RC Roma - Rotary Cagliari Nord
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RC Roma - Rotary Cagliari Nord
Anno XXVI - Numero 57 - Marzo 2008 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 - DCB Roma SOMMARIO Seminario Internazionale Promozione Immagine Rotary 6 16 22 32 68 3 Dal Mondo Rotary International • Convention R.I. 2008 • Il nuovo sito web R.I. • Tennis Fellowship 5 Dal Distretto • Predac • Idir • Concerto Ambasciatori Rotary • GSE - Turchia e Russia 51° Congresso NOTA IMPORTANTE Articoli • Appunti di Economia • Era spaziale • Il fumo uccide… • Piano Regolatore della Capitale • Giudicato di Arborea • Armi • Maggioranza vs. Minoranza I mesi e il vino • Vermentino e grandi rossi del Lazio Direttore responsabile ed editoriale Periodico del Distretto 2080 R.I. www.rotary2080.org Claudio Marcello Rossi Proprietà Fondazione Omero Ranelletti (Distretto 2080 R.I.) Piazza Cola di Rienzo, 69 - 00192 Roma Direzione e redazione Piazza Cola di Rienzo, 69 - 00192 Roma Tel. 063242271 - Fax 0645437281 e-mail: [email protected] Associato all’USPI 30 Note e Notizie dai Club 33 • Ryla Roma Nord Est • Sportello immigrati Romano dalla Chiesa • Second Life • Play Station per piccoli degenti • Il villagio globale Ryla Roma Ovest • Sopralluogo a “Nosso Brasil” cmr • Evoluzione Leadership Ryla Cagliari • Comunicazione e Web Ryla Sassari Nord F. Cubeddu e G. Nieddu • Un giardino per Sabin Voce del Rotary Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Roma 18 Giancarlo Bedosti Silvio Piccioni Silvio Piccioni a cura della Redazione Oro Anno XXVI n. 57 Marzo 2008 Anthony C.Wright Giacomo Oppia Quadro dei Club in azione Protocollo Rotary/SMOM “Il libro dei Progetti” Lettere del Governatore • L’agenda delle visite ai Club Art director Claudio Marcello Rossi Comitato di redazione Antonio Arcese (PDG) - Alberto Aime - Domenico Apolloni - Antonio Cogliandro - Giulia Oppia Daniela Tranquilli - Mario Virdis - Antony Cecil Wright Le firme Franco Arzano - Giancarlo Bedosti - Vincenzo Bianchini - Antonio Boccia - Roberto Boiano - Domenico Concezzi - Federica Cubeddu - Alfredo Cugini - Romano dalla Chiesa - Franco Folgori - Aldo Fossati - Carlo Grante Brunello Magini - Livio Magnani - Mauro Manunza Lucy Marrapodi - Italo Melanesi - Giusy Nieddu Giacomo Oppia - Silvio Piccioni - Per Giorgio Poddighe Giampiero Rocchi - Fabio Rosauer - Claudio Marcello Rossi - Marco Trimani - Alberto Vadilonga - Primo Valenti - Mario Virdis - Anthony Cecil Wright 53 Livio Magnani Domenico Concezzi Primo Valenti Italo Melanesi Mario Virdis Alfredo Cugini Carlo Grante 67 a cura di Marco Trimani Stampa Borgia srl Industrie Grafiche Editoriali Associate Roma 00152 - Via di Monteverde n. 28-38 Tel 06536557 - Fax 0658200728 Progetto grafico soc. Mad-adv via Pinto, 21/23 - 00149 Roma Questo numero di “Voce del Rotary” è stato chiuso in tipografia il giorno 27 marzo 2008 Registrata al Tribunale di Roma n. 191/82 Registro Nazionale della stampa n. 619 del 12/12/82 La proprietà e l’editore declinano ogni responsabilità per le opinioni espresse dagli autori. Gli articoli con il corredo di foto vanno inviati per posta elettronica. La rivista si riserva, a insindacabile giudizio, la pubblicazione del materiale che, in ogni caso, non verrà restituito. 1 Marzo 2008 Le lettere del Governatore FRANCO Mese di L’agenda del Governatore Visite ai Club in Marzo/Aprile 2008 Marzo Lunedì 3 Martedì 4 Mercoledì 5 Giovedì 6 Sabato 8 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 Venerdì 14 14-15-16 Mercoledì Giovedì Venerdì Lunedì 26 27 28 31 RC Roma Nord Ovest RC Quartu S. Elena RC Cagliari Anfiteatro RC Cagliari Cecchini: Sipe RC Monterotondo Mentana RC Subiaco RC Tivoli RC Velletri Congresso Distrettuale Rotaract RC Colleferro RC Fiuggi RC Latina Circeo RC Roma Est Aprile Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Giovedì Martedì 1 2 3 4 5 10 22 RC Roma Centenario RC Albano Laziale Alba Longa RC Roma Colosseo RC Roma Sud Designazione Governatore 2010-11 RC Albano RC Nuoro ARZANO Febbraio Care Amiche e cari Amici, febbraio nel calendario rotariano è il mese che propone come tema l’ “Intesa mondiale” e che, ricordiamolo, è anche quello dell’anniversario del Rotary. Infatti il 23 febbraio lo celebreremo contemporaneamente alla giornata della pace e della comprensione internazionale, a testimonianza che l’intesa mondiale è alla base dei valori fondamentali che caratterizzano il Rotary: la pace, la comprensione reciproca e la cooperazione a livello internazionale, mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone tra loro diverse ma unite nel comune proposito e nella volontà di servire. Tutto ciò che noi facciamo nei nostri Club, nella nostra comunità ed anche in altri Paesi attraverso gli strumenti della Rotary Foundation concorre in buona sostanza a promuovere questa intesa internazionale, con la dichiarata speranza che da essa possa effettivamente scaturire il germe della Pace. Proviamo allora a fare insieme qualche riflessione sul tema: Non c’è bisogno di essere sociologi per renderci conto che il modello di società verso cui stiamo andando, in Occidente come in Oriente, e che vede sempre più prevalere gli interessi materiali sui valori umani, sembra avere ormai come unica prospettiva, la disumanizzazione della comunità umana. L’uomo assiste passivamente allo svolgersi degli eventi, privo com’è di riferimenti, di speranze, di forza morale. È un atteggiamento questo che dobbiamo combattere soprattutto noi rotariani - facendo appello a tutta la nostra ricchezza mentale, a tutta la nostra immaginazione, a tutta la nostra conoscenza per cercare e trovare nuovi modelli di comportamento. Ciò significa, in ultima analisi, rivendicare alla cultura il suo ruolo preminente, che è poi quello di controllo dei meccanismi di trasformazione della Società. Il recupero culturale della condizione umana e la comprensione reciproca sono infatti le premesse fondamentali per realizzare una società umanizzata nelle sue strutture, nei suoi bisogni, nelle scelte tecnologiche ed infine nella distribuzione e nell’uso delle risorse. L’unica via concreta passa pertanto attraverso i rapporti interpersonali dei singoli esseri umani: cambiare se stessi individualmente per cambiare tutti assieme, cioè in pratica rivedere l’individuo per porre poi le basi di una collettività finalmente umana e senza pesanti sperequazioni. Proviamo, ad esempio, a vedere in quest’ottica, anche il grave problema degli immigrati che ha fatto negli ultimi tempi perdere la testa alle Istituzioni e preoccupare quanti ne temono possibili riflessi negativi. I problemi in realtà ci sono e derivano dalle varietà etniche, dalla eterogeneità della massa che arriva – spesso clandestinamente –, dalla difficile identificazione degli individui, dalle complessità linguistiche ed in buona sostanza dalle più disparate spinte verso la necessaria sopravvivenza. Per affrontare questo fenomeno occorre invece impegnarci veramente nella rotariana “comprensione internazionale”, promuovendo la conoscenza e l’indagine sulle radici culturali dei popoli interessati e sulla motivazione delle relative istanze. Si tratta anzitutto di capire che ci troviamo di fronte ad esseri umani – l’uno diverso dall’altro – e non di oggetti in cerca di padroni o di manovratori che impongano una interessata logica massificante. È necessario, quindi, muovere dalla ricerca della loro storia, dai simboli delle loro tradizioni, dai loro pregi individuali e anche, perché no, dai loro difetti, con la consapevolezza che la società, ad ogni essere umano, dovrebbe riconoscere solo quello che lui può dare e non quello che deve dare per emergere dal gruppo, magari a danno della propria individualità. Mentre la politica e l’economia preferiscono, infatti, strumentalizzare l’individuo specialmente se fa parte di un gruppo socialmente debole o di una minoranza, occorre tentare di riportarci ai principi che pongono l’uomo al centro di tutte le cose perché, ricominciando dall’uomo e dai suoi valori, si può ridare vita a comunità sociali costituite da soggetti omogenei per affinità e non per categorie. La conferma ci viene ancora una volta da un nostro Presidente Internazionale di qualche anno fa, Bhichai Rattakul, che – nel suo discorso all’Assemblea Internazionale del Gennaio 2002 – diceva “… quando penso ai conflitti che attanagliano il pianeta, mi domando se essi non sparirebbero di colpo se tutti potessero vivere l’esperienza e l’atmosfera di una nostra assemblea internazionale. Infatti noi siamo qui in amicizia pur venendo dai quattro angoli del mondo, con culture, razze, religioni ed opinioni politiche differenti…”. Dopo queste riflessioni sul tema del mese, consentitemi, cari Amici, di fare anche qualche considerazione sulla vita del nostro Distretto. A tutt’oggi ho visitato oramai oltre 50 degli 81 Club e posso dire di essere complessivamente abbastanza soddisfatto delle situazioni che ho trovato e dell’impegno che vi ho generalmente riscontrato. Non mancano certo elementi di riflessione e di possibile miglioramento sui quali peraltro intendo ritornare, con l’aiuto di Voi Presidenti, nel “nostro” Congresso di maggio, che tratterà – come ricordate – il ruolo di “Un Rotary attivo e… coinvolgente”. È necessario quindi che al Congresso di Fiuggi (16-18 Maggio) partecipiate in molti con molti dei vostri Soci per rendere questo importante incontro il più costruttivo possibile per il nostro futuro. A proposito del Congresso il prossimo numero di Voce del Rotary (che uscirà a fine Febbraio) riporterà notizie dettagliate sulle condizioni generali di iscrizione. Credo di poter dire che sia stato fatto, grazie all’infaticabile azione del Comitato Organizzatore, un buon lavoro con quote competitive, mentre Vi confermo che il programma è per ora conforme a quello che ho delineato in una apposita lettera di pochi giorni fa a tutti i Club. Nel quadro poi della più volte da me auspicata collaborazione con le Istituzioni ed altre Associazioni ho firmato pochi giorni fa con il CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – un Protocollo d’intesa volto a predisporre le necessarie forme di collaborazione con i nostri Volontari del Rotary per dare seguito ad iniziative comuni di sostegno ad attività umanitarie nazionali ed internazionali. Lo scopo è di sensibilizzare gli associati affinché partecipino su base volontaria alle attività organizzate dagli anzidetti firmatari a favore di collettività – nazionali ed internazionali – in progetti 3 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Mondo Rotary International umanitari, a contrasto di eventi calamitosi ed a sostegno delle popolazioni colpite. La collaborazione fra i Volontari del Rotary ed il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine avverrà nelle modalità via via convenute di comune accordo a seconda dell’intervento. A proposito delle attività distrettuali, come certamente ricordate, nella mia relazione programmatica all’Assemblea mi ero tra l’altro impegnato a fornire una costante informativa ai Soci sull’equilibrio finanziario del Distretto. Orbene a conclusione del primo Semestre sia il Tesoriere che il Presidente della Commissione Finanze mi comunicano che le spese finora sono state assolutamente in linea con il Bilancio di Previsione, nonostante i numerosi imprevisti operativi incontrati. Vi ricordo infine il nostro Congresso Internazionale dal 15 al 18 Giugno a Los Angeles, che consentirà ai partecipanti di vivere una grande esperienza umana e rotariana. Le modalità di iscrizione sono riportate a pagg 6 e 7 del numero 56 di Voce del Rotary, mentre per le prenotazioni agevolate potete rivolgervi al responsabile distrettuale Romolo Ghi. Purtroppo mi manca lo spazio per parlarvi di tante ottime iniziative in programma o già completate quest’anno ad opera di molti club. L’anno sta peraltro già imboccando la dirittura d’arrivo e fra poco sarà tempo di bilanci. Sono certo che il vostro impegno vi porterà grandi soddisfazioni e che i risultati ottenuti saranno all’altezza di chi vi ha preceduto e di esempio per i vostri successori. A tutti dunque buon lavoro nell’impegno di “condividere il Rotary”. ROTARY CONVENTION 2008 Los Angeles – California USA Sul sito “Rotary Convention 2008” potete trovare le principali indicazioni, ad iniziare dalla possibilità di Registrazione on-line (soluzione consigliata dal RI). Registratevi in anticipo e usufruirete delle tariffe speciali! 15 – 18 Giugno Scadenza: 31 marzo 2008 Modulo di prenotazione alberghiera. Mese di Marzo Care Amiche e cari Amici, come certamente ricordate il mese di Marzo è da qualche tempo dedicato nel calendario rotariano all’Alfabetizzazione, Tema anche quest’anno prioritario per il Rotary International. Non a caso questo tema segue il Tema dell’Intesa Mondiale dello scorso mese di febbraio. Infatti uno dei modi migliori per promuovere la comprensione fra i popoli e la pace nel mondo - in una strategia di lungo respiro – è certamente quello di promuovere efficacemente l’insegnamento a chi non sa su come imparare a leggere, scrivere e fare di conto. Solo in questo modo i popoli meno fortunati e quindi più poveri possono diventare più liberi, più consapevoli e più attivi nella capacità di costruire in pace il proprio destino. Da anni il Rotary avvia e sviluppa una miriade di azioni dedicate alla alfabetizzazione in tutti i Paesi del mondo, consentendo a molti bambini, ma spesso anche ad adulti, di accedere all’istruzione costruendo scuole, attrezzandole, insegnando e soprattutto istruendo gli insegnanti locali in modo da rendere i vari Paesi autonomi nel provvedere all’educazione dei propri cittadini, sempre nel rispetto delle proprie tradizioni e consuetudini. Tutto questo orientato al vero significato dei “servire” che, infatti, non deve mai basarsi su mera beneficenza e assistenzialismo, ma piuttosto sul generoso dono di professionalità, creatività e partecipazione personale da parte dei rotariani. Anche su questo bisogna impegnarsi a comunicare nel Rotary e fuori dal Rotary gli importanti risultati raggiunti. E ciò non per una vuota autocelebrazione, ma per fornire un’immagine pubblica del nostro sodalizio che veramente rappresenti quello che siamo e quello che realizziamo. Ecco un motivo in più per raccogliere nel “Libro dei Progetti” (che sollecito da tempo a tutti i Presidenti) tutto ciò che gli 81 Club del nostro Distretto hanno realizzato negli ultimi dieci anni, e che intendo distribuire ai partecipanti al “nostro” Congresso di Maggio, per un giusto “orgoglio di appartenenza” di tutti i Soci che, indipendentemente dalle cariche, hanno dato il loro attivo contributo alla impostazione e alla realizzazione dei programmi, andandone legittimamente fieri. È per questi motivi e con questo spirito che il nostro 51° Congresso a Fiuggi avrà per tema “Un Rotary attivo e … coinvolgente”, nel senso di affrontare, dal punto di vista rotariano, problematiche attuali della società in cui operiamo e viviamo, dando al tempo stesso ai Club la possibilità di presentare ed illustrare idee e proposte. Il programma infatti s’impernierà sia sui temi legati ai giovani - con particolare relazione ai problemi della scuola e del lavoro, connessi all’immigrazione – sia su quelli suggeriti dal nostro Presidente Internazionale Wilkinson (acqua, alfabe- 4 tizzazione ed energia), esponendo così opportunamente - attraverso qualificati Relatori rotariani e non - quanto si fa al riguardo nei Vostri Club. Sta quindi a Voi, cari Presidenti, il saper cogliere questa importante occasione per offrire visibilità alle vostre idee e proposte con la risonanza che tali iniziative meritano e richiedono : al riguardo Vi chiedo quindi di segnalare ai coordinatori del Congresso gli argomenti e gli spazi temporali che, a questo fine, vi necessitano nel Programma. Sul numero di Marzo di “Voce del Rotary” e sul Sito Web distrettuale sono riportati per il Congresso sia il Programma di massima che le Schede di Prenotazione, che vi suggerisco di usare al più presto sia per beneficiare delle usuali agevolazioni per chi si prenota subito, sia per evitare i soliti problemi connessi con una tardiva registrazione. Colgo l’occasione per ricordare ai Presidenti ed agli Assistenti che i risultati raggiunti da ogni Club sono alla base del conferimento al Club stesso degli Attestati Presidenziali (più altri riconoscimenti del Rotary International) e che a questo proposito entro la fine del mese di marzo bisogna inviare al Distretto le apposite schede distribuite al SIPE dell’anno scorso per le relative richieste. Gli Assistenti hanno comunque tutta la documentazione necessaria e sono a disposizione per tutti gli adempimenti del caso. Nel mese di marzo, come più volte ricordato, si celebra anche la Settimana del Rotaract. Rivolgo un caldo invito a tutti i Club a cogliere questa importante occasione per saldare ulteriormente i rapporti con i giovani del Rotaract scambiando con loro idee, fornendo suggerimenti e sostenendo attivamente i loro programmi. Infine desidero nuovamente invitarvi a partecipare alla Convention del Rotary Internazionale che si terrà a LosAngeles dal 15 al 18 giugno prossimi, e che consentirà a tutti i partecipanti di vivere una grande esperienza umana e rotariana. Ricordo che le modalità di iscrizione sono riportate negli ultimi numeri di Voce del Rotary. Sono sicuro che vi impegnerete per incontrarci numerosi a tutti questi eventi che completano la vita nei Club, allargando la nostra visione sul mondo rotariano e non. E adesso chiudo con una riflessione del tutto personale. Io e la mia famiglia siamo rimasti colpiti e non abbiamo sufficienti parole per ringraziarVi tutti : colleghi Governatori, Presidenti di Club, Dirigenti distrettuali e singoli Rotariani per le numerosissime manifestazioni di partecipazione ed affetto ricevute la scorsa settimana in occasione di un lutto familiare assai triste. Per tutti auspico di poter svolgere con vigore ed entusiasmo l’impegno di “condividere il Rotary”. Sede del congresso Los Angeles Convention Center 1201 S. Figueroa St. Los Angeles, CA 90015 +1 213 741 1151 www.lacclink.com (solo in lingua inglese) Registratevi online. La registrazione online è un mezzo conveniente e sicuro. Il materiale vi verrà spedito al vostro indirizzo e-mail. Alternativamente si potrà scaricare il modulo cliccando sul link Modulo di iscrizione e richiesta biglietti. Prenotazione alberghiera Tutte le prenotazioni alberghiere verranno gestite dall’agenzia Experient. Le prenotazioni verranno evase in ordine di arrivo. Siete pregati di compilare il modulo di prenotazione alberghiera e inviarlo entro le 17.00 (ora locale) del 16 maggio 2008. Online (solo con carta di credito) Fax: +1 847 940 2386 (solo con carta di credito) Phone: +1 800 650 6913 (USA and Canada) +1 847 940 2394 (internazionale) Indirizzo: Experient 108 Wilmot Road, Suite 400 Deerfield, IL 60015-5124 USA La sede del congresso è situata in prossimità degli alberghi. Al suo interno si svolgeranno: • Le procedure di registrazione • Le sessioni plenarie • Mostre e la Casa dell’amicizia • Seminari e banchetti • Progetto di servizio commemorativo. Anche le riunioni precongressuali dell’istituto internazionale, del Rotaract e dello Scambio giovani avranno luogo in tale sede. Per ottenere informazioni turistiche su Los Angeles visitate il sito www.seemyla.com (in lingua inglese). Eventi organizzati dal comitato organizzativo Il comitato organizzativo ha in serbo per voi una serie di eventi per rendere il vostro soggiorno a Los Angeles più gradevole ed entusiasmante. Avrete la possibilità di vedere le stelle e apprezzare l’affiatamento con i colleghi rotariani in numerosi eventi. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.rotary2008.com (in inglese) o download the HOC ticket registration form. Informazione da PRID Dott. Carlo MONTICELLI “Le prenotazioni Italiane all’11 Febr. ‘08 erano solo 59 di cui: 1-2030, 5-2040, 5-050, 0-2060, 31-2070, 7-2080, 1-2090, 1-2100, 2-2110 e 6-2120 = 59. Anche per approfittare dello sconto sarebbe bene che molti altri Rotariani prenotassero prima di fine Marzo ‘08. Per ulteriori informazioni contattate il comitato organizzativo ai seguenti recapiti: E-mail: [email protected] Fax: +1 312 540 9900 Phone: +1 310 670 0623 (USA and Canada) Alberto Cecchini Incoming Governor 2008-09 - D.2080 Riferimenti: Carlo MONTICELLI - Via Trieste, 11 - 20060 Liscate Milano Tel. 0295754203 - FAX 0295754204 Cell 348 80 64 412 E-mail: [email protected] Rotary International Director 1998-2000 www.rotary.org <http://www.rotary.org/> (Past Consigliere Consiglio Centrale Rotary Internazionale) Los Angeles Convention Promotion Committee member 2007-2008 Logo dell’anno rotariano 2008-09 5 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Mondo Rotary International Dal Mondo Rotary International Comunicazione e Immagine nel e per il Rotary Il Presidente Wilfrid Wilkinson, il PRI President Luis Vicente Giay, numerosi RI Directors, 10 Governatori, oltre 700 presenze, al 1° Seminario Internazionale per la Promozione dell’Immagine Pubblica del Rotary. Invitata speciale l’Italia con il D.2080. Il Seminario Internazionale – Foz de Iguaçù 8-9 febbraio 2008 – ha riunito Presidente, Direttorie Dirigenti Ri, Governatori e rotariani di varie nazioni ed importanti distretti dell’America Latina: Argentina, Uruguay, Paraguay e naturalmente il Brasile. Invitati speciali il delegato del Governatore Franco Arzano del Distretto 2080,Claudio Marcello Rossi , Direttore di VOCE del Rotary per i dieci anni di progettualità rotariana del D.2080 in Brasile e proficua corrispondenza con diversi Distretti e Club locali, ed il PDG D. 5110 Oregon USA, Bill Michelberry che, sulla scia di tali realizzazioni, ha trascinato negli stessi luoghi, alcuni Club e Distretti degli Stati Uniti a fare analoghi investimenti umanitari. Organizzatore del Seminario il Governatore del D. 4640, Maurìcio Alves, complimentato dall’intera assise per la brillante iniziativa ed il perfetto svolgimento. Seminar Report di CMR Il Rotary International ha iniziato, in questi ultimi tempi, una profonda analisi del suo operare, in termini di verifica della propria immagine e modalità di azioni correlate, dando crescente importanza a questo aspet- 6 to, tal come - con crescente peso – immagine, tecniche e contenuti della comunicazione richiedono alla maggior parte dei soggetti operanti sulla scena pubblica. E ciò per il suo sviluppo nel mondo dell’oggi e ancor più in quello del domani. La competizione sul “mercato” anche nel campo dei servizi umanitari rivolti volontaristicamente a co- Polio Plus, ovvero la continuazione della campagna di eradicazione della malattia in termini globali. Il buon esito finale è ormai vicino. Credibilità dell’operatore Rotary e fattibilità dell’obiettivo sono testimoniati dalla fiducia e generosità della recente donazione di Bill Gates (100 milioni/USdollar( alla Fondazione Rotary. Aree prioritarie. Ovvero lo stimolo a sviluppare e sostenere progetti umanitari nelle aree dell’Acqua, della Sanità, dell’Alfabetizzazione, della Povertà. Leadership: ovvero la necessità crescente del Rotary di disporre sempre più di membri di qualità elevate, di capacità personali ed operative, di professionalità, di produzione di risultati concreti. ( In questa chiave il Distretto 2080 è stato invitato speciale all’assise internazionale per esporre, quale esempio di operatività portata avanti in team con altri Club, il Complesso progettuale denominato “Nosso Brasil - I progetti dei Morros”, frutto di dieci anni di lavoro continuativo per scopi umani- tari, nelle terre del Paranà ). La ricerca della qualità all’interno del corpo rotariano si è fatta necessità strategica per individuare, formare e disporre di leaders per il domani. Se lo sviluppo del numero complessivo dei Soci nel mondo è condizione per mantenere le posizioni raggiunte (presenza esterna ed aspetti diversi strutturali interni) è altrettanto e forse più necessaria la disponibilità di persone capaci, dotate, dedicate, atte ad occupare posti di guida e responsabilità. Da ciò il progetto “Campagna per la Leadership”. Immagine (pubblica) e Comunicazione. Il Rotary che ha sempre vissuto e si è appoggiato alla forza dei propri valori e scopi, si è reso conto che il fattore Immagine e quindi Comunicazione, è divenuto ormai condizione irrinunciabile per mantenere tale forza, per accrescerla, per rendere ancor più operabili i propri progetti. Quindi non una ricerca tradizionale di contatti con gli operatori dei media con cui mantenere nel possibile una conviviale corrispondenza, ma la prospettazione ad es- si, con modalità adeguate, delle significative, continue realizzazioni del Rotary, operate nel mondo intero e portate avanti con continuità, lucidità di orizzonti, professionalità, ottenimento di risultati. * * * La Comunicazione, l’Immagine e VOCE del Rotary. La Direzione della Rivista – va da sé – è particolarmente lieta di riportare la precedente cronaca di un avvenimento – il primo Seminario internazione nella specie – su cosa è e soprattutto come si fa comunicazione per il Rotary. La Comunicazione si sa bene che non è solo informazione (programmi, eventi, notizie, cronache, richiami, ecc),ma maggiormente è il proporre temi e trascinamento al loro sviluppo (specie nei campi della soddisfazione del bisogno umanitario e della pace), attraverso l’immagine, lo scritto, la parola viva che abbraccia e coinvolge e fa partecipare, via via, altri soggetti quali attori o supporter dell’azione immediata o progettuale. Foto sotto: Il portale di entrata Ovest alla città di F.Beltrão, costruito recetemente in omaggio all’immigrazione italiana ed al lavoro del Rotary del D.2080 e R.C.Roma per le realizzazioni da questi operate negli ultimi dieci anni ed ancora in sviluppo. munità bisognose, sé è già fatta particolarmente accesa ed è in aumento. Oggi si contano centinaia di migliaia di ONG sul pianeta. Il Rotary ha posto, nel proprio piano strategico al 2010 quattro lineee fondamentali: Alcune ben conosciute e qualcosa di nuvo. Le ricordiamo brevemente per sottolineare, in tale contesto, la quarta. 7 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Mondo Rotary International Dal Mondo Rotary International Alcune delle principali presenze al Seminario. Da destra: RI President W. Wilkinson, RI Director Themistocles C.Pinho, Gov. D.4640 Maurìcio Alves, Direttore VDR D.2080 C.Marcello Rossi, RIPD Gerson Gonçalves, PDG D.4640 Nevio Urio. Non ci vogliono molte parole per rappresentare adeguatamente questa strada. Un piccolo esempio, in casa nostra (volutamente senza particolari, così che il lettore si incuriosisca e provveda a leggere il documento originale): se non ci fosse stato il piccolo racconto di pag. 35 di THE ROTARIAN, del lontano numero di Agosto 2002, oggi circa 500-600 persone indigenti, piccoli bambini ed anziani non avrebbero da anni un tetto. Questo foglio rotariano (VdR) non può non sentirsi orgoglioso di ti concreti, opere in corso e realizzate, con technicalities di visione delle immagini e del loro significato mediate da modalità adeguate via, via ai tempi ed alle caratteristiche delle fasce di utenza. *** Il programma aveva previsto quale parte finale a conclusione del dibattito sull’Immagine e la Comunicazione, una introduzione generale ed una amplia intervista ai tre operatori, due stranieri ed il partner locale, veri protagonisti delle principali aver intrapreso in questi ultimi due anni un’azione di COMUNICAZIONE senza retorica, che diviene anche Immagine, attraverso la rappresentazione della progettualità concreta ed esibita dei Club e del mondo rotariano in genere. La futura edizione del LIBRO dei Progetti (Sharing Projects), impostata molti mesi fa col pieno sostegno del Governatore Franzo Arzano, altro non è che quanto oggi il proprio Presidente del RI W.Wilkinson auspica essere il linguaggio convincente, l’immagine palpabile che parla della concretezza del Rotary, del suo scopo umanitario e quindi di operatore di pace. Comunicare quindi attraverso proget- iniziative progettuali rotariane nel Distretto, così da illustrare alla folta platea ed al Presidente W.Wlkinson sia la concretezza dell’operare per i bisogni e lo sviluppo della comunità, sia il riflesso di questo lavoro per l’immagine del Rotary.. Questo capitolo del Seminario, affidato rispettivemente al PRI President V.Giay per una generale, brillate apertura dei lavori, al direttore di VOCE del Rotary Claudio Marcello Rossi per l’analisi del rapporto fra progettualità, comunicazione ed sviluppo dell’immagine del Rotary, al PDG Distretto Oregon per l’illustrazione del suo recente progetto avviato in loco con Club locali per la Accanto: momenti degli interventi del Delegato del D.2080 (CMR) e del PDG del D.4640 (N.Urio) sul tema della comunicazione e dei progetti realizzati fra i Distretti 2080 e 4640 in Brasile negli ultimi dieci anni. Moderatore il PDG 4640 Pagnoncelli. 8 conservazione delle specie vegetali a rischio nei cigli fluviali in Brasile ed al PDG Nevio Urio per l’illustrazione specifica – mentre scorrevano sulle grandi tele della sala, le immagini del Complesso Progettuale “ Nosso Brasil” (uniche immagini proiettate durante il Seminario) – di quanto portato avanti in dieci anni di lavoro continuo ed ancora in sviluppo, in stretta collaborazione fra i Distretti 4640 e 2080 e ultimamente con il D.5110 ed anche, per alcune iniziative, con il contributo di RF. Questa intera parte del Seminario si è rivelata – per unanime consenso della sala che ha calorosamente applaudito e degli organizzatori – il capitolo più convincente e vivo delle intere giornate, quasi a voler concludere che la Comunicazione, il messaggio rotariano passano in funzione della concretezza e validità dell’opera, che produce a sua volta promozione e immagine del Rotary. Il Seminario, alla ricerca della conclusione, trovava così, nella propria documentazione del lavoro e delle realizzazioni umanitarie portate avanti in “sharing” dai protagonisti, la riprova di ciò che è il nucleo della Promozione dell’Immagine pubblica del sodalizio. *** Sul piano, diremmo tecnico, una grossa parte del Seminario è stata dedicata all’analisi ed esemplificazione di comportamenti, atteggiamenti e contenuti da gestire in occasione di rapporti con i media, per offrire la migliore immagine del Rotary o per non offrirne, per banali errori, una sbagliata. In particolare è stato sottolineato che immagine e comunicazione richiedono alta qualità espressiva e di contenuto per cui, nel dubbio di saperlo o poterlo fare in maniera ineccepibile, Distretti e Club è bene che si appoggino a professionisti della comunicazione. Hanno gestito questo capitolo del Seminario esperti operatori nel giornalismo, della Radio e della Televisione che hanno trattato diversi punti: il professionismo, l’intervista, come tradurre in notizia una cosa saputa, redazione dei testi per uso stampa, fotografie e immagini, accorgimen- ti per interviste in radio o televisione, il sito web, gestione esterna di brutte notizie all’interno del Rotary, il portavoce, l’opportunità del silenzio, la sincerità e la verità. Prima di partire il presidente W.Wlkinson ha piantato, nel giardino tropicale della sede del Seminario, un giovanissimo albero, in tono augurale e simbolico (per i cultutori : si è trattato di un “ Ipè amarelo “). Per la cronaca: il presidente Wilfrid Wilkinson ed i Board Directors, si sono personalmente recati, a fine della cena che ha chiuso le giornate del Seminario, assieme al Governatore locale, al tavolo del rappresentante del Distretto 2080, per congratularsi vivamente per i progetti realizzati ed il contributo dato all’evento. In omaggio alla presenza del nostro Distretto è stato suonato, in apertura del Seminario Internazionale, ancorché non previsto dal programma ufficiale, l’inno nazionale dell’Italia. A sinistra: il PDG D.5110 Oregon-Usa Bill Michelberry, che ha fatto erigere negli stessi luoghi del complesso “Nosso Brasil” (D.2080) molte case per indigenti, saluta il RI President Wilkinson. Nel Libro dei Progetti che sarà presentato al Congresso di maggio del D.2080 saranno ampiamente descritte le iniziative umanitario realizzate in Brasile dal D.2080 Sopra: bambini del villaggio S. Luis costruito dal D.5110. Sotto: momenti della cerimonia di piantagione dell’albero nel luogo del Seminario ed il messaggio del RI Director Themistocles C.Pinho e del Governatore locale Maurìcio Alves (vedi foto ritratto), cordialissimo ed affettuoso padrone di casa, organizzatore del brillante Seminario. Un momento di folklore: concerto di tamburi giapponesi suonati da discendenti del lontano paese, membri di una scuola musicale guaranì paraguaiana 9 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Mondo Rotary International Dal Mondo Rotary International Il nuovo sito del Rotary International W ANTHONY CECIL RIGHT Presidente Commissione Automazione e Sito Internet del Distretto 2080 parte 2a Nello scorso numero si sono viste alcune funzionalità del sito del Rotary International. Prima di analizzarle altre, ricapitoliamo cosa offre il sito, riportando la descrizione fornita, in italiano, in un manuale per le commissioni distrettuali. Sito web del Rotary Il sito web del RI (www.rotary.org) mette a disposizione risorse e informazioni aggiornate su tutti gli aspetti del Rotary. Dal sito è possibile scaricare pubblicazioni gratuite, acquistare pubblicazioni attraverso il catalogo online e ricercare orari e sedi delle riunioni di tutti i Rotary club. Area soci Accessibile solo tramite password, consente ai Rotariani di contribuire alla Fondazione, gestire gli abbonamenti, iscriversi a incontri, scaricare il software amministrativo e usufruire dei vantaggi riservati ai soci. Una sezione riservata del sito consente ai club e ai distretti di accedere a informazioni di carattere amministrativo. Rotary E-Learning Center Un centro di apprendimento online dedicato allo studio indipendente di materiale didattico rotariano. I moduli disponibili sono particolarmente indicati per i nuovi soci e i dirigenti di club e possono essere sia seguiti online che scaricati; non sostituiscono i corsi distrettuali di formazione, ma sono supplementari ad essi. Sopra: la pagina “Libreria” Sopra: la home page del sito Come ho già accennato la scorsa volta, il sito è stato completamente rinnovato da poco ed è pertanto in continua evoluzione. In particolare quando trattasi delle versioni in lingua straniera. Vediamo ora come accedere ad una pagina che ci consente di reperire abbastanza facilmente delle informazioni che cerchiamo. 10 Cartella: “Chi siamo”. Se clicchiamo sull’etichetta “Chi siamo” (in alto a sinistra, appare come etichetta di un “folder”, di una cartella) si apre una pagina contenente una serie di argomenti raggruppati secondo le seguenti categorie: 1. Il Rotary International (scopo, i programmi, ecc.); 2. la fondazione Rotary (programmi, storia, visione futura); 3. entrare a far parte del Rotary (responsabilità, vantaggi, modulo di espressione di interesse per l’associazione); 4. guida del Rotary (Presidente, struttura, Consiglio centrale,…); 5. contattaci (indirizzo, CDS e Financial Reps, Uffici Internazionali, Archivi storici); 6. strumenti del sito (ricerca, RSS, Libreria, Trova un club, grafica, legale, mappa del sito). Prima di passare alla descrizione della sezione “strumenti del sito” (punto vi), una breve nota a proposito della pagina sugli archivi storici (punto v). Non so se è mai capitato a qualcuno di voi, nel preparare una conferenza, di esclamare: “ah se avessi il discorso di Paul Harris a…”, oppure: “qui ci starebbe bene la foto del Governatore X con i suoi dirigenti!”. Ebbene, si possono richiedere al RI copie digitali di fotografie (l’archivio contiene oltre 65000 foto dal 1800 ad oggi), copie audio o video, fotocopia di pagine del Rotarian dal 1911 ad oggi, dell’Official Directory, ecc. Nel sito ci sono tutti i riferimenti e le modalità di richiesta. Voglio ora accennare a come si scaricano i manuali, ultime notizie, ecc. Mi riferisco all’ultima sezione della pagina “Chi siamo” chiamata “Strumenti del sito”. Sezione “Strumenti del sito” La parte inferiore della pagina “Chi siamo” In questa sezione si può accedere, cliccandoci sopra, alle seguenti pagine: a)Ricerca: per cercare un documento, una notizia, un’immagine nel sito; si deve inserire – nell’apposito spazio – cosa si cerca (ad es: convention); si possono chiedere i manuali di Club e Distretto in italiano, digitando le parole chiave “manuale” “presidente”, oppure, “manuale” “segretario”, e così via; il sito indicherà tutta una serie di manuali: basterà cliccare sul nome del manuale scelto pr aprire una “finestra” e scaricarlo sul computer; si possono fare anche altre ricerche, ma, siccome la maggior parte delle notizie è in inglese, è meglio inserire la parola inglese ed utilizzare la funzione “ricerca avanzata” precisando che tipo di notizia o informazione si cerca (evento; fotografia; ecc.); b) Libreria: consultare la libreria del RI; le sottosezioni sono: Documentazione 2007-2008; Effettivo; Documentazione generale; Fondazione Rotary; Programmi in generale; Amministrazione club e distretti; Formazione; Eventi; L’emblema del Rotary; Tema del 11 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Mondo Rotary International RI 2007-08 – Logo. Si può trovare di tutto (attestato presidenziale; questionari; ecc.). Qualche sotto sezione rimanda al sito inglese o non porta a nulla (L’emblema del Rotary). Alcuni contenuti che si possono trovare: tasso di cambio per mese (Documentazione 20072008); modulo per i contributi alla Rotary Foundation; memo sui prossimi eventi, quali il SIPE (Formazione); guida alla pianificazione dei club efficienti (Amministrazione Club e Distretti); come realizzare programmi efficaci (Programmi in generale). c) Trova un Club: trovare un Club da contattare o visitare (l’abbiamo visto l’altra volta); d)Grafica: scaricare sul computer l’emblema del Rotary o il motto dell’anno in formato grafico (rimanda al sito inglese); e) RSS: ricevere automaticamente le novità sul proprio computer, ad esempio, in una casella personale di Outlook (siccome RI rimanda al sito inglese, ne parlo brevemente più avanti); f) Legale: copyright ed avvertenze (rimanda al sito inglese); è doveroso leggerlo se si ha in mente di 12 Dal Mondo Rotary International zie; infatti, manda le notizie, appena immesse su un sito, al nostro sistema di posta elettronica (ad esempio: Office Outlook 2007). Oggigiorno la maggior parte dei siti offre questa possibilità; prerequisito, è avere il browser Internet Explorer almeno alla versione 7. Come si utilizza? Facciamo una prova assieme, immaginando di voler raccogliere le ultime notizie da Il Sole 24 Ore, facendole arrivare sulla casella di posta Outlook.. Accedete al sito de “ Il Sole 24 ore”: http://www.ilsole24ore.com/homepage.shtml Notate che sulla barra orizzontale di Explorer è divenuta arancione la seguente casella: Cliccandoci sopra si aprirà una pagina con le ultime notizie e la offerta di sottoscrivere l’RSS: Il Sole 24 ORE - Prima Pagina ITFR International Tennis Fellowship of Rotarians O GIACOMO PPIA Presidente RC Cagliari Nord na Fellowship Rotariana è costituita da un gruppo di rotariani che si uniscono fra loro per perseguire un’attività professionale o ricreativa. Lo scopo primario di una Fellowship è quello di sviluppare ulteriormente l’amicizia individuale e di gruppo tra persone che condividono un particolare interesse. U Tra le fellowship più attive risalta la ITFR (International Tennis Felloship of Rotarians), che vede riuniti gli appassionati di questo nobile sport ed è attualmente guidata dal bravo Chairman Tomislav Maravic, del Rotary Club di Zagabria. L’ITFR ha visto l’organizzazione dei Campionati Mondiali a Salerno nel mese di settembre, grazie all’interesse dell’amico Marco Marinaro (prossimo Chairman) e di Valentina dell’Acqua, del Club di Salerno. utilizzare foto, loghi, emblemi, ecc. scaricati dal sito del RI; i rotariani possono scaricare ciò che è contenuto sul sito solo se è per un uso rotariano in manifestazioni rotariane, citandone la fonte; non possono in alcun modo alterare quando copiato: ad esempio, non si può alterare la ruota, coprirla parzialmente o ingrandirla fino a sgranare la filigrana. g) Mappa del sito: Si sta visualizzando un feed che include contenuti aggiornati di mostra i rinvii alle frequente. Quando si sottoscrive un feed, questo viene aggiunsottosezioni delle to all’elenco dei feed comuni. Le informazioni aggiornate del feed vengono scaricate automaticamente nel computer e possono espagine corrisponsere visualizzate in Internet Explorer e in altri programmi. Uldenti alle etichette teriori informazioni sui feed. dei “folders” (Chi Sottoscrizione al feed siamo; Contribuisci; Servizio e fra(SEGUONO LE NOTIZIE) (…) tellanza; ecc.). Che cos’è l’RSS Normalmente siamo noi ad andare a cercare le notizie sui siti, facendo uno “zapping” fra i siti di nostro interesse. L’RSS (Really Simple Syndication) permette di ricevere le noti- Anche i siti dei distretti italiani hanno questa possibilità (nel caso del nostro Distretto www.rotary2080.org si ricevono gli eventi del Club: data, evento, luogo). Per maggiori informazioni sul RSS, potete consultare Wikipedia all’indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Really_simple_syndication Consegna del Premio Friendship a Eugene McNease Nei giorni 8 e 9 febbraio scorso si è svolto a Zagabria un torneo di doppio, di quello che potrebbe divenire un vero e proprio circuito internazionale, nel senso che per ora si limita ad organizzare i tornei in varie località del mondo, senza punteggi cumulativi e vincitori finali, ma potrebbe in futuro evolversi in una dimensione più ampia. E così, quale appassionato di tennis da sempre, caricate armi (racchette) e bagagli su un volo a tre salti (Cagliari – Roma – Spalato – Zagabria) e sicuro, in ogni caso, di dar vita ad una piacevole vacanza con la mia Anna, mi sono cimentato in questa avventura tennistica dal profumo internazionale. Speravo di trovare altri concittadini italiani, ma questi ultimi, per motivi diversi, mi hanno lasciato solo a difendere i colori delle italiche racchette. Devo in primo luogo rilevare la splendida accoglienza che tutti gli amici di Zagabria, in particolare Mladen Novakovic (direttore del Torneo) e il Chairman Tomislav Maravic, ci hanno riservato. Ospitati al G. H. Antunovic (bella terrazza coperta all’8° piano, consigliabile, anche se un po’ distante dal centro, 25 minuti - tram n. 17), non ci hanno mai lasciato soli, accompagnandoci dappertutto 13 Messaggio Pubblicitario VOCE del ROTARY Dal Mondo Rotary International Premiazione al Torneo di Zagabria, 8-9 febbraio 2008 quando era necessario, ma lasciando gli opportuni spazi alla nostra libertà turistica. Piacevoli conviviali in ristoranti tipici, con una multietnia di spagnoli, bulgari, estoni ed amici croati a far da ciceroni e da interpreti, anche comprendendo che la nostra poca dimestichezza con l’inglese e la totale incomprensione della difficile lingua croata ( es. trg = piazza !!) ci avrebbe forse creato qualche difficoltà interpretativa: ma si sa, nessuno più degli italiani possiede nel corredo il gene dell’arrangiarsi. Col mio amico e “compagnero” Albert Casajuana di Barcellona, abbiamo quindi iniziato il torneo, battendo agli ottavi una scorbutica (ten- nisticamente) coppia di Bulgari e fermandoci ai quarti contro i croati prima testa di serie, che hanno poi vinto il torneo. Albert ha giocato inoltre il doppio misto con la moglie, la brava Marion, giungendo secondi. Il Tennis Club ospitante di Podsused è una stupenda struttura inserita in un bosco sulle colline omonime, con Clubhouse affacciata su tre campi, coperti con struttura fissa in legno lamellare e altri tre campi in terra. Ottima e simpatica cena di gala al termine del torneo, con musica live, manco a dirlo con molto….volare e nessun dorma ! Un cenno infine alla bella Zagabria, città dal nobile trascorso storico me- dievale, molto ricca di verde pubblico (solo al centro vi sono ben otto parchi di grandi dimensioni) popolata da gente molto ospitale, semplice e dalla vita apparsa meno convulsa delle nostre metropoli, non ostante il suo milione di abitanti. Invito gli appassionati di tennis a mettersi in contatto con Marco Marinaro - R.C. Salerno per una eventuale iscrizione all’ITFR: in Italia vi sono 133 iscritti, ma solo quattro nel nostro distretto 2080 (due in Sardegna – Ca Nord), e vi assicuro che la partecipazione a queste manifestazioni è davvero appagante sotto il profilo rotariano ed anche tennistico. Prossimi appuntamenti in Web – ITFR. Riferimenti: www.itfr.org; [email protected]; http://www.rotarytennis.org/ita/notizie.php?a=d&i=96 Per celebrare il ROTARY DAY, giornata della pace e della Comprensione internazionale. I dieci Distretti italiani hanno messo a disposizione dei Voli aerei con destinazioni nazionali, n° 10.000 copie della Rivista ROTARY di gennaio-Febbraio, per promuovere l’immagine e la conoscenza della nostra grande associazione e farci conoscere di più anche da chi rotariano non è. 14 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Distretto Dal Distretto 51° Congresso del Distretto 2080 R.I. Teatro della Fonte 16-18 maggio 2008 ROTARY INTERNATIONAL Condizioni Generali di partecipazione DISTRETTO 2080 ITALIA Ing. Franco ARZANO Governatore a.r .2007/ 2008 Roma, 15 febbraio 2008 Ai Presidenti dei Club e p.c. Ai PDG Al DGE Al DGN Agli Assistenti del Governatore Oggetto: 51° Congresso Distrettuale Cari Presidenti, come più volte anticipato nelle mie lettere mensili e illustrato nel corso della mia visita ufficiale al Vostro Club, il “nostro” Congresso Distrettuale si terrà a Fiuggi, presso il Teatro della Fonte, nei giorni dal 16 al 18 maggio. Vi trasmetto, in allegato, il programma praticamente definitivo e le schede di prenotazione che Vi prego di distribuire a TUTTI i Soci del Vostro Club, sollecitandone una numerosa partecipazione, visto i contenuti rotariani per “Un Rotary attivo … e coinvolgente”. Con l’occasione Vi ricordo di inviare, come più volte sollecitato, le schede dei progetti degli ultimi dieci anni da inserire nel “Libro dei Progetti” che verrà distribuito a tutti i Congressisti ed alle Istituzioni di Roma, Lazio e Sardegna. La Segreteria Distrettuale (Monica Prinzis e Antonella Lettieri) sono a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti Distretto: Piazza Cola di Rienzo 69 - 00192 Roma - tel. 06.3242271 - fax 06.45437281 - Email : [email protected] [email protected] Abitazione: Viale Pola, 23 - 00198 Roma - Tel./fax . 06.8415383 1. Il Distretto 2080 del Rotary International organizza dal giorno 16 al giorno 18 maggio 2008 a FIUGGI il Congresso Distrettuale. Il termine per l’adesione alla summenzionata manifestazione è fissato per il giorno 15 marzo 2008. Dopo tale data l’organizzazione si riserva il diritto di non accettare ulteriori adesioni. Per aderire è necessario compilare il modulo di adesione in ogni sua parte in maniera chiara e leggibile ed in carattere stampatello maiuscolo, ed effettuare il pagamento della quota secondo la soluzione prescelta, meglio dettagliata in allegato alle presenti condizioni generali. Le schede incomplete nei dati o incomprensibili o prive del pagamento non saranno ritenute valide ai fini dell’adesione alla summenzionata manifestazione. La scheda deve essere inviata all’organizzazione, per mezzo fax o del servizio postale rispettivamente ai seguenti recapiti: fax 06.45437281; posta: Distretto 2080 Rotary International, Segreteria Congresso Distrettuale, Piazza Cola di Rienzo n° 69 - 00192 ROMA; spedendo o inviando per fax unitamente alla scheda: • copia della ricevuta di bonifico bancario per un importo pari alla soluzione prescelta, effettuato sul c/c intestato Rotary International Distretto 2080, IBAN: IT82S0300205002000010058139 Causale : 51° CONGRESSO FIUGGI - NOME ISCRITTO E CLUB DI APPARTENENZA • assegno bancario, preferibilmente circolare, con dicitura non trasferibile e con sbarratura generale, effettuato per l’intero importo stabilito nella procedura di adesione intestato a Governatore Distretto 2080 RI che contestualmente che deve essere spedito contestualmente per mezzo di assicurata AR all’indirizzo sopra indicato. 2. In caso di rinuncia da parte del soggetto che aveva regolarmente aderito, verrà trattenuto il 20% della somma versata, a seconda della soluzione prescelta, a titolo di rimborso per le spese di organizzazione e di spedizione dell’importo, mentre verrà restituito a lui personalmente il restante 80% entro il 30.05.2008 per mezzo di assegno circolare non trasferibile o di bonifico bancario così come avrà indicato nella dichiarazione di rinuncia. 3. La dichiarazione di rinuncia deve essere comunicata a mezzo raccomandata A/R indirizzata al Distretto 2080 Rotary International - Segreteria Congresso Distrettuale - Piazza Cola di Rienzo n°69 - 00197 ROMA, anticipandola via fax all’utenza 06.45437281, allegando la scheda originale di prenotazione e indicando il mezzo preferito per il rimborso tra assegno circolare non trasferibile o bonifico bancario. Le rinunce saranno accettate se spedite entro il 15/04/2008; farà fede la data del timbro postale. 4. Nessun rimborso sarà dovuto per rinunce non comunicate secondo la procedura sopra palesata e/o per quelle inoltrate oltre il 15.04.2008 5. Gli eventuali extra presso le strutture congressuali (a puro titolo di esempio: telefonate, frigo bar etc.) saranno a carico dei singoli partecipanti e dovranno essere saldati personalmente e comunque prima della partenza dalla struttura alberghiera; per il recupero di eventuali mancati pagamenti degli extra dei singoli partecipanti addebitati dalla struttura alberghiera all’organizzazione, il singolo partecipante dovrà rimborsare al Distretto 2080 oltre al costo, le spese sostenute per i solleciti nella misura di euro 15 ciascuno e le spese postali sostenute. 6. Gli organizzatori si riservano il diritto di variare il programma qualora ciò si rendesse necessario; si riservano inoltre il diritto di annullare per gravi motivi il Congresso in qualsiasi momento senza ulteriori obblighi se non la restituzione delle somme ricevute dai Congressisti . 7. Gli organizzatori non sono responsabili per eventuali danni arrecati a persone o cose o alle strutture congressuali e ai mezzi di trasporto per i quali rimangono obbligati gli autori del fatto. 8. I trasferimenti verso la sede del Congresso e durante lo stesso, effettuati con mezzi non forniti dagli organizzatori, sono a carico e sotto la responsabilità dei Congressisti. 9. Per qualunque controversia è competente il Foro di Roma. 51° Congresso del Distretto 2080 Rotary International Fiuggi -Teatro della Fonte - 16/17/18 maggio 2008 Scheda di adesione da inviare entro il 15 marzo 2008 al fax n. 06 45437281 MODULO DI ADESIONE INFORMATIVA D. LGS 196/03 TUTELA PRIVACY Ai sensi dell’art. 13 del DLgs 196/2003, la informiamo che i dati personali da Lei forniti saranno trattati esclusivamente mediante strumenti informatici e telematici con la massima riservatezza e a i soli fini della sua partecipazione alle manifestazioni distrettuali del Distretto 2080 R.I. denominato congresso e/o assemblea e che al termine delle menzionate manifestazioni tali dati verranno cancellati. Ove non fornirà i dati richiesti non sarà possibile perfezionare la sua iscrizione alla manifestazione distrettuale di cui alla presente scheda. Abbiamo scelto alcune possibilità di volo aereo per i soci provenienti dalla Sardegna. Sulla base delle scelte saranno definiti gli orari delle navette. Orari COMPILARE UNA SCHEDA PER PARTECIPANTE ANDATA Il/La Rotariano/a del Rotary Club di....................................................................................................................... Cognome......................................................... Nome ........................................... nato il .........../.............../……... Venerdì 16/05/2008 Cagliari - Roma 06:30/07:35 Olbia - Roma 07:00 /07:50 Alghero - Roma 07:00/08:00 Venerdì 16/05/2008 RITORNO 11:05/12:10 Domenica 18/05/2008 Roma – Cagliari Roma – Olbia 13:15/14:15 Roma – Alghero Domenica 18/05/2008 16:40/17:45 13:30/14:20 18:20/19:20 a ........................................................... Estremi di un documento d'identità ......................................................... Indicare con una crocetta il volo desiderato. Residente a .............................................../ ........................... /...................................................... /....................... Città CAP Via n° civico Recapito telefonico ................................................................................................. /............................................... Tel. (prefisso e numero) Cellulare E- Mail .........................@ .......................................... Chiede di partecipare al Congresso: e ove possibile, la sistemazione in: camera a due letti; camera singola camera matrimoniale; con:________________________________________________ ; cognome e nome Dichiara di aver preso visione delle condizioni generali e di quanto comprende ogni singola opzione e scelgo l'opzione PACCHETTO SOGGIORNO (*) HOTEL AMBASCIATORI – HOTEL SAN GIORGIO Camera persona A doppia per Euro 450.00 Camera singola persona B C Euro 170.00 Euro 550.00 Cena del Governatore sabato 17/05/08 Dichiaro di aver letto e approvato quanto riportato sull’allegato condizioni generali e le clausole ivi contenute, che tutte dichiaro di accettare senza riserva alcuna e ai sensi dell'art. 1341, 2 comma del Codice Civile. Con lo sottostante sottoscrizione approvo espressamente quanto ivi previsto ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 delle c.g.. Dichiaro di avere copia del presente modulo e delle condizioni generali e di autorizzare il Distretto 2080 del R.I. al trattamento dei miei dati per le finalità richieste Data___________________ Firma_____________________________ (*)Le quote del pacchetto soggiorno, si intendono comprensive di quota iscrizione, pranzi del 16/17/18 cena del 16 e cena di gala del 17. per QUOTE SINGOLE Partecipazione lavori e pranzi Sono consapevole che: 1) Sono state prenotate stanze presso due strutture alberghiere di stessa categoria l’assegnazione delle stanze sarà effettuata in relazione alla data di presentazione della presente scheda di adesione. 2) Sarà messo a disposizione un servizio navetta a mezzo bus dagli alberghi dove eventualmente sarò dislocato per il trasferimento verso la sede congressuale . 3) Il trasferimento dall’Aeroporto di Fiumicino a Fiuggi e viceversa sarà garantito ad orari fissi che terranno conto degli orari di arrivo e di partenza dei vettori aerei. Cena 16/05 € 40,00 x … Euro 80,00 Verso pertanto la somma di Euro ___________________ mediante: Bonifico sul Conto Corrente Intestato a Rotary International Distretto 2080: IBAN: IT82S0300205002000010058139 – Causale : 51° CO NGRESSO FIUGGI – NOME ISCRITTO E CLUB DI APPARTENENZA (trasmetto la copia del bonifico via fax unitamente a questa scheda); Opzione A e B : Costo per persona: euro 450,00 in camera doppia; Euro 550,00 in camera singola La quota comprende: la partecipazione ai lavori, trasferimento dall’aeroporto di Fiumicino a Fiuggi il giorno 16 e viceversa il giorno 18 con i mezzi messi a disposizione dall’organizzazione in concomitanza con i voli indicati, sistemazione in camera doppia o singola secondo la soluzione prescelta, la quota comprende la i pranzi del 16, 17 e 18 maggio, cena del Governatore, con bevande ai pasti e coffee break come da programma. Programma di intrattenimento serale (escluso bevande) ove previsto nel programma definitivo. Esclusivamente per gli accompagnatori l’escursione del 17 maggio. Opzione C: Costo per persona: euro 170.00 La quota comprende: la partecipazione ai lavori congressuali, i pranzi del 17 e 18, i coffee break. Non comprende alcun pernottamento. 2 Assegno non trasferibile e con sbarratura generale intestato che ho inviato al seguente indirizzo unitamente a copia di questa scheda: Segreteria Distrettuale Distretto 2080 Rotary International, Piazza Cola di Rienzo 69- 00192 ROMA il __________________________________________ Data___________________ 16 Firma_______________________________________ 17 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Distretto Dal Distretto “PREDAC” B GIANCARLO EDOSTI Presidente Commissione Distrettuale Assiduità e Affiatamento Progetto di Rilevazione dell’Assiduità ed Elaborazione Dati per Categorie orse qualcuno ricorderà l’articolo, apparso qualche tempo fa su Voce del Rotary, dal titolo “Il Diamante delle quattro A”. Lì mi ponevo il quesito: “quale Azione intraprendere per favorire l’Assiduità e l’Affiatamento, al fine di incrementare i legami di Amicizia, e creare un migliore Spirito di Servizio?”. Per rendere più impressivo il concetto allegavo al quesito uno schema che si rifà al reticolo di legami che fanno del diamante la pietra più preziosa e più dura, collegando fra di loro quattro parole chiave (le quattro A) : F Azione Assiduità Amicizia Affiatamento Prima di intraprendere un’azione, sia essa di carattere informativo, o formativo, o di reclutamento, o di coinvolgimento, o progettuale, o di servizio, era però giusto individuare il “target” di utenza verso cui indirizzarla Ecco l’idea del “PREDAC” (Progetto di Rilevazione ed Elaborazione Dati per Categoria), sviluppata dalla nostra Commissione Distrettuale, in coordinamento con la Commissione per lo sviluppo (qualitativo) dell’Effettivo. Il PREDAC è pensato per darci un contributo a meglio conoscere e valutare questa voce così indispensabile del nostro divenire rotariano. Volendo conciliare la massimizzazione del risultato di ricerca col minimo impegno possibile da parte dei Club, abbiamo pensato 18 di rivolgerci ai Club per via personale, contattando amici che, convinti dell’iniziativa, si mostravano disponibili a darci una mano, di far sì che i dati utilizzati fossero quelli già presenti nei Club, incrociando quelli sull’assiduità mensile (che nel modo in cui sono comunicati ed assemblati servono a poco), con quelli presenti nelle schede anagrafiche dei soci, quasi sempre già informatizzati. Per ora abbiamo selezionato alcune categorie, Assiduità per : sesso anzianità nel Club (meno di 3 anni, da 3 a 15, più di 15) anzianità anagrafica (meno di 45, da 45 a 65, più di 65) tipo di attività (autonoma, dipendente, pensionati) provenienza dal Rotaract impegno nel Club (Consiglio Direttivo e Commissioni) Partendo dai dati già pervenuti, provenienti da una decina di Club che ci hanno permesso di “mettere a punto” lo strumento qui esposto, sarà poi possibile esplorare altre categorie, quali Assiduità per : tipologia (conviviale presso sede o altro evento) periodo (mese, trimestre, semestre, anno) dimensione (Club fino a 30 soci, 30 – 60, oltre 60) localizzazione (città piccole, medie, grandi, provincia) o altre, dal momento che i dati sono sempre quelli e che il programma, una volta completato ed affinato, è in grado di rispondere (quasi) ad ogni quesito. I dati pervenuti ad oggi, pur se utili alla messa a punto dello strumento, non sono statisticamente significativi. Abbiamo calcolato che per avere dati attendibili ci vorrebbero almeno 24 Club (in rappresentanza delle tipologie su indicate). Solo a titolo di curiosità possiamo già individuare come chi è impegnato nei Club è enormemente più assiduo rispetto a chi non ha impegni o responsabilità. Le donne frequentano come gli uomini (però sono più assidue di loro nei mesi invernali, mentre si rovescia la tendenza in quelli estivi). I lavoratori autonomi frequentano molto di più dei dipendenti, ma ancora più assidui sono i pensionati. Infine i giovani soci sotto i 45 anni frequentano poco, ma se provengono dal rotaract frequentano di più (anche se sotto la media). È chiaro però che questo per il momento è poco più che un gioco, dal momento che dati più affidabili li avremo solo al crescere del numero dei Club. È stato confortante il risultato ottenuto a seguito della presentazione di questo progetto all’IDIR del 9 febbraio a Civitavecchia. In quella sede una decina di Presidenti e Presidenti incoming dei Club presenti si sono dimostrati disponibili a partecipare all’iniziativa ed a fornire i dati richiesti, nella forma coerente con lo strumento predisposto. Lo stesso Governatore Franco Arzano si è dichiarato certo di riuscire ad “arruolare” al progetto, nella sua prossima missione in terra sarda, almeno quattro Club dell’Isola, da cui ad oggi non sono ancora pervenuti dati. Il Governatore Incoming Alberto Cecchini ha già inserito il PREDAC fra i progetti del suo anno, chiedendomi di portarlo avanti. Sto pensando che una buona occasione di un coinvolgimento più ampio potrebbe essere rappresentato dal Congresso di maggio a Fiuggi. In quella sede si potrebbe mettere a disposizione dei Club uno strumento di raccolta dati per categorie omogeneo, che consenta di ampliare la base di partecipazione, portando l’indagine a livelli significativi. Se si riuscisse poi a dare continuità alla cosa, si potrebbero individuare nel tempo eventuali correlazioni tra azioni intraprese e relative variazioni nell’assiduità. Per sostenere la continuità nel flusso dati ogni Club dovrebbe trovare al suo interno un socio (magari giovane) che, partendo dalle informazioni disponibili, con un minimo di pazienza, ed avvalendosi preferibilmente di semplici strumenti informatici, le riordini e le inserisca periodicamente nella tabella predisposta, inviando il tutto al Distretto (Commissione Assiduità e Affiatamento. Anche se (per ora) è meglio l’invio telematico al mio indirizzo e-mail: [email protected]; è ovvio che l’omogeneità della modulistica di comunicazione dei dati è essenziale, per una rapida e precisa immissione degli stessi nella tabella riepilogativa distrettuale. Vorrei intanto ringraziare Antonio Cogliandro (Sud Est), Alessandro Lapenna (Nord), Angelo Nicotra (Latina) e Ranieri Orlandi (Bolsena-Ducato di Castro) per aver fattivamente contribuito al progetto, Marco Randone per il continuo supporto e Claudio Marcello Rossi per averci ospitato su Voce del Rotary. Per concludere due parole sull’Affiatamento. Qui elaborazioni di dati numerici non sono facili, visto l’aspetto più qualitativo che quantitativo della materia. Abbiamo quindi pensato di porre ai Presidenti di tutti i Club del nostro Distretto due semplici domande, cui rispondere con non più di qualche parola (per favorire l’aggregazione delle risposte in un elenco di punti, con relative percentuali) : qual è il motivo (o azione) che più ha favorito l’affiatamento nel tuo Club? qual è la causa che più ha ostacolato l’affiatamento nel tuo Club? Ogni Presidente potrebbe inserire le due domande all’Ordine del Giorno di un Consiglio Direttivo, riportando così l’attenzione su questo importante aspetto della vita dei Club, a volte un po’ trascurato. Noi della Commissione Distrettuale Affiatamento e Assiduità restiamo a disposizione di ogni Club per fornire strumenti, rispondere a quesiti e soprattutto accogliere suggerimenti. Come vedete idee, strumenti e buona volontà ci sono, ai posteri (cioè ai Club) l’ardua sentenza. Memento Si ricorda a chi non ne avesse preso nota il codice IBAN del conto corrente del Distretto 2080 – a.r. 2007/2008 – da utilizzare per: CONTRIBUTI SEMESTRALI DISTRETTUALI PROGETTO “MICROCREDITO PER L’INDIA” PROGETTO “ ABNOUB EGITTO “ • IBAN: IT82S0300205002000010058139 • intestato a: ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2080 • presso BANCA DI ROMA Agenzia Roma 201 - Via XX Settembre, 52 - Roma È NECESSARIO COMPILARE SEMPRE LA CAUSALE DEL VERSAMENTO, SPECIFICANDO L’ATTRIBUZIONE DELLA SOMMA (ES. CONTRIBUTI… PROGETTO…) E IL NOME DEL CLUB 19 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Distretto Dal Distretto IDIR Al di la dell’apparente rito che sigla e calendario dell’anno rotariano sembrano suggerire, l’istituto IDIR diviene fondamentale, specie adesso che il piano strategico del RI – ribadito in ogni occasione dal Presidente Wilfrid Wilkinson – indica la ricerca e la formazione dei futuri leaders quale obiettivo fra quelli di assoluta priorità dell’Organizzazione. Mi piace contrassegnare con 4 lettere “C” le parole che indicano piattaforma e sostanza, allo stesso tempo, di questa ricerca: Conoscenza, Competenza, Collegialità,Comunicazione. Nella vita quotidiana del Rotary è facile usare CHI (la persona che) già sa fare. Ed è naturale, utile e giusto anche procedere così, per fornire affidabilità al sistema; ma il compito della guida del Rotary, e per esso dei Distretti, dei Club e direi pure di Commissioni e Gruppi è quella di “scovare” soci che non hanno avuto l’opportunità di far emergere le personali doti , ovvero quelle con le 4 “C”. Il Leader deve essere autorevole, mai autoritario. Peraltro la vera Conoscenza, non solo tecnica, ma della natura umana, non può non seguire questa strada, laddove Collegialità e Comunicazione richiedono tale taglio comportamentale. Dobbiamo tutti, ad ogni livello, con amicizia e spirito di servizio aiutarci nel far emergere il meglio che alberga all’interno dei nostri Club e di noi stessi. Le sfide concorrenziali anche nel settore delle Organizzazioni volontaristiche sono grandi e richiedono da parte nostra questa nuova responsabilità. Efficienza e professionalità a sua volta chiedono spazio a quello che fino ad oggi era grandemente coperto da buona volontà e buon senso. Franco Arzano Alumni: risorse da non disperdere Parlando di espansione dell’effettivo non si può non parlare degli Alumni: un bacino di nuovi soci, giovani, pressoché inutilizzato. Il Rotary investe molto sui giovani: mediamente ogni anno 20mila studenti frequentano corsi RYLA, 10.000 20 giovani girano per il mondo grazie a scambio giovani, borse degli ambasciatori, scambio gruppi di studio. Altri 400.000 circa vengono orientati al servire attraverso Rotaract ed Interact. Questi programmi attraggono i gio- P SILVIO ICCIONI Coordinatore Distrettuale RF vani più promettenti, e formano futuri leaders orientati alla promozione della comprensione internazionale: un’ottima preparazione di base per diventare rotariani. Tutti i giovani che hanno usufruito di tali programmi hanno la qualifica di “Alumni”. Non parliamo, quindi soltanto di coloro che hanno beneficiato di Borse di Studio o hanno fatto parte di team GSE, per i quali esistono le “Associazioni alumni”, ma anche tutti gli altri che partecipano ai programmi per le Nuove Generazioni. Investimenti: per i soli programmi educativi la RF spende ogni anno circa 23 milioni di $ (che poi non sono altro che una parte dei nostri contributi). Solo il nostro Distretto per le borse degli ambasciatori utilizza mediamente 80/100mila $ l’anno. Per il 2008/09 addirittura 130mila Poi ci sono i costi per la promozione dei programmi, per la preparazione dei partecipanti, il nostro lavoro, il nostro tempo, le carte da sistemare, le telefonate, gli oneri per i club che ospitano i GSE, l’impegno degli assistenti ospiti e degli sponsor ecc. Se poi andiamo a parlare di programmi strutturati per le nuove generazioni, non vi debbo insegnare nulla: sapete tutti quanto costa mantenere o seguire un club Interact/Rotaract: fatiche, arrabbiature, crisi, erogazione di contributi. L’organizzazione di un RYLA costa non poco se vogliamo assicurarne il successo. Per non parlare poi delle fatiche e degli oneri previsti per realizzare lo Scambio giovani I borsisti degli ambasciatori, debbono essere preparati ad affrontare bene il loro ruolo nel paese che li ospiterà. Sono tenuti a frequentare un seminario di orientamento. I relativi costi sono a carico dei Distretti. Quest’anno, per la prima volta dopo tanti anni (o forse per la prima volta in assoluto) il seminario di orientamento dei borsisti verrà tenuto nella nostra Zona a livello multidistrettuale e sarà esteso anche ai componenti dei GSE in partenza: un centinaio di giovani di tutta Italia l’1 e 2 marzo si ritroveranno a Bologna, ospiti dei Distretti sponsor. Affronteranno un sostanzioso programma per apprendere ciò di cui avranno bisogno nella loro esperienza a qualche migliaio di chilometri da casa propria. Con loro ci saranno anche gli assistenti, i team leaders, le rappresen- tanze della associazioni alumni ecc. Il ns. Distretto sarà il più numeroso: siamo gli unici ad avere due team GSE, siamo ai primi posti come numero di Ambasciatori in partenza, alla pari dei ricchi distretti del nord. Saranno presenti anche 7/8 ns. alumni. Fra i relatori il Governatore Franco e Giuseppe Natalucci, presidente dell’Associazione Alumni RF del ns. Distretto. Anche qui una bella spesa e tanto lavoro: un anno di organizzazione. Quindi, grandi investimenti e grande impegno nei confronti dei giovani. Ma qual è il ritorno da tutti questi investimenti? nel mondo solo il 3% dei rotariani proviene dagli Alumni e solo il 22% dei club dichiarano di reclutare soci fra gli alumni e ne hanno nel proprio effettivo. il 58% dei club hanno dichiarato di non aver mai pensato a reclutare alumni. Per contro i giovani sono molto interessati a diventare rotariani: l’84% degli intervistati nel periodo della partecipazione ai programmi, hanno espresso interesse all’affiliazione al Rotary; il 66% degli alumni (quindi post programma) hanno espresso identica opinione. Le opinioni contrarie sono dovute a: eccesso di impegni e mancanza di tempo da dedicare al Rotary; impossibilità a partecipare alle riunioni settimanali; costi di affiliazione elevati; troppa differenza di età con i soci attuali (i giovani si sentono isolati). i soci sono per la maggior parte uomini. Ma c’è di più: una media del 70/75% di alumni GSE, ex borsisti ed Alumni Rotaract non sono mai stati invitati ad affiliarsi al Rotary. A questo punto mi verrebbe da dire che i rotariani non sono dei bravi amministratori perché non sanno far fruttare, in termini di affiliazione, i loro investimenti. Le ricette?? Ne potremmo parlare per ore!!! Una per tutte: non perdere di vista queste risorse e continuare a coinvolgerle nelle attività di Club e Distrettuali, anche se non è arrivato il momento dell’affiliazione. Per questo la neo costituta associazione Alumni RF del ns. distretto farà la sua parte. E i club??? Inventiamoci un elenco, da tenere aggiornato, dei partecipanti ai RYLA e dei rotaractiani che lasciano l’associazione per limiti d’età. Invitiamoli, ogni tanto. Nei confronti di borsisti e partecipanti GSE usiamo, al loro rientro, lo stesso ZELO e interesse mostrati prima dell’accettazione delle candidature. Rendiamoci conto che stiamo parlando di elementi qualificati, che hanno superato le selezioni dei club e le selezioni del Distretto, che hanno vissuto per periodi diversi in ambiente rotariano, che conoscono già la il nostro modo di pensare. Perché buttare alle ortiche, e solo per disinteresse, 10 anni di Rotaract? Non sottovalutiamo le disposizioni che ne agevolano l’ingresso come l’esenzione dal pagamento della quota di ammissione per gli ex rotaractors nei 2 anni dall’uscita o come le agevolazioni in termini di “classifica” ora previste per gli alumni. Continuiamo ad investire nei giovani. Abbandoniamo il pregiudizio dell’età, investendo anche sulla carriera: chi è portato a raggiungere significativi traguardi professionali si vede da subito. Non aspettiamo che diventi vecchio per farlo diventare rotariano. E abbandoniamo anche il pregiudizio sull’ammissione delle donne: immaginatevi che dei 10 selezionati per i due gruppi GSE in partenza, 9 sono donne. Bravissime!! E magari fra gli sponsor c’è qualche club di quelli che insistono nel non ammetterle al Rotary!!! Ma un elemento è determinate per ottenere buoni risultati: dobbiamo essere tempestivi. Più tempo passa dal termine della partecipazione al programma, minore è l’interesse verso il Rotary. La voglia di Rotary deve essere mantenuta viva! Da subito!! 21 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Distretto Dal Distretto CORPO ITALIANO DI SOCCORSO Rotary International Distretto 2080 Volontari del Rotary ella storica sede dei Cavalieri di Malta a Roma, dopo accurati contatti portati avanti dal Presidente della Commissione Distrettuale 2080,Volontary del Rotary, Giampiero Rocchi, si è giunti alla firma di un protocollo d’Intesa fra il Corpo l’Associazione dei Cavalieri Italiani Sovrano Militare Ordine di Malta Corpo Italiano Soccorso (CISOM) ed il Distretto 2080. Il programma dei Volontari del Rotary è stato creato per rendere i Rotariani maggiormente consci delle possibilità di intervento personale e volontario offerte dai progetti di servizio sponsorizzati dal Rotary, come pure da utili progetti di altre organizzazioni. Rappresenta, nel quadro delle varie possibilità del mondo Rotary, una concreta opzione a prestare la propria opera di volon- N Protocollo d’intesa al servizio della comunità COMUNICATO Rotary/S.M.O.M È stato firmato il 24 gennaio 2008, in Roma, fra l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta ed il Distretto 2080 Rotary International – Commissione Volontari del Rotary, un Protocollo d’intesa volto a predisporre le necessarie forme di collaborazione per dare seguito ad iniziative comuni di sostegno ad attività umanitarie nazionali ed internazionali. A questo fine il Distretto 2080 del R.I. attraverso i propri Club ed il Corpo di Soccorso dell’Ordine (ACISMOMCISOM) si impegnano a sensibilizzare i propri associati perché gli stessi partecipino su base volontaria alle attività organizzate dagli anzidetti firmatari a favore di collettività – nazionali ed internazionali – in progetti umanitari, a contrasto di eventi calamitosi ed a sostegno delle popolazioni colpite. La collaborazione fra i Volontari del Rotary ed il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine avverrà nelle modalità convenute a seconda dell’intervento individuato di comune accordo. Il Protocollo d’Intesa è stato firmato - nella storica Sede di Piazza del Grillo a Roma - dal Presidente dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, Fausto Solaro del Borgo e dal Governatore del Distretto 2080 Franco Arzano, per il Rotary. Erano presenti alla cerimonia della firma, oltre ad altri Dirigenti rotariani, anche nella veste di coadiuvanti nella preparazione dell’Accordo, il Direttore Nazionale del CISOM Dr. Mauro Casinghini e l’Arch. Giampiero Rocchi dei Volontari del Rotary. L’accordo di collaborazione trova il suo fondamento nello spirito di servizio umanitario che anima entrambe le Entità firmatarie. tariato nello spirito del “servire”, sia a livello locale che internazionale – applicando la propria disponibilità e capacità professionale. Grazie alla sua rete internazionale di oltre 32.000 club e ai soci che vivono nelle zone interessate, il Rotary si trova in una particolare posizione per eventualemnte soccorrere le comunità colpite da calamità naturali ed individuare i bisogni più urgenti. I Rotariani sono da tempo impegnati nel fornire assistenza alle vittime di catastrofi naturali. Attraverso iniziative di club o distrettuali, i Rotariani effettuano donazioni e inviano beni di prima necessità, oltre a fornire assistenza nelle operazioni di ricostruzione. Il CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Mal- Nella foto: la firma del Protocollo da parte di Fausto Solaro del Borgo, Presidente Ass. Cavalieri Italiani della SMOM e di Franco Arzano, Governatore RI D.2080. ta – è un’articolazione specificatamente dedicata ad azioni di protezione Civile. Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine opera nelle seguenti attività: – interventi in caso di calamità naturali o derivanti dall’attività dell’uomo a livello nazionale ed internazionale; – interventi in caso di emergenze regionali e locali e connessi all’organizzazione di grandi eventi e maxiemergenze; – supporto alle attività di emergenza ed urgenza sanitaria; – attività in collaborazione con enti ed istituzioni; – formazione ed informazione rivolta ai cittadini. Alla firma è seguito un vino d’onore nelle storiche sale dell’Ordine ed una visita alla bellissima Sede che si affaccia, con vista da una splendida loggia, sui fori Traianei, i Fori imperiali, il Campidoglio, Colosseo, il Vittoriano. Sopra il Comunicato congiunto emesso dalle parti. 22 23 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Distretto Dal Distretto Il Rotary e lo SMOM R GIAMPIERO OCCHI Pres. Comm. Distr.le Dei Volontari Il moderno e l’antico che si incontrano Rotary International CORPO ITALIANO DI SOCCORSO a sede dei Cavalieri di Rodi e Cavalieri di Malta dove è stato siglato l’accordo di collaborazione tra il Rotary International Distretto 2080-Italia e il Sovrano Militare Ordine di Malta, cioè tra antiche e moderne istituzioni, entrambe dedite all’aiuto del prossimo, è un edificio dalla storia millenaria, affacciato sul Foro romano, con un atrio porticato ricavato all’interno delle mura in travertino, che dividono il Foro di Augusto ed il Foro di Traiano. Tra questi ruderi, nel IX secolo i monaci Basiliani si stabilirono costruendo una chiesetta sull’abside del tempio di Marte Ultore dedicata a S. Giovanni Battista. Nella seconda metà del XII secolo si hanno notizie certe dell’insediamento sull’emiciclo del Foro di Augusto dei Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme. La casa, dopo varie vicissitudini e trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, nel 1946 tornò in uso ai Cavalieri di Malta su concessione del comune di Roma. L Da sinistra: G. Rocchi, T. Tommasi, A. Ciafrei 24 Distretto 2080 Volontari del Rotary Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 con la costruzione in Terrasanta di un ospedale per i pellegrini e riconosciuto come ordine religioso cavalleresco nel 1113 con il nome di Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Il moderno Ordine, cattolico e laico, convenzionalmente conosciuto come Sovrano Militare Ordine di Malta, o SMOM, è un Ente di diritto internazionale con finalità assistenziali, con lo status di osservatore permanente presso le Nazioni Unite e che oggi svolge attività mediche ed umanitarie in oltre 120 paesi del mondo. Ha un proprio Corpo Militare in seno all’Esercito Italiano ed esplica attività sanitarie, in particolare durante le missioni di peacekeeping. Nel Rotary International, nato nel 1905 nel Nuovo Mondo, a Chicago, i suoi membri sono dediti all’aiuto del prossimo, al di sopra del proprio interesse personale, senza distinzione di razza, di religione e di ideologia. Sulla base di queste premesse, ritenendomi un rotariano convinto, ma soprattutto in qualità di Presidente della Commissione distrettuale dei Volontari, solerte nell’attuare i principi rotariani, coincidenti con i nobili fondamenti che animano lo SMOM, mi sono attivato per stabilire un contatto tra le due Associazioni, con lo scopo di creare una sinergia, che avrebbe ampliato gli effetti di una azione comune. Il collegamento con il CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) è avvenuto attraverso il Direttore Nazionale Dott. Mauro Casinghini, personaggio veramente speciale che, sin dal nostro primo incontro, si è mostrato sensibile alla nostra offerta di collaborazione. L’impegno reciproco si è concretizzato con la firma del Protocollo d’intesa tra Il Governatore del Distretto 2080-Italia Ing. Franco Arzano del Rotary International e il Presidente e legale rappresentante dott. Fausto Solaro del Borgo, dell’Associazione dei Cavalieri del Sovrano Ordine di Malta. Alla cerimonia hanno partecipato, da parte Rotary, oltre al Governatore Franco Arzano e al sottoscritto, i PDG Giorgio Di Raimondo e Franco Ferretti, il Segretario distr. Enrico Scala, il Dir. di Voce del Rotary Claudio Marcello Rossi, l’assistente del Gov., Leonardo Caccioppo Maccagnone ed i componenti della Commissione distr. dei Volontari, Teresa Tommasi e Augusto Ciafrei, che hanno operato attivamente per il raggiungimento dello scopo prefissato. Nelle parole di saluto di entrambi i firmatari, al momento della firma degli accordi si esprime l’auspicio e l’impegno: “da questo momento dipende da tutti noi riempire di contenuti l’accordo di collaborazione appena siglato”. “Ambasciatori del Rotary in concerto ” uri e Masaho, giapponesi, non si conoscevano. Il loro primo incontro, a diverse migliaia di chilometri dal loro Paese, è avvenuto nei corridoi del Conservatorio “O.Respighi” di Latina: dovevano sostenere le prove di ammissione al biennio superiore della Scuola di Canto. Yuri era appena arrivata in Italia grazie ad una borsa di studio biennale della Rotary Foundation. Masaho, aveva terminato il suo anno di “Borsista degli Ambasciatori” e voleva restare a Latina per proseguire gli studi. Il Rotary le ha fatte incontrare: sono diventate amiche. Il loro sodalizio è fatto di studio in comune, amicizia con i colleghi di Conservatorio, amicizie in ambito rotariano, solidarietà nei momenti difficili che possono capitare a chi è lontano dalla propria casa. La loro voglia di cantare in pubblico è facilmente intuibile: hanno abbracciato un carriera artistica e gli applausi sono una componente a cui difficilmente si può perdere l’abitudine. Prima esibizione la scorsa primavera al RC Roma Castelli Romani: un breve concerto a due voci ha preceduto una delle relazioni che Yuri deve tenere nei Rotary Club ed in altri ambienti della comunità per svolgere il suo ruolo di Ambasciatore degli ideali rotariani. L’idea di offrire un concerto alla Città di Latina in occasione del suo 75° compleanno è nata quasi per caso, in una delle tante occasioni di incontro. E via via che l’idea veniva presentata il consenso aumentava. L’idea di coinvolgere anche altri giovani allievi del Conservatorio è stata giustamente percepita come una occasione per valorizzare l’attività formativa e culturale della prestigiosa istituzione. La manifestazione Y è stata ufficialmente inserita nel calendario delle celebrazioni a ricordo della fondazione della città. Quindi tutti al lavoro: rotariani, assessorati, sponsor, docenti, cantanti, prove, manifesti, locandine, scelta del programma, curriculum, SIAE, allestimento del palcoscenico, amplificazione, scaletta della serata ecc. Un lavorio paziente, intenso, spesso nascosto ma ugualmente efficace, per raggiungere un successo che non poteva mancare. La sfida coinvolgeva il nome del Rotary. La data si avvicinava, il lavoro aumentava, le tensioni anche. Preoccupazioni a mille ma….la vendita dei biglietti andava bene. Dovevamo raccogliere contributi per la Rotary Foundation. Finalmente una mattina negli spazi ufficialmente riservati alle affissioni appaiono oltre 150 manifesti di grandi dimensioni con una suggestivo giglio bianco (una “calla”) e la scritta: “Concerto degli Ambasciatori del Rotary”. Dono del Rotary alla Cit- SILVIO PICCIONI tà di Latina in occasione del 75° anniversario dalla sua Fondazione. Nelle vetrine dei negozi decine di locandine con lo stesso tema. In contemporanea conferenza stampa con importanti ritorni sulla carta stampata ed in video. Solo casualmente abbiamo poi appreso che il giglio, in giapponese, si traduce “Yuri”. Immancabili corse dell’ultimo minuto. Il “buttafuori” riunisce gli artisti per le necessarie raccomandazioni, si aprono le porte del teatro. Sala al completo in pochi minuti. Oltre ai rotariani di Latina con le loro famiglie ci sono amici di altri Club di Roma e del Lazio, PdG, il rappresentante del Governatore, amministratori cittadini, esponenti del Conservatorio ecc. Si può iniziare all’orario previsto. Il saluto della presentatrice pone fine ad ogni timore. Tutto diventa ordinaria amministrazione. Non sono in grado di fare commenti sul programma artistico: le voci raccolte sono state tutte concordi nel giudicare positivamente sia le scelte sia la qualità delle esecuzioni. Tutto liscio con sorpresa finale: i giovani artisti avevano previsto un paio di bis e, dopo aver stappato in pubblico una bottiglia di spumante, riempiti i calici hanno salutato il pubblico con un “Grazie Rotary” seguito dalle note del Brindisi della Traviata. Una bella esperienza, una bella serata. I rotariani sono stati generosi. Molti amici che non potevano essere presenti hanno comunque dimostrato concretamente la loro sensibilità verso la Rotary Foundation. La città ha visto e sentito cosa fa il Rotary: ne hanno parlato. Tutti contenti. In modo particolare Yuri Yoshikawa e Masaho Nagasawa, giapponesi che si sono conosciute a Latina, a migliaia di chilometri dal loro paese. Hanno svolto bene ancora una volta il loro ruolo di “Ambasciatrici di Buona Volontà”. 25 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Distretto Dal Distretto CONCERTO THE ROTARY FOUNDATION degli Ambasciatori Silvio Piccioni Coordinatore Distrettuale - Distretto 2080 R.I. (Italia) Appendice all’articolo pubblicato nel numero di Gennaio-Febbraio Latina, 18 gennaio 2008 Ai Presidenti dei Rotary Club del Distretto 2080 R.I. e p.c. Al DG Franco ARZANO Al DGE Alberto CECCHINI Al DGN Luciano DI MARTINO Ai Segretari Distrettuali Agli Assistenti del Governatore Ai Presidenti delle Commiss. F.R. BORSE DI STUDIO DEGLI AMBASCIATORI Cari Amici, vi comunico che presso la Segreteria Distrettuale, sono disponibili i moduli di domanda per le Borse di Studio degli Ambasciatori 2009/10. Come a voi noto, tale programma è attivo da circa 60 anni e, ad oggi ne hanno usufruito oltre 47.000 giovani di tutto il mondo. E’ considerato il più grande programma mondiale di borse di studio finanziato con fondi privati. Per l’anno 2009/10 la Rotary Foundation ha stabilito i seguenti limiti massimi di importo: • • • Borse annuali Borse pluriennali Borse culturali (6 mesi) L’interesse della stampa US$ 24.000 US$ 24.000 US$ 16.000 Il numero delle borse disponibili verrà determinato in base ai Fondi di Designazione Distrettuale che verranno assegnati al nostro Distretto. Il patrocinio di un candidato borsista da parte di un Club è uno dei modi di partecipazione alle attività della Fondazione Rotary. I Rotariani possono partecipare al programma anche in qualità di “assistenti sponsor” per i borsisti in partenza e di “assistenti ospiti” per i borsisti stranieri in visita nel nostro Distretto. Il Governatore Franco ed io contiamo molto sulla vostra collaborazione per la massima diffusione del contenuto della presente, al fine di far pervenire il più ampio numero possibile di domande. Il modulo potrà essere facilmente scaricato anche dal sito web del R.I. e dal sito del nostro Distretto ai seguenti indirizzi: http://www.rotary.org/RIdocuments/it_pdf/139it.pdf http://www.rotary2080.org/portal/file.php/1/RotaryFoundation/139it.pdf Il Concerto si è tenuto al Teatro A.Caffaro di latina, in occasione del 75° Anniversario della fondazione della città. Applauditissime interpreti erano due “borsiste” del Rotary, provenienti dal Giappone con perfezionamento presso il Conservatorio “O.Respighi di Latina. Siamo lieti di pubblicare le foto, ora pervenute, delle bravi interpreti. Così che VOCE del Rotary, assieme alle valide esperienze e ricordi troverà certamente posto negli ambienti familiari ed artistici delle due cantanti al loro ritorno in Giappone. Leggiadra, ma non minore forma di comunicazione e di diffusione dell’operato del Rotary. I moduli, da compilare con molta cura, dovranno pervenire alla Segreteria del Distretto entro il 30 aprile 2008, corredati di tutta la documentazione richiesta. Saluti cordiali Via Pontinia, 50 04100 LATINA (ITALY) TEL. +39 0773486023 Mob +39 3398909098 E-MAIL: [email protected] Comunicazione (da Silvio Piccioni, Responsabile Commissione Distrettuale RI) Cari Amici, vi comunico che presso la Segreteria Distrettuale, sono disponibili i moduli di domanda per le Borse di Studio degli Ambasciatori 2009/10. Come a voi noto, tale programma è attivo da circa 60 anni e, ad oggi ne hanno usufruito oltre 47.000 giovani di tutto il mondo. E’ considerato il più grande programma mondiale di borse di studio finanziato con fondi privati. Per l’anno 2009/10 la Rotary Foundation ha stabilito i seguenti limiti massimi di importo: Borse annuali Borse pluriennali Borse culturali (6 mesi) A sinistra le due “borsiste” del Rotary, provenienti dal Giappone con perfezionamento presso il Conservatorio “O.Respighi di Latina 26 US$ 24.000 US$ 24.000 US$ 16.000 Il numero delle borse disponibili verrà determinato in base ai Fondi di Designazione Distrettuale che verranno assegnati al nostro Distretto. Il patrocinio di un candidato borsista da parte di un Club è uno dei modi di partecipazione alle attività della Fondazione Rotary. I Rotariani possono partecipare al programma anche in qualità di “assistenti sponsor” per i borsisti in partenza e di “assistenti ospiti” per i borsisti stranieri in visita nel nostro Distretto. Il Governatore Franco ed io contiamo molto sulla vostra collaborazione per la massima diffusione del contenuto della presente, al fine di far pervenire il più ampio numero possibile di domande. Il modulo potrà essere facilmente scaricato anche dal sito web del R.I. e dal sito del nostro Distretto ai seguenti indirizzi: http://www.rotary.org/RIdocuments/it_pdf/139it.pdf http://www.rotary2080.org/portal/file.php/1/RotaryFoundation/139it.pdf I moduli, da compilare con molta cura, dovranno pervenire alla Segreteria del Distretto entro il 30 aprile 2008, corredati di tutta la documentazione richiesta. 27 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dal Distretto Dal Distretto Serata Cinema un lusinghiero bilancio utto è iniziato con una serie di telefonate di primo contatto tra quelli che all’epoca erano i Governatori Designati dei 10 Distretti italiani. Da esse è scaturito il loro primo incontro, unanimemente ed entusiasticamente voluto da tutti. Così, nel febbraio del 2006 si sono ritrovati, con le rispettive mogli, a Firenze per una conoscenza diretta e per un primo scambio di opinioni, idee ed aspettative. Il clima di stima, simpatia e spontanea voglia di collaborare nato in quell’occasione si è mantenuto e rafforzato nelle successive numerose occasioni di incontro, a volte proposte dagli adempimenti legati all’incarico, a volte volutamente cercate per il desiderio di ritrovarsi e confrontarsi. Certamente l’opportunità di essere stati designati con oltre due anni sull’inizio del mandato, offerta per la prima volta nella storia del Rotary, è stata ben interpretata e ben utilizzata. Ne è stata logica e naturale conseguenza la volontà di essere “squadra” e di concepire e realizzare attività che ci accomunassero e di tenere comportamenti omogenei e condivisi. T 28 Così, nella magica atmosfera dell’Assemblea Internazionale di San Diego, fu congiuntamente deciso di mettere in campo una comune azione nazionale che fosse assieme di notevole coinvolgimento per i soci, di forte impatto per la comunicazione e di efficace risultato economico per una raccolta fondi da destinare al rilancio del programma PolioPlus. Catturando un’idea degli amici francesi ed applicandola al nostro contesto, è stata avviata la fase organizzativa per quella che sarebbe stata nel successivo ottobre 2007 la “serata cinema” dei rotariani d’Italia. Lungo il percorso le numerose difficoltà incontrate e qualche inatteso cambio di posizione da parte di interlocutori esterni ha rischiato di far fallire l’iniziativa; e di certo così sarebbe stato senza la caparbia volontà di riuscire e la determinazione concreta e costruttiva prima di alcuni e poi di tutti i Governatori interessati. Infine il 4 ottobre scorso in varie sale lungo tutta la penisola circa 18.000 tra rotariani, loro parenti e loro amici, hanno partecipato ad una serata cinematografica in anteprima nazionale, pagando il loro biglietto qualche euro in più del prezzo del botteghino. Qualche euro in più che al momento delle somme consuntive si è trasformato in oltre 250.000 dollari che, per effetto dell’intervento della Rotary Foundation con la formula del Matching Grant, si accresceranno fino al oltre 375.000! I 10 Distretti italiani hanno deciso di versare a favore del programma Polio Plus Partners gli importi che singolarmente avevano raccolto e di farlo contestualmente nella medesima giornata. La data prescelta è stata quella del 23 febbraio 2008, anniversario della nascita della nostra organizzazione: un’eccellente maniera per augurarle buon compleanno. GSE Group Study Exchange Definiti i Gruppi di Interscambio con Turchia(D2440) e Russia (D2220) (dalla lettera di Maria Beatrice Caldani e Claudia Conversi ai Presidenti di Club) Oggetto: Itinerario dei Team G.S.E. provenienti dai Distretti 2220 (Russia) e 2440 (Turchia) Richiesta di disponibilità ad ospitare i due team e ad organizzare visite professionali e Culturali Cari amici, innanzitutto desideriamo confermare che i due team provenienti dai Distretti 2220 (Russia) e 2440 (Turchia) saranno ospiti del nostro Distretto a partire dal 28 aprile p.v. data di arrivo del Team russo e vi rimarranno fino al 6 giugno, data di rientro dall’Italia del Team turco. Ad oggi siamo in grado di fornirvi la composizione completa del Team russo in arrivo, mentre del Team turco non possiamo ancora fornirvi i nomi dei candidati selezionati, ma sappiamo essere tutti esperti di vitivinicoltura ed enologia. Procediamo per ordine: Il primo ad arrivare sarà il Team russo che sarà così composto: Team Leader Raykhana Dayirbekova donna impiegata Team Members Boris Goryachin uomo funzionario di banca (finanza) Alexander Anatolievich uomo ingegnere meccanico (energia) Eugeny Dudkin uomo funzionario di banca (finanza) Elena Ananeva donna architetto (edilizia e restauro) Arriveranno a Cagliari il 28 aprile 2008, quindi Dal 28.04 al 8.05 Saranno ospiti dei club della Sardegna Dal 8.05 al 15.05 Saranno ospiti dei club del Lazio Dal 16.05 al 18.05 Saranno a Fiuggi sede del Congresso Distrettuale Dal 18.05 al 25.05 Saranno ospiti del R.C. Roma Campidoglio che si occuperà di loro nella settimana di permanenza a Roma Il 25.05 Ripartiranno da Roma assieme al Team italiano che sarà ospite del Distretto russo (2220) dal 25 maggio al 22 giugno. Il secondo ad arrivare sarà il Team turco, la cui formazione professionale è stata sopra descritta. Arriveranno a Roma il 10 maggio 2008, quindi Dal 10.05 al 16.05 Saranno ospiti dei club del Lazio Dal 16.05 al 18.05 Saranno a Fiuggi sede del Congresso Distrettuale Dal 18.05 al 26.05 Saranno ospiti dei R.C. di Roma Dal 27.05 al 6.06 Saranno ospiti dei club della Sardegna Il 06.06 Ripartiranno dall’Aeroporto di Alghero. Ciò premesso Vi chiediamo di manifestarci, attraverso uno scritto da inviare ai nostri indirizzi di posta elettronica (e non al Distretto), la disponibilità dei Vostri club ad ospitare uno o l’altro team, (o volendo entrambi). L’ospitalità, come a tutti noto, è preferibile che sia offerta in case di rotariani. Per ospitalità si intende inoltre la organizzazione delle visite culturali e le giornate di formazione (vocational day) oltre che gli inviti alle Conviviali, allo scopo di far conoscere a tutti i soci dei club il Team ospite. Vi chiediamo quindi di indicare i nominativi e gli indirizzi dei soci del Vostro club disposti ad ospitare i ragazzi; inoltre ogni club ospite, dovrà nominare un socio referente che fungerà da Tutor per il gruppo. Sarebbe preferibile che il Tutor parlasse la lingua inglese. Vi rammentiamo che l’ospitalità del Team G.S.E. è sempre stata, per chi ha aderito al progetto, una esperienza piacevolissima, di grande apertura verso un mondo cosmopolita e di profondo arricchimento delle capacità umane. Sarà possibile definire l’itinerario solamente dopo aver ricevuto la Vostra adesione alla ospitalità. Siamo con i tempi molto stretti, le nostre corrispondenti (russa e turca) ci sollecitano il programma, che deve essere inviato a Evaston entro e non oltre il 15 febbraio 2008. Fiduciose di una sollecita e vivace partecipazione da parte di tutti Voi, attendiamo di conoscere, entro i prossimi giorni, la Vostra disponibilità a partecipare. 29 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dalla Redazione Dalla Redazione Anno 2007-2008 QUADRO DEI CLUB Roma Castelli Romani Roma Est in azione progettuale Situazione al 29 Febbraio 2008 Rotary Club Colore: s/ tipologia progettuale Color Giallo: Solo contributo finanziario Settori Acqua Sanità Povertà Alfab.ne Culturale Civico e altro TOTALE TOTALE Progetti 8 38 13 15 28 29 131 TOTALE Contribuzioni 3 3 2 1 0 0 9 Denominazione Progetto-Iniziativa Progetto “Vela Solidale” Progetto “Centro Accoglieza Rotary Aeroporto” Albano Laziale Albalonga Progetto MENSA Anna Bocci (continuazione) Aprilia-Cisterna Priogetto Giornata Diabete Corsi di Alimentazione in scuole medie Screening oculistico Giornate Prevenzione Diabete e Disturbi cardiaci Cagliari Anfiteatro Progetto "Magistarati nelle scuole progetto "Restauro pulpito ligneo S.Efisio" Progetto Benin (contributo) Progetto Madagascar Progetto Slavenia Cagliari Nord Progetto campagna contro alcolismi Cagliari Est Progetto "Kabul" -assistenza Restauro Madonna del Riscatto Carbonia Progetto Corsi specialistici in tematiche professionali e sociali Progetto premio “Matematica simpatica” Progetto Pacchi dono natalizi Progetto Borsa Studio (Corsi perfezionamento musicale giovani) Progetto sociale (Formaz.musicale non abbienti) Progetto “Cecità evitabile” Progetto “Screening patologie scheletro” Progetto “Screening patologie obesità” Progetto “Casa protetta” - Anàpolis - Guyana, Brasile Progetto Pozzo (Africa sub-sahariana) Progetto “Divulgazione Chiese Campestri” Progetto Sociale aiuto Competenza Professionale Castelli Romani Progetto “Disabili” Premio Pietrandrea (Ricerca e Formazione per la Coop.ne allo Sviluppo) Sostegno Osp. Hasaf Med. Center LOD Progetto “Week -end per disabili ai castelli” Civitavecchia Progetto "Adozione" Terme di Ficoncella Dorgali Sostegno Progetto Acqua benin ( con Club Sardegna) Fiuggi Premio “Lazio Sanità” - Ospedale Frosinone per bassa Nigeria Progetto “Floricultura” - Orto Botanico , Piante & Religioni Progetto Corso Informatico Premio Arte per giovani Iglesias Progetto Chiosco Multimediale Chiesa S.Francesca Premio “Pittura in Piazza” (contin.) Premio “Iglesias che produce” - XII a ed. Progetto “Adozioni a Distanza Missione Garba - Kenia” Progetto Invio farmaci Missione Garba - Kenia” Premio “Tesi di Laurea” La Maddalena Premio Giuseppe Garibaldi (contin.) Latina Prog. Dibattiti “Le vie dell'acqua non sono infinite” Basilea 2 RC Latina Monte Lepini Progetto “Restauro Crocefissi S.Carlo di Sezze” Progetto “Campagna Sens.ne Malattie Cardio Vascolari Nuoro P.Sentieri (continuazione.) Progetto Planetario Ist Tec.Comm. "Satta" Progetto Acqua potabile piccoli centri Benin Monografia arte Nuorese (S.Pirisi) Stampa volume 50° anniversario del Club. RC Ogliastra Progetto Allado - Benin RC Ozieri Lascia un segnale - cartelli segnalazione sc. Elem. Rilancio ippodromo RC Porto Torres Nuraghe Sedda Agricoltura & stalle in Mozambico 3H con RC Padova RC Roma Nuove “Adozioni scolastiche a distanza” - sviluppo (“Nosso Brasil/Edu) Progetto “Boa Visão”/Nosso Brasil/Piratini Progetto "Impresa simulata" Roma Appia Antica Progetto Ambulanza Somalia Roma Campidoglio Campagna Sicurezza Stradale Giuovani Roma Cassia Progetto Villaggio Benin Africa - (continuazione) Sostegno Progetto S.Egidio HIV Roma Nord Aeroporto L. da Vinci 30 Roma Eur Roma Monte Mario 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Roma Nord Ovest 1 1 1 1 1 1 1 1 RC Roma Olgiata 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 RC Roma Ovest RC Roma Palatino Sassari Nord 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 RC Sassari Silki 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 Roma Sud 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Roma Sud Est 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0,5 1 1 1 0,5 1 1 1 1 1 1 1 1 Rc Viterbo Viterbo Ciminia Progetto Lebbrosario Maitri (continuazione) Progetto Premio Veio (contin.) Progetto “Mentore” - assistenza studenti I° Munic. RM Progetto “Inquinamento indoor” P. Master Politiche Pace nel Mediterraneo (con R.Calabria) Progetto “Weekend per disabili” Progetto ABC -Centro El Karam (Marocco) Progetto Guida Sicura Sportello per Stranieri Prev.nedanni malattia celiaca inf.(C.d'Avorio) Radiologia p/Ospedale M.Lucherini (Madag.) Progetto “Adozioni scolastiche a distanza” - svil. “Nosso Brasil/Edu” Progetto Biblioteca Rispoli (Roma) Sostegno Osped. Pediatrico , Chir. Emerg.za -Alexandrescu (Bucarest) Progetto “Learning to fly”Comunità Alloggio Maria Silvia (adeg. Strutt.) Sostegno casa Famiglia Beatrice Porcu Sostegno P. attrezzature Nyumba Yetu -Tanzania (RC Roma Sud Est) Progetto Ospedale pediatrico QUIA’ - Etiopia (strumentazione) Progetto Centro Anziani “Salvo d’Acquisto” - Inaugurazione Sala Medica Biserni Progetto Libretto multilingue Progetto Targa Albert Sabin (Piazza Giardino) Premio “Casalegno” XXX edizione Progetto Telemedicina Progetto Farmaci antimalaria Malawi Progetto Pozzo Malawi P. Intesa Comune Roma (Garavaglia) Progetto “Scuole Sicure” Pogetto “Ludoteca Ospedale Pediatrico S.Andrea Progetto “Calendario” Progetto “Estate in campagna per Anziani” Progetto “Apparecchiature Ospedale Corfù” Progetto “Premio Musicale Giovani Talenti” Riqualif.ne Piazza del Dazio (La Storta) Attrezzature scolastiche (biblioteca, PC) Sorriso per i Bambini ospedalizzati Ali di scorta (casa accoglienza familiari) Diagnosi e App. diagnosi Osp. Israel-Palestina Progetto “ Uso corretto Acqua” - pubblic.ne libro p/ Scuole Elementari Progetto “Una Goccia di sangue:dono per la vita” - Campagna sensib.ne Progetto Post Polio Plus: Rotary Charity Regatta Progetto Adozione Scolastica a Distanza Progetto Libreria in Argentina (con RC Ramos Mejìa Sur D.4900)) Pro.”S’ASPRU New Tecnology”-Allest.aula informatica/patente computer Premio “Rotary Fair Play” Progetto “Riscopriamo un monumento” Premio di Poesia Sarda Tilocca Progetto “Itinerario turistico Città di Sassari” Progetto “Sicurezza stradale “ Progetto “Smaltimento Rifiuti” Progetto “Le Barriere architettoniche a Sassari” Segnaletica bilingue Campagna antialcool giovani Il mondo in una stanza Approvvigionamento acqua potabile Benin Progetto iImplemento Inf.co Bibliot. Scuola elem. S.Giuliano Sostegno Scuola d’Arte Roma Premio recupero area urbana S.Passera Premio recupero opera d’Arte - Sovrintend. Polo Museale Progetto Borsa Studio “Disturbi umore e depressione” Premio Ara Pacis( Sport, Musica, Borsa Studio Puglisi) Premio “TV Etica” Progetto Tanzania-Nyumba Yetu (Villaggio bimbi orfani/aids). Contin. Progetto LAD -laboratori Ambientali Didattici Progetto “Salva-mamme” (contin) Progetto Jandira (Adozioni, S.paolo, Brasilò) contin. Progetto divulgazione (scuole) mProtezione Civile Progetto "Morricone per Polio Plus" Progetto “Premio TV epica” Progetto “Nuovo Portale Cattedrale” Progetto “Adozioni scolastiche a distanza” 1 bimbo (Nosso Brasil) Progetto “Seminalibri” (con Viterbo e Bolsena Ducato di Castro Progetto “Monografia S. Eusebio” Progetto “Casa Nonna Anna” Progetto Borsa Studio “Ricerca su monumenti territorio” Progetto Concorso “Madonnari” 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0,5 1 1 1 0,5 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Totale Progetti Totale Sostegni 8 38 13 15 3 3 2 1 28 29 131 9 31 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dalla Redazione IL LIBRO “Sharing Projects - IL LIBRO DEI PROGETTI” Note e Notizie dai Club Questa rubrica riporta acluni principali eventi in merito a Programmi e attività dei Club. Sono selettivamente ospitati quelli che siano dai Club stessi giudicati di particolare, rilevante interesse per l’apprezzamento dei lettori della Rivista o per l’aggiornamento del QUADRO DELL’ATTIVITÀ PROGETTUALE DEI CLUB. NOTA IMPORTANTE Con la fine del mese di Febbraio si è chiuso il periodo messo a disposizione dei Club per l’invio di materiale a VOCE del Rotary: foto, immagini e oggettivi scritti da utilizzarsi per l’allestimento di questa significativa opera editoriale a testimonianza dei progetti ed iniziative concrete dei Club. Materiale da essi stessi scelto fra quello che maggiormente può parlare dell’attività dei Club negli ultimi dieci anni e anche di quello in corso, se ne ricorrano i motivi. Niente di nuovo: è ciò che era stato scritto nel Piano di lavoro editoriale pubblicato in V.d.R. di settembre 2007, poi ripetuto ogni mese e richiamato “ossessivamente” dal Governatore nelle sue visite ai Club ed anche nelle lettere mensili. Ad oggi i Club che hanno inviato materiale per la pubblicazione non sono pochi; ma certamente in numero assai inferiore a quello complessivo nel Distretto ed anche a quello che è apparso, almeno in questi ultimi due anni – e cioè da quando la Rivista si è messa a loro disposizione per meglio farne emergere le attività – dai Quadri che riportavano le iniziative dei club nei campi dell’Acqua, della Sanità, dell’Alfabetizzazione, della Povertà, della Cultura, della partecipazione Civica. Il LIBRO dei PROGETTI vedrà la luce nei tempi previsti. Sarà motivo di soddisfazione – per i Club che vi hanno partecipato – il lasciare questo segno tangibile e “comunicante” di quanto meritoriamente fatto, mentre potrà essere motivo di rincrescimento per gli altri non apparire e perdere così l’occasione per l’oggi e per gli anni futuri di questo strumento di immagine. Come per tutte le regole ci sono le eccezioni: semmai qualche Club in ritardo volesse inviare proprio materiale documentale nei primi giorni di marzo, la Redazione farà i salti mortali per utilizzarlo, sempre in spirito di servizio. Oltre non sarà possibile, per oggettive ragioni di tempo di allestimento. È stata inviata nei giorni passati ad ogni club, per e-mail, l’indicazione del materiale progettuale da questi inviatoci, così da effettuare un reciproco controllo da subito. I Presidenti dei Club sono responsabili della veridicità dei contenuti trasmessi da parte del loro Club per pubblicazione nel Libro. Claudio Marcello Rossi Dir. Resp. VdR R.C. Roma Nord Est CORSO RYLA L’importanza del Team nel mondo del lavoro Il giorno 1 febbraio 2008, presso gli uffici di Tesigroup Consulting, si è svolto un corso RYLA patrocinato dal Club Roma Nord Est, dal titolo “L’IMPORTANZA DEL TEAM NEL MONDO DEL LAVORO”. Infatti, si è ritenuto utile proporre questo argomento in un momento storico nel quale il mondo del lavoro ha assunto caratteristiche tali da richiedere di rivisitare la sua organizzazione, privilegiando flessibilità e tempestività, dove il team rappresenta un concetto avanzato nell’organizzazione. Il RYLA aveva come scopo la risposta ai seguenti quesiti: è sempre il team la soluzione ideale? A quali condizioni e per quali imprese rappresenta una buona soluzione organizzativa? Come intervenire sugli spazi fisici e virtuali del team? Romano Dalla Chiesa, Presidente della Commissione Progetti ha moderato i lavori, presieduti dal Presidente, mentre il saluto del Distretto, in sostituzione President Zanderigo Jona e da Filippo Fadda, componenti la Commissione Distrettuale RYLA. I relatori, tutti particolarmente qualificati in relazione al tema prescelto erano: Mario D’Ambrosio, Presidente Nazionale Associazione Italiana Direttori del Personale e docente presso l’Università Europea, Paolo Macchioni, partner e formatore di Tesigroupconsulting; Mina Distratis, consulente di parecchie società ; Luigi De Bernardis, coordinatore dell’iniziativa e componente del Direttivo dell’Associazione Italiana Studio del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo ed autore del libro “Team per il successo”. In una sala praticamente gremita fino al limite della capienza, si sono avvicendati i vari relatori divisi in due sessioni, intramezzate da un brunch e, alla fine, dopo un dibattito, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione. Veramente una bella giornata di Rotary, documentata dalle foto allegate nonchè dalle brevi note che seguono inviate da due partecipanti al Corso, le sorelle Virginia ed Olimpia De Rossi: “Il Corso a cui abbiamo partecipato ha affrontato il tema legato al lavoro di gruppo, il “team” ed al modo di aggregarsi per arrivare ad un preciso obiettivo. Alle volte, nel mondo lavorativo, nonostante ci sia stato uno scambio ed un esame di diverse opinioni, non si arriva a ciò che ci si era prefissati. Oltre allo scambio di idee, ci sono tanti altri elementi come il tempo, la puntualità, che portano un gruppo di persone a definirsi un gruppo. I relatori ci hanno spiegato molte cose interessanti e ci riteniamo soddisfatte dell’intera giornata trascorsa con loro, perché oltre a delucidazioni e spiegazioni sul tema trattato, tutto è stato integrato con lavori sul campo coinvolgendoci attivamente in prima persona. È stata un’occasione che ci ha fatto chiarezza anche su quello che sarà, a conclusione del nostro ciclo di studi, il futuro professionale, dove non basta più il famoso “ pezzo di carta” ma bisogna completarsi professionalmente con le lingue e specializzazioni. Questo incontro ha inoltre offerto la possibilità di confrontarsi e fare nuove conoscenze. Ringraziamo il Rotary Roma Nord est per averci concesso quest’opportunità”. 32 del Governatore Franco Arzano, è stato dato dal nostro Past 33 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club SPORTELLO IMMIGRATI di Romano dalla Chiesa R.C. Roma Est Il Rotary Club Roma Nord Est fornirà un servizio di assistenza e consulenza all’Ufficio del Difensore Civico del Comune di Roma ed in particolare al nuovo sportello per i cittadini stra- Con una incursione nella realtà virtuale, il Rotary Club Roma Est ha presentato “Internet: dalla posta elettronica a “Second life”, un mondo ancora tutto da esplorare”. Un collegamento in diretta con i protagonisti della magica “seconda vita” ha permesso di entrare –tra gioco e scoperta– nei segreti di un “nuovo” universo nel quale ci si muove, si compra, si parla e persino si può fidanzarsi e sposarsi grazie a identità, nomi e personalità che nascono nella fantasia nieri. L’Ufficio di SPORTELLO PER STRANIERI Via Barberini 95 sarà aperto ogni martedi le 9.00 alle 13.00 Collaborazione tra e giovedi dale dalle 15.00 “SECOND LIFE” AL ROTARY CLUB ROMA EST Ufficio del Difensore Civico e Rotary Club Roma Nord Est alle 16.30 e sarà affidato a personale che parla e comprende diverse lingue. Questa iniziativa - ha precisato il difensore civico Avv. Ottavio Marotta - “nasce dall’esigenza di colmare un vuoto. Da molti anni a questa parte e negli ultimi tempi in particolare, Roma accoglie migliaia di stranieri che entrano attiva- e si materializzano in una verità illusoria. Oratori e guide di questa escursione aldilà del vero sono stati dott. Andrea Granelli (Fondatore e Presidente Kanso) e l’ing. Bruno Cerboni (Fondatore e Presidente di Virtual Italian Parks). mente a far parte della comunità cittadina”. L’Avv. Marotta ha espresso il proprio ringraziamento al Rotary Club Roma Nord Est per la proposta e l’impegno a favore della nuova attività, considerando “ un sicuro valore aggiunto” la possibilità di avvalersi delle competenze e delle capacità professionali dei rotariani che hanno aderito all’iniziativa. RACCOLTA DI DISCORSI DI MAURO STRAMACCI Nelle foto: Andrea Granelli con Umberto De Julio, coordinatore della serata; Bruno Cerboni e alle sue spalle il video-dimostrazione; uno shopping center virtuale “griffato”. Nella conviviale dell’8 gennaio 2008 il socio e Past President Mauro Stramacci ha dato notizia della sua nuova pubblicazione dal titolo “Raccolta di discorsi”, copie della quale ha spedito per posta in questi CONVIVIALITÀ E CULTURA giorni a tutti i soci e socie del Club. Il volume di Mauro contiene dieci discorsi da lui pronunciati nel corso degli ultimi quindici anni direttamente nel nostro club o in altri Rotary Club di Roma o di altre località in occasione di Forum distrettuali. I discorsi riportati nel volumetto concernono vari argomenti di storia italiana, quali le vite di Goffredo Mameli e dei Fratelli Bandiera, o di storia più ampia quali il secolo dei Lumi nonché le radici culturali dell’Europa. Vi sono anche i discorsi sulla vita e il pensiero di Paul P. Harris, fondatore del Rotary, sui duemila anni di storia delle chiese romane, sul percorso costituzionale italiano e sulla riforma della Corte dei Conti. Particolare importanza assumono per il ricordo dei maggiori eventi del Club le commemorazioni svolte, a cura di tutti i Rotary romani, per il bicentenario del tricolore l’11 gennaio 1997 all’Altare della Patria e per i centocinquanta anni dell’Inno di Mameli del 6 novembre dello stesso anno al Teatro Brancaccio di Roma. Tra storia e attualità, Giorgio Castriota, Socio del Club, ha tracciato una accurata e suggestiva ricostruzione delle fasi più significative dell’assedio di Vienna del 1683 (“Europa e Islam: 1683, l’assedio di Vienna. Spunti per riflettere su situazioni dei nostri giorni”). Nel corso della serata il PDG Aldo Ferretti e Dario Cicero hanno ricordato, con commosse parole, la figura umana e professionale ed il grande insegnamento rotariano dello scomparso PDG Francesco Di Raimondo. L’omaggio del volume da parte dell’amico Mauro sarà tanto più gradito perché compiuto in occasione dell’inizio del nuovo anno nel quale il Club festeggerà il trentennale della sua fondazione. 34 35 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club R.C. Roma Est e R.C. Roma Ovest “DALLO SPUTNIK ALLE STELLE” Note dalla conversazione dell’on.le dott. Umberto Guidoni, astronauta, alla riunione interclub A cura di Vincenzo Bianchini Volare alto, questo il messaggio che l’onorevole Umberto Guidoni, parlamentare europeo e primo italiano a volare nello spazio, ha portato alla riunione interclub, tra i Rotary Club di Roma Est e Roma Ovest, tenutasi nella affollata Sala Ritz del St Regis Grand Hotel. Volare alto, per capire che la Terra è un piccolo oggetto nello spazio infinito; come disse l’astronauta la prima volta che un occhio umano vide sorgere la Terra dietro la Luna nella prima spedizione lunare: “Potrei misurare la Terra con il pollice delle mie mani”. Volare alto, per vedere quanto è piccolo e delicato lo strato dell’atmosfera che protegge dalle radiazioni solari e che rende possibile la vita sulla Terra. Volare alto, per accorgersi che già a soli 500 chilometri di altezza, non si scorgono ad occhio nudo tracce dell’attività umana, ma che si scorgono chiaramente le ferite che l’uomo sta portando alla terra: gli incendi delle foreste equatoriali, l’inquinamento dell’atmosfera. Sono passati poco più di cinquanta anni dal lancio del primo Sputnik sovietico, una sfera grande poco più di un pallone da pallacanestro. Nei successivi quindici anni, con uno sviluppo che non ha precedenti nella storia, l’umanità è riuscita a portare più volte un uomo sulla Luna. È stato un periodo di grande sviluppo, con risultati sorprendenti se si pensa alla tecnologia disponibile all’epoca: ad esempio i calcolatori di bordo delle navicelle spaziali Apollo erano molto meno potenti di un qualunque personal computer che quotidianamente utilizziamo oggi. I sistemi di sicurezza erano sicuramente meno sofisticati; la navicella Apollo era dotata di un solo motore; un guasto al motore significava ovviamente la fine tragica della missione. Anche i sistemi erano differenti: partiva una enorme macchina, il razzo Saturn, alto quanto un palazzo di trenta piani e tornava una navicella tronco-conica alta poco più di due metri; tutto il resto si buttava nella missione. Gli elevati costi delle missioni furono una delle concause della cancellazione del programma lunare; nei prati della base di lancio di Cape Kennedy (all’epoca Cape Canaveral) giacciono tre razzi Saturn, costruiti per le missioni Apollo cancellate. Dopo la corsa alla Luna, una pausa di riflessione, durante la quale sono cambiati i paradigmi progettuali, con la realizzazione della navetta spaziale (Space Shuttle), una grande macchina capace di volare nello spazio e di ritornare a terra come un aliante, e con il lancio del grande progetto della costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, orbitante a 500 chilometri di altezza, costruita pezzo dopo pezzo, portato in orbita sia dallo Shuttle sia da vettori russi. Alla costruzione della stazione spaziale ha contribuito, sia tecnologicamente che finanziariamente, anche l’Italia, che ha così acquisito il diritto di mandare in orbita propri rappresentanti. Il primo di questi è stato appunto l’on.le Guidoni, che di missioni spaziali ne ha effettuate due, nel 1996 e nel 2001. Di quest’ultima missione, a bordo della navicella Endeavour, dal 19 aprile al 1° maggio 2001, l’on.le Guidoni ha mostrato e commentato un video, girato a bordo della navicella, che ha mostrato aspetti particolari ed inediti di una missione spaziale, dalla partenza al ritorno. È stato emozionante vedere il razzo staccarsi da Terra, o le due grandi macchine (lo Shuttle e la Stazione Spaziale Orbitante) attraccare delicatamente, quasi baciandosi lentamente, pur volando a ventinovemila chilometri all’ora. È stato impressionante vedere dall’interno della navicella la lunga traiettoria del ritorno nell’atmosfera, con lingue di fuoco all’esterno della navicella. È stato interessante poi vedere la vita all’interno della Stazione spaziale e soddisfare molte curiosità sulla vita di un astronauta. Mentre l’oratore parlava, e ricordava i momenti della partenza e dell’arrivo, i rischi della missione e la particolarità del lavoro, 36 visibilmente commossa, la gentile signora Guidoni, che aveva accompagnato il marito, riviveva quei momenti d’ansia. Ed il pensiero andava anche a tutte quelle persone che, in analoghe missioni, hanno perso la vita e che si sono sacrificate per il progresso umano. Quali sono le prossime tappe? Entro il 2010 la Stazione spaziale internazionale dovrebbe essere completata e sarà la base per ulteriori sviluppi scientifici (molte ricerche infatti possono essere fatte solo in assenza di gravità), per lo studio dell’universo e per ulteriori passi verso l’esplorazione e forse la colonizzazione della Luna e l’esplorazione dei pianeti, a partire da Marte. Il programma spaziale USA per il ritorno sulla Luna è già entrato in fase operativa e sono state già assegnate le commesse per i primi prototipi sperimentali delle nuove macchine che riporteranno l’uomo sulla Luna. Vale la pena di investire tanti capitali nella ricerca spaziale, è stato chiesto all’oratore; quale è il ritorno di questi investimenti? “Se uno avesse misurato il ritorno dell’investimento del primo viaggio di Cristoforo Colombo, probabilmente avrebbe concluso che era stato un colossale fiasco finanziario – ha detto l’oratore – eppure quel viaggio ha cambiato il corso della storia. I ritorni della ricerca scientifica si misurano solo a distanza di anni.” E con questa riflessione, il dottor Umberto Guidoni, romano, che nel 1978 si è laureato in Astrofisica con lode, e che ha raggiunto con la sua carriera di astronauta un traguardo che pochi astrofisici al mondo possono vantare, ha concluso il suo intervento, calorosamente applaudito. R.C. Iglesias IL ROTARY CLUB IGLESIAS DONA PLAYSTATION E TV PER I PICCOLI DEGENTI DEL REPARTO DI PEDIATRIA Il Rotary Club Iglesias ha donato ai volontari dell’ABIO (Associazione per i bambini in ospedale), una playstation completa di alcuni giochi, ed un televisore, per la loro attività di volontariato. L’iniziativa del Rotary è nata in seguito ai contatti che il Club iglesiente sta prendendo con le altre associazioni di volontariato cittadine. Il Rotary Club, da sempre impegnato in iniziative a favore della comunità locale, oltre che a livello internazionale, ha preso atto del bel lavoro che svolgono i volontari dell’ABIO presso il reparto di pediatria dell’Ospedale S.Barbara, ed è voluto intervenire con un proprio contributo che potesse alleviare le noiose giornate che i bambini sono costretti a passare in ospedale. La cerimonia di donazione si è svolta venerdì 18 gennaio presso la sala riunioni dell’Hotel Artu, alla presenza di una rappresentanza delle due associazioni. I volontari dell’ABIO, ha detto il presidente del Rotary Club Iglesias Luciano Ferrara, svolgono un prezioso e silenzioso lavoro nelle corsie ospedaliere, che ci siamo sentiti di sostenere. Credo che il periodo che è costretto a vivere un bambino ospedalizzato, non sia proprio felice, ed il lavoro che fanno queste persone sia veramente meritorio, il nostro è solo un piccolo contributo che va a dare uno strumento in più per l’intrattenimento dei piccoli degenti. Da parte sua, la presidente dell’ABIO Angela Serci, ha illustrato il tipo di lavoro che svolgono i volontari dell’Associazione, spiegando che il problema di un bambino in ospedale, coinvolge totalmente tutta la sua famiglia, e il loro impegno, spesso, permette anche alle mamme ed i papà di avere un po’ di sostegno ed aiuto. Ha poi spiegato che i volontari dell’associazione non sono improvvisati, ma sono tutti qualificati, svolgendo degli appositi corsi secondo degli standard nazionali. Inoltre racconta come si sia creato un bellissimo rapporto con gli operatori ospedalieri, medici ed infermieri, che ogni giorno prestano il loro delicato servizio presso il reparto. Angela Serci ha infine ringraziato il Rotary per la grande generosità e sensibilità, sicura che il dono ricevuto oggi sarà molto gradito dai piccoli degenti. Nella foto: Soci del Rotary Club Iglesias e volontari dell’ABIO, la sera della donazione 37 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club R.C. Roma Sud Est R.C. Roma Ovest IL VILLAGGIO GLOBALE Esperienze e metodi per la leadership nella società della comunicazione La locuzione villaggio globale, usata per la prima volta da Marshall MC Luhan nel 1964, è divenuta di vastissima diffusione al sorgere di nuove tecnologie (prima delle quali Internet) che hanno consentito una facilitazione delle comunicazioni umane di grande rilievo. In questo senso, spesso senza riferimenti all'originario significato filosofico, la locuzione si applica sia per definire che il gigantesco globo si sia ridotto ad un ambito facilmente esplorabile al pari di un villaggio, sia per indicare come ciascun villaggio abbia oggi abbattuto i suoi confini non più terminandosi, e dunque coincidendo con il globo. La comunicazione basata sull’uso esteso delle nuove tecnologie è in grado di rimuovere pregiudizi e stereotipi e di facilitare il dialogo e la conoscenza reciproca fra le persone. Ma, “i media, nel loro insieme, non sono soltanto mezzi per la diffusione delle idee, ma possono e devono essere anche strumenti al servizio di un mondo più giusto e solidale.” (Benedetto XVI). D’altra parte, si comunica anche inconsciamente: occorre esserne consapevoli e saper utilizzare la comunicazione non verbale per stimolare la partecipazione e mantenere alta l’attenzione. Emerge un neologismo: “infoEtica”. Se ne comincia a parlare in un convegno organizzato dalle Nazioni Unite nel 1997 a Parigi fra i temi più urticanti dell'etica in Internet: il divario digitale, la privacy. “Si pone così una delle questioni ineludibili nelle società avanzate. Tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche eticamente ammissibile, socialmente accettabile, giuridicamente lecito?” (Stefano Rodotà) Scopo dell’incontro RYLA è discutere i temi di fondo della comunicazione, esercitarsi attivamente in un laboratorio, presentare e dibattere esperienze nell’ambito delle politiche e dei temi dell’azione rotariana per le giovani generazioni. PROGRAMMA 9,00 9,30 10,30 L a F o n d a z i o n e F o n d i r i g e n t i “ G i u s e p p e Ta l i e r c i o ” , promossa da Confindustria e Federmanager per favorire lo s v i l u p p o d e l l a c u l t u r a m a n a g e r i a l e , f o r n i s c e a i m a n a g e r, a l l e imprese e al sistema formativo gli strumenti di orientamento e valorizzazione degli investimenti in capitale umano. L’ i m p e g n o è v o l t o a d a c c r e s c e r e l e c o m p e t e n z e professionali dei manager ed a fornire alle imprese i modelli culturali per rispondere alle sfide della concorrenza globale. Fondirigenti si propone come sistema di formazione permanente delle fasce alte di professionalità, finalizzato alla crescita e la competitività con l’obiettivo di favorire la costruzione di una classe dirigente in grado di anticipare ed affrontare il futuro, in piena autonomia e responsabilità attraverso servizi integrati per lo sviluppo delle competenze manageriali, l’occupabilità dei dirigenti, la competitività delle imprese. La Fondazione è intestata alla memoria dell’ing. G i u s e p p e Ta l i e r c i o , D i r e t t o r e d e l p e t r o l c h i m i c o M o n t e d i s o n d i Porto Marghera e vicepresidente dell’Associazione degli I n d u s t r i a l i d i Ve n e z i a . R a p i t o d a l l e B r i g a t e R o s s e n e l 1 9 8 1 , f u ucciso con 16 colpi di pistola e abbandonato a pochi passi d a l l o s t a b i l i m e n t o d a l u i d i r e t t o . Ta l i e r c i o e r a u n d i r i g e n t e capace, ragionevole e pacato, messo proprio per queste sue doti a capo di uno degli stabilimenti più “difficili” d’Italia, sia per la natura delle lavorazioni, sia per la crescente crisi cui stava andando incontro il settore chimico nazionale. Fondirigenti è lieta di ospitare i giovani partecipanti al RY L A c o n l ’ a u s p i c i o d i c o n t r i b u i r e a l l o s v i l u p p o u m a n o e professionale dei leader del prossimo futuro. G i u s e p p e P e r ro n e p re si d en te 38 11,30 12,30 13,30 14,30 17,00 20,30 Registrazione e Benvenuto ai Partecipanti dr. Lorenzo Ottolenghi: “Etica e contenuti della comunicazione giornalistica: ci si può fidare?”. Il cambio del ruolo del giornalista: da cercatore a selezionatore. Il pericolo della “contaminazione” tra informazione e pubblicità, tra reportage e arte, giornalismo puro e giornalismo spettacolo, tra forme, stili, mezzi. Dibattito con i Partecipanti. ing. Antonello Busetto: “Comunicazione d'impresa ed istituzionale”. Il termine “Rapporti Istituzionali” ? divenuto sinonimo di acrobazie necessarie per attirare l’attenzione dei giornalisti, lettori, destinatari della comunicazione interna ed esterna di un’organizzazione. Comunicare significa dialogare alla pari per favorire pi? conoscenza, per consentire a tutti di capire e partecipare alle scelte. Dibattito con i Partecipanti. ing. Ugo Stocco: “Comunicazione pubblicitaria: informazione o manipolazione?”. La pubblicità ha lo scopo di creare propensione all'acquisto, generando i bisogni che sono alla base dei comportamenti. Sono diversi gli attori coinvolti di cui il marketing deve tener conto per trovare la coerenza fra i bisogni e l’esigenza di comunicare una corretta identità aziendale. Dibattito con i Partecipanti. ing. Vincenzo Bianchini: “Storia, teoria e futuro della (Tele)Comunicazione”. Tra le innovazioni che hanno cambiato profondamente il nostro modo di vivere, ricopre un ruolo fondamentale l'innovazione digitale. Siamo ora alla vigilia di un ulteriore salto tecnologico che potr? avere impatti attesi o temuti sulla società. Dibattito con i Partecipanti. Colazione di lavoro dr.a Elisabetta Vernoni: “Comunicare nel gruppo di lavoro” - Workshop attivo. Una comunicazione efficace è la condizione primaria per lo sviluppo di buone e produttive relazioni nel contesto lavorativo (e non). Conoscerne le tecniche di base permette di ottenere obiettivi pi? consistenti nel sistema delle relazioni sociali, personali e nel lavoro. Conclusioni: ing. Franco Arzano, Governatore Distretto 2080 Rotary International; dr. Giuseppe Troccoli, Presidente RC Roma Ovest; ing. Giuseppe Perrone, RC Roma Ovest. Riunione conviviale, St. Regis Grand. 39 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club FLEET SUPPORT R.C. Roma Impresa formativa simulata “NOSSO BRASIL”. Un sopralluogo in occasione del Seminario su “Immagine e Comunicazione” da CMR di Franco Folgori L’impresa formativa simulata (IFS), un programma internazionale sotto l’egida – in Italia – del Ministero dell’Istruzione e delle Finanze, avvicina gli studenti all’imprenditorialità e alla cultura d’impresa. Gli Istituti scolastici, che intendono aderire, In occasione della partecipazione al Seminario brasiliano sulla promozione dell’Immagine del Rotary, il PP Claudio M. Rossi, devono costituire un impresa virtuale, ma con “reale” partita IVA da un registro apposito, provvedendo ai consueti adempi- curatore in Italia del complesso di progetti “Nosso Brasil”, ha effettuato un’accurato sopralluogo agli stessi (Stato del menti ( atto costitutivo, statuto, prodotti e servizi che saranno commercializzati, business plan, strategie di MKT, listini, Paranà), assieme al PDG locale e Socio Onorario del RC Roma, Nevio Urio, interfaccia di tutte le iniziative rotariane avviate depliant, nomine, organigrammi,etc). L’attività viene svolta via internet tra gli istituti aderenti, giocando un business game sul posto. Sono stati visitati i Villaggetti del Morro Um, del Morro Dois, le case virtuale con effetti reali sugli studenti, che annualmente presentano il bilancio a Corpo docente e Impresa di riferimento. sparse del Morro Tres, il Villaggio degli anziani, il villaggio S. Luis del D.5110, Affinché l’attività non sia solo teorica ( frequente nella Scuola) è “conditio si ne qua non” la disponibilità di un’impresa reale nato sull’esempio dei nostri ed ha avuto infine un incontro con l’intera comu- non solo ad affiancare i Professori nell’insegnamento di quanto specificamente correlato, ma anche a consentire l’utilizzo nità dei bambini in povertà assistiti dal progetto “Adozioni scolastiche a della propria ragione sociale all’impresa simulata. distanza” che vede il generoso contributo di padrini e madrine virtuali in Italia, Nell’anno 2005, il Club con il past President Enrico Scala ha inserito, per la prima volta, la IFS nell’Azione Interesse Pubblico, volto ad alleviare spese scolastiche e di prima necessità dei familiari, così da aderendo ad un progetto già operativo al di fuori del Rotary presso l’Istituto Stendhal. Nel 2006 il Club ha incontrato – anche incentivare la regolare frequenza agli studi dei piccoli ed a far sentire loro – con la collaborazione del Rotaract – una folta Rappresentanza delle scuole superiori del Lazio, Docenti e Dirigenti del cosa molto importante – l’interesse e l’affetto anche da lontano per le loro esi- Ministero dell’Istruzione, riscuotendo l’entusiasmo dei giovani studenti, dei professori e del Ministero stesso. stenze. In occasione della animata riunione collettiva dei bimbi e loro familia- Il nome del Club è stato inserito nel sito della IFS che viene visitato dagli studenti di circa 500 Istituti. ri nella sede del RC Francisco Beltrao, è stato consegnato a ciascuno, assie- L’attuale Presidente Giuseppe Blasi, credendo molto in questa azione di servizio, che vede i soci impegnarsi fattivamente me alle personali parole di saluto portate a nome dei benefattori e del Club, con il proprio tempo e conoscenze specifiche, ha impresso ulteriore impulso al Progetto. La maggiore difficoltà esterna è il un piccolo regalo a testimonianza di tale legame. Durante ll’incontro un bam- coinvolgimento di un’impresa reale disposta a concedere l’utilizzo della propria ragione sociale. bino, da poco “adottato” ha fatto un breve saggio musicale della sua passio- È appena stato approvato un accordo trilaterale di collaborazione tra il Club, l’Istituto Stendhal e la Fleet Support, per aiu- ne: il violino. tare i giovani ad avvicinarsi alla cultura d’impresa, premiando i più meritevoli con borse di studio offerte sia dal Rotary Roma Nelle foto accanto: il Bimbo Stanley, il suo violino e la parete di assi della sua casetta; la signora Maria Helèna Cadore, dell’ASR – Ass.Donne Rotariane, – segue i contatti personali con i bimbi e la gestione economica del progetto, a colloquio col curatore in Italia CMR. Nelle foto sotto: una veduta della sala di riunione dei bimbi e loro familiari ed assistenti rotariani; CMR, assieme al bimbo divenuto icona di Nosso Brasil, incontrato proprio 10 anni fa di questo mese, sotto la pioggia sulla collina di Marmeleiro di fronte alla sua capanna di fango e spaghi. Oggi è un bel bambino di 13 anni, assistito, fin dall’inizio dal RC Roma in qualità di “padrino”; una carezza rotariana al bimbo Luis Fernando, uno dei 25 assistiti; foto col gruppo di bimbi. che dalla Fleet Support. Il Ministero tramite l’ispettrice generale Liliana Borrello, ha auspicato un più ampio coinvolgimento del Rotary con altre scuole sul territorio. Il progetto può coinvolgere anche altri imprenditori e le loro associazioni, innescando un circolo virtuoso sotto molteplici aspetti, favorendo una maggiore conoscenza all’esterno dell’impegno sociale rotariano, attirando anche l’interesse dei media. R.C. Roma Castelli Romani IL VINO NEL PROGETTO SALUTE UMANA a cura del Prof. Antonio Boccia L’uso del vino a scopo terapeutico, in particolare nella pratica chirurgica, continuò per tutto il edioevo; si pulivano le ferite chirurgiche (Guy de Chauliac), si calmava il dolore per immersione (la gamba incancrenita di Luigi XIV, il Re Sole nel vino caldo), si consigliavano l’uso di piccole quantità di buon vino come stimolante cardiaco (clinici tedeschi) e tonificante per il corpo (1g di alcool produce 7Kcal). Conferme in tal senso arrivano da molteplici studi, come ad esempio segnalato da P. Viola che concorda un maggior vigore fisico nei soggetti anziani che consumino uno o due bicchieri di vino al giorno. Il vino in medicina è primariamente considerato una bevanda con effetti psico-attivi a causa dell’elevato contenuto in alcool etilico tale da considerarlo alla pari di altre sostanze stupefacenti in grado di creare dipendenza. Oggi: le ricerche scientifiche e l’osservazione clinica hanno consentito di definirne gli aspetti indesiderati e quelli favorevoli. Tra gli effetti indesiderati (da abuso) si hanno: la cirrosi epatica, la degenerazione grassa (steatosi), le alterazioni microstrutturali delle cellule epatiche e l’obesità. Si possono avere effetti cancerogeni ed è sicuramente tossico per gli embrioni(da evitare quindi l’assunzione in gravidanza). Inoltre l’abuso di alcool può creare ulteriori danni poiché l’alcool e l’acetaldeide che ne deriva sono responsabili, sempre in situazioni di abuso/ dipendenza, anche di gastrite, pancreatite, squilibri ormonali, neuropatie periferiche e centrali ecc. Tra gli effetti favorevoli, il vino combatte la senescenza e favorisce la longevità Da studi di un gruppo di ricercatori statunitensi della “Harvard Medical School” (2003-Nature) il resveratrolo aumenta la sopravvivenza di cellule di lieviti in coltura attraverso l’aumento dell’attività di alcune proteine “chiave” per la vita delle cellule, le sirtuine. Questo ha fatto prospettare agli autori una vera e propria attività “anti-invecchiamento” del vino, che dovrà essere scientificamente comprovata nei modelli animali e poi nell’uomo. Altri effetti favorevoli, causati dai Polifenoli (resveratrolo, catechine, quercetina, antocianine) sono un effetto antiossidante (riduzione del danno ossidativo nelle cellule e sulle lipoproteine plasmatiche, producendo un aumento del colesterolo cosiddetto “buono” – HDL) un effetto sul sistema coagulativo (riduzione dell’aggregazione piastrinica - effetto antitrombotico), delle proprietà vaso rilassanti (il vino rosso, in particolare, protegge le arterie e ciò può determinare una minor mortalità per malattie cardiovascolari), un’attività antitumorale (evidenziata in modelli sperimentali di tumore nei roditori, e su linee cellulari tumorali in vitro con il rallentamento della replicazione) e contro l’Alzheimer (il rosveratrolo abbassa i livelli dei peptidi beta-amiloidi che causano le placche senili del morbo) Esistono anche dei pericoli 40 41 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club indiretti, riconducibili essenzialmente agli incidenti stradali (colpi di sonno, riflessi lenti, vista annebbiata), oltre a pericoli chimici conseguenti a frodi commerciali che evolvono in frodi sanitarie (metanolo) o residui di fitofarmaci, aggiunta di acidi, sali, zucchero, ecc.. Ma come regolarsi per bere senza abusi? La Health Education Authority (Regno Unito) ritiene ragionevole: • 24 g/giorno per l’uomo pari a 250cc di vino a 12°(~ 3 bicchieri). • 16 g/giorno per la donna pari a 167cc di vino a 12°(~ 2 bicchieri). Si considera rischioso il consumo: • fra 24 e 57 g/giorno per l’uomo >250cc di vino a 12°(+3 bicchieri). • fra 16 e 40 g/giorno per la donna >167cc di vino a 12° (+2 bicchieri). Negli ultimi trent’anni in Italia il consumo di alcool si è dimezzato ed in particolare per il vino si è passati da 93 litri procapite a meno di 50 litri a testa. Si sta arrivando ad un consumo di alcool verso i parametri raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità per il 2015 (6 litri pro capite). Su 36.000.000 i consumatori di bevande alcoliche in Italia 6.300.000 abusano ed in particolare 4.250.000 donne superano i limiti stabiliti dalle Linee Guida per una sana alimentazione. Relativamente agli usi il vino è considerato di fatto un alimento, favorisce la convivialità, ed è centrale nei pasti e in famiglia. Un approccio, questo, che aiuta il consumo consapevole degli alcolici e limita quello finalizzato alla sbornia. Gli italiani oggi preferiscono bere meno e con più attenzione alla qualità di cosa si beve. La diminuzione dei consumi di vino è legata al calo della frequenza con cui si beve e, soprattutto, delle quantità consumate, in particolare per il vino a pranzo. Ma alla diminuzione delle quantità è corrisposto un innalzamento di richiesta di un vino di qualità (DOC e le DOCG). Per i vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica tipica si applicano anche le disposizioni particolari previste dai relativi disciplinari di produzione rigorosamente validati da “controllori” esperti. L’etichetta è la Carta di Identità del Vino e deve riportare le informazioni relative alle analisi chimiche del prodotto: il grado alcolico con tolleranza 0,5% in volume calcolato a 15 °C, il contenuti dei solfiti, la capacità del contenitore, il comune di produzione il nome e/o la ragione sociale e sede dell’imbottigliatore, il nome dell’azienda e l’anno di produzione. A partire dalla vendemmia 2005 è diventato obbligatorio anche in Italia è obbligatorio solo per i vini DOC e DOCG Ai consumatori consiglio quindi di: 1. Saper scegliere la qualità 2. Leggere bene le etichette 3. Saperlo apprezzare: in tempi, luoghi ed in compagnia ottimali 4. in quantità moderata R.C. Fiuggi ENERGIE ALTERNATIVE Serie di convegni per famiglie, imprese, istituzioni, scuole di Brunello Magini La luce che non consuma il pianeta “Molte piccole cose, fatte da molta piccola gente in molti piccoli luoghi, possono cambiare la faccia della terra” (proverbio cinese) Tutte le fonti di energia sul nostro pianeta hanno un’origine comune: i raggi del sole. Gli stessi combustibili solidi (carbone, petrolio, gas naturale) derivano dalla radiazione solare che rende disponibile una potenza energetica sufficiente a ricoprire ben oltre l’attuale consumo di energia mondiale. Eppure l’attenzione che in generale viene data al tema del “risparmio energetico” non è, purtroppo adeguata all’enorme importanza che riveste. È giunto il momento di considerare il risparmio di energia, problema universale, che riguarda tutti, famiglie, imprese. Tutti dobbiamo “FARE DI PIÙ CON MENO”, come suggerisce anche il “LIBRO VERDE” sull’efficienza energetica presentato dalla commissione europea. ROTARY FOR GOLF & GOLF FOR ROTARY Dal 1° di Gennaio, il RC Roma Castelli romani ha trasferito la sua sede presso le prestigiose strutture del Country Club Castelgandolfo. Per questo motivo, ci siamo posti l’obiettivo di avvicinare Golfisti non Rotariani al Rotary, e, perché no, Rotariani non Golfisti al Golf. Da qui il motto della manifestazione, Rotary For Golf & Golf For Rotary, che si svolgerà Sabato 15 Marzo 2008 presso il campo del Country Club: la Rotary Golf Cup Roma Castelli Romani – Prima Edizione. Si tratta di una gara a colpi individuale stableford su 18 buche. I concorrenti saranno suddivisi in 4 categorie (1° e 2 ° categoria, Rotariani e non Rotariani). Questo l’elenco dei premi: 1 ° Premio netto per categoria 1 ° Premio lordo 2 ° Premio netto per categoria 3 ° Premio netto per categoria Rotariani Premio netto per la miglior giocatrice Premio netto per miglio master Premio per miglior senior Premio netto per il miglior giocatore/giocatrice juniores (in presenza di almeno 5 iscritti) Premio per nearest to the pin maschile Premio per nearest to the pin femminile La tassa di iscrizione è di 15,00 ?, mentre il green fee è di 35,00 ? per i Rotariani, i loro parenti ed i loro amici golfisti (massimo 2 amici per rotariano iscritto), e di 75,00 ? per tutti gli altri golfisti. Per le iscrizioni, si prega di telefonare alla Segreteria (Tel. 06 9312301 – Fax 06 9312244) entro le ore 12:00 del giorno precedente la gara. Ulteriori informazioni su http://www.rotary-castelli-romani.org 42 Secondo quest’ultima con consumi più intelligenti ed efficienti sarebbe possibile risparmiare a breve termine il 20% dell’energia. Questi temi trattati nel primo dei tre incontri pubblici che il Rotary Club Fiuggi ha programmato sulle energie alternative. Relatori: il Prof. Antonio Elio D’Emilio Direttore dell’APEF /AGENZIA PROVINCIALE ENERGIA FROSINONE) e Ingegner Umberto Catani (relatore sui sistemi fotovoltaici). Coordinatori: Giorgio Ginolfi, Presidente Rotary e Ing. Pierluigi Ginolfi. Si è parlato di pannelli solari per la produzione di acqua calda, pannelli in plastica, pannelli a piastra captante, pannelli ad aria, ed in particolare dell’energia solare fotovoltaica, che consente di trasformare direttamente la “luce”del sole in energia elettrica tecnologia questa tra le più innovative e promettenti a medio e lungo termine ed ecco che il risparmio energetico rappresenta una misura indispensabile per favorire la riduzione delle fonti energetiche fossili; a contrastare i cambiamenti climatici, favorendo la realizzazione degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto. Considerazioni anche, sulla popolazione italiana (circa 60 milioni di abitanti) con emissione pro-capite di anidride carbonica annua, calcolata da studiosi di 7, 8 tonnellate ci si rende conto che il nostro contributo nel migliorare l’uso delle risorse diventa indispensabile ai fini dello sviluppo sostenibile. Un particolare richiamo sui consumi nella provincia di Frosinone: fonti energetiche più utilizzate – idroelettrica fonti da biomasse e rifiuti – in aumento consumo elettrico per industrie, uso domestico, terziario. I relatori, hanno infine indicato le prospettive future in campo energetico e i principali obiettivi da raggiungere entro il 2020: - riduzione del 20% rispetto al consumo odierno, riduzione del 20% di emissione di anidride carbonica, aumento del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili. Grande la partecipazione al convegno al quale faranno seguito altri incontri con famiglie, imprese e scuole di ogni grado e ordine. Presenti al completo, i soci del Club Fiuggi, Frosinone, Velletri con alla testa il Past Governator Antonio Arcese, le Istituzioni Industriali, Studi Tecnici del territorio, ASL, Artigiani, Albergatori, Media. Nel chiudere una inevitabile riflessione: «occorre considerare che di quella piramide che è il PROGRESSO, L’AMBIENTE VIVIBILE è la base, e se vogliamo elevare la piramide non v’è che da allargare la base». 43 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club R.C. CAGLIARI R.C. Cagliari “EVOLUZIONE DELLA LEADERSHIP NELLE IMPRESE E NELLE ORGANIZZAZIONI” 29 marzo 2008 ARCHEOTOUR di Mauro Manunza Anche quest’anno il Rotary Club Cagliari ha organizzato l’Archeotour, giro turistico fra paesaggi e ambiente in Sardegna. La passeggiata si ripete ormai da dieci anni e si svolgerà dal 23 al 28 aprile. Possono parteciparvi rotariani di tutta Italia, con i loro parenti e amici: l’iniziativa è promossa infatti non solo per far conoscere l’isola e la sua storia, ma anche per rafforzare i rapporti di amicizia e crearne nuovi, favorendo l’incontro fra persone di diversa provenienza. Le scorse edizioni del tour hanno riscosso grande successo e anche entusiasmo fra i partecipanti; per questa ragione il Rotary Cagliari ha deciso di riproporlo, richiamando l’attenzione verso una Sardegna che non è quella più conosciuta del mare, delle coste e del sole, ma quella altrettanto – e forse maggiormente – suggestiva che riguarda l’interno, immediatamente a ridosso delle zone balneari: un ambiente naturale affascinante e ricco di archeologia, storia, arte, ataviche tradizioni popolari. Quest’anno il programma, incentrato sulla “base fissa” della città capoluogo (per facilitare tutto, evitando lunghi e faticosi trasferimenti), riguarda anche la visita di aree minerarie non più utilizzate. In sintesi, dopo la conoscenza di Cagliari (antico castrum sul mare dal quale hanno dominato fenici e punici, romani e bizantini, pisani e aragonesi) e del suo Museo archeologico nazionale, si andrà a visitare il famoso complesso nuragico di Barumini, definito “reggia” per il maestoso nuraghe circondato dai resti di un vasto villaggio; è quel che rimane di un luogo occupato dall’uomo per quasi 2000 anni, dal 1600 avanti Cristo fino al terzo secolo dopo Cristo; oggi patrimonio tutelato dall’Unesco. Si partirà poi per la zona mineraria de Sulcis-Iglesiente, dove si visiterà la grotta di Santa Barbara, all’interno della miniera di San Giovanni: formatasi circa 500 milioni di anni fa, è caratterizzata da stalattiti, stalagmiti e pareti ricoperte di cristalli di barite scura. Si percorrerà poi la lunga galleria mineraria di Porto Flavia, impianto sotterraneo che sfocia direttamente sul mare. E si farà rientro in città lungo la strada panoramica di Teulada. La quarta giornata sarà dedicata alle opere lasciate dai nuragici. Prima tappa al Nuraghe Arrubiu di Orroli, fra i più grandi della Sardegna e l’unico pentalobato: è formato da un mastio centrale e cinque torri laterali integrate da un bastione con mura molto spesse; fu costruito fra il XIII e il IX secolo a.C. Seconda tappa – da raggiungere a bordo del “trenino verde” – il Santuario nuragico di Serri, straordinario complesso della fine del secondo millennio prima di Cristo, che copre un’area di quattro ettari e si compone di diversi settori (dal pozzo sacro al recinto detto “delle riunioni”, dalle cinque grandi capanne all’insieme di piccole stanze addossate al muro di cinta che lo racchiude tutto). Si visiterà infine a Isili il Museo del tappeto: un saggio della varietà e suggestività dell’arte tessile in Sardegna. Nella giornata successiva si andrà a Nora, la città più antica fondata nell’isola: scalo marittimo nuragico, fenicio, romano (del cui periodo restano interessanti mosaici pavimentali e un piccolo, bellissimo teatro) e infine medioevale, ora abbandonala sulla riva del mare. Per partecipare a questo tour culturale (che comprende momenti gastronomici particolari e uno spettacolo folcloristico nell’antico paese di Maracalagonis) occorre prenotarsi entro il 15 febbraio. Ogni dettagliata informazione al riguardo è nel sito web del Rotary Club Cagliari (www.rotarycagliari.org), dove oltre a programma è possibile trovare le schede di adesione. 44 OBIETTIVO del RYLA. Il Rotary Club Cagliari,attuando una delle prime finalità del Rotary International,intende contribuire alla realizzazione degli scopi rotariani attraverso un corso Ryla sul tema dell’evoluzione della leadership nell’era della globalizzazione. Obiettivo del Ryla è di far conoscere ai nostri giovani,preferibilmente laureati o laureandi,le forme della leadership tipiche delle culture dell’Europa di oggi e dell’Italia in particolare. A tal fine,il Rotary Club Cagliari si propone di dimostrare come sia possibile trasformare e adattare le moderne organizzazioni e garantirne i risultati con l’azione di leaders efficaci,capaci di costruire un’adeguata rete relazionale interna ed esterna,per porre in essere gli obiettivi strategici programmati e condivisi. Come obiettivo formativo,si propone di far conoscere ai partecipanti i periodi storici che hanno accompagnato l’evoluzione del ruolo del “CAPO”, sia dal punto di vista dell’organizzazione in senso stretto che dal punto di vista della leadership vera e propria. I TEMI trattati nel corso sono finalizzati a delineare le caratteristiche della leadership che attualmente devono essere possedute dai giovani per poter affrontare con maggiore consapevolezza il loro ruolo nel mondo del lavoro Temi del corso. 1. LEADERSHIP,ruoli e comportamenti innovativi. La gestione delle risorse umane - Relatore: Ing.Marco Foscoliano-Direttore risorse umane presso la SARAS 2. Evoluzione del concetto di leadership.Periodi storici e forme tipiche delle odierne culture - Relatrice:Dott.ssa Annalisa Aru - Dirigente responsabile servizio selezione, formazione, sviluppo e organizzazione del personale presso la SARAS 3. Il concetto operativo di leadership efficace - Relatore:Ing. Marco Foscoliano. I temi saranno introdotti da una relazione,cui seguirà il dibattito. Inizio del corso. Dopo il saluto alle Bandiere,il Presidente del Rotary Club Cagliari,Paolo Piccaluga, farà una breve introduzione sul ROTARY e sul Ryla. Chiusura del corso. Il Presidente consegnerà gli “Attestati di partecipazione”. IL DIRETTORE SCIENTIFICO Maria Luigia Muroni Scheda Informativa Periodo di svolgimento: Il corso si terrà sabato 29 marzo,dalle ore 8.30 alle ore 17.30. Sede: Il corso si terrà nella sede del Liceo Classico “Siotto Pintor”,in Viale Trento, n.103. Numero partecipanti: Massimo 25. Destinatari: Studenti universitari, neo-laureati e laureandi. Età massima: 30 anni Docenti/relatori: ing.Marco Foscoliano, direttore risorse umane presso la SARAS; dott.ssa Annalisa Aru, dirigente responsabile servizio selezione, formazione, sviluppo e organizzazione del personale presso la SARAS. I docenti sono altamente qualificati, con notevoli competenze professionali. Progettazione e Direzione scientifica: Maria Luigia Muroni. Presentazione domande: entro il 20 febbraio 2008 a: marialuigiamuroni@virgilio .it Gli interessati dovranno far pervenire le domande via mail mediante il modulo di iscrizione (allegato). Accoglienza: il pranzo sarà offerto dal Rotary Club Cagliari. L’iscrizione al corso è gratuita. Le spese di viaggio sono a carico dei partecipanti o dei Club proponenti i candidati. Al termine del corso verrà consegnato un “Attestato di partecipazione”. Segreteria Organizzativa Il Presidente R.C. Cagliari Paolo Piccaluga e-mail:[email protected] cell.335 6210120 Il coordinatore del Progetto RYLA Maria Luigia Muroni e-mail:[email protected] tel.070 490848; cell.347 8590788 PROGRAMMA (giornata corso) Il referente della Commissione “Partner nel servire” Roberto Nati e-mail:[email protected] cell.329 6225082 12.00 Sabato 29 marzo 2008 8.30 Accoglienza e registrazione dei partecipanti 9.00 Saluto alle Bandiere Breve introduzione sul Rotary e sul R.y.l.a. Paolo Piccaluga- Presidente Rotary Club Cagliari 14.00-15.30 15.30 17.30 10.00 LEADERSHIP, ruoli e comportamenti innovativi.La gestione delle risorse umane. Relatore: Ing.Marco Foscoliano Dibattito. 18.30 Evoluzione del concetto di leadership.Le forme tipiche delle odierne culture. Relatrice: Dott.ssa Annalisa Aru Dibattito Intervallo per il pranzo (offerto dal R.C. Cagliari) Il concetto operativo di leadership efficace. Relatore: Ing. Marco Foscoliano Dibattito Sintetica relazione sull’esperienza del corso,a cura di ciascun partecipante. Consegna degli “Attestati di partecipazione” e chiusura del corso DOMANDA DI Ammissione Nome:______________________________ Cognome:_____________________________ Data e Luogo di Nascita:__________________ Residenza:_________________ Indirizzo:__________________________________________________________ Prov.:____ Cap:______ Telefono________________ Fax:________________ Cellulare________________ e-mail:______________ Fa parte del Rotaract? SI NO CHIEDE di essere ammesso al Corso Ryla sulla leadership e comunica i seguenti dati: Laureato/Laureando in:_____ Università:__________ Votazione:___ Studente universitario iscritto al__ anno, presso l’Università di: _____ Corsi di specializzazione e perfezionamento:____________________________________ Esperienze professionali:_________________________________ Altro (lingue straniere_________________________________________ conoscenza di strumenti informatici_________________________________________) Il sottoscritto SI IMPEGNA: A. A partecipare all’intera giornata del Ryla rispettando il programma, gli orari e gli impegni previsti dal corso; B. A redigere una sintetica relazione sull’esperienza del corso da consegnare al Club organizzatore. __________, li__________ Rotary Club proponente______________________________ IL CANDIDATO______________________________ IL PRESIDENTE______________________________ 45 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club R.C. Cagliari R.C. Alghero BANDO DEL CONCORSO BORSA DI STUDIO “ANGELO ROTH” “I DIRITTI UMANI NELL’ISTRUZIONE E NELLA SANITA’” III Edizione, 2008 (da Comunicato Stampa) (un altro mondo è possibile se promuoviamo tutti i diritti umani per tutti) Il 5 febbraio 2008, nella Sala Consiliare del Comune di Alghero, si è tenuta la solenne cerimonia di assegnazione della Borsa di Studio Angelo Roth. 1^ EDIZIONE PREMIO GIOVANI “ ADRIANO CORRIAS” CONCORSO PER STUDENTESSE e STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI Anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 L’iniziativa promossa dal Comune di Alghero, dall’Istituto Tecnico CGT Angelo Roth di Alghero, e dal Rotary Club di Alghero, ha avuto il patrocinio dell’Università degli Studi di Sassari e dell’Azienda Sanitaria Locale di Sassari. La Borsa di Studio, del valore di ?uro 1.500,00, viene assegnata per una ricerca scientifica od Promosso dal ROTARY CLUB CAGLIARI d’intesa col Direttore Responsabile di GOOD NEWS AGENCY nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei DIRITTI UMANI (10 dicembre 1948/10 dicembre 2008) una tesi di laurea in medicina o di specializzazione in ortopedia o chirurgia.. Il riconoscimento è rivolto a giovani sardi o residenti nell’Isola da almeno cinque anni, nati dopo il 31 dicembre 1971, ed iscritti presso l’Università degli Studi di Sassari. Per questa terza edizione è risultato vincitore il dr. Fabio Zirattu, frequentante l’Istituto di Clinica Ortopedica dell’ateneo sassarese, con una tesi di specializzazione dal titolo L’inchiodamento endomidollare retrogrado nelle Il Rotary Club Cagliari bandisce un concorso,riservato alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori della Provincia di Cagliari,che avrà inizio nell’anno scolastico in corso e si concluderà entro il primo quadrimestre del 2008/2009. Il 2008 si profila come un’occasione speciale per rafforzare l’impegno di tutti in favore dei DIRITTI UMANI,tematica che ha fatto da filo conduttore della 7^ Assemblea dell’ONU dei popoli,tenutasi a Perugia dal 5 al 7 ottobre 2007. Affermiamo,con le parole di Nelson Mandela,che “abbiamo bisogno di sviluppare una nuova cultura politica basata sui diritti umani”e che quindi tutti abbiamo il dovere di testimoniare l’impegno civile sui grandi problemi del nostro tempo. Le studentesse e gli studenti,singolarmente o in gruppo,dovranno trattare il seguente tema: fratture dell’estremo distale del femore. La Borsa di studio è stata istituita nel 2005 in occasione dei 150 anni dalla nascita di Angelo Roth, e vuole ricordare la figura di questo illustre algherese, medico, rettore dell’Università degli Studi di Sassari, nonché sottosegretario alla Pubblica Istruzione del Regno d’Italia negli anni dal 1916 al 1919, anno della sua morte. Ad Angelo Roth si deve anche la scoperta di una malattia che porta il suo nome e che ha permesso di individuare una patologia della parte superiore dell’anca. La serata è stata introdotta dal Sindaco di Alghero avv. Marco Tedde, presidente di turno del premio, ed ha visto gli interventi della professoressa Claudia Valtz, dirigente dell’Istituto Tecnico, e del dr. Renato Giglio, Presidente del Rotary Club di I DIRITTI UMANI NELL’ISTRUZIONE E NELLA SANITA’ Considerata nei suoi vari aspetti,l’educazione ai diritti umani crea le basi per la formazione di cittadini responsabili,consapevoli dei diritti e dei doveri di ciascuno e impegnati per la loro tutela. E’ un’azione congiunta,coordinata e continuativa di tanti soggetti diversi,che possono unire competenze,esigenze e risorse. E’ un’azione che tende a sostituire l’individualismo con la solidarietà,l’esclusione con l’accoglienza,la separazione con la condivisione,la cultura della competizione selvaggia con quella della cooperazione,la cultura dei conflitti e della guerra con la cultura della costruzione e diffusione della pace. Il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani rappresenta un’occasione speciale per rafforzare nei governi la volontà di applicare le normative internazionali e di rendere concreta la realizzazione di questi diritti,eliminando le varie forme di violazione degli stessi e le vessazioni e le minacce nei confronti dei loro difensori. Le studentesse e gli studenti dovranno dimostrare di possedere la consapevolezza della necessità di difendere i diritti umani nei due ambiti richiesti dal tema e di impegnarsi a diventare promotori di una cultura del rispetto dei diritti fondamentali delle persone e della mediazione pacifica dei conflitti. Gli elaborati potranno essere presentati sotto forma scritta,eventualmente anche con l’utilizzo di strumenti multimediali e corredati da disegni,tabelle,ricerche,filmati,CD Rom,ecc. Le scuole che intendono partecipare al Concorso dovranno far pervenire una scheda di adesione (V.allegato 1 ) ,alla Segreteria del Rotary Club Cagliari,Hotel Mediterraneo, Lungomare Colombo n.46-09125.-Cagliari ,entro la data del 31 marzo 2008. Le scuole partecipanti riceveranno regolarmente e gratuitamente il notiziario telematico GOOD NEWS AGENCY,che potrà essere valido strumento per la conoscenza di iniziative in corso nel campo dei DIRITTI UMANI ad opera di Istituzioni Internazionali e della Società Civile. Gli elaborati dovranno pervenire,allo stesso indirizzo,entro il 30 maggio 2008 ,accompagnati da una nota di accompagnamento della scuola (V.allegato 2). Per informazioni rivolgersi a : Maria Luigia Muroni - Progettazione e coordinamento tel.070 490848- cell.347 8590788 - e-mail: [email protected] Il Concorso prevede i seguenti premi: Premio Rotary di euro 1000,00 attribuito al lavoro migliore; Premio Rotary di euro 500,00 attribuito al secondo classificato; Premio Rotary di euro 250,00 attribuito al terzo classificato; Premio Good News Agency di euro 250,00 al lavoro che avrà meglio posto in evidenza la correlazione tra “ diritti umani,formazione e informazione”. A tutti gli studenti partecipanti ed agli insegnanti coordinatori sarà consegnato un attestato di partecipazione. A ciascuna delle Scuole vincitrici saranno donati dei libri della collana “Villaggio Globale”,offerti gratuitamente da Good News Agency. La premiazione,alla quale saranno invitati Autorità,Presidi,Docenti e Studenti delle Scuole destinatarie dei premi, avverrà nel mese di dicembre 2008 . Alghero. Hanno partecipato all’evento il prof. Mario Trignano direttore dell’Istituto di Patologia chirurgica dell’Università di Sassari, il dr. Gianni Padula, direttore dell’Ospedale civile di Alghero, ed il dr. Giancarlo Melis, direttore dell’Ospedale marino di Alghero. Come ha ricordato il Presidente del Rotary Club di Alghero l’iniziativa si inserisce tra quelle che hanno come obiettivo quello di valorizzare il lavoro svolto dai giovani nel momento di inserimento nel mondo del lavoro. Nel presentare il Rotary International, il Presidente Renato Giglio ha evidenziato come ad Alghero sono presenti i Club Interact e Rotaract, e come il Club di Alghero partecipa alla azione di Scambio Giovani. Alla serata è infatti intervenuto Jon Erik Linden, un ragazzo finlandese che frequenta, nell’ambito del programma rotariano, la classe 4^ Turismo proprio dell’Istituto Tecnico CGT Angelo Roth. Nella stessa occasione la dirigente dell’Istituto ha consegnato dei riconoscimenti a studenti meritevoli dell’Istituto Tecnico CGT Angelo Roth di Alghero intitolato all’illustre scienziato. Una Borsa di studio è stata assegnata all’alunna del triennio Deborah Lo Gerfo della classe 3^ F che ha riportato le migliori votazioni nel biennio. Un riconoscimento è stato attribuito a Elisa Martinez (classe 3^ A), Federica Bardino (classe 3^ F) e Giuseppe Trogu (classe 3^ D), in considerazione delle valutazioni anch’esse molto positive riportate. Nel corso della cerimonia saranno inoltre consegnante le Certificazioni nternazionali conseguite da Manuela Deriu per la lingua Tedesca e da Valeria Caria, Gino Castangia, Mirko Cherchi, Michela Cordeddu, Daniela Doppiu, Roberta Idili, Elisabetta Loi, Stefania Piras, Giovanna Sanna e Paolo Simula per la lingua Francese. Il Presidente 2007/2008 (ing. Paolo Piccaluga) Il Presidente 2008/2009 (Avv.Ettore Atzori) 46 47 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Dai Club R.C. Sassari Nord CORSO RYLA “Leadership e nuove professioni: Comunicazione e Web" di Federica Cubeddu e Giusy Nieddu Nel mese di settembre che il R.I. dedica alle nuove generazioni, si e’ svolto in due giornate, il 24 e 25, il corso R.Y.L.A. sulla tematica “Leadership e nuove professioni: Comunicazione e web” organizzato dal Rotary Club Sassari Nord, in collaborazione con il quotidiano La Nuova Sardegna, l’Università degli Studi di Sassari, la Camera di Commercio di Sassari e la Despar, al quale hanno partecipato 28 giovani provenienti oltre che da Sassari anche da Porto Torres, Alghero e Cagliari sponsorizzati dai relativi Club rotariani. Si sono alternati come relatori il dott. Francesco Sircana, il dott. Enrico Porqueddu, la dott.ssa Orsola Altea, il dott. Piero Pintore, il dott. Pier Luigi Zanatta, il prof. Francesco Chiappetta, la dott.ssa Vannalisa Manca. L’iniziativa ha avuto una particolare copertura dai mass media locali quali RAI 3, Videolina, Sardegna 1, Antenna 1, Telegi, la Nuova Sardegna che hanno dato ampio risalto all’iniziativa. Di seguito due contributi di partecipanti al RYLA che commentano la loro esperienza: Federica Cubeddu, giovane giornalista pubblicista di Porto Torres e Giusy Nieddu di Alghero. * * * Le tecniche di leadership, la comunicazione aziendale, il lavoro di equipe, il web e le nuove frontiere della comunicazione tecnologica: il R.Y.L.A. “Leadership e nuove professioni: Comunicazione e web” organizzato dal Rotary Club Sassari Nord presso l’Hotel Carlo Felice di Sassari, è stata per noi corsisti un’esperienza intensa ed affascinante che ci ha guidato alla scoperta delle nuove professioni nel campo della comunicazione e dell’informazione. Un’esperienza formativa che ci ha consentito di esplorare temi di grande interesse attraverso la partecipazione a lezioni, esercitazioni, visite nelle aziende e dibattiti aperti con professionisti di grande livello che operano da anni in questo settore: Francesco Sircana (coordinatore dell’ufficio comunicazione dell’Università di Sassari), Enrico Porqueddu (direttore del Sassarese), Orsola Altea (consulente aziendale), Piero Pintore (medico psichiatra), Pier Luigi Zanatta (giornalista), Francesco Chiappetta (Presidente della SI-I.E.S). Forse è per questo che il R.Y.L.A. (Rotary Youth Leadership Award) ha lasciato in noi partecipanti, qualcosa in più rispetto a ciò che solitamente viene impartito durante una classica lezione frontale. Ci ha permesso di confrontarci e soprattutto, di parlare con franchezza del nostro futuro professionale. I relatori hanno affrontato temi particolarmente interessanti: dalla programmazione neurolinguistica alle tecniche di leadership, dalle regole della comunicazione interna ed esterna nelle organizzazioni al mondo del giornalismo, dalla dinamica di gruppo nel lavoro professionale allo sviluppo dei servizi web nelle pubbliche amministrazioni. La visita alla redazione della Nuova Sardegna e al centro web dell’Università degli studi di Sassari, le esercitazioni di gruppo e i giochi psicologici, ci hanno permesso di provare un esperienza diversa da quella svolta sui banchi di scuola dei tradizionali corsi accademici. Ciò che abbiamo appreso in questi due giorni non resterà semplicemente conservato tra gli appunti che abbiamo scritto sui tavoli della sala riunioni dell’Hotel Carlo Felice. Il R.Y.L.A. “Leadership e nuove professioni: Comunicazione e web”, ci ha dato uno stimolo in più per uscire fuori da quell’aula ed entrare con determinazione nel mondo del lavoro. Forse grazie a questo incontro, siamo riusciti a cogliere, nell’arco di appena due giornate di studio, uno degli aspetti più nobili che animano l’idea del “fare Rotary”. Quello di sviluppare nei giovani competenze tecniche e capacità di leadership ma soprattutto, quello di orientare e incoraggiare le nuove generazioni affinché possano trovare la loro strada e il loro percorso nel mondo delle professioni. Federica Cubeddu, Rotaract Club Porto Torres sieme agli altri membri del Consiglio Direttivo, non soltanto “dietro la cattedra”, ma “tra di noi”, porgendosi con una squisita simpatia e alleggerendo i toni formali, senza mai intaccare però l’alto livello di formazione ed educazione dell’evento convegnistico. E’ Francesco Sircana, giovane professionista ma all’altezza del ruolo di responsabile del centro Web dell’Università di Sassari, a chiarire l’influenza dei meccanismi della New Economy perfino sulla Comunicazione. affrontando la questione della possibilità di uno sbocco professionale nell’ambito del web, ha insistito sull’ esigenza di un curriculum eterogeneo ed in progress: che permetta la conversione di una preparazione di tipo umanistico, compatibile con la preparazione tecnica, di per sè non bastevole. Dalla comunicazione multicanale, un ritorno alla concretezza e alla esperienza pratica e di vita di un professionista della carta stampata quale Enrico Porqueddu, che si sofferma sulla insufficienza di una mera “laurea in comunicazione” per un giovane cui manchi la passione! Ed è solo con la Passione, l’Esperienza, l’Umiltà e la Concretezza“ che si diventa professionisti andando all’officina”. La comunicazione è anche quella aziendale interna ed esterna per Orsola Altea, che ha articolato una relazione complessa, ma chiara e ricca di aspetti tecnici. Per una comunicazione che non può ridursi a mera informazione, non esistono regole di gestione universalmente valide e la sua gestione investe direttamente la cultura imprenditoriale. Piero Pintore non ha celato il suo essere psichiatra nel gestire un intervento con metodi accattivanti, perché “non si può non comunicare” e “la comunicazione definisce la relazione”. La padronanza dei meccanismi della comunicazione, nel lavoro d’equipe, sottrae la Leadership alla legge del più forte. La mattina del 25 abbiamo avuto la possibilità di guardare dall’interno qualcosa di cui normalmente leggiamo la superficie: il reale sistema di funzionamento della Nuova Sardegna, nella sua storica sede di via Porcellana; abbiamo conosciuto vari aspetti -dal reperimento delle fonti, alla stampa (dalla linotype al digitale) conversando piacevolmente con disponibilissimi responsabili dei settori. Quindi ci siamo spostati nella pregiata Aula Eleonora d’Arborea per continuare a dialogare sul rapporto concreto tra comunicazione e web, con Sircana e i suoi colleghi per i contenuti ed il server del sito della Università di Sassari, con una Question Time molto stimolante. Dopo un piacevole pranzo insieme, nel mio tavolo ho ancora meglio conosciuto le simpatiche amiche del Rotaract di Porto Torres, siamo stati introdotti da Pier Luigi Zanatta nel particolare mondo della PNL. “La mappa non è il territorio” e la Programmazione Neuro Linguistica ci aiuta a conoscere il “territorio”. A seguire il contributo del rotariano, Francesco Chiappetta, non soltanto esperto responsabile delle telecomunicazioni, che ci ha edotto sulla rilevanza di un piano di comunicazione all’interno del Rotary e per questioni organizzative interne e per esigenze di visibilità, cui il Rotary deve ancora dare una adeguata risposta. Successivamente ad un break, che non ha significato semplicemente un paio d’ore di relax, ma che ha invece permesso la comunicazione, l’”azione interna”, e la fellowship, oltre che l’ Amicizia rotaractianamente intesa, il cerimoniale all’interno della riunione settimanale del RC Sassari Nord, (con la presentazione dei ragazzi dello Scambio Giovani), ha visto la consegna ad ognuno di noi dell’ambito attestato. E’ seguita la relazione programmatica del nostro RD Emanuele Rossini...abbiamo concluso il Ryla, per iniziare, anche col bagaglio del Ryla, l’A.S. in corso! Un Ryla arricchente sul piano professionale e della formazione personale, gratificante a livello umano: una feconda occasione di crescita, per la quale ringrazio sinceramente il Rotary Club Sassari Nord col suo Presidente, l’Avv. Poddighe, insieme al Presidente del nostro RC padrino di Alghero, il Dott. Renato Giglio. Giusy Nieddu, Rotaract Club Alghero Due giornate intense per il Ryla “Leadership e Nuove Professioni: Comunicazione e Web”, organizzato dal Rotary Club Sassari Nord il 24 e 25 settembre presso l’Hotel Carlo Felice. Un gruppo nutrito di giovani, di età eterogenea, provenienti dai licei, o dai corsi universitari e postuniversitari in Scienze della Comunicazione, Lingue, Lettere e come nel mio caso Filosofia ha partecipato attivamente, con interesse e soddisfazione, a un modulo mirato sul ruolo e i metodi della comunicazione oggi: nella Pubblica Amministrazione, nel giornalismo, nella azienda, nel Rotary, nel quotidiano rapporto interpersonale... Relatori di alta professionalità e profonda specializzazione, eppure desiderosi di insegnare, di sollecitare, di coinvolgere, di comunicare, persino con l’arte dell’ironia, hanno parlato di Comunicazione attuando Comunicazione: l’effetto delle loro relazioni non giace soltanto nelle molte pagine di appunti che mi sono portata a casa, ma proprio nell’atto del farsi stesso del processo di comunicazione da loro agito. Il Presidente del RC Sassari Nord, l’Avv. Pier Giorgio Poddighe, non si è limitato a dare inizio ai lavori -col ricordare che il Ryla ha il suo anno di nascita nel 1971, bensì è stato continuativamente presente, in- 48 49 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club R.C. Sassari Nord Dai Club 28° ANNIVERSARIO DEL CLUB di Roberto Boiano Il Rotary Club Sassari Nord, ha festeggiato il 28° anniversario della sua costituzione con una conferenza affidata al Board Director del Rotary International Prof. Raffaele Pallotta d’Acquapendente, sul tema “Rotary e realtà contemporanea”. La cerimonia si è svolta nel rinnovato Teatro Civico di Sassari, messo gentilmente a disposizione dal Sindaco Dott. Gianfranco Ganau, venerdì 30 novembre 2007. Dopo gli onori alle bandiere e l’intervento di saluto del Presidente del Rotary Club Sassari Nord Avv. Pier Giorgio Poddighe che ha ringraziato gli altri Club cittadini e dell’interland per la presenza, è seguito l’intervento dell’Assessore Comunale alla Cultura Avv. Angela Mameli che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale. Con la sua relazione, Raffaele Pallotta si è soffermato sui valori etici e sull’esigenza di essere di guida ed esempio verso le nuove generazioni, è stata una “lectio magistralis” sul Rotary con un altissimo significato etico-sociale, su cui ciascun rotariano non può esimersi dal meditare. Dopo la conferenza del BD Raffaele Pallotta, è salito sul palco Padre Salvatore Morittu che per il suo impegno nel sociale è diventato Socio Onorario del Rotary Club Sassari Nord. In onore degli illustri ospiti e della folta platea si è esibito il Coro di Usini che ha eseguito diversi brani tra i quali “Dimonios” inno della Brigata Sassari e “Vendetta” brano che gli ha resi famosi in tutta Europa. Alla serata hanno preso parte il Prefetto di Sassari Paolo Guglielman, il Questore Cesare Palermi, il Past Governor Aldo Ferretti che diede inizio alla costituzione del Club, ed il PDG Giorgio di Raimondo nostro socio onorario. Nel corso della conviviale il PDG Aldo Ferretti ha consegnato al primo Presidente del Club Guido Moretti la pin di Charter President. Nel corso dei festeggiamenti del 28° anniversario della costituzione del Club proseguiti presso il Ristorante Liberty, il Rotary Club Sassari Nord ha nominato Socio Onorario il Board Director Raffaele Pallotta d’Acquapendente. Nella mattinata del 30 novembre, il Sindaco di Sassari, il Presidente della Provincia, il Prefetto, ed il Magnifico Rettore, hanno ricevuto il Board Director Raffaele Pallotta accompagnato dalla consorte Mariolina e da una delegazione del nostro Club. Nell’occasione dell’incontro con il Sindaco è stata formalizzata la richiesta di intitolare una via della nostra Città al fondatore del Rotary. PROGETTO “LE BARRIERE ARCHITETTONICHE di Pier Giorgio Poddighe Abbiamo avuto l’onore ed il privilegio di ospitare la Dott.ssa Francesca Arcadu, Presidente della UILDM di Sassari, insignita dal nostro Club per il suo impegno nel sociale della PHF. Francesca ci ha spiegato che cosa si intende per disabilità facendoci riflettere che “ogni persona, in qualunque momento della sua vita, può trovarsi in condizioni di salute che, in un ambiente negativo, divengono Disabilità”, e abbiamo con lei analizzato il concetto di barriera architettonica intesa come “Gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria o sensoriale ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; oppure gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature e componenti; o ancora come la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque ed in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti, per i sordi. È utile spiegare anche il perché si è fatta questa iniziativa su Sassari e le Barriere architettoniche e Francesca ci ha detto che “Abbiamo ripreso un discorso iniziato vent’anni fa proprio con una mostra realizzata dal fotografo Carlo Antero Sanna ospitata nei locali della Provincia (aggiungo io in collaborazione con il Rotaract presieduto allora da Giorgio Pintore). Attraverso le immagini del fotografo professionista, unite a quelle dei cittadini che hanno preso parte al concorso abbiamo voluto verificare i mutamenti avvenuti in città ed il livello di accoglienza percepito dai cittadini rispetto agli edifici, le strade ed i luoghi di vita quotidiana. Una mostra-concorso fotografico, continua Francesca, dedicata alla città di Sassari, con lo scopo di sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare i giovani, ad una maggiore consapevolezza riguardo le barriere architettoniche e il diritto alla mobilità delle persone con disabilità. Infatti il 2007 era “Anno europeo delle pari opportunità per tutti”. Un anno, dunque, dedicato alla lotta contro le discriminazioni basate sul genere, sulla razza, sull’origine etnica, sulla religione, sulla diversità di opinione, sulla disabilità, sull’età, sugli orientamenti sessuali. Crediamo che tra gli obiettivi legati a questo anno sia fondamentale il riconoscimento ai cittadini disabili del “diritto di godere di un uguale trattamento e di vivere una vita libera 50 da qualsiasi discriminazione”. L’obiettivo è quello di vedere Sassari o meglio la nostra nazione libera da barriere, quindi bisogna progettare pensando ad un mondo libero da barriere, e quindi elevare il confort dello spazio urbano per tutti, insomma rendere più tangibile il concetto di uguaglianza intesa come raggiungimento di pari opportunità di scelte, indipendentemente dalle condizioni specifiche di svantaggio delle singole persone. Per la cronaca alla cerimonia di premiazione del premio fotografico svoltasi il 18 dicembre 2007 presso il Padiglione dell’Artigianato, è risultato vincitore del 1° premio sezione bianco e nero il signor Tino Grindi al quale è andato oltre un premio in denaro da lui devoluto in beneficenza anche la targa con la quale il Rotary Club Sassari Nord ha voluto ricordare Pinuccio Cau, socio onorario del Club insignito di PHF. R.C. Roma Cassia E ANCHE QUESTA È AMERICA di Lucy Marrapodi “E anche questa è America”, (frase con la quale normalmente conclude i suoi collegamenti voce con i canali di Radio Rai), questo il titolo della conversazione, nonché del libro da lui pubblicato, piacevole ed interessante, che ieri sera 20 febbraio 2008, al Rotary Cassia, e stata introdotta dal giornalista Dott. Oscar Bartoli, tra l’altro già Socio fondatore del nostro Club, Past President ed oggi Socio Onorario. L’argomento ha fornito l’occasione per fare un bilancio delle diversità tra l’Italia e l’America e soprattutto apprezzare il fatto che l’America offre una chance anche a quei soggetti che “altrove” hanno avuto meno fortuna, se dimostrano di avere capacità e un progetto valido. Interessanti e sagaci sono state poi le osservazioni formulate e le domande proposte, domande talvolta anche intelligentemente provocatorie. Certo, è stato confortante avere ancora una volta la conferma che, nonostante la spazzatura, la mafia, la mala politica insieme ai tanti altri problemi, comunque… l’Italia resta una sorta di icona di desiderio per l’America! Sarà per quel che rappresenta, sarà perché l’Italia ha la storia che l’America vorrebbe avere, sarà per altri motivi, ma l’Italia è sempre Unica, invidiata e corteggiata. Purtroppo, a volte, siamo noi Italiani a non accorgercene, o meglio molti di noi che, come ha giustamente evidenziato il regista Max Bartoli, prendendo la parola, non hanno visto e/o combattuto una guerra per difenderla. Siamo solo noi che sembriamo dimenticare, talvolta, quanto sia importante la democrazia, la libertà ed il rispetto di quanto siamo riusciti a conquistare. LE FONTI RINNOVABILI DELL’ ENERGIA: UNA SFIDA PER IL FUTURO di Fabio Rosauer La conviviale del Rotary Club Roma Cassia del 13 febbraio u.s. è stata allietata dalla relazione del Prof. Carlo Andrea Bolino, Chairman di Electric Service System Operator – GSE S.p.A., che ha svolto un’interessantissima relazione su un tema di grande attualità: “Le fonti rinnovabili dell’energia”. I dati presentati col supporto di una presentazione strutturata in slides hanno dato un quadro di efficace ed immediata percezione circa le dimensioni del fenomeno. La prima impressione ricavata è che le fonti rinnovabili sono in grado di soddisfare solo una piccola porzione del fabbisogno di energia complessivo, stimabile in una quota che oscilla tra il 10% ed il 20%, dati che connotano tali strumenti come inidonei, allo stato, ad offrire un’alternativa esauriente al petrolio (e che ci vedono sempre più destinati a subire le conseguenze delle oscillazioni di valore del barile). Nondimeno, tali fonti costituiscono una risorsa chiave per lo sviluppo futuro del settore energetico e sono oggetto di particolare attenzione da parte del legislatore a livello nazionale ed internazionale. Le forme in parola sono, com’è noto, l’energia idraulica, solare, eolica, la geotermica, il biogas, il moto ondoso e le biomasse. Dopo una rapida esposizione delle caratteristiche dei detti tipi, con una luce che non poteva certo trascurare gli aspetti ecologici, il focus si è spostato sulla tipologia di incentivi adottati per favorire il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, con particolare attenzione alla realtà italiana ma senza trascurare le realtà di altri paesi. Altro aspetto toccato dal relatore Prof. Bolino è l’elevato costo delle fonti rinnovabili, pari a circa al doppio di quelle fossili. Un tema così vivo e vicino alle esigenze di noi tutti non ha potuto certo frenare la curiosità dei presenti ed ha stimolato un dibattito su temi pertinenti ma di varia incidenza, che vanno dalla più appetibile fruibilità del fotovoltaico, a motivo degli incentivi in essere, fino al ricorso ad una fonte più tradizionale e al tempo stesso nell’occhio del ciclone: il nucleare. 51 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Dai Club Articoli Appunti di Economia R.C. Roma Nord Ovest Paese di vecchi, benestanti ed impigriti UN GIARDINO AD ALBERT SABIN Questo 3 marzo si è svolta la cerimonia di intitolazione del giardino di Viale Marconi, a Roma, alla memoria di Albert SABIN – scopritore del vaccino contro la poliomelite – in occasione del 15° anniversario della sua scomparsa. Una malattia, la poliomielite, alla cui lotta ed eradicazione a livello planetario il Rotary ha dedicato gli ultimi quindici anni, con enorme impegno, organizzazione, risorse e successo. Alla cerimonia, presieduta dal Governatore D.2080, Franco Arzano, insieme al Vicesindaco di Roma, On. Maria Pia Garavaglia ed al Prof.Silvio Garattini direttore dell’Istituto Mario Negri erano presenti il Presidente del Rotary Club Treviglio - ove è nata l’idea “Polio Plus” - e varie personalità ed autorità del mondo della Sanità,tra cui il Prof. Giulio Tarro allievo di Sabin, e dell’Informazione. Dopo aver scoperto la targa in memoria di Albert Sabin è stata consegnata una analoga in ricordo al Presidente del Rotary Club di Treviglio ove è nata l’idea della Polio Plus ed una pergamena a ciascun Presidente di Club presente, con i nomi di tutti i Rotary Club di Roma. Alla cerimonia è seguito un pranzo ed una breve tavola rotonda sul futuro delle vaccinazioni, con la presenza di autorevoli esperti tra cui il Dr Daniel J. Cristalli Presidente del gruppo vaccini di Farmindustria, AD di Sanofi Pasteur, e la Dr.ssa Vittoria Pellegrini Direttrice Novartis Vaccini. Alla campagna di completamento della RF viene donata, da parte dei Club partecipanti, un’ulteriore somma frutto di raccolta effettuata in preparazione della cerimonia stessa. Nella lettera inviata dal RC Roma Nord Ovest, organizzatore della cerimonia, il presidente Mariano Marotta, ricorda che “Albert Sabin, premio Nobel nel 1964, mise a punto il vaccino antipolio di facile somministrazione e senza effetti collaterali e non volle trarre alcun profitto dalla sua scoperta che rifiutò sempre di brevettare perchè – diceva – apparteneva ai bambini di tutto il mondo. Grazie all’impegno del Rotary International con il progetto POLIO PLUS, totalmente finanziato dalla Rotary Foundation e con l’impegno fisico di migliaia di rotariani volontari, sono stati vaccinati a livello mondiale 2 miliardi di bambini eradicando quasi del tutto tale grave malattia”. R.C. Bosa PREMIO “IL FARO” di Alberto Vadilonga Segretario del Club Il 15 Gennaio scorso il club di Bosa ha consegnato il premio “ Il Faro “, giunto alla sua 6^ edizione, all’ ex calciatore Gianfranco Zola, che rappresenta per gli sportivi e per la Sardegna l’immagine pulita di un calcio che è soprattutto gioco. Proprio per questo e per il simbolo che Gianfranco Zola interpreta come immagine positiva della Sardegna, il Rotary Club di Bosa gli ha conferito il premio il “ Faro “, attribuito ogni anno ad una personalità sarda protagonista nella propria realtà, in quella isolana e nazionale. Nelle passate edizioni il premio era andato a uomini di cultura o ad imprenditori ed artisti, quest’anno si è scelto di assegnarlo ad un uomo dello sport che, ha diffuso nel mondo la realtà di una Sardegna vincente ma rispettosa dei valori. La cerimonia si è svolta nella sede del Club, all’ Hotel Mannu, dove, alla presenza del Sindaco e di altre autorità cittadine, il presidente del Club Giuseppe Ibba ha consegnato a Zola una targa ricordo ed uno spillo in oro con il simbolo del faro di Bosa Marina. 52 LIVIO MAGNANI a retorica del declino è stata rievocata all’Associazione della Stampa Estera da una tavola rotonda dove, per una volta, gli (da “Le Point International”) sa ad ogni ciclo congiunturale, ma questo è il destino di tutti i paesi arricchiti che invecchiano e impigriscono. Il garantismo imposto a governi e parlamenti ha infettato la mentalità dei più. Si è coniato lo slogan: “col mio salario non arrivo alla fine del mese. Non si parla più di disoccupati (siamo al mimino in Europa), ma di precari. Si tace il fatto che la piccola busta paga non contiene il fitto della casa di proprietà (solo il 20% degli italiani vive in case di affitto) ed è decurtato da contributi e riteimmagine da Microsoft Word Program nute che poi si recuperaesperti si sono decisi a non denigrare no come TFR e per pensioni da reil nostro paese ed abbandonare il cord europei. “cupio dissolvi”, oggi di moda. Pier Luca Paolazzi, uno dei migliori giorLuigi Magnaschi, ha parlato di due nalisti economici, divenuto direttoItalie con un nordest, sino alle Mar- re del Centro studi della Confinduche, dove c’è il sovra-sviluppo e la piena-occupazione con imprese sempre piccole che lavorano a rete. Si sono liquefatti i confini e le province padane - dove si producono beni di qualità sempre migliori e tecnologicamente più avanzati - sembrano scivolare oltre le Alpi orientali. Da aprile accadrà anche verso la Svizzera. Non bisogna giudicare il tutto con una visione Roma-centrica. In TV si parla spesso di “declino delle aspettative.”. Ma perché (v. intervento del corrispondente dell’AGEFI ) parlare solo di declino e non di declino dello sviluppo? I tassi di sviluppo elevati, ormai, si hanno solo nei paesi che affrontano ricostruzioni post-belliche ed in quelli emergenti, fino a quando riusciranno a contenere gli aumenti salariali. L’Italia, come la Francia, rallenta la cor- L stria, ha sottolineato che l’invecchiamento “italiano” - dei cittadini di nazionalità italiana - è maggiore di quanto non appaia dall’età media degli abitanti (stranieri compresi) a causa del peso notevole dei prolifici, giovani immigrati. Per di più, sono costoro, frequentemente sottopagati nel sommerso o precari a bassi salari, che gonfiano il numero degli abitanti classificati sotto il livello di povertà, e fanno credere che in Europa gli italiani siano in coda come reddito pro capite. In questi giorni gli spagnoli esultano per averci raggiunto come reddito pro-capite a parità di potere d’acquisto. Rallegriamoci con loro per la loro recente ripresa (la nostra risale agli anni 50 sino al 1961). Comunque, non va trascurato il fatto che una quota crescente di guadagni viene dagli italiani realizzata all’estero a seguito di delocalizzazioni e conservata fuori dall’area euro (aspetti fiscali , reinvestimenti, ecc) Un pil che includesse la ricchezza prodotta dagli italiani nel mondo sarebbe ben maggiore della ricchezza prodotta nel territorio italiano. 53 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Articoli Articoli Era spaziale n Italia abbiamo dei Centri di Eccellenza nel settore dell’Ingegneria Aerospaziale che rappresentano un motivo di orgoglio nazionale. Su un argomento così attuale come quello dell’era spaziale, pensiamo utile riportare alcune nozioni di base che certamente interessano anche il cosiddetto grande pubblico. Partendo da una relazione che l’Ing. Giuseppe Lenzo ha presentato al Rotary Club di Roma EUR su alcune attività di uno dei nostri Centri di eccellenza, la Società Telespazio, un socio di tale Club, l’Ing. Domenico Concezzi, che per molti anni si è occupato dei Sistemi Terrestri per il puntamento di Satelliti artificiali e dei Sistemi di tele-rilevamento terrestre tramite aeromobili, ci fa pervenire il seguente suo articolo. * * * PREAMBOLO Quando inizia l’era spaziale? Per convenzione corrente, la data è il 4/12/1957, coincidente con il lancio dello Sputnik, ma in realtà dipende da una scelta fra vari momenti. Se ci riferiamo alle conoscenze sulla volta celeste, dobbiamo andare molto indietro nel tempo, almeno di qualche millennio: forse fino agli Egizi, oppure agli Azechi. Se intendiamo la conoscenza scientifica dello spazio che circonda la terra, non ci sono dubbi, questa inizia nel 1600, con Keplero, Galileo e Newton. Per la verità, I 54 già un secolo prima, Copernico aveva stupito il mondo, rimpiazzando la visione geocentrica con quella eliocentrica, osando contraddire Tolomeo e gli aristotelici, oltre che la corrente interpretazione dei Testi Sacri, ma la sue argomentazioni erano ancora a mezza strada fra la filosofia e la scienza. Secondo lui, la perfezione dell’Universo si manifestava con il movimento circolare di tutti i corpi celesti attorno al sole. Era una mirabile intuizione, molto prossima al vero, che però non spiegava molte osservazioni dirette dei corpi celesti, anche perché le orbite non sono circolari, ma ellittiche, come si vedrà più tardi. Sappiamo dunque che le basi scientifiche dell’astronomia, il concetto di stelle fisse, pianeti e satelliti, e le leggi universali che regolano il movimento dei corpi nello spazio, erano elementi già acquisiti nel secolo XVII. Se siamo giunti al secolo XX prima di concepire l’idea di un satellite artificiale o di un veicolo spaziale, questo non è dovuto ad una nuova scoperta nello spazio che ci circonda, ma semplicemente alla disponibilità di un vettore con una potenza, fino ad allora impensabile, che fosse capace di strappare un corpo terrestre dalla gravità della terra e metterlo nello spazio. L’inizio dell’era spaziale si dovrebbe associare alla scoperta della Propulsione a Reazione (metà del 900): metodo rivoluzionario C DOMENICO ONCEZZI PP R.C. Roma di locomozione, oggi di uso corrente in campo militare e civile, che ha reso possibile la conquista dello spazio, proprio per la sua operatività anche al di fuori dell’atmosfera terrestre. Naturalmente questa nuova era si è potuta sviluppare grazie all’apporto essenziale di nuove tecnologie, connesse alle nuove capacità informatiche del calcolo elettronico. I SATELLITI ARTIFICIALI (della terra) Dopo lo Sputnik, la grande sfida USAURSS ha portato in orbita i primi satelliti operativi del 1960 e da quel momento non ci si è più fermati. Da questo punto di vista, ha ragione l’Ing. Lenzo, quando parla di 50 anni di era spaziale. Gli effetti più immediati della nuova era, che definiamo spaziale, sono essenzialmente due: – nuovi metodi di telecomunicazione fra gli uomini, e – nuovi strumenti di conoscenza del suolo terrestre. Quanto alle telecomunicazioni, siamo tutti consapevoli della facilità con cui oggi possiamo collegarci in tempo reale con qualsiasi altro punto della superficie terrestre (sia mare che terra) e diamo per scontato che siamo “collegati via satellite”, sia per guardare la TV, che per parlare al telefono. Quanto agli strumenti di osservazione dall’alto, siamo altrettanto abituati alle stupefacenti fotografie della terra, sia quelle globali, ove si vede l’intero nostro pianeta, che quelle parziali, ove si può riconoscere la nostra città ed anche la nostra casa. Queste due straordinarie conquiste sono possibili grazie ai satelliti artificiali, posti in orbita sulle nostre teste e sono svolte da due principali categorie di satelliti artificiali: i geo-stazionari, che si trovano a circa 36.000 Km al di sopra dell’equatore, e quelli ruotanti su orbite polari a quote molto più ravvicinate alla terra: a meno di 1.000 Km. TELECOMUNICAZIONE VIA SATELLITE Al posto di costose installazioni terrestri, realizzate con antenne situate su alture inaccessibili, per assicurare la “copertura” dei territori più remoti, oppure con migliaia di Km di cavo per collegare i posti più diversi, anche al di là degli oceani, oggi basta rivolgere una parabola verso il cielo, trovare l’antenna giusta, il satellite giusto ed il collegamento è fatto. Per un migliore utilizzo a tutte le latitudini delle antenne che si trovano sui satelliti per TLC, questi sono posti in orbita equatoriale, ruotando alla stessa velocità della terra, tanto che appaiono fissi o geo-stazionari e le parabole di terra che li “guardano” possono rimanere fisse. Per servire tutto il globo terrestre, dato che un satellite non può vedere l’altra faccia della terra, che rimarrebbe “in ombra”, occorrono tre satelliti gemelli della stessa famiglia, distanziati a 120° uno dall’altro, in modo da assicurare la copertura a tutto tondo. L’elevata popolazione di satelliti che oggi si trova al di sopra dell’equatore terrestre è impressionante, tanto da creare veri e propri problemi di “traffico”. L’argomento è ovviamente complesso e non liquidabile con la semplicistica conclusione che il satellite rende superato ogni altro metodo di telecomunicazione. Tanto è vero che i diversi metodi di spazio e di terra sono attualmente co-esistenti e parallelamente ammodernati, per diversi motivi, non escluso quello della sicurezza e della vulnerabilità del satellite. SATELLITI DI TELERILEVAMENTO La seconda missione del satellite riguarda l’osservazione e lo studio del suolo terrestre. La tecnica si chiama tele-rilevamento, perché rileva le cose a distanza. Attualmente – sia detto per inciso - esiste un’ampia applicazione di tele-rilevamento eseguito con elicotteri ed aeroplani. Sotto la pancia dell’aeromobile viene installato un involucro stabilizzato che contiene vari tipi di apparecchiature: – cineprese ad altissima risoluzione per le immagini visibili, che consentono di leggere anche la targa di un’automobile in fuga. – sensori termici per la ripresa ad infrarossi, a visione notturna, che può distinguere un corpo vivo (cioè caldo) nascosto nella boscaglia, come può distinguere, in pieno sole, la zona di asfalto (più fresca) ove poco prima era parcheggiata un’autovettura che si è allontanata – sensori radar che possono eseguire accurate misurazioni geometriche. Le applicazioni civili sono numerose, dall’agricoltura all’archeologia, dalla protezione civile al controllo ambientale, oltre alle azioni di Polizia. Le nostre Forze dell’Ordine ne sono ampiamente attrezzate. Naturalmente le applicazioni militari sono le più specializzate nel settore e se ne intuisce l’importanza. Un esempio micidiale lo troviamo negli strikes aerei di precisione cosiddetta “chirurgica”. Similmente e parallelamente a quanto detto per il tele-rilevamento aereo, si è ampiamente sviluppata la tecnica di tele-rilevamento satellitare. La sostanza delle cose rimane la stessa, ma il satellite, anche se più basso di quelli per TLC, si trova ad un’altezza che è mille volte superiore a quella degli aeromobili e, se dicessimo che le apparecchiature satellitari, per gli stessi scopi di cui sopra, sono mille volte più sofisticate, non saremmo molto lontani dal vero. Per motivi che sarebbe lungo spiegare, questa categoria di satelliti ruota su traiettorie che passano sopra i poli della terra, dunque hanno una loro alba ed un loro tramonto, che si trovano al Nord ed al Sud del posto di osservazione terrestre. Le antenne che li guardano, per rice- vere i loro dati, debbono puntarli e seguirli, come un radar segue il suo bersaglio. Durante il tempo in cui il satellite orbitante si trova dall’altra parte della terra, per il tempo cioè che trascorre fra il suo tramonto e la nuova alba, che possiamo chiamare la sua notte, il punto di osservazione terrestre rimane tagliato fuori, senza ricevere dati e, per complicare le cose, questo punto terrestre si è spostato verso Est, perché anche la terra sta girando. Questo ci fa capire perché occorrono diversi posti di osservazione terrestre, collegati fra di loro, ed è facilmente intuibile che per visionare (cioè rilevare dati) di una determinata zona terrestre con una buona frequenza fra un passaggio ed il successivo, bisogna avere più di un satellite (almeno tre) della stessa famiglia: insieme, questo, chiamato costellazione. L’intero sistema, che ha diversi sensori nello spazio, con diverse basi di ricezione sulla terra, e che raccoglie una mole immensa di informazioni, richiede una gestione molto complessa, ed un’elaborazione altamente sofisticata. Poiché si tratta di un eccezionale Servizio di Osservazione e Monitoraggio di tutta la terra, se ne comprende bene l’importanza vitale e strategica per un elevato numero di utenti finali, con le più disparate esigenze, sia militari che civili. Fatti salvi i relativi codici di ac- 55 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Articoli Articoli L’impatto economico e sociale dell’era spaziale è rilevante: nel 2006, solo in Europa, avevamo circa 29.000 addetti e si è generato un fatturato di 5 miliardi di Euro. In questo mercato, l’Italia occupa il terzo posto in Europa, dopo Francia e Germania che, assieme, coprono quasi il 70%. cesso, di intuibile necessità, possiamo dire che, in qualunque momento, da una tastiera di computer situato in qualsiasi parte del mondo, uno può ricevere dati e mappe geografiche aggiornatissime, nella scala desiderata, di qualsivoglia lembo di terra o di mare. Un vero miracolo del Sftware che ti fa toccare con mano il meglio dell’Ingegneria Aero-Spaziale, con tutte le diavolerie tecnologiche che l’uomo continua a spedire sullo spazio, con la vaga definizione di “carico pagante”, il cosiddetto payload. SATELLITI METEO E SCIENTIFICI Oltre alle due principali missioni di cui si è parlato, bisogna considerare anche altre categorie di satelliti, di cui sentiamo spesso parlare e di cui sarebbe lungo riferire in questa sede: – Satelliti meteorologici che, per la capacità di un’analisi globale dei fenomeni meteo attorno alla terra, hanno raggiunto altissimi gradi di affidabilità nelle previsioni. Dovremmo aggiungere che, dalla stessa ipotetica tastiera di PC nominata sopra per il tele-rilevamento, chiunque può vedere le previsioni meteo di suo particolare interesse. 56 – Satelliti per le ricerca scientifica, che sono dei veri e propri laboratori orbitanti. Ci sarebbe molto da riferire sullo stato dell’arte dei satelliti, sulla organizzazione mondiale delle Telecomunicazioni, sugli organismi internazionali per lo spazio, sui sistemi di posizionamento globale (quello americano GPS , quello russo GLON ASS e quello in preparazione dall’Europa, che si chiama Galileo), sui nuovi Radar di bordo (SAR), ad apertura sintetica, che scandagliano in lungo e largo una zona, esponendo una struttura piatta quadrangolare che a tutto farebbe pensare tranne che ad un’antenna radar, e su tante altre cose che rimandiamo ad altra occasione. Occorre dire che abbiamo eccellenze italiane nel settore, sia per il progetto e sviluppo dei satelliti stessi, che per il controllo e gestione delle loro funzioni nello spazio. La Alenia Spazio è un vanto italiano fra le aziende del settore, mentre la Telespazio possiede la più grande Stazione Terrestre del mondo, che si trova nella piana del Fucino. Lo Stato italiano ha favorito la nascita della nostra Agenzia Spaziale (ASI), che collabora con organismi internazionali come l’ESA e la stessa NASA. CONCLUSIONE (su guerra e pace) Quando si parla di Ingegneria Aerospaziale, viene spesso evocato uno scenario di industria bellica, che presume armamenti e guerre fra i popoli. La tecnologia Aerospaziale viene spesso ed erroneamente identificata come l’arte della guerra moderna, tanto da richiedere agli Stati tecnologicamente avanzati di ridurne drasticamente i loro investimenti su questo settore, al fine di evitare un olocausto finale. Tutto questo è oggettivamente inesatto, per diversi motivi. Non è vero che la tecnologia genera guerre. Semmai è vero il contrario perché sono le esigenze belliche a sviluppare la tecnica. Credo che si farebbe un grosso torto alla razza umana se si accettasse la teoria secondo la quale essa potrebbe sopravvivere solo rinunciando alle nuove tecnologie, incluse quelle aerospaziali. Sarebbe come dire che l’uomo non sa scegliere fra il bene ed il male, fra la vita e la morte, ed meglio per lui se rimane ignorante, così può fare meno danni a sé stesso ed agli altri. L’argomento su tecnica, guerra e pace, ci porterebbe lontano. Propongo una conclusione, oggi molto condivisa, secondo la quale l’era spaziale può (purtroppo) significare anche “Guerre Stellari”, ma fortunatamente significa anzitutto una meravigliosa conquista dell’uomo, che può contribuire alla pace fra i popoli. L’Era Spaziale dimostra a tutti che le cose si possano guardare molto dall’alto, da cui i nostri confini geografici appaiono come piccole tessere di uno splendido e fragile mosaico che richiede rispetto, e la terra intera ci appare piccola e bella, tanto bella da farci sognare un mondo migliore per tutti gli uomini che hanno il privilegio di popolarla. “Il fumo uccide, danneggia te e chi ti è vicino” V PRIMO ALENTI Primario Urologo. Rotariano ueste frasi scritte sui pacchetti di sigarette evocano subito l’insorgere del tumore del polmone o l’infarto cardiaco. Ma non tutti i fumatori sanno che la vescica è il secondo organo più colpito da tumore e che il fumo aumenta in modo significativo il rischio di ammalarsi. Per il solo fatto che non si parli del tumore della vescica non si deve credere che sia un tumore raro; per capire l’entità del problema è sufficiente considerare che negli USA nel 2007 si sono registrati oltre 67.000 nuovi casi, con una mortalità del 20%; in Egitto è il primo tumore per frequenza; nella UE ha una incidenza di 33 uomini e 9 donne su 100.000 persone. In Italia le stime per il 2008 danno 18.000 casi tra gli uomini e 5.000 nuovi casi tra le donne. L’elevata frequenza e la sua scarsa “visibilità” mediatica lo rendono molto pericoloso. Il tumore della vescica, con una crescita numerica regolare a partire dalla quinta decade in entrambi i sessi, con un picco tra i 60 e 70 anni, rappresenta la quarta causa di morte nell’uomo e l’ottava nella donna. Chi è a rischio? Nessuno conosce l’esatta causa del cancro della vescica, ma è chiaro che nessuno può “essere contagiato di tumore” da un’altra persona. Esistono però numerosi fattori di rischio che aumentano la probabilità di ammalarsi. Dobbiamo subito dire che è un tumore a maggior incidenza nelle aree ad elevato sviluppo industriale e specialmente nelle aree ad elevata concentrazione di industrie chimiche; ma non tutti i soggetti esposti nello stesso modo a sostanze nocive si ammalano poi nello stessa percentuale; questo perché probabilmente i “carcinogeni” comunque assorbiti per via inalatoria o transdermica, entrati in circolo per poi essere eliminati con le urine, agiscono sulla vescica di individui che hanno una predisposizione genetica ad amma- Q larsi. Questo “difetto” genetico porterebbe a detossificare questi agenti nocivi più lentamente facendo subire maggiormente ad alcuni individui la loro azione carcinogena e quindi aumentando il rischio di sviluppare il tumore della vescica. Le noxe oncogene devono esercitare la loro azione sulle cellule dello strato di rivestimento interno della vescica, il così detto urotelio, per molti anni prima del manifestarsi della neoplasia, che comunque può insorgere anche dopo la cessazione dell’esposizione alla noxa. Storica è l’osservazione di Rehn nel 1895 che per primo notò un aumento di incidenza di tumori della vescica nei lavoratori dell’industria tedesca che utilizzavano coloranti di anilina. Oggi sono numerosi i fattori di rischio conosciuti. La maggior parte sono in stretta correlazione a numerosi processi industriali e occupazionali, come la lavorazione del cuoio, della gomma, delle vernici della stampa; aumento è stato riportato anche per i parrucchieri, per il continuo contatto con i coloranti. Anche il contatto con i pesticidi è un forte fattore di rischio. Il rischio imputabile all’occupazione arriva fino al 20%. Anche alcuni fattori alimentari sono stati associati ad una aumentata incidenza di neoplasia vescicole, come l’uso del caffè e di dolcificanti, ma in assenza di un chiaro rapporto dose – effetto o dose-durata questo non è stato confermato. Una dieta povera di grassi e ricca di frutta e verdura è comunque associata a una riduzione del rischio di sviluppare il tumore della vescica Ma è il fumo, e in particolare il fumo inalato di sigaretta, ad essere il maggior responsabile dell’insorgenza del cancro vescicale, raggiungendo incidenze del 50% nel sesso maschile e del 30% in quello femminile. Infatti i fumatori corrono il rischio di ammalarsi di questo tumore, da 2 a 5 volte superiore a quello della nor- male popolazione, con un rapporto diretto con la durata del fumare e la quantità di sigarette consumate. Il fumo non inalato di pipa e sigaro, non sembra causare un aumento di incidenza del tumore. Una certa importanza come concausa è anche riferita all’acido nicotinico di per sé. È stato osservato che il tabacco nero implica un rischio doppio rispetto al tabacco biondo. A malattia conclamata, una volta asportato il tumore, continuare a fumare sembra incidere sfavorevolmente sulla evoluzione e viene facilitata la possibilità di recidiva. Smettendo di fumare sigarette, il rischio di contrarre la malattia diminuisce progressivamente fino a tornare pari a quello della restante popolazione dopo sette- dieci anni. Al Memorial Sloan Kattering Cancer Center di New York, uno degli istituti più prestigiosi al mondo per la ricerca e la cura in campo oncologico, è stato istituito un ambulatorio dedicato al “ Smoking Cessation Program” per l’importanza che il problema riveste. Anche se la cura ed il follow up del paziente con tumore della vescica è tra i più costosi in assoluto, lo screening per la popolazione non è consigliato, ma va effettuato solo in pazienti “ a rischio”; non vanno trascurati i segni anche minimi di malattia che, se giustamente valutati, possono portare ad una diagnosi precoce; infatti il 20% dei casi viene diagnosticato solo in fase “avanzata”. Le persone di entrambi i sessi dovrebbero venire adeguatamente informati del fatto che il fumo di sigaretta aumenta in misura significativa il rischio di ammalarsi anche di carcinoma dell’urotelio. Coloro che pensano di essere a rischio devono parlarne con il loro medico che suggerirà cosa fare per poter ridurre il pericolo e quali indagini eseguire per arrivare ad una diagnosi precoce del tumore della vescica. 57 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Articoli Articoli Il nuovo Piano Regolatore Generale M della Città Capitale ARCH. inalmente dopo una gestazione durata circa 20 anni, terminate le conferenze di copianificazione tra regione, provincia e comune di Roma, il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo Piano Regolatore Generale della città il 12 febbraio 2008. Il Piano fu presentato per l’adozione in consiglio comunale durante gli ultimi mesi della passata amministrazione Rutelli. Il dibattito che ha seguito tale presentazione e le numerose critiche alle quali fu sottoposto bloccarono sul nascere l’iter procedurale legato alla sua approvazione. Con il sindaco Veltroni, le scelte di pianificazione urbanistica sono state oggetto di approfondimenti e modifiche per quanto riguarda, tra l’altro, le infrastrutture viarie e della mobilità in generale, le ipotesi e direttrici di espansione, le nuove centralità urbane e metropolitane, le norme tecniche di attuazione. Per meglio inquadrare la complessità e l’importanza che il Piano Regolatore ricopre nella costruzione della forma urbana occorre comprendere il ruolo di Roma Capitale e l’ideologia che tale ruolo sottende. Le sorti urbanistiche di Roma sono sul tappeto, ad oltre 130 anni dall’unità del Paese, dopo anni di studi, ricerche e analisi settoriali, purtroppo frammentarie e spesso contraddittorie. L’assetto del centro storico, le direttrici di espansione, la localizzazione delle funzioni direzionali, culturali, potrebbero trovare un elemento unificante tra strutture dello Stato, interessi privati e ruolo di Capitale. A dimostrazione dell’importanza del ruolo di capitale è sufficiente ricordare come alla metà del quattrocento Firenze e Venezia siano importanti città “compiute”, mentre Roma, impoverita dalla lunga assenza dei papi, è ridotta allo stato di modesto centro con numerose vestigia a testimonianza di un passato splendore. F 58 Dopo il definitivo ritorno dei papi, Niccolò V (1447-1455) definisce finalmente un programma di sviluppo, ricostruzione e trasformazione della città imperiale in una moderna città attraverso la riutilizzazione di strutture antiche (le mura, gli acquedotti, le strade, i ponti), il recupero di monumenti con nuove funzioni (mausoleo di Adriano, Pantheon, Campidoglio), il restauro delle Basiliche cristiane; l’edificazione sul colle Vaticano della cittadella papale, la costruzione di nuove edifici, chiese e strade. Giulio II, eletto papa nel 1503, si dimostra capace di realizzare con grande determinazione tale ambizioso programma. Il tessuto della città medioevale è tagliato con la realizzazione di nuove strade rettilinee e nuovi edifici. In questo periodo si aprono via Giulia e via della Lungara, il tridente di porta del Popolo, i grandi assi stradali di collegamento tra Basiliche e monumenti della riva sinistra del Tevere. Questo programma viene, purtroppo, prima modificato e poi interrotto dagli avvenimenti politici, religiosi e culturali dei primi decenni del ‘500. Giulio II e Bramante muoiono rispettivamente nel 1513 e 1514. Raffaello, figura fondamentale insieme con Michelangelo della vita culturale romana, muore nel 1520 a soli 37 anni e per ridimensionare ulteriormente il progetto urbano si aggiunge il sacco di Roma nel 1527. Nonostante non si completi la trasformazione della città, le opere costituiscono un modello e un riferimento fondamentale della cultura europea e definiscono la fisionomia della città simbolo del cristianesimo e del potere papale, destinata a ri- ITALO ELANESI rotariano manere integra fino alle trasformazioni –a volte disordinate- legate al ruolo di capitale d’Italia. La questione legata allo stato di capitale non ha mai trovato una compiuta risposta: si ricorda in merito un intervento del presidente del Consiglio Agostino Depretis del 1879 che affronta il tema della costruzione degli edifici per la pubblica amministrazione, delle caserme, delle scuole e degli stabilimenti che la moderna civiltà esige nella città dove ha sede il governo di una grande nazione, trascurando completamente -in tale discorso- il tema altrettanto importante delle case di abitazione, dei relativi servizi cittadini e oneri finanziari. Gli interventi individuati nel centro di Roma seguono l’edificazione tipica della città dei papi, con convivenza tra grandi ed eccessivi sventramenti ed interventi di restauro, sostituzioni di edifici e costruzioni di nuovi allineamenti della città antica che si inseriscono in maniera poco evidente e non invasiva. Nei primi anni di Roma capitale la nuova direzionalità (ministeri) ubicata all’interno del perimetro delle mura viene concentrata lungo gli assi di via Nazionale e di via XX Settembre in prossimità della stazione ferroviaria. Tale ipotesi, sostenuta da Quintino Sella che ne esalta i contenuti positivi, non trova adeguata previsione nel piano regolatore di espansione, pertanto negli anni suc- cessivi i ministeri vengono costruiti in diversi punti della città in maniera casuale e disorganica. Ad oggi seguono l’asse di via XX Settembre solamente il ministero della Difesa, il ministero dell’Economia e della Finanza, delle Politiche Agricole, dei Lavori Pubblici, dei Trasporti, del Lavoro. Con l’approvazione della legge 14 maggio 1881 n. 209, il Parlamento pone un freno allo sviluppo non programmato avvenuto tra il 1870 e 1880, infatti accanto all’erogazione di finanziamenti statali impone l’obbligo di redazione e di successiva approvazione del Piano edilizio regolatore e di ampliamento della città. Il consiglio comunale, nel 1882, approva il Piano nel che diventa legge l’8 marzo 1883 con una validità di 25 anni. Il piano comincia a delineare, anche attraverso la localizzazione delle attrezzature direzionali e dei quartiere residenziali, un modello di città policentrica che troverà conferma nei piani successivi. Inoltre emerge con chiarezza una visione della città formata da un unico ceto impiegatizio legato alla burocrazia, il quartiere Testaccio rappresenta l’unico esempio di insediamento destinato ad attività industriali-artigianali. Francesco Crispi, durante il dibattito che porta all’approvazione della citata legge 209/1881 ne individua le carenze di impostazione ed evidenzia la necessità di dover tornare alla Camera per soddisfare altri bisogni futuri di Roma. Le critiche del Crispi si dimostrano esatte: infatti subito dopo si approva la legge 167/83, precedentemente -negli anni ’70 - tramite l’approvazione di tre leggi si regolamenta la costruzione di via Nazionale, l’arginatura del Tevere e la cinta fortificata intorno alla città. Sempre a dimostrazione della frammentarietà ed urgenza degli interventi, si citano le due leggi Giolitti del 1904 e del 1907 che precedono il piano regolatore del 1909. La città, pur nelle contraddizioni, si trasforma in una moderna capitale europea grazie ai consistenti interventi privati e pubblici (l’istituto ca- LA STRUTTURA DEL PRG Il nuovo Piano suddivide il territorio comunale in cinque macrozone: la città storica, la città consolidata, la città da ristrutturare, la città della trasformazione, la città verde. La città storica Uno degli obiettivi del Piano consiste nella individuazione della città storica che modifica ed amplia il concetto consolidato e tradizionale di Centro Storico per come individuato dal PRG del 1962. Per Città storica si intende l’insieme integrato costituito da: – l’area centrale entro le mura aureliane e cioè la parte di città di antico impianto costruito sulla struttura urbana romana, sulle trasformazioni medioevali, rinascimentali, barocche e addizioni pre-unitarie e post-unitarie; – le parti di città relative alle espansioni fuori le mura del piano del 1909; – la maglia diffusa di piccoli nuclei, aree archeologiche che costituiscono una identità storico-culturale definita da particolari qualità. La città storica è articolata nelle seguenti componenti: tessuti; edifici e complessi speciali; spazi aperti; ambiti di valorizzazione. La città consolidata La città consolidata delimita quella parte di città, stabilmente configurata e definita nelle caratteristiche morfologiche e tipologiche, costruita prevalentemente in attuazione dei piani del 1931 e del 1962. La città consolidata si articola in tessuti e verde privato. La città da ristrutturare La città da ristrutturare comprende le parti parzialmente configurate e scarsamente definite nelle caratteristiche di impianto che richiedono consistenti interventi di riordino, di miglioramento, di adeguamento ed integrazione della viabilità, degli spazi e servizi pubblici. Le componenti sono costituite da: tessuti compresi in ambiti per programmi integrati; programmi di recupero urbano ex art. 11, L 493/93; nuclei di edilizia ex-abusiva da recuperare. La città della trasformazione La città della trasformazione individua le parti di nuovo impianto destinate a soddisfare esigenze insediative, di servizi ed attrezzature di livello locale, urbano e metropolitano. Gli interventi sono anche finalizzati a garantire il riequilibrio del deficit degli standard urbanistici per mezzo di acquisizioni compensative, il recupero di quote pubbliche di edificabilità destinate a soddisfare gli impegni assunti dall’Amministrazione comunale. La città della trasformazione si articola nelle seguenti componenti: Ambiti a trasformazione ordinaria; Ambiti a pianificazione particolareggiata definita La città verde Il sistema costituito dalle aree agricole, dai parche territoriale e dalle aree verdi protette e tutelate Centralità metropolitane, urbane e locali L’introduzione delle centralità costituisce una delle novità più interessanti del nuovo Piano e riconferma un modello di città policentrica che trova nelle nuove Municipalità ulteriore conferma. Infatti le norme del Piano attribuiscono alle Centralità metropolitane e urbane una forte caratterizzazione multipolare, funzionale e morfo-tipologica, nonché una elevata connessione con le reti di comunicazione Tali poli riguardano porzioni di città caratterizzate da elevata integrazione con la rete di trasporto pubblica in particolare su ferro, con forti connotati di identità sociale e storica ed altrettanto forte potenzialità alla trasformazione. Ambiti di riserva a trasformabilità vincolata Dal punto di vista della strumentazione tecnica queste parti di territorio costituiscono la principale innovazione del Piano. Gli ambiti individuati permettono al Comune di acquisire aree da utilizzare per le seguenti finalità d’interesse pubblico: compensazioni di diritti edificatori, incentivi alla demolizione nella città consolidata (realizzazione di parcheggi pubblici o privati, programmi integrati e progetti urbani); incentivi per la realizzazione o gestione di opere pubbliche; perequazioni previste dal Piano. Per meglio comprendere la rilevanza degli interventi anticipati rispetto alla redazione e approvazione del nuovo PRG di Roma con “il pianificar facendo” si citano: programmi di riqualificazione urbana ex art.2 L.179/92 - Case Rosse, Esquilino, Borghesiana,Ostia Ponente e Pigneto; programmi di recupero urbano ex art.11 L.493/93 - Primavalle-Torrevecchia, Palmarola Selva Candida,Valle Aurelia, Corviale, Magliana, Laurentino, Acilia, San Basilio, Labaro-Prima Porta, Fidene-Val Melaina, Tor Bella Monaca; Progetti urbani - Bufalotta, Talenti, Ostiense, Pietralata, Tiburtina, Quadraro, Tor Vergata, Alitalia, Parco Archeologico di Centocelle; Progetti di recupero - Nuova Fiorentini, Mattatoio, Santa Maria della Pietà, Esquilino, Pantanella, Meccanica Romana, Birra Peroni, Mira Lanza, Borghetto Flaminio, Ara Pacis; Nuovi progetti - Parco Tecnologico Industriale Tiburtina, Trigoria- Campus Biomedico, Centro Agro-Alimentare, Auditorium, EUR-Centro congressi Italia, Mercato dei fiori, Fonopoli, sede Toyota, Warner Village, Piazza dei Navigatori, Centro per le arti contemporanee, Stazione San Pietro, Stazione Quattro Venti, Stazione Trastevere, Stazione Ostiense, StazioneTiburtina; Progetti per la mobilità - Passaggio Nord-Ovest sottopasso, Lungotevere in Sassia sottopassino, G.R.A. Appia Antica sottopasso, Porto turistico di Ostia, Case Rosse svincolo autostradale; Piani di zona 167- aggiornamento PEEP. 59 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Articoli Articoli se popolari è istituito nel 1903 e partecipa alla costruzione di numerosi ed importanti quartieri romani come Santa Croce, San Saba, Testaccio, San Lorenzo, Trionfale); la popolazione passa dai 200.000 abitanti della Roma papale al 1000.000 del 1931, anno di approvazione dell’ultimo piano regolatore redatto - nel periodo fascista - prima della seconda guerra mondiale e delle modifiche legislative introdotte in materia urbanistica. Il Parlamento, infatti, approva la legge fondamentale urbanistica 1150/che modifica profondamente il quadro normativo di riferimento seguito negli anni precedenti nella formazione ed approvazione dei piani regolatori generali. In questo ambito e con una nuova costituzione repubblicana, il piano regolatore generale vigente di Roma viene approvato, nei primi anni ’60, dopo un lungo dibattito ed una altrettanto lunga attesa. Una delle “questioni urbanistiche” ancora non risolte del Nuovo Piano Regolatore Generale, si rammenta il fallimento di una delle più importanti previsioni urbanistiche del PRG del 1962 (l’asse attrezzato), è riconducibile alla citata mancata formulazione di accordi, intese istituzionali e definizione del ruolo di Roma capitale. Le critiche della fine dell’ottocento di Francesco Crispi si dimostrano lungimiranti, tanto che il senatore Aldo Moro presidente della commissione speciale del Senato per lo studio di una legge per Roma, nella sua relazione del 1958, osserva come le leggi precedenti non siano stati che urgenti soccorsi senza dare uno speciale ordinamento amministrativo alla Capitale in relazione alle particolari funzioni ed esigenze. La questione, a seguito delle modifiche al titolo V della Costituzione introdotte con la Legge 18 ottobre 2001 n. 3, sembrava tornata di grande attualità. Infatti il quadro di riferimento delle competenze era profondamente cambiato con il mutato assetto istituzionale: alcune materie sono di competenza esclusiva della legislazione statale, altre di competenza concorrente tra legislazione statale e regionale mentre le restanti parti di esclusiva competenza regionale. Sono trascorse due legislature senza minimamente affrontare e risolvere il ruolo della città capitale come invece è stato fatto per le grandi capitali europee: Parigi, Londra, Berlino. Infatti la città, in carenza della mancata risoluzione della questione “Roma Capitale” per dotarsi di un nuo- vo PRG ha dovuto attendere 40 anni, 20 anni trascorsi tra studi preparatori, adozioni, controdeduzioni, successivi adeguamenti per i mutati assetti urbanistici. In relazione a tali lunghi tempi di elaborazione ed adozione del nuovo Piano, causati dall’assetto normativo vigente, l’amministrazione Rutelli teorizzò il cosiddetto “pianificar facendo” con l’obiettivo di anticipare alcune scelte del piano e permettere la realizzazione delle infrastrutture ritenute utili per la città. Questo modo di operare, al di fuori di una programmazione generale del territorio, ha consentito di avviare e ultimare importanti opere ma ha decisamente ritardato il processo di formazione del nuovo piano, ed è, per alcuni aspetti, simile a quello seguito nella costruzione di quartieri periferici della città utilizzando una legge d’emergenza - la 167 del 1962 - cioè procedure accelerate per l’approvazione delle varianti al PRG ma sovente prive di qualità urbana e infrastrutture. Con il nuovo PRG si dovrebbe innescare un percorso virtuoso che consenta uno sviluppo programmato, coordinato e sostenibile della città con priorità per le espansioni lungo le direttrici del “ferro” (metropolitane e treni leggeri). Il RC Monterotondo-Mentana aderisce alla Fondazione Angelo Frammartino Nell’agosto 2006 a Gerusalemme, dove prestava volontariamente la propria opera a favore dei bambini palestinesi della zona orientale della città, veniva proditoriamente accoltellato ed ucciso Angelo Frammartino, un giovane concittadino monterotondese che aveva fatto dell’impegno sociale, della solidarietà, della pace e della tutela dei diritti dei più deboli la propria ragione di vita. Poco più di un anno dopo, per iniziativa dei familiari del giovane volontario e del Comune di Monterotondo, e con la gratuita assistenza del Notaio Francesco Di Pietro, socio del nostro Club, è stata costituita la Fondazione Angelo Frammartino O.N.L.U.S. , che annovera tra i fondatori la Regione Lazio, la Regione Calabria, le Province di Roma, Milano, Frosinine, i Comuni di Monterotondo, Paulonia, Vinci e Ceccano. La Fondazione, come recita l’art. 4 dello Statuto, “ha lo scopo di promuovere i principi ed i valori della pace, della solidarietà, della convivenza, della giustizia, dell’etica dei comportamenti sociali, dei diritti e delle libertà fondamentali della persona umana e delle comunità, con particolare attenzione ai giovani, attraverso anche un’azione che possa valorizzare il confonto sociale ed interculturale fra i popoli, nel pieno rispetto delle tradizioni e delle diversità”. Con una dotazione iniziale di oltre mezzo milione di euro, la neo costituita Fondazione intende svolgere attività di beneficenza ed assistenza a favore dei bambini di Gerusalemme Est, assumere iniziative volte alla sensibilizzazione sui temi della pace e della giustizia sociale, promuovere scambi culturali tra giovani di paesi e culture diverse, sostenere ogni iniziativa (studi, ricerche, interscambio di giovani) idonea a sviluppare la cultura del dialogo e della risoluzione non violenta dei conflitti. Il Consiglio Direttivo del Club, rilevato che le motivazioni, i valori e le finalità perseguite dalla Fondazione sono pienamente da condividere, in quanto sostanzialmente coincidenti con quelli del Rotary International, ha deliberato con voto unanime e dietro successiva ed ugualmente unanime ratifica dell’Assemblea dei soci, di aderire alla Fondazione Angelo Frammartino, accettando di far parte, nella persona del Presidente pro-tempore del Club o di un suo delegato, del costituendo consiglio di Amministrazione. Attraverso la diretta e fattiva partecipazione alle attività della Fondazione, il Club si propone di affermare con visibilità ed evidenza maggiori i valori fondanti del Rotary International anche e soprattutto nel suo territorio di riferimento, contribuendo con la parola, le azioni e l’esempio alla formazione dei giovani, trasmettendo loro i principi dell’etica professionale, del rispetto degli altri, dell’amicizia tra i popoli e dello spirito del “servire”, che sono i principi base del sistema rotariano e presupposti indispensabili di quel miglioramento sociale che tutti auspichiamo. Aldo Fossati 60 Club di Oristano Le prime rotariane del Giudicato di Arborea V MARIO IRDIS Presidente ristano è terra di regine. Eleonora d’Arborea, giudice del Giudicato di Arborea, fu il personaggio della politica più noto della Sardegna medioevale. Dei quattro regni giudicali di Calari, Torres, Gallura e Arborea quello di Eleonora fu quello più lungo ed importante. Frutto della sua lungimiranza e della sua saggezza la stesura del più avanzato codice legislativo dell’epoca: la Carta de Logu, che, applicata in tutta l’Isola, fu per secoli strumento insostituibile, che con poche variazioni, restò in vigore fino all’emanazione del Codice di Carlo Felice nel 1827. Chi legge con attenzione la Carta de Logu non può negare l’apertura alla modernità di talune norme, e la saggezza giuridica che contiene elementi della tradizione romano-canonica, di quella bizantina, della giurisprudenza bolognese e del pensiero culturale-curiale catalano, soprattutto dell’elaborazione giuridica locale delle consuetudini sarde compiute dal diritto sardo di tipo municipale. Eleonora dimostrò di voler uscire dal medioevo creando, per prima, il nuovo concetto di Stato, erede di quello feudale. Ho scomodato Eleonora e il suo Giudicato per introdurre l’argomento di cui voglio, con orgoglio, parlare: l’ingresso delle prime due socie nel nostro club di Oristano. Questo ingresso, a 38 anni dalla fondazione del club (la Charta è del dic.1967, consegnata nel febbraio del 1968), è avvenuto Venerdì 9 giu- O gno alla presenza del governatore Giorgio di Raimondo. Anna Paola Iacuzzi, laurea in economia e commercio col massimo dei voti, è oggi direttore generale dell’Amministrazione Provinciale di Oristano, mentre Maura Falchi, figlia di rotariano, è architetto, presidente dell’Ordine professionale. Professioniste giovani e capaci, sapranno inserirsi a pieno titolo nel club ed operare con determinazione.Dovremo essere noi, però, a facilitare questo compito. Dobbiamo evitare di lasciarle sole, dobbiamo evitare gli steccati e aprire un dialogo immediato e coinvolgente: credo che fin da subito vadano inserite nelle varie commissioni del club. Il giudicato di Arborea, terra di donne valide e capaci, ha da oggi anche nel Rotary di Oristano la sua valida rappresentanza femminile. La presenza femminile nel Rotary è ancora modesta. A livello mondiale è ancora del 13,5%, come ha illustrato nel recente Congresso di Viterbo una grande rotariana sarda, Emanuela Abis, nella sua relazione La donna, l’amicizia e…il Rotary. In Europa, invece, la presenza femminile è del 6%, mentre nel nostro Distretto si è raggiunto il 7,5%. In Italia la prima donna fu ammessa in un Rotary club nel 1987 e il primo incarico di governatore dato ad una donna è del 2003. Come si può rilevare i dati non sono ancora significativi: nell’anno rotariano 2005/2006 su 529 distretti 66 hanno un governatore donna. Il tempo perduto, però, si sta recuperando. I nuo- vi club oggi nascono con un consistente numero di donne come soci fondatori e la loro presenza, contribuisce a stimolare anche i club di più antica formazione che ancora non le hanno ammesse o che hanno un peso femminile poco significativo. Ho già avuto occasione, in questa rivista, di parlare di giovani e di giovani professioni, Ho sostenuto e, oggi, sostengo ancora con più forza che il futuro del Rotary, il nostro futuro di rotariani è legato alla nostra capacità di coinvolgere i giovani di entrambi i sessi. Solo coinvolgendo i giovani possiamo dare forza alle sfide dei prossimi anni. Per fare questo dobbiamo impegnarci tutti. A partire dalla costituzione di club Interact e Rotaract, possibilmente in ogni club Rotary. I giovani che da subito conoscono gli scopi del Rotary non tarderanno ad amarlo e saranno, domani, ottimi rotariani. Come in una grande famiglia sono i figli da noi educati, maschi e femmine, che domani prenderanno il nostro posto: prepariamo loro la strada. Le sfide del nuovo millennio si potranno vincere solo con loro. 61 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Articoli Articoli Armi Parlare di ciò che sono, anche citandole, norme, leggi, regole derivanti da Codici, Disposizioni di Legge, Regolamenti, ecc è , in ogni campo, possibile e consono a chi sa di poterlo fare per funzione, specifica esperienza o cultura. La nostra rivista, come scritto in calce alla prima pagina non ha responsabilità per le opinioni espresse dagli autori e, va da sé, per le affermazioni. Riportiamo, in quest’ambito, un’interessante articolo di un rotariano che sa il fatto suo. L’argomento merita attenta lettura, anche e proprio perché con le armi non si scherza, neanche con il solo possesso. cmr C ALFREDO UGINI Presidente Rotary Club Golfo d’Anzio - Anzio-Nettuno Dopo alcuni fatti di cronaca, alcuni amici rotariani mi hanno rivolto numerose domande in relazione alla disciplina delle armi. Occupandomi per ragioni di servizio da molto tempo anche di questo settore molto delicato della polizia amministrativa, ho ritenuto di estendere ai lettori de “la voce del rotary” alcune considerazioni al riguardo. Per la vastità dell’argomento, non mi è qui possibile, in questo scritto affrontare più compiutamente la materia. Potrò tornare sulla questione con maggiore approfondimento, se d’interesse dei lettori. Il codice penale definisce “arma” ogni strumento che abbia, come destinazione naturale, l’offesa a persona od animale. si possono distinguere quattro categorie di armi: armi bianche (pugnali, spade, baionette, tirapugni,mazze ferrate,bastoni animati); armi da sparo (fucili, pistole, lanciarazzi sia a polvere da sparo, gas o aria compressa); congegni esplodenti (es. bombe a mano); aggressivi chimici ( es. lancia gas, lancia fiamme). Per la loro particolare natura, e diffusione, molto articolata la disciplina delle armi da sparo giuridicamente le divide in Armi da guerra Armi comuni Armi sportive Armi da caccia. Mentre per le prime il porto è tassativamente vietato ai privati per tut- 62 te le altre il nostro ordinamento impone la necessità di ottenere le relative autorizzazioni. In questo modo lo stato controlla quelle attività che considera pericolose e ne consente l’esercizio ad una ristretta cerchia di persone in possesso di idonei requisiti di affidabilità sociale. A completamento di questa premessa è necessario accennare agli strumenti atti ad offendere per il cui porto è necessario il giustificato motivo. Pensiamo, ad esempio, agli archi, alle balestre, ai fucili subacquei, i quali, come tutti gli attrezzi sportivi, possono arrecare danno alla integrità delle persone. Ma anche agli attrezzi da lavoro come le forbici, i coltelli. Non sono da considerarsi ”armi” infine, le spade, le “katane” e le sciabole senza filo o punta , le armi giocattolo, quelle disattivate e quelle sceniche. Interesserà sapere, invece, che le parti di armi, come le canne, le carcasse, i fusti, i tamburi, le bascule e i caricatori seguono la stessa disciplina delle armi propriamente dette, con le relative conseguenze di carattere penale. Nel nostro ordinamento quindi tutti i cittadini possono essere autorizzati in materia di armi una volta accertati i requisiti soggettivi: dimostrare cioè di essere sani di mente, di avere l’abilitazione tecnica all’uso (congedo militare o certificato del tiro a segno), di non essere obiettore di coscienza e soprattutto, di non aver riportato condanne penali. Anche al cittadino straniero, regolarmente soggiornante in italia, è consentito l’acquisto e detenzione delle armi con speciale autorizzazione del ministero dell’interno. La legge precisa il numero delle armi che si possono legittimamente detenere e cioè: nr. 3 armi catalogate (iscritte cioè in un catalogo nazionale presso il ministero dell’interno) come comuni; nr. 6 armi catalogate come sportive; nr. 8 armi antiche (anteriormente al 1890 o ad avancarica), artistiche e rare ed un numero illimitato di armi da caccia. Munizioni. Come per le armi chiunque detiene munizioni deve farne immediata denuncia all’ufficio di P.S. o se questo manchi al comando dei carabinieri. Diverse sono le situazioni che si possono verificare: a) per le cartucce per pistola o rivoltella da 1 a 200 occorre la denuncia specifica. Oltre le 200 occorre una licenza del prefetto; b) per la cartucce da caccia a pallini, se si detiene la relativa arma, fino a 1000 senza denuncia, da 1000 a 1500 con denuncia, oltre con licenza del prefetto; c) per le cartucce da caccia caricate a palla da 1 a 1500 occorre la denuncia, oltre la licenza del prefetto. rizzazioni in materia di armi che l’autorità rilascia a seguito di comprovata necessità, della valutazione dei requisiti soggettivi e ponderati motivi di sicurezza. Nulla osta – questa autorizzazione esaurisce i suoi effetti in una unica soluzione. Autorizza l’acquisto e detenzione di armi e munizioni consentite .è escluso il porto e trasporto. Porto di fucile uso caccia - autorizza l’acquisto e detenzione di armi (sia comuni che da caccia nei limiti sopraccennati). Nel periodo di caccia “chiusa” è consentito trasportare l’arma scarica per giustificati motivi (è escluso il porto, cioè averne il pronto uso). Nel periodo di caccia “aperta” è sempre consentito portare il fucile per gli scopi cui è finalizzata la licenza. Porto d’armi per tiro a volo – autorizza acquisto, detenzione e trasporto di armi comuni e sportive. Legittima il porto delle sole armi idonee all’esercizio della specifica attività. Collezione di armi comuni – per detenere più di tre armi comuni e più di sei sportive occorre ottenere apposita licenza di collezione dal questore, che è rilasciata per un solo esemplare per ogni modello del catalogo nazionale e senza munizioni. Collezione armi antiche, artistiche e rare – chi detiene armi di questo tipo, superiore nel numero ad otto,deve chiedere al questore apposita licenza di collezione. Porto di pistola o rivoltella - è la licenza che consente di portare armi fuori della propria abitazione. Chi la richiede deve documentare il bisogno, cioè le ragioni che lo inducono ad andare armato. Essa consente l’acquisto, detenzione e porto( quindi pronto uso) di qualsiasi tipo di arma. Fonti normative: Legge 2 ottobre 1967, nr. 895 (dis- posizioni sul controllo delle armi); Legge 23 dicembre 1974, nr. 694 (disciplina porto a bordo aeromobili); Legge 18 aprile 1975. nr. 110 (norme integrative); D.M. 16 agosto 1977 (iscrizione catalogo nazionale); D.Lgs. 30 dicembre 1992, nr. 527 (attuazione direttica CEE); D.M. 24 marzo 1994, nr. 371 (categorie esenti CCGG); D.M. 9 agosto 2001, nr. 362 (armi aria compressa). Per saperne di più: www.poliziadistato.it Dagli altri Distretti Forum Distrettuale a Fabriano - D.2090 Luogo di detenzione: le armi, o parti essenziali di esse, devono essere denunziate tempestivamente, precisando dati indicativi e luogo di detenzione (correlazione tra luogo e possessore ed idonee garanzie di sicurezza per la custodia). Vediamo allora quali sono le auto- 63 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Articoli Articoli Maggioranza vs. Minoranza CARLO GRANTE C’è una visione della vita che sostiene che dove vi sia folla, vi è anche verità; c’è un’altra visione della vita che sostiene che ove vi sia folla, vi è anche menzogna, così che, se vogliamo per un attimo portare la questione alle sue più lontane conseguenze, anche se tutti gli individui possedessero la verità in privato, qualora si riunissero in una folla (tanto da conferire alla “folla” importanza udibile, rumorosa, decisiva, votante), la menzogna si insinuerebbe immediatamente. - Sooren Kierkegaard iente paura: non parliamo di maggioranza parlamentare. A quanti di noi è capitato di trovarsi nel vivo di una discussione e veder soccombere il latore di un’informazione precisa e corroborata da competenza e cognizione di causa sotto il peso di una confutazione da parte di un numero maggiore di persone? Il giornalista americano Walter Lippmann, con ironica arguzia, arrivò a immaginare il principio di dominio della maggioranza come “ ...la forma più morbida in cui la forza del numero si possa esercitare. È un pacifico sostituto di una guerra civile in cui si valuta il contingente bellico degli eserciti che si confrontano e si conferisce la vittoria prima che si sparga del sangue. Fatta eccezione per i testi sacri della democrazia e gli incanti degli oratori, difficilmente ci impegnamo a riconoscere che il potere della maggioranza non sia alla fin fine un dominio di forza.”1 Nell’esempio precedente si è deliberatamente usato il termine “informazione”, non “dichiarazione” o “asserzione”, perché ci son pur casi in cui dei dati incontestabili (qualora se ne abbia accesso di verifica) possono reggersi sulle proprie gambe. Quel fastidioso giudizio definitivo, che sembra voler prevenire una necessaria fase istruttoria di raccolta empirica e neutrale di dati, poggiando solo sull’alzata di mano maggioritaria, può aver luogo in una circostanza conviviale o comunque collettiva, ma a volte (vorremmo poter dire mai) anche sui tavoli di trattative che riguardano decisioni cruciali per sé e per gli altri. Ebbene, dicesi Argomentum ad numerum (o ad populum) quella ubiquitaria prassi di indulgere nel giudizio univoco, o an- N 64 che complessivo o addirittura medio, del numero più grande di persone. Quando si deve deliberare su un qualcosa che riguarda una qualsiasi persona non le si può negare diritto di voto, che è e rimane sacrosanto, ma quando si delibera su questioni riguardanti una gestione specialistica e puntuale, quando si vuole fare la “carota” nel terreno, gli strumenti non sono alla portata di tutti, né sono ugualmente efficaci per potere “scavare”. Il modo in cui noi percepiamo le “situazioni sociali” è stato ed è oggetto di studio e di interesse da parte della “filosofia della mente”, dunque oggetto di numerose sperimentazioni e relative casistiche. È spontaneo e intuitivo che la persona giudichi concettualmente un numero più alto di occorrenze come “maggiore di”, una valutazione quantitativa che quasi sempre si traduce in qualitativa. La verità sta sempre nella minoranza, e la minoranza è sempre più forte della maggioranza, poichè si compone in genere di persone che hanno un’opinione, mentre la forza della maggioranza è illusoria, formata da gruppi di persone senza opinione - e che in un momento (quando è evidente che la minoranza è più forte) assume la sua opinione ... e la Verità passa nuovamente alla minoranza.2 - Soren Kierkegaard Facciamo un esempio. Per la media annuale di situazioni metereologiche, Londra è grigia e piovosa, Roma solare e mite. Ma se il periodo di monitoraggio climatico, piuttosto che i dodici mesi, fosse sufficientemente breve da offrirci una Londra solare e una Roma grigia, potremmo ribaltarne gli attributi, e se la nostra vita fosse lunga quanto quella di una mosca di maggio, il mondo ci apparirebbe completamente diverso, perché le “nostre” stagioni climatiche sarebbero monitorate con i secondi; una giornata grigia è una vita grigia, una giornata solare una vita luminosa, ma...sarebbero valutate con queste accezioni? No, non c’è grigiore se non si conosce il sole: così lo si percepisce, anche se è l’unica condizione esperita in una intera vita, solo se se ne conoscono altre, se si accetta saggiamente che la propria casistica personale non possa essere esaustiva di una conoscenza delle necessarie occorrenze di fatti che permettono una visione più saggia. Qual’è questo numero di occorrenze? Non ha fine, ovviamente, o forse lo ha quanto i limiti stessi della fisica ove la materialità di un fatto fosse anche la sua ultima analisi. Gli studi epistemologici, in ogni campo, inevitabilmente confermano: fra la mosca di maggio, l’uomo, o un ipotetico essere plurimillenario, è l’ultimo ad aver maggior ragion veduta nel raccontarci le stagioni della storia. Per tornare al titolo (quello vero) di cui sopra: in una conversazione, o in un dibattito, o a un tavolo di importanti trattative, ha ragione la maggioranza degli astanti oppure no? Quan- te sono le mosche fra loro? Se, come Aldous Huxley afferma, “il fatto che gli uomini non imparino molto dalle lezioni della storia è la più importante delle lezioni della storia”, una regola che dovremmo avere assolutamente accettato e imparato è questa: la verità, non essendo un assunto, ipotesi, teoria o previsione, ma essendo per sua definizione autoevidente, non tollera argomentazioni, votazioni, o maggioranze, né tantomeno pareri, ipotesi o interpretazioni. Non stiamo parlando di opinione o verità esoterica, ma di verità di fatto. Se una cosa è vera e non si vuole negare l’incontestato principio di non-contraddizione, questa non ha bisogno di prove ontologiche, perché è essa stessa, per validità ontologica, per ragione materialmente fenomenica, ciò di cui ci è dato prenderere atto e necessita solo che manifesti materialmente la sua autoevidenza; quando ciò non avviene, subentra la prepotenza e tirannide del qualunquismo e pressapochismo, o peggio ancora, della deliberata mis-informazione. Spesso le negazioni dell’evidenza si ottengono con quel processo di fallacia logica che gli antichi chiamavano “Ignoratio Elenchi”, un volontario o meno rifiuto del dato dialettico (la cosidetta “aringa rossa” che depista nella caccia alla volpe). Là dove il materialismo più oggettivo, scarnificato fino alla più pura riduzione fenomenologica, non lascia spazio al giudizio ma solo alla presa d’atto, non c’è dialettica, solo, appunto, presa d’atto. Dicesi, in linguaggio giustizialista, “materialità dei fatti” quella cosa che è incontestabile nella sua esistenza, pur rimanendo sottoponibile a giudizio soggettivo quale causa agente o meno, ad esempio nell’analisi della causalità di un accadimento e nel rispetto delle norme di legge vigenti. Spessisimo si può tracciare un netto distinguo fra esperienza relativa e esperienza assoluta. Se assumiamo per autoevidente che in Italia sia obbligatoria la guida a destra e in Gran Bretagna a sinistra e non tolleriamo dibattiti sulla sua mera presa d’atto, rifiutando che ci dia lezio- ne chi non ha mai neanche attraversato la strada perché domiciliato in un eremo montano, quale sia la norma in Australia e in Giappone è a noi autoevidente se abbiamo occasione di assumere ed esperire incontrovertibili prove (guidare un’automobile per un periodo sufficientemente esteso in uno di questi paesi) ancor più che dal sentito dire o finanche da informazioni ufficiali. Se si ha occasione. In mancanza di questa, o di dati sostitutivi che assumiamo come certi, non si può prendere parte a una democratica condivisione di pareri consultivi, a un qualche suffraggio, senza violare gli assunti più sacri del principio democratico, che difende il diritto di ogni cittadino a esprimere il suo quoziente di partecipazione alle decisioni collettive: se la maggioranza particolare di un bizzarro dibatti- più è quello con il maggior peso, che non significa necessariamente il maggior numero di pesi. Eppure, la reiteratività della fallacia logica dell’argomentum ad numerum, ove questo sia applicato senza senno, è onnipresente nel quotidiano. Da qui, la “guerra civile” di cui parla Lippmann, in cui si confrontano Maggioranza e Minoranza, di cui non sempre si può misurare il rispettivo “contingente bellico”. La superiorità spirituale vede solo l’individuo. Ma ahimè, generalmente noi esseri umani siamo “sensuali” [mie virgolette] e quindi, non apppena si formi una folla, le nostre impressioni cambiano. Ma agli occhi di Dio, l’infinito spirito, tutti i milioni che sono vissuti ed ora vivono non fanno una folla, Egli vede solo ogni individuo.3 - Sooren Kierkegaard La logica sillogistica è oggi supera- mento sulla delibera (a distanza) di un’informazione circa la direzionalità di guida internazionale si componesse di persone che non hanno guidato in Australia o in Giappone (cioè se rispecchiasse la maggioranza della popolazione mondiale), tale suffraggio sarebbe in sostanza anti-democratico ed espressione della dittatura della dis-informazione, foriera, quando è autorizzata da uno scrutinio numericamente maggioritario, della pericolosa, anti-democratica mis-informazione. Quando si vuole sostenere la validità di un assunto numericamente, con quella prassi comune dell’argumentum ad populum, o ad numerum, si dovrebbe tener conto di quanti numeri abbia, a ta ma non soppiantata dalle logiche informali; per secoli ha fatto scuola, dominando non solo la letteratura apologetica, ma anche e soprattutto conferendo quella autorevolezza con cui la dialettica frantuma un’asserzione categorica che non ha alcun motivo di essere. Secondo Aristotele (e secondo noi), se Platone è mortale e gli uomini sono mortali, non possiamo inferire, a rigor di logica, che Platone è uomo: non sarebbe valido, solo veritiero (in questo caso) perchè assumiamo come verità autoevidente che Platone fosse uomo, ma non in base alla consequtio logica di questo sillogismo, universale categorico (il tipo più inflazionato e più abusato). Dobbiamo tornar dietro al maestro di Aristotele e riconoscergli quell’ancora incontestato primato del con- sua volta, ciascun membro di quel populum o numerum che delibera: il piatto della bilancia che pende di 65 VOCE del ROTARY Marzo 2008 Articoli cetto di non contraddizione. Una co- che lo stolto crea a misura della sua sa se è semplicemente è, basta. Di- negligente autoindulgenza, a costo cendo A rose is a rose is a rose, Ger- di fare scontare a chi non può chiatrude Stein metteva nel suo shaker mare quella rosa con altro nome, il concettuale platonismo, ontologia e torto di essere uno dei pochi (s)forun pizzico di fenomenologia, non fa- tunati, cinicamente punito da una ceva certamente una reductio ad maggioranza di idioti: maggioranza unum, semmai il contrario. Insom- fatta da quel numerum che ha diritma, non si può indulgeto all’argomentum re, per soggiacere al pro- ma che rifiuta il prio infantile ego e alla premio ad ignotentazione di considerarantiam... re vero tutto e il contraLa maggioranza non rio di tutto. La validità ha mai ragione. Mai, logica di un argomento, vi dico! L’uomo lio di una semplice probero ed intelligenposizione, non è neceste non può non risariamente legata alla bellarsi contro una Soren Kierkegaard veridicità delle premesmenzogna del gese, però laddove si abbia argomen- nere [che la maggioranza abbia rato valido su assunzioni false, tratta- gione]. Quali sono le persone che si di diabolico inganno perpetrato ai compongono la maggior parte della danni di un interlocutore fiducioso e popolazione - gli intelligenti o gli stoldisinformato. L’argomento più vali- ti? Penso che siamo tutti d’accordo do, sotto il profilo della giustizia, e nel dire che sono gli stolti; dovunnon solo giustezza del suo fluire lo- que si vada nel mondo sono gli stolgico, è quello in cui le premesse so- ti la stragrande maggioranza.4 - Henno veritiere, un modus ponens nel- rik Ibsen la cui attendibilità confidiamo in vir- Figuriamoci poi la frustrazione deritù della sua autoevidenza. Un’ipo- vante da una minoranza che vuole tesi condizionale, seguita da un’in- la ragione, per non parlare di una ferenza fondata, ci dà una serena, minoranza ad unum di un dittatore pulita certezza, che non cozzerà con che pretende la ragione su tutti. La le nostre più o meno vere, o prete- democrazia resta il migliore dei sistuose, convinzioni, poiché nessuno stemi conosciuti, tranne uno: la meavrebbe il coraggio di confutare un ritocrazia. Ovvero, quel sistema che tale assunto senza lasciar dietro idea tiene conto dei numeri delle persodi assoluta stoltezza. ne, piuttosto che il loro numero, che L’abitudine a un saggio e riformato- i credenti giudeo-cristiani conoscore nominalismo (che a Platone non no e in esso consarebbe piaciuto), non vuole certo fidano nel sogno sfociare nella dittatura del qualun- delle utopie miquismo; la saggia ma non lungimi- stiche e salvifirante Giulietta umilmente pontifica che. In definiti(scusate l’ossimoro): What’s in a na- va, quella sublime? that which we call a rose / By mazione del prinany other name would smell as sweet, cipio democratie alla “rosa” restituisce la sua iden- co di parità che tità, indipendente da relativismo no- rende davvero minale, la sua nurse intima al Ro- u g u a l i p e r c h é meo di non trascinarla in un “fool’s equamente diparadise”, quel paradiso artificiale versi – quell’idea 1 2 3 4 5 66 di unità differenziata che Hegel credeva lo Stato potesse rappresentare pienamente ma che le sotto-ideologie hanno corrotto e relativizzato ad uso e consumo di un qualsiasi diritto personale. Se a rigor di logica il sistema meritocratico, che tratta equamente tutti, potesse essere foriero di un’amministrazione socioeconomica funzionale al bene di tutti, chi dovrebbe assurgere a giudice ultimo per riconoscere quei numeri a ciascuno? Questo argomento, che fa certamente mordere la coda al cane, sembra metterci con le spalle al muro. Anche questa è una utopia, ma val bene una riflessione costruttiva. Il giornalista statunitense Patrick Jake O’Rourke non volta le spalle al potere della maggioranza, che definisce “cosa preziosa e sacra, per la quale vale la pena morire.” Ma, con arguzia e intelligente senso di humor, aggiunge: “Però - come altre cose preziose e sacre, quali casa e famiglia – non vale solo la nostra vita; può farti desiderare di essere morto. Imaginiamo se nella nostra vita tutto fosse determinato dal potere della maggioranza. Ogni paio di pantaloni, persino quelli di un abito Brooks Brothers, sarebbero Denim slavati. Ogni pasto sarebbe solo pizza. Sugli scaffali delle biblioteche troverebbero posto soltanto diete di celebrità e libri di ginnastica. E - dal momento che le donne solo la maggior parte della popolazione saremmo tutti sposati a Mel Gibson.”5 cfr. Lippmann Walter, “Why Should the Majority Rule?” Harper’s Magazine, New York, 1926, repr. in The Essential Lippmann, New York, 1982. Kierkegaard Soren, The Diary of Soren Kierkegaard, (1850), ed. Peter Rohde, 1960. Kierkegaard Soren, The Diary of Sooren Kierkegaard, (1850), ed. Peter Rohde, 1960. Ibsen Henrik, Dr. Stockmann, in An Enemy of the People, 1882. O’Rourke Patrick Jake, “The Mystery of Government”, Parliament of Whores, 1991. I mesi e il vino a cura di Marco Trimani Vermentino e grandi rossi del Lazio Riprendiamo il nostro viaggio attraverso le regioni del nostro Distretto: Il Lazio e la Sardegna: un noto bianco di Sardegna e alcuni grandi rossi del Lazio. VERMENTINO I sardi cominciarono a produrre vino fin dall’VIII secolo a.C., quando appresero i segreti del mestiere dai navigatori Fenici. Nei periodi seguenti la viticoltura non ebbe grande diffusione. La ripresa coincise con l’arrivo degli Spagnoli nel XIII secolo. Servendosi prevalentemente di varietà iberiche, i Sardi elaborarono vini che ricordavano lo Sherry o Xeres: Vernaccia di Oristano, il Porto: Cannonau rosso dolce e Girò e il Madera: Malvasia di Bosa. Il Vermentino, infatti, è un vitigno originario della Spagna, giunto in Sardegna attraverso la Corsica, che si diffuse in varie zone della Sardegna e poi anche in Liguria.e più recentemente anche nella costa Toscana. Ve ne sono diverse tipologie, che prendono il nome dalla relativa zona di produzione, nel nord dell’isola che va dalla Gallura fino ad Alghero, passando per il sassarese. Vermentino di Gallura doc: coltivato nella zona del sassarese, vi ha trovato un terreno propizio per il suo sviluppo. Per sua natura è assai delicato e produce un vino di color giallo paglierino brillante, ambrato con l’età, dai riflessi verdognoli e un sapore secco, delicato e leggermente amarognolo, con una gradazione alcolica sui 12-14 gradi. Ha il bouquet caratteristico dell’uva d’origine e va bevuto molto freddo (6°/8° C) come aperitivo e fresco con gli antipasti magri e tutto il pesce comunque cucinato. S’Eleme è il Vermentino di Gallura doc, coltivato nella zona di Monti. Aghiloia. è la versione superiore, a 14 gradi, del Vermentino di Gallura doc. Ha intenso profumo vellutato, ed è ottimo su piatti di pesce fritto, minestre e antipasti. Vermentino di Alghero. Bianco secco prodotto con l’uva omonima nella provincia si Sassari. Alcuni di questi vigneti sfiorano la riva del mare. Ha colore bianco paglierino carico ed è limpidissimo, un profumo tenue, caratteristico dell’uva, e sapore secco, fine, sapido, armonico e di media alcolicità (12,5-13,5 gradi). Va bevuto non oltre i due-tre anni e freddo, con tutti i piatti a base di pesce, preferibilmente con i crostacei e i frutti di mare. Tra i vari produttori ricordiamo Alessandro Dettori, Sella & Mosc, Argiolas e Piero Mancini. GRANDI ROSSI DEL LAZIO Il Lazio non è mai stato terra di grandi vini rossi, almeno nel passato. Ora la situazione è cambiata, e grazie all’introduzione di nuovi vitigni internazionali quali merlot, cabernet sauvignon, syrah e petit verdot e alla riscoperta di vitigni autoctoni, e alle nuove tecniche di coltivazione e di vinificazione anche nel Lazio abbiamo una produzione di vini rossi assai interessante e di notevole livello qualitativo. Iniziamo con un grande vino. Il Torre Ercolana prodotto da Colacicchi di Anagni è un magnifico rosso. Negli anni quaranta, il Maestro Luigi Colacicchi, fondatore dell’azienda, musicologo insigne e accademico di Santa Cecilia, iniziò a dedicarsi alla vigna di famiglia e reimpiantò assieme al Cesanese, originario della zona, il Merlot e e il Cabernet-Sauvignon, tipici di Bordeaux. Aveva avuto modo di conoscere ed apprezzare tali vitigni durante i suoi numerosi viaggi a Bordeaux. La scelta, all’epoca molto coraggiosa, si è rivelata felice per la qualità del vino, che unisce alla robustezza “contadina” del cesanese, i profumi, la duttilità e la morbidezza dei due vitigni di Bordeaux, dando così luogo ad un grande rosso, robusto, strutturato e di grande longevità. Di colore rosso rubino che con l’invecchiamento tende al granato, ha un intenso profumo di goudron. Gusto ricco, pieno e rotondo, con ottimo sapore e grande struttura. Affinato in legno per un periodo variabile non inferiore ai due anni, raggiunge la piena maturità a 4-5 anni dalla vendemmia e nelle grandi annate si conserva ottimamente per diversi anni. La gradazione è di 13-14 gradi. È adatto alle carni arrosto e alla selvaggina nobile, ma anche alla caratteristica e saporita cucina della zona ed è eccellente con formaggi a pasta morbida o di media stagionatura, purchè non piccanti e, potendo, si lascia gustare in perfetta solitudine. Si consiglia servirlo a 15-16 C. Molte persone ricordano ancora con una pun ta di nostalgia il Fiorano del Principe Alberico BoncompagniLudoisi che fino agli anni ’90 ha prodotto nella sua tenuta di Fiorano nei pressi di Ciampino. Era forse tra i pochi vini italiani che sfiorara l’eccellenza. È auspicabile che qualche discendente del Principe possa riprendere, con rinnovato spirito, la produzione di tale indimenticabile vino. Nel prossimo appuntamento segnalerò altri rossi del Lazio degni di nota. Arrivederci al prossimo numero con altre due “star” delle nostre regioni. VOCE del ROTARY