Agosto - associazione vecchia alassio
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Agosto - associazione vecchia alassio
ANNO XLVI - N. 8 Sabato 12 Agosto 2006 € 1,50 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] Lettera aperta al Sindaco Festeggiamenti in onore di Sant’Anna Alassio, 15-07-2006 Ill.mo Sig. MARCO MELGRATI Sindaco del Comune di ALASSIO OGGETTO: Pulizia e lavaggio delle strade e innaffiamento giardini pubblici Da tempo la Liguria di Ponente, ed in particolare la nostra zona, è colpita da una forte siccità e le previsioni degli esperti, per i prossimi anni, non promettono nulla di buono. Si deve programmare il futuro, sporadici temporali non risolvono il problema. Di conseguenza l’igiene della città e la cura dei giardini pubblici, se non si prendono provvedimenti, è compromessa. Strade, vicoli e marciapiedi, anche se puliti e spazzati con cura dagli addetti sono maleodoranti anche a causa delle deiezioni di animali ed alla trascuratezza umana. Necessitano di lavaggi più frequenti e capillari, come conviene a una città turistica di alto livello. Certamente l’uso di acqua potabile, molto costosa e preziosa non è conveniente, pertanto ci permettiamo di suggerire a Lei ed al Consiglio Comunale di ripristinare, dove è possibile, i pozzi che numerosi erano ad Alassio prima della costruzione dei palazzi e spiazzi per i vari servizi. Il sottosuolo di Alassio è sempre stato ricco di acque, lo testimoniano i numerosi orti con pozzo, la loro ubicazione è un ricordo ben vivo. L’acqua dei grossi pozzi era adoperata per uso domestico e per la coltivazione delle apprezzate verdure. Con l’apertura di moderni pozzi artesiani, poco profondi essendo le falde alte, si potrebbero riempire le autobotti per innaffiare i giardini e lavare tutte le vie della città, ad un costo relativamente basso ma di impatto ambientale e di immagine molto importante. Con la speranza che il nostro suggerimento possa essere accolto, Voglia gradire cordiali saluti. Si sono avvertiti venerdì 21 e domenica 23 luglio i primi sintomi di un avvenimento importante per la città, anche in questo periodo di distrazioni balneari. Lo spettacolo piromusicale e gli sbandieratori di Asti hanno ricordato alla cittadinanza ed ai turisti che il Borgo Barusso sta celebrando la ricorrenza liturgica della festa di S. Anna, sua pro- nonostante la serata molto calda. Ha riscontrato un lusinghiero successo la partecipazione del mezzosoprano Claudia Giribaldi, che ha presentato “Aspirazione” e “Ave Maria” di Schubert e ha collaborato con il coro nell’interpretazione di “O Signore, dal tetto natio” e di “Va pensiero”. I festeggiamenti sono prose- Ai lati della strada un fiume straordinario di persone ha seguito con devozione ogni momento del sacro evento. La S. Messa, celebrata dal vicario vescovile, mons. Giorgio Brancaleoni, assistito da mons. Angelo de Canis, da don Luciano Massaferro e da don Rex, e solennizzata dalla Cappella Musicale, alla presenza delle massime au- tettrice. Lungo le strade di Alassio sono risuonati i botti dei fuochi, le note dell’orchestra e il rullo dei tamburi; e i mille colori delle bandiere dei bravi giocolieri dell’aria hanno impreziosito il nostro “budello”. Lunedì 24, nella graziosa chiesetta settecentesca, dalla splendida acustica, la Cappella Musicale S. Ambrogio, diretta dal prof. G. Puerari e accompagnata dal pianista A. Giardini, ha tenuto l’ormai tradizionale concerto. Presentati dal prof. T. Schivo, i canti del coro, provenienti dalla vasta letteratura religiosa e in parte operistica, hanno soddisfatto le richieste degli ascoltatori, attenti e numerosi guiti con l’intervento della Banda Città di Alassio il 25 luglio. Il caratteristico “budello”, nel quartiere Barusso, si è quasi fermato ad applaudire con spontaneità le caratteristiche marcette dal ritmo gioioso e trainante. Folle di turisti hanno circondato i musicanti, chiedendo incessantemente nuovi brani. La sera del 26 luglio i fedeli si sono raccolti intorno alla chiesetta in riva al mare e, accompagnati dai preziosi crocifissi, tipici solo delle confraternite liguri, dalla statua della santa e dalla banda cittadina, hanno iniziato una processione lungo le vie del Borgo Barusso. torità civili e militari del paese, tra cui il sindaco, arch. Marco Melgrati, ha rappresentato il momento culminante e conclusivo. I campanari di Uscio hanno colmato di note festose la piazza con motivi mariani ed eucaristici. La protettrice di un quartiere cittadino, S. Anna, grazie all’iniziativa degli Amici del Borgo Barusso e in particolare della sig.ra Nuccia Cattaneo e alla collaborazione della Confraternita di S. Caterina, occupa ormai un posto autorevole nel cuore degli alassini e dei turisti e la sua devozione rappresenta un segnale forte di spiritualità. Il Presidente (Carlo Cavedini) Avvistamento incendi Questo è il desolante aspetto dei boschi distrutti dal fuoco del 2003. Chi ama la natura e desidera che le nostre colline non siano ridotte così può aiutare il verde dedicando alcune ore nel servizio di avvistamento incendi. Vi sono ancora alcuni “buchi” ad agosto e settembre. Per informazioni ed iscrizioni: A.V.A. TELEF. 0182-643937 – Polizia Municipale 0182- 645555 MOSTRE - Sala Carletti dal 1° al 15 agosto 2006 espone il pittore Lelio Menozzi ••• dal 16 al 30 agosto 2006 espone Giorgio Bernardinelli ••• dal 1° al 15 settembre 2006 espone Manuela Sava ••• dal 16 al 30 settembre 2006 espone Giorgio Vignolo FIORI DI ALASSIO È nota questa città per il “MURETTO”, per i fiori, per l’agiatezza, per il clima, per il suo meraviglioso mare pulito, per l’isola della Gallinaria, per il porto, per il panorama mozzafiato che si può ammirare da Santa Croce. Non potrebbe mai essere ultimato questo elenco, perché troppe sono le cose belle di questa stupenda città. Chi come me ha già cinque decenni di vita è ricca anche di nostalgici ricordi di gioventù. Quando appena si poteva si scappava dalla Lomellina e via su e giù per le curve di Serravalle (allora non c’era ancora il raccordo nuovo da Tortona a Ventimiglia) alla volta di Alassio, meta di una vacanza ristoratrice. Da giovane mamma con i bambini nel passeggino su e giù per il lungomare, o verso il porto, nelle ore meno calde per togliere il grigiore dalle guance dei bambini, o verso Laigueglia per fare shopping. Alassio la città che solo a pronunciare il suo nome ti fa spalancare la bocca e respirare a pieni polmoni un’ondata fresca e sferzante di vita. Ma oggi desidero presentare a chi ha la carità e la pazienza di leggere queste righe, una Alassio sconosciuta, ricca di fatti scandalosi, di persone sconvolgenti, di valori fuori moda. Sono mamma di 13 bambini disabili più 2. Mi spiego: io e mio marito sposati da 35 anni abbiamo avuto tre figli, due viventi ed una già in Paradiso, Paolo e Maria Vittoria viventi, Chiara Maria in Paradiso. Paolo oggi ha 33 anni ed è Medico, coniugato, padre di una bimba di 4 anni e a gennaio padre un’altra volta. Maria Vittoria, 23 anni studentessa in psicologia coniugata da circa un anno e al sesto mese della sua prima gravidanza, Chiara Maria nata nel 1982 e vivente in cielo dopo soli 12 giorni dalla sua nascita sulla terra. OK? Per scelta vocazionale e non per riempire buchi vuoti come i grandi della psicologia voglio affermare, io e mio marito, rag- giunta l’età pensionabile abbiamo fatto una scelta di vita un po’ diversa dalla “normalità”. Infatti abbiamo aperto le porte della nostra casa per accogliere in affido o in adozione bambini disabili in totale stato di abbandono, vivendo con ciò che la Provvidenza ci fa incontrare. Durante la stagione invernale in questa terra di Lomellina dove regnano la nebbia e l’umidità i bambini si ammalano facilmente. Le loro condizioni di salute non sono certo le migliori e l’inverno è lungo, per cui al primo accenno dello schiudersi del fior della mimosa noi raggiungiamo Alassio per ritemprarli. Questa città ci era stata consigliata da un medico pediatra di Vigevano, la città in cui abitiamo, perché a giudizio suo era ottima per fare riprendere i bambini. Il caro e indimenticabile Dott. CARLO GUSBERTI molto amato, stimato e conosciuto da tantissime persone sia (continua a pagina 2) Angolo di Daniele La Corte Segnali d’amore Amo la mia città, le sue bellezze, le sue stravaganze, il suo sentirsi superiore nonostante le dimensioni piuttosto ristrette. Ma amare non significa non vedere, farsi trasportare dal sentimento al punto tale da non accorgersi che i difetti ci sono e anche tanti. Il primo è provocato dalla sua gente, dalla mia gente. Non è simpatico tirare le orecchie a chi quasi quotidianamente scorgi per strada anche salutandolo. Ma Alassio è piccola e ci si conosce quasi tutti compresi vizi e virtù. Certamente più lati negativi che positivi e la causa è, senza ombra di dubbio, da ricercarsi nella mancanza di senso civico. Nessun giudizio complessivo. Lungi da me il fare di tutta l’erba un fascio, ma la cronaca mette in risalto una situazione non certo piacevole. Il disordine regna sovrano? Per molti è colpa del solito “governo ladro”. Ma non è così. C’è la perdita di una condotta dell’acquedotto in zone periferiche, anche per giorni, e nessuno si degna di segnalare il guasto. La fogna perde in pieno caruggio, ed è accaduto non molte settimane fa in una frazione, tutti mugugnano, ma nessuno alza la cornetta del telefono per chiamare i responsabili, per chiedere soccorso, per evitare, complice il caldo, qualche situazione igienica di gravità estrema. L’acqua, bene prezioso, sgorga dalle solite falle provocate dal passaggio di mezzi troppo pesanti su strade non accessibili a tonnellaggi esagerati, ma i più tacciono senza esimersi però dal criticare chi governa. Quintali di spazzatura invadono le strade principali del paese provocando l’irrespirabilità dell’aria, tutti si tappano il naso e tirano avanti, senza però dimenticare di lanciare qualche improperio a chi gestisce il servizio. Telefonate ai vigili poche. Numerosi, invece, coloro che, infischiandosene della salute pubblica, proseguono nel rito malefico di avvelenarci scaricando, in via Dante, come in via Torino, piuttosto che in via Marconi o in via Roma, spazzatura a tutte le ore. Poi c’è via Colombo, la parallela al “budello” che per un certo periodo era diventata una sorta di salotto, “buttategli un occhio” dopo le 20, se non appartenente alla schiera degli incivili avrete un moto di stizza, di ribellione. I cittadini non disposti a tollerare devono collaborare segnalando, questo è senso civico, al Palazzo le cose che non vanno. Ultimo rilievo: possibile che in Via Volta nessuno abbia naso per certi miasmi? Sono dell’idea che il “piove, governo ladro” non si addica più visto che se diluvia e i tombini sono ostruiti la colpa è anche di chi non segnala che su molte spiagge il “tappo” a mare è formato da sabbia messa in quantità per nascondere le acque del “beo” che vogliono gettarsi in mare. Spezzo, invece, una lancia in favore degli addetti ai lavori. Credo nel senso civico e spesso segnalo al Palazzo situazione di emergenza, come perdite d’acqua o improvvisi guasti fognari. Sempre ho ricevuto risposte immediate con interventi risolutivi tempestivi. Una nota di merito, per esempio, alla “Sca” e ai vigili urbani. Basta alzare il telefono segnalando guasti, anomalie o il pericolo di ingorghi piuttosto che l’inizio di un incendio o le assurde cataste di sacchetti neri pieni di spazzatura per sperare in meglio 2 «L'ALASSINO» I FIORI DI ALASSIO (segue dalla prima pagina) di Vigevano che di Alassio perché anche in vacanza tranquillizzava le mamme apprensive ed era sempre pronto a prodigarsi per i bambini. Conosciuto per la sua generosità, (pensate che andava a visitare i bambini sulle carovane delle famiglie nomadi e poi passava dal macellaio e faceva consegnare a questi piccoli, bistecche di filetto), aveva perso tutti gli orologi perché il suo fuso orario era no stop e il denaro era l’ultima delle sue preoccupazioni. “Troppo presto te ne sei andato dott. Gusberti, ti abbiamo salutato per l’ultima volta 16 anni fa in lacrime e oggi viviamo ancora attuando i tuoi preziosi consigli… ritornando ad Alassio tutti gli anni come tu facevi e come ci avevi insegnato”. Quest’anno però è successa una cosa straordinaria e mi ricollego al mio dire che Alassio è ricca di fatti scandalosi, di persone sconvolgenti e di valori fuori moda. Per strada una sera vengo presentata ad un signore molto “particolare” e di me viene raccontata la mia storia di mamma con tanti figli. Quest’uomo mi guarda, toglie di tasca il suo cellulare, parla con una Signora dicendo di mettere a mia totale disposizione tre bilocali completamente gratuiti e mi fa prendere accordi sul periodo disponibile. Tra me e me penso: «Ma questo qui da dove è saltato fuori? Chi l’ha fatto così? Chi è?» mi tranquillizzo pensando che l’amico che me lo ha presentato mi darà successivamente informazioni e spero anche certezze. «Bom allora tutto a posto, ciao» e svanisce nel traffico della Via Torino. Leonardo Bozzolo è l’amico che me lo ha presentato e dico i nomi delle persone per rendermi più credibile. Come stabilito veniamo ospitati dal 4 al 20 maggio u.s. presso il Residence… che poi svelerò. Alla reception c’è una signora di nome Marta che all’apparenza sembra burbera, taciturna, austera e poi invece te la trovi a preoccuparsi per te nelle cose più piccole, ma tanto importanti. Marta sei una mamma fatta con un impasto di roccia ed acciaio inossidabile! Un tesoro sei! Custodisco nel mio cuore dei ricordi di una tenerezza squisita nei confronti dei miei bambini da parte tua. Il 4 maggio giorno di arrivo nel Residence messo a disposizione per noi totalmente a costi zero, arriviamo con un carico di bagagli da fare invidia alle ferrovie dello stato, di tutto: pannoloni per due settimane per 6 bambini. Calcolate almeno 5 cambi al giorno a testa nei periodi migliori senza diarree e immaginatevi il volume, proseguiamo con le sedie a rotelle, i passeggini e i deambulatori, aggiungiamo qualche paio di scarpe, tre o 4 cambi a testa e un mini supermarket ambulante per… risparmiare. La Marta e la Stefania (altra fata della nostra vacanza) sono rimaste un po’ sgomente nel vedere tutto quel bagaglio e si sono subito rimboccate le maniche per aiutarci. Entriamo nei locali a noi destinati e… improvvisamente silenzio di tomba! Nessuno più fiatava perché se fosse arrivato il PAPA forse non sarebbe stato accolto con tutte le premure che erano state preparate per noi. Nei letti c’erano delle lenzuola così bianche da farmi tornare alla memoria i vecchi bucati fatti con la cenere ai tempi delle nostre nonne, pulitissime, profumate e direi anche quasi inamidate tanto era perfetta la stiratura. I balconi pieni di fiori con tanto di sedie e tavolino, paletta e pattumiera profumavano di candeggina ed erano linde, il bagno un’oasi di perfetta igiene, un’accoglienza veramente eccezionale. Ciò che poteva sembrar superfluo con i bambini diventava estremamente necessario, ci serviva a quel punto un posto dove poter portarli a giocare sulla sabbia. Passeggiando scorgiamo uno stabilimento in fase di preparazione a giudizio nostro molto comodo perché vicino al residence e con soli tre scalini. Entriamo e chiediamo a Davide, il gestore, i costi… sempre il solito e vecchio problema dei soldi… Ci guarda chiede in quanti siamo, ci chiede quanti lettini abbiamo bisogno, quante sdraio, quanti ombrelloni, si dichiara non ancora pronto per la stagione, ma non è motivo per allontanarci e il primo giorno ci fa entrare senza pagare. Il secondo giorno i bambini lo chiamano già per nome “ciao Davide, ciao Davide” al momento di pagare mi dice: «Guarda che oggi ha già pagato qualcuno» e io chiedo «chi?» e lui con gli occhi al cielo mi dice: «qualcuno di lassù» per tutta la durata della nostra permanenza ad Alassio i costi per la spiaggia sono sempre stati questi! Che gente ad Alassio. Un giorno si presenta da noi Stefania, la fata del Residence e ci dice se accettiamo un invito a pranzo dalla Signora Elda, la signora che gestisce l’hotel Sabrina proprio vicino a noi! Io la guardo e dico: «Ma tu sei capace di contare?» Problemi zero per la Signora Elda per cui domenica 12 Maggio festa della mamma tutti a festeggiare un lauto pranzo all’Hotel Sabrina. Che gente ad Alassio! La Signora Elda è un personaggio! Non sa proprio farsi gli affari suoi, al punto tale che tutti i giorni all’ora di pranzo ci chiamava e ci consegnava una teglia per 20 persone di pasta al forno, di risotto alla milanese, di gustosissimi spaghetti alla ligure ecc. ecc. Io mi presentavo in spiaggia dai bambini con tutto quel ben di Dio. Un vero pic-nic con pasta al forno sulla spiaggia di Alassio ai bagni Costa! La vita non poteva essere più bella per i miei bambini!!!! Oltre al formaggio veniva condita anche con la sabbia, ma come era buona la pasta di Elda. Al mattino i miei due gemelli si piazzavano sul balcone e incominciavano a urlare con accento napoletano: «Elda cosa c’è oggi da mangiare?» Addirittura siamo arrivati al punto che erano loro a fare le ordinazioni! Molto festosa è stata l’accoglienza da parte dei Padri Francescani in occasione della recita del Santo Rosario di sera nella chiesetta vicino al residence, nonostante i bambini fossero un po’ turbolenti, mai nessuno si lamentò di noi! Che gente ad Alassio! Venerdì 19 maggio ultima sera al residence: Che nostalgia,… ma era stato tutto troppo bello per rattristarsi e così come tutte le altre sere ci recammo giù nella chiesetta per la recita del S. Rosario. Al nostro ritorno una torta enorme, bellissima, gustosissima, molto invitante ci attendeva, ma chi aveva avuto questa tenera attenzione verso i miei bambini? Era troppo grande per gustarla da soli… Che confusione, come fare? Abbiamo invitato tutte le persone che passavano per la strada a venire a mangiare la torta con noi, è stato troppo bello! Anziani, bambini, frati, vedove, il mondo era tutto con noi! Chi tanto si era prodigato e aveva pensato al tutto per noi, ora in retroscena aveva escogitato questo modo per salutarci. La tenerezza del suo cuore non gli permetteva di presenziare fisicamente, i bambini avrebbero visto le sue lacrime e così… tutti videro le mie lacrime anziché le sue. Il nostro GIGANTE BUONO aveva colpito anche questa volta tirando con il suo arco frecce intinte nei calamai ormai scomparsi, ma colmi di valori fuori moda, di fatti scandalosi, di persone sconvolgenti. È di scandalo oggi chi pensa prima agli altri che a se stesso. È sconvolgente colui che oggi vive testimoniando valori evangelici fuori moda. È FRANCO MELGRATI il nostro Gigante buono che ci ha ospitato al RESIDENCE PRINCIPE DI PIEMONTE dal 4 al 20 maggio u.s. e che… ha il coraggio di aspettarci il prossimo anno. FRANCO, GRAZIE vogliamo tanto bene a te alla tua splendida città. CHE GENTE AD ALASSIO! Mariapia Previde Massara N.d.R. Grazie, Signor Franco, anche a nome della nostra Associazione e della nostra città. NUOVE PROPOSTE PER L’EDILIZIA CONVENZIONATA Invito pubblico a manifestare interesse per la partecipazione al programma locale per il social housing e per la concessione di contributi per il recupero o la realizzazione di alloggi da destinare alla locazione a canone moderato, di strutture alloggiative di natura temporanea e di centri per l’inclusione sociale In relazione al programma regionale per il Social Housing il Comune di Alassio, nella persona del Sindaco, Arch. Marco Melgrati si è attivato, di concerto con i Comuni di Albenga e Ceriale per incaricare l’Agenzia Regionale per il Recupero Edilizio di predisporre il progetto da presentare in Regione Liguria per ottenere il cofinanziamento nel quadro del programma regionale di Social Housing previsto dal D.R. n° 653 del 2006. «Per quanto attiene Alassio – spiega Melgrati – questo programma si realizzerà con l’apporto dell’Agenzia ARTE (ex IACP) che dovrà produrre la variante urbanistica necessaria alla realizzazione di edifici parzialmente in edilizia convenzionata e parzialmente in affitto convenzionato per i residenti». «In proposito – continua Melgrati – è stato realizzato un bando e un manifesto che sarà affisso nei prossimi giorni per verificare l’interesse di privati a mettere a disposizione aree, oggi con bassi indici di edificabilità, o edifici già esistenti cui applicare cambi di destinazione d’uso in edilizia convenzionata. Gli interessati avranno un mese di tempo per manifestare il proprio interessamento al programma». «Questa iniziativa – conclude il Sindaco di Alassio – rientra nel programma di governo della nuova amministrazione Melgrati che si propone di realizzare, accanto al già approvato lotto della Cooperativa di Costa Lupara, almeno altri due lotti di edilizia convenzionata con ciò offrendo nuove opportunità di alloggi fruibili dai residenti con affitti calmierati. Ci tengo infine a chiarire che l’operazione sarà gestita interamente in maniera istituzionale dall’Agenzia ARTE sia in fase progettuale e urbanistica, sia in fase realizzativa”. Responsabile del procedimento. Il responsabile del procedimento relativamente al presente invito pubblico è: Arch. Bruno BENERECETTI Servizio 4.4 “Edilizia Privata – Urbanistica – Ufficio Casa Giorni e orari di ricevimento: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Tel. 0182.602219 N.d.R. Le proposte devono pervenire entro il 31 Agosto 2006, il bando di concorso è visionabile anche presso la Sede A.V.A. Sabato 12 Agosto 2006 Anche per quest’anno 20.000 operatori alimentaristi non devono fare la tessera I 20.000 operatori alimentaristi della Provincia di Savona non devono essere muniti di Tessera sanitaria. Già da due anni la Regione Liguria ha sospeso tale obbligo e quest’anno ha rinnovato la sospensione fino al 30 giugno 2007. La sospensione è stata prevista anche per parrucchieri, barbieri, estetisti che già la nostra azienda aveva deciso di esentare da tale obbligo non previsto da disposizioni di legge. Per quale ragione non c’è più l’obbligo? Perché l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) ritiene inefficace ai fini della prevenzione della salute dei consumatori questo tipo di accertamento sanitario. I cittadini saranno garantiti da comportamenti adeguati dagli stessi operatori lungo l’intero processo produttivo attenendosi alle linee guida per l’applicazione dell’autocontrollo e linee di indirizzo igienico sanitario per l’attività nel campo degli alimenti e delle bevande già da tempo forniti dalla Regione Liguria. Le attività ispettive dell’ASL presso le Aziende sono una ulteriore garanzia per i consumatori. Referente: Direttore U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione dr.ssa Marina Scotto. Con Luca Marchese si parla di sicurezza sulle strade Nella splendida cornice del nuovo Bistrot, il ristorante all’aperto del Relais & Chateaux “La Meridiana” di Garlenda, si è svolta martedì sera la tradizionale conviviale, aperta anche alle signore, del Rotary Club Alassio. Ospite d’onore il Dirigente della Polizia Stradale di Savona Dott. Luca Marchese. Dopo la cena, infatti, il Dott. Marchese ha intrattenuto i soci e gli ospiti (erano presenti rappresentanze dei Rotary Club di Canale Roero e di Vigevano) sul tema “Riflessi della patente a punti sugli incidenti e la mortalità sulle strade”. Il Comandante della Polizia Stradale di Savona ha evidenziato come la nuova normativa negli ultimi anni abbia sensibilmente ridotto gli incidenti mortali. «I dati parlano chiaro – ha dichiarato il Dott. Marchese – e accanto alla nuova normativa un ruolo importante l’hanno giocato i controlli delle Forze di Polizia, in particolare della Polizia Stradale con particolare riferimento ai flussi del fine settimana, e a quelli giovanili in prossimità di locali e discoteche». Al termine della conferenza, dopo le domande di approfondimento da parte dei presenti, è stato consegnato al Dott. Marchese un piatto artistico in ceramica di Albisola raffigurante la Cappelletta di Alassio, a ricordo della serata. Il Presidente Rotary Club Alassio Arch. Marco Melgrati LAUREA La nostra giovane concittadina Federica Di Giampaolo ha brillantemente conseguito, presso l’Università degli Studi di Genova (Facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali) la laurea in scienze biologiche discutendo la tesi: “Correlazione tra fattori alimentari e l’autismo: analisi delle evidenze scientifiche”. Relatori: Chiar.ma Prof.ssa Fernanda Perdelli, Chiar.ma Prof.ssa Paola Minale. Alla neo dottoressa le più vive congratulazioni dell’A.V.A. e degli amici. IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. …Anche quest’anno numerose sono le lamentele per l’invasione di zanzare ed altri insetti che “colpiscono” anche di giorno, nelle zone centrali ed al mare. È richiesta una disinfestazione dei tombini e dei fossati dalle cui grate salgono (essendo sprovvisti di sifoni) effluvi non propriamente profumati (vedi Via A. Volta). Sarebbe opportuno date le richieste anche una estesa campagna di derattizzazione. ••• …In Corso Dante, vicino all’isola ecologica esiste una bella palma. Data la posizione in pieno centro, non sarebbe bene ripulire l’aiola dalle erbacce alte e secche? Non è certo una bella vista. ••• …Non sarebbe più logico, in Via Cristoforo Colombo posizionare dei contenitori per la spazzatura onde evitare le montagne di sacchi buttati per terra, con il liquame che fuoriesce, e tutto questo alle ore 9,30? Suggerimenti Per fare rispettare i modi e gli orari dello smaltimento dei rifiuti solidi negli appositi contenitori e nelle più attrezzate isole ecologiche con sacrosante sanzioni, perché non attivare le “guardie” già presenti per il controllo dei parcheggi a pagamento di corso Dante e dintorni!!! Presente nel passato Grande e mutevole sei come i tuoi cieli che, il vento dei monti e del mare vicini tra l’umide chiome dei pini e degli elci d’essenze scorrendo, ti fa profumata. “Pel tuo fiume salgono i carichi ancora di spezie d’Oriente, di marmi preziosi, di schiavi stranieri bellissimi vanto ed orgoglio delle patrizie dimore?” Sosibiano, Licisca, Cherillo , Avìto nomi invocati spesso, forse esecrati infinite volte : - perduti nel tempo ! Distrutte ed al suolo per sempre cadute sono le splendide ville ed i gloriosi templi coronati dall’aquila d’oro di Giove, rovine le terme fastose, i teatri imponenti, le maestose arene insanguinate, e cenere sono anche le Biblioteche invidia e rancore dei dotti di Tebe e Alessandria d’Egitto. Ma la tua grandezza a parlare continua, quasi di vederla e sentirla ci pare attraverso il vago riflesso dei nembi cangianti che passano sopra i tuoi Colli, là dove posano le vestigia sparse di quello che fu più mirabile al mondo, TU sei viva e presente ! in mezzo al confuso trapestio della gente nuova che incede su gli avanzi dei sontuosi pavimenti ancora di Orazio riecheggiano i passi lenti, e quelli per la sportula affrettati (come ogni giorno su per l’alta Suburra) dei calzari dell’estenuato Marziale. La nostalgia lacrimevole di Ovidio esule sta con l’edera abbarbicata del Palatino alle consunte pareti: qui, dove la dolce moglie invan l’attese! …e i consensi di Seneca filosofo, di Giovenale l’irrefrenabil rabbia! … pur le tenere fantasie delle Ninfe coi lieti Fauni e gli Amorini gentili… tutto ciò vivente riappare tra questi mutili muri, in mezzo ai tuoi verdi lauri e nella polvere lungo la via Sacra… del ninfeo delle Vestali tra le rose… all’Argileto ed al Fico Ruminale… ai Rostri… del Campidoglio alle pendici… accanto ai resti dell’Anfiteatro immenso: TUTTO è qui ancora. E per sempre, alma ROMA! Frank DRIVER Posso? Finché il Senato Romano non si decise per il “Si” Catone continuò ad esclamare alla fine di ogni suo discorso “Delenda Carthago”! Se il Sindaco me lo permette anch’io continuerò a scrivere su l’Alassino le mie osservazioni per sollecitarne l’accettazione: eccole quindi; 1°) È stata finalmente recintata l’aiola in via Cavour di fronte alla birreria a protezione dei fiori; molto bene! ma occorre recintare tutte le aiole di via Cavour perché gli animali a due e quattro zampe continuano a rovinare i fiori 2°) Al posto dei due cartelli di divieto ai cani di entrare nei giardini posti vicino ai gabinetti siti a fianco del bar di viale Gibb, perché non mettere due cartelli che indichino ai turisti che ivi ci sono le toelette,dato che non si vedono altre segnalazioni? 3°) Quo usque tandem verrà concessa l’occupazione della piccola piazzetta di fronte al monumento ai caduti a spettacoli di saltimbanchi,animali ammaestrati, camion con teatrini vari e tendopoli per miss e bancarelle di salami e dolciumi,che mal si addicono al rispetto del monumento? Non si potrebbe spostare queste “cose” di fronte al municipio, dove ci sono già le sedie, oppure sulla piazza Partigiani, che pare fatta apposta? E che dire degli urli forsennati notturni? 4°) Quando si vorrà sollecitare un più stretto pattugliamento a tarda sera e notturno da parte della Polizia per la tutela del riposo e tranquillità per debellare i rumori e gli schiamazzi dei ragazzi maleducati e non tenuti a freno dai gestori di certi locali? 5°) Sulla pulizia e la straboccante “rumenta” ho letto su l’Alassino che anche il Sindaco se ne é lamentato; bene! a chi tocca far rispettare l’ordine e le ordinanze? 6°) A quando sarà garantita la tranquillità di passeggio ai turisti, e di lavoro ai commercianti nel carruggio (budello) e nella passeggiata a mare con il divieto a biciclette, moto (che vanno anche contromano) auto, trenino disneyano di circolazione?”. Ovviamente l’esenzione riguarda Taxi, mezzi pubblici, per i quali chiunque capirà l’esenzione dal divieto a qualsiasi ora. Silvio Viglietti Sabato 12 Agosto 2006 3 «L'ALASSINO» Il nostro dialetto: debiti e crediti (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 14° A pensarci bene il nostro Presidente, quando mi ha chiesto all’inizio di dedicare un po’ del mio tempo a «giocare » col nostro dialetto e con i numerosi rapporti esteri o esterni, non aveva torto. Tutto ciò che ho racimolato e scritto in questi capitoli (e potrebbe in verità moltiplicarsi, perché l’argomento finisce per attrarre, come le ciliegie fanno da un albero a maggio o a giugno) di per sé ha poca importanza. Poco toglie alla bellezza della nostra parlata e poco aggiunge, tanto più che, a far la conta, non so quanto poche decine di abitanti in Alassio oggi sarebbero in grado di portare avanti un bel discorso nella lingua di Pignurin, dei padri delle famiglie Airaldi o Freghetti, Nattero o Schivo, Aicardi o Bogliolo, Stalla o Vaccarezza o, più semplicemente, nella parlata viva e «piena di forza e di soavità» di Marinin Carchero o di Silvio Valdora o del mio vecchio e indimenticato nonnu Maxiollu e, forse, oggi, di pochissimi come l’aucattu Claudio Bottelli o a Lina du Zepin, Nattero o a Marilena Arecco du Castè. Certamente il fascismo (e non solo «lui») ha tentato, in nome della purezza linguistica, non solo di abolire molti vocaboli stranieri (e fin qui se non aveva ragione, non ebbe tutti i torti, se pensiamo ai «quintali» di parole straniere, goffe e inutili, che hanno avuto troppo facilmente il diritto della nostra cittadinanza). Un errore più grave fu quello di boicottare o di frenare l’uso dei dialetti, quando ancora un numero notevolissimo di Italiani sapeva esprimersi solo nella lingua materna locale. Da ragazzi abbiamo rischiato persino di prendere degli scapaccioni, se scrivevamo qualche frase in dialetto... «E poi a scuola, nei temi, nelle interrogazioni ti bocciano...». È giusto che un popolo che si rispetti abbia una sua precisa lingua nazionale comune. Ci mancherebbe altro... ma ci siamo stancati di ripetere più volte, e tutte le volte che abbiamo parlato di queste cose, che non si de- CONCLUSIONE vono stroncare le parlate locali, i dialetti, la cultura della propria gente. Essi non sono il veleno della lingua nazionale. Ne sono il colore, la cornice, il fascino, a volte persino la bellezza e la musica. Se ricordate, avevo citato un proverbio del mio paese che ho sempre amato, tanto è musicale ed espressivo... «U rexiste ciù sutt’aigua che a travaio’!». Se lo traduco in lingua italiana perde quasi tutto. È giusto insegnare a scuola il buon italiano e anche la punteggiatura, perbacco, le virgole, le virgolette... E chi usa più a scuola il punto e virgola? Ma non tocchiamo questo tasto. Non ho voglia di morire di rabbia. Evviva le lingue e le lingue ben studiate, ben conosciute, ben parlate... ma mi servo di una citazione autorevole, di un brano di Mario Mattioni, già Direttore del Museo di Archeologia della Martinica, tratto da un articolo comparso (GennaioGiugno 2003, pag. 79) in R Ni’ d’àigura: I dialetti o, come egli scrive, «le lingue regionali devono essere fissate in maniera assolutamente corretta e duratura, con riferimento a tutti i tratti culturali ai quali la parola si riferisce. Ciò fino a quando il farlo è ancora possibile». È proprio ciò che sosteniamo sempre noi, poveri tapini, bramosi di difendere a spada tratta la lingua dei nostri padri, della nostra gente, della nostra terra, perdutamente amata. I dialetti, forse, hanno poco valore dentro gli interessi «di una società di mercato», ma non è giusto neppure che questa società prepotentemente abbia volontà e potere di soffocarli. Per questo, anche se la nostra è, come tante altre, una voce sperduta nel deserto o una battaglia perduta auspichiamo che, accanto alla grande lingua nazionale e di tutto rispetto resti viva e operante anche la nostra parlata che non uccide, né ucciderà mai le parole nate e cresciute accanto all’acqua o al corso dell’Arno, ma porta a loro il profumo delle nostre erbe aromatiche e dei nostri frutti, il murmure del nostro impareggiabile mare, lo stesso dolce e nostalgico sapore della voce dei nostri vecchi e delle nostre origini. Questo, in sostanza, ho cercato di dire e di commentare anche in questi capitoli di storia nostra, come ho fatto sempre, come ho fatto non per mettere in piazza saccenterie e conoscenze a volte persino sciocche e stereotipate, non per salire sul proscenio della notorietà o per aspettare un applauso finale. Ho scritto qualche cosa che ho racimolato dal mio irremovibile amore per questa mia terra per la mia gente, per tutto ciò che parla di essa, per tutto ciò che ricorda il faticoso e lungo cammino di molte generazioni protagoniste di una storia povera, spesso dimenticata, a volte persino oppressa e calpestata. Ho scritto della mia e della vostra gente, di quella che ha le sue radici millenarie in questo angolo di Liguria, in queste stesse strade che noi percorriamo ogni giorno, ma anche di quella che è stata costretta a partire di qui per la Francia o per le Americhe per un tozzo di pane onesto e sudato che da noi era difficile conquistare, per tutti gli emigranti che non hanno dimenticato le loro origini ed anche per coloro che da terre lontane e più desolate delle nostre sono giunti fra noi per lavorare con onestà ed hanno saputo mostrare rispetto e benevolenza verso chi li ha accolti e da essi hanno ricevuto benevolenza e rispetto per la loro serietà e per essersi inseriti onestamente nel nuovo tessuto sociale. Non importa se non hanno imparato a ripetere perfettamente nel nostro dialetto «trei o quattru», se non sono riusciti mai a pronunciare con la nostra «cocina »... «marina... Arasce o arena»... Non importa... Siamo una piccola grande comunità di gente che rispetta e che vuole essere rispettata. Questo mi premeva di sottolineare. Non so se a qualche concittadino le mie «vecchie storie» sono state gradite; non so, ma, comunque, proprio a loro voglio dedicarle e con un saluto cordialissimo. Ministoria alassina: Una seduta consiliare del 1891 (a cura di Tommaso Schivo) Cap. 7° - La giornata lavorativa Nelle ultime pagine dell’opuscolo che abbiamo analizzato si leggono anche i dieci articoli del «Regolamento Organico pel Comune di Alassjo», dai quali stralciamo solo qualche dato essenziale e interessante, anche perché possa essere eventualmente comparato con quelli vigenti oggi, dopo oltre cento anni di storia. Con l’articolo l° si viene a conoscenza della pianta organica stabile degli impiegati. Erano sei: il Segretario Capo, un Vice-Segretario, un Applicato di Stato civile e Anagrafe, un Impiegato di concetto a disposizione e un Amanuense e un Ingegnere per l’Ufficio Tecnico. Tralasciamo gli articoli intermedi e di scarso significato. Nell’articolo 5° sono elencati gli Uffici comunali in funzione. Erano quattro: 1°- Segreteria (Adunanze di Consiglio e Giunta, Contabilità, Cassa, Contratti, Espropriazioni, Lavori pubblici, Archivio, Elezioni, Ipoteche, Registri di consistenza patrimoniale, Progetti finanziari, Direzione generale degli affari comunali) - 2 - Ufficio di Contabilità (Registro, Inventari, Carceri, Scuole, Pesi e Misure, Polizia locale, Igiene e sicurezza pubblica, Ruoli, Tasse e Imposte dirette, Posta e Telegrafo, Leva e Servizio militare, Milizia territoriale, Requisizione quadrupedi e altri lavori non meglio specificati). 30 - Stato Civile e Anagrafe (Passaporti, Pensionati, Liste elettorali, Catasto, Spedizione di atti, Tenuta dei Registri, Rilascio certificati e copie di atti ecc .) 4° - Ufficio Tecnico (c’è semplicemente una nota: «Leggansi le attribuzioni in apposito Registro»). Un certo interesse storico ha anche l’articolo 8° che citiamo testualmente: «Gli impiegati non potranno assentarsi dall’Ufficio prima dell’ora fissata dall’orario, senza averne ottenuto il regolare permesso. Il congedo viene concesso dietro domanda scritta, ogni volta che le esigenze del servizio lo permettano; se non è maggiore di giorni cinque sarà dato dal Sindaco. Sarà concesso dalla Giunta se eccede questo termine. Il permesso viene rilasciato per iscritto, ne stabilisce la durata ed indica l’impiegato che nel periodo d’assenza deve sostituire l’assente». Negli ultimi due articoli del Regolamento sono enunciate «Disposizioni preliminari» che riguardano espressamente eventuali infrazioni alle regole e ai doveri e sono chiarissime: si parte dall’ammonizione semplice a quella formale, dalla sospensione al licenziamento in tronco. La prima potrà essere comminata direttamente dal Sindaco, la seconda dalla Giunta, la terza dal Consiglio, dietro rapporto del Sindaco, ma la più grave (il licenziamento) «potrà essere decretata solamente sull’accertamento di gravi mancanze verificate e quando, senza profitto, sia stato l’impiegato sospeso per due volte nel corso di un anno» (insomma... cartellino «rosso»!). C’è, poi, l’ultimo articolo, (il 10°) di cui abbiamo fatto brevissimo cenno in altro capitolo, ma che merita alcune precisazioni, trattando degli orari di servizio di tutti gli impiegati. Eccolo; è perentorio e senza inutili commenti: «Per gli Uffici sarà osservato il seguente orario: Dal 1° Ottobre al 31 Marzo dalle ore 9 antimeridiane alle 12 meridiane e dalle l e mezza alle 5 pomeridiane. Dal 1° Aprile al 31 Settembre (strano, non mi risulta che allora Settembre avesse un giorno di più... Ma chi glielo ha rubato?) dalle 8 e mezza alle 12 e dalle 2 e mezza alle 6 pomeridiane. E per le domeniche e i giorni festivi? Udite, udite... Una pacchia! Solo dalle ore 9 alle 11 antimeridiane. È tutto. Forse l’insieme dei capitoli e la lungaggine delle osservazioni che abbiamo tirato fuori da essi sono da considerare «roba vecchia, acqua passata», inutile e ormai inservibile. Forse. Ma il tutto può accendere o far nascere in qualche lettore un desiderio di conoscenza o di approfondimento della storia del nostro popolo, della nostra gente, specialmente di quella che ha pensato a sé ed alla propria famiglia, ma, chiamata a dirigere o a condurre le sorti del proprio paese, non ha mai anteposto il proprio interesse a quello della patria che la aveva chiamata. CRONACA DI ANDATE: MESE DI AGOSTO 2006 Caro amico, ti scrivo… Caro Signor Primo Cittadino di questa meravigliosa e benedetta terra di Andate: devo purtroppo constatare che nel mondo non c’è gratitudine, non c’è riconoscenza, non c’è religione, praticamente non c’è più niente. Infatti abbiamo – dico “abbiamo” anche se ha fatto tutto Lei, ma Le assicuro che io ero in perfetto accordo con la Sua illuminata scelta – abbiamo preso una piazza che era un coacervo di macchine parcheggiate alla rinfusa e in brevissimo tempo (cosa sono alcuni anni?) l’abbiamo trasformata in uno spazio enorme, meraviglioso, senza neanche un albero che rompa la visione (o i cosiddetti), senza piante che la facciano assomi- 14 ed andare avanti ad oltranza, facendo sembrare suoni che per me, per Lei e oggettivamente sono angelici, qualcosa di torturante a chi ha speso un miliardino delle vecchie lire per comprarsi un appartamentino qui ad Andate, Zona del Silenzio (una volta!). Eppure caro Signor Primo Cittadino (e, se permette, anche Secondo Terzo e Quarto, perché Lei da solo vale per tre o quattro come minimo) l’avevamo voluta questa piazza (io e Lei) proprio aperta, senza uno straccio di albero, senza gli inutili platani che caratterizzano tutte o quasi le piazze della costiera nostra e delle cittadine della nazione a noi confinante – siddetti, perché ci mancherebbe ancora che tutti i giorni la gente decidesse in piazza cose che più velocemente e efficacemente può decidere Lei in Comune, senza che nessuno Le metta i bastoni fra le ruote o venga a lamentarsi che c’è rumore, che il mare non è pulito, che la città non è immacolata, ed altre menzogne che possiamo cancellare con una alzata di spalle. E allora, caro Signor Primo Cittadino, andiamo avanti (io e Lei) senza paura. Si lamentano della piazza-piazza. Bene. Abbiamo appena proposto come alternativa la piazza-teatro, tutta di legno come nei teatri scespiriani, un luogo di sogno dove si può intravedere anche un mo- gliare ad un giardino ombroso, e l’abbiamo resa (la piazza) ai cittadini così, aperta, soleggiata, anche assolata se si vuole, e libera. E qualcuno si lamenta ancora! Per esempio si lamentano i residenti nei palazzi circostanti, perché, essendo stata la piazza dedicata e destinata a sala concerti all’aperto, ogni volta che c’è una manifestazione i decibel delle casse acustiche vanno all’estremo, e non solo nella serata stessa (che magari finisce a mezzanotte) ma nelle prove, che possono anche iniziare alle d’altra parte lo voglio vedere uno capace di far crescere un platano sul cemento armato – l’avevamo voluta aperta, assolata, una “agorà” avevamo detto nella campagna elettorale. Poi, però, accidenti, qualcuno è andato a consultare un vocabolario di greco ed ha scoperto che “agorà” era la piazza dell’antica città-polis greca dove si riunivano spontaneamente le assemblee popolari e si prendevano le deliberazioni riguardo alla vita cittadina. E questo si capisce ci farebbe – a me e a Lei – girare un po’ i co- dellino del castello di Camelot. Adesso voglio vedere chi ha qualcosa da dire. Post scriptum: dopo la ventilata nomina del grande Romanini come assessore ad Aquilia, si è formato ad Andate un “comitato contro la fuga dei cervelli da Andate” primi obiettivi: evitare la fuga di: A) Ginocchio-sindaco di Badalucco B) Lo scienziato Pasqualino Terzara assessore a Cinisello, C) Il grande Triginato difensore civico a Seborga. Speriamo bene. L’ASILO DEL NONNO COMMISSIONE EDILIZIA Anche quest’anno il Centro Diurno di Alassio “Asilo del Nonno” rimarrà aperto durante tutta l’estate senza sosta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00. Il Centro risponde alle esigenze di tutti quegli anziani che per problematiche legate a lievi demenze senili o alla solitudine non possono più restare in casa da soli durante la giornata ma che non vogliono neanche per questo staccarsi completamente dall’ambiente familiare ricorrendo all’istituzionalizzazione completa. L’Asilo del Nonno offre un ambiente sereno dove socializzare, passare il tempo in allegria svolgendo semplici attività ricreative che permettono il mantenimento delle principali abilità di base, il recupero dell’autostima e lo stimolo per la curiosità e la voglia di fare. Gli ambienti interni allegri e solari coniugati sapientemente ad un’area verde che dona frescura ad un ombreggiato porticato dove passeggiare o sostare con una bibita fresca sono poi l’esatta combinazione per trascorrere al meglio questi mesi estivi. Il personale altamente qualificato offre un’assistenza specializzata su più fronti: sanitario, socio-educativo, ricreativo. Per ulteriori informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi al Comune di Alassio (Servizio Politiche Sociali) o direttamente al Centro Diurno sito in via Adelasia n. 57, tel.: 0182 546485. È prevista una settimana di prova gratuita ed è possibile anche effettuare iscrizioni per brevi periodi superiori alla settimana. La Coordinatrice Dott.ssa Samuela Lodi GIORGIO E GIUSEPPINA CASADEI Anche quest’anno, per il triste anniversario della morte dei nostri Soci benemeriti Giuseppina Gastaldi e Comm. Giorgio Casadei, l’Associazione Vecchia Alassio li ricorda con affetto per il bene che hanno fatto alla nostra Associazione. Luca Caravella Comune di Alassio Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Edilizio si è dovuto procedere con l’avvicendamento dei membri della Commissione Edilizia che risulta così essere composta da: Presidente: Ing. Giampiero Dotti; Avvocato: Avv. Emanuela Preve; Geologo: Dott.ssa Isabella Cane; Geometra: Geom. Ernesto Schivo Ingegnere: Ing. Emilio Brovelli I 3 membri di libera scelta sono: Ing. Angelo Campi (nomina indicata dalla minoranza consigliare) Geom. Paolo Caviglia, Geom. Andrea Barbero. I due esperti in bellezze naturali tratti da un apposito elenco regionale sono i seguenti: Arch. Rocco Paradisi, arch. Dante Mollica. 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico Una vista… o meglio non guardare… Che bello!! Siamo sul molo di Alassio, è sabato 22 luglio ore 10,30. Ci sono io, i bimbi di mia sorella, alcuni amici e signori americani del Texas, venuti ospiti qualche giorno da noi. Che incontro… ci sediamo tutti e restiamo a guardare il Panorama, l’Isola davanti a noi, le antiche case e l’acqua pulitissima… coi pesci in trasparenza sotto di noi. Io racconto che mio padre ingegnere a Milano veniva già ad Alassio negli anni 30 per tanti e tanti anni… poi noi bimbe… che bello, il golfo, il sole… siamo estasiati… beh i cestini straboccano di spazzatura e il molo non è molto pulito… ma anche gli amici Americani sono entusiasti… ma altro Inglesi… Ville… spiaggia d’oro… racconti. Sono quasi le 11,30 ed in un attimo, dico un attimo lo scenario cambia di col- po: un odore forte nauseabondo di… m… fogna ci assale, una puzza insopportabile… l’acqua sotto di noi, mi fa notare il nostro amico americano si è riempita di schiuma bianca, bolle, mozziconi, pres… una puzza… indescrivibile, e poi carta (igienica?). Sono le 12,15 e non riusciamo più a stare seduti, dall’odore. Alcuni bagnanti che si erano tuffati salgono dicendo che l’acqua è marcia, puzza… un vero schifo credete (scusate la parola). Noi scappiamo nel vero senso della parola… Altro che vista… meglio non vedere. Buona Estate a tutti… che profumo. Maria Monti P.S. Speriamo vengano presi dei provvedimenti. Ci hanno detto che è successo altre volte. Grazie. Sensi unici disattesi e… sogni di piste ciclabili Spett. Redazione Desidererei far notare qualcosa di anomalo nella circolazione stradale alassina, il problema è il seguente: Via Dante senso unico, ma per le biciclette no! Via Dante è una strada alassina di una certa importanza, fu realizzata alla fine degli anni 20 del secolo scorso dall’allora Podestà Durante, non fu una realizzazione indolore, fu demolito metà del Palazzo Brea, fu espropriata una parte dei giardini del Marchese Ferrero. Il Podestà non era ben visto dai notabili del tempo e fu allontanato per le sue idee urbanistiche rivoluzionarie, per venire, in un secondo tempo rimpianto perché tutto sommato aveva fatto qualcosa di positivo per la viabilità citta- dina. Il senso unico fu istituito nel 1975 dal Sindaco Dino Grollero, allora in carica, ora sorge un problema, non tutte le biciclette rispettano il senso unico basandosi sull’occhio assente delle Forze dell’Ordine. Ma qui bisogna considerare il codice stradale, che se un ciclista viaggia contromano e viene investito da un automezzo non percepisce nessun indennizzo, insomma viaggia a suo rischio e pericolo. La soluzione logica sarebbe creare una pista ciclabile nei 2 sensi, opportunamente segnalata. Distinti saluti. riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Mal comune… (ma è poco gaudio!) Spett. Redazione de “L’Alassino” Percorrere il sabato sera il tratto di passeggiata che dal ristorante “La Scogliera” porta a Laigueglia, offre una chiara fotografia del turismo “di nicchia” che sta interessando la nostra cittadina. Lo sguardo può spaziare oltre la lunga fila di camper parcheggiati lungo il marciapiede (ognuno con la sua esposizione di sacchetti dell’immondizia, ciabatte, biancheria stesa e tavole apparecchiate sulle panchine) per spingersi fin sulla spiaggia libera sottostante, dove troneggia un accampamento di tende multicolori, popolate da campeggiatori di ogni età accomodati su asciugamani, materassini e ogni altro oggetto riciclabile, in versione diurna, per uso balneare. Anche volendo sorvolare L’Ente Nazionale Protezione Animali raccomanda tutti gli anni e particolarmente in questa stagione di non abbandonare gli animali sulle strade. Tanto tempo fa, quando avevo la fortuna di avere ancora i miei Francesco Trazzi (riguardano la civiltà dei cittadini, ma commercianti e fumatori in particolare) mucchiati da commercianti e fumatori accaniti. Mi domando se non sia possibile che il commerciante nelle pulizie giornaliere non possa raccogliere la spazzatura e metterla nel suo bidone, anziché buttarla fuori dal marciapiede. genitori, trovai un cane in una strada di campagna che non sapeva più abbaiare tante erano state le botte che aveva preso. Era pieno anche di reumatismi. L’abbiamo portato dal veterinario pensando di guarirlo e ri- sull’immagine di degrado che si presenta ai turisti e ai cittadini di passaggio, una domanda sorge comunque spontanea: allo spuntar del giorno, questa allegra e folta brigata dove espleterà le naturali e inderogabili funzioni corporali? La risposta sembra essere una sola. Inoltre, a ringraziamento dell’ospitalità, il lunedì mattina rimangono cumuli di sporcizia a decorare la spiaggia, in ricordo del lieto soggiorno a buon mercato. Ritengo che l’Amministrazione Comunale di Laigueglia, da sempre insensibile al problema, debba invece affrontarlo da subito e con fermezza, per evitare la crescita esponenziale di un fenomeno indegno di qualsiasi paese civile, tanto più se ad economia turistica. Alessandra Tarabusi Laigueglia portarlo dove l’avevamo trovato. Non è stato così: quello sguardo pieno di gratitudine ci aveva conquistati tanto da rimanere in casa come un membro di famiglia: TOBY, dopo aver fatto una commovente compagnia ai miei genitori ed a me, se ne è andato via per sempre nel ’92. Io, che prima di quell’incontro non sapevo cosa fossero le bestie, posso affermare che sanno dare tanto perché non conoscono l’inganno ed il valore del denaro. Un giorno sfogliando un album, trovai una foto ed a TOBY ho chiesto se poteva indovinare chi fosse quella bambina con la carriola. Un sorriso quasi umano sul muso che è sembrato rispondere: “Quella sei tu. Non ti fosse mai venuta sta mania!!” Ricordo che quella sensazione di diniego mi aveva stizzita. Poi, per entrambi, ogni momento in cerca di verde e silenzio per trovare un rifugio ai nostri rimpianti. È così che ho ricominciato da 3; sono quasi felice e spero che da lassù, anche i miei genitori possano vedere il mondo che hanno sempre amato. Fernanda Un fumatore incallito A.A.A. Altalena trovata!!! Dice il saggio: «La necessità aguzza l’ingegno!» Ai miei tempi, circa mezzo secolo fa, molta gente era capace di ingegnarsi nei più svariati lavori, con poca spesa si otteneva il massimo risultato; anche se eravamo poco istruiti. Al giorno d’oggi l’istruzione prevale sull’intelligenza e non più viceversa; pertanto siamo tutti istruiti, ma pochi sanno ingegnarsi, forse perché non c’è più la necessità, né l’umiltà. Basta sostituire il pezzo, anziché ripararlo. Non sarebbe il caso di soffermarci un momento in una pausa di riflessione su questo argomento? Il progresso tecnologico, l’istruzione esasperata ed il consumismo, hanno dato veramente il benessere sperato? Giovanni Gonnelli Una gentilissima Sig.ra… (ma lo è tutta la famiglia!), in seguito all’annuncio da noi fatto, e pubblicato sul precedente “Alassino”…: “A.A.A. Altalena cercasi”, ci ha contattato e donato una bellissima altalena con dondolo (in tot. 3 posti) che posizioneremo nel parco del Santuario di Madonna della Guardia, dove noi Gruppo A.R.E.S. VOLONTARI BOSCHIVI abbiamo in progetto di creare il mini parco giochi: A.R.E.S. for MATETTI In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Una voce fuori dal coro Ricomincio da tre Considerazioni sottovoce… Finalmente da qualche tempo possiamo respirare aria più pulita nei locali, grazie alla legge sul fumo. Ma quanto di beneficio abbiamo ottenuto, rischiamo di giocarcelo al prossimo acquazzone estivo. Infatti si intravedono i tombini posti nelle vicinanze di bar ecc. quasi otturati da cicche e quant’altro, così am- Sabato 12 Agosto 2006 (vedi: Alassio Ragazzi E Sentieri, per i bambini). Un grande ringraziamento alla gentilissima famiglia, ad un’altra gentile signora che con le stesse modalità ci ha fatto avere le statuette decorative in cemento di Biancaneve e i 7 nani… (sempre per l’area giochi del parco)… e all’“Alassino”, che ancora una volta è stato un prezioso “strumento” di utilità sociale! Mario “Attila” e Tino “G-Boy” Alassio 22 giugno 2006 Spett. redazione vi ringrazio anticipatamente dello spazio che mi date nella vostra rubrica. L’argomento che vi propongo è: a proposito di Villa Bice ovvero “una voce fuori dal coro”. Ho avuto modo di leggere il libro su Villa Bice presentato all’auditorium della biblioteca il 20 maggio scorso, è stato per me come ripercorrere il sentiero dei ricordi, mi è sembrato di tornare giovane in quelle due fotografie di alunno di terza, quarta elementare e rivedere i compagni di scuola, i maestri, tanti cari volti, qualcheduno ormai irrimediabilmente scomparso, che ci rimangono le fotografie a testimonianza. Quando 30 anni dopo fui incaricato nel 1975 di eseguire la pavimentazione delle terrazze dell’edificio ne ero orgoglioso di avere contribuito a restaurare la vecchia scuola, ma lasciamo perdere i romanticismi. Villa Bice venne affittata dal Comune di Alassio nel lontano 1937 per la somma di ventimilalire annue, ma nel giugno 1952 venne acquistata dal Comune per la cifra di ventisette milioni, nell’ottobre 2002 è stata acquistata da una impresa immobiliare piemontese, ma è proprio un edificio così fatiscente come si dice? L’esperienza ci insegna che se una ditta privata non vede un margine di interesse rinuncia all’acquisto dell’edificio e lo lascia al Comune. Ma erano così a secco le casse del Comune? Non vorrei che la costruzione dopo averla restaurata, e suddivisa in tanti appartamenti venissero rivenduti a prezzi esorbitanti. Non sarebbe stato meglio incaricare dei lavori di restauro e suddivisione una impresa locale e vendere a giovani coppie di Alassio gli appartamenti, che sul posto non trovano più alloggio e devono andare ad abitare nei paesi dell’entroterra. Con la speranza che pubblicate questa mia distintamente vi saluto Francesco Trazzi Una lettera più che gradita Sassari 5.7.06 Caro Giornale “L’ALASSINO” Mi rivolgo direttamente a te, perché sei tu che ogni mese mi porti qui in Sardegna le notizie della mia città natale. Sei tu che mi regali alcune ore di relax, sfogliando e leggendo le tue pagine! Quasi le accarezzo... Scrivendo a te, mi rivolgo a tutti coloro che riempiono di colore le tue pagine bianche, portando a conoscenza a me e a chi legge il giornale dei fatti accaduti in città e nelle zone vicine. Ringrazio tutte le persone che lavorano per comporre il giornale nel migliore dei modi, e devo dirti che ogni mese ti aspetto con impazienza, per leggere i tuoi racconti, le tue poesie, guardare le tue belle foto!... L’edizione del mese di maggio, mi ha portato una bellissima sorpresa! Ho ricevuto una telefonata da mio fratello che abita in Australia, anche lui abbonato all’Alassino, che mi suggeriva di guardare bene il giornale a pag.10 dove c’è un articolo con due foto intitolato “RICORDI MARIANI...e no”. Veramente l’avevo già letto, ma non avevo osservato bene le due fotografie... guarda bene!... mi disse mio fratello, - in una foto c’è nostra madre!-... Ho osservato incredula quelle fotografie scattate più di 50 anni fa, che ricordava la processione che da Alassio va alla Madonna della Guardia e che si svolge nel mese di maggio; tra la gente che seguiva la Statua della Madonna c’era veramente mia madre! Ma ciò che ancora di più mi ha commossa, è il fatto che nella seconda foto c’è anche mio padre!... Sono morti entrambi più di quarant’anni fa. Caro Giornale, scusami se le mie lacrime hanno bagnato le tue pagine… ma sono lacrime di gioia che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo di oltre cinquant’anni, mi sono vista giovane, e vicino a me ho sentito l’amore dei miei genitori! Ringrazio di cuore la persona che ha scritto quell’articolo, e che mi ha regalato degli attimi di felicità; è firmato solo con le iniziali: G. C. per A.V.A.. Mi chiedo: sarà stato un caso la scelta delle fotografie? Una coincidenza? O un messaggio guidato dall’inconscio divino? A volte l’inspiegabile trova la risposta nella ricerca del passaggio della vita verso l’infinito sconosciuto… Ti saluto e ti abbraccio caro giornale l’ALASSINO, e assieme a te, saluto affettuosamente l’ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO. Liliana Scarparo Via Muroni 22 07100 Sassari L’importanza delle piccole cose Spett. L’Alassino La Direzione dell’Hotel AIDA ringrazia la persona che vi ha scritto elogiando la bellezza del nostro giardino e dei nostri terrazzi in fiore. Come alla suddetta persona anche a noi farebbe piacere che tutti i locali di Alassio fossero così curati. La nostra cittadina meriterebbe questo ed anche di più, non solo per i turisti ma anche per noi che vi abitiamo. Vorremmo dire ai nostri amministratori di amare Alassio, di pensare anche alle piccole cose perché sono queste che fanno grande un paese. Francesca Ieria Sabato 12 Agosto 2006 MARE SPORCO: UNA GUERRA INTEMPESTIVA «L’Avv. Vazio è certo meglio come avvocato che come amministratore. Si evince dalle sue recenti dichiarazioni relative alla sporcizia che affligge i nostri mari, in questi giorni di bonaccia e di correnti sfavorevoli. Prima di scatenare una guerra su una tematica così altamente lesiva per il nostro turismo, infatti, sarebbe stata più opportuna una riflessione». Marco Melgrati, Sindaco di Alassio, scomoda anche le Sacre Scritture: «Chi è senza peccato scagli la prima pietra», dichiara infatti in risposta alle accuse riportate dai giornali. «Non è notizia di oggi che quando si verificano particolari condizioni di vento e correnti, il mare si presenti poco invitante. Ma prima di puntare il dito su questo o quel “vicino”, sarebbe opportuno che l’Avv. Vazio riflettesse su due fatti. Il primo: Alassio ha un sistema di scarico a 42 metri di profondità e a 1600 metri dalla riva. Il secondo: Albenga ha uno scarico a mare non a norma a filo d’acqua, a riva, con una griglia con una maglia di 4 cm utile solo a fermare i rifiuti più grossolani. Di più: tutta la sponda destra del Centa da Vadino a San Fedele e Lusingano scarica direttamente nel fiume e dunque a mare». «Non credo dunque che Albenga sia immune da colpe per lo sta- to del mare, e, comunque, in questo particolare momento di grande afflusso turistico, trovo che innescare polemiche sui giornali sia una innegabile caduta di stile». «Non vorrei leggere – continua Melgrati - questa uscita come una velata minaccia per la non adesione di Alassio al depuratore consortile di Villanova». «In proposito vorrei ricordare che in un anno di parole abbiamo assistito solo a un aumento di capitale e alla nomina del Consiglio di Amministrazione studiato ad hoc per inserire anche il Sindaco di Ortovero che, insignificante in termini numerici e politici, ha invece il grande “pregio” di essere un fedelissimo della sinistra funzionale al business del depuratore di Villanova. Un depuratore, vorrei ricordare per il quale non si è neanche giunti all’affidamento dello studio di fattibilità». «Stato dei lavori – conclude Melgrati – ben diverso per il depuratore alassino per il quale ad agosto sarà pubblicato il bando di gara europeo del project financing di un progetto che è già stato approvato dalla Regione Liguria, conforme al Piano Regionale di Depurazione, alla delibera dell’ATO e conforme al PUC vigente e che agli Alassini non costerà un centesimo di euro in più di quanto già oggi pagano per la depurazione». CAMPIONATI NAZIONALI DI NUOTO 2006 Cronistoria di tre giorni da sogno Eccomi qui a raccontare, finalmente in prima persona, l’ultima impresa dei “miei” ragazzi. Alassio, 15 giugno 2006 ore 11.30: si parte, l’appuntamento più importante di tutta la stagione è alle porte e non vogliamo perdere l’occasione per dimostrare tutto il nostro valore. Chianciano, 16 giugno 2006. Sveglia alle 7, siamo tutti un po’ agitati (quante domande a colazione!): tra poco comincia la prima giornata di gare ai campionati nazionali di nuoto e, per alcuni di noi, è la prima volta. 08.20: inizia il riscaldamento (si fa per dire, perché l’acqua è gelida e sembra voler impedire perfino di respirare, altro che gareggiare con profitto!). Una breve cerimonia di inaugurazione, durante la quale le nostre mascotte Marco Losno e Matteo Cardi portano in sfilata l’uno il cartello e l’altro la bandiera della regione Liguria, apre la manifestazione. Suonano l’inno nazionale: tutti in piedi, mano sul cuore, a cantare. 09.30: finalmente si comincia e dopo solo 15 minuti di gare ecco la prima medaglia: è d’oro! La conquista Andrea Losno (classe 95 Es. B) nei 100 SL con un fantastico 1.18.80. Andrea rompe il ghiaccio e la tensione si scioglie dopo di lui vincono la medaglia d’argento Nicolò Braghin (91 cat R) e Marta Di Muro (91 cat. J), sempre nei 100 SL. Dopo le premiazioni si riparte con i 50 RN e Andrea risale sul podio conquistando il secondo gradino. La piazza d’onore va a Giovanni Cipriano (89 cat. J). La mattina termina con le staffette 4x50 MX. Arrivano l’oro per gli Es. B maschi Daniele Briozzo (classe 96) e Andrea Losno e l’argento per le ragazze Es. A Federica Leo, Serena Briozzo e Cecilia Badano. Dopo una breve pausa per il pranzo ricominciano le gare; nel pomeriggio sono in programma i 100 DS ed i 50 FA. Si aggiungono al nostro medagliere altre 5 medaglie: Federica Leo (94 cat. Es A) vince l’oro nei 100 DS e così pure fa Marta Di Muro, mentre Giacomo Gesmundo 5 «L'ALASSINO» (89 cat. J) giunge secondo. Nei 50 FA Nicolò Braghin conquista l’oro e Giovanni Cipriano il bronzo. Finisce la prima giornata gare ed i “miei” ragazzi hanno al collo 12 medaglie. Chianciano, 17 giugno 2006. Siamo di nuovo qui, questa volta splende un bel sole, e l’acqua della piscina olimpica non sembra poi così fredda come ieri. Anche oggi “apre le danze” Andrea Losno con una splendida vittoria nei 50 SL. Seguono poi gli argenti di Nicolò Braghin e Marta Di Muro ed il bronzo di Giovanni Cipriano, sempre sulla distanza dei 50 m SL. Cambia la gara in programma ma per la “banda GE.S.CO.” non cambia la “musica”: Daniele Briozzo vince il bronzo e Giovanni Cipriano l’oro nei 100 RN. Pausa pranzo e si ritorna in piscina. 50 m DS: Andrea Losno (ancora lui!!!) vince l’oro, Federica Leo l’argento, Nicolò Braghin ancora un oro e Marta Di Muro un bronzo. Siamo a quota 22 medaglie (qualche mamma propone al nostro ritorno di farci accogliere dalla fanfara…). Cosa succederà domani? Chianciano, 18 giugno 2006. Ultima giornata di gare oggi sono in programma le staffette 4x50 m SL. Niente medaglie ma bellissimi piazzamenti: 4x50 Es. B maschi 4° posto (Daniele Briozzo e Andrea Losno), 4x50 Es A femmine 4° posto (Cecilia Badano, Federica Leo), 4x50 cat. R femmine 6° posto (Federica U sanna, Barbara Bonifazio, Lisa Lanteri, Martina Revello). Torniamo a casa. Sul pullman risuonano le note di “we are the champions” dei Queen mai canzone poteva essere più indicata per la mia “grande famiglia”. Grazie alla GE.S.CO. S.p.A. per l’opportunità di crescere che ci ha dato e grazie a voi per le emozioni che ci avete fatto provare. Arrivederci all’anno prossimo ragazzi a voi ed alle vostre famiglie auguro una meravigliosa estate. Cristina Pallini GE.S.CO. S.p.A. Cari Umani, Anche noi piante abbiamo un nostro aldilà. Proprio come voi umani immaginate il vostro (per chi ci crede) e dove mi trovo attualmente. Sono in buona compagnia di tutte le piante che come me hanno terminato la loro opera in mezzo agli umani. Chi per aver avuto il dono di compiere il suo ciclo naturale e chi come la sottoscritta prematuramente scomparsa alla vista di tante persone che hanno goduto della mia esistenza. Ho visto per anni scorrere sotto di me la vita. Ho visto cambiare i visi, cambiare le mode e tante stagioni dell’esistenza umana. Ho visto i ragazzi che uscivano dalla scuola che esisteva al mio fianco. Ho visto crescere generazioni di ragazzi e diventare grandi. Dai libri alle prime passioni amorose. Ho visto famiglie formarsi. Ho visto le persone frequentare la piazza ed animare le serate d’estate. Ho visto la piazza diventare muta di voci e di suoni. Solo la voce del vento, della pioggia e il mare arrivare quasi sulle mie radici nelle notti d’inverno. In quelle lunghe notti, quando l’alba ed il sole erano ancora lontane e solo pochi solitari passare veloci per ripararsi dal vento nei vicoli vicini. I miei rami hanno ondeggiato per anni sotto l’infuriare del vento e hanno sentito la pioggia cadere. Si sono mossi lievemente quando una poca brezza odorosa di mare faceva fatica a muoverli. Sono passati i giorni, gli anni e le stagioni si sono alternate intorno a me e vedevo la mia piazza degradare ogni giorno di più aspettando una mano umana che la rimettesse in ordine. Sembrava che quel giorno fosse arrivato e sotto i miei occhi hanno cominciato a fervere i lavori. Era ora dicevo fra di me. Poi un’ombra oscura mi si è avvicinata. Ho sentito i denti affilati entrare nel mio corpo e pur non sentendo nessun dolore non mi rendevo conto del perché. Ero ancora in buona salute e pensavo di avere davanti a me ancora tanti anni per godere la vista della chiesa e di stare ancora per tanto tempo in compagnia della mia sorella che era stata mia compagna per anni. C’eravamo trovate assieme, sorelle d’animo se non per appartenenza familiare (eravamo di famiglie diverse). Dico eravamo perché io ormai appartengo ad un mondo diverso. Auguro alla mia compagna d’avventura di rivederla il più tardi possibile. Auguro a lei di non avere il mio destino uguale ad un altro compagno di sventura. Mi riferisco ad un abete, credo, anche lui un solido esemplare che in una via non troppo distante da me, ha subito l’arroganza e l’ignoranza dell’uomo. Non ho altre cose da dire se non augurarmi che chi avuto l’idea di farmi raggiungere il luogo dove oggi mi trovo, invece di pensare solo al proprio interesse, abbia un lampo di coscienza (ci credo poco, molto poco visto i tempi che corrono) e un pensiero diverso dal guadagno e dall’arroganza del potere attraversi la sua mente… Un pensiero che non esiste solo il denaro ed il potere per ottenerlo, ma anche altre cose che rendono l’esistenza umana degna di essere vissuta. E una pianta, una semplice umile pianta, ne fa parte. Controllare più da vicino chi esegue i lavori ed evitare così danni evitabili ed io sarei rimasta a vivere ancora per molto tempo. Auguro a miei fratelli e sorelle che rendono questo paese degno di essere abitato, un destino diverso dal mio. La palma di Piazza Airaldi-Durante Rubrichetta mensile Un ricordo per... GRUPPO TEATRO DON BOSCO - SI RECITA IN VALLATA Mimmo Divizia, Giacomo Romano, Tommaso Schivo, ?, Franco Gallea, Luigi Borasi, Ennio Tardani, Beppe Braghero. Comitato Emodializzati Alassio-Albenga Ritengo a ragion veduta che l’incontro di venerdì 28 luglio, presso l’Auditorium Deaglio della Biblioteca Civica, g.c., abbia costituto un importante momento per la sanità della nostra città e del ponente ligure. Il tema “Dialisi vacanze - risposta sanitaria e prospettive per il turismo” e la partecipazione delle massime autorità dell’ASL savonese, del sindacato e del Comune, hanno permesso non solo di sviscerare i più importanti problemi del settore, ma anche di arrivare a delle conclusioni molto positive per il futuro. Organizzato dal neocomitato degli emodializzati, facente riferimento all’ANED, ha trovato nella dott.ssa Monica Zioni, assessore alla Cultura e al Turismo, uno sponsor interessato ed attento al problema: è stata proprio lei a dare il benvenuto ai partecipanti e ad introdurre il tema, in assenza momentanea del Sindaco, che, trattenuto in ufficio, sarebbe arrivato poco più tardi. Moderatore e conduttore Antonio Tassara che, nella sua veste di portavoce del Comitato, ha presentato il problema della dialisi in riferimento al turismo specificando alcune sottolineature. - il termine dialisi vacanze è improprio, sia perché ogni cittadino ha diritto ad essere curato in ogni periodo dell’anno, sia perché ciò deve avvenire in qualunque posto egli si venga a trovare; - il Centro Dialisi di AlassioAlbenga, secondo in Liguria solo al S. Martino di Genova e unico tra Imperia e Savona, ha visto in questi ultimi tempi un incremento notevole di pazienti sul territorio che va da Andora a Noli: oggi i dializzati sono 88 con un organico di soli 3 medici nefrologi! Se venissero accettati i ferianti (che ne avrebbero tutto il diritto) sarebbero costretti a turni di lavoro impossibili! - La struttura alassina è all’avanguardia sia per la professionalità del personale medico e paramedico sia per le attrezzature, alcune delle quali sono tra le più moderne esistenti e quindi potrebbe benissimo ospitare il turista su tutto l’arco dell’anno, a fianco al residente, soprattutto con l’aggiunta dei posti letto, dell’Ospedale di Albenga. - Nel contesto di questo incontro non si desidera fare politica: la pelle del paziente non ha nessuna colorazione politica e le sue necessità non sono legate, al suo credo politico. Ha preso poi la parola il dott. Giancarlo Mancuso, responsabile del centro, illustrando brevemente il problema della dialisi e soffermandosi in particolare sul tema dell’incontro. Ci sono state poi alcune testimonianze. Una diretta, dott.ssa Laura Caprotti, medico radiologo di Pavia, dializzata dell’ANED della Lombardia, che è riuscita, dopo tanti dinieghi, ad ottenere un posto nel Centro di Alassio per un breve periodo: ha una seconda casa ad Alassio e può essere così vicina ai suoi figli e ai suoi familiari. Due indirette: una arrivata via fax e letta da Tassara. È di una insegnante di Como, Carmen Molteni Monti, con seconda casa a Loano, moglie di un dializzato. Sta vivendo un momento di incertezza non essendo ancora sicura di poter venire al mare, non avendo ancora avuto nessuna garanzia di dialisi per il marito (forse a settembre per 15 giorni?). L’altra, sempre via fax, arrivata al Sindaco e da lui letta: è della signora Liliana Napoletano, di Milano, cugina del Presidente della Repubblica, anch’essa proprietaria di una seconda casa ad Alassio. La signora, oltre ad esprimere le sue lamentele sui problemi prima riferiti, fa una sua protesta nei confronti dell’EMAC di Genova, ditta privata che offre servizi economicamente più onerosi e per un periodo massimo di 15 giorni, sfruttando letti ed attrezzature dell’Ospedale di Albenga nelle ore pomeridiane. La parola a questo punto alla signora Scarrone, sindacalista, la quale in maniera molto concisa elenca i vari problemi della dialisi del nostro Centro, suggerendo ai funzionari dell’ASL alcune soluzioni. Molto efficace e concreto l’intervento del dott. Franco Bonan- ni, Direttore Generale dell’ASL Savonese. Sarebbe troppo lungo sintetizzarlo tutto, ma bastano alcune affermazioni per farne capire la valenza e l’importanza: entro la prima decade di agosto il Centro Dialisi di Alassio-Albenga avrà un nuovo nefrologo, che, insieme ai tre già presenti, consentirà un miglioramento del servizio; a fine 2007, inizio 2008 si aprirà il nuovo Ospedale di Albenga: la dialisi avrà a disposizione 22 letti, che si aggiungeranno ai 22 della struttura di Alassio. Quindi il Centro di Alassio non chiuderà l’attività, ma compenserà le necessità del Centro ospedaliero di Albenga. L’intervento di Bonanni viene integrato dal Sindaco Melgrati con una proposta di grande interesse pratico: il Comune di Alassio e quindi anche gli altri Comuni del territorio potrebbero intervenire a sostegno economico della Dialisi in generale e di quella vacanze in particolare. Questa proposta viene sposata anche dal l’ing. Giancarlo Garassino Consigliere Comunale di minoranza e Direttore dell’APT Genovese, in un suo breve ed efficace intervento. Chiude la serie degli interventi il Consigliere Regionale Nino Miceli, che con proprietà di linguaggio e portando dati significativi, invita a prendere contatto con la Regione Piemonte e con la Regione Lombardia (le più coinvolte nella dialisi vacanza) per una maggior collaborazione, soprattutto economica. Tra i presenti abbiamo notato la dott. Claudia Agosti, direttore sanitario dell’ASL Savonese, l’avv. Bellasio, la dott.ssa Clara Fraguglia del Centro Dialisi, il rag. Franco Boggiano, Consigliere Comunale, il dott. Antonio Bortolaso, Direttore del Distretto Albenganese, Angelo Galtieri, in rappresentanza degli Albergatori e una nutrita rappresentanza di dializzati del nostro Centro e di loro famigliari. A.T. 6 «L'ALASSINO» Sabato 12 Agosto 2006 APRE IL PARCHEGGIO I FUOCHI ARTIFICIALI Natura… per professione, o per passione… DI PIAZZA PARTIGIANI Su le sbarre del parcheggio interrato di Piazza Partigiani. Ottenute stamani le autorizzazioni di Legge dai Vigili del Fuoco, domani mattina sarà finalmente operativo il parcheggio a rotazione di Piazza Partigiani. 108 posti auto saranno disponibili per il traffico estivo in generale e agostano in particolare. Un Euro l’ora dalle ore 8 alle ore 23 e un Euro per tutta la notte dalle 23 alle 8. Queste le tariffe di questa prima fase sperimentale del sistema che regolamenta le sbarre di accesso e uscita del grande parcheggio interrato. In seguito saranno previste agevolazioni per i residenti. «Abbiamo cercato di accorciare i tempi il più possibile – spiegano dalla Conicos che gestisce il nuovo parcheggio – anche per andare incontro proprio alle necessità di una viabilità che in estate si sa è molto più convulsa. In questi primi quindici giorni tareremo le macchine e i sistemi di automazione, studiando il sistema più idoneo alle esigenze dell’utenza». «Un altro tassello di questo grande progetto – aggiungono il Sindaco di Alassio Arch. Marco Melgrati e l’Assessore ai Lavori Pubblici e Vicesindaco Rag. Gianni Aicardi – dopo la piazza, fiore all’occhiello della città, aspettavamo con ansia i parcheggi. È un altro passo verso la soluzione di uno dei più annosi e gravi problemi della nostra città, quello dei parcheggi, che questa Amministrazione ha già dimostrato di volere e sapere affrontare nei fatti con un’attenta politica di gestione del territorio. Il prossimo step, dopo l’intervento del Campo Sportivo, con il parcheggio pluripiano interrato, sarà proprio la realizzazione di una parcheggio interamente a rotazione: i tecnici comunali stanno già lavorando per individuarne l’area e lo studio di fattibilità». Il cammino di Santiago Tarcisio Molle e Micaela Grancelli due alassini che il 29 giugno 2006 hanno concluso il cammino di Santiago de Compostela in bicicletta. Posa della mattonella in ricordo di Alassio alla Cruz de Hierro. Arrivo a Santiago. Bene per lo spettacolo Piromusicale, o MELOPIRICO che dir si voglia, del 21 luglio scorso iniziato alle 22,26 anziché alle 21,30 come annunciato. Praticamente con un’ora di ritardo, forse per dar modo agli Stabilimenti balneari di rafforzare le barriere di protezione al “loro” territorio. Facendo sì che il pubblico potesse seguire agevolmente i “FUOCHI” naso all’aria e piedi a bagno. Parrebbe impossibile, ma ogni volta che si preannuncia una manifestazione del genere i “pos- mente ai loro nonni bagnini, persone evidentemente bonarie gentili ed acquiescenti. E bravi! Peccato che questi tetragoni possessori d’arenile non abbiano sentito i mugugni degli spettatori dei Melopirici con i bambini in braccio e le carrozzine in acqua. Intuibili anche se irriferibili i commenti di alcuni “bagnanti” tedeschi e francesi (ovviamente categoria: da cundiùn) tra una pioggia di stelle colorate e un lontano accordo d’orchestra: “Alassio vuol mettersi in sessori” di spiaggia entrano in fibrillazione. Non sanno cos’altro ancora mettere in atto per impedire lo sconfinamento notturno dei “loro” stabilimenti balneari. La sera del 21 dunque paventando la distruzione dei loro impianti lignei e telonati (cabine, ombrelloni e sdraio) - con l’evidente consenso dell’Autorità continuando ad infrangere la legge che impone libertà di passaggio e sosta lungo tutto l’arenile a qualsiasi ora del giorno e della notte entro la misura di almeno TRE metri dalla battigia al retrostante arenile, hanno creato una invalicabile barriera a partire dalla battigia stessa mediante fusti di ombrellone e paletti vari e strisce di plastica, corrente a est dal pontile sino all’altezza di via don Minzoni (esclusi i Bagni “Al Molo”), a ovest dal pontile sino all’hotel Milano. E tutto questo poi ignorando che i temutissimi invasori della spiaggia sono al 60 per cento gli stessi loro clienti diurni. Trovata arcigeniale veramente che in anni ed anni di proficua attività mai era venuta in concorrenza con le vicine spiagge di Francia? Vogliono portare miglior clientela ad Alassio? Hanno mai valicato il confine? Sono mai stati almeno a Nizza? Forse solo a déhors- ingombra-strade-serali sono vincenti questi signori!” Cari concittadini, questi i commenti più benevoli. Per il resto, per il problema dei prossimi Melopirici - onde evitare crisi di nervi gratuite - si suggerisce di eseguire i “fuochi” non più sul pontile ma su in collina, alle Grazie poniamo, o alla Liggia o, ancor meglio sul piazzale ben più adatto della Madonna della Guardia. Sai che spettacolo grandioso visto dal basso! Se ciò non sarà possibile, per evitare le “catastrofiche” invasioni di spiaggia con conseguenti crisi di nervi, suggeriamo agli amici proprietari di stabilimento balneare di passare alla recinzione serale delle rispettive spiagge con filo spinato o, se considerato poco efficace ancora, con una bella serie di cavalli di frisia. Di ducesca memoria. Tanta Lera Alassio: due serate a grande richiesta in Costa Azzurra per offrire due manifestazioni di creatività italiana a Cagnes e al Principe Alberto di Monaco Ippodromo di Cagnes-sur-Mer - 21 e 24 LUGLIO 2006 SERATA D’ONORE «Il successo della partecipazione della Città di Alassio al 17° Challenge Franco-Italiano dell’ippodromo di Cagnes-surMer svoltosi il 21 luglio – spiega Monica Zioni, la neo-Assessore al Turismo di Alassio – è stato totale. Dopo pochi giorni siamo tornati, ospiti questa volta della serata in onore del Principe Alberto di Monaco, per mostrare il cavallo michelangiolesco che l’artista alassino Vincenzo Marsiglia ha realizzato con la sabbia e che ha lasciato stupefatti gli organizzatori e i 10.000 visitatori dell’evento appena conclusosi. Una dimostrazione, questa, che l’arte alassina è vigorosa, gode di ottima salute e sa affermarsi anche all’estero e che il compito dell’assessorato al turismo è anche quello di esportare la creatività che vive nella Città del Mutretto». Il mio sentito ringraziamento a coloro che hanno offerto la loro preziosa collaborazione per la buona riuscita dell’evento. L’evento Lunedì 24 luglio si è tenuta presso l’Ippodromo di Cagnessur-Mer (secondo Ippodromo di Francia, e primo in assoluto durante il periodo estivo), una serata in onore del Principe Alberto di Monaco per celebrare il gemellaggio tra la città francese e Montecarlo. Visto l’enorme successo ot- tenuto dal cavallo di sabbia, copia di quello di Michelangelo realizzato il 21 di luglio in occasione di una serata dedicata alla promozione della Città di Alassio dall’artista alassino Vincenzo Marsiglia e il rappresentante dell’ufficio Turismo del comune di Alassio Danilo Bascheri (insieme ai suoi collaboratori Aura, Emidio e Norma), la direzione dell’ippodromo francese ha pregato l’artista, e l’Assessore al Turismo di Alassio Monica Zioni, di voler tornare per rifare la scultura di sabbia e mostrarla così al Principe Alberto di Monaco estimatore di cavalli. In tal modo Alassio e uno dei suoi più promettenti artisti, grazie alla qualità del proprio lavoro e della propria creatività, sono stati al centro di una serata che ha goduto dell’eco mediatico degli organi di informazione francesi e monegaschi. L’artista Vicenzo Marsiglia è anche l’artista a cui la Ex Chiesa Anglicana di Alassio dedicherà una mostra personale il prossimo 8 agosto (inaugurazione alle 21 con concerto del Trio Negrin a seguire). di Mario “Attila” Palumbo È la motivazione, che fa la differenza nelle cose… quando si è “costretti” a lavorare, tendenzialmente, l’impegno che viene profuso è il minimo indispensabile o quantomeno relazionato ad un risultato accettabile. Invece quando si affronta un impegno per hobby… ci si mette tutta la passione di cui si è capaci!... dimenticando il tempo impiegato, e concentrandosi solo sul miglior risultato possibile. Un esempio molto eloquente ne è il lavoro di bonifica dei nostri sentieri principali fatto da… professionisti (sarebbero state appropriate le virgolette…), percorrendoli si nota inequivocabilmen- ciato!... era necessario tagliarli alla base, rasoterra, e sradicarne i ceppi (dove possibile)… non potarli!!. Probabilmente io sono la persona meno indicata per analizzare o commentare i lavori (in generale) nei boschi, come detto prima… in quanto “di parte” ma soprattutto per la cura maniacale che mi contraddistingue nella bonifica dei percorsi, enfatizzando il lato sicurezza, (i miei ragazzi/e mi chiamano “Attila” perché dove passo non cresce più l’erba… [dove opportuno s’intende!]) quindi dato il coro unanime di disappunto (a dir poco…) degli amanti dell’ambiente, e soprattutto spinto dalla mia Dalla serie: “mai più…” il fuoco nemico… Se lo vedete chiamate… • Vigili 0182-645555 • Protez. Civile 0182-641700 • Pompieri 115 te la differenza tra la “professione” e la passione. Mi è molto difficile esprimere questa situazione… poiché temo di peccare in severità se mi lascio andare agli istinti della mia enorme passione per la natura, e soprattutto per Alassio, probabilmente queste persone non avevano la giusta motivazione in quanto… non Alassini, non spinti da vocazione, e provvisti di tempi “tecnico-lavorativi” ristretti stabiliti da standard. Un altro motivo che mi impone di “autocensurarmi” è sicuramente il fatto che sono “di parte”…in quanto presidente di un’associazione che opera (in Volontariato) nell’ambito della natura, comunque in tutta serenità ed imparzialità vorrei dare un consiglio ai caposquadra della ditta che ha vinto l’appalto e conseguentemente bonificato i summenzionati sentieri: “Egregi Sig.ri… trovate molte indicazioni necessarie al corretto modo di curare un percorso, leggendo su L’Alassino di Maggio, l’art. Bonifica e sicurezza dei sentieri, e/o comunque in noi Volontari Boschivi di Alassio troverete un valido riferimento… qualora doveste tornare ad operare in zona… (in ambito pubblico)…”. Come molti degli utenti dei sentieri, della zona, ricevuta la notizia della conclusione dei lavori, siamo andati a verificare il risultato… dopo di ché, incontrandoci e dialogando, siamo arrivati alla conclusione che… proprio non ci siamo!! e adesso non scendo in dettagli… ma faccio almeno un esempio: i rovi tagliati… a filo sentiero… sono già ricresciuti, anzi rinforzati… e rioccupano il trac- “coscienza verde” che mi ha imposto di parlare dell’argomento, ho ritenuto necessario prendere questa opzione. …(come detto) non vorrei apparire troppo severo, ma… voglio esprimere questa considerazione a riguardo: “se il più inesperto dei ragazzi/ini della nostra Squadra Manutenzione Sentieri mi “consegnasse” un tratto, fatto in “quel” modo… mi sentirei in dovere di rifarlo, e gli chiederei di prestare attenzione e fare esperienza (imparare) per la prossima volta”. Buone passeggiate e pedalate a tutti! E… venite (e portate i bambini) al Parco del Santuario di Madonna della Guardia dove (per chi non lo sapesse), nella vasta e fresca area pic-nic, potete trovare anche alcuni angoli barbecue… un’ultima, ma molto importante… cosa, siamo in piena campagna di prevenzione e avvistamento incendi… infatti… purtroppo… sabato 01/07 a ore 14:00 siamo stati costretti a dare l’allarme per il 1°… (e speriamo l’ultimo) incendio della stagione, in zona S. Croce. Lanciamo quindi un accorato appello: “chi non avesse già un riferimento, e potesse/volesse dedicare qualche ora a tale importantissima iniziativa (Associazione A.V.A. e comando Polizia Municipale) può contattarci allo 0182-644914 o venire in sede per accordi… in Via Torino 31, dal martedì al sabato dalle ore 18 alle ore 20”. Alassini è molto importante!! non vogliamo più vedere le nostre colline andare…“in fumo”…!! “Attila” Dalla serie: “Grigliata al Santuario” il fuoco amico… se lo vedete… venitevi a sedere... Sabato 12 Agosto 2006 7 «L'ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce A Bibbia - Genesi A Bibbia - Genesi A CREASIUN A Bibbia - Genesi A MANCANSA Quande a-u prinçippiu ninte u gh’era ancù a tenebra st’abissu a duminova, ma u Spiritu eternu du Segnù pe quella immènsitai u s’aggirova. Fina che ün giurnu e propriu pe amù pensandu a-a creassiùn u meditova. Truvau ch ‘u l’ha in sci-a fìn a sulussiùn urmai decisu u s’è messu in fassùn. ‘l’ra tütte e bestie fai da-u Creatù u serpènte u l’era u ciù filùn. U dixe a-a donna: - «Dimme, ma u Segnù dabòn u nu te dà-a suddisfassiùn (foscia cuntentu de dote ün durü) de fote tastò u pummu da raxiùn? Mangiàine tütti dui e i saverè cose che mancu lei u pò savé! » - «Ch’à secce lüxe e a tenebra a svanisce…» - «Ch ‘u brille i astri e stelle, u firmamèntu... » - «Ch’u vegne u mò, che a tèra a cumparisce...» - «Ch’ i spunten sciüre, èrberi e frümèntu…» - «Ch’u nasce bestie, auxelli, pesci e bisce...» - «L’OMMU u curüne aura ‘stu purtèntu!» Benedixendu quantu u aveva fau doppu sei longhi giurni u s’è appusau. A mèra a l’era lì-a fose piò... Eva a-a remira, a-a bramma e, finarmènte a longa ün brassu a doghe ‘na mursciò e pöi a-a passa all’ommu ch’à l’ha arènte che, mancu a dilu, u se fa inmaiò. Là, suddisfau, u sa-a rîe u serpènte. Alla menüta, uramai futtüi i dui s’accorzen d’esse pattanüi. Ciù tòrdiu u pòrta l’ommu la’ in-te’n ciàn perchè u-u guorde, u-u cüre, u l’acchüdisce: - «Tüttu u l’è tou: urive, üga, gràn... » Nomma üna cosa u ghe pruibisce: - «De st’èrberu ai früti stagghe luntàn! Se ti l’attasti a tò poxe a fenisce...» Pöi u l’adorme, üna costa u ghe leva pe doghe ‘na muié ch’ ancù u nu aveva. - «Adammu!» u fa u Segnù “Fatte sentì…» - «Sun pattanüu... e me sun acciatàu» - «T’hai fau de testa tò … a l’è cuscì? Pe ‘sta desubediènsa t’èi fregau...» - «A l’è a me donna ch’ha ma fau fallì…» - « Pezzu pe tì... E t’avevu avvisàu!» E da ‘sti dui che ‘n giurnu han faitu u male spiegau u l’è u “PECCAU URIGINALE”. Alla menüta, uramai futtüi i dui s’accorzen d’esse pattanüi. UNA FOTO… STORICA MOSTRE D’ARTE (a cura di Carlo Bertolino) SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) Ettore Ghiringhelli - “Ghiré”, da molti anni ad Alassio e affezionato alla “Carletti”, vi ha esposto la seconda quindicina di luglio. Ha definito la mostra “Fra pennelli e spatole” riproponendo i suoi oli dominati da un’atmosfera azzurrina (marine, scorci paesaggistici, prati), poi dipinti con colori più intensi e, in fine ancor più vivaci, a spatola, vele al vento soprattutto, contro cieli bui: un percorso artistico in divenire. La novità di quest’anno è un limone, un superbo frutto con due foglie maturato a Solva, di un giallo carico con riflessi abbaglianti, un’opera di grande impatto emotivo. L’anno scorso Ghiré ha aggiunto alla sua numerosa serie un altro premio prestigioso a Sanremo: il Primo Premio “il Gioco nell’Arte 2005” con premio acquisto e medaglia d’oro. Per l’occasione il critico Elio Rabbione ha scritto: «L’artista offre un’interpretazione caratterizzata da pochi e calibrati segni grafici di personale e moderna coloritura: e nello stesso tempo una lettura tutta propria in una cifra stilistica equilibrata con il senso della luce e del movimento lirico e cromatico». Michele Scofferi dopo la vittoria. Danilo Viviani, artista alassino, neo laureato all’Accademia Ligustica di Belle Arti, è tornato ad esporre alla “Carletti” dal 1° al 15 luglio scorso. La sua attività artistica si svolge su due piani: quello fi- gurativo e quello astratto-polimaterico. Come già accennato, negli acquarelli e nei disegni, diciamo “accademici” raffigura scorci e personaggi di un’Alassio che non c’è più, usando colori naturali e inu- suali come il caffè, poi visi, nudi, vele, eseguiti con maestria. Nei dipinti più innovativi, frutto di una ricerca personale, propone pannelli sui quali incolla foglie di loto o di platano, talvolta anche corteccia d’alberi, che poi ricopre di colori ad olio, acrilici, gesso, ecc., di ragguardevole effetto estetico. In mostra pure un “ritratto” del magnifico Angelo in marmo, definito “sensuale” della tomba Oneto, nel cimitero di Staglieno. Gli Oneto, facoltosi genovesi, erano imparentati con i Maglione e i Musso, laiguegliesi, emigrati a Napoli furono collezionisti e protettori di artisti di fama, ai quali recentemente è stata dedicata una importante mostra nella Galleria d’Arte moderna di Genova-Nervi. La squadra italiana vittoriosa (da sin.) MILICI, BUZZI, DELLA TORRE, COBIANCHI, SCOFFERI e SASSOLI. Dall’11 al 15 luglio u.sc. si è svolto, a Bordeaux, il 25° campionato Europeo Seniores a squadre di golf. L’Italia ha trionfato di fronte a 21 squadre di altre nazioni. Della squadra tricolore faceva parte anche il nostro concittadino MICHELE SCOFFERI, che “brinda” alla vittoria. L’A.V.A. si congratula vivamente con i neo campioni e con Michele . 8 «L'ALASSINO» Sabato 12 Agosto 2006 ALASSIO CENTOLIBRI INCONTRI CON L'AUTORE Premio Letterario Nazionale “Un autore per l’Europa” 12ª edizione La cerimonia di premiazione del “Premio letterario nazionale Alassio 100 libri - Un autore per l’Europa” insieme al Premio “Un Editore per l’Europa”, quest’anno avverrà sabato 2 settembre 2006 nei giardini di Piazza Partigiani alle ore 18. Presenterà Gerry Scotti, gli attori Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo leggeranno alcuni brani del libro premiato. Nei mesi di luglio e agosto scorsi il professor Franco Gallea alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Alassio dott. Monica Zioni, nell’Auditorium della Biblioteca civica, ha presentato i romanzi degli autori finalisti scelti dalla Giuria tecnica presieduta dal Rettore Magnifico dell’Università di Urbino prof. Giovanni Bogliolo, che presiede anche la Giuria di italianisti delle maggiori Università europee che designerà il vincitore. Il Premio è sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, Regione Liguria, Provincia di Savona, Apt Riviera delle Palme. Segue una breve sintesi di tre presentazioni. Claudio Piersanti: “Il ritorno a casa di Enrico Metz” Ed. Feltrinelli. Scrittore di ventennale esperienza propone questo suo ultimo libro. Narra di un alto dirigente finanziario che salva il salvabile dal fallimento della sua azienda e poi si ritira nel paese natìo, per vivere tranquillo, ma non ci riesce… “Il senso del libro è il vero valore della vita” (Gallea). “La vita degli uomini di potere è difficile, il mio protagonista vuole tornare normale” (Piersanti). Bruno Arpaia: “Il passato davanti a noi” Ed. Guanda. Arpaia ha vinto il premio Alassio nel 2002. Questo romanzo narra la vicenda di tre giovani (ai quali poi si uniscono altri), che vogliono cambiare la situazione precaria degli anni ’70 nei quali vivono, definiti “di piombo”. “Il libro tenta di fare un bilancio di quel periodo, con inserimento di fatti veri” (Gallea). “Gli anni ’70 non sono stati soltanto ‘di piombo’, ma anche costruttivi. Sono contento di essere tornato ad Alassio” (Arpaia). Silvana Grasso: “Disìo” Ed. Rizzoli. Siciliana di Giarre vive a Gela, insegnante di liceo. “Disìo” propone la vicenda di una figlia indesiderata che riesce a laurearsi e a lasciare la Sicilia per Milano dove rimane molto tempo, poi torna nella sua Terra dove trova una situazione politico-sociale sconcertante, forse peggio di come l’aveva lasciata. “Rievocativo, narrativo, psicanalitico: il libro ha questa complessità” (Gallea). “Nella prima parte del romanzo racconto la mia infanzia, nella seconda ‘l’abuso’ siciliano” (Grasso). Ora un cenno sui due finalisti presentati in agosto, dopo la “chiusura” di questo numero del giornale. Salvatore Niffoi: “La vedova scalza” Ed. Adelphi. Una storia d’amore in Sardegna, nella Barbagia del banditismo fra le due guerre, con risvolti tragici. Tullio Avoledo: “Tre sono le cose misteriose” Ed. Einaudi. Un magistrato in un processo internazionale per crimini di guerra: compito arduo nel quale si inserisce la sua storia familiare “tenera e crudele”. 17 luglio: la Banda in concerto La Banda Città di Alassio, sempre presente alle manifestazioni cittadine di rilievo e nei momenti di grande valore turistico, ha mantenuto fede al suo impegno musicale, presentando agli attenti ascoltatori, che affollavano i giardini del Palazzo Comunale, un concerto serio, di grande livello, ben orchestrato. La presentatrice e presidente del complesso, Renata Vallò, dopo aver ringra- maestro, prof. G. Puerari, ha intonato il tema dominante dell’opera. Durante la manifestazione si sono esibiti due cantanti liguri di prima grandezza: il soprano Melissa Briozzo e il tenore Sanzio Friggi. Sono state apprezzate le interpretazioni da parte del soprano di My fair Lady, tema principale della commedia musicale di grande successo, e La Perichole, I “progenitori” alassini della banda cittadina (anno 1920). ziato le autorità presenti, in particolare il sindaco, arch. Marco Melgrati, il consigliere, Aldo Giardini, le numerose personalità di rilievo e il folto pubblico, ha dato inizio al concerto. La prima parte è stata dominata da celebri motivi tratti dai cartoni animati di Disney: il Re Leone, la Sirenetta, il Libro della Giungla, la Bella e la Bestia. Si sono uditi, quindi, i suoni e i colori armonici di un Mercato Persiano. Si è celebrato il 2500 anniversario della nascita di Mozart con l’interpretazione del primo tempo di Eine kleine Nachtmusik. Flauto, clarinetto, sax soprano hanno dato vita al dolcissimo motivo pastorale dell’Ouverture della Giovanna d’Arco, opera giovanile di Verdi, e tutta la banda, diretta dal suo aria tratta dall’opera omonima di Offenbach. Il tenore ha presentato con la banda “Un Amore così Grande” e dalla Tosca la straziante aria “Lucean le Stelle”. Insieme i due cantanti hanno dato vita al dolcissimo duetto Tace il Labbro, in cui Danilo e Anna nella Vedova Allegra rivelano il loro amore. La serata è stata allietata dalle voci bianche del Coro dello Zucchino d’Oro, diretto da Luca Mazzara. Un nugolo di piccoli spettatori si è stretto attorno ai giovani cantori e ha ascoltato con gioia i motivi proposti. Non poteva mancare, al termine di uno spettacolo piacevolissimo, il Va Pensiero dal Nabucco e il Brindisi dalla Traviata con banda e cantanti uniti in un unico straordinario effetto musicale. Bruna Magi : “Fate e streghe sono tra noi?” (Pentafoglio) - Ed. Bietti Si trova a suo agio il professor Franco Gallea, nel presentare questa gioviale signora savonese che spesso viene a farci visita accompagnando e proponendo celebri personaggi della cultura e dello spettacolo: «Bruna Magi è una nostra amica, giornalista, critico cinematografico, scrittrice (anche per il teatro), autrice di fiabe, animatrice culturale. Collabora con la rivista “Gioia” e col quotidiano “Libero”. Questo è il terzo libro di una trilogia, gli altri due (qui presentati) sono: “Il ritorno della papessa” e “La profezia nell’anno dei grandi re”. Il sottotitolo “Pentafoglio” (molto più raro del quadrifoglio) si riferisce al numero delle protagoniste che lo hanno scelto come nome del loro sodalizio. Cinque studentesse vissute insieme fin dall’infanzia, dopo la maturità si danno appuntamento per la festa di Ognissanti di diciotto anni dopo. Ognuna segue la sua strada alquanto diversificata dalle altre, pur continuando a mantener- si in contatto. Si evidenzia il contrasto fra Fate e Streghe che condiziona la loro vita. Nel libro ci sono due riferimenti ad Alassio, uno a questa Biblioteca dove ci troviamo». Bruna Magi poi parla del suo libro. «Ho letto molto sulle fate per la contraddizione del nostro tempo: nell’era di “Internet” aumenta l’interesse per il fantastico. Le fate (però a volte dispettose) sono contro le forze del male, rappresentate dalle streghe. Qualcosa di magico nel libro accade davvero. Vengono evocati due fatti storici: il processo alle streghe di Triora e il papa “guerriero” savonese (nato ad Albisola) Giulio II°. La vicenda si svolge fra gli anni ’70 (di piombo) e gli anni ’80 (da bere). Non mi sento femminista, ma certi diritti conquistati dalle donne sono sacrosanti. Capirsi fra i sessi non è facile. Il mondo giornalistico è tremendo, accade di tutto; molti giornalisti sono mediocri, quelli veri sono circa il 30%». Concerto di Musica classica di giovani interpreti sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista Può ormai definirsi tradizionale il “Concerto di Musica Classica di giovani interpreti” che da sei anni ci regalano l’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, la Parrocchia di San Vincenzo, gli esecutori e un numeroso gruppo di organizzatori e collaboratori. Il Parroco don Luciano Mazzaferro ha aperto la serata, giovedì, 27 luglio scorso, ricordando il compianto dott. Giacomo Natale, che fu fra i principali promotori dell’iniziativa, e il beneficiario dei proventi volontari: il “Progetto Africa un’ostetrica per il Mali”, Nuovo Ospedale Maternità di Koutiala, gestito dalle rev. Suore del Santo Natale. È seguito il saluto dell’assessore al Turismo e tare come pianista in questa sede; e la presenza per la prima volta di due cantanti lirici. Ed ecco l’elenco dei giovani musicisti, ciascuno con i brani eseguiti. Francesco Pignataro, alassino di 11 anni (anche capo-chierichetto), studia da 5 anni chitarra: di M. Carcassi “Walzer” e “Sudio”. Elena Filippini, soprano, alassina, studia all’Accademia della Voce di Torino: A. Dvorak “Aria di Rusalka” (al Pianoforte il M° Rino Nicolosi). Marzia e Lavinia Carbone, rispettivamente Clarinetto e Chitarra, alassine (le abbiamo viste crescere): M. Bevilacqua “Variazioni sulla Follia di Spagna op. 48”, A. Hasselmans “Feuille Sandra Berriolo: “Mangiavamo pane e olio99 albenganesi raccontano la loro infanzia” Ed. Bacchetta - Albenga La dietista albenganese Sandra Berriolo ha già collaborato varie volte alle manifestazioni culturali del Comune di Alassio e della Biblioteca in particolare. Il 12 luglio scorso ha presentato questo suo libro ai gentili ospiti estivi e agli alassini. Il prof. Franco Gallea, che è stato suo insegnante, così la presenta: «È una nutrizionista che come scrittrice ha esordito con “Il libro del basilico”, che ha avuto molto successo e ha ricevuto vari premi, fra i quali, importantissimo, il “GrinzaneCavour”. Nei suoi scritti unisce motivi di scienza e di letteratura. L’anno scorso è uscito questo suo “Mangiavamo pane e olio”, raccolta delle dichiarazioni sulla loro giovinezza di persone nate fra il ’47 e il ’58 del secolo scorso, alquanto disomogenee, che lei ha amalgamato nel libro, facendogli assumere un doppio valore: oggettivo e di testimonianza, di un’Albenga che in quel periodo ha avuto una radicale trasformazione, da paese a città. Naturalmente ciò che accomuna le varie storie è soprattutto il cibo, allora semplice e comune per i vari ceti sociali. C’è il profumo di un’epoca ormai passata. Anche questo libro, dopo una presentazione ad Albenga ha avuto un grande successo». Ed ecco, in sintesi, il racconto dell’autrice a Gallea in risposta alle sue domande. «L’idea è stata quella di rievocare i tempi della giovinezza. Volevo confrontare la mia generazione con quella dei miei genitori, per i quali i loro tempi erano indiscutibilmente migliori. Ho chiesto anche fotografie possibilmente fuori del normale e ho dato dei soprannomi agli intervistati, che a volte un po’ riottosi all’inizio, poi mi raccontavano una miriade di ricordi. Molti sono stati autoironici. Da bambini si viveva in piazza, ognuno nel suo circondario, ma anche se si andava nel quartiere vicino, gli adulti di turno controllavano e sorvegliavano tutti». È intervenuto il Dirigente del Comune di Alassio dott. Alfredo Silvestri, che figura nel libro, per precisare e ampliare gustosi episodi della sua giovinezza: come facente parte della numerosa famiglia di pescatori “Prain”, la trascorse in riva al mare con gli amici, fra i quali Antonio Ricci, compagni di giochi e marachelle. L’Opera Lirica “MADAMA BUTTERFLY” di Giacomo Puccini all’Auditorium E. Simonetti Conferenze del“Centro Pannunzio” Per la 5ª edizione del “Festival della Riviera del Fiori” l’Associazione “E.W. Elgar” di Alassio, con l’Ufficio Promozione Culturale della Provincia di Savona e l’Assessorato al Turismo del Comune di Alassio, ha organizzato il 29 luglio scorso all’Auditorium E. Simonetti di Parco San Rocco la rappresentazione dell’Opera “Madama Butterfly”. La regìa è stata affidata al “nostro” Andrea Elena, sempre attivo, che ha anche sostenuto come tenore la parte di Pinkerton. Orchestra e Coro dell’Opera Ucraina di Dniepropetrovsk. Direttore d’Orchestra Silvano Frontalini, Direttore del Coro Valentin Puchkov. Le altre parti: Cio-Cio-San, Madama Butterfly - Natalia Margarit; Suzuki - Dorina Caronna; Kate Svetlana Aratri; Sharpless - Ivan Marino; Goro - Cristian Monti; Il principe Yamadori - Giuliano Sandri; Lo Zio Bonzo - Carlo Tallone; Ufficiale del Registro Dino Savigliani; Commissario Imperiale - Giuliano Sandri; Figlio di Cio-Cio-San - Lucrezia Bonavia. È stata un’ottima esecuzione, sia nell’insieme che nelle singole parti, calorosi sono stati gli applausi specialmente per i brani più noti come il “Coro a bocca chiusa” e l’Aria “Un bel dì vedremo”. Il pubblico, attento e disciplinato, era discretamente numeroso: completa la platea e parte delle gradinate. Ma eventi di questo livello meriterebbero la copertura completa dei posti disponibili. A.V.A. C.B. I protagonisti della serata musicale, con il Parroco di S. Vincenzo con Luciano Massaferro e l’Assessore dott.ssa Monica Zioni. insofferenza negli ospiti. Quanto ai ricevimenti (ai quali è dedicata l’ultima parte del libro) è sbagliato proporre sempre le stesse cose: si può essere originali senza essere monotoni o troppo estrosi. Si deve seguire la moda, ma sapendo scegliere, non essere masochisti. L’eleganza è una questione di intelligenza, dobbiamo dimostrare di non essere manichini ma di avere una mente pensante. Molti personaggi celebri sono insicuri, hanno il terrore di non essere all’altezza della situazione; le persone eleganti hanno il coraggio di essere se stesse. La verità è una cosa importante, ma occorre saperla usare con giudizio, addolcendo i casi più duri, senza nasconderla ipocritamente. L’eleganza non è un abito da sera che si indossa due volte l’anno, è un comportamento continuo, costante. Ho scritto questo libro perché ho scoperto che l’eleganza ci manca molto». D’Automne op. 45”, M. Giuliani “Serenata op. 127”. Elena Piccione, pianista di Finalborgo, 2° anno al Cons. Paganini di Genova: S. Rachmaninoff “Preludio in Do Diesis Minore op.3 n° 2”, F. Chopin “Ballata op. 23”. Michele Menardi Noguera, di Finale Ligure, 2° anno di Flauto al Cons. di Cuneo: J.S. Bach “Della Partita in La Minore per Flauto Solo”. Mario Daccò, Tenore, studia all’Accademia della Voce di Torino (Accompagnato da Rino Nicolosi): F.Cilea “Il Lamento di Federico” da L’Arlesiana. Luca Soattin, anch’egli alassino e vecchia conoscenza, 8° anno di Chitarra col M° Pino Briasco: A. Mudarra “Fantasia”, M. Giuliani “Variazioni sulla Follia di Spagna op. 45”, H. Villa-Lobos “Studio n° 12”. Bruno Mereu di Bogliasco (Ge), 10° anno di Pianoforte al Paganini col M° Trabucco: F. Busoni “Fantasia in Modo Antico”, Paganini-Listz “La Caccia”, W.A. Mozart “Adagio KV540”. Massimiliano Stilo, da Imperia, 6° anno di Fisarmonica (studia anche composizione): L. Fancelli “Due Impressioni: Acquarelli Cubani 10 Kilometri al Finestrino”. Lavinia Carbone, Fra poco si diplomerà in Chitarra al Paganini: J.W. Duarte “Gli Uccelli op.66”, M. Castelnuovo-Tedesco “Tarantella”. Stefano Ligoratti, di Milano, diplomato in Organo con 110 e Lode sta per diplomarsi in Pianoforte, al Piano ha eseguito di Bach-Busoni la “Ciaccona”. In fine Elena Filippini e Mario Daccò, accompagnati al pianoforte dal M° Rino Nicolosi hanno cantato in duo “Donde Lieta” e “Finale Atto Terzo” dalla Bohème di G. Puccini. Particolari ringraziamenti a tutti gli Sponsor e collaboratori, che troppo lungo sarebbe elencare, ci sia consentito un cenno ai Fratelli Croce, per l’allestimento del palco, amplificazione e luci; a Paola Chicca e Caterina Rabolli della “Grotta” per la messa a disposizione delle opere in ceramica donate agli artisti e all’artista grafica Elisa Tufo per il programma e per il “Sito” del Concerto: www.comune.alassio.sv.it www.cmcalassio.altervista.org Carlo Bertolino C. B. per A.V.A. Cultura del Comune di Alassio dott. Monica Zioni. Era presente il celebre tenore alassino M° Andrea Elena. Ha presentato Barbara Testa. Sembra monotono anche se realistico, ripetere che ogni anno migliora la qualità delle prestazioni, ma c’è da rimanere stupiti del progresso dalle “vecchie” conoscenze e della maturità artistica delle nuove. Quest’anno ci sono state due novità: la Direzione artistica dopo cinque anni è stata ceduta, per altri prestigiosi impegni, dal M° Alessandro Collina alla sua allieva, la neo diplomata Claudia Rambaudi, che se l’è cavata benissimo, l’unico rammarico è quello di non poterla più ascol- Barbara Ronchi Della Rocca: “L’eleganza è saper scegliere” Il professor Pier Franco Quaglieni, Presidente del “Centro Pannunzio”, ha presentato al numeroso pubblico presente nell’Auditorium della Biblioteca civica il 15 luglio scorso, questa celebre signora che si adopera per conservare e adattare ai nuovi tempi norme di comportamento apprezzabili e gradevoli spesso trascurate o addirittura osteggiate. Barbara Ronchi Della Rocca ha scritto vari libri sulle buone maniere, collabora con giornali, riviste e reti televisive. Nel corso della conversazione ha parlato del suo nuovo libro “La vera eleganza - Esprimere il proprio stile nella vita di tutti i giorni” (Ed. Sperling & Kupfer). Ecco una sintesi del suo intervento. «Le signore dell’Alta società hanno guardaroba piccolissimi: pochi capi di pregio. Molti uomini hanno tanti abiti, ma manca loro quello utile per molte occasioni. Parolacce e nudità possono essere esibite ma con stile e molta moderazione, occorre evitare ripetizioni e banalità, imporsi la personalizzazione dei rapporti. Eleganza è scegliere comportamenti adatti, non esagerare con il “tu”, sarebbe opportuno ripristinare il “lei”; col tu nelle discussioni è più facile cadere nella volgarità. L’ostentata esibizione di ricchezza (a volte presunta) crea Ottobelli ad Albenga Apprendiamo con piacere l’apertura di un nuovo punto vendita ad Albenga (Via dei Mille, 36-38) - Tel. 0182 542128 Auguriamo ogni successo possibile Sabato 12 Agosto 2006 ...E urereva savé cuss’u l’ha ‘stu paise pe’ esse cuscì agaribäu • NON È QUESTO IL PUNTO G.G U.S. DON BOSCO IL LIONS CLUB ALASSIO 2000 ALASSIO Spett. le NEL “SOCIALE” Redazione IL SECOLO e.p.c. Spett. le Redazione L’ALASSINO In relazione al Vs. articolo apparso su il Secolo del 26/07/06 riguardante le affermazioni del Signor Patrucco si precisa quanto segue: Detto articolo non è veritiero, infatti come egli ben sa né io personalmente, né tutti i miei collaboratori, nessuno escluso, sono passati in blocco all’ Alassio S. Bernardino. La verità è un’altra ed è la seguente: il Signor Patrucco a mia insaputa e in modo non corretto ha contattato e preso accordi economici con il nostro allenatore Signor Antonioni Andrea. Questi approfittando della massima fiducia a Lui sempre accordata dalla nostra società ha ritirato i tabulati degli svincoli sottoponendoli alla mia firma in qualità di presidente ed io in buona fede li ho firmati senza verificarne il contenuto. Solo a posteriori si è venuti a conoscenza del fatto che il Signor Antonioni ha provveduto a rivincolarli, dietro compenso, all’Alassio S. Bernardino. Questi comportamenti scorretti e lontani dall’onestà sportiva fanno si che ad oggi il Don Bosco Alassio 2000 non sia in grado di iscriversi al campionato, tale responsabilità è da addebitarsi ai sopraccitati Signori. Quanto sopra per maggiore chiarezza e rispetto nei confronti dei soci, dei tifosi Alassini, del Sig. Sindaco e dell’assessore allo sport. U.S. Don Bosco Alassio 2000 Ndr Poiché trattasi di questione relativa allo sport calcistico alassino, perché interessa gli appassionati a questo sport del nostro paese, di buon grado pubblichiamo integralmente la lettera della U.S. Don Bosco-Alassio 2000, evidenziando che le espressioni in essa contenute rappresentano esclusivamente il pensiero dello scrivente, a cui debbono essere attribuite le correlative responsabilità. Con il nuovo anno Lionistico il nostro Club riprende l’attività con due “services”, in modo da non far dimenticare che, anche nella stagione estiva, i nostri Lions sono sempre disponibili e che il motto del Club è “servire”. In collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali sono stati organizzati due “services” importanti: Una serata musicale, domenica 16 Luglio, nella Parrocchia S. Ambrogio (g. c.) con la partecipazione della Corale della CAPPELLA MUSICALE S. AMBROGIO di Alassio diretta da Giovanni Puerari Corale PREGAR CANTANDO di Piani di Ivrea diretta da Renzo Fazio CLAUDIA GIRIBALDI – Soprano GIANNI GOLLO - flautista La serata è stata presentata e diretta dal M°. Giovanni Puerari La manifestazione era stata indetta per la Campagna SIGHTFIRST per la lotta alla cecità in tutto il mondo - Il “PROGETTO CHERNOBYL” Da diversi anni il nostro Club ospita, in Alassio, una ventina di bambini di Chernobyl con i loro accompagnatori, continuando nell’impegno di aiuto e solidarietà a favore delle popolazioni colpite dalle conseguenze dell’incidente nucleare. I “bambini” sono stati sistemati, grazie all’Assessorato alle Politiche Sociali, nei giorni 18 e 19 luglio, nelle spiagge comunali, è stato loro offerto il lunch del mezzogiorno, mentre alla sera del 18 con la collaborazione degli “Amici del Borgo Coscia” è stata organizzata, nella piazzetta Damonte, una “pizza party” ed un gelato per tutti i partecipanti. Infine un sacchetto di giochi e regalini vari, è stato offerto a tutti i giovanissimi di Chernobyl. Metamorfosi di un sentimento Eppure sto... ai margini del dolore. Rileggo in filigrana il senso e mi sorprendo. Gocce di calma apparente. Estenuanti stati d’animo. Nel grande cerchio della vita giganteggi al centro. Come su un’altalena quasi ti tocco “o forse si” offrendoti la mia fragilità. Stai dov’eri e sei, oggi che mi abbracci quasi mi tocchi “o forse no”. Eppure sto… ai margini del dolore. G. GUARINO Alassio 21 luglio 2006 ISOLA “GALLINARA” La piccola isola, dal grande sentimento: Ci rimanda al suo Passato GLORIOSO. Un contrasto di REALTÀ, della STORIA e DELL’ATTUALITÀ, fa vivere più intensa l’osservazione nell’emozione e nel discernimento di quell’unica REALTÀ che l’occhio non vede, ma il CUORE può vedere e sentire. Questo intenso momento di REALTÀ nel PENSIERO, passa anch’esso già alla STORIA. 9 «L'ALASSINO» Una STORIA che non si ripete, ma disegna un QUADRO di straordinaria importanza e bellezza, nella cui CORNICE la nostra VITA si ritrova. Quella VITA che non TRAMONTA mai, ma NASCE sempre dalla Presenza di questa ISOLA, che come AUREOLA di PERFEZIONE accompagna la nostra VITA. Sandro Pelagi Questa è una delle tante storie che parlano di Alassio del nostro amato paese, che conserva intatti un cuore antico e un fascino inalterato. Una favola come quelle che si raccontano ai più piccoli le sere d’inverno quando fuori piove e fa freddo… storie che vanno al mare ma rimangono come impigliate nella risacca in attesa del vento che le disperda nell’intrico dei carruggi… sempre le stesse… ma la gente le ascolta ancora con piacere. L’accelerato delle 7 proveniente da Genova si è fermato con un lungo stridore di freni in perfetto orario. Da una Terza, in mezzo a tanti altri è sceso un ometto magro, un poco trasandato con uno strano fagotto a mano; esce sul piazzale della stazione, si guarda attorno. È una mattina serena, senza vento, con il cielo tinto di tenue azzurro. Dalla colla di san Bernardo si leva un esile filo di fumo. Un contadino ha acceso un vivace focherello tra le folte ginestre poco distante da un vecchio sorbo: sta bruciando le invadenti erbacce che a fatica va strappando ai bordi del sappéllu. Una leggera brezza proveniente da capo Mele sospinge le pigre volute di fumo in direzione del Tirasso. Un fumo che scompare in un attimo quasi fosse risucchiato dalla profonda vallata che conduce in quel di Caso. Intanto il borgo immerso nel verde dei giardini e degli orti si risveglia. Poco a poco Alassio assume il colore e l’aspetto di tutti i giorni. La gente va in cerca di quei negozietti in penombra esalanti aromi caratteristici, penetranti, e invitanti, dove si compra di tutto. Nella piazza del Commercio alcune donnette sollecitano l’acquisto dei prodotti degli orti esposti in grosse ceste: corbe piene di verdure appena colte dall’orto. L’ometto carico di cavalletto, tele e tavolozza si rivolge a un omone con il berretto a visiera. Ora la melodia del dialetto scorre libera nei carruggi come un fresco ruscello di montagna. “Pesci, pesci belli! Catàili, donne! I sùn d’argèntu vivu!”, sono le pescivendole che, alla fontana lavano il pescato che ancora grilla nelle spadélle. L’omone col berretto a visiera è un portabagagli piuttosto noto nel giro per le sue doti di... ballerino. È capace di ballare il valzer sulla ridotta superficie di un tavolino rotondo a tre gambe. Il pittore, avuta l’informazione, lemme lemme ha raggiunto u bastiún. Trova l’angolo giusto, monta il cavalletto e prepara i colori. Il sole splende trionfante e i gabbiani sulla razza-dumò stanno litigando per na fregua di pane. Un mucchio di monelli sbucati chissà da dove, circonda vociando il pittore. Fanno versacci e piccoli dispetti sciocchi. “Pelandrùi! Feniài!” li minaccia un vecchietto col bastoncino dal pomo d’argento, ma quelli si sono già dileguati negli ésci vicini. L’ometto con la tavolozza in mano fa un respiro di sollievo e volge un’occhiata di ringraziamento al suo... salvatore. Quei monelli infatti stavano per fargli perdere la concentrazione; e finalmente inizia a spennellare colore sulla tela. La mattinata passa in un lampo. È quasi ora dì pranzo. Un grato aroma di minestrone cu u pistu si è già sparso per l’aria e la gente si dirige frettolosa verso casa. Sono tanti i comignoli che fumano, anche se il fumo sembra uscirne quasi a fatica: certamente i fumelli sono zeppi di carizze! L’arrivato col treno sospende il lavoro. Si affaccia da ATTILIO, detto u casurin, l’oste accanto al molo e si fa portare in tavola un quarto di Chiaretto d’Alba ed una xiàtta de panìssa. Le ore passano veloci ed ecco che i vicoli tornano ad animarsi. Frotte dì ragazze irrompono dagli ésci come uno stormo di passeri pigolanti e vanno su e giù per il carruggiu grande destando la curiosa ammirazione dei giovanotti. Intanto nell’ésciu du maxéllu il fabbro ha ripreso a battere con forza sull’anchìzze. L’ometto ha ripreso a dipingere con lena, sospira tra sé: “C’è ancora tanta luce... meno male!”. Sul sagrato del Sant’Ambrogio il curato con il mezzo toscano tra le labbra e lo sguardo attratto dalle spirali azzurrine di fumo, discute animatamente con alcuni fedeli della confraternita di santa Caterina. Poco lontano un paio di vecchiette con la corona del rosario tra le dita sostano un attimo prima di entrare in chiesa, quel tanto che basta per fare dui ciàiti e per attingere le ultime notizie del paese. E suo- na la cumpìa. Dalla collina scendono le prime ombre. Il pittore ha terminato il suo lavoro. Raduna l’attrezzatura: la tela ancora fresca di colore, cavalletto e cassetta per avviarsi alla stazione... Il treno Ventimiglia-Genova passa alle 19 in punto. È quasi notte quando, sospinto dall’ultimo refolo di vento, il veliero AMABILE, proveniente da Pachino entra in rada leggero come un gabbiano. I marinai danno fondo all’ancora, serrano le vele e accendono i fanali di posizione per la notte. Domani assai presto le gùndure ciazzine inizieranno il faticoso trasbordo delle mercanzie. Intanto, il treno delle 19 è ripartito sferragliando, in perfetto orario. Il pittore, seduto sul duro sedile della III classe ammira la sua tela: quel panorama stupendo che non ha uguali, e si compiace di se stesso. Oramai è notte. Un magico silenzio avvolge le case quando, all’improvviso, giungono dall’Osteria du BENFAU vivaci rumori di stoviglie e tintinnio di bicchieri, e, a tratti, battimani e allegri suoni di bicchieri e a tratti battimani e allegri suoni di chitarra e mandolino: si festeggia l’elezione del Sindaco nuovo. I suoi sostenitori gustano con discreto appetito la buridda con il pane e fanno saltare i tappi di numerose bottiglie. Il tutto – ovviamente – offerto dal neo-eletto che si aggira fra i tavoli e dispensa larghi sorrisi mentre gli amici gli danno grosse pacche sulla schiena. Vincenzo Moirano MOSTRE D’ARTE Emergenza sangue ad Albenga BINNY DOBELLI ALL’EX CHIESA ANGLICANA “I colori dell’amicizia” dedicata a Gina Lagorio Ha riproposto ad Alassio (con qualche variante) la grande mostra allestita a Cherasco in onore della sua amica (alla quale l’aveva promessa), la celebre, compianta scrittrice Gina Lagorio. La pittrice Binny Dobelli, alassina d’adozione, per questa occasione ha rinnovato la sua tavolozza con risultati sorprendenti. All’inaugurazione il 14 luglio scorso, dopo il saluto del Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati e dell’Assessore alla Cultura dott. Monica Zioni, ha parlato il celebre critico d’arte torinese prof. Aldo Picco, Socio dell’A.V.A. Ecco una sintesi del suo discorso. «Binny non è solo una ritrattista del paesaggio, ma la sua produzione poliedrica ci presenta la realtà che ci circonda. Abbiamo una campionatura di opere: la raffinatezza dell’acquerello, i passi da gigante nella tecnica dell’olio con la sorpresa del “divisionismo” e il senso del movimento. Pittura apprezzata anche dallo scrittore Nico Orengo. Il colorismo denso e vibrante che si può accostare ad artisti dell’’800 e del ’900, non significa che sia stato copiato, ma che ne ha tratto ispirazione: la personalità pittorica di Binny è fuori discussione. La mia attività di critico che mi porta a dover riconoscere l’autore di dipinti non firmati, mi consente di dire che lo stile di Binny è unico e inconfondibile. Comunque il miglior giudice è il collezionista, ma sono certo che Binny fa parte della Storia dell’Arte. La sua soggettistica è variegata: fiori, nature morte, figure, paesaggi, liguri in particolare. È un’Artista con la A maiuscola». Nel contesto della mostra si sono svolti tre incontri culturali. Sabato 15 luglio il prof. Silvio Riolfo Marengo, noto giornalista, critico d’arte e anche poeta, ha intervistato lo scrittore e poeta imperiese Giuseppe Conte, ben conosciuto ad Alassio per aver presentato qui alcuni suoi libri e per aver partecipato a manifestazioni culturali. Incalzato da Marengo, Conte ha raccontato cose inedite sulla sua poesia: gioie, emozioni e amarezze. Venerdì 21 il prof. Franco Gallea ha ricordato la scrittrice Gina Lagorio, alla presenza delle due figlie Simonetta e Silvia. «Gina Lagorio era aperta al mondo - ha detto tra l’altro Gallea - che aveva girato, senza dimenticare la provincia, della quale aveva capito il valore. Simonetta Lagorio ha raccontato la loro vita a Savona e ha annunciato la donazione dell’epistolario e degli scritti pubblicati all’“APICE”, associazione che raccoglie e custodisce le carte degli scrittori. Poi Silvia ha letto alcuni brani del libro “L’elogio della zucca”, presentato ad Alassio nel luglio del 2001 e recensito su “L’Alassino” dell’agosto successivo, che rappresenta il legame fra Gina Lagorio e Binny, nel quale l’autrice parla del loro comune amore per i fiori e le piante. Infine venerdì 28 luglio il dott. Filippo Falchero ha tenuto un concerto per pianoforte: Chi l’ha conosciuto come chirurgo (e ad Alassio sono in molti ad aver usufruito della sua professione) afferma che ha “le mani d’oro”, che evidentemente lui usa indifferentemente in due attività, anche se la musica dice che è un hobby. Ha eseguito musiche di F.J. Haydn, F. Schubert, R Schumann, e G. Fouré, più un bis, entusiasmando il numeroso pubblico, generoso di meritatissimi applausi. C. B. e nel Ponente Incidenti, emergenze ed interventi di particolare difficoltà hanno portato l’Avis di Albenga a dover cercare aiuto per reperire il sangue necessario a far fronte alla grande richiesta che viene fatta non solo ai donatori del sangue ingauni, ma anche a tutte le sezioni Avis del Ponente savonese. Così la sezione comunale di Albenga ha pensato di organizzare per domenica 6 agosto una raccolta straordinaria presso la propria sede di Vico Verano Fossato, 2 (dalle ore 8 alle 10,30). La decisione è stata presa, per cercare di far fronte a questa emergenza, dallo stesso presidente dell’Avis di Albenga Giovanni Paturzo: «Quest’anno – dice Paturzo – forse più ancora rispetto agli altri anni abbiamo necessità di donatori di sangue. Ci sono stati molti incidenti ed emergenze e la richiesta del prezioso liquido si è fatta sentire. Facciamo appello al senso civico dei cittadini, proprio di tutti, perché la situazione è davvero grave». L’Avis ingauna perciò informa tutti coloro che hanno più di 18 anni e sono sani di rivolgersi ai centri raccolta sangue nei seguenti orari: tutti i lunedì e venerdì dalle 8 alle 10. La sede di Alassio si trova invece in via Leonardo da Vinci, 67 e per conoscere gli orari per la donazione del sangue è possibile telefonare al numero 0182/645481. Anche l’Avis di Ceriale chiede aiuto a tutti i cittadini affinché donino il proprio sangue. L’appello è stato fatto dallo stesso segretario della sezione comunale di Ceriale Sebastiano Angrisani. «In questi giorni – dice Angrisani – continuiamo a ricevere richieste di sangue, evidentemente il fabbisogno è notevolmente aumentato. Vorrei ricordare – aggiunge Angrisani – che possono donare il sangue anche coloro che non lo hanno mai dato: noi speriamo proprio di trovare nuovi donatori e giovani volenterosi di aiutare il prossimo, che potranno costituire il futuro dell’associazione». Per donare il sangue ed aiutare a superare questa grave emergenza sanitaria è sufficiente presentarsi a digiuno nella sede di via Pontetto, 54 a Ceriale. «Il nostro appello – dicono sia Paturzo che Angrisani – è rivolto a tutti i residenti ed i turisti e precisiamo che le donazioni possono essere fatte anche in tutte le sedi Avis dei comuni del comprensorio. Perciò tutti coloro che hanno più di 18 anni e sono sani possono rivolgersi ai vari centri raccolta sangue dell’Avis». C. Al 10 «L'ALASSINO» CICLISMO NUOTO Allori al campionato ligure per i ciclisti alassini A conclusione di un intenso ciclo di importanti competizioni su strada e su pista nelle quali sono stati impegnati i giovani ciclisti della nostra società, presentiamo un breve sunto dei risultati ottenuti. Tra i più giovani. Oltre alle normali gare domenicali, nelle quali hanno riportato decine e decine di vittorie individuali nelle varie categorie, è giusto segnalare e sottolineare le gare di Genova e Santa Margherita valide per l’assegnazione dei titoli di campione ligure. In queste occasioni i nostri tesserati Bryan Madron g/l, Filippo Bertone g/3, Sara Rinaldi g/6 femm. si sono laureati campioni liguri vestendo la maglia biancorossa della Liguria superando i loro coetanei delle società rivali. Le loro vittorie ed i tanti piazzamenti d’onore dei compagni di squadra, valgono il provvisorio terzo posto tra le compagini liguri. Alla vigilia dell’ultima prova che si terrà a Chiavari con la quale la nostra squadra spera di riportarsi in vetta alla classifica, risultato già tante volte ottenuto negli anni scorsi oltre che nel 2005 davanti alle quotate squadre spezzine. Nelle categorie maggiori (esordienti ed allievi), notevoli risultati con Barbara Barberi che in ogni gara, salvo rare eccezioni, si impone davanti alle coetanee nelle varie corse in Liguria ed in Piemonte, ottenendo anche i titoli di campionessa provinciale e campionessa ligure di strada e pista. Per tali risultati le sono valse le convocazioni agli incontri nazionali intercentri pista di Portogruaro e di Livorno, oltre che ai campionati italiani pista di Bassano del Grappa e strada di Massa Lombarda con un lusinghiero sesto posto, miglior risultato di tutta la squadra ligure. Ragguardevoli i progressi dell’allievo Francesco Cardone, che oltre alle varie vittorie individuali in pista, ha ottenuto anche il titolo ligure dell’inseguimento. Grazie a questi risultati ed ai vari piazzamenti della squadra “pistard” (Romano Volpe, Cosso Marco, Cardone Ferrari, Camignani Bruzzone Casanova ecc), l’Unione Ciclistica Alassio si è ancora una volta affermata nella classifica finale della “challenge della pista”, superando nettamente la U.S. Luni il G.S. Vallestura, il G.S. Levante e tutte le altre compagini partecipanti a questa rassegna ligure della pista. Unione Ciclistica Alassio Lo sguardo è dunque rivolto a quella World League che si svolgerà proprio in terra russa. «Le squadre da battere – continua Gajic – saranno Brasile, Serbia e naturalmente Italia: il Brasile ha l’atteggiamento vincente di chi da due anni a questa parte sta davvero vincendo tutto; la Serbia ha in questo momento forse il giocatore più forte del mondo che è Ivan Milikovic e l’Italia ha una squadra composta per la maggior parte da giocatori della Sisley Treviso: giocatori che stanno insieme, giocano insieme tutto l’anno e hanno un affiatamento che altri non possono avere». TENNIS Kevin Albonetti e Fiorella Masè si impongono nella XXVI edizione dello “Sport contro la Droga - Trofeo Luigi Agnelotti” Organizzato dal Lions Club Alassio “Baia del Sole” in collaborazione con l’Hanbury Tennis Club e con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Alassio, si è svolta la manifestazione di tennis Sempre sugli scudi la nostra nuotatrice over 80 Difficile è trovare le parole per le nuove vittorie della nostra concittadina SILVIA CRAVERI nel nuoto agonistico: ai campionati Italiani di Riccione la “nonnina” ha vinto i 50 e i 100 dorso ed ha contribuito in modo entusiasmante per la vittoria nella staffetta mista 4x50 stile libero, conquistando il primato italiano. Onore al merito e viva Alassio che mostra vigoria, forza ed entusiasmo anche a questi livelli. PALLAVOLO Ad Alassio la nazionale russa per la World League Dal maggio scorso Alassio è centro sportivo accreditato dalla Federazione Italiana Pallavolo. Ed è per questo che tra tante opportunità differenti, la Federazione Russa ha scelto la Città del Muretto quale base italiana in vista del prossimo appuntamento genovese con la World League. In attesa del raduno premondiale della nazionale azzurra femminile, previsto il prossimo settembre, è arrivata ieri sera all’Hotel Spiaggia di Alassio la Nazionale Maschile Russa di pallavolo. Stamani il primo allenamento al Palalassio, nella rinnovata sala pesi Sabato 12 Agosto 2006 russa qui ad Alassio è la prova che il cammino iniziato anni addietro con i grandi eventi legati al volley, proseguito lo scorso anno, con la Serie C, per giungere quest’anno al preeuropeo juniores e al protocollo d’intesa con la Federazione è un cammino dinamico e ricco di grandi opportunità per lo sport locale, nazionale e internazionale, per gli sportivi e per l’intera città che scopre i benefici di un nuovo tipo di turismo: quello sportivo». L’Assessore ha così consegnato nelle mani dell’Allenatore russo il piatto istituzionale del Comune di Alassio e a tutti i giocatori un dolce per il campionato individuale di categoria. Numerosi gli atleti partecipanti, sia nella categoria maschile che femminile. I numerosi atleti partecipanti hanno dato vita ad un interessante torneo che ha visto prevalere nella finale maschile Kevin Albonetti del TC Park (GE) su Alessio Guidotti del TC S. Benedetto (SP9 con un secco 6-0 e 6-2), più combattuta la finale femminile, Fiorella Masè del Cus Genova s’impone su Valeria Pelosini in tre set, 6-3, 3-6 e 6-2. Ai vincitori oltre le coppe offerte Nella foto di Fasano i vincitori della XXVI edizione del- dall’Assessorato allo “Sport contro la droga”. lo Sport, vengono assegnati: il Trofeo “Luigi Agnelotti” per il miglior Giocatore, ed il Trofeo “LO SPORT CONTRO LA DROGA”, “Milla Aicardi” per la miglior giocagiunta quest’anno alla sua XXVI trice. edizione, riservata agli under 14 Perfetta, come sempre, l’organizmaschile e femminile, valido per zazione dell’Hanbury Tennis Club l’assegnazione del titolo di CampioAlassio. ne Regionale e per la qualificazione TORINO CLUB ALASSIO Si è festeggiata la promozione in “A” con il presidente Cairo Domenica 2 luglio, u.sc. il presidente del Torino, Urbano Cairo, è stato ad Alassio per festeggiare con i tifosi locali la promozione della squadra in Serie A e firmare la piastrella poi apposta sul Muretto. Accolti dai dirigenti del Torino Club Alassio, Cairo e l’avv. Gianni Trombetta (uno dei suoi più stretti collaboratori, da anni abituale ospite del- STEFANO BOLOGNA “NINI” Il 7 luglio u.sc., improvvisamente è mancato un altro Alassino d.o.c., il nostro Socio e Collaboratore ed amico STEFANO (Nini) BOLOGNA, pensionato delle FF.SS., ma noto ai “vecchi” Alassini come una indimenticata bandiera della nostra squadra di calcio degli anni d’oro, le “vespe” di buona memoria. Vogliamo ricordarlo così, indomabile come una volta. Lascia la moglie, il figlio Marco con Irene e il figlio Liubo, a cui l’A.V.A. porge anche a nome di tutti i Soci, le sue condoglianze. OTTAVIA GARELLO VED. DE CANIS sistito a uno spettacolo e ha avuto un simpatico scambio di battute con il presentatore, Luca Galtieri, e con il Sindaco Marco Melgrati, che gli ha consegnato un ricordo della Città. Il Presidente Cairo - ha confermato la presidenza del Torino Club Alassio a Isabella Bioletti,- Si è detto entusiasta dell’accoglienza e ha Da sin. Mario Berrino, Urbano Cairo, Isabella Bioletti (pres. Torino Club Alassio), Gianni Aicardi. la città) sono stati accompagnati al Muretto, dove li attendevano il Vice Sindaco Gianni Aicardi, Mario Berrino e circa 400 tifosi granata. Con il trenino di Emilio Miletto, il presidente editore ha raggiunto l’Hotel Spiaggia, per un rinfresco in suo onore, e poi piazza Partigiani. Qui, presenti oltre mille persone, ha as- LUTTI CITTADINI, NECROLOGI e ANNIVERSARI molto apprezzato la bellezza di Alassio, che non conosceva. L’ha dimostrato anche facendo pubblicare un ampio servizio sulla più diffusa delle riviste di cui è editore. La manifestazione è stata organizzata con il contributo dell’Amministrazione Comunale. A.C. Una lunga vita si è addormentata nella luce del Signore Risorto. «Mamma Ottavia, dopo cento anni vissuti quaggiù per la tua famiglia, sorretta da una profonda fede in Dio, hai ora iniziato la nuova e vera vita nell’eternità beata del Cielo. Ci manca il suono della tua voce in preghiera, ci mancano i tuoi consigli, il tuo tangibile amore quotidiano, la tua ferma costanza nel guidarci al dovere, la tua indomita volontà nel proporci orizzonti allo stesso tempo umili e alti, ricchi di umanità e della grazia divina irrorata dal Signore. Hai lasciato un grande vuoto, e non solo per i tuoi famigliari... ma sentiamo che sei in realtà ancora a noi più vicina, per invitarci ad essere all’altezza, nella nostra condotta di vita, di quanto il tuo amore di madre ha sempre desiderato e proposto». Il Parroco Sac. Angelo De Canis Viva Brasil del 20 luglio 2006 (appositamente attrezzata per gli allenamenti delle grandi squadre di professionisti). Nel pomeriggio allenamento sul parquet del PalaRavizza. «Siamo già qualificati per la World League – spiega Zoran Gajic, allenatore della nazionale russa – quindi stiamo allenandoci con maggiore tranquillità, perfezionando alcuni dettagli, con un atteggiamento psicologico più positivo». E la Russia? «Da un anno a questa parte stiamo lavorando per cambiare la nostra mentalità e stile di gioco spendendo molto sulla difesa. Il nostro è stato un cambiamento e una crescita lenta ma costante. Determinazione e disciplina hanno fatto il resto». Al Palazzetto non poteva mancare l’Assessore allo Sport Rag. Fabrizio Calò: «La presenza di una nazionale blasonata come quella ricordo del loro soggiorno alassino, i tradizionali Baci di Alassio. «Alberghi, spiaggia, palazzetto: ci siamo trovati benissimo – commenta il team manager Anver Iskakov – stiamo verificando la possibilità di tornare l’estate prossima per un ritiro ufficiale». Per domani è prevista una particolarissima sessione di allenamenti: in spiaggia, in acqua davanti all’Hotel Spiaggia. Giovedì 20 luglio, durante lo spettacolo brasiliano “Viva Brasil”, sono stati estratti i numeri della lotteria benefica organizzata dall’associazione alassina “Amici di Padre Hermann Onlus” a favore della scuola secondaria superiore di S. Kizito a Musha in Rwanda. Ecco i numeri vincitori, dal primo all’ultimo premio: 3176, 2855, 802, 2000, 2659, 1331, 1118, 2889, 240, 1169, 1431, 1301, 746, 3375, 1751, 2156, 2351, 2339, 3131, 1324, 2960, 3804, 2794, 612, 2809, 1998, 1638, 1008, 2935. Inoltre sono stati estratti anche altri quattro numeri, con altrettanti regali: 1449 (quadro di Chino Bert), 3179 (stereo Trevi), 2596 e 2091 oggettistica. A tutti l’appuntamento è per il prossimo anno, con un grazie da parte di tutti i volontari dell’associazione a coloro che hanno collaborato. ••• Il figlio Don Angelo De Canis, Parroco di S. Ambrogio in Alassio, e tutti i suoi famigliari rivolgono un vivo e commosso ringraziamento a quanti nel momento del lutto per la morte della cara Mamma Ottavia Garello sono stati loro vicini con l’affetto e la preghiera. L’Associzione Vecchia Alassio tutta rinnova a Mons Angelo ed alla Famiglia le più sentite condoglianze. Sabato 12 Agosto 2006 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI e ANNIVERSARI ANNA IEBOLE SIGNORINI 4/4/1913 - 2/7/2006 luto mi ricorda ancora la “promessa” di vederci presto e passare delle belle giornate in mare..... Non riesco a trovare parole di conforto per la Moglie Ada, per Chicca e Marco con Laila... se non dire che sono loro “tanto… tanto” vicino con tutto il mio affetto PRASSEDE POZZI VED. PESSINA Anniversari LUCIANA SILVANI TORSEGNO Nello Anche l’A.V.A., e con essa moltissimi Soci e amici, vuole ricordare con simpatia la figura di un Alassino vero, che non ha mai dimenticato la sua terra, le sue origini e la sua gente. Ciao, Gianni! RITA BOGLIOLO VED. PELLE Cara mamma e nonna, anche tu in breve te ne sei andata lasciando un grande vuoto ed incredulità. Eravamo certe che anche questa volta ce l’avresti fatta ed invece ti sei arresa al peso dei tuoi anni. Hai dedicato l’intera vita alla famiglia seguendo con affetto ognuno di noi, preoccupandoti costantemente per tutti i nostri problemi, le tue raccomandazioni ci accompagneranno sempre. Ci manchi tanto ma vogliamo pensarti serena assieme ai tuoi cari, era quello che ultimamente desideravi. Ti vogliamo bene Isa e Gabriella L’A.V.A. porge alla famiglia Signorini le più sentite condoglianze. GIANNI MARCHESI L’A.V.A. porge al Socio Giancarlo ed alla Famiglia le più sentite condoglianze. Cara mamma, sono già passati due anni! Due anni dolorosi e difficilissimi. Spero solo che tu lassù non te ne sia accorta perché vorrei pensarti finalmente serena vicino a papà. Mi manchi tantissimo. Ti prego continua a starmi vicina col tuo bel sorriso per aiutarmi a superare le tante difficoltà di questa vita. Ti voglio bene. La tua Patrizia Nella costernazione generale è mancata il 22 luglio u.s. l’amica Rita BOGLIOLO Pelle. La frazione di Moglio e molti Alassini hanno partecipato alle esequie, ricordando le sue virtù di donna e di madre, l’attaccamento alla famiglia, il desiderio sviscerato della cultura e della conoscenza, l’amore verso la sua città e la sua gente. Ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile e un ricordo affettuoso. Ai figli Nadia e Piero, ai nipoti Franco e Alessio, al fratello Mario, ed alle loro famiglie giungano le condoglianze dei Soci dell’A.V.A. e dei numerosi amici e conoscenti. FRANCESCO (CHICHIN) SCHIVO Ricordando Gianni… Non saprei come iniziare per parlare di Gianni Marchesi, se ricordarlo come marito e padre affettuoso, come amico, come sportivo… tuttavia non voglio fare la cronaca della sua vita... Voglio ricordarlo negli ultimi giorni passati assieme alla Clinica S. Michele. Io arrivavo dall’Ospedale di Albenga dove ero stato sottoposto ad un intervento d’urgenza, e Lui era degente in seguito a due difficilissimi interventi al cuore... Mi raccontava le sue operazioni serenamente, passavamo le giornate assieme a parlare di qualche ricordo del nostro passato... ma soprattutto di quello che avremmo fatto all’uscita dalla clinica; parlavamo della sua barca, di andare assieme a pescare... di quello che la vita ci avrebbe potuto ancora riservare... alternava i progetti sportivi con i progetti per la sua famiglia, di potersi godere “ancora” la moglie, i figli Marco e Chicca ed i suoi meravigliosi nipotini... Ogni giorno ci trovavamo assieme a tavola, qualche volta nella sala da pranzo, qualche volta nella sua camera sempre sereno, mai un lamento, ma con una voglia di combattere il suo “male”, sempre sorridente, sicuro di poter superare il “suo” momento difficile, e mi ricordava che, non appena dimessi tutti e due dalla clinica, avremmo messo in atto tutti i progetti che avevamo discusso.... Una mattina mi viene a salutare, l’avevano dimesso e nell’ultimo sa- La famiglia vuole ricordare nonna Prassede con alcuni versi scritti da Lei e che rispecchiano la Sua personalità gentile e riservata: “Come gioielli, nel loro scrigno, noi teniamo gelosamente nascosti nella nostra memoria i nostri ricordi e i nostri sogni”. Grazie per tutto ciò che ci hai insegnato. Con affetto i tuoi cari. EMILIA BARBON VED. PELLE Alla soglia dei cento anni ha chiuso la sua esistenza terrena Emilia Barbon vedova Pelle. Donna di eccezionale virtù, moglie e madre esemplare, lascia di sé un ricordo di bontà, di onestà e di lavoro. La ricordano a quanti la conobbero e la apprezzarono la figlia Franca, le nipoti e tutti i famigliari. Anche l’Associazione Vecchia Alassio e i molti amici porgono alla famiglia le loro condoglianze. LIDIA MERIGLIO VED. BONZANO BIAGIO ED EPIFANIA BARBERO Il tempo della vostra scomparsa si allunga, ma ogni giorno vi sentiamo accanto a proteggerci e vegliarci. Vi vogliamo bene Nonno Biagio e Nonna Epifania! I vostri figli e nipoti La santa Messa in suffragio si celebrerà nella Parrocchia di Santa Maria Immacolata (Borgo Coscia) alle ore 9 del 26-08-2006. PINO PORCELLA (postino) 17/8/1996 - 2006 A dieci anni dalla morte lo ricordano con immutato affetto i famigliari, i parenti tutti e gli amici più cari. È mancato, in Moglio, a 87 anni, Francesco Schivo, conosciutissimo e amato per il suo carattere aperto e salace. Lavoratore integerrimo e onesto, apprezzato in ogni occasione, lascia la moglie, i figli, dott. Giuseppe e Antonella e i nipoti. Alla vedova ed ai famigliari giunga il cordoglio della nostra Associazione. Caro nonno, e così ci hai lasciato, sei partito per quel viaggio di sola andata, senza ritorno, che tanto ti spaventava. Non so se da lassù tu potrai vederci o sentirci; di una cosa sola sono certa, quando durante il corso della nostra vita si presenteranno degli ostacoli tu ci aiuterai a vincerli e quando riusciremo a portare a termine quei nostri obbiettivi che altro non erano che i tuoi sogni, ti rallegrerai e verserai lacrime di gioia con noi, perché tu sarai con noi, vivrai per sempre all’interno del nostro cuore. Ci mancherai tanto. Con affetto Annalisa MESE DI LUGLIO 2006 Il giorno 9 luglio 2006, dopo una grave malattia, precipitata nell’ultimo mese, è mancata LIDIA MERIGLIO vedova BONZANO. Da più di cinquant’anni si recava con la famiglia ad Alassio, a cui era legata da teneri ricordi e da profonde amicizie. La vivacità, la comunicativa e il brio del suo forte carattere saranno sempre vivi nel ricordo dei suoi famigliari e in quello delle tante persone che l’hanno conosciuta, stimata e amata. Torino, 22 luglio 2006 ANDRIONE Margherita BARTOCCI Agnese BERTONASCO Angelo BOGLIOLO Margherita BOLOGNA Stefano CURTI Rosa DE ZAN Bruna DEGL’INNOCENTI Franco GANDOLFO Giuseppe GARELLO Ottavia GHIRARDO Giovanna GIORDANO Angelo IEBOLE Rosa MARCHIANO Triestina MOIRANO Irene MOISO Lavinia SCHIVO Francesco anni 76 anni 92 anni 54 anni 78 anni 82 anni 91 anni 62 anni 87 anni 76 anni 100 anni 82 anni 84 anni 93 anni 93 anni 83 anni 85 anni 86 L’A.V.A. porge alla Famiglia di una grande amica di Alassio le sue più sentite condoglianze. L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 12 «L'ALASSINO» Specie ittiche della Baia del Sole Castagnola o fabretto (Chromis chromis) - (Castagnöra d’àrega) Di colore marrone scuro tendente al nero ha squame con riflessi argentei e dorati. Lunghezza cm 15, peso 100 gr. Ha pinne pettorali piuttosto grandi. Vive nei fondali algosi, nelle scogliere e nei bordi sommersi dalle banchine portuali foranee. Non è commesti- bile. Qualcuno pone in zuppa la sua carne passata. Si pesca con canna fissa a galleggiante per esercitazione per poi ridarle la libertà. Esca: verme, polpa Armatura: f Amo: 16/22 Filo: 008/010 Sabato 12 Agosto 2006 IL VOLONTARIATO “Ma come sei brava, fai volontariato, io non ci riuscirei”. Me lo sento dire di continuo, parlando con le persone. Però non mi sento più brava di altri a fare la volontaria, né penso ci vogliano doti speciali per farlo. Aiutare gli altri, nel tempo libero, è la cosa più naturale di questo mondo. Si fa volontariato aiutando il vicino di casa a fare la spesa, si fa volontariato andando in posta per l’anziano che abita di fronte a noi. Ci sono tanti tipi di volontariato, alcuni “da prima linea” altri da retrovie, ma pur sempre importantissimi. I settori che vengono coperti sono tanti, e alle volte nascosti. Per aiutare il prossimo, vicino o lontano che sia, basta veramente poco e chiunque lo fa vi può senza dubbio dire che si riceve molto più di quello che si dà. Si tratta CASTAGNOLA solo di sapersi organizzare, di guardarsi in giro per capire cosa potremmo fare per gli altri, a seconda delle nostre attitudini, e poi agire. Dalle pagine dell’Alassino, di cui ringraziamo la redazione, vorremmo far arrivare ogni mese un messaggio dal volontariato di Alassio, tramite l’assessorato all’associazionismo e volontariato, guidato dall’assessore Loretta Zavaroni. Ci sono molte occasioni per entrare in contatto con il mondo del volontariato. Da questo mese, grazie a questo giornale, i volontari vi terranno informati riguardo a tutto quello che accade ad Alassio, sperando che il gruppo di amici di tutte le associazioni sia sempre più numeroso. Al prossimo numero. Barbara ‘na mandiò de Vuluntariatu DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO Valide terapie dei nonni La strisciante pervinca Vinca minor (Tanella) Fra i detti storici dei nostri antenati ce n’era uno che così affermava: «San Roccu de tanelle, Nu cian de fie belle» (Le campagne di San Rocco ricche di pervinche, le case sottostanti ricche di belle figliole). Ed era verità. Questo fiore dalla pianta strisciante normalmente azzurro e talvolta tendente al verde e al rosa, raramente bianco si raccoglieva da DOMENICA 20 AGOSTO giugno ad agosto per la cura dell’ipertensione e per la stimolazione delle funzioni digestive facendo un infuso di 1/100 con acqua. Si otteneva la tintura vinosa sostituendo l’acqua con il vino di uva fragola. Questo infuso, anche con altri tipi di vino, era attivo per fare lavaggi sulle parti interessate. Pessö Festa di San Bernardo ore 18 Santa Messa - Seguirà rinfresco MERCOLEDI 30 AGOSTO Musica per A.V.O. Ex Chiesa Anglicana – ore 21 Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco LUGLIO 2006 «Ma quando verrà il caldo?» si diceva in giugno. «Ma quando finirà questo caldo?» si è ripetuto in luglio. Due i fenomeni che hanno caratterizzato questo mese: il caldo e la siccità. Vediamo nei particolari. Precipitazioni totali: 1,0 millimetri durante il “rumoroso” temporale che si è “scatenato” nella notte del 13 luglio: molto rumore e basta. Un ultimo tentativo – pienamente fallito – di pioggia è stato registrato nel pomeriggio del giorno 31. Risultato: un solo millimetro di pioggia in tutto il mese. Più ampio il discorso sulle temperature registrate; media mensile: 28,8 °C. Temperatura media giornaliera più bassa (25,8 °C) è in data 7 luglio; media giornaliera più alta (30,8 °C) del 12 luglio. Ma due numeri non bastano per illustrare la realtà del mese; più eloquenti sono le medie delle massime e delle minime calcolate decade per decade. Eccole. Prima decade: media massima temperatura: 28,9 °C; media minima: 26,2 °C; seconda decade: media massima: 31,2 °C; media minima: 27,9 °C; terza decade: media massima: 30,3 °C; media minima: 28,1 °C! Queste medie ci dicono: di giorno faceva caldo; ma di notte? I tre valori medi delle minime (26,2 °C – 27,9 °C – 28,1 °C) ci confermano la fatica a trovare un po’ di fresco anche di notte. In maggio e in giugno si invocava il caldo; in luglio si è sognato il fresco! Aspettiamo per sapere cosa invocheremo durante il mese di agosto. Altri valori della nostra meteorologia. Pressione media mensile: 760,1 mmHg. Temperature medie decadali: 27,6 °C nella prima; 29,6 °C nella seconda; 29,1 °C nella terza decade. Umidità media mensile: 61%; valori di umidità relativa nelle tre decadi: 60%; 53%; 69%. Giorni sereni: 25; coperti: nessuno! Eliofania totale: 330,6 ore con una media di 10,7 ore di limpido sole ogni giorno. Le medie decadali: 10,6 ore nella prima; 12,2 ore di sole nella seconda; 9,4 ore nella terza. Ancora un particolare riguardo le temperature: massima assoluta (registrata nella nostra torretta): 32,2 °C alle ore 17 del giorno 12; minima assoluta: 23,6 °C al primo mattino del giorno 7 luglio. Importante! Per parlare in modo corretto della temperatura, si deve sempre indicare posizione e esposizione degli strumenti di misura: le sensazioni fisiologiche non fanno parte delle statistiche. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi DOMENICA 3 SETTEMBRE Nel verde parco del santuario di N.S. Madonna della Guardia in concomitanza con la Festa ci sarà la 1 a Caccia al tesoro organizzata dal Gruppo ARES. Le iscrizioni avranno inizio alle ore 14,30 e si concluderanno alle ore 15,30 di domenica 3/09/2006 CONCORRENTI di ogni età, singoli o a coppie o a più persone… tanto verrà contata come singola iscrizione GIOCO A TEMPO …tic …tac… tic…tac.. UN PRIMO PREMIO a sorpresa, più 9 premi di consolazione. Per info: Gruppo A.R.E.S. - Volontari Boschivi Alassio Via Torino – tel. e fax 0182-644914 [email protected] SALVATORE SCROCCU in arte “BARO’ “46 anni, da più di 20 alassino di adozione, chef apprezzato in Ristoranti ed Alberghi, ma una sola grande passione, la pesca con canna dalla spiaggia. Proprio da questa sua passione un mese fa dalla spiaggia del porto di Alassio dopo duecento giorni di passione e più di un’ora di laboriosa attesa, riusciva a spiaggiare uno splendido esemplare di “Ombrina Corsica” del peso di 2 kg. Bravissimo! Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. 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