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In prova Scanner Plustek OpticFilm 7500i Ai
L’acquisizione
in digitale
di dia e
negativi è viva
e vegeta: lo
dimostra
questo
interessante
scanner dalle
caratteristiche
di tutto
rispetto
Dalla pellicola al bit
om’è ormai evidente anche al più distratto degli
osservatori, in pochi anni
il panorama della fotografia è stato rivoluzionato dall’avvento defintivo delle tecnologie digitali.
Ormai è rimasta solo una sparuta
minoranza di appassionati a riprendere esclusivamente su pellicola, mentre il resto del mercato è
ormai traghettato con successo
dalla sponda delle immagini chimiche a quelle elettroniche. Ciò
nonostante, non significa che da
un giorno all’altro le pellicole diapositive e negative siano scomparse dalla faccia della terra, anzi:
gran parte dei fotografi digitali
dispongono di ricchi archivi di
foto su pellicola. Come fare però
per trovare un punto di contatto
tra il vecchio mondo e quello
nuovo? Semplice: tutte le migliori immagini su pellicola possono
trovare oggi una nuova vita – oltre
che un più pratico e meno ingombrante sistema di archiviazione –
grazie all’impiego di uno scanner
dedicato che permette di trasfor-
C
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di Diego Meozzi
mare le emulsioni in bit e quindi
ricomporli in immagini da vedere sullo schermo del computer.
Uno dei modelli più interessanti
presentati di recente è l’OpticFilm 7500i AI della cinese Plustek: uno scanner specializzato
nella ripresa di originali in formato 35mm (sia negativi che
diapositive) dalle prestazioni di
tutto rispetto e dal costo decisamente allettante. Le doti di maggiore interesse di questo apparecchio sono la risoluzione decisamente elevata (dichiarata come pari a 7200 pixel per pollice), la capacità di effettuare
esposizioni multiple dello stesso
fotogramma, la gestione di colore a 48 bit e scala di grigio a 16
bit e l’impiego del software SilverFast Ai Studio. Ma passiamo
subito ad analizzare il prodotto
Plustek nei dettagli.
Una dotazione ineccepibile.
Lo scanner OpticFilm 7500i AI
DICEMBRE 2008 FOTOGRAFIA REFLEX
si presenta come un parallelepipedo di materiale plastico nero
dotato di tre pulsanti ed una spia
luminosa sul frontale, due aperture laterali per l’inserimento del
portapellicola o del portadiapositive e una serie di prese sul retro. Si tratta di un apparecchio
tutto sommato piuttosto compatto (lungo circa 27cm e alto 11) e
leggero (1,6 kg), utilizzabile sia
in ambiente Windows nelle varianti 2000, XP e Vista, sia su
computer Apple dotati di sistema operativo Mac OSX 10.3.9 o
superiore. Per l’installazione e il
corretto funzionamento dello
scanner è necessario un computer con almeno 512MB di RAM
e un minimo di 500MB di spazio
libero sul disco interno. In dotazione all’apparecchio viene fornito l’indispensabile alimentatore esterno, un cavo di connessione al computer del tipo USB 2.0,
un portapellicola per 6 negativi
in striscia in formato 35mm, un
portadia capace di contenere 4
telaini 5x5cm ed una borsa floscia che permette di trasportare
il tutto. Il corredo dell’OpticFilm 7500i AI è però arricchito
da una consistente dotazione
software che comprende i programmi SilverFast Ai IT8 Studio
versione 6.5 iSRD (per Mac e
Windows) e NewSoftPresto! PageManager 7.10, ImageFolio 4.5
e Plustek Quickscan, questi ultimi tre disponibili solo per computer Windows. Dato che Silverfast - il software di maggior pregio - è capace di gestire un sistema di autocalibrazione dei colori delle pellicole diapositive, è
presente anche un target IT8, vale a dire una diapositiva realizzata in condizioni strettamente
controllate e contenente una serie di colori e di toni di grigio
che servono allo scanner come
elementi assoluti di riferimento
per il bilanciamento del colore,
delle luci e delle ombre. Ma vediamo quali sono le carateristi-
I portapellicola (in alto) permettono di inserire 4 telaini dia e un striscia di 6 negativi 35mm che andranno poi inseriti nell'apposita apertura laterale. La dotazione comprende anche l'ottimo software di gestione delle scansioni SilverFast su DVD. L'interfaccia del programma
(in basso) è molto logica ma può intimidire i principianti; con SilverFast si possono attivare le funzioni speciali come la riduzione dei disturbi superficiali della pellicola (a destra).
che tecniche dello scanner vero
e proprio. Innanzitutto va segnalato che la Plustek dichiara il
sensore di ripresa dell’OpticFilm 7500i AI capace di fornire
una risoluzione hardware – cioè
reale e non interpolata tramite
metodi matematici – di ben 7200
punti per pollice, il che lo rende
decisamente appetibile per chi
desidera ottenere il massimo
dettaglio nella ripresa degli originali in pellicola. Come termine di paragone ricordiamo che i
celebri e diffusi scanner Nikon
della gamma professionale Super Coolscan 5000 e 9000 offrono una risoluzione massima di
4000 punti per pollice. La
profondità cromatica, vale a dire
la capacità di discernere tra diverse tinte, è pari a 48 bit, il che
significa che lo scanner è capace
di riconoscere letteralmente miliardi di colori diversi. La densità, cioè la gamma di gradazioni luminose (dalle ombre più
scure alle luci più intense) è dichiarata essere pari a 3.5: un valore decisamente molto elevato
per uno scanner di questa fascia
di prezzo. Lo scanner è poi capace di effettuare scansioni multiple dello stesso fotogramma e
passaggi ad esposizioni diverse;
grazie poi al sistema iSRD (Infrared Smart Removal of Defect
– Sistema a raggi infrarossi per
la rimozione intelligente dei difetti della pellicola) che sfrutta
per l’appunto una fonte di luce
infrarossa, è possibile fare sparire polvere e graffi da originali
problematici.
Installazione ed uso. Per usare lo scanner con un computer
Apple è necessario installare il
solo software Silverfast, mentre
per l’installazione su un PC
Windows bisogna innanzitutto
collegare l’apparecchio al computer e quindi inserire il CD
ROM con i relativi driver. In entrambi i casi l’operazione non
presenta particolari difficoltà.
Una volta installato il software,
si può procedere a sistemare gli
originali in pellicola negli appositi adattatori. Nel caso delle diapositive, il sistema proposto da
Plustek mantiene ottimamente
in posizione il telaino, ognuno
dei quali dispone di tre punti di
fissaggio rappresentati da molle
in plastica. Il rovescio della medaglia è che lo spessore del telaino non può essere superiore ai
3mm circa: ciò significa che non
si possono sistemare nel portadia telaini particolarmente spessi, come ad esempio quelli dotati di vetri antinewton. Nel portadia è possibile sistemare fino a 4
originali, e questo sistema – pur
consentendo un ottimo centraggio delle immagini sul sensore -
impedisce di fatto di inserire
un’unica diapositiva intelaiata
direttamente nella fessura laterale, come invece accade su diversi scanner della concorrenza. Per
passare da una dia all’altra (o
anche da un negativo all’altro)
bisogna spingere o tirare il portapellicola all’interno dell’apposita fenditura: non è quindi previsto un avanzamento automatico come accadeva ad esempio
sullo scanner Minolta Dimage
Elite 5400. Nel caso dei negativi
in striscia, il portapellicola Plustek permette di acquisire fino
ad un massimo di sei fotogrammi, sempre con avanzamento
manuale tra un’immagine e l’altra. Il portanegativi ha una cerniera che ne permette l’apertura
in due metà, senza però che si
aprano completamente, ma lasciando anzi un angolo di circa
120° alla massima apertura, il
che può pregiudicare la stabilità
dell’insieme durante l’inserimento della pellicola. È proprio
in questa fase che il portanegativi Plustek dimostra più di
un’ombra: se la striscia di pellicola è infatti composta da meno
di 6 fotogrammi, oppure se è incurvata, il suo preciso posizionamento diventa un’operazione
piuttosto complicata ed in alcuni
casi snervante. Questo perché
non c’è un vero e proprio sistema
di fissaggio della pellicola al
portanegativi e quindi spesso la
striscia ha la tendenza a spostarsi
nella posizione sbagliata, costringendoci a ripetere anche più
volte il centraggio. Anche in questo caso, così come per l’acquisizione di diapositive, si sente la
mancanza di un sistema di avanzamento automatico che permetta di riprendere i sei fotogrammi
in sequenza. È comunque certo
che – pur migliorandone la praticità d’uso - un motore di avanzamento avrebbe fatto inevitabilmente lievitare il costo dell’intero apparecchio. L’utilizzo del
portadia e del portanegativi, sebbene non sia tra i più semplici e
rapidi in assoluto, è comunque
un’operazione che si riesce ad
ottimizzare con la pratica.
Software per tutti i gusti.
Come accennato, in dotazione
allo scanner Plustek ci sono alcuni programmi disponibili solo
per ambiente Windows: Quickscan, PageManager, Imagefolio.
Il primo consente di effettuare
rapide acquisizioni ma con il minimo di possibilità di regolazioni; PageManager permette di organizzare ogni tipo di documento (principalmente testi e immagini), di produrre file in formato
pdf, o di rinviare in maniera semiautomatica i documenti ad altri software per ulteriori elabora-
FOTOGRAFIA REFLEX DICEMBRE 2008
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PROVA PRATICA DI SCANSIONE
DIAPOSITIVA COLORE
INGRANDIMENTO
Lo scanner Plustek è abile nel catturare i dettagli più minuti dagli originali - soprattutto se diapositive - grazie alla risoluzione dichiarata di
7200 punti per pollice. In realtà non ci sono differenze sostanziali rispetto a scanner di risoluzione minore (4000 dpi), ma le prestazioni sono
comunque convincenti. Molto efficace è la scansione multi-esposizione che consente di ottenere
immagini compatte e quasi senza disturbi anche nelle parti in ombra (in alto a sinistra).
Eccellente è il sistema di calibrazione cromatica
IT8: si ottengono immagini ben bilanciate e dai
colori molto fedeli rispetto all'originale (a lato).
Le scansioni di negativi colore, sebbene mostrino una discreta resa del colore ed una buona
gamma dinamica, hanno spesso una quantità eccessiva di effetti indesiderati dovuti a difetti superficiali (in basso a sinistra) che non è possibile
eliminare del tutto nemmeno con la particolare
funzione iSRD. Bene il bianconero, acquisito con
ottimi dettagli e ampia gamma dinamica (in
basso).
NEGATIVO COLORE
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DICEMBRE 2008 FOTOGRAFIA REFLEX
NEGATIVO BIANCONERO
zioni; Imagefolio è infine un programma base di elaborazione
d’immagini. Una vera e propria
corazzata è invece Silverfast AI
IT8 Studio: probabilmente il più
completo e sofisticato programma per effettuare scansioni oggi
disponibile. La versione in dotazione allo scanner aveva qualche
problema con il nostro setup
(PowerMac G5 Quad con Mac
OSX 10.5.5) e quindi per farlo
funzionare a dovere è stato necessario scaricare l’ultima revisione 6.6.0r3a dal sito della ditta
produttrice. Una volta installato,
il programma può certamente intimidire i principianti, mentre gli
utenti più esperti troveranno pane
per i propri denti. Grazie a questo
software si può accedere alle funzioni più potenti dello scanner
Plustek, vale a dire la scansione a
passaggi multipli o la multiesposizione. Nel primo caso si
può riprendere lo stesso fotogramma da 2 a 16 volte, in modo
da ridurre soprattutto la granulosità delle zone in ombra. Nel secondo, lo scanner effettua due
passaggi in successione sempre
sulla stessa immagine, uno leggermente sovraesposto e l’altro
leggermente sottoesposto, combinando poi le due esposizioni.
In questo modo non solo si ottiene il risultato di migliorare la leggibilità sia delle informazioni
presenti nelle zone di alte luci
che delle ombre, ma si contribuisce anche a rendere più densi i
colori e più compatta la resa delle immagini. I due metodi possono essere anche combinati, ma
segnaliamo che tra i due il più efficace è la multi-esposizione.
Sempre tramite il programma
Silverfast si può accedere alla
funzione iSRD che consente di
ridurre l’incidenza di polvere e
graffi sulla pellicola originale,
emettendo un raggio in luce infrarossa che evidenzia i soli difetti superficiali che è poi possibile
rimuovere in maniera automatica
o manuale. Infine due parole sulla procedura di calibrazione del
colore: passando allo scanner la
speciale diapositiva IT8 fornita
in dotazione, il software è capace
di misurare automaticamente tutte le tinte presenti sull’emulsione, generando poi un profilo che
verrà poi applicato a tutte le immagini positive acquisite con
l’OpticFilm 7500i AI.
SCHEDA TECNICA
Interfaccia: USB 2.0. Tecnologia: Sensore CCD a colori. Risoluzione hardware: 7200 x 7200 dpi. Gamma dinamica: 3.5. Area
di scansione massima: 36.8 x 25.4 mm. Velocità di scansione:
A 3600 dpi: 24.09 sec (esposizione multipla disattivata) / 48.69 sec
(esposizione multipla attivata). A 7200 dpi: 96.41 sec (esposizione
multipla disattivata) / 193.41 sec (esposizione multipla attivata).
Profondità colore massima: 48 bit/pixel. Modalità di scansione: A passaggio singolo. Lampada: A catodo freddo. Dimensioni: 272 x 120 x 119 mm. Peso: Circa 1.6 kg. Sistemi supportati: Windows 2000, XP, Vista, Mac OSX. Distributore: ADD ON
S.r.l, Via Fratelli Gracchi, 27 - 20092 Cinisello Balsamo (MI). Tel. 02
61.29.39.93 Fax 02 66.59.45.91. Prezzo di listino: 452 euro IVA inclusa. Per acquisti sul web presso il sito www.addonshop.it è previsto un prezzo speciale di 409 euro IVA inclusa.
Prestazioni. Uno scanner con
una risoluzione da 7200 dpi dichiarati e con un intero arsenale
di funzioni speciali è decisamente un eccezione: dopo intense
sessioni di prove siamo riusciti a
metterne in luce i pregi, ma abbiamo riscontrato anche diverse
zone d’ombra che è bene non
sottovalutare. Partendo dalle cose che ci sono piaciute, va subito detto che lo scanner al top della gamma Plustek ci ha convinto
per la semplicità e l’immediatezza: dopo aver preso le misure ai
diversi portapellicola, ed aver installato il software di gestione,
tutte le operazioni di acquisizione sono abbastanza semplici. Il
massimo della semplificazione
– a scapito delle possibilità di intervento – la si ottiene con un
PC e il programma Quickscan:
basta la pressione di un tasto per
ottenere un’immagine digitale in
qualche manciata di secondi. Ottima anche la fedeltà cromatica
ottenibile dopo una calibrazione
con la diapositiva test IT8: anche
se ovviamente ci sono differenze
di resa tra marche e tipi diversi
di diapositiva, la resa è comunque paragonabile a quella ottenibile con una calibrazione ma-
nuale ottenuta dopo svariate ore
di prove e controprove. Il sistema T8, coadiuvato dal software
Silverfast, funziona ed è semplicissimo. Veramente ottimo è poi
il sistema di esposizione multipla: le immagini ottenute sono
eccezionalmente compatte, con
una gamma di densità molto
buona e una leggibilità estesa
anche nelle ombre più problematiche. Per contro, abbiamo
trovato diversi aspetti non propriamente esaltanti dello scanner. In assoluto, il tallone d’Achille di questo prodotto è il sistema di riduzione di polvere e
graffi. Sulla carta dovrebbe essere analogo al sistema concorrente Digital ICE, ma alla prova
dei fatti si dimostra non solo più
lento, ma decisamente meno efficace. In parole povere, i difetti
superficiali - soprattutto sui negativi - non vengono eliminati
automaticamente dal sistema: è
vero che si può sempre intervenire manualmente, ma a prezzo
di molto tempo e troppa fatica.
Ed è facile che il sistema iSRD
finisca anche ad impastare un
po’ troppo i dettagli. Sul fronte
della velocità di scansione, il
Plustek non è certo un fulmine:
PRO E CONTRO
☺
Immediatezza d’uso
Ottima dotazione software
Multi esposizione molto efficace
Sistema antigraffi e polvere inefficace
Lentezza di scansione ad alta risoluzione
Dettagli a 7200 dpi non esaltanti
le anteprime appaiono in tempi
più che ragionevoli, ma per effettuare una scansione alla massima risoluzione possono volerci
anche 19 minuti, nel caso si siano attivate le funzioni di riduzione dei disturbi e di multi-esposizione. E passare 11 ore per acquisire un rullino di 36 diapositive – anche se alla massima
qualità consentita dallo scanner
– non è proprio sopportabile.
Anche la risoluzione di 7200
punti per pollice non ci ha fatto
gridare al miracolo. Facendo un
confronto diretto con immagini
riprese tramite uno scanner concorrente di alto livello capace di
arrivare solo a 4000 dpi, le scansioni del Plustek non sono risultate superiori, anzi: in diversi casi ci sono sembrate meno definite. Non ci è dato sapere se si tratti di un limite imposto dal sistema ottico di ripresa, dato che il
sensore del Plustek dovrebbe
sulla carta fornire prestazioni
superiori.
Conclusioni. Non esistono
macchine perfette, ma solo
macchine che possono sposarsi
alla perfezione con le esigenze
dei singoli. Nel caso dello
scanner Plustek il nostro giudizio è ambivalente: si tratta di
una macchina di sicuro interesse e che in virtù anche di un
prezzo di listino piuttosto allettante (452 euro IVA inclusa che
si riducono a 409 per acquisti
diretti sul sito web del distributore italiano) può rappresentare
una scelta più che soddisfacente per un’ampia gamma di appassionati. Tenendo conto dei
limiti di velocità e della ridotta
efficacia del sistema di riduzione dei disturbi superficiali delle pellicole, l’Opticfilm 7500i
AI si differenzia dalla concorrenza per l’ottima integrazione
con Silverfast, un software di
livello eccellente, e per un certo approccio manuale alla scansione che di sicuro molti sapranno apprezzare. Chi però è
alla ricerca di uno scanner tuttofare capace di effettuare acquisizioni di alto livello rapidamente e in pieno automatismo,
dovrà rivolgersi verso altri lidi,
anche se sarà difficile – se non
impossibile – trovare un apparecchio che sia fedele e potentissimo ma che abbia anche un
costo ridotto.
FOTOGRAFIA REFLEX DICEMBRE 2008
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