Lo scrittore Amara Lakhous a Toronto

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Lo scrittore Amara Lakhous a Toronto
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MARTEDI 31 MAGGIO 2016 • CORRIERE CANADESE
STORIA, ARTE CULTURA
IL CONVEGNO
FILM FESTIVAL
Lo scrittore Amara Lakhous a Toronto
“Out Toronto”,
due film italiani
Letizia Tesi
TORONTO - Il suo destino era già
scritto nel suo nome, Amara, che
in berbero significa “costruttore”.
E per lui “costruire” significa creare nuove vite e nuove identità, equilibri esistenziali delicatissimi,
a volte impossibili, che s’infrangono su un timbro di frontiera, a
volte potenti come una ri-nascita.
Anche lui, Amara Lakhous, lo
scrittore algerino, autore di quattro romanzi e vincitore del Premio Flaiano 2006 con il suo
“Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio”, dice di essere nato tre volte: la prima ad Algeri, la seconda in Italia, dove ha
vissuto per diciotto anni, e la terza negli Stati Uniti, dove si è trasferito un anno fa.
Coordinate esistenziali e geografiche diverse, contrassegnate
però da una costante, quella di appartenere sempre e ovunque a una minoranza: ad Algeri, dove è
nato da genitori di origine berbera che non parlavano l’arabo, in Italia, dov’è arrivato come rifugiato politico, e negli Stati Uniti, dove lo status di “immigrato”, pur
non essendo più uno stigma, è
sempre un’etichetta da cui è difficile liberarsi.
«Quando sei parte di una minoranza devi fare il doppio della fatica - ha detto lo scrittore parlando al convegno organizzato dalla
CSIS (Canadian Society for Itali-
Amara Lakhous a Toronto
an Studies), che si è svolto a Toronto dal 13 al 15 maggio - Devi sapere chi sei fino in fondo perché
le persone intorno a te, la maggioranza, faranno di tutto per ricordarti che sei diverso da loro».
È successo così anche in Italia, il Paese, come dice lui, che lo
ha accolto e salvato dopo l’esilio.
All’inizio non è stato facile: «Essendo un rifugiato politico la mia
posizione era molto vulnerabi-
le: potevo essere deportato da un
momento all’altro. Ho capito subito che per integrarmi avrei dovuto imparare bene l’italiano. La lingua italiana mi ha protetto dall’emarginazione e dalla discriminazione. Gli Italiani alla fine pensavano che fossi “solo” meridionale».
Nel 2008 Lakhous ha ottenuto la cittadinanza e oggi si sente
italiano (anche se non “italianis-
IL CARTELLONE
Paolo Frascà
TORONTO - Per la ventiseiesima volta si è aperto il sipario
multicolore sul festival annuale “Inside Out”: la sua missione, dall’esordio nel 1991, è quella di promuovere opere cinematografiche internazionali i cui temi principali riguardino le diversità sessuali. Il Festival, inaugurato il 26 maggio, avrà luogo fino al
5 giugno, con la proiezione di più
di ottanta lungo e cortometraggi
girati in diverse nazioni e lingue
(tutti con sottotitoli in inglese) e
vari eventi. Tra le opere dell’elenco segnaliamo due film italiani:
“Arianna” (2015, regia di Carlo Lavagna) e “Io e lei” (2015, regia di
Maria Sole Tognazzi). Il primo, in
cui recita la giovanissima Ondina
Quadri, esplora tematiche molto
intime e personali, quali la riscoperta del proprio passato e il rapporto con il proprio corpo quando non rientri nelle categorie più
accettate e “normali”.
“Io e lei”, che vede come protagoniste Margherita Buy e Sabrina Ferilli, per la prima volta insieme sullo schermo, tratta di un
rapporto omosessuale reso difficile dalle personalità divergenti
delle due compagne: una espansiva e molto aperta riguardo alla
propria sessualità e l’altra più riservata. “Io e lei” sarà proiettato
al TIFF Bell Lightbox domani, 1°
giugno, alle 19.
La Passport Clinic arriva
a Vaughan-Woodbridge
ICFF, al via edizione 2016
1, 2 e 3 di giugno, 2016 – 10:00am – 6:00pm
Johnny L. Bertolio
TORONTO - È tutto pronto per la
quinta edizione dell’Italian Contemporary Film Festival (ICFF),
la rassegna cinematografica curata da Cristiano de Florentiis e
Maurizio Magnifico che è ormai
diventata una tradizione del giugno torontino, il mese della cultura italiana.
Il programma di quest’anno è
davvero intrigante e, dal 9 al 19
giugno, raccoglierà un parterre de
rois. Gran gala d’apertura la sera
del 9 alla Roy Thomson Hall con
la partecipazione dell’attore comico pugliese Checco Zalone: il suo
“Quo vado?”, che aprirà l’ICFF
2016, ha già sbancato al botteghino battendo ogni record d’incassi.
Ospite d’onore del festival sarà
una vera icona internazionale del
cinema, Claudia Cardinale, che
con la sua grazia fascinosa ha dato il volto, tra i moltissimi ruoli interpretati, alla Angelica del “Gattopardo” di Luchino Visconti: l’attrice riceverà il Premio speciale
alla carriera e presenterà “All Roads lead to Rome”, con Sarah Jessica Parker e Raoul Bova. Il bel
Raoul, del resto, a sua volta bellezza mediterranea al maschile,
sarà all’ICFF di quest’anno anche
per far conoscere al pubblico canadese “Torno indietro e cambio
vita” di Carlo Vanzina.
Il film “Ustica”, sul misterioso
disastro aereo del 1980, verrà invece presentato dal regista, Renzo Martinelli, anche lui a Toronto per il festival. Chiuderà la ricca
rassegna il film “La corrispondenza” del già Premio Oscar Giuseppe Tornatore, proiettato al TIFF il
17 giugno alle 18.30 prima del gala
di chiusura al Ritz-Carlton Hotel.
Ancora più della scorsa edizione, quella di quest’anno si è arricchita di nuovi partner: le proiezioni sono in programma al TIFF Bell
Lightbox, al Colossus di Vaughan,
simo”) a tutti gli effetti, ma non
perché alla frontiera può esibire il
passaporto della nostra repubblica:«Sono italiano perché amo l’Italia, perché posso scrivere in italiano e perché ho molti meno problemi con la mia identità di quanti non ne abbiano tanti Italiani di
nascita, che non hanno ancora fatto i conti con il loro passato di immigrati».
All’inizio, quando è arrivato in
Italia, pensava che avrebbe scritto in arabo, ma poi ha capito che
doveva farlo nella lingua del Paese che lo aveva accolto. «Quando
sono ritornato ad Algeri la prima
volta ho portato con me il mio libro. Di solito gli immigrati tornano con una bionda e una macchina, i segni della loro emancipazione. Io sono tornato con un libro e
un bagaglio da poligamo linguistico. La poligamia con le donne non
m’interessa. È già complicato avere una moglie sola».
Lakhous si è trasferito a New
York un anno fa e lavora come visiting professor all’Università del
Connecticut. «È la mia terza vita,
ma sono ancora un bambino negli
Stati Uniti. Devo imparare tutto».
Il suo “American dream” non è
quello che sogna la maggioranza
degli Americani o degli immigrati che vanno a vivere negli Stati
Uniti. Amara, “the builder”, vuole “costruire” un grattacielo di parole per raccontare nuove identità
e nuove vite.
Ufficio di distretto dell’MP Sorbara
8633 Weston Rd. Suite 6A
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Chiama al 905-264-6446 per fare il tuo appuntamento.
Si prega di PORTARE:
al Courtney Park Cineplex di Mississauga e poi a Hamilton, Montréal e Québec City. A tale già nutrito elenco si aggiunge quest’anno la Niagara Region: l’ICFF ha infatti stretto un accordo con il Niagara Integrated Film Festival con
cui produrrà il programma speciale “Spotlight on Italy”.
Le proposte della nuova edizione soddisferanno i gusti di tutti:
dalle commedie (come “L’abbiamo fatta grossa” di Carlo Verdone) ai documentari (“Piazza Petalawa”, sugli internamenti degli Italo-Canadesi durante la Seconda
guerra mondiale), dai film storico-biografici (“Chiamatemi Francesco”, sulla vita di papa Bergoglio) a quelli drammatici (il potentissimo “Alaska/The Beginner”, con Elio Germano, e “Mia
madre” di e con Nanni Moretti).
Sarà inoltre al festival il produttore Andrea Iervolino con il suo
film “Andron: the Black Labyrinth”, in proiezione il 16 giugno al
TIFF.
La selezione si è fatta sempre
più raffinata anche per quanto riguarda i corti, che, come di consueto, precederanno la proiezione dei lungometraggi, prodotti
da sette Paesi: Canada, Italia, Belgio, Francia, Regno Unito, Grecia
e Stati Uniti.
Per info e prenotazioni: icff.ca
1.
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Patente di guida e tesserino sanitario
Il Vostro certificate di nascita originale
Un garante: qualcuno che conoscete con un passaporto valido che vi conosce da almeno 2 anni
2 foto per il passaporto con queste caratteristiche
• 50 mm in larghezza X 70 mm in altezza (2 pollici larghe X 2- 3/4 pollici lunghe) e posizionate in
modo che l’altezza della faccia misuri tra i 31 mm (1- 1/4 pollici) e 36 mm (1- 7/16 pollici) dal
mento alla cima della testa (sommità del capo)
5. Pagamento per il vostro passaporto: carta di credito, assegno certificate o
un money order in valuta Canadese, pagabile a “Receiver General for Canada”.
Deve essere specificato l’importo esatto.
6. Se non potete portare un garante alla passport clinic, il garante
deve fare tre cose prima che la vostra applicazione venga inoltrata:
• Completare e firmare la sezione del garante dei moduli
per la richiesta del passaporto
• Firmare il retro di una delle vostre foto
• Firmare una fotocopia della vostra patente
di guida e del Vostro tesserino sanitario
Tariffa per il rinnovo del
Passaporto Canadese:
PASSPORTO PER ADULTI
• Passporto per adulti valido 5 anni
(età 16 o più) C$120
• Passaporto per adulti valido 10 anni
(età 16 o più) C$160
PASSPORTO PER BAMBINI
• (da 0 a 15 anni di età) C$57
Francesco Sorbara
M.P. Vaughan-Woodbridge
Se è possibile il nostro ufficio raccomanda che i moduli per il passaporto vengano scaricati e riempiti con
le informazioni personali di base prima di venire alla passport clinic per garantire efficienza. Grazie!
http://www.cic.gc.ca/english/passport/forms/pdf/pptc153.pdf