Beach Forum: l`estate a 7 fermate dal centro di

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Beach Forum: l`estate a 7 fermate dal centro di
Beach Forum: l'estate a 7 fermate dal
centro di Milano
In attesa di partire per il mare, a Milano c’è un solo modo per rinfrescarsi e sfuggire al caldo ormai
sempre più fastdioso: andare al Beach Forum!
Beach Forum è la grande piscina outdoor, 50 metri di lunghezza, ospitata nell’area del Mediolanum
Forum di Assago, che già da qualche anno è diventata il punto di riferimento estivo per tanti
cittadini milanesi.
La piscina, circondata da oltre 10.000 metri quadrati di verde, è dotata di sdraio, ombrelloni e aree
di ristoro, è servita da un parcheggio dedicato e gode di una posizione tranquilla rispetto al contesto
urbano circostante.
Grazie alle dimensioni da vera ‘olimpionica’, la piscina del Beach Forum assicura divertimento
coniugato a una politica di prezzi flessibile per favorire la più ampia fruizione da parte del pubblico.
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20, prevede ingressi a partire da 6€ (differenziati tra giorni feriali e
week-end, pause pranzo ed entrate pomeridiane, ridotti ecc.).
Appuntamento speciale del week-end: ogni sabato e domenica dalle 17 alle 19.30 c’è l’Happy Hour
del Beach Forum, a soli 5 euro!
Per ogni info è possibile telefonare al numero 02 48857220 oppure consultare il sito internet
www.areamultisport.it/it/beach_forum.
Il Beach Forum è anche su Facebook al’indirizzo www.facebook.com/beachforum.
Il Mediolanum Forum è servito da una fermata dedicata dalla Linea 2 (verde) della Metropolitana,
Assago – Milanofiori Forum, a sole 7 fermate da Cadorna.
Melomani pronti per la nuova stagione
all'Arena di Verona
È l’appuntamento più atteso dell’estate, un vero must per i melomani di tutto il mondo.Il 19 giugno
viene inaugurata la 93a edizione del Festival lirico 2015 all’Arena di Verona, che porta in scena per
tutta l’estate lo spettacolo dell’Opera nella storica cornice dell’anfiteatro veronese, per un totale di
54 imperdibili appuntamenti con la grande musica.
Fino al 6 settembre si susseguono, alternandosi ogni sera, 6 titoli d’opera: NABUCCO e AIDA di
Giuseppe Verdi, TOSCA di Giacomo Puccini, DON GIOVANNI di Wolfgang Amadeus Mozart, IL
BARBIERE DI SIVIGLIA di Gioachino Rossini e ROMÉO ET JULIETTE di Charles Gounod.
Arricchiscono la programmazione 3 serate d’eccezione: il 22 luglio dedicato alla grande danza con
ROBERTO BOLLE AND FRIENDS, il 24 luglio che celebra il capolavoro più noto al mondo di Georges
Bizet con CARMEN GALA CONCERT e il 25 agosto che presenta il famoso affresco musicale dei
CARMINA BURANA di Carl Orff.
Il Festival della Fondazione Arena di Verona, nell’anno di Expo Milano 2015, intende seguire il tema
della manifestazione espositiva “nutrendo il pianeta” con la cultura e la magia della musica, grazie ai
titoli lirici più amati ed agli allestimenti più spettacolari e applauditi degli ultimi anni di oltre un
secolo di storia areniana.
Come ha dichiarato il Sovrintendente Francesco Girondini: «L’ampia offerta culturale promossa
dalla Fondazione Arena di Verona comprende in primis il Festival Lirico che tutto il mondo ammira,
ma non solo. Infatti si compone anche della Stagione Artistica al Teatro Filarmonico, che consente
allo spettacolo di proseguire oltre la conclusione del Festival areniano, e di AMO Arena Museo
Opera, il Museo dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’Opera lirica. La finalità della Fondazione
è quindi di avvicinare il grande pubblico a questo nostro patrimonio artistico, con la diffusione e la
sensibilizzazione all’arte musicale. Ci interessa in particolar modo dialogare con i più giovani e,
infatti, a loro e alle scuole dedichiamo da anni promozioni, progetti e appuntamenti didattici e
formativi per agevolare l’approccio delle nuove generazioni al mondo dell’Opera e alla conoscenza
della musica classica».
Per questa edizione del Festival si confermano importanti nomi del panorama lirico internazionale
molto amati dal pubblico dell’Arena: grandi cantanti, celebri direttori d’orchestra e registi di fama
mondiale, che saranno impegnati nei titoli in programma insieme a Orchestra, Coro, Corpo di ballo e
Tecnici della Fondazione Arena di Verona, mimi e comparse.
AMO ARENA MUSEO OPERA
Per tutti coloro che prenderanno parte agli spettacoli proposti per il 93° Festival lirico, si consiglia la
visita di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona dedicato alla
creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, che ha come obiettivo quello di far conoscere la
perfetta macchina creativa che sta alla base della nascita delle celebri opere rappresentate.
Collocato nella splendida cornice di Palazzo Forti, AMO ospita al piano nobile una collezione
permanente intitolata Dall’Idea alla Scena che ogni anno si rinnova e che per il 2015 si arricchisce di
nuovi materiali: costumi e scenografie originali che, a seconda del calendario del Festival in corso,
vengono allestiti in Arena e successivamente custoditi presso AMO, oltre ad un’intera sala dedicata
alla celebre Diva Maria Callas, voce immortale incarnata nell’arte lirica. Ed ancora l’esibizione
temporanea “Arena di Verona – Un secolo di Immagini e Suggestioni” nella zona archeologica di
Palazzo Forti, esposizione fotografica che illustra il primo glorioso secolo di storia della stagione
lirica dell’Arena di Verona.
Inoltre dal 22 maggio al 27 settembre 2015, AMO ospita la mostra Dario Fo dipinge Maria Callas,
con oltre 70 opere in esposizione che il Premio Nobel ha dedicato alla Divina dell’Opera.
Infine, presentando un biglietto del Festival lirico alla Biglietteria del Museo, l’ingresso ad AMO e
l’ingresso alla mostra Dario Fo dipinge Maria Callas è riservato a prezzo speciale.
Info: Tel./Fax. (+39) 045 8030461 – [email protected] – www.arenamuseopera.com
Vacanze 2015: i paradisi dove a comandare
è ancora l'euro
Ormai ci siamo, ancora due settimane e il tema dominante di giornali e tv sarà quello delle vacanze
2015. Già ma dove andare? Dopo anni di recessione, ci si è messo di mezzo anche una politica
monetaria particolarmente aggressiva che in teoria dovrebbe riportare l’Europa a cresce ere e finora
ha solo svalutato, fortemente, l’euro. Ovvero, detto in poche parole, in pochi mesi la capacità di
acquisto degli europei ma soprattutto di noi sventurati italiani, si è ridotta fino al 30% su
alcuni paesi legati a un cambio più forte.
Ma non tutto è perduto. La ricerca di IG evidenzia come sussistano ancora almeno sette paradisi
dove poter pianificare le vacanze 2015 grazie ai vantaggi del cambio incredibilmente favorevole, al
basso costo della vita, al prezzo del biglietto aereo, al rischio paese e alle condizioni
climatiche. Alcuni paesi sono molto convenienti grazie a una valuta molto debole (Tanzania, Brasile,
Norvegia, Polonia/Ungheria), altri grazie a favorevoli promozioni sui voli aerei (Giappone), mentre
altri offrono vantaggi in termini di basso costo della vita (Indonesia, Malesia).
A conquistare il podio è la Tanzania grazie a un cambio favorevole e un economico costo del biglietto
aereo. Seguono da vicino il Brasile, l’Indonesia, la Malesia, la Polonia/Ungheria, il Giappone e la
Norvegia.
Di seguito il settebello ovvero i sette paradisi dove comanda ancora l’euro
1- Tanzania
Il paese è ricco di attrazioni turistiche, dai parchi nazionali (il famoso Serengeti con il suo
meraviglioso safari) alle spiagge dell’isola di Zanzibar, dalla montagna africana più alta (il celebre
Kilimanjaro) alla più grande caldera intatta del mondo (la riserva naturale di Ngorogoro). Addirittura
delle sette meraviglie naturali del continente africano la Tanzania ne possiede ben tre (Kilimanjaro,
Serengeti e Ngorogoro). Anche per questo per chi non è mai approdato in Africa, la Tanzania, anche
grazie alla buona amministrazione del presidente uscente Kikwete, costituisce la scelta giusta per
imparare a conoscere un continente dai paesaggi mozzafiato.
2- Brasile
La stagione invernale brasiliana, da molti sottovalutata, è uno dei periodi migliori per visitare
questo il paese anche grazie alla possibilità di esplorare tutta la parte settentrionale, praticamente
ideale da giugno a settembre. senza considerare che la forte svalutazione della valuta nazionale, il
real, ha reso questa destinazione una meta ideale per l’estate 2015. La foresta Amazzonica, il più
gran patrimonio biologico del pianeta, il Pantanal, l’immensa pianura alluvionale con le sue esclusive
caratteristiche, il litorale caratterizzato sia da grandi spiagge balneari che da calette selvagge (dalle
grandi città Salvador, Recife, Natal e Fortaleza ai paesini Jericoacoara, Pipa, Maragogi e Tamandaré
alla selvaggia e esuberante isola di Fernando de Noronha). Anche se non è la stagione ideale, un
salto a Rio de Janeiro è poi assolutamente d’obbligo con 5 tappe da non perdere: il Corcovado con il
Cristo Redentore, le spiagge di Copacabana e Ipanema, lo Stadio Maracanà e uno dei tanti
Sambodromi in giro per la città. Non può mancare poi una tappa in una delle tante churrascherie
per provare la vera picanha brasiliana.
3- Indonesia
Non solo Bali, l’isola tropicale dei surfisti, ma anche le paradisiache isole di Lombok/Gili/Flores, i
misteri delle rovine di Borobodur, gli affascinanti dragoni del Komodo National Park, le escursioni al
Vulcano Bromo, gli incontri con gli orangutan nel centro di Bukit Lawang, sono solo alcune delle
attrazioni dell’Indonesia che meritano di essere scoperte. Nonostante il crescente interesse del
turismo internazionale, molte regioni sono poi rimaste ancora al di fuori da qualsiasi flusso turistico
e possono tuttora apparire pressoché vergini agli occhi del visitatore a cominciare dalle estreme
isole orientali della Piccola Sonda, da Lembata, ad Alor, all’antico regno di Timor.
L’Indonesia offre per di più un bassissimo costo della vita e le condizioni climatiche particolarmente
favorevoli durante l’estate italiana.
4-Malesia
La stabilità politica che il Paese ha conquistato e che ha contraddistinto gli ultimi decenni della sua
storia, ha reso la Malesia una delle mete turistiche più interessanti anche per i turisti italiani. Un
viaggio in Malesia è ideale per quei turisti alla ricerca di cultura, paesaggi, tradizioni e uno dei
più ricchi ecosistemi esistenti sul pianets.
Spiagge di sabbia fine, idilliache isole perdute, barriere coralline; piantagioni di the e di alberi della
gomma e case in stile coloniale immerse nel verde; immense giunge dominate dalla tigre malese.
Accanto a tutto questo, sorgono città ultramoderne come Kuala Lumpur.
Non solo. La Malesia, grazie a un basso costo della vita e a condizioni climatiche particolarmente
favorevoli, costituisce per il viaggiatore italiano uno degli ultimi paradisi accessibili rimasti.
5-Polonia/Ungheria
Per chi decide di rimanere nell’Europa continentale, un tour tra Ungheria e Polonia potrebbe
rappresentare un buon compromesso. Si può passeggiare lungo le sponde del Danubio, lasciandosi
incantare dalle numerose opere architettoniche che circondano Budapest e ci si può rilassar in una
delle oltre cento sorgenti termali che la città. Da qui il salto in Polonia è breve. E ad attendere il
turista cialcune città storiche come Cracovia, Varsavia e Danzica e castelli tra cui quello di Malbork,
il più grande del mondo.
Polonia e Ungheria entrano in classifica grazie a delle valute particolarmente deboli contro l’euro,
oltre che a un rischio paese molto basso e a un costo del biglietto aereo molto conveniente.
6-Norvegia
Per coloro che preferiscono il fresco al caldo torrido della stagione estiva, potrebbe essere
l’occasione buona per vivere un’esperienza indimenticabile tra i Fiordi norvegesi, come il fiordo
Geiranger patrimonio dell’UNESCO o perdersi tra le le isole Lofoten, da cui si può osservare il
fenomeno del Maelstrom, vortici che si creano nel mare grazie alle correnti di marea, godendo della
luce per 24 ore al giorno e assistendo così al fenomeno del sole di mezzanotte. Avventurarsi tra le
cascate, i ghiacciai e le verdi vallate della Norvegia, gustando salmone e merluzzo di altissima
qualità potrebbe essere più conveniente ora più che mai, grazie al forte deprezzamento della corona
norvegese.
Sebbene il costo della vita sia secondo solo alla Svizzera, il deprezzamento della divisa locale può
rendere più economico questo viaggio rispetto al passato, insieme a un biglietto economico e un
rischio paese molto basso.
7-Giappone
Per coloro che adorano il sushi, i manga, gli anime, gli origami, i pokemon, i robottoni e le arti
marziali, finalmente è arrivato il momento di visitare il Giappone grazie a convenienti promozioni sul
prezzo del biglietto aereo e su uno yen particolarmente debole. Il Giappone è riuscito a conquistarsi
l’ultimo posto disponibile nella nostra lista dei 7 paradisi per l’estate grazie alla svalutazione dello
yen nei confronti dell’euro e il basso costo del biglietto aereo.
Musica e olive in Expo con
GliArchiEnsemble
Sbarco a EXPO 2015 in vista per GliArchiEnsemble, orchestra siciliana che venerdì 26 giugno
alle ore 12 e 18.30 e sabato 27 giugno 2015 alle ore 20.30 si esibirà all’interno del cluster
Bio-Mediterraneo a EXPO 2015, del quale la Regione Sicilia è partner ufficiale. Un programma
musicale ispirato a sette diverse qualità di olive coltivate in Sicilia e inserite nel disciplinare di
produzione dell’olio extravergine IGP Sicilia, indicazione geografica protetta relativa alla
superficie più grande d’Italia, interessata alla coltivazione dell’olivo e alla produzione di olio.
GliArchiEnsemble, la cui partecipazione a EXPO è sponsorizzata da Banca Popolare Sant’Angelo,
abbineranno alle sette qualità di olive (Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Nocellara del Belìce,
Nocellara etnea, Ogliarola Messinese, Tonda iblea) sette brani tratti dal repertorio romantico e
contemporaneo, caro al gruppo palermitano (musiche di Suk, Mascagni, Rossini, Warlock,
Tchaikovsky, Lampasona e Betta). Gli oli nati dalle diverse qualità di olive acquisiscono
caratteristiche specifiche, esaltate dall’andatura e dal “carattere” dei brani musicali scelti
dall’ensemble palermitano.
Durante le esibizioni verrà proiettato su lead wall il video “Palermo Arabo Normanna”, viaggio tra
i monumenti e i luoghi che raccontano la presenza degli Arabi e dei Normanni nel capoluogo
siciliano, realizzato da Dario Ciulla, con le musiche di Mario Crispi eseguite all’interno di Palazzo
Steri da GliArchiEnsemble e dallo stesso Crispi. Il video è stato realizzato appositamente per EXPO
2015 e per la partecipazione dell’orchestra al Cluster Bio Mediterraneo.
Le tre performance musicali si terranno nello spazio colorato che tiene insieme, come isole, i
padiglioni dei singoli Paesi affacciati sul Mar Mediterraneo. Nella zona centrale del Cluster le cucine
all’aperto della tradizione fungono da poli d’attrazione. Qui i visitatori trovano una selezione di
alcuni prodotti tipici della cucina mediterranea, l’olio d’oliva, il pane, il vino, e assistono alla
preparazione dei cibi e a showcooking programmati. Luoghi e cibi sono il tema centrale
dell’allestimento di una mostra-racconto che vede la sovrapposizione e l’integrazione di tre elementi
interpretati come parti di un’unica storia: il racconto per immagini, il racconto letterario e il
racconto cinematografico.
Nel bacino Mediterraneo, il pasto non implica soltanto l’atto del nutrirsi, ma rimanda a molti aspetti
della vita sociale e culturale. Le caratteristiche principali della dieta mediterranea, che ha resistito
alle regole della vita moderna, sono la quantità di tempo trascorsa a tavola e i vari rituali di convivio.
Ancora oggi, gli abitanti del bacino mediterraneo spendono più tempo nel preparare e nel
consumare i cibi di qualsiasi altro popolo. La dieta mediterranea non offre solo benefici per la salute,
ma garantisce e preserva la biodiversità agricola: le sue colture sono perfettamente in linea con i
criteri di sostenibilità. GliArchiEnsemble si faranno interpreti d’eccezione di questa “mediterraneità”
a tavola, come nella musica.
SakeSakeSake - Mi sake mi piace. Il
festival
Venerdì 26 e sabato 27 giugno (dalle 18.00 alle 2.00), approda a Milano una rassegna inedita e
curiosa: SakeSakeSake – Mi sake mi piace, il festival del Sake. Aprono le porte al popolare vino di
riso nipponico, 14 tra i locali, bar e ristoranti più cool della zona del Naviglio Grande e dintorni: 28
Posti, Carlo e Camilla in segheria, ElitaBar, Esco Bistrot Mediterrano, Luca&Andrea, Macelleria
Masseroni, Mag, Pinch, Rebelot, Rita e Rita&Sons, Taglio, Trattoria 4b, Ugo.
SakeSakeSake – Mi sake mi piace, organizzato da Shokokai Japan (Central Federation of Societies of
Commerce and Industry, Japan) fa parte di JAPAN SALONE, una serie di appuntamenti e iniziative
voluti dal Governo giapponese all’interno del Palazzo delle Stelline di Milano che vanno a completare
il calendario degli avvenimenti già in programma al Padiglione Giapponese in EXPO.
Una festa dedicata alla conoscenza e alla riscoperta di una bevanda, simbolo della cultura nipponica,
proposta dalla rassegna milanese, in un percorso gustativo che ridefinisce il tradizionale vino di riso
e lo mostra sotto una luce inusuale per l’Italia: un prodotto capace di offrire molte sfumature,
decisamente sconosciute ai più.
Nel corso della 2 giorni, da via Tortona a Via Vigevano, da via Corsico all’Alzaia Naviglio Grande, da
Ripa di Porta Ticinese a Via Meda, le lanterne bianche e rosse saranno il segno distintivo dei luoghi
dove la creatività di barman e barlady darà forma a suggestive e insolite composizioni, per nuove
alchimie tutte da scoprire.
Attraverso le migliori tecniche di miscelatura, i bartender dei 14 locali selezionati per la rassegna,
proporranno agli avventori un viaggio di degustazione nel mondo del SAKE.
Non solo. SakeSakeSake – Mi sake mi piace i Local Friend attivi sul territorio e in zona Naviglio
Grande offriranno ai viaggiatori che lo desiderano l’opportunità di scoprire le vie d’acqua di Milano
seguendo l’itinerario del festival.
SAKE QUESTO SCONOSCIUTO
IL SAKE-Che cos’è il Sake? Come si produce?
I cereali, impiegati come materia base nel Sake, sono molto usati anche in altre culture per la
produzione di alcolici, per esempio la birra o altri distillati quali whisky, vodka o gin: il Sake, però,
non è né una birra, né un distillato. È, invece, molto più simile a un vino.
Le materie prime usate per produrre il Sake sono acqua, riso e fermenti. Il riso per produrre il Sake,
o SAKAMAI, è di varietà particolare, appositamente selezionato e dal chicco di maggiori dimensioni
rispetto a quelli che solitamente in Giappone sono a uso alimentare. Sono dunque varietà di riso più
ricche di amido.
Il riso viene pulito attraverso un procedimento chiamato SEIMAI in pratica è levigato per eliminare
la parte più esterna, talvolta fino a ottenere solo il cuore di amido. A questo punto si lascia il riso in
ammollo, perché assorba una giusta quantità di acqua: si va da un minuto a una notte intera.
Individuare la giusta quantità di acqua che il chicco assorbirà è importante per preparalo alla fase
della cottura. Il riso è, infatti, cotto al vapore in un grande contenitore chiamato KOSHIKI.
Il riso cotto subisce uno dei trattamenti più delicati della produzione del Sake. Si inocula, infatti, una
muffa nobile chiamata KOJI (Aspergillus oryzae) che si presenta come una impalpabile polvere
verde. Questa muffa, penetrando nel chicco, trasforma gli amidi, diversamente infermentescibili del
riso, in zuccheri più semplici che potranno successivamente essere aggrediti dai fermenti per la
trasformazione zucchero-alcol.
Il riso sul quale sono state con grande cura polverizzate le spore del KOJI è adagiato per circa 36-45
ore in vassoi a loro volta messi in una speciale stanza tenuta a temperatura e umidità elevata
chiamata KOJI MURO. Il riso così trasformato prende il nome di KOJI.
Al Koji si aggiungono acqua e fermenti per preparare lo SHUBO, ovvero “la madre” del Sake. La si
lascia fermentare per circa due settimane e, quando è pronta, viene trasferita in grandi taniche dove
nei successivi 4 giorni, per tre volte, viene aggiunto riso cotto, acqua e ancora Koji. In questo modo
il volume iniziale raddoppia ogni volta che viene aggiunto altro Koji e acqua fino a ottenere il
Moromi.
In questa fase, si attuano quelle che si chiamano fermentazioni parallele multiple del Moromi, dove il
Koji continua il suo lavoro di saccarificazione degli amidi, mentre i fermenti iniziano a trasformare
gli zuccheri in alcol. Questo periodo varia da produttore a produttore: da 18 a 32 giorni. E’ possibile,
inoltre, una piccola aggiunta di alcol, pratica moderna che viene giustificata per donare aromi vivaci
e freschi al prodotto.
Il Sake fatto unicamente con acqua, riso e Koji è chiamato JUNMAI, mentre quello che si avvale
dell’aggiunta di alcol è detto HONJOZO. Una volta che la fermentazione ha fatto il suo corso si passa
alla fase della spremitura: JOSO.
Il prodotto viene lasciato riposare per circa 6 mesi prima di essere imbottigliato ed è solitamente
diluito con un 20% di acqua per abbassare il grado alcolico dai 20 ai circa 16 gradi, per ottenere un
prodotto di più facile bevibilità. Inoltre, il Sake può subire una pastorizzazione prima ed
eventualmente dopo l’imbottigliamento.
Al via il Cassano Festival 2015
Al via il Cassano Festival 2015 nella splendida cornice del Parco di Villa Borromeo a Cassano
D’Adda.
APPUNTAMENTI IN CALENDARIO
Mercoledì 17 Giugno-I giardini di Lucio
un tributo a Lucio Battisti al più grande artista di musica leggera italiana e un omaggio alla colonna
sonora della vita di molti di noi
lunedì 22 Giugno- La Fondazione Festival Pucciniano presenta:
L’Orchestra del Festival Puccini con i cantanti dell’Accademia Fantasia Pucciniana, un insieme di
melodie, da Puccini alla tradizione popolare italiana.
mercoledì 1 Luglio-PFM Premiata Forneria Marconi “All The Best”
Una carica di energia e di adrenalina allo stato puro, spaziando fra i più grandi successi della Rock
Band italiana più famosa al mondo, la PFM. Franz Di Cioccio batteria e voce – Patrick Djivas (Zivas)
basso con Lucio Fabbri violino, 2a tastiera, 2a chitarra, voce – Alessandro Scaglione tastiere – Marco
Sfogli chitarre – Alberto Bravin tastiere aggiunte, voce – Roberto Gualdi 2a batteria
mercoledì 8 Luglio- “CANZONI DA CAMERA”
Un viaggio nella vita musicale di Gaetano Curreri, esplorando i suoi maggiori successi con gli Stadio
e le canzoni scritte per Lucio Dalla e Vasco Rossi
mercoledì 15 Luglio-LARGO AL FACTOTUM
da Mozart a Rossini, da Weill a Lombardi
Un originale, suggestivo, divertente e raffinato viaggio nella storia della musica classica Elio voce e
Roberto Prosseda pianoforte
Prezzi a partire dai 15 euro
Being Jesus. Intervista a Ted Neeley
Il celebre attore, che da oltre 40 anni interpreta il ruolo di Jesus nel musical di Lloyd Webber, si
racconta a Cosmopeople.
http://youtu.be/y-Pn-FM_6-s
Massimo Romeo Piparo: "Porto in scena
Jesus e sogno il Fantasma dell'Opera"
Massimo Romeo Piparo rivela a Cosmopeople di essere in trattative con Andrew Lloyd Webber per
portare il Fantasma dell’Opera in Italia. Il problema, svela Piparo, è l’allestimento. Per il musical di
Webber occorrono teatri d’opera che, però, in Italia difficilmente vengono concessi per questo
genere di spettacolo. Purtroppo.
http://youtu.be/UEaE62GkPF4
Il Cluster Turismo Cultura al Palazzo delle
Stelline di Milano
Presentato a Milano, nella prestigiosa sede dell’Institut français di Milano al Palazzo delle Stelline, il
Cluster Turismo e Cultura di Atout France. Creato nel 1992, il Cluster riunisce 58 organismi e siti
volti a promuovere il patrimonio culturale francese a livello internazionale. In totale sono circa 150 i
siti rappresentativi della ricchezza e della varietà culturale francese riuniti nell’ambito del Cluster.
Basti citare le molte aperture di questi ultimi tempi, dalla Philharmonie de Paris alla Fondazione
Louis Vuitton alla riapertura del Museo Picasso parigino, senza dimenticare il Musée des
Confluences di Lione la Caverne du Pont d’Arc, replica della “Grotta Chauvet” preistorica, la
riapertura di Villa Cavrois, il recupero della dimensione marittima di Mont-Saint-Michel, la nuova
Cité des Civilisations du Vin che aprirà a Bordeaux nel marzo 2016. Sempre il Cluster organizza
grandi mostre in tutta la Francia e importanti eventi culturali : quest’anno da ricordare il 500°
anniversario dell’ascesa al trono di Francesco I, le commemorazioni del Centenario della Grande
Guerra, il « Viaggio a Nantes », in luglio e agosto, la Biennale d’arte contemporanea di Lione dal 10
settembre 2015 al 3 gennaio 2016, lille3000, dal 26 settembre 2015 al 17 gennaio 2016.
A Milano presenti 5 tra i più importanti partner : il Castello Reale di Amboise, il Castello del Clos
Lucé, il Castello di Chenonceau, il Viaggio a Nantes e lille3000, che proprio alle Stelline presenta la
mostra Textifood , in sintonia con il tema dell’Expo di Milano 2015: “Nutrire il pianeta, energia per
la vita”.
Vediamoli un po’ più da vicino.
Il Castello Reale di Amboise è un castello famoso legato al ricordo di Leonardo: la sua presunta
tomba è qui, nella piccola cappella del castello. Ricchissima la collezione di mobili gotici e
rinascimentali degli appartamenti reali e le imponenti torri, i bei giardini panoramici che dominano
la Loira.
Nell’anno di Francesco 1° da segnalare l’evento « Avanti la Musica » (20/06 al 19/07/15), omaggio
alla ricchezza culturale dell’Italia, patria di Leonrso.
E il 26 e 27/07/15 le « Giornate Reali ! » , grandi feste alla Corte di Francia (danze, giochi e
spettacoli)
www.chateau-amboise.com
Al Castello del Clos Lucé, a 300 metri dal Castello Reale di Amboise, con il bel Parco Leonardo da
Vinci, Leonardo vive gli ultimi tre anni di vita, e si dedica a completare le sue invenzioni. Il Castello è
dedicato oggi alla scoperta e alla comprensione dell’opera di Leonardo, e presenta la grande mostra
« Leonardo da Vinci e la Francia » e la spettacolare ricostruzione della festa organizzata da
Leonardo da Vinci nel 1518 per celebrare la vittoria francese di Marignano: appuntamento il 26-27
luglio al Castello del Clos Lucé alle 18.30 – www.vinci-closluce.com
Chenonceau, il castello privato più visitato di Francia, secondo solo a Versailles, è un castello « al
femminile » : fatto costruire nel 1513 da Katherine Briçonnet secondo il modello di un Palazzo
Veneziano, è arricchito da Diana di Poitiers e dalla regina Caterina de’ Medici, che si ispira al Ponte
Vecchio di Firenze per creare la doppia galleria sul fiume Cher. Dipinti preziosi (Primaticcio,
Tintoretto, il Correggio, Rubens), arazzi, i giardini storici. E nei giardini illuminati, il 18 luglio 2015
«Degustazione sotto le stelle » l’evento dell’estate: una passeggiata accompagnata dalla musica di
Arcangelo Corelli, con apertura eccezionale della grande Galleria e degustazione con i viticoltori del
nuovo vino doc, il Touraine Chenonceaux – www.chenonceau.com
Il Viaggio a Nantes, capitale storica della Bretagna e porta della Valle della Loira, è un invito a
scoprire una delle capitali culturali più creative di Francia: un percorso unico lungo une linea verde
che permette di scoprire elementi del patrimonio come il castello dei Duchi di Bretagna,luoghi di
cultura, installazioni artistiche. Con il Viaggio a Nantes (dal 3 luglio al 30 agosto 2015), la città è
ancora più animata del solito: patrimonio, architettura, sapori della gastronomia … Da non perdere:
una visita dell’ Estuario della Loira con le sue 29 opere d’arte poetiche lungo il fiume e i vigneti del
Muscadet, il vino bianco di Nantes!
www.levoyageanantes.fr / www.nantes-tourisme.fr
www.estuaire.info/fr
lille3000 è l’associazione che continua e approfondisce il dinamismo avviato dal 2004, con la
consacrazione di Lille capitale europea della cultura. Porta aperta verso il futuro, lille3000 ha
l’obiettivo di esplorare le ricchezze e la complessità del mondo di domani e di interrogarsi sulle vie
dello sviluppo. Molto più di un festival o di una biennale, lille3000 invita a scoprire nuove culture
attraverso artisti contemporanei da tutto il mondo.Tema della 4° edizione tematica del 2014 è La
Renaissance, il Rinascimento. Dal Rinascimento storico alle grandi trasformazioni del XXI secolo,
artisti di tutto il mondo si interrogano sulla vitalità del panorama attuale. Renaissance sarà un
grandioso appuntamento di grandi mostre, metamorfosi urbane, spettacoli, design, food, eventi
inediti, a Lille dal 26 settembre 2015 al 17 gennaio 2016.
www.lille3000.com
Textifood, quando il cibo diventa tessuto
Che cos’hanno in comune un’arancia, un limone, un ananas, una banana, una noce di cocco, ma
anche ortiche, alghe, funghi, caffè, riso, soia, mais, barbabietola, vino, birra, molluschi e crostacei…
Possono essere mangiati, bevuti e…tessuti! E’ questo il tema di Textifood , la mostra creata da
lille3000, per l’Expo di Milano 2015 al Palazzo delle Stelline, che si inserisce nell’ambito del
programma di Citexpo, progetto ideato dal Padiglione Francia, in collaborazione con la Camera
francese di commercio e industria in Italia (CFCII), l’Institut français Italia, Business France en Italie
e Atout France. Realizzata con la collaborazione di creativi, designer e stilisti, presenta alcune fibre
ricavate da specie vegetali, forte della lunga tradizione di eccellenza nel nel campo dei tessuti
tecnici di Lille Métropole e della Regione Nord-Pas de Calais.
Così al Palazzo delle Stelline c’è da seguire un percorso espositivo unico: tessuti mai visti, spesso
fibre ricavate da residui dei raccolti e scarti alimentari, capaci quindi di soddisfare le esigenze del
mercato e di rispondere al bisogno di sostenibilità di un pianeta sempre più a rischio.
In mostra si vedono l’abito creato da Coralie Marabelle con ananas e banano e l’abito dell’artista Em
Riem fatto con foglie di banano essiccate, l’ Orange Fiber ricavata dai residui della produzione
industriale del succo di agrumi, biodegradabile e cosmetotessile (il tessuto in più idrata e nutre la
pelle). E poi la fibra tessile ricavata dalla cellulosa delle alghe marine, la fibra di latte estratta dalla
caseina (di latte andato a male) e molto simile alla lana, persino le fibre ricavate da batteri, lieviti e
microrganismi che la stilista Suzanne Lee utilizza per i suoi lavori. E molte altre “scoperte tessili”
nelle creazioni di Christine Phung, Design Percept, L’Herbe Rouge, A+Z design, Egide Paris, Eric
Raisina, Nina Gautier, Gary Cass & Donna Franklin, Jonas Edvard…
Tra le molte curiosità di Textifood, il caravan di Meert, piccola cucina nomade dove lo chef Maxime
Schelstraete fa scoprire la sua cucina “street-chic” come a Lille. E il “profumo tessuto” di Francis
Kurkdjian , che ha tratto ispirazione da Leonardo da Vinci per creare una sorta di “sfumato floreale”
nel chiostro del Palazzo delle Stelline, dove ci si ritrova immersi un vapori sottili che hanno il
profumo dei vegetali di Textifood.
Padiglione Lille3000 al Palazzo delle Stelline, C.so Magenta 63- Milano, fino al 14 luglio , lun-sab 1119
“All American the Diner”: il ristorante
dove rivivere i meravigliosi anni '50 di
Happy Days
Nel vasto panorama di locali offerto da Milano, nasce in via Cassinis 33 – accanto alla stazione della
metropolitana Rogoredo – “All American the Diner”, ristornate specializzato in hamburger e carne
alla griglia, in perfetto stile americano.
Inaugurato il 29 aprile, All American the Diner si pone un obiettivo ambizioso e anche un po’
provocatorio: offrire “ciò che piace agli americani”.
Ideale per i giovani, per la famiglia e per gustose pause pranzo, il locale è unico nel suo genere,
anche per degustare ottimi cocktails nel dopocena.
L’ambientazione è in perfetto stile americano anni ’50. Tutto ricorda quegli anni: i colori, le insegne,
l’arredamento, l’auto d’epoca . Anche il personale di sala è ‘american’: dai barman con le bretelle a
vista fino a deliziose cameriere sui pattini.
In origine, il ‘diner’ era un lungo lunch vagon situato lungo le strade più famose degli Usa, come la
celebre route 66, a gestione famigliare. Proprio come gli italianissimi chioschi street food di Firenze.
Gli ideatori di All American the Diner hanno saputo coniugare la loro origine toscana con la passione
per gli States, offrendo alta qualità nei prodotti unita ad un’atmosfera americana.
Tutta la professionalità e l’arte del gusto tipicamente italiana la si ritrova nei piatti principali, come
gli hamburger black angus, di chianina, bufalo e wagyulen tipo kobe. Per un pranzo veloce non
mancano deliziosi sandwich e i mitici hot dogs, così come le french fries, chicken wings e onion
rings. Il menù prevede anche delicate insalate e le tipiche cheesecake e apple pie.
Il locale organizza serate a tema, concerti, esibizioni di boogie-woogie e swing in più di trecento
metri quadri disposti su due piani; una location davvero originale ed unica dove immergersi e farsi
rapire dalla tipica atmosfera descritta nei telefilm americani, come quella tanto amata dai fans di
“Happy Days”.
All American the Diner
Via Cassinis 33
347 372 9418