immagini di uomini - fotografie

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immagini di uomini - fotografie
IMMAGINI DI UOMINI - FOTOGRAFIE
Resoconto di indagine con ipotesi di lavoro con cui proseguire la ricerca
Come immagina se stesso un uomo che rifiuta il corteggiamento di una donna? Verrebbe da dire:
«se la tira», si vede in grado di andare oltre, di avere ben altre occasioni … oppure è un insicuro, ha
scarsa fiducia nelle proprie capacità amatoriali?
Per prima cosa abbiamo tentato di scoprire come nel web si propone l’immagine di un uomo che
abbia poca consapevolezza della propria sensualità. La risposta? Non c’è. Non ci sono uomini poco
consapevoli della propria sensualità: solo donne. Migliaia di immagini raffigurano donne che
attraggono moltissimo in conseguenza di un piccolo gesto, un dettaglio, una posa: pur non avendo
intenzione di provocare, risultano eccitanti. Probabilmente potremmo andare avanti all’infinito.
Ricordiamo – non è un caso – moltissimi luoghi in cui una donna (perché giovane, perché
inesperta, perché inconsapevole delle proprie potenzialità) finisce con l’essere ancor più attraente:
libri e film, principalmente, ma verrebbe da dire anche materiale pornografico, barzellette,
situazioni comiche o surreali …
Non c’è traccia, invece, dell’uomo che non sa quanto può essere attraente. Se un attore piace per
la sua ingenuità, questa è ricercata (e dunque finta). I personaggi con la caratteristica
dell’ambiguità, nella letteratura e nell’arte, sono tenebrosi e ammiccanti, mai tonti o goffi.
Ci siamo decisi ad orientarci sulle foto delle persone «normali»: profili dei social network o
professionali, purché pubblicati in internet. Qui qualcosa si trova. C’è un gusto di essere guardati
anche da chi non si concede, poi, alla relazione. Esiste la categoria dell’uomo serio che però finisce
col «fare sangue»: se vogliamo, trasportando dal gergo ‘camionistico’ il famoso luogo comune sul
«farsi una suora», si trovano foto di ragazzi/giovani uomini/uomini che finiscono con l’eccitare la
fantasia delle donne al di là del previsto. Sono in genere uomini che poi, se si sentono ammirati, ne
godono in solitudine, ma non ammettono pubblicamente di esserne gratificati.
Casi studiati:
a) Foto di profilo professionale: nessun riferimento alla vita privata. Apparentemente priva di
ogni caratteristica di linkage, la fotografia non è scelta per piacere, solo per una
rappresentazione iconografica della persona che svolge le mansioni indicate.
Nodo problematico: a dispetto di un apparente distacco tra il personaggio rappresentato e
il visitatore della pagina, nonché di una costruzione tranquillizzante dell’ambientazione
esterna, la maglietta lascia intravedere il capezzolo del personaggio stesso.
Quesito: il professionista che ha scelto di pubblicare questa foto ha consapevolezza di
quanto può essere ammiccante questa sua scelta? E nel caso questo «mostrare» e
«mostrarsi» suscitasse in una o più visitatrici del sito una fantasia erotica, il professionista
si riterrebbe in parte responsabile e dunque suscitatore?
Ipotesi di lavoro: su questo versante si ipotizza che il protagonista della fotografia non sia
consapevole, né si ritenga in alcun modo in grado di provocare una reazione di carattere
sessuale.
b) Foto di profilo facebook: il profilo non presenta alcuna caratteristica di ammiccamento o di
possibile sensualità.
Nodo problematico: nonostante la qualità delle immagini sia assolutamente monotònica,
ovvero il personaggio si autorappresenti in modi estremamente ripetitivi ed assolutamente
privi di sensualità, si verifica un fenomeno di ammiccamento nei commenti delle donne ai
numerosi cambiamenti di immagine del profilo e della copertina.
Quesito: la mole di immagini riversate nel web può sopperire, con la quantità e la
frequenza, alla mancanza di profondità dell’esposizione? Nel caso fosse una donna, ci si
chiederebbe, ad esempio, se il pubblicarsi così tanto spesso non comporti un desiderio di
essere guardata pari al pubblicare foto di sé nuda.
Ipotesi di lavoro: su questo caso si ipotizza invece una volontà precisa di suscitare una
reazione di tipo voyeuristico.