Quarto Rapporto Innovazione Valle d`Aosta - 2006

Transcript

Quarto Rapporto Innovazione Valle d`Aosta - 2006
IV
Introduzione
Il Quarto Rapporto sull’Innovazione nella Regione Autonoma Valle d’Aosta si pone l’obiettivo
di offrire un esauriente quadro dello stato di avanzamento dei processi di costituzione dell’egovernment e, più in generale, della Società dell’Informazione.
Particolare attenzione viene riservata alle novità emerse nell’ultimo anno. In tal senso il
Rapporto è la naturale prosecuzione dei precedenti e si pone come importante strumento di
conoscenza e occasione di riflessione circa le politiche di innovazione attivate, gli attori in
campo, i risultati ottenuti, i fenomeni emergenti e le sfide per il futuro sul territorio.
Novità di quest’anno è la presenza di un’ampia sezione dedicata alla presentazione di dati di
contesto sull’utilizzo delle ICT da parte delle PA locali, e delle imprese nella regione.
La prima parte del Rapporto è dedicata, come in passato, alla ricostruzione del quadro delle
politiche e degli attori che operano a livello regionale per il raggiungimento degli obiettivi
fissati dai relativi piani pluriennali per lo sviluppo della società dell’informazione.
La seconda parte considera i progetti in fase di attuazione inquadrandoli dal punto di vista
dello stato di avanzamento e offre una panoramica sui nuovi progetti avviati a livello
Regionale, Comunale e Settoriale.
Della terza parte si è già detto in precedenza in quanto è quella che contiene tutti i dati
disponibili a livello regionale che consentono di ricostruire il quadro dell’innovazione
regionale sia rispetto alla PA che al contesto socioeconomico in cui essa opera.
La quarta e ultima parte infine è costituita dall’approfondimento di un aspetto saliente del
contesto dell’innovazione regionale. Si tratta del progetto “Mandato elettronico” cui è
interamente dedicato il capitolo nove.
Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla stesura del presente
rapporto.
III
IV
Indice
PARTE I – NOVITÀ DEL QUADRO REGIONALE............................... 1
1
Nuovi piani Regionali ....................................................................3
1.1
Vallée d’Aoste All Digital (VDAAD) ........................................................3
1.1.1
Protocollo d’intesa ..............................................................................6
1.1.2
Convenzione con la Fondazione Ugo Bordoni ....................................6
1.2
Piano Operativo Annuale 2006...............................................................7
2
Nuovi piani del Comune di Aosta ................................................11
2.1
3
Nuovi Piani Settoriali ...................................................................13
3.1
4
POA 2006.............................................................................................11
Piano regionale per la Salute e il Benessere Sociale...............................13
GIi Accordi di Programma Quadro per la Società delI’Informazione
15
4.1
Interventi Previsti ..................................................................................15
4.1.1
Progetto RUPAR-SPC.........................................................................15
4.1.2
Progetto Interregionale ICAR (Interoperabilità e Cooperazione
Applicativa tra le Regioni)................................................................................22
5
Evoluzione attori ..........................................................................25
PARTE II – AVANZAMENTO PROGETTUALITÀ E RISULTATI......... 29
6
Avanzamento e risultati salienti dei progetti più significativi ........31
6.1
PROGETTI REGIONALI.........................................................................31
6.1.1
SIGMATER ........................................................................................31
6.1.2
INPA .................................................................................................32
6.1.3
“SESAMO la porta è aperta” ..............................................................33
6.1.4
MANDATO DI PAGAMENTO ELETTRONICO ..................................34
6.1.5
RETE TRANSFRONTALIERA SULLA BANDA LARGA.........................34
6.1.6
SISTEMA INFORMATICO PER LA GESTIONE DEI BENI CULTURALI
37
6.1.7
PARTOUT .........................................................................................39
6.1.8
Strategia regionale su riuso e promozione dei servizi.........................41
6.2
SALUTE ................................................................................................41
6.2.1
Collegamento telematico dei MMG e dei PLS....................................41
6.2.2
Il data warehouse socio-sanitario regionale .......................................42
6.2.3
Il data warehouse del personale del Servizio sanitario regionale........43
6.2.4
La formazione continua del personale sanitario (sistema ECM) ..........45
6.3
PROGETTI COMUNALI ........................................................................45
V
6.3.1
6.3.2
6.3.3
7
Servizi Demografici in rete................................................................ 45
Nuovo sito Internet ........................................................................... 46
Centrale Operativa dei vigili urbani .................................................. 46
I Accordo Integrativo APQ Societa’ dell’Informazione................. 47
7.1
7.2
RUPAR BROADBAND WIRELESS ........................................................ 47
SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE (SUAP) ......................... 56
PARTE III - La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle
imprese e PA locali ........................................................................... 69
8
L’indagine ISTAT su imprese e ICT nella PAL .............................. 71
8.1
Dotazioni e uso delle ICT nelle imprese ............................................... 71
8.2
Dotazioni e uso delle ICT nelle Amministrazioni locali......................... 73
8.2.1
Organizzazione ................................................................................ 75
8.2.2
Formazione ...................................................................................... 76
8.2.3
Dotazioni ICT e connettività ............................................................. 77
8.2.4
Informatizzazione delle attività ......................................................... 83
8.2.5
Collaborazione fra enti ..................................................................... 84
PARTE IV – Speciale focus regionale................................................. 85
9
Mandato di pagamento elettronico .............................................. 87
9.1
9.2
9.3
VI
Il Progetto............................................................................................. 87
I risultati del primo avvio...................................................................... 89
Sviluppi futuri....................................................................................... 90
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
2
Parte I – Novità del quadro regionale
1 Nuovi piani Regionali
Le linee strategiche della Regione nel campo dell’ICT si sviluppano in coerenza con il quadro
nazionale ed europeo e in continuità con il percorso descritto nel Piano d’azione per lo
sviluppo della Società dell’Informazione in Valle d’Aosta e ripreso nel Piano triennale 20042006 per il settore informatica.
Relativamente al tessuto socio-economico locale, l’ICT rappresenta uno strumento per il
miglioramento della qualità della vita, attraverso i nuovi servizi di e-government, e
un’opportunità di sviluppo economico e sociale che si esprime tramite il potenziamento del
capitale umano e infrastrutturale.
Più in particolare, relativamente al settore pubblico, l’Amministrazione regionale individua
nelle nuove tecnologie e nell’e-government una funzione fondamentale per il miglioramento
dell’efficienza ed efficacia delle politiche pubbliche, la cui puntuale attuazione costituisce un
fattore di competitività ed un polo di attrazione sul territorio.
La logica dell’azione regionale parte dal presupposto che la Pubblica Amministrazione deve
diventare fornitore di servizi nei confronti di un cliente che si chiama cittadino o impresa. Di
conseguenza, occorre progettare infrastrutture e servizi affinché il livello di interazione tra
fornitore e cliente migliori.
L’ente regionale, per competenze, dimensione, capacità finanziaria, è chiamato ad essere, nel
contesto locale, elemento trainante nel campo delle nuove tecnologie e in questa veste deve:
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svolgere un ruolo propulsore nello sviluppo della Società dell’Informazione, creando i
presupposti per la diffusione della conoscenza tecnologica tra cittadini ed imprese;
svolgere un ruolo centrale nell’attuazione di sistemi federati di settore, attraverso la
condivisione di regole e standard per una reale collaborazione applicativa e con
particolare attenzione alle logiche di processo ed alle organizzazioni a supporto,
conformemente agli indirizzi formulati a livello nazionale;
svolgere un ruolo di erogazione di servizi a cittadini e imprese, facilitando, da un lato, la
costituzione di centri servizi federati, distribuiti sul territorio, la cui finalità, oltre ad essere
elemento facilitante l’integrazione delle pubbliche amministrazioni locali, è anche
strumento per il superamento del “digital divide”, particolarmente accentuato nel territorio
regionale valdostano, e contribuendo, dall’altro, all’integrazione dei diversi servizi in
portali verticali e alla diffusione di strumenti per l’accesso sicuro ai servizi;
svolgere un ruolo importante nella ricerca di una maggiore efficienza interna all’intero
comparto pubblico locale, attraverso la costante ricerca di soluzioni organizzative a
supporto delle esigenze tecnico/amministrative degli enti pubblici locali che, a causa
dell’aumentata complessità, possono diventare reale ostacolo ad una crescita armonica del
sistema regione, di soluzioni applicative riusabili o utilizzabili in logica di servizio.
1.1 Vallée d’Aoste All Digital (VDAAD)
Nel corso del 2005 particolare attenzione è stata rivolta alla risoluzione del problema del
“digital divide”, all’introduzione della televisione digitale terrestre e allo sviluppo della larga
banda su tutto il territorio regionale. A tal fine è stato elaborato il progetto “Vallée d’Aoste All
Digital” (VDAAD) il cui concept progettuale prevede tre aree di intervento che trovano nella
3
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
condivisione di una sola rete e nell’ottimizzazione degli impianti, un valore rilevante in grado
di generare opportunità a costi controllati.
Il progetto basa la propria forza sullo sviluppo dei seguenti temi:
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y
TDT (Televisione Digitale Terrestre)
Partout – Rete Rupar
Internet banda larga
Con delibera del 28/02/05 n. 574 è stato costituito il Gruppo di Lavoro per il coordinamento
del progetto stesso, a cui sono stati attribuiti i seguenti compiti:
y supporto per l’evoluzione, l’ottimizzazione e l’integrazione dei diversi progetti nel settore
delle telecomunicazioni in fase di attuazione in Valle d’Aosta;
y analisi delle problematiche, la ricerca delle soluzioni e l’individuazione delle relative fonti
di finanziamento e cofinanziamento possibili per la creazione di un sistema di servizi
telematici e radiotelevisivi ottimizzato, finalizzato al superamento del “digital divide” e ad
un’efficace attuazione della Società dell’Informazione in Valle d’Aosta;
y monitoraggio di tutte le iniziative avviate in Valle d’Aosta dai diversi soggetti istituzionali e
società partecipate della Regione nel settore dei servizi telematici e radiotelevisivi, soggetti
che saranno invitati a sottoporre preventivamente al Gruppo di Lavoro la documentazione
relativa a tali iniziative;
y definizione di una convenzione tra l’Amministrazione regionale e la Fondazione Ugo
Bordoni specificamente finalizzata alla collaborazione sul progetto “Vallée d’Aoste All
Digital”.
Attraverso tale progetto, l’Amministrazione intende veicolare alcuni valori chiave che
rappresentano il valore aggiunto dell’iniziativa:
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“Riduzione Digital Divide”
Il problema del “Digital Divide” in Valle d’Aosta, è legato non solo al livello culturale, al tasso
di scolarità, alla capacità economica dell’utente, bensì anche (e a volte soprattutto)
all’ubicazione territoriale con particolare attenzione alla differenza esistente tra asse centrale
della valle e vallate laterali.
In più, anche tra le valli laterali esistono divisioni, in funzione della vocazione più o meno
turistica delle stesse, che porta ad interessi differenti degli operatori (telefonici, provider,
televisivi ecc.) in funzione delle rese economiche delle aree suddette e dei relativi bacini di
utenza collegati, soprattutto nei momenti di grande affluenza turistica. Combattere la “divisione
digitale” vuol dire operare un criterio di democratizzazione dello sviluppo, particolarmente
utile per il futuro della Regione.
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“TV per tutti”
La mappa della copertura televisiva, oggi in Valle, sarebbe alquanto scarsa se la Regione e le
Comunità Montane non si fossero attivate per la creazione di una Rete di ripetitori capace di
garantire il segnale alle zone antropizzate a basso numero di utenti residenti. Da questo punto
di vista, il passaggio dal segnale analogico al digitale, sarà l’occasione per procedere alla
razionalizzazione della logistica dei ripetitori in modo da coprire tutto il territorio valdostano.
Pertanto il digitale terrestre rappresenta un vero salto di qualità in grado di modificare
radicalmente l’offerta televisiva portando qualità e quantità laddove più vi è necessità di
relazione e contatto.
y
4
“Connettività ovunque”
Parte I – Novità del quadro regionale
L’altro grande problema, sempre più sentito sia da chi opera professionalmente sia da chi
frequenta la Valle a fini turistici, riguarda la connettività a larga banda. Il progetto VDAAD
rappresenta in questo senso una chance importante. La messa a punto di una Rete che andrà ad
equipaggiare RUPAR (Progetto Partout) ben si presta quale elemento costitutivo per la fornitura
agli utenti (tramite tecnologia finale da definire) di connettività a livello di Comune e quindi
delle singole località. Queste ultime, oggi fortemente penalizzate e in grado, a volte, di
sostenere collegamenti appena sufficienti via modem, vedrebbero quindi la nascita di un
contesto connettivo digitale fertile attraverso il quale valorizzare produttività, ricettività, offerta
turistica e di soggiorno a vari livelli.
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“Sperimentazione e sviluppo”
Il ruolo di Regione pilota, permette alla Valle d’Aosta di poter accedere per prima a servizi,
prodotti e opportunità in settori e campi dove, altrimenti, arriverebbe per ultima con notevoli
conseguenze economiche e sociali.
In più va rilevato che la sperimentazione permette la nascita e la crescita di professionalità
locali che possono dar vita a cicli di sviluppo interessanti. La stabilizzazione della
sperimentazione è un ulteriore fattore importante di successo del Progetto VDAAD e permette
di poter beneficiare da subito di tecnologie altamente performanti.
y
“Riorganizzazione Rete ripetitori sul territorio valdostano”
Grazie al progetto di razionalizzazione dei ripetitori presenti sul territorio regionale, che
prevede la conversione degli apparati per la trasmissione del segnale televisivo da analogico a
digitale, nonché la possibilità di ospitare gli apparati WIMAX per la connettività a banda larga,
si potrà ottenere un significativo miglioramento dell’architettura e della logistica della Rete
presente in Valle d’Aosta. Vantaggi immediatamente percepibili arriveranno dal lato
dell’impatto ambientale sul territorio che si tradurrà in benefici nell’impatto visivo delle
strutture, miglior armonizzazione, e ottimizzazione dei livelli di trasmissione elettromagnetica.
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“Visibilità nazionale e internazionale”
La realizzazione del Progetto porta ad una progressiva diffusione dell’immagine della Valle
d’Aosta sia a livello nazionale sia internazionale in un settore, quello delle TLC, di grande
interesse. La case history che si genererà, potrà essere esportata e presentata nelle sedi più
opportune creando un momento di visibilità istituzionale importante attraverso il quale
posizionare la Regione quale sede di attività innovative. I benefici potranno tradursi in
opportunità di sviluppo e crescita sia dal lato economico, settoriale e non, sia sociale ed
infrastrutturale.
Tali valori si concretizzano mediante la realizzazione delle seguenti attività:
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realizzazione di un sistema di Televisione Digitale Terrestre (TDT), comprensivo di
palinsesto istituzionale e servizi telematici interattivi della Regione, accessibile a tutti i
cittadini valdostani;
mantenimento ed ampliamento della programmazione televisiva francofona;
realizzazione dell’infrastruttura di trasporto a larga banda su tutto il territorio regionale;
connessione a larga banda di tutti gli Enti locali della Valle d’Aosta alla Rete Unitaria della
Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR) e accesso ai servizi previsti dal progetto
PARTOUT;
accesso ad Internet mediante la banda larga per tutti i cittadini e le imprese della Valle
d’Aosta;
sperimentazione dei servizi telematici innovativi quali la televisione digitale via Internet e
quella per utenza mobile;
5
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
y
razionalizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione sul territorio della regione
ottimizzando il rapporto Quantità e Qualità dei Servizi/Impatto Ambientale.
1.1.1 Protocollo d’intesa
Nel mese di aprile 2005 è stato sottoscritto tra il Ministero delle comunicazioni, la Regione
Autonoma Valle d’Aosta e l’Associazione italiana per lo sviluppo del Digitale televisivo
terrestre denominata Dgtvi, un protocollo d’intesa per la definitiva transizione alla televisione
digitale terrestre (switch-off) nel territorio della Valle d’Aosta entro luglio 2006.
Con la stipula del Protocollo d’Intesa, le parti si impegnano a favorire, tra le altre, le seguenti
iniziative:
y
effettuare tutti gli interventi tecnici necessari affinché gli attuali impianti esercitati in
tecnica analogica siano predisposti per la trasmissione in standard digitale;
y cofinanziamento Stato-Regione dei decoder per le famiglie meno abbienti;
y cofinanziamento Stato-Regione per lo sviluppo di servizi di T-government, valorizzando le
iniziative già in corso a livello locale in corrispondenza degli obiettivi di realizzazione
dell’e-government, nonché la valorizzazione delle esperienze produttive, creative e
tecnologiche presenti sul territorio;
y impegno a iniziative congiunte per lo sviluppo di attività di sperimentazione e di ricerca,
finalizzate al superamento della barriera digitale per la diffusione dell’accesso a banda
larga ad Internet e l’interattività, anche in sinergia con altre piattaforme di fornitura di
servizi di comunicazione elettronica;
y impegno alla cooperazione tra le emittenti televisive e gli operatori della telefonia mobile
per sperimentare nuove tecniche di distribuzione del segnale televisivo sui telefoni
portatili.
In data 22 giugno 2006 è stato sottoscritto un nuovo protocollo di intesa con il quale, pur
mantenendo valide le iniziative di cui sopra, vengono prorogati al mese di Ottobre 2008, i
termini per la definitiva transizione alla televisione digitale terrestre nel territorio della Valle
d’Aosta.
1.1.2 Convenzione con la Fondazione Ugo Bordoni
Con Delibera di Giunta del 17/09/2005 n. 3049, è stata firmata una convenzione con la
Fondazione Ugo Bordoni finalizzata alla sperimentazione, su porzioni definite del territorio
regionale, di soluzioni tecnologiche innovative.
Nell’ambito dell’attività di collaborazione la Regione Autonoma V.d.A. si impegna a:
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organizzare gli eventi pubblici di presentazione, confronto e studio;
individuare e rendere disponibili alla sperimentazione i siti coinvolti sul territorio
regionale;
y provvedere alle procedure finalizzate alla concessione di licenze e autorizzazioni per la
realizzazione dell’infrastruttura di rete e fornire la documentazione tecnica necessaria.
La Fondazione Ugo Bordoni si impegna a mettere a disposizione le risorse umane ed
economiche necessarie per:
y
6
redigere tutti gli elaborati progettuali per la definizione degli interventi di sperimentazione
e per l’ottenimento delle concessioni e autorizzazioni necessarie;
Parte I – Novità del quadro regionale
y
l’acquisizione e la messa in esercizio, nelle tre isole sperimentali, degli apparati e delle
strutture accessorie per la connettività Hyperlan, Wi-Fi e Wi-Max e ogni altro apparato
necessario alle attività oggetto della sperimentazione prevista.
1.2 Piano Operativo Annuale 2006
Le macro aree di intervento individuate nel Piano triennale 2004-2006 e riprese nei Piani
Operativi Annuali sono essenzialmente due:
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Infrastrutture: realizzazione della rete di connessione di tutti gli enti pubblici al fine di
creare l’“autostrada elettronica” su cui far circolare le informazioni;
y Servizi: realizzare i servizi di pubblica utilità da rendere disponibili agli Enti locali (EELL),
alle imprese e al cittadino.
In particolare, il Piano Operativo Annuale 2006, adottato dalla Giunta Regionale con
deliberazione del 30/12/2005 n. 4617, prevede che le principali attività che saranno portate
avanti nel corso del 2006, per lo sviluppo del sistema informativo regionale, saranno:
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RUPAR – RETE UNITARIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
In linea con quanto previsto nel I° Accordo di Programma Quadro (APQ), nel corso del 2006 è
prevista l’integrazione dell’architettura della RUPAR mediante l’utilizzo di diversi sistemi di
trasmissione quali la fibra ottica e la tecnologia wireless, al fine di portare la larga banda su
tutto il territorio regionale. Tale intervento sarà oggetto dell’Integrativo dell’APQ da stipularsi
entro il 31 dicembre 2006.
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TELEVISIONE DIGITALE TERRESTRE (TDT)
Nel corso del 2006 è prevista la sperimentazione del canale digitale terrestre come strumento
per l’erogazione dei servizi già disponibili su Internet, nonché l’implementazione di nuovi
servizi di interesse per i cittadini relativi alla sanità, alla cultura e all’informazione.
y
ACCESSIBILITA’
Coerentemente con quanto previsto dalla Legge del 9 gennaio 2004, n. 4 “Disposizioni per
favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici", l’Amministrazione regionale
intende intraprendere tutte le attività volte a facilitare la navigazione e il reperimento delle
informazioni per gli utenti non normodotati.
7
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Tabella 1 – Quadro delle policy e degli strumenti di attuazione Regionali
Titolo Documento
Estremi di
approvazione/pubblicazione
Obiettivi principali
Piano Operativo Annuale 2006
(settore informatica)
Delibera di Giunta del
30/12/2005 n. 4617
Riprende e contestualizza al 2006 la
programmazione triennale
Convenzione annuale tra la
Regione e la Fondazione Ugo
Bordoni per la collaborazione
nell’ambito del Progetto “Vallée
d’Aoste All Digital”
Delibera di Giunta del
17/09/2005 n. 3049
Sperimentare su porzioni limitate del
territorio regionale, soluzioni
tecnologiche innovative
Protocolli d’Intesa tra Ministero
delle comunicazioni, la Regione
Autonoma Valle d’Aosta e
l’Associazione DGTVi
Piano Operativo Annuale 2005
(settore informatica)*
Accordo Regionale in materia di
innovazione e sviluppo delle
tecnologie informatiche e
telematiche*
Piano pluriennale per il triennio
2004-2006 (settore
informatica)*
PIC Interreg III (Italia-Francia)
2000-06 – Misura 2.2 - Accesso
alla Società dell’Informazione*
8
Firmati il 16 aprile 2005 e il
22 giugno 2006
Delibera di Giunta del
30/12/2004 n. 4882
Delibera di Giunta del
10/12/2004 n. 4565
Delibera Consiglio Regionale
del 23/06/2004 n. 707/XII
Delibera Cons. Reg. del
06/02/2002 n. 2443/XI
Definire le attività necessarie per
rendere possibile la definitiva
transizione alla televisione digitale
terrestre nel territorio della Regione
Autonoma Valle d’Aosta
Riprende e contestualizza al 2005 la
programmazione triennale
Attivare processi cooperativi al fine
di definire congiuntamente con gli
altri soggetti operanti sul territorio
regionale, strategie comuni per lo
sviluppo delle tecnologie
informatiche e telematiche e la
diffusione della cultura innovativa
Modernizzare la Pubblica
Amministrazione attraverso la
promozione e lo sviluppo della
Società dell’Informazione
Utilizzare le potenzialità offerte dalle
NTIC;
Rispondere ai bisogni di persone e
imprese dell’area transfrontaliera in
materia di NTIC;
Incrementare le iniziative di
cooperazione e coordinamento
transfrontaliero tra media locali e
operatori italiani e francesi nel
campo della comunicazione
Parte I – Novità del quadro regionale
Titolo Documento
Estremi di
approvazione/pubblicazione
Convenzione quinquennale tra
la Regione Autonoma V.d.A., la
Regione Piemonte e la Regione
Liguria, per la cooperazione
nell’ambito dei sistemi
informativi e telematici delle
rispettive amministrazioni*
Approvata con Delibera di
Giunta del 03/12/2001 n.
4672
Obiettivi principali
Interscambio di esperienze e di
apporti conoscitivi per la
realizzazione dei comuni obiettivi di
innovazione del ruolo della Pubblica
Amministrazione Locale
Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A.
* Per approfondimenti sui seguenti documenti vedere le edizioni precedenti del Report Regionale.
9
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
10
Parte I – Novità del quadro regionale
2 Nuovi
Aosta
piani
del
Comune
di
La consapevolezza che le ICT sono diventate uno strumento strategico di modernizzazione e
una guida per lo sviluppo locale, sia in termini sociali sia economici, ha condotto anche il
Comune di Aosta a dare impulso alle azioni e alle policy già intraprese negli anni precedenti,
al fine di accelerare il processo di sviluppo della Società dell’Informazione.
In un’ottica di continuità e sviluppo rispetto ai documenti programmatici precedenti, le linee di
intervento delineate nel Piano triennale 2003-2006 e sviluppate nei relativi piani operativi
annuali hanno riguardato:
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attività a supporto dei sistemi (bonifiche e normalizzazione banche dati, cablaggio
strutturato del palazzo municipale, rinnovamento del sito e della Intranet Comunale,
avviamento sportello unico delle attività produttive ecc.);
carta d’identità elettronica (distribuzione della carta identità elettronica a circa 80 per
cento della popolazione e sperimentazione dei servizi sviluppati nell’ambito del Progetto
People);
servizi erogati sulla rete comunale (Intranet Comunale, Posta elettronica via web,
accessibilità dati catastali tramite Sistema Inter Scambio TERritorio – SISTER – e
partecipazione al progetto Servizi Integrati catastali e Geografici per il Monitoraggio
Amministrativo del TERritorio - SIGMATER);
organizzazione interna Sistema Informativo Comunale e procedure operative (revisione
delle procedure operative e adeguamento alla normativa sulla Sicurezza informatica e
Privacy).
2.1 POA 2006
Il piano operativo annuale 2006 stabilisce le principali azioni nel campo dell’innovazione
tecnologica e costituisce un elemento di supporto alla riorganizzazione globale dell’ente verso
l’esterno.
Le principali linee di intervento risultano essere:
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completamento della distribuzione della Carta d’Identità Elettronica a tutta la popolazione
e erogazione dei servizi demografici in rete;
riorganizzazione ed ampliamento della Struttura Interna per far fronte alle nuove
aspettative tecnologiche e adeguamento alle norme contenute nel codice delle
amministrazioni digitali;
cooperazione e collegamento con gli altri enti locali al fine di rendere compatibili e
condivisibili le informazioni provenienti da fonti differenziate;
partecipazione al processo di innovazione sviluppato a livello nazionale e regionale;
partecipazione al progetto di Riuso applicativo ed organizzativo dei servizi sviluppati
nell’ambito del Progetto People;
consolidamento dello sportello unico per le imprese attraverso l’introduzione di nuovi
procedimenti amministrativi.
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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Tabella 2 – Quadro delle policy del Comune di Aosta
Titolo Documento
Estremi di
approvazione/pubblicazione
Piano Operativo 2006 per
l’Informatica e le
Telecomunicazioni – Comune di
Aosta
Delibera
di
Giunta
10/03/2006 n. 76
Piano triennale 2003-2005 –
Servizio Sistemi Informativi Comune di Aosta*
Obiettivi principali
del
Albo Comunale 14/10/2003
Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A.
* Per approfondimenti vedere le edizioni precedenti del Report Regionale.
12
Riprende e contestualizza al 2006 la
programmazione triennale
Attuare un processo di reengineering
delle procedure amministrative e
sviluppare un sistema che garantisca
la cooperazione e l’integrazione con
altre Amministrazioni, favorendo la
qualità dei servizi offerti a cittadini e
imprese
Parte I – Novità del quadro regionale
3 Nuovi Piani Settoriali
3.1 Piano regionale per la Salute e il Benessere Sociale
A livello di programmazione settoriale risulta di particolare rilievo il Piano Socio Sanitario per il
triennio 2006-2008.
Il “Piano regionale per la Salute e il Benessere Sociale” prevede, tra gli indirizzi programmatici
indicati, la definizione dei seguenti due obiettivi: migliorare l’accessibilità dei servizi da parte
del cittadino ed aumentare la capacità di programmazione e controllo delle risorse, anche
umane, in ambito socio-sanitario.
Per il raggiungimento degli obiettivi di cui trattasi, è ritenuto strategico il potenziamento del
Sistema Informativo sanitario regionale.
In particolare, l’obiettivo 26 del piano triennale prevede di estendere la rete dei sistemi
informativi sanitari e sociali regionali al fine di favorire l'accesso ai servizi da parte del
cittadino e di sostenere i processi di programmazione e di controllo delle risorse umane,
economiche e tecnologiche in ambito sanitario e sociale.
Tali obiettivi sono raggiunti mediante lo sviluppo della rete dei sistemi informativi sanitari e
sociali regionali, al fine di sostenere i processi di programmazione e controllo delle risorse
umane, economiche e tecnologiche in ambito sanitario e sociale, nonché il consolidamento e
lo sviluppo di una banca dati unica delle prestazioni rese dal Servizio Sanitario Regionale (data
warehouse socio-sanitario regionale) e del personale del Servizio Sanitario Regionale (data
warehouse del personale del Servizio Sanitario Regionale), anche con riferimento alla
programmazione e alla gestione della formazione continua del personale sanitario (sistema di
Educazione Continua Medica).
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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Tabella 3 – Quadro delle policy settoriali
Titolo Documento
Piano Socio Sanitario 2006 -2008
Estremi di
approvazione/pubblicazione
Approvato con legge regionale 20
giugno 2006, n. 13
Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A.
14
Obiettivi principali
Migliorare l’accessibilità dei
servizi da parte del cittadino
Incrementare la capacità di
programmare e controllare le
risorse, anche umane, in
ambito socio-sanitario
Parte I – Novità del quadro regionale
4 GIi
Accordi
di
Programma
Quadro
per
la
Società
delI’Informazione
4.1 Interventi Previsti
L’Accordo di Programma Quadro (APQ) si configura come lo strumento di programmazione
negoziata che più si adatta alle azioni di coordinamento dei diversi livelli istituzionali (locale,
regionale, nazionale ed europeo) coinvolti nell’attuazione di processi di sviluppo economico
territoriale. L’APQ è sottoscritto dai dirigenti di settore della Regione, del Ministero
dell’economia e delle finanze (MEF) e dell’Amministrazione centrale competente per la natura
e il settore di intervento previsti. Gli APQ consentono di integrare e rendere coerenti le
strategie definite nei piani e nei programmi strategici di settore europei, nazionali e regionali,
raccordando le diverse fonti di finanziamento e generando significativi incrementi delle risorse
disponibili. Tale strumento di programmazione, inoltre, per la natura dei soggetti coinvolti nel
processo, promuove la logica della condivisione e della partecipazione attiva degli Enti locali
presenti sul territorio.
La Valle d’Aosta ha stipulato un APQ SI in data 10 marzo 2005 del valore complessivo di
2.588.777 euro composto dai seguenti progetti:
y
y
Progetto RUPAR-SPC vede a fronte di un costo totale di euro 1.550.000,00 un
cofinanziamento di euro 1.181.988,00 e i rimanenti euro 368.012 finanziati con risorse
regionali;
Progetto ICAR-RAVDA vede a fronte di un costo totale di euro 1.038.777,00 un
cofinanziamento di euro 473.000,00 e i rimanenti euro 565.777,00 finanziati con risorse
regionali. Tale progetto coinvolge sedici Regioni e una Provincia Autonoma e costituisce
impegno congiunto dei partecipanti nel realizzare l’interoperabilità e la cooperazione
applicativa tra le diverse amministrazioni pubbliche (per approfondimenti si veda report
precedente).
4.1.1 Progetto RUPAR-SPC
Con riferimento alla distinzione di carattere generale indicata nel 1° Avviso del MIT per
l’attribuzione delle risorse del piano di azione per l’e-government, le tipologie di intervento che
con tale progetto vengono realizzate riguardano i “servizi infrastrutturali” e i “servizi ai cittadini
e alle imprese”.
Il progetto ha come scopo quello di:
y
y
y
y
realizzare e/o potenziare le infrastrutture di rete della pubblica amministrazione a livello
regionale coerentemente con le specifiche del Sistema di Pubblica Connettività (SPC);
connettere le otto Comunità Montane e i settataquattro Comuni della Valle con priorità sui
ventidue comuni rientranti nell’area Ob. 2 e i ventisei nell’area “Phasing out”;
allestire un centro tecnico regionale per la gestione dei servizi di trasporto, sicurezza e
interoperabilità;
erogare servizi di interoperabilità e cooperazione applicativa, servizi di call-center, servizi
di cooperazione applicativa tra le regioni, gli enti locali e le amministrazioni centrali;
15
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
y
favorire la creazione o la trasformazione dei servizi erogati dall’amministrazione regionale
in servizi on-line.
Gli obiettivi posti a riferimento dell’iniziativa sono:
y
y
l’interconnessione degli enti e delle organizzazioni pubbliche presenti nella regione;
l’interconnessione con le RUPAR delle regioni limitrofe e con il backbone nazionale della
RUPA e, al SPC non appena esso sarà attivato;
y l’attivazione dei servizi di interoperabilità tra i diversi enti aderenti all’iniziativa;
y l’attivazione di centri servizi a supporto degli enti aderenti all’iniziativa, ai cittadini ed alle
imprese;
y definizione delle organizzazioni di governo e di gestione.
Sono stati inoltre posti alla base della progettazione i seguenti elementi:
y
l’infrastruttura deve rispondere a criteri di scalabilità e flessibilità tali da garantire
evoluzioni future orientate al trasporto della voce e all’integrazione di nuovi media quali
ad esempio il laser, il WiFi, il WiMAX, ecc.
y l’accessibilità ai servizi erogati deve avvenire nelle migliori condizioni possibili dall’intero
territorio regionale;
y la realizzazione dell’infrastruttura deve costituire, ove possibile, un elemento di attrazione
di nuovi investimenti da parte degli operatori di telecomunicazione;
y la nuova infrastruttura deve valorizzare gli investimenti già promossi ed attuati da parte
della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Gli obiettivi sopra descritti sono stati individuati e condivisi nell’ambito di un’azione di
concertazione che ha visto coinvolti diversi attori pubblici e privati rappresentativi della realtà
valdostana quali: i Comuni, le Comunità Montane, l’USL, la Camera di Commercio,
l’Università della Valle d'Aosta, il Consiglio Regionale.
Il governo dell’iniziativa è affidato a due organi: il Gruppo Guida e il Nucleo Tecnico. Al
Gruppo Guida è demandato il governo strategico dell'iniziativa che ha il compito di definire i
piani annuali di sviluppo, il catalogo dei servizi, i livelli di servizio e di supervisionare le
attività operative. Esso è composto da rappresentanti della Regione, del Comitato Permanente
degli Enti locali, dell’USL, del Comune di Aosta, dell’Università della Valle d'Aosta, del
Consiglio Regionale e della società IN.VA.
Il Gruppo Guida si avvale per tutti gli aspetti tecnici di un Nucleo Tecnico, composto da
tecnici dei soggetti istituzionali, della soc. IN.VA e degli operatori di TLC coinvolti. In
particolare il Nucleo Tecnico riceve le varie ipotesi di sviluppo, esegue la progettazione di
fattibilità e ne associa le soluzioni architetturali ed economiche. Esso verifica inoltre gli SLA
(Services Level Agreement) tecnici e gli stati di avanzamento lavori da sottoporre al gruppo
guida.
Centro Servizi Di Rete
Il centro servizi RUPAR sarà composto dall’insieme dei server, e degli applicativi di base e sarà
strutturato su più livelli:
y
y
16
il 1° livello è rappresentato dall’infrastruttura BGP (Border Gateway Protocol), che lo
collega ai nodi TOPIX e genericamente ad Internet;
il 2° livello è rappresentato dai firewall più esposti verso l’esterno e che dovrebbero
proteggere da attacchi la rete interna (delle pubbliche amministrazioni connesse) e la
“Internet Farm” (i servizi erogati verso Internet);
Parte I – Novità del quadro regionale
y
y
y
il 3° livello è il cuore, ovvero il nucleo della rete sul quale si concentrano fisicamente tutte
le reti di raccolta attraverso i nodi di accesso;
il 4° livello è rappresentato dai firewall interni posti a protezione dei server più interni
deputati all’ erogazione dei servizi previsti per gli enti partecipanti alla RUPAR;
il 5° livello è rappresentato dalla server farm su cui risiedono i servizi di rete previsti.
Figura 1 – Struttura logica del Centro Tecnico
I servizi applicativi poggeranno su di un’infrastruttura di server configurata in modo da
presentare un’alta affidabilità; tali sistemi ospiteranno gli ambienti individuati come standard
per la RUPAR. Gli ambienti utilizzati per l’erogazione di servizi sulla RUPAR saranno, per
quanto concerne i sistemi operativi, Windows Server e Linux nella distribuzione Red Hat. Le
banche dati erogate dal Centro Servizi e/o sviluppate ad hoc per la RUPAR saranno declinate
sui database Oracle, SQL Server e Lotus Domino.
L’architettura del centro servizi è illustrata nella figura seguente:
17
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 2 – Il Data Center RUPAR-SPC
DAT A CENTER AOST A
INTERNET/ TOPIX
iBG
Raccolt a Aost a
Router
PIX 535
HA
FRONTInt er net
Far m
HSR
P
HA
PSTN/ ISDN
Appar at i classe
CORE
Fir ew all
Blade
DAT A CENTER PONT
Router
Raccolt a PSM
BACK-
Ser ver
Far m
Router ser ie 800
La Community Network Valdostana con la quale può essere identificata la RUPAR, possiede
teoricamente i requisiti per ottenere la qualifica di Q-CN dal centro di gestione del Sistema
Pubblico di Connettività.
Saranno pertanto avviate, non appena codificate, le procedure per l’accreditamento presso il
CNIPA della RUPAR della Valle d’Aosta come Q-CN; per la connessione; la Community
Network valdostana utilizzerà il NAP TOPIX acquisito mediante il progetto Vinces1 come nodo
di connessione.
Il centro servizi sarà connesso al SPC e sarà quindi in grado di cooperare con gli enti che si
affacciano su tale circuito. L’Amministrazione regionale e la società INVA sono certificate
come Autonomus System presso l’autorità internazionale, e dispongono perciò di un pool di
indirizzi pubblici come un qualsiasi Internet Service Provider (ISP).
Entrambe le società possono quindi cedere alcuni indirizzi pubblici a ciascun ente. In questo
modo ciascun ente, in quanto membro della Q-CN valdostana, potrà affacciarsi al SPC con il
proprio indirizzo pubblico per il tramite della rete estesa qualificata della RUPAR e cooperare
in modo diretto con le altre realtà presenti.
1
Il progetto “Valle d’Aosta Internet Network for C ommunity, Enterprise, Schools – Vinces”, è finalizzato a sperimentare gli
strumenti ed i metodi innovativi di accesso alle tecnologie della Società dell’Informazione, a disposizione dei cittadini e delle
imprese, con delle modalità che consentono di acquisire più facilmente e ad un livello più qualificato servizi e conoscenze.
18
Parte I – Novità del quadro regionale
Figura 3 – Architettura logica modello SPC
Centro Servizi Applicativi
Il Centro Servizi Applicativi RUPAR sarà il centro delegato all’erogazione dei servizi applicativi
nei diversi ambienti.
Tutti i sistemi saranno aggiornati secondo programmi di manutenzione evolutiva concordati.
Tali programmi saranno definiti a seguito di attività di verifica eseguite assieme ai produttori
degli applicativi in merito alla compatibilità degli stessi con le nuove versioni rilasciate degli
ambienti di base. Il centro servizi avrà anche il compito di mantenere aggiornati tutti i sistemi
nei confronti della sicurezza e del software antivirus.
I nuovi servizi sviluppati per tramite della RUPAR verranno erogati secondo un criterio
progettuale conforme alle specifiche del SPC e i paradigmi descritti nel progetto ICAR al fine di
poter disporre di sistemi in grado di garantire una reale cooperazione applicativa sia all’interno
del circuito RUPAR sia all’esterno verso altre Amministrazioni Pubbliche. (vedi schema Figura
4)
19
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 4 – Modello Logico Progetto ICAR
AP-1
AP-2
AP-3
AP-4
AP-5
AP-6
AP-N
Applicazioni
INF-3: Sistema Federato di Autenticazione
INF-2: Gestione di Strumenti Interregionali di Service Level Agreement
Interventi
infrastrutturali
INF-1: Infrastruttura di base per la Cooperazione Applicativa Interregionale
In tal senso è prevista l’implementazione di sistemi di porte di dominio e di porte applicative
conformi alle specifiche CNIPA.
Figura 5 – Schema Logico
Il centro servizi potrà ospitare altri ambienti funzionali alle esigenze degli enti; tali sistemi
potranno ad esempio giungere presso il centro servizi in quanto migrati dagli enti al fine di
avere maggiori garanzie in termini di continuità di servizio o di ottimizzazione dei costi
gestionali (housing, hosting). Potranno inoltre essere ospitati ambienti prodotti da fornitori di
terze parti che pubblicano i propri servizi all’interno del catalogo della RUPAR.
In particolare il centro di gestione dei servizi sarà finalizzato a fornire:
y
20
il monitoraggio costante del corretto funzionamento del sistema nel suo complesso e
dell’uso delle risorse hardware e software;
Parte I – Novità del quadro regionale
y
y
y
y
y
y
y
y
y
y
la risoluzione di eventuali problemi riscontrati legati a malfunzionamenti del software di
base e/o d’ambiente;
il controllo e l’ottimizzazione dei parametri di sistema relativi al software di base e
d’ambiente;
la rilevazione e la segnalazione al fornitore del software di eventuali problemi del sistema
indotti da malfunzionamenti del software applicativo;
la rilevazione e la segnalazione al personale preposto all’assistenza hardware di eventuali
problemi del sistema indotti da malfunzionamenti di qualche componente hardware;
gli aggiornamenti del sistema operativo, di altro software di base o d’ambiente purché non
comportino revisioni complete dell’ambiente originale;
il supporto agli operatori nella verifica/validazione delle operazioni di salvataggio;
l’impostazione e l’aggiornamento degli strumenti di controllo messi a disposizione degli
operatori;
le operazioni di recupero dei dati a fronte del verificarsi di situazioni anomale;
le operazioni di salvataggio e recupero straordinario a fronte di aggiornamenti applicativi;
la gestione della sicurezza logica del sistema.
Servizi Applicativi di Base Erogati
Agli EELL aderenti al centro servizi, saranno erogati i seguenti servizi di base infrastrutturali:
1) Autenticazione
2) Accesso ad internet
3) Posta elettronica
4) Groupware
5) Web Hosting
6) Servizi infrastrutturali e di interoperabilità
Per assicurare le funzionalità di gestione della RUPAR-VDA sarà allestito un Help Desk
tecnologico, che costituirà l’unico punto di contatto degli Enti per le problematiche che
dovessero insorgere.
Evoluzione del Progetto
Il progetto della RUPAR non è ovviamente un’attività statica ma si deve adattare alle continue
evoluzioni tecnologiche e al contesto nazionale legato allo sviluppo della Società
dell’Informazione, anch’esso in continua evoluzione.
In questo senso, come già evidenziato nelle parti precedenti, sarà avviata la realizzazione di
uno studio sulla “evoluzione della Società dell’Informazione in Valle d’Aosta” il quale,
riprendendo le linee già evidenziate nel documento “e_VDA”, ne contestualizzerà i contenuti e
gli scenari possibili aggiornandoli all’interno dell’arco temporale 2005 – 2007. In tale piano
saranno inoltre analizzati e avviati degli studi di fattibilità, relativi a diverse linee di intervento,
tra i quali si evidenziano:
y
y
y
estensione del backbone fino all’alta valle;
analisi della possibilità di utilizzare l’attuale fibra posata nel tunnel del Gran San Bernardo
per dare vita a una dorsale transfrontaliera;
implementazione di tecnologie alternative quali quelle wireless (WIMAX, satellite e laser)
oppure quelle basate su mezzi trasmissivi diversi quali i tralicci di trasporto dell’energia
21
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
elettrica note come PLC (Power Line Carrier) o PLT (Power Line Telecommunication) per
potenziare il livello di connettività sulle vallate laterali;
y definizione delle specifiche della futura carta regionale dei servizi.
Per quanto riguarda lo stato avanzamento lavori, attualmente sono stati collegati 90 Enti su
187 (per il 2006 è prevista la connessione di circa 110 ulteriori organizzazioni pubbliche quali:
scuole, biblioteche ecc..) e contemporaneamente è stato attivato il Centro Servizi Regionale
con l’attivazione dei primi servizi di base quali:
1) Accesso ad Internet
2) Posta elettronica
3) Groupware
4) Web Hosting
Parallelamente è stato attivato il sito web “PARTOUT” che rappresenta lo strumento per
accedere al catalogo dei servizi.
4.1.2 Progetto Interregionale ICAR (Interoperabilità e Cooperazione
Applicativa tra le Regioni)
Il progetto, cui partecipano sedici Regioni e una Provincia Autonoma, è costituito da un
insieme di interventi progettuali, tra loro coordinati ed integrati, che le Regioni intendono
attuare cooperativamente al fine di realizzare sistemi di interoperabilità e cooperazione
applicativa per lo sviluppo dell’e-government a livello interregionale.
Il progetto ICAR è stato avviato formalmente il 9 marzo 2006, data dell’Assemblea del CISIS
(Centro Interregionale per il Sistema Informatico ed il Sistema Statistico), con la sottoscrizione
da parte delle Regioni e della Provincia Autonoma della convenzione generale tra regioni
aderenti e CISIS e delle convenzioni attuative dei Task INFrastrutturali e dei Task Applicativi tra
ciascuna Regione capofila, il CISIS e le Amministrazioni aderenti al singolo Task.
Operativamente, il progetto è stato avviato a maggio 2006, ma già dal 2005 si sono svolte
attività preliminari di redazione di documenti e tavoli di confronto. Tra le attività preliminari, si
segnala inoltre la verifica delle situazioni tecnologiche preesistenti nelle Regioni aderenti in
corrispondenza con gli obiettivi del progetto interregionale ed in particolare dei tre Task
INFrastrutturali (INF1, INF2 e INF3).
Interventi infrastrutturali di base
Il progetto ICAR prevede tre interventi progettuali a carattere infrastrutturale, che hanno come
obiettivo la realizzazione dei servizi di base a livello infrastrutturale e di strumenti di gestione,
conformi a modelli logici e specifiche condivise a livello interregionale.
La Regione Autonoma Valle d’Aosta partecipa direttamente ai seguenti interventi progettuali:
y
y
22
Intervento INF-1 “Realizzazione dell’Infrastruttura di base per l’Interoperabilità e la
Cooperazione Applicativa a livello interregionale”: ha come obiettivo la realizzazione
dell’infrastruttura fisica e logica indispensabile per l’Interoperabilità e la Cooperazione
Applicativa interregionale.
Intervento INF-2 “Gestione di Strumenti di Service Level Agreement a livello
interregionale”: ha l’obiettivo di definire protocolli comuni per la gestione di strumenti
interregionali di service level agreement, per un monitoraggio efficiente e costante dei
livelli di servizio offerti.
Parte I – Novità del quadro regionale
y
Intervento INF-3 “Realizzazione di un Sistema Federato interregionale di Autenticazione”:
si propone di definire le specifiche del servizio di autenticazione e di implementare un
sistema federato di autenticazione a livello interregionale.
Le funzionalità sviluppate mediante questi interventi sono trasversali rispetto ai livelli
applicativi che usufruiscono dell’infrastruttura di cooperazione.
Interventi per lo sviluppo di casi studio applicativi
Il progetto interregionale ICAR prevede, inoltre, altri interventi progettuali per lo sviluppo di
alcuni casi di studio in specifici domini applicativi della cooperazione applicativa
interregionale. Essi hanno l’obiettivo di sperimentare e dimostrare l’efficacia dei servizi
infrastrutturali di interoperabilità e cooperazione applicativa realizzati con i predetti interventi
infrastrutturali di base, in alcuni scenari applicativi di livello interregionale.
Per quanto riguarda lo sviluppo di casi studio applicativi, la Regione Autonoma Valle d’Aosta
partecipa direttamente all’Intervento AP-6 “Osservatorio Interregionale sulla rete distributiva
dei carburanti”.
23
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
24
Parte I – Novità del quadro regionale
5 Evoluzione attori
Un ulteriore tassello al mosaico che sta realizzando la Regione Autonoma Valle d'Aosta
nell'ambito delle politiche per l'innovazione tecnologica, è la stipulazione della convenzione
con il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) per lo
sviluppo ed il rafforzamento della rete dei Centri Regionali di Competenza per l'e-government
e la Società dell’Informazione (CRC).
Il CRC Valle d’Aosta, coerentemente con quanto definito per la Rete CRC a livello locale e
centrale, intende perseguire i seguenti obiettivi:
y
contribuire all’estensione dell’innovazione nel mondo degli Enti locali, in particolare dei
piccoli Comuni, promuovendo e sostenendo approcci e iniziative improntati alla
sostenibilità gestionale ed economica a medio-lungo termine, come il riuso delle soluzioni
di e-government, le forme di gestione associata dei servizi, le partnership con privati
“intermediari”;
y contribuire alla promozione e comunicazione dei nuovi servizi di e-government verso i
destinatari finali, attivando anche meccanismi di confronto che consentano di migliorarne
continuativamente la qualità;
y contribuire a migliorare la conoscenza e misurazione dell’innovazione, in particolare
relativamente all’utilizzo dei nuovi servizi e al loro impatto sui beneficiari e sulle
dinamiche di sviluppo locale, nonché promuovere e sostenere maggiore attenzione e
capacità sull’utilizzo dei risultati della misurazione, anche in linea con gli sviluppi e gli
indirizzi che maturano a livello comunitario.
Per il raggiungimento di tali obiettivi sono state attivate le seguenti linee di azione:
y
Assistenza alle politiche e ai progetti di innovazione per l’e-government e la Società
dell’Informazione nella Regione Autonoma Valle d’Aosta attraverso funzioni di sostegno
all’attuazione degli Accordi di Programma Quadro in materia di e-government e Società
dell’Informazione e funzioni di collaborazione verso gli Enti locali e lo sviluppo di un
quadro di condivisione strutturata e continuativa con questi ultimi;
y Assistenza allo sviluppo della cooperazione interregionale nel campo dell’e-government
e della Società dell’Informazione attraverso il supporto delle iniziative condivise di
cooperazione e alle opportunità emergenti nella dimensione europea;
y Promozione e comunicazione dei risultati dell’e-government e degli sviluppi della Società
dell’Informazione attraverso: la diffusione verso il territorio di informazioni e conoscenze
sulle politiche di innovazione; l’assistenza alla Regione Autonoma Valle d’Aosta e agli Enti
locali del territorio sui piani di promozione dei servizi di e-government; la promozione dei
nuovi servizi di e-government; la realizzazione di iniziative locali e la partecipazione ad
iniziative nazionali a supporto della promozione dei servizi;
y Osservatorio sull’innovazione: produzione del Rapporto regionale annuale
sull’innovazione; alimentazione e aggiornamento del sistema informativo della rete CRC
relativo a politiche, attori e progetti dell’innovazione a livello regionale e locale; la
partecipazione alle attività dell’osservatorio servizi on- line.
Nelle tabelle seguenti viene presentato il quadro sintetico dei principali attori coinvolti nella
definizione e gestione delle politiche di innovazione per l’e-government e la SI per quanto
riguarda la Regione e il Comune capoluogo.
25
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
In generale, sono stati identificati gli attori con responsabilità-delega politica specifica su questi
temi, le strutture interne agli enti con funzione gestionale e operativa sulle ICT, eventuali
organismi interni di indirizzo e coordinamento inter-settoriale (per le amministrazioni più
grandi) ed eventuali società o agenzie, partecipate dalla Regione e/o da Enti Locali, operanti
nei servizi ICT.
Tabella 4 – Quadro degli attori per la SI - Il livello di governo regionale
Competenza politica:
Assessorato Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni Regionali
Struttura gestionale interna:
DSI - DIPARTIMENTO SISTEMA INFORMATIVO
Struttura dell’Amministrazione regionale, costituita nel 1998, ha il compito di:
o impostare, sostenere, coordinare e sovrintendere a tutte le iniziative inerenti lo sviluppo dell'intero
sistema informativo regionale, interno ed esterno all'Amministrazione regionale, nelle aree informatica,
telecomunicazioni, informazione e statistica, garantendone lo sviluppo coordinato e la gestione;
o coordinare e promuovere la valorizzazione e la diffusione, tanto all'interno quanto all'esterno, del
patrimonio informativo regionale;
o sviluppare i progetti sovraregionali (statali e comunitari) nei campi di interesse.
Strutture di supporto:
Gruppo di Lavoro per il coordinamento del progetto “Vallée d’Aoste All Digital”
Con delibera di Giunta n. 574 del 28/02/05, è stato costituito un Gruppo di lavoro al fine di coordinare
il progetto “Vallée d’Aoste All Digital” in armonia con quanto previsto dal Piano triennale 2004-2006.
FINAOSTA S.p.A. – Finanziaria regionale Valle d’Aosta – Società per Azioni
Istituita con legge regionale n. 16 del 28 giugno 1982 - La società ha lo scopo di concorrere, nel quadro
di una politica di programmazione regionale, a promuovere e a compiere tutte quelle attività o a porre in
essere tutti quegli interventi che, direttamente ed indirettamente, favoriscono lo sviluppo socioeconomico della Regione. La maggioranza delle azioni è detenuta dalla Regione; partecipano altresì tre
istituti di credito e l'Associazione Valdostana Industriali.
ADL – Direzione Agenzia Regionale del Lavoro
Struttura dell’Amministrazione regionale con il compito, tra l’altro, di:
o Svolgere i compiti dell’autorità di gestione relativamente al programma Operativo Regionale obiettivo
3 – Fondo sociale europeo per la programmazione 2000/2006;
o Attuare gli interventi previsti dal piano di politica del lavoro promuovendo e garantendo
l’informazione, l’orientamento e le iniziative finalizzate allo sviluppo dell’occupazione.
26
Parte I – Novità del quadro regionale
CRC Valle d’Aosta – Centro Regionale di Competenza per l’e-government e la SI
La Giunta Regionale, con delibera DG 1065 del 19/04/2006, ha approvato la convenzione tra la
Regione ed il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) per lo
sviluppo ed il rafforzamento della rete dei Centri Regionali di Competenza per l'e-government e la
Società dell’Informazione (CRC).
Il progetto CRC è nato nell'ambito del protocollo d'intesa tra il Ministro per l'innovazione e le tecnologie
e il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, istitutivo del Comitato
Strategico per l’innovazione e le tecnologie e del rispettivo Comitato Tecnico.
Società/Agenzie ICT partecipate:
IN.VA. S.p.A.
Istituita con legge regionale n. 81 del 17 agosto 1987 modificata con legge regionale n. 32 del 1° luglio
1994 e con legge regionale n.16 del 12 luglio 1996. La società ha come esclusiva finalità sociale la
realizzazione e la gestione del sistema informativo regionale, nell'ambito del piano pluriennale e
secondo le indicazioni previste nel piano operativo annuale approvato dalla Giunta regionale. In
analogia, tale esclusiva finalità sociale può essere applicata anche in riferimento agli enti pubblici
territoriali valdostani e all'USL, in possesso della qualità di socio. La Regione, con il Comune di Aosta e
l'Unità Sanitaria Locale della Valle d'Aosta, detiene la maggioranza della società.
CENTRO SVILUPPO S.p.A.
Costituita nel 1992- La società ha lo scopo di favorire e sviluppare, a vantaggio delle imprese operanti
nel territorio regionale, i necessari e più opportuni interventi finanziari, amministrativi, di gestione e di
coordinamento, nonché i processi di innovazione anche tecnologica.
Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A.
Tabella 5 – Quadro degli attori per la SI - Il livello di governo del comune di Aosta
Comune
Aosta
Struttura
Politica
Struttura
gestionale interna
Assessore ai servizi
informatici comunali
Servizio sistemi
informativi comunali
Società/Agenzie
ICT partecipate
IN.VA S.p.A.
Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A.
27
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
28
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
30
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
6 Avanzamento e risultati salienti
dei progetti più significativi
6.1 PROGETTI REGIONALI
6.1.1 SIGMATER
La chiusura delle attività operative di progetto, inizialmente pianificate per fine 2005, si è
sostanzialmente verificata a fine marzo 2006. La gran parte delle applicazioni è stata già testata
in modo integrato ed è in corso di deployment su tutti i Centri servizio regionali. Tale attività di
testing e di primo utilizzo da parte di utenti, seppure molto particolare, ha già fatto emergere
l’opportunità di apportare manutenzioni evolutive ed implementazioni migliorative al software.
In attesa di definire con precisione la struttura organizzativa per la gestione di SIGMA TER
“dopo l’e-government”, ci si sta appoggiando in questa fase alla struttura organizzativa di
progetto per la valutazione e gestione di queste evoluzioni.
Dal punto di vista del reale utilizzo dei servizi finali, un prerequisito per la gran parte di questi
è l’accesso ai dati catastali, problematica tuttora irrisolta che ha contribuito ai ritardi
nell’avanzamento del progetto. La recente approvazione di un emendamento al nuovo decreto
legislativo sul Codice della Pubblica Amministrazione digitale apre finalmente una prospettiva
positiva che, una volta attuata, potrà schiudere il potenziale applicativo di SIGMA TER. In
questo scenario, il 2006 segnerà la progressiva attivazione reale dei servizi su tutto il territorio
degli enti partecipanti con impatti e benefici concretamente misurabili.
Attività realizzate
y
Approvazione della variante progettuale proposta che oltre a confermare gli obiettivi del
progetto, prevede l’inserimento di nuovi servizi, rivelatisi nel frattempo opportuni, ed una
focalizzazione degli obiettivi di deployment e di utilizzo compatibili con le condizioni
contestuali (in particolare la mancanza di un accordo sull’utilizzo dei dati catastali).
y La sessione di monitoraggio svoltasi a inizio anno, di “completamento” rispetto a quella
effettuata in primavera 2005, ha constatato il superamento della milestone.
Modulo Base – Sono stati completati i test di integrazione presso il Centro servizi della Regione
Liguria (utilizzato come sito di primo deployment e taratura) e sono state avviate le attività di
validazione presso la Regione Valle d’Aosta.
Modulo Plus – È stato rilasciato e testato il sistema, pur con qualche difficoltà nel portare
realmente a termine un test end to end, in quanto il sistema da parte dell’Agenzia del Territorio
è in via di completamento e prevede un processo di workflow per lo smistamento e
l’approvazione delle proposte di variazione a livello di Strutture Provinciali.
y
y
Data Base Territoriale Iintegrato - Le due parti, catastale e topografica del modello dati (e
dei relativi Servizi Infrastrutturali e AGP) sviluppate in “parallelo” sono state integrate tra
loro in un unico rilascio e testate con successo.
Sistema di integrazione, Servizi infrastrutturali, AGP – È stato rilasciato e testato tutto
quanto previsto dal piano di progetto, tranne qualche componente relativa alla gestione
dei metadati. Alcune difficoltà riscontrate nell’integrazione col sistema di registrazione e
31
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
monitoraggio, benché superate nel funzionamento, lasciano aperto tuttora un rilevante
problema di usabilità che si prevede di risolvere come “change request” evolutiva.
y Formazione – Le attività legate all’erogazione della formazione saranno svolte
successivamente alla conclusione formale del progetto. Si proseguono nel frattempo il test
della piattaforma di e-learning e l’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione ed
informazione nei confronti degli utenti.
y Le attività di allestimento dei Centri servizi regionali si sono concluse per quanto riguarda
le infrastrutture e l’organizzazione necessaria e sufficiente ad attivare i servizi “in modalità
prototipale”. In questa fase, si è utilizzato il Centro della Regione Liguria come sito per il
test di integrazione ed il fine tuning delle applicazioni. La Regione Valle d’Aosta sta
procedendo alla validazione di tutto il sistema, mentre gli altri Centri servizio regionali lo
stanno attivando, tenendo conto dell’apporto di eventuali modifiche segnalate.
y Gli Enti locali hanno effettuato in questi mesi numerosi test, sia sulle proprie applicazioni
stand alone, sia su quelle integrate coi servizi infrastrutturali a livello Regionale. Inoltre,
limitatamente ai dati catastali disponibili, sono stati effettuati dei test di coerenza dei dati
elaborati attraverso il sistema SIGMA TER rispetto a quelli catastali “originali” provenienti
da fonti “tradizionali” (es. SISTER,…).
Sviluppi futuri
L’ultima tappa di sviluppo di SIGMA TER prevede la realizzazione delle attività di
completamento di quanto definito dalla variante progettuale, quali:
y
y
y
y
rilascio del Modulo Plus, lato Agenzia del Territorio, previsto entro fine aprile;
rilascio ultimi Servizi infrastrutturali ed AGP per la gestione dei metadati;
completamento delle attività di rilascio ed integrazione per alcuni Enti locali;
deployment ed attivazione di tutti i Centri servizio regionali.
Entro il mese di maggio, il rilascio di tutti i deliverable previsti dal piano di progetto dovrebbe
essere completato. Nel frattempo, interventi evolutivi giudicati importanti per il successo del
progetto potranno essere attivati, in base alle priorità definite ed ai budget disponibili.
La definizione del piano di roll out costituirà successivamente una tappa fondamentale, una
volta resi disponibili i dati catastali, come previsto dal nuovo decreto legislativo sul Codice
della Pubblica Amministrazione digitale. L’Agenzia del Territorio dovrà emettere, entro il 30
giugno 2006, delle specifiche tecnico-economiche sulla base delle quali saranno disponibili,
per via telematica, i dati catastali che potranno popolare i Database di tutti i comuni usatori e
riusatori di SIGMATER, consentendo di attivare i servizi finali per un’efficace gestione della
fiscalità locale.
6.1.2 INPA
Il progetto prevede la predisposizione di un sistema di interscambio dei documenti protocollati
in formato elettronico tra le regioni Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria. Il sistema si interfaccia
con i vari sistemi di protocollo da un lato e con le caselle di posta certificata dall'altro e
gestisce l'invio dei documenti elettronici.
Stato Avanzamento Lavori
Attualmente sono in fase avanzata i test finali sull'applicativo ed è prevista l'installazione della
versione definitiva del prodotto presso i server dell'Amministrazione Regionale ospitati nel
Data Center di INVA. Una volta completate le ultime verifiche, sarà avviato un periodo di
"erogazione controllata" del servizio in modalità produttiva dove il sistema sarà utilizzato per
32
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
trasmettere delle comunicazioni effettive tra le regioni (utilizzando i rispettivi sistemi di
protocollo). La fase di erogazione controllata dovrà essere completata entro il 31/12/2006 per
poi avviare la gestione "ordinaria" del sistema.
6.1.3 “SESAMO la porta è aperta”
“SESAMO la porta è aperta” è un progetto biennale che coinvolge le Regioni Piemonte
(Coordinatore), Liguria e Valle d’Aosta nell’ambito della naturale collaborazione tra le regioni
del nord-ovest sancita formalmente nel 2001.
Il progetto, il cui costo comprensivo del cofinanziamento erogato dal CNIPA è di
2.004.710,00 euro, attua l’e-Democracy il cui obiettivo principale è coinvolgere direttamente i
cittadini nelle attività di governo utilizzando al meglio le attuali tecnologie ed i cui principi
ispiratori sono la TRASPARENZA per comunicare con il cittadino, la PARTECIPAZIONE per
consultare il cittadino ed il COINVOLGIMENTO per ascoltare il cittadino.
Obiettivi
Gli obiettivi del progetto consistono nel razionalizzare e strutturare le forme di comunicazione
tra le diverse istituzioni, oppure nel promuovere la partecipazione dei cittadini alle attività di
governo, consentendo, ad esempio, all’utenza di seguire i lavori consiliari in tempo reale e
conoscere atti e norme attraverso sistemi facilmente utilizzabili o, ancora, di coinvolgere i
cittadini in un processo continuo di miglioramento della qualità dell’azione amministrativa
attraverso strumenti per la raccolta di suggerimenti, indicazioni e valutazioni.
Il progetto si pone, inoltre, l’obiettivo di sperimentare, attraverso l’utilizzo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, una modalità di partecipazione alle decisioni
politiche da parte di campioni predeterminati di popolazione, contribuendo così al
superamento del digital divide.
Moduli e funzionalità previste
Saranno previsti, pertanto, diversi sistemi:
y
gestione dei contenuti (Content Management System) suddiviso in due componenti: il front
office rivolto ai cittadini ed il back office rivolto agli amministratori del sistema per la
gestione e la pubblicazione dei contenuti;
y web conference;
y streaming audio/video.
Le funzionalità di cui il progetto si vuole dotare si suddividono in diversi moduli il primo dei
quali raggruppa strumenti di community che permettono al cittadino di partecipare alla
definizione delle leggi e all’attuazione delle scelte amministrative in modalità proattiva,
utilizzando servizi quali forum moderati, news e newsletter al fine di essere avvisati sulle nuove
proposte o sugli appuntamenti istituzionali. Un altro modulo consiste in un sistema interattivo
di informazione sull’iter degli atti consiliari, consentendo di instaurare un “dialogo”
bidirezionale tra cittadino e Pubblica Amministrazione locale. In tale contesto il cittadino,
previa iscrizione, riceverà via mail informazioni ed aggiornamenti sugli argomenti di interesse e
potrà esprimere pareri ed opinioni che la PA potrà utilizzare per la composizione delle FAQ.
Altre funzionalità che i diversi sistemi mettono a disposizione si possono riassumere in servizi
di consultazione on-line: per diffondere il materiale in esame (testi degli atti in esame oppure
prima “vulgata” dei testi in esame), per creare un ambiente di raccolta dei commenti degli enti
consultati o che intendono apportare un contributo, o ancora per attivare sistemi di sondaggio
33
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
ed espressione di opinioni da parte dei cittadini; e servizi multimediali di partecipazione quali
web conference e streaming audio/video delle sedute del Consiglio Regionale.
Gli Enti coinvolti nel progetto si suddividono in due gruppi, il primo è quello degli Enti
sviluppatori che provvedono alla predisposizione dei diversi strumenti descritti e che sono la
Giunta ed il Consiglio delle Regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, le Province di Torino e
Imperia ed i Comuni di Genova e Noli. Il secondo è quello degli Enti riusatori i quali
usufruiranno dei sistemi approntati e sono le Province di Alessandria, Asti e Cuneo.
Attività realizzate
Lo stato dell’arte, per quanto riguarda il lavoro svolto dal Consiglio Regionale della Valle
d’Aosta, si è concretizzato nella predisposizione di un Sistema documentale che si compone di
un archivio degli Atti (normativi, amministrativi, politici ecc.) prodotti dal Consiglio stesso o ad
esso pervenuti dall’Amministrazione regionale o dai Consiglieri, e gestiti attraverso un iter che
guida i diversi documenti nelle varie fasi di predisposizione e di esame fino alla loro
presentazione in aula con la successiva gestione dell’esito (predisposizione di delibere, prese
d’atto, ecc.).
Inoltre, da dicembre del 2003, tra i servizi on-line multimediali per i cittadini è stata attivata la
diretta del Consiglio regionale che, insieme alla pubblicazione dei documenti relativi ai punti
iscritti all’ordine del giorno di ogni seduta, consente una completa visibilità e informazione
dell’attività del Consiglio regionale.
Gestione del progetto
La struttura organizzativa del progetto “Sesamo la porta è aperta” è composta di un gruppo di
pilotaggio corrispondente al livello strategico composto da un rappresentante di ogni regione,
provincia, associazione ed enti che aderiscono al progetto, che ha il compito di definire le
linee guida e le politiche di evoluzione, nonché da un team operativo interregionale che
raggruppa il team operativo della Liguria, del Piemonte e della Valle d’Aosta composto da
esperti di dominio, progettisti di interfaccia, usabilisti che si occupano del livello operativo e
riportano al gruppo di pilotaggio i contributi utili alla redazione dei SAL.
6.1.4 MANDATO DI PAGAMENTO ELETTRONICO
Il 1° giugno 2005 è stata attivata la procedura “Mandato informatico”, con l’eliminazione del
mandato cartaceo e la trasmissione telematica dei dati alla Tesoreria regionale in tempo reale e
quindi con un miglioramento della velocità nell’esecuzione dei pagamenti.
La descrizione del progetto è illustrata nel IV capitolo.
6.1.5 RETE TRANSFRONTALIERA SULLA BANDA LARGA
Il progetto “Rete Transfrontaliera sulla Banda Larga” si inserisce all’interno del programma
denominato ALCOTRA (Alpi Latine / CooperazioneTransfrontaliera) che riguarda la
cooperazione transfrontaliera (sezione A) lungo il confine Nord-Ovest tra Italia e Francia.
Il suo ambito territoriale è costituito dalle zone ammissibili NUTS III situate sui due versanti
della frontiera alpina tra Italia e Francia:
y
y
34
Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Province di Torino e di Cuneo (Regione Piemonte),
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
y
y
y
Provincia di Imperia (Regione Liguria),
Dipartimenti dell’Alta Savoia e della Savoia (Regione Rodano-Alpi),
Dipartimenti delle Alte Alpi, delle Alpi di Alta Provenza e delle Alpi Marittime (Regione
Provenza-Alpi-Costa Azzurra).
Figura 6 – Zone interessate dal progetto ALCOTRA'
Al fine di individuare i settori d'intervento e gli obiettivi specifici del programma è stato attivato
un ampio processo di concertazione ed è stata effettuata un'analisi dell'area interessata al fine
di definirne i punti di forza e di debolezza e le conseguenti opportunità e minacce. Questo
approccio ha consentito di definire una strategia che si esprime attraverso quattro Assi/Obiettivi
prioritari e dodici misure ad essi collegati. All’interno di questa classificazione, il progetto “Rete
Transfrontaliera sulla Banda Larga” è inquadrato nella “Misura 2.2 – Accesso alla Società
dell’Informazione “.
Descrizione del progetto
Al progetto “Rete Transfrontaliera sulla Banda Larga” partecipano le seguenti Regioni e
Province:
y
y
y
y
y
y
y
La Regione Liguria
La Provincia d’Imperia
La Provincia di Savona
La Regione Autonoma Valle d’Aosta
La Regione Piemonte
Il Consiglio Generale della Savoia
L’Assemblea dei Paesi di Savoia
35
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Contesto di riferimento
L’area transfrontaliera italo-francese è caratterizzata da un numero elevato di piccoli comuni
rurali e montani che, nonostante le politiche nazionali per lo sviluppo della copertura ADSL,
incontrano ancora delle difficoltà per connettersi alle reti a banda larga.
La particolare morfologia dei luoghi, infatti, (altitudine, numerose valli, frammentazione dei
nuclei urbani), la collocazione peculiare (isolamento e separazione dalle principali arterie
telematiche, saturazione delle bande hertziane disponibili e l’esiguo valore numerico
dell'utenza residenziale (pochi abitanti residenti) non permettono alle aree interne dei diversi
territori di beneficiare di infrastrutture a banda larga realizzate dagli storici operatori di
telecomunicazioni o dagli operatori alternativi, in forza dell'evidente antieconomicità degli
investimenti necessari in relazione ad un così ristretto bacino d’utenza).
Di conseguenza, il “digital divide”, tra zone costiere o metropolitane e territori rurali
dell’entroterra e alpini, cresce progressivamente.
La facilitazione della comunicazione attraverso nuovi sistemi tecnologici, oltre a favorire lo
snellimento dei tempi di reazione delle amministrazioni, può assumere rilevante interesse per il
superamento dell’isolamento economico, digitale e culturale delle aree rurali e montane.
Il progetto “Rete Transfrontaliera sulla Banda Larga” riposa su un Programma d’azione in favore
dell’aggiornamento attraverso la sperimentazione di tecnologie alternative all’ADSL
tradizionale, e più specificamente, di tecnologie Wireless (Wi-Fi, Wimax, Hiperlan, Satellite…) o
i PLC (PowerLine Communication) che presentano diversi vantaggi:
y
y
rapidità della messa in opera;
flessibilità e modularità (l'impianto può essere ampliato o modificato molto facilmente e a
basso costo, la struttura può essere gestita senza adeguamenti strutturali quando ci sono
variazioni del numero d’utilizzatori, per esempio, nei periodi di maggior afflusso turistico);
y contenimento dei costi d’investimento due a cinque volte inferiori ai costi di “cablaggio”
completo e ai costi di funzionamento;
y rispetto dell'ambiente circostante e della salute (assenza dei lavori di scavo e posa in
opera delle condotte che minimizza l'impatto ambientale);
y Possibilità di mobilizzare attori privati.
Di conseguenza, con il progetto “Rete transfrontaliera sulla Banda Larga” si è pensato di attivare un
osservatorio all’interno del quale i partner potranno mettere a fattor comune le esperienze maturate a
livello di singoli territori. L’osservatorio sarà organizzato su due livelli, uno tecnico e uno politico, e
si riunirà più volte all’anno.
L’organizzazione a “Rete” permetterà ad ogni partner di avere completa autonomia riguardo ai
Progetti Pilota realizzati sui propri territori e di sviluppare le sperimentazioni tenendo conto delle
caratteristiche e dei fabbisogni specifici di ogni zona.
Il Progetto proposto tende a definire la base di questa Rete, ed inizialmente usufruirà del
contributo di un primo lavoro di ricerca e d’analisi, effettuato dall’Associazione dei Paesi di
Savoia in cooperazione con il Consiglio Generale delle Alpi Marittime, sulle sperimentazioni
fatte sul territorio e, più globalmente, in Francia, nell’ambito delle tecnologie alternative.
L’analisi sarà completata da uno studio durante il progetto, destinato a:
y
y
36
garantire il monitoraggio e lo studio delle sperimentazioni effettuate dai diversi partners
nella zona transfrontaliera;
confrontare le difficoltà incontrate e le soluzioni adottate;
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
y
y
y
realizzare in tempo reale uno scambio di esperienze;
centralizzare le informazioni relative ai progetti pilota transfrontalieri;
costituire un Glossario (Memento) di pratiche e raccomandazioni nell’ambito delle
tecnologie alternative.
Il lavoro si fonda su una cooperazione significativa tra i partners che parteciperanno ai gruppi
di lavoro e che sarà facilitata dall’utilizzo di uno spazio web in modo tale da permettere lo
scambio e la condivisione dei dati e dei documenti di lavoro.
Da un punto di vista economico, la disponibilità della banda larga e l’offerta di servizi avanzati
permetteranno di migliorare la qualità della vita e di aumentare l’attrattività economica e
turistica, contribuendo alla lotta contro lo spopolamento di queste aree.
Obiettivi, risultati attesi e impatti previsti
L’obiettivo di progetto è di fornire, ai partners istituzionali interessati, gli elementi tecnici per
valutare le tecnologie più adatte a rendere disponibile la connettività alla banda larga e servizi
avanzati, sia agli enti pubblici sia ai privati (utenti e imprese), in alcune zone dei territori
interessati, tramite la realizzazione di una rete wireless o PLC.
I partners del progetto intendono sfruttare, su alcuni territori, le opportunità offerte dalla
disponibilità della banda larga e delle Nuove Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione (NTIC), attraverso la creazione e/o lo sviluppo di servizi avanzati quali i servizi
d’informazione al cittadino (e-Government), di teleformazione, di telemedicina (specialmente
per le persone anziane), il digitale terrestre (t-Government) e la sorveglianza ambientale.
Il progetto prevede il coinvolgimento e la partecipazione delle popolazioni locali che saranno
informate e formate riguardo alle utilità delle NTIC e della banda larga.
La creazione della Rete transfrontaliera per lo sviluppo della banda larga permetterà di:
y
y
y
y
condividere le informazioni relative alle sperimentazioni realizzate sui territori
transfrontalieri;
mettere in rete i partners transfrontalieri;
facilitare i confronti;
moltiplicare gli scambi di esperienze relativi alle tecnologie alternative ma anche ai servizi
avanzati sviluppati dai partners.
Finanziamenti
Il progetto presentato, della durata di tre anni, ha un costo totale di 1.864.919,00 euro e la
Regione Autonoma Valle d’Aosta partecipa con 500.000,00 euro di cui 100.000,00 euro di
autofinanziamento, 200.000,00 euro provenienti da Fondi europei FSER e 200.000,00 euro
provenienti da cofinanziamenti Pubblici Nazionali.
Il 21 giugno 2006 il progetto è stato approvato dal “Comitato di Programmazione”.
6.1.6 SISTEMA INFORMATICO PER LA GESTIONE DEI BENI
CULTURALI
Il Servizio catalogo e beni architettonici dell’Assessorato Istruzione e Cultura
dell’Amministrazione regionale si avvale già dalla fine degli anni ’80 di un sistema informatico
per gestire la catalogazione ed organizzare lo sviluppo del vasto patrimonio informativo di sua
competenza.
37
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Oggetto di numerosi interventi migliorativi che ne hanno ampliato, negli anni successivi, le
capacità e i campi di applicazione, il sistema è ora utilizzato per la catalogazione dei beni
appartenenti alle categorie di seguito elencate:
y
Beni immobili
Si tratta di tutti gli oggetti di interesse che occupano un’estensione fisica localizzabile sul
territorio; l’archivio è costituito in massima parte da edifici di interesse storico ed
architettonico, monumenti, porzioni di fabbricato di interesse documentale, ecc.. I beni
schedati sono approssimativamente 2200.
y
Architettura rurale
L’archivio contiene il censimento di alcuni villaggi rurali e comprende dati di circa 6.400 beni.
y
Beni mobili
Si tratta di oggetti d'arte e arredi compresi in edifici monumentali, collezioni, chiese, ecc,
caratterizzati dal fatto di avere una collocazione variabile nel tempo. L’archivio contiene
approssimativamente 22.000 beni.
y
Struttura rete viaria
Si tratta di circa 1000 schede, parzialmente georeferenziate, relative a reti di diverse categorie
(strade, corsi d’acqua, reti tecnologiche, …) che interessano il territorio in quanto elementi di
relazione e connessione tra contesti geograficamente e culturalmente distinti.
y
Archivio immagini fotografiche
Contiene le informazioni sulle immagini fotografiche attualmente disponibili riferite a Beni
Immobili e Beni Mobili, direttamente referenziabili a partire dalla scheda del bene
rappresentato; per buona parte di esse è disponibile anche la rappresentazione digitalizzata,
prevalentemente in bassa risoluzione. Attualmente l’archivio comprende la schedatura di circa
54.000 immagini.
Il sistema attuale
Il sistema informatico attualmente in uso è principalmente dedicato alla catalogazione dei beni
e presenta quasi esclusivamente caratteristiche indirizzate a ricoprire questo aspetto funzionale;
sono sviluppate, in particolare, le componenti applicative di seguito descritte:
y
y
38
Catalogazione. Questa tipologia applicativa, riservata agli operatori dei settori competenti,
permette di consultare (con ridotte funzionalità di ricerca) e modificare (con inserimenti o
variazioni) gli archivi di pertinenza di ciascun addetto. Per queste operazioni si utilizzano
applicazioni monoutente, dedicate ciascuna ad un singolo archivio; il passaggio da un
archivio all’altro richiede pertanto il cambio di applicazione e non è disponibile una
funzionalità diretta per l’introduzione di riferimenti univoci tra archivi differenti.
Consultazione. Questa componente, sempre dedicata agli operatori competenti, si avvale
di un’applicazione Web-Intranet che permette di accedere (unicamente in lettura) a tutti i
dati del catalogo simultaneamente, indipendentemente dall’archivio di origine; nonostante
alcune caratteristiche di integrazione, sono disponibili funzionalità di visualizzazione e
ricerca assai ridotte, che risultano perlopiù inadeguate alle esigenze degli utenti.
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
Il progetto del nuovo sistema
I limiti precedentemente evidenziati, per lo strumento informatico di catalogazione finora
utilizzato, hanno reso necessaria la totale riprogettazione del sistema; gli obiettivi di questa
attività si collocano principalmente nelle seguenti aree:
y
unificazione degli archivi, per disporre di un’unica base dati uniforme e congruente per
tutte le tipologie di bene;
y unificazione delle applicazioni software, sia per consentire la contemporanea
elaborazione di dati appartenenti a categorie diverse, sia per accorpare in una singola
componente le funzionalità di catalogazione e di ricerca;
y arricchimento delle prestazioni del sistema, con riferimento alle funzionalità di accesso ai
dati (multitutenza, strumenti di ricerca più adeguati ed efficienti) ed alla tipologia degli
utilizzatori (non solo gli addetti del servizio ma anche personale esterno e, in ultima
analisi, consultatori non qualificati via Internet);
y adeguamento del sistema alle specifiche della mediateca regionale (di cui dovrà essere
considerato una componente integrante e qualificante), con particolare riferimento alla
comunicazione e all’interscambio dei dati.
I passi pianificati (e già parzialmente completati) per il conseguimento degli obiettivi esposti si
possono sintetizzare come di seguito indicato:
y
y
y
Ridefinizione dello schema dei dati. Questo passo ha portato a ridefinire e formalizzare la
struttura dei dati sulla base del sistema attuale e dei nuovi requisiti indicati dagli utenti; il
risultato è pertanto uno schema di dati rinnovato, non totalmente dissimile da quello
preesistente ma assai più aderente; alle esigenze attuali e, soprattutto, unificato per tutte le
tipologie di beni;
Progettazione dell’applicazione. L’attività ha come risultato la stesura del progetto
dettagliato dell’applicazione, prodotto sulla base del nuovo schema dei dati; il sistema
proposto, oltre a includere le funzionalità previste nelle componenti preesistenti,
comprende anche i nuovi requisiti strutturali e funzionali già accennati: unificazione dei
moduli applicativi, miglioramento degli strumenti di consultazione e di ricerca,
ampliamento della tipologia di utenti destinatari, integrazione nel sistema della mediateca
regionale;
Sviluppo dell’applicazione. Questa componente progettuale, da realizzarsi a cura di un
soggetto diverso rispetto a quello della parte precedente, consisterà nelle fasi di sviluppo,
test ed entrata in servizio dell’applicazione in conformità ai principi ed ai criteri sopra
enunciati.
6.1.7 PARTOUT
“PARTOUT – servizi in rete Valle d’Aosta” è un’iniziativa congiunta tra la Regione Autonoma
V.d.A., il Consiglio Regionale, il Celva (Consorzio Enti Locali Valle d’Aosta), il Comune di
Aosta, l’Azienda Unità Sanitaria Locale, l’Università della Valle d’Aosta e la Camera valdostana
delle Imprese e delle Professioni per promuovere e gestire con una visione d’insieme le
tematiche dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione della Valle d’Aosta.
L’obiettivo dell’iniziativa è la messa a disposizione dell’insieme delle strutture organizzative,
delle infrastrutture tecnologiche e delle regole tecniche per lo sviluppo e la condivisione del
patrimonio informativo della pubblica amministrazione regionale.
Il contesto attuativo prevede di portare in rete la Pubblica Amministrazione valdostana sulla
base di riferimenti e “Standard” nazionali. Agli enti sarà possibile interoperare ed avviare
39
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
progetti di cooperazione applicativa, disporre di informazioni e servizi applicativi e
tecnologici, condividere banche dati e disporre di un centro servizi a supporto dell’utente.
Partout non è soltanto un’infrastruttura telematica di interconnessione fra gli enti che operano
sul territorio della Valle d'Aosta, ma anche e soprattutto servizi in rete. Servizi di base e
avanzati per consentire alla pubblica amministrazione di operare ed interagire con modalità
innovative e di essere più vicina ai propri cittadini.
Attività realizzate
Con la pubblicazione del portale www.partout.it si è entrati operativamente nel progetto
Partout e si è avviata la fase di erogazione dei servizi a tutta la pubblica amministrazione
regionale come previsto dall' "Accordo regionale in materia di innovazione e sviluppo delle
tecnologie informatiche e telematiche nella Regione Valle d'Aosta".
Il portale si articola in una sezione pubblica, accessibile a tutti, e una sezione riservata ai soli
enti aderenti che sarà attivata in un secondo momento. Le connessioni dei comuni sono in
corso di realizzazione ed il progetto prevede il suo completamento entro la fine di dicembre.
Il governo e lo sviluppo dell’iniziativa Partout è affidato al Gruppo Guida, che si avvale di un
Nucleo Tecnico per la validazione delle proposte, mentre la parte attuativa del progetto è
affidata ad INVA S.p.A..
Figura 7 – Home page del portale Partout
40
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
6.1.8 Strategia regionale su riuso e promozione dei servizi
Per promuovere la diffusione dei servizi di e-government a cittadini ed imprese, la seconda fase
di attuazione dell'e-government prevede una linea di azione avente l'obiettivo di trasferire e
riutilizzare le soluzioni sviluppate nell'ambito dei progetti co-finanziati nella prima fase.
Per favorire tale processo è stato pubblicato un Avviso (GU 27 ottobre 2004, n. 253) con il
quale si è richiesto alle amministrazioni cofinanziate nella prima fase di offrire a riuso, in
favore delle altre amministrazioni, le soluzioni sviluppate nell'ambito dei propri progetti.
In risposta a tale avviso sono pervenute al Cnipa 264 soluzioni da parte dei coordinatori di 84
progetti. L'insieme delle soluzioni offerte costituisce il Catalogo delle soluzioni di egovernment che è disponibile in rete sul sito del Cnipa (www.cnipa.gov.it/catalogoriuso).
Il Cnipa ha approvato un secondo Avviso (pubblicato nella GU dell'11 marzo 2006, n. 59), con
il quale viene richiesto a regioni ed enti locali di proporre progetti di trasferimento e riuso delle
soluzioni disponibili sul Catalogo. I progetti presentati al Cnipa saranno soggetti a valutazione
ed eventuale cofinanziamento per un importo complessivo di 60 milioni di euro.
L’interesse manifestato dalla Regione Valle d’Aosta ha portato alla concreta partecipazione al
progetto di riuso del Sistema Informativo del Lavoro della Regione Emilia Romagna (SILER) e al
progetto di riuso applicativo ed organizzativo dei servizi sviluppati nell’ambito del Progetto
People. La partecipazione ai progetti, ancora in fase di definizione, vede impegnati l’Agenzia
Regionale del Lavoro, il Dipartimento Sistemi Informativi e il Comune di Aosta.
6.2 SALUTE
6.2.1 Collegamento telematico dei MMG e dei PLS
Nel corso dell’anno 2006, si è concluso il sistema di collegamento telematico dei medici di
medicina generale (MMG) ed i pediatri di libera scelta (PLS) con le strutture ospedaliere e
territoriali regionali, avviato nella seconda metà dell’anno 2003.
Il progetto è scaturito da un’iniziativa della Direzione risorse, competente in materia di sistemi
informativi, del Dipartimento sanità, salute e politiche sociali, in accordo con il Servizio
sviluppo applicativi del Dipartimento sistema informativo della Regione Autonoma Valle
d’Aosta, relativamente alla realizzazione del sistema informativo per il collegamento dei medici
di medicina generale ed i pediatri di libera scelta nell’ambito dei progetti informatici approvati
con deliberazione della Giunta regionale del 9 novembre 2002 n. 4747 e successive
modifiche, per un investimento complessivo di circa 370.000,00 euro, pari a circa 3.000,00
euro per medico di base interessato.
Il progetto si inserisce compiutamente tra le attività previste nell’ambito delle linee guida
contenute nel piano di progetto per lo sviluppo della “Società dell’Informazione”, approvato
con deliberazione della Giunta regionale del 27/01/2001 e nel piano triennale 2004-2006 per
lo sviluppo del sistema informativo regionale approvato con deliberazione della Giunta
regionale del 9 aprile 2004 n. 1034, i contenuti specifici dei piani operativi del periodo 20022005.
Gli obiettivi prefissi e raggiunti con la conclusione del progetto di cui trattasi sono i seguenti:
y
y
favorire l’integrazione tra le strutture pubbliche interessate come l’Amministrazione
regionale, l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta e gli enti locali della Valle d’Aosta;
garantire l’accesso diretto da parte degli operatori sanitari alle informazioni cliniche
essenziali, agevolando l’inquadramento diagnostico e terapeutico degli assistiti;
41
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
y
consentire l’accesso da parte dei cittadini a taluni servizi telematici per l’espletamento
delle procedure burocratiche previste dalla normativa vigente in materia.
Pur essendo l’adesione al progetto su base volontaria, il sistema di collegamento ha raggiunto
la quasi totalità dei medici interessati, offrendo loro l’opportunità di adempiere compiutamente
gli obblighi discendenti dal recente accordo contrattuale che ne disciplina il rapporto di lavoro.
Il sistema telematico consente a circa il 95 per cento dei MMG ed al 100 per cento dei PLS di
disporre in tempo reale di informazioni di carattere anagrafico e sanitario dei propri assistiti.
I dati oggi disponibili afferiscono all’anagrafe degli assistiti, alle schede di dimissione
ospedaliera, alle informazioni dei referti diagnostici di laboratorio e di radiologia, nonché ai
dati derivanti dalle attività vaccinali. Il sistema telematico consente altresì il collegamento con
il sistema informativo delle malattie infettive (SIMI) in uso presso l’Azienda U.S.L. della Valle
d’Aosta e di altre aziende sanitarie extra-regionali.
Il sistema di collegamento verte sull’applicativo Millewin® sviluppato e distribuito da
Millenium S.r.l.. L’applicativo consente la gestione, su base informatica, delle cartelle cliniche
degli assistiti del Servizio sanitario regionale (SSR) sulla base delle eventuali patologie che li
affliggono (c.d. rappresentazione per problemi).
L’applicativo è alimentato dal medico mediante le informazioni rilevanti dei relativi quadri
nosologici, le terapie farmaceutiche e le prestazioni ambulatoriali dai medesimi prescritti e dai
sistemi informativi aziendali mediante le informazioni contenute nell’anagrafe degli assistiti e
negli archivi delle funzioni ospedaliere, ambulatoriali e di laboratorio interessate.
L’applicativo è stato inoltre arricchito, su richiesta dei medici, di numerose funzioni che
agevolano l’attività di certificazione sanitaria e delle schede di valutazione dell’evoluzione in
età pediatrica, replicando i c.d. “libretti della salute”, sviluppati a livello regionale in accordo
con i PLS.
L’applicativo consente pertanto di disporre, in forma associata, di numerose informazioni utili
ai fini dell’osservazione epidemiologica sia clinica sia orientata alla programmazione sanitaria
regionale.
Oltre alla fornitura dell’applicativo di cui trattasi, il progetto ha compreso sia l’attivazione delle
linee telematiche per lo scambio delle informazioni sia l’attività di formazione dei medici sia la
manutenzione hardware e software necessaria ai fini dell’ottimale utilizzo dell’applicativo
stesso.
In termini di sviluppi futuri, è prevista, entro l’anno 2007, l’estensione del sistema su base
verticale, con particolare riferimento allo scambio documentale tra i professionisti medici (si
pensi alla documentazione a sostegno dei processi di integrazione tra ospedale e territorio) ed
al sistema di prenotazione diretta delle prestazioni ambulatoriali o dei ricoveri non urgenti.
Si prevedono altresì interventi di sostegno all’introduzione dell’utilizzo della firma digitale per
gli operatori del Servizio Sanitario Regionale e dei Servizi Sociali Regionali.
6.2.2 Il data warehouse socio-sanitario regionale
Un data warehouse sanitario è un importante traguardo, per la Sanità regionale. Tanto più
quando la regione è a statuto speciale, è di piccole dimensioni, ed ha un territorio
esclusivamente montano, anche di frontiera, complesso ed articolato da gestire.
Fruire di informazioni, aggiornate con cadenza anche mensile, relative alle interazioni dei
cittadini con le strutture pubbliche sanitarie consente agli uffici regionali ed aziendali preposti
42
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
di analizzare la tipologia delle prestazioni sanitarie erogate, effettuare analisi e previsioni in
termini non solo di spesa, ma anche di appropriatezza e di efficacia.
Il data warehouse, che oggi la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha sviluppato grazie alla
collaborazione del Dipartimento sistema informativo, affianca le basi dati provenienti da tutti i
flussi informativi: l’anagrafe degli assistiti del Servizio sanitario regionale, le schede di
dimissione ospedaliera, i dati della mobilità sanitaria interregionale, i parti ed il registro della
mortalità. Il data warehouse correla, in forma anonima, la storia sanitaria del cittadino,
coniugando, in modo univoco e logico, informazioni sanitarie provenienti da flussi gestionali
diversi. A ogni cittadino è associato un codice univoco, che rende anonima l’informazione, cui
ricondurre le prestazioni rese nelle strutture sanitarie regionali, dal parto e al ricovero ed, in
futuro, alla prestazione ambulatoriale o farmaceutica.
Lo scopo ultimo di questo progetto di data warehouse è quello di favorire e di migliorare la
capacità di effettuare compiutamente le scelte di programmazione socio-sanitaria e di
verificarne, non solo il grado di attuazione, ma anche l’efficienza e l’efficacia nella prospettiva
di ulteriori scelte future.
6.2.3 Il data warehouse del personale del Servizio sanitario regionale
Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema di Human Capital Intelligence che sia in
grado di assolvere al debito informativo previsto dalle deliberazioni della Giunta regionale in
data 17 Novembre 2003 n. 4258 e del 15 Aprile 2002 n. 1321, e più in generale di coprire i
seguenti adempimenti non solo di tipo normativo:
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impartire apposite direttive all’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta, affinché venga
mantenuto aggiornato il ruolo del personale del Servizio Sanitario Regionale, per disporre
di un adeguato strumento informativo, anche ai fini dell’effettuazione dei sorteggi dei
componenti delle commissioni concorsuali, previsti dalle normative vigenti;
stabilire che presso la Direzione Salute dell’Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali
venga mantenuto ed aggiornato il ruolo del Personale del Servizio Sanitario Regionale e
che la stessa Direzione abbia un compito meramente ricognitivo dei dati trasmessi
all’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta;
pubblicare annualmente i ruoli nominativi sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma
Valle d’Aosta al fine di disporre di un adeguato livello di diffusione dei dati;
stabilire le modalità necessarie al fine di poter procedere alla pubblicazione annuale dei
ruoli nominativi regionali del personale dipendente dell’Azienda U.S.L. della Valle
d’Aosta;
stabilire che l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta provveda a trasmettere, anche su
supporto informatico, alla Direzione Salute dell’Assessorato Sanità, Salute e Politiche
Sociali, entro il 30 aprile di ogni anno, gli elenchi nominativi del personale dipendente
riferiti alla situazione esistente alla data del 31 dicembre dell’anno precedente;
stabilire che dovranno essere forniti elenchi in ordine alfabetico di tutto il personale,
anche al fine di facilitare la ricerca nei restanti elenchi che, sempre in ordine alfabetico,
saranno suddivisi per profilo professionale e per strutture di appartenenza, con indicati in
quest’ultimo caso per ciascun dipendente, il cognome e il nome, la data di nascita, la data
di assunzione nel Servizio Sanitario Regionale, la data di decorrenza della nomina nel
ruolo di appartenenza, la data di conseguimento della posizione funzionale rivestita, la
collocazione funzionale all’interno della struttura e l’indicazione se trattasi di rapporto a
tempo pieno o a tempo parziale;
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4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
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stabilire che dovranno essere indicate, sempre ai fini della loro pubblicazione, situazioni
particolari quali, ad esempio, il comando o distacco presso altre Amministrazioni, rilevate
al 31 dicembre di ciascun anno;
portare a conoscenza del personale dipendente, entro il 31 gennaio di ciascun anno, gli
elenchi nominativi mediante adeguate forme di pubblicazione;
provvedere, sulla base degli elenchi nominativi trasmessi dall’Azienda USL della Valle
d’Aosta, alla pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Valle
d’Aosta, dei ruoli nominativi entro il 30 giugno di ciascun anno, riferiti alla situazione
esistente alla data del 31 dicembre dell’anno precedente;
provvedere a trasmettere all’Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali, con cadenza
annuale, dati e informazioni relative all'Educazione Medica Continua (ECM) nella
seguente modalità:
o elenco degli eventi formativi organizzati dall’Azienda in qualità di provider, dei
crediti ECM attribuiti, del numero dei partecipanti, delle ore di formazione
effettuate nonché dei costi sostenuti;
o elenco degli eventi formativi, organizzati da provider diversi e dall’Azienda
U.S.L. della Valle d’Aosta, corredati dai crediti ECM attribuiti, dal numero dei
partecipanti, dai costi sostenuti e dalle ore di formazione svolte dal personale;
o elenco dei soggetti paganti che hanno partecipato ad eventi formativi
organizzati dall’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta in qualità di provider, con
l’indicazione degli eventi formativi e dei crediti attribuiti.
monitorare le dotazioni effettive del personale, in carico sia alle Strutture Sanitarie
pubbliche che private accreditate, relativamente ai diversi rapporti di lavoro e categorie
contrattuali;
monitorare le scelte aziendali in merito alle dotazioni di personale, al fine di verificare che
le scelte sui fabbisogni di personale siano state fatte secondo un principio di
programmazione delle risorse in relazione alle attività programmate, alle risorse
economiche disponibili e in accordo con le politiche di personale che si intende
promuovere;
consentire la valutazione dei livelli di efficienza di personale, coerentemente con quanto
già avviato negli anni passati (Rilevazione dei Carichi di Lavoro), dotandosi di strumenti in
grado di effettuare una valutazione dei livelli di efficienza di personale delle strutture
pubbliche e private;
monitorare il costo del personale, anche in funzione ed a supporto della contrattazione di
budget;
supportare il processo di verifica dei requisiti di Accreditamento relativamente al
personale, avviando dei flussi informativi che facilitino e garantiscano la correttezza delle
autocertificazioni effettuate dai soggetti valutati;
determinare i fabbisogni formativi di personale, assolvendo correttamente il compito
affidato dagli Enti Centrali (Ministeri, …);
soddisfare i debiti informativi istituzionali, avviando un sistema di raccolta delle
informazioni continuo, omogeneo e semplificato, in grado di soddisfare adeguatamente i
debiti informativi istituzionali (Conto Annuale, Ruolo Nominativo).
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
6.2.4 La formazione continua del personale sanitario (sistema ECM)
Formazione e aggiornamento in medicina sono ormai norma e prassi consolidate, ma si tratta
pur sempre di processi che devono essere pianificati, organizzati, e in secondo luogo
controllati e migliorati.
La Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta, utilizzano uno
strumento di Human Capital Management, su piattaforma SAS, per lo svolgimento di questi
delicati processi decisionali. La soluzione sviluppata permette, tra le altre funzionalità, di
monitorare l’aggiornamento dei dipendenti del Servizio sanitario regionale e, soprattutto, il
grado di soddisfazione.
Il data warehouse consente il monitoraggio continuo del numero di crediti maturati per singolo
dipendente, personalizzando la posizione di ciascuno di essi in relazione al proprio stato
giuridico ed amministrativo (maternità, part-time, permesso).
Due, in sintesi, i grandi benefici portati dalla soluzione:
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programmare e monitorare l’attività di formazione e di aggiornamento;
correlare l’obbligo formativo allo stato amministrativo ed economico del singolo
dipendente.
6.3 PROGETTI COMUNALI
6.3.1 Servizi Demografici in rete
Il comune di Aosta, con la partecipazione al progetto di e-government denominato People, ha
individuato ed esteso i servizi demografici già previsti all’interno del progetto di emissione
della Carta d’Identità Elettronica (CIE).
I servizi fruibili dal cittadino possono essere riassunti in:
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visure sui dati anagrafici e di stato civile: le visure permettono di visualizzare i dati di
residenza, nascita, matrimonio, decesso, permesso di soggiorno e le visure storiche di
residenza e famiglia;
autocertificazioni anagrafiche e di stato civile assistite: permette al cittadino di ottenere dei
moduli precompilati con i propri dati, presenti nell’anagrafe e stato civile, per sé o per i
propri familiari, suddivisi per categorie, al fine di agevolarlo nella redazione delle
autocertificazioni;
cambio di indirizzo: permette di effettuare il cambio di indirizzo all’interno del Comune,
per sé e per i propri familiari, senza doversi recare allo sportello dell’anagrafe, con la
possibilità di verificare lo stato di avanzamento della pratica;
immigrazione: permette al cittadino proveniente da un altro Comune di iniziare la pratica
di immigrazione nel comune di Aosta e conseguente cancellazione dal Comune di
provenienza, come avviene cartaceamente con la pratica di APR4;
visualizzazione della posizione elettorale: permette al cittadino di avere la posizione
elettorale per sé e per i suoi familiari;
inserimento nell’albo dei Presidenti di Seggio e nell’albo degli scrutatori: permette al
cittadino di fare la richiesta di inserimento nell’albo corrispondente;
cancellazione dagli Albi Elettorali: permette al cittadino di effettuare la richiesta per la
cancellazione dagli Albi Elettorali.
45
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Con i servizi demografici, si attuerà il modello di autenticazione previsto da People, che
prevede le seguenti modalità di accesso:
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Utenti non muniti di CIE (ad es. per chi vuole fare una pratica di immigrazione e proviene
da un Comune senza CIE): accesso tramite l’inserimento del codice utente, della password
e del PIN;
y Utenti muniti CIE: la procedura di autenticazione avviene mediante l’utilizzo della CIE
secondo quanto previsto dal Codice delle amministrazioni digitali.
In entrambi i casi, il cittadino dovrà essere dotato di una casella di Posta Elettronica Certificata
(PEC), che rappresenta il suo domicilio virtuale, dove potrà ricevere in via telematica le
comunicazioni elettroniche dal Comune. Il progetto prevede una fase sperimentale in cui si
fornirà la PEC ad un campione di 1.000 cittadini.
6.3.2 Nuovo sito Internet
Il nuovo sito Internet del Comune di Aosta è stato sviluppato con l’obiettivo di disporre di un
unico portale in grado di soddisfare le esigenze informative e di servizio sia per il cittadino
(Internet) sia per il personale interno (Intranet). La soluzione proposta risponde alle seguenti
esigenze:
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facilitare l’accesso e la navigazione ai soggetti disabili (accessibilità);
fruibilità dei servizi attraverso diversi canali di erogazione (computer, palmari, cellulari,..);
disporre di un motore di ricerca, indicizzato sui contenuti informativi del portale;
avere un sistema di gestione dei contenuti integrato che permetta, ai vari uffici preposti, di
pubblicare le informazioni in modo dinamico ed efficiente.
Il sito presenta una struttura intuitiva e facilmente memorizzabile i cui contenuti principali sono
agevolmente reperibili. Esso rappresenta un accesso istituzionale verso la Pubblica Amministrazione
in cui sono adottati tutti gli standard tipici previsti per garantire un alto livello qualitativo.
All’interno del sito l’offerta informativa è articolata in sezioni (News, Focus, Città, Comune,
Cultura, ecc.), in ognuna delle quali sarà possibile un’ulteriore suddivisione per aree tematiche
il cui aggiornamento avverrà anche con il contributo degli utenti finali.
6.3.3 Centrale Operativa dei vigili urbani
La Centrale Operativa della Polizia Municipale, rappresenta un punto di eccellenza
dell’amministrazione locale, infatti, dopo un anno della sua entrata in funzione (aprile 2005),
rimane ancora una delle poche sul territorio nazionale e rappresenta un modello da seguire per
molti comandi di Polizia Municipale.
La centrale operativa è il prodotto di un’amministrazione, che vuole essere presente sul
territorio, che si vuole dotare di strumenti all’avanguardia, che evolvono nel tempo secondo le
necessità e permettono di intervenire sul territorio con tempestività, efficienza ed efficacia.
La Centrale Operativa permette di registrare le telefonate all’operatore per riascoltarle in caso di
necessità e di inserire gli eventi su un sistema informativo, che permette la rintracciabilità delle
chiamate e dell’analisi a posteriori, per un migliore controllo del territorio.
Con il tempo si potrà attuare l’integrazione con le auto della Polizia Municipale per sapere
costantemente la posizione del veicolo trasmettere/ricevere informazioni con il veicolo, dalla
semplice attivazione di una chiamata con le informazioni collegate, alla ricerca di una targa
per verificare se risulta rubata.
46
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
7 I
Accordo
Integrativo
Societa’ dell’Informazione
APQ
Con il I Accordo Integrativo dell’APQ, in fase istruttoria presso il Cnipa, la Regione Autonoma
Valle d’Aosta si propone di estendere il raggio d’azione del programma previsto nell’ambito del
precedente Accordo.
L’Integrativo prevede 2 interventi (vedi tabella 6), tutti a regia regionale.
Tabella 6 - Fonti di Finanziamento
I INTEGRATIVO APQ PER LA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
Costo intervento (€)
Fonti di
finanziamento
RUPAR BROADBAND WIRELESS
3.960.000,00
Stato – Regione Valle
d’Aosta
SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ
PRODUTTIVE (SUAP)
2.182.858,00
Stato – Regione Valle
d’Aosta
Titolo interventi
TOTALE
6.142.858,00
Fonte: Elaborazioni osservatorio CRC su dati Regione Autonoma V.d.A.
7.1 RUPAR BROADBAND WIRELESS
L’Intervento previsto si colloca all’interno di una strategia che vede l’Amministrazione
regionale lavorare con proprie risorse e in sinergia con gli operatori per infrastrutturare zone
laddove è assente qualsivoglia offerta di connettività a banda larga. Tale infrastruttura verrà
utilizzata in parte per potenziare il progetto RUPAR, rendendo possibile l’implementazione di
un ancor maggiore numero di servizi applicativi on line, dall’altro per mettere a disposizione
degli operatori delle portanti a costo molto ridotto in modo che essi possano veicolare la
propria offerta commerciale senza essere frenati dai costi di investimento necessari per portare
la banda larga alla popolazione.
L’attuale tecnologia wireless rende possibile, da parte della Regione, infrastrutturare il territorio
con investimenti sostenibili, con un buon tempo di ritorno dell’investimento, e con una
flessibilità e scalabilità tale da rendere possibile l’utilizzo di tale infrastruttura anche da parte
del settore privato.
In questo senso dovrà essere predisposta una dorsale in grado di veicolare connettività lungo
tutta la regione in modo da raggiungere tutti i comuni e un sistema di distribuzione capillare
all’interno del comune in grado di raggiungere la maggior parte degli edifici contenuti nel suo
territorio; tale dorsale dovrà utilizzare anche dei tratti in fibra per superare alcuni limiti
prestazionali delle tecnologie wireless in alcune situazioni presenti sul territorio.
La soluzione identificata prevede dunque di utilizzare una combinazione delle tecnologie della
fibra ottica e wireless per veicolare connettività lungo le vallate laterali. Dovrà essere
prolungato lungo tutta la vallata centrale il backbone in fibra ottica, che in questo momento si
ferma ad Aosta, e dovrà essere spillata da esso della banda in corrispondenza di alcuni punti
chiave presenti sul territorio.
47
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 8 - Mappa situazione attuale copertura rete
A partire da tali punti la connettività sarà veicolata con tecnologie wireless punto a punto fino
all’ultimo nucleo abitato della vallata. La connettività sul territorio comunale sarà fornita
tramite tecnologie wireless con copertura a bolla.
Sarà altresì analizzata ed approfondita la possibilità di utilizzare in tempi successivi alcuni
cavidotti presenti lungo le vallate di Rhêmes e di Valpelline per posare della fibra ottica in
alternativa al wireless. Un’operazione di questo tipo consentirebbe di aprire vie di
comunicazione telematiche verso la Svizzera ed il Piemonte utilizzando il canale wireless
come backup della fibra ottica.
48
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
Figura 9 - Mappa Collegamento Fibra
Le soluzioni individuate si differenziano secondo l’area geografica di riferimento e, in parte, del
tipo di utenza di riferimento. Nell’area urbana di Aosta e nelle zone raggiunte dal servizio DSL
non saranno eseguiti interventi infrastrutturali e sarà rafforzata la connettività in fibra nel solo
contesto RUPAR. Saranno altresì intraprese alcune azioni per l’incremento della connettività
legata al mondo produttivo laddove essa risulti inadeguata allo sviluppo economico del tessuto
produttivo; in tal caso le tecnologie di riferimento saranno nuovamente quella ottica e quella
wireless in WIFI; le zone oggetto di intervento saranno indicativamente quelle di insediamento
industriale geograficamente adiacenti alle Pépinières d’Entreprises.
Per soddisfare l’aumento di banda richiesta dall’evoluzione della RUPAR sui comuni e
infrastrutturare il territorio per incentivare un’offerta commerciale verso i privati cittadini, verrà
utilizzata una tecnologia wireless di tipo Hiperlan. Per soddisfare la richiesta di banda in zone
particolarmente inaccessibili (rifugi, alberghi di montagna, agriturismi) e diversamente non
raggiungibili verrà utilizzata in alcuni casi la tecnologia satellitare.
L’infrastruttura sarà progettata per essere ampiamente scalabile in termini di crescita di banda
tramite aggregazione di più canali trasmissivi e compatibile a livello di apparati con la nascente
tecnologia WIMAX, già in sperimentazione sul territorio della regione. La connettività sarà
garantita dalla fibra posata in occasione del programma Vinces che collega i nodi di Aosta e
Pont-Saint-Martin al nodo TOPIX di Torino. In effetti, i due nodi regionali costituiranno i
cardini dell’infrastruttura della nuova rete regionale. Saranno altresì salvaguardati tutti gli
49
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
investimenti della Rupar I, in quanto l’attuale infrastruttura è stata progettata per essere
compatibile con tale tipo di evoluzione. La principale missione progettuale della RUPAR
BROADBAND WIRELESS è quella di creare delle portanti per la trasmissione dei dati in modo
da fornire connettività secondo le direttrici indicate in figura.
Figura 10 - Sviluppo delle dorsali da realizzare
Lo schema tipo utilizzato sarà quindi quello di una dorsale centrale ottica che alimenta delle
dorsali radio lungo le vallate laterali. Le dorsali wireless saranno realizzate posizionando
apparati radiotrasmessivi presso i tralicci posti sui siti evidenziati in figura 12, i quali
rimbalzeranno il segnale fino al fondo della vallata. A partire dal traliccio più vicino al comune
saranno posizionati altri apparati atti ad illuminare il territorio comunale.
Infrastrutture e siti esistenti
Le linee guida ispiratrici di questo progetto prevedono il massimo riuso delle risorse esistenti; in
particolare sono ad oggi disponibili una dorsale in fibra ottica che segue il percorso di
fondovalle fino al capoluogo e una serie di siti autorizzati per le trasmissioni in radiofrequenza
di proprietà regionale, RAI e delle comunità montane. Sono altresì presenti altri siti di
secondaria importanza non considerati utili al progetto.
Alcuni di questi siti non presentano le caratteristiche tecniche necessarie per l’installazione
degli apparati (riparo per gli apparati, alimentazione elettrica, alimentazione di backup ecc.) e
50
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
dovranno essere adeguati. Tale azione verrà condotta nell’ambito del progetto “Vallée d’Aoste
All Digital” essendo la maggior parte dei siti in comune, ottenendo così una sinergia degli
investimenti.
Progetto del backbone centrale
Una volta analizzato il requisito di richiesta di banda sulle vallate laterali occorre definire un
backbone sulla vallata centrale in grado di garantire la necessaria portata. Per quanto concerne
la media e bassa valle l’attuale backbone su fibra ottica è in grado di garantire ogni presente e
futura richiesta. Per quanto concerne l’alta valle la richiesta di banda è tale da sconsigliare
l’utilizzo di una portante wireless. La soluzione individuata è quella di utilizzare i cavidotti
esistenti sul tratto autostradale Aosta-Courmayer per prolungare l’attuale backbone fino al
tunnel del Monte Bianco.
Tale scelta consente in prospettiva di creare ulteriori collegamenti a livello nazionale verso i
MIX europei. Lungo questa dorsale verrà spillata connettività verso le vallate centrali;
chiaramente sarà attivato un contratto di connettività verso il nodo Topix di Torino tale da
garantire la necessaria banda internet per il fabbisogno individuato.
Lungo questo backbone, di norma in corrispondenza dei caselli autostradali, verranno create
delle interruzioni della fibra per poter consentire di spillare banda a servitù delle vallate
laterali; questa azione comporta la realizzazione di piccoli locali per ospitare gli apparati di
rete e radiotrasmissivi idonei alla veicolazione della connettività. Tali interruzioni sono già
operative presso le due Pépinières.
Progetto delle dorsali sulle vallate laterali
I requisiti di progetto sono quelli di portare connettività a larga banda, superiore a quella
fornita attualmente con il progetto RUPAR, con un’infrastruttura in grado di poter porre le
premesse ad una futura offerta commerciale verso il mondo privato.
Risulta evidente che la progettazione deve considerare di avere come prodotto finale due
canali, sufficientemente dimensionati e scalabili per future espansioni, una destinata alla
galassia pubblica, l’altra a quella privata. Considerando la dimensione media dei comuni di
montagna valdostani i requisiti di progetto prevedono di garantire inizialmente una connettività
di circa 5 Mb per quanto concerne la galassia pubblica e 5 Mb per quanto concerne il mondo
privato. La disponibilità di banda potrà essere di seguito aumentata mediante l’incremento del
numero di apparati trasmissivi sulle dorsali. La tecnologia individuata è quella wireless
Hiperlan standard ETSI che lavora sulla banda dei 5 Ghz ed offre una banda complessiva netta
di 20 Mbps per apparato. Sono aggregabili fino ad otto apparati trasmessivi per una larghezza
di banda effettiva superiore ai 100 Mbps.
La disponibilità di banda descritta è ottenibile lungo tratte di 5 – 6 Km in linea d’aria; tale tratta
è in effetti compatibile con il salto medio tra i siti, in alcune situazioni, limitate per numero, si
raggiunge la distanza di 10 – 15 Km; in tal caso la banda disponibile per apparato scende a
circa 10 – 5 Mbps rispettivamente. Tale standard prevede unicamente connessioni punto a
punto con possibilità di rimbalzo di segnale e pone come requisito la visibilità ottica tra i siti
(LOS) è anche possibile utilizzare configurazioni in cui la visibilità ottica è parzialmente
compromessa (NLOS).
51
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 11- Tecnologia Hiperlan - configurazioni possibili
La tecnologia Hiperlan, rispetto all’alternativa WIMAX, presenta lo svantaggio sopra descritto
della visibilità ottica e di una larghezza di banda inferiore, per contro è una tecnologia
ampiamente testata ed affidabile anche in ambiente alpino e utilizza una frequenza non
soggetta a concessione.
Lo schema seguente illustra come sarà configurato il primo salto, essendo i successivi simili:
Figura 12 - Configurazione del primo tratto di connessione
52
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
Nello schema la banda va intesa come condivisa per tutta la vallata e indipendente per i due
canali pubblico e privato. A partire dal traliccio il territorio comunale sarà raggiunto e coperto
con modalità differenziate (canale pubblico/canale privato) dalla connettività wireless.
Esistono, in effetti, alcune zone critiche all’interno del territorio regionale in termini di
affollamento di apparati o di richiesta potenziale di banda superiore a quella offerta. In questo
senso per ridurre il possibile congestionamento di queste zone saranno utilizzati in futuro
alcuni cavidotti esistenti per posare della fibra come canale primario rispetto alla dorsale
wireless. La scelta dei percorsi deriva essenzialmente dal fatto che, essendo in presenza di
cavidotti vuoti, la spesa per posare la fibra risulta estremamente ridotta in quanto non viene ad
incidere il costo dello scavo. La possibilità di raggiungere con la fibra il tunnel del Gran San
Bernardo permette di aprire ulteriori scenari di collegamento verso i MIX europei.
Connessione sull’ultimo miglio PA all’interno dello stesso territorio comunale
La connessione dall’ultimo traliccio all’edificio del comune sarà realizzata sempre con
tecnologia Hiperlan punto a punto; le distanze in gioco sono sempre tali da garantire un valore
di riferimento superiore ai 10Mbps. Come già detto in precedenza viene assegnata a ciascun
comune delle vallate laterali una banda convenzionale di 5 Mbps; la banda effettiva dipenderà
dal carico complessivo sulla portante e non potrà mai superare il valore limite dettato
dall’apparato trasmissivo che gestisce l’ultimo miglio. Lo schema seguente illustra la
configurazione tipo.
Figura 13 - Schema configurazione tipo ultimo miglio
La diffusione verso le altri sedi, quali la scuola, la biblioteca ecc., verrà realizzata utilizzando
una connessione WIFI in configurazione punto – multipunto, verranno utilizzati apparati
conformi allo standard 802.11.g secondo lo schema riportato nella figura seguente:
53
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 14 - Diffusione del segnale sul comune
Le connessioni verranno securizzate utilizzando le più recenti tecniche di sicurizzazione delle
reti wireless aggiungendo a tal scopo server e apparecchiature dedicate presso il datacenter
RUPAR; nulla verrà variato riguardo ai sistemi di autenticazione ed autorizzazione già in
produzione.
Connessione sull’ultimo miglio Utenze Private
La connettività verso le realtà private dovrà essere fornita dai provider internet (WISP) che
andranno ad utilizzare un canale pubblico reso disponibile per veicolare la propria offerta
commerciale.
La tecnologia utilizzabile sarà da subito quella WIFI e, al rilascio delle frequenze, quella
WIMAX che offre maggiore disponibilità di banda e maggiore copertura nella configurazione a
bolla (standard 802.11.e).
Ipotizzando l’uso del WIFI su tutti i tralicci si avrebbe la seguente copertura del territorio:
54
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
Figura 15 - Copertura del territorio a regime
Come si può vedere il risultato perseguito comporta già con la tecnologia WIFI la copertura
pressoché totale degli edifici presenti nelle zone abitate delle vallate laterali. L’utilizzo della
tecnologia WIMAX con coperture a bolla in zona alpina di 7 – 8 Km porterà alla copertura
totale del territorio. L’introduzione del WIMAX, una volta liberalizzate le frequenze,
comporterà la sola sostituzione dell’antenna trasmissiva sul traliccio utilizzando gli apparati
dual mode in fase di introduzione sul mercato.
La tecnologia WIFI utilizza frequenze e potenze tali da permettere nel maggior numero di casi
l’utilizzo senza l’installazione di antenne esterne all’edificio, mentre lo standard WIMAX
richiede l’utilizzo di sistemi di ricezione esterne. Nell’ambito della sperimentazione della
tecnologia WIMAX in Valle d’Aosta è in fase di sperimentazione l’utilizzo di un sistema Cabled
– Wireless denominato C-W EUA, brevettato dalla Fondazione Ugo Bordoni, finalizzato
all’utilizzo della antenna televisiva come sistema per veicolare all’interno dell’edificio una
portante WIFI o WIMAX, evitando così di dover eseguire degli adattamenti agli impianti della
costruzione.
Il sistema, dopo un opportuno adattamento e traslazione dei segnali da trasmettere, permette
dunque l’accesso su reti cablate verso Wireless Local Area Networks (WLANs) secondo il
seguente schema:
55
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 16 - Schema collegamento C-W EUA
La gestione delle tratte relative all’ultimo miglio saranno a carico del WISP.
7.2 SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE (SUAP)
Aspetti normativi
La prima tappa dell’iter progettuale è rappresentata dall’approvazione da parte del Consiglio
regionale della Valle d’Aosta della legge regionale 9 aprile 2003, n. 11 “Disposizioni
concernenti l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di insediamenti produttivi e
l’istituzione dello sportello unico per le attività produttive”.
Con questa legge la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha disciplinato l’esercizio coordinato
delle funzioni amministrative in materia di insediamenti produttivi, attribuendo le funzioni
amministrative ai Comuni ed individuando i principi organizzativi che regolano l’attività dello
sportello unico e lo sviluppo del procedimento autorizzatorio.
L’Amministrazione regionale e le differenti categorie del mondo del lavoro, condividendo la
necessità e l’opportunità di affrontare le nuove dinamiche di mercato, hanno costituito un
organismo composto dalla Giunta della Regione, dalle Organizzazioni sindacali, dalle
Associazioni di rappresentanza delle categorie economiche e professionali della Valle d’Aosta
definito “Patto per lo Sviluppo”.
56
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
Attraverso il Patto per lo sviluppo, gli enti aderenti si propongono di creare uno strumento di
confronto nel rispetto dei reciproci ruoli autonomi e in un quadro di finalità programmate e
condivise. L’obiettivo è mettere in atto iniziative ed assumere comportamenti che assicurino,
all’economia ed alla società regionale, il raggiungimento di ulteriori livelli di sviluppo
qualitativi e quantitativi.
Il progetto “Sportello Unico degli Enti Locali della Valle d’Aosta”, costituisce uno degli obiettivi
prioritari individuati nell’ambito delle consultazioni previste dal “Patto per lo sviluppo della
Valle d’Aosta” sottoscritto dalla Regione, dalle Associazioni di rappresentanza delle categorie
economiche e professionali e dalle organizzazioni sindacali il 7 maggio 2000.
Con il progetto “Sportello Unico degli Enti locali della Valle d’Aosta”, la Regione ha inteso
affrontare il tema del miglioramento del rapporto amministrazione pubblica-imprese ponendosi
un insieme di obiettivi finalizzati, singolarmente e congiuntamente, allo sviluppo economico e
professionale dell’intero territorio regionale:
•
la semplificazione dell’accesso alla pubblica amministrazione confermando l’orientamento
nazionale al punto unico di raccolta delle esigenze dell’imprenditore e di risposta alle stesse;
•
il superamento delle difficoltà di rapporto tra settore pubblico ed impresa causate
principalmente dalla morfologia del territorio e dalla carenza delle reti di trasporto mediante
l’offerta di servizi su supporto telematico;
•
la riduzione del numero di procedimenti autorizzativi, la loro omogeneizzazione a livello
regionale e la contrazione dei tempi di risposta attraverso la rivisitazione e
l’ingegnerizzazione di tutti i processi sottoposti a legislazione regionale;
•
l’attivazione di strumenti informativi che facilitino l’attrazione sul territorio di investimenti
(nuove aziende e professionalità);
•
la riorganizzazione degli Enti locali finalizzata al contenimento dei costi della tutela
dell’interesse pubblico ed al miglioramento della qualità professionale del personale in un
contesto di estrema frammentazione amministrativa del territorio e di conseguente fragilità
delle strutture pubbliche.
Contesto organizzativo
Il progetto ha posto prioritariamente l’accento sul contesto organizzativo e procedimentale,
piuttosto che sul contesto tecnologico. Il risultato di tale approccio si è manifestato
nell’organizzazione di tre poli (Area Aosta, Area Bassa Valle, Area Alta Valle) nella definizione
dei procedimenti unici (con particolare riferimento alla Legge Regionale 31/2003 relativa agli
impianti di radiotelecomunicazione e ai procedimenti dell’area commercio e turismo).
Dal punto di vista strettamente informatico e tecnologico, l’Amministrazione ha ritenuto
opportuno non acquisire direttamente una soluzione applicativa, bensì fornire agli enti un
servizio di tipo Application Service Providing (ASP), in modo da garantirne il funzionamento
indipendentemente dalle soluzioni organizzative e logistiche, che potrebbero mutare nel
tempo.
La struttura organizzativa si è posta come obiettivo primario il soddisfacimento dei bisogni di
un imprenditore che si accinge ad avviare, trasformare, modificare, dismettere o cessare la
propria attività. Si è trattato quindi di governare tutti i processi amministrativi connessi ad
un’attività imprenditoriale sia per quanto riguarda il rapporto tra imprenditore e pubblica
amministrazione (lo sportello unico diventa l’unico interlocutore), sia per quanto riguarda i
rapporti fra le diverse amministrazioni coinvolte nei processi (procedure di back-office) al fine
di migliorare le comunicazioni, il coordinamento e, soprattutto, gli standard qualitativi e
temporali dei servizi offerti.
57
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Il modello organizzativo si sviluppa su tre livelli che, pur essendo fortemente interagenti tra di
loro, presiedono di fatto a tre diverse fasi del servizio che lo Sportello unico offre:
•
il coordinamento delle attività degli sportelli unici che consiste essenzialmente
nell’organizzazione del rapporto fra pubbliche amministrazioni, nella definizione delle
procedure e della modulistica, nel controllo delle attività sul territorio, nella verifica dei costi
e dei risultati e nella definizione di azioni di miglioramento;
•
il presidio del procedimento unico e, in particolare, la gestione diretta dei procedimenti che
si configura come l’organizzazione delle fasi procedimentali di back office;
•
il momento di contatto con l’imprenditore, ovvero la gestione del rapporto fra utente e
pubblica amministrazione, che si sviluppa presso l’ufficio di front office.
Figura 17 - Struttura Organizzativa SUAP
L’Organismo di coordinamento
Un aspetto interessante della legge regionale, che la differenzia dall’impianto normativo statale
e da altre leggi regionali, riguarda l’istituzione di un organismo di coordinamento a livello
regionale ed il ruolo assunto dall’Amministrazione regionale.
Fermo restando che le competenze amministrative sono state attribuite ai comuni, non solo per
coerenza con quanto definito a livello nazionale, ma anche per non limitarne le potenzialità di
sviluppo futuro, nel confronto con gli enti locali è emersa la consapevolezza che il modello
organizzativo più idoneo a garantire efficienza al sistema è rappresentato dall’esercizio delle
funzioni in forma associata; l’articolo 3 individua nella Comunità montana lo strumento
associativo da attivare.
Nonostante la gestione delle funzioni e dei compiti dello sportello unico in forma associata,
con l’unica eccezione del capoluogo regionale, costituisca una necessità condivisa, la
frammentazione amministrativa del territorio è tale da richiedere un ulteriore livello di
collaborazione fra tutti gli enti locali della regione.
58
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
L’articolo 4 “Strumenti per l’esercizio coordinato delle funzioni”, istituisce presso il Consiglio
permanente degli Enti locali (CPEL), un organismo di coordinamento cui sono assegnati compiti
di coordinamento, verifica e controllo dell’attività degli sportelli unici.
In tale organismo sono, inoltre, accentrate le funzioni di sviluppo ed aggiornamento degli
strumenti informativi di supporto all’attività degli sportelli unici, di formazione ed
aggiornamento del personale e di promozione e coordinamento delle convenzioni che
regolano i rapporti fra i diversi enti e fra la pubblica amministrazione e le associazioni di
categoria.
Le funzioni assegnate all’organismo di coordinamento dall’articolo 4 della legge regionale n.
11/2003 sono nel dettaglio le seguenti:
y
y
coordinamento delle attività degli sportelli unici;
verifica e controllo dei risultati dell’attività svolta dagli sportelli unici ed analisi dei relativi
costi di funzionamento;
y verifica dell’osservanza dei termini e degli adempimenti procedimentali relativi
all’esercizio delle funzioni dello sportello unico;
y promozione, in collaborazione con le strutture regionali competenti, dello sviluppo e
dell’aggiornamento degli strumenti necessari allo svolgimento in via telematica dell’attività
di sportello unico;
y promozione, coordinamento ed aggiornamento di convenzioni finalizzate allo sviluppo ed
al miglioramento delle attività di sportello unico con la Regione, gli enti locali, altri enti
pubblici o privati ed associazioni di categoria;
y formazione ed aggiornamento del personale;
y assistenza agli sportelli unici e diffusione di ogni informazione utile alle attività di
sportello unico;
y svolgimento, in via sussidiaria, delle funzioni di sportello unico, nei procedimenti relativi
ad insediamenti produttivi insistenti su ambiti territoriali di più sportelli unici.
All’Organismo di coordinamento è stato sostanzialmente attribuito il compito di:
y
y
y
y
y
procedere alla standardizzazione delle procedure e della modulistica al fine di perseguire
l’uniformità di comportamento sull’intero territorio regionale;
procedere, con le stesse finalità, all’organizzazione dei rapporti fra sportelli unici ed enti
esterni;
provvedere all’aggiornamento della strumentazione informatica di supporto all’attività
degli sportelli unici;
sviluppare proposte di ulteriore semplificazione amministrativa;
verificare l’attività svolta dagli sportelli analizzandone i risultati ed i costi attraverso la
produzione di statistiche mirate al controllo di gestione.
La Struttura unica
Con il termine Struttura unica s’intende l’ufficio al quale è affidato l’intero procedimento: lo
Sportello unico per le attività produttive costituisce il mezzo con il quale la Struttura svolge i
propri compiti ed al quale si rivolgono gli interessati per tutti gli adempimenti previsti dai
procedimenti regolati dalla legge regionale n. 11/2003.
Il presidio del procedimento unico da parte della Struttura si articola in due momenti distinti
che richiedono la formazione di una figura professionale che sappia svolgere attività
parzialmente differenziate:
59
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
y
y
le attività istruttorie proprie del back office;
le attività di sportello o front office.
L’articolazione della struttura sul territorio non deve pregiudicare la sua unicità sul piano
funzionale e deve rispondere a:
y
esigenze di servizio all’utente per quanto riguarda l’individuazione dei punti di front office
in cui far confluire coloro che necessitano di interagire con la pubblica amministrazione;
y esigenze di economicità e funzionalità per quanto concerne le attività di back office.
Alla Struttura unica sono assegnate le funzioni indicate negli articoli 9 e 10 della legge
regionale n. 11/2003 e ad essa è preposto un responsabile.
Al preposto alla Struttura unica compete la responsabilità dell’intero procedimento e, in
particolare, il rilascio del provvedimento conclusivo. Ferma restando tale responsabilità il
preposto alla Struttura, ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 18/1998, può individuare
altri addetti alla struttura quali responsabili del procedimento, assegnando loro la responsabilità
di fasi sub-procedimentali o di adempimenti istruttori, continuando peraltro ad esercitare una
diretta attività di sovrintendenza e coordinamento.
Al responsabile della Struttura è assegnata la responsabilità della gestione della struttura e dei
relativi risultati.
Il responsabile, ai sensi della normativa vigente, risponde:
y
y
y
y
y
del perseguimento degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli indirizzi
fissati dagli organi politici;
del rendimento e dei risultati della gestione tecnica ed amministrativa, anche sotto
l’aspetto dell’adeguatezza del grado di soddisfacimento dell’interesse pubblico, incluse le
decisioni organizzative e di gestione del personale;
della funzionalità della struttura organizzativa cui è preposto e dell’impiego ottimale delle
risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate;
della validità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti, dei provvedimenti e dei pareri
proposti, adottati e resi;
del buon andamento e dell’economicità della gestione.
Il back office ed il front office
Le funzioni assegnate dalla legge regionale alla Struttura unica possono, come già evidenziato,
essere suddivise in attività di back office ed attività di front office.
Le attività proprie del back office, che prescindono dal modello organizzativo che sarà
adottato, possono essere così sintetizzate:
y
y
y
y
y
y
y
60
presiedere alla fase istruttoria vera e propria;
tenere i rapporti con gli enti coinvolti nel procedimento;
inviare eventuali comunicazioni ai richiedenti;
convocare, qualora necessario, la conferenza di servizi;
rilasciare il provvedimento conclusivo del procedimento unico;
provvedere ai controlli ed ai collaudi;
svolgere le funzioni di front office prevalentemente per le domande di autorizzazione
presentate, ai sensi degli articoli 11 e 12 del disegno di legge, presso strutture
territorialmente non competenti.
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
Nella fase di attivazione dello Sportello unico e, quindi, limitatamente all’assolvimento del
presidio delle funzioni di carattere amministrativo, al front office sono assegnate le seguenti
attività:
y
y
y
y
acquisire e protocollare la domanda di autorizzazione;
consegnare la ricevuta;
controllare la documentazione;
provvedere alla verifica dell’avvenuto pagamento delle spese e dei diritti.
Nell’elenco delle attività di back office e front office non sono incluse quelle concernenti i
servizi di assistenza alle imprese che:
y
y
qualora siano limitate a servizi di carattere informativo, trovano naturale allocazione
nell’ambito del front office;
qualora siano, invece, ampliate a servizi di carattere consulenziale devono essere
espletate alla luce di apposite convenzioni da stipulare con le associazioni di categoria e
con la Camera valdostana delle imprese e delle professioni.
Figura 18 - Schema Operativo Back Office – Front Office
L’avvio degli endoprocedimenti
La determinazione delle modalità con cui si dà avvio agli endoprocedimenti deve essere
effettuata con la massima attenzione poiché il nodo delle interconnessioni interistituzionali, dal
trasferimento delle informazioni e delle decisioni alla gestione degli errori e delle anomalie,
costituisce un elemento di innovazione da cui dipende fortemente il successo dello Sportello
unico.
Il tema viene affrontato e risolto secondo logiche “pragmatiche” al fine di evitare da un lato la
costituzione di un ulteriore passaggio burocratico che può trasformarsi in un “collo di
61
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
bottiglia”, dall’altro lato l’attivazione dei punti dell’organizzazione richiede un presidio
professionale, per non inficiare l’efficienza del sistema nel suo complesso.
Le scelte da effettuare nella determinazione dello schema organizzativo da adottare in Valle
d’Aosta influenzano notevolmente il modo con cui è opportuno organizzare la richiesta dei
pareri: in generale si ritiene opportuno assegnare tale attività alle unità di back office in modo
che le stesse governino l’istruttoria del procedimento nella sua completezza.
L’esigenza, espressa più volte dal CPEL, di attivare uffici di front office in tutti i Comuni al fine
di garantire la massima diffusione sul territorio dei punti di accesso al sistema deve confrontarsi
quindi con la necessità di mantenere alta la professionalità degli operatori dedicati alla
funzione.
Appare pertanto evidente che è necessario sviluppare un progetto organizzativo di dettaglio
che soddisfi entrambe le esigenze delineando elementi di grande flessibilità organizzativa negli
uffici di front office ed evitando accuratamente di introdurre passaggi burocratici privi di
effettivi contenuti fra front office e back office e, più in generale, fra Struttura unica e Comune.
La soluzione tecnologica e applicativa individuata
Il gruppo di lavoro, costituito con Delibera di Giunta n. 3184 del 1 settembre 2003, con
riferimento alle peculiarità del contesto normativo locale ed alla struttura organizzativa
prospettata, ha rilevato, alla luce di una prima analisi svolta nella fase propedeutica
all’elaborazione del testo legislativo regionale, la non disponibilità di prodotti sul mercato
trasferibili direttamente sulla realtà territoriale ovvero immediatamente pronti all’utilizzo.
Nello stesso tempo, è apparso evidente che la progettazione e la realizzazione di un sistema ad
hoc per l’attivazione dello Sportello unico in Valle d’Aosta non risultava compatibile con i
tempi e gli obiettivi prefissati; tale ipotesi avrebbe comportato inoltre costi sensibilmente di
maggior rilievo.
Sulla base di tali considerazioni, il gruppo si è orientato sull’individuazione di una soluzione
che disponesse di adeguata flessibilità per poter essere adattata al contesto locale. A tal fine, la
società partecipata regionale INVA S.p.A. ha indetto una gara d’appalto per l’individuazione
del soggetto a cui affidare la fornitura di programmi informatici in licenza d’uso e servizi
connessi da dedicare alla gestione dello Sportello unico.
A tal fine è stato elaborato un documento tecnico nel quale sono state delineate le
caratteristiche tecniche e funzionali del sistema in base al contesto organizzativo definito dal
gruppo di lavoro contenente le caratteristiche minime richieste, la struttura e la funzionalità del
sistema richiesto, il modello operativo ed i servizi connessi.
Le principali fasi attuative del progetto sono di seguito riportate:
y
y
62
definizione dei requisiti per la selezione della soluzione applicativa: i requisiti e le
logiche di acquisizione sono stati definiti dal gruppo di lavoro nei primi mesi del 2004.
definizione della struttura dello Sportello unico: la descrizione della struttura definitiva
assunta dallo Sportello unico in termini di funzioni svolte da ciascuna componente è
risultata essenziale per procedere alla stesura del piano operativo. Le funzioni ed i compiti
assegnati a ciascuna componente dello Sportello unico hanno avuto un’incidenza
fondamentale sulla strutturazione dell’ambiente applicativo, sia per quanto riguarda la
configurazione delle autorizzazioni, sia per quanto riguarda la struttura stessa
dell’applicativo (numero istanze, integrazione tra le strutture uniche, ecc.).
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
y
y
espletamento della gara e condivisione del piano operativo: il piano operativo è risultato
un passaggio formale e fondamentale che ha visto il contributo significativo di tutto il
gruppo di lavoro. Le attività si sono chiuse il 13 luglio 2004.
progetto di comunicazione
La comunicazione interna
In una prima fase, visto anche il raggiungimento di un buon livello di concertazione e
condivisione del progetto da parte di ciascun soggetto istituzionale, la comunicazione si è
tradotta in un insieme di attività sinergiche finalizzate a diffondere maggiori e più precise
informazioni sul progetto attraverso specifici incontri sviluppati presso ogni Comunità
montana, secondo uno schema di comunicazione continua.
La comunicazione esterna
Nel corso del 2005 è stato aperto al pubblico, in via sperimentale, lo Sportello unico di
Aosta. In tale occasione la comunicazione esterna si è volutamente limitata agli aspetti di
comunicazione definiti sul portale in quanto si intende avviare un processo informativo
più completo nel momento in cui il servizio sarà disponibile sull’intero territorio
regionale.
Figura 19 - Home page SUAP
Nel corso del 2006, la comunicazione esterna sarà sviluppata lungo le seguenti direttrici:
y
y
y
convegni di confronto con altre realtà nazionali di eccellenza compatibili con il contesto
valdostano;
potenziamento dei servizi informativi presenti sul portale;
comunicazione specifica verso le associazioni di categoria, con particolare riferimento
alle associazioni di categoria.
63
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
• Raccolta e formalizzazione dati sui procedimenti individuati per la fase pilota
Quest’attività ha avuto come obiettivo la condivisione di una metodologia di raccolta e
formalizzazione dei dati costituenti il procedimento (enti coinvolti, tempi, documentazione
richiesta, domanda unica, ecc.) e si è conclusa nel novembre 2004.
• Condivisione della convenzione di servizio
I contenuti, per l’esercizio 2004/2005, sono stati condivisi dal gruppo di lavoro nel mese di
novembre 2004. La convenzione sarà rinnovata per il 2006-2007 sulla base del piano di
lavoro.
• Predisposizione delle infrastrutture e degli ambienti applicativi
Quest’attività, a carico del fornitore del servizio, si è concretizzata nella messa a disposizione
degli ambienti necessari a supporto dello Sportello unico (dicembre 2004).
• Definizione e messa in opera del sistema periferico
In relazione al sistema periferico, consistente nelle dotazioni hardware e software di base
necessari alle strutture di back office e front office, si è operato definendo le caratteristiche ed i
requisiti minimi, lasciando agli enti l’onere di provvedere direttamente all’acquisizione di
quanto necessario, secondo le modalità in uso presso i diversi enti, sulla base del piano di
attivazione definito per le diverse strutture.
• Servizi alle imprese – Marketing territoriale
Il portale dello Sportello unico costituisce un canale di accesso rilevante rispetto alle funzioni
di marketing territoriale. La sezione consente la ricerca mirata di informazioni utili ad
indirizzare gli imprenditori nella scelta dello strumento di finanziamento più adatto a sostegno
della propria attività. I finanziamenti sono classificati in base all'ambito di applicabilità
(regionale, nazionale, comunitario), alla tipologia del progetto (innovazione e ricerca,
internazionalizzazione e creazione di impresa) e al settore di attività (industria, commercio,
turismo...).
In relazione alle opportunità di localizzazione, le imprese italiane e straniere interessate ad
insediare un’attività produttiva sul territorio valdostano possono acquisire utili informazioni
sulle aree e sugli immobili disponibili, con particolare riferimento all’autoporto Valle d’Aosta
(la cui area è situata al centro della Valle d’Aosta, in posizione strategica alla confluenza delle
direttrici stradali che connettono l’Italia con Francia e Svizzera, ed è direttamente collegata sia
alla rete autostradale sia alla viabilità ordinaria) e all’Espace Aosta, area industriale, adiacente
ad Aosta, oggetto di recupero e riconversione a destinazione terziaria e produttiva, dotata di
infrastrutture adeguate alle attuali esigenze aziendali, caratterizzata da strutture di servizio
centralizzate in grado di contribuire alla riduzione dei costi fissi di localizzazione.
Per contribuire allo sviluppo di nuove professionalità e favorire l’incontro domanda-offerta sul
territorio, sono state organizzate pagine informative dedicate al lavoro, alla formazione,
all’orientamento, allo sviluppo d’impresa e di attività autonoma, al Fondo sociale europeo. Il
portale è stato reso operativo ed accessibile nel mese di settembre 2005.
•
Servizi alle imprese - Impostazione del procedimento unico relativo all’esercizio di
vicinato
Sulla base delle esigenze manifestate e delle opportunità evidenziate, il settore del commercio
ha rappresentato una priorità. Il procedimento unico definito ha permesso di gestire allo
sportello le aperture, le chiusure, le variazioni/trasformazioni relative agli esercizi commerciali.
Si è trattato di un iter relativamente semplice che è stato considerato come primo procedimento
unico pilota. Le imprese hanno la possibilità di accedere alla normativa, di verificare i
64
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
prerequisiti, di scaricare la modulistica nonché di verificare l’iter della propria pratica
accedendo al portale di riferimento. Una caratteristica comune ai differenti servizi consiste
nella loro organizzazione e fruizione basata su “eventi della vita” (in questo caso dell’impresa),
volendo rivedere in tal senso anche il linguaggio nei rapporti tra pubblico e privato.
La definizione dei diversi procedimenti si è conclusa nel mese di aprile 2005.
•
Servizi alle imprese - Impostazione del procedimento unico relativo agli impianti di radiotelecomunicazione (L.R. 31/2000)
Con riferimento all’esperienza acquisita nella gestione associata tra le Comunità montane delle
attività amministrative e tecniche previste per l’applicazione della legge regionale 21 agosto
2000, n. 31, concernente la programmazione e la gestione dei siti e degli impianti di
radiotelecomunicazione, la seconda tipologia di procedimento su cui avviare la
sperimentazione operativa è stata individuata nei processi autorizzativi connessi alla citata
legge.
L’analisi della struttura dei procedimenti ha evidenziato i numerosi problemi gestionali che gli
operatori hanno dovuto affrontare nei primi anni di applicazione della legge regionale e tali
problematiche, unitamente alla necessità di allineare la legge regionale con l’evoluzione
normativa statale, hanno indotto l’Amministrazione regionale ad avviare l’iter amministrativo
per l’approvazione di un nuovo testo regionale.
• Servizi alle imprese - Implementazione di ulteriori procedimenti
Nell’arco del triennio 2006-2008 ci si pone l’obiettivo di rendere disponibili presso le strutture
uniche i circa 90 procedimenti così classificati:
y
Attività produttive
o Attività artigianali
o Attività ricettive
o Attività industriali
o Attività commerciali
o Distributori carburante
o Pubblici esercizi
o Edilizia e territorio
o Impianti di radiotelecomunicazione
o Occupazione suolo pubblico
• Formazione organizzativa al personale
Il grado di informazione e di formazione degli operatori che saranno chiamati a gestire non
solo i nuovi procedimenti ma anche i nuovi rapporti che occorre attivare fra pubbliche
amministrazioni e fra Sportello unico ed utenti, siano essi imprese o professionisti che operano
su loro incarico, costituiscono un elemento fondamentale del successo del progetto.
L’obiettivo che si intende raggiungere, attraverso la realizzazione di specifici percorsi formativi
per gli operatori dei back office e per gli addetti ai front office, consiste nel qualificare ed
aggiornare le competenze del personale delle strutture dei Servizi associati e dei Comuni
attraverso l’acquisizione di:
y
y
y
y
conoscenza delle finalità e dei contenuti della legge regionale n. 11/2003;
conoscenza dei principali iter autorizzativi e degli strumenti di semplificazione;
competenze normative relativamente all’introduzione dello Sportello unico;
principali competenze nella gestione delle attività di Sportello unico;
65
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
y
conoscenza dei meccanismi di funzionamento dei diversi livelli organizzativi: front office,
back office, organismo di coordinamento;
y conoscenza dei rapporti fra Sportello unico ed enti esterni;
y competenze di base relative all’utilizzo delle strumentazioni informatiche di supporto
all’attività di Sportello unico.
Si tratta in sostanza di formare nuove figure professionali partendo dalle competenze già
acquisite operando nella pubblica amministrazione: la riqualificazione del personale, oltre
all’acquisizione delle nuove conoscenze necessarie per gestire l’attività di Sportello, comprese
quelle relative all’utilizzo di nuove tecnologie nella gestione delle pratiche, deve essere
orientata allo sviluppo di nuove competenze nei rapporti con gli utenti come punto centrale
dell’operare della P.A.: la ricerca di nuovi equilibri fra le esigenze delle imprese e la tutela
degli interessi pubblici.
I destinatari del progetto formativo sono circa 100 unità suddividibili in 15 operatori di back
office presso le strutture uniche di Sportello unico del Comune di Aosta e dei due Servizi
associati dell’Alta Valle e della Bassa Valle e circa 85 dipendenti comunali destinati a svolgere
le funzioni di front office o di referente comunale delle attività di sportello.
Si ipotizzano 4 edizioni di corso, al fine di contenere il numero dei partecipanti di ciascun
corso entro le 25 unità, da realizzarsi nell’arco di 12 mesi (entro la fine del 2006).
• Formazione personale operativo
Oltre a quanto previsto nei corsi formativi si prevede una costante formazione all’uso dei nuovi
strumenti da attivare in corrispondenza con l’avvio delle strutture di sportello e con la
progressiva individuazione del personale da assegnare a tali strutture: l’attività formativa per il
personale operativo è già stata condotta nel corso dell’estate 2005 per gli addetti allo Sportello
di Aosta.
• La soluzione architetturale
La soluzione individuata, dal punto di vista tecnologico, ha inteso privilegiare e beneficiare
delle logiche infrastrutturali definite nell’ambito della Rete unitaria della pubblica
amministrazione regionale-RUPAR.
Il servizio applicativo messo a disposizione si compone delle seguenti caratteristiche:
y
y
y
y
architettura web;
configurabilità dei procedimenti attraverso workflow management engine;
gestione ed archiviazione della documentazione in formato elettronico attraverso
document management engine;
compatibilità con la strumenti di accesso e certificazione (posta elettronica certificata,
firma digitale).
• La cooperazione applicativa
Nella prima fase di avvio del progetto si è ritenuto opportuno non introdurre elementi di
cooperazione applicativa, per ridurre i rischi di avviamento del progetto.
Il sistema selezionato è dotato in ogni caso di caratteristiche di standardizzazione ed apertura
tali da consentire una cooperazione applicativa con altri sistemi, da attivarsi nel corso del
2006. La cooperazione coinvolgerà tre settori principali:
Sistemi gestionali a supporto della gestione degli endoprocedimenti: risulta importante attivare
meccanismi di cooperazione con i sistemi gestionali a supporto degli endoprocedimenti in uso
66
Parte II - Avanzamento progettualità e risultati
presso le diverse realtà pubbliche coinvolte (ARPA, USL, ecc.) attraverso la definizione di
regole di cooperazione e dizionari dati;
Sistemi cartografici: unitamente alle informazioni di carattere alfanumerico è importante poter
correlare tali informazioni con i dati territoriali per semplificare ulteriormente le operazioni di
verifica e valutazione;
Sistemi camerali: il collegamento con le banche dati ed i servizi offerti dalla società consortile
delle camere di commercio (Infocamere) costituiscono una doppia opportunità: la
standardizzazione dei dati relativi alle imprese e la revisione di alcuni processi organizzativi
nell’ambito di procedimenti condivisi.
67
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
68
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
70
Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali
8 L’indagine ISTAT su imprese e
ICT nella PAL
8.1 Dotazioni e uso delle ICT nelle imprese
Figura 20 - Imprese con almeno 10 addetti per tipologia di connessione e dotazioni
tecnologiche
% Imprese
100
90
94,1 94,0
91,7
80
70
60
58,8
50
62,0
59,8
56,7
40
54,0
41,5
33,8
30
30,2
20
16,5
10
14,2
12,2
8,1
0
Internet
Banda Larga
Valle d'Aosta
Sito web
Nord Ovest
Intranet
Extranet
ITALIA
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nelle imprese, 2004-2005
Il grafico mostra la percentuale di imprese che dispongono di collegamento ad Internet, di
collegamento ad Internet in banda larga, di sito web, intranet ed extranet.
L'indagine copre le imprese con almeno 10 addetti attive, secondo la classificazione delle
attività economiche adottata in Italia (Ateco 2002), nei settori manifatturiero (D), costruzioni
(F), commercio all’ingrosso e al dettaglio (G), alberghi e campeggi (parte della sezione H),
trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (I), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca
e sviluppo (K), audiovisivi (parte della sezione O).
Come si può notare in tabella, il numero di aziende che possiede il collegamento ad Internet a
livello regionale, è di poco superiore alla media nazionale ma in linea con il dato relativo alle
regioni nord-ovest.
71
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Delle aziende censite, solamente la metà dispone di un collegamento a banda larga e di un sito
Internet. Se poi si considerano l’esistenza di una rete intranet ed extranet i valori si abbassano
ulteriormente.
Dall’analisi dei dati si evince che i servizi e le applicazioni di base (accesso a internet,
connettività a banda larga, siti web) risultano più diffusi rispetto alle soluzioni più avanzate
(intranet ed extranet), destinate a migliorare il sistema comunicativo interno ed esterno
dell’impresa e maggiormente correlate alla dimensione aziendale.
Secondo la pubblicazione dell’EUROSTAT “Use of the Internet among individuale and
enterprises, Statistics in focus, 2006” la media europea2 delle imprese con connessione ad
Internet si attesta al 91% mentre dispone di rete a banda larga il 63%. Per quanto riguarda il
primo aspetto la Valle d’Aosta si trova in linea con la media europea mentre per quanto
riguarda la banda larga è al di sotto della media.
Figura 21- Imprese con almeno 10 addetti per attività svolta tramite i siti web della Pubblica
Amministrazione
% Imprese
100
90
80
70
60
69,7
68,9
65,5
67,9
63,7
63,3
50
40
35,2
30
36,0
33,7
20
10
0
Ottenere informazioni
Scaricare modulistica
Valle d'Aosta
Nord Ovest
Inviare moduli o concludere la
transazione on line
ITALIA
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nelle imprese, 2004-2005
Il grafico mostra la percentuale di imprese3 che si sono collegate ai siti web della PA per
ottenere informazioni, scaricare moduli, inviare moduli o concludere la transazione
direttamente on line.
2
3
La media EU 25 non tiene conto di Francia, Malta, Portogallo in quanto i dati non sono disponibili.
L'indagine copre le imprese con almeno 10 addetti attive, secondo la classificazione delle attività economiche adottata in Italia
(Ateco 2002), nei settori manifatturiero (D), costruzioni (F), commercio all’ingrosso e al dettaglio (G), alberghi e campeggi (parte
72
Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali
Come si vede dal grafico, i dati relativi alla Valle d’Aosta sono lievemente superiori a quelli
relativi all’Italia, ed Internet è utilizzato dalle imprese prevalentemente per ottenere
informazioni e scaricare moduli: l’invio di moduli o la conclusione della transazione on line
registrano i valori più bassi (35,2% a livello valdostano contro il 33,7 % a livello italiano).
E’ importante ricordare che molte pratiche di natura fiscale e previdenziale vengono spesso
effettuate da intermediari esterni per conto delle imprese, che spesso possiedono meno di 10
addetti e quindi non sono incluse nel campo di osservazione della presente rilevazione.
Passando ad un confronto tra la media valdostana e quella europea (25 stati)4, sull’utilizzo di
Internet nei rapporti con PA (che considera le imprese che hanno dichiarato di essersi connesse
ai siti web pubblici indipendentemente dall’attività svolta), si vede come la Valle d’Aosta superi
di gran lunga la media europea: 71,0% contro il 57%.
L’andamento europeo sull’utilizzo di Internet da parte delle imprese rispecchia pienamente il
dato regionale ed italiano: le transazioni maggiormente effettuate sono a bassa interattività
seguite da quelle con livelli di interattività via via crescenti. E’ la situazione che emerge
secondo la pubblicazione Eurostat “eGovernment 2004: Internet based interaction with
European businesses and citizens, Statistics in focus” su dati 2004, la quale evidenzia inoltre
come siano le imprese dei settori immobiliare, business e renting le maggiori a reperire
informazioni via web dai siti della PA.
8.2 Dotazioni e uso delle ICT nelle Amministrazioni locali
Il presente capitolo offre un quadro aggiornato dello stato di diffusione delle ICT tra i Comuni
valdostani, con riferimento ai risultati la rilevazione sperimentale su “Le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni locali”, compresa
nel Programma Statistico Nazionale 2007-2009 e condotta dall’ISTAT a fine 2005 con la
collaborazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta in qualità di organo intermedio.
Essa rappresenta la prima indagine ufficiale su questi temi ed è stata progettata e realizzata, in
collaborazione con la rete CRC, allo scopo di fornire informazioni utili alle attività
amministrative e alle strategie nazionali e locali per la Società dell’Informazione, in armonia
con quanto definito a livello europeo dal Programma eEurope.
Per ottenere una migliore qualità dei dati, l’ufficio di statistica regionale, con il contributo del
CRC Valle d’Aosta, ha inviato il questionario all’universo dei 74 Comuni, arrivando a coprire
60 unità, pari all’81 % del totale.
della sezione H), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (I), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e sviluppo (K),
audiovisivi (parte della sezione O).
4
Fonte: Database Eurostat - Belgium; Czech Rep.; Denmark; Germany; Estonia; Greece; Spain; France; Ireland; Italy; Cyprus;
Latvia; Lithuania; Luxembourg; Hungary; Malta; Netherlands; Austria; Poland; Portugal; Slovenia; Slovakia; Finland; Sweden;
United Kingdom. La media EU25 non tiene conto della Francia (dati non disponibili).
73
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Tabella 7 – Analisi rispondenti indagine sperimentale ICT nella PAL, 2005
1206
74
1546
581
42
60
1079
45
3%
81%
70%
8%
Numero
Comuni
compresi nel
campione
51
28
58
45
219
39
18%
235
341
287
92
246
378
305
136
552
258
131
409
390
377
116
223
8102
127
40
282
89
39
107
231
24
36
72
87
34
240
318
109
223
3323
54%
12%
98%
97%
16%
28%
76%
18%
7%
28%
66%
8%
62%
84%
94%
100%
Numero
Comuni
(in totale)
Piemonte
Valle d'Aosta
Lombardia
Veneto
Friuli
Venezia
Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
P.A. Bolzano
P.A. Trento
totali
percentuali
rispondenti
totali
%
Fonte: Istat, Rilevazione sperimentale sulle ICT nella PAL
74
41%
rispondenti
(campione)
%
42
22
50
45
82%
79%
86%
100%
39
39
100%
39
48
47
30
39
42
41
34
49
44
33
45
46
43
33
40
874
37
40
47
29
39
37
40
24
36
44
22
34
46
43
31
40
787
95%
83%
100%
97%
100%
88%
98%
71%
73%
100%
67%
76%
100%
100%
94%
100%
90%
Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali
8.2.1 Organizzazione
Figura 22 - Comuni che hanno istituito formalmente uffici o servizi informatica in quanto
unità organizzative autonome, 2004
Fonte: Istat, Rilevazione sperimentale sulle ICT nella PAL
In Valle d’Aosta il 3% dei Comuni ha formalmente istituito, nell’ambito della struttura
organizzativa dell’amministrazione, uffici o servizi informatica (o sistemi informativi) come
unità organizzative interne autonome, rispetto ad una media italiana del 16,2%.
Non bisogna dimenticare che la situazione valdostana è prevalentemente formata da piccoli
comuni, i quali affidano la gestione dei sistemi informativi alla forma associata (comunità
montana) di riferimento.
75
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
8.2.2 Formazione
Figura 23 - Comuni che hanno organizzato attività formative ICT e dipendenti coinvolti, 2004
% Dipendenti coinvolti nella formazione ICT sul totale dipendenti (nei Comuni che hanno organizzato attività formative ICT)
25
TR
20
UMB
BZ
15
ER
FVG
LOM
MOL
LIG
10
TOS
PUG
MAR
VEN
BAS
Media
ABR
CAM
5
CAL
PIE
SAR
SIC
LAZ
VdA
0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT
% Comuni < 5000 ab.
< 60%
tra il 60 e l'80%
> 80%
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Il grafico mostra il posizionamento delle regioni italiane nello spazio individuato dalle variabili
“% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT” (asse Y) e “% dipendenti coinvolti
nelle attività formative ICT” (asse X).5
In Valle d’Aosta il 6,5% dei Comuni del campione ha dichiarato di aver organizzato attività
formative, con partecipazione del 1,8% dei dipendenti.
5
DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:
“% Comuni che hanno organizzato attività formative ICT” = Comuni che, nel corso del 2004, hanno attivamente organizzato
attività formative rivolte ai dipendenti in materia di ICT. La variabile, quindi, non tiene conto dei corsi di formazione erogati da altri
enti “sovraordinati” rispetto al Comune, come ad esempio la Provincia e la Regione.
“% Dipendenti coinvolti nelle attività formative ICT” = Addetti che, nel 2004, hanno partecipato ai corsi di formazione ICT.
76
Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali
Figura 24 - Corsi in materia ICT erogati dai Comuni, per tipologia di corso, 2004
40
35
30
25
% Comuni
36
36
31
33
30
29
29
29
29
32
29
24
20
28
30
27
24
24
24
21
20
21
15
20
23
14
10
17
18
16
17
18,0
14
15
14
15
11
9
5
9
9
6
9
9
7
5
Um
b
C
Pr
a ria
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an
u
Pr
ia
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ol
za
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on
Ab te
ru
zz
o
Li
Va
gu
ria
lle
d'
ao
st
a
It
al
ia
0
9
17,5
Corsi di base
Corsi avanzati
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Il grafico mostra il numero di corsi erogati dai Comuni, suddivisi in corsi di base
(“alfabetizzazione informatica”) e corsi avanzati.6I Comuni valdostani hanno avviato 7 corsi
avanzati e 5 corsi di base.
8.2.3 Dotazioni ICT e connettività
Figura 25 - Numero di PC per 100 dipendenti comunali, 2005
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
6
DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:
Corsi di base = Tra i corsi di base sono compresi corsi sui seguenti argomenti: office automation, sistemi
operativi, web, ECDL, privacy.
Corsi avanzati = Tra i corsi avanzati: applicazioni specifiche, reti, sicurezza, sistemi GIS e CAD.
77
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Il grafico mostra il numero di Personal Computer a disposizione dell’Ente in relazione alle
dimensioni del suo organico. In Valle d’Aosta, ogni 100 dipendenti vi sono 72 PC, 67 dei quali
connessi ad Internet.7
La non corrispondenza 1 a 1 tra PC e dipendenti comunali dipende dal fatto che non tutti i
dipendenti sono addetti a mansioni d’ufficio per le quali è necessario un PC (es. vigili urbani,
tecnici della manutenzione ecc.), pertanto il dato è solo indicativo della distribuzione delle
nuove tecnologie all’interno della Pubblica Amministrazione.
Per quanto riguarda il collegamento in rete, occorre segnalare che i comuni più piccoli in
passato sentivano meno l’esigenza di connettere tutti i computer ad Internet perché le
interazioni a distanza erano gestite su altre reti. Oggi l’uso sempre più vasto della posta
elettronica ha influito sicuramente sul numero di pc connessi.
Figura 26 - Comuni della Valle d’Aosta che hanno adottato software a licenza open source,
per tipologia, 2005
% Comuni
Software di
sicurezza
Posta
elettronica
4%
3%
Office
automation
Sistema
operativo client
Sistema
operativo
server
7%
3%
5%
Qualunque
soluzione open
source
0%
15%
5%
10%
15%
20%
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Il grafico mostra i Comuni che adottano soluzioni a licenza open source, per tipologia di
software.
Nelle applicazioni informatiche con licenza di tipo open source il codice sorgente può essere
liberamente studiato, copiato, modificato e ridistribuito. Oltre ai vantaggi di tipo tecnico, che
includono la possibilità di piena personalizzazione ed una maggiore circolazione di idee e
condivisione di conoscenze, la diffusione software a licenza “aperta” potrebbe portare ad una
riduzione della spesa delle Amministrazioni Pubbliche, riducendo i rischi derivanti dalla
7
DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:
PC = Personal Computer di tipo desktop o laptop in dotazione ai Comuni per 100 dipendenti.
78
Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali
duplicazione di attività di sviluppo e contribuendo ad un più veloce diffondersi delle
innovazioni.
Negli ultimi anni, questo tipo di licenza si è diffusa soprattutto nell’ambito dei sistemi operativi
e delle applicazioni di gestione lato server (es. il famoso server web “Apache”), sia nel settore
privato sia in quello pubblico, mentre la tendenza a livello di sistema operativo client è di
affidarsi ancora a soluzioni proprietarie. Se a livello nazionale, infatti, il 25% dei Comuni ha
adottato soluzioni open source e il 16% usa sistemi operativi lato server a licenza aperta, solo il
7% delle amministrazioni ha adottato Linux o altro sistema operativo client. Circa il 10% degli
Amministrazioni comunali ha adottato altri tipi di software con la medesima licenza.
Figura 27- Comuni dotati di rete locale e intranet, 2005
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Mentre l’utilizzo di reti locali è ampiamente diffuso tra le amministrazioni comunali, con una
media nazionale che sfiora il 90%, l’utilizzo della intranet è ancora limitato. La presenza di
una intranet, infatti, si configura come indicatore della presenza di una strutturazione avanzata
dell’informazione e della comunicazione, spesso convogliata in un vero e proprio portale
istituzionale interno. L’intranet, cioè, permette di mettere a disposizione del personale interno
una serie di funzionalità e utilità che consentono la raccolta e la diffusione dell’informazione e
della conoscenza all’interno dell’organizzazione attraverso strumenti di knowledge e
information management, e che promuovono la condivisione di contenuti e pratiche.
In Valle d’Aosta il 94 % dei comuni del campione analizzato ha risposto di disporre di una rete
LAN, mentre solo il 10 % dispone di una Intranet.
Per quanto detto sopra, la percentuale così bassa dei comuni che possiedono una Intranet è
senz’altro influenzata dalle piccole dimensioni dei comuni che non permettono grandi
investimenti in ICT.
79
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 28 - Comuni della Valle d’Aosta dotati di dispositivi o procedure di sicurezza, per
tipologia, 2005
% Comuni
Server SSL 5%
Restrizioni di
accesso ai locali
3%
con
strumentazione
Piani di disaster
recovery
18%
52%
Firewall
Back-up
46%
Antivirus
aggiornato
negli ultimi tre
mesi
0%
98%
20%
40%
60%
80%
100%
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Il grafico prende in considerazione la presenza dei seguenti strumenti di sicurezza:
y
Server SSL: Server web dotato del protocollo SSL (Secure Socket Layer) con il quale è
possibile cifrare i dati nell’ambito di una comunicazione tra server web (all’interno del
quale è ospitato il sito web interrogato) e client web (in uso dall’utente che interroga il
sito).
y Piani di disaster recovery: Piano che definisce le procedure per il recupero e la
salvaguardia dei dati in caso di eventi imprevisti (attacco volontario del sistema, perdita
involontaria dei dati, guasto ad un dispositivo di memorizzazione dati, danneggiamento
per calamità naturali).
y Firewall: Componente hardware che permette di controllare e filtrare le connessioni e i
flussi di informazioni da e per la rete Internet. Non sono considerati firewall gli applicativi
installati sulle singole postazioni (es. Windows firewall).
In Valle d’Aosta tutti i Comuni rispondenti sono presenti dispositivi di sicurezza (media italiana
99%); il 98% utilizza antivirus aggiornato (media italiana 95%), il 46% backup (media italiana
63%), il 52% firewall (media italiana 57%), il 18% piani di disaster recovery (media italiana
22%), il 3 % restrizioni di accesso (media italiana 20%), il 5% server SSL (media italiana 11%).
80
Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali
Figura 29 - Comuni dotati di banda larga, 2005
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Il grafico mostra il numero di Comuni che hanno dichiarato di possedere accesso ad Internet in
banda larga (> 2Mbps), indipendentemente dalla tipologia di connessione utilizzata (xDSL,
fibra ottica, etc.).
In Valle d’Aosta la percentuale dei comuni dotati di banda larga è inferiore alla media
nazionale, tale scostamento è in parte dovuto alla morfologia del terreno per cui risulta
estremamente difficile portare la larga banda sul territorio e in parte è dovuto alle piccole
dimensioni della regione (120.000 abitanti) non in grado di attirare gli investimenti degli
operatori di TLC.
In tale scenario sono risultate significative le azioni intraprese dall’Amministrazione Regionale
per ridurre il “digital divide” (Vallée d’Aoste All Digital) e promuovere la diffusione della larga
banda su tutto il territorio regionale. (“RUPAR – SPC “ e “RUPAR BROADBAND WIRELESS”).
81
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 30 - Comuni connessi ad Internet, per fornitore di connessione (pubblico o privato),
2005
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Il grafico mostra quali contesti locali si affidano maggiormente a fornitori pubblici o privati per
la connessione ad Internet. 8
In Valle d’Aosta il 93 % dei Comuni si connette alla rete tramite provider privato mentre il 13
% tramite la RUPAR. Emerge una situazione di compresenza delle due tipologie di
connessione.
Le azioni intraprese dalla Regione, con i progetti “RUPAR – SPC “ e “RUPAR BROADBAND
WIRELESS”, dovrebbero far invertire la tendenza e portare le percentuali ad allinearsi alle
medie nazionali.
8
DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:
Rete pubblica territoriale: Rete telematica regionale/RUPAR, provinciale, inter-comunale, etc.
82
Parte III – La Società dell’Informazione a livello regionale: ICT nelle imprese e PA locali
8.2.4 Informatizzazione delle attività
Figura 31- Comuni della Valle d’Aosta dotati di protocollo informatico, per tipologia, 2005
Solo nucleo minimo
53%
% Comuni
Protocollo informatico
non attivo
10%
Workflow documentale
9%
Gestione documentale
28%
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
Secondo il DPR 445/00 il protocollo informatico è definito come “l'insieme delle risorse di
calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati
dalle amministrazioni per la gestione dei documenti”, ovvero, tutte le risorse tecnologiche
necessarie alla realizzazione di un sistema automatico per la gestione elettronica dei flussi
documentali. E’ quindi chiaro che esso riveste un ruolo chiave nell’informatizzazione delle
attività interne, sia in ottica di efficienza interna, sia per il miglioramento e la creazione di
nuovi servizi rivolti a cittadini e imprese, tra cui ad esempio la possibilità di seguire passo a
passo l’iter della propria pratica e il suo posizionamento nel flusso procedurale.
In Valle d’Aosta il 90,3% dei Comuni ha attivato il protocollo informatico (media italiana 79%),
il 54% di essi ha attivato il solo nucleo minimo (media italiana 61%), mentre il 27,8 % lo
utilizza per la gestione documentale (media italiana 9,5%) e l’ 8,5% per il workflow (media
italiana 8,6 %)9.
9 DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:
Nucleo minimo = (Obbligatorio secondo il DPR 445/00) Esso prevede la registrazione in un archivio informatico delle informazioni
riguardanti un documento (numero, data, mittente/destinatario, oggetto, ecc.), la segnatura sul documento delle informazioni
riguardanti il documento stesso (numero, data, AOO) e la classificazione d’archivio per una corretta organizzazione dei documenti.
Gestione documentale = Prevede la registrazione con trattamento del documento informatico, l’assegnazione per via telematica
all’ufficio di competenza, la gestione avanzata della classificazione dei documenti (gestione pratiche) e il collegamento dei
documenti alla gestione dei procedimenti.
Workflow documentale = Prevede l’informatizzazione dei processi relativi ai flussi documentali in entrata, in uscita ed interni e
l’integrazione con gli eventuali workflow relativi ai processi primari.
83
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
8.2.5 Collaborazione fra enti
Figura 32 - Comuni che collaborano per la realizzazione di progetti ICT, 2005
Fonte: ISTAT, Rilevazione sulle ICT nella PAL, 2005
La collaborazione inter-ente rappresenta una risorsa strategica per i Comuni, specialmente i più
piccoli, per la dotazione e l’uso ottimale delle nuove tecnologie. La scarsità di personale
dedicato e gli alti costi di investimento e di gestione legati all’introduzione delle ICT hanno
fatto nascere una moltitudine di forme di collaborazione attive a vari livelli istituzionali, più o
meno formalizzate in progetti o gestioni associate.
La regione Valle d’Aosta con il 38% non si discosta troppo dalla media nazionale10 (45%), ciò
si può interpretare con le piccole dimensioni dei comuni che sono incentivati ad associarsi per
poter
ottenere
delle
economie
di
scala.
10
DESCRIZIONE DELLE VARIABILI:
Collaborazione per realizzazione progetti ICT = Comuni che, per la realizzazione di progetti relativi a tecnologie dell’informazione
e della comunicazione (ICT), dall’anno 2000 hanno avviato forme di collaborazione con altri enti pubblici territoriali.
84
SPECI
ALE
FOCUSREGI
ONALE
PARTE
I
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
86
Parte IV – Speciale focus regionale
9 Mandato di pagamento
elettronico
L’impiego delle nuove tecnologie nell’area contabile per l’esecuzione automatizzata delle
procedure di uscita (mandato) e di entrata (ordinativo di incasso o reversale) rappresenta
un’opportunità contemplata nel D.P.R. 20 aprile 1994 n.367 “Regolamento recante
semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”, che , all’art.2 , stabilisce
che “gli atti dai quali deriva un impegno a carico del bilancio dello Stato e la relativa
documentazione, gli elenchi, epiloghi, riassunti, note descrittive, prospetti ed altri analoghi
documenti contabili comunque denominati, i titoli di spesa e, in genere, gli atti e i documenti
previsti dalla legge e dal regolamento sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità
generale dello Stato, […] possono essere sostituiti a tutti gli effetti , anche ai fini della resa di
conti amministrativi o giudiziali, da evidenze informatiche o da analoghi strumenti di
rappresentazione e trasmissione, compresi i supporti ottici”.
Il decreto affidò all’allora Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA) ora
Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (Cnipa), la definizione
delle regole tecniche e delle procedure utilizzabili per garantire la sicurezza, la riproducibilità
e l’utilizzo degli atti in formato elettronico.
Le esperienze successive di amministrazioni locali, quali la Provincia Autonoma di Trento,
hanno permesso all’Amministrazione Regionale di riusare ed adattare alla propria
organizzazione modelli, strumenti e servizi.
Dal primo giugno 2005 la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha introdotto nel suo sistema
amministrativo i mandati di pagamento elettronici.
9.1 Il Progetto
Il percorso che ha intrapreso l’Amministrazione Regionale per raggiungere tale obiettivo inizia
nel 2004, anno in cui viene predisposto il nuovo testo di legge sopra citato con l’obiettivo di
creare l’indispensabile supporto normativo necessario all’avvio del mandato elettronico di
pagamento mediante l’uso della firma digitale.
Figura 33 - Schema del flusso di interscambio delle informazioni.
Tesoriere
Regione
87
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Il progetto esecutivo, che si pone tra l’altro i seguenti obiettivi:
y
y
y
velocizzare le procedure di gestione delle pratiche;
favorire l’attività di controllo e di gestione dell’intero processo di spesa;
trasferire una considerevole quantità di atti dal supporto cartaceo ad un supporto
informatico;
y garantire una migliore sicurezza e riservatezza grazie all’impiego delle nuove tecnologie;
y ridurre l’impiego del supporto cartaceo;
è stato preceduto da una serie di atti preliminari che si possono così sintetizzare :
y introduzione nell’ordinamento finanziario e contabile della Regione Autonoma Valle
d’Aosta della possibilità di sostituire con evidenze informatiche gli atti costituenti le fasi
dell’entrata e della spesa previsti dalla vigente normativa;
y studi di fattibilità e di adeguamento tecnologico del sistema di contabilità finanziaria
regionale;
y indagini di mercato per l’affidamento di servizi connessi all’esecuzione dei pagamenti
mediante mandato informatico.
Il 23 maggio 2005, la Giunta regionale ha approvato le procedure per l’esecuzione dei
pagamenti mediante mandato informatico, dando attuazione a quanto previsto dalla l.r. n.
3/2005 e dall’art. 11 del contratto di Tesoreria regionale stipulato con UniCredit Banca S.p.a..
L’esigenza di soddisfare i seguenti requisiti:
y
y
y
y
investimenti iniziali limitati;
assenza di know-how specifico;
riduzione dei tempi di test e di attivazione;
costi di esercizio fissi;
ha indotto l’Amministrazione a scegliere la modalità Application Service Provisioning (ASP)
per l’erogazione del servizio. Il mandato elettronico è stato sviluppato con un software che
consente l’interscambio via web tra l’Amministrazione regionale ed il Tesoriere degli ordinativi
di pagamento garantiti da firma digitale secondo un’architettura illustrata nella figura seguente.
Figura 34 - Erogazione del servizio in modalità ASP
Tesoriere
Regione
Archivio
88
Parte IV – Speciale focus regionale
Gli interventi predisposti, con le annesse forme contrattuali necessarie, sono stati:
y
definizione di un Protocollo di Interscambio tra la Regione ed il Tesoriere regionale,
contenente le regole e le modalità per la trasmissione allo stesso dei mandati informatici
emessi dalla Regione con le istruzioni/richieste connesse alla gestione degli stessi;
y impostazione del “Servizio di trattamento informatico, firma digitale e intercomunicazione
con il Tesoriere regionale degli ordinativi emessi da enti” per gli ordinativi prodotti , che
consente alla Regione – per mezzo della Banca/Società affidataria e tramite la rete Internet
- di far pervenire al Tesoriere i mandati informatici predisposti nel proprio sistema
contabile; l’attivazione di tale servizio prevede una fase di “start-up” iniziale comprensiva
di attività di testing, di avviamento e corsi di formazione;
y preparazione del “Servizio di trasporto Remote Banking Web Enti”, che consente alla
Regione di collegarsi telematicamente con la Banca affidataria – tramite la rete Internet –
per inviare flussi, disposizioni ed ordini, nonché per ottenere informazioni nell’ambito del
servizio di Tesoreria regionale e di usufruire delle funzionalità bancarie ad esso collegate;
y organizzazione del “Servizio di archiviazione con apposizione di marcatura temporale”
dei documenti informatici relativi ai mandati di pagamento con utilizzo di firma digitale,
nel rispetto di quanto disposto dalla normativa vigente in ordine alle regole tecniche per la
riproduzione e la conservazione dei documenti informatici al fine di garantire la
conformità temporale degli stessi agli originali;
y approvvigionamento dei kit di firma digitale.
I costi complessivi di impianto, comprensivi dell’adeguamento del sistema contabile alle
specifiche del mandato, dell’impianto dei servizi di trasporto, di mandato e di archiviazione
sono stati di euro 30.000 IVA esclusa.
9.2 I risultati del primo avvio
Dopo una fase sperimentale (start up), con utilizzo parallelo del supporto cartaceo e con
verifica di tutte le funzionalità della procedura, dal 1° giugno 2005 è stata data piena
operatività al sistema con i seguenti risultati:
y
y
y
y
y
migliore efficienza complessiva del servizio di tesoreria;
accelerazione dei processi di pagamento della Regione;
semplificazione e maggiore efficacia dei controlli;
conservazione dei documenti e consultazione storica dell’iter di ciascun mandato;
inizio di un percorso di introduzione della cultura dell’innovazione e del dato;
Maggiore disciplina richiesta dall’automatizzazione.
Con l’entrata a regime della procedura, nel periodo 01/06/05 al 06/04/2006, sono stati emessi e
firmati 67.128 mandati e sono state compiute 342 operazioni di rettifica come illustrato nella
figura seguente
89
4° Rapporto sull’innovazione nella regione Valle d’Aosta
Figura 35 - Dati relativi alle operazioni di rettifica
OPERAZIONI DI RETTIFICA SUI MANDATI DI PAGAMENTO
periodo dal 01/06/2005 al 06/04/2006
58
169
Annullati su richiesta del
Tesoriere
Annullati su richiesta del Servizio
Gestione Spese
Annullati in contabilità
28
87
Sostituiti
9.3 Sviluppi futuri
L’evoluzione del progetto, oltre a prevedere che siano implementate le seguenti funzionalità:
y
y
y
y
conservazione sostitutiva e marcatura temporale dei dati per l’archiviazione legale dei
documenti elettronici;
rendicontazione automatica delle operazioni (Giornale di cassa) evitandone la stampa
cartacea e al contempo facilitandone la consultazione;
automazione delle comunicazioni relative ai dati di bilancio e ai depositi cauzionali;
automazione dell’autorizzazione alla liquidazione e degli altri passaggi della procedura di
pagamento.
prevede l’automazione del processo di entrata (riversale informatica), in modo da completare
l’informatizzazione dei processi di pagamento e garantire l’integrazione con il sistema
nazionale di rilevazione automatica degli incassi e dei pagamenti denominato SIOPE ( Sistema
Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici).
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