Quarto Rapporto Innovazione Valle d`Aosta - 2006
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Quarto Rapporto Innovazione Valle d`Aosta - 2006
IV Introduzione Il Quarto Rapporto sull’Innovazione nella Regione Autonoma Valle d’Aosta si pone l’obiettivo di offrire un esauriente quadro dello stato di avanzamento dei processi di costituzione dell’egovernment e, più in generale, della Società dell’Informazione. Particolare attenzione viene riservata alle novità emerse nell’ultimo anno. In tal senso il Rapporto è la naturale prosecuzione dei precedenti e si pone come importante strumento di conoscenza e occasione di riflessione circa le politiche di innovazione attivate, gli attori in campo, i risultati ottenuti, i fenomeni emergenti e le sfide per il futuro sul territorio. Novità di quest’anno è la presenza di un’ampia sezione dedicata alla presentazione di dati di contesto sull’utilizzo delle ICT da parte delle PA locali, e delle imprese nella regione. La prima parte del Rapporto è dedicata, come in passato, alla ricostruzione del quadro delle politiche e degli attori che operano a livello regionale per il raggiungimento degli obiettivi fissati dai relativi piani pluriennali per lo sviluppo della società dell’informazione. La seconda parte considera i progetti in fase di attuazione inquadrandoli dal punto di vista dello stato di avanzamento e offre una panoramica sui nuovi progetti avviati a livello Regionale, Comunale e Settoriale. Della terza parte si è già detto in precedenza in quanto è quella che contiene tutti i dati disponibili a livello regionale che consentono di ricostruire il quadro dell’innovazione regionale sia rispetto alla PA che al contesto socioeconomico in cui essa opera. La quarta e ultima parte infine è costituita dall’approfondimento di un aspetto saliente del contesto dell’innovazione regionale. Si tratta del progetto “Mandato elettronico” cui è interamente dedicato il capitolo nove. Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla stesura del presente rapporto. III IV Indice PARTE I – NOVITÀ DEL QUADRO REGIONALE............................... 1 1 Nuovi piani Regionali ....................................................................3 1.1 Vallée d’Aoste All Digital (VDAAD) ........................................................3 1.1.1 Protocollo d’intesa ..............................................................................6 1.1.2 Convenzione con la Fondazione Ugo Bordoni ....................................6 1.2 Piano Operativo Annuale 2006...............................................................7 2 Nuovi piani del Comune di Aosta ................................................11 2.1 3 Nuovi Piani Settoriali ...................................................................13 3.1 4 POA 2006.............................................................................................11 Piano regionale per la Salute e il Benessere Sociale...............................13 GIi Accordi di Programma Quadro per la Società delI’Informazione 15 4.1 Interventi Previsti ..................................................................................15 4.1.1 Progetto RUPAR-SPC.........................................................................15 4.1.2 Progetto Interregionale ICAR (Interoperabilità e Cooperazione Applicativa tra le Regioni)................................................................................22 5 Evoluzione attori ..........................................................................25 PARTE II – AVANZAMENTO PROGETTUALITÀ E RISULTATI......... 29 6 Avanzamento e risultati salienti dei progetti più significativi ........31 6.1 PROGETTI REGIONALI.........................................................................31 6.1.1 SIGMATER ........................................................................................31 6.1.2 INPA .................................................................................................32 6.1.3 “SESAMO la porta è aperta” ..............................................................33 6.1.4 MANDATO DI PAGAMENTO ELETTRONICO ..................................34 6.1.5 RETE TRANSFRONTALIERA SULLA BANDA LARGA.........................34 6.1.6 SISTEMA INFORMATICO PER LA GESTIONE DEI BENI CULTURALI 37 6.1.7 PARTOUT .........................................................................................39 6.1.8 Strategia regionale su riuso e promozione dei servizi.........................41 6.2 SALUTE ................................................................................................41 6.2.1 Collegamento telematico dei MMG e dei PLS....................................41 6.2.2 Il data warehouse socio-sanitario regionale .......................................42 6.2.3 Il data warehouse del personale del Servizio sanitario regionale........43 6.2.4 La formazione continua del personale sanitario (sistema ECM) ..........45 6.3 PROGETTI COMUNALI ........................................................................45 V 6.3.1 6.3.2 6.3.3 7 Servizi Demografici in rete................................................................ 45 Nuovo sito Internet ........................................................................... 46 Centrale Operativa dei vigili urbani .................................................. 46 I Accordo Integrativo APQ Societa’ dell’Informazione................. 47 7.1 7.2 RUPAR BROADBAND WIRELESS ........................................................ 47 SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE (SUAP) ......................... 56 PARTE III - La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali ........................................................................... 69 8 L’indagine ISTAT su imprese e ICT nella PAL .............................. 71 8.1 Dotazioni e uso delle ICT nelle imprese ............................................... 71 8.2 Dotazioni e uso delle ICT nelle Amministrazioni locali......................... 73 8.2.1 Organizzazione ................................................................................ 75 8.2.2 Formazione ...................................................................................... 76 8.2.3 Dotazioni ICT e connettività ............................................................. 77 8.2.4 Informatizzazione delle attività ......................................................... 83 8.2.5 Collaborazione fra enti ..................................................................... 84 PARTE IV – Speciale focus regionale................................................. 85 9 Mandato di pagamento elettronico .............................................. 87 9.1 9.2 9.3 VI Il Progetto............................................................................................. 87 I risultati del primo avvio...................................................................... 89 Sviluppi futuri....................................................................................... 90 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 2 Parte I – Novità del quadro regionale 1 Nuovi piani Regionali Le linee strategiche della Regione nel campo dell’ICT si sviluppano in coerenza con il quadro nazionale ed europeo e in continuità con il percorso descritto nel Piano d’azione per lo sviluppo della Società dell’Informazione in Valle d’Aosta e ripreso nel Piano triennale 20042006 per il settore informatica. Relativamente al tessuto socio-economico locale, l’ICT rappresenta uno strumento per il miglioramento della qualità della vita, attraverso i nuovi servizi di e-government, e un’opportunità di sviluppo economico e sociale che si esprime tramite il potenziamento del capitale umano e infrastrutturale. Più in particolare, relativamente al settore pubblico, l’Amministrazione regionale individua nelle nuove tecnologie e nell’e-government una funzione fondamentale per il miglioramento dell’efficienza ed efficacia delle politiche pubbliche, la cui puntuale attuazione costituisce un fattore di competitività ed un polo di attrazione sul territorio. La logica dell’azione regionale parte dal presupposto che la Pubblica Amministrazione deve diventare fornitore di servizi nei confronti di un cliente che si chiama cittadino o impresa. Di conseguenza, occorre progettare infrastrutture e servizi affinché il livello di interazione tra fornitore e cliente migliori. L’ente regionale, per competenze, dimensione, capacità finanziaria, è chiamato ad essere, nel contesto locale, elemento trainante nel campo delle nuove tecnologie e in questa veste deve: y y y y svolgere un ruolo propulsore nello sviluppo della Società dell’Informazione, creando i presupposti per la diffusione della conoscenza tecnologica tra cittadini ed imprese; svolgere un ruolo centrale nell’attuazione di sistemi federati di settore, attraverso la condivisione di regole e standard per una reale collaborazione applicativa e con particolare attenzione alle logiche di processo ed alle organizzazioni a supporto, conformemente agli indirizzi formulati a livello nazionale; svolgere un ruolo di erogazione di servizi a cittadini e imprese, facilitando, da un lato, la costituzione di centri servizi federati, distribuiti sul territorio, la cui finalità, oltre ad essere elemento facilitante l’integrazione delle pubbliche amministrazioni locali, è anche strumento per il superamento del “digital divide”, particolarmente accentuato nel territorio regionale valdostano, e contribuendo, dall’altro, all’integrazione dei diversi servizi in portali verticali e alla diffusione di strumenti per l’accesso sicuro ai servizi; svolgere un ruolo importante nella ricerca di una maggiore efficienza interna all’intero comparto pubblico locale, attraverso la costante ricerca di soluzioni organizzative a supporto delle esigenze tecnico/amministrative degli enti pubblici locali che, a causa dell’aumentata complessità, possono diventare reale ostacolo ad una crescita armonica del sistema regione, di soluzioni applicative riusabili o utilizzabili in logica di servizio. 1.1 Vallée d’Aoste All Digital (VDAAD) Nel corso del 2005 particolare attenzione è stata rivolta alla risoluzione del problema del “digital divide”, all’introduzione della televisione digitale terrestre e allo sviluppo della larga banda su tutto il territorio regionale. A tal fine è stato elaborato il progetto “Vallée d’Aoste All Digital” (VDAAD) il cui concept progettuale prevede tre aree di intervento che trovano nella 3 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta condivisione di una sola rete e nell’ottimizzazione degli impianti, un valore rilevante in grado di generare opportunità a costi controllati. Il progetto basa la propria forza sullo sviluppo dei seguenti temi: y y y TDT (Televisione Digitale Terrestre) Partout – Rete Rupar Internet banda larga Con delibera del 28/02/05 n. 574 è stato costituito il Gruppo di Lavoro per il coordinamento del progetto stesso, a cui sono stati attribuiti i seguenti compiti: y supporto per l’evoluzione, l’ottimizzazione e l’integrazione dei diversi progetti nel settore delle telecomunicazioni in fase di attuazione in Valle d’Aosta; y analisi delle problematiche, la ricerca delle soluzioni e l’individuazione delle relative fonti di finanziamento e cofinanziamento possibili per la creazione di un sistema di servizi telematici e radiotelevisivi ottimizzato, finalizzato al superamento del “digital divide” e ad un’efficace attuazione della Società dell’Informazione in Valle d’Aosta; y monitoraggio di tutte le iniziative avviate in Valle d’Aosta dai diversi soggetti istituzionali e società partecipate della Regione nel settore dei servizi telematici e radiotelevisivi, soggetti che saranno invitati a sottoporre preventivamente al Gruppo di Lavoro la documentazione relativa a tali iniziative; y definizione di una convenzione tra l’Amministrazione regionale e la Fondazione Ugo Bordoni specificamente finalizzata alla collaborazione sul progetto “Vallée d’Aoste All Digital”. Attraverso tale progetto, l’Amministrazione intende veicolare alcuni valori chiave che rappresentano il valore aggiunto dell’iniziativa: y “Riduzione Digital Divide” Il problema del “Digital Divide” in Valle d’Aosta, è legato non solo al livello culturale, al tasso di scolarità, alla capacità economica dell’utente, bensì anche (e a volte soprattutto) all’ubicazione territoriale con particolare attenzione alla differenza esistente tra asse centrale della valle e vallate laterali. In più, anche tra le valli laterali esistono divisioni, in funzione della vocazione più o meno turistica delle stesse, che porta ad interessi differenti degli operatori (telefonici, provider, televisivi ecc.) in funzione delle rese economiche delle aree suddette e dei relativi bacini di utenza collegati, soprattutto nei momenti di grande affluenza turistica. Combattere la “divisione digitale” vuol dire operare un criterio di democratizzazione dello sviluppo, particolarmente utile per il futuro della Regione. y “TV per tutti” La mappa della copertura televisiva, oggi in Valle, sarebbe alquanto scarsa se la Regione e le Comunità Montane non si fossero attivate per la creazione di una Rete di ripetitori capace di garantire il segnale alle zone antropizzate a basso numero di utenti residenti. Da questo punto di vista, il passaggio dal segnale analogico al digitale, sarà l’occasione per procedere alla razionalizzazione della logistica dei ripetitori in modo da coprire tutto il territorio valdostano. Pertanto il digitale terrestre rappresenta un vero salto di qualità in grado di modificare radicalmente l’offerta televisiva portando qualità e quantità laddove più vi è necessità di relazione e contatto. y 4 “Connettività ovunque” Parte I – Novità del quadro regionale L’altro grande problema, sempre più sentito sia da chi opera professionalmente sia da chi frequenta la Valle a fini turistici, riguarda la connettività a larga banda. Il progetto VDAAD rappresenta in questo senso una chance importante. La messa a punto di una Rete che andrà ad equipaggiare RUPAR (Progetto Partout) ben si presta quale elemento costitutivo per la fornitura agli utenti (tramite tecnologia finale da definire) di connettività a livello di Comune e quindi delle singole località. Queste ultime, oggi fortemente penalizzate e in grado, a volte, di sostenere collegamenti appena sufficienti via modem, vedrebbero quindi la nascita di un contesto connettivo digitale fertile attraverso il quale valorizzare produttività, ricettività, offerta turistica e di soggiorno a vari livelli. y “Sperimentazione e sviluppo” Il ruolo di Regione pilota, permette alla Valle d’Aosta di poter accedere per prima a servizi, prodotti e opportunità in settori e campi dove, altrimenti, arriverebbe per ultima con notevoli conseguenze economiche e sociali. In più va rilevato che la sperimentazione permette la nascita e la crescita di professionalità locali che possono dar vita a cicli di sviluppo interessanti. La stabilizzazione della sperimentazione è un ulteriore fattore importante di successo del Progetto VDAAD e permette di poter beneficiare da subito di tecnologie altamente performanti. y “Riorganizzazione Rete ripetitori sul territorio valdostano” Grazie al progetto di razionalizzazione dei ripetitori presenti sul territorio regionale, che prevede la conversione degli apparati per la trasmissione del segnale televisivo da analogico a digitale, nonché la possibilità di ospitare gli apparati WIMAX per la connettività a banda larga, si potrà ottenere un significativo miglioramento dell’architettura e della logistica della Rete presente in Valle d’Aosta. Vantaggi immediatamente percepibili arriveranno dal lato dell’impatto ambientale sul territorio che si tradurrà in benefici nell’impatto visivo delle strutture, miglior armonizzazione, e ottimizzazione dei livelli di trasmissione elettromagnetica. y “Visibilità nazionale e internazionale” La realizzazione del Progetto porta ad una progressiva diffusione dell’immagine della Valle d’Aosta sia a livello nazionale sia internazionale in un settore, quello delle TLC, di grande interesse. La case history che si genererà, potrà essere esportata e presentata nelle sedi più opportune creando un momento di visibilità istituzionale importante attraverso il quale posizionare la Regione quale sede di attività innovative. I benefici potranno tradursi in opportunità di sviluppo e crescita sia dal lato economico, settoriale e non, sia sociale ed infrastrutturale. Tali valori si concretizzano mediante la realizzazione delle seguenti attività: y y y y y y realizzazione di un sistema di Televisione Digitale Terrestre (TDT), comprensivo di palinsesto istituzionale e servizi telematici interattivi della Regione, accessibile a tutti i cittadini valdostani; mantenimento ed ampliamento della programmazione televisiva francofona; realizzazione dell’infrastruttura di trasporto a larga banda su tutto il territorio regionale; connessione a larga banda di tutti gli Enti locali della Valle d’Aosta alla Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR) e accesso ai servizi previsti dal progetto PARTOUT; accesso ad Internet mediante la banda larga per tutti i cittadini e le imprese della Valle d’Aosta; sperimentazione dei servizi telematici innovativi quali la televisione digitale via Internet e quella per utenza mobile; 5 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta y razionalizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione sul territorio della regione ottimizzando il rapporto Quantità e Qualità dei Servizi/Impatto Ambientale. 1.1.1 Protocollo d’intesa Nel mese di aprile 2005 è stato sottoscritto tra il Ministero delle comunicazioni, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Associazione italiana per lo sviluppo del Digitale televisivo terrestre denominata Dgtvi, un protocollo d’intesa per la definitiva transizione alla televisione digitale terrestre (switch-off) nel territorio della Valle d’Aosta entro luglio 2006. Con la stipula del Protocollo d’Intesa, le parti si impegnano a favorire, tra le altre, le seguenti iniziative: y effettuare tutti gli interventi tecnici necessari affinché gli attuali impianti esercitati in tecnica analogica siano predisposti per la trasmissione in standard digitale; y cofinanziamento Stato-Regione dei decoder per le famiglie meno abbienti; y cofinanziamento Stato-Regione per lo sviluppo di servizi di T-government, valorizzando le iniziative già in corso a livello locale in corrispondenza degli obiettivi di realizzazione dell’e-government, nonché la valorizzazione delle esperienze produttive, creative e tecnologiche presenti sul territorio; y impegno a iniziative congiunte per lo sviluppo di attività di sperimentazione e di ricerca, finalizzate al superamento della barriera digitale per la diffusione dell’accesso a banda larga ad Internet e l’interattività, anche in sinergia con altre piattaforme di fornitura di servizi di comunicazione elettronica; y impegno alla cooperazione tra le emittenti televisive e gli operatori della telefonia mobile per sperimentare nuove tecniche di distribuzione del segnale televisivo sui telefoni portatili. In data 22 giugno 2006 è stato sottoscritto un nuovo protocollo di intesa con il quale, pur mantenendo valide le iniziative di cui sopra, vengono prorogati al mese di Ottobre 2008, i termini per la definitiva transizione alla televisione digitale terrestre nel territorio della Valle d’Aosta. 1.1.2 Convenzione con la Fondazione Ugo Bordoni Con Delibera di Giunta del 17/09/2005 n. 3049, è stata firmata una convenzione con la Fondazione Ugo Bordoni finalizzata alla sperimentazione, su porzioni definite del territorio regionale, di soluzioni tecnologiche innovative. Nell’ambito dell’attività di collaborazione la Regione Autonoma V.d.A. si impegna a: y y organizzare gli eventi pubblici di presentazione, confronto e studio; individuare e rendere disponibili alla sperimentazione i siti coinvolti sul territorio regionale; y provvedere alle procedure finalizzate alla concessione di licenze e autorizzazioni per la realizzazione dell’infrastruttura di rete e fornire la documentazione tecnica necessaria. La Fondazione Ugo Bordoni si impegna a mettere a disposizione le risorse umane ed economiche necessarie per: y 6 redigere tutti gli elaborati progettuali per la definizione degli interventi di sperimentazione e per l’ottenimento delle concessioni e autorizzazioni necessarie; Parte I – Novità del quadro regionale y l’acquisizione e la messa in esercizio, nelle tre isole sperimentali, degli apparati e delle strutture accessorie per la connettività Hyperlan, Wi-Fi e Wi-Max e ogni altro apparato necessario alle attività oggetto della sperimentazione prevista. 1.2 Piano Operativo Annuale 2006 Le macro aree di intervento individuate nel Piano triennale 2004-2006 e riprese nei Piani Operativi Annuali sono essenzialmente due: y Infrastrutture: realizzazione della rete di connessione di tutti gli enti pubblici al fine di creare l’“autostrada elettronica” su cui far circolare le informazioni; y Servizi: realizzare i servizi di pubblica utilità da rendere disponibili agli Enti locali (EELL), alle imprese e al cittadino. In particolare, il Piano Operativo Annuale 2006, adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione del 30/12/2005 n. 4617, prevede che le principali attività che saranno portate avanti nel corso del 2006, per lo sviluppo del sistema informativo regionale, saranno: y RUPAR – RETE UNITARIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE In linea con quanto previsto nel I° Accordo di Programma Quadro (APQ), nel corso del 2006 è prevista l’integrazione dell’architettura della RUPAR mediante l’utilizzo di diversi sistemi di trasmissione quali la fibra ottica e la tecnologia wireless, al fine di portare la larga banda su tutto il territorio regionale. Tale intervento sarà oggetto dell’Integrativo dell’APQ da stipularsi entro il 31 dicembre 2006. y TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE (TDT) Nel corso del 2006 è prevista la sperimentazione del canale digitale terrestre come strumento per l’erogazione dei servizi già disponibili su Internet, nonché l’implementazione di nuovi servizi di interesse per i cittadini relativi alla sanità, alla cultura e all’informazione. y ACCESSIBILITA’ Coerentemente con quanto previsto dalla Legge del 9 gennaio 2004, n. 4 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici", l’Amministrazione regionale intende intraprendere tutte le attività volte a facilitare la navigazione e il reperimento delle informazioni per gli utenti non normodotati. 7 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Tabella 1 – Quadro delle policy e degli strumenti di attuazione Regionali Titolo Documento Estremi di approvazione/pubblicazione Obiettivi principali Piano Operativo Annuale 2006 (settore informatica) Delibera di Giunta del 30/12/2005 n. 4617 Riprende e contestualizza al 2006 la programmazione triennale Convenzione annuale tra la Regione e la Fondazione Ugo Bordoni per la collaborazione nell’ambito del Progetto “Vallée d’Aoste All Digital” Delibera di Giunta del 17/09/2005 n. 3049 Sperimentare su porzioni limitate del territorio regionale, soluzioni tecnologiche innovative Protocolli d’Intesa tra Ministero delle comunicazioni, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Associazione DGTVi Piano Operativo Annuale 2005 (settore informatica)* Accordo Regionale in materia di innovazione e sviluppo delle tecnologie informatiche e telematiche* Piano pluriennale per il triennio 2004-2006 (settore informatica)* PIC Interreg III (Italia-Francia) 2000-06 – Misura 2.2 - Accesso alla Società dell’Informazione* 8 Firmati il 16 aprile 2005 e il 22 giugno 2006 Delibera di Giunta del 30/12/2004 n. 4882 Delibera di Giunta del 10/12/2004 n. 4565 Delibera Consiglio Regionale del 23/06/2004 n. 707/XII Delibera Cons. Reg. del 06/02/2002 n. 2443/XI Definire le attività necessarie per rendere possibile la definitiva transizione alla televisione digitale terrestre nel territorio della Regione Autonoma Valle d’Aosta Riprende e contestualizza al 2005 la programmazione triennale Attivare processi cooperativi al fine di definire congiuntamente con gli altri soggetti operanti sul territorio regionale, strategie comuni per lo sviluppo delle tecnologie informatiche e telematiche e la diffusione della cultura innovativa Modernizzare la Pubblica Amministrazione attraverso la promozione e lo sviluppo della Società dell’Informazione Utilizzare le potenzialità offerte dalle NTIC; Rispondere ai bisogni di persone e imprese dell’area transfrontaliera in materia di NTIC; Incrementare le iniziative di cooperazione e coordinamento transfrontaliero tra media locali e operatori italiani e francesi nel campo della comunicazione Parte I – Novità del quadro regionale Titolo Documento Estremi di approvazione/pubblicazione Convenzione quinquennale tra la Regione Autonoma V.d.A., la Regione Piemonte e la Regione Liguria, per la cooperazione nell’ambito dei sistemi informativi e telematici delle rispettive amministrazioni* Approvata con Delibera di Giunta del 03/12/2001 n. 4672 Obiettivi principali Interscambio di esperienze e di apporti conoscitivi per la realizzazione dei comuni obiettivi di innovazione del ruolo della Pubblica Amministrazione Locale Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A. * Per approfondimenti sui seguenti documenti vedere le edizioni precedenti del Report Regionale. 9 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 10 Parte I – Novità del quadro regionale 2 Nuovi Aosta piani del Comune di La consapevolezza che le ICT sono diventate uno strumento strategico di modernizzazione e una guida per lo sviluppo locale, sia in termini sociali sia economici, ha condotto anche il Comune di Aosta a dare impulso alle azioni e alle policy già intraprese negli anni precedenti, al fine di accelerare il processo di sviluppo della Società dell’Informazione. In un’ottica di continuità e sviluppo rispetto ai documenti programmatici precedenti, le linee di intervento delineate nel Piano triennale 2003-2006 e sviluppate nei relativi piani operativi annuali hanno riguardato: y y y y attività a supporto dei sistemi (bonifiche e normalizzazione banche dati, cablaggio strutturato del palazzo municipale, rinnovamento del sito e della Intranet Comunale, avviamento sportello unico delle attività produttive ecc.); carta d’identità elettronica (distribuzione della carta identità elettronica a circa 80 per cento della popolazione e sperimentazione dei servizi sviluppati nell’ambito del Progetto People); servizi erogati sulla rete comunale (Intranet Comunale, Posta elettronica via web, accessibilità dati catastali tramite Sistema Inter Scambio TERritorio – SISTER – e partecipazione al progetto Servizi Integrati catastali e Geografici per il Monitoraggio Amministrativo del TERritorio - SIGMATER); organizzazione interna Sistema Informativo Comunale e procedure operative (revisione delle procedure operative e adeguamento alla normativa sulla Sicurezza informatica e Privacy). 2.1 POA 2006 Il piano operativo annuale 2006 stabilisce le principali azioni nel campo dell’innovazione tecnologica e costituisce un elemento di supporto alla riorganizzazione globale dell’ente verso l’esterno. Le principali linee di intervento risultano essere: y y y y y y completamento della distribuzione della Carta d’Identità Elettronica a tutta la popolazione e erogazione dei servizi demografici in rete; riorganizzazione ed ampliamento della Struttura Interna per far fronte alle nuove aspettative tecnologiche e adeguamento alle norme contenute nel codice delle amministrazioni digitali; cooperazione e collegamento con gli altri enti locali al fine di rendere compatibili e condivisibili le informazioni provenienti da fonti differenziate; partecipazione al processo di innovazione sviluppato a livello nazionale e regionale; partecipazione al progetto di Riuso applicativo ed organizzativo dei servizi sviluppati nell’ambito del Progetto People; consolidamento dello sportello unico per le imprese attraverso l’introduzione di nuovi procedimenti amministrativi. 11 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Tabella 2 – Quadro delle policy del Comune di Aosta Titolo Documento Estremi di approvazione/pubblicazione Piano Operativo 2006 per l’Informatica e le Telecomunicazioni – Comune di Aosta Delibera di Giunta 10/03/2006 n. 76 Piano triennale 2003-2005 – Servizio Sistemi Informativi Comune di Aosta* Obiettivi principali del Albo Comunale 14/10/2003 Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A. * Per approfondimenti vedere le edizioni precedenti del Report Regionale. 12 Riprende e contestualizza al 2006 la programmazione triennale Attuare un processo di reengineering delle procedure amministrative e sviluppare un sistema che garantisca la cooperazione e l’integrazione con altre Amministrazioni, favorendo la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese Parte I – Novità del quadro regionale 3 Nuovi Piani Settoriali 3.1 Piano regionale per la Salute e il Benessere Sociale A livello di programmazione settoriale risulta di particolare rilievo il Piano Socio Sanitario per il triennio 2006-2008. Il “Piano regionale per la Salute e il Benessere Sociale” prevede, tra gli indirizzi programmatici indicati, la definizione dei seguenti due obiettivi: migliorare l’accessibilità dei servizi da parte del cittadino ed aumentare la capacità di programmazione e controllo delle risorse, anche umane, in ambito socio-sanitario. Per il raggiungimento degli obiettivi di cui trattasi, è ritenuto strategico il potenziamento del Sistema Informativo sanitario regionale. In particolare, l’obiettivo 26 del piano triennale prevede di estendere la rete dei sistemi informativi sanitari e sociali regionali al fine di favorire l'accesso ai servizi da parte del cittadino e di sostenere i processi di programmazione e di controllo delle risorse umane, economiche e tecnologiche in ambito sanitario e sociale. Tali obiettivi sono raggiunti mediante lo sviluppo della rete dei sistemi informativi sanitari e sociali regionali, al fine di sostenere i processi di programmazione e controllo delle risorse umane, economiche e tecnologiche in ambito sanitario e sociale, nonché il consolidamento e lo sviluppo di una banca dati unica delle prestazioni rese dal Servizio Sanitario Regionale (data warehouse socio-sanitario regionale) e del personale del Servizio Sanitario Regionale (data warehouse del personale del Servizio Sanitario Regionale), anche con riferimento alla programmazione e alla gestione della formazione continua del personale sanitario (sistema di Educazione Continua Medica). 13 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Tabella 3 – Quadro delle policy settoriali Titolo Documento Piano Socio Sanitario 2006 -2008 Estremi di approvazione/pubblicazione Approvato con legge regionale 20 giugno 2006, n. 13 Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A. 14 Obiettivi principali Migliorare l’accessibilità dei servizi da parte del cittadino Incrementare la capacità di programmare e controllare le risorse, anche umane, in ambito socio-sanitario Parte I – Novità del quadro regionale 4 GIi Accordi di Programma Quadro per la Società delI’Informazione 4.1 Interventi Previsti L’Accordo di Programma Quadro (APQ) si configura come lo strumento di programmazione negoziata che più si adatta alle azioni di coordinamento dei diversi livelli istituzionali (locale, regionale, nazionale ed europeo) coinvolti nell’attuazione di processi di sviluppo economico territoriale. L’APQ è sottoscritto dai dirigenti di settore della Regione, del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) e dell’Amministrazione centrale competente per la natura e il settore di intervento previsti. Gli APQ consentono di integrare e rendere coerenti le strategie definite nei piani e nei programmi strategici di settore europei, nazionali e regionali, raccordando le diverse fonti di finanziamento e generando significativi incrementi delle risorse disponibili. Tale strumento di programmazione, inoltre, per la natura dei soggetti coinvolti nel processo, promuove la logica della condivisione e della partecipazione attiva degli Enti locali presenti sul territorio. La Valle d’Aosta ha stipulato un APQ SI in data 10 marzo 2005 del valore complessivo di 2.588.777 euro composto dai seguenti progetti: y y Progetto RUPAR-SPC vede a fronte di un costo totale di euro 1.550.000,00 un cofinanziamento di euro 1.181.988,00 e i rimanenti euro 368.012 finanziati con risorse regionali; Progetto ICAR-RAVDA vede a fronte di un costo totale di euro 1.038.777,00 un cofinanziamento di euro 473.000,00 e i rimanenti euro 565.777,00 finanziati con risorse regionali. Tale progetto coinvolge sedici Regioni e una Provincia Autonoma e costituisce impegno congiunto dei partecipanti nel realizzare l’interoperabilità e la cooperazione applicativa tra le diverse amministrazioni pubbliche (per approfondimenti si veda report precedente). 4.1.1 Progetto RUPAR-SPC Con riferimento alla distinzione di carattere generale indicata nel 1° Avviso del MIT per l’attribuzione delle risorse del piano di azione per l’e-government, le tipologie di intervento che con tale progetto vengono realizzate riguardano i “servizi infrastrutturali” e i “servizi ai cittadini e alle imprese”. Il progetto ha come scopo quello di: y y y y realizzare e/o potenziare le infrastrutture di rete della pubblica amministrazione a livello regionale coerentemente con le specifiche del Sistema di Pubblica Connettività (SPC); connettere le otto Comunità Montane e i settataquattro Comuni della Valle con priorità sui ventidue comuni rientranti nell’area Ob. 2 e i ventisei nell’area “Phasing out”; allestire un centro tecnico regionale per la gestione dei servizi di trasporto, sicurezza e interoperabilità; erogare servizi di interoperabilità e cooperazione applicativa, servizi di call-center, servizi di cooperazione applicativa tra le regioni, gli enti locali e le amministrazioni centrali; 15 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta y favorire la creazione o la trasformazione dei servizi erogati dall’amministrazione regionale in servizi on-line. Gli obiettivi posti a riferimento dell’iniziativa sono: y y l’interconnessione degli enti e delle organizzazioni pubbliche presenti nella regione; l’interconnessione con le RUPAR delle regioni limitrofe e con il backbone nazionale della RUPA e, al SPC non appena esso sarà attivato; y l’attivazione dei servizi di interoperabilità tra i diversi enti aderenti all’iniziativa; y l’attivazione di centri servizi a supporto degli enti aderenti all’iniziativa, ai cittadini ed alle imprese; y definizione delle organizzazioni di governo e di gestione. Sono stati inoltre posti alla base della progettazione i seguenti elementi: y l’infrastruttura deve rispondere a criteri di scalabilità e flessibilità tali da garantire evoluzioni future orientate al trasporto della voce e all’integrazione di nuovi media quali ad esempio il laser, il WiFi, il WiMAX, ecc. y l’accessibilità ai servizi erogati deve avvenire nelle migliori condizioni possibili dall’intero territorio regionale; y la realizzazione dell’infrastruttura deve costituire, ove possibile, un elemento di attrazione di nuovi investimenti da parte degli operatori di telecomunicazione; y la nuova infrastruttura deve valorizzare gli investimenti già promossi ed attuati da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Gli obiettivi sopra descritti sono stati individuati e condivisi nell’ambito di un’azione di concertazione che ha visto coinvolti diversi attori pubblici e privati rappresentativi della realtà valdostana quali: i Comuni, le Comunità Montane, l’USL, la Camera di Commercio, l’Università della Valle d'Aosta, il Consiglio Regionale. Il governo dell’iniziativa è affidato a due organi: il Gruppo Guida e il Nucleo Tecnico. Al Gruppo Guida è demandato il governo strategico dell'iniziativa che ha il compito di definire i piani annuali di sviluppo, il catalogo dei servizi, i livelli di servizio e di supervisionare le attività operative. Esso è composto da rappresentanti della Regione, del Comitato Permanente degli Enti locali, dell’USL, del Comune di Aosta, dell’Università della Valle d'Aosta, del Consiglio Regionale e della società IN.VA. Il Gruppo Guida si avvale per tutti gli aspetti tecnici di un Nucleo Tecnico, composto da tecnici dei soggetti istituzionali, della soc. IN.VA e degli operatori di TLC coinvolti. In particolare il Nucleo Tecnico riceve le varie ipotesi di sviluppo, esegue la progettazione di fattibilità e ne associa le soluzioni architetturali ed economiche. Esso verifica inoltre gli SLA (Services Level Agreement) tecnici e gli stati di avanzamento lavori da sottoporre al gruppo guida. Centro Servizi Di Rete Il centro servizi RUPAR sarà composto dall’insieme dei server, e degli applicativi di base e sarà strutturato su più livelli: y y 16 il 1° livello è rappresentato dall’infrastruttura BGP (Border Gateway Protocol), che lo collega ai nodi TOPIX e genericamente ad Internet; il 2° livello è rappresentato dai firewall più esposti verso l’esterno e che dovrebbero proteggere da attacchi la rete interna (delle pubbliche amministrazioni connesse) e la “Internet Farm” (i servizi erogati verso Internet); Parte I – Novità del quadro regionale y y y il 3° livello è il cuore, ovvero il nucleo della rete sul quale si concentrano fisicamente tutte le reti di raccolta attraverso i nodi di accesso; il 4° livello è rappresentato dai firewall interni posti a protezione dei server più interni deputati all’ erogazione dei servizi previsti per gli enti partecipanti alla RUPAR; il 5° livello è rappresentato dalla server farm su cui risiedono i servizi di rete previsti. Figura 1 – Struttura logica del Centro Tecnico I servizi applicativi poggeranno su di un’infrastruttura di server configurata in modo da presentare un’alta affidabilità; tali sistemi ospiteranno gli ambienti individuati come standard per la RUPAR. Gli ambienti utilizzati per l’erogazione di servizi sulla RUPAR saranno, per quanto concerne i sistemi operativi, Windows Server e Linux nella distribuzione Red Hat. Le banche dati erogate dal Centro Servizi e/o sviluppate ad hoc per la RUPAR saranno declinate sui database Oracle, SQL Server e Lotus Domino. L’architettura del centro servizi è illustrata nella figura seguente: 17 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 2 – Il Data Center RUPAR-SPC DAT A CENTER AOST A INTERNET/ TOPIX iBG Raccolt a Aost a Router PIX 535 HA FRONTInt er net Far m HSR P HA PSTN/ ISDN Appar at i classe CORE Fir ew all Blade DAT A CENTER PONT Router Raccolt a PSM BACK- Ser ver Far m Router ser ie 800 La Community Network Valdostana con la quale può essere identificata la RUPAR, possiede teoricamente i requisiti per ottenere la qualifica di Q-CN dal centro di gestione del Sistema Pubblico di Connettività. Saranno pertanto avviate, non appena codificate, le procedure per l’accreditamento presso il CNIPA della RUPAR della Valle d’Aosta come Q-CN; per la connessione; la Community Network valdostana utilizzerà il NAP TOPIX acquisito mediante il progetto Vinces1 come nodo di connessione. Il centro servizi sarà connesso al SPC e sarà quindi in grado di cooperare con gli enti che si affacciano su tale circuito. L’Amministrazione regionale e la società INVA sono certificate come Autonomus System presso l’autorità internazionale, e dispongono perciò di un pool di indirizzi pubblici come un qualsiasi Internet Service Provider (ISP). Entrambe le società possono quindi cedere alcuni indirizzi pubblici a ciascun ente. In questo modo ciascun ente, in quanto membro della Q-CN valdostana, potrà affacciarsi al SPC con il proprio indirizzo pubblico per il tramite della rete estesa qualificata della RUPAR e cooperare in modo diretto con le altre realtà presenti. 1 Il progetto “Valle d’Aosta Internet Network for C ommunity, Enterprise, Schools – Vinces”, è finalizzato a sperimentare gli strumenti ed i metodi innovativi di accesso alle tecnologie della Società dell’Informazione, a disposizione dei cittadini e delle imprese, con delle modalità che consentono di acquisire più facilmente e ad un livello più qualificato servizi e conoscenze. 18 Parte I – Novità del quadro regionale Figura 3 – Architettura logica modello SPC Centro Servizi Applicativi Il Centro Servizi Applicativi RUPAR sarà il centro delegato all’erogazione dei servizi applicativi nei diversi ambienti. Tutti i sistemi saranno aggiornati secondo programmi di manutenzione evolutiva concordati. Tali programmi saranno definiti a seguito di attività di verifica eseguite assieme ai produttori degli applicativi in merito alla compatibilità degli stessi con le nuove versioni rilasciate degli ambienti di base. Il centro servizi avrà anche il compito di mantenere aggiornati tutti i sistemi nei confronti della sicurezza e del software antivirus. I nuovi servizi sviluppati per tramite della RUPAR verranno erogati secondo un criterio progettuale conforme alle specifiche del SPC e i paradigmi descritti nel progetto ICAR al fine di poter disporre di sistemi in grado di garantire una reale cooperazione applicativa sia all’interno del circuito RUPAR sia all’esterno verso altre Amministrazioni Pubbliche. (vedi schema Figura 4) 19 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 4 – Modello Logico Progetto ICAR AP-1 AP-2 AP-3 AP-4 AP-5 AP-6 AP-N Applicazioni INF-3: Sistema Federato di Autenticazione INF-2: Gestione di Strumenti Interregionali di Service Level Agreement Interventi infrastrutturali INF-1: Infrastruttura di base per la Cooperazione Applicativa Interregionale In tal senso è prevista l’implementazione di sistemi di porte di dominio e di porte applicative conformi alle specifiche CNIPA. Figura 5 – Schema Logico Il centro servizi potrà ospitare altri ambienti funzionali alle esigenze degli enti; tali sistemi potranno ad esempio giungere presso il centro servizi in quanto migrati dagli enti al fine di avere maggiori garanzie in termini di continuità di servizio o di ottimizzazione dei costi gestionali (housing, hosting). Potranno inoltre essere ospitati ambienti prodotti da fornitori di terze parti che pubblicano i propri servizi all’interno del catalogo della RUPAR. In particolare il centro di gestione dei servizi sarà finalizzato a fornire: y 20 il monitoraggio costante del corretto funzionamento del sistema nel suo complesso e dell’uso delle risorse hardware e software; Parte I – Novità del quadro regionale y y y y y y y y y y la risoluzione di eventuali problemi riscontrati legati a malfunzionamenti del software di base e/o d’ambiente; il controllo e l’ottimizzazione dei parametri di sistema relativi al software di base e d’ambiente; la rilevazione e la segnalazione al fornitore del software di eventuali problemi del sistema indotti da malfunzionamenti del software applicativo; la rilevazione e la segnalazione al personale preposto all’assistenza hardware di eventuali problemi del sistema indotti da malfunzionamenti di qualche componente hardware; gli aggiornamenti del sistema operativo, di altro software di base o d’ambiente purché non comportino revisioni complete dell’ambiente originale; il supporto agli operatori nella verifica/validazione delle operazioni di salvataggio; l’impostazione e l’aggiornamento degli strumenti di controllo messi a disposizione degli operatori; le operazioni di recupero dei dati a fronte del verificarsi di situazioni anomale; le operazioni di salvataggio e recupero straordinario a fronte di aggiornamenti applicativi; la gestione della sicurezza logica del sistema. Servizi Applicativi di Base Erogati Agli EELL aderenti al centro servizi, saranno erogati i seguenti servizi di base infrastrutturali: 1) Autenticazione 2) Accesso ad internet 3) Posta elettronica 4) Groupware 5) Web Hosting 6) Servizi infrastrutturali e di interoperabilità Per assicurare le funzionalità di gestione della RUPAR-VDA sarà allestito un Help Desk tecnologico, che costituirà l’unico punto di contatto degli Enti per le problematiche che dovessero insorgere. Evoluzione del Progetto Il progetto della RUPAR non è ovviamente un’attività statica ma si deve adattare alle continue evoluzioni tecnologiche e al contesto nazionale legato allo sviluppo della Società dell’Informazione, anch’esso in continua evoluzione. In questo senso, come già evidenziato nelle parti precedenti, sarà avviata la realizzazione di uno studio sulla “evoluzione della Società dell’Informazione in Valle d’Aosta” il quale, riprendendo le linee già evidenziate nel documento “e_VDA”, ne contestualizzerà i contenuti e gli scenari possibili aggiornandoli all’interno dell’arco temporale 2005 – 2007. In tale piano saranno inoltre analizzati e avviati degli studi di fattibilità, relativi a diverse linee di intervento, tra i quali si evidenziano: y y y estensione del backbone fino all’alta valle; analisi della possibilità di utilizzare l’attuale fibra posata nel tunnel del Gran San Bernardo per dare vita a una dorsale transfrontaliera; implementazione di tecnologie alternative quali quelle wireless (WIMAX, satellite e laser) oppure quelle basate su mezzi trasmissivi diversi quali i tralicci di trasporto dell’energia 21 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta elettrica note come PLC (Power Line Carrier) o PLT (Power Line Telecommunication) per potenziare il livello di connettività sulle vallate laterali; y definizione delle specifiche della futura carta regionale dei servizi. Per quanto riguarda lo stato avanzamento lavori, attualmente sono stati collegati 90 Enti su 187 (per il 2006 è prevista la connessione di circa 110 ulteriori organizzazioni pubbliche quali: scuole, biblioteche ecc..) e contemporaneamente è stato attivato il Centro Servizi Regionale con l’attivazione dei primi servizi di base quali: 1) Accesso ad Internet 2) Posta elettronica 3) Groupware 4) Web Hosting Parallelamente è stato attivato il sito web “PARTOUT” che rappresenta lo strumento per accedere al catalogo dei servizi. 4.1.2 Progetto Interregionale ICAR (Interoperabilità e Cooperazione Applicativa tra le Regioni) Il progetto, cui partecipano sedici Regioni e una Provincia Autonoma, è costituito da un insieme di interventi progettuali, tra loro coordinati ed integrati, che le Regioni intendono attuare cooperativamente al fine di realizzare sistemi di interoperabilità e cooperazione applicativa per lo sviluppo dell’e-government a livello interregionale. Il progetto ICAR è stato avviato formalmente il 9 marzo 2006, data dell’Assemblea del CISIS (Centro Interregionale per il Sistema Informatico ed il Sistema Statistico), con la sottoscrizione da parte delle Regioni e della Provincia Autonoma della convenzione generale tra regioni aderenti e CISIS e delle convenzioni attuative dei Task INFrastrutturali e dei Task Applicativi tra ciascuna Regione capofila, il CISIS e le Amministrazioni aderenti al singolo Task. Operativamente, il progetto è stato avviato a maggio 2006, ma già dal 2005 si sono svolte attività preliminari di redazione di documenti e tavoli di confronto. Tra le attività preliminari, si segnala inoltre la verifica delle situazioni tecnologiche preesistenti nelle Regioni aderenti in corrispondenza con gli obiettivi del progetto interregionale ed in particolare dei tre Task INFrastrutturali (INF1, INF2 e INF3). Interventi infrastrutturali di base Il progetto ICAR prevede tre interventi progettuali a carattere infrastrutturale, che hanno come obiettivo la realizzazione dei servizi di base a livello infrastrutturale e di strumenti di gestione, conformi a modelli logici e specifiche condivise a livello interregionale. La Regione Autonoma Valle d’Aosta partecipa direttamente ai seguenti interventi progettuali: y y 22 Intervento INF-1 “Realizzazione dell’Infrastruttura di base per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa a livello interregionale”: ha come obiettivo la realizzazione dell’infrastruttura fisica e logica indispensabile per l’Interoperabilità e la Cooperazione Applicativa interregionale. Intervento INF-2 “Gestione di Strumenti di Service Level Agreement a livello interregionale”: ha l’obiettivo di definire protocolli comuni per la gestione di strumenti interregionali di service level agreement, per un monitoraggio efficiente e costante dei livelli di servizio offerti. Parte I – Novità del quadro regionale y Intervento INF-3 “Realizzazione di un Sistema Federato interregionale di Autenticazione”: si propone di definire le specifiche del servizio di autenticazione e di implementare un sistema federato di autenticazione a livello interregionale. Le funzionalità sviluppate mediante questi interventi sono trasversali rispetto ai livelli applicativi che usufruiscono dell’infrastruttura di cooperazione. Interventi per lo sviluppo di casi studio applicativi Il progetto interregionale ICAR prevede, inoltre, altri interventi progettuali per lo sviluppo di alcuni casi di studio in specifici domini applicativi della cooperazione applicativa interregionale. Essi hanno l’obiettivo di sperimentare e dimostrare l’efficacia dei servizi infrastrutturali di interoperabilità e cooperazione applicativa realizzati con i predetti interventi infrastrutturali di base, in alcuni scenari applicativi di livello interregionale. Per quanto riguarda lo sviluppo di casi studio applicativi, la Regione Autonoma Valle d’Aosta partecipa direttamente all’Intervento AP-6 “Osservatorio Interregionale sulla rete distributiva dei carburanti”. 23 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 24 Parte I – Novità del quadro regionale 5 Evoluzione attori Un ulteriore tassello al mosaico che sta realizzando la Regione Autonoma Valle d'Aosta nell'ambito delle politiche per l'innovazione tecnologica, è la stipulazione della convenzione con il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) per lo sviluppo ed il rafforzamento della rete dei Centri Regionali di Competenza per l'e-government e la Società dell’Informazione (CRC). Il CRC Valle d’Aosta, coerentemente con quanto definito per la Rete CRC a livello locale e centrale, intende perseguire i seguenti obiettivi: y contribuire all’estensione dell’innovazione nel mondo degli Enti locali, in particolare dei piccoli Comuni, promuovendo e sostenendo approcci e iniziative improntati alla sostenibilità gestionale ed economica a medio-lungo termine, come il riuso delle soluzioni di e-government, le forme di gestione associata dei servizi, le partnership con privati “intermediari”; y contribuire alla promozione e comunicazione dei nuovi servizi di e-government verso i destinatari finali, attivando anche meccanismi di confronto che consentano di migliorarne continuativamente la qualità; y contribuire a migliorare la conoscenza e misurazione dell’innovazione, in particolare relativamente all’utilizzo dei nuovi servizi e al loro impatto sui beneficiari e sulle dinamiche di sviluppo locale, nonché promuovere e sostenere maggiore attenzione e capacità sull’utilizzo dei risultati della misurazione, anche in linea con gli sviluppi e gli indirizzi che maturano a livello comunitario. Per il raggiungimento di tali obiettivi sono state attivate le seguenti linee di azione: y Assistenza alle politiche e ai progetti di innovazione per l’e-government e la Società dell’Informazione nella Regione Autonoma Valle d’Aosta attraverso funzioni di sostegno all’attuazione degli Accordi di Programma Quadro in materia di e-government e Società dell’Informazione e funzioni di collaborazione verso gli Enti locali e lo sviluppo di un quadro di condivisione strutturata e continuativa con questi ultimi; y Assistenza allo sviluppo della cooperazione interregionale nel campo dell’e-government e della Società dell’Informazione attraverso il supporto delle iniziative condivise di cooperazione e alle opportunità emergenti nella dimensione europea; y Promozione e comunicazione dei risultati dell’e-government e degli sviluppi della Società dell’Informazione attraverso: la diffusione verso il territorio di informazioni e conoscenze sulle politiche di innovazione; l’assistenza alla Regione Autonoma Valle d’Aosta e agli Enti locali del territorio sui piani di promozione dei servizi di e-government; la promozione dei nuovi servizi di e-government; la realizzazione di iniziative locali e la partecipazione ad iniziative nazionali a supporto della promozione dei servizi; y Osservatorio sull’innovazione: produzione del Rapporto regionale annuale sull’innovazione; alimentazione e aggiornamento del sistema informativo della rete CRC relativo a politiche, attori e progetti dell’innovazione a livello regionale e locale; la partecipazione alle attività dell’osservatorio servizi on- line. Nelle tabelle seguenti viene presentato il quadro sintetico dei principali attori coinvolti nella definizione e gestione delle politiche di innovazione per l’e-government e la SI per quanto riguarda la Regione e il Comune capoluogo. 25 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta In generale, sono stati identificati gli attori con responsabilità-delega politica specifica su questi temi, le strutture interne agli enti con funzione gestionale e operativa sulle ICT, eventuali organismi interni di indirizzo e coordinamento inter-settoriale (per le amministrazioni più grandi) ed eventuali società o agenzie, partecipate dalla Regione e/o da Enti Locali, operanti nei servizi ICT. Tabella 4 – Quadro degli attori per la SI - Il livello di governo regionale Competenza politica: Assessorato Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni Regionali Struttura gestionale interna: DSI - DIPARTIMENTO SISTEMA INFORMATIVO Struttura dell’Amministrazione regionale, costituita nel 1998, ha il compito di: o impostare, sostenere, coordinare e sovrintendere a tutte le iniziative inerenti lo sviluppo dell'intero sistema informativo regionale, interno ed esterno all'Amministrazione regionale, nelle aree informatica, telecomunicazioni, informazione e statistica, garantendone lo sviluppo coordinato e la gestione; o coordinare e promuovere la valorizzazione e la diffusione, tanto all'interno quanto all'esterno, del patrimonio informativo regionale; o sviluppare i progetti sovraregionali (statali e comunitari) nei campi di interesse. Strutture di supporto: Gruppo di Lavoro per il coordinamento del progetto “Vallée d’Aoste All Digital” Con delibera di Giunta n. 574 del 28/02/05, è stato costituito un Gruppo di lavoro al fine di coordinare il progetto “Vallée d’Aoste All Digital” in armonia con quanto previsto dal Piano triennale 2004-2006. FINAOSTA S.p.A. – Finanziaria regionale Valle d’Aosta – Società per Azioni Istituita con legge regionale n. 16 del 28 giugno 1982 - La società ha lo scopo di concorrere, nel quadro di una politica di programmazione regionale, a promuovere e a compiere tutte quelle attività o a porre in essere tutti quegli interventi che, direttamente ed indirettamente, favoriscono lo sviluppo socioeconomico della Regione. La maggioranza delle azioni è detenuta dalla Regione; partecipano altresì tre istituti di credito e l'Associazione Valdostana Industriali. ADL – Direzione Agenzia Regionale del Lavoro Struttura dell’Amministrazione regionale con il compito, tra l’altro, di: o Svolgere i compiti dell’autorità di gestione relativamente al programma Operativo Regionale obiettivo 3 – Fondo sociale europeo per la programmazione 2000/2006; o Attuare gli interventi previsti dal piano di politica del lavoro promuovendo e garantendo l’informazione, l’orientamento e le iniziative finalizzate allo sviluppo dell’occupazione. 26 Parte I – Novità del quadro regionale CRC Valle d’Aosta – Centro Regionale di Competenza per l’e-government e la SI La Giunta Regionale, con delibera DG 1065 del 19/04/2006, ha approvato la convenzione tra la Regione ed il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) per lo sviluppo ed il rafforzamento della rete dei Centri Regionali di Competenza per l'e-government e la Società dell’Informazione (CRC). Il progetto CRC è nato nell'ambito del protocollo d'intesa tra il Ministro per l'innovazione e le tecnologie e il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, istitutivo del Comitato Strategico per l’innovazione e le tecnologie e del rispettivo Comitato Tecnico. Società/Agenzie ICT partecipate: IN.VA. S.p.A. Istituita con legge regionale n. 81 del 17 agosto 1987 modificata con legge regionale n. 32 del 1° luglio 1994 e con legge regionale n.16 del 12 luglio 1996. La società ha come esclusiva finalità sociale la realizzazione e la gestione del sistema informativo regionale, nell'ambito del piano pluriennale e secondo le indicazioni previste nel piano operativo annuale approvato dalla Giunta regionale. In analogia, tale esclusiva finalità sociale può essere applicata anche in riferimento agli enti pubblici territoriali valdostani e all'USL, in possesso della qualità di socio. La Regione, con il Comune di Aosta e l'Unità Sanitaria Locale della Valle d'Aosta, detiene la maggioranza della società. CENTRO SVILUPPO S.p.A. Costituita nel 1992- La società ha lo scopo di favorire e sviluppare, a vantaggio delle imprese operanti nel territorio regionale, i necessari e più opportuni interventi finanziari, amministrativi, di gestione e di coordinamento, nonché i processi di innovazione anche tecnologica. Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A. Tabella 5 – Quadro degli attori per la SI - Il livello di governo del comune di Aosta Comune Aosta Struttura Politica Struttura gestionale interna Assessore ai servizi informatici comunali Servizio sistemi informativi comunali Società/Agenzie ICT partecipate IN.VA S.p.A. Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A. 27 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 28 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 30 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati 6 Avanzamento e risultati salienti dei progetti più significativi 6.1 PROGETTI REGIONALI 6.1.1 SIGMATER La chiusura delle attività operative di progetto, inizialmente pianificate per fine 2005, si è sostanzialmente verificata a fine marzo 2006. La gran parte delle applicazioni è stata già testata in modo integrato ed è in corso di deployment su tutti i Centri servizio regionali. Tale attività di testing e di primo utilizzo da parte di utenti, seppure molto particolare, ha già fatto emergere l’opportunità di apportare manutenzioni evolutive ed implementazioni migliorative al software. In attesa di definire con precisione la struttura organizzativa per la gestione di SIGMA TER “dopo l’e-government”, ci si sta appoggiando in questa fase alla struttura organizzativa di progetto per la valutazione e gestione di queste evoluzioni. Dal punto di vista del reale utilizzo dei servizi finali, un prerequisito per la gran parte di questi è l’accesso ai dati catastali, problematica tuttora irrisolta che ha contribuito ai ritardi nell’avanzamento del progetto. La recente approvazione di un emendamento al nuovo decreto legislativo sul Codice della Pubblica Amministrazione digitale apre finalmente una prospettiva positiva che, una volta attuata, potrà schiudere il potenziale applicativo di SIGMA TER. In questo scenario, il 2006 segnerà la progressiva attivazione reale dei servizi su tutto il territorio degli enti partecipanti con impatti e benefici concretamente misurabili. Attività realizzate y Approvazione della variante progettuale proposta che oltre a confermare gli obiettivi del progetto, prevede l’inserimento di nuovi servizi, rivelatisi nel frattempo opportuni, ed una focalizzazione degli obiettivi di deployment e di utilizzo compatibili con le condizioni contestuali (in particolare la mancanza di un accordo sull’utilizzo dei dati catastali). y La sessione di monitoraggio svoltasi a inizio anno, di “completamento” rispetto a quella effettuata in primavera 2005, ha constatato il superamento della milestone. Modulo Base – Sono stati completati i test di integrazione presso il Centro servizi della Regione Liguria (utilizzato come sito di primo deployment e taratura) e sono state avviate le attività di validazione presso la Regione Valle d’Aosta. Modulo Plus – È stato rilasciato e testato il sistema, pur con qualche difficoltà nel portare realmente a termine un test end to end, in quanto il sistema da parte dell’Agenzia del Territorio è in via di completamento e prevede un processo di workflow per lo smistamento e l’approvazione delle proposte di variazione a livello di Strutture Provinciali. y y Data Base Territoriale Iintegrato - Le due parti, catastale e topografica del modello dati (e dei relativi Servizi Infrastrutturali e AGP) sviluppate in “parallelo” sono state integrate tra loro in un unico rilascio e testate con successo. Sistema di integrazione, Servizi infrastrutturali, AGP – È stato rilasciato e testato tutto quanto previsto dal piano di progetto, tranne qualche componente relativa alla gestione dei metadati. Alcune difficoltà riscontrate nell’integrazione col sistema di registrazione e 31 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta monitoraggio, benché superate nel funzionamento, lasciano aperto tuttora un rilevante problema di usabilità che si prevede di risolvere come “change request” evolutiva. y Formazione – Le attività legate all’erogazione della formazione saranno svolte successivamente alla conclusione formale del progetto. Si proseguono nel frattempo il test della piattaforma di e-learning e l’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione ed informazione nei confronti degli utenti. y Le attività di allestimento dei Centri servizi regionali si sono concluse per quanto riguarda le infrastrutture e l’organizzazione necessaria e sufficiente ad attivare i servizi “in modalità prototipale”. In questa fase, si è utilizzato il Centro della Regione Liguria come sito per il test di integrazione ed il fine tuning delle applicazioni. La Regione Valle d’Aosta sta procedendo alla validazione di tutto il sistema, mentre gli altri Centri servizio regionali lo stanno attivando, tenendo conto dell’apporto di eventuali modifiche segnalate. y Gli Enti locali hanno effettuato in questi mesi numerosi test, sia sulle proprie applicazioni stand alone, sia su quelle integrate coi servizi infrastrutturali a livello Regionale. Inoltre, limitatamente ai dati catastali disponibili, sono stati effettuati dei test di coerenza dei dati elaborati attraverso il sistema SIGMA TER rispetto a quelli catastali “originali” provenienti da fonti “tradizionali” (es. SISTER,…). Sviluppi futuri L’ultima tappa di sviluppo di SIGMA TER prevede la realizzazione delle attività di completamento di quanto definito dalla variante progettuale, quali: y y y y rilascio del Modulo Plus, lato Agenzia del Territorio, previsto entro fine aprile; rilascio ultimi Servizi infrastrutturali ed AGP per la gestione dei metadati; completamento delle attività di rilascio ed integrazione per alcuni Enti locali; deployment ed attivazione di tutti i Centri servizio regionali. Entro il mese di maggio, il rilascio di tutti i deliverable previsti dal piano di progetto dovrebbe essere completato. Nel frattempo, interventi evolutivi giudicati importanti per il successo del progetto potranno essere attivati, in base alle priorità definite ed ai budget disponibili. La definizione del piano di roll out costituirà successivamente una tappa fondamentale, una volta resi disponibili i dati catastali, come previsto dal nuovo decreto legislativo sul Codice della Pubblica Amministrazione digitale. L’Agenzia del Territorio dovrà emettere, entro il 30 giugno 2006, delle specifiche tecnico-economiche sulla base delle quali saranno disponibili, per via telematica, i dati catastali che potranno popolare i Database di tutti i comuni usatori e riusatori di SIGMATER, consentendo di attivare i servizi finali per un’efficace gestione della fiscalità locale. 6.1.2 INPA Il progetto prevede la predisposizione di un sistema di interscambio dei documenti protocollati in formato elettronico tra le regioni Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria. Il sistema si interfaccia con i vari sistemi di protocollo da un lato e con le caselle di posta certificata dall'altro e gestisce l'invio dei documenti elettronici. Stato Avanzamento Lavori Attualmente sono in fase avanzata i test finali sull'applicativo ed è prevista l'installazione della versione definitiva del prodotto presso i server dell'Amministrazione Regionale ospitati nel Data Center di INVA. Una volta completate le ultime verifiche, sarà avviato un periodo di "erogazione controllata" del servizio in modalità produttiva dove il sistema sarà utilizzato per 32 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati trasmettere delle comunicazioni effettive tra le regioni (utilizzando i rispettivi sistemi di protocollo). La fase di erogazione controllata dovrà essere completata entro il 31/12/2006 per poi avviare la gestione "ordinaria" del sistema. 6.1.3 “SESAMO la porta è aperta” “SESAMO la porta è aperta” è un progetto biennale che coinvolge le Regioni Piemonte (Coordinatore), Liguria e Valle d’Aosta nell’ambito della naturale collaborazione tra le regioni del nord-ovest sancita formalmente nel 2001. Il progetto, il cui costo comprensivo del cofinanziamento erogato dal CNIPA è di 2.004.710,00 euro, attua l’e-Democracy il cui obiettivo principale è coinvolgere direttamente i cittadini nelle attività di governo utilizzando al meglio le attuali tecnologie ed i cui principi ispiratori sono la TRASPARENZA per comunicare con il cittadino, la PARTECIPAZIONE per consultare il cittadino ed il COINVOLGIMENTO per ascoltare il cittadino. Obiettivi Gli obiettivi del progetto consistono nel razionalizzare e strutturare le forme di comunicazione tra le diverse istituzioni, oppure nel promuovere la partecipazione dei cittadini alle attività di governo, consentendo, ad esempio, all’utenza di seguire i lavori consiliari in tempo reale e conoscere atti e norme attraverso sistemi facilmente utilizzabili o, ancora, di coinvolgere i cittadini in un processo continuo di miglioramento della qualità dell’azione amministrativa attraverso strumenti per la raccolta di suggerimenti, indicazioni e valutazioni. Il progetto si pone, inoltre, l’obiettivo di sperimentare, attraverso l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, una modalità di partecipazione alle decisioni politiche da parte di campioni predeterminati di popolazione, contribuendo così al superamento del digital divide. Moduli e funzionalità previste Saranno previsti, pertanto, diversi sistemi: y gestione dei contenuti (Content Management System) suddiviso in due componenti: il front office rivolto ai cittadini ed il back office rivolto agli amministratori del sistema per la gestione e la pubblicazione dei contenuti; y web conference; y streaming audio/video. Le funzionalità di cui il progetto si vuole dotare si suddividono in diversi moduli il primo dei quali raggruppa strumenti di community che permettono al cittadino di partecipare alla definizione delle leggi e all’attuazione delle scelte amministrative in modalità proattiva, utilizzando servizi quali forum moderati, news e newsletter al fine di essere avvisati sulle nuove proposte o sugli appuntamenti istituzionali. Un altro modulo consiste in un sistema interattivo di informazione sull’iter degli atti consiliari, consentendo di instaurare un “dialogo” bidirezionale tra cittadino e Pubblica Amministrazione locale. In tale contesto il cittadino, previa iscrizione, riceverà via mail informazioni ed aggiornamenti sugli argomenti di interesse e potrà esprimere pareri ed opinioni che la PA potrà utilizzare per la composizione delle FAQ. Altre funzionalità che i diversi sistemi mettono a disposizione si possono riassumere in servizi di consultazione on-line: per diffondere il materiale in esame (testi degli atti in esame oppure prima “vulgata” dei testi in esame), per creare un ambiente di raccolta dei commenti degli enti consultati o che intendono apportare un contributo, o ancora per attivare sistemi di sondaggio 33 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta ed espressione di opinioni da parte dei cittadini; e servizi multimediali di partecipazione quali web conference e streaming audio/video delle sedute del Consiglio Regionale. Gli Enti coinvolti nel progetto si suddividono in due gruppi, il primo è quello degli Enti sviluppatori che provvedono alla predisposizione dei diversi strumenti descritti e che sono la Giunta ed il Consiglio delle Regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, le Province di Torino e Imperia ed i Comuni di Genova e Noli. Il secondo è quello degli Enti riusatori i quali usufruiranno dei sistemi approntati e sono le Province di Alessandria, Asti e Cuneo. Attività realizzate Lo stato dell’arte, per quanto riguarda il lavoro svolto dal Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, si è concretizzato nella predisposizione di un Sistema documentale che si compone di un archivio degli Atti (normativi, amministrativi, politici ecc.) prodotti dal Consiglio stesso o ad esso pervenuti dall’Amministrazione regionale o dai Consiglieri, e gestiti attraverso un iter che guida i diversi documenti nelle varie fasi di predisposizione e di esame fino alla loro presentazione in aula con la successiva gestione dell’esito (predisposizione di delibere, prese d’atto, ecc.). Inoltre, da dicembre del 2003, tra i servizi on-line multimediali per i cittadini è stata attivata la diretta del Consiglio regionale che, insieme alla pubblicazione dei documenti relativi ai punti iscritti all’ordine del giorno di ogni seduta, consente una completa visibilità e informazione dell’attività del Consiglio regionale. Gestione del progetto La struttura organizzativa del progetto “Sesamo la porta è aperta” è composta di un gruppo di pilotaggio corrispondente al livello strategico composto da un rappresentante di ogni regione, provincia, associazione ed enti che aderiscono al progetto, che ha il compito di definire le linee guida e le politiche di evoluzione, nonché da un team operativo interregionale che raggruppa il team operativo della Liguria, del Piemonte e della Valle d’Aosta composto da esperti di dominio, progettisti di interfaccia, usabilisti che si occupano del livello operativo e riportano al gruppo di pilotaggio i contributi utili alla redazione dei SAL. 6.1.4 MANDATO DI PAGAMENTO ELETTRONICO Il 1° giugno 2005 è stata attivata la procedura “Mandato informatico”, con l’eliminazione del mandato cartaceo e la trasmissione telematica dei dati alla Tesoreria regionale in tempo reale e quindi con un miglioramento della velocità nell’esecuzione dei pagamenti. La descrizione del progetto è illustrata nel IV capitolo. 6.1.5 RETE TRANSFRONTALIERA SULLA BANDA LARGA Il progetto “Rete Transfrontaliera sulla Banda Larga” si inserisce all’interno del programma denominato ALCOTRA (Alpi Latine / CooperazioneTransfrontaliera) che riguarda la cooperazione transfrontaliera (sezione A) lungo il confine Nord-Ovest tra Italia e Francia. Il suo ambito territoriale è costituito dalle zone ammissibili NUTS III situate sui due versanti della frontiera alpina tra Italia e Francia: y y 34 Regione Autonoma Valle d’Aosta, Province di Torino e di Cuneo (Regione Piemonte), Parte II - Avanzamento progettualità e risultati y y y Provincia di Imperia (Regione Liguria), Dipartimenti dell’Alta Savoia e della Savoia (Regione Rodano-Alpi), Dipartimenti delle Alte Alpi, delle Alpi di Alta Provenza e delle Alpi Marittime (Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Figura 6 – Zone interessate dal progetto ALCOTRA' Al fine di individuare i settori d'intervento e gli obiettivi specifici del programma è stato attivato un ampio processo di concertazione ed è stata effettuata un'analisi dell'area interessata al fine di definirne i punti di forza e di debolezza e le conseguenti opportunità e minacce. Questo approccio ha consentito di definire una strategia che si esprime attraverso quattro Assi/Obiettivi prioritari e dodici misure ad essi collegati. All’interno di questa classificazione, il progetto “Rete Transfrontaliera sulla Banda Larga” è inquadrato nella “Misura 2.2 – Accesso alla Società dell’Informazione “. Descrizione del progetto Al progetto “Rete Transfrontaliera sulla Banda Larga” partecipano le seguenti Regioni e Province: y y y y y y y La Regione Liguria La Provincia d’Imperia La Provincia di Savona La Regione Autonoma Valle d’Aosta La Regione Piemonte Il Consiglio Generale della Savoia L’Assemblea dei Paesi di Savoia 35 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Contesto di riferimento L’area transfrontaliera italo-francese è caratterizzata da un numero elevato di piccoli comuni rurali e montani che, nonostante le politiche nazionali per lo sviluppo della copertura ADSL, incontrano ancora delle difficoltà per connettersi alle reti a banda larga. La particolare morfologia dei luoghi, infatti, (altitudine, numerose valli, frammentazione dei nuclei urbani), la collocazione peculiare (isolamento e separazione dalle principali arterie telematiche, saturazione delle bande hertziane disponibili e l’esiguo valore numerico dell'utenza residenziale (pochi abitanti residenti) non permettono alle aree interne dei diversi territori di beneficiare di infrastrutture a banda larga realizzate dagli storici operatori di telecomunicazioni o dagli operatori alternativi, in forza dell'evidente antieconomicità degli investimenti necessari in relazione ad un così ristretto bacino d’utenza). Di conseguenza, il “digital divide”, tra zone costiere o metropolitane e territori rurali dell’entroterra e alpini, cresce progressivamente. La facilitazione della comunicazione attraverso nuovi sistemi tecnologici, oltre a favorire lo snellimento dei tempi di reazione delle amministrazioni, può assumere rilevante interesse per il superamento dell’isolamento economico, digitale e culturale delle aree rurali e montane. Il progetto “Rete Transfrontaliera sulla Banda Larga” riposa su un Programma d’azione in favore dell’aggiornamento attraverso la sperimentazione di tecnologie alternative all’ADSL tradizionale, e più specificamente, di tecnologie Wireless (Wi-Fi, Wimax, Hiperlan, Satellite…) o i PLC (PowerLine Communication) che presentano diversi vantaggi: y y rapidità della messa in opera; flessibilità e modularità (l'impianto può essere ampliato o modificato molto facilmente e a basso costo, la struttura può essere gestita senza adeguamenti strutturali quando ci sono variazioni del numero d’utilizzatori, per esempio, nei periodi di maggior afflusso turistico); y contenimento dei costi d’investimento due a cinque volte inferiori ai costi di “cablaggio” completo e ai costi di funzionamento; y rispetto dell'ambiente circostante e della salute (assenza dei lavori di scavo e posa in opera delle condotte che minimizza l'impatto ambientale); y Possibilità di mobilizzare attori privati. Di conseguenza, con il progetto “Rete transfrontaliera sulla Banda Larga” si è pensato di attivare un osservatorio all’interno del quale i partner potranno mettere a fattor comune le esperienze maturate a livello di singoli territori. L’osservatorio sarà organizzato su due livelli, uno tecnico e uno politico, e si riunirà più volte all’anno. L’organizzazione a “Rete” permetterà ad ogni partner di avere completa autonomia riguardo ai Progetti Pilota realizzati sui propri territori e di sviluppare le sperimentazioni tenendo conto delle caratteristiche e dei fabbisogni specifici di ogni zona. Il Progetto proposto tende a definire la base di questa Rete, ed inizialmente usufruirà del contributo di un primo lavoro di ricerca e d’analisi, effettuato dall’Associazione dei Paesi di Savoia in cooperazione con il Consiglio Generale delle Alpi Marittime, sulle sperimentazioni fatte sul territorio e, più globalmente, in Francia, nell’ambito delle tecnologie alternative. L’analisi sarà completata da uno studio durante il progetto, destinato a: y y 36 garantire il monitoraggio e lo studio delle sperimentazioni effettuate dai diversi partners nella zona transfrontaliera; confrontare le difficoltà incontrate e le soluzioni adottate; Parte II - Avanzamento progettualità e risultati y y y realizzare in tempo reale uno scambio di esperienze; centralizzare le informazioni relative ai progetti pilota transfrontalieri; costituire un Glossario (Memento) di pratiche e raccomandazioni nell’ambito delle tecnologie alternative. Il lavoro si fonda su una cooperazione significativa tra i partners che parteciperanno ai gruppi di lavoro e che sarà facilitata dall’utilizzo di uno spazio web in modo tale da permettere lo scambio e la condivisione dei dati e dei documenti di lavoro. Da un punto di vista economico, la disponibilità della banda larga e l’offerta di servizi avanzati permetteranno di migliorare la qualità della vita e di aumentare l’attrattività economica e turistica, contribuendo alla lotta contro lo spopolamento di queste aree. Obiettivi, risultati attesi e impatti previsti L’obiettivo di progetto è di fornire, ai partners istituzionali interessati, gli elementi tecnici per valutare le tecnologie più adatte a rendere disponibile la connettività alla banda larga e servizi avanzati, sia agli enti pubblici sia ai privati (utenti e imprese), in alcune zone dei territori interessati, tramite la realizzazione di una rete wireless o PLC. I partners del progetto intendono sfruttare, su alcuni territori, le opportunità offerte dalla disponibilità della banda larga e delle Nuove Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (NTIC), attraverso la creazione e/o lo sviluppo di servizi avanzati quali i servizi d’informazione al cittadino (e-Government), di teleformazione, di telemedicina (specialmente per le persone anziane), il digitale terrestre (t-Government) e la sorveglianza ambientale. Il progetto prevede il coinvolgimento e la partecipazione delle popolazioni locali che saranno informate e formate riguardo alle utilità delle NTIC e della banda larga. La creazione della Rete transfrontaliera per lo sviluppo della banda larga permetterà di: y y y y condividere le informazioni relative alle sperimentazioni realizzate sui territori transfrontalieri; mettere in rete i partners transfrontalieri; facilitare i confronti; moltiplicare gli scambi di esperienze relativi alle tecnologie alternative ma anche ai servizi avanzati sviluppati dai partners. Finanziamenti Il progetto presentato, della durata di tre anni, ha un costo totale di 1.864.919,00 euro e la Regione Autonoma Valle d’Aosta partecipa con 500.000,00 euro di cui 100.000,00 euro di autofinanziamento, 200.000,00 euro provenienti da Fondi europei FSER e 200.000,00 euro provenienti da cofinanziamenti Pubblici Nazionali. Il 21 giugno 2006 il progetto è stato approvato dal “Comitato di Programmazione”. 6.1.6 SISTEMA INFORMATICO PER LA GESTIONE DEI BENI CULTURALI Il Servizio catalogo e beni architettonici dell’Assessorato Istruzione e Cultura dell’Amministrazione regionale si avvale già dalla fine degli anni ’80 di un sistema informatico per gestire la catalogazione ed organizzare lo sviluppo del vasto patrimonio informativo di sua competenza. 37 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Oggetto di numerosi interventi migliorativi che ne hanno ampliato, negli anni successivi, le capacità e i campi di applicazione, il sistema è ora utilizzato per la catalogazione dei beni appartenenti alle categorie di seguito elencate: y Beni immobili Si tratta di tutti gli oggetti di interesse che occupano un’estensione fisica localizzabile sul territorio; l’archivio è costituito in massima parte da edifici di interesse storico ed architettonico, monumenti, porzioni di fabbricato di interesse documentale, ecc.. I beni schedati sono approssimativamente 2200. y Architettura rurale L’archivio contiene il censimento di alcuni villaggi rurali e comprende dati di circa 6.400 beni. y Beni mobili Si tratta di oggetti d'arte e arredi compresi in edifici monumentali, collezioni, chiese, ecc, caratterizzati dal fatto di avere una collocazione variabile nel tempo. L’archivio contiene approssimativamente 22.000 beni. y Struttura rete viaria Si tratta di circa 1000 schede, parzialmente georeferenziate, relative a reti di diverse categorie (strade, corsi d’acqua, reti tecnologiche, …) che interessano il territorio in quanto elementi di relazione e connessione tra contesti geograficamente e culturalmente distinti. y Archivio immagini fotografiche Contiene le informazioni sulle immagini fotografiche attualmente disponibili riferite a Beni Immobili e Beni Mobili, direttamente referenziabili a partire dalla scheda del bene rappresentato; per buona parte di esse è disponibile anche la rappresentazione digitalizzata, prevalentemente in bassa risoluzione. Attualmente l’archivio comprende la schedatura di circa 54.000 immagini. Il sistema attuale Il sistema informatico attualmente in uso è principalmente dedicato alla catalogazione dei beni e presenta quasi esclusivamente caratteristiche indirizzate a ricoprire questo aspetto funzionale; sono sviluppate, in particolare, le componenti applicative di seguito descritte: y y 38 Catalogazione. Questa tipologia applicativa, riservata agli operatori dei settori competenti, permette di consultare (con ridotte funzionalità di ricerca) e modificare (con inserimenti o variazioni) gli archivi di pertinenza di ciascun addetto. Per queste operazioni si utilizzano applicazioni monoutente, dedicate ciascuna ad un singolo archivio; il passaggio da un archivio all’altro richiede pertanto il cambio di applicazione e non è disponibile una funzionalità diretta per l’introduzione di riferimenti univoci tra archivi differenti. Consultazione. Questa componente, sempre dedicata agli operatori competenti, si avvale di un’applicazione Web-Intranet che permette di accedere (unicamente in lettura) a tutti i dati del catalogo simultaneamente, indipendentemente dall’archivio di origine; nonostante alcune caratteristiche di integrazione, sono disponibili funzionalità di visualizzazione e ricerca assai ridotte, che risultano perlopiù inadeguate alle esigenze degli utenti. Parte II - Avanzamento progettualità e risultati Il progetto del nuovo sistema I limiti precedentemente evidenziati, per lo strumento informatico di catalogazione finora utilizzato, hanno reso necessaria la totale riprogettazione del sistema; gli obiettivi di questa attività si collocano principalmente nelle seguenti aree: y unificazione degli archivi, per disporre di un’unica base dati uniforme e congruente per tutte le tipologie di bene; y unificazione delle applicazioni software, sia per consentire la contemporanea elaborazione di dati appartenenti a categorie diverse, sia per accorpare in una singola componente le funzionalità di catalogazione e di ricerca; y arricchimento delle prestazioni del sistema, con riferimento alle funzionalità di accesso ai dati (multitutenza, strumenti di ricerca più adeguati ed efficienti) ed alla tipologia degli utilizzatori (non solo gli addetti del servizio ma anche personale esterno e, in ultima analisi, consultatori non qualificati via Internet); y adeguamento del sistema alle specifiche della mediateca regionale (di cui dovrà essere considerato una componente integrante e qualificante), con particolare riferimento alla comunicazione e all’interscambio dei dati. I passi pianificati (e già parzialmente completati) per il conseguimento degli obiettivi esposti si possono sintetizzare come di seguito indicato: y y y Ridefinizione dello schema dei dati. Questo passo ha portato a ridefinire e formalizzare la struttura dei dati sulla base del sistema attuale e dei nuovi requisiti indicati dagli utenti; il risultato è pertanto uno schema di dati rinnovato, non totalmente dissimile da quello preesistente ma assai più aderente; alle esigenze attuali e, soprattutto, unificato per tutte le tipologie di beni; Progettazione dell’applicazione. L’attività ha come risultato la stesura del progetto dettagliato dell’applicazione, prodotto sulla base del nuovo schema dei dati; il sistema proposto, oltre a includere le funzionalità previste nelle componenti preesistenti, comprende anche i nuovi requisiti strutturali e funzionali già accennati: unificazione dei moduli applicativi, miglioramento degli strumenti di consultazione e di ricerca, ampliamento della tipologia di utenti destinatari, integrazione nel sistema della mediateca regionale; Sviluppo dell’applicazione. Questa componente progettuale, da realizzarsi a cura di un soggetto diverso rispetto a quello della parte precedente, consisterà nelle fasi di sviluppo, test ed entrata in servizio dell’applicazione in conformità ai principi ed ai criteri sopra enunciati. 6.1.7 PARTOUT “PARTOUT – servizi in rete Valle d’Aosta” è un’iniziativa congiunta tra la Regione Autonoma V.d.A., il Consiglio Regionale, il Celva (Consorzio Enti Locali Valle d’Aosta), il Comune di Aosta, l’Azienda Unità Sanitaria Locale, l’Università della Valle d’Aosta e la Camera valdostana delle Imprese e delle Professioni per promuovere e gestire con una visione d’insieme le tematiche dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione della Valle d’Aosta. L’obiettivo dell’iniziativa è la messa a disposizione dell’insieme delle strutture organizzative, delle infrastrutture tecnologiche e delle regole tecniche per lo sviluppo e la condivisione del patrimonio informativo della pubblica amministrazione regionale. Il contesto attuativo prevede di portare in rete la Pubblica Amministrazione valdostana sulla base di riferimenti e “Standard” nazionali. Agli enti sarà possibile interoperare ed avviare 39 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta progetti di cooperazione applicativa, disporre di informazioni e servizi applicativi e tecnologici, condividere banche dati e disporre di un centro servizi a supporto dell’utente. Partout non è soltanto un’infrastruttura telematica di interconnessione fra gli enti che operano sul territorio della Valle d'Aosta, ma anche e soprattutto servizi in rete. Servizi di base e avanzati per consentire alla pubblica amministrazione di operare ed interagire con modalità innovative e di essere più vicina ai propri cittadini. Attività realizzate Con la pubblicazione del portale www.partout.it si è entrati operativamente nel progetto Partout e si è avviata la fase di erogazione dei servizi a tutta la pubblica amministrazione regionale come previsto dall' "Accordo regionale in materia di innovazione e sviluppo delle tecnologie informatiche e telematiche nella Regione Valle d'Aosta". Il portale si articola in una sezione pubblica, accessibile a tutti, e una sezione riservata ai soli enti aderenti che sarà attivata in un secondo momento. Le connessioni dei comuni sono in corso di realizzazione ed il progetto prevede il suo completamento entro la fine di dicembre. Il governo e lo sviluppo dell’iniziativa Partout è affidato al Gruppo Guida, che si avvale di un Nucleo Tecnico per la validazione delle proposte, mentre la parte attuativa del progetto è affidata ad INVA S.p.A.. Figura 7 – Home page del portale Partout 40 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati 6.1.8 Strategia regionale su riuso e promozione dei servizi Per promuovere la diffusione dei servizi di e-government a cittadini ed imprese, la seconda fase di attuazione dell'e-government prevede una linea di azione avente l'obiettivo di trasferire e riutilizzare le soluzioni sviluppate nell'ambito dei progetti co-finanziati nella prima fase. Per favorire tale processo è stato pubblicato un Avviso (GU 27 ottobre 2004, n. 253) con il quale si è richiesto alle amministrazioni cofinanziate nella prima fase di offrire a riuso, in favore delle altre amministrazioni, le soluzioni sviluppate nell'ambito dei propri progetti. In risposta a tale avviso sono pervenute al Cnipa 264 soluzioni da parte dei coordinatori di 84 progetti. L'insieme delle soluzioni offerte costituisce il Catalogo delle soluzioni di egovernment che è disponibile in rete sul sito del Cnipa (www.cnipa.gov.it/catalogoriuso). Il Cnipa ha approvato un secondo Avviso (pubblicato nella GU dell'11 marzo 2006, n. 59), con il quale viene richiesto a regioni ed enti locali di proporre progetti di trasferimento e riuso delle soluzioni disponibili sul Catalogo. I progetti presentati al Cnipa saranno soggetti a valutazione ed eventuale cofinanziamento per un importo complessivo di 60 milioni di euro. L’interesse manifestato dalla Regione Valle d’Aosta ha portato alla concreta partecipazione al progetto di riuso del Sistema Informativo del Lavoro della Regione Emilia Romagna (SILER) e al progetto di riuso applicativo ed organizzativo dei servizi sviluppati nell’ambito del Progetto People. La partecipazione ai progetti, ancora in fase di definizione, vede impegnati l’Agenzia Regionale del Lavoro, il Dipartimento Sistemi Informativi e il Comune di Aosta. 6.2 SALUTE 6.2.1 Collegamento telematico dei MMG e dei PLS Nel corso dell’anno 2006, si è concluso il sistema di collegamento telematico dei medici di medicina generale (MMG) ed i pediatri di libera scelta (PLS) con le strutture ospedaliere e territoriali regionali, avviato nella seconda metà dell’anno 2003. Il progetto è scaturito da un’iniziativa della Direzione risorse, competente in materia di sistemi informativi, del Dipartimento sanità, salute e politiche sociali, in accordo con il Servizio sviluppo applicativi del Dipartimento sistema informativo della Regione Autonoma Valle d’Aosta, relativamente alla realizzazione del sistema informativo per il collegamento dei medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta nell’ambito dei progetti informatici approvati con deliberazione della Giunta regionale del 9 novembre 2002 n. 4747 e successive modifiche, per un investimento complessivo di circa 370.000,00 euro, pari a circa 3.000,00 euro per medico di base interessato. Il progetto si inserisce compiutamente tra le attività previste nell’ambito delle linee guida contenute nel piano di progetto per lo sviluppo della “Società dell’Informazione”, approvato con deliberazione della Giunta regionale del 27/01/2001 e nel piano triennale 2004-2006 per lo sviluppo del sistema informativo regionale approvato con deliberazione della Giunta regionale del 9 aprile 2004 n. 1034, i contenuti specifici dei piani operativi del periodo 20022005. Gli obiettivi prefissi e raggiunti con la conclusione del progetto di cui trattasi sono i seguenti: y y favorire l’integrazione tra le strutture pubbliche interessate come l’Amministrazione regionale, l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta e gli enti locali della Valle d’Aosta; garantire l’accesso diretto da parte degli operatori sanitari alle informazioni cliniche essenziali, agevolando l’inquadramento diagnostico e terapeutico degli assistiti; 41 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta y consentire l’accesso da parte dei cittadini a taluni servizi telematici per l’espletamento delle procedure burocratiche previste dalla normativa vigente in materia. Pur essendo l’adesione al progetto su base volontaria, il sistema di collegamento ha raggiunto la quasi totalità dei medici interessati, offrendo loro l’opportunità di adempiere compiutamente gli obblighi discendenti dal recente accordo contrattuale che ne disciplina il rapporto di lavoro. Il sistema telematico consente a circa il 95 per cento dei MMG ed al 100 per cento dei PLS di disporre in tempo reale di informazioni di carattere anagrafico e sanitario dei propri assistiti. I dati oggi disponibili afferiscono all’anagrafe degli assistiti, alle schede di dimissione ospedaliera, alle informazioni dei referti diagnostici di laboratorio e di radiologia, nonché ai dati derivanti dalle attività vaccinali. Il sistema telematico consente altresì il collegamento con il sistema informativo delle malattie infettive (SIMI) in uso presso l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta e di altre aziende sanitarie extra-regionali. Il sistema di collegamento verte sull’applicativo Millewin® sviluppato e distribuito da Millenium S.r.l.. L’applicativo consente la gestione, su base informatica, delle cartelle cliniche degli assistiti del Servizio sanitario regionale (SSR) sulla base delle eventuali patologie che li affliggono (c.d. rappresentazione per problemi). L’applicativo è alimentato dal medico mediante le informazioni rilevanti dei relativi quadri nosologici, le terapie farmaceutiche e le prestazioni ambulatoriali dai medesimi prescritti e dai sistemi informativi aziendali mediante le informazioni contenute nell’anagrafe degli assistiti e negli archivi delle funzioni ospedaliere, ambulatoriali e di laboratorio interessate. L’applicativo è stato inoltre arricchito, su richiesta dei medici, di numerose funzioni che agevolano l’attività di certificazione sanitaria e delle schede di valutazione dell’evoluzione in età pediatrica, replicando i c.d. “libretti della salute”, sviluppati a livello regionale in accordo con i PLS. L’applicativo consente pertanto di disporre, in forma associata, di numerose informazioni utili ai fini dell’osservazione epidemiologica sia clinica sia orientata alla programmazione sanitaria regionale. Oltre alla fornitura dell’applicativo di cui trattasi, il progetto ha compreso sia l’attivazione delle linee telematiche per lo scambio delle informazioni sia l’attività di formazione dei medici sia la manutenzione hardware e software necessaria ai fini dell’ottimale utilizzo dell’applicativo stesso. In termini di sviluppi futuri, è prevista, entro l’anno 2007, l’estensione del sistema su base verticale, con particolare riferimento allo scambio documentale tra i professionisti medici (si pensi alla documentazione a sostegno dei processi di integrazione tra ospedale e territorio) ed al sistema di prenotazione diretta delle prestazioni ambulatoriali o dei ricoveri non urgenti. Si prevedono altresì interventi di sostegno all’introduzione dell’utilizzo della firma digitale per gli operatori del Servizio Sanitario Regionale e dei Servizi Sociali Regionali. 6.2.2 Il data warehouse socio-sanitario regionale Un data warehouse sanitario è un importante traguardo, per la Sanità regionale. Tanto più quando la regione è a statuto speciale, è di piccole dimensioni, ed ha un territorio esclusivamente montano, anche di frontiera, complesso ed articolato da gestire. Fruire di informazioni, aggiornate con cadenza anche mensile, relative alle interazioni dei cittadini con le strutture pubbliche sanitarie consente agli uffici regionali ed aziendali preposti 42 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati di analizzare la tipologia delle prestazioni sanitarie erogate, effettuare analisi e previsioni in termini non solo di spesa, ma anche di appropriatezza e di efficacia. Il data warehouse, che oggi la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha sviluppato grazie alla collaborazione del Dipartimento sistema informativo, affianca le basi dati provenienti da tutti i flussi informativi: l’anagrafe degli assistiti del Servizio sanitario regionale, le schede di dimissione ospedaliera, i dati della mobilità sanitaria interregionale, i parti ed il registro della mortalità. Il data warehouse correla, in forma anonima, la storia sanitaria del cittadino, coniugando, in modo univoco e logico, informazioni sanitarie provenienti da flussi gestionali diversi. A ogni cittadino è associato un codice univoco, che rende anonima l’informazione, cui ricondurre le prestazioni rese nelle strutture sanitarie regionali, dal parto e al ricovero ed, in futuro, alla prestazione ambulatoriale o farmaceutica. Lo scopo ultimo di questo progetto di data warehouse è quello di favorire e di migliorare la capacità di effettuare compiutamente le scelte di programmazione socio-sanitaria e di verificarne, non solo il grado di attuazione, ma anche l’efficienza e l’efficacia nella prospettiva di ulteriori scelte future. 6.2.3 Il data warehouse del personale del Servizio sanitario regionale Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema di Human Capital Intelligence che sia in grado di assolvere al debito informativo previsto dalle deliberazioni della Giunta regionale in data 17 Novembre 2003 n. 4258 e del 15 Aprile 2002 n. 1321, e più in generale di coprire i seguenti adempimenti non solo di tipo normativo: y y y y y y impartire apposite direttive all’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta, affinché venga mantenuto aggiornato il ruolo del personale del Servizio Sanitario Regionale, per disporre di un adeguato strumento informativo, anche ai fini dell’effettuazione dei sorteggi dei componenti delle commissioni concorsuali, previsti dalle normative vigenti; stabilire che presso la Direzione Salute dell’Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali venga mantenuto ed aggiornato il ruolo del Personale del Servizio Sanitario Regionale e che la stessa Direzione abbia un compito meramente ricognitivo dei dati trasmessi all’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta; pubblicare annualmente i ruoli nominativi sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta al fine di disporre di un adeguato livello di diffusione dei dati; stabilire le modalità necessarie al fine di poter procedere alla pubblicazione annuale dei ruoli nominativi regionali del personale dipendente dell’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta; stabilire che l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta provveda a trasmettere, anche su supporto informatico, alla Direzione Salute dell’Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali, entro il 30 aprile di ogni anno, gli elenchi nominativi del personale dipendente riferiti alla situazione esistente alla data del 31 dicembre dell’anno precedente; stabilire che dovranno essere forniti elenchi in ordine alfabetico di tutto il personale, anche al fine di facilitare la ricerca nei restanti elenchi che, sempre in ordine alfabetico, saranno suddivisi per profilo professionale e per strutture di appartenenza, con indicati in quest’ultimo caso per ciascun dipendente, il cognome e il nome, la data di nascita, la data di assunzione nel Servizio Sanitario Regionale, la data di decorrenza della nomina nel ruolo di appartenenza, la data di conseguimento della posizione funzionale rivestita, la collocazione funzionale all’interno della struttura e l’indicazione se trattasi di rapporto a tempo pieno o a tempo parziale; 43 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta y y y y y y y y y y y 44 stabilire che dovranno essere indicate, sempre ai fini della loro pubblicazione, situazioni particolari quali, ad esempio, il comando o distacco presso altre Amministrazioni, rilevate al 31 dicembre di ciascun anno; portare a conoscenza del personale dipendente, entro il 31 gennaio di ciascun anno, gli elenchi nominativi mediante adeguate forme di pubblicazione; provvedere, sulla base degli elenchi nominativi trasmessi dall’Azienda USL della Valle d’Aosta, alla pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta, dei ruoli nominativi entro il 30 giugno di ciascun anno, riferiti alla situazione esistente alla data del 31 dicembre dell’anno precedente; provvedere a trasmettere all’Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali, con cadenza annuale, dati e informazioni relative all'Educazione Medica Continua (ECM) nella seguente modalità: o elenco degli eventi formativi organizzati dall’Azienda in qualità di provider, dei crediti ECM attribuiti, del numero dei partecipanti, delle ore di formazione effettuate nonché dei costi sostenuti; o elenco degli eventi formativi, organizzati da provider diversi e dall’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta, corredati dai crediti ECM attribuiti, dal numero dei partecipanti, dai costi sostenuti e dalle ore di formazione svolte dal personale; o elenco dei soggetti paganti che hanno partecipato ad eventi formativi organizzati dall’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta in qualità di provider, con l’indicazione degli eventi formativi e dei crediti attribuiti. monitorare le dotazioni effettive del personale, in carico sia alle Strutture Sanitarie pubbliche che private accreditate, relativamente ai diversi rapporti di lavoro e categorie contrattuali; monitorare le scelte aziendali in merito alle dotazioni di personale, al fine di verificare che le scelte sui fabbisogni di personale siano state fatte secondo un principio di programmazione delle risorse in relazione alle attività programmate, alle risorse economiche disponibili e in accordo con le politiche di personale che si intende promuovere; consentire la valutazione dei livelli di efficienza di personale, coerentemente con quanto già avviato negli anni passati (Rilevazione dei Carichi di Lavoro), dotandosi di strumenti in grado di effettuare una valutazione dei livelli di efficienza di personale delle strutture pubbliche e private; monitorare il costo del personale, anche in funzione ed a supporto della contrattazione di budget; supportare il processo di verifica dei requisiti di Accreditamento relativamente al personale, avviando dei flussi informativi che facilitino e garantiscano la correttezza delle autocertificazioni effettuate dai soggetti valutati; determinare i fabbisogni formativi di personale, assolvendo correttamente il compito affidato dagli Enti Centrali (Ministeri, …); soddisfare i debiti informativi istituzionali, avviando un sistema di raccolta delle informazioni continuo, omogeneo e semplificato, in grado di soddisfare adeguatamente i debiti informativi istituzionali (Conto Annuale, Ruolo Nominativo). Parte II - Avanzamento progettualità e risultati 6.2.4 La formazione continua del personale sanitario (sistema ECM) Formazione e aggiornamento in medicina sono ormai norma e prassi consolidate, ma si tratta pur sempre di processi che devono essere pianificati, organizzati, e in secondo luogo controllati e migliorati. La Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta, utilizzano uno strumento di Human Capital Management, su piattaforma SAS, per lo svolgimento di questi delicati processi decisionali. La soluzione sviluppata permette, tra le altre funzionalità, di monitorare l’aggiornamento dei dipendenti del Servizio sanitario regionale e, soprattutto, il grado di soddisfazione. Il data warehouse consente il monitoraggio continuo del numero di crediti maturati per singolo dipendente, personalizzando la posizione di ciascuno di essi in relazione al proprio stato giuridico ed amministrativo (maternità, part-time, permesso). Due, in sintesi, i grandi benefici portati dalla soluzione: y y programmare e monitorare l’attività di formazione e di aggiornamento; correlare l’obbligo formativo allo stato amministrativo ed economico del singolo dipendente. 6.3 PROGETTI COMUNALI 6.3.1 Servizi Demografici in rete Il comune di Aosta, con la partecipazione al progetto di e-government denominato People, ha individuato ed esteso i servizi demografici già previsti all’interno del progetto di emissione della Carta d’Identità Elettronica (CIE). I servizi fruibili dal cittadino possono essere riassunti in: y y y y y y y visure sui dati anagrafici e di stato civile: le visure permettono di visualizzare i dati di residenza, nascita, matrimonio, decesso, permesso di soggiorno e le visure storiche di residenza e famiglia; autocertificazioni anagrafiche e di stato civile assistite: permette al cittadino di ottenere dei moduli precompilati con i propri dati, presenti nell’anagrafe e stato civile, per sé o per i propri familiari, suddivisi per categorie, al fine di agevolarlo nella redazione delle autocertificazioni; cambio di indirizzo: permette di effettuare il cambio di indirizzo all’interno del Comune, per sé e per i propri familiari, senza doversi recare allo sportello dell’anagrafe, con la possibilità di verificare lo stato di avanzamento della pratica; immigrazione: permette al cittadino proveniente da un altro Comune di iniziare la pratica di immigrazione nel comune di Aosta e conseguente cancellazione dal Comune di provenienza, come avviene cartaceamente con la pratica di APR4; visualizzazione della posizione elettorale: permette al cittadino di avere la posizione elettorale per sé e per i suoi familiari; inserimento nell’albo dei Presidenti di Seggio e nell’albo degli scrutatori: permette al cittadino di fare la richiesta di inserimento nell’albo corrispondente; cancellazione dagli Albi Elettorali: permette al cittadino di effettuare la richiesta per la cancellazione dagli Albi Elettorali. 45 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Con i servizi demografici, si attuerà il modello di autenticazione previsto da People, che prevede le seguenti modalità di accesso: y Utenti non muniti di CIE (ad es. per chi vuole fare una pratica di immigrazione e proviene da un Comune senza CIE): accesso tramite l’inserimento del codice utente, della password e del PIN; y Utenti muniti CIE: la procedura di autenticazione avviene mediante l’utilizzo della CIE secondo quanto previsto dal Codice delle amministrazioni digitali. In entrambi i casi, il cittadino dovrà essere dotato di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), che rappresenta il suo domicilio virtuale, dove potrà ricevere in via telematica le comunicazioni elettroniche dal Comune. Il progetto prevede una fase sperimentale in cui si fornirà la PEC ad un campione di 1.000 cittadini. 6.3.2 Nuovo sito Internet Il nuovo sito Internet del Comune di Aosta è stato sviluppato con l’obiettivo di disporre di un unico portale in grado di soddisfare le esigenze informative e di servizio sia per il cittadino (Internet) sia per il personale interno (Intranet). La soluzione proposta risponde alle seguenti esigenze: y y y y facilitare l’accesso e la navigazione ai soggetti disabili (accessibilità); fruibilità dei servizi attraverso diversi canali di erogazione (computer, palmari, cellulari,..); disporre di un motore di ricerca, indicizzato sui contenuti informativi del portale; avere un sistema di gestione dei contenuti integrato che permetta, ai vari uffici preposti, di pubblicare le informazioni in modo dinamico ed efficiente. Il sito presenta una struttura intuitiva e facilmente memorizzabile i cui contenuti principali sono agevolmente reperibili. Esso rappresenta un accesso istituzionale verso la Pubblica Amministrazione in cui sono adottati tutti gli standard tipici previsti per garantire un alto livello qualitativo. All’interno del sito l’offerta informativa è articolata in sezioni (News, Focus, Città, Comune, Cultura, ecc.), in ognuna delle quali sarà possibile un’ulteriore suddivisione per aree tematiche il cui aggiornamento avverrà anche con il contributo degli utenti finali. 6.3.3 Centrale Operativa dei vigili urbani La Centrale Operativa della Polizia Municipale, rappresenta un punto di eccellenza dell’amministrazione locale, infatti, dopo un anno della sua entrata in funzione (aprile 2005), rimane ancora una delle poche sul territorio nazionale e rappresenta un modello da seguire per molti comandi di Polizia Municipale. La centrale operativa è il prodotto di un’amministrazione, che vuole essere presente sul territorio, che si vuole dotare di strumenti all’avanguardia, che evolvono nel tempo secondo le necessità e permettono di intervenire sul territorio con tempestività, efficienza ed efficacia. La Centrale Operativa permette di registrare le telefonate all’operatore per riascoltarle in caso di necessità e di inserire gli eventi su un sistema informativo, che permette la rintracciabilità delle chiamate e dell’analisi a posteriori, per un migliore controllo del territorio. Con il tempo si potrà attuare l’integrazione con le auto della Polizia Municipale per sapere costantemente la posizione del veicolo trasmettere/ricevere informazioni con il veicolo, dalla semplice attivazione di una chiamata con le informazioni collegate, alla ricerca di una targa per verificare se risulta rubata. 46 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati 7 I Accordo Integrativo Societa’ dell’Informazione APQ Con il I Accordo Integrativo dell’APQ, in fase istruttoria presso il Cnipa, la Regione Autonoma Valle d’Aosta si propone di estendere il raggio d’azione del programma previsto nell’ambito del precedente Accordo. L’Integrativo prevede 2 interventi (vedi tabella 6), tutti a regia regionale. Tabella 6 - Fonti di Finanziamento I INTEGRATIVO APQ PER LA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE Costo intervento (€) Fonti di finanziamento RUPAR BROADBAND WIRELESS 3.960.000,00 Stato – Regione Valle d’Aosta SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE (SUAP) 2.182.858,00 Stato – Regione Valle d’Aosta Titolo interventi TOTALE 6.142.858,00 Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A. 7.1 RUPAR BROADBAND WIRELESS L’Intervento previsto si colloca all’interno di una strategia che vede l’Amministrazione regionale lavorare con proprie risorse e in sinergia con gli operatori per infrastrutturare zone laddove è assente qualsivoglia offerta di connettività a banda larga. Tale infrastruttura verrà utilizzata in parte per potenziare il progetto RUPAR, rendendo possibile l’implementazione di un ancor maggiore numero di servizi applicativi on line, dall’altro per mettere a disposizione degli operatori delle portanti a costo molto ridotto in modo che essi possano veicolare la propria offerta commerciale senza essere frenati dai costi di investimento necessari per portare la banda larga alla popolazione. L’attuale tecnologia wireless rende possibile, da parte della Regione, infrastrutturare il territorio con investimenti sostenibili, con un buon tempo di ritorno dell’investimento, e con una flessibilità e scalabilità tale da rendere possibile l’utilizzo di tale infrastruttura anche da parte del settore privato. In questo senso dovrà essere predisposta una dorsale in grado di veicolare connettività lungo tutta la regione in modo da raggiungere tutti i comuni e un sistema di distribuzione capillare all’interno del comune in grado di raggiungere la maggior parte degli edifici contenuti nel suo territorio; tale dorsale dovrà utilizzare anche dei tratti in fibra per superare alcuni limiti prestazionali delle tecnologie wireless in alcune situazioni presenti sul territorio. La soluzione identificata prevede dunque di utilizzare una combinazione delle tecnologie della fibra ottica e wireless per veicolare connettività lungo le vallate laterali. Dovrà essere prolungato lungo tutta la vallata centrale il backbone in fibra ottica, che in questo momento si ferma ad Aosta, e dovrà essere spillata da esso della banda in corrispondenza di alcuni punti chiave presenti sul territorio. 47 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 8 - Mappa situazione attuale copertura rete A partire da tali punti la connettività sarà veicolata con tecnologie wireless punto a punto fino all’ultimo nucleo abitato della vallata. La connettività sul territorio comunale sarà fornita tramite tecnologie wireless con copertura a bolla. Sarà altresì analizzata ed approfondita la possibilità di utilizzare in tempi successivi alcuni cavidotti presenti lungo le vallate di Rhêmes e di Valpelline per posare della fibra ottica in alternativa al wireless. Un’operazione di questo tipo consentirebbe di aprire vie di comunicazione telematiche verso la Svizzera ed il Piemonte utilizzando il canale wireless come backup della fibra ottica. 48 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati Figura 9 - Mappa Collegamento Fibra Le soluzioni individuate si differenziano secondo l’area geografica di riferimento e, in parte, del tipo di utenza di riferimento. Nell’area urbana di Aosta e nelle zone raggiunte dal servizio DSL non saranno eseguiti interventi infrastrutturali e sarà rafforzata la connettività in fibra nel solo contesto RUPAR. Saranno altresì intraprese alcune azioni per l’incremento della connettività legata al mondo produttivo laddove essa risulti inadeguata allo sviluppo economico del tessuto produttivo; in tal caso le tecnologie di riferimento saranno nuovamente quella ottica e quella wireless in WIFI; le zone oggetto di intervento saranno indicativamente quelle di insediamento industriale geograficamente adiacenti alle Pépinières d’Entreprises. Per soddisfare l’aumento di banda richiesta dall’evoluzione della RUPAR sui comuni e infrastrutturare il territorio per incentivare un’offerta commerciale verso i privati cittadini, verrà utilizzata una tecnologia wireless di tipo Hiperlan. Per soddisfare la richiesta di banda in zone particolarmente inaccessibili (rifugi, alberghi di montagna, agriturismi) e diversamente non raggiungibili verrà utilizzata in alcuni casi la tecnologia satellitare. L’infrastruttura sarà progettata per essere ampiamente scalabile in termini di crescita di banda tramite aggregazione di più canali trasmissivi e compatibile a livello di apparati con la nascente tecnologia WIMAX, già in sperimentazione sul territorio della regione. La connettività sarà garantita dalla fibra posata in occasione del programma Vinces che collega i nodi di Aosta e Pont-Saint-Martin al nodo TOPIX di Torino. In effetti, i due nodi regionali costituiranno i cardini dell’infrastruttura della nuova rete regionale. Saranno altresì salvaguardati tutti gli 49 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta investimenti della Rupar I, in quanto l’attuale infrastruttura è stata progettata per essere compatibile con tale tipo di evoluzione. La principale missione progettuale della RUPAR BROADBAND WIRELESS è quella di creare delle portanti per la trasmissione dei dati in modo da fornire connettività secondo le direttrici indicate in figura. Figura 10 - Sviluppo delle dorsali da realizzare Lo schema tipo utilizzato sarà quindi quello di una dorsale centrale ottica che alimenta delle dorsali radio lungo le vallate laterali. Le dorsali wireless saranno realizzate posizionando apparati radiotrasmessivi presso i tralicci posti sui siti evidenziati in figura 12, i quali rimbalzeranno il segnale fino al fondo della vallata. A partire dal traliccio più vicino al comune saranno posizionati altri apparati atti ad illuminare il territorio comunale. Infrastrutture e siti esistenti Le linee guida ispiratrici di questo progetto prevedono il massimo riuso delle risorse esistenti; in particolare sono ad oggi disponibili una dorsale in fibra ottica che segue il percorso di fondovalle fino al capoluogo e una serie di siti autorizzati per le trasmissioni in radiofrequenza di proprietà regionale, RAI e delle comunità montane. Sono altresì presenti altri siti di secondaria importanza non considerati utili al progetto. Alcuni di questi siti non presentano le caratteristiche tecniche necessarie per l’installazione degli apparati (riparo per gli apparati, alimentazione elettrica, alimentazione di backup ecc.) e 50 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati dovranno essere adeguati. Tale azione verrà condotta nell’ambito del progetto “Vallée d’Aoste All Digital” essendo la maggior parte dei siti in comune, ottenendo così una sinergia degli investimenti. Progetto del backbone centrale Una volta analizzato il requisito di richiesta di banda sulle vallate laterali occorre definire un backbone sulla vallata centrale in grado di garantire la necessaria portata. Per quanto concerne la media e bassa valle l’attuale backbone su fibra ottica è in grado di garantire ogni presente e futura richiesta. Per quanto concerne l’alta valle la richiesta di banda è tale da sconsigliare l’utilizzo di una portante wireless. La soluzione individuata è quella di utilizzare i cavidotti esistenti sul tratto autostradale Aosta-Courmayer per prolungare l’attuale backbone fino al tunnel del Monte Bianco. Tale scelta consente in prospettiva di creare ulteriori collegamenti a livello nazionale verso i MIX europei. Lungo questa dorsale verrà spillata connettività verso le vallate centrali; chiaramente sarà attivato un contratto di connettività verso il nodo Topix di Torino tale da garantire la necessaria banda internet per il fabbisogno individuato. Lungo questo backbone, di norma in corrispondenza dei caselli autostradali, verranno create delle interruzioni della fibra per poter consentire di spillare banda a servitù delle vallate laterali; questa azione comporta la realizzazione di piccoli locali per ospitare gli apparati di rete e radiotrasmissivi idonei alla veicolazione della connettività. Tali interruzioni sono già operative presso le due Pépinières. Progetto delle dorsali sulle vallate laterali I requisiti di progetto sono quelli di portare connettività a larga banda, superiore a quella fornita attualmente con il progetto RUPAR, con un’infrastruttura in grado di poter porre le premesse ad una futura offerta commerciale verso il mondo privato. Risulta evidente che la progettazione deve considerare di avere come prodotto finale due canali, sufficientemente dimensionati e scalabili per future espansioni, una destinata alla galassia pubblica, l’altra a quella privata. Considerando la dimensione media dei comuni di montagna valdostani i requisiti di progetto prevedono di garantire inizialmente una connettività di circa 5 Mb per quanto concerne la galassia pubblica e 5 Mb per quanto concerne il mondo privato. La disponibilità di banda potrà essere di seguito aumentata mediante l’incremento del numero di apparati trasmissivi sulle dorsali. La tecnologia individuata è quella wireless Hiperlan standard ETSI che lavora sulla banda dei 5 Ghz ed offre una banda complessiva netta di 20 Mbps per apparato. Sono aggregabili fino ad otto apparati trasmessivi per una larghezza di banda effettiva superiore ai 100 Mbps. La disponibilità di banda descritta è ottenibile lungo tratte di 5 – 6 Km in linea d’aria; tale tratta è in effetti compatibile con il salto medio tra i siti, in alcune situazioni, limitate per numero, si raggiunge la distanza di 10 – 15 Km; in tal caso la banda disponibile per apparato scende a circa 10 – 5 Mbps rispettivamente. Tale standard prevede unicamente connessioni punto a punto con possibilità di rimbalzo di segnale e pone come requisito la visibilità ottica tra i siti (LOS) è anche possibile utilizzare configurazioni in cui la visibilità ottica è parzialmente compromessa (NLOS). 51 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 11- Tecnologia Hiperlan - configurazioni possibili La tecnologia Hiperlan, rispetto all’alternativa WIMAX, presenta lo svantaggio sopra descritto della visibilità ottica e di una larghezza di banda inferiore, per contro è una tecnologia ampiamente testata ed affidabile anche in ambiente alpino e utilizza una frequenza non soggetta a concessione. Lo schema seguente illustra come sarà configurato il primo salto, essendo i successivi simili: Figura 12 - Configurazione del primo tratto di connessione 52 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati Nello schema la banda va intesa come condivisa per tutta la vallata e indipendente per i due canali pubblico e privato. A partire dal traliccio il territorio comunale sarà raggiunto e coperto con modalità differenziate (canale pubblico/canale privato) dalla connettività wireless. Esistono, in effetti, alcune zone critiche all’interno del territorio regionale in termini di affollamento di apparati o di richiesta potenziale di banda superiore a quella offerta. In questo senso per ridurre il possibile congestionamento di queste zone saranno utilizzati in futuro alcuni cavidotti esistenti per posare della fibra come canale primario rispetto alla dorsale wireless. La scelta dei percorsi deriva essenzialmente dal fatto che, essendo in presenza di cavidotti vuoti, la spesa per posare la fibra risulta estremamente ridotta in quanto non viene ad incidere il costo dello scavo. La possibilità di raggiungere con la fibra il tunnel del Gran San Bernardo permette di aprire ulteriori scenari di collegamento verso i MIX europei. Connessione sull’ultimo miglio PA all’interno dello stesso territorio comunale La connessione dall’ultimo traliccio all’edificio del comune sarà realizzata sempre con tecnologia Hiperlan punto a punto; le distanze in gioco sono sempre tali da garantire un valore di riferimento superiore ai 10Mbps. Come già detto in precedenza viene assegnata a ciascun comune delle vallate laterali una banda convenzionale di 5 Mbps; la banda effettiva dipenderà dal carico complessivo sulla portante e non potrà mai superare il valore limite dettato dall’apparato trasmissivo che gestisce l’ultimo miglio. Lo schema seguente illustra la configurazione tipo. Figura 13 - Schema configurazione tipo ultimo miglio La diffusione verso le altri sedi, quali la scuola, la biblioteca ecc., verrà realizzata utilizzando una connessione WIFI in configurazione punto – multipunto, verranno utilizzati apparati conformi allo standard 802.11.g secondo lo schema riportato nella figura seguente: 53 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 14 - Diffusione del segnale sul comune Le connessioni verranno securizzate utilizzando le più recenti tecniche di sicurizzazione delle reti wireless aggiungendo a tal scopo server e apparecchiature dedicate presso il datacenter RUPAR; nulla verrà variato riguardo ai sistemi di autenticazione ed autorizzazione già in produzione. Connessione sull’ultimo miglio Utenze Private La connettività verso le realtà private dovrà essere fornita dai provider internet (WISP) che andranno ad utilizzare un canale pubblico reso disponibile per veicolare la propria offerta commerciale. La tecnologia utilizzabile sarà da subito quella WIFI e, al rilascio delle frequenze, quella WIMAX che offre maggiore disponibilità di banda e maggiore copertura nella configurazione a bolla (standard 802.11.e). Ipotizzando l’uso del WIFI su tutti i tralicci si avrebbe la seguente copertura del territorio: 54 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati Figura 15 - Copertura del territorio a regime Come si può vedere il risultato perseguito comporta già con la tecnologia WIFI la copertura pressoché totale degli edifici presenti nelle zone abitate delle vallate laterali. L’utilizzo della tecnologia WIMAX con coperture a bolla in zona alpina di 7 – 8 Km porterà alla copertura totale del territorio. L’introduzione del WIMAX, una volta liberalizzate le frequenze, comporterà la sola sostituzione dell’antenna trasmissiva sul traliccio utilizzando gli apparati dual mode in fase di introduzione sul mercato. La tecnologia WIFI utilizza frequenze e potenze tali da permettere nel maggior numero di casi l’utilizzo senza l’installazione di antenne esterne all’edificio, mentre lo standard WIMAX richiede l’utilizzo di sistemi di ricezione esterne. Nell’ambito della sperimentazione della tecnologia WIMAX in Valle d’Aosta è in fase di sperimentazione l’utilizzo di un sistema Cabled – Wireless denominato C-W EUA, brevettato dalla Fondazione Ugo Bordoni, finalizzato all’utilizzo della antenna televisiva come sistema per veicolare all’interno dell’edificio una portante WIFI o WIMAX, evitando così di dover eseguire degli adattamenti agli impianti della costruzione. Il sistema, dopo un opportuno adattamento e traslazione dei segnali da trasmettere, permette dunque l’accesso su reti cablate verso Wireless Local Area Networks (WLANs) secondo il seguente schema: 55 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 16 - Schema collegamento C-W EUA La gestione delle tratte relative all’ultimo miglio saranno a carico del WISP. 7.2 SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE (SUAP) Aspetti normativi La prima tappa dell’iter progettuale è rappresentata dall’approvazione da parte del Consiglio regionale della Valle d’Aosta della legge regionale 9 aprile 2003, n. 11 “Disposizioni concernenti l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di insediamenti produttivi e l’istituzione dello sportello unico per le attività produttive”. Con questa legge la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha disciplinato l’esercizio coordinato delle funzioni amministrative in materia di insediamenti produttivi, attribuendo le funzioni amministrative ai Comuni ed individuando i principi organizzativi che regolano l’attività dello sportello unico e lo sviluppo del procedimento autorizzatorio. L’Amministrazione regionale e le differenti categorie del mondo del lavoro, condividendo la necessità e l’opportunità di affrontare le nuove dinamiche di mercato, hanno costituito un organismo composto dalla Giunta della Regione, dalle Organizzazioni sindacali, dalle Associazioni di rappresentanza delle categorie economiche e professionali della Valle d’Aosta definito “Patto per lo Sviluppo”. 56 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati Attraverso il Patto per lo sviluppo, gli enti aderenti si propongono di creare uno strumento di confronto nel rispetto dei reciproci ruoli autonomi e in un quadro di finalità programmate e condivise. L’obiettivo è mettere in atto iniziative ed assumere comportamenti che assicurino, all’economia ed alla società regionale, il raggiungimento di ulteriori livelli di sviluppo qualitativi e quantitativi. Il progetto “Sportello Unico degli Enti Locali della Valle d’Aosta”, costituisce uno degli obiettivi prioritari individuati nell’ambito delle consultazioni previste dal “Patto per lo sviluppo della Valle d’Aosta” sottoscritto dalla Regione, dalle Associazioni di rappresentanza delle categorie economiche e professionali e dalle organizzazioni sindacali il 7 maggio 2000. Con il progetto “Sportello Unico degli Enti locali della Valle d’Aosta”, la Regione ha inteso affrontare il tema del miglioramento del rapporto amministrazione pubblica-imprese ponendosi un insieme di obiettivi finalizzati, singolarmente e congiuntamente, allo sviluppo economico e professionale dell’intero territorio regionale: • la semplificazione dell’accesso alla pubblica amministrazione confermando l’orientamento nazionale al punto unico di raccolta delle esigenze dell’imprenditore e di risposta alle stesse; • il superamento delle difficoltà di rapporto tra settore pubblico ed impresa causate principalmente dalla morfologia del territorio e dalla carenza delle reti di trasporto mediante l’offerta di servizi su supporto telematico; • la riduzione del numero di procedimenti autorizzativi, la loro omogeneizzazione a livello regionale e la contrazione dei tempi di risposta attraverso la rivisitazione e l’ingegnerizzazione di tutti i processi sottoposti a legislazione regionale; • l’attivazione di strumenti informativi che facilitino l’attrazione sul territorio di investimenti (nuove aziende e professionalità); • la riorganizzazione degli Enti locali finalizzata al contenimento dei costi della tutela dell’interesse pubblico ed al miglioramento della qualità professionale del personale in un contesto di estrema frammentazione amministrativa del territorio e di conseguente fragilità delle strutture pubbliche. Contesto organizzativo Il progetto ha posto prioritariamente l’accento sul contesto organizzativo e procedimentale, piuttosto che sul contesto tecnologico. Il risultato di tale approccio si è manifestato nell’organizzazione di tre poli (Area Aosta, Area Bassa Valle, Area Alta Valle) nella definizione dei procedimenti unici (con particolare riferimento alla Legge Regionale 31/2003 relativa agli impianti di radiotelecomunicazione e ai procedimenti dell’area commercio e turismo). Dal punto di vista strettamente informatico e tecnologico, l’Amministrazione ha ritenuto opportuno non acquisire direttamente una soluzione applicativa, bensì fornire agli enti un servizio di tipo Application Service Providing (ASP), in modo da garantirne il funzionamento indipendentemente dalle soluzioni organizzative e logistiche, che potrebbero mutare nel tempo. La struttura organizzativa si è posta come obiettivo primario il soddisfacimento dei bisogni di un imprenditore che si accinge ad avviare, trasformare, modificare, dismettere o cessare la propria attività. Si è trattato quindi di governare tutti i processi amministrativi connessi ad un’attività imprenditoriale sia per quanto riguarda il rapporto tra imprenditore e pubblica amministrazione (lo sportello unico diventa l’unico interlocutore), sia per quanto riguarda i rapporti fra le diverse amministrazioni coinvolte nei processi (procedure di back-office) al fine di migliorare le comunicazioni, il coordinamento e, soprattutto, gli standard qualitativi e temporali dei servizi offerti. 57 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Il modello organizzativo si sviluppa su tre livelli che, pur essendo fortemente interagenti tra di loro, presiedono di fatto a tre diverse fasi del servizio che lo Sportello unico offre: • il coordinamento delle attività degli sportelli unici che consiste essenzialmente nell’organizzazione del rapporto fra pubbliche amministrazioni, nella definizione delle procedure e della modulistica, nel controllo delle attività sul territorio, nella verifica dei costi e dei risultati e nella definizione di azioni di miglioramento; • il presidio del procedimento unico e, in particolare, la gestione diretta dei procedimenti che si configura come l’organizzazione delle fasi procedimentali di back office; • il momento di contatto con l’imprenditore, ovvero la gestione del rapporto fra utente e pubblica amministrazione, che si sviluppa presso l’ufficio di front office. Figura 17 - Struttura Organizzativa SUAP L’Organismo di coordinamento Un aspetto interessante della legge regionale, che la differenzia dall’impianto normativo statale e da altre leggi regionali, riguarda l’istituzione di un organismo di coordinamento a livello regionale ed il ruolo assunto dall’Amministrazione regionale. Fermo restando che le competenze amministrative sono state attribuite ai comuni, non solo per coerenza con quanto definito a livello nazionale, ma anche per non limitarne le potenzialità di sviluppo futuro, nel confronto con gli enti locali è emersa la consapevolezza che il modello organizzativo più idoneo a garantire efficienza al sistema è rappresentato dall’esercizio delle funzioni in forma associata; l’articolo 3 individua nella Comunità montana lo strumento associativo da attivare. Nonostante la gestione delle funzioni e dei compiti dello sportello unico in forma associata, con l’unica eccezione del capoluogo regionale, costituisca una necessità condivisa, la frammentazione amministrativa del territorio è tale da richiedere un ulteriore livello di collaborazione fra tutti gli enti locali della regione. 58 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati L’articolo 4 “Strumenti per l’esercizio coordinato delle funzioni”, istituisce presso il Consiglio permanente degli Enti locali (CPEL), un organismo di coordinamento cui sono assegnati compiti di coordinamento, verifica e controllo dell’attività degli sportelli unici. In tale organismo sono, inoltre, accentrate le funzioni di sviluppo ed aggiornamento degli strumenti informativi di supporto all’attività degli sportelli unici, di formazione ed aggiornamento del personale e di promozione e coordinamento delle convenzioni che regolano i rapporti fra i diversi enti e fra la pubblica amministrazione e le associazioni di categoria. Le funzioni assegnate all’organismo di coordinamento dall’articolo 4 della legge regionale n. 11/2003 sono nel dettaglio le seguenti: y y coordinamento delle attività degli sportelli unici; verifica e controllo dei risultati dell’attività svolta dagli sportelli unici ed analisi dei relativi costi di funzionamento; y verifica dell’osservanza dei termini e degli adempimenti procedimentali relativi all’esercizio delle funzioni dello sportello unico; y promozione, in collaborazione con le strutture regionali competenti, dello sviluppo e dell’aggiornamento degli strumenti necessari allo svolgimento in via telematica dell’attività di sportello unico; y promozione, coordinamento ed aggiornamento di convenzioni finalizzate allo sviluppo ed al miglioramento delle attività di sportello unico con la Regione, gli enti locali, altri enti pubblici o privati ed associazioni di categoria; y formazione ed aggiornamento del personale; y assistenza agli sportelli unici e diffusione di ogni informazione utile alle attività di sportello unico; y svolgimento, in via sussidiaria, delle funzioni di sportello unico, nei procedimenti relativi ad insediamenti produttivi insistenti su ambiti territoriali di più sportelli unici. All’Organismo di coordinamento è stato sostanzialmente attribuito il compito di: y y y y y procedere alla standardizzazione delle procedure e della modulistica al fine di perseguire l’uniformità di comportamento sull’intero territorio regionale; procedere, con le stesse finalità, all’organizzazione dei rapporti fra sportelli unici ed enti esterni; provvedere all’aggiornamento della strumentazione informatica di supporto all’attività degli sportelli unici; sviluppare proposte di ulteriore semplificazione amministrativa; verificare l’attività svolta dagli sportelli analizzandone i risultati ed i costi attraverso la produzione di statistiche mirate al controllo di gestione. La Struttura unica Con il termine Struttura unica s’intende l’ufficio al quale è affidato l’intero procedimento: lo Sportello unico per le attività produttive costituisce il mezzo con il quale la Struttura svolge i propri compiti ed al quale si rivolgono gli interessati per tutti gli adempimenti previsti dai procedimenti regolati dalla legge regionale n. 11/2003. Il presidio del procedimento unico da parte della Struttura si articola in due momenti distinti che richiedono la formazione di una figura professionale che sappia svolgere attività parzialmente differenziate: 59 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta y y le attività istruttorie proprie del back office; le attività di sportello o front office. L’articolazione della struttura sul territorio non deve pregiudicare la sua unicità sul piano funzionale e deve rispondere a: y esigenze di servizio all’utente per quanto riguarda l’individuazione dei punti di front office in cui far confluire coloro che necessitano di interagire con la pubblica amministrazione; y esigenze di economicità e funzionalità per quanto concerne le attività di back office. Alla Struttura unica sono assegnate le funzioni indicate negli articoli 9 e 10 della legge regionale n. 11/2003 e ad essa è preposto un responsabile. Al preposto alla Struttura unica compete la responsabilità dell’intero procedimento e, in particolare, il rilascio del provvedimento conclusivo. Ferma restando tale responsabilità il preposto alla Struttura, ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 18/1998, può individuare altri addetti alla struttura quali responsabili del procedimento, assegnando loro la responsabilità di fasi sub-procedimentali o di adempimenti istruttori, continuando peraltro ad esercitare una diretta attività di sovrintendenza e coordinamento. Al responsabile della Struttura è assegnata la responsabilità della gestione della struttura e dei relativi risultati. Il responsabile, ai sensi della normativa vigente, risponde: y y y y y del perseguimento degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli indirizzi fissati dagli organi politici; del rendimento e dei risultati della gestione tecnica ed amministrativa, anche sotto l’aspetto dell’adeguatezza del grado di soddisfacimento dell’interesse pubblico, incluse le decisioni organizzative e di gestione del personale; della funzionalità della struttura organizzativa cui è preposto e dell’impiego ottimale delle risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate; della validità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti, dei provvedimenti e dei pareri proposti, adottati e resi; del buon andamento e dell’economicità della gestione. Il back office ed il front office Le funzioni assegnate dalla legge regionale alla Struttura unica possono, come già evidenziato, essere suddivise in attività di back office ed attività di front office. Le attività proprie del back office, che prescindono dal modello organizzativo che sarà adottato, possono essere così sintetizzate: y y y y y y y 60 presiedere alla fase istruttoria vera e propria; tenere i rapporti con gli enti coinvolti nel procedimento; inviare eventuali comunicazioni ai richiedenti; convocare, qualora necessario, la conferenza di servizi; rilasciare il provvedimento conclusivo del procedimento unico; provvedere ai controlli ed ai collaudi; svolgere le funzioni di front office prevalentemente per le domande di autorizzazione presentate, ai sensi degli articoli 11 e 12 del disegno di legge, presso strutture territorialmente non competenti. Parte II - Avanzamento progettualità e risultati Nella fase di attivazione dello Sportello unico e, quindi, limitatamente all’assolvimento del presidio delle funzioni di carattere amministrativo, al front office sono assegnate le seguenti attività: y y y y acquisire e protocollare la domanda di autorizzazione; consegnare la ricevuta; controllare la documentazione; provvedere alla verifica dell’avvenuto pagamento delle spese e dei diritti. Nell’elenco delle attività di back office e front office non sono incluse quelle concernenti i servizi di assistenza alle imprese che: y y qualora siano limitate a servizi di carattere informativo, trovano naturale allocazione nell’ambito del front office; qualora siano, invece, ampliate a servizi di carattere consulenziale devono essere espletate alla luce di apposite convenzioni da stipulare con le associazioni di categoria e con la Camera valdostana delle imprese e delle professioni. Figura 18 - Schema Operativo Back Office – Front Office L’avvio degli endoprocedimenti La determinazione delle modalità con cui si dà avvio agli endoprocedimenti deve essere effettuata con la massima attenzione poiché il nodo delle interconnessioni interistituzionali, dal trasferimento delle informazioni e delle decisioni alla gestione degli errori e delle anomalie, costituisce un elemento di innovazione da cui dipende fortemente il successo dello Sportello unico. Il tema viene affrontato e risolto secondo logiche “pragmatiche” al fine di evitare da un lato la costituzione di un ulteriore passaggio burocratico che può trasformarsi in un “collo di 61 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta bottiglia”, dall’altro lato l’attivazione dei punti dell’organizzazione richiede un presidio professionale, per non inficiare l’efficienza del sistema nel suo complesso. Le scelte da effettuare nella determinazione dello schema organizzativo da adottare in Valle d’Aosta influenzano notevolmente il modo con cui è opportuno organizzare la richiesta dei pareri: in generale si ritiene opportuno assegnare tale attività alle unità di back office in modo che le stesse governino l’istruttoria del procedimento nella sua completezza. L’esigenza, espressa più volte dal CPEL, di attivare uffici di front office in tutti i Comuni al fine di garantire la massima diffusione sul territorio dei punti di accesso al sistema deve confrontarsi quindi con la necessità di mantenere alta la professionalità degli operatori dedicati alla funzione. Appare pertanto evidente che è necessario sviluppare un progetto organizzativo di dettaglio che soddisfi entrambe le esigenze delineando elementi di grande flessibilità organizzativa negli uffici di front office ed evitando accuratamente di introdurre passaggi burocratici privi di effettivi contenuti fra front office e back office e, più in generale, fra Struttura unica e Comune. La soluzione tecnologica e applicativa individuata Il gruppo di lavoro, costituito con Delibera di Giunta n. 3184 del 1 settembre 2003, con riferimento alle peculiarità del contesto normativo locale ed alla struttura organizzativa prospettata, ha rilevato, alla luce di una prima analisi svolta nella fase propedeutica all’elaborazione del testo legislativo regionale, la non disponibilità di prodotti sul mercato trasferibili direttamente sulla realtà territoriale ovvero immediatamente pronti all’utilizzo. Nello stesso tempo, è apparso evidente che la progettazione e la realizzazione di un sistema ad hoc per l’attivazione dello Sportello unico in Valle d’Aosta non risultava compatibile con i tempi e gli obiettivi prefissati; tale ipotesi avrebbe comportato inoltre costi sensibilmente di maggior rilievo. Sulla base di tali considerazioni, il gruppo si è orientato sull’individuazione di una soluzione che disponesse di adeguata flessibilità per poter essere adattata al contesto locale. A tal fine, la società partecipata regionale INVA S.p.A. ha indetto una gara d’appalto per l’individuazione del soggetto a cui affidare la fornitura di programmi informatici in licenza d’uso e servizi connessi da dedicare alla gestione dello Sportello unico. A tal fine è stato elaborato un documento tecnico nel quale sono state delineate le caratteristiche tecniche e funzionali del sistema in base al contesto organizzativo definito dal gruppo di lavoro contenente le caratteristiche minime richieste, la struttura e la funzionalità del sistema richiesto, il modello operativo ed i servizi connessi. Le principali fasi attuative del progetto sono di seguito riportate: y y 62 definizione dei requisiti per la selezione della soluzione applicativa: i requisiti e le logiche di acquisizione sono stati definiti dal gruppo di lavoro nei primi mesi del 2004. definizione della struttura dello Sportello unico: la descrizione della struttura definitiva assunta dallo Sportello unico in termini di funzioni svolte da ciascuna componente è risultata essenziale per procedere alla stesura del piano operativo. Le funzioni ed i compiti assegnati a ciascuna componente dello Sportello unico hanno avuto un’incidenza fondamentale sulla strutturazione dell’ambiente applicativo, sia per quanto riguarda la configurazione delle autorizzazioni, sia per quanto riguarda la struttura stessa dell’applicativo (numero istanze, integrazione tra le strutture uniche, ecc.). Parte II - Avanzamento progettualità e risultati y y espletamento della gara e condivisione del piano operativo: il piano operativo è risultato un passaggio formale e fondamentale che ha visto il contributo significativo di tutto il gruppo di lavoro. Le attività si sono chiuse il 13 luglio 2004. progetto di comunicazione La comunicazione interna In una prima fase, visto anche il raggiungimento di un buon livello di concertazione e condivisione del progetto da parte di ciascun soggetto istituzionale, la comunicazione si è tradotta in un insieme di attività sinergiche finalizzate a diffondere maggiori e più precise informazioni sul progetto attraverso specifici incontri sviluppati presso ogni Comunità montana, secondo uno schema di comunicazione continua. La comunicazione esterna Nel corso del 2005 è stato aperto al pubblico, in via sperimentale, lo Sportello unico di Aosta. In tale occasione la comunicazione esterna si è volutamente limitata agli aspetti di comunicazione definiti sul portale in quanto si intende avviare un processo informativo più completo nel momento in cui il servizio sarà disponibile sull’intero territorio regionale. Figura 19 - Home page SUAP Nel corso del 2006, la comunicazione esterna sarà sviluppata lungo le seguenti direttrici: y y y convegni di confronto con altre realtà nazionali di eccellenza compatibili con il contesto valdostano; potenziamento dei servizi informativi presenti sul portale; comunicazione specifica verso le associazioni di categoria, con particolare riferimento alle associazioni di categoria. 63 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta • Raccolta e formalizzazione dati sui procedimenti individuati per la fase pilota Quest’attività ha avuto come obiettivo la condivisione di una metodologia di raccolta e formalizzazione dei dati costituenti il procedimento (enti coinvolti, tempi, documentazione richiesta, domanda unica, ecc.) e si è conclusa nel novembre 2004. • Condivisione della convenzione di servizio I contenuti, per l’esercizio 2004/2005, sono stati condivisi dal gruppo di lavoro nel mese di novembre 2004. La convenzione sarà rinnovata per il 2006-2007 sulla base del piano di lavoro. • Predisposizione delle infrastrutture e degli ambienti applicativi Quest’attività, a carico del fornitore del servizio, si è concretizzata nella messa a disposizione degli ambienti necessari a supporto dello Sportello unico (dicembre 2004). • Definizione e messa in opera del sistema periferico In relazione al sistema periferico, consistente nelle dotazioni hardware e software di base necessari alle strutture di back office e front office, si è operato definendo le caratteristiche ed i requisiti minimi, lasciando agli enti l’onere di provvedere direttamente all’acquisizione di quanto necessario, secondo le modalità in uso presso i diversi enti, sulla base del piano di attivazione definito per le diverse strutture. • Servizi alle imprese – Marketing territoriale Il portale dello Sportello unico costituisce un canale di accesso rilevante rispetto alle funzioni di marketing territoriale. La sezione consente la ricerca mirata di informazioni utili ad indirizzare gli imprenditori nella scelta dello strumento di finanziamento più adatto a sostegno della propria attività. I finanziamenti sono classificati in base all'ambito di applicabilità (regionale, nazionale, comunitario), alla tipologia del progetto (innovazione e ricerca, internazionalizzazione e creazione di impresa) e al settore di attività (industria, commercio, turismo...). In relazione alle opportunità di localizzazione, le imprese italiane e straniere interessate ad insediare un’attività produttiva sul territorio valdostano possono acquisire utili informazioni sulle aree e sugli immobili disponibili, con particolare riferimento all’autoporto Valle d’Aosta (la cui area è situata al centro della Valle d’Aosta, in posizione strategica alla confluenza delle direttrici stradali che connettono l’Italia con Francia e Svizzera, ed è direttamente collegata sia alla rete autostradale sia alla viabilità ordinaria) e all’Espace Aosta, area industriale, adiacente ad Aosta, oggetto di recupero e riconversione a destinazione terziaria e produttiva, dotata di infrastrutture adeguate alle attuali esigenze aziendali, caratterizzata da strutture di servizio centralizzate in grado di contribuire alla riduzione dei costi fissi di localizzazione. Per contribuire allo sviluppo di nuove professionalità e favorire l’incontro domanda-offerta sul territorio, sono state organizzate pagine informative dedicate al lavoro, alla formazione, all’orientamento, allo sviluppo d’impresa e di attività autonoma, al Fondo sociale europeo. Il portale è stato reso operativo ed accessibile nel mese di settembre 2005. • Servizi alle imprese - Impostazione del procedimento unico relativo all’esercizio di vicinato Sulla base delle esigenze manifestate e delle opportunità evidenziate, il settore del commercio ha rappresentato una priorità. Il procedimento unico definito ha permesso di gestire allo sportello le aperture, le chiusure, le variazioni/trasformazioni relative agli esercizi commerciali. Si è trattato di un iter relativamente semplice che è stato considerato come primo procedimento unico pilota. Le imprese hanno la possibilità di accedere alla normativa, di verificare i 64 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati prerequisiti, di scaricare la modulistica nonché di verificare l’iter della propria pratica accedendo al portale di riferimento. Una caratteristica comune ai differenti servizi consiste nella loro organizzazione e fruizione basata su “eventi della vita” (in questo caso dell’impresa), volendo rivedere in tal senso anche il linguaggio nei rapporti tra pubblico e privato. La definizione dei diversi procedimenti si è conclusa nel mese di aprile 2005. • Servizi alle imprese - Impostazione del procedimento unico relativo agli impianti di radiotelecomunicazione (L.R. 31/2000) Con riferimento all’esperienza acquisita nella gestione associata tra le Comunità montane delle attività amministrative e tecniche previste per l’applicazione della legge regionale 21 agosto 2000, n. 31, concernente la programmazione e la gestione dei siti e degli impianti di radiotelecomunicazione, la seconda tipologia di procedimento su cui avviare la sperimentazione operativa è stata individuata nei processi autorizzativi connessi alla citata legge. L’analisi della struttura dei procedimenti ha evidenziato i numerosi problemi gestionali che gli operatori hanno dovuto affrontare nei primi anni di applicazione della legge regionale e tali problematiche, unitamente alla necessità di allineare la legge regionale con l’evoluzione normativa statale, hanno indotto l’Amministrazione regionale ad avviare l’iter amministrativo per l’approvazione di un nuovo testo regionale. • Servizi alle imprese - Implementazione di ulteriori procedimenti Nell’arco del triennio 2006-2008 ci si pone l’obiettivo di rendere disponibili presso le strutture uniche i circa 90 procedimenti così classificati: y Attività produttive o Attività artigianali o Attività ricettive o Attività industriali o Attività commerciali o Distributori carburante o Pubblici esercizi o Edilizia e territorio o Impianti di radiotelecomunicazione o Occupazione suolo pubblico • Formazione organizzativa al personale Il grado di informazione e di formazione degli operatori che saranno chiamati a gestire non solo i nuovi procedimenti ma anche i nuovi rapporti che occorre attivare fra pubbliche amministrazioni e fra Sportello unico ed utenti, siano essi imprese o professionisti che operano su loro incarico, costituiscono un elemento fondamentale del successo del progetto. L’obiettivo che si intende raggiungere, attraverso la realizzazione di specifici percorsi formativi per gli operatori dei back office e per gli addetti ai front office, consiste nel qualificare ed aggiornare le competenze del personale delle strutture dei Servizi associati e dei Comuni attraverso l’acquisizione di: y y y y conoscenza delle finalità e dei contenuti della legge regionale n. 11/2003; conoscenza dei principali iter autorizzativi e degli strumenti di semplificazione; competenze normative relativamente all’introduzione dello Sportello unico; principali competenze nella gestione delle attività di Sportello unico; 65 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta y conoscenza dei meccanismi di funzionamento dei diversi livelli organizzativi: front office, back office, organismo di coordinamento; y conoscenza dei rapporti fra Sportello unico ed enti esterni; y competenze di base relative all’utilizzo delle strumentazioni informatiche di supporto all’attività di Sportello unico. Si tratta in sostanza di formare nuove figure professionali partendo dalle competenze già acquisite operando nella pubblica amministrazione: la riqualificazione del personale, oltre all’acquisizione delle nuove conoscenze necessarie per gestire l’attività di Sportello, comprese quelle relative all’utilizzo di nuove tecnologie nella gestione delle pratiche, deve essere orientata allo sviluppo di nuove competenze nei rapporti con gli utenti come punto centrale dell’operare della P.A.: la ricerca di nuovi equilibri fra le esigenze delle imprese e la tutela degli interessi pubblici. I destinatari del progetto formativo sono circa 100 unità suddividibili in 15 operatori di back office presso le strutture uniche di Sportello unico del Comune di Aosta e dei due Servizi associati dell’Alta Valle e della Bassa Valle e circa 85 dipendenti comunali destinati a svolgere le funzioni di front office o di referente comunale delle attività di sportello. Si ipotizzano 4 edizioni di corso, al fine di contenere il numero dei partecipanti di ciascun corso entro le 25 unità, da realizzarsi nell’arco di 12 mesi (entro la fine del 2006). • Formazione personale operativo Oltre a quanto previsto nei corsi formativi si prevede una costante formazione all’uso dei nuovi strumenti da attivare in corrispondenza con l’avvio delle strutture di sportello e con la progressiva individuazione del personale da assegnare a tali strutture: l’attività formativa per il personale operativo è già stata condotta nel corso dell’estate 2005 per gli addetti allo Sportello di Aosta. • La soluzione architetturale La soluzione individuata, dal punto di vista tecnologico, ha inteso privilegiare e beneficiare delle logiche infrastrutturali definite nell’ambito della Rete unitaria della pubblica amministrazione regionale-RUPAR. Il servizio applicativo messo a disposizione si compone delle seguenti caratteristiche: y y y y architettura web; configurabilità dei procedimenti attraverso workflow management engine; gestione ed archiviazione della documentazione in formato elettronico attraverso document management engine; compatibilità con la strumenti di accesso e certificazione (posta elettronica certificata, firma digitale). • La cooperazione applicativa Nella prima fase di avvio del progetto si è ritenuto opportuno non introdurre elementi di cooperazione applicativa, per ridurre i rischi di avviamento del progetto. Il sistema selezionato è dotato in ogni caso di caratteristiche di standardizzazione ed apertura tali da consentire una cooperazione applicativa con altri sistemi, da attivarsi nel corso del 2006. La cooperazione coinvolgerà tre settori principali: Sistemi gestionali a supporto della gestione degli endoprocedimenti: risulta importante attivare meccanismi di cooperazione con i sistemi gestionali a supporto degli endoprocedimenti in uso 66 Parte II - Avanzamento progettualità e risultati presso le diverse realtà pubbliche coinvolte (ARPA, USL, ecc.) attraverso la definizione di regole di cooperazione e dizionari dati; Sistemi cartografici: unitamente alle informazioni di carattere alfanumerico è importante poter correlare tali informazioni con i dati territoriali per semplificare ulteriormente le operazioni di verifica e valutazione; Sistemi camerali: il collegamento con le banche dati ed i servizi offerti dalla società consortile delle camere di commercio (Infocamere) costituiscono una doppia opportunità: la standardizzazione dei dati relativi alle imprese e la revisione di alcuni processi organizzativi nell’ambito di procedimenti condivisi. 67 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 68 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 70 Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali 8 L’indagine ISTAT su imprese e ICT nella PAL 8.1 Dotazioni e uso delle ICT nelle imprese Figura 20 - Imprese con almeno 10 addetti per tipologia di connessione e dotazioni tecnologiche % Imprese 100 90 94,1 94,0 91,7 80 70 60 58,8 50 62,0 59,8 56,7 40 54,0 41,5 33,8 30 30,2 20 16,5 10 14,2 12,2 8,1 0 Internet Banda Larga Valle d'Aosta Sito web Nord Ovest Intranet Extranet ITALIA Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nelle imprese, 2004-2005 Il grafico mostra la percentuale di imprese che dispongono di collegamento ad Internet, di collegamento ad Internet in banda larga, di sito web, intranet ed extranet. L'indagine copre le imprese con almeno 10 addetti attive, secondo la classificazione delle attività economiche adottata in Italia (Ateco 2002), nei settori manifatturiero (D), costruzioni (F), commercio all’ingrosso e al dettaglio (G), alberghi e campeggi (parte della sezione H), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (I), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e sviluppo (K), audiovisivi (parte della sezione O). Come si può notare in tabella, il numero di aziende che possiede il collegamento ad Internet a livello regionale, è di poco superiore alla media nazionale ma in linea con il dato relativo alle regioni nord-ovest. 71 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Delle aziende censite, solamente la metà dispone di un collegamento a banda larga e di un sito Internet. Se poi si considerano l’esistenza di una rete intranet ed extranet i valori si abbassano ulteriormente. Dall’analisi dei dati si evince che i servizi e le applicazioni di base (accesso a internet, connettività a banda larga, siti web) risultano più diffusi rispetto alle soluzioni più avanzate (intranet ed extranet), destinate a migliorare il sistema comunicativo interno ed esterno dell’impresa e maggiormente correlate alla dimensione aziendale. Secondo la pubblicazione dell’EUROSTAT “Use of the Internet among individuale and enterprises, Statistics in focus, 2006” la media europea2 delle imprese con connessione ad Internet si attesta al 91% mentre dispone di rete a banda larga il 63%. Per quanto riguarda il primo aspetto la Valle d’Aosta si trova in linea con la media europea mentre per quanto riguarda la banda larga è al di sotto della media. Figura 21- Imprese con almeno 10 addetti per attività svolta tramite i siti web della Pubblica Amministrazione % Imprese 100 90 80 70 60 69,7 68,9 65,5 67,9 63,7 63,3 50 40 35,2 30 36,0 33,7 20 10 0 Ottenere informazioni Scaricare modulistica Valle d'Aosta Nord Ovest Inviare moduli o concludere la transazione on line ITALIA Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nelle imprese, 2004-2005 Il grafico mostra la percentuale di imprese3 che si sono collegate ai siti web della PA per ottenere informazioni, scaricare moduli, inviare moduli o concludere la transazione direttamente on line. 2 3 La media EU 25 non tiene conto di Francia, Malta, Portogallo in quanto i dati non sono disponibili. L'indagine copre le imprese con almeno 10 addetti attive, secondo la classificazione delle attività economiche adottata in Italia (Ateco 2002), nei settori manifatturiero (D), costruzioni (F), commercio all’ingrosso e al dettaglio (G), alberghi e campeggi (parte 72 Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali Come si vede dal grafico, i dati relativi alla Valle d’Aosta sono lievemente superiori a quelli relativi all’Italia, ed Internet è utilizzato dalle imprese prevalentemente per ottenere informazioni e scaricare moduli: l’invio di moduli o la conclusione della transazione on line registrano i valori più bassi (35,2% a livello valdostano contro il 33,7 % a livello italiano). E’ importante ricordare che molte pratiche di natura fiscale e previdenziale vengono spesso effettuate da intermediari esterni per conto delle imprese, che spesso possiedono meno di 10 addetti e quindi non sono incluse nel campo di osservazione della presente rilevazione. Passando ad un confronto tra la media valdostana e quella europea (25 stati)4, sull’utilizzo di Internet nei rapporti con PA (che considera le imprese che hanno dichiarato di essersi connesse ai siti web pubblici indipendentemente dall’attività svolta), si vede come la Valle d’Aosta superi di gran lunga la media europea: 71,0% contro il 57%. L’andamento europeo sull’utilizzo di Internet da parte delle imprese rispecchia pienamente il dato regionale ed italiano: le transazioni maggiormente effettuate sono a bassa interattività seguite da quelle con livelli di interattività via via crescenti. E’ la situazione che emerge secondo la pubblicazione Eurostat “eGovernment 2004: Internet based interaction with European businesses and citizens, Statistics in focus” su dati 2004, la quale evidenzia inoltre come siano le imprese dei settori immobiliare, business e renting le maggiori a reperire informazioni via web dai siti della PA. 8.2 Dotazioni e uso delle ICT nelle Amministrazioni locali Il presente capitolo offre un quadro aggiornato dello stato di diffusione delle ICT tra i Comuni valdostani, con riferimento ai risultati la rilevazione sperimentale su “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni locali”, compresa nel Programma Statistico Nazionale 2007-2009 e condotta dall’ISTAT a fine 2005 con la collaborazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta in qualità di organo intermedio. Essa rappresenta la prima indagine ufficiale su questi temi ed è stata progettata e realizzata, in collaborazione con la rete CRC, allo scopo di fornire informazioni utili alle attività amministrative e alle strategie nazionali e locali per la Società dell’Informazione, in armonia con quanto definito a livello europeo dal Programma eEurope. Per ottenere una migliore qualità dei dati, l’ufficio di statistica regionale, con il contributo del CRC Valle d’Aosta, ha inviato il questionario all’universo dei 74 Comuni, arrivando a coprire 60 unità, pari all’81 % del totale. della sezione H), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (I), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e sviluppo (K), audiovisivi (parte della sezione O). 4 Fonte: Database Eurostat - Belgium; Czech Rep.; Denmark; Germany; Estonia; Greece; Spain; France; Ireland; Italy; Cyprus; Latvia; Lithuania; Luxembourg; Hungary; Malta; Netherlands; Austria; Poland; Portugal; Slovenia; Slovakia; Finland; Sweden; United Kingdom. La media EU25 non tiene conto della Francia (dati non disponibili). 73 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Tabella 7 – Analisi rispondenti indagine sperimentale ICT nella PAL, 2005 1206 74 1546 581 42 60 1079 45 3% 81% 70% 8% Numero Comuni compresi nel campione 51 28 58 45 219 39 18% 235 341 287 92 246 378 305 136 552 258 131 409 390 377 116 223 8102 127 40 282 89 39 107 231 24 36 72 87 34 240 318 109 223 3323 54% 12% 98% 97% 16% 28% 76% 18% 7% 28% 66% 8% 62% 84% 94% 100% Numero Comuni (in totale) Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna P.A. Bolzano P.A. Trento totali percentuali rispondenti totali % Fonte: Istat, Rilevazione sperimentale sulle ICT nella PAL 74 41% rispondenti (campione) % 42 22 50 45 82% 79% 86% 100% 39 39 100% 39 48 47 30 39 42 41 34 49 44 33 45 46 43 33 40 874 37 40 47 29 39 37 40 24 36 44 22 34 46 43 31 40 787 95% 83% 100% 97% 100% 88% 98% 71% 73% 100% 67% 76% 100% 100% 94% 100% 90% Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali 8.2.1 Organizzazione Figura 22 - Comuni che hanno istituito formalmente uffici o servizi informatica in quanto unità organizzative autonome, 2004 Fonte: Istat, Rilevazione sperimentale sulle ICT nella PAL In Valle d’Aosta il 3% dei Comuni ha formalmente istituito, nell’ambito della struttura organizzativa dell’amministrazione, uffici o servizi informatica (o sistemi informativi) come unità organizzative interne autonome, rispetto ad una media italiana del 16,2%. Non bisogna dimenticare che la situazione valdostana è prevalentemente formata da piccoli comuni, i quali affidano la gestione dei sistemi informativi alla forma associata (comunità montana) di riferimento. 75 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 8.2.2 Formazione Figura 23 - Comuni che hanno organizzato attività formative ICT e dipendenti coinvolti, 2004 % Dipendenti coinvolti nella formazione ICT sul totale dipendenti (nei Comuni che hanno organizzato attività formative ICT) 25 TR 20 UMB BZ 15 ER FVG LOM MOL LIG 10 TOS PUG MAR VEN BAS Media ABR CAM 5 CAL PIE SAR SIC LAZ VdA 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 % Comuni che hanno organizzato attività formative ICT % Comuni < 5000 ab. < 60% tra il 60 e l'80% > 80% Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Il grafico mostra il posizionamento delle regioni italiane nello spazio individuato dalle variabili “% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT” (asse Y) e “% dipendenti coinvolti nelle attività formative ICT” (asse X).5 In Valle d’Aosta il 6,5% dei Comuni del campione ha dichiarato di aver organizzato attività formative, con partecipazione del 1,8% dei dipendenti. 5 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: “% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT” = Comuni che, nel corso del 2004, hanno attivamente organizzato attività formative rivolte ai dipendenti in materia di ICT. La variabile, quindi, non tiene conto dei corsi di formazione erogati da altri enti “sovraordinati” rispetto al Comune, come ad esempio la Provincia e la Regione. “% Dipendenti coinvolti nelle attività formative ICT” = Addetti che, nel 2004, hanno partecipato ai corsi di formazione ICT. 76 Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali Figura 24 - Corsi in materia ICT erogati dai Comuni, per tipologia di corso, 2004 40 35 30 25 % Comuni 36 36 31 33 30 29 29 29 29 32 29 24 20 28 30 27 24 24 24 21 20 21 15 20 23 14 10 17 18 16 17 18,0 14 15 14 15 11 9 5 9 9 6 9 9 7 5 Um b C Pr a ria . A mp an u Pr ia . A t.di T ut . d ren i B to ol za n M o ar ch To e s ca Fr iu na li Ve Pu ne g zia lia Gi u Em Ba lia s i ili a- lica Ro ta m ag na M ol ise La Lo z m io ba r Sa dia rd eg n Ca a la br ia Si ci lia Ve ne t Pi em o on Ab te ru zz o Li Va gu ria lle d' ao st a It al ia 0 9 17,5 Corsi di base Corsi avanzati Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Il grafico mostra il numero di corsi erogati dai Comuni, suddivisi in corsi di base (“alfabetizzazione informatica”) e corsi avanzati.6I Comuni valdostani hanno avviato 7 corsi avanzati e 5 corsi di base. 8.2.3 Dotazioni ICT e connettività Figura 25 - Numero di PC per 100 dipendenti comunali, 2005 Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 6 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: Corsi di base = Tra i corsi di base sono compresi corsi sui seguenti argomenti: office automation, sistemi operativi, web, ECDL, privacy. Corsi avanzati = Tra i corsi avanzati: applicazioni specifiche, reti, sicurezza, sistemi GIS e CAD. 77 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Il grafico mostra il numero di Personal Computer a disposizione dell’Ente in relazione alle dimensioni del suo organico. In Valle d’Aosta, ogni 100 dipendenti vi sono 72 PC, 67 dei quali connessi ad Internet.7 La non corrispondenza 1 a 1 tra PC e dipendenti comunali dipende dal fatto che non tutti i dipendenti sono addetti a mansioni d’ufficio per le quali è necessario un PC (es. vigili urbani, tecnici della manutenzione ecc.), pertanto il dato è solo indicativo della distribuzione delle nuove tecnologie all’interno della Pubblica Amministrazione. Per quanto riguarda il collegamento in rete, occorre segnalare che i comuni più piccoli in passato sentivano meno l’esigenza di connettere tutti i computer ad Internet perché le interazioni a distanza erano gestite su altre reti. Oggi l’uso sempre più vasto della posta elettronica ha influito sicuramente sul numero di pc connessi. Figura 26 - Comuni della Valle d’Aosta che hanno adottato software a licenza open source, per tipologia, 2005 % Comuni Software di sicurezza Posta elettronica 4% 3% Office automation Sistema operativo client Sistema operativo server 7% 3% 5% Qualunque soluzione open source 0% 15% 5% 10% 15% 20% Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Il grafico mostra i Comuni che adottano soluzioni a licenza open source, per tipologia di software. Nelle applicazioni informatiche con licenza di tipo open source il codice sorgente può essere liberamente studiato, copiato, modificato e ridistribuito. Oltre ai vantaggi di tipo tecnico, che includono la possibilità di piena personalizzazione ed una maggiore circolazione di idee e condivisione di conoscenze, la diffusione software a licenza “aperta” potrebbe portare ad una riduzione della spesa delle Amministrazioni Pubbliche, riducendo i rischi derivanti dalla 7 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: PC = Personal Computer di tipo desktop o laptop in dotazione ai Comuni per 100 dipendenti. 78 Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali duplicazione di attività di sviluppo e contribuendo ad un più veloce diffondersi delle innovazioni. Negli ultimi anni, questo tipo di licenza si è diffusa soprattutto nell’ambito dei sistemi operativi e delle applicazioni di gestione lato server (es. il famoso server web “Apache”), sia nel settore privato sia in quello pubblico, mentre la tendenza a livello di sistema operativo client è di affidarsi ancora a soluzioni proprietarie. Se a livello nazionale, infatti, il 25% dei Comuni ha adottato soluzioni open source e il 16% usa sistemi operativi lato server a licenza aperta, solo il 7% delle amministrazioni ha adottato Linux o altro sistema operativo client. Circa il 10% degli Amministrazioni comunali ha adottato altri tipi di software con la medesima licenza. Figura 27- Comuni dotati di rete locale e intranet, 2005 Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Mentre l’utilizzo di reti locali è ampiamente diffuso tra le amministrazioni comunali, con una media nazionale che sfiora il 90%, l’utilizzo della intranet è ancora limitato. La presenza di una intranet, infatti, si configura come indicatore della presenza di una strutturazione avanzata dell’informazione e della comunicazione, spesso convogliata in un vero e proprio portale istituzionale interno. L’intranet, cioè, permette di mettere a disposizione del personale interno una serie di funzionalità e utilità che consentono la raccolta e la diffusione dell’informazione e della conoscenza all’interno dell’organizzazione attraverso strumenti di knowledge e information management, e che promuovono la condivisione di contenuti e pratiche. In Valle d’Aosta il 94 % dei comuni del campione analizzato ha risposto di disporre di una rete LAN, mentre solo il 10 % dispone di una Intranet. Per quanto detto sopra, la percentuale così bassa dei comuni che possiedono una Intranet è senz’altro influenzata dalle piccole dimensioni dei comuni che non permettono grandi investimenti in ICT. 79 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 28 - Comuni della Valle d’Aosta dotati di dispositivi o procedure di sicurezza, per tipologia, 2005 % Comuni Server SSL 5% Restrizioni di accesso ai locali 3% con strumentazione Piani di disaster recovery 18% 52% Firewall Back-up 46% Antivirus aggiornato negli ultimi tre mesi 0% 98% 20% 40% 60% 80% 100% Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Il grafico prende in considerazione la presenza dei seguenti strumenti di sicurezza: y Server SSL: Server web dotato del protocollo SSL (Secure Socket Layer) con il quale è possibile cifrare i dati nell’ambito di una comunicazione tra server web (all’interno del quale è ospitato il sito web interrogato) e client web (in uso dall’utente che interroga il sito). y Piani di disaster recovery: Piano che definisce le procedure per il recupero e la salvaguardia dei dati in caso di eventi imprevisti (attacco volontario del sistema, perdita involontaria dei dati, guasto ad un dispositivo di memorizzazione dati, danneggiamento per calamità naturali). y Firewall: Componente hardware che permette di controllare e filtrare le connessioni e i flussi di informazioni da e per la rete Internet. Non sono considerati firewall gli applicativi installati sulle singole postazioni (es. Windows firewall). In Valle d’Aosta tutti i Comuni rispondenti sono presenti dispositivi di sicurezza (media italiana 99%); il 98% utilizza antivirus aggiornato (media italiana 95%), il 46% backup (media italiana 63%), il 52% firewall (media italiana 57%), il 18% piani di disaster recovery (media italiana 22%), il 3 % restrizioni di accesso (media italiana 20%), il 5% server SSL (media italiana 11%). 80 Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali Figura 29 - Comuni dotati di banda larga, 2005 Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Il grafico mostra il numero di Comuni che hanno dichiarato di possedere accesso ad Internet in banda larga (> 2Mbps), indipendentemente dalla tipologia di connessione utilizzata (xDSL, fibra ottica, etc.). In Valle d’Aosta la percentuale dei comuni dotati di banda larga è inferiore alla media nazionale, tale scostamento è in parte dovuto alla morfologia del terreno per cui risulta estremamente difficile portare la larga banda sul territorio e in parte è dovuto alle piccole dimensioni della regione (120.000 abitanti) non in grado di attirare gli investimenti degli operatori di TLC. In tale scenario sono risultate significative le azioni intraprese dall’Amministrazione Regionale per ridurre il “digital divide” (Vallée d’Aoste All Digital) e promuovere la diffusione della larga banda su tutto il territorio regionale. (“RUPAR – SPC “ e “RUPAR BROADBAND WIRELESS”). 81 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 30 - Comuni connessi ad Internet, per fornitore di connessione (pubblico o privato), 2005 Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Il grafico mostra quali contesti locali si affidano maggiormente a fornitori pubblici o privati per la connessione ad Internet. 8 In Valle d’Aosta il 93 % dei Comuni si connette alla rete tramite provider privato mentre il 13 % tramite la RUPAR. Emerge una situazione di compresenza delle due tipologie di connessione. Le azioni intraprese dalla Regione, con i progetti “RUPAR – SPC “ e “RUPAR BROADBAND WIRELESS”, dovrebbero far invertire la tendenza e portare le percentuali ad allinearsi alle medie nazionali. 8 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: Rete pubblica territoriale: Rete telematica regionale/RUPAR, provinciale, inter-comunale, etc. 82 Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali 8.2.4 Informatizzazione delle attività Figura 31- Comuni della Valle d’Aosta dotati di protocollo informatico, per tipologia, 2005 Solo nucleo minimo 53% % Comuni Protocollo informatico non attivo 10% Workflow documentale 9% Gestione documentale 28% Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 Secondo il DPR 445/00 il protocollo informatico è definito come “l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti”, ovvero, tutte le risorse tecnologiche necessarie alla realizzazione di un sistema automatico per la gestione elettronica dei flussi documentali. E’ quindi chiaro che esso riveste un ruolo chiave nell’informatizzazione delle attività interne, sia in ottica di efficienza interna, sia per il miglioramento e la creazione di nuovi servizi rivolti a cittadini e imprese, tra cui ad esempio la possibilità di seguire passo a passo l’iter della propria pratica e il suo posizionamento nel flusso procedurale. In Valle d’Aosta il 90,3% dei Comuni ha attivato il protocollo informatico (media italiana 79%), il 54% di essi ha attivato il solo nucleo minimo (media italiana 61%), mentre il 27,8 % lo utilizza per la gestione documentale (media italiana 9,5%) e l’ 8,5% per il workflow (media italiana 8,6 %)9. 9 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: Nucleo minimo = (Obbligatorio secondo il DPR 445/00) Esso prevede la registrazione in un archivio informatico delle informazioni riguardanti un documento (numero, data, mittente/destinatario, oggetto, ecc.), la segnatura sul documento delle informazioni riguardanti il documento stesso (numero, data, AOO) e la classificazione d’archivio per una corretta organizzazione dei documenti. Gestione documentale = Prevede la registrazione con trattamento del documento informatico, l’assegnazione per via telematica all’ufficio di competenza, la gestione avanzata della classificazione dei documenti (gestione pratiche) e il collegamento dei documenti alla gestione dei procedimenti. Workflow documentale = Prevede l’informatizzazione dei processi relativi ai flussi documentali in entrata, in uscita ed interni e l’integrazione con gli eventuali workflow relativi ai processi primari. 83 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 8.2.5 Collaborazione fra enti Figura 32 - Comuni che collaborano per la realizzazione di progetti ICT, 2005 Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005 La collaborazione inter-ente rappresenta una risorsa strategica per i Comuni, specialmente i più piccoli, per la dotazione e l’uso ottimale delle nuove tecnologie. La scarsità di personale dedicato e gli alti costi di investimento e di gestione legati all’introduzione delle ICT hanno fatto nascere una moltitudine di forme di collaborazione attive a vari livelli istituzionali, più o meno formalizzate in progetti o gestioni associate. La regione Valle d’Aosta con il 38% non si discosta troppo dalla media nazionale10 (45%), ciò si può interpretare con le piccole dimensioni dei comuni che sono incentivati ad associarsi per poter ottenere delle economie di scala. 10 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI: Collaborazione per realizzazione progetti ICT = Comuni che, per la realizzazione di progetti relativi a tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), dall’anno 2000 hanno avviato forme di collaborazione con altri enti pubblici territoriali. 84 SPECI ALE FOCUSREGI ONALE PARTE I 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta 86 Parte IV – Speciale focus regionale 9 Mandato di pagamento elettronico L’impiego delle nuove tecnologie nell’area contabile per l’esecuzione automatizzata delle procedure di uscita (mandato) e di entrata (ordinativo di incasso o reversale) rappresenta un’opportunità contemplata nel D.P.R. 20 aprile 1994 n.367 “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”, che , all’art.2 , stabilisce che “gli atti dai quali deriva un impegno a carico del bilancio dello Stato e la relativa documentazione, gli elenchi, epiloghi, riassunti, note descrittive, prospetti ed altri analoghi documenti contabili comunque denominati, i titoli di spesa e, in genere, gli atti e i documenti previsti dalla legge e dal regolamento sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato, […] possono essere sostituiti a tutti gli effetti , anche ai fini della resa di conti amministrativi o giudiziali, da evidenze informatiche o da analoghi strumenti di rappresentazione e trasmissione, compresi i supporti ottici”. Il decreto affidò all’allora Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA) ora Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (Cnipa), la definizione delle regole tecniche e delle procedure utilizzabili per garantire la sicurezza, la riproducibilità e l’utilizzo degli atti in formato elettronico. Le esperienze successive di amministrazioni locali, quali la Provincia Autonoma di Trento, hanno permesso all’Amministrazione Regionale di riusare ed adattare alla propria organizzazione modelli, strumenti e servizi. Dal primo giugno 2005 la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha introdotto nel suo sistema amministrativo i mandati di pagamento elettronici. 9.1 Il Progetto Il percorso che ha intrapreso l’Amministrazione Regionale per raggiungere tale obiettivo inizia nel 2004, anno in cui viene predisposto il nuovo testo di legge sopra citato con l’obiettivo di creare l’indispensabile supporto normativo necessario all’avvio del mandato elettronico di pagamento mediante l’uso della firma digitale. Figura 33 - Schema del flusso di interscambio delle informazioni. Tesoriere Regione 87 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Il progetto esecutivo, che si pone tra l’altro i seguenti obiettivi: y y y velocizzare le procedure di gestione delle pratiche; favorire l’attività di controllo e di gestione dell’intero processo di spesa; trasferire una considerevole quantità di atti dal supporto cartaceo ad un supporto informatico; y garantire una migliore sicurezza e riservatezza grazie all’impiego delle nuove tecnologie; y ridurre l’impiego del supporto cartaceo; è stato preceduto da una serie di atti preliminari che si possono così sintetizzare : y introduzione nell’ordinamento finanziario e contabile della Regione Autonoma Valle d’Aosta della possibilità di sostituire con evidenze informatiche gli atti costituenti le fasi dell’entrata e della spesa previsti dalla vigente normativa; y studi di fattibilità e di adeguamento tecnologico del sistema di contabilità finanziaria regionale; y indagini di mercato per l’affidamento di servizi connessi all’esecuzione dei pagamenti mediante mandato informatico. Il 23 maggio 2005, la Giunta regionale ha approvato le procedure per l’esecuzione dei pagamenti mediante mandato informatico, dando attuazione a quanto previsto dalla l.r. n. 3/2005 e dall’art. 11 del contratto di Tesoreria regionale stipulato con UniCredit Banca S.p.a.. L’esigenza di soddisfare i seguenti requisiti: y y y y investimenti iniziali limitati; assenza di know-how specifico; riduzione dei tempi di test e di attivazione; costi di esercizio fissi; ha indotto l’Amministrazione a scegliere la modalità Application Service Provisioning (ASP) per l’erogazione del servizio. Il mandato elettronico è stato sviluppato con un software che consente l’interscambio via web tra l’Amministrazione regionale ed il Tesoriere degli ordinativi di pagamento garantiti da firma digitale secondo un’architettura illustrata nella figura seguente. Figura 34 - Erogazione del servizio in modalità ASP Tesoriere Regione Archivio 88 Parte IV – Speciale focus regionale Gli interventi predisposti, con le annesse forme contrattuali necessarie, sono stati: y definizione di un Protocollo di Interscambio tra la Regione ed il Tesoriere regionale, contenente le regole e le modalità per la trasmissione allo stesso dei mandati informatici emessi dalla Regione con le istruzioni/richieste connesse alla gestione degli stessi; y impostazione del “Servizio di trattamento informatico, firma digitale e intercomunicazione con il Tesoriere regionale degli ordinativi emessi da enti” per gli ordinativi prodotti , che consente alla Regione – per mezzo della Banca/Società affidataria e tramite la rete Internet - di far pervenire al Tesoriere i mandati informatici predisposti nel proprio sistema contabile; l’attivazione di tale servizio prevede una fase di “start-up” iniziale comprensiva di attività di testing, di avviamento e corsi di formazione; y preparazione del “Servizio di trasporto Remote Banking Web Enti”, che consente alla Regione di collegarsi telematicamente con la Banca affidataria – tramite la rete Internet – per inviare flussi, disposizioni ed ordini, nonché per ottenere informazioni nell’ambito del servizio di Tesoreria regionale e di usufruire delle funzionalità bancarie ad esso collegate; y organizzazione del “Servizio di archiviazione con apposizione di marcatura temporale” dei documenti informatici relativi ai mandati di pagamento con utilizzo di firma digitale, nel rispetto di quanto disposto dalla normativa vigente in ordine alle regole tecniche per la riproduzione e la conservazione dei documenti informatici al fine di garantire la conformità temporale degli stessi agli originali; y approvvigionamento dei kit di firma digitale. I costi complessivi di impianto, comprensivi dell’adeguamento del sistema contabile alle specifiche del mandato, dell’impianto dei servizi di trasporto, di mandato e di archiviazione sono stati di euro 30.000 IVA esclusa. 9.2 I risultati del primo avvio Dopo una fase sperimentale (start up), con utilizzo parallelo del supporto cartaceo e con verifica di tutte le funzionalità della procedura, dal 1° giugno 2005 è stata data piena operatività al sistema con i seguenti risultati: y y y y y migliore efficienza complessiva del servizio di tesoreria; accelerazione dei processi di pagamento della Regione; semplificazione e maggiore efficacia dei controlli; conservazione dei documenti e consultazione storica dell’iter di ciascun mandato; inizio di un percorso di introduzione della cultura dell’innovazione e del dato; Maggiore disciplina richiesta dall’automatizzazione. Con l’entrata a regime della procedura, nel periodo 01/06/05 al 06/04/2006, sono stati emessi e firmati 67.128 mandati e sono state compiute 342 operazioni di rettifica come illustrato nella figura seguente 89 4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta Figura 35 - Dati relativi alle operazioni di rettifica OPERAZIONI DI RETTIFICA SUI MANDATI DI PAGAMENTO periodo dal 01/06/2005 al 06/04/2006 58 169 Annullati su richiesta del Tesoriere Annullati su richiesta del Servizio Gestione Spese Annullati in contabilità 28 87 Sostituiti 9.3 Sviluppi futuri L’evoluzione del progetto, oltre a prevedere che siano implementate le seguenti funzionalità: y y y y conservazione sostitutiva e marcatura temporale dei dati per l’archiviazione legale dei documenti elettronici; rendicontazione automatica delle operazioni (Giornale di cassa) evitandone la stampa cartacea e al contempo facilitandone la consultazione; automazione delle comunicazioni relative ai dati di bilancio e ai depositi cauzionali; automazione dell’autorizzazione alla liquidazione e degli altri passaggi della procedura di pagamento. prevede l’automazione del processo di entrata (riversale informatica), in modo da completare l’informatizzazione dei processi di pagamento e garantire l’integrazione con il sistema nazionale di rilevazione automatica degli incassi e dei pagamenti denominato SIOPE ( Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici). 90