta.
Chi è molto attaccato al posto in cui vive
7,5%
Chi starebbe a proprio agio in qualunque parte del mondo
21,7%
Chi è geloso delle proprie convinzioni
5,6%
Chi è pronto a cambiare idea
16,1%
Chi accoglie facilmente persone nuove
10,2%
Chi preferisce i legami di vecchia data
2,5%
Chi è convinto della superiorità della cultura occidentale
0,4%
Chi è convinto che ogni cultura abbia qualcosa da insegnare
13,9%
Chi è più attento a quello che succede intorno a sé
4,6%
Chi è più attento a quello che succede nel mondo
2,2%
Chi è convinto che la solidarietà sia un valore fondamentale
12,3%
Chi è convinto che la competitività sia un valore fondamentale
0,6%
Chi è molto attaccato alle tradizioni
1,9%
Chi ha le tue stesse idee politiche
0,5%
Totale
100%
(851)
D6 Quali sono le persone che senti più diverse da te? Indica al massimo tre risposte, mettendole in
ordine d’importanza. Non mettere risposte a pari merito (Mostrare il cartellino n. 2).
Percentuali relative alla sola prima risposta.
Chi appartiene ad un’altra religione
1,8%
Chi non ha voglia di lavorare
14,0%
Chi viene da un’altra nazione
0,8%
Chi non ha il senso della famiglia
16,9%
Chi vive di espedienti
6,6%
Chi cerca di migliorare la propria condizione
0,1%
Chi ha tradizione diverse dalle tue
0,8%
Chi non ha interesse perla cultura
10,6%
Chi non ama la patria
2,8%
Chi ha opinioni politiche diverse dalle tue
0,8%
Chi è poco pulito
5,4%
Chi non ha principi morali
22,4%
Chi sceglie di tenersi ai margini società
1,8%
Chi è troppo attaccato ai soldi
15,2%
Totale
100%
(851)
D7 Quando hai dovuto prendere decisioni importanti, ad esempio in merito al percorso di studi da
seguire o al tipo di lavoro da svolgere, con chi ti sei consigliato?
No
Sì
7_1 con i miei genitori
28,0%
72,0%
7_2 con fratelli/sorelle
57,1%
42,9%
7_3 con gli amici
44,7%
55,3%
226
7_4 con il/la fidanzato/a
50,9%
49,1%
D8 Per ottenere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, cosa saresti disposto a fare?
No
Sì
8_1 Cambieresti Città nella stessa Regione
29,0%
71,0%
8_2 Cambieresti Regione
37,0%
63,0%
8_3 Cambieresti Nazione
52,9%
47,1%
8_4 Accetteresti qualsiasi orario di lavoro
50,1%
49,9%
8_5 Accetteresti uno stipendio non adeguato
60,3%
39,7%
8_6 Accetteresti un lavoro non coerente con il tuo titolo di studio
28,7%
71,3%
D9 Quali elementi ritieni fondamentali nella scelta di un lavoro? Indica al massimo tre risposte in
ordine d’importanza. Non mettere risposte a pari merito (Mostrare il cartellino n. 3).
Percentuali relative alla sola prima risposta.
La sede del lavoro
9,5%
L’orario
5,1%
La retribuzione
15,4%
L’ambiente di lavoro
10,1%
La possibilità di fare carriera
5,8%
La possibilità di viaggiare
6,3%
La corrispondenza con il tuo titolo di studio
5,1%
L’interesse per il tipo lavoro
30,4%
La possibilità di accrescere le tue capacità
12,3%
Totale
100%
(851)
D10 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua valutazione a proposito della scelta del
percorso di studi (Mostrare il cartellino n. 4; scegliere una sola frase)
1. ( 7,8%) La scelta del tipo di studi dovrebbe essere operata esclusivamente in base alle concrete richieste
del mercato del lavoro
2. (53,9%) L’importante quando si sceglie un percorso di studi è seguire le proprie passioni, senza pensare
troppo al futuro
3. (15,7%) E’ preferibile seguire percorsi formativi nuovi rispetto a quelli tradizionali che non rispondono
più alle esigenze del mercato
4. (22,6%) Oggi i problemi di disoccupazione non consentono più la scelta del percorso di studi solo in
base ai propri interessi
227
D11 Qual è il lavoro dei tuoi sogni
Percentuali relative alla sola prima risposta.
Non indica
8,7%
Ricercatore
4,8%
Giornalista
4,8%
Medico, chirurgo
4,7%
Sportivo
4,7%
Musicista, cantante
4,6%
Notai, avvocati, magistrati
3,9%
Pilota, astronauta
3,5%
Attore, regista
3,4%
Operatori finanziari, economisti
3,4%
Insegnanti, professori
3,2%
Ristorazione
3,1%
Poliziotto, carabiniere, militare
2,9%
Manager
2,8%
Operatore turistico
2,8%
Imprenditore
2,7%
Lavori basso profilo
2,6%
Psicologo, psicoterapeuta
2,5%
Operatori sociali
2,4%
Televisivi, radiofonici
2,2%
Scrittore
2,1%
Archeologo
2,0%
Architetto
1,9%
Infermiere, paramedico
1,9%
Artigiani
1,9%
Ingegnere
1,8%
Operatore culturale
1,6%
Ballerino
1,4%
Altri lavori creativi
1,4%
Interpreti
1,2%
Pubblicitario
1,2%
Scultore
1,2%
Altri lavori
7,0%
Totale
100%
(851)
D12 Secondo te quali saranno i lavori più richiesti nei
prossimi cinque anni? (massimo due risposte).
Informatico
Non indica
Web
Ingegnere
Operatore telecomunicazioni
Ricercatore
Operatori finanziari, economisti
Infermiere, paramedico
Lavori basso profilo
Operatore turistico
Artigiani
Interpreti
Marketing
Medico, chirurgo
Manager
Poliziotto, carabiniere, militare
Operatore ambiente
Ristorazione
Pubblicitario
Altri lavori
34,9%
9,9%
8,3%
5,5%
4,6%
3,5%
3,5%
3,3%
2,7%
2,2%
2,2%
2,1%
1,9%
1,8%
1,8%
1,8%
1,6%
1,5%
1,1%
5,6%
Totale
100%
(851)
D13 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua concezione del lavoro (Mostrare il cartellino
n. 5; scegliere una sola frase)
1.
2.
3.
4.
(47,7%) Il lavoro è un’occasione per poter realizzare i propri progetti
(17,4%) Il lavoro è un mezzo per sopravvivere
( 7,4%) Il lavoro è una possibilità per conoscere persone e luoghi differenti
( 5,3%) Il lavoro è un mezzo per arrivare al successo
228
5. ( 7,9%) Il lavoro è un mezzo per affermare i propri principi
6. (14,3%) Il lavoro è un modo per sentirsi utile
D14 Hai mai pensato di trasformare una tua passione, o un tuo hobby in un lavoro? (ricondurre la
risposta, se possibile, ad una delle modalità previste. Se ciò non è possibile, scrivere per esteso la risposta
nella modalità altro. Una sola risposta)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
(22,3%) No, non ci ho mai pensato.
( 4,9%) No, perché le mie passioni non sono traducibili in un lavoro
( 2,5%) No, ci vuole troppo tempo ed io ho bisogno di guadagnare subito
( 4,3%) No, ma ritengo che sia bello riuscire a trasformare una passione in un lavoro
(20,2%) Sì, ci ho pensato, ma poi alla fine ho deciso di orientarmi verso un lavoro tradizionale
( 9,4%) Sì, ma l’ho fatto (lo farò) solo come secondo lavoro, nelle mie ore libere
( 2,2%) Sì, ma quando ne ho parlato in casa mi hanno scoraggiato, quindi ho abbandonato l’idea
( 1,6%) Sì e l’ho anche proposto ad alcuni amici, insieme sarebbe più facile
( 2,1%) Sì, ma ottenere licenze e permessi in Italia è un’avventura
( 5,1%) Sì, ma alla fine ho dovuto ripensarci perché non riuscivo a guadagnare abbastanza
(25,3%) Sì, l’ho fatto, lo faccio, lo farò dopo gli studi
D15 Secondo l’opinione comune, il mondo del lavoro è oggi caratterizzato da un’elevata flessibilità. A
tuo parere, qual è la principale conseguenza negativa che la flessibilità produce nella vita dei
giovani? (ricondurre la risposta, se possibile, ad una delle modalità previste. Se ciò non è possibile,
scrivere per esteso la risposta nella modalità altro. Una sola risposta)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
( 9,9%) Sei costretto a dipendere dai tuoi genitori
( 4,6%) Non puoi chiedere un mutuo per acquistare una casa
( 2,8%) Non sei sicuro di poter vivere nella tua città
( 6,7%) Devi accettare stipendi non adeguati
( 7,9%) Non puoi acquisire capacità lavorative specifiche
( 5,5%) Non puoi sposarti e avere figli
( 1,6%) Non puoi fare carriera
( 2,8%) Non puoi risparmiare
( 4,1%) Sei costretto a lavorare di più (rinunciare al tempo libero)
(11,4%) Non ci sono conseguenze negative
(38,1%) Precarietà insostenibile, perdita di sicurezza, stress, perdita di stima, nervosismo, ecc.
( 4,6%) Aumento della disoccupazione
229
D16 Scegli una frase per ciascuna delle seguenti coppie di frasi (Mostrare il cartellino n. 6)
16_1_1 (47,5%) Il vero lavoro deve essere svolto secondo modalità definite e orari stabili
16_1_2 (52,5%) Il lavoro ideale deve essere svolto in modo flessibile
16_2_1 (58,6%) Solo con il lavoro fisso si può acquisire un livello di specializzazione e una piena
professionalità
16_2_2 (41,4%) Solo il lavoro flessibile consente di liberarsi dalla routine lavorativa
16_3_1 (49,5%) La flessibilità nel lavoro permette di avere la possibilità di interagire con molte persone
16_3_2 (50,5%) Il lavoro fisso consente di instaurare rapporti stabili e più profondi
16_4_1 (41,2%) L’aspetto più importante nel lavoro è quello di saper svolgere al meglio le proprie
mansioni per essere sempre più competitivi nel mercato
16_4_2 (58,8%) Nel lavoro l’unica cosa che conta è il poter esprimere le proprie capacità per sentirsi
realizzati
16_5_1 (45,6%) La soddisfazione del lavoro consiste nel realizzare qualcosa di utile e di concreto
16_5_2 (54,4%) L’appagamento nel lavoro consiste nell’esprimere la propria creatività e nel riuscire a
trasmetterla
16_6_1 (80,0%) I diritti conquistati dai lavoratori sono inviolabili e andrebbero estesi a tutti
16_6_2 (20,0%) Date le condizioni del mercato del lavoro è necessario ridurre le tutele dei lavoratori per
aumentare l’occupazione
16_7_1 (33,1%) Il sindacato oggi costituisce un ostacolo all’aumento dei posti di lavoro.
16_7_2 (66,9%) Buona parte delle conquiste raggiunte dai lavoratori sono merito del lavoro effettuato dal
sindacato
D17 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua concezione del lavoro (Mostrare il cartellino
n. 7; scegliere una sola frase)
1. (52,9%) E’ preferibile un lavoro autonomo in cui prevale un certo grado di iniziativa e di libertà
2. (10,3%) E’ preferibile un lavoro dipendente perché evita tante responsabilità
3. (19,4%) Il lavoro dipendente permette di separare completamente la vita privata da quella lavorativa
4. (17,4%) Molto spesso il lavoratore autonomo non è in grado di scindere il lavoro dalla propria vita
privata
D18 Quale delle seguenti frasi a proposito dell’immigrazione condividi (Mostrare il cartellino n. 8; una
sola scelta)
1. (42,4%) Il Governo dovrebbe promuovere politiche d’integrazione per migliorare la convivenza fra
culture diverse
2. ( 3,8%) Trovo giusto lasciar entrare gli immigrati in Italia, senza alcun divieto
3. (27,7%) E’ giusto che rimangano in Italia solo gli immigrati che hanno un lavoro stabile
4. ( 5,3%) Andando avanti di questo passo, visto l’elevato tasso di natalità degli immigrati, gli italiani non
ci saranno più
230
5. ( 1,4%) Solo grazie ai contributi, versati oggi dagli immigrati, si potranno pagare in futuro le pensioni
degli italiani
6. (19,4%) I problemi degli immigrati andrebbero risolti nel loro paese
D19 A tuo parere, cosa dovrebbe garantire agli immigrati il Governo italiano?
No
Sì
19_1. Una casa popolare
59,5%
40,5%
19_2. Creazione di spazi d’incontro
30,9%
69,1%
19_3. Un’istruzione adeguata
10,7%
89,3%
19_4. L’assistenza sanitaria
3,8%
96,2%
19_5. Il diritto di voto, se lavorano regolarmente in Italia
33,0%
67,0%
19_6. Regolarizzazione dei lavoratori in nero
13,5%
86,5%
19_7. Procedure più rapide per ottenere la cittadinanza
39,5%
60,5%
19_8. Corsi di lingua
25,4%
74,6%
19_9. Contributi alle associazioni che aiutano gli immigrati
36,0%
64,0%
D20 A tuo parere, cosa dovrebbe fare un immigrato per integrarsi nel nostro Paese? (Massimo due
risposte in ordine d’importanza. Non mettere risposte a pari merito. Mostrare il cartellino n. 9).
Percentuali relative alla sola prima risposta.
1. ( 19,3%) Imparare la nostra lingua
2. ( 56,5%) Rispettare le nostre leggi
3. ( 3,4%) Trovare una residenza stabile
4. ( 3,1%) Uniformarsi ai nostri usi e costumi
5. ( 0,0%) Frequentare solo persone della sua nazionalità
6. ( 15,3%) Avere un comportamento sociale decoroso (non ubriacarsi, non litigare, ecc.)
7. ( 2,5%) Non condizionare, con le proprie usanze religiose, i tempi di lavoro del nostro paese
D21 Attribuisci una sola caratteristica per ciascun gruppo di immigrati (mostrare il cartellino n. 10 e
far scegliere una caratteristica per ciascun gruppo etnico. E’ possibile scegliere lo stesso attributo anche
per più gruppi).
Per ogni gruppo si riporta la risposta modale.
Attributo/i modale/i
Albanesi
Sfruttano la prostituzione (38,7%).
Rumeni
Si adattano ai lavori più umili (28,5%).
Polacchi
Si adattano ai lavori più umili (32,3%); Si ubriacano (29,1%).
Marocchini
Si adattano ai lavori più umili (23%).
Senegalesi
Sono persone simpatiche (20%); Si adattano ai lavori più umili (19,6%).
Filippini
Si adattano ai lavori più umili (29%); Sono integrati bene nella nostra società
(21,6%); Vengono sfruttati sul lavoro (20,2%).
Cinesi
Sono integrati bene nella nostra società (29,9%);
Hanno tradizioni affascinanti (19,5%).
Peruviani
Hanno tradizioni affascinanti (31,8%); Sono persone simpatiche (17,2%).
Zingari
Rubano, rapinano (36,4%); Sono parassiti (21%);
Non hanno voglia di lavorare (19,4%).
Elenco degli attributi: 1. Si ubriacano; 2. Rubano, rapinano; 3. Sfruttano la prostituzione; 4. Sono
parassiti; 5. Si adattano ai lavori più umili; 6. Sono vittime di violenze a sfondo razzista; 7. Sono persone
simpatiche; 8. Hanno tradizioni affascinanti; 9. Non hanno voglia di lavorare; 10. Non si lavano; 11.
Commettono violenza carnale; 12. Spacciano droga; 13. Vengono sfruttati sul lavoro; 14. Guadagnano
231
troppo poco; 15. Introducono nuove mode; 16. Non sono tutelati dalla legge; 17. Sono integrati bene nella
nostra società.
D22 A tuo parere, quanto ritieni responsabile l’immigrazione dei seguenti problemi italiani? (leggere
i sei problemi e per ciascuno fare esprimere un voto da 0= nessuna responsabilità a 10 = massima
responsabilità; non valuta = 99)
Voto Scarto-tipo
medio
22_1 Disoccupazione
3,7
3,1
22_2 Scarsità delle abitazioni
2,5
2,6
22_3 Diffusione di nuove religioni
6,1
2,9
22_4 Aumento dell’insicurezza sociale
5,8
2,8
22_5 Diffusione malattie virali
4,6
3,2
22_6 Aumento della spesa sociale
5,7
3,1
D23 Nell’ultimo anno ti è capitato di …
mai
23_1 Stringere amicizia con gli immigrati
23_2 Vedere film prodotti e realizzati nei paesi degli immi.
23_3 Ascoltare musica etnica
23_4 Partecipare a feste e manifestazioni multiculturali
34,8%
50,8%
23,1%
53,6%
qualche
volta
49,4%
40,9%
52,1%
37,8%
spesso
15,9%
8,3%
24,8%
8,6%
D24 Esprimi con un voto da zero a dieci il tuo grado di accordo rispetto a ciascuna delle seguenti
frasi? (0= massimo disaccordo – 10 = massimo accordo; non valuta = 99)
Voto Scartomedio
tipo
6,0
2,6
Gli immigrati contribuiscono all’arricchimento culturale del nostro paese
1,9
2,6
Per sentirsi a loro agio gli immigrati che vivono nel nostro paese dovrebbero risiedere
in quartieri appositi
Da quando è aumentata l’immigrazione sono aumentate anche droga e prostituzione
Gli immigrati sono persone incivili che non rispettano le regole di convivenza della
nostra società
Gli immigrati sono persone socievoli e sempre disposte al dialogo
E’ pericoloso dare agli immigrati il diritto di voto
Bisogna ammirare gli immigrati perché lavorano duramente e sono mal retribuiti
Visto che gli immigrati fuggono da situazioni disperate nel loro paese è nostro dovere
aiutarli
Gli immigrati sottraggono agli italiani case e lavoro
Gli immigrati sono utili perché fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare
Gli immigrati portano malattie pericolose
E’ giusto che rimangano in Italia solo le persone che hanno un lavoro stabile
Gli immigrati sono utili perché fanno molti figli e così ringiovaniscono la popolazione
dei paesi occidentali
I bambini figli di immigrati devono avere lo stesso diritto all’istruzione dei bambini
italiani
Solo grazie ai contributi versati oggi dagli immigrati, si potranno pagare in futuro le
pensioni degli Italiani
I problemi degli immigrati vanno risolti nel loro paese
Stringere rapporti di amicizia con gli immigrati è sbagliato perché i nostri valori sono
troppo diversi dai loro
232
6,1
3,4
2,8
2,8
4,3
4,1
6,1
6,4
2,3
3,4
2,4
2,5
3,1
6,0
3,7
6,1
2,8
2,9
3,0
3,1
3,3
2,9
8,9
1,9
3,5
3,0
5,6
1,3
3,7
2,3
Ritengo giusto che a parità di lavoro un immigrato percepisca lo stesso stipendio di un
italiano
8,6
2,3
D25 Esprimi con un voto da zero a dieci il grado di ammissibilità che tu attribuisci ai seguenti
comportamenti (0= per nulla ammissibile – 10 = del tutto ammissibile; non valuta = 99)
Voto Scarto-tipo
medio
Divorziare
8,3
2,6
Abortire
5,9
3,5
Eutanasia (la dolce morte)
6,2
3,3
Avere rapporti omosessuali
6,1
3,9
Avere rapporti extramatrimoniali
3,5
3,3
Convivere
8,7
2,2
Fumare la marijuana
6,0
3,6
Prendere la cocaina
2,6
3,2
Prendere ecstasy
1,7
2,8
Prendere l’eroina
1,0
2,3
Prostituirsi
2,5
3,0
Andare con le prostitute
2,2
2,9
Praticare uno sport estremo
7,8
2,6
Fare un lungo viaggio da solo
8,5
2,3
D26 Attribuisci una sola frase per ciascuna situazione sotto elencata (mostrare il cartellino n. 11 e far
scegliere una frase per ciascuna situazione. E’ possibile scegliere lo stesso attributo anche per situazioni
diverse).
Per ciascuna situazione si riporta la risposta modale.
Attributo/i modale/i
Scontri con la polizia
Sono inutili e non risolvono nulla (28,8%);
Sono atti vandalici e vergognosi (18,7%);
Sono atti da giustificare quando non se ne può fare a meno
(17,7%).
Danneggiare beni pubblici
Sono atti vandalici e vergognosi (73,6%).
Picchiarsi con i tifosi della Sono atti vandalici e vergognosi (29,4%);
squadra avversaria
Sono inutili e non risolvono nulla (21,6%).
Scioperare
Sono un modo di far valere i propri diritti (51,5%).
Rompere vetrine in una
Sono atti vandalici e vergognosi (57,8%).
manifestazione
Fare graffiti
Sono un’espressione del proprio modo d’essere (56,4%);
Non votare
Sono atti di persone che non sanno quello che vogliono
(22%);
Sono un’espressione del proprio modo d’essere (17,5%);
Sono un modo di far valere i propri diritti (14,9%).
Elenco degli attributi: 1. Sono atti vandalici e vergognosi; 2. Sono atti da giustificare quando non se ne
può fare a meno; 3. Sono inutili e non risolvono nulla; 4. A volte sono l’unica soluzione; 5. Dovrebbero
essere puniti molto più pesantemente; 6. Sono un’espressione del proprio modo d’essere (pensare); 7. Sono
espressione di un sentire comune; 8. Sono atti di persone che non sanno quello che vogliono; 9. Sono atti di
persone che sanno bene cosa vogliono; 10. Sono atti di persone irresponsabili; 11. Sono un modo di far
valere i propri diritti.
233
D27 Esprimi con un voto da zero a dieci il livello di gravità che tu attribuisci ai seguenti
comportamenti (0= per nulla grave – 10 = gravissimo; non valuta = 99)
ScartoVoto
tipo
medio
Fumare la marijuana
3,8
3,3
Bestemmiare
5,4
3,3
Fare l’amore in pubblico
6,0
3,1
Litigare animosamente
4,2
2,7
Per un gay vestirsi e atteggiarsi da donna
3,5
3,3
Comprare roba rubata
5,7
2,9
Gettare rifiuti in strada
7,8
2,1
Non pagare le tasse
7,9
2,4
Ottenere benefici senza averne diritto
8,0
2,3
Rilasciare falsa testimonianza
8,5
2,0
Non segnalare un danno involontario provocato ad un veicolo
6,9
2,3
Usare una scheda contraffatta per il decoder
3,6
2,9
Giocare ai video poker con soldi
5,4
3,1
Guidare quando si è ubriachi o sotto l’effetto di qualche altra
9,2
1,6
sostanza
Prendere qualcosa in un negozio (grande magazzino) senza pagare
7,4
2,4
Truffare le assicurazioni
6,4
3,0
Non pagare il canone dell’abbonamento alla Rai
3,4
3,0
Fare corse automobilistiche clandestine
8,9
1,9
D28 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più al tuo modo di pensare (Mostrare il cartellino n. 12;
scegliere una sola frase)
1. (18,1%) Non bisogna avere comportamenti che offendano il pudore pubblico
2. ( 7,2%) Prima di qualsiasi azione bisogna sempre tenere presente cosa ne penseranno gli altri
3. (62,5%) Non bisogna mai farsi condizionare dal giudizio degli altri nel decidere le proprie azioni
4. (11,6%) Quando si compie un’azione l’unico giudizio che conta è quello della famiglia e degli amici
5. ( 0,6%) Nel compiere le proprie azioni bisogna seguire i consigli delle persone di successo
D29 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua concezione del ruolo delle regole nella nostra
società (Mostrare il cartellino n. 13; scegliere una sola frase)
1. (67,1%) Le regole sono indispensabili (utili) per lo svolgimento della vita quotidiana
2. ( 2,2%) Le regole possono essere infrante per il proprio tornaconto
3. (15,2%) Le regole vanno sempre rispettate, anche quando si ritengono sbagliate
4. ( 1,3%) Le regole vanno rispettate solo se si rischia una punizione
5. (14,2%) Le vere regole sono quelle che ognuno si dà da sé
234
D30 Scegli una frase per ciascuna delle seguenti coppie di frasi (Mostrare il cartellino n. 14)
30_1_1 (35,0%) La trasgressione è frutto d’impulsività e immaturità personale
30_1_2 (65,0%) La trasgressione è la ricerca del piacere e dell’eccitazione
30_2_1 (65,3%) La trasgressione produce l’innovazione (il cambiamento) dei costumi sociali
30_2_2 (34,7%) La trasgressione è fonte di disordine nel paese
30_3_1 (49,1%) Chi fa le cose in modo diverso dalle altre persone dimostra la sua personalità
30_3_2 (50,9%) La cosa più difficile è agire seguendo le regole
30_4_1 (43,1%) Bisogna seguire l’esperienza dei più grandi per non avere guai nella vita
30_4_2 (56,9%) Seguire le regole limita le proprie esperienze
30_5_1 (38,5%) La maggior parte delle leggi attuali sono poco severe per essere efficaci
30_5_2 (61,5%) Bisogna comprendere e risolvere i problemi che portano le persone a commettere dei reati
D31 A tuo parere, perché molti giovani fanno uso di sostanze stupefacenti leggere? (ad es. marijuana,
ecstasy, alcool, ecc.) (ricondurre la risposta, se possibile, ad una delle modalità previste. Se ciò non è
possibile, scrivere per esteso la risposta nella modalità altro. Una sola risposta)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
99.
(30,9%) Per provare piacere, trasgredire, per divertimento, per curiosità
(11,9%) Per sentirsi fuori, liberi (evadere dalla propria realtà, problemi, ecc.)
(16,9%) Perché lo fanno gli amici, per sentirsi vicini agli amici, per moda
(11,9%) Perché sono fragili, immaturi, deboli, per sentirsi più adulti e sicuri di sé
( 4,0%) Per rilassarsi
(13,7%) Per noia, malessere, disagio
( 3,4%) Perché sono poco responsabili, non sanno quello che fanno
( 6,6%) Perché non hanno principi, non hanno interessi e impegni
( 0,1%) Altro
( 0,6%) Non so; non risponde
D32 Più in generale, secondo te perché molti giovani amano i comportamenti trasgressivi?
(ricondurre la risposta, se possibile, ad una delle modalità previste. Se ciò non è possibile, scrivere per
esteso la risposta nella modalità altro. Una sola risposta)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
( 1,8%) Non è vero che i giovani trasgrediscono
(11,4%) Per noia malessere, disagio
(15,7%) Per sentirsi euforici, per evadere la realtà, ecc.
(12,5%) Per sentirsi vicini agli amici, perché lo fanno gli altri, per moda
(11,5%) Perché sono poco responsabili, sono immaturi, per sentirsi più adulti
( 8,9%) Per imporsi sugli amici (per attirare la loro attenzione)
235
7.
8.
9.
(30,7%) Per essere contro, perché sono avanti, alternativi, per esprimere la propria personalità, per un
processo di crescita, ecc.
( 6,8%) Perché non hanno valori
( 0,7%) Altro
D33 Sei favorevole o contrario alla legalizzazione delle droghe leggere? E perché? (ricondurre la
risposta, se possibile, ad una delle modalità previste. Se ciò non è possibile, scrivere per esteso la risposta
nella modalità altro. Una sola risposta)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
99.
(18,6%) contrario, perché è contro ai miei principi morali
( 6,2%) contrario, perché sono dannose per la salute fisica
( 6,0%) contrario, perché sono dannose per la salute mentale
( 5,3%) contrario, perché alimentano i mercati illegali
( 1,3%) contrario, perché non sarebbe più trasgressivo
( 6,7%) contrario, perché inducono il consumo di droghe pesanti
(20,7%) favorevole, perché il loro consumo è una libera scelta di ogni individuo
( 7,9%) favorevole, perché non è vero che fanno cosi male alla salute
( 2,1%) favorevole, perché non limitano (condizionano) la vita quotidiana
(22,6%) favorevole, per non alimentare i mercati illegali
( 1,4%) favorevole, perché ne limiterebbe l’uso
( 1,2%) Non so; non risponde
D34 Attribuisci un aggettivo a ciascuna delle seguenti azioni scegliendo fra eccitante, pericolosa,
soddisfacente e immorale
soddisfa- immorale
eccitante pericolosa
cente
Fumare la marijuana
28,3%
24,0%
39,1%
8,6%
Prendere l’ecstasy
9,3%
76,5%
2,0%
12,2%
Prendere la cocaina
15,5%
69,2%
3,1%
12,2%
Prendere eroina
0,8%
82,7%
0,9%
15,5%
Per un gay vestirsi e atteggiarsi da donna
22,6%
5,1%
43,0%
29,4%
Avere rapporti omosessuali
15,4%
10,0%
37,8%
36,8%
Avere scontri con la polizia
4,9%
66,2%
2,6%
26,3%
Fare i graffiti
26,9%
7,8%
43,5%
21,9%
Evadere le tasse
4,7%
28,4%
8,1%
58,8%
Ottenere benefici senza averne diritto
4,2%
7,3%
9,6%
78,8%
Prendere qualcosa in un negozio senza
18,7%
29,8%
6,5%
45,0%
pagare
Praticare uno sport estremo
72,3%
20,7%
6,5%
0,6%
Viaggiare in paesi lontani da solo
60,3%
9,0%
30,4%
0,2%
Partecipare ad un gara d’auto clandestina
9,6%
65,5%
0,4%
24,6%
D35 Quale delle seguenti frasi descrive meglio il tuo rapporto con la politica (Mostrare il cartellino n.
15; scegliere una sola frase)
1. ( 8,6%) Mi considero politicamente impegnato
2. (47,8%) Seguo gli avvenimenti politici senza parteciparvi personalmente
3. (22,0%) Penso che bisogna lasciare la politica a persone che hanno più competenza di me
236
4. (20,4%) La politica mi disgusta
9. ( 1,2%) Non risponde
D36 Con quale frequenza pratichi le seguenti attività?
mai
Lettura di quotidiani
Lettura di settimanali e altri periodici di
informazione politica
Visione di tg nazionali
Visione di tg regionali e locali
Visione di trasmissioni e dibattiti politici
Ascolto di trasmissioni radiofoniche di
contenuto politico
a volte
spesso
2,9%
31,6%
rara
mente
14,7%
30,6%
34,3%
25,4%
48,1%
12,5%
0,8%
3,1%
23,1%
62,7%
3,6%
11,5%
24,3%
21,2%
14,1%
30,9%
35,8%
12,2%
81,4%
54,5%
16,7%
3,9%
D37 Scegli una frase per ciascuna delle seguenti coppie di frasi (Mostrare il cartellino n. 16)
37_1_1 (11,3%) Un politico è sempre una conoscenza utile per il futuro
37_1_2 (88,7%) I politici dovrebbero occuparsi del bene della collettività e non dei singoli interessi
37_2_1 (30,8%) Se mi trovassi di fronte ad un problema che mi tocca direttamente (lavoro, casa, il mio
quartiere, ecc.), cercherei di risolverlo tramite qualche conoscenza politica se ce l’avessi
37_2_2 (69,2%) Se mi trovassi di fronte ad un problema che mi tocca direttamente (lavoro, casa, quartiere,
etc.) cercherei la collaborazione di chi si trova nelle mie stesse condizioni per proporre
soluzioni collettive
37_3_1 (82,5%) La politica dovrebbe occuparsi di risolvere problemi concreti della vita di tutti i giorni
37_3_2 (17,5%) La politica esprime idee, valori rappresentativi del nostro paese e della collettività
37_4_1 (35,7%) La politica è paragonabile a una fabbrica che produce soluzioni concrete a problemi
concreti
37_4_2 (64,3%) La politica è un’attività che formula idee, valori, strategie tesi a migliorare la qualità della
vita
37_5_1 (39,1%) A volte, per far fronte a problemi impellenti di natura pratica si deve agire anche se valori
e idee non vengono rispettate
37_5_2 (60,9%) Di fronte a problemi impellenti di natura pratica è bene agire sempre nel rispetto di idee e
valori
D38 Oggi si parla spesso di ‘Conflitto di interessi’, soprattutto a proposito dell’attività di alcuni
politici. Sapresti dirmi a cosa ci si riferisce con tale espressione?
non sa
45,5%
competenza generica
33,0%
competenza alta
21,5%
237
Totale
100%
(851)
D39 Cosa pensi del movimento dei No Global? (ricondurre la risposta, se possibile, ad una delle
modalità previste. Se ciò non è possibile, scrivere per esteso la risposta nella modalità altro. Una sola
risposta)
1. (28,3%) Opinione completamente negativa
2. (16,7%) Opinione parzialmente negativa
3. (25,4%) Opinione parzialmente positiva
4. (18,1%) Opinione completamente positiva
5. (11,5%) Non so , non li conosco; non risponde
D40 Esprimi con un voto da zero a dieci il tuo grado di accordo rispetto a ciascuna delle seguenti
frasi? (0= massimo disaccordo – 10 = massimo accordo; non valuta = 99)
Voto
Scartomedio
tipo
5,6
3,2
L’attività politica spetta a chi è stato democraticamente eletto e non certo a noi
4,7
3,3
La politica è troppo noiosa per me
7,3
2,4
Solo le persone veramente motivate possono impegnarsi nell’attività politica
5,7
2,7
Dovremmo tutti impegnarci in attività politiche se vogliamo che le cose vadano
meglio
La politica è così complicata che non vale la pena occuparsene
Solo se ci interessiamo delle cose politiche possiamo pretendere che la società
migliori
I partiti sono tutti uguali
Alcuni gruppi politici hanno mostrato che si può far politica in modo onesto
La politica è sempre il più interessante argomento di conversazione
Con gli amici è meglio non parlare di politica perché si rischia di litigare
E’ meglio non dichiarare in pubblico per chi si vota
Se non ci interessassimo tutti di politica saremmo sempre governati dai ladri
Seguire le vicende politiche è una vera perdita di tempo
Per quanti discorsi si facciano, resta il fatto che la politica è una cosa sporca
In Italia è necessario che ci sia un capo in grado di prendere in mano la
situazione
In Italia è necessario che ci sia un dialogo tra governo e opposizione
Un leader spigliato, simpatico e sorridente è quello che ci vuole oggi in politica
Un buon leader presenta un programma con degli obiettivi chiari e razionali
Chi dimostra capacità comunicative e un carattere deciso può fare molta strada in
politica
I partiti rappresentano un elemento fondamentale della vita democratica
2,8
5,8
2,6
2,6
3,8
4,8
3,4
4,2
3,3
5,1
2,9
5,5
5,2
3,4
3,0
2,9
3,3
3,1
3,0
2,7
2,9
3,6
7,5
2,8
8,2
7,4
2,5
2,8
1,9
2,2
7,1
2,4
D41 Se tu volessi esercitare qualche forma di protesta sulle autorità per un diritto che ti è stato
sottratto, di quale mezzo ti serviresti? (Mostrare il cartellino n. 17; scegliere una sola frase)
1. (36,3%) Prenderei iniziative individuali (interventi in trasmissioni radiofoniche o televisive, nei giornali,
esposti, denunce, ecc.)
238
2. (29,4%) Mi rivolgerei all’azione politica di qualche partito o sindacato che prevede nei suoi programmi
la difesa del diritto violato
3. (24,3%) Prenderei parte a manifestazioni dimostrative collettive in difesa del diritto violato
4. (10,0%) Prenderei parte ad azioni collettive più dirette (occupazioni, autogestioni, ecc.)
D42 Esprimi con un voto da zero a dieci il grado di efficacia che tu attribuisci alle seguenti forme di
partecipazione ed espressione politica (0= per nulla efficaci – 10 = del tutto efficaci; non valuta = 99)
ScartoVoto
tipo
medio
Girotondi per l’informazione, la giustizia
4,2
2,9
Cortei del Social Forum europeo
4,9
3,0
Raccolta di firme e fondi da parte di associazioni per la difesa
6,2
2,8
dei diritti umani
Marce per la pace
6,0
3,1
Manifestazioni ambientaliste
5,7
2,8
Occupazioni e autogestioni
4,0
3,1
D43 Scala di autocollocazione politica (Mostrare il cartellino n. 18; valori 0 - 10)
Estrema destra
0,7%
1
2,2%
2
7,1%
3
18,0%
4
10,5%
5
10,2%
6
7,1%
7
14,5%
8
13,3%
9
4,7%
Estrema sinistra
2,1%
Non si collocano
9,8%
D44 Quali sono a tuo giudizio i problemi più importanti che i politici dovrebbero risolvere? Indica al
massimo tre risposte, mettendole in ordine d’importanza. Non mettere risposte a pari merito (Mostrare il
cartellino n. 19).
Percentuali relative alla sola prima risposta.
Rafforzare la posizione internazionale del paese
5,3%
tagli alle spese sociali
1,3%
favorire la cooperazione internazionale
1,1%
conflitto di interessi
3,2%
rafforzare lo stato sociale
4,6%
garantire ordine pubblico
6,1%
salvaguardia e protezione ambiente
5,2%
lotta alla disoccupazione
26,9%
pace e sicurezza nel mondo
16,6%
salvaguardia dei diritti per il lavoro
2,1%
formazione e ricerca
1,9%
favorire il libero mercato globale
0,7%
difesa dei diritti umani
12,3%
sanità
4,5%
aumento difese militari
0,1%
239
lotta contro inquinamento
stabilità dei prezzi
lotta contro criminalità organizzata
Totale
1,4%
1,4%
5,4%
100%
(851)
D45 Se in questo momento si dovesse votare per un partito, tu per quale partito voteresti?
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
(10,5%) Rifondazione Comunista
( 1,1%) PdCI (Comunisti Italiani)
( 2,4%) Verdi
(15,5%) Democratici di Sinistra
( 5,3%) La Margherita
( 0,2%) SdI (socialisti italiani)
( 0,2%) Lista Di Pietro
( 1,6%) Radicali (Pannella, Bonino, ecc.)
( 8,6%) Forza Italia
( 1,6%) UdC
( 0,1%) Lega
(22,1%) Alleanza Nazionale
( 1,3%) Movimento Sociale Fiamma Tricolore
(15,4%) Sono indeciso, non saprei
(14,3%) Non andrei a votare
D46 Ti capita mai di discutere animosamente di argomenti politici in…?
qualche
mai Raramente
volta
In famiglia
23,0%
25,9%
35,7%
Con gli amici
16,6%
30,4%
38,3%
Nel lavoro
45,2%
25,2%
21,4%
Per strada con sconosciuti (es. in autobus)
73,4%
17,9%
7,5%
spesso
15,4%
14,7%
7,9%
1,2%
D47 Sei mai stato …?
Iscritto ad un partito
Iscritto ad un sindacato
Impegnato nell’organizzazione di manifestazioni, cortei, collettivi, feste
a scopo politico
240
No
88,2%
88,0%
76,4%
Sì
11,8%
12,0%
23,6%
D48 Esprimi con un voto da zero a dieci il tuo grado di accordo rispetto a ciascuna delle seguenti
frasi? (0= massimo disaccordo – 10 = massimo accordo; non valuta = 99)
Non si impara nulla di veramente importante nella vita se non con la
sofferenza
Posto che la natura umana è quella che è, vi saranno sempre guerre
e conflitti
Se la gente chiacchierasse di meno e lavorasse di più, staremmo
meglio tutti
Solo fra persone beneducate è possibile andare d’accordo
Molti problemi si risolverebbero se potessimo liberarci della gente
immorale, disonesta e stupida
L’obbedienza e il rispetto per l’autorità dovrebbero essere imparati
presto nella vita
La migliore maniera per vivere senza problemi è evitare ogni
posizione estrema
L’insicurezza economica può essere anche un bene perché è uno
stimolo al lavoro
Carattere, onesta e capacità finiscono col prevalere: alla lunga
ognuno ha quello che si merita
Sarebbe meglio che i sindacati facessero solo il loro mestiere e non
si interessassero di politica
Una persona che pensa soprattutto al proprio interesse è veramente
insopportabile
Si deve sempre evitare di attaccare pubblicamente le persone che
credono nei nostri stessi ideali
E’ necessario scegliere gli amici che abbiano i nostri stessi gusti e le
nostre stesse idee
Prima di esprimere un giudizio è meglio sentire che cosa ne pensano
le persone di fiducia
La maggior parte delle persone non sa veramente che cosa sia
meglio per loro
Gli stupri e le violenze sui bambini dovrebbero essere puniti con la
pena di morte
Voto Scarto-tipo
medio
5,5
2,9
6,7
2,6
6,3
2,9
5,7
6,2
2,9
3,0
5,4
2,8
4,4
3,0
3,2
2,8
6,2
2,7
5,7
3,1
7,6
2,4
4,0
2,9
2,5
2,7
3,3
2,8
6,2
2,5
6,1
4,0
D49 Hai partecipato ad uno dei seguenti avvenimenti?
Manifestazioni di solidarietà con gli USA dopo l’attentato dell’11
settembre 2001
Manifestazione CGIL del 23 marzo 2002
Sciopero generale CGIL-CISL-UIL (14.10.2002)
Social forum europeo tenutosi a Genova nel luglio 2001
Girotondi per l’informazione, per la giustizia o per il conflitto di
241
No
93,7%
Sì
6,3%
87,3%
88,1%
98,0%
95,1%
12,7%
11,9%
2,0%
4,9%
interessi
Fiaccolata per la pace Israele-Palestina
Social forum europeo tenutosi a Firenze dal 6 al 9 nov. 2002
Manifestazioni contro la guerra in Iraq
91,7%
94,7%
82,5%
8,3%
5,3%
17,5%
D50 Esprimi con un voto da zero a dieci il tuo grado di accordo rispetto a ciascuna delle seguenti
frasi? (0= massimo disaccordo – 10 = massimo accordo; non valuta = 99)
Voto
Scartomedio
tipo
Quando mi lascio prendere in una discussione accesa, mi è difficile
6,5
2,7
frenarmi
In un mondo complicato come il nostro è meglio affidarsi a persone
6,0
2,2
di grande esperienza
Nella storia dell’umanità ci sono stati probabilmente solo
5,6
3,0
pochissimi veri pensatori
Il modo migliore per educare i nostri figli è di permettere loro di
7,5
2,0
fare le proprie esperienze
La famiglia costituisce l’unico porto sicuro in una società piena di
7,4
2,3
incertezze
Gli interessi della nostra famiglia contano assai di più di ogni altro
6,2
2,6
interesse
Un genitore deve fare ogni sacrificio per dare a suo figlio tutto
3,3
2,8
quello che hanno i suoi compagni
Il dovere degli uomini è quello di dedicarsi al lavoro sociale, anche
3,4
2,4
sacrificando la famiglia
I giovani stanno sempre troppo a lungo sotto le ali di papà e mamma
Vi è una realtà soprannaturale al di là della vita terrena
6,3
3,1
Quanto afferma l’autorità ecclesiastica deve essere ritenuto vero e
3,0
2,9
giusto
La Chiesa è una grande madre che dà un senso di sicurezza
4,1
3,2
Pur aderendo ai prìncipi del Vangelo, non accetto tutte le norme
6,3
3,2
stabilite dalle autorità religiose
Preferisco comunicare direttamente con Dio senza l’intervento della
6,4
3,4
Chiesa
Con l’andar del tempo la Chiesa ha finito per tradire il messaggio di
6,1
3,3
Cristo
D51 A proposito della religione tu ti definisci indifferente, non credente convinto, credente con
riserve o credente convinto (leggere tutte le modalità all’intervistato tranne l’ultima)
1. (11,0%) Indifferente
2. (12,2%) Non Credente convinto
3. (48,6%) Credente con riserve
4. (23,3%) Credente convinto
9. ( 4,8) Non mi pronuncio sull’esistenza di Dio; Non sa; non risponde
D52 Quanto è importante per la tua vita la religione per niente, poco, abbastanza, molto o moltissimo
(leggere tutte le modalità all’intervistato tranne l’ultima)
1. (15,3%) Per niente
242
2. (28,6%) Poco
3. (30,7%) Abbastanza
4. (17,5%) Molto
5. ( 8,0%) Moltissimo
D53 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua concezione dell’amicizia (Mostrare il
cartellino n. 20; scegliere una sola frase)
53_1 (25,9%) Trascorrere ore piacevoli e spensierate in compagnia del proprio gruppo di amici
53_2 ( 6,7%) Riunirsi con il proprio gruppo di amici per condividere un interesse comune
53_3 (10,7%) Fare molte conoscenze che ti offrono l’occasione di avere incontri e scambi di vita più vivaci
53_4 (20,4%) Avere un amico vero in cui riporre una fiducia talmente grande da svelargli la nostra parte
più intima
53_5 ( 2,6%) Dedicare parte del proprio tempo all’amico/a del cuore per scambiarsi confidenze reciproche
53_6 (33,7%) Avere pochi amici intimi a cui appoggiarsi e fare riferimento
D54 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua concezione dell’amore (Mostrare il cartellino
n. 21; scegliere una sola frase)
54_1 ( 4,3%) L’amore è volere la persona che amiamo completamente per noi per paura di perderla
54_2 ( 2,0%) L’amore è un gioco eccitante che ti porta a fare sempre nuovi incontri
54_3 (13,4%) L’amore è un’amicizia di tipo speciale
54_4 (49,0%) L’amore è un sentimento intenso e passionale che ti travolge senza lasciarti scampo
54_5 ( 4,8%) L’amore è l’intenso bisogno di essere amati per colmare la nostra solitudine
54_6 ( 3,3%) L’amore è valutare razionalmente ciò che ci fa stare bene
54_7 ( 7,8%) L’amore è scegliere in maniera sensata un compagno che sia compatibile con il nostro
carattere
54_8 ( 3,6%) L’amore è la predisposizione ad aiutare l’altro allo scopo di proteggerlo
54_9 (11,8%) L’amore è un impegno da valutare accuratamente
D55 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua concezione della sessualità (Mostrare il
cartellino n. 22; scegliere una sola frase)
55_1 (15,3%) La sessualità è alla base di un buon rapporto di coppia
55_2 (22,1%) La sessualità è un’esperienza che completa il rapporto di coppia
55_3 ( 6,1%) La sessualità è un’esperienza divertente da vivere liberamente con persone diverse
55_4 (29,3%) La sessualità è un’esperienza coinvolgente da condividere con chi amiamo
55_5 ( 3,1%) La sessualità è solo l’espressione di un bisogno naturale
55_6 (24,2%) La sessualità è l’espressione della nostra voglia di dare e ricevere amore
D56 Qual è, a tuo parere, l’elemento che contribuisce di più alla buona riuscita di un rapporto di
coppia? (Mostrare il cartellino n. 23; scegliere una sola frase)
56_1 ( 9,3%) Valori, ideali e aspirazioni comuni
56_2 (17,7%) Comprensione reciproca
56_3 (35,7%) Rispetto dell’altro
56_4 ( 2,4%) Intesa sessuale
243
56_5 ( 0,5%) Indipendenza economica dei due partner
56_6 ( 1,4%) Stesso livello di istruzione e cultura
56_7 (24,1%) Capacità di comunicare
56_8 ( 8,9%) Fedeltà reciproca
D57 Scegli una frase per ciascuna delle seguenti coppie di frasi (Mostrare il cartellino n. 24)
57_1_1 (95,7%) La cura dei figli è una responsabilità che l’uomo e la donna devono condividere
57_1_2 ( 4,3%) La cura dei figli è un compito che dovrebbe essere svolto dalla donna perché è più portata
dell’uomo
57_2_1 (86,8%) All’interno di una casa le mansioni domestiche andrebbero divise in uguale misura fra
l’uomo e la donna
57_2_2 (13,2%) Le faccende domestiche sono delle mansioni prettamente femminili
57_3_1 (21,0%) Una donna non dovrebbe lavorare perché in questo modo trascura la famiglia
57_3_2 (79,0%) Una donna per sentirsi veramente realizzata deve poter raggiungere il successo
professionale
57_4_1 (41,8%) Un uomo per piacere a una donna deve curare molto il proprio aspetto
57_4_2 (58,2%) Una donna vuole essere attraente per essere guardata
57_5_1 (80,5%) L’iniziativa sessuale è un piacere che un uomo può lasciare volentieri a una donna
57_5_2 (19,5%) L’iniziativa sessuale è un’attività che spetta solamente all’uomo perché è lui che deve
saper conquistare la donna
D58 Con quale frequenza settimanale pratichi le seguenti attività
mai meno di 1
volta a
sett.
Usciere con gli amici
1,6%
8,6%
Uscire con ragazzo/a
25,5%
6,2%
Andare al cinema
10,8%
72,2%
Andare a Teatro
54,3%
43,5%
Frequentare locali (pub, discoteca ecc.)
5,8%
23,0%
Stare con la tua famiglia (parenti)
6,7%
16,9%
Fare attività fisica (sport al chiuso o
25,1%
18,0%
all’aperto)
Fare volontariato
80,0%
14,0%
Leggere (riviste, quotidiani e libri)
2,4%
10,2%
Guardare la televisione
0,9%
2,6%
Assistere a manifestazioni sportive dal
51,0%
37,8%
vivo
Fare shopping
10,0%
64,5%
Usare Internet / usare PC / giochi /
12,2%
13,0%
chattare
Dedicarsi ad attività manuali (suonare,
43,4%
23,1%
244
1-2 a sett.
49,0%
24,3%
16,2%
1,8%
51,5%
23,5%
22,7%
+ di 2
volte a
sett.
40,8%
43,9%
0,8%
0,5%
19,7%
52,9%
34,2%
4,2%
22,1%
14,6%
8,8%
1,8%
65,3%
81,9%
2,4%
18,6%
22,1%
6,9%
52,6%
17,9%
15,6%
dipingere)
Riposarsi (stare a casa) non fare niente
17,0%
26,0%
34,8%
22,2%
D59 Qual è, a tuo parere, l’elemento indispensabile che non dovrebbe mai mancare nella tua vacanza
ideale? (Mostrare il cartellino n. 25; scegliere una sola frase)
59_1 (34,8%) Il divertimento
59_2 (11,4%) La possibilità di conoscere nuove persone
59_3 (15,7%) La possibilità di aumentare le proprie conoscenze culturali
59_4 (12,1%) Le bellezze naturali
59_5 (13,5%) Il relax (comfort, tranquillità)
59_6 ( 7,5%) L’avventura
59_7 ( 0,9%) La giusta compagnia
D60 Quale delle seguenti frasi si avvicina di più alla tua concezione del tempo libero (Mostrare il
cartellino n. 26; scegliere una sola frase)
60_1 (28,4%) Permette di rinfrancare il corpo e lo spirito
60_2 ( 4,1%) E’ un modo come un altro per passare il tempo
60_3 (38,3%) Permette di sfogarsi, di scaricare lo stress dovuto al lavoro o allo studio
60_4 ( 6,7%) E’ un modo per mantenersi in forma
60_5 ( 7,5%) Permette di conoscere nuove persone
60_6 ( 0,8%) E’ un modo per mettersi in competizione con altre persone
60_7 (14,0%) Permette di esprimere qualcosa di sé
60_8 ( 0,1%) Altro
D61 Di solito, quando esci la sera con quale frequenza pratichi ciascuna delle seguenti attività?
(modalità di risposta: mai, raramente, qualche volta, spesso)
qualche
spesso
mai raramente
volta
Andare in un pub, associazione culturale
6,1%
14,7%
37,6%
41,6%
Andare in discoteca, discopub
22,1%
25,3%
31,5%
21,2%
Frequentare un centro sociale
67,8%
14,7%
12,8%
4,7%
Passeggiare per le vie del centro
4,7%
27,7%
43,0%
24,6%
Stare nel tuo quartiere
23,3%
26,2%
25,3%
25,3%
Andare al ristorante
3,5%
23,7%
53,2%
19,5%
Andare al cinema, teatro
6,3%
25,6%
43,7%
24,3%
Ascoltare musica dal vivo
15,8%
38,0%
32,0%
14,2%
Riunirsi a casa di amici
2,9%
13,6%
42,0%
41,5%
245
D62 Scegli una frase per ciascuna delle seguenti coppie di frasi (Mostrare il cartellino n. 27)
62_1_1 (47,1%) La notte è il momento in cui si può dare uno strappo alle regole
62_1_2 (52,9%) Di giorno e di notte valgono le stesse regole
62_2_1 (33,8%) Bisogna vivere il più possibile la notte, fare tardi, perché è l’unico momento di liberazione
62_2_2 (66,2%) La notte è il momento del relax
62_3_1 (51,7%) Di notte le persone sono più socievoli, più disposte al contatto
62_3_2 (48,3%) Non c’è differenza nella socievolezza delle persone fra il giorno e la notte
62_4_1 (59,5%) Le esperienze più coinvolgenti vengono vissute di notte
62_4_2 (40,5%) Di notte ci sono più pericoli, ci dovrebbero essere più controlli
62_5_1 (33,3%) La notte è il momento in cui si ha la massima ispirazione e concentrazione
62_5_2 (66,7%) Dopo tutti gli impegni lavorativi - scolastici la notte è l’unico momento in cui si può
lasciar riposare la mente
62_6_1 (43,0%) Di notte è frequente lasciarsi trasportare dagli avvenimenti
62_6_2 (57,0%) Quando esco la sera, è bello ritrovarsi con gli amici al solito posto
62_7_1 (60,2%) La notte è il momento in cui levare i freni inibitori (lasciarsi andare)
62_7_2 (39,8%) Di notte è importante tenere sotto controllo le proprie emozioni
62_8_1 (82,5%) La notte è il momento in cui il pensiero può correre libero
62_8_2 (17,5%) La notte è il momento in cui le paure e le ansie diventano quasi reali
62_9_1 (77,9%) Il tempo libero è l’unico momento in cui si è svincolati da qualsiasi obbligo
62_9_2 (22,1%) Il tempo libero va impiegato in attività costruttive, utili
62_10_1 (51,6%) Se anche durante il tempo libero si pensa ai problemi personali e sociali, la vita sarebbe
troppo dura
62_10_2 (48,4%) Anche durante il tempo libero è importante tenersi aggiornati, informati
62_11_1 (74,7%) Il tempo libero è il momento più importante per ritrovare il proprio equilibrio
62_11_2 (25,3%) E’ importante impegnarsi sempre se si vuole ottenere qualcosa nella vita
62_12_1 (88,8%) Per avere una vita soddisfacente è importante trovare un giusto compromesso tra il lavoro
e il tempo libero
62_12_2 (11,2%) Anche durante il tempo libero è utile acquisire competenze spendibili nel mondo del
lavoro
62_13_1 (59,8%) Per godere a pieno del proprio tempo libero non bisogna fare troppi progetti
62_13_2 (40,2%) E’ importante organizzare il proprio tempo libero altrimenti rischia di divenire tempo
sprecato
246
D63 Genere intervistato
1. (49,1%) Maschio
2. (50,9%) Femmina
D64 Età in classi
1. (32,0%) 18-22enni
2. (33,6%) 23-27enni
3. (34,4%) 28-32enni
D65 Stato civile
1. (86,8%) Celibe/nubile
2. ( 8,2%) Sposato/a
3. ( 3,9%) Convivente
4. ( 1,1%) Separato/a - divorziato/a
D66 Con chi vivi
1. (71,4%) Con la famiglia d’origine (con i genitori + eventuali fratelli)
2. ( 1,2%) Con fratelli, ma senza i genitori
3. ( 4,7%) Da solo
4. ( 8,5%) Con amici
5. ( 4,7%) Con la compagna – il compagno
6. ( 4,3%) Con la moglie – il marito
7. ( 3,9%) Con la moglie e/o il marito e almeno un figlio
8. ( 1,3%) Altre condizioni
D67 La casa in cui vivi è:
1. (60,6%) Di proprietà dei genitori
2. ( 9,0%) Di proprietà dell’intervistato
3. (27,6%) In affitto
4. ( 2,7%) In concessione gratuita
D68 Quale titolo di studio hai conseguito? E i tuoi genitori?
Intervistato
Nessuno - Licenza elementare
-Licenza Media
-Abilitazione Professionale
-Diploma
83,5%
Laurea breve, Laurea, Post laurea
16,5%
D69 Qual è la tua attuale condizione professionale?
1. (38,5%) Occupato/a a tempo pieno
2. (14,1%) Occupato/a a tempo parziale o saltuariamente
3. ( 2,8%) Disoccupato/a
4. ( 5,4%) In cerca di prima occupazione
247
Padre
11,1%
31,2%
6,9%
38,5%
12,2%
Madre
20,1%
34,8%
6,3%
30,3%
8,5%
5. (38,1%) Studente
6. ( 1,1%) Casalinga
D70 (Se è in condizione professionale) Mi puoi dire con quali modalità svolgi la tua attività
lavorativa?
1. (47,4%) Non dovuta (perché non è in condizione professionale)
2. ( 9,5%) Lavoratore dipendente con contratto a tempo determinato
3. (19,4%) Lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato
4. ( 9,0%) Lavoratore dipendente con contratto atipico (Co.Co.Co., e simili)
5. ( 6,8%) Lavoratore dipendente senza alcun contratto (lavoratore in nero)
6. ( 4,8%) Lavoratore autonomo (artigiani, commercianti, artisti, ecc.)
7. ( 0,4%) Socio di cooperativa
8. ( 2,1%) Libero professionista
9. ( 0,6%) Imprenditore
D71 Qual è la tua posizione professionale? E quella dei tuoi genitori? (Se l’intervistato non lavora e
non è studente, indicare la modalità 12. Per i genitori, nel caso in cui siano pensionati e/o deceduti
esplicitare il lavoro svolto prima delle pensione e/o del decesso)
Intervistato
Padre
Madre
Industriale, imprenditore, libero
5,1%
10,4%
2,4%
professionista
Dirigente, gradi superiore, professore
0,1%
7,0%
1,3%
universitario
Funzionario, direttivo, quadro
2,4%
7,1%
1,4%
Insegnante media superiore
0,5%
0,9%
2,6%
Insegnate media inferiore, elementare
1,4%
0,9%
6,1%
Impiegato amministrativo e tecnico
21,6%
33,7%
21,5%
Commerciante / Artigiano
4,3%
16,1%
9,5%
Operaio specializzato
6,6%
16,9%
4,5%
Operaio comune / Coltivatore diretto /
4,8%
6,6%
4,2%
bracciante
Lavoratore occasionale / saltuario
5,9%
0,2%
2,4%
Casalinga
1,1%
--%
44,2%
Studente e altre posizioni non
38,1%
--%
--%
professionale
Disoccupato in cerca di prima
8,2%
--%
--%
occupazione
D72 Approssimativamente, il tuo reddito mensile in quale delle seguenti classi si colloca?
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
(45,2%) nessun reddito
( 7,4%) meno di 516 euro
( 9,4%) da 516 a 775 euro
(11,9%) da 776 a 1.000 euro
(13,9%) da 1.001 a 1.300 euro
( 5,4%) da 1.301 a 1.550 euro
( 1,5%) da 1.551 a 1.800 euro
248
8. (
9. (
10. (
11. (
12. (
99. (
0,7%) da 1.801 a 2.065 euro
1,2%) da 2.065 a 2.500 euro
0,4%) da 2.501 a 3.000 euro
0,2%) da 3.000 a 4.000 euro
0,6%) oltre i 4.000 euro
2,8%) non risponde
Termometro 1 Oggetti sul Lavoro: Come valuti i seguenti elementi in relazione al lavoro (punteggio
0-100; non valuta = 999; sono possibili valutazioni a pari merito)
Punteggio medio
Scarto-tipo
T1_1 Sciopero
56,6
28,9
T1_2 Flessibilità dell’orario
62,1
24,5
T1_3 Pensione
85,5
16,2
T1_4 Sicurezza sul lavoro
89,9
13,9
T1_5 Straordinari retribuiti
82,6
17,6
T1_6 Formazione permanente
69,0
25,3
T1_7 Tutela sindacale
61,4
25,4
T1_8 Carriera
72,3
24,1
Termometro 2 Oggetti Politici (punteggio 0-100; non valuta = 999; sono possibili valutazioni a pari
merito)
Punteggio medio
Scarto-tipo
T2_1 Partiti politici
43,9
25,5
T2_2 Forza Italia
28,1
29,5
T2_3 Anarchici
20,1
24,3
T2_4 Ds
37,4
26,8
T2_5 No Global
38,8
30,9
T2_6 Alleanza Nazionale
37,8
33,0
T2_7 Lega
10,9
16,5
T2_8 Rifondazione Comunista
34,1
29,0
T2_9 Governo
54,3
28,0
T2_10 Parlamento
59,6
27,3
T2_11 Pacifisti
70,4
26,5
T2_12 Ecologisti
72,5
24,1
T2_13 Femministe
35,8
27,5
T2_14 Studenti
72,5
23,7
T2_15 Rai-Tv
41,8
25,3
T2_16 Mediaset (le tv private)
43,2
27,4
T2_17 Confindustria
40,3
24,6
T2_18 Sindacato
54,9
25,8
249
Termometro 3 Oggetti Sociali (punteggio 0-100; non valuta = 999; sono possibili valutazioni a pari
merito)
Scarto-tipo
Punteggio medio
T3_1 Cacciatori
19,6
23,4
T3_2 Matrimonio
72,3
26,7
T3_3 Omosessuali
52,3
29,4
T3_4 Immigrati
53,3
25,1
T3_5 Cooperative
52,3
23,3
T3_6 Polizia
55,9
28,4
T3_7 Commercianti
56,3
23,8
T3_8 Chiesa
44,7
30,5
T3_9 Borsa
38,3
25,3
T3_10 Carabinieri
54,8
28,7
T3_11 Statuto dei lavoratori
72,5
21,5
T3_12 Funzionari dello Stato
45,3
24,5
T3_13 Insegnanti
67,2
24,5
T3_14 Banche
38,0
26,6
T3_15 Militari
47,9
30,0
T3_16 Magistrati
57,9
26,1
T3_17 Scienziati
79,9
18,8
T3_18 Giornalisti
55,9
26,1
Termometro 4 sui Valori (punteggio 0-100; non valuta = 999; sono possibili valutazioni a pari merito)
Punteggio medio
Scarto-tipo
T4_1 Famiglia
91,0
16,1
T4_2 Lavoro
83,0
17,2
T4_3 Amicizia
91,2
12,1
T4_4 Attività politica
42,8
26,0
T4_5 Impegno religioso
39,7
29,0
T4_6 Impegno sociale
63,4
22,1
T4_7 Studio e Cultura
81,3
18,3
T4_8 Svago, Tempo libero
79,7
17,6
T4_9 Attività sportiva
69,7
23,3
T4_10 Successo e Carriera
67,0
26,1
T4_11 Cura del corpo
66,4
23,1
T4_12 Eguaglianza sociale
79,9
21,4
T4_13 Solidarietà
80,2
18,5
T4_14 Amore
92,5
13,4
T4_15 Autorealizzazione
84,5
17,7
T4_16 Libertà e democrazia
88,0
16,6
T4_17 Vita Agiata
67,3
23,4
T4_18 Denaro
68,1
23,5
250
9.5. La costruzione degli indici
In quest’ultimo paragrafo presentiamo le principali operazioni effettuate nella preanalisi dei dati (Di Franco 2001). Si tratta fondamentalmente di operazioni di manipolazioni delle variabili, come la ricodifica delle modalità, e di costruzione di nuove
variabili (chiamate indici) a partire dalle variabili presenti nella matrice dei dati.
Come il lettore avrà notato, ogni autore ha costruito degli indici relativi all’area di
suo interesse (e questi sono illustrati in ciascun capitolo) e ha anche avuto a disposizione un insieme di indici che sono stati usati da tutti gli autori per le loro personali
analisi dei dati. Per ragioni di spazio, illustreremo le modalità di costruzione degli indici più usati da tutti gli autori.
La prima operazione importante di ricodifica riguarda la variabile ‘atteggiamento
verso la liberalizzazione delle droghe leggere’. Come si ricorderà, sul questionario era
presente una domanda (d33) nella quale si chiedeva agli intervistati: “Sei favorevole o
contrario alla legalizzazione delle droghe leggere?”.
Riclassificando le dieci originali modalità di risposta previste sul questionario abbiamo individuato le seguenti tre nuove modalità:
proibizionisti (256 casi pari al 31,1%) che include le seguenti modalità originarie:
- no, perché è contrario ai miei principi morali (158 casi; 18,6%);
- no, perché sono dannose per la salute fisica e mentale (104 casi; 12,2%);
- no, perché inducono al consumo di droghe pesanti (57 casi; 6,7%);
- no, perché alimentano i mercati illegali (45 casi; 5,3).
riduzione del danno (407 casi pari al 47,8%) che include le seguenti modalità:
- sì, perché non è vero che fanno così male alla salute (67 casi; 7,9%);
- sì, perché non condizionano la vita quotidiana (18 casi; 2,1%);
- sì, per non alimentare i mercati illegali (192 casi; 22,6%);
- sì, perché ne limiterebbe il consumo (12 casi; 1,4%).
libertari (188 casi pari al 22,1%) che include le seguenti modalità:
- no, la trasgressione è il bello della droga (12 casi; 1,4%);
- sì, perché il loro consumo è una libera scelta dell’individuo (176 casi; 20,7%).
L’indice di atteggiamento verso la religione è il risultato di una riduzione tipologica utilizzando le variabili d51 ‘A proposito della religione tu ti definisci indifferente, non credente convinto, credente con riserve o credente convinto?’ e d52 ‘Quanto è importante per la tua vita la religione, per niente, poco, abbastanza, molto o
moltissimo?’. Nella riduzione delle combinazioni prodotte dall’incrocio fra le due va-
251
riabili si è assegnato un peso dominante alla d51. L’indice è costituito dai seguenti tre
tipi:
- Non credenti (235 casi pari al 27,6%): sono i giovani che si sono dichiarati ‘indifferente’, ‘non credente convinto’ o ‘agnostico’ alla d51 e che attribuiscono alla
religione ‘per niente’, ‘poca’ o ‘abbastanza’ importanza alla religione (d52).
- Credenti tiepidi (351 casi pari al 41,2%): sono i giovani che si sono dichiarati
‘credente con riserve’ o ‘credente convinto’ alla d51 e che attribuiscono alla religione ‘per niente’, ‘poca’ o ‘abbastanza’ importanza alla religione (d52).
- Credenti ferventi (265 casi pari al 31,1%): sono i giovani che si sono dichiarati
‘credente con riserve’, ‘credente convinto’ o ‘agnostico’ alla d51 e che attribuiscono ‘abbastanza’, ‘molta’ o ‘moltissima’ importanza alla religione (d52).
Infine, l’indice di orientamento politico è stato costruito incrociando la variabile
d43 ‘scala di autocollocazione politica’ ricodificata in quattro classi10 con la variabile
d45 ‘Partito che voterebbe’ ricodificata in otto modalità11. I partiti, sono stati suddivisi in due aree: area Unione e area CdL (Casa delle Libertà); per ciascuna delle due
aree sono stati lasciati da soli i partiti più importanti e aggregati i partiti di minore
importanza.
Tab. 9.2 – La combinazione fra l’autocollocazione sulla scala destra-sinistra (d43 ricodificata) e
la preferenza partitica degli intervistati (d45 ricodificata; valori assoluti)
Rc
Ds
Margherita
Altri Unione
An
Fi
Altri CdL
Indecisi + Astenuti
Totale
destra
----182
59
22
64
327
centro
3
4
6
5
5
10
8
46
87
sinistra
85
127
39
26
-1
7
69
354
no coll.
1
--2
1
1
3
75
83
Totale
89
131
45
33
188
71
40
254
851
10
Si ricorda che la scala prevedeva la possibilità di collocarsi lungo un continuum che va da 0 = estrema
destra a 10 = estrema sinistra. La ricodifica è stata eseguita nel seguente modo: da 0 a 4 = 1 (etichetta
‘destra’), 5 = 2 (etichetta ‘centro’), da 6 a 10 = 3 (etichetta ‘sinistra’), 99 = 4 (etichetta ‘non collocati’).
11
Ricodificata nel seguente modo: ‘Rifondazione Comunista’, ‘Ds’ e ‘Margherita’ sono stati lasciati da
soli, ‘PdCi’, ‘Verdi’, ‘Sdi’, e ‘Lista Di Pietro’ sono stati aggregati nella modalità ‘Altri Unione’, ‘Alleanza
Nazionale’ e ‘Forza Italia’ sono stati lasciati da soli, ‘‘Radicali’, UdC’, ‘Lega’ ‘Movimento Sociale Fiamma tricolore’ sono stati aggregati nella modalità ‘Altri CdL’; ‘Indicisi’, ‘Astenuti’ e le ‘non risposte’ sono
state aggregate nella modalità ‘Indecisi + Astenuti’.
252
L’indice di orientamento politico degli intervistati risulta dalla riduzione tipologica
della combinazione delle modalità delle variabili d43 e d45 (vedi tab. 9.2) ed è articolato nei seguenti dieci tipi:
- potenziali elettori di Rc (89 casi pari al 10,5%): sono gli intervistati che hanno
dichiarato di voler votare per Rc e che si sono autocollocati sull’asse destra-sinistra al ‘centro’ (3 casi; vedi tab. 9.2), a ‘sinistra’ (85 casi) o ‘non collocati’ (1 caso).
- Potenziali elettori dei Ds (131 casi pari al 15,4%): sono gli intervistati che hanno
dichiarato di voler votare per i Ds e che si sono autocollocati sull’asse destrasinistra al ‘centro’ (4 casi) o a ‘sinistra’ (127 casi).
- Potenziali elettori degli altri partititi dell’Unione (78 casi pari al 9,2%): sono gli
intervistati che hanno dichiarato di voler votare per la Margherita, o per gli altri
partiti dell’Unione, o si sono dichiarati Indecisi o Astenuti e che si sono autocollocati sull’asse destra-sinistra al ‘centro’ (11 casi), a ‘sinistra’ (65 casi), o ‘non
collocati’ (2 casi).
- Potenziali elettori dell’Area dell’Unione (69 casi pari al 8,1%): sono gli intervistati che si sono dichiarati Indecisi o Astenuti e che si sono autocollocati a
‘sinistra’ sull’asse destra-sinistra.
- Potenziali elettori di An (188 casi pari al 22,1%): sono gli intervistati che hanno
dichiarato di votare per An e che si sono autocollocati a ‘destra’ (182 casi), al
‘centro’ (5 casi), o ‘non collocati’ (1 caso).
- Potenziali elettori di Fi (71 casi pari al 8,3%): sono gli intervistati che hanno dichiarato di votare per Fi e che si sono autocollocati a ‘destra’ (59 casi), al ‘centro’ (10 casi), a ‘sinistra’ (1 caso), o ‘non collocati’ (1 caso).
- Potenziali elettori degli altri partiti della CdL (40 pari al 4,7%): sono gli intervistati che hanno dichiarato di votare per un partito minore della CdL e che si
sono autocollocati a ‘destra’ (22 casi), al ‘centro’ (8 casi), a ‘sinistra’ (7 casi), o
‘non collocati’ (3 casi).
- Potenziali elettori di Area CdL (64 casi pari al 7,5%): sono gli intervistati che si
sono dichiarati Indecisi o Astenuti e che si sono autocollocati a ‘destra’ sull’asse
destra-sinistra.
- Potenziali Elettori Mobili (46 casi pari al 5,4%): sono gli intervistati che si sono
dichiarati Indecisi o Astenuti e che si sono autocollocati al ‘centro’ sull’asse destra-sinistra.
- Elettori Alienati (75 casi pari al 8,8%): sono gli intervistati che si sono dichiarati
Indecisi o Astenuti e che non si sono collocati sull’asse destra-sinistra.
253