Sintesi Analogica Avanzata

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Sintesi Analogica Avanzata
Sintesi Analogica Avanzata - Fonderie Sonore
Scheda del corso
Durata: 2 mesi/ 33 ore
Frequenza: 1 volta a settimana
Costo: 800€
Numero massimo partecipanti: 6
Sede: Fonderie Sonore
Un corso interamente dedicato alla sintesi analogica, con un docente
d'eccezione e macchine analogiche che hanno fatto e continuano a fare la storia della sintesi
sonora.
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MATERIALI DIDATTICI
Moog: Voyager, Sub Phatty, Minitaur, Mother 32, Moogerfooger
Arturia Minibrute
Doepfer: Dark Energy, Dark Time
Novation Bass Station
Oberheim Xpander
Grp Synthesizer A4 Analog
Korg MS-20
Clavia Nord Modular G2
Eurorack by Enrico Cosimi
VIDEO GALLERY
Altre informazioni
Info e prenotazioni:: [email protected]
Iscrizione al corso: Clicca qui
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Sintesi Analogica Avanzata - Fonderie Sonore
Docenti:
Enrico Cosimi
Supporti didattici: Patches e dispense fornite dal docente Grazie alla collaborazione con Funky
Junk
,
sarà a disposizione degli allievi per un numero limitato di giorni anche un set di moduli in formato
Eurorack
Principali argomenti trattati:
Lezione 1
Concetti di base per la navigazione consapevole: sintetizzatore analogico, digitale, virtual
analog; comportamento monofonico e polifonico; struttura modulare, semimodulare, integrata;
sintetizzatori hardware e software; comportamento stand alone e plug-in; differenza tra
controller e motore di sintesi. Differenze funzionali all’interno della struttura di sintesi:
identificazione di sorgenti sonore, modificatori di segnale, sorgenti di controllo, modificatori di
controllo. Struttura a blocchi “tipo” e identificazione delle funzioni operative più importanti;
localizzazione dei controlli basilari. Esperienze di valutazione nella struttura degli strumenti
musicali analogici, digitali e virtual analog; identificare lo strumento (o il plug-in) più adatto alle
proprie necessità. Esportabilità delle competenze nei diversi ambienti operativi hardware,
software, nei linguaggi di programmazione object oriented e nelle macchine modulari.
Impostazione conoscitiva finalizzata agli obiettivi di “programmazione contestualizzata” in base
ai generi musicali, in base al ruolo timbrico necessario, in base alla performance. Prima
identificazione dei ruoli timbrici di maggior utilizzo: bass, lead, pad, brass, string, synth efx,
drone, arp & seq, audio treatment, vocoding, percussive. Lezione 2
Sorgenti Sonore a disposizione: oscillatori, generatore di rumore e trattamento dei segnali
esterni. Oscillatori analogici: identificazione delle classiche forme d’onda sinusoide, triangolare,
rampa, impulsiva; loro valutazione finalizzata alla costruzione timbrica, all’impiego nella
produzione e al mixaggio finale. Rapporto tra contenuto armonico e ingombro nel mixaggio;
risposta armonica vs. energia ritmica. Caratteristiche peculiari delle forme d’onda analogiche
con esempi di programmazione pratica. Uso dell’onda sinusoide come rinforzo energico,
interazione con la ritmica; rapporto tra intellegibilità melodica e potenziale ritmico; rinforzi e
subottave; importanza del contenuto armonico (o della sua mancanza). Onda triangolare;
coefficienti di contenuto armonico e loro valutazione all’interno dell’impiego melodico, ritmico,
armonico; esempi di programmazione. Onda dente di sega: caratteristiche armoniche peculiari;
impieghi a 360°; rapporto tra contenuto armonico, pressione sonora e filtraggio. Onda
impulsiva; interazione tra contenuto armonico e simmetria dell’onda quadra. Comportamenti
dinamici applicati alla simmetria dell’onda impulsiva e - a seconda dei casi - alle altre forme
d’onda; controlli dinamici transienti e controlli dinamici ciclici, loro conseguenze timbriche.
Strutture di generazione sonora virtual analog al di fuori delle quattro onde base; comportamenti
per tabelle, shaping oscillator, comportamenti percussivi; sintesi delle timbriche percussive di
scuola analogica. Lezione 3
Comportamenti timbrici ottenibili con gli oscillatori analogici; arricchimento timbrico con la Hard
Sync; timbriche ottenibili con la FM lineare e la FM esponenziale; variazioni sul tema: Phase
Distortion e Phase Modulation. Strutture a uno, due e tre oscillatori; caratteristiche peculiari,
limiti e funzionalità d’elezione; quando un oscillatore è meglio di tre, quando servono più
oscillatori; rischi e pericoli della cancellazione di fase, dei battimenti e del detune; impostazione
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funzionale in base alle peculiarità d’utilizzo. Sfruttamento di detune, stacking e PWM per la
creazione delle pad; identificazione del singolo oscillatore come massimo produttore di
dinamica per bass e lead. Come aggiungere un oscillatore analogico a una struttura ritenuta
insufficiente; interazione tra Moogerfooger e monofonici analogici. Sorgenti sonore: Noise
Generator; caratteristiche del rumore nelle sue diverse colorazioni. Utilizzo del rumore come
sorgente sonora e come sorgente di modulazione non prevedibile. Sorgenti sonore:
acquisizione dei segnali audio esterni; primi approcci al filtraggio e all’estrazione dei segnali di
controllo. Rettifica e conversione di un segnale audio in tensione di controllo per la frequenza di
un oscillatore audio; esperienze con il Moogerfooger FreqBox. Lezione 4
Modificatori di segnale: Filtri indispensabili. Low, High, Band, Notch. Parametri principali di
funzionamento: Mode, Slope, Cutoff Frequency, Resonance. Impiego dei filtri in funzione della
produzione e del mixaggio: sgonfiare le basse, enfatizzare le medie, aprire le acute. Filtraggi
peculiari per l’impiego melodico, ritmico, armonico, sequenziato. Peculiarità timbriche dei filtri
Moog, Oberheim e Steiner. Comportamenti timbrici ottenibili con uno o più filtri in serie e in
parallelo; risultati ottenibili sul Moog Voyager e su altri monofonici analogici. Inserire un filtro
addizionale nella struttura di sintesi: esperienze con i Moogerfooger. Differenze tra filtro statico
e filtro dinamico; esperienze di filtraggio multiplo con il Moogerfooger MuRF. Filtrare una
sorgente sonora, filtrare uno strumento, filtrare un mixaggio; dalla correzione timbrica ai Daft
Punk. Scrivere l’automazione del filtro per rendere espressiva una parte musicale: usi e abusi
con Moog Minitaur. Lezione 5
Modificatori di segnale: Mixer e Sommatori, Amplificatori e Moltiplicatori. Panpot e Crossfader.
Importanza dell’Initial Gain. Esperienze di programmazione con Doepfer Dark Energy. Piegare il
funzionamento dello strumento alle proprie necessità; nozioni indispensabili per padroneggiare
la somma e la moltiplicazione dei segnali audio e dei segnali di controllo. Equalizzatori, filtri
vocali, filtri wah, vocoder. Ring Modulation, Amplitude Modulation. Paragoni timbrici tra i
comportamenti di modulazione bilanciata/sbilanciata. Esperienze di programmazione con il
Moogerfooger Ring Modulator. Trattamento di segnali esterni in modulazione ad anello e
vocoding. Lezione 6
Lavorare con i delay. Analog delay vs. Digital Delay. Parametri significativi: tempo di ritardo,
feedback, possibilità di modulazione; interazione con il MIDI. Esperienze di programmazione
con i Moogerfooger MF-104Z e MF-104M. Automazione dei parametri e underclocking delle
linee BBD. Costruzione di un percorso di feedback controllabile. Arricchimento timbrico con le
linee di ritardo in rapporto alle parti musicali; impiego creativo per le condizioni d’instabilità e per
la produzione di timbriche particolari. Gli “effetti” per i sintetizzatori; integrazione nella struttura
di sintesi, possibile automazione dei parametri, scelta degli effetti come arricchimento timbrico.
Short Modulation: Chorus, Phaser e Flanger. Principi di funzionamento e conseguenze
timbriche. Comportamenti statici e dinamici nel trattamento del segnale. Lezione 7
Generatori di controllo. Control Voltage, Gate e Trigger; struttura dei codici di controllo e loro
sopravvivenza nel MIDI e nel MIDI over USB. Generatori di controllo dinamico transiente: i
generatori d’inviluppo. Peculiarità del Generatore d’inviluppo: struttura, stadi, curve, tempi,
livelli; subordinazione a Gate o a Trigger. Identificazione dell’inviluppo più adatto in base al
compito percussivo, letargico, melodico, armonico, ritmico. Identificazione tra Gate e impulsi di
sincronizzazione, conseguenze sulla programmazione ritmica. Lezione 8
Generatori di controllo ad andamento ciclico. Oscillatori a bassa frequenza, parametri
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significativi: frequenza, forma d’onda, fase, restart/sync; implementazione monofonica e
polifonica nelle strutture di sintesi. Parametri controllabili e contestualizzazione della
modulazione. Modulazione della modulazione. Modulazione LFO in banda audio e in banda sub
audio. Esperienze di programmazione con Doepfer Dark Energy. Lezione 9
Generatori di controllo: Step Sequencer.
Lezione 10
Modificatori di controllo. Interruttori, selettori, deviatori. Comportamento bistabile e
momentaneo. Sample & Hold e Track & Hold. Esperienze di programmazione con Moog
CP-251. Attenuazione, inversione, moltiplicazione, quantizzazione, integrazione dei segnali di
controllo. Lezione 11
Codici logici indispensabili per l’automazione degli inviluppi.
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