Agosto - associazione vecchia alassio

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Agosto - associazione vecchia alassio
ANNO XLVI - N. 8
Sabato 12 Agosto 2006
€ 1,50
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00
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Lettera aperta al Sindaco Festeggiamenti in onore di Sant’Anna
Alassio, 15-07-2006
Ill.mo Sig.
MARCO MELGRATI
Sindaco del Comune di
ALASSIO
OGGETTO: Pulizia e lavaggio delle strade e innaffiamento giardini pubblici
Da tempo la Liguria di
Ponente, ed in particolare la nostra zona, è colpita da una forte
siccità e le previsioni degli
esperti, per i prossimi anni, non
promettono nulla di buono. Si
deve programmare il futuro,
sporadici temporali non risolvono il problema.
Di conseguenza l’igiene della
città e la cura dei giardini pubblici, se non si prendono provvedimenti, è compromessa.
Strade, vicoli e marciapiedi, anche se puliti e spazzati con cura
dagli addetti sono maleodoranti
anche a causa delle deiezioni di
animali ed alla trascuratezza
umana. Necessitano di lavaggi
più frequenti e capillari, come
conviene a una città turistica di
alto livello. Certamente l’uso di
acqua potabile, molto costosa e
preziosa non è conveniente,
pertanto ci permettiamo di suggerire a Lei ed al Consiglio
Comunale di ripristinare, dove è
possibile, i pozzi che numerosi
erano ad Alassio prima della costruzione dei palazzi e spiazzi
per i vari servizi.
Il sottosuolo di Alassio è sempre stato ricco di acque, lo testimoniano i numerosi orti con
pozzo, la loro ubicazione è un ricordo ben vivo.
L’acqua dei grossi pozzi era
adoperata per uso domestico e
per la coltivazione delle apprezzate verdure.
Con l’apertura di moderni
pozzi artesiani, poco profondi
essendo le falde alte, si potrebbero riempire le autobotti per
innaffiare i giardini e lavare tutte
le vie della città, ad un costo relativamente basso ma di impatto ambientale e di immagine
molto importante.
Con la speranza che il nostro
suggerimento possa essere accolto, Voglia gradire cordiali saluti.
Si sono avvertiti venerdì 21 e
domenica 23 luglio i primi sintomi di un avvenimento importante per la città, anche in questo
periodo di distrazioni balneari.
Lo spettacolo piromusicale e gli
sbandieratori di Asti hanno ricordato alla cittadinanza ed ai
turisti che il Borgo Barusso sta
celebrando la ricorrenza liturgica della festa di S. Anna, sua pro-
nonostante la serata molto calda. Ha riscontrato un lusinghiero successo la partecipazione
del mezzosoprano Claudia
Giribaldi, che ha presentato
“Aspirazione” e “Ave Maria” di
Schubert e ha collaborato con il
coro nell’interpretazione di “O
Signore, dal tetto natio” e di “Va
pensiero”.
I festeggiamenti sono prose-
Ai lati della strada un fiume
straordinario di persone ha seguito con devozione ogni momento del sacro evento. La S.
Messa, celebrata dal vicario vescovile, mons. Giorgio Brancaleoni, assistito da mons. Angelo
de Canis, da don Luciano Massaferro e da don Rex, e solennizzata dalla Cappella Musicale,
alla presenza delle massime au-
tettrice. Lungo le strade di
Alassio sono risuonati i botti dei
fuochi, le note dell’orchestra e il
rullo dei tamburi; e i mille colori
delle bandiere dei bravi giocolieri dell’aria hanno impreziosito il nostro “budello”.
Lunedì 24, nella graziosa chiesetta settecentesca, dalla splendida acustica, la Cappella
Musicale S. Ambrogio, diretta
dal prof. G. Puerari e accompagnata dal pianista A. Giardini, ha
tenuto l’ormai tradizionale concerto. Presentati dal prof. T.
Schivo, i canti del coro, provenienti dalla vasta letteratura religiosa e in parte operistica, hanno soddisfatto le richieste degli
ascoltatori, attenti e numerosi
guiti con l’intervento della
Banda Città di Alassio il 25 luglio. Il caratteristico “budello”,
nel quartiere Barusso, si è quasi
fermato ad applaudire con
spontaneità le caratteristiche
marcette dal ritmo gioioso e
trainante. Folle di turisti hanno
circondato i musicanti, chiedendo incessantemente nuovi
brani.
La sera del 26 luglio i fedeli si
sono raccolti intorno alla chiesetta in riva al mare e, accompagnati dai preziosi crocifissi,
tipici solo delle confraternite liguri, dalla statua della santa e
dalla banda cittadina, hanno iniziato una processione lungo le
vie del Borgo Barusso.
torità civili e militari del paese,
tra cui il sindaco, arch. Marco
Melgrati, ha rappresentato il
momento culminante e conclusivo.
I campanari di Uscio hanno
colmato di note festose la piazza con motivi mariani ed eucaristici.
La protettrice di un quartiere
cittadino, S. Anna, grazie all’iniziativa degli Amici del Borgo
Barusso e in particolare della
sig.ra Nuccia Cattaneo e alla collaborazione della Confraternita
di S. Caterina, occupa ormai un
posto autorevole nel cuore degli alassini e dei turisti e la sua
devozione rappresenta un segnale forte di spiritualità.
Il Presidente
(Carlo Cavedini)
Avvistamento incendi
Questo è il desolante aspetto
dei boschi distrutti dal fuoco del
2003. Chi ama la natura e desidera che le nostre colline non
siano ridotte così può aiutare il
verde dedicando alcune ore nel
servizio di avvistamento incendi. Vi sono ancora alcuni “buchi”
ad agosto e settembre.
Per informazioni ed iscrizioni:
A.V.A. TELEF. 0182-643937 –
Polizia Municipale 0182- 645555
MOSTRE - Sala Carletti
dal 1° al 15 agosto 2006
espone il pittore Lelio Menozzi
•••
dal 16 al 30 agosto 2006
espone Giorgio Bernardinelli
•••
dal 1° al 15 settembre 2006
espone Manuela Sava
•••
dal 16 al 30 settembre 2006
espone Giorgio Vignolo
FIORI DI ALASSIO
È nota questa città per il “MURETTO”, per i fiori, per l’agiatezza, per il clima, per il suo meraviglioso mare pulito, per l’isola della Gallinaria, per il porto,
per il panorama mozzafiato che
si può ammirare da Santa Croce.
Non potrebbe mai essere ultimato questo elenco, perché
troppe sono le cose belle di questa stupenda città. Chi come me
ha già cinque decenni di vita è
ricca anche di nostalgici ricordi
di gioventù. Quando appena si
poteva si scappava dalla Lomellina e via su e giù per le curve di
Serravalle (allora non c’era ancora il raccordo nuovo da
Tortona a Ventimiglia) alla volta
di Alassio, meta di una vacanza
ristoratrice.
Da giovane mamma con i
bambini nel passeggino su e giù
per il lungomare, o verso il porto, nelle ore meno calde per togliere il grigiore dalle guance dei
bambini, o verso Laigueglia per
fare shopping.
Alassio la città che solo a pronunciare il suo nome ti fa spalancare la bocca e respirare a
pieni polmoni un’ondata fresca
e sferzante di vita. Ma oggi desidero presentare a chi ha la carità e la pazienza di leggere queste righe, una Alassio sconosciuta, ricca di fatti scandalosi,
di persone sconvolgenti, di valori fuori moda.
Sono mamma di 13 bambini
disabili più 2.
Mi spiego: io e mio marito
sposati da 35 anni abbiamo avuto tre figli, due viventi ed una già
in Paradiso, Paolo e Maria
Vittoria viventi, Chiara Maria in
Paradiso.
Paolo oggi ha 33 anni ed è
Medico, coniugato, padre di una
bimba di 4 anni e a gennaio padre un’altra volta. Maria Vittoria, 23 anni studentessa in psicologia coniugata da circa un
anno e al sesto mese della sua
prima gravidanza, Chiara Maria
nata nel 1982 e vivente in cielo
dopo soli 12 giorni dalla sua nascita sulla terra. OK?
Per scelta vocazionale e non
per riempire buchi vuoti come i
grandi della psicologia voglio affermare, io e mio marito, rag-
giunta l’età pensionabile abbiamo fatto una scelta di vita un po’
diversa dalla “normalità”. Infatti
abbiamo aperto le porte della
nostra casa per accogliere in affido o in adozione bambini disabili in totale stato di abbandono, vivendo con ciò che la
Provvidenza ci fa incontrare.
Durante la stagione invernale
in questa terra di Lomellina dove regnano la nebbia e l’umidità
i bambini si ammalano facilmente. Le loro condizioni di salute non sono certo le migliori e
l’inverno è lungo, per cui al primo accenno dello schiudersi
del fior della mimosa noi raggiungiamo Alassio per ritemprarli.
Questa città ci era stata consigliata da un medico pediatra
di Vigevano, la città in cui abitiamo, perché a giudizio suo era
ottima per fare riprendere i
bambini. Il caro e indimenticabile Dott. CARLO GUSBERTI
molto amato, stimato e conosciuto da tantissime persone sia
(continua a pagina 2)
Angolo
di
Daniele La Corte
Segnali
d’amore
Amo la mia città, le sue bellezze, le sue stravaganze, il suo sentirsi superiore nonostante le dimensioni piuttosto ristrette. Ma
amare non significa non vedere,
farsi trasportare dal sentimento al
punto tale da non accorgersi che i
difetti ci sono e anche tanti. Il primo è provocato dalla sua gente,
dalla mia gente. Non è simpatico
tirare le orecchie a chi quasi quotidianamente scorgi per strada
anche salutandolo. Ma Alassio è
piccola e ci si conosce quasi tutti
compresi vizi e virtù. Certamente
più lati negativi che positivi e la
causa è, senza ombra di dubbio,
da ricercarsi nella mancanza di
senso civico. Nessun giudizio
complessivo. Lungi da me il fare di
tutta l’erba un fascio, ma la cronaca mette in risalto una situazione
non certo piacevole. Il disordine
regna sovrano? Per molti è colpa
del solito “governo ladro”. Ma non
è così. C’è la perdita di una condotta dell’acquedotto in zone periferiche, anche per giorni, e nessuno si degna di segnalare il guasto. La fogna perde in pieno caruggio, ed è accaduto non molte
settimane fa in una frazione, tutti
mugugnano, ma nessuno alza la
cornetta del telefono per chiamare i responsabili, per chiedere
soccorso, per evitare, complice il
caldo, qualche situazione igienica
di gravità estrema. L’acqua, bene
prezioso, sgorga dalle solite falle
provocate dal passaggio di mezzi
troppo pesanti su strade non accessibili a tonnellaggi esagerati,
ma i più tacciono senza esimersi
però dal criticare chi governa.
Quintali di spazzatura invadono le
strade principali del paese provocando l’irrespirabilità dell’aria,
tutti si tappano il naso e tirano
avanti, senza però dimenticare di
lanciare qualche improperio a chi
gestisce il servizio. Telefonate ai
vigili poche. Numerosi, invece, coloro che, infischiandosene della
salute pubblica, proseguono nel
rito malefico di avvelenarci scaricando, in via Dante, come in via
Torino, piuttosto che in via
Marconi o in via Roma, spazzatura a tutte le ore. Poi c’è via
Colombo, la parallela al “budello”
che per un certo periodo era diventata una sorta di salotto, “buttategli un occhio” dopo le 20, se
non appartenente alla schiera degli incivili avrete un moto di stizza, di ribellione. I cittadini non disposti a tollerare devono collaborare segnalando, questo è senso
civico, al Palazzo le cose che non
vanno. Ultimo rilievo: possibile
che in Via Volta nessuno abbia naso per certi miasmi? Sono
dell’idea che il “piove, governo ladro” non si addica più visto che se
diluvia e i tombini sono ostruiti la
colpa è anche di chi non segnala
che su molte spiagge il “tappo” a
mare è formato da sabbia messa
in quantità per nascondere le acque del “beo” che vogliono gettarsi in mare. Spezzo, invece, una lancia in favore degli addetti ai lavori. Credo nel senso civico e spesso
segnalo al Palazzo situazione di
emergenza, come perdite d’acqua
o improvvisi guasti fognari.
Sempre ho ricevuto risposte immediate con interventi risolutivi
tempestivi. Una nota di merito,
per esempio, alla “Sca” e ai vigili
urbani. Basta alzare il telefono segnalando guasti, anomalie o il pericolo di ingorghi piuttosto che
l’inizio di un incendio o le assurde
cataste di sacchetti neri pieni di
spazzatura per sperare in meglio
2
«L'ALASSINO»
I FIORI DI ALASSIO (segue dalla prima pagina)
di Vigevano che di Alassio perché anche in vacanza tranquillizzava le mamme apprensive ed
era sempre pronto a prodigarsi
per i bambini.
Conosciuto per la sua generosità, (pensate che andava a visitare i bambini sulle carovane delle famiglie nomadi e poi passava
dal macellaio e faceva consegnare a questi piccoli, bistecche di filetto), aveva perso tutti gli orologi perché il suo fuso orario era no
stop e il denaro era l’ultima delle
sue preoccupazioni.
“Troppo presto te ne sei andato dott. Gusberti, ti abbiamo salutato per l’ultima volta 16 anni fa
in lacrime e oggi viviamo ancora
attuando i tuoi preziosi consigli… ritornando ad Alassio tutti
gli anni come tu facevi e come ci
avevi insegnato”.
Quest’anno però è successa
una cosa straordinaria e mi ricollego al mio dire che Alassio è
ricca di fatti scandalosi, di persone sconvolgenti e di valori fuori moda.
Per strada una sera vengo presentata ad un signore molto
“particolare” e di me viene raccontata la mia storia di mamma
con tanti figli.
Quest’uomo mi guarda, toglie
di tasca il suo cellulare, parla con
una Signora dicendo di mettere a
mia totale disposizione tre bilocali completamente gratuiti e mi
fa prendere accordi sul periodo
disponibile. Tra me e me penso:
«Ma questo qui da dove è saltato
fuori? Chi l’ha fatto così? Chi è?»
mi tranquillizzo pensando che
l’amico che me lo ha presentato
mi darà successivamente informazioni e spero anche certezze.
«Bom allora tutto a posto,
ciao» e svanisce nel traffico della
Via Torino.
Leonardo Bozzolo è l’amico
che me lo ha presentato e dico i
nomi delle persone per rendermi
più credibile. Come stabilito veniamo ospitati dal 4 al 20 maggio
u.s. presso il Residence… che poi
svelerò.
Alla reception c’è una signora
di nome Marta che all’apparenza
sembra burbera, taciturna, austera e poi invece te la trovi a
preoccuparsi per te nelle cose
più piccole, ma tanto importanti.
Marta sei una mamma fatta
con un impasto di roccia ed acciaio inossidabile! Un tesoro sei!
Custodisco nel mio cuore dei ricordi di una tenerezza squisita
nei confronti dei miei bambini da
parte tua.
Il 4 maggio giorno di arrivo nel
Residence messo a disposizione
per noi totalmente a costi zero,
arriviamo con un carico di bagagli da fare invidia alle ferrovie dello stato, di tutto: pannoloni per
due settimane per 6 bambini.
Calcolate almeno 5 cambi al giorno a testa nei periodi migliori senza diarree e immaginatevi il volume, proseguiamo con le sedie a
rotelle, i passeggini e i deambulatori, aggiungiamo qualche paio di
scarpe, tre o 4 cambi a testa e un
mini supermarket ambulante
per… risparmiare. La Marta e la
Stefania (altra fata della nostra
vacanza) sono rimaste un po’
sgomente nel vedere tutto quel
bagaglio e si sono subito rimboccate le maniche per aiutarci.
Entriamo nei locali a noi destinati e… improvvisamente silenzio
di tomba! Nessuno più fiatava
perché se fosse arrivato il PAPA
forse non sarebbe stato accolto
con tutte le premure che erano
state preparate per noi. Nei letti
c’erano delle lenzuola così bianche da farmi tornare alla memoria i vecchi bucati fatti con la cenere ai tempi delle nostre nonne,
pulitissime, profumate e direi anche quasi inamidate tanto era
perfetta la stiratura. I balconi pieni di fiori con tanto di sedie e tavolino, paletta e pattumiera profumavano di candeggina ed erano linde, il bagno un’oasi di perfetta igiene, un’accoglienza veramente eccezionale.
Ciò che poteva sembrar superfluo con i bambini diventava
estremamente necessario, ci
serviva a quel punto un posto
dove poter portarli a giocare sulla sabbia.
Passeggiando scorgiamo uno
stabilimento in fase di preparazione a giudizio nostro molto comodo perché vicino al residence
e con soli tre scalini. Entriamo e
chiediamo a Davide, il gestore, i
costi… sempre il solito e vecchio
problema dei soldi… Ci guarda
chiede in quanti siamo, ci chiede
quanti lettini abbiamo bisogno,
quante sdraio, quanti ombrelloni, si dichiara non ancora pronto
per la stagione, ma non è motivo
per allontanarci e il primo giorno
ci fa entrare senza pagare. Il secondo giorno i bambini lo chiamano già per nome “ciao Davide,
ciao Davide” al momento di pagare mi dice: «Guarda che oggi ha
già pagato qualcuno» e io chiedo
«chi?» e lui con gli occhi al cielo mi
dice: «qualcuno di lassù» per tutta la durata della nostra permanenza ad Alassio i costi per la
spiaggia sono sempre stati questi!
Che gente ad Alassio.
Un giorno si presenta da noi
Stefania, la fata del Residence e ci
dice se accettiamo un invito a
pranzo dalla Signora Elda, la signora che gestisce l’hotel Sabrina proprio vicino a noi! Io la guardo e dico: «Ma tu sei capace di
contare?» Problemi zero per la
Signora Elda per cui domenica 12
Maggio festa della mamma tutti a
festeggiare un lauto pranzo
all’Hotel Sabrina.
Che gente ad Alassio!
La Signora Elda è un personaggio! Non sa proprio farsi gli affari
suoi, al punto tale che tutti i giorni all’ora di pranzo ci chiamava e
ci consegnava una teglia per 20
persone di pasta al forno, di risotto alla milanese, di gustosissimi spaghetti alla ligure ecc. ecc.
Io mi presentavo in spiaggia dai
bambini con tutto quel ben di
Dio. Un vero pic-nic con pasta al
forno sulla spiaggia di Alassio ai
bagni Costa!
La vita non poteva essere più
bella per i miei bambini!!!!
Oltre al formaggio veniva condita anche con la sabbia, ma come era buona la pasta di Elda. Al
mattino i miei due gemelli si piazzavano sul balcone e incominciavano a urlare con accento napoletano: «Elda cosa c’è oggi da
mangiare?»
Addirittura siamo arrivati al
punto che erano loro a fare le ordinazioni!
Molto festosa è stata l’accoglienza da parte dei Padri Francescani in occasione della recita
del Santo Rosario di sera nella
chiesetta vicino al residence, nonostante i bambini fossero un po’
turbolenti, mai nessuno si lamentò di noi!
Che gente ad Alassio!
Venerdì 19 maggio ultima sera
al residence: Che nostalgia,… ma
era stato tutto troppo bello per
rattristarsi e così come tutte le altre sere ci recammo giù nella
chiesetta per la recita del S.
Rosario.
Al nostro ritorno una torta
enorme, bellissima, gustosissima, molto invitante ci attendeva, ma chi aveva avuto questa
tenera attenzione verso i miei
bambini?
Era troppo grande per gustarla
da soli… Che confusione, come
fare?
Abbiamo invitato tutte le persone che passavano per la strada
a venire a mangiare la torta con
noi, è stato troppo bello! Anziani,
bambini, frati, vedove, il mondo
era tutto con noi!
Chi tanto si era prodigato e
aveva pensato al tutto per noi,
ora in retroscena aveva escogitato questo modo per salutarci. La
tenerezza del suo cuore non gli
permetteva di presenziare fisicamente, i bambini avrebbero visto
le sue lacrime e così… tutti videro le mie lacrime anziché le sue.
Il nostro GIGANTE BUONO
aveva colpito anche questa volta
tirando con il suo arco frecce intinte nei calamai ormai scomparsi, ma colmi di valori fuori moda,
di fatti scandalosi, di persone
sconvolgenti. È di scandalo oggi
chi pensa prima agli altri che a se
stesso. È sconvolgente colui che
oggi vive testimoniando valori
evangelici fuori moda.
È FRANCO MELGRATI il nostro Gigante buono che ci ha
ospitato al RESIDENCE PRINCIPE DI PIEMONTE dal 4 al 20 maggio u.s. e che… ha il coraggio di
aspettarci il prossimo anno.
FRANCO, GRAZIE vogliamo
tanto bene a te alla tua splendida
città.
CHE GENTE AD ALASSIO!
Mariapia Previde Massara
N.d.R. Grazie, Signor Franco,
anche a nome della nostra Associazione e della nostra città.
NUOVE PROPOSTE PER L’EDILIZIA
CONVENZIONATA
Invito pubblico a manifestare interesse per la partecipazione al programma
locale per il social housing e per la concessione di contributi per il recupero o la
realizzazione di alloggi da destinare alla locazione a canone moderato,
di strutture alloggiative di natura temporanea e di centri per l’inclusione sociale
In relazione al programma regionale per il Social Housing il
Comune di Alassio, nella persona del Sindaco, Arch. Marco
Melgrati si è attivato, di concerto con i Comuni di Albenga e Ceriale per incaricare l’Agenzia
Regionale per il Recupero Edilizio di predisporre il progetto
da presentare in Regione Liguria per ottenere il cofinanziamento nel quadro del programma regionale di Social Housing
previsto dal D.R. n° 653 del
2006.
«Per quanto attiene Alassio –
spiega Melgrati – questo programma si realizzerà con l’apporto dell’Agenzia ARTE (ex
IACP) che dovrà produrre la variante urbanistica necessaria alla realizzazione di edifici parzialmente in edilizia convenzionata e parzialmente in affitto
convenzionato per i residenti».
«In proposito – continua Melgrati – è stato realizzato un bando e un manifesto che sarà affisso nei prossimi giorni per verificare l’interesse di privati a mettere a disposizione aree, oggi
con bassi indici di edificabilità, o
edifici già esistenti cui applicare
cambi di destinazione d’uso in
edilizia convenzionata. Gli interessati avranno un mese di tempo per manifestare il proprio interessamento al programma».
«Questa iniziativa – conclude
il Sindaco di Alassio – rientra nel
programma di governo della
nuova amministrazione Melgrati che si propone di realizzare,
accanto al già approvato lotto
della Cooperativa di Costa
Lupara, almeno altri due lotti di
edilizia convenzionata con ciò
offrendo nuove opportunità di alloggi fruibili dai residenti con affitti calmierati. Ci tengo infine a
chiarire che l’operazione sarà
gestita interamente in maniera
istituzionale dall’Agenzia ARTE
sia in fase progettuale e urbanistica, sia in fase realizzativa”.
Responsabile del procedimento.
Il responsabile del procedimento relativamente al presente invito pubblico è:
Arch. Bruno BENERECETTI
Servizio 4.4 “Edilizia Privata –
Urbanistica – Ufficio Casa
Giorni e orari di ricevimento:
lunedì, mercoledì e venerdì dalle
ore 9,00 alle ore 13,00
Tel. 0182.602219
N.d.R. Le proposte devono
pervenire entro il 31 Agosto
2006, il bando di concorso è visionabile anche presso la
Sede A.V.A.
Sabato 12 Agosto 2006
Anche per quest’anno
20.000 operatori
alimentaristi non
devono fare la tessera
I 20.000 operatori alimentaristi
della Provincia di Savona non devono essere muniti di Tessera sanitaria.
Già da due anni la Regione
Liguria ha sospeso tale obbligo e
quest’anno ha rinnovato la sospensione fino al 30 giugno 2007.
La sospensione è stata prevista anche per parrucchieri, barbieri, estetisti che già la nostra
azienda aveva deciso di esentare
da tale obbligo non previsto da
disposizioni di legge.
Per quale ragione non c’è più
l’obbligo?
Perché l’OMS (organizzazione
mondiale della sanità) ritiene
inefficace ai fini della prevenzione della salute dei consumatori
questo tipo di accertamento sanitario.
I cittadini saranno garantiti da
comportamenti adeguati dagli
stessi operatori lungo l’intero
processo produttivo attenendosi alle linee guida per l’applicazione dell’autocontrollo e linee
di indirizzo igienico sanitario per
l’attività nel campo degli alimenti e delle bevande già da tempo
forniti dalla Regione Liguria.
Le attività ispettive dell’ASL
presso le Aziende sono una ulteriore garanzia per i consumatori.
Referente: Direttore U.O.
Igiene Alimenti e Nutrizione
dr.ssa Marina Scotto.
Con Luca Marchese
si parla di
sicurezza sulle strade
Nella splendida cornice del
nuovo Bistrot, il ristorante
all’aperto del Relais & Chateaux
“La Meridiana” di Garlenda, si è
svolta martedì sera la tradizionale conviviale, aperta anche alle signore, del Rotary Club
Alassio.
Ospite d’onore il Dirigente della Polizia Stradale di Savona
Dott. Luca Marchese.
Dopo la cena, infatti, il Dott.
Marchese ha intrattenuto i soci e
gli ospiti (erano presenti rappresentanze dei Rotary Club di
Canale Roero e di Vigevano) sul
tema “Riflessi della patente a
punti sugli incidenti e la mortalità sulle strade”.
Il Comandante della Polizia
Stradale di Savona ha evidenziato come la nuova normativa negli ultimi anni abbia sensibilmente ridotto gli incidenti mortali.
«I dati parlano chiaro – ha dichiarato il Dott. Marchese – e
accanto alla nuova normativa un
ruolo importante l’hanno giocato i controlli delle Forze di Polizia, in particolare della Polizia
Stradale con particolare riferimento ai flussi del fine settimana, e a quelli giovanili in prossimità di locali e discoteche».
Al termine della conferenza,
dopo le domande di approfondimento da parte dei presenti, è
stato consegnato al Dott. Marchese un piatto artistico in ceramica di Albisola raffigurante la
Cappelletta di Alassio, a ricordo
della serata.
Il Presidente
Rotary Club Alassio
Arch. Marco Melgrati
LAUREA
La nostra giovane concittadina Federica Di Giampaolo ha
brillantemente conseguito,
presso l’Università degli Studi
di Genova (Facoltà di Scienze
matematiche fisiche e naturali)
la laurea in scienze biologiche
discutendo la tesi: “Correlazione tra fattori alimentari e l’autismo: analisi delle evidenze
scientifiche”.
Relatori: Chiar.ma Prof.ssa
Fernanda Perdelli, Chiar.ma
Prof.ssa Paola Minale.
Alla neo dottoressa le più vive
congratulazioni dell’A.V.A. e degli amici.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
…Anche quest’anno numerose sono le lamentele per l’invasione di
zanzare ed altri insetti che “colpiscono” anche di giorno, nelle zone
centrali ed al mare. È richiesta una disinfestazione dei tombini e dei
fossati dalle cui grate salgono (essendo sprovvisti di sifoni) effluvi non
propriamente profumati (vedi Via A. Volta). Sarebbe opportuno date
le richieste anche una estesa campagna di derattizzazione.
•••
…In Corso Dante, vicino all’isola ecologica esiste una bella palma.
Data la posizione in pieno centro, non sarebbe bene ripulire l’aiola dalle erbacce alte e secche? Non è certo una bella vista.
•••
…Non sarebbe più logico, in Via Cristoforo Colombo posizionare dei
contenitori per la spazzatura onde evitare le montagne di sacchi buttati per terra, con il liquame che fuoriesce, e tutto questo alle ore 9,30?
Suggerimenti
Per fare rispettare i modi e gli orari dello smaltimento dei rifiuti solidi negli appositi contenitori e nelle più attrezzate isole ecologiche con
sacrosante sanzioni, perché non attivare le “guardie” già presenti per il
controllo dei parcheggi a pagamento di corso Dante e dintorni!!!
Presente nel passato
Grande e mutevole sei come i tuoi cieli
che, il vento dei monti e del mare vicini
tra l’umide chiome dei pini e degli elci
d’essenze scorrendo, ti fa profumata.
“Pel tuo fiume salgono i carichi ancora
di spezie d’Oriente, di marmi preziosi,
di schiavi stranieri bellissimi vanto
ed orgoglio delle patrizie dimore?”
Sosibiano, Licisca, Cherillo , Avìto
nomi invocati spesso, forse esecrati
infinite volte : - perduti nel tempo !
Distrutte ed al suolo per sempre cadute
sono le splendide ville ed i gloriosi
templi coronati dall’aquila d’oro
di Giove, rovine le terme fastose,
i teatri imponenti, le maestose
arene insanguinate, e cenere sono
anche le Biblioteche invidia e rancore
dei dotti di Tebe e Alessandria d’Egitto.
Ma la tua grandezza a parlare continua,
quasi di vederla e sentirla ci pare
attraverso il vago riflesso dei nembi
cangianti che passano sopra i tuoi Colli,
là dove posano le vestigia sparse
di quello che fu più mirabile al mondo,
TU sei viva e presente ! in mezzo al confuso
trapestio della gente nuova che incede
su gli avanzi dei sontuosi pavimenti
ancora di Orazio riecheggiano i passi
lenti, e quelli per la sportula affrettati
(come ogni giorno su per l’alta Suburra)
dei calzari dell’estenuato Marziale.
La nostalgia lacrimevole di Ovidio
esule sta con l’edera abbarbicata
del Palatino alle consunte pareti:
qui, dove la dolce moglie invan l’attese!
…e i consensi di Seneca filosofo,
di Giovenale l’irrefrenabil rabbia!
… pur le tenere fantasie delle Ninfe
coi lieti Fauni e gli Amorini gentili…
tutto ciò vivente riappare tra questi
mutili muri, in mezzo ai tuoi verdi lauri
e nella polvere lungo la via Sacra…
del ninfeo delle Vestali tra le rose…
all’Argileto ed al Fico Ruminale…
ai Rostri… del Campidoglio alle pendici…
accanto ai resti dell’Anfiteatro immenso:
TUTTO è qui ancora. E per sempre, alma ROMA!
Frank DRIVER
Posso?
Finché il Senato Romano non si
decise per il “Si” Catone continuò ad
esclamare alla fine di ogni suo discorso “Delenda Carthago”! Se il
Sindaco me lo permette anch’io continuerò a scrivere su l’Alassino le
mie osservazioni per sollecitarne
l’accettazione: eccole quindi; 1°) È
stata finalmente recintata l’aiola in
via Cavour di fronte alla birreria a
protezione dei fiori; molto bene! ma
occorre recintare tutte le aiole di via
Cavour perché gli animali a due e
quattro zampe continuano a rovinare i fiori
2°) Al posto dei due cartelli di divieto ai cani di entrare nei giardini
posti vicino ai gabinetti siti a fianco
del bar di viale Gibb, perché non mettere due cartelli che indichino ai turisti che ivi ci sono le toelette,dato che
non si vedono altre segnalazioni?
3°) Quo usque tandem verrà concessa l’occupazione della piccola
piazzetta di fronte al monumento ai
caduti a spettacoli di saltimbanchi,animali ammaestrati, camion
con teatrini vari e tendopoli per
miss e bancarelle di salami e dolciumi,che mal si addicono al rispetto
del monumento? Non si potrebbe
spostare queste “cose” di fronte al
municipio, dove ci sono già le sedie,
oppure sulla piazza Partigiani, che
pare fatta apposta? E che dire degli
urli forsennati notturni?
4°) Quando si vorrà sollecitare un
più stretto pattugliamento a tarda
sera e notturno da parte della Polizia
per la tutela del riposo e tranquillità
per debellare i rumori e gli schiamazzi dei ragazzi maleducati e non
tenuti a freno dai gestori di certi locali?
5°) Sulla pulizia e la straboccante
“rumenta” ho letto su l’Alassino che
anche il Sindaco se ne é lamentato;
bene! a chi tocca far rispettare l’ordine e le ordinanze?
6°) A quando sarà garantita la
tranquillità di passeggio ai turisti, e
di lavoro ai commercianti nel carruggio (budello) e nella passeggiata
a mare con il divieto a biciclette, moto (che vanno anche contromano)
auto, trenino disneyano di circolazione?”.
Ovviamente l’esenzione riguarda
Taxi, mezzi pubblici, per i quali
chiunque capirà l’esenzione dal divieto a qualsiasi ora.
Silvio Viglietti
Sabato 12 Agosto 2006
3
«L'ALASSINO»
Il nostro dialetto: debiti e crediti
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 14° A pensarci bene il nostro Presidente, quando mi ha chiesto
all’inizio di dedicare un po’ del
mio tempo a «giocare » col nostro dialetto e con i numerosi
rapporti esteri o esterni, non
aveva torto. Tutto ciò che ho racimolato e scritto in questi capitoli (e potrebbe in verità moltiplicarsi, perché l’argomento finisce per attrarre, come le ciliegie
fanno da un albero a maggio o a
giugno) di per sé ha poca importanza. Poco toglie alla bellezza
della nostra parlata e poco aggiunge, tanto più che, a far la conta, non so quanto poche decine
di abitanti in Alassio oggi sarebbero in grado di portare avanti
un bel discorso nella lingua di
Pignurin, dei padri delle famiglie
Airaldi o Freghetti, Nattero o
Schivo, Aicardi o Bogliolo, Stalla
o Vaccarezza o, più semplicemente, nella parlata viva e «piena
di forza e di soavità» di Marinin
Carchero o di Silvio Valdora o
del mio vecchio e indimenticato
nonnu Maxiollu e, forse, oggi, di
pochissimi come l’aucattu Claudio Bottelli o a Lina du Zepin,
Nattero o a Marilena Arecco du
Castè.
Certamente il fascismo (e non
solo «lui») ha tentato, in nome
della purezza linguistica, non solo di abolire molti vocaboli stranieri (e fin qui se non aveva ragione, non ebbe tutti i torti, se
pensiamo ai «quintali» di parole
straniere, goffe e inutili, che hanno avuto troppo facilmente il diritto della nostra cittadinanza).
Un errore più grave fu quello di
boicottare o di frenare l’uso dei
dialetti, quando ancora un numero notevolissimo di Italiani
sapeva esprimersi solo nella lingua materna locale. Da ragazzi
abbiamo rischiato persino di
prendere degli scapaccioni, se
scrivevamo qualche frase in dialetto... «E poi a scuola, nei temi,
nelle interrogazioni ti bocciano...».
È giusto che un popolo che si
rispetti abbia una sua precisa lingua nazionale comune. Ci mancherebbe altro... ma ci siamo
stancati di ripetere più volte, e
tutte le volte che abbiamo parlato di queste cose, che non si de-
CONCLUSIONE
vono stroncare le parlate locali, i
dialetti, la cultura della propria
gente. Essi non sono il veleno
della lingua nazionale. Ne sono il
colore, la cornice, il fascino, a
volte persino la bellezza e la musica. Se ricordate, avevo citato
un proverbio del mio paese che
ho sempre amato, tanto è musicale ed espressivo... «U rexiste
ciù sutt’aigua che a travaio’!». Se
lo traduco in lingua italiana perde quasi tutto. È giusto insegnare a scuola il buon italiano e anche la punteggiatura, perbacco,
le virgole, le virgolette... E chi
usa più a scuola il punto e virgola? Ma non tocchiamo questo tasto. Non ho voglia di morire di
rabbia. Evviva le lingue e le lingue ben studiate, ben conosciute, ben parlate... ma mi servo di
una citazione autorevole, di un
brano di Mario Mattioni, già
Direttore del Museo di Archeologia della Martinica, tratto da un
articolo comparso (GennaioGiugno 2003, pag. 79) in R Ni’
d’àigura: I dialetti o, come egli
scrive, «le lingue regionali devono essere fissate in maniera assolutamente corretta e duratura, con riferimento a tutti i tratti
culturali ai quali la parola si riferisce. Ciò fino a quando il farlo è
ancora possibile».
È proprio ciò che sosteniamo
sempre noi, poveri tapini, bramosi di difendere a spada tratta
la lingua dei nostri padri, della
nostra gente, della nostra terra,
perdutamente amata.
I dialetti, forse, hanno poco
valore dentro gli interessi «di
una società di mercato», ma non
è giusto neppure che questa società prepotentemente abbia
volontà e potere di soffocarli.
Per questo, anche se la nostra è,
come tante altre, una voce sperduta nel deserto o una battaglia
perduta auspichiamo che, accanto alla grande lingua nazionale e di tutto rispetto resti viva
e operante anche la nostra parlata che non uccide, né ucciderà
mai le parole nate e cresciute
accanto all’acqua o al corso
dell’Arno, ma porta a loro il profumo delle nostre erbe aromatiche e dei nostri frutti, il murmure del nostro impareggiabile
mare, lo stesso dolce e nostalgico sapore della voce dei nostri
vecchi e delle nostre origini.
Questo, in sostanza, ho cercato
di dire e di commentare anche
in questi capitoli di storia nostra, come ho fatto sempre, come ho fatto non per mettere in
piazza saccenterie e conoscenze a volte persino sciocche e
stereotipate, non per salire sul
proscenio della notorietà o per
aspettare un applauso finale.
Ho scritto qualche cosa che ho
racimolato dal mio irremovibile
amore per questa mia terra per
la mia gente, per tutto ciò che
parla di essa, per tutto ciò che
ricorda il faticoso e lungo cammino di molte generazioni protagoniste di una storia povera,
spesso dimenticata, a volte persino oppressa e calpestata.
Ho scritto della mia e della vostra gente, di quella che ha le
sue radici millenarie in questo
angolo di Liguria, in queste stesse strade che noi percorriamo
ogni giorno, ma anche di quella
che è stata costretta a partire di
qui per la Francia o per le
Americhe per un tozzo di pane
onesto e sudato che da noi era
difficile conquistare, per tutti gli
emigranti che non hanno dimenticato le loro origini ed anche per coloro che da terre lontane e più desolate delle nostre
sono giunti fra noi per lavorare
con onestà ed hanno saputo
mostrare rispetto e benevolenza verso chi li ha accolti e da essi hanno ricevuto benevolenza
e rispetto per la loro serietà e
per essersi inseriti onestamente nel nuovo tessuto sociale.
Non importa se non hanno imparato a ripetere perfettamente
nel nostro dialetto «trei o quattru», se non sono riusciti mai a
pronunciare con la nostra «cocina »... «marina... Arasce o arena»... Non importa... Siamo una
piccola grande comunità di gente che rispetta e che vuole essere rispettata. Questo mi premeva di sottolineare. Non so se a
qualche concittadino le mie
«vecchie storie» sono state gradite; non so, ma, comunque,
proprio a loro voglio dedicarle e
con un saluto cordialissimo.
Ministoria alassina: Una seduta consiliare del 1891
(a cura di Tommaso Schivo)
Cap. 7° - La giornata lavorativa
Nelle ultime pagine dell’opuscolo che abbiamo analizzato si
leggono anche i dieci articoli del
«Regolamento Organico pel Comune di Alassjo», dai quali stralciamo solo qualche dato essenziale e interessante, anche perché possa essere eventualmente
comparato con quelli vigenti oggi, dopo oltre cento anni di storia.
Con l’articolo l° si viene a conoscenza della pianta organica
stabile degli impiegati. Erano sei:
il Segretario Capo, un Vice-Segretario, un Applicato di Stato civile
e Anagrafe, un Impiegato di concetto a disposizione e un Amanuense e un Ingegnere per l’Ufficio Tecnico.
Tralasciamo gli articoli intermedi e di scarso significato.
Nell’articolo 5° sono elencati gli
Uffici comunali in funzione. Erano quattro: 1°- Segreteria (Adunanze di Consiglio e Giunta, Contabilità, Cassa, Contratti, Espropriazioni, Lavori pubblici, Archivio, Elezioni, Ipoteche, Registri di
consistenza patrimoniale, Progetti finanziari, Direzione generale degli affari comunali) - 2 - Ufficio di Contabilità (Registro,
Inventari, Carceri, Scuole, Pesi e
Misure, Polizia locale, Igiene e sicurezza pubblica, Ruoli, Tasse e
Imposte dirette, Posta e Telegrafo, Leva e Servizio militare,
Milizia territoriale, Requisizione
quadrupedi e altri lavori non meglio specificati). 30 - Stato Civile e
Anagrafe (Passaporti, Pensionati, Liste elettorali, Catasto,
Spedizione di atti, Tenuta dei
Registri, Rilascio certificati e copie di atti ecc .)
4° - Ufficio Tecnico (c’è semplicemente una nota: «Leggansi le
attribuzioni in apposito Registro»).
Un certo interesse storico ha
anche l’articolo 8° che citiamo testualmente: «Gli impiegati non
potranno assentarsi dall’Ufficio
prima dell’ora fissata dall’orario,
senza averne ottenuto il regolare
permesso. Il congedo viene concesso dietro domanda scritta,
ogni volta che le esigenze del servizio lo permettano; se non è
maggiore di giorni cinque sarà
dato dal Sindaco. Sarà concesso
dalla Giunta se eccede questo
termine. Il permesso viene rilasciato per iscritto, ne stabilisce
la durata ed indica l’impiegato
che nel periodo d’assenza deve
sostituire l’assente».
Negli ultimi due articoli del
Regolamento sono enunciate
«Disposizioni preliminari» che riguardano espressamente eventuali infrazioni alle regole e ai doveri e sono chiarissime: si parte
dall’ammonizione semplice a
quella formale, dalla sospensione al licenziamento in tronco. La
prima potrà essere comminata
direttamente dal Sindaco, la seconda dalla Giunta, la terza dal
Consiglio, dietro rapporto del
Sindaco, ma la più grave (il licenziamento) «potrà essere decretata solamente sull’accertamento
di gravi mancanze verificate e
quando, senza profitto, sia stato
l’impiegato sospeso per due volte nel corso di un anno» (insomma... cartellino «rosso»!).
C’è, poi, l’ultimo articolo, (il
10°) di cui abbiamo fatto brevissimo cenno in altro capitolo, ma
che merita alcune precisazioni,
trattando degli orari di servizio
di tutti gli impiegati.
Eccolo; è perentorio e senza
inutili commenti: «Per gli Uffici
sarà osservato il seguente orario:
Dal 1° Ottobre al 31 Marzo dalle
ore 9 antimeridiane alle 12 meridiane e dalle l e mezza alle 5 pomeridiane. Dal 1° Aprile al 31 Settembre (strano, non mi risulta
che allora Settembre avesse un
giorno di più... Ma chi glielo ha rubato?) dalle 8 e mezza alle 12 e dalle 2 e mezza alle 6 pomeridiane.
E per le domeniche e i giorni festivi? Udite, udite... Una pacchia!
Solo dalle ore 9 alle 11 antimeridiane.
È tutto. Forse l’insieme dei capitoli e la lungaggine delle osservazioni che abbiamo tirato fuori
da essi sono da considerare «roba vecchia, acqua passata», inutile e ormai inservibile. Forse. Ma
il tutto può accendere o far nascere in qualche lettore un desiderio di conoscenza o di approfondimento della storia del
nostro popolo, della nostra gente, specialmente di quella che ha
pensato a sé ed alla propria famiglia, ma, chiamata a dirigere o a
condurre le sorti del proprio paese, non ha mai anteposto il proprio interesse a quello della patria che la aveva chiamata.
CRONACA DI ANDATE: MESE DI AGOSTO 2006
Caro amico, ti scrivo…
Caro Signor Primo Cittadino
di questa meravigliosa e benedetta terra di Andate: devo purtroppo constatare che nel mondo non c’è gratitudine, non c’è riconoscenza, non c’è religione,
praticamente non c’è più niente.
Infatti abbiamo – dico “abbiamo” anche se ha fatto tutto Lei,
ma Le assicuro che io ero in perfetto accordo con la Sua illuminata scelta – abbiamo preso una
piazza che era un coacervo di
macchine parcheggiate alla rinfusa e in brevissimo tempo (cosa sono alcuni anni?) l’abbiamo
trasformata in uno spazio enorme, meraviglioso, senza neanche un albero che rompa la visione (o i cosiddetti), senza
piante che la facciano assomi-
14 ed andare avanti ad oltranza,
facendo sembrare suoni che
per me, per Lei e oggettivamente sono angelici, qualcosa di torturante a chi ha speso un miliardino delle vecchie lire per comprarsi un appartamentino qui
ad Andate, Zona del Silenzio
(una volta!).
Eppure caro Signor Primo
Cittadino (e, se permette, anche
Secondo Terzo e Quarto, perché Lei da solo vale per tre o
quattro come minimo) l’avevamo voluta questa piazza (io e
Lei) proprio aperta, senza uno
straccio di albero, senza gli inutili platani che caratterizzano
tutte o quasi le piazze della costiera nostra e delle cittadine
della nazione a noi confinante –
siddetti, perché ci mancherebbe
ancora che tutti i giorni la gente
decidesse in piazza cose che più
velocemente e efficacemente
può decidere Lei in Comune,
senza che nessuno Le metta i bastoni fra le ruote o venga a lamentarsi che c’è rumore, che il
mare non è pulito, che la città
non è immacolata, ed altre menzogne che possiamo cancellare
con una alzata di spalle.
E allora, caro Signor Primo
Cittadino, andiamo avanti (io e
Lei) senza paura. Si lamentano
della piazza-piazza. Bene. Abbiamo appena proposto come
alternativa la piazza-teatro, tutta di legno come nei teatri scespiriani, un luogo di sogno dove
si può intravedere anche un mo-
gliare ad un giardino ombroso, e
l’abbiamo resa (la piazza) ai cittadini così, aperta, soleggiata,
anche assolata se si vuole, e libera.
E qualcuno si lamenta ancora!
Per esempio si lamentano i residenti nei palazzi circostanti,
perché, essendo stata la piazza
dedicata e destinata a sala concerti all’aperto, ogni volta che
c’è una manifestazione i decibel
delle casse acustiche vanno
all’estremo, e non solo nella serata stessa (che magari finisce a
mezzanotte) ma nelle prove,
che possono anche iniziare alle
d’altra parte lo voglio vedere
uno capace di far crescere un
platano sul cemento armato –
l’avevamo voluta aperta, assolata, una “agorà” avevamo detto
nella campagna elettorale. Poi,
però, accidenti, qualcuno è andato a consultare un vocabolario di greco ed ha scoperto che
“agorà” era la piazza dell’antica
città-polis greca dove si riunivano spontaneamente le assemblee popolari e si prendevano le
deliberazioni riguardo alla vita
cittadina.
E questo si capisce ci farebbe
– a me e a Lei – girare un po’ i co-
dellino del castello di Camelot.
Adesso voglio vedere chi ha
qualcosa da dire.
Post scriptum: dopo la ventilata nomina del grande Romanini come assessore ad Aquilia,
si è formato ad Andate un “comitato contro la fuga dei cervelli da Andate” primi obiettivi: evitare la fuga di: A) Ginocchio-sindaco di Badalucco B) Lo scienziato Pasqualino Terzara assessore a Cinisello, C) Il grande
Triginato difensore civico a
Seborga.
Speriamo bene.
L’ASILO DEL NONNO
COMMISSIONE
EDILIZIA
Anche quest’anno il Centro
Diurno di Alassio “Asilo del
Nonno” rimarrà aperto durante
tutta l’estate senza sosta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle
17.00.
Il Centro risponde alle esigenze di tutti quegli anziani che
per problematiche legate a lievi
demenze senili o alla solitudine
non possono più restare in casa
da soli durante la giornata ma
che non vogliono neanche per
questo staccarsi completamente dall’ambiente familiare ricorrendo all’istituzionalizzazione
completa.
L’Asilo del Nonno offre un
ambiente sereno dove socializzare, passare il tempo in allegria svolgendo semplici attività
ricreative che permettono il
mantenimento delle principali
abilità di base, il recupero
dell’autostima e lo stimolo per
la curiosità e la voglia di fare.
Gli ambienti interni allegri e solari coniugati sapientemente ad
un’area verde che dona frescura ad un ombreggiato porticato
dove passeggiare o sostare con
una bibita fresca sono poi
l’esatta combinazione per trascorrere al meglio questi mesi
estivi.
Il personale altamente qualificato offre un’assistenza specializzata su più fronti: sanitario, socio-educativo, ricreativo.
Per ulteriori informazioni e
iscrizioni è possibile rivolgersi
al Comune di Alassio (Servizio
Politiche Sociali) o direttamente al Centro Diurno sito in via
Adelasia n. 57, tel.: 0182 546485.
È prevista una settimana di
prova gratuita ed è possibile
anche effettuare iscrizioni per
brevi periodi superiori alla settimana.
La Coordinatrice
Dott.ssa Samuela Lodi
GIORGIO
E GIUSEPPINA
CASADEI
Anche quest’anno, per il triste
anniversario della morte dei nostri Soci benemeriti Giuseppina
Gastaldi e Comm. Giorgio Casadei, l’Associazione Vecchia Alassio li ricorda con affetto per il bene che hanno fatto alla nostra
Associazione.
Luca Caravella
Comune di Alassio
Con l’entrata in vigore del
nuovo Regolamento Edilizio si è
dovuto procedere con l’avvicendamento dei membri della
Commissione Edilizia che risulta così essere composta da:
Presidente: Ing. Giampiero
Dotti; Avvocato: Avv. Emanuela
Preve; Geologo: Dott.ssa Isabella Cane; Geometra: Geom. Ernesto Schivo
Ingegnere: Ing. Emilio Brovelli
I 3 membri di libera scelta sono: Ing. Angelo Campi (nomina
indicata dalla minoranza consigliare) Geom. Paolo Caviglia,
Geom. Andrea Barbero.
I due esperti in bellezze naturali tratti da un apposito elenco
regionale sono i seguenti: Arch.
Rocco Paradisi, arch. Dante
Mollica.
4
«L'ALASSINO»
Lettere del pubblico
Una vista…
o meglio non guardare…
Che bello!!
Siamo sul molo di Alassio, è
sabato 22 luglio ore 10,30. Ci sono io, i bimbi di mia sorella, alcuni amici e signori americani
del Texas, venuti ospiti qualche
giorno da noi. Che incontro… ci
sediamo tutti e restiamo a guardare il Panorama, l’Isola davanti
a noi, le antiche case e l’acqua
pulitissima… coi pesci in trasparenza sotto di noi. Io racconto che mio padre ingegnere a
Milano veniva già ad Alassio negli anni 30 per tanti e tanti anni…
poi noi bimbe… che bello, il
golfo, il sole… siamo estasiati…
beh i cestini straboccano di
spazzatura e il molo non è molto
pulito… ma anche gli amici
Americani sono entusiasti… ma
altro Inglesi… Ville… spiaggia
d’oro… racconti. Sono quasi le
11,30 ed in un attimo, dico un attimo lo scenario cambia di col-
po: un odore forte nauseabondo
di… m… fogna ci assale, una
puzza insopportabile… l’acqua
sotto di noi, mi fa notare il nostro amico americano si è riempita di schiuma bianca, bolle,
mozziconi, pres… una puzza…
indescrivibile, e poi carta (igienica?). Sono le 12,15 e non riusciamo più a stare seduti,
dall’odore. Alcuni bagnanti che
si erano tuffati salgono dicendo
che l’acqua è marcia, puzza…
un vero schifo credete (scusate
la parola). Noi scappiamo nel vero senso della parola… Altro
che vista… meglio non vedere.
Buona Estate a tutti… che
profumo.
Maria Monti
P.S. Speriamo vengano presi
dei provvedimenti. Ci hanno
detto che è successo altre volte.
Grazie.
Sensi unici disattesi e…
sogni di piste ciclabili
Spett. Redazione
Desidererei far notare qualcosa di anomalo nella circolazione
stradale alassina, il problema è
il seguente: Via Dante senso unico, ma per le biciclette no! Via
Dante è una strada alassina di
una certa importanza, fu realizzata alla fine degli anni 20 del secolo scorso dall’allora Podestà
Durante, non fu una realizzazione indolore, fu demolito metà
del Palazzo Brea, fu espropriata
una parte dei giardini del
Marchese Ferrero. Il Podestà
non era ben visto dai notabili
del tempo e fu allontanato per le
sue idee urbanistiche rivoluzionarie, per venire, in un secondo
tempo rimpianto perché tutto
sommato aveva fatto qualcosa
di positivo per la viabilità citta-
dina.
Il senso unico fu istituito nel
1975 dal Sindaco Dino Grollero,
allora in carica, ora sorge un
problema, non tutte le biciclette rispettano il senso unico basandosi sull’occhio assente
delle Forze dell’Ordine. Ma qui
bisogna considerare il codice
stradale, che se un ciclista viaggia contromano e viene investito da un automezzo non percepisce nessun indennizzo, insomma viaggia a suo rischio e
pericolo.
La soluzione logica sarebbe
creare una pista ciclabile nei 2
sensi, opportunamente segnalata.
Distinti saluti.
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Mal comune…
(ma è poco gaudio!)
Spett. Redazione de
“L’Alassino”
Percorrere il sabato sera il
tratto di passeggiata che dal ristorante “La Scogliera” porta a
Laigueglia, offre una chiara fotografia del turismo “di nicchia”
che sta interessando la nostra
cittadina. Lo sguardo può spaziare oltre la lunga fila di camper
parcheggiati lungo il marciapiede (ognuno con la sua esposizione di sacchetti dell’immondizia, ciabatte, biancheria stesa e
tavole apparecchiate sulle panchine) per spingersi fin sulla
spiaggia libera sottostante, dove troneggia un accampamento
di tende multicolori, popolate
da campeggiatori di ogni età accomodati su asciugamani, materassini e ogni altro oggetto riciclabile, in versione diurna, per
uso balneare.
Anche volendo sorvolare
L’Ente Nazionale Protezione
Animali raccomanda tutti gli
anni e particolarmente in questa stagione di non abbandonare gli animali sulle strade.
Tanto tempo fa, quando avevo
la fortuna di avere ancora i miei
Francesco Trazzi
(riguardano la civiltà dei cittadini,
ma commercianti e fumatori in particolare)
mucchiati da commercianti e fumatori accaniti.
Mi domando se non sia possibile che il commerciante nelle
pulizie giornaliere non possa
raccogliere la spazzatura e metterla nel suo bidone, anziché
buttarla fuori dal marciapiede.
genitori, trovai un cane in una
strada di campagna che non sapeva più abbaiare tante erano
state le botte che aveva preso.
Era pieno anche di reumatismi.
L’abbiamo portato dal veterinario pensando di guarirlo e ri-
sull’immagine di degrado che si
presenta ai turisti e ai cittadini
di passaggio, una domanda sorge comunque spontanea: allo
spuntar del giorno, questa allegra e folta brigata dove espleterà le naturali e inderogabili
funzioni corporali? La risposta
sembra essere una sola.
Inoltre, a ringraziamento dell’ospitalità, il lunedì mattina rimangono cumuli di sporcizia a decorare la spiaggia, in ricordo del lieto soggiorno a buon mercato.
Ritengo che l’Amministrazione Comunale di Laigueglia, da
sempre insensibile al problema,
debba invece affrontarlo da subito e con fermezza, per evitare
la crescita esponenziale di un fenomeno indegno di qualsiasi
paese civile, tanto più se ad economia turistica.
Alessandra Tarabusi
Laigueglia
portarlo dove l’avevamo trovato. Non è stato così: quello
sguardo pieno di gratitudine ci
aveva conquistati tanto da rimanere in casa come un membro di famiglia: TOBY, dopo
aver fatto una commovente
compagnia ai miei genitori ed a me, se ne è andato via per sempre nel
’92. Io, che prima di
quell’incontro non sapevo cosa fossero le bestie, posso affermare
che sanno dare tanto
perché non conoscono
l’inganno ed il valore
del denaro. Un giorno
sfogliando un album,
trovai una foto ed a
TOBY ho chiesto se poteva indovinare chi fosse quella bambina con
la carriola. Un sorriso
quasi umano sul muso
che è sembrato rispondere: “Quella sei tu.
Non ti fosse mai venuta
sta mania!!”
Ricordo che quella
sensazione di diniego
mi aveva stizzita. Poi,
per entrambi, ogni momento in cerca di verde
e silenzio per trovare
un rifugio ai nostri rimpianti. È
così che ho ricominciato da 3;
sono quasi felice e spero che da
lassù, anche i miei genitori possano vedere il mondo che hanno sempre amato.
Fernanda
Un fumatore incallito
A.A.A. Altalena trovata!!!
Dice il saggio:
«La necessità aguzza l’ingegno!» Ai miei tempi, circa mezzo
secolo fa, molta gente era capace di ingegnarsi nei più svariati
lavori, con poca spesa si otteneva il massimo risultato; anche se
eravamo poco istruiti. Al giorno
d’oggi l’istruzione prevale
sull’intelligenza e non più viceversa; pertanto siamo tutti
istruiti, ma pochi sanno ingegnarsi, forse perché non c’è più
la necessità, né l’umiltà. Basta
sostituire il pezzo, anziché ripararlo. Non sarebbe il caso di soffermarci un momento in una
pausa di riflessione su questo
argomento?
Il progresso tecnologico,
l’istruzione esasperata ed il consumismo, hanno dato veramente il benessere sperato?
Giovanni Gonnelli
Una gentilissima Sig.ra…
(ma lo è tutta la famiglia!), in
seguito all’annuncio da noi fatto, e pubblicato sul precedente “Alassino”…: “A.A.A.
Altalena cercasi”, ci ha contattato e donato una bellissima altalena con dondolo (in tot. 3
posti) che posizioneremo nel
parco del Santuario di
Madonna della Guardia, dove
noi Gruppo A.R.E.S. VOLONTARI BOSCHIVI abbiamo in
progetto di creare il mini parco
giochi: A.R.E.S. for MATETTI
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Una voce
fuori dal coro
Ricomincio da tre
Considerazioni sottovoce…
Finalmente da qualche tempo
possiamo respirare aria più pulita nei locali, grazie alla legge
sul fumo. Ma quanto di beneficio
abbiamo ottenuto, rischiamo di
giocarcelo al prossimo acquazzone estivo. Infatti si intravedono i tombini posti nelle vicinanze di bar ecc. quasi otturati da
cicche e quant’altro, così am-
Sabato 12 Agosto 2006
(vedi: Alassio Ragazzi E Sentieri, per i bambini).
Un grande ringraziamento
alla gentilissima famiglia, ad
un’altra gentile signora che
con le stesse modalità ci ha fatto avere le statuette decorative in cemento di Biancaneve e
i 7 nani… (sempre per l’area
giochi del parco)… e all’“Alassino”, che ancora una volta è
stato un prezioso “strumento”
di utilità sociale!
Mario “Attila” e Tino “G-Boy”
Alassio 22 giugno 2006
Spett. redazione vi ringrazio
anticipatamente dello spazio
che mi date nella vostra rubrica. L’argomento che vi propongo è: a proposito di Villa
Bice ovvero “una voce fuori
dal coro”. Ho avuto modo di
leggere il libro su Villa Bice
presentato all’auditorium della biblioteca il 20 maggio scorso, è stato per me come ripercorrere il sentiero dei ricordi,
mi è sembrato di tornare giovane in quelle due fotografie di
alunno di terza, quarta elementare e rivedere i compagni
di scuola, i maestri, tanti cari
volti, qualcheduno ormai irrimediabilmente scomparso,
che ci rimangono le fotografie
a testimonianza. Quando 30
anni dopo fui incaricato nel
1975 di eseguire la pavimentazione delle terrazze dell’edificio ne ero orgoglioso di avere
contribuito a restaurare la
vecchia scuola, ma lasciamo
perdere i romanticismi. Villa
Bice venne affittata dal Comune di Alassio nel lontano 1937
per la somma di ventimilalire
annue, ma nel giugno 1952
venne acquistata dal Comune
per la cifra di ventisette milioni, nell’ottobre 2002 è stata acquistata da una impresa immobiliare piemontese, ma è
proprio un edificio così fatiscente come si dice? L’esperienza ci insegna che se una
ditta privata non vede un margine di interesse rinuncia
all’acquisto dell’edificio e lo
lascia al Comune. Ma erano così a secco le casse del Comune? Non vorrei che la costruzione dopo averla restaurata,
e suddivisa in tanti appartamenti venissero rivenduti a
prezzi esorbitanti. Non sarebbe stato meglio incaricare dei
lavori di restauro e suddivisione una impresa locale e vendere a giovani coppie di Alassio
gli appartamenti, che sul posto non trovano più alloggio e
devono andare ad abitare nei
paesi dell’entroterra.
Con la speranza che pubblicate questa mia distintamente
vi saluto
Francesco Trazzi
Una lettera più che gradita
Sassari 5.7.06
Caro Giornale “L’ALASSINO”
Mi rivolgo direttamente a te,
perché sei tu che ogni mese mi
porti qui in Sardegna le notizie
della mia città natale. Sei tu che
mi regali alcune ore di relax, sfogliando e leggendo le tue pagine! Quasi le accarezzo... Scrivendo a te, mi rivolgo a tutti coloro che riempiono di colore le
tue pagine bianche, portando a
conoscenza a me e a chi legge il
giornale dei fatti accaduti in
città e nelle zone vicine. Ringrazio tutte le persone che lavorano per comporre il giornale
nel migliore dei modi, e devo
dirti che ogni mese ti aspetto
con impazienza, per leggere i
tuoi racconti, le tue poesie,
guardare le tue belle foto!...
L’edizione del mese di maggio, mi ha portato una bellissima sorpresa!
Ho ricevuto una telefonata da
mio fratello che abita in Australia, anche lui abbonato all’Alassino, che mi suggeriva di guardare bene il giornale a pag.10
dove c’è un articolo con due foto intitolato “RICORDI MARIANI...e no”. Veramente l’avevo
già letto, ma non avevo osservato bene le due fotografie...
guarda bene!... mi disse mio fratello, - in una foto c’è nostra madre!-...
Ho osservato incredula quelle fotografie scattate più di 50
anni fa, che ricordava la processione che da Alassio va alla
Madonna della Guardia e che si
svolge nel mese di maggio; tra
la gente che seguiva la Statua
della Madonna c’era veramente
mia madre! Ma ciò che ancora
di più mi ha commossa, è il fatto che nella seconda foto c’è anche mio padre!... Sono morti entrambi più di quarant’anni fa.
Caro Giornale, scusami se le
mie lacrime hanno bagnato le
tue pagine… ma sono lacrime
di gioia che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo di oltre
cinquant’anni, mi sono vista
giovane, e vicino a me ho sentito l’amore dei miei genitori!
Ringrazio di cuore la persona
che ha scritto quell’articolo, e
che mi ha regalato degli attimi
di felicità; è firmato solo con le
iniziali: G. C. per A.V.A..
Mi chiedo: sarà stato un caso
la scelta delle fotografie? Una
coincidenza? O un messaggio
guidato dall’inconscio divino?
A volte l’inspiegabile trova la
risposta nella ricerca del passaggio della vita verso l’infinito
sconosciuto…
Ti saluto e ti abbraccio caro
giornale l’ALASSINO, e assieme
a te, saluto affettuosamente
l’ASSOCIAZIONE VECCHIA
ALASSIO.
Liliana Scarparo
Via Muroni 22
07100 Sassari
L’importanza delle piccole cose
Spett. L’Alassino
La Direzione dell’Hotel AIDA
ringrazia la persona che vi ha
scritto elogiando la bellezza del
nostro giardino e dei nostri terrazzi in fiore. Come alla suddetta persona anche a noi farebbe
piacere che tutti i locali di
Alassio fossero così curati. La
nostra cittadina meriterebbe
questo ed anche di più, non solo
per i turisti ma anche per noi
che vi abitiamo. Vorremmo dire
ai nostri amministratori di amare Alassio, di pensare anche alle
piccole cose perché sono queste che fanno grande un paese.
Francesca Ieria
Sabato 12 Agosto 2006
MARE SPORCO:
UNA GUERRA INTEMPESTIVA
«L’Avv. Vazio è certo meglio
come avvocato che come amministratore. Si evince dalle sue recenti dichiarazioni relative alla
sporcizia che affligge i nostri mari, in questi giorni di bonaccia e
di correnti sfavorevoli. Prima di
scatenare una guerra su una tematica così altamente lesiva per
il nostro turismo, infatti, sarebbe
stata più opportuna una riflessione».
Marco Melgrati, Sindaco di
Alassio, scomoda anche le Sacre
Scritture: «Chi è senza peccato
scagli la prima pietra», dichiara infatti in risposta alle accuse riportate dai giornali.
«Non è notizia di oggi che quando si verificano particolari condizioni di vento e correnti, il mare si
presenti poco invitante. Ma prima di puntare il dito su questo o
quel “vicino”, sarebbe opportuno
che l’Avv. Vazio riflettesse su due
fatti. Il primo: Alassio ha un sistema di scarico a 42 metri di profondità e a 1600 metri dalla riva.
Il secondo: Albenga ha uno scarico a mare non a norma a filo d’acqua, a riva, con una griglia con una
maglia di 4 cm utile solo a fermare
i rifiuti più grossolani. Di più: tutta
la sponda destra del Centa da
Vadino a San Fedele e Lusingano
scarica direttamente nel fiume e
dunque a mare».
«Non credo dunque che Albenga sia immune da colpe per lo sta-
to del mare, e, comunque, in questo particolare momento di grande afflusso turistico, trovo che innescare polemiche sui giornali sia
una innegabile caduta di stile».
«Non vorrei leggere – continua
Melgrati - questa uscita come una
velata minaccia per la non adesione di Alassio al depuratore consortile di Villanova».
«In proposito vorrei ricordare
che in un anno di parole abbiamo
assistito solo a un aumento di capitale e alla nomina del Consiglio
di Amministrazione studiato ad
hoc per inserire anche il Sindaco
di Ortovero che, insignificante in
termini numerici e politici, ha invece il grande “pregio” di essere
un fedelissimo della sinistra funzionale al business del depuratore di Villanova. Un depuratore,
vorrei ricordare per il quale non
si è neanche giunti all’affidamento dello studio di fattibilità».
«Stato dei lavori – conclude
Melgrati – ben diverso per il depuratore alassino per il quale ad
agosto sarà pubblicato il bando
di gara europeo del project financing di un progetto che è già stato approvato dalla Regione Liguria, conforme al Piano Regionale
di Depurazione, alla delibera
dell’ATO e conforme al PUC vigente e che agli Alassini non costerà un centesimo di euro in più
di quanto già oggi pagano per la
depurazione».
CAMPIONATI NAZIONALI
DI NUOTO 2006
Cronistoria di tre giorni da sogno
Eccomi qui a raccontare, finalmente in prima persona, l’ultima
impresa dei “miei” ragazzi.
Alassio, 15 giugno 2006 ore
11.30: si parte, l’appuntamento
più importante di tutta la stagione
è alle porte e non vogliamo perdere l’occasione per dimostrare tutto il nostro valore.
Chianciano, 16 giugno 2006.
Sveglia alle 7, siamo tutti un po’
agitati (quante domande a colazione!): tra poco comincia la prima giornata di gare ai campionati
nazionali di nuoto e, per alcuni di
noi, è la prima volta. 08.20: inizia il
riscaldamento (si fa per dire, perché l’acqua è gelida e sembra voler impedire perfino di respirare,
altro che gareggiare con profitto!).
Una breve cerimonia di inaugurazione, durante la quale le nostre
mascotte Marco Losno e Matteo
Cardi portano in sfilata l’uno il cartello e l’altro la bandiera della regione Liguria, apre la manifestazione.
Suonano l’inno nazionale: tutti
in piedi, mano sul cuore, a cantare.
09.30: finalmente si comincia e
dopo solo 15 minuti di gare ecco la
prima medaglia: è d’oro! La conquista Andrea Losno (classe 95
Es. B) nei 100 SL con un fantastico
1.18.80.
Andrea rompe il ghiaccio e la
tensione si scioglie dopo di lui vincono la medaglia d’argento Nicolò
Braghin (91 cat R) e Marta Di Muro
(91 cat. J), sempre nei 100 SL.
Dopo le premiazioni si riparte
con i 50 RN e Andrea risale sul podio conquistando il secondo gradino.
La piazza d’onore va a Giovanni
Cipriano (89 cat. J). La mattina termina con le staffette 4x50 MX.
Arrivano l’oro per gli Es. B maschi Daniele Briozzo (classe 96) e
Andrea Losno e l’argento per le ragazze Es. A Federica Leo, Serena
Briozzo e Cecilia Badano.
Dopo una breve pausa per il
pranzo ricominciano le gare; nel
pomeriggio sono in programma i
100 DS ed i 50 FA.
Si aggiungono al nostro medagliere altre 5 medaglie: Federica
Leo (94 cat. Es A) vince l’oro nei
100 DS e così pure fa Marta Di Muro, mentre Giacomo Gesmundo
5
«L'ALASSINO»
(89 cat. J) giunge secondo.
Nei 50 FA Nicolò Braghin conquista l’oro e Giovanni Cipriano il
bronzo.
Finisce la prima giornata gare
ed i “miei” ragazzi hanno al collo
12 medaglie.
Chianciano, 17 giugno 2006.
Siamo di nuovo qui, questa volta splende un bel sole, e l’acqua
della piscina olimpica non sembra
poi così fredda come ieri. Anche
oggi “apre le danze” Andrea Losno
con una splendida vittoria nei 50
SL. Seguono poi gli argenti di
Nicolò Braghin e Marta Di Muro ed
il bronzo di Giovanni Cipriano,
sempre sulla distanza dei 50 m SL.
Cambia la gara in programma
ma per la “banda GE.S.CO.” non
cambia la “musica”: Daniele
Briozzo vince il bronzo e Giovanni
Cipriano l’oro nei 100 RN.
Pausa pranzo e si ritorna in piscina.
50 m DS: Andrea Losno (ancora
lui!!!) vince l’oro, Federica Leo l’argento, Nicolò Braghin ancora un
oro e Marta Di Muro un bronzo.
Siamo a quota 22 medaglie
(qualche mamma propone al nostro ritorno di farci accogliere dalla fanfara…). Cosa succederà domani?
Chianciano, 18 giugno 2006.
Ultima giornata di gare oggi sono
in programma le staffette 4x50 m SL.
Niente medaglie ma bellissimi
piazzamenti:
4x50 Es. B maschi 4° posto
(Daniele Briozzo e Andrea Losno),
4x50 Es A femmine 4° posto (Cecilia Badano, Federica Leo), 4x50
cat. R femmine 6° posto (Federica
U sanna, Barbara Bonifazio, Lisa
Lanteri, Martina Revello). Torniamo a casa.
Sul pullman risuonano le note di
“we are the champions” dei Queen
mai canzone poteva essere più indicata per la mia “grande famiglia”.
Grazie alla GE.S.CO. S.p.A. per
l’opportunità di crescere che ci ha
dato e grazie a voi per le emozioni
che ci avete fatto provare.
Arrivederci all’anno prossimo
ragazzi a voi ed alle vostre famiglie
auguro una meravigliosa estate.
Cristina Pallini
GE.S.CO. S.p.A.
Cari Umani,
Anche noi piante abbiamo un
nostro aldilà. Proprio come voi
umani immaginate il vostro (per
chi ci crede) e dove mi trovo attualmente. Sono in buona compagnia di tutte le piante che come me hanno terminato la loro
opera in mezzo agli umani. Chi
per aver avuto il dono di compiere il suo ciclo naturale e chi
come la sottoscritta prematuramente scomparsa alla vista di
tante persone che hanno goduto della mia esistenza. Ho visto
per anni scorrere sotto di me la
vita. Ho visto cambiare i visi,
cambiare le mode e tante stagioni dell’esistenza umana. Ho
visto i ragazzi che uscivano dalla scuola che esisteva al mio
fianco. Ho visto crescere generazioni di ragazzi e diventare
grandi. Dai libri alle prime passioni amorose. Ho visto famiglie
formarsi. Ho visto le persone
frequentare la piazza ed animare le serate d’estate. Ho visto la
piazza diventare muta di voci e
di suoni. Solo la voce del vento,
della pioggia e il mare arrivare
quasi sulle mie radici nelle notti
d’inverno. In quelle lunghe notti, quando l’alba ed il sole erano
ancora lontane e solo pochi solitari passare veloci per ripararsi dal vento nei vicoli vicini. I
miei rami hanno ondeggiato per
anni sotto l’infuriare del vento e
hanno sentito la pioggia cadere.
Si sono mossi lievemente quando una poca brezza odorosa di
mare faceva fatica a muoverli.
Sono passati i giorni, gli anni e le
stagioni si sono alternate intorno a me e vedevo la mia piazza
degradare ogni giorno di più
aspettando una mano umana
che la rimettesse in ordine.
Sembrava che quel giorno fosse
arrivato e sotto i miei occhi hanno cominciato a fervere i lavori.
Era ora dicevo fra di me. Poi
un’ombra oscura mi si è avvicinata. Ho sentito i denti affilati
entrare nel mio corpo e pur non
sentendo nessun dolore non mi
rendevo conto del perché. Ero
ancora in buona salute e pensavo di avere davanti a me ancora
tanti anni per godere la vista
della chiesa e di stare ancora
per tanto tempo in compagnia
della mia sorella che era stata
mia compagna per anni. C’eravamo trovate assieme, sorelle
d’animo se non per appartenenza familiare (eravamo di famiglie diverse). Dico eravamo perché io ormai appartengo ad un
mondo diverso. Auguro alla mia
compagna d’avventura di rivederla il più tardi possibile.
Auguro a lei di non avere il mio
destino uguale ad un altro compagno di sventura. Mi riferisco
ad un abete, credo, anche lui un
solido esemplare che in una via
non troppo distante da me, ha
subito l’arroganza e l’ignoranza
dell’uomo. Non ho altre cose da
dire se non augurarmi che chi
avuto l’idea di farmi raggiungere il luogo dove oggi mi trovo, invece di pensare solo al proprio
interesse, abbia un lampo di coscienza (ci credo poco, molto
poco visto i tempi che corrono)
e un pensiero diverso dal guadagno e dall’arroganza del potere attraversi la sua mente… Un
pensiero che non esiste solo il
denaro ed il potere per ottenerlo, ma anche altre cose che rendono l’esistenza umana degna
di essere vissuta. E una pianta,
una semplice umile pianta, ne fa
parte. Controllare più da vicino
chi esegue i lavori ed evitare così danni evitabili ed io sarei rimasta a vivere ancora per molto
tempo. Auguro a miei fratelli e
sorelle che rendono questo paese degno di essere abitato, un
destino diverso dal mio.
La palma
di Piazza Airaldi-Durante
Rubrichetta mensile
Un ricordo per...
GRUPPO TEATRO DON BOSCO - SI RECITA IN VALLATA
Mimmo Divizia, Giacomo Romano, Tommaso Schivo, ?, Franco Gallea, Luigi Borasi,
Ennio Tardani, Beppe Braghero.
Comitato Emodializzati Alassio-Albenga
Ritengo a ragion veduta che
l’incontro di venerdì 28 luglio,
presso l’Auditorium Deaglio della Biblioteca Civica, g.c., abbia
costituto un importante momento per la sanità della nostra città
e del ponente ligure. Il tema
“Dialisi vacanze - risposta sanitaria e prospettive per il turismo” e
la partecipazione delle massime
autorità dell’ASL savonese, del
sindacato e del Comune, hanno
permesso non solo di sviscerare
i più importanti problemi del settore, ma anche di arrivare a delle
conclusioni molto positive per il
futuro.
Organizzato dal neocomitato
degli emodializzati, facente riferimento all’ANED, ha trovato nella
dott.ssa Monica Zioni, assessore
alla Cultura e al Turismo, uno
sponsor interessato ed attento al
problema: è stata proprio lei a
dare il benvenuto ai partecipanti
e ad introdurre il tema, in assenza momentanea del Sindaco, che,
trattenuto in ufficio, sarebbe arrivato poco più tardi.
Moderatore e conduttore Antonio Tassara che, nella sua veste di portavoce del Comitato, ha
presentato il problema della dialisi in riferimento al turismo specificando alcune sottolineature.
- il termine dialisi vacanze è improprio, sia perché ogni cittadino ha diritto ad essere curato in
ogni periodo dell’anno, sia perché ciò deve avvenire in qualunque posto egli si venga a trovare;
- il Centro Dialisi di AlassioAlbenga, secondo in Liguria solo
al S. Martino di Genova e unico
tra Imperia e Savona, ha visto in
questi ultimi tempi un incremento notevole di pazienti sul territorio che va da Andora a Noli: oggi i dializzati sono 88 con un organico di soli 3 medici nefrologi!
Se venissero accettati i ferianti
(che ne avrebbero tutto il diritto)
sarebbero costretti a turni di lavoro impossibili!
- La struttura alassina è
all’avanguardia sia per la professionalità del personale medico e
paramedico sia per le attrezzature, alcune delle quali sono tra le
più moderne esistenti e quindi
potrebbe benissimo ospitare il
turista su tutto l’arco dell’anno, a
fianco al residente, soprattutto
con l’aggiunta dei posti letto,
dell’Ospedale di Albenga.
- Nel contesto di questo incontro non si desidera fare politica:
la pelle del paziente non ha nessuna colorazione politica e le sue
necessità non sono legate, al suo
credo politico.
Ha preso poi la parola il dott.
Giancarlo Mancuso, responsabile del centro, illustrando brevemente il problema della dialisi e
soffermandosi in particolare sul
tema dell’incontro.
Ci sono state poi alcune testimonianze. Una diretta, dott.ssa
Laura Caprotti, medico radiologo di Pavia, dializzata dell’ANED
della Lombardia, che è riuscita,
dopo tanti dinieghi, ad ottenere
un posto nel Centro di Alassio
per un breve periodo: ha una seconda casa ad Alassio e può essere così vicina ai suoi figli e ai
suoi familiari.
Due indirette: una arrivata via
fax e letta da Tassara. È di una insegnante di Como, Carmen Molteni Monti, con seconda casa a
Loano, moglie di un dializzato.
Sta vivendo un momento di incertezza non essendo ancora sicura di poter venire al mare, non
avendo ancora avuto nessuna garanzia di dialisi per il marito (forse a settembre per 15 giorni?).
L’altra, sempre via fax, arrivata al
Sindaco e da lui letta: è della signora Liliana Napoletano, di
Milano, cugina del Presidente
della Repubblica, anch’essa proprietaria di una seconda casa ad
Alassio. La signora, oltre ad
esprimere le sue lamentele sui
problemi prima riferiti, fa una
sua protesta nei confronti
dell’EMAC di Genova, ditta privata che offre servizi economicamente più onerosi e per un periodo massimo di 15 giorni, sfruttando letti ed attrezzature
dell’Ospedale di Albenga nelle
ore pomeridiane.
La parola a questo punto alla
signora Scarrone, sindacalista, la
quale in maniera molto concisa
elenca i vari problemi della dialisi del nostro Centro, suggerendo
ai funzionari dell’ASL alcune soluzioni.
Molto efficace e concreto l’intervento del dott. Franco Bonan-
ni, Direttore Generale dell’ASL
Savonese.
Sarebbe troppo lungo sintetizzarlo tutto, ma bastano alcune affermazioni per farne capire la valenza e l’importanza: entro la prima decade di agosto il Centro
Dialisi di Alassio-Albenga avrà un
nuovo nefrologo, che, insieme ai
tre già presenti, consentirà un
miglioramento del servizio; a fine
2007, inizio 2008 si aprirà il nuovo Ospedale di Albenga: la dialisi
avrà a disposizione 22 letti, che si
aggiungeranno ai 22 della struttura di Alassio. Quindi il Centro
di Alassio non chiuderà l’attività,
ma compenserà le necessità del
Centro ospedaliero di Albenga.
L’intervento di Bonanni viene
integrato dal Sindaco Melgrati
con una proposta di grande interesse pratico: il Comune di Alassio e quindi anche gli altri Comuni del territorio potrebbero intervenire a sostegno economico
della Dialisi in generale e di quella vacanze in particolare. Questa
proposta viene sposata anche
dal l’ing. Giancarlo Garassino
Consigliere Comunale di minoranza e Direttore dell’APT Genovese, in un suo breve ed efficace
intervento.
Chiude la serie degli interventi
il Consigliere Regionale Nino
Miceli, che con proprietà di linguaggio e portando dati significativi, invita a prendere contatto
con la Regione Piemonte e con la
Regione Lombardia (le più coinvolte nella dialisi vacanza) per
una maggior collaborazione, soprattutto economica.
Tra i presenti abbiamo notato
la dott. Claudia Agosti, direttore
sanitario dell’ASL Savonese,
l’avv. Bellasio, la dott.ssa Clara
Fraguglia del Centro Dialisi, il rag.
Franco Boggiano, Consigliere
Comunale, il dott. Antonio Bortolaso, Direttore del Distretto
Albenganese, Angelo Galtieri, in
rappresentanza degli Albergatori
e una nutrita rappresentanza di
dializzati del nostro Centro e di
loro famigliari.
A.T.
6
«L'ALASSINO»
Sabato 12 Agosto 2006
APRE IL PARCHEGGIO I FUOCHI ARTIFICIALI Natura… per professione,
o per passione…
DI PIAZZA PARTIGIANI
Su le sbarre del parcheggio
interrato di Piazza Partigiani.
Ottenute stamani le autorizzazioni di Legge dai Vigili del
Fuoco, domani mattina sarà finalmente operativo il parcheggio a rotazione di Piazza Partigiani.
108 posti auto saranno disponibili per il traffico estivo
in generale e agostano in particolare.
Un Euro l’ora dalle ore 8 alle
ore 23 e un Euro per tutta la
notte dalle 23 alle 8.
Queste le tariffe di questa
prima fase sperimentale del sistema che regolamenta le sbarre di accesso e uscita del grande parcheggio interrato.
In seguito saranno previste
agevolazioni per i residenti.
«Abbiamo cercato di accorciare i tempi il più possibile –
spiegano dalla Conicos che gestisce il nuovo parcheggio –
anche per andare incontro
proprio alle necessità di una
viabilità che in estate si sa è
molto più convulsa. In questi
primi quindici giorni tareremo
le macchine e i sistemi di automazione, studiando il sistema
più idoneo alle esigenze
dell’utenza».
«Un altro tassello di questo
grande progetto – aggiungono
il Sindaco di Alassio Arch.
Marco Melgrati e l’Assessore
ai Lavori Pubblici e Vicesindaco Rag. Gianni Aicardi –
dopo la piazza, fiore all’occhiello della città, aspettavamo con ansia i parcheggi. È un
altro passo verso la soluzione
di uno dei più annosi e gravi
problemi della nostra città,
quello dei parcheggi, che questa Amministrazione ha già dimostrato di volere e sapere affrontare nei fatti con un’attenta politica di gestione del territorio. Il prossimo step, dopo
l’intervento del Campo Sportivo, con il parcheggio pluripiano interrato, sarà proprio
la realizzazione di una parcheggio interamente a rotazione: i tecnici comunali stanno già lavorando per individuarne l’area e lo studio di fattibilità».
Il cammino di Santiago
Tarcisio Molle e Micaela Grancelli
due alassini che il 29 giugno 2006
hanno concluso il cammino di
Santiago de Compostela in bicicletta.
Posa della mattonella
in ricordo di Alassio
alla Cruz de Hierro.
Arrivo a Santiago.
Bene per lo spettacolo Piromusicale, o MELOPIRICO che dir
si voglia, del 21 luglio scorso iniziato alle 22,26 anziché alle 21,30
come annunciato. Praticamente
con un’ora di ritardo, forse per
dar modo agli Stabilimenti balneari di rafforzare le barriere di
protezione al “loro” territorio.
Facendo sì che il pubblico potesse seguire agevolmente i “FUOCHI” naso all’aria e piedi a bagno.
Parrebbe impossibile, ma ogni
volta che si preannuncia una manifestazione del genere i “pos-
mente ai loro nonni bagnini, persone evidentemente bonarie
gentili ed acquiescenti.
E bravi! Peccato che questi tetragoni possessori d’arenile non
abbiano sentito i mugugni degli
spettatori dei Melopirici con i
bambini in braccio e le carrozzine in acqua. Intuibili anche se irriferibili i commenti di alcuni
“bagnanti” tedeschi e francesi
(ovviamente categoria: da cundiùn) tra una pioggia di stelle colorate e un lontano accordo d’orchestra: “Alassio vuol mettersi in
sessori” di spiaggia entrano in fibrillazione. Non sanno cos’altro
ancora mettere in atto per impedire lo sconfinamento notturno
dei “loro” stabilimenti balneari.
La sera del 21 dunque paventando la distruzione dei loro impianti lignei e telonati (cabine,
ombrelloni e sdraio) - con l’evidente consenso dell’Autorità continuando ad infrangere la legge che impone libertà di passaggio e sosta lungo tutto l’arenile a
qualsiasi ora del giorno e della
notte entro la misura di almeno
TRE metri dalla battigia al retrostante arenile, hanno creato una
invalicabile barriera a partire
dalla battigia stessa mediante fusti di ombrellone e paletti vari e
strisce di plastica, corrente a est
dal pontile sino all’altezza di via
don Minzoni (esclusi i Bagni “Al
Molo”), a ovest dal pontile sino
all’hotel Milano. E tutto questo
poi ignorando che i temutissimi
invasori della spiaggia sono al 60
per cento gli stessi loro clienti
diurni. Trovata arcigeniale veramente che in anni ed anni di proficua attività mai era venuta in
concorrenza con le vicine spiagge
di Francia? Vogliono portare miglior clientela ad Alassio? Hanno
mai valicato il confine? Sono mai
stati almeno a Nizza? Forse solo a
déhors- ingombra-strade-serali sono vincenti questi signori!”
Cari concittadini, questi i commenti più benevoli. Per il resto,
per il problema dei prossimi
Melopirici - onde evitare crisi di
nervi gratuite - si suggerisce di
eseguire i “fuochi” non più sul
pontile ma su in collina, alle
Grazie poniamo, o alla Liggia o,
ancor meglio sul piazzale ben
più adatto della Madonna della
Guardia. Sai che spettacolo grandioso visto dal basso!
Se ciò non sarà possibile, per
evitare le “catastrofiche” invasioni di spiaggia con conseguenti crisi di nervi, suggeriamo agli
amici proprietari di stabilimento
balneare di passare alla recinzione serale delle rispettive spiagge
con filo spinato o, se considerato poco efficace ancora, con una
bella serie di cavalli di frisia. Di
ducesca memoria.
Tanta Lera
Alassio: due serate a grande richiesta in Costa Azzurra per offrire due
manifestazioni di creatività italiana a Cagnes e al Principe Alberto di Monaco
Ippodromo di Cagnes-sur-Mer - 21 e 24 LUGLIO 2006
SERATA D’ONORE
«Il successo della partecipazione della Città di Alassio al
17° Challenge Franco-Italiano
dell’ippodromo di Cagnes-surMer svoltosi il 21 luglio – spiega Monica Zioni, la neo-Assessore al Turismo di Alassio – è
stato totale. Dopo pochi giorni
siamo tornati, ospiti questa
volta della serata in onore del
Principe Alberto di Monaco,
per mostrare il cavallo michelangiolesco che l’artista alassino Vincenzo Marsiglia ha realizzato con la sabbia e che ha
lasciato stupefatti gli organizzatori e i 10.000
visitatori
dell’evento appena conclusosi. Una dimostrazione, questa, che l’arte
alassina è vigorosa, gode di ottima salute e sa
affermarsi anche all’estero e
che il compito
dell’assessorato al turismo è
anche quello di
esportare la
creatività che
vive nella Città
del Mutretto». Il
mio sentito ringraziamento a coloro che hanno offerto la loro preziosa collaborazione per la buona riuscita dell’evento.
L’evento
Lunedì 24 luglio si è tenuta
presso l’Ippodromo di Cagnessur-Mer (secondo Ippodromo
di Francia, e primo in assoluto
durante il periodo estivo), una
serata in onore del Principe
Alberto di Monaco per celebrare il gemellaggio tra la città
francese e Montecarlo.
Visto l’enorme successo ot-
tenuto dal cavallo di sabbia,
copia di quello di Michelangelo realizzato il 21 di luglio in
occasione di una serata dedicata alla promozione della
Città di Alassio dall’artista
alassino Vincenzo Marsiglia e
il rappresentante dell’ufficio
Turismo del comune di Alassio Danilo Bascheri (insieme
ai suoi collaboratori Aura,
Emidio e Norma), la direzione
dell’ippodromo francese ha
pregato l’artista, e l’Assessore
al Turismo di Alassio Monica
Zioni, di voler tornare per rifare la scultura di sabbia e mostrarla così al Principe Alberto
di Monaco estimatore di cavalli.
In tal modo Alassio e uno dei
suoi più promettenti artisti,
grazie alla qualità del proprio
lavoro e della propria creatività, sono stati al centro di una
serata che ha goduto dell’eco
mediatico degli organi di informazione francesi e monegaschi.
L’artista Vicenzo Marsiglia è
anche l’artista a cui la Ex
Chiesa Anglicana di Alassio dedicherà una mostra personale
il prossimo 8 agosto (inaugurazione alle 21 con concerto del
Trio Negrin a seguire).
di Mario “Attila” Palumbo
È la motivazione, che fa la differenza nelle cose… quando si è
“costretti” a lavorare, tendenzialmente, l’impegno che viene profuso è il minimo indispensabile o
quantomeno relazionato ad un risultato accettabile.
Invece quando si affronta un
impegno per hobby… ci si mette
tutta la passione di cui si è capaci!... dimenticando il tempo impiegato, e concentrandosi solo sul
miglior risultato possibile.
Un esempio molto eloquente ne
è il lavoro di bonifica dei nostri
sentieri principali fatto da… professionisti (sarebbero state appropriate le virgolette…), percorrendoli si nota inequivocabilmen-
ciato!... era necessario tagliarli alla base, rasoterra, e sradicarne i
ceppi (dove possibile)… non potarli!!.
Probabilmente io sono la persona meno indicata per analizzare o
commentare i lavori (in generale)
nei boschi, come detto prima… in
quanto “di parte” ma soprattutto
per la cura maniacale che mi contraddistingue nella bonifica dei
percorsi, enfatizzando il lato sicurezza, (i miei ragazzi/e mi chiamano “Attila” perché dove passo non
cresce più l’erba… [dove opportuno s’intende!]) quindi dato il coro unanime di disappunto (a dir
poco…) degli amanti dell’ambiente, e soprattutto spinto dalla mia
Dalla serie: “mai più…” il fuoco nemico… Se lo vedete chiamate…
• Vigili 0182-645555 • Protez. Civile 0182-641700 • Pompieri 115
te la differenza tra la “professione” e la passione.
Mi è molto difficile esprimere
questa situazione… poiché temo
di peccare in severità se mi lascio
andare agli istinti della mia enorme passione per la natura, e soprattutto per Alassio, probabilmente queste persone non avevano la giusta motivazione in quanto… non Alassini, non spinti da
vocazione, e provvisti di tempi
“tecnico-lavorativi” ristretti stabiliti da standard.
Un altro motivo che mi impone
di “autocensurarmi” è sicuramente il fatto che sono “di parte”…in
quanto presidente di un’associazione che opera (in Volontariato)
nell’ambito della natura, comunque in tutta serenità ed imparzialità vorrei dare un consiglio ai caposquadra della ditta che ha vinto l’appalto e conseguentemente
bonificato i summenzionati sentieri: “Egregi Sig.ri… trovate molte indicazioni necessarie al corretto modo di curare un percorso,
leggendo su L’Alassino di Maggio,
l’art. Bonifica e sicurezza dei sentieri, e/o comunque in noi Volontari Boschivi di Alassio troverete
un valido riferimento… qualora
doveste tornare ad operare in zona… (in ambito pubblico)…”.
Come molti degli utenti dei sentieri, della zona, ricevuta la notizia
della conclusione dei lavori, siamo andati a verificare il risultato… dopo di ché, incontrandoci e
dialogando, siamo arrivati alla
conclusione che… proprio non ci
siamo!! e adesso non scendo in
dettagli… ma faccio almeno un
esempio: i rovi tagliati… a filo sentiero… sono già ricresciuti, anzi
rinforzati… e rioccupano il trac-
“coscienza verde” che mi ha imposto di parlare dell’argomento,
ho ritenuto necessario prendere
questa opzione.
…(come detto) non vorrei apparire troppo severo, ma… voglio
esprimere questa considerazione
a riguardo: “se il più inesperto dei
ragazzi/ini della nostra Squadra
Manutenzione Sentieri mi “consegnasse” un tratto, fatto in “quel”
modo… mi sentirei in dovere di rifarlo, e gli chiederei di prestare attenzione e fare esperienza (imparare) per la prossima volta”.
Buone passeggiate e pedalate a
tutti!
E… venite (e portate i bambini)
al Parco del Santuario di Madonna
della Guardia dove (per chi non lo
sapesse), nella vasta e fresca area
pic-nic, potete trovare anche alcuni angoli barbecue… un’ultima,
ma molto importante… cosa, siamo in piena campagna di prevenzione e avvistamento incendi…
infatti… purtroppo… sabato
01/07 a ore 14:00 siamo stati costretti a dare l’allarme per il 1°…
(e speriamo l’ultimo) incendio
della stagione, in zona S. Croce.
Lanciamo quindi un accorato
appello: “chi non avesse già un riferimento, e potesse/volesse dedicare qualche ora a tale importantissima iniziativa (Associazione A.V.A. e comando Polizia
Municipale) può contattarci allo
0182-644914 o venire in sede per
accordi… in Via Torino 31, dal
martedì al sabato dalle ore 18 alle
ore 20”.
Alassini è molto importante!!
non vogliamo più vedere le nostre
colline andare…“in fumo”…!!
“Attila”
Dalla serie: “Grigliata al Santuario” il fuoco amico… se lo vedete…
venitevi a sedere...
Sabato 12 Agosto 2006
7
«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
A Bibbia - Genesi
A Bibbia - Genesi
A CREASIUN
A Bibbia - Genesi
A MANCANSA
Quande a-u prinçippiu ninte u gh’era ancù
a tenebra st’abissu a duminova,
ma u Spiritu eternu du Segnù
pe quella immènsitai u s’aggirova.
Fina che ün giurnu e propriu pe amù
pensandu a-a creassiùn u meditova.
Truvau ch ‘u l’ha in sci-a fìn a sulussiùn
urmai decisu u s’è messu in fassùn.
‘l’ra tütte e bestie fai da-u Creatù
u serpènte u l’era u ciù filùn.
U dixe a-a donna: - «Dimme, ma u Segnù
dabòn u nu te dà-a suddisfassiùn
(foscia cuntentu de dote ün durü)
de fote tastò u pummu da raxiùn?
Mangiàine tütti dui e i saverè
cose che mancu lei u pò savé! »
- «Ch’à secce lüxe e a tenebra a svanisce…»
- «Ch ‘u brille i astri e stelle, u firmamèntu... »
- «Ch’u vegne u mò, che a tèra a cumparisce...»
- «Ch’ i spunten sciüre, èrberi e frümèntu…»
- «Ch’u nasce bestie, auxelli, pesci e bisce...»
- «L’OMMU u curüne aura ‘stu purtèntu!»
Benedixendu quantu u aveva fau
doppu sei longhi giurni u s’è appusau.
A mèra a l’era lì-a fose piò...
Eva a-a remira, a-a bramma e, finarmènte
a longa ün brassu a doghe ‘na mursciò
e pöi a-a passa all’ommu ch’à l’ha arènte
che, mancu a dilu, u se fa inmaiò.
Là, suddisfau, u sa-a rîe u serpènte.
Alla menüta, uramai futtüi
i dui s’accorzen d’esse pattanüi.
Ciù tòrdiu u pòrta l’ommu la’ in-te’n ciàn
perchè u-u guorde, u-u cüre, u l’acchüdisce:
- «Tüttu u l’è tou: urive, üga, gràn... »
Nomma üna cosa u ghe pruibisce:
- «De st’èrberu ai früti stagghe luntàn!
Se ti l’attasti a tò poxe a fenisce...»
Pöi u l’adorme, üna costa u ghe leva
pe doghe ‘na muié ch’ ancù u nu aveva.
- «Adammu!» u fa u Segnù “Fatte sentì…»
- «Sun pattanüu... e me sun acciatàu»
- «T’hai fau de testa tò … a l’è cuscì?
Pe ‘sta desubediènsa t’èi fregau...»
- «A l’è a me donna ch’ha ma fau fallì…»
- « Pezzu pe tì... E t’avevu avvisàu!»
E da ‘sti dui che ‘n giurnu han faitu u male
spiegau u l’è u “PECCAU URIGINALE”.
Alla menüta, uramai futtüi
i dui s’accorzen d’esse pattanüi.
UNA FOTO… STORICA
MOSTRE D’ARTE
(a cura di Carlo Bertolino)
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
Ettore Ghiringhelli - “Ghiré”, da molti anni ad Alassio e
affezionato alla “Carletti”, vi ha
esposto la seconda quindicina
di luglio. Ha definito la mostra
“Fra pennelli e spatole” riproponendo i suoi oli dominati da
un’atmosfera azzurrina (marine, scorci paesaggistici, prati),
poi dipinti con colori più intensi e, in fine ancor più vivaci, a
spatola, vele al vento soprattutto, contro cieli bui: un percorso
artistico in divenire. La novità
di quest’anno è un limone, un
superbo frutto con due foglie
maturato a Solva, di un giallo
carico con riflessi abbaglianti,
un’opera di grande impatto
emotivo. L’anno scorso Ghiré
ha aggiunto alla sua numerosa
serie un altro premio prestigioso a Sanremo: il Primo Premio
“il Gioco nell’Arte 2005” con
premio acquisto e medaglia
d’oro. Per l’occasione il critico
Elio Rabbione ha scritto: «L’artista offre un’interpretazione
caratterizzata da pochi e calibrati segni grafici di personale
e moderna coloritura: e nello
stesso tempo una lettura tutta
propria in una cifra stilistica
equilibrata con il senso della luce e del movimento lirico e cromatico».
Michele Scofferi dopo la vittoria.
Danilo Viviani, artista alassino, neo laureato all’Accademia Ligustica di Belle Arti, è
tornato ad esporre alla “Carletti” dal 1° al 15 luglio scorso.
La sua attività artistica si
svolge su due piani: quello fi-
gurativo e quello astratto-polimaterico. Come già accennato, negli acquarelli e nei disegni, diciamo “accademici” raffigura scorci e personaggi di
un’Alassio che non c’è più,
usando colori naturali e inu-
suali come il caffè, poi visi, nudi, vele, eseguiti con maestria.
Nei dipinti più innovativi, frutto di una ricerca personale,
propone pannelli sui quali incolla foglie di loto o di platano, talvolta anche corteccia
d’alberi, che poi ricopre di colori ad olio, acrilici, gesso,
ecc., di ragguardevole effetto
estetico. In mostra pure un “ritratto” del magnifico Angelo
in marmo, definito “sensuale”
della tomba Oneto, nel cimitero di Staglieno. Gli Oneto, facoltosi genovesi, erano imparentati con i Maglione e i
Musso, laiguegliesi, emigrati a
Napoli furono collezionisti e
protettori di artisti di fama, ai
quali recentemente è stata dedicata una importante mostra
nella Galleria d’Arte moderna
di Genova-Nervi.
La squadra italiana vittoriosa (da sin.) MILICI, BUZZI, DELLA TORRE, COBIANCHI, SCOFFERI e SASSOLI.
Dall’11 al 15 luglio u.sc. si è
svolto, a Bordeaux, il 25° campionato Europeo Seniores a
squadre di golf.
L’Italia ha trionfato di fronte a
21 squadre di altre nazioni. Della
squadra tricolore faceva parte
anche il nostro concittadino MICHELE SCOFFERI, che “brinda”
alla vittoria.
L’A.V.A. si congratula vivamente con i neo campioni e con
Michele .
8
«L'ALASSINO»
Sabato 12 Agosto 2006
ALASSIO CENTOLIBRI INCONTRI CON L'AUTORE
Premio Letterario Nazionale
“Un autore per l’Europa”
12ª edizione
La cerimonia di premiazione del “Premio letterario nazionale
Alassio 100 libri - Un autore per l’Europa” insieme al Premio “Un
Editore per l’Europa”, quest’anno avverrà sabato 2 settembre 2006
nei giardini di Piazza Partigiani alle ore 18. Presenterà Gerry
Scotti, gli attori Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo leggeranno alcuni brani del libro premiato. Nei mesi di luglio e agosto scorsi il
professor Franco Gallea alla presenza dell’assessore alla Cultura
del Comune di Alassio dott. Monica Zioni, nell’Auditorium della
Biblioteca civica, ha presentato i romanzi degli autori finalisti scelti dalla Giuria tecnica presieduta dal Rettore Magnifico dell’Università di Urbino prof. Giovanni Bogliolo, che presiede anche la
Giuria di italianisti delle maggiori Università europee che designerà il vincitore. Il Premio è sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Organizzato
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, Regione
Liguria, Provincia di Savona, Apt Riviera delle Palme. Segue una
breve sintesi di tre presentazioni.
Claudio Piersanti: “Il ritorno
a casa di Enrico Metz” Ed.
Feltrinelli. Scrittore di ventennale esperienza propone questo suo ultimo libro. Narra di un
alto dirigente finanziario che
salva il salvabile dal fallimento
della sua azienda e poi si ritira
nel paese natìo, per vivere tranquillo, ma non ci riesce… “Il
senso del libro è il vero valore
della vita” (Gallea). “La vita degli uomini di potere è difficile, il
mio protagonista vuole tornare
normale” (Piersanti).
Bruno Arpaia: “Il passato
davanti a noi” Ed. Guanda.
Arpaia ha vinto il premio
Alassio nel 2002. Questo romanzo narra la vicenda di tre
giovani (ai quali poi si uniscono altri), che vogliono cambiare la situazione precaria degli
anni ’70 nei quali vivono, definiti “di piombo”. “Il libro tenta
di fare un bilancio di quel periodo, con inserimento di fatti
veri” (Gallea). “Gli anni ’70 non
sono stati soltanto ‘di piombo’,
ma anche costruttivi. Sono
contento di essere tornato ad
Alassio” (Arpaia).
Silvana Grasso: “Disìo” Ed.
Rizzoli. Siciliana di Giarre vive a
Gela, insegnante di liceo. “Disìo”
propone la vicenda di una figlia indesiderata che riesce a laurearsi e
a lasciare la Sicilia per Milano dove rimane molto tempo, poi torna
nella sua Terra dove trova una situazione politico-sociale sconcertante, forse peggio di come l’aveva lasciata. “Rievocativo, narrativo, psicanalitico: il libro ha questa
complessità” (Gallea). “Nella prima parte del romanzo racconto la
mia infanzia, nella seconda ‘l’abuso’ siciliano” (Grasso).
Ora un cenno sui due finalisti presentati in agosto, dopo la
“chiusura” di questo numero
del giornale.
Salvatore Niffoi: “La vedova
scalza” Ed. Adelphi. Una storia
d’amore in Sardegna, nella Barbagia del banditismo fra le due guerre, con risvolti tragici.
Tullio Avoledo: “Tre sono le
cose misteriose” Ed. Einaudi. Un
magistrato in un processo internazionale per crimini di guerra:
compito arduo nel quale si inserisce la sua storia familiare “tenera
e crudele”.
17 luglio: la Banda in concerto
La Banda Città di Alassio, sempre presente alle manifestazioni
cittadine di rilievo e nei momenti
di grande valore turistico, ha
mantenuto fede al suo impegno
musicale, presentando agli attenti ascoltatori, che affollavano i
giardini del Palazzo Comunale,
un concerto serio, di grande livello, ben orchestrato. La presentatrice e presidente del complesso,
Renata Vallò, dopo aver ringra-
maestro, prof. G. Puerari, ha intonato il tema dominante dell’opera.
Durante la manifestazione si sono esibiti due cantanti liguri di
prima grandezza: il soprano Melissa Briozzo e il tenore Sanzio
Friggi. Sono state apprezzate le interpretazioni da parte del soprano di My fair Lady, tema principale della commedia musicale di
grande successo, e La Perichole,
I “progenitori” alassini della banda cittadina (anno 1920).
ziato le autorità presenti, in particolare il sindaco, arch. Marco
Melgrati, il consigliere, Aldo
Giardini, le numerose personalità
di rilievo e il folto pubblico, ha dato inizio al concerto. La prima
parte è stata dominata da celebri
motivi tratti dai cartoni animati
di Disney: il Re Leone, la Sirenetta, il Libro della Giungla, la
Bella e la Bestia. Si sono uditi,
quindi, i suoni e i colori armonici
di un Mercato Persiano. Si è celebrato il 2500 anniversario della
nascita di Mozart con l’interpretazione del primo tempo di Eine
kleine Nachtmusik. Flauto, clarinetto, sax soprano hanno dato vita al dolcissimo motivo pastorale
dell’Ouverture della Giovanna
d’Arco, opera giovanile di Verdi,
e tutta la banda, diretta dal suo
aria tratta dall’opera omonima di
Offenbach. Il tenore ha presentato con la banda “Un Amore così
Grande” e dalla Tosca la straziante aria “Lucean le Stelle”. Insieme
i due cantanti hanno dato vita al
dolcissimo duetto Tace il Labbro,
in cui Danilo e Anna nella Vedova
Allegra rivelano il loro amore.
La serata è stata allietata dalle
voci bianche del Coro dello
Zucchino d’Oro, diretto da Luca
Mazzara. Un nugolo di piccoli
spettatori si è stretto attorno ai
giovani cantori e ha ascoltato con
gioia i motivi proposti.
Non poteva mancare, al termine di uno spettacolo piacevolissimo, il Va Pensiero dal Nabucco e
il Brindisi dalla Traviata con banda e cantanti uniti in un unico
straordinario effetto musicale.
Bruna Magi : “Fate e streghe sono tra noi?”
(Pentafoglio) - Ed. Bietti
Si trova a suo agio il professor
Franco Gallea, nel presentare questa gioviale signora savonese che
spesso viene a farci visita accompagnando e proponendo celebri
personaggi della cultura e dello
spettacolo: «Bruna Magi è una nostra amica, giornalista, critico cinematografico, scrittrice (anche per il
teatro), autrice di fiabe, animatrice
culturale. Collabora con la rivista
“Gioia” e col quotidiano “Libero”.
Questo è il terzo libro di una trilogia, gli altri due (qui presentati) sono: “Il ritorno della papessa” e “La
profezia nell’anno dei grandi re”. Il
sottotitolo “Pentafoglio” (molto più
raro del quadrifoglio) si riferisce al
numero delle protagoniste che lo
hanno scelto come nome del loro
sodalizio. Cinque studentesse vissute insieme fin dall’infanzia, dopo
la maturità si danno appuntamento
per la festa di Ognissanti di diciotto
anni dopo. Ognuna segue la sua
strada alquanto diversificata dalle
altre, pur continuando a mantener-
si in contatto. Si evidenzia il contrasto fra Fate e Streghe che condiziona la loro vita. Nel libro ci sono due
riferimenti ad Alassio, uno a questa
Biblioteca dove ci troviamo».
Bruna Magi poi parla del suo libro. «Ho letto molto sulle fate per
la contraddizione del nostro tempo: nell’era di “Internet” aumenta
l’interesse per il fantastico. Le fate
(però a volte dispettose) sono
contro le forze del male, rappresentate dalle streghe. Qualcosa di
magico nel libro accade davvero.
Vengono evocati due fatti storici: il
processo alle streghe di Triora e il
papa “guerriero” savonese (nato
ad Albisola) Giulio II°. La vicenda si
svolge fra gli anni ’70 (di piombo) e
gli anni ’80 (da bere). Non mi sento
femminista, ma certi diritti conquistati dalle donne sono sacrosanti.
Capirsi fra i sessi non è facile. Il
mondo giornalistico è tremendo,
accade di tutto; molti giornalisti
sono mediocri, quelli veri sono circa il 30%».
Concerto di Musica classica
di giovani interpreti sul sagrato
della chiesa di San Giovanni Battista
Può ormai definirsi tradizionale il “Concerto di Musica Classica di giovani interpreti” che
da sei anni ci regalano l’Assessorato alla Cultura del Comune
di Alassio, la Parrocchia di San
Vincenzo, gli esecutori e un numeroso gruppo di organizzatori
e collaboratori. Il Parroco don
Luciano Mazzaferro ha aperto la
serata, giovedì, 27 luglio scorso,
ricordando il compianto dott.
Giacomo Natale, che fu fra i
principali promotori dell’iniziativa, e il beneficiario dei proventi volontari: il “Progetto Africa un’ostetrica per il Mali”, Nuovo
Ospedale Maternità di Koutiala,
gestito dalle rev. Suore del Santo Natale. È seguito il saluto
dell’assessore al Turismo e
tare come pianista in questa sede; e la presenza per la prima
volta di due cantanti lirici. Ed
ecco l’elenco dei giovani musicisti, ciascuno con i brani eseguiti.
Francesco Pignataro, alassino di 11 anni (anche capo-chierichetto), studia da 5 anni chitarra: di M. Carcassi “Walzer” e
“Sudio”. Elena Filippini, soprano, alassina, studia all’Accademia della Voce di Torino: A.
Dvorak “Aria di Rusalka” (al
Pianoforte il M° Rino Nicolosi).
Marzia e Lavinia Carbone, rispettivamente Clarinetto e Chitarra, alassine (le abbiamo viste
crescere): M. Bevilacqua “Variazioni sulla Follia di Spagna op.
48”, A. Hasselmans “Feuille
Sandra Berriolo: “Mangiavamo pane e olio99 albenganesi raccontano la loro infanzia”
Ed. Bacchetta - Albenga
La dietista albenganese Sandra
Berriolo ha già collaborato varie
volte alle manifestazioni culturali
del Comune di Alassio e della
Biblioteca in particolare. Il 12 luglio scorso ha presentato questo
suo libro ai gentili ospiti estivi e
agli alassini.
Il prof. Franco Gallea, che è stato
suo insegnante, così la presenta: «È
una nutrizionista che come scrittrice ha esordito con “Il libro del basilico”, che ha avuto molto successo
e ha ricevuto vari premi, fra i quali,
importantissimo, il “GrinzaneCavour”. Nei suoi scritti unisce motivi di scienza e di letteratura. L’anno scorso è uscito questo suo
“Mangiavamo pane e olio”, raccolta
delle dichiarazioni sulla loro giovinezza di persone nate fra il ’47 e il
’58 del secolo scorso, alquanto disomogenee, che lei ha amalgamato
nel libro, facendogli assumere un
doppio valore: oggettivo e di testimonianza, di un’Albenga che in
quel periodo ha avuto una radicale
trasformazione, da paese a città.
Naturalmente ciò che accomuna le
varie storie è soprattutto il cibo, allora semplice e comune per i vari
ceti sociali. C’è il profumo di
un’epoca ormai passata. Anche
questo libro, dopo una presentazione ad Albenga ha avuto un grande successo».
Ed ecco, in sintesi, il racconto
dell’autrice a Gallea in risposta alle
sue domande. «L’idea è stata quella di rievocare i tempi della giovinezza. Volevo confrontare la mia
generazione con quella dei miei genitori, per i quali i loro tempi erano
indiscutibilmente migliori. Ho
chiesto anche fotografie possibilmente fuori del normale e ho dato
dei soprannomi agli intervistati,
che a volte un po’ riottosi all’inizio,
poi mi raccontavano una miriade
di ricordi. Molti sono stati autoironici. Da bambini si viveva in piazza,
ognuno nel suo circondario, ma anche se si andava nel quartiere vicino, gli adulti di turno controllavano e sorvegliavano tutti».
È intervenuto il Dirigente del
Comune di Alassio dott. Alfredo
Silvestri, che figura nel libro, per
precisare e ampliare gustosi episodi della sua giovinezza: come facente parte della numerosa famiglia di pescatori “Prain”, la trascorse in riva al mare con gli amici, fra i
quali Antonio Ricci, compagni di
giochi e marachelle.
L’Opera Lirica
“MADAMA BUTTERFLY”
di Giacomo Puccini
all’Auditorium
E. Simonetti
Conferenze del“Centro Pannunzio”
Per la 5ª edizione del “Festival
della Riviera del Fiori” l’Associazione “E.W. Elgar” di Alassio,
con l’Ufficio Promozione Culturale della Provincia di Savona e
l’Assessorato al Turismo del Comune di Alassio, ha organizzato il
29 luglio scorso all’Auditorium E.
Simonetti di Parco San Rocco la
rappresentazione dell’Opera
“Madama Butterfly”. La regìa è
stata affidata al “nostro” Andrea
Elena, sempre attivo, che ha anche sostenuto come tenore la
parte di Pinkerton. Orchestra e
Coro dell’Opera Ucraina di
Dniepropetrovsk. Direttore d’Orchestra Silvano Frontalini, Direttore del Coro Valentin Puchkov.
Le altre parti: Cio-Cio-San, Madama Butterfly - Natalia Margarit;
Suzuki - Dorina Caronna; Kate Svetlana Aratri; Sharpless - Ivan
Marino; Goro - Cristian Monti; Il
principe Yamadori - Giuliano
Sandri; Lo Zio Bonzo - Carlo
Tallone; Ufficiale del Registro Dino Savigliani; Commissario
Imperiale - Giuliano Sandri; Figlio
di Cio-Cio-San - Lucrezia Bonavia.
È stata un’ottima esecuzione,
sia nell’insieme che nelle singole
parti, calorosi sono stati gli applausi specialmente per i brani
più noti come il “Coro a bocca
chiusa” e l’Aria “Un bel dì vedremo”. Il pubblico, attento e disciplinato, era discretamente numeroso: completa la platea e parte
delle gradinate. Ma eventi di questo livello meriterebbero la copertura completa dei posti disponibili.
A.V.A.
C.B.
I protagonisti della serata musicale, con il Parroco di S. Vincenzo con
Luciano Massaferro e l’Assessore dott.ssa Monica Zioni.
insofferenza negli ospiti.
Quanto ai ricevimenti (ai quali è dedicata l’ultima parte del
libro) è sbagliato proporre
sempre le stesse cose: si può
essere originali senza essere
monotoni o troppo estrosi. Si
deve seguire la moda, ma sapendo scegliere, non essere
masochisti. L’eleganza è una
questione di intelligenza, dobbiamo dimostrare di non essere manichini ma di avere una
mente pensante. Molti personaggi celebri sono insicuri,
hanno il terrore di non essere
all’altezza della situazione; le
persone eleganti hanno il coraggio di essere se stesse. La
verità è una cosa importante,
ma occorre saperla usare con
giudizio, addolcendo i casi più
duri, senza nasconderla ipocritamente. L’eleganza non è
un abito da sera che si indossa due volte l’anno, è un comportamento continuo, costante. Ho scritto questo libro perché ho scoperto che l’eleganza ci manca molto».
D’Automne op. 45”, M. Giuliani
“Serenata op. 127”. Elena Piccione, pianista di Finalborgo, 2° anno al Cons. Paganini di Genova:
S. Rachmaninoff “Preludio in Do
Diesis Minore op.3 n° 2”, F.
Chopin “Ballata op. 23”. Michele
Menardi Noguera, di Finale
Ligure, 2° anno di Flauto al Cons.
di Cuneo: J.S. Bach “Della Partita
in La Minore per Flauto Solo”.
Mario Daccò, Tenore, studia
all’Accademia della Voce di Torino (Accompagnato da Rino Nicolosi): F.Cilea “Il Lamento di Federico” da L’Arlesiana. Luca
Soattin, anch’egli alassino e vecchia conoscenza, 8° anno di Chitarra col M° Pino Briasco: A. Mudarra “Fantasia”, M. Giuliani “Variazioni sulla Follia di Spagna op.
45”, H. Villa-Lobos “Studio n°
12”. Bruno Mereu di Bogliasco
(Ge), 10° anno di Pianoforte al
Paganini col M° Trabucco: F. Busoni “Fantasia in Modo Antico”,
Paganini-Listz “La Caccia”, W.A.
Mozart “Adagio KV540”. Massimiliano Stilo, da Imperia, 6° anno di Fisarmonica (studia anche
composizione): L. Fancelli “Due
Impressioni: Acquarelli Cubani 10 Kilometri al Finestrino”. Lavinia Carbone, Fra poco si diplomerà in Chitarra al Paganini:
J.W. Duarte “Gli Uccelli op.66”,
M. Castelnuovo-Tedesco “Tarantella”. Stefano Ligoratti, di
Milano, diplomato in Organo
con 110 e Lode sta per diplomarsi in Pianoforte, al Piano ha eseguito di Bach-Busoni la “Ciaccona”. In fine Elena Filippini e
Mario Daccò, accompagnati al
pianoforte dal M° Rino Nicolosi
hanno cantato in duo “Donde
Lieta” e “Finale Atto Terzo” dalla
Bohème di G. Puccini.
Particolari ringraziamenti a
tutti gli Sponsor e collaboratori,
che troppo lungo sarebbe elencare, ci sia consentito un cenno
ai Fratelli Croce, per l’allestimento del palco, amplificazione
e luci; a Paola Chicca e Caterina
Rabolli della “Grotta” per la
messa a disposizione delle opere in ceramica donate agli artisti
e all’artista grafica Elisa Tufo
per il programma e per il “Sito”
del Concerto:
www.comune.alassio.sv.it www.cmcalassio.altervista.org
Carlo Bertolino
C. B. per A.V.A.
Cultura del Comune di Alassio
dott. Monica Zioni. Era presente
il celebre tenore alassino M°
Andrea Elena. Ha presentato
Barbara Testa.
Sembra monotono anche se
realistico, ripetere che ogni anno migliora la qualità delle prestazioni, ma c’è da rimanere stupiti del progresso dalle “vecchie” conoscenze e della maturità artistica delle nuove. Quest’anno ci sono state due novità:
la Direzione artistica dopo cinque anni è stata ceduta, per altri
prestigiosi impegni, dal M°
Alessandro Collina alla sua allieva, la neo diplomata Claudia
Rambaudi, che se l’è cavata benissimo, l’unico rammarico è
quello di non poterla più ascol-
Barbara Ronchi Della Rocca:
“L’eleganza è saper scegliere”
Il professor Pier Franco Quaglieni, Presidente del “Centro
Pannunzio”, ha presentato al
numeroso pubblico presente
nell’Auditorium della Biblioteca civica il 15 luglio scorso,
questa celebre signora che si
adopera per conservare e
adattare ai nuovi tempi norme
di comportamento apprezzabili e gradevoli spesso trascurate o addirittura osteggiate.
Barbara Ronchi Della Rocca ha
scritto vari libri sulle buone
maniere, collabora con giornali, riviste e reti televisive. Nel
corso della conversazione ha
parlato del suo nuovo libro “La
vera eleganza - Esprimere il
proprio stile nella vita di tutti i
giorni” (Ed. Sperling & Kupfer).
Ecco una sintesi del suo intervento.
«Le signore dell’Alta società
hanno guardaroba piccolissimi: pochi capi di pregio. Molti
uomini hanno tanti abiti, ma
manca loro quello utile per
molte occasioni. Parolacce e
nudità possono essere esibite
ma con stile e molta moderazione, occorre evitare ripetizioni e banalità, imporsi la
personalizzazione dei rapporti. Eleganza è scegliere comportamenti adatti, non esagerare con il “tu”, sarebbe opportuno ripristinare il “lei”;
col tu nelle discussioni è più
facile cadere nella volgarità.
L’ostentata esibizione di ricchezza (a volte presunta) crea
Ottobelli ad Albenga
Apprendiamo con piacere l’apertura di un nuovo punto
vendita ad Albenga (Via dei Mille, 36-38) - Tel. 0182 542128
Auguriamo ogni successo possibile
Sabato 12 Agosto 2006
...E urereva savé cuss’u l’ha ‘stu paise pe’ esse cuscì agaribäu
•
NON È QUESTO IL PUNTO
G.G
U.S. DON BOSCO IL LIONS CLUB
ALASSIO 2000
ALASSIO
Spett. le
NEL “SOCIALE”
Redazione IL SECOLO
e.p.c. Spett. le
Redazione L’ALASSINO
In relazione al Vs. articolo apparso
su il Secolo del 26/07/06 riguardante
le affermazioni del Signor Patrucco si
precisa quanto segue:
Detto articolo non è veritiero, infatti come egli ben sa né io personalmente, né tutti i miei collaboratori,
nessuno escluso, sono passati in blocco all’ Alassio S. Bernardino. La verità è un’altra ed è la seguente: il
Signor Patrucco a mia insaputa e in
modo non corretto ha contattato e
preso accordi economici con il nostro
allenatore Signor Antonioni Andrea.
Questi approfittando della massima
fiducia a Lui sempre accordata dalla
nostra società ha ritirato i tabulati degli svincoli sottoponendoli alla mia
firma in qualità di presidente ed io in
buona fede li ho firmati senza verificarne il contenuto. Solo a posteriori si
è venuti a conoscenza del fatto che il
Signor Antonioni ha provveduto a rivincolarli, dietro compenso, all’Alassio S. Bernardino. Questi comportamenti scorretti e lontani dall’onestà
sportiva fanno si che ad oggi il Don
Bosco Alassio 2000 non sia in grado
di iscriversi al campionato, tale responsabilità è da addebitarsi ai sopraccitati Signori.
Quanto sopra per maggiore chiarezza e rispetto nei confronti dei soci,
dei tifosi Alassini, del Sig. Sindaco e
dell’assessore allo sport.
U.S. Don Bosco Alassio 2000
Ndr Poiché trattasi di questione
relativa allo sport calcistico alassino, perché interessa gli appassionati a questo sport del nostro paese, di
buon grado pubblichiamo integralmente la lettera della U.S. Don
Bosco-Alassio 2000, evidenziando
che le espressioni in essa contenute
rappresentano esclusivamente il
pensiero dello scrivente, a cui debbono essere attribuite le correlative
responsabilità.
Con il nuovo anno Lionistico il
nostro Club riprende l’attività con
due “services”, in modo da non far
dimenticare che, anche nella stagione estiva, i nostri Lions sono
sempre disponibili e che il motto
del Club è “servire”.
In collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali sono stati
organizzati due “services” importanti:
Una serata musicale, domenica
16 Luglio, nella Parrocchia S.
Ambrogio (g. c.) con la partecipazione della Corale della CAPPELLA
MUSICALE S. AMBROGIO di Alassio
diretta da Giovanni Puerari
Corale PREGAR CANTANDO di
Piani di Ivrea diretta da Renzo
Fazio
CLAUDIA GIRIBALDI – Soprano
GIANNI GOLLO - flautista
La serata è stata presentata e diretta dal M°. Giovanni Puerari
La manifestazione era stata indetta per la Campagna SIGHTFIRST
per la lotta alla cecità in tutto il
mondo
- Il “PROGETTO CHERNOBYL”
Da diversi anni il nostro Club
ospita, in Alassio, una ventina di
bambini di Chernobyl con i loro accompagnatori,
continuando
nell’impegno di aiuto e solidarietà
a favore delle popolazioni colpite
dalle conseguenze dell’incidente
nucleare.
I “bambini” sono stati sistemati,
grazie all’Assessorato alle Politiche Sociali, nei giorni 18 e 19 luglio,
nelle spiagge comunali, è stato loro
offerto il lunch del mezzogiorno,
mentre alla sera del 18 con la collaborazione degli “Amici del Borgo
Coscia” è stata organizzata, nella
piazzetta Damonte, una “pizza
party” ed un gelato per tutti i partecipanti.
Infine un sacchetto di giochi e
regalini vari, è stato offerto a tutti i
giovanissimi di Chernobyl.
Metamorfosi di un sentimento
Eppure sto... ai margini del dolore.
Rileggo in filigrana il senso e mi sorprendo.
Gocce di calma apparente.
Estenuanti stati d’animo.
Nel grande cerchio della vita giganteggi al centro.
Come su un’altalena quasi ti tocco
“o forse si” offrendoti la mia fragilità.
Stai dov’eri e sei, oggi che mi abbracci
quasi mi tocchi “o forse no”.
Eppure sto… ai margini del dolore.
G. GUARINO
Alassio 21 luglio 2006
ISOLA “GALLINARA”
La piccola isola, dal grande
sentimento: Ci rimanda al suo
Passato GLORIOSO. Un contrasto
di REALTÀ, della STORIA e
DELL’ATTUALITÀ, fa vivere più
intensa l’osservazione nell’emozione e nel discernimento di
quell’unica REALTÀ che l’occhio
non vede, ma il CUORE può vedere e sentire. Questo intenso momento di REALTÀ nel PENSIERO,
passa anch’esso già alla STORIA.
9
«L'ALASSINO»
Una STORIA che non si ripete,
ma disegna un QUADRO di
straordinaria importanza e bellezza, nella cui CORNICE la nostra VITA si ritrova. Quella VITA
che non TRAMONTA mai, ma NASCE sempre dalla Presenza di
questa ISOLA, che come AUREOLA di PERFEZIONE accompagna
la nostra VITA.
Sandro Pelagi
Questa è una delle tante storie
che parlano di Alassio del nostro
amato paese, che conserva intatti un cuore antico e un fascino
inalterato. Una favola come quelle che si raccontano ai più piccoli
le sere d’inverno quando fuori
piove e fa freddo… storie che
vanno al mare ma rimangono come impigliate nella risacca in attesa del vento che le disperda
nell’intrico dei carruggi… sempre le stesse… ma la gente le
ascolta ancora con piacere.
L’accelerato delle 7 proveniente da Genova si è fermato con un
lungo stridore di freni in perfetto
orario. Da una Terza, in mezzo a
tanti altri è sceso un ometto magro, un poco trasandato con uno
strano fagotto a mano; esce sul
piazzale della stazione, si guarda
attorno.
È una mattina serena, senza
vento, con il cielo tinto di tenue
azzurro. Dalla colla di san
Bernardo si leva un esile filo di fumo. Un contadino ha acceso un
vivace focherello tra le folte ginestre poco distante da un vecchio
sorbo: sta bruciando le invadenti
erbacce che a fatica va strappando ai bordi del sappéllu. Una leggera brezza proveniente da capo
Mele sospinge le pigre volute di
fumo in direzione del Tirasso. Un
fumo che scompare in un attimo
quasi fosse risucchiato dalla
profonda vallata che conduce in
quel di Caso. Intanto il borgo immerso nel verde dei giardini e degli orti si risveglia. Poco a poco
Alassio assume il colore e l’aspetto di tutti i giorni. La gente va in
cerca di quei negozietti in penombra esalanti aromi caratteristici, penetranti, e invitanti, dove
si compra di tutto. Nella piazza
del Commercio alcune donnette
sollecitano l’acquisto dei prodotti degli orti esposti in grosse ceste: corbe piene di verdure appena colte dall’orto.
L’ometto carico di cavalletto,
tele e tavolozza si rivolge a un
omone con il berretto a visiera.
Ora la melodia del dialetto
scorre libera nei carruggi come
un fresco ruscello di montagna.
“Pesci, pesci belli! Catàili, donne! I sùn d’argèntu vivu!”, sono
le pescivendole che, alla fontana
lavano il pescato che ancora grilla nelle spadélle. L’omone col
berretto a visiera è un portabagagli piuttosto noto nel giro per le
sue doti di... ballerino. È capace di
ballare il valzer sulla ridotta superficie di un tavolino rotondo a
tre gambe. Il pittore, avuta l’informazione, lemme lemme ha raggiunto u bastiún. Trova l’angolo
giusto, monta il cavalletto e prepara i colori. Il sole splende trionfante e i gabbiani sulla razza-dumò stanno litigando per na fregua di pane. Un mucchio di monelli sbucati chissà da dove, circonda vociando il pittore. Fanno
versacci e piccoli dispetti sciocchi. “Pelandrùi! Feniài!” li minaccia un vecchietto col bastoncino dal pomo d’argento, ma
quelli si sono già dileguati negli
ésci vicini. L’ometto con la tavolozza in mano fa un respiro di sollievo e volge un’occhiata di ringraziamento al suo... salvatore.
Quei monelli infatti stavano per
fargli perdere la concentrazione;
e finalmente inizia a spennellare
colore sulla tela. La mattinata
passa in un lampo. È quasi ora dì
pranzo. Un grato aroma di minestrone cu u pistu si è già sparso
per l’aria e la gente si dirige frettolosa verso casa. Sono tanti i comignoli che fumano, anche se il
fumo sembra uscirne quasi a fatica: certamente i fumelli sono
zeppi di carizze! L’arrivato col
treno sospende il lavoro. Si affaccia da ATTILIO, detto u casurin,
l’oste accanto al molo e si fa portare in tavola un quarto di
Chiaretto d’Alba ed una xiàtta de
panìssa.
Le ore passano veloci ed ecco
che i vicoli tornano ad animarsi.
Frotte dì ragazze irrompono dagli
ésci come uno stormo di passeri
pigolanti e vanno su e giù per il
carruggiu grande destando la curiosa ammirazione dei giovanotti.
Intanto nell’ésciu du maxéllu il
fabbro ha ripreso a battere con
forza sull’anchìzze. L’ometto ha
ripreso a dipingere con lena, sospira tra sé: “C’è ancora tanta luce... meno male!”. Sul sagrato del
Sant’Ambrogio il curato con il
mezzo toscano tra le labbra e lo
sguardo attratto dalle spirali azzurrine di fumo, discute animatamente con alcuni fedeli della confraternita di santa Caterina. Poco
lontano un paio di vecchiette con
la corona del rosario tra le dita sostano un attimo prima di entrare
in chiesa, quel tanto che basta
per fare dui ciàiti e per attingere
le ultime notizie del paese. E suo-
na la cumpìa. Dalla collina scendono le prime ombre. Il pittore ha
terminato il suo lavoro. Raduna
l’attrezzatura: la tela ancora fresca di colore, cavalletto e cassetta per avviarsi alla stazione...
Il treno Ventimiglia-Genova
passa alle 19 in punto. È quasi notte quando, sospinto dall’ultimo
refolo di vento, il veliero AMABILE, proveniente da Pachino entra
in rada leggero come un gabbiano. I marinai danno fondo all’ancora, serrano le vele e accendono
i fanali di posizione per la notte.
Domani assai presto le gùndure
ciazzine inizieranno il faticoso
trasbordo delle mercanzie.
Intanto, il treno delle 19 è ripartito sferragliando, in perfetto orario. Il pittore, seduto sul duro sedile della III classe ammira la sua
tela: quel panorama stupendo
che non ha uguali, e si compiace
di se stesso. Oramai è notte. Un
magico silenzio avvolge le case
quando, all’improvviso, giungono dall’Osteria du BENFAU vivaci rumori di stoviglie e tintinnio di
bicchieri, e, a tratti, battimani e
allegri suoni di bicchieri e a tratti
battimani e allegri suoni di chitarra e mandolino: si festeggia l’elezione del Sindaco nuovo. I suoi
sostenitori gustano con discreto
appetito la buridda con il pane e
fanno saltare i tappi di numerose
bottiglie. Il tutto – ovviamente –
offerto dal neo-eletto che si aggira fra i tavoli e dispensa larghi
sorrisi mentre gli amici gli danno
grosse pacche sulla schiena.
Vincenzo Moirano
MOSTRE D’ARTE Emergenza sangue ad Albenga
BINNY DOBELLI ALL’EX CHIESA ANGLICANA
“I colori dell’amicizia” dedicata a Gina Lagorio
Ha riproposto ad Alassio (con
qualche variante) la grande mostra allestita a Cherasco in onore della sua amica (alla quale
l’aveva promessa), la celebre,
compianta scrittrice Gina Lagorio. La pittrice Binny Dobelli,
alassina d’adozione, per questa
occasione ha rinnovato la sua
tavolozza con risultati sorprendenti. All’inaugurazione il 14 luglio scorso, dopo il saluto del
Sindaco di Alassio arch. Marco
Melgrati e dell’Assessore alla
Cultura dott. Monica Zioni, ha
parlato il celebre critico d’arte
torinese prof. Aldo Picco, Socio
dell’A.V.A. Ecco una sintesi del
suo discorso.
«Binny non è solo una ritrattista del paesaggio, ma la sua produzione poliedrica ci presenta la
realtà che ci circonda. Abbiamo
una campionatura di opere: la raffinatezza dell’acquerello, i passi
da gigante nella tecnica dell’olio
con la sorpresa del “divisionismo” e il senso del movimento.
Pittura apprezzata anche dallo
scrittore Nico Orengo. Il colorismo denso e vibrante che si può
accostare ad artisti dell’’800 e del
’900, non significa che sia stato
copiato, ma che ne ha tratto ispirazione: la personalità pittorica
di Binny è fuori discussione. La
mia attività di critico che mi porta a dover riconoscere l’autore di
dipinti non firmati, mi consente di
dire che lo stile di Binny è unico e
inconfondibile. Comunque il miglior giudice è il collezionista, ma
sono certo che Binny fa parte della Storia dell’Arte. La sua soggettistica è variegata: fiori, nature
morte, figure, paesaggi, liguri in
particolare. È un’Artista con la A
maiuscola».
Nel contesto della mostra si sono svolti tre incontri culturali.
Sabato 15 luglio il prof. Silvio
Riolfo Marengo, noto giornalista,
critico d’arte e anche poeta, ha
intervistato lo scrittore e poeta
imperiese Giuseppe Conte, ben
conosciuto ad Alassio per aver
presentato qui alcuni suoi libri e
per aver partecipato a manifestazioni culturali. Incalzato da Marengo, Conte ha raccontato cose
inedite sulla sua poesia: gioie,
emozioni e amarezze.
Venerdì 21 il prof. Franco Gallea ha ricordato la scrittrice Gina
Lagorio, alla presenza delle due
figlie Simonetta e Silvia. «Gina
Lagorio era aperta al mondo - ha
detto tra l’altro Gallea - che aveva
girato, senza dimenticare la provincia, della quale aveva capito il
valore. Simonetta Lagorio ha raccontato la loro vita a Savona e ha
annunciato la donazione dell’epistolario e degli scritti pubblicati
all’“APICE”, associazione che
raccoglie e custodisce le carte
degli scrittori. Poi Silvia ha letto
alcuni brani del libro “L’elogio
della zucca”, presentato ad Alassio nel luglio del 2001 e recensito
su “L’Alassino” dell’agosto successivo, che rappresenta il legame fra Gina Lagorio e Binny, nel
quale l’autrice parla del loro comune amore per i fiori e le piante.
Infine venerdì 28 luglio il dott.
Filippo Falchero ha tenuto un
concerto per pianoforte: Chi l’ha
conosciuto come chirurgo (e ad
Alassio sono in molti ad aver usufruito della sua professione) afferma che ha “le mani d’oro”, che
evidentemente lui usa indifferentemente in due attività, anche se
la musica dice che è un hobby.
Ha eseguito musiche di F.J.
Haydn, F. Schubert, R Schumann,
e G. Fouré, più un bis, entusiasmando il numeroso pubblico,
generoso di meritatissimi applausi.
C. B.
e nel Ponente
Incidenti, emergenze ed interventi di particolare difficoltà hanno portato l’Avis di
Albenga a dover cercare aiuto
per reperire il sangue necessario a far fronte alla grande richiesta che viene fatta non solo
ai donatori del sangue ingauni,
ma anche a tutte le sezioni Avis
del Ponente savonese.
Così la sezione comunale di
Albenga ha pensato di organizzare per domenica 6 agosto
una raccolta straordinaria
presso la propria sede di Vico
Verano Fossato, 2 (dalle ore 8
alle 10,30). La decisione è stata
presa, per cercare di far fronte
a questa emergenza, dallo stesso presidente dell’Avis di
Albenga Giovanni Paturzo:
«Quest’anno – dice Paturzo –
forse più ancora rispetto agli
altri anni abbiamo necessità di
donatori di sangue. Ci sono
stati molti incidenti ed emergenze e la richiesta del prezioso liquido si è fatta sentire.
Facciamo appello al senso civico dei cittadini, proprio di tutti, perché la situazione è davvero grave».
L’Avis ingauna perciò informa tutti coloro che hanno più
di 18 anni e sono sani di rivolgersi ai centri raccolta sangue
nei seguenti orari: tutti i lunedì
e venerdì dalle 8 alle 10.
La sede di Alassio si trova invece in via Leonardo da Vinci,
67 e per conoscere gli orari per
la donazione del sangue è possibile telefonare al numero
0182/645481.
Anche l’Avis di Ceriale
chiede aiuto a tutti i cittadini affinché donino il
proprio sangue. L’appello è stato fatto dallo stesso segretario della sezione comunale di Ceriale
Sebastiano Angrisani.
«In questi giorni – dice
Angrisani – continuiamo
a ricevere richieste di
sangue, evidentemente il
fabbisogno è notevolmente aumentato. Vorrei ricordare – aggiunge
Angrisani – che possono
donare il sangue anche
coloro che non lo hanno
mai dato: noi speriamo proprio
di trovare nuovi donatori e giovani volenterosi di aiutare il
prossimo, che potranno costituire il futuro dell’associazione».
Per donare il sangue ed aiutare a superare questa grave
emergenza sanitaria è sufficiente presentarsi a digiuno
nella sede di via Pontetto, 54 a
Ceriale.
«Il nostro appello – dicono
sia Paturzo che Angrisani – è rivolto a tutti i residenti ed i turisti e precisiamo che le donazioni possono essere fatte anche in tutte le sedi Avis dei comuni del comprensorio. Perciò
tutti coloro che hanno più di 18
anni e sono sani possono rivolgersi ai vari centri raccolta
sangue dell’Avis».
C. Al
10
«L'ALASSINO»
CICLISMO
NUOTO
Allori al campionato ligure
per i ciclisti alassini
A conclusione di un intenso ciclo
di importanti competizioni su strada e su pista nelle quali sono stati
impegnati i giovani ciclisti della nostra società, presentiamo un breve
sunto dei risultati ottenuti.
Tra i più giovani. Oltre alle normali gare domenicali, nelle quali
hanno riportato decine e decine di
vittorie individuali nelle varie categorie, è giusto segnalare e sottolineare le gare di Genova e Santa
Margherita valide per l’assegnazione dei titoli di campione ligure. In
queste occasioni i nostri tesserati
Bryan Madron g/l, Filippo Bertone
g/3, Sara Rinaldi g/6 femm. si sono
laureati campioni liguri vestendo la
maglia biancorossa della Liguria superando i loro coetanei delle società rivali.
Le loro vittorie ed i tanti piazzamenti d’onore dei compagni di
squadra, valgono il provvisorio terzo posto tra le compagini liguri. Alla
vigilia dell’ultima prova che si terrà
a Chiavari con la quale la nostra
squadra spera di riportarsi in vetta
alla classifica, risultato già tante volte ottenuto negli anni scorsi oltre
che nel 2005 davanti alle quotate
squadre spezzine.
Nelle categorie maggiori (esordienti ed allievi), notevoli risultati
con Barbara Barberi che in ogni gara, salvo rare eccezioni, si impone
davanti alle coetanee nelle varie
corse in Liguria ed in Piemonte, ottenendo anche i titoli di campionessa provinciale e campionessa ligure
di strada e pista. Per
tali risultati le sono
valse le convocazioni
agli incontri nazionali
intercentri pista di
Portogruaro e di
Livorno, oltre che ai
campionati italiani pista di Bassano del
Grappa e strada di
Massa Lombarda con
un lusinghiero sesto
posto, miglior risultato di tutta la squadra
ligure.
Ragguardevoli i
progressi dell’allievo
Francesco Cardone,
che oltre alle varie vittorie individuali in pista, ha ottenuto anche il titolo ligure dell’inseguimento. Grazie a questi risultati ed ai
vari piazzamenti della squadra “pistard” (Romano Volpe, Cosso
Marco, Cardone Ferrari, Camignani
Bruzzone Casanova ecc), l’Unione
Ciclistica Alassio si è ancora una
volta affermata nella classifica finale della “challenge della pista”, superando nettamente la U.S. Luni il
G.S. Vallestura, il G.S. Levante e tutte le altre compagini partecipanti a
questa rassegna ligure della pista.
Unione Ciclistica Alassio
Lo sguardo è dunque rivolto a
quella World League che si svolgerà
proprio in terra russa. «Le squadre
da battere – continua Gajic – saranno Brasile, Serbia e naturalmente
Italia: il Brasile ha l’atteggiamento
vincente di chi da due anni a questa
parte sta davvero vincendo tutto; la
Serbia ha in questo momento forse
il giocatore più forte del mondo che
è Ivan Milikovic e l’Italia ha una
squadra composta per la maggior
parte da giocatori della Sisley
Treviso: giocatori che stanno insieme, giocano insieme tutto l’anno e
hanno un affiatamento che altri non
possono avere».
TENNIS
Kevin Albonetti e Fiorella Masè si impongono
nella XXVI edizione dello “Sport contro la
Droga - Trofeo Luigi Agnelotti”
Organizzato dal Lions Club Alassio “Baia del Sole” in collaborazione con l’Hanbury Tennis Club e con
il patrocinio dell’Assessorato allo
Sport del Comune di Alassio, si è
svolta la manifestazione di tennis
Sempre sugli scudi la nostra
nuotatrice over 80
Difficile è trovare le parole per le
nuove vittorie della nostra concittadina SILVIA CRAVERI nel nuoto
agonistico: ai campionati Italiani di
Riccione la “nonnina” ha vinto i 50 e
i 100 dorso ed ha contribuito in modo entusiasmante per la vittoria nella staffetta mista 4x50 stile libero,
conquistando il primato italiano.
Onore al merito e viva Alassio che
mostra vigoria, forza ed entusiasmo
anche a questi livelli.
PALLAVOLO
Ad Alassio la nazionale russa per la World League
Dal maggio scorso Alassio è centro sportivo accreditato dalla
Federazione Italiana Pallavolo.
Ed è per questo che tra tante opportunità differenti, la Federazione
Russa ha scelto la Città del Muretto
quale base italiana in vista del prossimo appuntamento genovese con
la World League.
In attesa del raduno premondiale
della nazionale azzurra femminile,
previsto il prossimo settembre, è arrivata ieri sera all’Hotel Spiaggia di
Alassio la Nazionale Maschile Russa
di pallavolo.
Stamani il primo allenamento al
Palalassio, nella rinnovata sala pesi
Sabato 12 Agosto 2006
russa qui ad Alassio è la prova che il
cammino iniziato anni addietro con
i grandi eventi legati al volley, proseguito lo scorso anno, con la Serie
C, per giungere quest’anno al preeuropeo juniores e al protocollo
d’intesa con la Federazione è un
cammino dinamico e ricco di grandi
opportunità per lo sport locale, nazionale e internazionale, per gli
sportivi e per l’intera città che scopre i benefici di un nuovo tipo di turismo: quello sportivo».
L’Assessore ha così consegnato
nelle mani dell’Allenatore russo il
piatto istituzionale del Comune di
Alassio e a tutti i giocatori un dolce
per il campionato individuale di categoria.
Numerosi gli atleti partecipanti,
sia nella categoria maschile che
femminile.
I numerosi atleti partecipanti
hanno dato vita ad
un interessante torneo che ha visto
prevalere nella finale maschile Kevin
Albonetti del TC
Park (GE) su Alessio
Guidotti del TC S.
Benedetto (SP9 con
un secco 6-0 e 6-2),
più combattuta la finale femminile, Fiorella Masè del Cus
Genova s’impone su
Valeria Pelosini in
tre set, 6-3, 3-6 e 6-2.
Ai vincitori oltre
le coppe offerte
Nella foto di Fasano i vincitori della XXVI edizione del- dall’Assessorato allo “Sport contro la droga”.
lo Sport, vengono
assegnati: il Trofeo
“Luigi Agnelotti”
per il miglior Giocatore, ed il Trofeo
“LO SPORT CONTRO LA DROGA”,
“Milla Aicardi” per la miglior giocagiunta quest’anno alla sua XXVI
trice.
edizione, riservata agli under 14
Perfetta, come sempre, l’organizmaschile e femminile, valido per
zazione dell’Hanbury Tennis Club
l’assegnazione del titolo di CampioAlassio.
ne Regionale e per la qualificazione
TORINO CLUB ALASSIO
Si è festeggiata la promozione
in “A” con il presidente Cairo
Domenica 2 luglio, u.sc. il presidente del Torino, Urbano Cairo, è
stato ad Alassio per festeggiare con
i tifosi locali la promozione della
squadra in Serie A e firmare la piastrella poi apposta sul Muretto.
Accolti dai dirigenti del Torino Club
Alassio, Cairo e l’avv. Gianni Trombetta (uno dei suoi più stretti collaboratori, da anni abituale ospite del-
STEFANO BOLOGNA
“NINI”
Il 7 luglio u.sc., improvvisamente è mancato un altro Alassino
d.o.c., il nostro Socio e Collaboratore ed amico STEFANO (Nini)
BOLOGNA, pensionato delle
FF.SS., ma noto ai “vecchi” Alassini come una indimenticata bandiera della nostra squadra di calcio degli anni d’oro, le “vespe” di
buona memoria. Vogliamo ricordarlo così, indomabile come una
volta. Lascia la moglie, il figlio
Marco con Irene e il figlio Liubo, a
cui l’A.V.A. porge anche a nome di
tutti i Soci, le sue condoglianze.
OTTAVIA GARELLO
VED. DE CANIS
sistito a uno spettacolo e ha avuto
un simpatico scambio di battute
con il presentatore, Luca Galtieri, e
con il Sindaco Marco Melgrati, che
gli ha consegnato un ricordo della
Città.
Il Presidente Cairo - ha confermato la presidenza del Torino Club
Alassio a Isabella Bioletti,- Si è detto
entusiasta dell’accoglienza e ha
Da sin. Mario Berrino, Urbano Cairo, Isabella Bioletti (pres. Torino Club
Alassio), Gianni Aicardi.
la città) sono stati accompagnati al
Muretto, dove li attendevano il Vice
Sindaco Gianni Aicardi, Mario Berrino e circa 400 tifosi granata. Con il
trenino di Emilio Miletto, il presidente editore ha raggiunto l’Hotel
Spiaggia, per un rinfresco in suo
onore, e poi piazza Partigiani. Qui,
presenti oltre mille persone, ha as-
LUTTI CITTADINI,
NECROLOGI
e ANNIVERSARI
molto apprezzato la bellezza di
Alassio, che non conosceva. L’ha dimostrato anche facendo pubblicare
un ampio servizio sulla più diffusa
delle riviste di cui è editore.
La manifestazione è stata organizzata con il contributo dell’Amministrazione Comunale.
A.C.
Una lunga vita si è addormentata nella luce del Signore Risorto.
«Mamma Ottavia, dopo cento anni vissuti quaggiù per la tua famiglia, sorretta da una profonda fede
in Dio, hai ora iniziato la nuova e
vera vita nell’eternità beata del
Cielo.
Ci manca il suono della tua voce
in preghiera, ci mancano i tuoi consigli, il tuo tangibile amore quotidiano, la tua ferma costanza nel guidarci al dovere, la tua indomita volontà nel proporci orizzonti allo
stesso tempo umili e alti, ricchi di
umanità e della grazia divina irrorata dal Signore.
Hai lasciato un grande vuoto, e
non solo per i tuoi famigliari... ma
sentiamo che sei in realtà ancora a
noi più vicina, per invitarci ad essere all’altezza, nella nostra condotta di vita, di quanto il tuo amore
di madre ha sempre desiderato e
proposto».
Il Parroco
Sac. Angelo De Canis
Viva Brasil del 20 luglio 2006
(appositamente attrezzata per gli allenamenti delle grandi squadre di
professionisti).
Nel pomeriggio allenamento sul
parquet del PalaRavizza.
«Siamo già qualificati per la World
League – spiega Zoran Gajic, allenatore della nazionale russa – quindi
stiamo allenandoci con maggiore
tranquillità, perfezionando alcuni
dettagli, con un atteggiamento psicologico più positivo».
E la Russia? «Da un anno a questa
parte stiamo lavorando per cambiare la nostra mentalità e stile di gioco
spendendo molto sulla difesa. Il nostro è stato un cambiamento e una
crescita lenta ma costante. Determinazione e disciplina hanno fatto il
resto».
Al Palazzetto non poteva mancare l’Assessore allo Sport Rag.
Fabrizio Calò: «La presenza di una
nazionale blasonata come quella
ricordo del loro soggiorno alassino,
i tradizionali Baci di Alassio.
«Alberghi, spiaggia, palazzetto: ci
siamo trovati benissimo – commenta il team manager Anver Iskakov –
stiamo verificando la possibilità di
tornare l’estate prossima per un ritiro ufficiale».
Per domani è prevista una particolarissima sessione di allenamenti:
in spiaggia, in acqua davanti all’Hotel Spiaggia.
Giovedì 20 luglio, durante lo spettacolo brasiliano “Viva Brasil”, sono
stati estratti i numeri della lotteria
benefica organizzata dall’associazione alassina “Amici di Padre Hermann
Onlus” a favore della scuola secondaria superiore di S. Kizito a Musha in Rwanda. Ecco i numeri vincitori, dal primo all’ultimo premio:
3176, 2855, 802, 2000, 2659, 1331,
1118, 2889, 240, 1169, 1431, 1301, 746,
3375, 1751, 2156, 2351, 2339, 3131,
1324, 2960, 3804, 2794, 612, 2809,
1998, 1638, 1008, 2935. Inoltre sono
stati estratti anche altri quattro numeri, con altrettanti regali: 1449
(quadro di Chino Bert), 3179 (stereo
Trevi), 2596 e 2091 oggettistica. A
tutti l’appuntamento è per il prossimo anno, con un grazie da parte di
tutti i volontari dell’associazione a
coloro che hanno collaborato.
•••
Il figlio Don Angelo De Canis,
Parroco di S. Ambrogio in Alassio,
e tutti i suoi famigliari rivolgono un
vivo e commosso ringraziamento
a quanti nel momento del lutto per
la morte della cara Mamma Ottavia
Garello sono stati loro vicini con
l’affetto e la preghiera.
L’Associzione Vecchia Alassio
tutta rinnova a Mons Angelo ed alla Famiglia le più sentite condoglianze.
Sabato 12 Agosto 2006
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI e ANNIVERSARI
ANNA IEBOLE
SIGNORINI
4/4/1913 - 2/7/2006
luto mi ricorda ancora la “promessa” di vederci presto e passare delle belle giornate in mare.....
Non riesco a trovare parole di
conforto per la Moglie Ada, per
Chicca e Marco con Laila... se non
dire che sono loro “tanto… tanto”
vicino con tutto il mio affetto
PRASSEDE POZZI
VED. PESSINA
Anniversari
LUCIANA SILVANI
TORSEGNO
Nello
Anche l’A.V.A., e con essa moltissimi Soci e amici, vuole ricordare con simpatia la figura di un
Alassino vero, che non ha mai dimenticato la sua terra, le sue origini e la sua gente. Ciao, Gianni!
RITA BOGLIOLO
VED. PELLE
Cara mamma e nonna, anche tu in
breve te ne sei andata lasciando un
grande vuoto ed incredulità.
Eravamo certe che anche questa
volta ce l’avresti fatta ed invece ti
sei arresa al peso dei tuoi anni.
Hai dedicato l’intera vita alla famiglia seguendo con affetto ognuno
di noi, preoccupandoti costantemente per tutti i nostri problemi, le
tue raccomandazioni ci accompagneranno sempre.
Ci manchi tanto ma vogliamo
pensarti serena assieme ai tuoi cari,
era quello che ultimamente desideravi.
Ti vogliamo bene
Isa e Gabriella
L’A.V.A. porge alla famiglia Signorini le più sentite condoglianze.
GIANNI MARCHESI
L’A.V.A. porge al Socio Giancarlo
ed alla Famiglia le più sentite condoglianze.
Cara mamma,
sono già passati due anni! Due anni dolorosi e difficilissimi. Spero solo che tu lassù non te ne sia accorta
perché vorrei pensarti finalmente
serena vicino a papà.
Mi manchi tantissimo. Ti prego
continua a starmi vicina col tuo bel
sorriso per aiutarmi a superare le
tante difficoltà di questa vita.
Ti voglio bene.
La tua Patrizia
Nella costernazione generale è
mancata il 22 luglio u.s. l’amica
Rita BOGLIOLO Pelle. La frazione
di Moglio e molti Alassini hanno
partecipato alle esequie, ricordando le sue virtù di donna e di madre,
l’attaccamento alla famiglia, il desiderio sviscerato della cultura e
della conoscenza, l’amore verso la
sua città e la sua gente.
Ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile e un ricordo affettuoso. Ai figli Nadia e Piero, ai
nipoti Franco e Alessio, al fratello
Mario, ed alle loro famiglie giungano le condoglianze dei Soci
dell’A.V.A. e dei numerosi amici e
conoscenti.
FRANCESCO
(CHICHIN) SCHIVO
Ricordando Gianni…
Non saprei come iniziare per
parlare di Gianni Marchesi, se ricordarlo come marito e padre affettuoso, come amico, come sportivo… tuttavia non voglio fare la cronaca della sua vita...
Voglio ricordarlo negli ultimi
giorni passati assieme alla Clinica
S. Michele. Io arrivavo dall’Ospedale di Albenga dove ero stato
sottoposto ad un intervento d’urgenza, e Lui era degente in seguito a due difficilissimi interventi al
cuore...
Mi raccontava le sue operazioni
serenamente, passavamo le giornate assieme a parlare di qualche ricordo del nostro passato... ma soprattutto di quello che avremmo
fatto all’uscita dalla clinica; parlavamo della sua barca, di andare assieme a pescare... di quello che la
vita ci avrebbe potuto ancora riservare... alternava i progetti sportivi con i progetti per la sua famiglia, di potersi godere “ancora” la
moglie, i figli Marco e Chicca ed i
suoi meravigliosi nipotini...
Ogni giorno ci trovavamo assieme a tavola, qualche volta nella sala da pranzo, qualche volta nella
sua camera sempre sereno, mai un
lamento, ma con una voglia di combattere il suo “male”, sempre sorridente, sicuro di poter superare il
“suo” momento difficile, e mi ricordava che, non appena dimessi tutti
e due dalla clinica, avremmo messo
in atto tutti i progetti che avevamo
discusso....
Una mattina mi viene a salutare,
l’avevano dimesso e nell’ultimo sa-
La famiglia vuole ricordare nonna
Prassede con alcuni versi scritti da
Lei e che rispecchiano la Sua personalità gentile e riservata: “Come
gioielli, nel loro scrigno, noi teniamo
gelosamente nascosti nella nostra
memoria i nostri ricordi e i nostri sogni”. Grazie per tutto ciò che ci hai
insegnato. Con affetto i tuoi cari.
EMILIA BARBON
VED. PELLE
Alla soglia dei cento anni ha chiuso la sua esistenza terrena Emilia
Barbon vedova Pelle. Donna di eccezionale virtù, moglie e madre
esemplare, lascia di sé un ricordo di
bontà, di onestà e di lavoro. La ricordano a quanti la conobbero e la
apprezzarono la figlia Franca, le nipoti e tutti i famigliari.
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio e i molti amici porgono alla
famiglia le loro condoglianze.
LIDIA MERIGLIO
VED. BONZANO
BIAGIO ED EPIFANIA
BARBERO
Il tempo della vostra scomparsa si
allunga, ma ogni giorno vi sentiamo
accanto a proteggerci e vegliarci.
Vi vogliamo bene Nonno Biagio e
Nonna Epifania!
I vostri figli e nipoti
La santa Messa in suffragio si celebrerà nella Parrocchia di Santa
Maria Immacolata (Borgo Coscia)
alle ore 9 del 26-08-2006.
PINO PORCELLA
(postino)
17/8/1996 - 2006
A dieci anni dalla morte lo ricordano con immutato affetto i famigliari, i parenti tutti e gli amici più cari.
È mancato, in Moglio, a 87 anni,
Francesco Schivo, conosciutissimo e amato per il suo carattere
aperto e salace. Lavoratore integerrimo e onesto, apprezzato in
ogni occasione, lascia la moglie, i figli, dott. Giuseppe e Antonella e i nipoti. Alla vedova ed ai famigliari
giunga il cordoglio della nostra
Associazione.
Caro nonno, e così ci hai lasciato,
sei partito per quel viaggio di sola
andata, senza ritorno, che tanto ti
spaventava. Non so se da lassù tu potrai vederci o sentirci; di una cosa sola sono certa, quando durante il corso della nostra vita si presenteranno
degli ostacoli tu ci aiuterai a vincerli e quando riusciremo a portare a
termine quei nostri obbiettivi che altro non erano che i tuoi sogni, ti rallegrerai e verserai lacrime di gioia
con noi, perché tu sarai con noi, vivrai per sempre all’interno del nostro cuore. Ci mancherai tanto.
Con affetto
Annalisa
MESE DI LUGLIO 2006
Il giorno 9 luglio 2006, dopo una
grave malattia, precipitata nell’ultimo mese, è mancata LIDIA MERIGLIO vedova BONZANO. Da più di
cinquant’anni si recava con la famiglia ad Alassio, a cui era legata da
teneri ricordi e da profonde amicizie. La vivacità, la comunicativa e il
brio del suo forte carattere saranno sempre vivi nel ricordo dei suoi
famigliari e in quello delle tante
persone che l’hanno conosciuta,
stimata e amata.
Torino, 22 luglio 2006
ANDRIONE Margherita
BARTOCCI Agnese
BERTONASCO Angelo
BOGLIOLO Margherita
BOLOGNA Stefano
CURTI Rosa
DE ZAN Bruna
DEGL’INNOCENTI Franco
GANDOLFO Giuseppe
GARELLO Ottavia
GHIRARDO Giovanna
GIORDANO Angelo
IEBOLE Rosa
MARCHIANO Triestina
MOIRANO Irene
MOISO Lavinia
SCHIVO Francesco
anni 76
anni 92
anni 54
anni 78
anni 82
anni 91
anni 62
anni 87
anni 76
anni 100
anni 82
anni 84
anni 93
anni 93
anni 83
anni 85
anni 86
L’A.V.A. porge alla Famiglia di una
grande amica di Alassio le sue più
sentite condoglianze.
L’A.V.A. da queste colonne esprime
ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari.
12
«L'ALASSINO»
Specie ittiche della
Baia del Sole
Castagnola o fabretto
(Chromis chromis) - (Castagnöra d’àrega)
Di colore marrone scuro tendente al nero ha squame con riflessi argentei e dorati. Lunghezza
cm 15, peso 100 gr. Ha pinne pettorali piuttosto grandi. Vive nei
fondali algosi, nelle scogliere e nei
bordi sommersi dalle banchine
portuali foranee. Non è commesti-
bile. Qualcuno pone in zuppa la
sua carne passata. Si pesca con
canna fissa a galleggiante per esercitazione per poi ridarle la libertà.
Esca: verme, polpa
Armatura: f
Amo: 16/22
Filo: 008/010
Sabato 12 Agosto 2006
IL VOLONTARIATO
“Ma come sei brava, fai volontariato, io non ci riuscirei”. Me lo
sento dire di continuo, parlando
con le persone. Però non mi sento più brava di altri a fare la volontaria, né penso ci vogliano
doti speciali per farlo. Aiutare gli
altri, nel tempo libero, è la cosa
più naturale di questo mondo.
Si fa volontariato aiutando il
vicino di casa a fare la spesa, si
fa volontariato andando in posta per l’anziano che abita di
fronte a noi. Ci sono tanti tipi di
volontariato, alcuni “da prima linea” altri da retrovie, ma pur
sempre importantissimi. I settori che vengono coperti sono tanti, e alle volte nascosti. Per aiutare il prossimo, vicino o lontano che sia, basta veramente poco e chiunque lo fa vi può senza
dubbio dire che si riceve molto
più di quello che si dà. Si tratta
CASTAGNOLA
solo di sapersi organizzare, di
guardarsi in giro per capire cosa
potremmo fare per gli altri, a seconda delle nostre attitudini, e
poi agire. Dalle pagine dell’Alassino, di cui ringraziamo la redazione, vorremmo far arrivare
ogni mese un messaggio dal volontariato di Alassio, tramite
l’assessorato all’associazionismo e volontariato, guidato
dall’assessore Loretta Zavaroni.
Ci sono molte occasioni per entrare in contatto con il mondo
del volontariato. Da questo mese, grazie a questo giornale, i volontari vi terranno informati riguardo a tutto quello che accade ad Alassio, sperando che il
gruppo di amici di tutte le associazioni sia sempre più numeroso. Al prossimo numero.
Barbara
‘na mandiò de
Vuluntariatu
DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO
Valide terapie dei nonni
La strisciante pervinca
Vinca minor (Tanella)
Fra i detti storici dei nostri
antenati ce n’era uno che così
affermava: «San Roccu de tanelle, Nu cian de fie belle»
(Le campagne di San Rocco
ricche di pervinche, le case sottostanti ricche di belle figliole).
Ed era verità. Questo fiore
dalla pianta strisciante normalmente azzurro e talvolta tendente al verde e al rosa, raramente bianco si raccoglieva da
DOMENICA 20 AGOSTO
giugno ad agosto per la cura
dell’ipertensione e per la stimolazione delle funzioni digestive
facendo un infuso di 1/100 con
acqua.
Si otteneva la tintura vinosa
sostituendo l’acqua con il vino
di uva fragola. Questo infuso,
anche con altri tipi di vino, era
attivo per fare lavaggi sulle parti interessate.
Pessö
Festa di San Bernardo
ore 18 Santa Messa - Seguirà rinfresco
MERCOLEDI 30 AGOSTO
Musica per A.V.O.
Ex Chiesa Anglicana – ore 21
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
LUGLIO 2006
«Ma quando verrà il caldo?» si diceva in
giugno.
«Ma quando finirà questo caldo?» si è ripetuto in luglio. Due i fenomeni che hanno caratterizzato questo mese: il caldo e la siccità.
Vediamo nei particolari.
Precipitazioni totali: 1,0 millimetri durante il “rumoroso”
temporale che si è “scatenato” nella notte del 13 luglio: molto
rumore e basta. Un ultimo tentativo – pienamente fallito – di
pioggia è stato registrato nel pomeriggio del giorno 31.
Risultato: un solo millimetro di pioggia in tutto il mese.
Più ampio il discorso sulle temperature registrate; media
mensile: 28,8 °C. Temperatura media giornaliera più bassa
(25,8 °C) è in data 7 luglio; media giornaliera più alta (30,8 °C)
del 12 luglio. Ma due numeri non bastano per illustrare la
realtà del mese; più eloquenti sono le medie delle massime e
delle minime calcolate decade per decade. Eccole.
Prima decade: media massima temperatura: 28,9 °C; media
minima: 26,2 °C;
seconda decade: media massima: 31,2 °C; media minima:
27,9 °C;
terza decade: media massima: 30,3 °C; media minima: 28,1 °C!
Queste medie ci dicono: di giorno faceva caldo; ma di notte? I tre valori medi delle minime (26,2 °C – 27,9 °C – 28,1 °C)
ci confermano la fatica a trovare un po’ di fresco anche di
notte.
In maggio e in giugno si invocava il caldo; in luglio si è sognato il fresco! Aspettiamo per sapere cosa invocheremo durante il mese di agosto.
Altri valori della nostra meteorologia.
Pressione media mensile: 760,1 mmHg.
Temperature medie decadali: 27,6 °C nella prima; 29,6 °C
nella seconda; 29,1 °C nella terza decade.
Umidità media mensile: 61%; valori di umidità relativa nelle tre decadi: 60%; 53%; 69%.
Giorni sereni: 25; coperti: nessuno!
Eliofania totale: 330,6 ore con una media di 10,7 ore di limpido sole ogni giorno.
Le medie decadali: 10,6 ore nella prima; 12,2 ore di sole nella seconda; 9,4 ore nella terza.
Ancora un particolare riguardo le temperature: massima assoluta (registrata nella nostra torretta): 32,2 °C alle ore 17 del
giorno 12; minima assoluta: 23,6 °C al primo mattino del giorno 7 luglio.
Importante! Per parlare in modo corretto della temperatura, si deve sempre indicare posizione e esposizione degli strumenti di misura: le sensazioni fisiologiche non fanno parte delle statistiche.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
DOMENICA 3 SETTEMBRE
Nel verde parco del santuario
di N.S. Madonna della Guardia
in concomitanza con la Festa ci sarà la
1
a
Caccia al tesoro
organizzata dal Gruppo ARES.
Le iscrizioni avranno inizio alle ore 14,30
e si concluderanno alle ore 15,30 di domenica 3/09/2006
CONCORRENTI di ogni età,
singoli o a coppie o a più persone…
tanto verrà contata come singola iscrizione
GIOCO A TEMPO …tic …tac… tic…tac..
UN PRIMO PREMIO a sorpresa,
più 9 premi di consolazione.
Per info: Gruppo A.R.E.S. - Volontari Boschivi Alassio
Via Torino – tel. e fax 0182-644914
[email protected]
SALVATORE SCROCCU in arte “BARO’ “46 anni, da più di 20 alassino di
adozione, chef apprezzato in Ristoranti ed Alberghi, ma una sola grande passione, la pesca con canna dalla spiaggia.
Proprio da questa sua passione un mese fa dalla spiaggia del porto di
Alassio dopo duecento giorni di passione e più di un’ora di laboriosa attesa, riusciva a spiaggiare uno splendido esemplare di “Ombrina Corsica” del
peso di 2 kg.
Bravissimo!
Le opinioni espresse
negli articoli firmati impegnano unicamente
la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva
la facoltà di pubblicare
o meno gli articoli che
le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi,
firmati o non firmati;
nessun manoscritto si
restituisce.
DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.
RESPONS.: Emanuele Aicardi
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
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di Savona n. 149 del 30-5-1962
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(già R.N.S. n. 9806)
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alla Redazione entro la fine di ogni mese
per la pubblicazione ne «L'Alassino»
del mese successivo.
A.V.A.