citta - Comune di Potenza

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citta - Comune di Potenza
Città di Potenza
RELAZIONE PROGRAMMATICA
2009 –2014
“FUTURO E VICINANZA”
IL SINDACO
Vito Santarsiero
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LA MISSIONE
1. IL COMUNE
2. POTENZA, LA NOSTRA “CITTA’”
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1. IL COMUNE
Il Comune rappresenta la prima linea delle istituzioni pubbliche, è il
terminale più vicino ai cittadini, con i quali mantiene un contatto diretto e
costante, accompagnando la vita dall’inizio alla fine (con la registrazione
della nascita e la certificazione della morte); è il Comune il punto di
riferimento del complesso dei problemi del cittadino, delle sue esigenze,
delle
sue
aspettative:
indipendentemente
dall’attribuzione
delle
competenze giuridiche; è al Comune che il cittadino rivolge le proprie
domande sociali, le proprie proteste se gli autobus viaggiano in ritardo, se
il traffico è convulso, se i rifiuti rimangono accumulati, se i lavori pubblici
procedono con lentezza, se la città è insicura e poco solidale, se mancano
adeguati servizi in caso di emergenza, eccetera.
Come dimostrano sondaggi e indagini sociologiche è il Comune
l’istituzione più conosciuta e più amata dagli Italiani.
Il nostro progetto amministrativo parte da questo ruolo naturale della
istituzione comune e, nel contempo, fa riferimento a quella nuova missione
che non a caso il titolo V della Costituzione oggi attribuisce proprio alle
Amministrazioni Comunali sulla base
dei principi di sussidiarietà,
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adeguatezza e differenziazione e di una pari dignità istituzionale con
Province, Regioni, Stato.
In un mercato globale ove la competizione è sempre meno tra singole
realtà produttive e sempre più tra territori ed in una Europa ove il 75%
della popolazione vive nelle aree urbane la sfida della competitività, della
innovazione, della diffusione di servizi avanzati di qualità, della risposta
alla domanda sempre più alta di qualità della vita, del collegamento con le
reti materiali ed immateriali passa attraverso le politiche urbane, passa
attraverso le nostre azioni.
Come mai era successo nel passato il ruolo del Comune è oggi centrale per
costruire politiche di sviluppo locale.
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2. POTENZA, LA NOSTRA “CITTA’”
Lavoreremo per completare il Progetto che faccia di Potenza
•
“città orgogliosa”, con la sua identità le sue radici, la sua civiltà, la
sua storia millenaria, con i suoi oltre duecento anni di guida
amministrativa della Regione; città vera, orgogliosa con un anima e uno
spirito forte.
Abbiamo celebrato il Bicentenario per ricordare non solo i due secoli
vissuti da capoluogo di regione, ma anche per ricordare la grande storia
della nostra città che, di origine preromana come confermano le recenti
scoperte archeologiche emerse nell’area del Basento interessate dai lavori
del Nodo del Gallitello, risulta significativamente citata sia da Plinio che
da Tolomeo. Spesso colpita da terremoti, la Città fu funzionalmente
ricostruita dopo quello del 990, con significativa rinascita, civile e
religiosa, a partire dall’XI secolo, caratterizzandosi, in quello successivo,
come luogo di sosta di illustri protagonisti della politica internazionale del
tempo.
Accolse nel 1149 re Ruggero e Luigi VII di Francia, reduci entrambi dalla
seconda crociata. Ne furono poi demolite le mura per essersi schierata, nel
1268, con Corradino contro Carlo d’Angiò; fu nuovamente ricostruita
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dopo altro sisma del 1273; progressivamente ampliò il suo assetto urbano
soprattutto a partire dal 1435, quando fu infeudata dai Guevara. Pur
nuovamente segnata dal successivo, devastante, terremoto del 1456,
riuscì da allora a riassestarsi, anche nei suoi confini territoriali, a seguito
della ricomposta controversia tra il conte Inigo Guevara e l’allora principe
di Melfi.
Ebbe nel glorioso Studio Teologico sorto nella seconda metà del XVI
secolo nel Convento di S. Francesco un centro culturale d’eccellenza con
famosi Padri maestri.
L’abolizione della feudalità, nel 1806, congiuntamente con le nuove
funzioni amministrative derivate alla Città, nello stesso anno, dalla sua
elevazione a capitale dell’allora provincia di Basilicata, diede avvio ad
una fruttuosa fase di sviluppo urbano, accompagnata da progressiva
crescita di infrastrutture e servizi sociali, ancor più dopo la non breve fase
di ricostruzione seguita ad altro terremoto ancora, quello del 1857. Di
particolare rilevanza risulta il ruolo politico-istituzionale svolto dalla Città
dall’Età napoleonica all’Unità d’Italia, in particolare dalla prima
esperienza di Municipalità repubblicana, democratica e popolare,
promossa nel 1799 dal vescovo Andrea Serrao ai ben noti fatti del 18
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agosto del 1860, eventi di rilevante portata storica, anche simbolicamente
confermata dal conferimento alla Città della medaglia d’oro come
benemerita del Risorgimento nazionale.
Un significativo tracciato identitario, questo, che avrebbe trovato occasioni
di ulteriore sviluppo con l’avvento dell’Italia repubblicana, dopo la
ricostruzione conseguente ai gravi bombardamenti del settembre 1943, e
con il rinato slancio di Città guida per l’intera regione soprattutto dopo
l’ennesimo, devastante, terremoto del 23 novembre 1980, anche in
conseguenza dell’istituzione, a Potenza, dell’Università degli Studi, sede
primaria delle attività scientifiche e culturali regionali.
• “città di servizi di qualità” per le migliaia di persone che,
quotidianamente, vi vivono o vi si recano per ragioni di studio, di lavoro,
di godimento del proprio tempo libero e che sono portatrici di bisogni,
specifiche aspettative e di un legittimo desiderio di veder accrescere la
qualità della propria vita.
• “città capoluogo” per l’intera comunità regionale che guarda ad essa
come ad un importante fattore di coesione territoriale e sociale e come al
centro che ha la responsabilità di fornire funzioni e servizi innovativi di
respiro territoriale.
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Città leader, cioè in grado di svolgere una funzione di guida, essere in
grado di stare avanti, tracciare la strada, indicare una meta e sviluppare un
ruolo “integratore” non solo nel suo più immediato hinterland, ma
dell’intero tessuto regionale.
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IL PROGRAMMA
1. Il Piano Strutturale Metropolitano per una “Città del Territorio
potentino”
2. La rinaturalizzazione della Città: il sistema dei Parchi e delle Vie
Verdi
3. La questione abitativa
4. Il nuovo e il vecchio cimitero
5. La caserma Lucania
6. La riqualificazione urbana
7. La nuova mobilità
8. Nuove strutture per lo sviluppo
9. La città della cultura, del turismo e dello sport
10.La città pulita e senza inquinamento
11.La città per i giovani e per la scuola
12.La città delle politiche sociali
13.La città della partecipazione e della concertazione
14.La macchina amministrativa
15.Futuro e vicinanza
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1. Piano Strutturale metropolitano per una
“Città del Territorio potentino”
Lo sviluppo della Basilicata si attesta prevalentemente nelle aree più
prossime ai suoi confini propense a realizzare rapporti e scambi solo con le
vicine zone campane e/o pugliesi. Uno sviluppo a “ciambella” che ha
determinato un’area centrale di sottosviluppo costituita da zone interne
regionali, collinari e montane, in cui si è particolarmente sviluppato il
fenomeno dell’emigrazione, con un’armatura urbana non strutturata in
modo soddisfacente, arroccata sui crinali collinari e montuosi, con
problemi di incipiente abbandono, anche se integre e pregevoli sotto il
profilo naturalistico-ambientale. Nasce da qui l’esigenza della Città di
Potenza e dei Comuni di Anzi, Avigliano, Brindisi di Montagna, Picerno,
Pietragalla, Pignola, Ruoti, Tito e Vaglio, di definire in forma associata il
proprio futuro attraverso un Piano Strutturale unitario che completerà la
programmazione multisettoriale del territorio.
Potenza ed i Comuni del potentino costituiscono l’unico polo urbano sito
nell’area centrale della Basilicata che abbia la potenzialità di costituire
quel necessario contrappeso utile ad evitare che le tendenze centripete
prevalgano.
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Questo sistema urbano si mostra debole, perchè privo del dinamismo
demografico e socio economico che sarebbe necessario per competere con
i vicini sistemi urbani del Mezzogiorno (Foggia, Salerno, Bari, Taranto).
Dopo aver presentato il documento di sintesi, già all’attenzione del
Consiglio Comunale, è nostro obiettivo definire la proposta del documento
preliminare entro fine anno.
E’ questo il documento con il quale aprire una prima significativa fase di
confronto e concertazione per poter arrivare entro la fine del prossimo
anno alla proposta finale del Piano Strutturale Metropolitano.
L’obbiettivo prioritario del Piano Strutturale Metropolitano dell’Hinterland
Potentino consiste nel programmare una serie di azioni in grado di
trasformare un’area centrale della Basilicata in un sistema urbano –
territoriale, secondo una duplice finalità:
• a scala macroterritoriale, con funzione di baricentro socioeconomico per la Regione Basilicata, capace di innescare politiche
di coesione e rivitalizzazione verso le areee interne;
• a scala sub regionale, con finalità di riequilibrio di dotazioni e
servizi tra la città di Potenza ed i comuni dell’Hinterland.
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Le caratteristiche demografiche e territoriali dell’area metropolitana sono:
Abitanti 112.348
(pari al 29,02% rispetto alla Provincia e al 19,01% rispetto alla Regione)
Superficie territoriale 76.350 ha
(pari al 11,66% rispetto alla Provincia e al 7,64% rispetto alla Regione)
Il sistema Urbano – Territoriale dell’area metropolitana dovrà
presentarsi:
•
connesso, ovvero relazionato al contesto del Mezzogiorno e della
UE, mediante una rete infrastrutturale adeguata secondo
standard
avanzati.
L’area della Basilicata centrale su cui si intende dare corpo al progetto di
questa nuova entità urbana deve necessariamente risultare connessa in
termini di efficienza e funzionalità al sistema delle grandi infrastrutture ed
alle reti di comunicazione del Mezzogiorno, del bacino del Mediterraneo e
del Sud Europa.
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In una dimensione ove la risorsa temporale assume assoluta rilevanza, il
rafforzamento dei collegamenti alle principali direttrici deve proiettare il
nodo del potentino in 50 minuti dal futuro aeroscalo di Pisticci, in 50-80
minuti dagli scali aeroportuali di Pontecagnano, Bari-Palese, Foggia e dal
porto di Salerno e in 100 minuti dai porti di Napoli e Taranto, ponendo il
tema dell’adeguamento e del potenziamento della rete autostradale e
ferroviaria.
In tale contesto assumono una priorità le seguenti opere per le quali
l’Amministrazione Comunale svolgerà una azione di rappresentazione
delle esigenze e di forte sollecitazione alle istituzioni competenti al fine di
favorirne una rapida programmazione ed attuazione:
1. realizzazione delle quattro corsie lungo l’asse Potenza-Foggia;
2. realizzazione dell’autostrada o superstrada veloce Potenza-Bari;
3. realizzazione della rete di Alta Velocità Ferroviaria lungo l’asse
Salerno-Potenza-Taranto.
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•
attrattivo, ovvero caratterizzato dalla capacità di costruire la sua
crescita ponendo al centro da un lato le sue specifiche risorse naturali,
storiche e culturali preservandole e valorizzandole, dall’altro la capacità di
offrire servizi di eccellenza a partire dai settori strategici della sanità e
della formazione universitaria.
In tale contesto consideriamo l’Ospedale S. Carlo una straordinaria risorsa
per la quale chiederemo rinnovate attenzioni ed adeguati sforzi per una sua
definitiva valorizzazione al fine di farne luogo di eccellenza della sanità
meridionale e contemporanea occasione di sviluppo socio-economico per
la nostra comunità.
Al pari dell’Ospedale S. Carlo chiederemo attenzioni ed investimenti per
la Università di Basilicata, sempre più riferimento culturale e scientifico
per l’intero Mezzogiorno, affinché possa sviluppare al meglio la sua
azione di ricerca e di alta formazione ed essere da traino per lo sviluppo
del territorio.
Per entrambe tali strutture ovviamente siamo ben consapevoli di dover
offrire anche come Amministrazione Comunale risposte adeguate in
termini di infrastrutture di collegamento, di trasporti e di servizi di vario
genere.
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Definiremo con i vertici istituzionali e gestionali delle due strutture formali
e permanenti momenti di confronto per meglio affrontare ogni questione e
meglio integrare le singole azioni amministrative.
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2. La rinaturalizzazione della città: il sistema dei Parchi e delle Vie
Verdi
L’indicatore di qualità che determina il grado di attrattività di un territorio
è senza dubbio l’ambiente.
Sommando le aree dei Parchi Regionali esistenti (Dolomiti Lucane e
Monti Picentini) ed istituendi (Vulture), a quelle dei Parchi Nazionali
(Cilento Vallo di Diano, Pollino – Orsomanno, Alta Murgia), si evidenzia
un ruolo di estrema importanza dell’area del PSM nella costituzione della
rete delle aree di preservazione delle biodiversità.
La sua collocazione è pertanto centrale nel sistema naturalisticoambientale che si estende, a partire dal baricentro del Mezzogiorno, fino ai
tre mari.
Inoltre la città di Potenza costituisce il centro urbano di maggiori
dimensioni nel vasto territorio appenninico dell’Italia Meridionale.
Per quanto sopra il futuro assetto della città di Potenza e dei centri
dell’immediata cintura, con le relative interrelazioni in funzione del
rapporto con il sistema naturalistico-ambientale, costituirà uno dei temi
centrali da affrontare con la nuova strumentazione urbanistica.
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In tale contesto consideriamo prioritario il potenziamento della rete dei
parchi urbani e delle vie verdi.
La rete di continuità ambientale, da individuare, completare, potenziare,
dovrà essere il tessuto connettivo intorno al quale intessere le strategie,
che, dovranno superare il deficit infrastrutturale del territorio e valorizzare
ed individuare quegli spazi pubblici, per mezzo dei quali, ed intorno ai
quali, deve prefigurarsi la “Città del Territorio potentino” e la qualità del
vivere. In particolare realizzeremo il parco fluviale del Basento, il parco
di Macchia Romana, e riqualificheremo i parchi esistenti con particolare
attenzione ai parchi di Montereale, Sant’Antonio la Macchia e Villa
Santa Maria.
Progetteremo, in collaborazione con l’Università di Basilicata, le “strade
verdi” di connessione urbana, previste dal Regolamento Urbanistico,
realizzando due primi significativi collegamenti verdi, quello tra
Macchia Romana e Sant’Antonio la Macchia e quello tra il Parco Fluviale
del Basento,Vallone Santa Lucia e Parco Baden Powell. Avvieremo il
processo trasformazione dell’area del Vallone di Santa Lucia in parco
urbano.
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Nel contesto più ampio della tutela ambientale favoriremo una
convenzione specifica con l’Ordine dei Geologi al fine di monitorare il
territorio rispetto ai fenomeni franosi di maggiore rilevanza.
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3. La questione abitativa
La prossima consiliatura
vivrà dell’attuazione del Regolamento
urbanistico che consentirà all’Amministrazione comunale di garantire
suoli per l’edilizia popolare nonché opere di urbanizzazione e verde
pubblico da realizzarsi prima delle abitazioni ed a spese dei Consorzi.
Avrà attuazione il programma di almeno 600 alloggi di edilizia sociale e
si attueranno
procedure per una sua significativa implementazione
attraverso la definizione di un vero e proprio progetto speciale per
Bucaletto. L’attuazione di tale programma consentirà di continuare nel
percorso di demolizione di prefabbricati di Bucaletto e contemporanea
consegna di abitazioni. Nel contempo saranno realizzati nello stesso
quartiere di Bucaletto lavori di riqualificazione urbana.
Entro fine anno in particolare, grazie ai primi risultati ottenuti dal
Regolamento urbanistico, saranno completate le procedure di consegna a
cooperative di 12 lotti per complessivi 215 alloggi e di altri 9 lotti all’Ater
per 112 alloggi di case popolari. Entro la prossima primavera inoltre
partiranno i lavori dell’Ater di 100 alloggi popolari ubicati a Bucaletto. La
parte restante del programma di edilizia sociale si svilupperà negli anni
successivi.
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Saranno informati e sollecitati i proprietari dei suoli per favorire
l’attuazione dei DUS, DUT e DUP previsti nel Regolamento urbanistico e
del Piano operativo per consentire anche alla edilizia privata di poter
realizzare abitazioni nel rispetto dei nuovi principi di costruzione della
“Città Pubblica”.
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4. Il nuovo ed il vecchio cimitero
Entro il prossimo anno si avvieranno i lavori del nuovo Cimitero di
macchia Giocoli che consentirà di avere a disposizione una grande opera al
servizio della città per i prossimi decenni risolvendo definitivamente la
questione loculi e sarà l’occasione per porre mano a una complessiva
rivisitazione del ruolo e dell’immagine del Civico Cimitero di S. Rocco,
al quale sarà gradualmente restituito quel suo originario carattere di
monumentalità inibito negli ultimi decenni da una eccessiva pressione
costruttiva.
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5. La Caserma Lucania
Consideriamo fondamentale per la città e per la Regione conservare presso
la Caserma Lucania un presidio delle forze armate. Continueremo a far
sentire la nostra voce per evitare una chiusura ingiustificata e
profondamente penalizzante per la nostra comunità. Abbiamo offerto al
Ministero la disponibilità di aree e siamo pronti per ogni confronto e per
ogni ipotesi di soluzione.Mobiliteremo ancora Istituzioni, comitati di
quartiere, associazioni per continuare ad avere una presenza significativa
dello Stato sul nostro territorio e conservare la nostra funzionalità di una
struttura che ha segnato la storia della città nel secolo scorso.
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6. La riqualificazione urbana
Si proseguirà nell’azione di riqualificazione dei quartieri urbani e dei
nuclei rurali; prioritari saranno gli interventi nel centro storico, con le
riqualificazioni di Piazza M.Pagano, Piazza Matteotti e Largo Duomo e
quelle per restituire dignità a tutte le periferie e agli accessi alla città da
Est e Ovest. Con il P.S.M. sarà questa la consiliatura che potrà
delocalizzare lo Stadio Viviani, nonchè riqualificare e meglio definire la
destinazione d’uso dell’area strategica della Cip Zoo. Altra importante
delocalizzazione sarà quella della Centrale Enel che consentirà di avere
nuovi spazi e servizi pubblici nella congestionata area del Gallitello.
Per quanto riguarda le contrade rurali si prevede di individuare tutti i
luoghi di incontro e socializzazione, dai fontanili, alle corti comuni, alle
cappelle e ai sagrati, per conferire ad essi maggiore qualità e decoro
attraverso interventi di riqualificazione. Sarà completata la rete gas nelle
aree rurali partendo entro un anno con un progetto iniziale di almeno 10
chilometri e saranno realizzati, sempre in area rurale, 12 milioni di euro di
rete fognaria e 4 milioni di euro di rete idrica già programmati. Dopo la
stagione dei tanti interventi di riqualificazione urbana e delle infrastrutture
strategiche, quali il Nodo Complesso del Gallitello ed il Nodo Ospedaliero
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in corso di ultimazione, sarà questa la consiliatura degli interventi di
manutenzione ordinaria: asfalto, manutenzione del verde, pubblica
illuminazione, ecc.
Più in generale ci sarà un impegno particolare per le politiche di
abbellimento Urbano e una apposita Agenzia consentirà la partecipazione
dei cittadini al decoro della città.
Certo l’educazione ed il rispetto dell’ambiente, del bello e del collettivo
devono diventare parte di un vero e proprio “patto per l’educazione”.
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7. La nuova mobilità
Sarà attuato il nuovo programma di esercizio del trasporto pubblico
urbano con rilancio della metropolitana (che sarà rafforzata con nuove
stazioni, riqualificazione delle esistenti e realizzazione del percorso
autonomo tra Potenza Superiore e Fermata Ospedaliera), utilizzo delle tre
strutture verticali di collegamento da incentivarsi anche attraverso una
adeguata politica tariffaria, e progressiva chiusura al traffico del Centro
storico a partire dalla prossima apertura del Ponte Attrezzato. Saranno
potenziati i servizi pubblici di collegamento nelle contrade.
Sarà attuato il PUM (piano urbano della mobilità) con la priorità del tratto
di tangenziale Dragonara-Basentana e della fondovalle del Canale che
rafforzeranno il sistema di viabilità esterna e di penetrazione nella
città. Con la prossima attuazione del PUM avremo il risultato di
incrementare del 40% la velocità media di attraversamento della città
passando dagli attuali 19 chilometri orari ai futuri 26. Realizzeremo i
sottopassi di Via Angilla Vecchia, Via Roma, Via Campania e nuovi
collegamenti verticali con il Centro storico.
Si continuerà nel miglioramento della viabilità pedonale attraverso la
sistemazione
dei
marciapiedi
e
si
realizzerà
il
collegamento
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ciclopedonale tra la città di Potenza e l’area del Pantano lungo il tratto
della vecchia ferrovia. Sarà realizzato il parcheggio sulla Fondovalle a
servizio del collegamento meccanizzato Cocuzzo-Portasalza per circa 300
posti sia per auto che per bus e saranno realizzati nuovi parcheggi privati
ai sensi della legge Tognoli.
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8. Nuove strutture per lo sviluppo
Saranno individuate e realizzate, nell’ambito del P.S.M. di nuove aree
artigianali nonché di un’area da mettere a servizio per favorire la nascita
della Facoltà di Medicina con annesse sezioni di Scienze Motorie e
Scienze della Riabilitazione. Sarà realizzata nell’area metropolitana di una
innovativa Struttura Fieristica.
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9. La città della cultura, del turismo e dello sport
Cultura intesa come fattore di sviluppo, di lavoro, come valore, come
investimento indispensabile a caratterizzare l’identità della città, a
riconoscerle il ruolo di capoluogo, a farle assumere prestigio a livello
regionale, nazionale e mediterraneo. Questa è l’idea che abbiamo della
cultura e questa è la “nuova fase” che su questo fronte vogliamo aprire. In
questi anni la città ha saputo consolidare ed ampliare gli spazi destinati alla
cultura espositiva, a quella musicale, a quella dello spettacolo. Bisogna ora
saper andare oltre, guardare più lontano e, facendo patrimonio di quanto
realizzato, riuscire a valorizzare il “sistema cultura”, collegandolo alla
costruzione dell’identità e dell’immagine della città. Bisogna mantenere
alta la qualità dell’offerta di Palazzo Loffredo e della Galleria Civica,
inoltre la ristrutturazione di Palazzo d’Errico e Palazzo Palermo
consentirà di avere spazi per una offerta culturale più ampia e più aperta
alla cittadinanza tale da rendere la destinazione culturale del Centro storico
un elemento di ancor più forte caratterizzazione. A tal fine e per migliorare
in tale parte della città la qualità dei servizi si darà corso alla realizzazione
del “Giardino d’inverno”. Resteranno centrali le rassegne locali e
nazionali del Teatro F.Stabile, le rassegne del Maggio Potentino (con il
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protagonismo delle associazioni locali), dell’Estate in città, del Natale in
città. Sarà rilanciato il settore dell’archeologia che già gode della presenza
del Museo Nazionale, attraverso la Villa Romana di Malvaccaro e la nuova
area archeologica del Gallitello.
Apriremo la Città al Mediterraneo con varie iniziative; in particolare nel
2010 avremo la prima edizione del Premio Letterario Mediterraneo
“Città di Potenza” e l’avvio di iniziative scientifiche e di cooperazione
socio economiche e culturali.
Continueremo a celebrare le date storiche del 18 Agosto 1860 e del 3
Febbraio 1799 e celebreremo con eventi tre importanti ricorrenze: il 2010
per i 150 anni della Unità Nazionale di cui la città di Potenza fu
protagonista, il 2011 per il trecentesimo della morte del Beato
Bonaventura da Potenza e per il nono centenario della nomina di San
Gerardo a Vescovo della città.
Fondamentale anche il raccordo con altre istituzioni: Regione Basilicata,
Provincia di Potenza, Comuni dell’area metropolitana, Conservatorio,
Soprintendenza, Biblioteca Nazionale, Università.
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L’intero programma turistico culturale della città sarà concertato con i
Comuni limitrofi per un proposta unitaria. Si porrà attenzione alla
manutenzione e definitiva messa in sicurezza di tutti
gli impianti sportivi della città e se ne aumenterà l’offerta attraverso una
nuova piscina comunale, l’avvio del Palazzetto dello Sport di
Lavangone, la delocalizzazione del Viviani e nuove strutture minori a
servizio dei Rioni. Si continuerà a promuovere rassegne ed iniziative di
carattere sportivo e a sostenere, anche in maniera innovativa, le
associazioni sportive che operano in città.
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10. La città pulita e senza inquinamento
Prioritario è l’obiettivo della trasformazione di ACTA in SpA. Avremo
così una azienda in grado di strutturarsi meglio, ampliarsi e rafforzare le
politiche nel settore dei rifiuti. Puntiamo ad elevare la percentuale di
raccolta differenziata fino a portarla in tempi brevi oltre la media
nazionale. Sarà inoltre avviato il
ciclo del termovalorizzatore entro
pochi mesi e realizzata una vasca per lo smaltimento dei Rsu presso il sito
della Pallareta, prevista nel Piano Provinciale, che consentirà di risolvere
le problematiche di recapito finale dei rifiuti.
Altri obiettivi sono: estendere l’attività dei vigili urbani al controllo
igienico sanitario, dell’arredo, della pulizia e del decoro urbano.
Costituire una commissione per il decoro e l’immagine urbana.
Produzione di energia elettrica da processo di termovalorizzazione e dal
biogas raccolto dalle vecchie discariche di Rsu. Avvio dell’impianto di
trigenerazione del Tribunale di Potenza. Realizzazione a seguito di
indizione di confronti comparativi tra soggetti interessati, di impianti
fotovoltaici sovrastanti terrazzi e tetti di edifici di proprietà comunale. La
gara per la fornitura di energia elettrica tra soggetti interessati consentirà di
avere un ulteriore risparmio energetico e il progetto europeo “Ener
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supply”
ci consentirà ulteriori possibilità formative e progettuali per
rafforzare le politiche di risparmio energetico e favorire fonti alternative.
Approvazione del piano delle antenne.
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11. La città per i giovani e per la scuola
D’intesa con gli abitanti del Centro storico lavoreremo ad un piano per fare
del nostro centro storico un luogo metropolitano sicuro ed in grado di
offrire servizi nei settori della cultura, dello shopping e del divertimento,
offrendo la possibilità di avere locali di ristorazione e di evasione anche
attraverso nuove norme per i cambi di destinazione d’uso e deroghe per
l’apertura degli esercizi. Saranno attivate anche in periferia centri e nuove
strutture per il tempo libero. Si rafforzeranno le relazioni con le varie
associazioni di giovani ed in particolare con quelle studentesche e della
Università al fine di definire in maniera concertata le migliori politiche
giovanili e si istituirà una Consulta per le politiche giovanili.
Annualmente sarà realizzata la Conferenza cittadina sulla scuola, si
continuerà l’esperienza della Città Educante e si rafforzerà il ruolo della
Consulta Cittadina sulla Scuola quale organo di governo del sistema
scolastico cittadino. Sarà attuato il nuovo piano di dimensionamento
scolastico della città, e sarà completata la messa in sicurezza di tutti gli
edifici scolastici della città. Si doterà di asilo nido, scuola materna e scuola
elementare il quartiere di Macchia Romana. Con la Provincia di Potenza si
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definirà il progetto della “Cittadella dello Studio”. Si continuerà nella
positiva esperienza del “Consiglio Comunale dei Ragazzi”.
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12. La città delle politiche sociali
Sarà potenziato il sistema dei servizi esistenti in una logica di
partecipazione con il mondo civile e del terzo settore (le porte sociali,
ufficio di piano, segretariato sociale).
Obiettivi prioritari l’incremento dell’integrazione socio sanitaria in base
alla legge regionale n.4.
Sviluppo delle politiche per la salute per modificare stili di vita e qualità
della vita (centro per educazione alimentare). Implementazione dei servizi
per le persone non autosufficienti (istituzione di un centro per il “Dopo di
Noi” e creazione di un centro diurno per persone non autosufficienti).
Alzare il livello dell’azione e della concertazione istituzionale per
combattere i fenomeni dell’alcolismo e della droga.
Incremento delle politiche a favore del cittadino consumatore (quarta
settimana, carta dei giovani).
Attivazione di nuovi centri per l’infanzia e per i minori. Attivazione di
nuovi centri per gli anziani. Creazione di un servizio di pronto
intervento per le situazioni di particolare gravità. Concezione di
inclusione sociale basata sulle work esperienze per permettere
all’individuo di uscire dal suo stato di disagio e bisogno. Uguale
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opportunità sarà data ai portatori di handicap (lavoro deve essere
strumento per questi soggetti per poter avviare un processo di inclusione
sociale). Svilupperemo politiche a favore di una cultura e di azioni
amministrative per una vera parità tra generi e combatteremo, aprendo
un vero dibattito, ogni forma di violenza contro le donne. Tali azioni
dovranno confluire nella costruzione di un vero e proprio “piano
regolatore sociale” quale strumento per individuare mappe del disagio,
del bisogno e delle emergenze e costruire un pianificato ed organico
programma di interventi. Sarà anche attivato un “osservatorio per i diritti
dei minori” e d’intesa con i centri per l’impiego si lavorerà alla
definizione di un “piano cittadino per l’occupazione” .
Sarà realizzato ai Piani del Mattino il Centro Regionale di Protezione
civile con relativa pista aerea di 1000 metri, sarà costantemente aggiornato
e promosso presso l’intera cittadinanza il piano della protezione civile.
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13. La città della partecipazione e della concertazione
Un’azione amministrativa non può prescindere dal coinvolgimento sempre
più ampio del cittadino,singolo od associato, nella costruzione delle scelte.
La costruzione delle scale delle priorità, la scelta degli strumenti, la
costruzione di azioni positive richiede un confronto vero tra gli attori della
vita della comunità.
E’ questo il senso che noi diamo al bisogno di concertazione, confronto
preventivo sul quadro conoscitivo dei problemi e sulle strategie di
aggressione degli stessi.
Nello stesso modo la partecipazione deve trovare nuove possibilità di
esprimersi, con strumenti e mezzi adeguati ai cambiamenti economici,
sociali, culturali e tecnologici che investono il nostro quotidiano e ne
delineano le prospettive, a partire dal ruolo dei comitati di quartiere,
dell’associazionismo e del volontariato.
Per i comitati di quartiere si favoriranno strutture e risorse a loro servizio e
la loro attività sarà seguita da uno specifico ufficio. Più in generale occorre
pensare alla predisposizione di un vero e proprio Statuto della
partecipazione.
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Pensiamo ad una amministrazione che dialoghi con i cittadini per renderli
partecipi delle scelte fondamentali e quindi ad una Carta dei servizi
coinvolgendo gli stessi cittadini nella stesura della stessa, diffondendo una
conoscenza dei problemi e delle possibilità e realizzando un controllo delle
scelte compiute. Sarà rafforzato il sito internet del Comune nonché
rilanciato il ruolo del Difensore Civico. Nuove opportunità saranno offerte
agli immigrati attraverso il rafforzamento della Città dei Colori e la
valorizzazione della Consulta cittadina per gli immigrati. La città di
Potenza continuerà inoltre ad aderire alla rete internazionale delle Città
Rifugio.
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14. La macchina amministrativa
Consideriamo il personale dell’Ente un elemento decisivo per l’attuazione
del programma e per la crescita della città. Chiusa la fase di stabilizzazione
del personale precario si procederà alla definizione del nuovo modello
organizzativo attraverso la razionalizzazione dello stesso personale. Si
continuerà ad investire nella migliore formazione del personale, nella sua
incentivazione, nel miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro.
In particolare sarà rilanciata e riorganizzata l’azione del Corpo dei Vigili
Urbani che sempre più dovrà rappresentare l’immagine prima
dell’Amministrazione comunale e garantire, sul territorio, una presenza
diffusa e visibile, sinonimo di attenzione e controllo nei riguardi delle
variegate forme della vivibilità urbana. Il pensionamento previsto di
numerosi dipendenti favorirà un progetto di immissione in pianta organica
di nuova e giovane forza lavoro. E’ con tale struttura che attueremo il
nostro programma ed è con tale struttura che sapremo recuperare le risorse
necessarie utilizzando le opportunità dei fondi europei (piano strutturale
2007/2013), dei finanziamenti nazionali sia di tipo ordinario che destinati
alle aree sottosviluppate e dei fondi regionali. Continueremo nell’azione
di risanamento del bilancio comunale ancora gravato da una forte massa
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debitoria che incide per 12 milioni di euro l’anno per il pagamento della
rata mutuo; a tal fine si completerà la importante ed innovativa procedura
di vendita del Tribunale e si continuerà nell’azione rigorosa di
contenimento della spesa e di lotta all’evasione, che ha già prodotto
notevoli risultati. Contemporaneamente saranno sviluppate azioni per
favorire nuove risorse.
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15. Futuro e vicinanza
Per uscire dalla crisi bisogna ripartire da una nuova stagione politica a
favore delle Città. E’ nella città in cui viviamo che possiamo trovare gli
strumenti per affrontare insieme le difficoltà del nostro tempo e coltivare
la speranza di una vita migliore per tutti. Le città possono cambiare il
Paese ed il Mondo che ci circonda.
Al centro del nostro impegno ci saranno le persone che vivono nella nostra
città con i loro fondamentali bisogni umani in attuazione del principio
della legalità e dell’uguaglianza così come scolpito nella Costituzione
Italiana e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Ci candidiamo per lavorare senza risparmio di energie a favore del bene
comune che è bene di tutti e mai di una sola parte e per favorire uno
sviluppo reale e duraturo della nostra comunità.
Ci candidiamo per essere difensori dei Diritti fondamentali di tutte le
persone, perché il mancato rispetto dei diritti umani di alcuni provoca
sofferenze, disagi e insicurezza per tutti.
Per questo le nostre parole chiave saranno “futuro” e “vicinanza”.
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Futuro per costruire una politica nuova ed un nuovo modello di sviluppo,
vicinanza per ascoltare ed affrontare al fianco della nostra comunità disagi,
paure, preoccupazioni e trovare insieme una via di uscita positiva per tutti.
Potenza, 29 ottobre 2009
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