Kineo 12 - Fabrizio Bonomo
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Kineo 12 - Fabrizio Bonomo
PA R I G I TRASPORTO PUBBLICO MÉTÉOR E TRAM A PARIGI Il programma di sviluppo del trasporto pubblico di Parigi è lo specchio del nuovo assetto territoriale assunto dalla capitale francese, sempre più sbilanciato a favore dei comuni periferici e della corona di villes nouvelles realizzate nella regione circostante, che impone migliori collegamenti fra centro e periferia e, soprattutto, fra periferia a periferia la ville nouvelle di Sénart, e la cosiddetta “Eole” (acronimo di Est-Ouest Liaison Express), la nuova linea E della Rer che attraverserà Parigi da est a ovest, collegando da un lato Versailles, Noisy-leRoi e SaintGermain, dall’altro Meaux e la ville nouvelle di Marne-laVallé. A questo si affianca la realizzazione di un anello di tranvie e di sistemi di trasporto leggeri in sede propria per i collegamenti da periferia a periferia, che progressivamente permetterà agli abitanti delle banlieues di accedere ai centri amministrativi, industriali e commerciali senza dover attraversare Parigi; in particolare si distinguono la linea tranviaria 1, a nord, fra i comuni di SaintDenis e Bobigny, entrata in funzione recentemente; la Tvs (Tram Val de Seine) o tram 2, a ovest, tra la Défense e i comuni di Saint-Cloud e IssyPlaine, attualmente in fase di sviluppo; il Tvm (Trans Val de Marne), linea di autobus in sede interamente protetta prevista nel sud-est della regione. ENZO PORCU Nel 1997 la nuova linea metropolitana di Parigi, il Météor (acronimo di “Metro Est-Ouest Rapide”) impiegherà 11 minuti per attraversare il centro cittadino. Sarà la tappa più significativa di un programma di sviluppo del trasporto pubblico nella regione parigina, orientato a migliorare i collegamenti con le diverse villes nouvelles realizzate nei decenni scorsi attorno alla capitale e a creare ex novo un sistema anulare di trasporto che metta in comunicazione fra loro i comuni della cintura periferica (la banlieue), senza attraversare la città . Una vera rivoluzione, che supera il tradizionale schema di collegamenti radiali convergente sul centro. Il programma - che ha come orizzonte il 2015 ma prevede una serie di realizzazioni entro i prossimi due anni - si basa essenzialmente su una serie di linee ferroviarie e metropolitane: il Météor, appunto, e il prolungamento delle diverse linee della ferrovia regionale (Rer) fra le quali spiccano l’estensione verso sud della linea D, verso Melun e Il sistema anulare dei trasporti di Parigi, parte integrante dello schema direttore della regione Ile-de-France per il 2005. KINEO 12 1996 84 Sopra, veduta della periferia nord di Parigi con la linea del tram 1 realizzata recentemente. PA R I G I TRASPORTO PUBBLICO IL MÉTÉOR. Il Météor è la quattordicesima linea di metropolitana di Parigi e probabilmente l’ultima all’interno dell’area urbana. Si tratta della prima linea completamente automatica, senza conducente a bordo, che ha il vantaggio, fra l’altro, di poter variare il numero dei convogli secondo le esigenze di traffico. Un sistema ad alta tecnologia che ha l’ambizione di diventare una vetrina delle capacità operative della Ratp, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico della capitale francese. La linea - quasi 20 chilometri dalla porta di Gennevilliers, a nord di Parigi, fino alla Maison Blanche, uno dei quartieri più densamente popolati a sud della capitale francese - punta sia a risolvere il problema del sovraccarico del tratto centrale della linea A della Rer, su cui transitano 62 mila passeggeri nelle ore di punta, sia a favorire lo sviluppo del polo di attività a sud della Gare de Lyon, lungo la Senna, dove sono state realizzate importanti sedi ministeriali (ministero delle Finanze), spazi per uffici e per lo svago (i giardini e il palazzo dello sport di Bercy) ed è in costruzione la nuova sede della biblioteca nazionale e molti altri edifici. IL TRACCIATO. La realizzazione della linea è prevista per tappe successive, la prima delle quali vede l’entrata in servizio entro il 1997 del tratto centrale, lungo sette chilometri. La stazione Tolbiac-Masséna, non lontano dalla futura biblioteca di Francia, è il capolinea meridionale della prima fase di realizzazione, dove si effettua l’interscambio con la linea C della Rer e con l’eventuale prolungamento della linea 10 del metrò. Dopo l’attraversamento della Senna e la stazione Dijon, la linea giunge alla stazione ferroviaria di Bercy, servendo il palazzo dello sport, il ministero delle finanze e la stazione Sncf, oltre alla linea 6 del metrò. Il passo successivo è la Gare de Lyon, dove incrocia le due linee Rer A e D, la linea 1 del metrò e moltissimi percorsi di autobus. Proseguendo parallelamente alla Rer D, arriva a Châtelet, nodo di interscambio principale del trasporto pubblico cittadino; qui, a una profondità di 24 metri, si effettuano le corrispondenze con le linee A, B e D della Rer e con le linee 1, 4, 7 e 11 del metrò. Il primo tratto del Météor termina infine alla stazione Madeleine, e con la sua entrata in funzione si calcola che permetterà di ridurre di circa otto mila passeggeri l’ora, per direzione, il carico sulla linea A del Rer. La tappa successiva, entro il Duemila, prevede il prolungamento da Madeleine alla vicina stazione di Saint Lazare, punto nevralgico dei trasporti ferroviari parigini. In alto, schema della rete della ferrovia regionale veloce (Rer) della capitale francese. KINEO 12 1996 LA COSTRUZIONE DEL TRACCIATO. La linea è costituita da una galleria a doppia via lunga 4.550 metri e con un diametro interno di 7,50 metri. Lo scavo avviene tramite il cosiddetto “tunnelier”, un moderno sistema di escavazione/costruzione simile a quello utilizzato per il tunnel sotto la Manica, che lavora a foro cieco (con un basso impatto sul tessuto urbano soprastante) e verrà smontato e riportato in superficie solo alla fine dei lavori. Il tunnelier è una macchina lunga 82 metri, per un peso totale di mille tonnellate, con uno scudo di 8,60 metri di diametro, in grado di operare a una velocità di 250 metri al mese. La sua guida avviene per mezzo del laser e di un sistema di pilotaggio automatico capace di correggere continuamente il tracciato in funzione della reale posizione della macchina. Con il progredire dello scavo, che avviene da est ad ovest ad una profondità di 25 metri, il tunnelier posiziona anche il rivestimento definitivo della galleria, formato da anelli in calcestruzzo armato, composti ciascuno da otto elementi prefabbricati larghi un metro e 60 centimetri per 40 centimetri di spessore (in totale saranno posati 21 mila elementi). Pianta delle nuove infrastrutture di trasporto a Parigi previste dal Contratto di Piano StatoRegione 1994-1998. 85 In alto, grafico del finanziamento del Météor e scheda economica della seconda linea del tram di Parigi. RATP AUDIOVISUEL PA R I G I Al centro, sequenza di costruzione del tunnel sotto la Senna. Sezione trasversale della stazione “Pyramides”. KINEO 12 1996 Particolare del modello e, sopra, vista prospettica del nodo di collegamento verticale della stazione “Madeleine”. 86 In alto, particolare del “tunnelier”, il moderno sistema di escavazione/ costruzione utilizzato per la realizzazione della linea. PA R I G I TRASPORTO PUBBLICO RATP AUDIOVISUEL Il tracciato del Météor sottopassa sette linee di metropolitana, quattro parcheggi sotterranei, il collettore delle fognature (incrociato due volte), i due tunnel della linea B del Rer e, infine, la Senna. L’attraversamento del fiume è realizzato mediante quattro cassoni sommersi in calcestruzzo precompresso, lunghi 33,80 m, deposti in un solco scavato nel letto del fiume. I cassoni sono fabbricati in loco su una piattaforma mobile, messi in acqua e successivamente trasportati sopra il luogo definitivo; l’immersione e la posa nell’apposito solco avviene tramite il riempimento con acqua dei tre contenitori-zavorra di cui sono dotati. Dopo il posizionamento sono collegati tra loro con giunti a tenuta stagna e poi bloccati da una colata di calcestruzzo che permette un perfetto isolamento. LE STAZIONI. La nuova linea del metro offrirà ai viaggiatori stazioni dove le luci, i colori e gli spazi assicureranno confort e sicurezza, e saranno tutte predisposte per l’accesso ai disabili. Le biglietterie funzioneranno da sale d’attesa e centri d’informazione; inoltre grazie a dei corridoi corti e spaziosi, la circolazione all’interno della stazione e le corrispondenze con le altre linee si effettueranno rapidamente. L’accesso alle banchine avverrà tramite un mezzanino dal quale si possono vedere i binari. Come per tutti i sistemi di trasporto automatici, senza In alto, profilo altimetrico e geologico della linea. personale a bordo, le banchine saranno dotate di porte che si aprono in sincronia con quelle dei treni, con lo stesso principio delle porte degli ascensori, al fine di evitare qualsiasi pericolo per le persone in attesa. IL MATERIALE ROTABILE. I veicoli del Météor, realizzati dalla Gec-Alsthom (mentre il sistema è della Matra Transport), saranno formati inizialmente da sei vetture in comunicazione tra loro, di cui quattro motrici, con una capacità di circa 720 passeggeri. A una velocità media di 40 chilometri orari, con un intervallo tra i passaggi di 105 secondi, il sistema assicura una capacità oraria di 25 mila passeggeri per direzione e un traffico annuo iniziale di circa 96 milioni di viaggiatori. In un secondo tempo la composi- Particolare del modello della stazione “Madeleine”, realizzato in scala reale, con in evidenza le porte di banchina. KINEO 12 1996 Pianta della linea del Météor con le sue diverse fasi di realizzazione. 87 PA R I G I RATP AUDIOVISUEL TRASPORTO PUBBLICO MATRA TRANSPORT zione sarà di otto vetture, portando la lunghezza del treno a 120 metri per 960 posti, la frequenza a 85 secondi e quindi la capacità oraria per direzione fino ad oltre 40 mila passeggeri. Le casse, in lega d’alluminio, saranno dotate di tre porte scorrevoli di grande ampiezza, mentre i carrelli a sospensioni pneumatiche permetteranno di ottenere un notevole confort. All’interno il mezzo sarà equipaggiato con aria condizionata, con sedili anti-lacerazione e con rivestimenti anti-graffiti, mentre la sorveglianza avverrà tramite telecamere. I viaggiatori avranno (in futuro) la possibilità di mettersi in comunicazione, ogni istante, con il posto di controllo e di comando centralizzato che, a sua volta, li potrà informare tramite altoparlanti. I passeggeri potranno infine circolare liberamente da una vettura ad un’altra grazie a uno speciale sistema di intercircolazione. Viste esterna e interna del veicolo automatico del Météor. In alto, veduta del Posto di controllo centralizzato della linea e, a destra, architettura generale del sistema. KINEO 12 1996 LEGENDA 1 - Video-sorveglianza dei treni 2 - Interfono 3 - Video-sorveglianza dei marciapiedi 4 - Interfono sui marciapiedi 5 - Porte parallele 88 6 - Pilota automatico a bordo 7 - Linea di trasmissione modulare 8 - Trasmissione suolo/bordo 9 - Segnalazione 10 - Pilota automatico fisso 11 - Posto di controllo centralizzato (Pcc) PA R I G I TRASPORTO PUBBLICO RATP AUDIOVISUEL/DÉPARTEMENT BUS la linea 2 dei tram di Parigi sarà la realizzazione più significativa della Ratp prima del Duemila. Il tracciato, che sfrutta una linea ferroviaria esistente, va dalla Grande Arche, fulcro del quartiere direzionale della Défense, al comune di Issy-Plaine, attraversando tutta la periferia occidentale di Parigi: otto comuni del dipartimento Hauts-de-Seine, che formano un tessuto urbano in continua crescita. Gli obiettivi sono quelli di modernizzare la linea ferroviaria Issy-Plaine - Puteaux, realizzare un adeguato servizio locale, migliorare l’accessibilità alla Défense, servire a sud i terreni liberati dalla Renault (dove è previ- sto un polo tecnologico a vocazione internazionale), e, infine, favorire un miglioramento della circolazione sulla rete viaria locale. Il progetto - approvato nel 1993, dichiarato di pubblica utilità l’anno successivo, e operativo, si prevede, per la fine del 1997 - consiste in una linea a scartamento standard, lunga 11,4 chilometri, con 13 stazioni (distanti fra loro, in media, poco meno di un chilometro), di cui quattro nuove rispetto a quelle (ferroviarie) già esistenti. RATP AUDIOVISUEL/DUPUY LA SECONDA LINEA DI TRAM. Dopo il Météor e la prima linea tranviaria tra Saint Denis e Bobigny, che registra oggi un particolare gradimento, In alto, pianta della linea 2 del tram di Parigi, che correrà su una linea ferroviaria sottoutilizzata nella periferia ovest. KINEO 12 1996 Veduta della linea e del tram a Issy Moulineaux. 89 Sopra, modello della stazione tipo. PA R I G I Si verranno così a creare nuove coincidenze con le linee A e C del Rer, con la linea 1 del metro, con le linee ferroviarie che fanno capo alla stazione SaintLazare e con molteplici linee di autobus, che a loro volta verranno riorganizzate. Inoltre a breve distanze vi saranno i capolinea dei metro 9, 10 e 12 e ulteriori stazioni ferroviarie. Una frequenza massima di quattro minuti e una velocità commerciale elevata (32 chilometri orari), permetteranno di spostarsi da un estremo all’altro del tracciato in 20 minuti, con una capacità oraria di 3 mila passeggeri per senso di marcia (contro un massimo di 1.500, nell’ora di punta, del precedente servizio ferroviario!). Il materiale rotabile, identico a quello in servizio attualmente sulla linea 1, sarà composto da 16 elementi del “tramway français standard”, il tram a pianale parzialmente ribassato prodotto dalla Gec-Alsthom e venduto in numerose città francesi. La capacità dei veicoli è di 178 passeggeri con 52 posti a sedere, che permette di prevedere un traffico giornaliero di 34 mila passeggeri. Il veicolo, costituito da un elemento articolato a due casse poggiante su tre carrelli, è lungo 29,4 metri e largo 2,3. Le stazioni saranno incustodite e gestite a distanza dal Pcl, il Posto di comando locale situato alla stazione Moulineaux-Billancourt, tramite telesorveglianza e un sistema di comunicazione audio con i passeggeri; saranno, inoltre, dotate di un riparo per i passeggeri e di distributori di biglietti automatici inseriti nell’arredo urbano della zona. La regolazione della linea sarà assicurata dal sistema di assistenza alla gestione tipo Altaïr (già presente sulla linea 47 di bus, vedi Kineo n. 10), che permette di mantenere costanti gli intervalli dei passaggi alle fermate e di informare i passeggeri sui tempi di attesa. RATP AUDIOVISUEL/DÉPARTEMENT BUS TRASPORTO PUBBLICO RATP AUDIOVISUEL/DÉPARTEMENT BUS I COSTI. Il costo totale previsto per il tram 2 è di circa 906 milioni di franchi (circa 270 miliardi di lire), dei quali 620 per le infrastrutture e 286 (circa 86 miliardi di lire) per il materiale rotabile. Il finanziamento è assicurato per il 29 per cento dallo stato, per il 43 per cento dalla regione Ile-de-France, per il 13 per cento dal dipartimento Hauts-de-Seine e per il 15 per cento da prestiti della Ratp e della Sncf. Luca Studer In alto, fotomontaggi con l’ambientazione delle stazioni “Bas-Meudon” e “Pont de Sèvres” Fotomontaggio della stazione “SuresnesLongchamp”. KINEO 12 1996 Fotomontaggio della linea al suo arrivo alla Défense. 90