Dicembre 2003

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Dicembre 2003
USA 2003 – CHICAGO E NEW YORK
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Dicembre 2003
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USA 2003 – CHICAGO E NEW YORK
Domenica 14 dicembre 2003
Ed eccoci qui in taxi per Malpensa con in mano un biglietto per Chicago. Uno dei soliti viaggi non
molto programmati.
A causa di Philip Morris ormai Fabio va
quasi 2 volte al mese in america e questa
volta ha davvero tanto insistito……abbiamo
anche litigato perché non volevo lasciare le
bimbe, perchè non volevo smettere di
allattare in modo veloce, perché c’erano le
recite di Natale perché non mi sentivo pronta
…..ma in effetti sono molto stanca dopo le
fatiche della casa e di una nuova bimba
..quindi ho prenotato il biglietto con le Miglia
Alitalia e ho dato l’ultima poppata a Flavia
mercoledi’ scorso (l’ultima della mia vita).
Obiettivo: riposo, dormire una notte intera e
fare shopping per i regali di Natale.
Inutile dire che sono agitatissima….troviamo
una coda incredibile al metal detector
(meglio che controllino bene!) e poi ci accomodiamo come dei pasha sulle nostre poltrone di
business class (veramente tutta un’altra cosa). Fabio lavora mentre io mi guardo ben 2 film e leggo.
Ah Chicago…..quanti ricordi. Per me è la città
più romantica del mondo. Me la ricordo
benissimo!.
Noleggiamo una macchina e scendiamo al
Drake: antichissimo albergo proprio sul lago.
Nella hall hanno costruito un albero di Natale
enorme e un presepe con il trenino…ci fossero
anche le bimbe! Lasciamo le valige e andiamo
subito sulla Michigan a fare 2 passi. Fa un
freddo tremendo e tira il solito vento
ghiacciato ma…ci sono lucine dappertutto.
Entriamo già in qualche negozio e
incominciamo a scaldare la carta di
credito
Andiamo poi a prendere l’aperitivo al 94°
piano della John Hankoch da dove si ha
uno spettacolo mozzafiato sulla città e poi
a cena. Siamo un po’ (tanto) stanchi. Alle
19.30 non c’è posto nel ristorante
prescelto quindi ritorniamo a piedi sul
fiume a cercare Smith & Wollensky dove
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ci mangiamo ovviamente una mega bistecca.
Ci ritrasciniamo stancamente all’albergo e andiamo a nanna
distrutti.
Lunedi’ 15 dicembre
Fabio va a lavorare con Angelo mentre io faccio una mega
colazione e poi mi metto in macchina alla volta di un famoso
outlet che conosce solo Fabio (Kinusha lake). E’ nel whiomig
e ci metto 1 ora e mezzo ma alla fine ci arrivo. Passo ben 6 ore
ad entrare ed uscire da tutti i negozi. Compro un bel po’ di
regali di Natale e tante cosette anche per noi.
Shopping, shopping, shopping ...... cose molto belle,
particolari e molto convenienti, soprattutto ora che l’euro è
molto forte.
Ritorno in albergo che sono già le 8 piena di sacchetti.
Passano a prendermi Fabio e Angelo e andiamo a cena con
un partner dell’Accenture ….tutto in inglese ma non me la
cavo malaccio.
Martedi’ 16 dicembre
Fabio oggi ha preso ferie.
Shopping sulla Michigan per tutto il
giorno: Victoria Segret, Niketown, banan
Republic e tanti tanti altri negozi.
A pranzo saliamo in cima ad un grande
centro commerciale dove mangiamo
greco in un atmosfera soave e tranquilla.
Completiamo quasi completamente
l’elenco dei regali di Natale anche se a
dir la verità ce ne facciamo tanti anche
fra di noi.
Cena con Angelo in un ristorante di
pesce un po’ fuori, decisamente non
turistico.
Poi andiamo a sentire il jazz in uno
storicissimo locale (Green Mill) che
trasuda arua della vecchia Chicago.
Tutto in legno luce suffuse e il
complessino che suona in mezzo ai
tavoli. Fabio si accende un bel sigaro. Io
pero’ dopo un po’ purtroppo crollo dal
sonno.
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Mercoledi’ 17 dicembre
Mattina con Fabio a passeggio sulla “monte napoleone” di Chicago. Fa freddissimo e non c’è
nessuno che passeggia ma noi imperterriti guardiamo tutte le vetrine . In un negozio stavo per
comperare una borsa di coccodrillo per 200 dollari. Per fortuna mi sono accorta per tempo (alla
firma della carta) che erano invece 2.200 dollari.
Andiamo poi in un posto per accessori di griglia a comperare il girarrosto (come faremo a
trasportarlo!), lascio Fabio in ufficio e ritorno a Chicago.
Lascio la macchina in un parcheggio ( c’era scritto self parking e pensavo fosse gratis invece 20
dollari!) e faccio un giretto a piedi nello storico loop ma fa troppo freddo. Compero un’altra valigia
per poterci mettere tutto quello che abbiamo
comperato e poi torno in albergo dove mi
cambio e vado in palestra a fare un po’ di
moto.
Passano a prendermi fabio ed Angelo e
andiamo a cena in un ristorante orientale con
un cliente.
Ancora tutto in inglese…ma molto piacevole.
Giovedi’ 18 dicembre
Saluto Fabio: appuntamento questa sera a NY.
Siamo dei grandi!!
Io vado alla Water Tower per gli ultimi
regalini e poi alle 11 prendo un taxi per
l’aereoporto.
Prima di partire mi perquisiscono da cima a fondo…mi fanno togliere anche le scarpe!
Chicago-Atlanta e poi Atlanta-NY La guardia. Solo in questo modo potevo usare i punti delle
miglia. Ci ho messo in tutto quasi 9 ore. Comunque è andato tutto bene ….mi è arrivata pure la
valigia. Prendo un taxi e vado al nostro albergo: lo Sheraton Manhattan sulla 7° all’altezza della 50°
La prima impressione è che qui ci sia molto meno “aria di natale”…poche lucine.
Fabio non risponde al telefono e non ho idea a che ora dovesse arrivare …comincio a preoccuparmi
seriamente quando finalmente mi
telefona alle 21.30.
Abbiamo la camera piu’ piccola che
abbia mai visto. Per di piu’ anche il
soffitto è basso. Bisogna scavalcare le
valige per arrivare al bagno. Ma dalla
finestra vediamo Times Square.
Andiamo a piedi fino alla 2° avenue a
cena da Smith & Wollensky. NY è
veramente unica! Si respira un’aria
agitata a qualunque ora. C’è sempre un
sacco di gente in giro, a qualunque ora
negozi aperti.
Cena squisita in questo storico (ha già
30 anni!....) locale e poi piacevole
passaggiata verso l’albergo.
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Venerdi’ 19 dicembre
Giornata stupenda. Fabio ha una conference call e
io vado di nascosto a comprargli il mio regalo di
Natale.
Faccio una tipica colazione newyorkese: bicchiere
di caffè mentre si cammina.
Mi incontro con Fabio e andiamo in un teatro
vicino a prendere i biglietti per lo show Mamma
Mia di somani sera.
Dopo di chè ..... a piedi per Manhattan, giù dalla
Broadway. Ogni tanto ci prendiamo una pausa dal
freddo ed entriamo in qualche negozio.
Inoltre Fabio è alla disperata ricerca del
forchettone elettronico per la temperatura della
carne cotta sulla grigliA.
Con i pacchetti in mano...camminiamo e camminiamo verso Ground Zero. Tutti di corsa, grande
rumore... e piedi dolenti.
Quando arriviamo è quasi buio. Dal trambusto passiamo ad un silenzio spettrale: non passano
macchine e tutti parlano sottovoce. E’ stata ripristinata la metropolitana mentre l’area dove stavano
le torri è recintata. Cosa dev’essere stato!!!
Commossi guardiamo l’elenco delle migliaia di
morti.
Mi fanno malissimo i piedi ma Fabio mi trascina
fino al porto (che in realtà è vicino).
Ci si dimentica sempre che NY è una città di mare!
Non ci siamo mai stati.... è bellissimo: dal molo si
vede manhattan tutta illuminata e i vari ponti!.
Prendiamo un taxi (un po’ matto) e andiamo di
corsa in albergo a cambiarci perchè abbiamo
appuntamento con Rick e Thu Simon.
Prendiamo con loro l’aperitivo e poi andiamo in un
ristorante brasiliano molto in voga, dove,
nonostante la prenotazione aspettimoa un sacco di tempo.
Ahia i miei piedi ... domani scarpe da ginnastica!
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Sabato 20 dicembre
Ancora una girnata stupenda ... anche se
freddissima. Andiamo a fare colazione in un
carinissimo locale sulla settima. Poi qualche
acquisto (stivali e scarpe) e poi andiamo in
Central Park.
E’ sabato è c’è molta gente in giro a passeggio
... andiamo alla pista di pattinaggio che sta
nella zona sud.
C’è un po’ di coda ma è una giornata cosi’
bella .. luccica tutto!
Per la prima volta in vita sua Fabio mette i
pattini ai piedi ma ... non se la cava per nulla
male: cade solo 3 volte e alla fine va anche
abbastanza forte.
Tutti ubbidienti gli americani. Prima si gira
tutti in un senso, poi tutti nell’altro, poi tutti fuori per lisciare la pista.
Molto divertente davvero. Poi camminiamo verso nord, oltrepassiamo il metropolitan e andiamo al
Gugghenaim, dove oltre alla permanete con
qualcosa do Klee e Kandisky, c’è una
bellissima mstra di Rosenquist.
Al termine ci dirigiamo verso sud sulla
Madison dove ci sono i negozi piu’ chic e
cari del mondo.
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Torniamo in albergo a cambiarci e poi andiamo a teatro
a vedere il musical “Mamma Mia” basato sulle musiche
degli Abba. Siamo in un palchetto da cui si vede motlo
bene e ci divertiamo davvero tanto. Riesco a capire bene
e conosco le musiche.
Andiamo poi cena in un ristorante vicino consigliato
dall’albergo: bistecca tanto per cambiare.
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Domenica 21 dicembre
Rifacciamo le valigie e lasciamo questo minuscolo loculo e poi andiamo a fare una colazione che si
trasforma in un branch in un very tipical locale pieno di newyorchesi.
Poi a piedi andiamo sulla Fifth e passeggiamo. Entriamo nel negozio di bambole piu’ incredibile del
mondo: vestitini per bimbe e bambole uguali, parucchiere per bambole e di tutto di piu’. Infatti è
pieno zeppo di gente.
Troviamo infine un negozio di sigari che è quasi un cigar club dove Fabio fa un po’ di acuisti.
Torniamo quindi all’albergo a recuperare le valiggie e andiamo all’aereoporto... si torna a casa con 3
valigie piene di regali per passare il primo Natale nella casa nuova.
E’ stato proprio un bel viaggio dove
Fabio mi ha coccolato tanto tanto,
dopo Flavia e la casa: ci siamo divertiti
tanto e l’abbiamo vissuto con grande
serenità.
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