5C AFM crediti corretti - "Aldo Capitini"
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5C AFM crediti corretti - "Aldo Capitini"
5°C AFM a.s. 2015-2016 I.T.E.T. Aldo Capitini - Vittorio Emanuele II – A. Di Cambio - Perugia Classe 5a sez. C AFM – a.s. 2015-2016 …. Indice 1. Presentazione ............................................................................ 2 Descrizione del corso e profilo professionale .......................................................... 2 Elenco libri di testo ............................................................................................. 4 Composizione del Consiglio di Classe .................................................................... 5 Composizione della Classe ................................................................................... 5 Presentazione della classe ................................................................................... 6 Metodi .............................................................................................................. 8 Strumenti .......................................................................................................... 8 Stage................................................................................................................ 8 Progetti ............................................................................................................. 9 Orientamento .................................................................................................... 9 Iniziative culturali .............................................................................................. 9 3. Relazioni individuali e programmi .............................................. 9 Relazione finale di MATEMATICA........................................................................... 9 Programma di MATEMATICA. ............................................................................. 10 Relazione finale di ITALIANO - STORIA................................................................ 11 Programma di ITALIANO, LINGUA E LETTERATURA. .............................................. 16 Programma di STORIA. ..................................................................................... 20 Relazione finale di DIRITTO – SCIENZA DELLE FINANZE. ....................................... 25 Programma di DIRITTO ..................................................................................... 26 Programma di SCIENZA DELLE FINANZE. ............................................................ 29 RELAZIONE FINALE: LINGUA INGLESE ................................................................ 31 Programma di LINGUA INGLESE .......................................................................... 32 Relazione finale di LINGUA E CIVILTA' FRANCESE ................................................. 34 Programma di LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE. ..................................................... 35 Relazione finale di EDUCAZIONE FISICA .............................................................. 36 Programma di EDUCAZIONE FISICA ................................................................... 37 Relazione finale di ECONOMIA AZIENDALE........................................................... 38 Programma di ECONOMIA AZIENDALE ................................................................ 39 Programma di RELIGIONE. ................................................................................ 42 Tipologia delle verifiche ..................................................................................... 43 Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali .................................... 43 Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico .................................................... 44 Criteri per l’attribuzione del credito formativo ...................................................... 45 Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova ............................... 46 5. Allegati .................................................................................... 47 Simulazione prima prova: ITALIANO, del 12/02/2016. .......................................... Simulazione prima prova: ITALIANO, del 28/04/2016. .......................................... Griglia di valutazione della prima prova ............................................................... Simulazione seconda prova: ECONOMIA AZIENDALE, del 4/5/2016. ....................... Griglia valutazione seconda prova: ..................................................................... Simulazione terza prova del 8/3/2016................................................................. Simulazione terza prova del 13/04/2016 ............................................................. Griglie di valutazione terza prova: Lingua straniera .............................................. Griglia di valutazione terza prova ....................................................................... 1 di 83 47 56 66 69 71 72 76 80 81 1. Presentazione Descrizione del corso e profilo professionale Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: - rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; - redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; - gestire adempimenti di natura fiscale; - collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; - svolgere attività di marketing; - collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; - utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. 1. - Riconoscere e interpretare: le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. Elenco libri di testo RELIGIONE CATTOLICA BOCCHINI SERGIO ITALIANO LETTERATURA RELIGIONE E RELIGIONI + CD ROM / VOLUME UNICO U EDB EDIZ.DEHONIANE BO (CED) BALDI / GIUSSO / RAZZETTI ATTUALITA' DELLA - ZACCARIA LETTERATURA 3/1 3 PARAVIA ITALIANO LETTERATURA BALDI / GIUSSO / RAZZETTI ATTUALITA' DELLA - ZACCARIA LETTERATURA 3/2 3 PARAVIA INGLESE AA VV PRELIMINARY ENGLISH TEST FOR SCHOOLS 1 / STUDENT'S BOOK U CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS INGLESE FIOCCHI PATRIZIA / MORRIS DAVID FRANCESE HATUEL DOMITILLE BUSINESS WAY (THE) - CON U CULTURE FRAMES (LM LIBRO MISTO) / BUSINESS THEORY AND COMMUNICATION - CULTURE FRAMES COMMERCE EN ACTION U ELI FRANCESE PONZI FRANCESCA CARNET CULTURE U LANG EDIZIONI STORIA BANTI ALBERTO MARIO FRONTIERE DELLA STORIA VOL. III / NUOVI PROGRAMMI 3 LATERZA SCOLASTICA MATEMATICA BERGAMINI MASSIMO / TRIFONE ANNA / BAROZZI GRAZIELLA MATEMATICA.ROSSO 4 CON MATHS IN ENGLISH (LD) 2 ZANICHELLI MATEMATICA BERGAMINI MASSIMO / TRIFONE ANNA MARIA / BAROZZI GABRIELLA MATEMATICA.ROSSO 5 LIBRO DIGITALE MULTIMEDIALE (LDM) / CON MATHS IN ENGLISH 3 ZANICHELLI ECONOMIA POLITICA GAGLIARDINI / PALMERIO / LORENZONI ECONOMIA AZIENDALE GHIGINI / ROBECCHI ECONOMIA POLITICA - PER IL 5° U ANNO - SCIENZA DELLE FINANZE E DIRITTO TRIBUTAR / VOLUME UNICO ECONOMIA AZIENDALE PLUS (L') 3 / VOLUME PER IL 5° ANNO DIRITTO ZAGREBELSKY / OBERTO / STALLA DIRITTO - PER IL 2° BIENNIO E 5° ANNO / VOLUME PER IL 5° ANNO U LE MONNIER DIRITTO CODICI AA VV CODICE CIVILE U EDIZIONE LIBERA (A SCELTA) SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (EX ED.FISICA) BUGHETTI CRISTINA / LAMBERTINI MASSIMO / PAJNI-ZANASI ATTIVAMENTE / MANUALE DI EDUCAZIONE FISICA U CLIO ZANICHELLI LE MONNIER SCUOLA & AZIENDA Composizione del Consiglio di Classe Componente Materia Continuità didattica III IV V X X X X CAVALLETTI MARILISA LINGUA E LETT. ITALIANA CAVALLETTI MARILISA STORIA FERRETTI MARIA GABRIELLA LINGUA INGLESE BACHETTI PIER FRANCESCO LINGUA FRANCESE X X SFRAPPA STEFANO ECONOMIA AZIENDALE X X RICCI PATRIZIA MATEMATICA X X GIOVAGNONI FABRIZIO DIRITTO X GIOVAGNONI FABRIZIO ECONOMIA POLITICA X SCORSONI CLAUDIO SCIENZE MOTORIE X OLIVETI LUCA RELIGIONE CATTOLICA X X X MECARELLI ROBERTA SOSTEGNO X X X PASSERI MORENA SOSTEGNO X X X Composizione della Classe X X N. Cognome e Nome Data di nascita Credito Comune di residenza III IV 1 BALDUCCI ALEX ADIL 06/12/1997 PERUGIA PG 6 6 2 CENCI LAURA 13/06/1997 PERUGIA PG 7 6 3 DI VITO MATTEO 11/09/1997 PERUGIA PG 5 5 4 DURANTI FRANCESCA 18/11/1997 CORCIANO PG 6 6 5 EZ ZOHRY NAJOUA 16/03/1997 TORGIANO PG 6 6 6 FIORUCCI NICOLA 17/09/1997 PERUGIA PG 5 5 7 KORENYEVA OLEKSANDRA 30/01/1995 CORCIANO PG 5 5 8 LANTI MELISSA 06/02/1997 PERUGIA PG 6 6 9 LYTE MATTEO 27/09/1997 PERUGIA PG 7 7 10 MACCHIARINI MARCO 22/03/1997 MAGIONE PG 6 5 11 MANNO FRANCESCO 20/10/1997 PERUGIA PG 6 5 12 PANICO MICHELE 17/06/1997 MAGIONE PG 5 5 13 PRICOPIE PRISCILLA JESSICA 08/11/1997 PERUGIA PG 5 5 14 ROSATI LORENZO 15/10/1997 PERUGIA PG 5 5 15 SAVERI ANASTASIA 09/02/1997 PERUGIA PG 6 5 16 SERIA LAURENTIU ANDREI 19/08/1997 PERUGIA PG 7 7 17 VANTAGGI ALICE 06/07/1997 PERUGIA PG 5 5 18 ZUCCONI IRENE 03/04/1997 PERUGIA PG 5 4 Presentazione della classe La classe 5 CAFM è formata da 18 studenti, per la metà di sesso maschile. Cinque alunni non sono di madre lingua italiana, anche se ben integrati, perché in Italia da molti anni. Nel corso dell’ultimo triennio, caratterizzato dall'avvicendamento degli insegnanti come risulta dall’apposito prospetto facente parte del documento finale, la struttura della classe è rimasta quasi identica. Nel gruppo classe, è presente un alunno con BES, di cui si allega fascicolo riservato.Gli alunni, provenienti dal Comune di Perugia e da paesi limitrofi, si collocano comunque nel contesto socio- economico della provincia di Perugia. Quasi tutte le famiglie, sia attraverso gli incontri periodici o antimeridiani con i docenti, sia attraverso il registro elettronico, hanno concorso alla vita scolastica dei propri figli, in qualche caso sollecitate dalla scuola. Agli inizi dell’anno scolastico, nell’ambito del progetto “Sei in azienda” i ragazzi hanno partecipato a stage in aziende del territorio perugino con risultati sufficienti o buoni a seconda dei casi. La classe, sotto il profilo comportamentale è stata sempre problematica, con particolare riferimento al numero di assenze ed ai ritardi (numerosi e strategici) ed anche il singolo atteggiamento di taluni elementi, in diverse occasioni è stato polemico e poco costruttivo: sia in termini di partecipazione all’attività scolastica che con riferimento alle attività extrascolastiche organizzate dalla scuola. Si segnalano tuttavia alcuni problemi personali e familiari che hanno segnato il percorso di almeno alcuni di loro già dagli anni precedenti ed a tutt’oggi ancora esistenti. Apprezzabile il coinvolgimento emotivo ed improntato alla mutua assistenza almeno in taluni casi. Sotto il profilo didattico, si rileva che alcuni gli insegnanti hanno potuto realizzare il proprio programma nei contenuti minimi e che con riferimento all’economica aziendale è stata svolta un’attività di laboratorio (un’ora a settimana) che ha consentito agli alunni di familiarizzare con gli strumenti del pacchetto Office. Sul piano dell’impegno personale, si è verificata una certa discontinuità dei ragazzi, diversi dei quali poco inclini alle esercitazioni ed allo studio domestico se non finalizzato alle verifiche programmate di volta in volta nelle diverse discipline. Conseguentemente, per alcuni di loro si potrebbe dire che il processo di maturazione è ancora in corso e che il non puntuale rispetto delle consegne non li abbia aiutati a produrre un lavoro razionale ed organizzato nonostante la disponibilità degli insegnanti. Fortunatamente, un gruppetto di alunni (pari a circa 1/3 del totale della classe) ha avuto un atteggiamento più costruttivo ed orientato alla crescita culturale in generale, distinguendosi sia per la continuità del lavoro che, almeno in taluni casi, per l’attitudine ad alcune discipline. In generale, migliore è stato il coinvolgimento dei ragazzi nel lavoro in classe, pur limitato come detto in premessa dalle numerose assenze che hanno caratterizzato negativamente il processo di apprendimento che è stato in molti casi discontinuo e frammentario. In conclusione, il rendimento complessivo e finale dei ragazzi può considerarsi mediamente soltanto sufficiente, pur con i dovuti distinguo sia per quanto riguarda le singole discipline che per quanto riguarda i singoli profili personali. Percorso formativo Metodi X X X X X X X X X X X X X X X X X Economi politica X Seconda lingua straniera X Matematica e laboratorio X X Italiano Brain Storming X X Storia Esercitazioni individuali in classe Esercitazioni individuali in laboratorio Lavoro di gruppo in laboratorio X Diritto X X Scienze Motorie Lezione partecipata Economia aziendale Lezione frontale Inglese Religione Modalità X X X X X Schede di autovalutazione X Analisi testuale X X X X X Strumenti • Attrezzature specifiche di laboratorio • Strumenti informatici e programmi software dedicati • Manuali tecnici, Codice civile • Documenti filmati, articoli di giornale • Libri di testo • Libri della biblioteca scolastica Stage Prime due settimane di inizio anno scolastico, come proseguimento del progetto S.E.I. In Azienda. Progetti Titolo Obiettivi Progetto S.E.I. IN Svolgimento di AZIENDA attività propedeutiche all’Alternanza Scuola Lavoro Orientamento Orientamento verso Mondo del lavoro Università-Istituzioni Visite guidate Periodo Località Strumenti Attività di stage Metodi Verifica Lavoro Relazione operativo Tutor in aziendale azienda Tempi Classi quinte: prime due settimane inizio a.s. Iniziative Stage – Incontri con esperti Unicredit Convegno con la Magistratura Speciale: Corte dei Conti Descrizione Obiettivi Iniziative culturali Iniziativa Tipologia Obiettivi Tempi varie Si rimanda alla relazione di ITALIANO - STORIA viaggio Viaggio istruzione Sicilia Conoscenza del territorio e 14-20 visita di alcuni siti archeologici marzo 3. Relazioni individuali e programmi Relazione finale di MATEMATICA. DOCENTE: RICCI PATRIZIA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha mantenuto la continuità didattica per la materia negli ultimi due anni. Lo svolgimento degli argomenti programmati all’inizio dell’anno scolastico è stato ridotto a causa di diversi fattori: svariate ore di lezione sono andate perdute per cause di forza maggiore, inoltre gli studenti hanno spesso usufruito di permessi di entrata in ritardo o di uscita anticipata e si sono riscontrate assenze strategiche che hanno contribuito a rallentare il percorso didattico. Durante tutto l’anno è stato effettuato il recupero in itinere per gli argomenti in cui gli allievi presentavano maggiori difficoltà di apprendimento. La scuola, inoltre ha attivato lo sportello didattico come attività di recupero di cui usufruire su specifica richiesta da parte degli studenti. La classe ha manifestato in generale un atteggiamento di impegno limitato al conseguimento di risultati in prossimità delle verifiche. Solo qualche studente ha mostrato interesse costante per la materia. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Obiettivi: Riconoscere i procedimenti generali nei diversi tipi di problemi (es. Ricerca Operativa) Saper scegliere le procedure più significative nella risoluzione di problemi Lavorare autonomamente Proporre e risolvere problemi non schematizzati o formulati in modo inconsueto Gestire criticamente l’errore Confrontare i vari approcci ad un problema e saper riconoscere quello più efficiente Livelli raggiunti: I livelli di profitto raggiunti risultano in media sufficienti. Emergono, a volte, difficoltà nella esposizione scritta e orale. Programma di MATEMATICA. DOCENTE: Patrizia Ricci MATEMATICA FINANZIARIA Regimi finanziari Rendite Rimborso di un prestito FUNZIONI REALI DI DUE O PIU’ VARIABILI REALI Definizione di funzione reale di due o più variabili reali Linee di livello Intorni. Punti di accumulazione Derivate parziali Derivate parziali di ordine superiore Massimi e minimi relativi di funzioni di due variabili Massimi e minimi vincolati Massimi e minimi assoluti in un insieme chiuso e limitato LA PROGRAMMAZIONE LINEARE Massimi e minimi di funzioni lineari vincolate Problemi di P.L. in due variabili: metodo grafico RICERCA OPERATIVA: PROBLEMI DI DECISIONE Scopi e metodi della Ricerca Operativa Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti Scelta tra più alternative (metodo grafico) Il problema delle scorte RELAZIONI FRA GRANDEZZE STATISTICHE Metodo dei minimi quadrati Funzioni interpolanti Interpolazione e perequazione Relazione finale di ITALIANO - STORIA. DOCENTE prof. MARILISA CAVALLETTI PRESENTAZIONE DELLA CLASSE • situazione di partenza • partecipazione • comportamento • impegno • frequenza La classe è composta da18 elementi, che costituiscono una parte del gruppo iniziale di 23 che si è assottigliato nel triennio. Vi è continuità didattica per la storia, non completa per italiano poiché il terzo anno la disciplina era insegnata da un altro docente in assegnazione provvisoria. All’inizio del triennio la classe si caratterizzava nel suo insieme per • interesse, partecipazione, vivacità intellettuale nelle attività proposte in aula • un numero consistente di situazioni problematiche individuali, che interferivano anche con la vita scolastica e con il clima generale • scarso o quasi nullo impegno di studio per una parte consistente degli studenti Le capacità e i prerequisiti configuravano una quadro eterogeneo, si rilevava soprattutto una scarsa organizzazione nello studio, soprattutto nel metodo. Si rilevava, inoltre, un fenomeno generalizzato di assenteismo strategico o comunque coincidente con verifiche segnalate sul registro. Nel tempo la situazione è rimasta immutata e con ogni probabilità ha inciso anche il cambio sostanziale di quasi tutti i docenti del Consiglio di classe nel passaggio dal terzo al quarto anno, e ancora qualche cambiamento dal quarto al quinto. E’ chiaro che in questa situazione non si è potuto determinare un progetto globale a lungo termine. Nel corso di questo ultimo anno, l’assenteismo si è fatto più marcato; si rileva, per i più, un interesse e una partecipazione vivace, ma superficiale e discontinua, limitata al lavoro in aula. Si segnalano anche problemi disciplinari e di comportamento, manifestati apertamente nel corso del viaggio di istruzione, che non è stata l’occasione di approfondimento culturale condivisa che ci si aspettava. Molti faticano a instaurare un dialogo educativo proficuo, assumendo spesso toni polemici che ostacolano l’apprendimento. Per maggiore precisione va detto che le osservazioni precedenti non sono estensibili a tutti i componenti della classe, c’è però un nucleo che vi aderisce specularmente e in un certo senso determina il clima generale della classe, altri studenti hanno comportamenti alterni, altri ancora hanno lavorato e lavorano con impegno, si rimanda pertanto alle successive rilevazioni rispetto agli obiettivi didattici e ai giudizi formulati sui singoli allievi. • metodi di insegnamento □ □ □ sono state utilizzate varie strategie: lezione frontale e partecipata; lezioni strutturate con l’ausilio del proiettore e del pc usato in modo interattivo; sono state utilizzati schemi di sintesi e mappe concettuali; sono state svolte esercitazioni di lettura ed analisi di testi e documenti in forma laboratoriale; □ sono stati utilizzati materiali audiovisivi (documentari, scene da film, video lezioni) □ □ I materiali prodotti sono stati condivisi nell’area DIDATTICA del Registro Elettronico E’ stato realizzato fin dal terzo anno un gruppo classe virtuale su social network per ulteriore scambio di materiale didattico e per suggerire ed offrire spunti ed altri stimoli culturali e di attualità. Nei tre anni il lavoro in classe è stato preponderante rispetto a qualunque altra attività, si è dato ampio spazio alla lettura di testi e documenti e i ragazzi sono stati guidati alla comprensione e all’analisi anche con un forte impiego di tempo, che spesso ha determinato (insieme ad altri fattori) una certa lentezza nella prosecuzione del programma. • iniziative culturali/ visite aziendali/ progetti di approfondimento disciplinare: □ Nel corso del triennio sono state offerte occasioni di partecipazione ad attività extra scolastiche e pomeridiane: visione di film, incontri culturali e conferenze, cui ha partecipato un nucleo piccolo, ma costante e abbastanza stabile. □ Nel corso del triennio inoltre si è cercato di promuovere la lettura integrale di romanzi classici e contemporanei. In quarta l’attività ha avuto un carattere più strutturato, con relazioni e approfondimenti anche tramite materiali audiovisivi, utilizzando una sesta ora dell’orario curricolare. ATTIVITA’ DEL QUINTO ANNO □ Il Dipartimento di Lettere nel corso di questo anno ha organizzato un seminario di approfondimento per le classi quinte, in orario mattutino, sul tema: Il modernismo letterario italiano (tot. 2 ore), tenuto dal prof. Massimiliano Tortora, dell’Università di Perugia Altri incontri pomeridiani nel corso del quinto anno, a partecipazione volontaria: • □ Presentazione del libro di R. Contu, “Anni di piombo, penne di latta”, con il prof. R. Luperini dell’Università di Siena, Umbria Libri 2015 Studenti: Melissa Lanti, Matteo Lyte, Andrei Seria, Alessandra Korenyeva, Najoua Ezzhory □ Appuntamento sul tema “L’ISIS: una minaccia all’ordine globale?”, Per “I mercoledì di Scienze politiche”, Università di Perugia. Sono intervenuti i proff. Maurizio Arcari (Università di Milano, Bicocca), Umberto Gori (Centro Universitario di Studi Strategici e Internazionali), Peter Hilpold (Università di Innsbruck, intervento in lingua inglese). Studenti: Alessandra Korenyeva, Priscilla Pricopie, Laura Cenci, Matteo Lyte, Andrei Seria □ incontro con il prof G. Baldi, sul tema “Gli scrittori del secondo dopoguerra: letteratura e problemi della società”, presso il Centro Congressi “Aldo Capitini” Studenti: Alessandra Korenyeva, Priscilla Pricopie, Laura Cenci, Matteo Lyte, Andrei Seria verifiche effettuate: □ □ □ □ □ □ • verifiche scritte di letteratura a fine modulo o su parti intermedie del modulo (conoscenze di base, comprensione, analisi, confronto ed approfondimento su testi noti) colloqui orali di letteratura in itinere per verificare i livelli di apprendimento, riformulare, valutare e guidare le capacità espositive verifiche scritte di storia di fine modulo o su parti intermedie (sul modello della tipologia B della terza prova) colloqui orali di storia in itinere esercitazioni a casa e in classe sulla Prima prova dell’esame di Stato due simulazioni di Prima prova, di cui una condivisa con tutte le classi dell’Istituto modalità di recupero attuate: □ in itinere □ con interventi di recupero pomeridiano tenuti dalla sottoscritta OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI ITALIANO. Gli obiettivi perseguiti sono stati determinati in sede dipartimentale; in particolare si è lavorato sugli obiettivi elencati di seguito: Le competenze fondamentali. Lo studente • effettua un’adeguata analisi contenutistica e formale dei testi • legge e interpreta i testi, del singolo autore, e in relazione al contesto storico-culturale in cui egli opera • confronta e collega testi, temi, autori • legge, comprende e interpreta autonomamente testi di autori moderni italiani e stranieri • formula un motivato giudizio critico su un testo letterario anche in relazione ad esperienze personali • collega tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità e ad altre discipline • argomenta oralmente e per iscritto in modo approfondito, coerente e formalmente corretto, per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti Educazione letteraria Lo studente • individua i luoghi e i soggetti della produzione letteraria, identificando periodi e linee di sviluppo; • ricostruisce le fasi evolutive nella produzione letteraria di un autore, orientandosi nel rapporto opera/poetica, influenze/originalità; • individua i caratteri specifici (strutturali, stilistici e linguistici) di un testo letterario; • coglie i collegamenti tra testo letterario e contesto; • stabilisce rapporti, corrispondenze, relazioni; • utilizza gli strumenti dell'analisi del testo narrativo, poetico Educazione linguistica - Lo studente: • legge, interpreta e produce testi di diversa tipologia; • si esprime in linguaggio corretto; usa una terminologia specifica; • ricerca, legge e seleziona materiale da dizionari e altre fonti informative, oltre che dal libro di testo; • documenta il proprio lavoro; • produce testi scritti rispondenti alle tipologie previste dalla prima prova dell'esame di Stato. Competenze minime – Lo studente • conosce le linee fondamentali delle tematiche e degli autori • decodifica un testo narrativo e poetico • contestualizza un autore e la sua produzione letteraria • produce con lessico semplice ma appropriato testi orali e scritti di diversa tipologia, coerenti con le indicazioni dell'esame di Stato STORIA Gli obiettivi perseguiti sono stati determinati in sede dipartimentale; in particolare si è lavorato sugli obiettivi elencati di seguito: Competenze. Lo studente: • colloca i principali eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali • • • • • • • • ricostruisce processi di trasformazione cogliendo elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità tra contesti diversi riconosce l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo correla la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento utilizza categorie, strumenti e metodi della ricerca storica per comprendere la realtà e operare in campi applicativi partecipa alla vita civile in modo attivo e responsabile utilizza strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca usa in maniera appropriata il lessico proprio della disciplina Abilità CATEGORIE conoscenza degli eventi coordinate spaziotemporali confronto concetti metodo di studio uso delle fonti esposizione lessico Lo studente. • individua relazioni di causa/effetto tra fatti e fenomeni • distingue e analizza vari aspetti di un fenomeno e di un periodo: economia, politica, società e cultura colloca fatti, fenomeni, termini e concetti nello spazio e nel tempo riconosce processi storici di medio e lungo periodo; coglie cesure e continuità riconosce fenomeni di permanenza/stabilità/irripetibilità, continuità/cambiamento, evoluzione/crisi confronta in modo sincronico e diacronico fenomeni e processi storici spiega e utilizza in modo appropriato i concetti studiati individua parole e concetti chiave classifica le informazioni in base a criteri dati organizza cronologie e utilizza metodo di confronto legge, interroga e interpreta fonti storiche o brani storiografici organizza i risultati dell’analisi in testi espositivi focalizza i concetti richiesti e produce discorsi coerenti e corretti nella forma elabora testi scritti di argomento storico (di diversa tipologia) in cui espone informazioni e concetti chiari e corretti nella forma comprende e usa correttamente termini storici o storiografici e termini mediati da discipline afferenti (ambito economico, giuridico) OBIETTIVI MINIMI - Lo studente • descrive semplicemente i caratteri peculiari di un periodo storico • stabilisce elementari inferenze di carattere diacronico e sincronico tra eventi/fenomeni storici • inquadra i fatti principali nel contesto ideologico/politico generale • individua gli aspetti fondamentali dei periodi/società studiati/e sapendo distinguere tra sistema sociale, politico, economico, tecnico e culturale • riconosce e seleziona le informazioni essenziali del manuale e dei documenti • usa una terminologia adeguata RISULTATI RAGGIUNTI E LIVELLO MEDIO DEL PROFITTO Si premette che le osservazioni seguenti fotografano una situazione che precede di un mese, circa, la conclusione dell’anno scolastico. Il livello medio raggiunto dalla classe per quanto riguarda lo studio della lingua e della letteratura è prossimo alla sufficienza. Non si hanno variazioni rilevanti per l’individuazione delle fasce di livello, che possono essere ridotte sostanzialmente a tre: un livello di sufficienza attestato sugli obiettivi minimi; un livello di sufficienza piena: 10 studenti, due dei quali raggiungono un profitto discreto (uno è l’alunna disabile), un livello al di sotto degli obiettivi minimi, dove si collocano tre situazioni problematiche, differenziate, ma comunque connesse anche ad un impegno non adeguato. Per quanto riguarda le attività di scrittura, anche in questo caso il livello è prossimo alla sufficienza, senza apprezzabili variazioni nelle diverse prove. Il livello di elaborazione e di approfondimento rimane modesto, anche per la mancanza di un retroterra culturale e personale che possa essere impiegato. Diverse sono state le esercitazioni svolte anche a casa e in forma guidata, ma spesso i risultati sono stati inferiori a quanto prodotto in classe in sede di verifica. In storia il livello medio è sufficiente; qui si ha una maggiore differenziazione nei risultati sebbene senza elementi di spicco: un gruppo di 5 studenti ha raggiunto un livello discreto, 9 sono sul livello della sufficienza; 4 studenti evidenziano delle criticità che però, si ribadisce, sono anche connesse alla mancanza, talvolta pervicace, di un adeguato impegno. Osservazioni sullo stato di attuazione dei programmi Facendo un bilancio circa l’attuazione dei PROGRAMMI, va detto innanzi tutto che l’anno scolastico è iniziato più tardi per le classi quinte che hanno partecipato a due settimane di stage aziendale; nel corso dell’anno, inoltre, la classe ha partecipato anche a qualche altra iniziativa. Allo stato attuale sono state effettuate per entrambe le discipline 155 ore di lezione sulle 200 previste dal curricolo (133 italiano e 67 storia). I programmi sono stati svolti secondo le indicazioni del Dipartimento di Lettere e secondo la programmazione iniziale, con una scansione modulare. Naturalmente sono ancora in corso di svolgimento. Per la LETTERATURA si è fatto ricorso prevalentemente ad una didattica laboratoriale, dando centralità alla lettura e all’analisi del testo, sebbene condotta più sul piano dei significati che degli aspetti formali (data la caratteristica del corso di studio e il livello delle competenze acquisite dagli studenti nei cicli precedenti). Si è ritenuto, inoltre di dare spazio a contributi delle letterature straniere. Le letture sono state inquadrate nel contesto storico-culturale e nel profilo dell’autore, tramite slide o anche video-lezioni, sono state accompagnate in più casi dall’ascolto, anche in lingua originale per i testi stranieri, o dalla fruizione di rappresentazioni in video. L’analisi del testo è stata svolta prevalentemente in classe in modo interattivo (con l’ausilio della lavagna e del proiettore), qualche testo è stato letto ed analizzato autonomamente a casa con un percorso guidato, successivamente confrontato e corretto collettivamente. Anche per lo studio della STORIA si è fatto un uso frequente di strumenti multimediali, integrando le conoscenze di base con materiale documentario in video e fonti storiche diverse (cartografia, documenti, dati statistici, testimonianze, materiali fotografici, parti di film). Per entrambe le discipline si è cercato un approccio interdisciplinare, soprattutto per quanto attiene la letteratura e la storia, si è aggiunto qualche contributo di storia dell’arte in chiave sociologica, qualche cenno alla storia della filosofia. Per quanto detto nella stesura degli argomenti si è fatta una distinzione tra i contenuti di base e gli approfondimenti, nella consapevolezza che la funzione di questi ultimi sia stata prevalentemente quella di una crescita globale della persona, dell’interesse e di una apertura mentale che si auspica sedimenti e dia i suoi frutti nel tempo. Programma di ITALIANO, LINGUA E LETTERATURA. DOCENTE: Prof. Marilisa Cavalletti • TESTO IN USO: G. Baldi, S. Giusso, M. Razzetti, G. Zaccaria, L’attualità della letteratura, vol. 3. e 3.2, Paravia MOD. 1 La narrativa naturalista e verista L’Ottocento - Letteratura e società di fine secolo • Le ideologie: il Positivismo e il mito del progresso • Il Naturalismo francese - Zola (Teoria del romanzo sperimentale) • I riflessi del Positivismo nella letteratura: a) il metodo dell’analisi scientifica della realtà; b) condizionamenti dell'agire umano (H. Taine: razza, ambiente, momento storico) Caratteri originali del Verismo italiano. • L’Italia post-unitaria. Le strutture economiche e sociali. • Influenza del Naturalismo e del Positivismo; diversità del contesto socio-economico G. VERGA − La formazione, notizie biografiche, la produzione • L'ideologia - Il radicamento nella civiltà agricola patriarcale, l'ideale dell'ostrica: lettura di passi da i Testi Fantasticheria; Cap. I de I Malavoglia - La riflessione sul progresso e il ciclo dei “vinti”: testo Prefazione a I Malavoglia a) Poetica: impersonalità e tecniche narrative: l'artificio della "regressione del narratore A. I Malavoglia - Intreccio e sviluppo. – I temi - Le leggi deterministiche che regolano la realtà. B. Mastro don Gesualdo - Intreccio, significato del titolo. Il tema dell'ascesa sociale TESTI Novelle, Rosso Malpelo. Libertà I Malavoglia - Cap. XV, L'addio di 'Ntoni Mastro don Gesualdo - Cap. V, Episodio della morte I romanzi: due conclusioni a confronto APPROFONDIMENTI • DOSSIER – Verga fotografo • VIDEOLEZIONI DI R. LUPERINI: I temi e l’ideologia dei Malavoglia; Mastro-don Gesualdo: il romanzo della morte e dell'alienazione APPROFONDIMENTO INTERDISCIPLINARE 1. Il nodo dell’istruzione nell’Italia post unitaria La funzione della scuola nella società’ di massa ITALIA: Il ruolo dell’istruzione dopo l’unità LEGGI E OBBLIGO SCOLASTICO: Casati (1859); Coppino (1877); Orlando (1904); Daneo-Credaro (1912) DOCUMENTI TAB. percentuale di analfabetismo tra la popolazione adulta. A. ANGIULLI, O il boia o il maestro; P.VILLARI, Il vero nodo dell’istruzione è la fame IMMAGINI di repertorio E. De Amicis, Il libro “Cuore” Il ragazzo calabrese - 22, sabato; Il carbonaio e il signore - 7, lunedì Gli amici operai - 20, giovedì; La madre di Franti 28, sabato 2. “La questione meridionale” (brani dai seguenti testi) 1) La questione Meridionale e le correnti del pensiero Meridionalista Pasquale Villari, Lettere meridionali; Emilio Sereni, Il capitalismo nelle campagne ; P. Macry, La costruzione dello stereotipo meridionale 2) Giovanni Montroni, Assenza dello Stato e criminalità organizzata 3) Il brigantaggio – C. Petraccone, Le due civiltà; La legge Pica; S. Castagnola, Le cause sociali del brigantaggio 4) Il fallimento dell’integrazione post unitaria: il tema del “Risorgimento tradito” G. Verga, Libertà; L. Pirandello, da I vecchi e i giovani, G. Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo Il Gattopardo nella trasposizione cinematografica di L. Visconti, link scene e SCHEDA FILM MOD. 2 Simbolismo e Decadentismo • Premessa: periodizzazione e definizione • Il clima decadente: lettura e analisi del testo di P. Verlaine, Languore • Arte e mercato: reificazione, mercificazione dell'arte e perdita di sacralità del poeta; lettura/ascolto e analisi dei testi di C.Baudelaire, Lo spleen di Parigi (passi); Albatros • L’artista maledetto, l’esteta, la ricerca del piacere: - C. Baudelaire - lettura/ascolto e analisi del testo Spleen - Gli eredi del maledettismo: Rimbaud e Verlaine (biografie) - Trama del romanzo di O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray • La poesia come intuizione divinazione dell’irrazionale Crisi del positivismo e della conoscenza oggettiva. Gli stati abnormi e alterati della coscienza: Il poeta veggente Simboli e corrispondenze. - Lettura e analisi del testo: C. Baudelaire Corrispondenze Tecniche espressive; linguaggio analogico e la sinestesia; Testi: Rimbaud,Vocali • • APPROFONDIMENTO La pittura simbolista e il tema delle femme fatale I post impressionisti e la pittura simbolista. Odilon Redon, Il ciclope, Occhio Mongolfiera. La figura delle femme fatale, il mito di Salomè, Galleria di immagini: Gustave Moreau, L'apparition , Gustav Klimt, Giudith; John William Waterhouse, My Sweet Rose; John Everett Millais, Ophelia; il Circolo dei Preraffaelliti, Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix IL DECADENTISMO ITALIANO G. D'Annunzio - Una biografia "inimitabile"; i rapporti con l’industria culturale. L’avventura politica, la partecipazione alla I guerra mondiale, i rapporti con il fascismo - L’ estetismo; il romanzo Il “Piacere*” , la figura del dandy; brani dal cap. II, e dal cap. III, Libro III (in antologia) - Le Laudi, L’Alcyone, il panismo, gli aspetti linguistici e stilistici Testi: lettura/ascolto La pioggia nel pineto, Stabat nuda Aestas APPRONDIMENTO LE LAUDI, ascolto e videolezione di G. Davico Bonino R. Luperini, Il mito panico dell’Alcyone G. Pascoli - vicenda biografica, temi e simboli, il linguaggio analogico e onirico; Pascoli e l’impressionismo; Myricae (aspetti generali dell’opera) - La poetica del fanciullino (brani dal testo omonimo) Testi MOD 3 da Myricae, L’assiuolo; Novembre da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno Intellettuale e storia La prima guerra mondiale (modulo interdisciplinare) CONTESTO STORICO (materiali nel testo di storia) Un clima ideologico bellicista: la “comunità d’agosto”, “Le radiose giornate”. La guerra di trincea. DOC.: E. Garrone, Lettera al padre – E. Junger, Nella tempesta d’acciaio - VIDEO Rai Storia La crisi degli eserciti. Il fronte interno DOCUMENTI: Il volto della guerra (dipinti di Otto Dix e immagini fotografiche) La crisi del dopoguerra. tensioni e trasformazioni sociali. I reduci. LETTERATURA • IL FUTURISMO - F.T. MARINETTI: o il futurismo come avanguardia – miti e valori della civiltà industriale – la poetica delle "parole in libertà" – un arte totale e simultanea (scheda di sintesi); Video: Serata futurista al teatro verdi di Firenze (1913) o Testi L’ideologia della guerra e della violenza dal Manifesto del futurismo : La poesia è energia e ribellione (lettura di C. Bene) da Zang Tumb Tumb: Adrianopoli Assedio-Orchestra VIDEO – Marinetti legge Zang … G. UNGARETTI e L'esperienza della grande guerra Notizie biografiche, la riflessione sulla guerra, la poetica della "parola pura", lo stile; Allegria di naufragi (scheda di sintesi) Testi MOD 4 da: Il porto sepolto Veglia, S. Martino del Carso, Fratelli, Sono una creatura VIDEO Ungaretti legge poesie dal Porto sepolto – intervista ad Ungaretti - Rai La narrativa del Novecento Parte generale • La società industriale e di massa . La crisi del positivismo. La teoria della relatività. Influenza di Bergson, Freud • Dissoluzione delle strutture del romanzo, il concetto di opera aperta. Le tecniche narrative: flusso di coscienza, monologo interiore Esempi del romanzo europeo − M. Proust, La Ricerca del tempo perduto (nozione di memoria e involontaria; le “intermittenze del cuore”) − J. Joyce: poetica delle "epifanie", il concetto di work in progress, argomento de l'Ulisse Testi: M. Proust : "Episodio delle Madeleine", da La Ricerca del tempo perduto J. Joyce: "Monologo di Molly Bloom" da Ulisse Stefania Rocca: monologo di Molly Bloom (intr. Baricco - da "Totem") - VIDEO ITALO SVEVO - Biografia, la formazione culturale; l’ambiente culturale e sociale di Trieste; I primi due romanzi (in sintesi) Una vita, Senilità: la figura dell’inetto - La Coscienza di Zeno: - nuclei tematici e struttura narrativa, il tempo misto; - i temi e chiavi di lettura: inettitudine o "malattia della volontà", - Svevo e la psicanalisi; la psicanalisi come chiave interpretativa; il narratore inattendibile Testi Preambolo , Cap. III, "Il fumo" - Cap. IV, "La morte del padre” Cap. VII, “La morte dell’antagonista” LUIGI PIRANDELLO • Biografia • Ideologia e visione del mondo: relativismo conoscitivo; forma e vita; maschera nuda e forestiere della vita; la follia; alienazione e trappole sociali; il caso • Poetica: lettura di passi dal saggio L’umorismo • I quaderni di serafino Gubbio operatore (in sintesi) • Il fu mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila (caratteristiche generali) Testi Novelle per un anno: Il treno ha fischiato, La carriola La signora Frola e il signor Ponza suo genero (video rappresentazione) Il fu Mattia Pascal – lettura brani in fot. Cap XV e XVIII MOD 5 - interdisciplinare LETTERATURA E SOCIETA’ La cultura negli anni Trenta. CONTESTO STORICO La politica culturale del fascismo, censura e difesa dell’italianità. I manifesti degli intellettuali. Dibattito sul tema “La politica culturale del fascismo” (materiali usati per il saggio breve) programma da svolgere E. MONTALE • Biografia ed esperienza poetica: una poesia antieloquente, il correlativo oggettivo. • Il "male di vivere", percorso attraverso i testi di Ossi di seppia I limoni (solo prima strofa) , Meriggiare pallido e assorto , Spesso il male di vivere ho incontrato • La funzione salvifica della donna (le donne di Montale) testo : da Satura, Ho sceso, dandoti il braccio (in fotocopia); • Ideologia: percorso attraverso i testi: da Ossi di seppia, Non chiederci la parola; da La Bufera ed altro, Piccolo testamento La seconda guerra mondiale, La Resistenza, il dopoguerra: la stagione del Neorealismo CONTESTO Il contesto storico dell’Italia nel secondo dopoguerra La guerra fredda LETTERATURA • Caratteri del Neorealismo e sue difformità percorso attraverso i brani da I.CALVINO, Prefazione, Il sentiero dei nidi di ragno; Racconti C. PAVESE, da La Casa in collina, Cap. III, XXI, XXIII A. MORAVIA, Nuovi racconti romani P. P. PASOLINI, Ragazzi di vita • • La cinematografia, per iniziare filmato da “Sotto il sole di Roma” di R. Castellani eventuali altre proiezioni e testi a scelta degli studenti Programma di STORIA. DOCENTE: Prof.ssa Marilisa Cavalletti TESTO IN USO: A. M. BANTI, Frontiere della storia, vol. 2,3 Editori Laterza G. De Luna, M. Meriggi, sulle tracce del tempo. vol. 3 Il Novecento e il mondo contemporaneo, Paravia MOD 1 La società borghese dal boom di metà Ottocento alla II rivoluzione industriale e all’ Imperialismo IL BOOM INDUSTRIALE EUROPEO 1850-70 La diffusione dell’ industrializzazione in Europa nella prima metà dell’ 800 Differenze regionali e sfasature temporali. Il ruolo di modello dell'Inghilterra Individuazione di diversi modelli di industrializzazione Il boom industriale europeo negli anni 50-70: ruolo del sistema bancario nozioni di liberismo - protezionismo Le trasformazioni sociali: la società borghese Urbanizzazione e periferie industriali. Borghesia e proletariato: caratteristiche, stile di vita, valori Il proletariato: caratteristiche e condizioni di vita. La condizione operaia e la questione sociale. Prime forme di ribellione ed organizzazione politica: luddismo, Trade Unions, cartismo Questione sociale e pensiero politico L’idea socialista; Il socialismo utopistico il marxismo la formazione dei moderni partiti di massa. Il movimento operaio: la I internazionale, l’anarchismo; la II internazionale: marxisti rivoluzionari e revisionisti. La nascita dei sindacati e dei partiti della sinistra. Il movimento cattolico e l'enciclica Rerum novarum - DOC. Marx, “” (da I manoscritti economico filosofici); “La concezione dialettica della storia” (da Il Manifesto del partito comunista) – passi dall’Enciclica Rerum Novarum APPROFONDIMENTO LA SECONDA FASE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, LA SOCIETÀ DI MASSA E L’IMPERIALISMO La grande depressione (1873-96) La crisi economica e l'intervento dello stato; la seconda rivoluzione industriale Le trasformazioni del sistema industriale (monopoli-oligopoli) La saldatura tra potere economico e politica dei governi, il ruolo delle lobby POSITIVISMO L'imperialismo (1870-1914) Definizione. Le ragioni economiche, politiche, sociali. La conflittualità tra stati Il nazionalismo: caratteri ideologici, il darwinismo sociale Il colonialismo: CARTA: spartizione dell'Africa e dell'Asia – CARTE Le forme della colonizzazione: protettorato, dominion, colonia. L'economia di tratta La politica coloniale italiana Caratteri della politica estera italiana: ragioni del colonialismo italiano. Eritrea, Somalia e protettorato sull’Etiopia APPROFONDIMENTO: Mod. 2 Interpretazioni dell’imperialismo di fine secolo (rassegna di documenti) La costruzione dello stato liberale in Italia Il modello dello stato liberale. Il problema del suffragio e della rappresentanza. Il sistema uninominale Lo Statuto Albertino I governi della destra storica (1861-1876) La Destra storica - Le caratteristiche della nuova classe dirigente. I problemi: ritardo economico, eterogeneità culturale e amministrativa La struttura dello stato: accentramento, decentramento. La politica interna: unificazione amministrativa e legislativa. La scelta liberoscambista in economia, il pareggio del bilancio, il sistema fiscale. Effetti delle scelte politiche La questione del rapporto stato-chiesa La questione romana; “libera chiesa in libero stato” Pio IX, il Sillabo La presa di Roma, legge delle Guarentigie, non expedit La sinistra italiana nel periodo 1876-87 Crisi della destra storica: distanza tra paese reale e paese legale. Incerti confini tra destra e sinistra, la matrice democratico-risorgimentale. Il discorso di Stradella: riforme annunciate e realizzazioni parziali. Trasformismo. Protezionismo industriale, l’avvio dei principali centri industriali italiani (Terni, Breda Pirelli) La volta autoritaria di fine secolo in Italia La situazione socio-economica italiana, crisi economica e svolta protezionistica. F. Crispi: stato "forte", protesta popolare (Fasci siciliani, protesta in Lunigiana) La crisi di fine secolo: tumulti di Milano, leggi speciali, assassinio di Umberto I Giolitti Il programma: equilibrio ed allargamento delle basi sociali; funzione mediatrice dello stato; politica economica Periodo 1903-07: legislazione sociale Il decollo industriale italiano Nodi problematici dell'azione giolittiana: questione meridionale, neo-trasformismo – emigrazione Crisi del sistema giolittiano. Suffragio universale maschile. Patto Gentiloni. Libia Elezioni del 1913 e dimissioni di Giolitti. APPROFONDIMENTO - MOD 3 Il fenomeno dell’emigrazione – visione del film “Nuovomondo” di E. Crialese La crisi di fine secolo e la belle epoque Le potenze europee tra il 1870 e il 1900 Gran Bretagna: leadership economica e politica - alternanza politica e riforme, la fondazione del partito Laburista La Francia della Terza repubblica. Riforme e tensioni nazionaliste (revancismo) La Germania. Bismark: sviluppo industriale e paternalismo autoritario (riforme e repressione della libertà politica, il concetto di "nemico dello stato");: La Germania fulcro dell’equilibrio politico internazionale: il Congresso di Berlino. Isolamento della Francia, questione balcanica, alleanze (Triplice alleanza, Triplice intesa) Politica aggressiva di Guglielmo II Isolamento italiano sul piano internazionale: la Triplice alleanza La belle époque (1900-1914) e le sue contraddizioni Luci ed ombre della belle époque. Caratteri generali. Il Liberty Il secolo delle masse: produzione di massa e consumi di massa. Taylorismo e fordismo. L’esempio della Fiat Acutizzarsi della questione balcanica e le guerre balcaniche Il modello Fiat Lingotto, filmati “La catena di montaggio Ford, scene da “Tempi moderni” APPROFONDIMENTO documentario su La belle epoque; video lezione “Il Liberty” MOD 4 La prima guerra mondiale La prima guerra mondiale Le tensioni internazionali e le alleanze. 1914: scoppio del conflitto: cause, alleanze, schieramenti. Illusione della guerra breve e guerra di trincea. I fronti. La “comunità d’agosto”. La corsa agli armamenti. Le nuove armi, l’industria e il ruolo dello Stato La posizione italiana. Neutralisti e interventisti. Il “maggio radioso” e il ruolo delle manifestazioni di piazza. Il patto di Londra. 1915 - L’ opposizione pacifista da Zimmerwald all’appello di papa Benedetto XV. La guerra sottomarina e il blocco navale anglo-tedesco 1916, le grandi offensive mancate e la strafe expedition. Il fronte interno (mobilitazione delle risorse e tensioni sociali). La crisi dei soldati al fronte e le misure repressive. Il 1917 “anno di svolta”: uscita della Russia dal conflitto, Caporetto, l’ intervento americano. La Conclusione del conflitto Assetto geopolitico dell’Europa nel primo dopoguerra La conferenza di pace. –La Società delle Nazioni La pace punitiva per la Germania L’Italia, la vittoria mutilata: dal patto di Londra alla questione di Fiume Trattati e definizione territoriale (spazi e analisi cartografica); crollo di quattro imperi e creazione di nuovi stati multietnici La questione della sistemazione territoriale dell’area dell’ex Impero Ottomano: Dichiarazione di Balfour e creazione dello stato di Israele; i mandati; la questione degli Armeni Occidentalizzazione dell’area medio orientale: La Repubblica Turca, l’Iran APPROFONDIMENTO I quattordici punti di Wilson. percorso interdisciplinare (cfr. programma di italiano) La posizione degli intellettuali verso la Grande guerra Il manifesto dei futuristi, la poesia di G. Ungaretti filmati sulle trincee I discorsi interventisti di D’Annunzio e Mussolini MOD 5 Le conseguenze della guerra: la crisi del dopoguerra I problemi economico-sociali del dopoguerra dopo guerra Fine della centralità europea e dipendenza dagli Stati Uniti La crisi economica e finanziaria: svalutazione, inflazione, riconversione Influenza della rivoluzione bolscevica Crisi morale, coscienza collettiva e irrigidimento illiberale delle istituzioni dello Stato La crisi del dopoguerra in Italia La situazione economica Conflittualità sociale, disagio dei ceti medi, i reduci Elezioni del 1919 e successiva instabilità politica Biennio rosso e l’esperienza dell’occupazione delle fabbriche. Gramsci e il gruppo di “Ordine nuovo”, la proposta dei “Consigli di fabbrica” APPROFONDIMENTO MOD 4 - Visione di parti del film di B. Bertolucci, Novecento Genesi e formazione dei regimi totalitari Riferimenti concettuali di base: Totalitarismo. Propaganda. Potere carismatico La crisi dello stato liberale in Italia e l’avvento del fascismo Instabilità politica nel dopoguerra. I partiti negli anni Venti: Socialista - Popolare - Liberale Il fascismo dai Fasci di combattimento al PNF. DOC. Il programma di San Sepolcro. Lo squadrismo. I fattori del successo fascista: consenso di agrari e industriali - atteggiamento delle forze liberali al governo - le scissioni del partito socialista Il programma dei fasci di combattimento Perché un industriale appoggia il fascismo” passi dal diario di E. Conti APPROFONDIMENTO La fase di transizione verso la dittatura fascista Marcia su Roma, (video intervista a G. De Luna) primi provvedimenti e legalità costituzionale. Riforma scolastica di G. Gentile Legge Acerbo e elezioni del 1924. La denuncia di G. Matteotti. APPROFONDIMENTO Il discorso alla Camera del 16 novembre 1922 Il discorso alla Camera del 3 gennaio 1925 - Scene dal film Il delitto Matteotti, di F. Vancini Il regime fascista Verso la dittatura: le leggi “fascistissime” (1925-26). Legge elettorale plebiscitaria del 28 Organizzazione del consenso. Stato e partito. Accordo di palazzo Vidoni, Carta del lavoro e ordinamento corporativo Il legame con la Chiesa cattolica: il Concordato del 1929 Le leggi razziali del 1938 La politica coloniale e la conquista dell’Etiopia L’antifascismo – Un “totalitarismo imperfetto” APPROFONDIMENTO Le organizzazioni del “Grande pedagogo” – repertorio fotografico e filmati dell’Istituto Luce Pagelle e materie di insegnamento nelle scuole fasciste Il manifesto degli scienziati fascisti filmato: Discorso di Mussolini sulle Leggi razziali a Trieste 1938 E. Gentile, Pedagogia della nazione e della patria fascista; E. Gentile, Culto del duce e liturgia I manifesti degli intellettuali La Germania dalla Repubblica di Weimar al regime nazista I trattati di pace, crisi economica, conflittualità politica nella Repubblica di Weimar La settimana di sangue Tappe dell'ascesa di Hitler. L’incendio dei Reichstag. L’elettorato. L’ideologia: nazionalismo, socialismo, antisemitismo. Lo spazio vitale La costruzione del sistema totalitario. APPROFONDIMENTO La liturgia hitleriana in George L. Mosse, La nazionalizzazione delle masse Adolf Hitler - Discorso per le elezioni, Berlino 4 aprile 1932 filmati: Berlino: adunate hitleriane La politica della razza pura nella Germania di Hitler DOC. La razza pura è il bene più prezioso (A. Hitler, Mein Kampf) Razzismo, "cultura del nemico" nella Germania nazista, il programma eutanasia Le tappe della persecuzione degli ebrei. Antisemitismo e Leggi di Norimberga Dal pogrom della “notte dei cristalli” all’antisemitismo programmato e istituzionalizzato della Conferenza di Wannsee (Einsatzgruppen, I campi di concentramento e sterminio, i Sonderkommando) La Russia dalla rivoluzione al regime staliniano Le contraddizioni della Russia Zarista. Le due rivoluzioni: febbraio e ottobre 1917 Primi provvedimenti del governo rivoluzionario, l’uscita dalla guerra Guerra civile e comunismo di guerra La fase di costruzione dell’Urss, la Nep L’ascesa di Stalin APPROFONDIMENTO Documenti: Lenin, Le "Tesi di aprile" - Lenin , La dittatura del proletariato Il regime staliniano Industrializzazione e collettivizzazione forzata. Effetti: sterminio dei kulaki, crisi agricola, azioni repressive Sviluppo industriale e pianificazione; gli effetti: sviluppo industriale, militarizzazione del lavoro, bassi consumi. Burocratizzazione dello Stato. Propaganda ideologica. Culto del capo. Gulag DATI Le cifre della collettivizzazione - Ripartizione del prodotto nazionale lordo – Partito comunista e società sotto Stalin Scene dal film di D. Lean, Dottor Zivago (incontro tra Yuri e Yevgraf) Varlam Salamov, passi da I racconti di Kolima REALISMO SOCIALISTA - discorso di A. Zdanov, Congresso degli scrittori del 1934 (passi) programma da svolgere APPROFONDIMENTO MOD 5 la crisi del 1929 e la fine del liberismo Gli Stati uniti negli anni Venti I governi repubblicani: sviluppo dei consumi e capitalismo monopolistico. Il Fordismo e la catena di montaggio. Scene dal film “Tempi moderni” di C. Chaplin La crisi del 1929 I fattori della crisi: boom economico e bassi salari, contrazione del mercato europeo, crisi del sistema bancario, speculazioni finanziarie Il crollo dello stock exchange e i suoi effetti sul sistema economico: deflazione – svalutazione I riflessi internazionali della crisi e diversità degli interventi tra Usa e paesi totalitari La soluzione americana: Roosevelt, Il new Deal La logica economica del New Deal (J.M.Keines); La politica di intervento dello stato, obiettivi. Provvedimenti economici, legislazione sociale e alleanza con i sindacati Effetti della crisi nella Germania di Weimar. La politica economica di Hitler: dirigismo, sviluppo industriale, riarmo. Il lavoro: abolizione delle libertà sindacali, Fronte del Lavoro; bassi salari, alti ritmi di produzione. La politica economica del fascismo La fase liberista (1922-25). La fase di crisi (1925-30): "quota novanta", implicazioni protezionistiche Gli anni Trenta: politiche protezionistiche: battaglia del grano, bonifica integrale, autarchia, riarmo Il dirigismo italiano stato imprenditore e banchiere – IRI Lo stato assistenziale italiano e l’amministrazione per Enti MOD 6 Guerra e Resistenza Verso la guerra Fattori della crisi dell’ordine europeo costruito a Versailles. Politica aggressiva della Germania nel periodo 1933-39 (spazio vitale) La reazione europea: le conferenze di Stresa e Monaco , appeasement inglese La politica estera dell’Italia fascista: partecipazione alla Conferenza di Stresa - Asse Roma-Berlino - Patto d’Acciaio Patto Molotov-Ribbentrop Invasione di Praga e della Polonia: la dichiarazione di guerra (1 sett. 1939) La seconda guerra mondiale La guerra lampo. Primo anno di guerra: i fronti (CARTA) - L’armistizio con la Francia. La battaglia d’Inghilterra (filmato) L’Italia dalla non belligeranza alla "guerra parallela" sul fronte balcanico (CARTA) La svolta del 1941 - L’Invasione dell’Urss: dall’operazione Barbarossa; L’ intervento Usa. Pearl Harbour (filmato) Massima estensione delle potenze dell’Asse e organizzazione dei territori conquistati (CARTA), le forme di sfruttamento e dominio Verso la fine della guerra: Conferenze e accordi: Carta Atlantica, Casablanca, Teheran Fine della guerra: La battaglia di Stalingrado (41-43); Lo sbarco in Sicilia (lug. 43) e Normandia (giu. 44) – filmato; L’avanzata sovietica La guerra nel Pacifico: le bombe su Hiroshima e Nagasaki (agosto 1945) – filmato La guerra totale: il nuovo ordine nazista e il saccheggio dell’Europa Le Resistenze europee. La Resistenza italiana: Sbarco in Sicilia, destituzione di Mussolini, armistizio; l'Italia divisa in due: Salò; Le formazioni partigiane; le tre guerre (patriottica, civile, di classe) Il CLN e la riorganizzazione dei partiti antifascisti; la svolta di Salerno Il rapporto alleati/formazioni partigiane; le rappresaglie tedesche Filmato da “Roma città aperta” di R. Rossellini Analisi di due lettere: A. Ulivi, condannato a morte della Resistenza, E. Scaramelli, volontario della RSI MOD. 7 IL MONDO CONTEMPORANEO BIPOLARISMO E DECOLONIZZAZIONE Il mondo bipolare. La fine della "tregua ideologica. Il maccartismo, la dottrina Truman (la strategia del contenimento) - Le sistemazioni territoriali, la divisione della Germania. La questione del confine orientale tra Italia e Jugoslavia, le foibe. (DOSSIER) Modello bipolare e ”guerra fredda”: conflittuale ma stabile. I blocchi. Le alleanze difensive (Patto Atlantico/NATO, Patto di Varsavia). Il piano Marshall. La sovietizzazione dell’area orientale. IL QUADRO INTERNAZIONALE (scheda di sintesi e materiali video). Il processo di decolonizzazione L'ITALIA REPUBBLICANA La crisi economico sociale del dopoguerra – La scala mobile. I partiti politici I governi di unità antifascista (1945-47). La linea della riconciliazione nazionale di Togliatti Il Referendum del 2 giugno 1946. I lavori della Costituente. La Costituzione (DOSSIER) La rottura della DC con le sinistre. L’influenza statunitense sul governo De Gasperi Lo scontro ideologico nelle elezioni del 1948. La sconfitta del fronte popolare. Il centrismo (1948 -54) e la politica italiana negli anni cinquanta: l'alleanza atlantica; la politica economica e la scissione sindacale; la riforma agraria; le politiche sociali. Gli anni del centrosinistra: il clima internazionale di “disgelo” e la rottura tra PSI e PCI; primi interventi di welfare: la riforma della scuola media. Lottizzazione e clientelismo. Relazione finale di DIRITTO – SCIENZA DELLE FINANZE. DOCENTE: Fabrizio Giovagnoni PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, composta di 18 elementi, è stata affidata allo scrivente solo nel corrente anno scolastico. Gli alunni hanno partecipato al dialogo educativo, nella maggior parte dei casi, in modo ricettivo, seguendo le lezioni con limitato interesse ed evidenziando raramente spunti critici o richieste di approfondimento dei concetti trattati. Solo pochi componenti della classe hanno mostrato interesse superiore alla media e voglia di apprendere. Nella maggior parte dei casi, gli alunni si sono limitati ad assistere alle lezioni senza alcun apporto costruttivo e, spesso, in modo talmente confuso, da infastidire anche chi aveva intenzione di seguire gli argomenti trattati. Il rispetto delle regole basilari di disciplina è stato molto limitato e frequenti sono state le richieste di poter uscire dalla classe. Alcuni elementi hanno anche cumulato un numero rilevante di assenze, con entrate in ritardo e uscite anticipate. L'impegno profuso negli studi è stato, nel complesso, poco più che sufficiente per la maggior parte degli alunni. In particolare, almeno metà della classe si è impegnata in modo adeguato, mentre il resto dei componenti della classe si è limitato allo studio finalizzato alla verifica. Un cospicuo numero di alunni ha sempre evidenziato un impegno saltuario e insoddisfacente, cumulando, di conseguenza, gravi insufficienze. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Nel corso del corrente anno scolastico si è cercato di potenziare le capacità di analisi e di sintesi degli alunni, le loro capacità di rielaborazione personale e di raggiungere un sufficiente livello di padronanza del linguaggio tecnico-giuridico. Il docente ha cercato di affinare negli alunni le capacità di lettura ed interpretazione dei testi giuridici e finanziari. La maggior parte della classe è migliorata nel corso periodo finale, apprendendo progressivamente ma con lentezza, gli argomenti trattati, fino ad acquisire una adeguata conoscenza di entrambe le discipline oggetto di studio, con particolare predilezione per il Diritto. Il profitto medio raggiunto dalla classe è sufficiente. Si può dire senz’altro che la classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati quali capacità di ascolto, metodo di studio appropriato e utilizzo sufficientemente corretto del linguaggio tecnicogiuridico Programma di DIRITTO DOCENTE: Giovagnoni Fabrizio PROGRAMMA DI DIRITTO 1) LO STATO - Le caratteristiche dello Stato moderno - Stato e società civile - Il potere politico - Sovranità e indipendenza - Le fonti della Sovranità - Le limitazioni della Sovranità - Il territorio - Il popolo - Stato e Nazione - La Costituzione - La Costituzione ed il regime politico 2) LE FORME DI STATO - La formazione dello Stato moderno - Lo Stato assoluto - Lo Stato liberale - Il liberalismo - La crisi dello Stato liberale - Lo Stato fascista - Lo Stato socialista - Lo Stato democratico 3) LE VICENDE COSTITUZIONALI DELLO STATO ITALIANO - L'unificazione - Lo Statuto Albertino - Il periodo liberale - Il periodo fascista - La caduta del fascismo e la resistenza - La proclamazione della Repubblica e l'Assemblea Costituente - La Costituzione della Repubblica Italiana - Gli anni cinquanta: la mancata attuazione della Costituzione - Gli anni sessanta e settanta: il processo di attuazione della Costituzione 4) LE LIBERTA' - La società civile nella Costituzione - Libertà ed eguaglianza - I diritti inviolabili dell'uomo ( art. 2 Cost) - Il principio di eguaglianza ( art. 3 Cost.) - La tutela delle libertà: riserva di legge e riserva di giurisdizione - La libertà personale - Le libertà di domicilio, di corrispondenza, di circolazione - Le libertà di riunione e di associazione - La libertà di manifestazione del pensiero - I mezzi di comunicazione - La libertà religiosa e i rapporti tra lo Stato e le chiese - La Costituzione e l'economia - I rapporti etico-sociali: la famiglia, la salute, l'istruzione - I doveri dei cittadini 5) I PARTITI POLITICI -Il ruolo dei partiti politici negli Stati contemporanei - Il processo di democratizzazione e lo sviluppo dei partiti - I partiti politici nella Costituzione - I sistemi di partiti - Il sistema dei partiti in Italia 6) L’UNIONE EUROPEA - Il Trattato di Roma e l’istituzione della CEE - Gli organi della CE - Il Parlamento Europeo, la Commissione e il Consiglio dei Ministri - Atti normativi della CE - Il procedimento legislativo - Le competenze - Dalla Comunità all’Unione Europea 7) LE ELEZIONI E LE ALTRE FORME DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA - La democrazia - La democrazia nel sistema costituzionale italiano - Il corpo elettorale, il voto, l'astensione - I sistemi elettorali - I sistemi elettorali in Italia - Il referendum abrogativo - Altre forme di democrazia diretta e di partecipazione popolare 8) LE FORME DI GOVERNO - L'apparato statale - La separazione dei poteri - Le forme di governo: della monarchia costituzionale alla monarchia parlamentare - La forma di Governo Presidenziale - La forma di Governo Parlamentare - I sistemi Parlamentari e i sistemi Presidenziali. - Lo Stato italiano: la forma di governo e le funzioni degli organi costituzionali 9) IL PARLAMENTO - La centralità del Parlamento - La Camera ed il Senato - Il Parlamento in seduta comune - La rappresentanza politica - I parlamentari - L'organizzazione interna - Le delibere delle Camere -La pubblicità dei lavori parlamentari - La durata delle Camere e il loro scioglimento anticipato - La funzione di indirizzo ed il controllo politico - La funzione legislativa - Il procedimento legislativo - Le leggi costituzionali 10) IL GOVERNO - Il Governo nel sistema politico e costituzionale - La composizione del Governo - La formazione del Governo - Le crisi di governo - La responsabilità politica e la responsabilità penale - Le funzioni del Governo - I decreti legge - I decreti legislativi - I regolamenti 11) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - Il ruolo del Presidente della Repubblica - Elezione, carica e supplenza del Presidente della Repubblica - La controfirma ministeriale - I poteri del Presidente della Repubblica - La responsabilità del Presidente della Repubblica 12) LA MAGISTRATURA - La funzione giurisdizionale - I principi generali relativi alla funzione giurisdizionale - Principi relativi al processo civile e penale - Magistratura ordinaria e magistrature speciali - Le garanzie per l' indipendenza della magistrature ordinaria - Il Consiglio Superiore della Magistratura - L'organizzazione della Magistratura ordinaria 13) LA CORTE COSTITUZIONALE - Natura e funzioni della Corte Costituzionale - La composizione della Corte Costituzionale - Il giudizio sulle leggi - Il giudizio sui conflitti - Il giudizio sulle accuse - Il giudizio sull'ammissibilità dei referendum. 14) IL PROCESSO CIVILE E PENALE - I giudici civili e penali - Competenze - Il processo di cognizione civile - Le prove - La sentenza - Il processo esecutivo - Le indagini preliminari penali - Il dibattimento - I riti speciali 15) GLI ENTI PUBBLICI TERRITORIALI - Stato unitario e Stato regionale - la Regione - il Comune - la Provincia 16) LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Organi politici e burocratici - la Pubblica Amministrazione in genere - I principi generali dell’azione amministrativa - Gli atti e i provvedimenti amministrativi - I vizi degli atti amministrativi - Il procedimento amministrativo - La Pubblica Amministrazione statale - Cenni sul processo amministrativo. Programma di SCIENZA DELLE FINANZE. DOCENTE: prof- Giovagnoni Fabrizio Programma di Scienza delle Finanze per la Classe 5° C AFM anno scolastico 2015/2016 I bisogni e i servizi pubblici; l’attività finanziaria pubblica, la scienza delle finanze; natura e teorie sull'attività finanziaria dello Stato; evoluzione storica della finanza pubblica: ruolo ed obiettivi; gli obiettivi della finanza funzionale, strumenti della finanza pubblica, politica di sviluppo, di stabilizzazione e di redistribuzione. Il bilancio dello Stato; il bilancio dal punto di vista tecnico e finanziario; principi del bilancio; teorie sul pareggio del bilancio; classificazione delle entrate e delle spese nel bilancio; risultati differenziali; formazione ed approvazione del bilancio; la manovra del bilancio e la legge finanziaria; altri documenti di programmazione economico-finanziaria, fondi di riserva; legge annuale di variazione; esercizio provvisorio; relazione sulla situazione economica del paese e relazione previsionale e programmatica; esecuzione e controllo delle previsioni di bilancio; conto economico delle risorse e degli impieghi; la Tesoreria dello Stato; il conto del Tesoro. Le spese pubbliche: nozione e classificazione; effetti sociali ed economici delle spese pubbliche; il moltiplicatore e l’acceleratore della spesa pubblica; legge storica di aumento della spesa pubblica; l’analisi costi-benefici; pressione tributaria e fiscale; le entrate pubbliche; i prezzi; i tributi; tasse, imposte, contributi. La sicurezza sociale: assistenza e previdenza, strumenti e fonti di finanziamento, effetti economici e crisi dello stato sociale. Entrate pubbliche: entrate originarie e derivate, i prezzi, i tributi, le sanzioni pecuniarie. La tassa: classificazione; riscossione delle tasse. Le imposte; presupposto ed elementi dell’imposta; imposte dirette ed indirette; personali e reali; proporzionali, progressive e regressive; modi di applicazione delle imposte progressive; principi giuridici delle imposte - giustizia, generalità ed uniformità; principi economici delle imposte: elusione, rimozione, elisione, evasione, traslazione, ammortamento e diffusione; principi amministrativi delle imposte - certezza, comodità, economicità; accertamento e riscossione dell’imposta. Le entrate straordinarie; evoluzione della finanza straordinaria; specie di entrate straordinarie; scelta tra imposta straordinaria e prestito pubblico; ragioni di preferenza per il prestito pubblico. I prestiti pubblici; concetti generali e classificazioni; il debito fluttuante, redimibile ed irredimibile; rimborso del prestito redimibile; modalità di emissione dei prestiti pubblici; conversione dei prestiti pubblici. I beni dello Stato: beni demaniali e patrimoniali. Il sistema tributario italiano: lineamenti; la riforma tributaria. IRPEF: soggetti passivi, aliquote, detrazioni e oneri deducibili; categorie dei redditi: redditi esenti; redditi fondiari, di lavoro, di capitale, d'impresa, diversi e soggetti a tassazione separata. Accertamento e riscossione delle imposte dirette; la dichiarazione annuale; controllo della dichiarazione; i documenti contabili, il sistema delle ritenute. RELAZIONE FINALE: LINGUA INGLESE DOCENTE: FERRETTI MARIA GABRIELLA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Ho insegnato nella 5 C AFM esclusivamente nel corrente anno scolastico. Il gruppo di studenti si è presentato generalmente demotivato all'apprendimento della lingua inglese e piuttosto disomogeneo per competenze linguistiche acquisite. In un primo periodo ho cercato di conquistare l'attenzione della classe ed il suo interesse. Grazie a lavori a coppie o di gruppo, avvalendomi dell'ausilio delle nuove tecnologie, di attività laboratoriali, lavorando in particolar modo con siti Internet, presentazioni in Power Point, sono riuscita ad organizzare e stimolare interventi ed esposizioni orali che sono migliorati nel tempo. L'impegno è stato in alcuni casi costante, in altri finalizzato alle verifiche o superficiale e poco proficuo. Pochi alunni mostrano di aver acquisito un metodo di studio per la lingua Inglese autonomo ed efficace. L’impegno di studio sia a scuola che a casa è stato mediamente poco soddisfacente, non sempre i compiti assegnati sono stati svolti adeguatamente da parte dell'intero gruppo classe. Solo pochi studenti, grazie a competenze linguistiche acquisite e consolidate e ad un impegno costante e costruttivo, hanno raggiunto risultati medio alti, mentre per la maggior parte degli alunni il profitto è sufficiente. Il livello medio raggiunto dalla classe è poco più che sufficiente. Sotto il profilo comportamentale, non si rilevano aspetti significativi, la relazione educativa si è svolta nell'assoluto rispetto dei ruoli e delle regole. Il programma è stato svolto in modo regolare, verificato con puntualità sia per l'orale che per lo scritto. Sono state svolte due simulazioni ufficiali di terza prova. Tutte le esercitazioni e le prove scritte sono state strutturate per acquisire e potenziare le competenze linguistiche degli studenti per superare al meglio la terza prova dell'Esame di Stato. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Riconoscere (mediante la lettura e l'ascolto) e riprodurre (attraverso la comunicazione orale e scritta) le funzioni comunicative in diversi ambiti quotidiani e contesti professionali. Organizzare le conoscenze grammaticali note e quelle nuove e completarle con ulteriori approfondimenti. Comprendere e produrre dialoghi su argomenti di vita quotidiana e di cultura. Conoscere il lessico attinente l'indirizzo AFM per interagire in diversi ambiti e contesti professionali e per analizzare testi settoriali specifici. Programma di LINGUA INGLESE Letto, condiviso e sottoscritto dagli studenti e da me docente INSEGNANTE: FERRETTI MARIA GABRIELLA Testo adottato Fiocchi, Morris, The Business Way, Zanichelli Dal testo “THE BUSINESS WAY” con integrazione di fotocopie, appunti, schemi sono stati svolti i seguenti argomenti: FILE 3 -THE WORLD OF MARKETING MARKETING: The marketing concept – The marketing process – Market segmentation – Market research – The marketing mix and the four Ps – Online marketing – Mobile marketing – What is advertising? - Advertising media Video da Youtube "Introduction to Marketing" - "Steve Jobs's amazing marketing strategy" FILE 7 – MAKING PAYMENTS BANKING: What are banks? (definition- role-means of payment used) - ATM cards/Debit cards/Credit cards – The banking system – The Central Bank – The Bank of England TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS IN BANKING: Banking channels (the past – the present) FRAME 5 – THE EUROPEAN UNION EU profile – EU timeline – Institutions of the European Union : EU political institutions – - The European Central Bank -For or against the EU? - Euroscepticism (Facts and Figures) FRAME 9 – WORLD ECONOMIES Main economic systems (Free market economy- Planned economy – Mixed economy) – The world's largest economies – Italy - Emerging markets – The BRIC countries - Europe's PIGS FRAME 10 – A GLOBAL WORLD Globalisation (definition- main effects- main factors - principal drivers) – Global economy – Global Trade and the WTO – What is the World Trade Organization? - The information revolution – The globalisation debate : pros/cons www.bbc.co.uk-geography-globalisation FRAME 12 – GREEN ECONOMY What is the “green economy”? - Sustainable development – (Da YouTube: Sustainable development: what, where and by whom?/ Kitty van der Heijden at TEDxHaarlem/ Sustainability easily explained / Fair Trade Chocolate) - Sustainable trade – Fair trade -History of fair trade Nel mese di marzo sono state dedicate due lezioni all'ascolto, traduzione e commento di una parte del soliloquio di Molly Bloom (da Ulysses di J. Joyce) precedentemente presentato dalla docente di Italiano. (Fotocopie) Relazione finale di LINGUA E CIVILTA' FRANCESE DOCENTE: prof. Bachetti Pier Francesco RELAZIONE FINALE Ho iniziato il mio percorso con la classe lo scorso anno scolastico, in cui alcuni alunni avevano un livello di conoscenze e abilità non sufficienti. Dal mese di novembre dello scorso a.s., poi, sono stato assente in seguito a due interventi chirurgici. Sono rientrato quest'anno. La classe aveva avuto un certo numero di alunni fermati e, a fronte di un gruppetto di alunni generalmente impegnati nel dialogo linguistico, essa evidenziava un altro che, forse per difficoltà a far fronte agli impegni in tutte le materie, ha manifestato una certa discontinuità nel rielaborare i contenuti del mondo del commercio e di civilisation . Il percorso che ho eseguito, è stato infatti teso a fornire ad ogni studente le conoscenze e le abilità per operare, anche servendosi della lingua francese, nel campo del commercio e delle fasi della compra-vendita. Il francese commerciale su cui ho imperniato la mia attività didattica di micro-lingua, in linea con I livelli dell'esame di certificazione francese D. F. P. livello B1, si è sviluppato, teso a dare una preparazione ampia in questo senso. Ho invitato molti studenti a sostenere l'esame di certificazione di francese professionale B1 corrispondente, ma solo una studentessa, in questi giorni lo ha proficuamente sostenuto. Le conoscenze, anche in campo storico-letterario, che ho proposto alla classe, hanno fornito ad essa la possibilità di orientarsi, organizzarsi, rielaborare e mettere a confronto in vista dell’esame di stato. Debbo dire con soddisfazione che le attività che ho presentato hanno avuto, soprattutto nella seconda parte dell'a.s., una certa risposta positiva, secondo le individualità. Le generali sufficienti potenzialità linguistiche e organizzative di questo gruppo, hanno potuto realizzare un conseguente generale pienamente sufficiente profitto personale. Programma di LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE. DOCENTE: prof. Bachetti Pier Francesco TESTO: Commerce en action, ELI/Pierre Bordas et fils Commerce La note de service et d’information Rédaction de lettres d’affaires: demande de conditions de vente et de conditions particulairesréponse la commande et sa confirmation Modification d’un contrat de vente rédaction de lettres d’affaires: modification- annulation de commande La réclamation (demande et réponse) règlement au comptant et à terme Civilisation Les dates des cinq Républiques françaises La Ve République et les présidents de la Ve République Les élections en France Le Président de la République, Le Premier ministre, le Gouvernement, le Parlement français Le Parlement européen et la Commission européenne Le secteur primaire, secondaire et tertiaire en France Le Naturalisme et E. Zola, L’Assommoir La Belle Epoque et les découvertes scientifiques et techniques L'exposition universelle de 1900 à Paris et l'Art nouveau Guillaume Apollinaire: Calligrammes (écriture picturale, Et combien j'en ai vu) Le manifeste du Futurisme du 20 février 1909 Tristan Tzara, M. Duchamp et le Dadaïsme A. Breton, s. Dali: l'expression de l'inconscient, du rêve et de l'imagination dans le Surréalisme A. De Saint-Exupéry: Le Petit Prince (1942), livret pour les enfants, mais aussi une critique aux gouvernements totalitaires Ionesco et le théâtre de l'absurde: La cantatrice chauve, Rhinocéros Relazione finale di EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: Scorsoni Claudio PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, nel complesso ha partecipato con impegno a tutte le attività proposte, l’ impegno e la partecipazione sono state costanti per quasi tutti gli alunni. Il metodo di lavoro è stato attuato sotto forma di attività di gruppo con interventi individualizzati o specifici quando se ne è ravvisata la necessità, dal globale all’analitico e viceversa. La progressione dell’apprendimento è stata graduale fino a raggiungere complessivamente un livello discreto, in alcuni casi buono, distinto ed eccellente. Il livello medio della classe, rispetto alla situazione di partenza, ha avuto una evoluzione positiva in quasi tutti gli alunni, sia dal punto di vista psicofisico che del portamento. Il livello medio raggiunto è buono. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Gli obiettivi generali fissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati pienamente raggiunti, soprattutto per quanto riguarda l’attività di squadra e l’incremento della capacità coordinative e condizionali. L’apprendimento è stato realizzato attraverso esecuzioni globali e attraverso la ripetizione dell’esercizio fino a raggiungimento del gesto sportivo migliore. Le verifiche sono state continue, senza mai usare un rapporto di confronto tra i componenti della classe, ma stimolando e cogliendo i mutamenti motori, caratteriali, psicologici e sociali, che ognuno mostrava. Gli interventi di recupero sono stati fatti in itinere a seconda delle varie necessità. Gli strumenti didattici, materiali, attrezzi, palestre e spazi sono stati completamente utilizzati Programma di EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: SCORSONI CLAUDIO Nello svolgimento del programma ho dovuto tener presente la diversità di interesse, di motivazione e di impegno dei componenti della classe. Metodologicamente, quando è stato possibile, ho impostato le lezioni per gruppi di lavoro, legati anche alle esigenze dei ragazzi. Detto ciò, i punti del programma maggiormente toccati sono stati: 1) Potenziamento fisiologico: miglioramento della funzione cardio-respiratoria (resistenza), velocità, mobilità, scioltezza ed elasticità muscolare, potenziamento delle masse muscolari in particolare dorsali, arti superiori ed inferiori. 2) Rielaborazione degli schemi motori di base: affinamento ed integrazione degli schemi motori già acquisiti, coordinazione dinamica generale, nuovi rapporti del proprio corpo con lo spazio, equilibrio posturale ed educazione respiratoria. 3) Consolidamento del carattere: sviluppo della socialità e del senso civico, anche attraverso l’utilizzo dei grandi attrezzi quali suolo, spalliera, cavallo, cavallina ed esercizi per la stimolazione della forza e del coraggio. 4) Conoscenza dell’attività attraverso la pratica dei vari giochi sportivi, in particolare: pallavolo, basket, calcetto, badminton ed alcune specialità dell’atletica leggera quali, la corsa veloce, di resistenza, il tutto imperniato sulla valorizzazione del contenuto educativo e formativo della pratica sportiva, e sulla forza di trasmettere i valori morali fondamentali per la vita quotidiana. 5) Tutela della propria salute attraverso il rispetto di elementi, norme igieniche ed alimentari, conoscenza dell’alimentazione sportiva, conoscenza della pratica e delle norme fondamentali di primo soccorso, elementi fondamentali del doping sia positivi che negativi. Relazione finale di ECONOMIA AZIENDALE DOCENTE: SFRAPPA STEFANO La classe VC AFM e’ una classe non molto numerosa composta da alunni di diversa provenienza geografica che ho conosciuto dall’anno precedente. E’ apparsa subito come classe problematica, composta da alunni molto vivaci, talvolta irriverenti o insofferenti verso la scuola anche a causa di talune problematiche di salute per certi elementi o familiari per altri. Difatti, frequenti sono stati i richiami, scritti e verbali e numerose le assenze ed i ritardi, non sempre oggettivamente giustificabili. Ciononostante, il programma è stato svolto nella sua quasi completezza, anche grazie ad un gruppo di alunni che, per fortuna, smarcandosi sensibilmente dal resto della classe hanno sempre, o quasi sempre, prodotto i risultati attesi, sia in termini di impegno domestico che di risultati alle diverse verifiche proposte: verbali e scritte. Meglio il rendimento complessivo medio della classe nel corso delle verifiche pratiche, pur con difficoltà espressive e di utilizzo del linguaggio tecnico. Dunque, avendo lavorato sempre, pur con molta fatica, il rendimento medio della classe può considerarsi sufficiente con vistose differenze da caso a caso non sempre giustificate da difficoltà oggettive. Programma di ECONOMIA AZIENDALE DOCENTE: SFRAPPA STEFANO CONTABILITA’ e AZIENDE INDUSTRIALI Aziende di produzione diretta ed indiretta. L’impatto dell’innovazione tecnologica e la localizzazione. Costi fissi di struttura e problema del sovradimensionamento. La scelta make or buy. Flessibilità ed elasticità aziendale. Il patrimonio di funzionamento, la gestione ed i processi gestionali. Poste di collegamento tra stato patrimoniale e conto economico. La capitalizzazione dei costi e le costruzioni in economia. Le lavorazioni di terzi e per conto di terzi. Contributi in conto esercizio ed in conto capitale. La valutazione delle opere in corso di esecuzione. Le tabelle di movimentazione della nota integrativa. Allegati e documentazione a corredo del bilancio di esercizio. Cenni ai principi contabili internazionali. La soddisfazione del cliente e le resistenze al cambiamento. RICLASSIFICAZIONI DEL BILANCIO ED ANALISI La riclassificazione dello stato patrimoniale secondo criteri finanziari. Le diverse configurazioni di conto economico. Differenze tra indici e margini. Margine di struttura e di tesoreria. La leva finanziaria e l’analisi della situazione di liquidità. Gli indici di rotazione dei crediti e dei debiti ed i corrispondenti indici di durata. Gli indici di redditività e la scomposizione del ROI. Concetto di fondo, di flusso e cash flow determinato dalle variazioni reddituali ( con criterio diretto e d indiretto). Il rendiconto finanziario delle variazioni di CCN : parte prima e seconda. LA CONTABILITA’ INDUSTRIALE Differenze tra contabilità generale ed industriale. Costi diretti, indiretti e criteri di riparto : su base unica e multipla. L’analisi ABC. La stratificazione dei costi e gli oneri figurativi. La localizzazione di costi. Le classificazioni dei costi e la break- even analysis. Costo standard e nozione di centro di costo. Strategia e tattica. Il budget generale e quelli settoriali. Budget fisso e scorrevole. Il budgetary control. L’IMPONIBILE FISCALE E LE IMPOSTE SUL REDDITO Reddito fiscale e divergenze con quello civile. I principi generali tributari di determinazione del reddito imponibile. Il prospetto di raccordo. Variazioni temporanee e definitive. Trattamento delle plusvalenze, delle spese di manutenzione e dell’ammortamento ( anche dimezzato ed integrale). La gestione del libro dei cespiti ammortizzabili. La disciplina della svalutazione dei crediti. La deducibilità dei compensi agli amministratori e degli interessi passivi. La tassazione societaria ed il principio di trasparenza. Tassazione a titolo d’acconto e d’imposta. La tassazione dei dividendi societari. SISTEMA BANCARIO E MERCATO DEI CAPITALI Il funzionamento generale del sistema bancario e le funzioni attuali degli Enti creditizi. Concetto di politica monetaria e di riserve di liquidità. Tassi attivi, passivi e forbice dei tassi. La disintermediazione bancaria. Lo strumento del conto corrente. Lo sviluppo computistico degli interessi con il metodo scalare procedimento amburghese. Il fido e l’affidamento del cliente. Mezzi di pagamento e titoli di credito. Le tipologie di finanziamento bancario. Modello di banca universale e di gruppo plurifunzionale. I soggetti che operano nel mercato finanziario. Calcolo della scadenza convenzionale e la valuta adeguata. Castelletto e portafoglio sbf. Cessione del credito ed anticipi su fatture Relazione finale di RELIGIONE DOCENTE: prof. Luca Oliveti PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta di 12 allievi, alcuni dei quali da me seguiti fin dal primo anno di scuola superiore. Si evidenziano, tra di loro, alcuni ragazzi e ragazze che hanno mostrato buone capacità e si sono impegnati, raggiungendo un discreto grado di profitto ed allargando anche gli interessi verso tematiche interdisciplinari. Un’altra parte dei ragazzi, pur dotati di capacità nel loro insieme, hanno invece mostrato una minore continuità nel lavoro scolastico, rispetto agli anni precedenti, raggiungendo comunque un grado di profitto sufficiente. Nell’insieme, i giovani sono stati abbastanza disponibili al dialogo educativo con un atteggiamento corretto ed il loro comportamento in classe è risulta complessivamente soddisfacente. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Pur se in maniera diversificata, gli studenti hanno conseguito l’obiettivo di considerare l’importanza della dimensione religiosa, fattore di coesione sociale e fonte d’ispirazione per una esistenza aperta ai valori della solidarietà e della pace. Programma di RELIGIONE. INSEGNANTE: prof. Luca Oliveti 1) La Chiesa cattolica di fronte ai conflitti e ai totalitarismi del XX secolo. 2) Dal Concilio Vaticano II a Papa Francesco: il recente cammino della Chiesa nel mondo. 3) La persona umana, oggi, fra cambiamenti epocali e sociali e le ricorrenti domande di senso, con riferimento al tema dell’educazione ai valori e della solidarietà. 4) L’insegnamento della Chiesa cattolica sulla vita, il matrimonio e la famiglia. 5) L’impegno cristiano in alcuni dei principali campi della vita sociale e cultura: migrazioni, salute, cultura della donazione e volontariato, sport, 6) La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente e la politica. 7) Riflessione sulle opportunità ed i rischi insiti nelle nuove tecnologie, con riferimento particolare al problema della ludopatia. Valutazione e verifiche Prove tradizionali x Scienze Motorie Economia Politica x Seconda lingua straniera Prove strutturate a risposta aperta x Matematica e laboratorio x Italiano Prove esami di Stato Storia x Diritto Prove strutturate a risposta chiusa Economia aziendale Inglese Modalità Religione Tipologia delle verifiche x x x x x x x x x x x x x Prove pluridisciplinari Interrogazioni orali x x x x x x x x Interventi dal banco o dal posto di lavoro x x x x x x x x Compiti a casa x x x x x x Prove pratiche Analisi ed interpretazione di testi, grafici e tabelle x x x x x x Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali Per le discipline che prevedono la sola valutazione orale sono state effettuate almeno 2 verifiche sommative per quadrimestre. Per le discipline che prevedono anche le prove scritte sono state effettuate almeno 2 verifiche sommative scritte per quadrimestre. Si sottolinea inoltre che nel corso dell’anno scolastico tutti i docenti hanno curato il recupero in itinere con diverse modalità. Il Consiglio di Classe nella definizione dei criteri di valutazione si è richiamato alle indicazioni ministeriali relativamente alla valutazione delle prove nel nuovo esame di Stato. Nella valutazione delle prove orali si è fatto ricorso, per quanto possibile, a criteri oggettivi basati sull’uso della seguente griglia i cui indicatori riferiti alle aree delle Conoscenze, Competenze, Capacità sono stati concordati nei dipartimenti e condivisi dai Consigli di Classe VOTO IN DECIMI CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ 1-2 Nessuna Nessuna Nessuna 3 Frammentarie e gravemente lacunose. Non sa applicare le conoscenze Non ha elementi per organizzare le conoscenze. 4 Lacunose e parziali. Non è in grado di riconoscere né di applicare/costruire modelli. Non sa organizzare le conoscenze. Se guidato applica le conoscenze minime ma commette errori. Si esprime in modo scorretto e improprio. 5 Limitate e superficiali. E’ in grado di riconoscere e applicare/costruire modelli solo se guidato. Applica le conoscenze pur commettendo errori. Sa organizzare solo parzialmente le conoscenze anche se guidato. Sa documentare in modo non sempre coerente e si esprime in modo impreciso. 6 Conosce i nuclei tematici fondamentali ma in modo non approfondito. E’ in grado di riconoscere e applicare/costruire semplici modelli pur con qualche imprecisione. Sa organizzare le conoscenze fondamentali se opportunamente guidato. Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Sa documentare in modo elementare e si esprime in modo semplice e sostanzialmente corretto. 7 Complete ma non approfondite. Sa applicare/costruire semplici modelli con relativa autonomia. Applica le conoscenze con lievi imprecisioni. Sa documentare e si esprime in modo corretto. 8 Complete e approfondite Sa applicare/costruire modelli in modo solo parzialmente in modo autonomo. Applica in modo corretto le autonomo. conoscenze. Sa organizzare le conoscenze fondamentali pur con qualche imprecisione. Elabora in modo corretto le informazioni. Sa documentare e si esprime con linguaggio corretto e appropriato. 9-10 Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi. Sa applicare/costruire modelli complessi e articolati in modo autonomo. Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo. Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo e sa effettuare valutazioni personali. Sa documentare in modo personale e rigoroso. Si esprime in modo fluido utilizzando con consapevolezza i linguaggi settoriali. Per quanto riguarda le griglie delle prove scritte si fa riferimento alle relazioni dei singoli docenti. Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico In ottemperanza al DM 80/2007 e all’OM 92/2007 l’Istituto ha gestito gli interventi per il recupero delle insufficienze nel seguente modo: In sede di scrutinio quadrimestrale: avendo il Collegio Docenti precedentemente fissato le modalità operative (Interventi Individualizzati, Recupero Autonomo, Corsi di Recupero, Sportello on-line), i Consigli di Classe, in base alle esigenze ed alle disponibilità, hanno individuato alunni, discipline e modalità di recupero, dandone comunicazione alle famiglie interessate oltre che per una dovuta informazione anche per verificare l’intenzione di fruire degli eventuali corsi di recupero e per sottolineare l’obbligo degli alunni a sottoporsi comunque alle verifiche. I recuperi si sono svolti tra febbraio e l’inizio di aprile. Le verifiche sono state effettuate al termine degli interventi. Criteri per l’attribuzione del credito formativo Gli studenti devono presentare documentazioni relative ad attività regolare e continuativa, non sporadica, formativa sul piano umano e/o professionale relativamente ad attività: • • • • • • • Tirocinio, stage e attività lavorative non curricolari Gare nazionali, regionali didattiche con piazzamento Competenze informatiche certificate Certificazioni linguistiche europee e altre certificazioni attraverso enti internazionalmente riconosciuti Attività sportive con tesseramento di società Attività culturali, artistiche e musicali Impegni in campo sociale e ambientale. Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova Simulazione della prima prova In aderenza alle prove somministrate negli esami di stato negli anni precedenti. Sono state effettuate due simulazioni, la seconda comune a tutte le classi quinte dell'Istituto. Simulazione della seconda prova La simulazione della seconda prova scritta, svoltasi il 4/5/2016, è stata predisposta dai docenti di Economia Aziendale dell'Istituto. Questi hanno elaborato la prova prevedendo una traccia simile per contenuti e durata alle prove somministrate negli esami di Stato degli anni precedenti. Simulazione della terza prova La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia, il Consiglio di Classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella programmazione didattica – ha ritenuto opportuno far esercitare gli alunni sulle seguenti discipline: • MATEMATICA • INGLESE • FRANCESE • DIRITTO • SCIENZA DELLE FINANZE Obiettivi: verificare le conoscenze, competenze e capacità acquisite, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso. Tipologia B, n.3 quesiti per materia, complessivamente quattro materie, quindi n.12 quesiti a risposta aperta, tempo per lo svolgimento: 180 minuti. Su tale base il consiglio ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in preparazione della terza prova scritta, individuando per la simulazione quattro discipline. I testi delle simulazioni e le griglie di valutazione delle singole discipline effettuate sono allegati al presente documento. 5. Allegati Simulazione prima prova: ITALIANO, del 12/02/2016. SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Tempo della prova: 6 ore (per alunni con DSA 7 ore) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO GIOVANNI PASCOLI, Novembre, in Myricae Gèmmea l’aria (1), il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, (2) e del prunalbo (3) l’odorino amaro senti nel cuore ... Ma secco è il pruno (3), e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno (5), e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno (6). Silenzio intorno: solo alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di foglie un cader fragile . E’ l’estate, fredda, dei morti. (8) ------------------------------------1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura e comprensione, riassumere il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1. A livello lessicale a) catalogare le notazioni di luce, di colore, di profumo, suddivedendole in due aree semantiche: quelle che rimandano all’area semantica della “primavera-vita” e quelle che rimandano all’ area “autunno-morte”; cataloga le opposizioni, individua e spiega gli ossimori - b) valutare le scelte lessicali (lessico aulico, comune, tecnico-settoriale) e fare degli esempi a sostegno della valutazione 2.2. A livello retorico, dopo avere individuato e classificato le diverse percezioni sensoriali (es. gemmèa l’aria – sensazione visiva e tattile), riconoscere la tecnica retorica (metafora, sinestesia…) per mezzo della quale sono espresse. 2.3. A livello metrico-sintattico, descrivere la struttura metrica del componimento (versi, rime, strofe), descrivere la struttura sintattica periodi brevi/lunghi, paratassi/ipotassi, frasi nominali, punteggiatura, inversioni ) 2.4. Individuare tutte le allitterazioni e riflettere sul valore fonosimbolico che assumono (quale impressione/suggestione è creata dal suono?) 2.5. Individuare una possibile corrispondenza tra le scelte sintattiche e lo stato d’animo del poeta. 3. Approfondimento 3.1. Utilizzando i dati rilevati nel percorso di analisi, si dimostri come, anche in questo componimento, i dati reali sono trasformati in immagini illusorie, simboliche, frutto della fantasia e della sensibilità tormentata del poeta; individuare i nuclei tematici del componimento. 3.2. Individuare una corrispondenza tra il testo e le enunciazioni di poetica contenute ne Il fanciullino 3.3. Valutare la collocazione del poeta nell’ambito della cultura contemporanea coeva, non solo letteraria, ma anche pittorica. note: 1) limpida e trasparente 2) l’aria dà l’impressione della primavera, per questo viene istintivo cercare 6) il terreno risuona come se fosse vuoto sotto i piedi 8) il poeta fa coincidere l’11 novembre – S. Martino (riferendosi alla alberi in fiore 3) prunalbo e pruno: biancospino 5) le piante disegnano nel cielo una ragnatela con i loro rami stecchiti leggenda del santo che dona il mantello al povero e ottiene che la temperatura torni primaverile) e il 2 novembre, ricorrenza della festività dei morti TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN " SAGGIO BREVE" O DI UN " ARTICOLO DI GIORNALE” (Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. ARTISTICO LETTERARIO Argomento. Il treno e il mito ambiguo della modernità. Documenti. Un bello e orribile mostro si sferra, corre gli oceani, corre la terra […]. Come di turbine l’alito spande: ei passa, o popoli, Satana il grande. passa benefico di loco in loco su l’infrenabile carro del foco. Salute, o Satana, o ribellione, o forza vindice de la ragione! G. Carducci, Inno a Satana Tra gli argini su cui mucche tranquillamente pascono, bruna si difila la via ferrata che lontano brilla; e nel cielo di perla dritti, uguali, con loro trama delle aeree fila digradano in fuggente ordine i pali. Qual di gemiti e d’ululi rombando cresce e dilegua femminil lamento? I fili di metallo a quando a quando squillano, immensa arpa sonora, al vento. G. Pascoli, La via ferrata, in Myricae Noi canteremo […] le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi […]. F. T. Marinetti, Manifesto del futurismo, 1909 Oh perché gli uomini, […] si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto questo stordimento di macchine? E che farà l’uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d’arricchire l’umanità (e la impoverisce, perché costano tanto care) che gioia in fondo proviamo noi, anche ammirandole? […] Eppure la scienza […] ha l’illusione di rendere più facile e più comoda l’esistenza! Ma, anche ammettendo che la renda veramente più facile, con tutte le sue macchine così difficili e complicate, domando io: – E qual peggior servizio a chi sia condannato a una briga vana, che rendergliela facile e quasi meccanica? L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, Mondadori, Milano 1995 I processi in atto nella realtà contemporanea producono forze che tendono alla frantumazione e alla negazione dell'individuo, alienazione e crisi di identità. E’ il periodo del capitale monopolistico che annulla l'iniziativa individuale e nega la persona in grandi apparati produttivi anonimi; in cui l'espandersi della grande industria e l'uso delle macchine meccanizzano l'esistenza e riducono il singolo ad insignificante rotella di un gigantesco meccanismo, priva di relazioni e priva di coscienza. La creazione di sterminati apparati burocratici annulla l'individuo in quanto tale, cancellando la sua interiorità e riducendolo alla sua pura funzione esteriore; il formarsi delle grandi metropoli moderne, fa smarrisce il legame personale che l’uomo ha con gli altri e lo riduce a particella isolata e alienata nella folla anonima. Contro la società industriale e i suoi meccanismi alienanti, contro i miti del progresso e della macchina Pirandello scriverà i Quaderni di serafino Gubbio operatore (cinematografico), in cui esprime la condanna della civiltà tecnologica negli anni del taylorismo e della crisi del 29. Adattamento, da G. Baldi, S. Giusso, M. Razzetti, G. Zaccaria, L’attualità della letteratura, vol. 3.2; Paravia Addii, fischi nel buio, cenni, tosse e sportelli abbassati. È l’ora. Forse gli automi hanno ragione. Come appaiono dai corridoi, murati! .................... – Presti anche tu alla fioca litania del tuo rapido quest’orrida e fedele cadenza di carioca? – E. Montale, Addii, fischi nel buio (Mottetti, Le occasioni), in Tutte le poesie, a cura di E. Zampa, Mondadori, Milano 1984 La linea punteggiata evidenzia il momento stesso della partenza contrassegnandolo come “indicibile” e visualizzando il momentaneo ammutolire di ogni tentativo di comunicazione. Segue, nella seconda strofa un’improvvisa domanda rivolta al tu. Anche esso si trova probabilmente nel treno appena partito, mentre l’io è colui che rimane; e vuole sapere se anche il tu accomuna al rumore del treno il ritmo della “carioca”, un ballo all’epoca - siamo nel 1939 - molto popolare, la carioca brasiliana. In un articolo del 1949 (“Mutazioni”) viene inoltre stabilito da Montale un rapporto tra la popolarità dei balli sudamericani e la frenesia della vita moderna. Come il treno rapido e gli automi, i balli sarebbero dunque figurazioni di un’esistenza convulsa, orientata secondo i dettami della moderna società di massa. C. Hott, Montale e la parola riflessa, III. La dissociazione della voce lirica nelle Occasioni, Critica letteraria e linguistica, Franco Angeli editore Claude Monet, La stazione di Saint-Lazare, 1877, olio su tela, Cambridge (Mass.), The Fogg Art Museum Fortunato Depero1, Treno partorito dal sole, 1924, olio su tela, collezione privata 2. SOCIO ECONOMICO ARGOMENTO: L'Italia da terra di emigranti a terra di immigrati DOCUMENTI "Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali". Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purchè le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione". Relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912 "Tra i fenomeni particolari che presenta l'Italia del Mezzogiorno nessuno è forse più significativo della sua emigrazione. Da oltre un trentennio, prima in misura limitata, poi in proporzioni sempre più vaste ed in maniera persistente, è incominciata e si è diffusa ed affermata una corrente migratoria, un vero esodo verso i più lontani paesi. A spingere verso l'ignoto avevano concorso, insieme, la scarsa produttività del suolo rincrudita da sistemi arretrati di coltura, dall'ignoranza e dalle ricorrenti crisi agrarie; i sistemi tributari, gravi pel peso ed esosi per le forme di percezione; gli intollerabili sistemi amministrativi, ancora più viziati nella pratica di ambienti ancora compenetrati di usi ed abusi feudali. L'emigrazione meridionale, per le proporzioni, per gli elementi di cui si compone, per la funzione che va ad esercitare specialmente in alcuni paesi di destinazione, si presenta in aspetto diverso dall'emigrazione dei paesi più progrediti. Costituita in prevalenza di agricoltori, essa ha tutt'al più la sua ad analogia nell'emigrazione di paesi aventi regioni arretrate, come ne ha l'Austria e l'Ungheria o addirittura poco progrediti come la Russia ed i paesi balcanici. Il danaro faticosamente risparmiato dagli emigranti, certo una risorsa, ma in compenso quanti altri lati sfavorevoli!" "Il fenomeno dell'immigrazione è cominciato affacciarsi timidamente nella realtà italiana negli anni '60 e '70, ma solo nella prima metà degli anni '80 ha assunto una dimensione sociale pienamente visibile e socialmente E. CICCOTTI, L'emigrazione, in "La Voce", n° 11, 1911 rilevante. Le cause specifiche che hanno portato all'esplosione del fenomeno immigrazione possono essere così individuate. L'Italia negli anni '80 aveva raggiunto una situazione di piena occupazione nelle aree economicamente sviluppate, essenzialmente il Nord nel paese. La disoccupazione persistente era un fenomeno prevalentemente giovanile e intellettuale localizzato nelle aree meridionali. Ciò ha comportato un tendenziale rifiuto dei lavori più dequalificati e più faticosi (lavoro domestico, agricoltura, pesca, fonderie, commercio ambulante, terziario dequalificato). Sostanzialmente connesso con tale fenomeno è il blocco della crescita demografica. Accanto alle ragioni strutturali, va ricordata la tendenziale apertura delle frontiere per ragioni turistiche che ha sostanzialmente favorito l'ingresso e successivamente la permanenza illegale nel Paese degli immigrati." M. NAPOLI, Questioni di diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 1996 "Non Roma o Napoli, ma New York sarebbe la vera capitale dei contadini di Lucania, se mai questi uomini senza Stato potessero avere una. E lo è, nel solo modo possibile per loro, in un modo mitologico. Per la sua doppia natura, come luogo di lavoro essa è indifferente: ci si vive come si vivrebbe altrove, come bestie legate a un carro, e non importa in che strade lo si debba tirare; come paradiso, Gerusalemme celeste, oh! allora, quella non si può toccare, si può soltanto contemplarla, di là dal mare, senza mescolarvisi. I contadini vanno in America, e rimangono quello che sono: molti vi si fermano, e i loro figli diventano americani: ma gli altri, quelli che ritornano, dopo vent'anni, sono identici a quando erano partiti. In tre mesi le poche parole d'inglese sono dimenticate, le poche superficiali abitudini abbandonate, il contadino è quello di prima, come una pietra su cui sia passata per molto tempo l'acqua di un fiume in piena, e che il primo sole in pochi minuti riasciuga. In America, essi vivono a parte, fra di loro: non partecipano alla vita 1 Fortunato Depero (Fondo, 30 marzo 1892 – Rovereto, 29 novembre 1960) è stato un pittore, scultore e pubblicitario italiano, vicino ai futiristi negli anni Venti americana, continuano per anni a mangiare pan solo, come a Gagliano, e risparmiano i pochi dollari: sono vicini al paradiso, ma non pensano neppure ad entrarci. Poi, tornano un giorno in Italia, col proposito di restarci poco, di riposarsi e salutare i compari e i parenti: ma ecco, qualcuno offre loro una piccola terra da comperare, e trovano una ragazza che conoscevano bambina e la sposano, e così passano i sei mesi dopo i quali scade il loro permesso di ritorno laggiù, e devono rimanere in patria. La terra comperata è carissima, hanno dovuto pagarla con tutti i risparmi di tanti anni di lavoro americano, e non è che argilla e sassi, e bisogna pagare le tasse, e il raccolto non vale le spese, e nascono i figli, e la moglie è malata, e in pochissimo tempo è tornata la miseria, la stessa eterna miseria di quando, tanti anni prima, erano partiti." C. LEVI, Cristo si è fermato ad Eboli, Einaudi, Torino 1945 La legge Bossi-Fini (30 luglio 2002, n. 189) prevede: - l’espulsione degli immigrati irregolari (in assenza di permesso di Immagine dal film Il nuovo mondo, di Emanuele Crialese soggiorno e senza validi documenti d’identità) viene emessa in via amministrativa e deve essere immediatamente eseguita con l’accompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica. Gli immigrati irregolari privi di documenti di identità validi, vengono portati in centri di permanenza temporanea, istituiti dalla legge Turco-Napolitano, al fine di essere identificati e poi respinti. - l’ingresso e la permanenza degli immigrati sono rigidamente subordinati all’esercizio di un’attività lavorativa, che deve essere certificata tramite il contratto di soggiorno e il rilascio di un permesso di soggiorno della durata fino a due anni per i rapporti a tempo indeterminato (fino a un anno negli altri casi). Il diniego del visto di ingresso non deve essere più motivato, salvo alcune eccezioni. - restringe la durata del permesso di soggiorno degli immigrati disoccupati (da dodici mesi a sei mesi). Ha inoltre aumentato il numero degli anni (da cinque a sei) necessari per ottenere la carta di soggiorno (il requisito è stato successivamente riportato a cinque anni per l’adeguamento a una direttiva europea). - ammette i respingimenti al paese di origine in acque extraterritoriali, in base ad accordi bilaterali fra Italia e paesi limitrofi. L’intenzione è far sì che le imbarcazioni che trasportano migranti non attracchino sulle coste italiane e che l’identificazione degli aventi diritto all’asilo politico e a prestazioni di cure mediche e assistenza avvenga direttamente in mare, sui natanti delle forze dell’ordine. Chi aiuta i migranti a entrare nel paese rischia l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reato punito con la reclusione fino a tre anni e con una multa fino a 15mila euro per ogni persona “favorita”. La Bossi-Fini inoltre introduce l’obbligo di rilevamento e registrazione delle impronte digitali degli immigrati al momento del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno. Impone restrizioni alla possibilità di tutela in caso di respingimento e innalza da 30 a 60 giorni il tempo massimo di trattenimento nei centri di permanenza temporanea. Il tetto è stabilito fino ad un massimo di 180 giorni dal pacchetto sicurezza del 2009. La legge 15 luglio 2009, n. 94 (facente parte del così detto pacchetto sicurezza) ha introdotto anche il reato di immigrazione clandestina, con un’ammenda da cinquemila a diecimila euro per lo straniero che entra illegalmente nel territorio dello stato. Il 9 ottobre 2013 la commissione giustizia del senato ha approvato un emendamento che, se confermato dalle camere, abolirebbe il reato di clandestinità. Il 2 aprile 2014 una legge delega approvata dal parlamento dava al governo 18 mesi per emanare un decreto legislativo che depenalizzasse l’ingresso e il soggiorno irregolare. Ma finora resta un vuoto normativo. Le norme che regolano l’immigrazione in Italia, RASSEGNA in Internazionale, 7 agosto 2015 3. AMBITO STORICO POLITICO ARGOMENTO: Il volto moderno della guerra: armi, tecnologia e industria Documenti Vasto è il campionario delle nuove armi che fanno la loro comparsa o trovano crescente e sempre più potenti applicazioni sui campi di battaglia delle Fiandre e della Galizia. [...] Vecchie e nuove tecnologie militari. A volerle riassumere nel modo più stringente: la fanteria, la mitragliatrice, la trincea. Un'imponente documentazione ci assicura che sono questi i fattori dominanti di quella guerra[...] É la fanteria - la lenta, pesante, poco coreografica fanteria - a dimostrarsi l'arma decisiva. L'aviazione colpisce certo la fantasia dei civili, fa bella mostra di sé nei cartelloni di propaganda [...]: i piloti infatti possono apparire come i nuovi cavalieri dell'aria; però le macchine che le industrie di guerra sono per il momento in grado di allestire non risultano, per prestazioni e per numero, ancora tali da attribuire alla nuova e promettente arma funzioni già decisive e autonome. Se finora si erano bombardati solo i popoli coloniali, giunge il momento in cui anche gli abitanti delle città europee più vicina al fronte fanno la conoscenza delle bombe; si contano i primi morti dell'aria molte case vengono squarciate; tuttavia la capacità di fuoco e il potenziale di distruzione di quei goffi trabiccoli-triplani, biplani, i primi monoplani, buona parte dei quali viene ancora distrutta nei voli di addestramento e in incidenti occasionali- sono all'epoca straordinariamente lontani dalle qualità terrorizzanti delle fortezze volanti che saranno protagoniste della seconda guerra mondiale. Resta vero che quei prototipi, che a noi sembrano vetusti e quasi inoffensivi apparivano allora il massimo del progresso e della modernità tecnologici; una vera sfida alle leggi della natura. [...] Fucili, bombe a mano, lanciafiamme, cannoni, armamento individuale e dei reparti, calibro e gittata dei pezzi di artiglieria, disponibilità di reti viarie e ferroviarie ed i mezzi di comunicazione non sono certo gli stessi per tutti i contendenti. La Germania, la Gran Bretagna, la Francia gli Stati Uniti, infatti al momento del loro intervento sono in grado di mettere in campo armi più avanzate eserciti più attrezzati e moderni. Ciascun popolo, in effetti, entra nel conflitto-oltre che con tutta la storia e la sua immagine di sé e degli e degli altri -anche con quelli che sono all'epoca i suoi livelli di evoluzione economica, tecnica e organizzativa. La vastissima Russia è più indietro, ma può cercare di compensare i ritardi tecnici con la quantità di uomini, così come, sull'altra scala, ritiene di poter fare all'inizio l'Italia: nella quale si possono trovare capi militari che, in difetto di funzionali pinze taglia fili o di tubi di balistite, esortano a “spezzare i reticolati nemici con il petto.” (M. Isnenghi, La grande guerra, Giunti, Firenze, 1997) Nello stesso tempo [...] la guerra stessa può divenire un volano dell'economia, offrendo incentivi e un mercato sicuro per molti tipi di merci, in un intreccio sempre più stretto tra interesse pubblico interesse privato, iniziativa capitalistica e programmazione centrale, spirito imprenditoriale e controllo dello Stato. È la “prima guerra industriale”, costata infatti lo storico francese, J. J. Beker [...]. “Il vincitore avrebbe dovuto essere colui che fosse stato capace di riversare sull'avversario un maggior numero di bombe, e dunque di fabbricarle, così come i cannoni e tutto l'equipaggiamento.” Ci si accorge subito che tutti preventivi sono saltati. Poco più di un mese dopo lo scoppio delle ostilità il ministro della guerra Millerand convoca i maggiori imprenditori e comunica che, nel giro di due mesi, i cannoni francesi saranno a corto di proiettili. Occorre riuscire a produrre produrne 100.000 al giorno. Il solo Citroen riceve un ordine di un milione di pezzi. Lo Stato anticipa finanziamenti per potenziare le imprese che ci sono e per farne sorgere di nuove. Nell'estate del 1915 l'obiettivo prefissato viene raggiunto. Ma tutte le aziende che producono ciò che serve alla guerra - cannoni, proiettili, autocarri, aerei aumentano vertiginosamente ritmi di lavoro, produttività, profitti. A Tolosa una fabbrica di polvere da sparo, che prima della guerra contava 100 operai, passa a 4000 dal giugno del 1914, sale al 20.000 un anno dopo e al momento dell'armistizio, nel 1918, conta ben 30.000 operai. A questa accelerazione rapidissima della produttività la Francia è obbligata anche dalla necessità di fare fronte all'invasione tedesca. Altri paesi non sono altrettanto sotto pressione sin dal principio del conflitto. Tuttavia il suo carattere industriale rappresenta da subito il marchio genetico di questa guerra di tipo nuovo. [...] La guerra istituisce una acceleratissima continuità circolarità nel ciclo produzione-distribuzione. Tutto, vita degli uomini e vita delle macchine, è esposto a un velocissimo ritmo di consumo e di ricambio. Filippo Tommaso Marinetti, nei suoi manifesti e nelle pubblicazioni con cui esplora la bellezza tecnologica e la modernità della guerra, esalta la terrificante velocità di fuoco della mitragliatrice, esplora di persona l’energia potente dell'autoblinda, presagisce con immedesimazione prossime guerre elettriche, robotiche, chimiche. I gas asfissianti, in effetti, sono già entrati in azione, con ecatombi collettive tanto impressionanti da suggerirne nel dopoguerra la messa al bando da parte della neo costituita Società delle Nazioni. (M. Isnenghi, La grande guerra, Giunti, Firenze, 1997) Nella tabella (seguente) vediamo le cifre principali della produzione. A titolo di confronto, l'industria britannica produsse 21.000 cannoni, 240.000 mitragliatrici, 4 milioni di fucili, 195 milioni di granate d'artiglieria e 55.000 aeroplani, in parte ceduti agli alleati. I risultati dell'industria italiana risultano di tutto rispetto, tanto più che bisognerebbe aggiungere le costruzioni navali e aeree o nautiche. [...] Si deve apprezzare l'ottimo risultato complessivo, nel 1917-1918 l'esercito ebbe quanto chiedeva, ma pure rilevare che la guerra costituì una colossale occasione di sviluppo per buona parte dell'industria italiana. Non avrebbe senso rimproverare agli industriali di essersi arricchiti con le commesse belliche perché l'amministrazione pubblica non era in grado di controllare i loro profitti, ma si deve ricordare che costoro non temettero di giustificare frodi, sprechi e guadagni con l'ansia patriottica di fornire le armi per la vittoria; e che la stessa propaganda che rimproverava amaramente agli operai i loro salari e i loro esoneri non esitò a presentare gli industriali come benemeriti della patria. Le inchieste e processi del dopoguerra accumularono materiale per gli storici, ma non scalfirono le posizioni di potere che la guerra aveva dato agli industriali. (M. Isnenghi – G. Rochat, La grande guerra 1914-18, La Nuova Italia, Milano 20000) ss I gas erano già stati utilizzati dai tedeschi sul fronte orientale [...] il 3 gennaio, quando un proiettile riempito di gas era stato lanciato verso le posizioni russe sul fiume Rawka, a ovest di Varsavia. L'agente chimico, chiamato in Germania T-Stoff, era lacrimogeno e non mortale. Non sembrava aver disturbato affatto i russi poiché le temperature generalmente molto rigide avevano gelato il prodotto chimico invece di consentirne la vaporizzazione. In aprile invece i tedeschi disponevano di un agente mortale in grande quantità, il cloro. Un vescicante che causa la morte stimolando una sovrapproduzione di liquido nei polmoni fino al soffocamento; la materia prima era un sottoprodotto dell'industria tedesca di coloranti, controllata dalla IG Farben, che deteneva un sostanziale monopolio mondiale di questi prodotti. Carlo Duisberg, a capo della IG Farben, aveva già salvato lo sforzo bellico tedesco dal collasso con il tentativo coronato da successo di sintetizzare i nitrati, un componente degli esplosivi ad alto potenziale che era possibile ottenere allo stato organico solo da fonti sotto controllo degli alleati. Contemporaneamente lavorava insieme con il massimo chimico industriale tedesco, Fritz Haber, responsabile dell'Istituto Kaiser Wilhelm di Berlino, per cercare un mezzo adatto a scaraventare il cloro in grandi quantità nelle trincee nemiche. Gli esperimenti con proiettili riempiti di gas erano falliti (…) con il vento a favore, sembrava funzionare meglio. Il 22 aprile 6000 cilindri contenenti 160 t di gas erano stati sistemati di fronte a Langemark, al Nord di Ypres, dove le trincee erano presidiate dalla 87ª e dalla 45ª divisione territoriale francese (reggimenti di zouaves dell'Algeria), dalla fanteria leggera africana (battaglioni punitivi di bianchi) e da fucilieri algerini. Al loro fianco si trovavano la divisione canadese e tre divisioni regolari britanniche. Il pomeriggio del 22 aprile era soleggiato, con una leggera brezza da est ad ovest. Alle cinque una nuvola verde-grigia cominciò ad alzarsi dalle trincee tedesche verso quelle francesi, dopo un pesante bombardamento e poco dopo migliaia di zouaves e fucilieri algerini si precipitavano verso le retrovie serrandosi la gola, tossendo, incespicando e con il volto cianotico. Entro un'ora la prima linea era stata abbandonata e un vuoto di 8 km si era aperto nelle difese di Ypres. Una parte del gas si diresse verso le posizioni dei canadesi in quali tennero però la loro linea, furono anche trovati rinforzi per arrestare l'avanzata della fanteria tedesca. Il giorno successivo dalla parte degli alleati si respirava un clima di affaccendata approssimazione. Il gas fu presto identificato e, poiché il cloro è solubile, il tenente colonnello Ferguson propose di bagnare dei panni nell’ acqua per poi annodarli intorno alla bocca come protezione. I tedeschi attaccarono nuovamente con il gas i canadesi il 24 aprile, ma l'effetto fu minore rispetto al giorno prima e c'era a disposizione un maggior numero di rinforzi. Tentativi di contrattaccare furono fatti sia dai francesi sia dagli inglesi. Il 1° maggio ci fu un ulteriore attacco con il gas [...] Oggi i tumuli e le macerie di questa stretta fascia in cui fu combattuta la battaglia trasudano ancora un'atmosfera di morte, sinistra anche a confronto degli altri resti del fronte occidentale. Il 1° maggio quando i soldati del primo battaglione del Dorset Regiment, addossati alle piattaforme di tiro delle loro trincee, furono presi alla gola dal gas e la fanteria tedesca si precipitò verso di loro attraverso la terra di nessuno, la scena doveva essere ciò che di più prossimo all'inferno si può immaginare. (J. Keegan, La prima guerra mondiale. Una storia politico-militare, Carocci, Roma 2000) 4. AMBITO TECNICO SCIENTIFICO ARGOMENTO: L’uomo, la scienza, la macchina, il lavoro Il lavoro non è una merce, Organizzazione internazionale del lavoro, Dichiarazione di Filadelfia, 1944 Il 1 maggio 1886 in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia per protestare contro gli insopportabili orari di lavoro. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per proteste furono indette varie manifestazioni, che finirono tutte nel sangue. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all’attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l’11 novembre 1887. Il ricordo dei “martiri di Chicago” era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata, appunto il 1 maggio. (adattamento di A. Dolcetti – ingegnere informatico della Techno Sky ENAV, http://www.sapendolo.it/1757/1-maggio-perchefesteggia) «La principale difficoltà a mio avviso non consisteva tanto nell'invenzione di un meccanismo automatico, atto ad allungare e torcere il cotone in un moto continuo [...]; la difficoltà consisteva soprattutto nella disciplina necessaria per ottenere che di uomini rinunziassero alle loro irregolari abitudini nel lavoro e si identificassero con l'invariabile regolarità del grande automa. [...] Il principio del sistema automatico è dunque quello di sostituire l'arte meccanica alla manodopera ; [in modo che] il talento dell'artigiano [sia] progressivamente supplito da semplici sorveglianti meccanici» A. Ure, La filosofia delle manifatture, 1835 «Fra i singoli elementi del sistema moderno a base scientifica, quello preminente è forse il principio di assegnare al lavoratore un compito ben definito. Tutto il lavoro intellettuale deve essere tolto dall’officina e concentrato nell’ufficio di programmazione o progettazione. [...] Il compito di ciascun operaio è interamente programmato dalla direzione con almeno un giorno di anticipo e, nella maggior parte dei casi, ogni esecutore riceve complete istruzioni scritte, che descrivono dettagliatamente il compito che gli é affidato, come pure gli utensili di cui dovrà servirsi e il tempo esattamente concesso per l’esecuzione. Il lavoro, anticipatamente stabilito in questa forma, costituisce un incarico che deve essere portato a termine non dal solo esecutore materiale, ma dagli sforzi congiunti della direzione e della manodopera. Ogni volta che il prestatore d'opera riesce a compiere il suo lavoro nella forma prescritta e nei limiti di tempo stabiliti, riceve un supplemento di retribuzione variante dal 30 al 100 per cento del salarlo normale. I compiti produttivi vengono stabiliti in maniera tale che, per eseguirli, occorre lavorare con alacrità ed insieme con accuratezza; deve però essere ben chiaro che in nessun caso è lecito richiedere al prestatore d'opera di lavorare a un'andatura che potrebbe essere pregiudizievole alla sua salute[...] L’ organizzazione scientifica consiste soprattutto nel preparare questi compiti produttivi e nel farli eseguire». F.W. Taylor, L’organizzazione scientifica del lavoro (1911) «Il tipo sul quale mi soffermai fu chiamato modello T. Questo modello, [ ... ] punto di partenza di una produzione di massa, aveva come caratteristica essenziale la semplicità. Il primo progresso da noi compiuto nel lavoro di montaggio consistette nel portare il lavoro all'operaio anziché l'operaio al lavoro. Al giorno d'oggi tutte le operazioni che noi compiamo si ispirano a questi due principi: nessuno deve fare più di un passo; per quanto possibile, nessuno si deve chinare. Il risultato preciso dell'applicazione di questi principi è di limitare per l'operaio la necessità di pensare e di ridurre al minimo i suoi movimenti. L’ uomo non deve avere un secondo di meno di quanto gli occorra, né un secondo di più. Nell'ottobre del 1913 per montare un motore occorrevano 9 ore e 54 minuti; sei mesi dopo, con il montaggio mobile, questo tempo era stato ridotto a 5 ore e 56 minuti ». H. Ford, in M. Kranzberg e J. Gies, Breve storia del lavoro, Mondadori 1975 Non é difficile individuare una serie di limiti del sistema fordista-taylorista. Fra questi quelli connessi alla serializzazione dei prodotti. Ma i costi più alti sono quelli pagati sul piano sociale. Tra il 1909 e il 1916, vediamo crollare il prezzo di una Ford T da 950 a 360 dollari, e le vendite passare da meno di 20 000 a quasi 800 000 unità: ha inizio, in questo modo, l'era del consumo di massa e insieme del lavoro disumanizzato. Con il taylorismo, la divisione del lavoro giunge al suo limite estremo e, contemporaneamente, il controllo dell'imprenditore sul lavoro diventa totale: gli operai devono adattare se stessi al ritmo e ai movimenti richiesti dalla catena produttiva meccanizzata, il loro ruolo produttivo diviene del tutto accessorio. Il principio che viene affermato è quello della separazione della esecuzione del lavoro dalla sua ideazione ed organizzazione. Per essere applicata con successo (ossia per essere accettata dai lavoratori), la razionalizzazione del lavoro richiede inoltre sia costrizioni sia incentivi. Da un lato diventa necessaria una disciplina, che viene mantenuta attraverso un’organizzazione strettamente gerarchica della produzione nella fabbrica: capofabbrica, capofficina, caporeparto, caposquadra, operaio. Dall'altro lato, il sistema doveva essere rafforzato da un sistema di retribuzione a cottimo che commisurava la paga operaia al raggiungimento degli standard prefissati: questo non solo incentivava l'intensificazione dei ritmi di lavoro, ma introduceva elementi di competizione tra i lavoratori, minando la solidarietà e la forza di resistenza sindacale. Il metodo di Taylor si diffuse rapidamente in tutti i paesi industrializzati, compresa l'Unione Sovietica; in Italia fu Gianni Agnelli, reduce da un viaggio in America nel 1921, a introdurlo negli stabilimenti Fiat di Torino. (… ) L’entusiasmo degli imprenditori non era, ovviamente, corrisposto dai lavoratori, e i "problemi umani del macchinismo industriale (è il titolo di un libro del sociologo francese del lavoro G. Friedmann) non tardarono a manifestarsi. Appesantimento dei ritmi, ripetitività dei movimenti, mancato coinvolgimento intellettuale in operazioni eccessivamente semplificate rendevano il lavoro operaio faticoso e insensato. AAVV, L’uomo e la macchina: dalla catena di montaggio all’automazione. Percorsi di storia contemporanea. Scienza, tecnica, società. B. Mondadori Ed. scol. Secondo il modello toyotista, in pratica nulla del processo produttivo, nessuna materia prima, nessun semilavorato, nessun componente, nessun ausilio o servizio di supporto deve arrivare nel punto fisico in cui deve venire lavorato, o montato, o fornito, se non nel preciso momento in cui potrà essere utilizzato. Perché allora non puntare a ottenere che il lavoratore sia fisicamente presente in un determinato punto del processo produttivo, onde alimentarlo con la sua prestazione, soltanto nel momento in cui, registrata la domanda d’un certo bene e avviato il processo produttivo, c’è veramente bisogno della sua attività? Il problema consiste nel regolare il flusso della forza lavoro in modo che le sue prestazioni vengano erogate, e dunque retribuite, solo quando siano effettivamente utilizzabili in un dato tempo e luogo: non prima, non dopo, non altrove. Il punto di arrivo di queste riflessioni manageriali, che i processi di globalizzazione hanno contribuito a diffondere in tutto il mondo, è il lavoratore flessibile. Colui o colei che viene possibilmente occupato, in termini di ore e di prestazione, solo a fronte d’una domanda effettiva, solo giusto in tempo, e che solo per quel tempo sarà Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce retribuito. Nonostante l’ottimismo dei suoi fondatori l’organizzazione scientifica del lavoro sollevò subito vivaci reazioni negative per lo sfruttamento che comportava, ma soprattutto per l’impoverimento del lavoro, parcellizzato e privato di ogni creatività. L’operaio veniva trasformato nell’ingranaggio anonimo e spersonalizzato di una organizzazione, la fabbrica, altrettanto anonima, fredda, meccanica. Sulla base di questi elementi si sviluppò in tutte le grandi fabbriche americane ed europee a un’accanita resistenza operaia, con scioperi a “gatto selvaggio” (prima un reparto, poi l’altro e così via in modo da bloccare il flusso della catena), rallentamenti voluti, sabotaggi piccoli grandi. L’organizzazione fordista, infatti era molto efficiente, ma alla lunga si rivelò anche molto rigida: l’intera fabbrica doveva girare al ritmo della catena e questo, oltre a dare in mano agli operai una forte arma di lotta, rendeva difficile impossibile ogni flessibilità nel lavoro, ingigantiva ogni guasto, ogni piccolo problema, ogni disfunzione. AA.VV. Passato e presente, vol.3, Il Novecento, B. Mondadori, Ed. scolastiche “ … quando il processo di adattamento alla nuova organizzazione avvenuto, [osserva in modo acuto Il filosofo marxista italiano Antonio Gramsci a proposito del fordismo ndr.], si verifica che in realtà hai il cervello dell’operaio, invece di mummificarsi, ha raggiunto lo stadio di completa libertà. Si è completamente meccanizzato solo il gesto fisico … E ha lasciato il cervello sgombro libero per altre occupazioni. Gli industriali americani hanno capito benissimo che l’operaio non solo pensa, ma il fatto che non ha soddisfazioni immediate su lavori che comprende lo si vuole ridurre un gorilla magistrato, l’un po’ portare un corso di pensieri non conformista. A. Gramsci, Una filologia della società E come davanti al fuoco molto forte tutti gli operai alla catena di montaggio avevano una smorfia sul viso. Tutti avevano un muscolo tirato, o le labbra strette, o gli occhi socchiusi e le sopracciglia aggrottate. Vuol dire che tutti avevano un pensiero che batteva dentro le loro teste e rimbalzava su tutta la fabbrica e ancora batteva. La fabbrica non dava distrazioni a tale pensiero: un albero, un uccello, una parola, un passante. Non bastava levar gli occhi dal lavoro e muoverli in giro: non c'era nulla che non fosse un pezzo della fabbrica. A patire da questa citazione dal romanzo Paolo Volponi, Memoriale, 1962 Si dice, ormai da almeno due-tre decenni, che viviamo in una società “post industriale” e “postfordista”, per indicare il fatto che la grande industria organizzata con i principi fordisti non è più il centro del sistema economico. Questa perdita di centralità è da attribuire soprattutto alla rivoluzione telematica o digitale, cioè all'introduzione dell'automazione, della robotica e dell'informatica nelle lavorazioni. Inoltre, le grandi industrie si sono “de localizzate”, cioè hanno decentrato le produzioni in altri paesi, lasciando la casa madre le funzioni di ricerca, finanza, marketing ecc., e a volte neppure quelle. È questa una tendenza irreversibile, almeno per quanto riguarda la grande industria che ha spopolato intere aree industriali, trasformando grandi fabbriche, una volta brulicanti di uomini, idee, conflitti, in “beni culturali”, monumenti dell’archeologia industriale. L’ industria, quella che conta è che “fa la differenza” a ora altri “santuari”: i sofisticati laboratori di ricerca nelle delle biotecnologie o gli asettici reparti, totalmente informatizzati, delle imprese della Silicon Valley, che producono microchip, computer, software, missili, satelliti artificiali. AA.VV. Passato e presente, vol.3, Il Novecento, B. Mondadori, Ed. scolastiche TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO La teoria della guerra giusta, in quanto teoria intermedia tra le teorie bellicistiche e quelle pacifistiche, ha assolto nella storia due funzioni diverse: ora è stata accolta per negare la validità delle prime, ora è stata accolta per negare la validità delle seconde. Nella teologia cattolica, a cominciare da S. Agostino, ha assolto la prima funzione: si trattava allora di confutare la tesi, attribuita ai primi padri della chiesa, che da alcuni passi e dallo spirito del Vangelo si dovesse trarre il principio della condanna assoluta della guerra e che quindi ogni guerra fosse sempre illecita. (… ) dopo la prima guerra mondiale, la teoria della guerra giusta, da tempo abbandonata, è stata resuscitata per assolvere la funzione contraria: si trattava, questa volta, di confutare le teorie (…) che avevano in vario modo esaltato la guerra ed erano giunte alla conclusione che tutte le guerre sono lecite. (…) Le difficoltà cui il tentativo di distinguere guerre giuste e guerre ingiuste è andato sempre incontro, sono note … il denominatore comune di tutte le teorie è sempre stato il riconoscimento della iusta causa a quelle guerre di offesa (…) In questo modo la guerra è stata assimilata ad una pena, ad una sanzione, cioè la forza al servizio del diritto. Rimane il problema della guerra di difesa, che viene giustificata in base ad un principio valido in ogni ordinamento giuridico e accettato da ogni dottrina morale (tranne dalle dottrine della non violenza) … Vi sono due modi tradizionali di intendere la guerra di difesa: in senso stretto, come risposta violenta ad una violenza in atto; in senso largo come risposta violenta ad una violenza soltanto temuta o minacciata, cioè come guerra preventiva. (N. Bobbio, La guerra nella società contemporanea, a cura di L. Bonanate, Principato, Milano 1976, pag. 52) Il candidato discuta il tema proposto alla luce degli eventi storici studiati nel proprio percorso scolastico e del dettato costituzionale in materia. «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo» (Articolo 11, Costituzione della Repubblica italiana). TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE “Una volta i potenti per sottomettere il popolo usavano la forza, le leggi o la religione; ora dispongono anche del calcio e della televisione”. Carl William Brown, Aforismi) Il candidato discuta criticamente la tesi presentata dall’autore. Simulazione prima prova: ITALIANO, del 28/04/2016. Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO La vendetta (Alberto Moravia, Gli indifferenti, cap. XV, 1929) Pubblicato nel 1929, il romanzo racconta le vicende di un giovane intellettuale borghese, Michele Ardengo, e della sua famiglia, vittime di raggiri economici e sentimentali ad opera di un cinico uomo d'affari, Leo Merumeci che seduce la madre Mariagrazia per poi sposare la figlia Carla. Michele non riesce a intervenire per modificare la situazione e finisce per accettare il matrimonio della sorella e diventare socio di Leo. Nel passo che segue, Michele , giovane abulico e indifferente, venuto a conoscenza della relazione della sorella con Leo, decide di vendicarsi e di uccidere quest'ultimo, superando in questo modo il proprio atteggiamento apatico. In realtà lo svolgimento della vicenda non fa altro che confermare la sua totale inettitudine che lo porta a una assoluta indifferenza nei confronti del destino suo e dei suoi famIliari. Un freddo, mortale disagio gli gelò il sangue; "Ecco, ci siamo penso. La strada era veramente quella che cercava; case nuove, candide, giardini ancor vuoti, qua e là costruzioni cariche d'impalcature, marciapiedi senza selciato; la campagna non doveva esser lontana; poca gente passava; nessuno si voltava per guardarlo, nessuno l'osservava. "Eppure vado ad uccidere un uomo" pensò; frase inverosimile; mise la mano in tasca, toccò la rivoltella; uccider Leo significava ucciderlo veramente, toglierlo dal numero dei vivi, farne scorrere il sangue: "Bisogna ucciderlo" pensò febbrilmente, "ucciderlo... così... senza troppo rumore... così... ecco: mirare al petto... egli cade... cade in terra... mi chino, senza far rumore, con lentezza, lo finisco". La scena che doveva essere fulminea, gli appariva lunghissima, disgregata nei suoi gesti, silenziosa; un mortale malessere lo vinceva: "Bisognerebbe ucciderlo senza accorgersene" pensò; "allora sì, tutto andrebbe bene. Il cielo era grigio; poca gente passava; una automobile; ville; giardini; la rivoltella in fondo alla tasca; il grilletto; il calcio. Si fermò un istante a guardare il numero del portone: in quel momento la propria tranquillità lo spaventò: "Se continuo con questa calma" pensò atterrito "non se ne fa nulla...: bisogna essere sdegnati, furiosi.." Riprese il cammino; il numero ottantatrè era più lontano. "Bisogna montarsi" pensò febbrilmente, "vediamo... vediamo le ragioni che ho di odiare Leo... mia madre... mia sorella... era pura pochi giorni fa... ora in quello stesso letto... nuda... perduta... Leo l'ha presa... posseduta... mia sorella... posseduta... mia sorella... posseduta... mia sorella... mia sorella... trattata come una donnaccia... distesa in quel sudicio letto... orribile, orribile... nuda tra quelle braccia... la mia anima freme al solo pensiero... piegata al vizio di quell'uomo... mia sorella... orribile". Si passò una mano sul collo, si sentiva la gola secca. "Al diavolo mia sorella" pensò disperato ritrovandosi nella stessa calma di prima; tutte quelle fantasie non l'avevano scosso; guardò un portone; era già il numero sessantacinque; un'atroce paura l'invase di non sapere agire, mise la mano in tasca, strinse nervosamente la rivoltella: "Al diavolo tutti... cosa importano le ragioni... ho deciso di ucciderlo e lo ucciderò'. Affrettò il passo, le case sfilavano, una dopo l'altra, più presto, più presto... bisognava ucciderlo e l'avrebbe ucciso... ecco tutto; il numero settantacinque, settantasei, una strada, settantasette, settantotto; improvvisamente si mise a correre, la rivoltella gli sbatteva contro la coscia; osservò sul marciapiede una bambina di forse dieci anni che tenendo per mano un bimbo più piccolo gli veniva incontro; pensò d'incrociarli; ma raggiunse prima di loro il portone di Leo, ed entrò col rimpianto di non averli almeno sfiorati. "E ora" pensò arrampicandosi su per la scala "il più bello sarebbe non trovarlo in casa". Fece di corsa due rampe, al secondo pianerottolo, a destra, trovò la porta del suo nemico; una targa di ottone portava la scritta: Cav. Leo Merumeci. Non suonò; voleva entrare col respiro tranquillo ed era ansante; aspettò dritto, immobile, davanti a quella porta chiusa, che l'ansito e i battiti del cuore si fossero calmati; ma non si calmavano; il cuore pulsava, saltava con fracasso nel suo petto, i polmoni gli si sollevavano contro volontà in un respiro doloroso. "Oh cuore, oh respiro" pensò con un dispetto triste e nervoso, "anche voi vi mettete contro di me?". Premette con una mano il fianco, tentò di dominarsi; quanto tempo sarebbe stato necessario perché il corpo fosse stato pronto come la sua anima? Contò da uno a sessanta, ridicolmente, immobile contro quella porta silenziosa; ricominciò... finalmente, stanco, s'interruppe e suonò. Udì il campanello echeggiare nell'appartamento vuoto; silenzio; immobilità: "non è in casa" pensò con una gioia e un sollievo profondi. "Suonerò ancora una volta per scrupolo... e poi me ne andrò" e già, apprestandosi a premere di nuovo il bottone, già immaginava di ridiscendere nella strada, andarsene per la città, libero, distrarsi; già dimenticava i suoi propositi di vendetta, quando dei passi pesanti risuonarono sul pavimento, di là dalla porta; poi questa si aprì e Leo apparve. Indossava una veste da camera, aveva la testa arruffata e il petto nudo; squadrò dall'alto in basso il ragazzo. "Tu qui" esclamò con faccia e voce assonnate, senza invitarlo ad entrare; "e cosa vuoi?" Si guardarono: "Cosa voglio?" avrebbe voluto gridare Michele. "Lo sai bene, spudorato, cosa voglio". Ma si trattenne: "Nulla" disse in un soffio, ché ora il respiro di nuovo gli mancava; "soltanto parlarti" Leo alzò gli occhi; un'espressione impudente e stupida gli passò sul volto: "Oh bella, parlare? a me? a quest'ora?" disse con stupore esagerato; si teneva sempre nel mezzo della soglia: "E cosa vuoi dirmi?... Senti, senti caro" soggiunse cominciando a chiudere la porta, "non sarebbe meglio un altro giorno? Stavo dormendo, non ho la testa abbastanza chiara... per esempio domani". COMPRENSIONE COMPLESSIVA 1. Il passo che hai letto entra immediatamente nel vivo del nucleo narrativo. a) Quali personaggi vi compaiono? b) L'intento da cui è mosso Michele è dichiarato o solo suggerito? I suoi pensieri forniscono anche le motivazioni del gesto che intende compiere: rintracciale nel testo. c) ANALISI E INTERPRETAZIONE I personaggi 2. Alcuni aspetti del comportamento di Michele indicano che è tutt'altro che convinto dei suoi propositi. b) Ritrova nel testo i segnali dell'ambiguità del suo sentire. c) Quali opposte pulsioni determinano il suo comportamento? 3. L'atteggiamento oscillante di Michele sembra coinvolgere anche la realtà che lo circonda. Verifica come ciò accada nelle righe 1-4. 4. L'autore talvolta si scopre trasmettendo un rapido e velato giudizio. Come valuta il comportamento di Michele davanti alla porta della casa di Leo? 5. Michele ha bisogno di motivazioni psicologiche che lo inducano all'azione e per questo rievoca immagini della sorella Carla. Rintracciale nel testo. 6. Indica tutti gli elementi che concorrono a connotare il personaggio di Leo. Lo stile 7. Moravia stesso dichiara di essere partito dall'idea stilistica di “far uso della tecnica teatrale nel romanzo”. Evidenzia nel passo quali caratteri della narrazione contribuiscono a ottenere questo effetto. 8.Quale ritmo conferiscono all'intero passo le numerose frasi nominali? RIFLESSIONI E APPROFONDIMENTI Confronti Negli Indifferenti il debole e velleitario Michele per la sua inettitudine vive in uno stato di perenne alienazione di fronte alla realtà. Ricordi qualche altro personaggio, della letteratura tra fine ‘800 e primo ‘900, incapace di costruirsi e vivere una vita autentica? In base ai testi letti tracciane il ritratto, individuando le cause di tale inettitudine. TIPOLOGIA B – SAGGIO BREVE REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO Dl GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di “articolo di giornale" utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni opportuno organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’”articolo di giornale" individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Da’ all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo. 1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Argomento: La solitudine e la disgregazione dell’io DOCUMENTI Svevo – La vita attuale è inquinata alle radici (da La coscienza di Zeno) […] La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornaliere miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure. Sarebbe come voler curare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena curati. La vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una gran de ricchezza… nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio? Solamente a pensarci soffoco! Pirandello – Io e l’ombra mia (da Il fu Mattia Pascal) Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono su l’ombra del mio corpo, e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, non potevo calpestarla, l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? Io o lei? Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto, ecco la mia vita… Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. […] Mi stropicciai la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! Così era! Il simbolo della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stia: la sua ombra per le vie di Roma. Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa ma per pensare e comprendere ch’era la Quasimodo – Rifugio di uccelli notturni testa di un’ombra, e non l’ombra di una testa. Proprio così. Ungaretti – Il tempo è muto Il tempo è muto fra canneti immoti… Lunghi d’approdi errava la canoa… Stremato, inerte, il rematore… I cieli Già decaduti a baratri di fumi… Proteso invano all’orlo dei ricordi, cadere forse fu mercè… Non seppe ch’è la stessa illusione mondo e mente, che nel mistero delle proprie onde ogni terrena voce fa naufragio. In alto c’è un pino distorto: sta intento ed ascolta l’abisso col fusto piegato a balestra. Rifugio d’ucelli notturni, nell’ora più alta risuona d’un battere d’ali veloce. Ha pure un suo nido il mio cuore Sospeso nel buio, una voce; sta pure in ascolto, la notte. Montale – Spesso il male di vivere ho incontrato Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l’incartocciarsi di una foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio Che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. René Magritte Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte. Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono d’esser vivi. Solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data, la fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa: perché se fosse, noi non la vedremmo: la vivremmo, questa forma, senza vederla. e morremmo ogni giorno di più in essa, che è già per sì una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire. Il mio caso è anche peggiore. Io vedo non ciò che di me è morto; vedo che non sono mai stato vivo, vedo la forma che gli altri, non io, mi hanno data, e sento che in questa forma la mia vita, una mia vera vita, non c’è stata mai. Luigi Pirandello, La carriola 2) AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento: La mutazione demografica che preoccupa l’Italia DOCUMENTI La cosiddetta piramide delle età della popolazione italiana mostra una forte erosione alla base tipica della maggior parte delle Nazioni sviluppate, assumendo quella che viene chiamata forma a trottola. Al 1° gennaio 2016 la popolazione in Italia è di 60 milioni 656 mila residenti (-139 mila unità). Gli stranieri sono 5 milioni 54 mila e rappresentano l'8,3% della popolazione totale (+39 mila unità). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti. I morti sono stati 653 mila nel 2015 (+54 mila). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza. Nel 2015 le nascite sono state 488 mila (-15 mila), nuovo minimo storico dall’Unità d'Italia. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna. L'età media delle madri al parto sale a 31,6 anni. Il saldo migratorio netto con l'estero è di 128 mila unità, corrispondenti a un tasso del 2,1 per mille. Tale risultato, frutto di 273 mila iscrizioni e 145 mila cancellazioni, rappresenta un quarto di quello conseguito nel 2007 nel momento di massimo storico per i flussi migratori internazionali. Le iscrizioni dall’estero di stranieri sono state 245 mila e 28 mila i rientri in patria degli italiani. Le cancellazioni per l'estero riguardano 45 mila stranieri e 100 mila italiani. Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale. In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva di 15-64 anni (39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il 13,7%). L’indice di dipendenza strutturale sale al 55,5%, quello di dipendenza degli anziani al 34,2%. Diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85). L'età media della popolazione aumenta di due decimi e arriva a 44,6 anni. www.ISTAT, comunicato stampa del 19 febbraio 2016 Come durante la guerra, ma senza la guerra. Come se vivessimo sotto i bombardamenti. Uno studio interroga e preoccupa esperti in mezza Italia: nel 2015 il numero di morti nel nostro Paese è salito dell'11,3%. In un anno significherebbe 67mila decessi in più rispetto al 2014 (ad agosto sono già 45mila), per un incremento che davvero non si vedeva da decenni. "Il numero è impressionante. Ma ciò che lo rende del tutto anomalo è il fatto che per trovare un'analoga impennata della mortalità, con ordini di grandezza comparabili, si deve tornare indietro sino al 1943 e, prima ancora, occorre risalire agli anni tra il 1915 e il 1918", scrive sul sito di demografia Neodemos il professor Gian Carlo Blangiardo. Che cosa sta succedendo? Non è ancora chiaro. E sullo sfondo c'è un timore, sollevato sempre su Neodemos. Che la crisi economica e i tagli al Welfare c'entrino qualcosa. Ci vorranno mesi di studio per capire se davvero tra le cause della "nuova guerra" ci sono anche queste. Michele Bocci, Mortalità: impennata misteriosa nel 2015, La Repubblica 23/12/2015. Anche a frontiere praticamente chiuse, aumentano gli immigrati in Italia. É solo grazie a loro che aumenta la popolazione, anche se stanno facendo meno figli rispetto al passato. Al 1 gennaio 2015, risultavano iscritti all'anagrafe e quindi residenti in Italia 5 milioni 73 mila cittadini stranieri, l'8,3% del totale della popolazione Se la popolazione straniera aumenta, quella italiana diminuisce: il 1 gennaio 2015 è scesa a 55,7 milioni. Si tratta di 125 mila italiani in meno rispetto al 2014, e sarebbe andata pure peggio senza i 106 mila ex-stranieri diventati italiani nel corso dello stesso anno. A furia di stare con gli italiani, gli immigrati rischiano però di prendere il brutto vizio di non fare figli. La riduzione delle nascite cui si assiste nel 2014 è il frutto concomitante di un analogo comportamento di contenimento riproduttivo da parte sia delle italiane sia delle straniere. La fecondità delle immigrate risulta in calo e scende per la prima volta sotto la soglia dei 2 figli per donna, attestandosi a 1,97. Si tratta comunque di un tasso di fecondità nettamente superiore a quello delle italiane, che si attesta a 1,31 figli per donna. www.stranieriinItalia, Oltre 5 milioni di stranieri in Italia. Aumentano, ma fanno meno figli, 12 febbraio 2015, Prima anni spesi per uscire dal labirinto universitario, poi anni persi in un mercato del lavoro che non c'è. Il tutto con il peso di uomini mammoni, poco inclini ad assumersi le responsabilità che una famiglia comporta. Risultato: le donne italiane fanno i figli sempre più tardi. Secondo l'Istat negli ultimi 20 anni l'età media del parto è cresciuta notevolmente, passando dai 29,1 anni del 1991 ai 31,4 anni nel 2011 - con punte di 31,8 nelle regioni del centro. Un dato che pone il nostro Paese in cima alla classifica europea, al pari della Svizzera e poco sotto la Spagna e l'Irlanda, contro una media europea ferma a circa 30 anni. Molto incide anche la crisi economica. Per mantenere un figlio servono soldi, ma per guadagnare soldi bisogna avere un lavoro. A tamponare l'emergenza, dovrebbe intervenire lo Stato sociale, che però notoriamente è ridimensionato da continui tagli. I quali non tengono conto del doppio ruolo che le donne sono chiamate a svolgere: quello produttivo e quello legato alla cura dei figli e dei genitori anziani. Sara Ficocelli, Non è un paese per mamme, L’Espresso, 6 maggio 2013 3) AMBITO STORICO-POLITICO Argomento: La ricerca del consenso nei regimi totalitari DOCUMENTI Il regime fu protagonista di un organico tentativo di «fare gli Italiani», di attuare una specifica «nazionalizzazione delle masse», secondo concetti di «nazione» e di «identità nazionale» assai diversi tanto dai modelli propri all'Italia liberale quanto da quelli che avrebbero preso vita con la Repubblica,[...] La proposta culturale del regime fu per molti versi contraddittoria, spesso gretta e provinciale; finì coll' isolare l'Italia dalle correnti più vive della cultura europea e mondiale. Tuttavia, il sistema di valori fascista penetrò nelle menti e negli animi degli italiani e delle italiane del Ventennio, lasciandovi profonde tracce e contribuendo al diffondersi di stereotipi entrati a far parte del senso comune del paese. (B. Mantelli, Il regime fascista. 1925-1940, Fenice 2000, Milano 1995) Il “totalitarismo” è il completo controllo da parte dello Stato sulla società e sugli individui. Si basa sul consenso popolare, ottenuto grazie all’intensa propaganda, che viene effettuata con ogni mezzo di comunicazione ed impone un’ideologia, tramite messaggi semplificati e ripetuti (messaggi ridotti e chiari per poter essere compresi da tutti). Si regge su una figura carismatica; un individuo superiore a tutti, capace di risolvere ogni problema; un capo che sfrutta il suo fascino e il suo carisma per avere consenso. (Adattamento da Fossati, Luppi, Zanette, Passato e presente, vol. 3, Ed. scolastiche B. Mondadori) Nel corso degli anni trenta, lo Stato fascista venne configurandosi come un sistema politico originale, cioè una dittatura personale di tipo carismatico, integrata in una struttura istituzionale fondata sul partito unico, sulla subordinazione e l’integrazione della società nello Stato, sulla organizzazione e la mobilitazione delle masse. Il ruolo carismatico di Mussolini ricevette un’ esaltazione speciale attraverso il culto del littorio, cioè con la istituzione della religione politica fascista attraverso l'adozione di un sistema di credenze, di miti, di riti e di simboli, che divenne parte essenziale integrante dello stato fascista e della politica di massa del partito unico. Il mito di Mussolini contribuì ad incrementare la dimensione fideista e rituale nella politica di massa. Gli incontri frequenti e periodici del duce con le masse in Piazza Venezia e nelle altre città italiane erano il momento culminante della liturgia fascista2, quando, con la preparazione di un'attenta regia3, si 2 Organizzazione di un rito religioso realizzava la fusione emotiva del capo con la folla, come mistica drammatizzazione simbolica dell’unità della nazione con se stessa attraverso il suo sommo interprete. Il culto del littorio aveva un ruolo centrale nella organizzazione dell’entusiasmo collettivo, basata su una concezione antropologica della massa come aggregazione umana dominata da fattori mitici e irrazionali, che non avrebbe mai potuto acquistare una coscienza come collettività di individui responsabili, in grado di partecipare con critica consapevolezza all’attività politica per autogovernarsi attraverso la scelta dei propri governanti. Nello Stato totalitario, la politica di massa non aveva come fine l’emancipazione di una collettività sempre più cosciente e autonoma, Capace di controllare il proprio destino, ma bensì la omogeneizzazione conformistica della mentalità dell’individuo e delle masse, sottoposti per tutto il corso della loro esistenza ad un processo simultaneo di organizzazione, indottrinamento e integrazione secondo i valori e principi del partito totalitario. (E. Gentile, Fascismo antifascismo, Le Monnier, Firenze 2000, pp. 207-09) Al raduno di Norimberga del 1935 Adolf Hitler disse che una nazione è veramente degna della storia solo quando costruisce i propri monumenti, e con il termine monumenti egli intendeva riferirsi non solo alle realizzazioni del proprio regime, ma anche alla liturgia politica del nazionalismo. Adolf Hitler aveva compreso bene l’aspetto sia pragmatico che ideologico della liturgia, e, come sempre, nella sua mente seppe accordare concrete considerazioni politiche con la sua fede istintiva. [...] È abbondantemente provato che Hitler preferiva il dramma musicale a quello recitato e la parola detta a quella scritta. Quale era allora il rapporto tra i discorsi e il dramma liturgico? [...] I discorsi di Hitler, [...] comprendevano qualcosa di più che slogan o frasi fatte, molto spesso essi erano esposizioni di programmi. [...] duravano per un periodo di tempo molto più lungo. [...] Questi insistette sempre sulla «chiarezza» [...]. Ma chiarezza voleva anche dire una concisione di forma che non lasciasse luogo ad ambiguità. Il suo assioma politico che il «popolo non comprende le strette di mano» fu applicato ai suoi discorsi. [...] I discorsi di Hitler erano in realtà fatti, per le parole da lui usate, le domande retoriche, le affermazioni categoriche. In più avevano un ritmo costante nel quale il popolo poteva inserirsi con esclamazioni. Questi ritmi erano bellicosi, aggressivi e in particolare comportavano un timbro di voce di grande effetto. Lo stesso Hitler aveva scritto che i discorsi aprono il cuore del Volk come colpi di maglio. Spesso questi discorsi avevano una costruzione logica, ma la logica interna era mascherata dal ritmo e dal crescendo della voce. Il pubblico recepiva in tal modo la logica del discorso emotivamente, avvertiva solo la combattività e la fede, senza afferrare il contenuto concreto, o senza soffermarsi a riflettere sul suo significato. La folla era attratta dalla forma del discorso, «viveva» il discorso più che analizzarne il contenuto. La struttura diveniva così una componente essenziale dell’intera esperienza di vivere l’ideologia, giacché a causa dei suoi effetti potenti era difficile per il pubblico porsi in una posizione di distacco critico[...] il loro effetto [ è ] ritualistico, perché Hitler qui si manifestava senza veli ed esternava chiaramente la fede che condivideva con il suo pubblico; i suoi discorsi pubblici presero, in gran parte, la stessa forma di quelli di Mussolini, anche se si inquadravano in una diversa cornice liturgica. I discorsi di Hitler furono perciò delle vere azioni, [...]; non erano didattici come lo erano quelli di tanti liberali e socialisti. Inoltre erano chiare manifestazioni di una fede accettata da tutti. Hitler sentì molto l’influenza di Gustave Le Bon e ne seguì la massima contenuta nel volume La 3 Si riferisce ad una rappresentazione teatrale, simbolica (perché il duce simboleggia la nazione) e mistica, perché vissuta quasi come atto di fede in una entità superiore. psychologie des foules, e cioè che il capo deve essere parte integrante di una fede posseduta in comune, che non poteva essere da lui sperimentata o rinnovata. La sperimentazione e l’innovazione da lui introdotte consistettero solo nell’intensificare il significato di ciò che era già largamente accettato, e nell’introdurre una visione manichea che trasformava le sue parole in fatti. (George L. Mosse, La nazionalizzazione delle masse) Vediamo davanti ai nostri occhi increduli i contorni di un nuovo romanticismo, (…) un romanticismo ferreo che ci assale in ogni simbolo di vittoria e che incontriamo in ogni manifestazione della parola scritta o parlata nella rivoluzionaria Germania nazionalsocialista. Dobbiamo rappresentare questo davanti al popolo e in più penetrarlo con questo spirito fino nelle fibre più remote. Bisogna forgiare e limare le persone fino a quando saranno diventate schiave, questo è uno dei compiti principali della radio tedesca. (Discorso di Goebbels, ministro tedesco della Propaganda, alla radio nella primavera del 1933) Una delle conquiste più moderne della tecnica rivoluzionaria del nostro secolo è senza dubbio la radio. Oggi è uno dei mezzi più potenti per la guida del popolo. (…) Tutti devono ascoltare la radio. La radio c’è, non può essere evitata. La tecnica continua la sua inarrestabile marcia vittoriosa. Questo processo è stato più rapido nella radio rispetto ad altri mezzi di comunicazione. La radio ha superato in breve il telefono, il telegrafo, la macchina e l’ aereo (…) ma proprio per questo spettano alla radio in modo particolare difficili compiti e doveri di natura politica. Questi compiti e doveri sono stati capiti e apprezzati e anche realizzati soltanto nello Stato nazionalsocialista. (Discorso di Goebbels alla XVI Mostra della radio, 28 luglio 1939) 4) AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO Argomento: Tecnologia e consumismo DOCUMENTI In una società industrializzata e tecnologicamente avanzata, l’ampia disponibilità di mezzi economici e prodotti libera gran parte della popolazione dalla morsa del bisogno, cosicché la domanda rivolta a beni opzionali, facoltativi, se non proprio inutili, è più malleabile e soggetta ai condizionamenti indotti. Per esempio, un uomo che sia ben vestito, nutrito e alloggiato, e abbia in tasca una somma per comprare un gadget personale, può essere ben guidato nella scelta del negozio, dell’oggetto, del materiale ecc. Ma in tal modo la grande industria oltre che gestire prezzi e costi dei prodotti, può orientare la domanda dei consumatori e, con l’ausilio delle scienze sociali, della psicologia, delle più sofisticate tecniche di comunicazione dei mass media, è in grado di condizionare non solo la scelta dei prodotti, ma anche di indurre bisogni fittizi, atti a creare condizioni di mercato per tutto quello che intende produrre> [...] Il consumismo è un fenomeno che caratterizza le società industrializzate, e consiste per un verso in uno spreco di energie e risorse, per un altro nello sfruttamento della massa da parte del sistema industriale. Ne consegue che il singolo, intrappolato in questo meccanismo diabolico, o è frustrato dal mancato soddisfacimento dei bisogni fittizi, oppure è preso da euforia, che però non cancella l’infelicità di fondo, in quanto l’esaudimento di un desiderio ne fa nascere altri, in una continua tensione. Di qui l’alienazione, il conformismo, la noia, che sono i moderni flagelli della nostra società, apparentemente immersa nell’abbondanza e in una straripante felicità materiale. Materazzi, Presutti, Technopolis, 2002. Che la tecnologia sia un potente motore dei consumi è fenomeno ben noto in tutti i campi; per stare al passo coi tempi occorre fornirsi di mezzi efficaci ed efficienti, sia a livello personale, sia familiare, sia aziendale. Tuttavia non è meno vero che oggi per un verso la tecnologia corre troppo, specie nel settore hi-tech; per un altro, le industrie in una concorrenza spietata anche con se stesse, riversano sul mercato modelli su modelli, che spesso differiscono tra loro per un’inezia, ma che pure valgono a conquistare i compratori più renitenti o a far sentire obsoleto il modello posseduto a chi ha il pallino della novità. E questo comporta una rischiosa spinta dal consumo ala consumismo. Raffaella Galvani, commento all’Osservatorio sui consumi 1999-2000 della Findomestic. E’ evidente che lo sviluppo delle nuove tecnologie consente alla pubblicità di affinare le sue armi. Infatti viviamo nell’epoca della facilitazione del marketing: sondaggi demoscopici, test proiettivi, test psicofisici, creatività e trasgressione dei linguaggi complessi utilizzabili favoriscono nettamente l’efficacia dei cosiddetti persuasori occulti. Fabrizio Filosa, L’Espresso, 2006. Il problema dell'usura 'precoce', in realtà, non è un fenomeno del tutto inedito. Da anni, ormai, associazioni e gruppi di attivisti denunciano l'obsolescenza “pianificata” a tavolino dai produttori, ma lo studio di Schridde e Kreiss fa un importante passo avanti. La maggior parte dei prodotti in commercio sono fatti per durare poco ed essere utilizzati solo per brevi periodi. Troppo spesso non esistono i pezzi di ricambio oppure sono così costosi che all'utente finale conviene comperare un elettrodomestico nuovo, invece che farlo riparare. Questa obsolescenza programmata, però, fa male a tutti: a noi stessi, alla collettività, all'ambiente. L'usura precoce e pianificata a tavolino provoca un inutile spreco di risorse naturali, un aumento esponenziale di rifiuti nelle discariche (per non parlare di tutti i metalli rari e preziosi presenti nei RAEE - Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e un enorme danno economico che ricade non solo sui singoli cittadini, ma anche sull'intera collettività. Laura Pavesi, Se gli elettrodomestici sono programmati per rompersi, 26/03/2013, www.il cambiamento. It La carte di credito, ma anche i telepass, le tessere dei supermercati, i bancomat, i microchip dicono di chiunque cosa sta facendo, chi frequenta, cosa consuma, quali itinerari percorre, quali abitudini alimentari ha contratto. La «tracciabilità» di ciascun individuo è totale e senza residui. E non c'è solo un potere centralizzato che controlla tutto, come avviene invece nell'incubo orwelliano. Ci sono tanti poteri che accumulano dati e possono usarli a loro piacimento anche se l'ipocrisia dominante produce tonnellate di carta per onorare norme sulla privacy tanto meticolose, pignole, addirittura demenzialmente dettagliate quanto ignorate nei fatti, trascurate, considerate un orpello inutile. Le agenzie pubblicitarie, intrufolandosi nella vita privata violata dei consumatori, possono scegliere con grande precisione i loro target. Con le intercettazioni telefoniche a raffica chiunque, anche non indagato, può essere sorpreso in una conversazione privata o intima. Con il commercio online, i dati personali vengono messi a disposizione dei malintenzionati. Non importa ciò che accade: importa ciò che potrebbe accadere. Anche se in questo preciso istante nessuno sta ispezionando ogni frammento di un individuo, quell'individuo è comunque alla mercé di qualcuno che un giorno, mutate le circostanze, potrebbe fare un uso ostile o maligno delle informazioni possedute. Pierluigi Battista, «Corriere della Sera» 20 marzo 2012. TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Il Fascismo al potere. Il candidato provi a sintetizzare e a problematizzare i maggiori eventi storici che portarono il movimento dei Fasci di combattimento del 1919 a divenire, anche con la fondazione del PNF nel 1921, da realtà assolutamente marginale, a vero e proprio soggetto assoluto e totalitario, appena 5 anni dopo (1925). TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE «Il Terzo Mondo sta bussando alle porte dell'Europa, e vi entra anche se l’Europa non è d'accordo. Il problema è che nel prossimo millennio l'Europa sarà un continente multirazziale, o se preferite, "colorato". Se vi piace, sarà così; e se non vi piace sarà così lo stesso». Umberto Eco Spiega la precedente affermazione di Umberto Eco, evidenziando i segni del mutamento in atto nella società italiana. Secondo te, prevalgono oggi atteggiamenti di accettazione o di pregiudizio e rifiuto nei confronti degli immigrati? Perché? Qual è il tuo comportamento nei loro riguardi? Quale pensi sia l'atteggiamento giusto da tenere? Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna del fascicolo. Griglia di valutazione della prima prova Griglia di valutazione della prima prova - tipologia A: ANALISI DEL TESTO Candidato ……………………………………....…….. classe ……...…..............… VOTO …………..……. COMPETENZA TESTUALE indicatori • • • COMPETENZA COMUNICATIVA COMPETENZA IDEATIVA • • descrittori Il testo è stato compreso in modo... 3/15 - completo, corretto, organico, efficacemente focalizzato COMPRENSIONE - completo, corretto, articolato in modo coerente COMPLESSIVA - corretto, coerente e ordinato negli snodi fondamentali - nell’insieme completo e corretto, abbastanza ordinato nella sequenza degli argomenti focalizzazione - nell’insieme corretto, discretamente articolato, con qualche lieve imprecisione dell'idea centrale - globalmente corretto, ma essenziale e non del tutto ordinato - limitato e/o superficiale e/o con qualche lacuna e imprecisione riconoscimento e ricomposizione organica - limitato e superficiale, con lacune nelle informazioni essenziali, disordinato dei nuclei concettuali - frammentario nell’insieme, incompleto e con diversi errori elaborazione dei - disorganico, con lacune e/o errori che incidono sulla chiarezza globale - del tutto improprio ed illogico significati L’analisi del testo risulta... 3/15 - corretta, esauriente e ben strutturata, basata su solide conoscenze ANALISI - corretta, approfondita, efficace - corretta, approfondita e organica DEL TESTO - corretta, abbastanza organica, con lievi imprecisioni aderenza alla consegna e - corretta ma non del tutto precisa e sistemata, o non del tutto sviluppata completezza - corretta negli aspetti essenziali e di base analisi delle strutture, dei - superficiale e/o imprecisa e/o schematica contenuti e degli - schematica/lacunosa o limitata ad una selezione non ragionata e scarsamente significativa aspetti formali del testo - incompleta / frammentaria / con errori derivanti da carenze concettuali di base - molto incompleta / scorretta / con distorsioni - del tutto errata / non svolta / non valida perché priva di aderenza alla consegna 3/15 L’elaborato propone conoscenze... INTERPRETAZIONE, - molteplici, con riferimenti contestuali; l’interpretazione è ricca, critica e sorretta da contributi personali RIFLESSIONI E - solide, ben selezionate e collegate in modo personale al testo APPROFONDIMENTO - ampie e significative; l’interpretazione è chiara, organica e coerente DEI CONTENUTI - valide; l’interpretazione è nel complesso organica e coerente • aderenza alla consegna e - discrete e un’interpretazione evidente e coerente completezza - nel complesso corrette e pertinenti, ma essenziali; l’interpretazione è per lo più adeguata • riferimenti culturali e - accettabili, ma a volte imprecise o non motivate; l’interpretazione è generica - incomplete e approssimative; l’interpretazione è imprecisa, lacunosa contestuali - scarse, del tutto insignificanti o non adeguate; l’interpretazione è solo accennata • corretta - scarse e inconsistenti; l’interpretazione è quasi assente e del tutto insignificante interpretazione • giudizi personali - non pertinenti e errate; l’interpretazione è scorretta La padronanza della lingua è... • eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta • ottima: esposizione articolata, chiara e corretta CORRETTEZZA • più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni • buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni SINTATTICA, • discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione MORFOLOGICA E • sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta • incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura ORTOGRAFICA • molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la punteggiatura 3/15 • scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità Il lessico usato è ... • molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro • sempre appropriato, vario, efficace nel registro PROPRIETÀ LESSICALE• appropriato, efficace nel registro • in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro • abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione 3/15 • adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà • generico e ripetitivo, non sempre adeguato • banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori • povero, improprio, con diversi errori • improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa livelli punti Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff Assol.Insuff. Nullo 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. Nullo 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. Nullo 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. Nullo Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. La commissione 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 Nullo TOTALE PUNTEGGIO 1,4 1,2 1 /15 Griglia di valutazione della prima prova - tipologia B: SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE COMPETENZA COMUNICATIVA COMPETENZA IDEATIVA COMPETENZA TESTUALE Candidato …………………………………..........……….. classe …..............…...…… VOTO …………..……. indicatori descrittori livelli punti 3 Eccellente Lo studente...− struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e conoscenze. rispetta tutti i vincoli e le convenzioni del genere testuale. 2,8 Ottimo − struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e conoscenze. rispetta in gran STRUTTURA parte i vincoli e le convenzioni del genere testuale. 2,6 Distinto − struttura coerentemente l’argomentazione, espone la sua tesi e gestisce in modo adeguato dati e conoscenze. rispetta in buona parte i DEL TESTO, vincoli e le convenzioni del genere testuale. COERENZA E 2,4 Buono − imposta l’argomentazione e struttura il testo in modo coerente e organico, pur con qualche incertezza e nel rispetto sostanziale dei vincoli testuali. COESIONE DELL’ 2,2 Discreto − espone una sua tesi/idea centrale, la sviluppa e argomenta in modo semplice ma discretamente coeso e coerente. rispetta i vincoli e le ARGOMENTAZIONE convenzioni essenziali del genere testuale 2 Sufficiente − espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, la sviluppa/argomenta con coerenza, ma in modo poco pianificato, rispettando i vincoli essenziali del genere testuale. 3/15 1,8 Mediocre − espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, struttura il testo in modo semplice e ma non sempre consequenziale, rispettando solo in parte i vincoli testuali. Insufficiente 1,6 − espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni non chiare e coerenti. incerto il rispetto dei vincoli testuali Grav. Insuff 1,4 − espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni incongruenti e contraddittorie. molto incerto il rispetto dei vincoli testuali − espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni contorte e illogiche. inadeguato il rispetto dei vincoli testuali Assol.Insuff. 1,2 − non presenta la sua tesi e non imposta un’argomentazione pertinente; non rispetta i vincoli testuali 1 Nullo 3 Lo studente...− interpreta correttamente i documenti, li mette in relazione e li integra con molteplici conoscenze personali, dettagliate e approfondite Eccellente − interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali approfondite Ottimo 2,8 − interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali adeguate Distinto 2,6 − interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con alcuni riferimenti personali pertinenti Buono 2,4 − interpreta correttamente i documenti, coglie aspetti significativi Discreto 2,2 − analizza e mette in relazione aspetti essenziali dei documenti ANALISI − comprende i documenti, ma li utilizza in parte, li analizza in modo approssimativo e/o impreciso 2 Sufficiente E USO DEI − utilizza i documenti in misura insufficiente e/o comprende con lacune ed errori il significato dei documenti, li utilizza solo 1,8 Mediocre parafrasandoli o citandoli DOCUMENTI Insufficiente 1,6 − utilizza i documenti in misura insufficiente, la comprensione è stentata, l’uso è poco ragionato − utilizza i documenti quasi sempre fraintendendo e banalizzando o in modo illogico Grav. Insuff. 1,4 3/15 − Non comprende il significato dei documenti usati e li usa in modo illogico Assol.Insuff. 1,2 1 Nullo Eccellente 3 Lo studente...− dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella elaborazione di dati e conoscenze Ottimo 2,8 − propone una riflessione ricca e organica, la sintesi di dati e conoscenze è molto efficace Distinto 2,6 − offre molti spunti critici e sintetizza in modo efficace e razionale 2,4 Buono − propone una riflessione critica a volte incerta, ma con una sintesi efficace RIFLESSIONE 2,2 Discreto − propone sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico E − propone una rielaborazione piatta, utilizzando alcuni spunti forniti dai documenti 2 Sufficiente − propone una rielaborazione superficiale, generica e imprecisa, utilizzando pochi spunti SINTESI 1,8 Mediocre − propone una rielaborazione incompleta e imprecisa, a volte confusa, utilizzando pochi spunti Insufficiente 1,6 − propone una rielaborazione frammentaria e stentata, talvolta confusa e contraddittoria, con spunti insufficienti 3/15 Grav. Insuff. 1,4 − propone una rielaborazione appena accennata e scarsamente significativa, con spunti del tutto insufficienti Assol.Insuff. 1,2 − non propone alcuna rielaborazione personale 1 Nullo Eccellente 3 La padronanza • eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta Ottimo 2,8 della lingua è... • ottima: esposizione articolata, chiara e corretta Distinto 2,6 • più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni CORRETTEZZA • buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni Buono 2,4 Discreto 2,2 • discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione SINTATTICA, • sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta MORFOLOGICA E Sufficiente 2 • incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura Mediocre 1,8 ORTOGRAFICA • molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la punteggiatura Insufficiente 1,6 • scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura 3/15 • scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura Grav. Insuff. 1,4 • inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità Assol.Insuff. 1,2 Il lessico usato è ... • • • • • PROPRIETÀ • LESSICALE • • • 3/15 • • Nullo Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro sempre appropriato, vario, efficace nel registro appropriato, efficace nel registro in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà generico e ripetitivo, non sempre adeguato banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori povero, improprio, con diversi errori improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. 1 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 Nullo TOTALE PUNTEGGIO La commissione /15 Griglia di valutazione della prima prova - tipologia C-D: TEMA COMPETENZA IDEATIVA COMPETENZA TESTUALE Candidato ………………………..........……………….….. classe ……..................……VOTO ………….....……. indicatori L’elaborato propone... ADERENZA ALLA TRACCIA E PRODUZIONE DELLE INFORMAZIONI1 3/15 Lo studente...• • ORGANICITA’ • • DEL TESTO, • COERENZA E • • COESIONE • • 3/15 • • struttura organicamente gli argomenti, sempre efficaci, coerenti e coesi argomenta in modo organico, coerente e coeso organizza gli argomenti in una struttura nel complesso coerente e coesa organizza gli argomenti con qualche lieve imprecisione che non compromette la coerenza e la coesione argomenta in modo adeguato e discretamente coeso e coerente sviluppa/argomenta le idee con coerenza, ma in modo semplice propone argomenti non sempre chiari ed evidenti, struttura il testo in modo schematico o con poca consequenzialità e coesione sviluppa le idee con argomentazioni imprecise, incoerenti/non coese, non presenta un’idea centrale propone argomenti non organizzati, incongruenti, con frequenti errori di coesione propone argomenti del tutto illogici, incoerenti, non coesi il testo per lo più è oscuro Lo studente...• • RIFLESSIONE • • CRITICA E • PERSONALE • • • 3/15 • • • dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e rielaborazione, originale e significativa dimostra ottime capacità di riflessione critica e rielaborazione efficace rielabora le conoscenze con molteplici spunti critici efficaci offre diversi spunti critici efficaci propone apprezzabili spunti di riflessione personale propone un’elaborazione personale semplice ma adeguata propone un’elaborazione personale superficiale, generica, imprecisa propone un’elaborazione banale, ripetitiva e scarsamente significativa la riflessione è frammentaria e stentata i tentativi di elaborazione sono per lo più oscuri o spunti sporadici poco comprensibili non propone alcuna rielaborazione personale o solo spunti del tutto confusi e incomprensibili • • • CORRETTEZZA • • SINTATTICA, • MORFOLOGICA E • ORTOGRAFICA • La padronanza della lingua è... COMPETENZA COMUNICATIVA descrittori − molteplici argomenti in modo esaustivo, equilibrato, significativo, in base a una perfetta interpretazione della traccia − una visione completa dei problemi con argomenti appropriati ed approfonditi, accuratamente selezionati secondo le richieste della traccia − numerosi argomenti significativi e li sistema adeguatamente in una struttura pertinente alla traccia − argomenti pertinenti in modo nel complesso significativo ed equilibrato − argomenti nel complesso pertinenti in modo abbastanza significativo ed equilibrato − argomenti essenziali, corretti e complessivamente adeguati − argomenti generici, a volte imprecisi e/o limitati, e/o poco pertinenti − argomenti incompleti e approssimativi, e/o a volte estranei alla traccia − argomenti del tutto insignificanti e poco pertinenti − argomenti non pertinenti e privi di una struttura logica − Il testo è del tutto avulso dalle richieste della traccia eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta ottima: esposizione articolata, chiara e corretta più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la punteggiatura • scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura • inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità 3/15 Il lessico usato è ... PROPRIETÀ LESSICALE 3/15 • • • • • • • • • • • molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro sempre appropriato, vario, efficace nel registro appropriato, efficace nel registro in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà generico e ripetitivo, non sempre adeguato banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori povero, improprio, con diversi errori improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa livelli Eccellente Ottimo punti 3 2,8 Distinto Buono Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff Assol.Insuff. Nullo Eccellente Ottimo Distinto Buono 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 3 2,8 2,6 2,4 Discreto Sufficiente Mediocre 2,2 2 1,8 Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. Nullo Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto 1,6 1,4 1,2 1 3 2,8 2,6 2,4 2,2 Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. Nullo Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 3 2,8 2,6 2,4 2,2 Sufficiente Mediocre Insufficiente 2 1,8 1,6 Grav. Insuff. Assol.Insuff. Nullo Eccellente Ottimo Distinto Buono Discreto 1,4 1,2 1 3 2,8 2,6 2,4 2,2 2 1,8 1,6 1,4 1,2 Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav. Insuff. Assol.Insuff. 1 Nullo TOTALE PUNTEGGIO La commissione /15 Simulazione seconda prova: ECONOMIA AZIENDALE, del 4/5/2016. ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO Settore ECONOMICO Indirizzo: “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA di “ECONOMIA AZIENDALE” A.S.2015/2016 PRIMA PARTE Stralcio tratto dalla Nota integrativa al bilancio di Alfa spa, impresa industriale operante nel settore tecnologico, al 31/12/2015. • Nota integrativa al bilancio 31/12/2015 – art. 2427 c.c. …………………… • Movimenti intervenuti nel Patrimonio netto Descrizione Capitale Riserva sociale legale Valori all’01/01/2015 3.000.000 112.000 Utile accantonato a 7.940 riserva Dividendi pagati agli azionisti Utile dell’esercizio 2015 Valori al 31/12/2015 3.000.000 119.940 Riserva straordinaria 220.000 15.860 235.860 Utile dell’esercizio 158.800 -23.800 -135.000 162.000 162.000 162.000 3.517.800 • Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Costo Fondo ammortamento originario Terreni e fabbricati (*) 2.000.000 1.024.000 Ammortamento 42.000 Valore di bilancio al 31/12/2015 2.000.000 1.066.000 4.258.000 +700.000 -450.000 4.508.000 3.490.800 -135.000 • Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni immateriali Costo Fondo ammortamento originario Costi di ricerca, di sviluppo e 60.000 24.000 pubblicità Ammortamento 12.000 Valore di bilancio al 31/12/2015 60.000 36.000 Impianti e macchinari Acquisto (in data 01/07) Vendita (in data 01/07) Ammortamento Valore di bilancio al 31/12/2015 (*) valore del fabbricato 1.400.000 euro Totale Valore di bilancio 36.000 24.000 Valore di bilancio 976.000 934.000 1.916.000 2.342.000 -315.000 657.604 2.258.604 2.249.396 • …………………… Dalla relazione sulla gestione (art.2428 C.C.) si estrae quanto segue ………………………………………………………………………………………. La struttura patrimoniale evidenzia un miglioramento del Patrimonio Circolante netto al 31/12/2015 rispetto all’anno precedente. Le immobilizzazioni rappresentano il 60% del totale degli impieghi. Gli indici economici mostrano una sostanziale riduzione rispetto agli esercizi precedenti e si sono attestati nei seguenti valori: ROI 5% e ROS 6%. L’azienda ha conseguito un risultato comunque positivo in quanto nonostante una contrazione dei ricavi è riuscita a programmare e conseguire una sostanziale riduzione dei costi operativi. Il candidato, dopo aver analizzato le tabelle della Nota integrativa e dalla Relazione sulla Gestione tragga i dati necessari per ricostruire lo Stato patrimoniale e il Conto economico di Alfa spa e proceda alla redazione dei due documenti secondo quanto prescritto dal Codice Civile (art.2424 e2425). SECONDA PARTE Il candidato scelga due dei seguenti quesiti e presenti per ognuno le linee operative, le motivazioni delle soluzioni prospettate e la produzione dei relativi documenti, ove richiesto. 1. L’informazione sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Alfa spa richiede la determinazione di indicatori utili alla predisposizione di una relazione. Redigere il report dal quale si evidenzia l’analisi economica del bilancio di Alfa spa al 31/12/2015. 2. L’informazione sulla situazione finanziaria di Alfa spa al 31/12/2015 richiede il ricorso alla elaborazione del Rendiconto finanziario così come indicato dai Principi contabili. Redigere il report dal quale si evidenzia l’analisi dei flussi finanziari relativi al bilancio di Alfa spa al 31/12/2015 ricorrendo alla predisposizione del Rendiconto finanziario delle variazioni del Patrimonio circolante netto. 3. Il passaggio dal reddito di bilancio al reddito fiscale richiede l’applicazione delle disposizioni contenute nel TUIR in merito ai componenti negativi e positivi di reddito. Individuare i componenti del reddito che possono originare variazioni fiscali in aumento e in diminuzione. Successivamente determinare il reddito imponibile IRES di Beta spa per l’esercizio 2015 considerando che l’azienda ha rilevato un utile lordo di 46.800 euro e che sono realizzate variazioni fiscali originate da: • plusvalenze • svalutazione crediti • ammortamenti • manutenzioni e riparazioni. 4. Gamma spa, impresa industriale riceve, nell’esercizio 2015, la richiesta di una fornitura di 60.000 unità del prodotto GFDR65 a un prezzo ridotto rispetto all’attuale prezzo di vendita. La struttura produttiva interna, attualmente non interamente utilizzata, non consente la realizzazione dell’intera produzione aggiuntiva. Analizzare la situazione aziendale e redigere il report dal quale emerga la soluzione ritenuta economicamente più conveniente per soddisfare la richiesta valutando la possibilità di: - esternalizzare interamente la produzione aggiuntiva - acquisire impianti e assumere personale per realizzare internamente la maggiore produzione - realizzare al proprio interno parte della produzione, sfruttando la capacità produttiva residua, ed esternalizzare la produzione mancante. Dati mancanti opportunamente scelti. _____________ Durata della prova sei ore. Sono consentiti la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici tascabili non programmabili. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura del tema. Griglia valutazione seconda prova: Obiettivi 1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI Livelli riscontrati nell’elaborato A. possiede conoscenze solide, complete ed articolate B. possiede conoscenze sicure e complete in quasi tutti i punti richiesti C. conosce i contenuti richiesti dalla traccia e in alcuni casi li approfondisce D. conosce in modo più che sufficiente i contenuti richiesti E. possiede i soli contenuti minimi richiesti F. si orienta sulla maggior parte dei contenuti contenuti essenziali richiesti G. le conoscenze sono incomplete ed evidenziano delle incertezze H. le conoscenze sono lacunose, spesso incomplete I. le conoscenze sono lacunose, incomplete, con gravi errori J. le conoscenze sono gravemente lacunose e parziali 2. COMPETENZE APPLICATIVE A. applica in modo preciso le procedure richieste, sono stati svolti tutti i punti B. applica le procedure richieste in modo preciso seppure con qualche distrazione C. applica le procedure richieste e svolge quasi tutti i punti con qualche imprecisione D. sono presenti tutti i punti richiesti seppure con qualche errore / non svolti alcuni punti che non precludono di considerare capita la logica delle procedure applicate E. le procedure sono state applicate in modo talvolta scorretto / un’applicazione non è completa F. le procedure sono state applicate con errori significativi / alcune applicazioni non sono complete G. la procedura è stata applicata solo in parte, sono presenti molti errori significativi H. le competenze applicative non sono rilevabili a causa dei gravi errori e delle numerose parti non svolte 3. COMPETENZE A. il linguaggio è tecnicamente appropriato, la forma è chiara e scorrevole, ESPOSITIVE l’elaborato è ordinato e ricco di spiegazioni nella parte applicativa B. il linguaggio è tecnicamente corretto, la forma non sempre scorrevole, l’elaborato è completo delle spiegazioni essenziali C. il linguaggio è semplice, la forma contiene alcune imprecisioni che nel complesso non pregiudicano la comprensibilità dei concetti esposti, l’elaborato è ordinato D. il linguaggio spesso non è adeguato, la forma contiene delle imprecisioni, E. il linguaggio e la forma contengono numerosi errori che rendono l’elaborato confuso, disordinato e non consentono la piena comprensione dei concetti esposti 4. CAPACITA’ DI A. i dati sono scelti in modo ragionato e con contributi personali, le scelte RIELABORAZIONE sono motivate, i contenuti sono rielaborati e collegati, l’elaborato è ben E COLLEGAMENTO organizzato B. i dati sono scelti in modo logico, alcune scelte sono motivate, sono presenti alcuni spunti personali e collegamenti, l’elaborato è organizzato C. i dati sono scelti in modo sostanzialmente corretto, i contenuti sono solo in parte organizzati e collegati D. solo alcuni dati sono stati scelti in modo logico, le scelte non sono motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate E. i dati sono stati scelti in modo non razionale, le scelte non sono motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate TOTALE NON ARROTONDATO:…………….. VOTO: Punteggio 6 5.5 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1 2.5 2 1.5 1 0.5 1.5 1.2 1 0.6 0.3 ………/15 _________________________________________________________________ Simulazione terza prova del 8/3/2016 MATERIA: MATEMATICA Matematica Quesito n.1 2 3 Data la funzione z = 3 x y , qual è l’equazione del piano tangente alla (max.15 superficie nel punto P = (1 ,1 ) del suo dominio? righe) Quesito n.2 Con quali procedimenti si può risolvere un problema di massimo o di minimo relativo per una funzione z = f ( x , y ) ? (max.15 righe) Quesito n.3 2 2 Qual è il dominio della funzione z = x + y − 1 ? E qual è la parte di piano che lo rappresenta? (max.15 righe) MATERIA: INGLESE TERZA PROVA ( simulazione) Classe Quinta C AFM Read the text carefully and answer the following three questions What must Facebook do to stay on top? by Sam Gustin (adapted from TIME, May 12, 2012) Facebook, launched in February 2004 and originally meant to connect Harvard students in Boston was not created to turn a profit, founder Mark Zuckerberg famously said, but rather to promote a social ideal: making the world more “open and connected”. And yet, as the social- networking force prepares for the largest Internet IPO ( Initial Public Offering*) in history ( expected to happen in May 18) analysts predict, its market value could rocket** past $ 100 billion – or roughly 100 times its 2011 profits. The challenge for Mark Zuckerberg is to appease*** investors, who could lose patience if Facebook’s mission means less profit, and users, who could lose patience if Facebook becomes too greedy and clog**** the site with ads. The solution is….. innovate across all kinds of sectors and in pursuit of a variety of initiatives. But just keep in mind that Facebook is not a democracy. * IPO – the act of selling shares in a company for the first time ** go *** appease – to make somebody calmer and less angry by giving him what he wants **** block something or become blocked/ overcrowd What was the initial mission of Facebook according to Mark Zuckerberg? …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… What is the dilemma Mark Zuckerberg has to face now? ( Explain the issue in your own words) …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… Is the last sentence true? If yes, in which sense? …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………… MATERIA: FRANCESE 1. Nous voulons chanter l’amour du risque, l’habitude de l’énergie et de la témérité. 2. Le courage, l’audace et la révolte seront les éléments essentiels de notre poésie. 3. La littérature ayant jusqu’ici magnifié l’immobilité pensive, l’extase et le sommeil, nous voulons exalter le mouvement agressif, l’insomnie fiévreuse, le pas gymnastique, le saut périlleux, la gifle et le coup de poing. 4. Nous déclarons que la splendeur du monde s’est enrichie d’une beauté nouvelle : la beauté de la vitesse. Une automobile de course avec son coffre orné de gros tuyaux tels des serpents à l’haleine explosive … une automobile rugissante qui semble courir sur la mitraille est plus belle que la Victoire de Samothrace. 5. Nous voulons chanter l’homme qui tient le volant dont la tige idéale traverse la Terre, lancée elle-même sur le circuit de son orbite. 6. Il faut que le poète se prodigue avec chaleur, éclat et prodigalité, pour augmenter la ferveur enthousiaste des éléments primordiaux. 7. Il n’y a plus de beauté que dans la lutte. Pas de chef d’œuvre sans un caractère agressif. La poésie doit être un assaut violent contre les forces inconnues pour les sommer de se coucher devant l’homme. 8. Nous sommes sur le promontoire extrême des siècles ! … A quoi bon regarder derrière nous , du moment qu’il faut défoncer les vantaux mystérieux de l’Impossible ? Le Temps et l’Espace sont morts hier. Nous vivons déjà dans l’absolu, puisque nous avons déjà créé l’éternelle vitesse omniprésente. 9. Nous voulons glorifier la guerre - seule hygiène du monde -, le militarisme, le patriotisme, le geste destructeur des anarchistes, les belles Idées qui tuent et le mépris de la femme. 10. Nous voulons démolir les musées, les bibliothèques, combattre le moralisme, le féminisme et toutes les autres lâchetés opportunistes et utilitaires. (…) Signé : FILIPPO TOMMASO MARINETTI (Extrait du manifeste paru dans « Figaro « du 20 février 1909.) QUESTIONS (15 lignes maximum) 1. D’après son « Manifeste » ci-dessus, savez-vous exprimer certaines caractéristiques relatives à l’œuvre artistique conçue par T. Marinetti ? 2. D’après son « Manifeste » ci-dessus, savez-vous exposer ce que T. Marinetti veut exalter ou glorifier? 3. D’après le « Manifeste » ci-dessus , sauriez-vous retrouver des caractéristiques techniques et scientifiques de la Belle époque ainsi que des signes prémonitoires de la « Grande guerre » ? MATERIA: DIRITTO SIMULAZIONE TERZA PROVA DI DIRITTO Tipologia B: Quesiti a risposta singola 1 Descrivi i poteri che spettano al Presidente della Repubblica nei confronti della magistratura 2. Illustra brevemente la procedura necessaria per risolvere una crisi di governo 3 Indica e descrivi le diverse fasi di un procedimento penale Simulazione terza prova del 13/04/2016 MATERIA: MATEMATICA Matematica Quesito n.1 Data la funzione z = f ( x , y ) con dominio D ⊆ R soggetta al vincolo g ( x , y ) = 0 come si determinano i punti di massimo o minimo vincolato per la funzione? (15 righe) Quesito n.2 Si consideri una scelta tra 3 alternative di costo rappresentate dai grafici in figura. Qual è l’alternativa più conveniente al variare di x ? (15 righe) Quesito n.3 Nel modello matematico che sintetizza il problema delle scorte come si determina la scelta della quantità da ordinare ogni volta per ottimizzare la funzione? (15 righe) MATERIA: INGLESE NAME: DATE: TERZA PROVA ( simulazione) Classe Quinta C AFM Read the text carefully and answer the following questions. The mission of the European Central Bank The European Central Bank and the national central banks together constitute the Eurosystem, the central banking system of the euro area. The main objective of the Eurosystem is to maintain price stability: safeguarding the value of the euro. The European Central Bank is responsible for the prudential supervision of credit institutions located in the euro area and participating non-euro area Member States, within the Single Supervisory Mechanism, which also comprises the national competent authorities. It thereby contributes to the safety and soundness of the banking system and the stability of the financial system within the EU and each participating Member State. We at the European Central Bank are committed to performing all our tasks effectively. In so doing, we strive for the highest level of integrity, competence, efficiency and accountability. We respect the separation between our monetary policy and supervisory tasks. In performing our tasks we are transparent while fully observing the applicable confidentiality requirements. Say in your own words what the tasks of the ECB are. …........................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ................................................................................................ What do you understand about the ethical code or the ECB as leader of all European banks? Why is such a leadership necessary? …........................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ............................................................................................................................................ ................................................................................................ What might happen if the ethic code of management is poisened by dishonest, corrupt and non prudential mismanagement in banks? ( if you can, quote some examples) …................................................................................................................................ …................................................................................................................................ …................................................................................................................................ …................................................................................................................................ …................................................................................................................................ …................................................................................................................................ …................................................................................................................................ MATERIA: FRANCESE Le Parlement européen est élu tous les cinq ans par les citoyens européens afin de représenter leurs intérêts. La principale tâche du Parlement est d’adopter des lois européennes. Il partage cette responsabilité avec le Conseil de l’Union européenne, et les propositions de lois nouvelles proviennent de la Commission européenne. Le Parlement et le Conseil ont également des responsabilités partagées pour l’approbation du budget annuel de l’UE qui s'élève à une centaine de milliards d’euros. Le Parlement a le pouvoir de censurer la Commission européenne. Les membres du Parlement européen (MPE) ne siègent pas en groupes nationaux, mais se répartissent entre sept groupes politiques de dimension européenne. Le plus grand d’entre eux est le Parti populaire européen (centre droit) (Démocrates chrétiens), suivi par les Socialistes, les Libéraux et les Verts. Au total, les MPE représentent toutes les positions sur l’intégration européenne, des plus pro fédéralistes aux plus ouvertement eurosceptiques. Les principales sessions du Parlement ont lieu à Strasbourg, les autres à Bruxelles. À l’instar des autres institutions européennes, il travaille dans les 20 langues officielles de l’UE.Le Parlement élit le Médiateur européen, qui examine les plaintes des citoyens pour mauvaise administration de la part des institutions européennes. Questions: 1. Quelles sont les tâches du Parlement européen? (4-5lignes maximum) 2. Quels sont lesprincipaux sièges du Parlement de l’UE? (2-3 lignes maximum) Que pensez-vous de la fonction du Parlement europén et de ses rapports avec les états membres de l’UE? (6-7 lignes maximum) MATERIA: SCIENZA DELLE FINANZE SIMULAZIONE TERZA PROVA DI SCIENZA DELLE FINANZE Tipologia B: Quesiti a risposta singola 1 Illustra la differenza tra reddito dominicale e reddito agrario 2. Descrivi il procedimento di formazione della base imponibile a fini IRPEF di una persona fisica che ha percepito redditi di lavoro autonomo per € 30.000,00 e redditi fondiari per € 2.000,00 annui tenendo conto che ha sostenuto spese per aggiornamento professionale nella misura di € 2.000,00 e spese mediche specialistiche per € 500,00. 3 Determina il reddito netto annuo a fini IRPEF di un lavoratore dipendente che ha percepito redditi per € 20.000,00 tenendo conto che ha già subito ritenute mensili dal proprio datore di lavoro per € 5.000,00 Griglie di valutazione terza prova: Lingua straniera Comprensione e interpretazione punti Esaurienti 4 Buone 3 Essenziali 2 Limitate 1 Correttezza punti Senza errori 7 Errori poco rilevanti 6 Qualche errore formale 5 Testo impreciso punti punti 4 Testo non rielaborato Errori rilevanti, esposizione non sempre comprensibile 3 Errori diffusi, periodi confusi 2 Errori numerosi e gravi 1 Rielaborazione punti Ben articolata 4 Articolata in modo adeguato 3 Sufficientemente articolata 2 Non sufficientemente articolata 1 punti Totale ……./15 La commissione _____________________________ _____________________________ ____________________________ _____________________________ Griglia di valutazione terza prova OBIETTIVI (A) COMPRENSIONE, CONOSCENZA, PERTINENZA LIVELLI Ottimo 7.5 Buono 6.5 Discreto 5.5 Sufficiente 5 Quasi sufficiente 4.5 Insufficiente 3.5 Gravemente insufficiente 2.5 Nullo 1 Ottimo 4,5 Buono 4 Discreto (B) COMPETENZE ESPOSITIVE E /0 APPLICATIVE PUNT. Sufficiente Quasi sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente Nullo 3,5 3 2,5 2 1.5 1 Ottimo 3 Buono 2.75 Discreto 2.5 (C) Sufficiente CAPACITA’ DI ANALISI , SINTESI, Quasi sufficiente RIELABORAZIONE ED ARGOMENTAZIONE Insufficiente Gravemente insufficiente Nullo 2 1.75 1.5 1.25 1 INDICATORI dei livelli in relazione agli obiettivi Conosce gli argomenti in modo completo ed approfondito Conosce gli argomenti in modo completo ed articolato Conosce gli argomenti proposti in modo abbastanza articolato e pertinente Conosce gli argomenti proposti in modo essenziale Conosce gli argomenti proposti in modo quasi essenziale Conosce gli argomenti proposti in modo parziale e/o non pertinente Conosce gli argomenti in modo molto carente/ non coglie il senso del testo Non conosce l’argomento/ non svolto Dispone di ricchezza e proprietà dei mezzi espressivi; applica principi disciplinari con efficacia ed originalità Si esprime con lessico appropriato e corretto; applica principi disciplinari con efficacia Si esprime con lessico appropriato; applica principi disciplinari in modo chiaro Espone con semplicità, sufficiente proprietà e correttezza; applica i principi disciplinari in modo corretto Espone con semplicità e quasi sufficiente proprietà e correttezza; applica i principi disciplinari in modo quasi corretto Utilizza un lessico povero e/o improprio; applica i principi disciplinari in modo non adeguato La comunicazione è incomprensibile; applica i principi disciplinari in modo carente La comunicazione è incomprensibile; non applica i principi disciplinari/ non svolto Sviluppa sintesi organiche e personalizzate Analizza, rielabora in modo autonomo e con apprezzabili integrazioni Individua gli elementi chiave, rielabora in modo abbastanza autonomo Individua semplici relazioni; rielabora ed organizza in modo lineare Individua qualche elemento essenziale; organizza e rielabora in modo non molto omogeneo Individua solo parzialmente i concetti chiave degli argomenti proposti ed organizza in modo confuso i contenuti Non individua i concetti chiave Rielaborazione assente/ non svolto Il presente documento è stato redatto collegialmente e approvato dal Consiglio di Classe. Perugia, 11 maggio 2016 IL CONSIGLIO DI CLASSE COGNOME E NOME FIRMA CAVALLETTI MARILISA ___________________________ CAVALLETTI MARILISA ___________________________ FERRETTI MARIA GABRIELLA ___________________________ BACHETTI PIER FRANCESCO ___________________________ SFRAPPA STEFANO ___________________________ RICCI PATRIZIA ___________________________ GIOVAGNONI FABRIZIO ___________________________ GIOVAGNONI FABRIZIO ___________________________ SCORSONI CLAUDIO ___________________________ OLIVETI LUCA ___________________________ MECARELLI ROBERTA ___________________________ PASSERI MORENA ___________________________