5C AFM crediti corretti - "Aldo Capitini"

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5C AFM crediti corretti - "Aldo Capitini"
5°C AFM
a.s. 2015-2016
I.T.E.T. Aldo Capitini - Vittorio Emanuele II – A. Di Cambio - Perugia
Classe 5a sez. C AFM – a.s. 2015-2016
….
Indice
1. Presentazione ............................................................................ 2
Descrizione del corso e profilo professionale .......................................................... 2
Elenco libri di testo ............................................................................................. 4
Composizione del Consiglio di Classe .................................................................... 5
Composizione della Classe ................................................................................... 5
Presentazione della classe ................................................................................... 6
Metodi .............................................................................................................. 8
Strumenti .......................................................................................................... 8
Stage................................................................................................................ 8
Progetti ............................................................................................................. 9
Orientamento .................................................................................................... 9
Iniziative culturali .............................................................................................. 9
3. Relazioni individuali e programmi .............................................. 9
Relazione finale di MATEMATICA........................................................................... 9
Programma di MATEMATICA. ............................................................................. 10
Relazione finale di ITALIANO - STORIA................................................................ 11
Programma di ITALIANO, LINGUA E LETTERATURA. .............................................. 16
Programma di STORIA. ..................................................................................... 20
Relazione finale di DIRITTO – SCIENZA DELLE FINANZE. ....................................... 25
Programma di DIRITTO ..................................................................................... 26
Programma di SCIENZA DELLE FINANZE. ............................................................ 29
RELAZIONE FINALE: LINGUA INGLESE ................................................................ 31
Programma di LINGUA INGLESE .......................................................................... 32
Relazione finale di LINGUA E CIVILTA' FRANCESE ................................................. 34
Programma di LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE. ..................................................... 35
Relazione finale di EDUCAZIONE FISICA .............................................................. 36
Programma di EDUCAZIONE FISICA ................................................................... 37
Relazione finale di ECONOMIA AZIENDALE........................................................... 38
Programma di ECONOMIA AZIENDALE ................................................................ 39
Programma di RELIGIONE. ................................................................................ 42
Tipologia delle verifiche ..................................................................................... 43
Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali .................................... 43
Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico .................................................... 44
Criteri per l’attribuzione del credito formativo ...................................................... 45
Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova ............................... 46
5. Allegati .................................................................................... 47
Simulazione prima prova: ITALIANO, del 12/02/2016. ..........................................
Simulazione prima prova: ITALIANO, del 28/04/2016. ..........................................
Griglia di valutazione della prima prova ...............................................................
Simulazione seconda prova: ECONOMIA AZIENDALE, del 4/5/2016. .......................
Griglia valutazione seconda prova: .....................................................................
Simulazione terza prova del 8/3/2016.................................................................
Simulazione terza prova del 13/04/2016 .............................................................
Griglie di valutazione terza prova: Lingua straniera ..............................................
Griglia di valutazione terza prova .......................................................................
1 di 83
47
56
66
69
71
72
76
80
81
1. Presentazione
Descrizione del corso e profilo professionale
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed
internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione,
amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra
le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo
dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto
internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed
internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” consegue i risultati di
apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.
1.
-
Riconoscere e interpretare:
le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;
i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;
i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione
sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.
2.
Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali.
3.
Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.
4.
Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a
situazioni date.
5.
Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.
6.
Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7.
Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati.
8.
Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse
politiche di mercato.
9.
Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni
economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività
comunicative con riferimento a differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale
d’impresa.
Elenco libri di testo
RELIGIONE CATTOLICA
BOCCHINI SERGIO
ITALIANO LETTERATURA
RELIGIONE E RELIGIONI + CD
ROM / VOLUME UNICO
U
EDB EDIZ.DEHONIANE
BO (CED)
BALDI / GIUSSO / RAZZETTI ATTUALITA' DELLA
- ZACCARIA
LETTERATURA 3/1
3
PARAVIA
ITALIANO LETTERATURA
BALDI / GIUSSO / RAZZETTI ATTUALITA' DELLA
- ZACCARIA
LETTERATURA 3/2
3
PARAVIA
INGLESE
AA VV
PRELIMINARY ENGLISH TEST
FOR SCHOOLS 1 / STUDENT'S
BOOK
U
CAMBRIDGE
UNIVERSITY PRESS
INGLESE
FIOCCHI PATRIZIA /
MORRIS DAVID
FRANCESE
HATUEL DOMITILLE
BUSINESS WAY (THE) - CON
U
CULTURE FRAMES (LM LIBRO
MISTO) / BUSINESS THEORY AND
COMMUNICATION - CULTURE
FRAMES
COMMERCE EN ACTION
U
ELI
FRANCESE
PONZI FRANCESCA
CARNET CULTURE
U
LANG EDIZIONI
STORIA
BANTI ALBERTO MARIO
FRONTIERE DELLA STORIA VOL.
III / NUOVI PROGRAMMI
3
LATERZA SCOLASTICA
MATEMATICA
BERGAMINI MASSIMO /
TRIFONE ANNA
/ BAROZZI GRAZIELLA
MATEMATICA.ROSSO 4 CON
MATHS IN ENGLISH (LD)
2
ZANICHELLI
MATEMATICA
BERGAMINI MASSIMO /
TRIFONE ANNA MARIA /
BAROZZI GABRIELLA
MATEMATICA.ROSSO 5 LIBRO
DIGITALE MULTIMEDIALE (LDM) /
CON MATHS IN ENGLISH
3
ZANICHELLI
ECONOMIA POLITICA
GAGLIARDINI / PALMERIO /
LORENZONI
ECONOMIA AZIENDALE
GHIGINI / ROBECCHI
ECONOMIA POLITICA - PER IL 5°
U
ANNO - SCIENZA DELLE FINANZE
E DIRITTO TRIBUTAR / VOLUME
UNICO
ECONOMIA AZIENDALE PLUS (L') 3
/ VOLUME PER IL 5° ANNO
DIRITTO
ZAGREBELSKY / OBERTO /
STALLA
DIRITTO - PER IL 2° BIENNIO E 5°
ANNO / VOLUME PER IL 5° ANNO
U
LE MONNIER
DIRITTO CODICI
AA VV
CODICE CIVILE
U
EDIZIONE LIBERA (A
SCELTA)
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE (EX ED.FISICA)
BUGHETTI CRISTINA /
LAMBERTINI MASSIMO /
PAJNI-ZANASI
ATTIVAMENTE / MANUALE DI
EDUCAZIONE FISICA
U
CLIO
ZANICHELLI
LE MONNIER
SCUOLA & AZIENDA
Composizione del Consiglio di Classe
Componente
Materia
Continuità didattica
III
IV
V
X
X
X
X
CAVALLETTI MARILISA
LINGUA E LETT.
ITALIANA
CAVALLETTI MARILISA
STORIA
FERRETTI MARIA GABRIELLA
LINGUA INGLESE
BACHETTI PIER FRANCESCO
LINGUA FRANCESE
X
X
SFRAPPA STEFANO
ECONOMIA
AZIENDALE
X
X
RICCI PATRIZIA
MATEMATICA
X
X
GIOVAGNONI FABRIZIO
DIRITTO
X
GIOVAGNONI FABRIZIO
ECONOMIA POLITICA
X
SCORSONI CLAUDIO
SCIENZE MOTORIE
X
OLIVETI LUCA
RELIGIONE
CATTOLICA
X
X
X
MECARELLI ROBERTA
SOSTEGNO
X
X
X
PASSERI MORENA
SOSTEGNO
X
X
X
Composizione della Classe
X
X
N.
Cognome e Nome
Data di
nascita
Credito
Comune di residenza
III
IV
1
BALDUCCI
ALEX ADIL
06/12/1997 PERUGIA
PG
6
6
2
CENCI
LAURA
13/06/1997 PERUGIA
PG
7
6
3
DI VITO
MATTEO
11/09/1997 PERUGIA
PG
5
5
4
DURANTI
FRANCESCA
18/11/1997 CORCIANO
PG
6
6
5
EZ ZOHRY
NAJOUA
16/03/1997 TORGIANO
PG
6
6
6
FIORUCCI
NICOLA
17/09/1997 PERUGIA
PG
5
5
7
KORENYEVA
OLEKSANDRA
30/01/1995 CORCIANO
PG
5
5
8
LANTI
MELISSA
06/02/1997 PERUGIA
PG
6
6
9
LYTE
MATTEO
27/09/1997 PERUGIA
PG
7
7
10 MACCHIARINI
MARCO
22/03/1997 MAGIONE
PG
6
5
11 MANNO
FRANCESCO
20/10/1997 PERUGIA
PG
6
5
12 PANICO
MICHELE
17/06/1997 MAGIONE
PG
5
5
13 PRICOPIE
PRISCILLA JESSICA
08/11/1997 PERUGIA
PG
5
5
14 ROSATI
LORENZO
15/10/1997 PERUGIA
PG
5
5
15 SAVERI
ANASTASIA
09/02/1997 PERUGIA
PG
6
5
16 SERIA
LAURENTIU ANDREI
19/08/1997 PERUGIA
PG
7
7
17 VANTAGGI
ALICE
06/07/1997 PERUGIA
PG
5
5
18 ZUCCONI
IRENE
03/04/1997 PERUGIA
PG
5
4
Presentazione della classe
La classe 5 CAFM è formata da 18 studenti, per la metà di sesso maschile.
Cinque alunni non sono di madre lingua italiana, anche se ben integrati, perché in
Italia da molti anni.
Nel corso dell’ultimo triennio, caratterizzato dall'avvicendamento degli insegnanti
come risulta dall’apposito prospetto facente parte del documento finale, la
struttura della classe è rimasta quasi identica.
Nel gruppo classe, è presente un alunno con BES, di cui si allega fascicolo
riservato.Gli alunni, provenienti dal Comune di Perugia e da paesi limitrofi, si
collocano comunque nel contesto socio- economico della provincia di Perugia.
Quasi tutte le famiglie, sia attraverso gli incontri periodici o antimeridiani con i
docenti, sia attraverso il registro elettronico, hanno concorso alla vita scolastica
dei propri figli, in qualche caso sollecitate dalla scuola.
Agli inizi dell’anno scolastico, nell’ambito del progetto “Sei in azienda” i ragazzi
hanno partecipato a stage in aziende del territorio perugino con risultati sufficienti
o buoni a seconda dei casi.
La classe, sotto il profilo comportamentale è stata sempre problematica, con
particolare riferimento al numero di assenze ed ai ritardi (numerosi e strategici) ed
anche il singolo atteggiamento di taluni elementi, in diverse occasioni è stato
polemico e poco costruttivo: sia in termini di partecipazione all’attività scolastica
che con riferimento alle attività extrascolastiche organizzate dalla scuola.
Si segnalano tuttavia alcuni problemi personali e familiari che hanno segnato il
percorso di almeno alcuni di loro già dagli anni precedenti ed a tutt’oggi ancora
esistenti.
Apprezzabile il coinvolgimento emotivo ed improntato alla mutua assistenza
almeno in taluni casi.
Sotto il profilo didattico, si rileva che alcuni gli insegnanti hanno potuto realizzare il
proprio programma nei contenuti minimi e che con riferimento all’economica
aziendale è stata svolta un’attività di laboratorio (un’ora a settimana) che ha
consentito agli alunni di familiarizzare con gli strumenti del pacchetto Office.
Sul piano dell’impegno personale, si è verificata una certa discontinuità dei
ragazzi, diversi dei quali poco inclini alle esercitazioni ed allo studio domestico se
non finalizzato alle verifiche programmate di volta in volta nelle diverse discipline.
Conseguentemente, per alcuni di loro si potrebbe dire che il processo di
maturazione è ancora in corso e che il non puntuale rispetto delle consegne non li
abbia aiutati a produrre un lavoro razionale ed organizzato nonostante la
disponibilità degli insegnanti.
Fortunatamente, un gruppetto di alunni (pari a circa 1/3 del totale della classe) ha
avuto un atteggiamento più costruttivo ed orientato alla crescita culturale in
generale, distinguendosi sia per la continuità del lavoro che, almeno in taluni casi,
per l’attitudine ad alcune discipline.
In generale, migliore è stato il coinvolgimento dei ragazzi nel lavoro in classe, pur
limitato come detto in premessa dalle numerose assenze che hanno
caratterizzato negativamente il processo di apprendimento che è stato in molti
casi discontinuo e frammentario.
In conclusione, il rendimento complessivo e finale dei ragazzi può considerarsi
mediamente soltanto sufficiente, pur con i dovuti distinguo sia per quanto riguarda
le singole discipline che per quanto riguarda i singoli profili personali.
Percorso formativo
Metodi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Economi politica
X
Seconda lingua
straniera
X
Matematica e
laboratorio
X
X
Italiano
Brain Storming
X
X
Storia
Esercitazioni individuali
in classe
Esercitazioni individuali
in laboratorio
Lavoro di gruppo in
laboratorio
X
Diritto
X
X
Scienze Motorie
Lezione partecipata
Economia aziendale
Lezione frontale
Inglese
Religione
Modalità
X
X
X
X
X
Schede di
autovalutazione
X
Analisi testuale
X
X
X
X
X
Strumenti
• Attrezzature specifiche di laboratorio
•
Strumenti informatici e programmi software dedicati
•
Manuali tecnici, Codice civile
•
Documenti filmati, articoli di giornale
•
Libri di testo
•
Libri della biblioteca scolastica
Stage
Prime due settimane di inizio anno scolastico, come proseguimento del progetto S.E.I. In
Azienda.
Progetti
Titolo
Obiettivi
Progetto
S.E.I. IN Svolgimento di
AZIENDA attività
propedeutiche
all’Alternanza
Scuola Lavoro
Orientamento
Orientamento verso
Mondo del lavoro
Università-Istituzioni
Visite guidate
Periodo
Località
Strumenti
Attività di
stage
Metodi
Verifica
Lavoro
Relazione
operativo Tutor
in
aziendale
azienda
Tempi
Classi quinte:
prime due
settimane inizio
a.s.
Iniziative
Stage – Incontri con esperti Unicredit
Convegno con la Magistratura Speciale: Corte dei Conti
Descrizione
Obiettivi
Iniziative culturali
Iniziativa
Tipologia
Obiettivi
Tempi
varie
Si rimanda alla relazione di ITALIANO - STORIA
viaggio
Viaggio istruzione Sicilia Conoscenza del territorio e
14-20
visita di alcuni siti archeologici marzo
3. Relazioni individuali e programmi
Relazione finale di MATEMATICA.
DOCENTE: RICCI PATRIZIA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha mantenuto la continuità didattica per la materia negli ultimi due anni.
Lo svolgimento degli argomenti programmati all’inizio dell’anno scolastico è stato ridotto a
causa di diversi fattori: svariate ore di lezione sono andate perdute per cause di forza maggiore,
inoltre gli studenti hanno spesso usufruito di permessi di entrata in ritardo o di uscita anticipata
e si sono riscontrate assenze strategiche che hanno contribuito a rallentare il percorso didattico.
Durante tutto l’anno è stato effettuato il recupero in itinere per gli argomenti in cui gli allievi
presentavano maggiori difficoltà di apprendimento. La scuola, inoltre ha attivato lo sportello
didattico come attività di recupero di cui usufruire su specifica richiesta da parte degli studenti.
La classe ha manifestato in generale un atteggiamento di impegno limitato al conseguimento di
risultati in prossimità delle verifiche. Solo qualche studente ha mostrato interesse costante per
la materia.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Obiettivi:
Riconoscere i procedimenti generali nei diversi tipi di problemi (es. Ricerca Operativa)
Saper scegliere le procedure più significative nella risoluzione di problemi
Lavorare autonomamente
Proporre e risolvere problemi non schematizzati o formulati in modo inconsueto
Gestire criticamente l’errore
Confrontare i vari approcci ad un problema e saper riconoscere quello più efficiente
Livelli raggiunti:
I livelli di profitto raggiunti risultano in media sufficienti.
Emergono, a volte, difficoltà nella esposizione scritta e orale.
Programma di MATEMATICA.
DOCENTE: Patrizia Ricci
MATEMATICA FINANZIARIA
Regimi finanziari
Rendite
Rimborso di un prestito
FUNZIONI REALI DI DUE O PIU’ VARIABILI REALI
Definizione di funzione reale di due o più variabili reali
Linee di livello
Intorni. Punti di accumulazione
Derivate parziali
Derivate parziali di ordine superiore
Massimi e minimi relativi di funzioni di due variabili
Massimi e minimi vincolati
Massimi e minimi assoluti in un insieme chiuso e limitato
LA PROGRAMMAZIONE LINEARE
Massimi e minimi di funzioni lineari vincolate
Problemi di P.L. in due variabili: metodo grafico
RICERCA OPERATIVA: PROBLEMI DI DECISIONE
Scopi e metodi della Ricerca Operativa
Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati
Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti
Scelta tra più alternative (metodo grafico)
Il problema delle scorte
RELAZIONI FRA GRANDEZZE STATISTICHE
Metodo dei minimi quadrati
Funzioni interpolanti
Interpolazione e perequazione
Relazione finale di ITALIANO - STORIA.
DOCENTE
prof. MARILISA CAVALLETTI
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
• situazione di partenza
• partecipazione
• comportamento
• impegno
• frequenza
La classe è composta da18 elementi, che costituiscono una parte del gruppo iniziale di 23 che
si è assottigliato nel triennio.
Vi è continuità didattica per la storia, non completa per italiano poiché il terzo anno la disciplina
era insegnata da un altro docente in assegnazione provvisoria.
All’inizio del triennio la classe si caratterizzava nel suo insieme per
• interesse, partecipazione, vivacità intellettuale nelle attività proposte in aula
• un numero consistente di situazioni problematiche individuali, che interferivano anche
con la vita scolastica e con il clima generale
• scarso o quasi nullo impegno di studio per una parte consistente degli studenti
Le capacità e i prerequisiti configuravano una quadro eterogeneo, si rilevava soprattutto una
scarsa organizzazione nello studio, soprattutto nel metodo.
Si rilevava, inoltre, un fenomeno generalizzato di assenteismo strategico o comunque
coincidente con verifiche segnalate sul registro.
Nel tempo la situazione è rimasta immutata e con ogni probabilità ha inciso anche il cambio
sostanziale di quasi tutti i docenti del Consiglio di classe nel passaggio dal terzo al quarto anno,
e ancora qualche cambiamento dal quarto al quinto. E’ chiaro che in questa situazione non si è
potuto determinare un progetto globale a lungo termine.
Nel corso di questo ultimo anno, l’assenteismo si è fatto più marcato; si rileva, per i più, un
interesse e una partecipazione vivace, ma superficiale e discontinua, limitata al lavoro in aula.
Si segnalano anche problemi disciplinari e di comportamento, manifestati apertamente nel
corso del viaggio di istruzione, che non è stata l’occasione di approfondimento culturale
condivisa che ci si aspettava.
Molti faticano a instaurare un dialogo educativo proficuo, assumendo spesso toni polemici che
ostacolano l’apprendimento.
Per maggiore precisione va detto che le osservazioni precedenti non sono estensibili a tutti i
componenti della classe, c’è però un nucleo che vi aderisce specularmente e in un certo senso
determina il clima generale della classe, altri studenti hanno comportamenti alterni, altri ancora
hanno lavorato e lavorano con impegno, si rimanda pertanto alle successive rilevazioni rispetto
agli obiettivi didattici e ai giudizi formulati sui singoli allievi.
•
metodi di insegnamento
□
□
□
sono state utilizzate varie strategie: lezione frontale e partecipata; lezioni strutturate con
l’ausilio del proiettore e del pc usato in modo interattivo;
sono state utilizzati schemi di sintesi e mappe concettuali;
sono state svolte esercitazioni di lettura ed analisi di testi e documenti in forma
laboratoriale;
□
sono stati utilizzati materiali audiovisivi (documentari, scene da film, video lezioni)
□
□
I materiali prodotti sono stati condivisi nell’area DIDATTICA del Registro Elettronico
E’ stato realizzato fin dal terzo anno un gruppo classe virtuale su social network per
ulteriore scambio di materiale didattico e per suggerire ed offrire spunti ed altri stimoli
culturali e di attualità.
Nei tre anni il lavoro in classe è stato preponderante rispetto a qualunque altra attività, si è
dato ampio spazio alla lettura di testi e documenti e i ragazzi sono stati guidati alla
comprensione e all’analisi anche con un forte impiego di tempo, che spesso ha determinato
(insieme ad altri fattori) una certa lentezza nella prosecuzione del programma.
•
iniziative culturali/ visite aziendali/ progetti di approfondimento disciplinare:
□
Nel corso del triennio sono state offerte occasioni di partecipazione ad attività extra
scolastiche e pomeridiane: visione di film, incontri culturali e conferenze, cui ha
partecipato un nucleo piccolo, ma costante e abbastanza stabile.
□
Nel corso del triennio inoltre si è cercato di promuovere la lettura integrale di romanzi
classici e contemporanei. In quarta l’attività ha avuto un carattere più strutturato, con
relazioni e approfondimenti anche tramite materiali audiovisivi, utilizzando una sesta ora
dell’orario curricolare.
ATTIVITA’ DEL QUINTO ANNO
□
Il Dipartimento di Lettere nel corso di questo anno ha organizzato un seminario di
approfondimento per le classi quinte, in orario mattutino, sul tema: Il modernismo
letterario italiano (tot. 2 ore), tenuto dal prof. Massimiliano Tortora, dell’Università di
Perugia
Altri incontri pomeridiani nel corso del quinto anno, a partecipazione volontaria:
•
□
Presentazione del libro di R. Contu, “Anni di piombo, penne di latta”, con il prof. R.
Luperini dell’Università di Siena, Umbria Libri 2015
Studenti: Melissa Lanti, Matteo Lyte, Andrei Seria, Alessandra Korenyeva,
Najoua Ezzhory
□
Appuntamento sul tema “L’ISIS: una minaccia all’ordine globale?”, Per “I mercoledì di
Scienze politiche”, Università di Perugia. Sono intervenuti i proff. Maurizio
Arcari (Università di Milano, Bicocca), Umberto Gori (Centro Universitario di Studi
Strategici e Internazionali), Peter Hilpold (Università di Innsbruck, intervento in lingua
inglese).
Studenti: Alessandra Korenyeva, Priscilla Pricopie, Laura Cenci, Matteo Lyte, Andrei
Seria
□
incontro con il prof G. Baldi, sul tema “Gli scrittori del secondo dopoguerra:
letteratura e problemi della società”, presso il Centro Congressi “Aldo Capitini”
Studenti: Alessandra Korenyeva, Priscilla Pricopie, Laura Cenci, Matteo Lyte, Andrei
Seria
verifiche effettuate:
□
□
□
□
□
□
•
verifiche scritte di letteratura a fine modulo o su parti intermedie del modulo
(conoscenze di base, comprensione, analisi, confronto ed approfondimento su testi
noti)
colloqui orali di letteratura in itinere per verificare i livelli di apprendimento,
riformulare, valutare e guidare le capacità espositive
verifiche scritte di storia di fine modulo o su parti intermedie (sul modello della
tipologia B della terza prova)
colloqui orali di storia in itinere
esercitazioni a casa e in classe sulla Prima prova dell’esame di Stato
due simulazioni di Prima prova, di cui una condivisa con tutte le classi dell’Istituto
modalità di recupero attuate:
□
in itinere
□
con interventi di recupero pomeridiano tenuti dalla sottoscritta
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI
ITALIANO. Gli obiettivi perseguiti sono stati determinati in sede dipartimentale; in particolare si è
lavorato sugli obiettivi elencati di seguito:
Le competenze fondamentali. Lo studente
•
effettua un’adeguata analisi contenutistica e formale dei testi
•
legge e interpreta i testi, del singolo autore, e in relazione al contesto storico-culturale in cui egli opera
•
confronta e collega testi, temi, autori
•
legge, comprende e interpreta autonomamente testi di autori moderni italiani e stranieri
•
formula un motivato giudizio critico su un testo letterario anche in relazione ad esperienze personali
•
collega tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità e ad altre discipline
•
argomenta oralmente e per iscritto in modo approfondito, coerente e formalmente corretto, per gestire l'interazione
comunicativa verbale in vari contesti
Educazione letteraria Lo studente
•
individua i luoghi e i soggetti della produzione letteraria, identificando periodi e linee di sviluppo;
•
ricostruisce le fasi evolutive nella produzione letteraria di un autore, orientandosi nel rapporto opera/poetica,
influenze/originalità;
•
individua i caratteri specifici (strutturali, stilistici e linguistici) di un testo letterario;
•
coglie i collegamenti tra testo letterario e contesto;
•
stabilisce rapporti, corrispondenze, relazioni;
•
utilizza gli strumenti dell'analisi del testo narrativo, poetico
Educazione linguistica - Lo studente:
•
legge, interpreta e produce testi di diversa tipologia;
•
si esprime in linguaggio corretto; usa una terminologia specifica;
•
ricerca, legge e seleziona materiale da dizionari e altre fonti informative, oltre che dal libro di testo;
•
documenta il proprio lavoro;
•
produce testi scritti rispondenti alle tipologie previste dalla prima prova dell'esame di Stato.
Competenze minime – Lo studente
•
conosce le linee fondamentali delle tematiche e degli autori
•
decodifica un testo narrativo e poetico
•
contestualizza un autore e la sua produzione letteraria
•
produce con lessico semplice ma appropriato testi orali e scritti di diversa tipologia, coerenti con le indicazioni
dell'esame di Stato
STORIA Gli obiettivi perseguiti sono stati determinati in sede dipartimentale; in particolare si è lavorato
sugli obiettivi elencati di seguito:
Competenze. Lo studente:
• colloca i principali eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali
•
•
•
•
•
•
•
•
ricostruisce processi di trasformazione cogliendo elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità tra
contesti diversi
riconosce l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione
locale/globale
riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le
strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo
correla la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici
campi professionali di riferimento
utilizza categorie, strumenti e metodi della ricerca storica per comprendere la realtà e operare in campi
applicativi
partecipa alla vita civile in modo attivo e responsabile
utilizza strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca
usa in maniera appropriata il lessico proprio della disciplina
Abilità
CATEGORIE
conoscenza
degli eventi
coordinate
spaziotemporali
confronto
concetti
metodo di
studio
uso delle fonti
esposizione
lessico
Lo studente.
• individua relazioni di causa/effetto tra fatti e fenomeni
• distingue e analizza vari aspetti di un fenomeno e di un periodo: economia, politica, società e cultura
colloca fatti, fenomeni, termini e concetti nello spazio e nel tempo
riconosce processi storici di medio e lungo periodo; coglie cesure e continuità
riconosce fenomeni di permanenza/stabilità/irripetibilità, continuità/cambiamento, evoluzione/crisi
confronta in modo sincronico e diacronico fenomeni e processi storici
spiega e utilizza in modo appropriato i concetti studiati
individua parole e concetti chiave
classifica le informazioni in base a criteri dati
organizza cronologie e utilizza metodo di confronto
legge, interroga e interpreta fonti storiche o brani storiografici
organizza i risultati dell’analisi in testi espositivi
focalizza i concetti richiesti e produce discorsi coerenti e corretti nella forma
elabora testi scritti di argomento storico (di diversa tipologia) in cui espone informazioni e concetti chiari
e corretti nella forma
comprende e usa correttamente termini storici o storiografici e termini mediati da discipline afferenti
(ambito economico, giuridico)
OBIETTIVI MINIMI - Lo studente
• descrive semplicemente i caratteri peculiari di un periodo storico
• stabilisce elementari inferenze di carattere diacronico e sincronico tra eventi/fenomeni storici
• inquadra i fatti principali nel contesto ideologico/politico generale
• individua gli aspetti fondamentali dei periodi/società studiati/e sapendo distinguere tra sistema sociale,
politico, economico, tecnico e culturale
• riconosce e seleziona le informazioni essenziali del manuale e dei documenti
• usa una terminologia adeguata
RISULTATI RAGGIUNTI E LIVELLO MEDIO DEL PROFITTO
Si premette che le osservazioni seguenti fotografano una situazione che precede di un mese,
circa, la conclusione dell’anno scolastico.
Il livello medio raggiunto dalla classe per quanto riguarda lo studio della lingua e della
letteratura è prossimo alla sufficienza. Non si hanno variazioni rilevanti per l’individuazione
delle fasce di livello, che possono essere ridotte sostanzialmente a tre: un livello di sufficienza
attestato sugli obiettivi minimi; un livello di sufficienza piena: 10 studenti, due dei quali
raggiungono un profitto discreto (uno è l’alunna disabile), un livello al di sotto degli obiettivi
minimi, dove si collocano tre situazioni problematiche, differenziate, ma comunque connesse
anche ad un impegno non adeguato.
Per quanto riguarda le attività di scrittura, anche in questo caso il livello è prossimo alla
sufficienza, senza apprezzabili variazioni nelle diverse prove. Il livello di elaborazione e di
approfondimento rimane modesto, anche per la mancanza di un retroterra culturale e personale
che possa essere impiegato. Diverse sono state le esercitazioni svolte anche a casa e in forma
guidata, ma spesso i risultati sono stati inferiori a quanto prodotto in classe in sede di verifica.
In storia il livello medio è sufficiente; qui si ha una maggiore differenziazione nei risultati
sebbene senza elementi di spicco: un gruppo di 5 studenti ha raggiunto un livello discreto, 9
sono sul livello della sufficienza; 4 studenti evidenziano delle criticità che però, si ribadisce,
sono anche connesse alla mancanza, talvolta pervicace, di un adeguato impegno.
Osservazioni sullo stato di attuazione dei programmi
Facendo un bilancio circa l’attuazione dei PROGRAMMI, va detto innanzi tutto che l’anno
scolastico è iniziato più tardi per le classi quinte che hanno partecipato a due settimane di stage
aziendale; nel corso dell’anno, inoltre, la classe ha partecipato anche a qualche altra iniziativa.
Allo stato attuale sono state effettuate per entrambe le discipline 155 ore di lezione sulle 200
previste dal curricolo (133 italiano e 67 storia).
I programmi sono stati svolti secondo le indicazioni del Dipartimento di Lettere e secondo la
programmazione iniziale, con una scansione modulare. Naturalmente sono ancora in corso di
svolgimento.
Per la LETTERATURA si è fatto ricorso prevalentemente ad una didattica laboratoriale, dando
centralità alla lettura e all’analisi del testo, sebbene condotta più sul piano dei significati che
degli aspetti formali (data la caratteristica del corso di studio e il livello delle competenze
acquisite dagli studenti nei cicli precedenti). Si è ritenuto, inoltre di dare spazio a contributi delle
letterature straniere.
Le letture sono state inquadrate nel contesto storico-culturale e nel profilo dell’autore, tramite
slide o anche video-lezioni, sono state accompagnate in più casi dall’ascolto, anche in lingua
originale per i testi stranieri, o dalla fruizione di rappresentazioni in video.
L’analisi del testo è stata svolta prevalentemente in classe in modo interattivo (con l’ausilio della
lavagna e del proiettore), qualche testo è stato letto ed analizzato autonomamente a casa con
un percorso guidato, successivamente confrontato e corretto collettivamente.
Anche per lo studio della STORIA si è fatto un uso frequente di strumenti multimediali,
integrando le conoscenze di base con materiale documentario in video e fonti storiche diverse
(cartografia, documenti, dati statistici, testimonianze, materiali fotografici, parti di film).
Per entrambe le discipline si è cercato un approccio interdisciplinare, soprattutto per quanto
attiene la letteratura e la storia, si è aggiunto qualche contributo di storia dell’arte in chiave
sociologica, qualche cenno alla storia della filosofia.
Per quanto detto nella stesura degli argomenti si è fatta una distinzione tra i contenuti di base e
gli approfondimenti, nella consapevolezza che la funzione di questi ultimi sia stata
prevalentemente quella di una crescita globale della persona, dell’interesse e di una apertura
mentale che si auspica sedimenti e dia i suoi frutti nel tempo.
Programma di ITALIANO, LINGUA E LETTERATURA.
DOCENTE: Prof. Marilisa Cavalletti
•
TESTO IN USO: G. Baldi, S. Giusso, M. Razzetti, G. Zaccaria, L’attualità della letteratura, vol. 3. e 3.2, Paravia
MOD. 1
La narrativa naturalista e verista
L’Ottocento - Letteratura e società di fine secolo
• Le ideologie: il Positivismo e il mito del progresso
• Il Naturalismo francese - Zola (Teoria del romanzo sperimentale)
• I riflessi del Positivismo nella letteratura: a) il metodo dell’analisi scientifica della realtà; b) condizionamenti
dell'agire umano (H. Taine: razza, ambiente, momento storico)
Caratteri originali del Verismo italiano.
• L’Italia post-unitaria. Le strutture economiche e sociali.
• Influenza del Naturalismo e del Positivismo; diversità del contesto socio-economico
G. VERGA
−
La formazione, notizie biografiche, la produzione
• L'ideologia - Il radicamento nella civiltà agricola patriarcale, l'ideale dell'ostrica:
lettura di passi da i Testi Fantasticheria; Cap. I de I Malavoglia
- La riflessione sul progresso e il ciclo dei “vinti”: testo Prefazione a I Malavoglia
a) Poetica: impersonalità e tecniche narrative: l'artificio della "regressione del narratore
A. I Malavoglia - Intreccio e sviluppo. – I temi - Le leggi deterministiche che regolano la realtà.
B. Mastro don Gesualdo - Intreccio, significato del titolo. Il tema dell'ascesa sociale
TESTI
Novelle, Rosso Malpelo. Libertà
I Malavoglia - Cap. XV, L'addio di 'Ntoni
Mastro don Gesualdo - Cap. V, Episodio della morte
I romanzi: due conclusioni a confronto
APPROFONDIMENTI
• DOSSIER – Verga fotografo
• VIDEOLEZIONI DI R. LUPERINI: I temi e l’ideologia dei Malavoglia; Mastro-don Gesualdo: il romanzo della
morte e dell'alienazione
APPROFONDIMENTO INTERDISCIPLINARE
1. Il nodo dell’istruzione nell’Italia post unitaria
La funzione della scuola nella società’ di massa
ITALIA: Il ruolo dell’istruzione dopo l’unità
LEGGI E OBBLIGO SCOLASTICO: Casati (1859); Coppino (1877); Orlando (1904); Daneo-Credaro (1912)
DOCUMENTI
TAB. percentuale di analfabetismo tra la popolazione adulta.
A. ANGIULLI, O il boia o il maestro;
P.VILLARI, Il vero nodo dell’istruzione è la fame
IMMAGINI di repertorio
E. De Amicis, Il libro “Cuore” Il ragazzo calabrese - 22, sabato;
Il carbonaio e il signore - 7, lunedì
Gli amici operai - 20, giovedì;
La madre di Franti 28, sabato
2. “La questione meridionale” (brani dai seguenti testi)
1) La questione Meridionale e le correnti del pensiero Meridionalista
Pasquale Villari, Lettere meridionali;
Emilio Sereni, Il capitalismo nelle campagne ;
P. Macry, La costruzione dello stereotipo meridionale
2) Giovanni Montroni, Assenza dello Stato e criminalità organizzata
3) Il brigantaggio – C. Petraccone, Le due civiltà;
La legge Pica; S. Castagnola, Le cause sociali del brigantaggio
4) Il fallimento dell’integrazione post unitaria: il tema del “Risorgimento tradito”
G. Verga, Libertà;
L. Pirandello, da I vecchi e i giovani,
G. Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo
Il Gattopardo nella trasposizione cinematografica di L. Visconti, link scene e SCHEDA FILM
MOD. 2
Simbolismo e Decadentismo
•
Premessa: periodizzazione e definizione
•
Il clima decadente: lettura e analisi del testo di P. Verlaine, Languore
•
Arte e mercato: reificazione, mercificazione dell'arte e perdita di sacralità del poeta;
lettura/ascolto e analisi dei testi di C.Baudelaire, Lo spleen di Parigi (passi); Albatros
•
L’artista maledetto, l’esteta, la ricerca del piacere:
- C. Baudelaire - lettura/ascolto e analisi del testo Spleen
- Gli eredi del maledettismo: Rimbaud e Verlaine (biografie)
- Trama del romanzo di O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
•
La poesia come intuizione divinazione dell’irrazionale
Crisi del positivismo e della conoscenza oggettiva.
Gli stati abnormi e alterati della coscienza: Il poeta veggente
Simboli e corrispondenze. - Lettura e analisi del testo: C. Baudelaire Corrispondenze
Tecniche espressive; linguaggio analogico e la sinestesia; Testi: Rimbaud,Vocali
•
•
APPROFONDIMENTO La pittura simbolista e il tema delle femme fatale
I post impressionisti e la pittura simbolista. Odilon Redon, Il ciclope, Occhio Mongolfiera.
La figura delle femme fatale, il mito di Salomè,
Galleria di immagini: Gustave Moreau, L'apparition , Gustav Klimt, Giudith; John William
Waterhouse, My Sweet Rose; John Everett Millais, Ophelia; il Circolo dei Preraffaelliti,
Dante Gabriel Rossetti, Beata Beatrix
IL DECADENTISMO ITALIANO
G. D'Annunzio
- Una biografia "inimitabile"; i rapporti con l’industria culturale. L’avventura politica, la partecipazione alla
I guerra mondiale, i rapporti con il fascismo
- L’ estetismo; il romanzo Il “Piacere*” , la figura del dandy;
brani dal cap. II, e dal cap. III, Libro III (in antologia)
- Le Laudi, L’Alcyone, il panismo, gli aspetti linguistici e stilistici
Testi: lettura/ascolto La pioggia nel pineto, Stabat nuda Aestas
APPRONDIMENTO
LE LAUDI, ascolto e videolezione di G. Davico Bonino
R. Luperini, Il mito panico dell’Alcyone
G. Pascoli
- vicenda biografica, temi e simboli, il linguaggio analogico e onirico; Pascoli e l’impressionismo;
Myricae (aspetti generali dell’opera)
- La poetica del fanciullino (brani dal testo omonimo)
Testi
MOD 3
da Myricae, L’assiuolo; Novembre
da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno
Intellettuale e storia
La prima guerra mondiale
(modulo interdisciplinare)
CONTESTO STORICO (materiali nel testo di storia)
Un clima ideologico bellicista: la “comunità d’agosto”, “Le radiose giornate”. La guerra di trincea.
DOC.: E. Garrone, Lettera al padre – E. Junger, Nella tempesta d’acciaio - VIDEO Rai Storia
La crisi degli eserciti. Il fronte interno
DOCUMENTI: Il volto della guerra (dipinti di Otto Dix e immagini fotografiche)
La crisi del dopoguerra. tensioni e trasformazioni sociali. I reduci.
LETTERATURA
• IL FUTURISMO - F.T. MARINETTI:
o il futurismo come avanguardia – miti e valori della civiltà industriale – la poetica delle "parole
in
libertà" – un arte totale e simultanea (scheda di sintesi);
Video: Serata futurista al teatro verdi di Firenze (1913)
o
Testi
L’ideologia della guerra e della violenza
dal Manifesto del futurismo : La poesia è energia e ribellione (lettura di C. Bene)
da Zang Tumb Tumb: Adrianopoli Assedio-Orchestra
VIDEO – Marinetti legge Zang …
G. UNGARETTI e L'esperienza della grande guerra
Notizie biografiche, la riflessione sulla guerra, la poetica della "parola pura", lo stile; Allegria di naufragi
(scheda di sintesi)
Testi
MOD 4
da: Il porto sepolto Veglia, S. Martino del Carso, Fratelli, Sono una creatura
VIDEO Ungaretti legge poesie dal Porto sepolto – intervista ad Ungaretti - Rai
La narrativa del Novecento
Parte generale
• La società industriale e di massa . La crisi del positivismo. La teoria della relatività. Influenza di Bergson, Freud
• Dissoluzione delle strutture del romanzo, il concetto di opera aperta. Le tecniche narrative: flusso di coscienza,
monologo interiore
Esempi del romanzo europeo
− M. Proust, La Ricerca del tempo perduto (nozione di memoria e involontaria; le “intermittenze del cuore”)
− J. Joyce: poetica delle "epifanie", il concetto di work in progress, argomento de l'Ulisse
Testi:
M. Proust : "Episodio delle Madeleine", da La Ricerca del tempo perduto
J. Joyce: "Monologo di Molly Bloom" da Ulisse
Stefania Rocca: monologo di Molly Bloom (intr. Baricco - da "Totem") - VIDEO
ITALO SVEVO
-
Biografia, la formazione culturale; l’ambiente culturale e sociale di Trieste;
I primi due romanzi (in sintesi) Una vita, Senilità: la figura dell’inetto
-
La Coscienza di Zeno:
- nuclei tematici e struttura narrativa, il tempo misto;
- i temi e chiavi di lettura: inettitudine o "malattia della volontà",
- Svevo e la psicanalisi; la psicanalisi come chiave interpretativa; il narratore inattendibile
Testi
Preambolo , Cap. III, "Il fumo" - Cap. IV, "La morte del padre”
Cap. VII, “La morte dell’antagonista”
LUIGI PIRANDELLO
• Biografia
• Ideologia e visione del mondo: relativismo conoscitivo; forma e vita; maschera nuda e forestiere della vita; la
follia; alienazione e trappole sociali; il caso
• Poetica: lettura di passi dal saggio L’umorismo
• I quaderni di serafino Gubbio operatore (in sintesi)
• Il fu mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila (caratteristiche generali)
Testi Novelle per un anno:
Il treno ha fischiato, La carriola
La signora Frola e il signor Ponza suo genero (video rappresentazione)
Il fu Mattia Pascal – lettura brani in fot. Cap XV e XVIII
MOD 5 - interdisciplinare LETTERATURA E SOCIETA’
La cultura negli anni Trenta.
CONTESTO STORICO
La politica culturale del fascismo, censura e difesa dell’italianità. I manifesti degli intellettuali.
Dibattito sul tema “La politica culturale del fascismo” (materiali usati per il saggio breve)
programma da svolgere
E. MONTALE
•
Biografia ed esperienza poetica: una poesia antieloquente, il correlativo oggettivo.
•
Il "male di vivere", percorso attraverso i testi di Ossi di seppia I limoni (solo prima strofa) , Meriggiare pallido
e assorto , Spesso il male di vivere ho incontrato
•
La funzione salvifica della donna (le donne di Montale)
testo : da Satura, Ho sceso, dandoti il braccio (in fotocopia);
•
Ideologia: percorso attraverso i testi:
da Ossi di seppia, Non chiederci la parola;
da La Bufera ed altro, Piccolo testamento
La seconda guerra mondiale, La Resistenza, il dopoguerra: la stagione del Neorealismo
CONTESTO
Il contesto storico dell’Italia nel secondo dopoguerra
La guerra fredda
LETTERATURA
•
Caratteri del Neorealismo e sue difformità percorso attraverso i brani da
I.CALVINO, Prefazione, Il sentiero dei nidi di ragno; Racconti
C. PAVESE, da La Casa in collina, Cap. III, XXI, XXIII
A. MORAVIA, Nuovi racconti romani
P. P. PASOLINI, Ragazzi di vita
•
•
La cinematografia, per iniziare filmato da “Sotto il sole di Roma” di R. Castellani
eventuali altre proiezioni e testi a scelta degli studenti
Programma di STORIA.
DOCENTE: Prof.ssa Marilisa Cavalletti
TESTO IN USO:
A. M. BANTI, Frontiere della storia, vol. 2,3 Editori Laterza
G. De Luna, M. Meriggi, sulle tracce del tempo. vol. 3 Il Novecento e il mondo contemporaneo, Paravia
MOD 1
La società borghese dal boom di metà Ottocento alla II rivoluzione industriale e all’ Imperialismo
IL BOOM INDUSTRIALE EUROPEO 1850-70
La diffusione dell’ industrializzazione in Europa nella prima metà dell’ 800
Differenze regionali e sfasature temporali. Il ruolo di modello dell'Inghilterra
Individuazione di diversi modelli di industrializzazione
Il boom industriale europeo negli anni 50-70: ruolo del sistema bancario
nozioni di liberismo - protezionismo
Le trasformazioni sociali: la società borghese
Urbanizzazione e periferie industriali. Borghesia e proletariato: caratteristiche, stile di vita, valori
Il proletariato: caratteristiche e condizioni di vita.
La condizione operaia e la questione sociale.
Prime forme di ribellione ed organizzazione politica: luddismo, Trade Unions, cartismo
Questione sociale e pensiero politico
L’idea socialista; Il socialismo utopistico
il marxismo
la formazione dei moderni partiti di massa. Il movimento operaio: la I internazionale, l’anarchismo;
la II internazionale: marxisti rivoluzionari e revisionisti.
La nascita dei sindacati e dei partiti della sinistra.
Il movimento cattolico e l'enciclica Rerum novarum
- DOC. Marx, “” (da I manoscritti economico filosofici); “La concezione dialettica della storia” (da
Il Manifesto del partito comunista) – passi dall’Enciclica Rerum Novarum
APPROFONDIMENTO
LA SECONDA FASE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, LA SOCIETÀ DI MASSA E L’IMPERIALISMO
La grande depressione (1873-96)
La crisi economica e l'intervento dello stato; la seconda rivoluzione industriale
Le trasformazioni del sistema industriale (monopoli-oligopoli)
La saldatura tra potere economico e politica dei governi, il ruolo delle lobby
POSITIVISMO
L'imperialismo (1870-1914)
Definizione. Le ragioni economiche, politiche, sociali. La conflittualità tra stati
Il nazionalismo: caratteri ideologici, il darwinismo sociale
Il colonialismo: CARTA: spartizione dell'Africa e dell'Asia – CARTE
Le forme della colonizzazione: protettorato, dominion, colonia. L'economia di tratta
La politica coloniale italiana
Caratteri della politica estera italiana: ragioni del colonialismo italiano. Eritrea, Somalia e protettorato sull’Etiopia
APPROFONDIMENTO:
Mod. 2
Interpretazioni dell’imperialismo di fine secolo (rassegna di documenti)
La costruzione dello stato liberale in Italia
Il modello dello stato liberale. Il problema del suffragio e della rappresentanza. Il sistema uninominale
Lo Statuto Albertino
I governi della destra storica (1861-1876)
La Destra storica - Le caratteristiche della nuova classe dirigente.
I problemi: ritardo economico, eterogeneità culturale e amministrativa
La struttura dello stato: accentramento, decentramento.
La politica interna: unificazione amministrativa e legislativa. La scelta liberoscambista in economia, il pareggio del
bilancio, il sistema fiscale. Effetti delle scelte politiche
La questione del rapporto stato-chiesa
La questione romana; “libera chiesa in libero stato” Pio IX, il Sillabo
La presa di Roma, legge delle Guarentigie, non expedit
La sinistra italiana nel periodo 1876-87
Crisi della destra storica: distanza tra paese reale e paese legale.
Incerti confini tra destra e sinistra, la matrice democratico-risorgimentale.
Il discorso di Stradella: riforme annunciate e realizzazioni parziali.
Trasformismo.
Protezionismo industriale, l’avvio dei principali centri industriali italiani (Terni, Breda Pirelli)
La volta autoritaria di fine secolo in Italia
La situazione socio-economica italiana, crisi economica e svolta protezionistica.
F. Crispi: stato "forte", protesta popolare (Fasci siciliani, protesta in Lunigiana)
La crisi di fine secolo: tumulti di Milano, leggi speciali, assassinio di Umberto I
Giolitti
Il programma: equilibrio ed allargamento delle basi sociali; funzione mediatrice dello stato; politica economica
Periodo 1903-07: legislazione sociale
Il decollo industriale italiano
Nodi problematici dell'azione giolittiana: questione meridionale, neo-trasformismo – emigrazione
Crisi del sistema giolittiano. Suffragio universale maschile. Patto Gentiloni. Libia
Elezioni del 1913 e dimissioni di Giolitti.
APPROFONDIMENTO -
MOD 3
Il fenomeno dell’emigrazione – visione del film “Nuovomondo” di E. Crialese
La crisi di fine secolo e la belle epoque
Le potenze europee tra il 1870 e il 1900
Gran Bretagna: leadership economica e politica - alternanza politica e riforme, la fondazione del partito Laburista
La Francia della Terza repubblica. Riforme e tensioni nazionaliste (revancismo)
La Germania. Bismark: sviluppo industriale e paternalismo autoritario (riforme e repressione della libertà politica, il
concetto di "nemico dello stato");:
La Germania fulcro dell’equilibrio politico internazionale: il Congresso di Berlino. Isolamento della Francia,
questione balcanica, alleanze (Triplice alleanza, Triplice intesa)
Politica aggressiva di Guglielmo II
Isolamento italiano sul piano internazionale: la Triplice alleanza
La belle époque (1900-1914) e le sue contraddizioni
Luci ed ombre della belle époque. Caratteri generali. Il Liberty
Il secolo delle masse: produzione di massa e consumi di massa. Taylorismo e fordismo. L’esempio della Fiat
Acutizzarsi della questione balcanica e le guerre balcaniche
Il modello Fiat Lingotto, filmati “La catena di montaggio Ford, scene da “Tempi moderni”
APPROFONDIMENTO documentario su La belle epoque; video lezione “Il Liberty”
MOD 4
La prima guerra mondiale
La prima guerra mondiale
Le tensioni internazionali e le alleanze.
1914: scoppio del conflitto: cause, alleanze, schieramenti. Illusione della guerra breve e guerra di trincea. I fronti.
La “comunità d’agosto”. La corsa agli armamenti. Le nuove armi, l’industria e il ruolo dello Stato
La posizione italiana. Neutralisti e interventisti. Il “maggio radioso” e il ruolo delle manifestazioni di piazza. Il patto
di Londra.
1915 - L’ opposizione pacifista da Zimmerwald all’appello di papa Benedetto XV. La guerra sottomarina e il blocco
navale anglo-tedesco
1916, le grandi offensive mancate e la strafe expedition. Il fronte interno (mobilitazione delle risorse e tensioni
sociali). La crisi dei soldati al fronte e le misure repressive.
Il 1917 “anno di svolta”: uscita della Russia dal conflitto, Caporetto, l’ intervento americano.
La Conclusione del conflitto
Assetto geopolitico dell’Europa nel primo dopoguerra
La conferenza di pace. –La Società delle Nazioni
La pace punitiva per la Germania
L’Italia, la vittoria mutilata: dal patto di Londra alla questione di Fiume
Trattati e definizione territoriale (spazi e analisi cartografica); crollo di quattro imperi e creazione di nuovi stati
multietnici
La questione della sistemazione territoriale dell’area dell’ex Impero Ottomano: Dichiarazione di Balfour e creazione
dello stato di Israele; i mandati; la questione degli Armeni
Occidentalizzazione dell’area medio orientale: La Repubblica Turca, l’Iran
APPROFONDIMENTO
I quattordici punti di Wilson.
percorso interdisciplinare (cfr. programma di italiano) La posizione degli intellettuali verso la Grande guerra Il
manifesto dei futuristi, la poesia di G. Ungaretti
filmati sulle trincee
I discorsi interventisti di D’Annunzio e Mussolini
MOD 5
Le conseguenze della guerra: la crisi del dopoguerra
I problemi economico-sociali del dopoguerra dopo guerra
Fine della centralità europea e dipendenza dagli Stati Uniti
La crisi economica e finanziaria: svalutazione, inflazione, riconversione
Influenza della rivoluzione bolscevica
Crisi morale, coscienza collettiva e irrigidimento illiberale delle istituzioni dello Stato
La crisi del dopoguerra in Italia
La situazione economica
Conflittualità sociale, disagio dei ceti medi, i reduci
Elezioni del 1919 e successiva instabilità politica
Biennio rosso e l’esperienza dell’occupazione delle fabbriche.
Gramsci e il gruppo di “Ordine nuovo”, la proposta dei “Consigli di fabbrica”
APPROFONDIMENTO
MOD 4
- Visione di parti del film di B. Bertolucci, Novecento
Genesi e formazione dei regimi totalitari
Riferimenti concettuali di base: Totalitarismo. Propaganda. Potere carismatico
La crisi dello stato liberale in Italia e l’avvento del fascismo
Instabilità politica nel dopoguerra. I partiti negli anni Venti: Socialista - Popolare - Liberale
Il fascismo dai Fasci di combattimento al PNF. DOC. Il programma di San Sepolcro. Lo squadrismo.
I fattori del successo fascista: consenso di agrari e industriali - atteggiamento delle forze liberali al governo - le
scissioni del partito socialista Il programma dei fasci di combattimento
Perché un industriale appoggia il fascismo” passi dal diario di E. Conti
APPROFONDIMENTO
La fase di transizione verso la dittatura fascista
Marcia su Roma, (video intervista a G. De Luna)
primi provvedimenti e legalità costituzionale. Riforma scolastica di G. Gentile
Legge Acerbo e elezioni del 1924. La denuncia di G. Matteotti.
APPROFONDIMENTO Il discorso alla Camera del 16 novembre 1922
Il discorso alla Camera del 3 gennaio 1925 - Scene dal film Il delitto Matteotti, di F. Vancini
Il regime fascista
Verso la dittatura: le leggi “fascistissime” (1925-26). Legge elettorale plebiscitaria del 28
Organizzazione del consenso. Stato e partito.
Accordo di palazzo Vidoni, Carta del lavoro e ordinamento corporativo
Il legame con la Chiesa cattolica: il Concordato del 1929
Le leggi razziali del 1938
La politica coloniale e la conquista dell’Etiopia
L’antifascismo – Un “totalitarismo imperfetto”
APPROFONDIMENTO
Le organizzazioni del “Grande pedagogo” – repertorio fotografico e filmati
dell’Istituto Luce
Pagelle e materie di insegnamento nelle scuole fasciste
Il manifesto degli scienziati fascisti
filmato: Discorso di Mussolini sulle Leggi razziali a Trieste 1938
E. Gentile, Pedagogia della nazione e della patria fascista;
E. Gentile, Culto del duce e liturgia
I manifesti degli intellettuali
La Germania dalla Repubblica di Weimar al regime nazista
I trattati di pace, crisi economica, conflittualità politica nella Repubblica di Weimar
La settimana di sangue
Tappe dell'ascesa di Hitler. L’incendio dei Reichstag. L’elettorato.
L’ideologia: nazionalismo, socialismo, antisemitismo. Lo spazio vitale
La costruzione del sistema totalitario.
APPROFONDIMENTO
La liturgia hitleriana in George L. Mosse, La nazionalizzazione delle masse
Adolf Hitler - Discorso per le elezioni, Berlino 4 aprile 1932
filmati: Berlino: adunate hitleriane
La politica della razza pura nella Germania di Hitler
DOC. La razza pura è il bene più prezioso (A. Hitler, Mein Kampf)
Razzismo, "cultura del nemico" nella Germania nazista, il programma eutanasia
Le tappe della persecuzione degli ebrei. Antisemitismo e Leggi di Norimberga
Dal pogrom della “notte dei cristalli” all’antisemitismo programmato e istituzionalizzato della Conferenza di
Wannsee (Einsatzgruppen, I campi di concentramento e sterminio, i Sonderkommando)
La Russia dalla rivoluzione al regime staliniano
Le contraddizioni della Russia Zarista. Le due rivoluzioni: febbraio e ottobre 1917
Primi provvedimenti del governo rivoluzionario, l’uscita dalla guerra
Guerra civile e comunismo di guerra
La fase di costruzione dell’Urss, la Nep
L’ascesa di Stalin
APPROFONDIMENTO
Documenti: Lenin, Le "Tesi di aprile" - Lenin , La dittatura del proletariato
Il regime staliniano
Industrializzazione e collettivizzazione forzata. Effetti: sterminio dei kulaki, crisi agricola, azioni repressive
Sviluppo industriale e pianificazione; gli effetti: sviluppo industriale, militarizzazione del lavoro, bassi consumi.
Burocratizzazione dello Stato. Propaganda ideologica. Culto del capo. Gulag
DATI Le cifre della collettivizzazione - Ripartizione del prodotto nazionale lordo –
Partito comunista e società sotto Stalin
Scene dal film di D. Lean, Dottor Zivago (incontro tra Yuri e Yevgraf)
Varlam Salamov, passi da I racconti di Kolima
REALISMO SOCIALISTA - discorso di A. Zdanov, Congresso degli scrittori del 1934 (passi)
programma da svolgere
APPROFONDIMENTO
MOD 5
la crisi del 1929 e la fine del liberismo
Gli Stati uniti negli anni Venti
I governi repubblicani: sviluppo dei consumi e capitalismo monopolistico. Il Fordismo e la catena di montaggio.
Scene dal film “Tempi moderni” di C. Chaplin
La crisi del 1929
I fattori della crisi: boom economico e bassi salari, contrazione del mercato europeo, crisi del sistema bancario,
speculazioni finanziarie
Il crollo dello stock exchange e i suoi effetti sul sistema economico: deflazione – svalutazione
I riflessi internazionali della crisi e diversità degli interventi tra Usa e paesi totalitari
La soluzione americana: Roosevelt, Il new Deal
La logica economica del New Deal (J.M.Keines); La politica di intervento dello stato, obiettivi.
Provvedimenti economici, legislazione sociale e alleanza con i sindacati
Effetti della crisi nella Germania di Weimar. La politica economica di Hitler: dirigismo, sviluppo industriale, riarmo. Il
lavoro: abolizione delle libertà sindacali, Fronte del Lavoro; bassi salari, alti ritmi di produzione.
La politica economica del fascismo
La fase liberista (1922-25). La fase di crisi (1925-30): "quota novanta", implicazioni protezionistiche
Gli anni Trenta: politiche protezionistiche: battaglia del grano, bonifica integrale, autarchia, riarmo
Il dirigismo italiano stato imprenditore e banchiere – IRI
Lo stato assistenziale italiano e l’amministrazione per Enti
MOD 6
Guerra e Resistenza
Verso la guerra
Fattori della crisi dell’ordine europeo costruito a Versailles. Politica aggressiva della Germania nel periodo 1933-39
(spazio vitale)
La reazione europea: le conferenze di Stresa e Monaco , appeasement inglese
La politica estera dell’Italia fascista: partecipazione alla Conferenza di Stresa - Asse Roma-Berlino - Patto d’Acciaio
Patto Molotov-Ribbentrop
Invasione di Praga e della Polonia: la dichiarazione di guerra (1 sett. 1939)
La seconda guerra mondiale
La guerra lampo.
Primo anno di guerra: i fronti (CARTA) - L’armistizio con la Francia. La battaglia d’Inghilterra (filmato)
L’Italia dalla non belligeranza alla "guerra parallela" sul fronte balcanico (CARTA)
La svolta del 1941 - L’Invasione dell’Urss: dall’operazione Barbarossa; L’ intervento Usa. Pearl Harbour (filmato)
Massima estensione delle potenze dell’Asse e organizzazione dei territori conquistati (CARTA), le forme di
sfruttamento e dominio
Verso la fine della guerra: Conferenze e accordi: Carta Atlantica, Casablanca, Teheran
Fine della guerra: La battaglia di Stalingrado (41-43); Lo sbarco in Sicilia (lug. 43) e Normandia (giu. 44) – filmato;
L’avanzata sovietica
La guerra nel Pacifico: le bombe su Hiroshima e Nagasaki (agosto 1945) – filmato
La guerra totale: il nuovo ordine nazista e il saccheggio dell’Europa
Le Resistenze europee. La Resistenza italiana:
Sbarco in Sicilia, destituzione di Mussolini, armistizio; l'Italia divisa in due: Salò;
Le formazioni partigiane; le tre guerre (patriottica, civile, di classe)
Il CLN e la riorganizzazione dei partiti antifascisti; la svolta di Salerno
Il rapporto alleati/formazioni partigiane; le rappresaglie tedesche
Filmato da “Roma città aperta” di R. Rossellini
Analisi di due lettere: A. Ulivi, condannato a morte della Resistenza, E. Scaramelli, volontario della RSI
MOD. 7
IL MONDO CONTEMPORANEO
BIPOLARISMO E DECOLONIZZAZIONE
Il mondo bipolare. La fine della "tregua ideologica. Il maccartismo, la dottrina Truman (la strategia del
contenimento) - Le sistemazioni territoriali, la divisione della Germania.
La questione del confine orientale tra Italia e Jugoslavia, le foibe. (DOSSIER)
Modello bipolare e ”guerra fredda”: conflittuale ma stabile. I blocchi. Le alleanze difensive (Patto Atlantico/NATO,
Patto di Varsavia). Il piano Marshall. La sovietizzazione dell’area orientale.
IL QUADRO INTERNAZIONALE (scheda di sintesi e materiali video). Il processo di decolonizzazione
L'ITALIA REPUBBLICANA
La crisi economico sociale del dopoguerra – La scala mobile. I partiti politici
I governi di unità antifascista (1945-47). La linea della riconciliazione nazionale di Togliatti
Il Referendum del 2 giugno 1946. I lavori della Costituente. La Costituzione (DOSSIER)
La rottura della DC con le sinistre. L’influenza statunitense sul governo De Gasperi
Lo scontro ideologico nelle elezioni del 1948. La sconfitta del fronte popolare.
Il centrismo (1948 -54) e la politica italiana negli anni cinquanta: l'alleanza atlantica; la politica economica e la
scissione sindacale; la riforma agraria; le politiche sociali.
Gli anni del centrosinistra: il clima internazionale di “disgelo” e la rottura tra PSI e PCI; primi interventi di welfare: la
riforma della scuola media. Lottizzazione e clientelismo.
Relazione finale di DIRITTO – SCIENZA DELLE FINANZE.
DOCENTE: Fabrizio Giovagnoni
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, composta di 18 elementi, è stata affidata allo scrivente solo nel corrente anno
scolastico.
Gli alunni hanno partecipato al dialogo educativo, nella maggior parte dei casi, in modo ricettivo,
seguendo le lezioni con limitato interesse ed evidenziando raramente spunti critici o
richieste di approfondimento dei concetti trattati.
Solo pochi componenti della classe hanno mostrato interesse superiore alla media e voglia di
apprendere. Nella maggior parte dei casi, gli alunni si sono limitati ad assistere alle lezioni
senza alcun apporto costruttivo e, spesso, in modo talmente confuso, da infastidire anche
chi aveva intenzione di seguire gli argomenti trattati.
Il rispetto delle regole basilari di disciplina è stato molto limitato e frequenti sono state le
richieste di poter uscire dalla classe.
Alcuni elementi hanno anche cumulato un numero rilevante di assenze, con entrate in ritardo e
uscite anticipate.
L'impegno profuso negli studi è stato, nel complesso, poco più che sufficiente per la maggior
parte degli alunni. In particolare, almeno metà della classe si è impegnata in modo
adeguato, mentre il resto dei componenti della classe si è limitato allo studio finalizzato alla
verifica. Un cospicuo numero di alunni ha sempre evidenziato un impegno saltuario e
insoddisfacente, cumulando, di conseguenza, gravi insufficienze.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Nel corso del corrente anno scolastico si è cercato di potenziare le capacità di analisi e di
sintesi degli alunni, le loro capacità di rielaborazione personale e di raggiungere un
sufficiente livello di padronanza del linguaggio tecnico-giuridico.
Il docente ha cercato di affinare negli alunni le capacità di lettura ed interpretazione dei testi
giuridici e finanziari.
La maggior parte della classe è migliorata nel corso periodo finale, apprendendo
progressivamente ma con lentezza, gli argomenti trattati, fino ad acquisire una adeguata
conoscenza di entrambe le discipline oggetto di studio, con particolare predilezione per il
Diritto.
Il profitto medio raggiunto dalla classe è sufficiente.
Si può dire senz’altro che la classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati quali capacità di ascolto,
metodo di studio appropriato e utilizzo sufficientemente corretto del linguaggio tecnicogiuridico
Programma di DIRITTO
DOCENTE: Giovagnoni Fabrizio
PROGRAMMA DI DIRITTO
1) LO STATO
- Le caratteristiche dello Stato moderno
- Stato e società civile
- Il potere politico
- Sovranità e indipendenza
- Le fonti della Sovranità
- Le limitazioni della Sovranità
- Il territorio
- Il popolo
- Stato e Nazione
- La Costituzione
- La Costituzione ed il regime politico
2) LE FORME DI STATO
- La formazione dello Stato moderno
- Lo Stato assoluto
- Lo Stato liberale
- Il liberalismo
- La crisi dello Stato liberale
- Lo Stato fascista
- Lo Stato socialista
- Lo Stato democratico
3) LE VICENDE COSTITUZIONALI DELLO STATO ITALIANO
- L'unificazione
- Lo Statuto Albertino
- Il periodo liberale
- Il periodo fascista
- La caduta del fascismo e la resistenza
- La proclamazione della Repubblica e l'Assemblea Costituente
- La Costituzione della Repubblica Italiana
- Gli anni cinquanta: la mancata attuazione della Costituzione
- Gli anni sessanta e settanta: il processo di attuazione della Costituzione
4) LE LIBERTA'
- La società civile nella Costituzione
- Libertà ed eguaglianza
- I diritti inviolabili dell'uomo ( art. 2 Cost)
- Il principio di eguaglianza ( art. 3 Cost.)
- La tutela delle libertà: riserva di legge e riserva di giurisdizione
- La libertà personale
- Le libertà di domicilio, di corrispondenza, di circolazione
- Le libertà di riunione e di associazione
- La libertà di manifestazione del pensiero
- I mezzi di comunicazione
- La libertà religiosa e i rapporti tra lo Stato e le chiese
- La Costituzione e l'economia
- I rapporti etico-sociali: la famiglia, la salute, l'istruzione
- I doveri dei cittadini
5) I PARTITI POLITICI
-Il ruolo dei partiti politici negli Stati contemporanei
- Il processo di democratizzazione e lo sviluppo dei partiti
- I partiti politici nella Costituzione
- I sistemi di partiti
- Il sistema dei partiti in Italia
6) L’UNIONE EUROPEA
- Il Trattato di Roma e l’istituzione della CEE
- Gli organi della CE
- Il Parlamento Europeo, la Commissione e il Consiglio dei Ministri
- Atti normativi della CE
- Il procedimento legislativo
- Le competenze
- Dalla Comunità all’Unione Europea
7) LE ELEZIONI E LE ALTRE FORME DI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
- La democrazia
- La democrazia nel sistema costituzionale italiano
- Il corpo elettorale, il voto, l'astensione
- I sistemi elettorali
- I sistemi elettorali in Italia
- Il referendum abrogativo
- Altre forme di democrazia diretta e di partecipazione popolare
8) LE FORME DI GOVERNO
- L'apparato statale
- La separazione dei poteri
- Le forme di governo: della monarchia costituzionale alla monarchia parlamentare
- La forma di Governo Presidenziale
- La forma di Governo Parlamentare
- I sistemi Parlamentari e i sistemi Presidenziali.
- Lo Stato italiano: la forma di governo e le funzioni degli organi costituzionali
9) IL PARLAMENTO
- La centralità del Parlamento
- La Camera ed il Senato
- Il Parlamento in seduta comune
- La rappresentanza politica
- I parlamentari
- L'organizzazione interna
- Le delibere delle Camere
-La pubblicità dei lavori parlamentari
- La durata delle Camere e il loro scioglimento anticipato
- La funzione di indirizzo ed il controllo politico
- La funzione legislativa
- Il procedimento legislativo
- Le leggi costituzionali
10) IL GOVERNO
- Il Governo nel sistema politico e costituzionale
- La composizione del Governo
- La formazione del Governo
- Le crisi di governo
- La responsabilità politica e la responsabilità penale
- Le funzioni del Governo
- I decreti legge
- I decreti legislativi
- I regolamenti
11) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
- Il ruolo del Presidente della Repubblica
- Elezione, carica e supplenza del Presidente della Repubblica
- La controfirma ministeriale
- I poteri del Presidente della Repubblica
- La responsabilità del Presidente della Repubblica
12) LA MAGISTRATURA
- La funzione giurisdizionale
- I principi generali relativi alla funzione giurisdizionale
- Principi relativi al processo civile e penale
- Magistratura ordinaria e magistrature speciali
- Le garanzie per l' indipendenza della magistrature ordinaria
- Il Consiglio Superiore della Magistratura
- L'organizzazione della Magistratura ordinaria
13) LA CORTE COSTITUZIONALE
- Natura e funzioni della Corte Costituzionale
- La composizione della Corte Costituzionale
- Il giudizio sulle leggi
- Il giudizio sui conflitti
- Il giudizio sulle accuse
- Il giudizio sull'ammissibilità dei referendum.
14) IL PROCESSO CIVILE E PENALE
- I giudici civili e penali
- Competenze
- Il processo di cognizione civile
- Le prove
- La sentenza
- Il processo esecutivo
- Le indagini preliminari penali
- Il dibattimento
- I riti speciali
15) GLI ENTI PUBBLICI TERRITORIALI
- Stato unitario e Stato regionale
- la Regione
- il Comune
- la Provincia
16) LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
- Organi politici e burocratici
- la Pubblica Amministrazione in genere
- I principi generali dell’azione amministrativa
- Gli atti e i provvedimenti amministrativi
- I vizi degli atti amministrativi
- Il procedimento amministrativo
- La Pubblica Amministrazione statale
- Cenni sul processo amministrativo.
Programma di SCIENZA DELLE FINANZE.
DOCENTE: prof- Giovagnoni Fabrizio
Programma di Scienza delle Finanze per la Classe 5° C AFM
anno scolastico 2015/2016
I bisogni e i servizi pubblici; l’attività finanziaria pubblica, la scienza delle finanze;
natura e teorie sull'attività finanziaria dello Stato; evoluzione storica della
finanza pubblica: ruolo ed obiettivi; gli obiettivi della finanza funzionale,
strumenti della finanza pubblica, politica di sviluppo, di stabilizzazione e di
redistribuzione.
Il bilancio dello Stato; il bilancio dal punto di vista tecnico e finanziario; principi del
bilancio; teorie sul pareggio del bilancio; classificazione delle entrate e delle
spese nel bilancio; risultati differenziali; formazione ed approvazione del
bilancio; la manovra del bilancio e la legge finanziaria; altri documenti di
programmazione economico-finanziaria, fondi di riserva; legge annuale di
variazione; esercizio provvisorio; relazione sulla situazione economica del
paese e relazione previsionale e programmatica; esecuzione e controllo delle
previsioni di bilancio; conto economico delle risorse e degli impieghi; la
Tesoreria dello Stato; il conto del Tesoro.
Le spese pubbliche: nozione e classificazione; effetti sociali ed economici delle
spese pubbliche; il moltiplicatore e l’acceleratore della spesa pubblica; legge
storica di aumento della spesa pubblica; l’analisi costi-benefici; pressione
tributaria e fiscale; le entrate pubbliche; i prezzi; i tributi; tasse, imposte,
contributi.
La sicurezza sociale: assistenza e previdenza, strumenti e fonti di finanziamento,
effetti economici e crisi dello stato sociale.
Entrate pubbliche: entrate originarie e derivate, i prezzi, i tributi, le sanzioni
pecuniarie.
La tassa: classificazione; riscossione delle tasse.
Le imposte; presupposto ed elementi dell’imposta; imposte dirette ed indirette;
personali e reali; proporzionali, progressive e regressive; modi di applicazione
delle imposte progressive; principi giuridici delle imposte - giustizia, generalità
ed uniformità; principi economici delle imposte: elusione, rimozione, elisione,
evasione, traslazione, ammortamento e diffusione; principi amministrativi delle
imposte - certezza, comodità, economicità; accertamento e riscossione
dell’imposta.
Le entrate straordinarie; evoluzione della finanza straordinaria; specie di entrate
straordinarie; scelta tra imposta straordinaria e prestito pubblico; ragioni di
preferenza per il prestito pubblico.
I prestiti pubblici; concetti generali e classificazioni; il debito fluttuante, redimibile
ed irredimibile; rimborso del prestito redimibile; modalità di emissione dei
prestiti pubblici; conversione dei prestiti pubblici.
I beni dello Stato: beni demaniali e patrimoniali.
Il sistema tributario italiano: lineamenti; la riforma tributaria.
IRPEF: soggetti passivi, aliquote, detrazioni e oneri deducibili; categorie dei
redditi: redditi esenti; redditi fondiari, di lavoro, di capitale, d'impresa, diversi e
soggetti a tassazione separata.
Accertamento e riscossione delle imposte dirette; la dichiarazione annuale;
controllo della dichiarazione; i documenti contabili, il sistema delle ritenute.
RELAZIONE FINALE: LINGUA INGLESE
DOCENTE: FERRETTI MARIA GABRIELLA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Ho insegnato nella 5 C AFM esclusivamente nel corrente anno scolastico.
Il gruppo di studenti si è presentato generalmente demotivato all'apprendimento della lingua
inglese e piuttosto disomogeneo per competenze linguistiche acquisite.
In un primo periodo ho cercato di conquistare l'attenzione della classe ed il suo interesse.
Grazie a lavori a coppie o di gruppo, avvalendomi dell'ausilio delle nuove tecnologie, di attività
laboratoriali, lavorando in particolar modo con siti Internet, presentazioni in Power Point, sono
riuscita ad organizzare e stimolare interventi ed esposizioni orali che sono migliorati nel tempo.
L'impegno è stato in alcuni casi costante, in altri finalizzato alle verifiche o superficiale e poco
proficuo.
Pochi alunni mostrano di aver acquisito un metodo di studio per la lingua Inglese autonomo ed
efficace.
L’impegno di studio sia a scuola che a casa è stato mediamente poco soddisfacente, non
sempre i compiti assegnati sono stati svolti adeguatamente da parte dell'intero gruppo classe.
Solo pochi studenti, grazie a competenze linguistiche acquisite e consolidate e ad un impegno
costante e costruttivo, hanno raggiunto risultati medio alti, mentre per la maggior parte degli
alunni il profitto è sufficiente.
Il livello medio raggiunto dalla classe è poco più che sufficiente.
Sotto il profilo comportamentale, non si rilevano aspetti significativi, la relazione educativa si è
svolta nell'assoluto rispetto dei ruoli e delle regole.
Il programma è stato svolto in modo regolare, verificato con puntualità sia per l'orale che per lo
scritto.
Sono state svolte due simulazioni ufficiali di terza prova. Tutte le esercitazioni e le prove scritte
sono state strutturate per acquisire e potenziare le competenze linguistiche degli studenti per
superare al meglio la terza prova dell'Esame di Stato.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Riconoscere (mediante la lettura e l'ascolto) e riprodurre (attraverso la comunicazione orale e
scritta) le funzioni comunicative in diversi ambiti quotidiani e contesti professionali.
Organizzare le conoscenze grammaticali note e quelle nuove e completarle con ulteriori
approfondimenti.
Comprendere e produrre dialoghi su argomenti di vita quotidiana e di cultura.
Conoscere il lessico attinente l'indirizzo AFM per interagire in diversi ambiti e contesti
professionali e per analizzare testi settoriali specifici.
Programma di LINGUA INGLESE
Letto, condiviso e sottoscritto dagli studenti e da me docente
INSEGNANTE: FERRETTI MARIA GABRIELLA
Testo adottato
Fiocchi, Morris, The Business Way, Zanichelli
Dal testo “THE BUSINESS WAY” con integrazione di fotocopie, appunti, schemi sono stati svolti
i seguenti argomenti:
FILE 3 -THE WORLD OF MARKETING
MARKETING: The marketing concept – The marketing process – Market segmentation –
Market research – The marketing mix and the four Ps – Online marketing – Mobile marketing –
What is advertising? - Advertising media Video da Youtube "Introduction to Marketing" - "Steve Jobs's amazing marketing strategy"
FILE 7 – MAKING PAYMENTS
BANKING: What are banks? (definition- role-means of payment used) - ATM cards/Debit
cards/Credit cards – The banking system – The Central Bank – The Bank of England TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS IN BANKING: Banking channels (the past – the present)
FRAME 5 – THE EUROPEAN UNION
EU profile – EU timeline – Institutions of the European Union : EU political institutions – - The
European Central Bank -For or against the EU? - Euroscepticism (Facts and Figures)
FRAME 9 – WORLD ECONOMIES
Main economic systems (Free market economy- Planned economy – Mixed economy) – The
world's largest economies – Italy - Emerging markets – The BRIC countries - Europe's PIGS
FRAME 10 – A GLOBAL WORLD
Globalisation (definition- main effects- main factors - principal drivers) – Global economy –
Global Trade and the WTO – What is the World Trade Organization? - The information
revolution – The globalisation debate : pros/cons www.bbc.co.uk-geography-globalisation
FRAME 12 – GREEN ECONOMY
What is the “green economy”? - Sustainable development – (Da YouTube: Sustainable
development: what, where and by whom?/ Kitty van der Heijden at TEDxHaarlem/ Sustainability
easily explained / Fair Trade Chocolate) - Sustainable trade – Fair trade -History of fair trade
Nel mese di marzo sono state dedicate due lezioni all'ascolto, traduzione e commento di una
parte del soliloquio di Molly Bloom (da Ulysses di J. Joyce) precedentemente presentato dalla
docente di Italiano. (Fotocopie)
Relazione finale di LINGUA E CIVILTA' FRANCESE
DOCENTE: prof. Bachetti Pier Francesco
RELAZIONE FINALE
Ho iniziato il mio percorso con la classe lo scorso anno scolastico, in cui alcuni alunni avevano
un livello di conoscenze e abilità non sufficienti. Dal mese di novembre dello scorso a.s.,
poi, sono stato assente in seguito a due interventi chirurgici. Sono rientrato quest'anno. La
classe aveva avuto un certo numero di alunni fermati e, a fronte di un gruppetto di alunni
generalmente impegnati nel dialogo linguistico, essa evidenziava un altro che, forse per
difficoltà a far fronte agli impegni in tutte le materie, ha manifestato una certa discontinuità
nel rielaborare i contenuti del mondo del commercio e di civilisation .
Il percorso che ho eseguito, è stato infatti teso a fornire ad ogni studente le conoscenze e le
abilità per operare, anche servendosi della lingua francese, nel campo del commercio e
delle fasi della compra-vendita.
Il francese commerciale su cui ho imperniato la mia attività didattica di micro-lingua, in linea
con I livelli dell'esame di certificazione francese D. F. P. livello B1, si è sviluppato, teso a
dare una preparazione ampia in questo senso. Ho invitato molti studenti a sostenere
l'esame di certificazione di francese professionale B1 corrispondente, ma solo una
studentessa, in questi giorni lo ha proficuamente sostenuto.
Le conoscenze, anche in campo storico-letterario, che ho proposto alla classe, hanno fornito ad
essa la possibilità di orientarsi, organizzarsi, rielaborare e mettere a confronto in vista
dell’esame di stato.
Debbo dire con soddisfazione che le attività che ho presentato hanno avuto, soprattutto nella
seconda parte dell'a.s., una certa risposta positiva, secondo le individualità.
Le generali sufficienti potenzialità linguistiche e organizzative di questo gruppo, hanno potuto
realizzare un conseguente generale pienamente sufficiente profitto personale.
Programma di LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE.
DOCENTE: prof. Bachetti Pier Francesco
TESTO: Commerce en action, ELI/Pierre Bordas et fils
Commerce
La note de service et d’information
Rédaction de lettres d’affaires: demande de conditions de vente et de conditions particulairesréponse
la commande et sa confirmation
Modification d’un contrat de vente
rédaction de lettres d’affaires: modification- annulation de commande
La réclamation (demande et réponse)
règlement au comptant et à terme
Civilisation
Les dates des cinq Républiques françaises
La Ve République et les présidents de la Ve République
Les élections en France
Le Président de la République, Le Premier ministre, le Gouvernement, le Parlement français
Le Parlement européen et la Commission européenne
Le secteur primaire, secondaire et tertiaire en France
Le Naturalisme et E. Zola, L’Assommoir
La Belle Epoque et les découvertes scientifiques et techniques
L'exposition universelle de 1900 à Paris et l'Art nouveau
Guillaume Apollinaire: Calligrammes (écriture picturale, Et combien j'en ai vu)
Le manifeste du Futurisme du 20 février 1909
Tristan Tzara, M. Duchamp et le Dadaïsme
A. Breton, s. Dali: l'expression de l'inconscient, du rêve et de l'imagination dans le Surréalisme
A. De Saint-Exupéry: Le Petit Prince (1942), livret pour les enfants, mais aussi une critique aux
gouvernements totalitaires
Ionesco et le théâtre de l'absurde: La cantatrice chauve, Rhinocéros
Relazione finale di EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: Scorsoni Claudio
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, nel complesso ha partecipato con impegno a tutte le attività proposte, l’ impegno e la
partecipazione sono state costanti per quasi tutti gli alunni. Il metodo di lavoro è stato attuato
sotto forma di attività di gruppo con interventi individualizzati o specifici quando se ne è
ravvisata la necessità, dal globale all’analitico e viceversa. La progressione dell’apprendimento
è stata graduale fino a raggiungere complessivamente un livello discreto, in alcuni casi buono,
distinto ed eccellente. Il livello medio della classe, rispetto alla situazione di partenza, ha avuto
una evoluzione positiva in quasi tutti gli alunni, sia dal punto di vista psicofisico che del
portamento. Il livello medio raggiunto è buono.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Gli obiettivi generali fissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati pienamente raggiunti,
soprattutto per quanto riguarda l’attività di squadra e l’incremento della capacità coordinative e
condizionali. L’apprendimento è stato realizzato attraverso esecuzioni globali e attraverso la
ripetizione dell’esercizio fino a raggiungimento del gesto sportivo migliore. Le verifiche sono
state continue, senza mai usare un rapporto di confronto tra i componenti della classe, ma
stimolando e cogliendo i mutamenti motori, caratteriali, psicologici e sociali, che ognuno
mostrava. Gli interventi di recupero sono stati fatti in itinere a seconda delle varie necessità. Gli
strumenti didattici, materiali, attrezzi, palestre e spazi sono stati completamente utilizzati
Programma di EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: SCORSONI CLAUDIO
Nello svolgimento del programma ho dovuto tener presente la diversità di
interesse, di motivazione e di impegno dei componenti della classe.
Metodologicamente, quando è stato possibile, ho impostato le lezioni per gruppi di
lavoro, legati anche alle esigenze dei ragazzi.
Detto ciò, i punti del programma maggiormente toccati sono stati:
1) Potenziamento fisiologico: miglioramento della funzione cardio-respiratoria
(resistenza), velocità, mobilità, scioltezza ed elasticità muscolare,
potenziamento delle masse muscolari in particolare dorsali, arti superiori ed
inferiori.
2) Rielaborazione degli schemi motori di base: affinamento ed integrazione
degli schemi motori già acquisiti, coordinazione dinamica generale, nuovi
rapporti del proprio corpo con lo spazio, equilibrio posturale ed educazione
respiratoria.
3) Consolidamento del carattere: sviluppo della socialità e del senso civico,
anche attraverso l’utilizzo dei grandi attrezzi quali suolo, spalliera, cavallo,
cavallina ed esercizi per la stimolazione della forza e del coraggio.
4) Conoscenza dell’attività attraverso la pratica dei vari giochi sportivi, in
particolare: pallavolo, basket, calcetto, badminton ed alcune specialità
dell’atletica leggera quali, la corsa veloce, di resistenza, il tutto imperniato
sulla valorizzazione del contenuto educativo e formativo della pratica
sportiva, e sulla forza di trasmettere i valori morali fondamentali per la vita
quotidiana.
5) Tutela della propria salute attraverso il rispetto di elementi, norme igieniche
ed alimentari, conoscenza dell’alimentazione sportiva, conoscenza della
pratica e delle norme fondamentali di primo soccorso, elementi fondamentali
del doping sia positivi che negativi.
Relazione finale di ECONOMIA AZIENDALE
DOCENTE: SFRAPPA STEFANO
La classe VC AFM e’ una classe non molto numerosa composta da alunni di diversa
provenienza geografica che ho conosciuto dall’anno precedente.
E’ apparsa subito come classe problematica, composta da alunni molto vivaci, talvolta irriverenti
o insofferenti verso la scuola anche a causa di talune problematiche di salute per certi elementi
o familiari per altri. Difatti, frequenti sono stati i richiami, scritti e verbali e numerose le assenze
ed i ritardi, non sempre oggettivamente giustificabili.
Ciononostante, il programma è stato svolto nella sua quasi completezza, anche grazie ad un
gruppo di alunni che, per fortuna, smarcandosi sensibilmente dal resto della classe hanno
sempre, o quasi sempre, prodotto i risultati attesi, sia in termini di impegno domestico che di
risultati alle diverse verifiche proposte: verbali e scritte.
Meglio il rendimento complessivo medio della classe nel corso delle verifiche pratiche, pur con
difficoltà espressive e di utilizzo del linguaggio tecnico.
Dunque, avendo lavorato sempre, pur con molta fatica, il rendimento medio della classe può
considerarsi sufficiente con vistose differenze da caso a caso non sempre giustificate da
difficoltà oggettive.
Programma di ECONOMIA AZIENDALE
DOCENTE: SFRAPPA STEFANO
CONTABILITA’ e AZIENDE INDUSTRIALI
Aziende di produzione diretta ed indiretta. L’impatto dell’innovazione tecnologica e la
localizzazione.
Costi fissi di struttura e problema del sovradimensionamento. La scelta make or buy. Flessibilità
ed elasticità aziendale.
Il patrimonio di funzionamento, la gestione ed i processi gestionali. Poste di collegamento tra
stato patrimoniale e conto economico. La capitalizzazione dei costi e le costruzioni in economia.
Le lavorazioni di terzi e per conto di terzi. Contributi in conto esercizio ed in conto capitale. La
valutazione delle opere in corso di esecuzione.
Le tabelle di movimentazione della nota integrativa.
Allegati e documentazione a corredo del bilancio di esercizio. Cenni ai principi contabili
internazionali.
La soddisfazione del cliente e le resistenze al cambiamento.
RICLASSIFICAZIONI DEL BILANCIO ED ANALISI
La riclassificazione dello stato patrimoniale secondo criteri finanziari. Le diverse configurazioni
di conto economico.
Differenze tra indici e margini. Margine di struttura e di tesoreria. La leva finanziaria e l’analisi
della situazione di liquidità. Gli indici di rotazione dei crediti e dei debiti ed i corrispondenti indici
di durata.
Gli indici di redditività e la scomposizione del ROI.
Concetto di fondo, di flusso e cash flow determinato dalle variazioni reddituali ( con criterio
diretto e d indiretto).
Il rendiconto finanziario delle variazioni di CCN : parte prima e seconda.
LA CONTABILITA’ INDUSTRIALE
Differenze tra contabilità generale ed industriale. Costi diretti, indiretti e criteri di riparto : su
base unica e multipla. L’analisi ABC.
La stratificazione dei costi e gli oneri figurativi. La localizzazione di costi.
Le classificazioni dei costi e la break- even analysis. Costo standard e nozione di centro di
costo.
Strategia e tattica. Il budget generale e quelli settoriali. Budget fisso e scorrevole.
Il budgetary control.
L’IMPONIBILE FISCALE E LE IMPOSTE SUL REDDITO
Reddito fiscale e divergenze con quello civile. I principi generali tributari di determinazione del
reddito imponibile. Il prospetto di raccordo. Variazioni temporanee e definitive.
Trattamento delle plusvalenze, delle spese di manutenzione e dell’ammortamento ( anche
dimezzato ed integrale). La gestione del libro dei cespiti ammortizzabili.
La disciplina della svalutazione dei crediti. La deducibilità dei compensi agli amministratori e
degli interessi passivi.
La tassazione societaria ed il principio di trasparenza. Tassazione a titolo d’acconto e
d’imposta.
La tassazione dei dividendi societari.
SISTEMA BANCARIO E MERCATO DEI CAPITALI
Il funzionamento generale del sistema bancario e le funzioni attuali degli Enti creditizi. Concetto
di politica monetaria e di riserve di liquidità.
Tassi attivi, passivi e forbice dei tassi. La disintermediazione bancaria.
Lo strumento del conto corrente. Lo sviluppo computistico degli interessi con il metodo scalare
procedimento amburghese.
Il fido e l’affidamento del cliente.
Mezzi di pagamento e titoli di credito. Le tipologie di finanziamento bancario.
Modello di banca universale e di gruppo plurifunzionale.
I soggetti che operano nel mercato finanziario.
Calcolo della scadenza convenzionale e la valuta adeguata.
Castelletto e portafoglio sbf. Cessione del credito ed anticipi su fatture
Relazione finale di RELIGIONE
DOCENTE: prof. Luca Oliveti
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta di 12 allievi, alcuni dei quali da me seguiti fin dal primo anno di scuola
superiore.
Si evidenziano, tra di loro, alcuni ragazzi e ragazze che hanno mostrato buone capacità e si
sono impegnati, raggiungendo un discreto grado di profitto ed allargando anche gli interessi
verso tematiche interdisciplinari.
Un’altra parte dei ragazzi, pur dotati di capacità nel loro insieme, hanno invece mostrato una
minore continuità nel lavoro scolastico, rispetto agli anni precedenti, raggiungendo comunque
un grado di profitto sufficiente.
Nell’insieme, i giovani sono stati abbastanza disponibili al dialogo educativo con un
atteggiamento corretto ed il loro comportamento in classe è risulta complessivamente
soddisfacente.
OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI
Pur se in maniera diversificata, gli studenti hanno conseguito l’obiettivo di considerare
l’importanza della dimensione religiosa, fattore di coesione sociale e fonte d’ispirazione per
una esistenza aperta ai valori della solidarietà e della pace.
Programma di RELIGIONE.
INSEGNANTE: prof. Luca Oliveti
1) La Chiesa cattolica di fronte ai conflitti e ai totalitarismi del XX secolo.
2) Dal Concilio Vaticano II a Papa Francesco: il recente cammino della Chiesa nel mondo.
3) La persona umana, oggi, fra cambiamenti epocali e sociali e le ricorrenti domande di
senso, con riferimento al tema dell’educazione ai valori e della solidarietà.
4) L’insegnamento della Chiesa cattolica sulla vita, il matrimonio e la famiglia.
5) L’impegno cristiano in alcuni dei principali campi della vita sociale e cultura: migrazioni,
salute, cultura della donazione e volontariato, sport,
6) La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche,
l’ambiente e la politica.
7) Riflessione sulle opportunità ed i rischi insiti nelle nuove tecnologie, con riferimento
particolare al problema della ludopatia.
Valutazione e verifiche
Prove tradizionali
x
Scienze Motorie
Economia Politica
x
Seconda lingua straniera
Prove strutturate a
risposta aperta
x
Matematica e laboratorio
x
Italiano
Prove esami di Stato
Storia
x
Diritto
Prove strutturate a
risposta chiusa
Economia aziendale
Inglese
Modalità
Religione
Tipologia delle verifiche
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Prove pluridisciplinari
Interrogazioni orali
x
x
x
x
x
x
x
x
Interventi dal banco o
dal posto di lavoro
x
x
x
x
x
x
x
x
Compiti a casa
x
x
x
x
x
x
Prove pratiche
Analisi ed
interpretazione di
testi, grafici e tabelle
x
x
x
x
x
x
Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali
Per le discipline che prevedono la sola valutazione orale sono state effettuate almeno 2
verifiche sommative per quadrimestre.
Per le discipline che prevedono anche le prove scritte sono state effettuate almeno 2 verifiche
sommative scritte per quadrimestre.
Si sottolinea inoltre che nel corso dell’anno scolastico tutti i docenti hanno curato il recupero in
itinere con diverse modalità.
Il Consiglio di Classe nella definizione dei criteri di valutazione si è richiamato alle indicazioni
ministeriali relativamente alla valutazione delle prove nel nuovo esame di Stato.
Nella valutazione delle prove orali si è fatto ricorso, per quanto possibile, a criteri oggettivi
basati sull’uso della seguente griglia i cui indicatori riferiti alle aree delle Conoscenze,
Competenze, Capacità sono stati concordati nei dipartimenti e condivisi dai Consigli di Classe
VOTO
IN
DECIMI
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’
1-2
Nessuna
Nessuna
Nessuna
3
Frammentarie e
gravemente lacunose.
Non sa applicare le conoscenze
Non ha elementi per organizzare
le conoscenze.
4
Lacunose e parziali.
Non è in grado di riconoscere né di
applicare/costruire modelli.
Non sa organizzare le
conoscenze.
Se guidato applica le conoscenze
minime ma commette errori.
Si esprime in modo scorretto e
improprio.
5
Limitate e superficiali.
E’ in grado di riconoscere e
applicare/costruire modelli solo se
guidato. Applica le conoscenze pur
commettendo errori.
Sa organizzare solo parzialmente
le conoscenze anche se guidato.
Sa documentare in modo non sempre
coerente e si esprime in modo
impreciso.
6
Conosce i nuclei tematici
fondamentali ma in modo
non approfondito.
E’ in grado di riconoscere e
applicare/costruire semplici modelli pur
con qualche imprecisione.
Sa organizzare le conoscenze
fondamentali se opportunamente
guidato.
Applica le conoscenze senza
commettere errori sostanziali.
Sa documentare in modo elementare e
si esprime in modo semplice e
sostanzialmente corretto.
7
Complete ma non
approfondite.
Sa applicare/costruire semplici modelli
con relativa autonomia. Applica le
conoscenze con lievi imprecisioni. Sa
documentare e si esprime in modo
corretto.
8
Complete e approfondite
Sa applicare/costruire modelli in modo
solo parzialmente in modo autonomo. Applica in modo corretto le
autonomo.
conoscenze.
Sa organizzare le conoscenze
fondamentali pur con qualche
imprecisione.
Elabora in modo corretto le
informazioni.
Sa documentare e si esprime con
linguaggio corretto e appropriato.
9-10
Complete, organiche,
articolate e con
approfondimenti
autonomi.
Sa applicare/costruire modelli
complessi e articolati in modo
autonomo. Applica le conoscenze in
modo corretto ed autonomo.
Rielabora in modo corretto,
completo ed autonomo e sa
effettuare valutazioni personali.
Sa documentare in modo personale e
rigoroso. Si esprime in modo fluido
utilizzando con consapevolezza i
linguaggi settoriali.
Per quanto riguarda le griglie delle prove scritte si fa riferimento alle relazioni dei singoli docenti.
Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico
In ottemperanza al DM 80/2007 e all’OM 92/2007 l’Istituto ha gestito gli interventi per il recupero
delle insufficienze nel seguente modo:
In sede di scrutinio quadrimestrale: avendo il Collegio Docenti precedentemente fissato le
modalità operative (Interventi Individualizzati, Recupero Autonomo, Corsi di Recupero, Sportello
on-line), i Consigli di Classe, in base alle esigenze ed alle disponibilità, hanno individuato
alunni, discipline e modalità di recupero, dandone comunicazione alle famiglie interessate oltre
che per una dovuta informazione anche per verificare l’intenzione di fruire degli eventuali corsi
di recupero e per sottolineare l’obbligo degli alunni a sottoporsi comunque alle verifiche. I
recuperi si sono svolti tra febbraio e l’inizio di aprile. Le verifiche sono state effettuate al termine
degli interventi.
Criteri per l’attribuzione del credito formativo
Gli studenti devono presentare documentazioni relative ad attività regolare e continuativa, non
sporadica, formativa sul piano umano e/o professionale relativamente ad attività:
•
•
•
•
•
•
•
Tirocinio, stage e attività lavorative non curricolari
Gare nazionali, regionali didattiche con piazzamento
Competenze informatiche certificate
Certificazioni linguistiche europee e altre certificazioni attraverso enti internazionalmente
riconosciuti
Attività sportive con tesseramento di società
Attività culturali, artistiche e musicali
Impegni in campo sociale e ambientale.
Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova
Simulazione della prima prova
In aderenza alle prove somministrate negli esami di stato negli anni precedenti. Sono state
effettuate due simulazioni, la seconda comune a tutte le classi quinte dell'Istituto.
Simulazione della seconda prova
La simulazione della seconda prova scritta, svoltasi il 4/5/2016, è stata predisposta dai docenti
di Economia Aziendale dell'Istituto. Questi hanno elaborato la prova prevedendo una traccia
simile per contenuti e durata alle prove somministrate negli esami di Stato degli anni precedenti.
Simulazione della terza prova
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia, il
Consiglio di Classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi
definiti nella programmazione didattica – ha ritenuto opportuno far esercitare gli alunni sulle
seguenti discipline:
•
MATEMATICA
•
INGLESE
•
FRANCESE
•
DIRITTO
•
SCIENZA DELLE FINANZE
Obiettivi: verificare le conoscenze, competenze e capacità acquisite, nonché le capacità di
utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso.
Tipologia B, n.3 quesiti per materia, complessivamente quattro materie, quindi n.12 quesiti a
risposta aperta, tempo per lo svolgimento: 180 minuti.
Su tale base il consiglio ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in
preparazione della terza prova scritta, individuando per la simulazione quattro discipline.
I testi delle simulazioni e le griglie di valutazione delle singole discipline effettuate sono allegati
al presente documento.
5. Allegati
Simulazione prima prova: ITALIANO, del 12/02/2016.
SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO
Tempo della prova: 6 ore (per alunni con DSA 7 ore)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
GIOVANNI PASCOLI, Novembre, in Myricae
Gèmmea l’aria (1), il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, (2)
e del prunalbo (3) l’odorino amaro
senti nel cuore ...
Ma secco è il pruno (3), e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno (5),
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno (6).
Silenzio intorno: solo alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile . E’ l’estate,
fredda, dei morti. (8)
------------------------------------1.
Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura e comprensione, riassumere il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe
2.
Analisi e interpretazione del testo
2.1. A livello lessicale a) catalogare le notazioni di luce, di colore, di profumo, suddivedendole in due aree semantiche:
quelle che rimandano all’area semantica della “primavera-vita” e quelle che rimandano all’ area “autunno-morte”;
cataloga le opposizioni, individua e spiega gli ossimori - b) valutare le scelte lessicali (lessico aulico, comune,
tecnico-settoriale) e fare degli esempi a sostegno della valutazione
2.2. A livello retorico, dopo avere individuato e classificato le diverse percezioni sensoriali (es. gemmèa l’aria –
sensazione visiva e tattile), riconoscere la tecnica retorica (metafora, sinestesia…) per mezzo della quale sono
espresse.
2.3. A livello metrico-sintattico, descrivere la struttura metrica del componimento (versi, rime, strofe), descrivere la
struttura sintattica periodi brevi/lunghi, paratassi/ipotassi, frasi nominali, punteggiatura, inversioni )
2.4. Individuare tutte le allitterazioni e riflettere sul valore fonosimbolico che assumono (quale impressione/suggestione
è creata
dal suono?)
2.5. Individuare una possibile corrispondenza tra le scelte sintattiche e lo stato d’animo del poeta.
3.
Approfondimento
3.1. Utilizzando i dati rilevati nel percorso di analisi, si dimostri come, anche in questo componimento, i dati reali sono
trasformati in immagini illusorie, simboliche, frutto della fantasia e della sensibilità tormentata del poeta;
individuare i nuclei tematici del componimento.
3.2. Individuare una corrispondenza tra il testo e le enunciazioni di poetica contenute ne Il fanciullino
3.3. Valutare la collocazione del poeta nell’ambito della cultura contemporanea coeva, non solo letteraria, ma anche
pittorica.
note:
1) limpida e trasparente
2) l’aria dà l’impressione della primavera, per questo viene istintivo cercare
6) il terreno risuona come se fosse vuoto sotto i piedi
8) il poeta fa coincidere l’11 novembre – S. Martino (riferendosi alla
alberi in fiore
3) prunalbo e pruno: biancospino
5) le piante disegnano nel cielo una ragnatela con i loro rami stecchiti
leggenda del santo che dona il mantello al povero e ottiene che la
temperatura torni primaverile) e il 2 novembre, ricorrenza della festività dei
morti
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN " SAGGIO BREVE" O DI UN " ARTICOLO DI GIORNALE”
(Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte,
e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. ARTISTICO LETTERARIO
Argomento. Il treno e il mito ambiguo della modernità.
Documenti.
Un bello e orribile
mostro si sferra,
corre gli oceani,
corre la terra […].
Come di turbine
l’alito spande:
ei passa, o popoli,
Satana il grande.
passa benefico
di loco in loco
su l’infrenabile
carro del foco.
Salute, o Satana,
o ribellione,
o forza vindice
de la ragione!
G. Carducci, Inno a Satana
Tra gli argini su cui mucche tranquillamente
pascono, bruna si difila
la via ferrata che lontano brilla;
e nel cielo di perla dritti, uguali,
con loro trama delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.
Qual di gemiti e d’ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.
G. Pascoli, La via ferrata, in Myricae
Noi canteremo […] le locomotive dall’ampio petto,
che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli
d’acciaio imbrigliati di tubi […].
F. T. Marinetti, Manifesto del futurismo, 1909
Oh perché gli uomini, […] si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro vita? Perché tutto
questo stordimento di macchine? E che farà l’uomo quando le macchine faranno tutto? Si accorgerà allora che il così detto
progresso non ha nulla a che fare con la felicità? Di tutte le invenzioni, con cui la scienza crede onestamente d’arricchire
l’umanità (e la impoverisce, perché costano tanto care) che gioia in fondo proviamo noi, anche ammirandole? […] Eppure la
scienza […] ha l’illusione di rendere più facile e più comoda l’esistenza! Ma, anche ammettendo che la renda veramente più
facile, con tutte le sue macchine così difficili e complicate, domando io: – E qual peggior servizio a chi sia condannato a una
briga vana, che rendergliela facile e quasi meccanica?
L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, Mondadori, Milano 1995
I processi in atto nella realtà contemporanea producono forze che tendono alla frantumazione e alla negazione
dell'individuo, alienazione e crisi di identità. E’ il periodo del capitale monopolistico che annulla l'iniziativa individuale
e nega la persona in grandi apparati produttivi anonimi; in cui l'espandersi della grande industria e l'uso delle macchine
meccanizzano l'esistenza e riducono il singolo ad insignificante rotella di un gigantesco meccanismo, priva di relazioni e
priva di coscienza. La creazione di sterminati apparati burocratici annulla l'individuo in quanto tale, cancellando la sua
interiorità e riducendolo alla sua pura funzione esteriore; il formarsi delle grandi metropoli moderne, fa smarrisce il
legame personale che l’uomo ha con gli altri e lo riduce a particella isolata e alienata nella folla anonima. Contro la
società industriale e i suoi meccanismi alienanti, contro i miti del progresso e della macchina Pirandello scriverà i
Quaderni di serafino Gubbio operatore (cinematografico), in cui esprime la condanna della civiltà tecnologica negli anni
del taylorismo e della crisi del 29.
Adattamento, da G. Baldi, S. Giusso, M. Razzetti, G. Zaccaria, L’attualità della letteratura, vol. 3.2; Paravia
Addii, fischi nel buio, cenni, tosse
e sportelli abbassati. È l’ora. Forse
gli automi hanno ragione. Come appaiono
dai corridoi, murati!
....................
– Presti anche tu alla fioca
litania del tuo rapido quest’orrida
e fedele cadenza di carioca? –
E. Montale, Addii, fischi nel buio (Mottetti, Le occasioni), in
Tutte le poesie,
a cura di E. Zampa, Mondadori, Milano 1984
La linea punteggiata evidenzia il momento stesso della
partenza contrassegnandolo come “indicibile” e
visualizzando il momentaneo ammutolire di ogni
tentativo di comunicazione. Segue, nella seconda
strofa un’improvvisa domanda rivolta al tu. Anche
esso si trova probabilmente nel treno appena partito,
mentre l’io è colui che rimane; e vuole sapere se anche
il tu accomuna al rumore del treno il ritmo della
“carioca”, un ballo all’epoca - siamo nel 1939 - molto
popolare, la carioca brasiliana.
In un articolo del 1949 (“Mutazioni”) viene inoltre
stabilito da Montale un rapporto tra la popolarità dei
balli sudamericani e la frenesia della vita moderna.
Come il treno rapido e gli automi, i balli sarebbero
dunque figurazioni di un’esistenza convulsa, orientata
secondo i dettami della moderna società di massa.
C. Hott, Montale e la parola riflessa, III. La dissociazione della voce
lirica nelle Occasioni, Critica letteraria e linguistica, Franco Angeli
editore
Claude Monet, La stazione di Saint-Lazare, 1877, olio su tela, Cambridge (Mass.), The Fogg Art Museum
Fortunato Depero1, Treno partorito dal sole, 1924, olio su tela, collezione privata
2. SOCIO ECONOMICO
ARGOMENTO: L'Italia da terra di emigranti a terra di immigrati
DOCUMENTI
"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso
vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni
agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due
e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi
incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti
alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti
figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre
donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo
agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle
frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che
pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali". Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di
comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purchè le
famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione,
provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza
deve essere la prima preoccupazione".
Relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912
"Tra i fenomeni particolari che presenta l'Italia del Mezzogiorno nessuno è forse
più significativo della sua emigrazione. Da oltre un trentennio, prima in misura
limitata, poi in proporzioni sempre più vaste ed in maniera persistente, è
incominciata e si è diffusa ed affermata una corrente migratoria, un vero esodo
verso i più lontani paesi. A spingere verso l'ignoto avevano concorso, insieme, la
scarsa produttività del suolo rincrudita da sistemi arretrati di coltura,
dall'ignoranza e dalle ricorrenti crisi agrarie; i sistemi tributari, gravi pel peso ed
esosi per le forme di percezione; gli intollerabili sistemi amministrativi, ancora
più viziati nella pratica di ambienti ancora compenetrati di usi ed abusi feudali.
L'emigrazione meridionale, per le proporzioni, per gli elementi di cui si
compone, per la funzione che va ad esercitare specialmente in alcuni paesi di
destinazione, si presenta in aspetto diverso dall'emigrazione dei paesi più
progrediti. Costituita in prevalenza di agricoltori, essa ha tutt'al più la sua ad
analogia nell'emigrazione di paesi aventi regioni arretrate, come ne ha l'Austria e
l'Ungheria o addirittura poco progrediti come la Russia ed i paesi balcanici. Il
danaro faticosamente risparmiato dagli emigranti, certo una risorsa, ma in
compenso quanti altri lati sfavorevoli!"
"Il fenomeno dell'immigrazione è cominciato
affacciarsi timidamente nella realtà italiana
negli anni '60 e '70, ma solo nella prima metà
degli anni '80 ha assunto una dimensione
sociale pienamente visibile e socialmente
E. CICCOTTI, L'emigrazione, in "La Voce", n° 11, 1911
rilevante.
Le cause specifiche che hanno portato
all'esplosione del fenomeno immigrazione possono essere così individuate. L'Italia negli anni '80 aveva raggiunto una situazione di
piena occupazione nelle aree economicamente sviluppate, essenzialmente il Nord nel paese. La disoccupazione persistente era un
fenomeno prevalentemente giovanile e intellettuale localizzato nelle aree meridionali. Ciò ha comportato un tendenziale rifiuto dei
lavori più dequalificati e più faticosi (lavoro domestico, agricoltura, pesca, fonderie, commercio ambulante, terziario dequalificato).
Sostanzialmente connesso con tale fenomeno è il blocco della crescita demografica. Accanto alle ragioni strutturali, va ricordata la
tendenziale apertura delle frontiere per ragioni turistiche che ha sostanzialmente favorito l'ingresso e successivamente la permanenza
illegale nel Paese degli immigrati."
M. NAPOLI, Questioni di diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 1996
"Non Roma o Napoli, ma New York sarebbe la vera capitale dei contadini di Lucania, se mai questi uomini senza Stato potessero
avere una. E lo è, nel solo modo possibile per loro, in un modo mitologico. Per la sua doppia natura, come luogo di lavoro essa è
indifferente: ci si vive come si vivrebbe altrove, come bestie legate a un carro, e non importa in che strade lo si debba tirare; come
paradiso, Gerusalemme celeste, oh! allora, quella non si può toccare, si può soltanto contemplarla, di là dal mare, senza mescolarvisi.
I contadini vanno in America, e rimangono quello che sono: molti vi si fermano, e i loro figli diventano americani: ma gli altri, quelli
che ritornano, dopo vent'anni, sono identici a quando erano partiti. In tre mesi le poche parole d'inglese sono dimenticate, le poche
superficiali abitudini abbandonate, il contadino è quello di prima, come una pietra su cui sia passata per molto tempo l'acqua di un
fiume in piena, e che il primo sole in pochi minuti riasciuga. In America, essi vivono a parte, fra di loro: non partecipano alla vita
1
Fortunato Depero (Fondo, 30 marzo 1892 – Rovereto, 29 novembre 1960) è stato un pittore, scultore e pubblicitario italiano, vicino ai
futiristi negli anni Venti
americana, continuano per anni a mangiare pan solo, come a Gagliano, e risparmiano i pochi dollari: sono vicini al paradiso, ma non
pensano neppure ad entrarci. Poi, tornano un giorno in Italia, col proposito di restarci poco, di riposarsi e salutare i compari e i
parenti: ma ecco, qualcuno offre loro una piccola terra da comperare, e trovano una ragazza che conoscevano bambina e la sposano, e
così passano i sei mesi dopo i quali scade il loro permesso di ritorno laggiù, e devono rimanere in patria. La terra comperata è
carissima, hanno dovuto pagarla con tutti i risparmi di tanti anni di lavoro americano, e non è che argilla e sassi, e bisogna pagare le
tasse, e il raccolto non vale le spese, e nascono i figli, e la moglie è malata, e in pochissimo tempo è tornata la miseria, la stessa eterna
miseria di quando, tanti anni prima, erano partiti."
C. LEVI, Cristo si è fermato ad Eboli, Einaudi, Torino 1945
La legge Bossi-Fini (30 luglio 2002, n. 189) prevede:
- l’espulsione degli immigrati irregolari (in assenza di permesso di Immagine dal film Il nuovo mondo, di Emanuele Crialese
soggiorno e senza validi documenti d’identità) viene emessa in via
amministrativa e deve essere immediatamente eseguita con l’accompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica.
Gli immigrati irregolari privi di documenti di identità validi,
vengono portati in centri di permanenza temporanea, istituiti dalla legge Turco-Napolitano, al fine di essere identificati e poi respinti.
- l’ingresso e la permanenza degli immigrati sono rigidamente subordinati all’esercizio di un’attività lavorativa, che deve essere
certificata tramite il contratto di soggiorno e il rilascio di un permesso di soggiorno della durata fino a due anni per i rapporti a tempo
indeterminato (fino a un anno negli altri casi). Il diniego del visto di ingresso non deve essere più motivato, salvo alcune eccezioni.
- restringe la durata del permesso di soggiorno degli immigrati disoccupati (da dodici mesi a sei mesi). Ha inoltre aumentato il
numero degli anni (da cinque a sei) necessari per ottenere la carta di soggiorno (il requisito è stato successivamente riportato a cinque
anni per l’adeguamento a una direttiva europea).
- ammette i respingimenti al paese di origine in acque extraterritoriali, in base ad accordi bilaterali fra Italia e paesi limitrofi.
L’intenzione è far sì che le imbarcazioni che trasportano migranti non attracchino sulle coste italiane e che l’identificazione degli
aventi diritto all’asilo politico e a prestazioni di cure mediche e assistenza avvenga direttamente in mare, sui natanti delle forze
dell’ordine. Chi aiuta i migranti a entrare nel paese rischia l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reato punito
con la reclusione fino a tre anni e con una multa fino a 15mila euro per ogni persona “favorita”.
La Bossi-Fini inoltre introduce l’obbligo di rilevamento e registrazione delle impronte digitali degli immigrati al momento del rilascio
o del rinnovo del permesso di soggiorno.
Impone restrizioni alla possibilità di tutela in caso di respingimento e innalza da 30 a 60
giorni il tempo massimo di trattenimento nei centri di permanenza temporanea. Il tetto è stabilito fino ad un massimo di 180 giorni dal
pacchetto sicurezza del 2009.
La legge 15 luglio 2009, n. 94 (facente parte del così detto pacchetto sicurezza) ha introdotto anche il reato di immigrazione
clandestina, con un’ammenda da cinquemila a diecimila euro per lo straniero che entra illegalmente nel territorio dello stato.
Il 9 ottobre 2013 la commissione giustizia del senato ha approvato un emendamento che, se confermato dalle camere, abolirebbe il
reato di clandestinità. Il 2 aprile 2014 una legge delega approvata dal parlamento dava al governo 18 mesi per emanare un decreto
legislativo che depenalizzasse l’ingresso e il soggiorno irregolare. Ma finora resta un vuoto normativo.
Le norme che regolano l’immigrazione in Italia, RASSEGNA in Internazionale, 7 agosto 2015
3. AMBITO STORICO POLITICO
ARGOMENTO: Il volto moderno della guerra: armi, tecnologia e industria
Documenti
Vasto è il campionario delle nuove armi che fanno la loro comparsa o trovano crescente e sempre più potenti applicazioni sui
campi di battaglia delle Fiandre e della Galizia. [...]
Vecchie e nuove tecnologie militari. A volerle riassumere nel modo più stringente: la fanteria, la mitragliatrice, la trincea.
Un'imponente documentazione ci assicura che sono questi i fattori dominanti di quella guerra[...]
É la fanteria - la lenta, pesante, poco coreografica fanteria - a dimostrarsi l'arma decisiva.
L'aviazione colpisce certo la fantasia dei civili, fa bella mostra di sé nei cartelloni di propaganda [...]: i piloti infatti possono
apparire come i nuovi cavalieri dell'aria; però le macchine che le industrie di guerra sono per il momento in grado di allestire
non risultano, per prestazioni e per numero, ancora tali da attribuire alla nuova e promettente arma funzioni già decisive e
autonome.
Se finora si erano bombardati solo i popoli coloniali, giunge il momento in cui anche gli abitanti delle città europee più vicina
al fronte fanno la conoscenza delle bombe; si contano i primi morti dell'aria molte case vengono squarciate; tuttavia la capacità
di fuoco e il potenziale di distruzione di quei goffi trabiccoli-triplani, biplani, i primi monoplani, buona parte dei quali viene
ancora distrutta nei voli di addestramento e in incidenti occasionali- sono all'epoca straordinariamente lontani dalle qualità
terrorizzanti delle fortezze volanti che saranno protagoniste della seconda guerra mondiale.
Resta vero che quei prototipi, che a noi sembrano vetusti e quasi inoffensivi apparivano allora il massimo del progresso e della
modernità tecnologici; una vera sfida alle leggi della natura. [...]
Fucili, bombe a mano, lanciafiamme, cannoni, armamento individuale e dei reparti, calibro e gittata dei pezzi di artiglieria,
disponibilità di reti viarie e ferroviarie ed i mezzi di comunicazione non sono certo gli stessi per tutti i contendenti. La
Germania, la Gran Bretagna, la Francia gli Stati Uniti, infatti al momento del loro intervento sono in grado di mettere in campo
armi più avanzate eserciti più attrezzati e moderni.
Ciascun popolo, in effetti, entra nel conflitto-oltre che con tutta la storia e la sua immagine di sé e degli e degli altri -anche con
quelli che sono all'epoca i suoi livelli di evoluzione economica, tecnica e organizzativa.
La vastissima Russia è più indietro, ma può cercare di compensare i ritardi tecnici con la quantità di uomini, così come,
sull'altra scala, ritiene di poter fare all'inizio l'Italia: nella quale si possono trovare capi militari che, in difetto di funzionali
pinze taglia fili o di tubi di balistite, esortano a “spezzare i reticolati nemici con il petto.”
(M. Isnenghi, La grande guerra, Giunti, Firenze, 1997)
Nello stesso tempo [...] la guerra stessa può divenire un volano dell'economia, offrendo incentivi e un mercato sicuro per molti
tipi di merci, in un intreccio sempre più stretto tra interesse pubblico interesse privato, iniziativa capitalistica e
programmazione centrale, spirito imprenditoriale e controllo dello Stato.
È la “prima guerra industriale”, costata infatti lo storico francese, J. J. Beker [...]. “Il vincitore avrebbe dovuto essere colui che
fosse stato capace di riversare sull'avversario un maggior numero di bombe, e dunque di fabbricarle, così come i cannoni e
tutto l'equipaggiamento.”
Ci si accorge subito che tutti preventivi sono saltati. Poco più di un mese dopo lo scoppio delle ostilità il ministro della guerra
Millerand convoca i maggiori imprenditori e comunica che, nel giro di due mesi, i cannoni francesi saranno a corto di proiettili.
Occorre riuscire a produrre produrne 100.000 al giorno. Il solo Citroen riceve un ordine di un milione di pezzi. Lo Stato
anticipa finanziamenti per potenziare le imprese che ci sono e per farne sorgere di nuove. Nell'estate del 1915 l'obiettivo
prefissato viene raggiunto. Ma tutte le aziende che producono ciò che serve alla guerra - cannoni, proiettili, autocarri, aerei aumentano vertiginosamente ritmi di lavoro, produttività, profitti. A Tolosa una fabbrica di polvere da sparo, che prima della
guerra contava 100 operai, passa a 4000 dal giugno del 1914, sale al 20.000 un anno dopo e al momento dell'armistizio, nel
1918, conta ben 30.000 operai. A questa accelerazione rapidissima della produttività la Francia è obbligata anche dalla
necessità di fare fronte all'invasione tedesca. Altri paesi non sono altrettanto sotto pressione sin dal principio del conflitto.
Tuttavia il suo carattere industriale rappresenta da subito il marchio genetico di questa guerra di tipo nuovo. [...] La guerra
istituisce una acceleratissima continuità circolarità nel ciclo produzione-distribuzione. Tutto, vita degli uomini e vita delle
macchine, è esposto a un velocissimo ritmo di consumo e di ricambio. Filippo Tommaso Marinetti, nei suoi manifesti e nelle
pubblicazioni con cui esplora la bellezza tecnologica e la modernità della guerra, esalta la terrificante velocità di fuoco della
mitragliatrice, esplora di persona l’energia potente dell'autoblinda, presagisce con immedesimazione prossime guerre
elettriche, robotiche, chimiche. I gas asfissianti, in effetti, sono già entrati in azione, con ecatombi collettive tanto
impressionanti da suggerirne nel dopoguerra la messa al bando da parte della neo costituita Società delle Nazioni.
(M. Isnenghi, La grande guerra, Giunti, Firenze, 1997)
Nella tabella (seguente) vediamo le cifre principali della produzione. A titolo di confronto, l'industria britannica produsse
21.000 cannoni, 240.000 mitragliatrici, 4 milioni di fucili, 195 milioni di granate d'artiglieria e 55.000 aeroplani, in parte ceduti
agli alleati. I risultati dell'industria italiana risultano di tutto rispetto, tanto più che bisognerebbe aggiungere le costruzioni
navali e aeree o nautiche. [...] Si deve apprezzare l'ottimo risultato complessivo, nel 1917-1918 l'esercito ebbe quanto chiedeva,
ma pure rilevare che la guerra costituì una colossale occasione di sviluppo per buona parte dell'industria italiana. Non avrebbe
senso rimproverare agli industriali di essersi arricchiti con le commesse belliche perché l'amministrazione pubblica non era in
grado di controllare i loro profitti, ma si deve ricordare che costoro non temettero di giustificare frodi, sprechi e guadagni con
l'ansia patriottica di fornire le armi per la vittoria; e che la stessa propaganda che rimproverava amaramente agli operai i loro
salari e i loro esoneri non esitò a presentare gli industriali come benemeriti della patria. Le inchieste e processi del dopoguerra
accumularono materiale per gli storici, ma non scalfirono le posizioni di potere che la guerra aveva dato agli industriali.
(M. Isnenghi – G. Rochat, La grande guerra 1914-18, La Nuova Italia, Milano 20000)
ss
I gas erano già stati utilizzati dai tedeschi sul fronte orientale [...] il 3 gennaio, quando un proiettile riempito di gas
era stato lanciato verso le posizioni russe sul fiume Rawka, a ovest di Varsavia. L'agente chimico, chiamato in
Germania T-Stoff, era lacrimogeno e non mortale. Non sembrava aver disturbato affatto i russi poiché le
temperature generalmente molto rigide avevano gelato il prodotto chimico invece di consentirne la vaporizzazione.
In aprile invece i tedeschi disponevano di un agente mortale in grande quantità, il cloro. Un vescicante che causa la
morte stimolando una sovrapproduzione di liquido nei polmoni fino al soffocamento; la materia prima era un
sottoprodotto dell'industria tedesca di coloranti, controllata dalla IG Farben, che deteneva un sostanziale
monopolio mondiale di questi prodotti. Carlo Duisberg, a capo della IG Farben, aveva già salvato lo sforzo bellico
tedesco dal collasso con il tentativo coronato da successo di sintetizzare i nitrati, un componente degli esplosivi ad
alto potenziale che era possibile ottenere allo stato organico solo da fonti sotto controllo degli alleati.
Contemporaneamente lavorava insieme con il massimo chimico industriale tedesco, Fritz Haber, responsabile
dell'Istituto Kaiser Wilhelm di Berlino, per cercare un mezzo adatto a scaraventare il cloro in grandi quantità nelle
trincee nemiche. Gli esperimenti con proiettili riempiti di gas erano falliti (…) con il vento a favore, sembrava
funzionare meglio.
Il 22 aprile 6000 cilindri contenenti 160 t di gas erano stati sistemati di fronte a Langemark, al Nord di Ypres, dove
le trincee erano presidiate dalla 87ª e dalla 45ª divisione territoriale francese (reggimenti di zouaves dell'Algeria),
dalla fanteria leggera africana (battaglioni punitivi di bianchi) e da fucilieri algerini. Al loro fianco si trovavano la
divisione canadese e tre divisioni regolari britanniche. Il pomeriggio del 22 aprile era soleggiato, con una leggera
brezza da est ad ovest. Alle cinque una nuvola verde-grigia cominciò ad alzarsi dalle trincee tedesche verso quelle
francesi, dopo un pesante bombardamento e poco dopo migliaia di zouaves e fucilieri algerini si precipitavano verso
le retrovie serrandosi la gola, tossendo, incespicando e con il volto cianotico. Entro un'ora la prima linea era stata
abbandonata e un vuoto di 8 km si era aperto nelle difese di Ypres. Una parte del gas si diresse verso le posizioni dei
canadesi in quali tennero però la loro linea, furono anche trovati rinforzi per arrestare l'avanzata della fanteria
tedesca. Il giorno successivo dalla parte degli alleati si respirava un clima di affaccendata approssimazione. Il gas fu
presto identificato e, poiché il cloro è solubile, il tenente colonnello Ferguson propose di bagnare dei panni nell’
acqua per poi annodarli intorno alla bocca come protezione. I tedeschi attaccarono nuovamente con il gas i canadesi
il 24 aprile, ma l'effetto fu minore rispetto al giorno prima e c'era a disposizione un maggior numero di rinforzi.
Tentativi di contrattaccare furono fatti sia dai francesi sia dagli inglesi. Il 1° maggio ci fu un ulteriore attacco con il
gas [...] Oggi i tumuli e le macerie di questa stretta fascia in cui fu combattuta la battaglia trasudano ancora
un'atmosfera di morte, sinistra anche a confronto degli altri resti del fronte occidentale. Il 1° maggio quando i soldati
del primo battaglione del Dorset Regiment, addossati alle piattaforme di tiro delle loro trincee, furono presi alla gola
dal gas e la fanteria tedesca si precipitò verso di loro attraverso la terra di nessuno, la scena doveva essere ciò che di
più prossimo all'inferno si può immaginare.
(J. Keegan, La prima guerra mondiale. Una storia politico-militare, Carocci, Roma 2000)
4. AMBITO TECNICO SCIENTIFICO
ARGOMENTO: L’uomo, la scienza, la macchina, il lavoro
Il lavoro non è una merce, Organizzazione
internazionale del lavoro, Dichiarazione di Filadelfia,
1944
Il 1 maggio 1886 in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia per
protestare contro gli insopportabili orari di lavoro. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande
corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni
proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la
polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti,
provocando quattro morti.
Per proteste furono indette varie manifestazioni, che finirono tutte nel sangue. Una feroce ondata repressiva si
abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui
dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici
malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all’attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in
ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l’11 novembre 1887. Il
ricordo dei “martiri di Chicago” era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa
dedicata, appunto il 1 maggio.
(adattamento di A. Dolcetti – ingegnere informatico della Techno Sky ENAV, http://www.sapendolo.it/1757/1-maggio-perchefesteggia)
«La principale difficoltà a mio avviso non consisteva tanto nell'invenzione di un meccanismo automatico, atto
ad allungare e torcere il cotone in un moto continuo [...]; la difficoltà consisteva soprattutto nella disciplina
necessaria per ottenere che di uomini rinunziassero alle loro irregolari abitudini nel lavoro e si identificassero
con l'invariabile regolarità del grande automa. [...]
Il principio del sistema automatico è dunque quello di
sostituire l'arte meccanica alla manodopera ; [in modo che] il talento dell'artigiano [sia] progressivamente
supplito da semplici sorveglianti meccanici»
A. Ure, La filosofia delle manifatture, 1835
«Fra i singoli elementi del sistema moderno a base scientifica, quello preminente è forse il principio di
assegnare al lavoratore un compito ben definito. Tutto il lavoro intellettuale deve essere tolto dall’officina e
concentrato nell’ufficio di programmazione o progettazione. [...] Il compito di ciascun operaio è interamente
programmato dalla direzione con almeno un giorno di anticipo e, nella maggior parte dei casi, ogni esecutore
riceve complete istruzioni scritte, che descrivono dettagliatamente il compito che gli é affidato, come pure gli
utensili di cui dovrà servirsi e il tempo esattamente concesso per l’esecuzione. Il lavoro, anticipatamente
stabilito in questa forma, costituisce un incarico che deve essere portato a termine non dal solo esecutore
materiale, ma dagli sforzi congiunti della direzione e della manodopera. Ogni volta che il prestatore d'opera
riesce a compiere il suo lavoro nella forma prescritta e nei limiti di tempo stabiliti, riceve un supplemento di
retribuzione variante dal 30 al 100 per cento del salarlo normale. I compiti produttivi vengono stabiliti in
maniera tale che, per eseguirli, occorre lavorare con alacrità ed insieme con accuratezza; deve però essere ben
chiaro che in nessun caso è lecito richiedere al prestatore d'opera di lavorare a un'andatura che potrebbe essere
pregiudizievole alla sua salute[...] L’ organizzazione scientifica consiste soprattutto nel preparare questi
compiti produttivi e nel farli eseguire». F.W. Taylor, L’organizzazione scientifica del lavoro (1911)
«Il tipo sul quale mi soffermai fu chiamato modello T. Questo modello, [ ... ] punto di partenza di una
produzione di massa, aveva come caratteristica essenziale la semplicità. Il primo progresso da noi compiuto
nel lavoro di montaggio consistette nel portare il lavoro all'operaio anziché l'operaio al lavoro. Al giorno d'oggi
tutte le operazioni che noi compiamo si ispirano a questi due principi: nessuno deve fare più di un passo; per
quanto possibile, nessuno si deve chinare. Il risultato preciso dell'applicazione di questi principi è di limitare
per l'operaio la necessità di pensare e di ridurre al minimo i suoi movimenti. L’ uomo non deve avere un
secondo di meno di quanto gli occorra, né un secondo di più. Nell'ottobre del 1913 per montare un motore
occorrevano 9 ore e 54 minuti; sei mesi dopo, con il montaggio mobile, questo tempo era stato ridotto a 5 ore e
56 minuti ». H. Ford, in M. Kranzberg e J. Gies, Breve storia del lavoro, Mondadori 1975
Non é difficile individuare una serie di limiti del sistema fordista-taylorista. Fra questi quelli connessi alla
serializzazione dei prodotti. Ma i costi più alti sono quelli pagati sul piano sociale. Tra il 1909 e il 1916,
vediamo crollare il prezzo di una Ford T da 950 a 360 dollari, e le vendite passare da meno di 20 000 a quasi
800 000 unità: ha inizio, in questo modo, l'era del consumo di massa e insieme del lavoro disumanizzato.
Con il taylorismo, la divisione del lavoro giunge al suo limite estremo e, contemporaneamente, il controllo
dell'imprenditore sul lavoro diventa totale: gli operai devono adattare se stessi al ritmo e ai movimenti richiesti
dalla catena produttiva meccanizzata, il loro ruolo produttivo diviene del tutto accessorio. Il principio che
viene affermato è quello della separazione della esecuzione del lavoro dalla sua ideazione ed organizzazione.
Per essere applicata con successo (ossia per essere accettata dai lavoratori), la razionalizzazione del lavoro
richiede inoltre sia costrizioni sia incentivi. Da un lato diventa necessaria una disciplina, che viene mantenuta
attraverso un’organizzazione strettamente gerarchica della produzione nella fabbrica: capofabbrica,
capofficina, caporeparto, caposquadra, operaio.
Dall'altro lato, il sistema doveva essere rafforzato da un sistema di retribuzione a cottimo che commisurava la
paga operaia al raggiungimento degli standard prefissati: questo non solo incentivava l'intensificazione dei
ritmi di lavoro, ma introduceva elementi di competizione tra i lavoratori, minando la solidarietà e la forza di
resistenza sindacale.
Il metodo di Taylor si diffuse rapidamente in tutti i paesi industrializzati, compresa l'Unione Sovietica; in Italia
fu Gianni Agnelli, reduce da un viaggio in America nel 1921, a introdurlo negli stabilimenti Fiat di Torino. (…
) L’entusiasmo degli imprenditori non era, ovviamente, corrisposto dai lavoratori, e i "problemi umani del
macchinismo industriale (è il titolo di un libro del sociologo francese del lavoro G. Friedmann) non tardarono a
manifestarsi. Appesantimento dei ritmi, ripetitività dei movimenti, mancato coinvolgimento intellettuale in
operazioni eccessivamente semplificate rendevano il lavoro operaio faticoso e insensato. AAVV, L’uomo e la
macchina: dalla catena di montaggio all’automazione. Percorsi di storia contemporanea. Scienza, tecnica, società. B.
Mondadori Ed. scol.
Secondo il modello toyotista, in pratica nulla del processo produttivo, nessuna materia prima, nessun
semilavorato, nessun componente, nessun ausilio o servizio di supporto deve arrivare nel punto fisico in cui
deve venire lavorato, o montato, o fornito, se non nel preciso momento in cui potrà essere utilizzato. Perché
allora non puntare a ottenere che il lavoratore sia fisicamente presente in un determinato punto del processo
produttivo, onde alimentarlo con la sua prestazione, soltanto nel momento in cui, registrata la domanda d’un
certo bene e avviato il processo produttivo, c’è veramente bisogno della sua attività? Il problema consiste nel
regolare il flusso della forza lavoro in modo che le sue prestazioni vengano erogate, e dunque retribuite, solo
quando siano effettivamente utilizzabili in un dato tempo e luogo: non prima, non dopo, non altrove. Il punto
di arrivo di queste riflessioni manageriali, che i processi di globalizzazione hanno contribuito a diffondere in
tutto il mondo, è il lavoratore flessibile. Colui o colei che viene possibilmente occupato, in termini di ore e di
prestazione, solo a fronte d’una domanda effettiva, solo giusto in tempo, e che solo per quel tempo sarà
Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce
retribuito.
Nonostante l’ottimismo dei suoi fondatori l’organizzazione scientifica del lavoro sollevò subito vivaci reazioni
negative per lo sfruttamento che comportava, ma soprattutto per l’impoverimento del lavoro, parcellizzato e
privato di ogni creatività. L’operaio veniva trasformato nell’ingranaggio anonimo e spersonalizzato di una
organizzazione, la fabbrica, altrettanto anonima, fredda, meccanica. Sulla base di questi elementi si sviluppò in
tutte le grandi fabbriche americane ed europee a un’accanita resistenza operaia, con scioperi a “gatto
selvaggio” (prima un reparto, poi l’altro e così via in modo da bloccare il flusso della catena), rallentamenti
voluti, sabotaggi piccoli grandi. L’organizzazione fordista, infatti era molto efficiente, ma alla lunga si rivelò
anche molto rigida: l’intera fabbrica doveva girare al ritmo della catena e questo, oltre a dare in mano agli
operai una forte arma di lotta, rendeva difficile impossibile ogni flessibilità nel lavoro, ingigantiva ogni guasto,
ogni piccolo problema, ogni disfunzione.
AA.VV. Passato e presente, vol.3, Il Novecento, B. Mondadori, Ed. scolastiche
“ … quando il processo di adattamento alla nuova organizzazione avvenuto, [osserva in modo acuto Il filosofo
marxista italiano Antonio Gramsci a proposito del fordismo ndr.], si verifica che in realtà hai il cervello
dell’operaio, invece di mummificarsi, ha raggiunto lo stadio di completa libertà. Si è completamente
meccanizzato solo il gesto fisico … E ha lasciato il cervello sgombro libero per altre occupazioni. Gli
industriali americani hanno capito benissimo che l’operaio non solo pensa, ma il fatto che non ha soddisfazioni
immediate su lavori che comprende lo si vuole ridurre un gorilla magistrato, l’un po’ portare un corso di
pensieri non conformista.
A. Gramsci, Una filologia della società
E come davanti al fuoco molto forte tutti gli operai alla catena di montaggio avevano una smorfia sul viso.
Tutti avevano un muscolo tirato, o le labbra strette, o gli occhi socchiusi e le sopracciglia aggrottate. Vuol dire
che tutti avevano un pensiero che batteva dentro le loro teste e rimbalzava su tutta la fabbrica e ancora batteva.
La fabbrica non dava distrazioni a tale pensiero: un albero, un uccello, una parola, un passante. Non bastava
levar gli occhi dal lavoro e muoverli in giro: non c'era nulla che non fosse un pezzo della fabbrica. A patire da
questa citazione dal romanzo
Paolo Volponi, Memoriale, 1962
Si dice, ormai da almeno due-tre decenni, che viviamo in una società “post industriale” e “postfordista”, per
indicare il fatto che la grande industria organizzata con i principi fordisti non è più il centro del sistema
economico. Questa perdita di centralità è da attribuire soprattutto alla rivoluzione telematica o digitale, cioè
all'introduzione dell'automazione, della robotica e dell'informatica nelle lavorazioni. Inoltre, le grandi industrie
si sono “de localizzate”, cioè hanno decentrato le produzioni in altri paesi, lasciando la casa madre le funzioni
di ricerca, finanza, marketing ecc., e a volte neppure quelle. È questa una tendenza irreversibile, almeno per
quanto riguarda la grande industria che ha spopolato intere aree industriali, trasformando grandi fabbriche, una
volta brulicanti di uomini, idee, conflitti, in “beni culturali”, monumenti dell’archeologia industriale. L’
industria, quella che conta è che “fa la differenza” a ora altri “santuari”: i sofisticati laboratori di ricerca nelle
delle biotecnologie o gli asettici reparti, totalmente informatizzati, delle imprese della Silicon Valley, che
producono microchip, computer, software, missili, satelliti artificiali.
AA.VV. Passato e presente, vol.3, Il Novecento, B. Mondadori, Ed. scolastiche
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La teoria della guerra giusta, in quanto teoria intermedia tra le teorie bellicistiche e quelle pacifistiche, ha assolto
nella storia due funzioni diverse: ora è stata accolta per negare la validità delle prime, ora è stata accolta per negare
la validità delle seconde.
Nella teologia cattolica, a cominciare da S. Agostino, ha assolto la prima funzione: si trattava allora di confutare la
tesi, attribuita ai primi padri della chiesa, che da alcuni passi e dallo spirito del Vangelo si dovesse trarre il principio
della condanna assoluta della guerra e che quindi ogni guerra fosse sempre illecita. (… ) dopo la prima guerra
mondiale, la teoria della guerra giusta, da tempo abbandonata, è stata resuscitata per assolvere la funzione contraria:
si trattava, questa volta, di confutare le teorie (…) che avevano in vario modo esaltato la guerra ed erano giunte alla
conclusione che tutte le guerre sono lecite. (…) Le difficoltà cui il tentativo di distinguere guerre giuste e guerre
ingiuste è andato sempre incontro, sono note … il denominatore comune di tutte le teorie è sempre stato il
riconoscimento della iusta causa a quelle guerre di offesa (…) In questo modo la guerra è stata assimilata ad una
pena, ad una sanzione, cioè la forza al servizio del diritto.
Rimane il problema della guerra di difesa, che viene giustificata in base ad un principio valido in ogni ordinamento
giuridico e accettato da ogni dottrina morale (tranne dalle dottrine della non violenza) … Vi sono due modi
tradizionali di intendere la guerra di difesa: in senso stretto, come risposta violenta ad una violenza in atto; in senso
largo come risposta violenta ad una violenza soltanto temuta o minacciata, cioè come guerra preventiva. (N. Bobbio,
La guerra nella società contemporanea, a cura di L. Bonanate, Principato, Milano 1976, pag. 52)
Il candidato discuta il tema proposto alla luce degli eventi storici studiati nel proprio percorso scolastico e
del dettato costituzionale in materia.
«L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo» (Articolo 11, Costituzione della Repubblica italiana).
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
“Una volta i potenti per sottomettere il popolo usavano la forza, le leggi o la religione; ora dispongono
anche del calcio e della televisione”.
Carl William Brown, Aforismi)
Il candidato discuta criticamente la tesi presentata dall’autore.
Simulazione prima prova: ITALIANO, del 28/04/2016.
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
La vendetta
(Alberto Moravia, Gli indifferenti, cap. XV, 1929)
Pubblicato nel 1929, il romanzo racconta le vicende di un giovane intellettuale borghese, Michele Ardengo, e
della sua famiglia, vittime di raggiri economici e sentimentali ad opera di un cinico uomo d'affari, Leo
Merumeci che seduce la madre Mariagrazia per poi sposare la figlia Carla. Michele non riesce a intervenire
per modificare la situazione e finisce per accettare il matrimonio della sorella e diventare socio di Leo. Nel
passo che segue, Michele , giovane abulico e indifferente, venuto a conoscenza della relazione della sorella
con Leo, decide di vendicarsi e di uccidere quest'ultimo, superando in questo modo il proprio atteggiamento
apatico. In realtà lo svolgimento della vicenda non fa altro che confermare la sua totale inettitudine che lo
porta a una assoluta indifferenza nei confronti del destino suo e dei suoi famIliari.
Un freddo, mortale disagio gli gelò il sangue; "Ecco, ci siamo penso. La strada era veramente quella che cercava;
case nuove, candide, giardini ancor vuoti, qua e là costruzioni cariche d'impalcature, marciapiedi senza selciato;
la campagna non doveva esser lontana; poca gente passava; nessuno si voltava per guardarlo, nessuno
l'osservava. "Eppure vado ad uccidere un uomo" pensò; frase inverosimile; mise la mano in tasca, toccò la
rivoltella; uccider Leo significava ucciderlo veramente, toglierlo dal numero dei vivi, farne scorrere il sangue:
"Bisogna ucciderlo" pensò febbrilmente, "ucciderlo... così... senza troppo rumore... così... ecco: mirare al petto...
egli cade... cade in terra... mi chino, senza far rumore, con lentezza, lo finisco". La scena che doveva essere
fulminea, gli appariva lunghissima, disgregata nei suoi gesti, silenziosa; un mortale malessere lo vinceva:
"Bisognerebbe ucciderlo senza accorgersene" pensò; "allora sì, tutto andrebbe bene.
Il cielo era grigio; poca gente passava; una automobile; ville; giardini; la rivoltella in fondo alla tasca; il grilletto;
il calcio. Si fermò un istante a guardare il numero del portone: in quel momento la propria tranquillità lo
spaventò: "Se continuo con questa calma" pensò atterrito "non se ne fa nulla...: bisogna essere sdegnati, furiosi.."
Riprese il cammino; il numero ottantatrè era più lontano. "Bisogna montarsi" pensò febbrilmente, "vediamo...
vediamo le ragioni che ho di odiare Leo... mia madre... mia sorella... era pura pochi giorni fa... ora in quello
stesso letto... nuda... perduta...
Leo l'ha presa... posseduta... mia sorella... posseduta... mia sorella... posseduta... mia sorella... mia sorella...
trattata come una donnaccia... distesa in quel sudicio letto... orribile, orribile... nuda tra quelle braccia... la mia
anima freme al solo pensiero... piegata al vizio di quell'uomo... mia sorella... orribile". Si passò una mano sul
collo, si sentiva la gola secca. "Al diavolo mia sorella" pensò disperato ritrovandosi nella stessa calma di prima;
tutte quelle fantasie non l'avevano scosso; guardò un portone; era già il numero sessantacinque; un'atroce paura
l'invase di non sapere agire, mise la mano in tasca, strinse nervosamente la rivoltella: "Al diavolo tutti... cosa
importano le ragioni... ho deciso di ucciderlo e lo ucciderò'. Affrettò il passo, le case sfilavano, una dopo l'altra,
più presto, più presto... bisognava ucciderlo e l'avrebbe ucciso... ecco tutto; il numero settantacinque, settantasei,
una strada, settantasette, settantotto; improvvisamente si mise a correre, la rivoltella gli sbatteva contro la coscia;
osservò sul marciapiede una bambina di forse dieci anni che tenendo per mano un bimbo più piccolo gli veniva
incontro; pensò d'incrociarli; ma raggiunse prima di loro il portone di Leo, ed entrò col rimpianto di non averli
almeno sfiorati. "E ora" pensò arrampicandosi su per la scala "il più bello sarebbe non trovarlo in casa". Fece di
corsa due rampe, al secondo pianerottolo, a destra, trovò la porta del suo nemico; una targa di ottone portava la
scritta: Cav. Leo Merumeci. Non suonò; voleva entrare col respiro tranquillo ed era ansante; aspettò dritto, immobile, davanti a quella porta chiusa, che l'ansito e i battiti del cuore si fossero calmati; ma non si calmavano; il
cuore pulsava, saltava con fracasso nel suo petto, i polmoni gli si sollevavano contro volontà in un respiro
doloroso. "Oh cuore, oh respiro" pensò con un dispetto triste e nervoso, "anche voi vi mettete contro di me?".
Premette con una mano il fianco, tentò di dominarsi; quanto tempo sarebbe stato necessario perché il corpo fosse
stato pronto come la sua anima? Contò da uno a sessanta, ridicolmente, immobile contro quella porta silenziosa;
ricominciò... finalmente, stanco, s'interruppe e suonò. Udì il campanello echeggiare nell'appartamento vuoto;
silenzio; immobilità: "non è in casa" pensò con una gioia e un sollievo profondi. "Suonerò ancora una volta per
scrupolo... e poi me ne andrò" e già, apprestandosi a premere di nuovo il bottone, già immaginava di ridiscendere
nella strada, andarsene per la città, libero, distrarsi; già dimenticava i suoi propositi di vendetta, quando dei passi
pesanti risuonarono sul pavimento, di là dalla porta; poi questa si aprì e Leo apparve. Indossava una veste da
camera, aveva la testa arruffata e il petto nudo; squadrò dall'alto in basso il ragazzo.
"Tu qui" esclamò con faccia e voce assonnate, senza invitarlo ad entrare; "e cosa vuoi?"
Si guardarono: "Cosa voglio?" avrebbe voluto gridare Michele. "Lo sai bene, spudorato, cosa voglio". Ma si
trattenne:
"Nulla" disse in un soffio, ché ora il respiro di nuovo gli mancava; "soltanto parlarti" Leo alzò gli occhi;
un'espressione impudente e stupida gli passò sul volto: "Oh bella, parlare? a me? a quest'ora?" disse con stupore
esagerato; si teneva sempre nel mezzo della soglia: "E cosa vuoi dirmi?... Senti, senti caro" soggiunse
cominciando a chiudere la porta, "non sarebbe meglio un altro giorno? Stavo dormendo, non ho la testa
abbastanza chiara... per esempio domani".
COMPRENSIONE COMPLESSIVA
1. Il passo che hai letto entra immediatamente nel vivo del nucleo narrativo.
a) Quali personaggi vi compaiono?
b) L'intento da cui è mosso Michele è dichiarato o solo suggerito?
I suoi pensieri forniscono anche le motivazioni del gesto che intende compiere:
rintracciale nel testo.
c)
ANALISI E INTERPRETAZIONE
I personaggi
2. Alcuni aspetti del comportamento di Michele indicano che è tutt'altro che convinto dei
suoi propositi.
b) Ritrova nel testo i segnali dell'ambiguità del suo sentire.
c) Quali opposte pulsioni determinano il suo comportamento?
3. L'atteggiamento oscillante di Michele sembra coinvolgere anche la realtà che lo circonda.
Verifica come ciò accada nelle righe 1-4.
4. L'autore talvolta si scopre trasmettendo un rapido e velato giudizio. Come valuta il
comportamento di Michele davanti alla porta della casa di Leo?
5. Michele ha bisogno di motivazioni psicologiche che lo inducano all'azione e per questo
rievoca immagini della sorella Carla. Rintracciale nel testo.
6. Indica tutti gli elementi che concorrono a connotare il personaggio di Leo.
Lo stile
7. Moravia stesso dichiara di essere partito dall'idea stilistica di “far uso della tecnica
teatrale nel romanzo”. Evidenzia nel passo quali caratteri della narrazione contribuiscono
a ottenere questo effetto.
8.Quale ritmo conferiscono all'intero passo le numerose frasi nominali?
RIFLESSIONI E APPROFONDIMENTI
Confronti
Negli Indifferenti il debole e velleitario Michele per la sua inettitudine vive in uno stato di
perenne alienazione di fronte alla realtà. Ricordi qualche altro personaggio, della
letteratura tra fine ‘800 e primo ‘900, incapace di costruirsi e vivere una vita autentica?
In base ai testi letti tracciane il ritratto, individuando le cause di tale inettitudine.
TIPOLOGIA B – SAGGIO BREVE
REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO Dl GIORNALE"
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di “articolo di giornale" utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve", interpreta e
confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al
saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni opportuno organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui
potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’”articolo di giornale"
individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e
costruisci su di essi il tuo "pezzo". Da’ all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale
scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali
(mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non
superare le quattro o cinque colonne di metà foglio protocollo.
1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
Argomento: La solitudine e la disgregazione dell’io
DOCUMENTI
Svevo – La vita attuale è inquinata alle radici (da La coscienza di Zeno)
[…] La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornaliere
miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non
sopporta cure. Sarebbe come voler curare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite.
Morremmo strangolati non appena curati. La vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al
posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di
peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V’è
una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una gran de ricchezza… nel numero degli uomini.
Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio?
Solamente a pensarci soffoco!
Pirandello – Io e l’ombra mia (da Il fu Mattia Pascal)
Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono su l’ombra del mio corpo, e rimasi un tratto a
contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, non potevo calpestarla,
l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? Io o lei? Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva
passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un
morto, ecco la mia vita… Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro
zampe, poi le ruote del carro. […] Mi stropicciai la fronte, per paura che stessi per ammattire, per
farmene una fissazione. Ma sì! Così era! Il simbolo della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra,
esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stia: la sua
ombra per le vie di Roma. Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari,
quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa ma per pensare e comprendere ch’era la
Quasimodo
– Rifugio di uccelli notturni
testa di un’ombra, e non l’ombra di una testa. Proprio
così.
Ungaretti – Il tempo è muto
Il tempo è muto fra canneti immoti…
Lunghi d’approdi errava la canoa…
Stremato, inerte, il rematore… I cieli
Già decaduti a baratri di fumi…
Proteso invano all’orlo dei ricordi,
cadere forse fu mercè…
Non seppe
ch’è la stessa illusione mondo e mente,
che nel mistero delle proprie onde
ogni terrena voce fa naufragio.
In alto c’è un pino distorto:
sta intento ed ascolta l’abisso
col fusto piegato a balestra.
Rifugio d’ucelli notturni,
nell’ora più alta risuona
d’un battere d’ali veloce.
Ha pure un suo nido il mio cuore
Sospeso nel buio, una voce;
sta pure in ascolto, la notte.
Montale – Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi di una foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
Che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
René Magritte
Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive, non si vede:
vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come
una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte. Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti,
lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala,
credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si
vedono; perché non riescono a staccarsi più da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si
conoscono per morti e credono d’esser vivi. Solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data
o che gli altri gli hanno data, la fortuna, i casi, le condizioni in cui ciascuno è nato. Ma se possiamo
vederla, questa forma, è segno che la nostra vita non è più in essa: perché se fosse, noi non la
vedremmo: la vivremmo, questa forma, senza vederla. e morremmo ogni giorno di più in essa, che è
già per sì una morte, senza conoscerla. Possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di
noi è morto. Conoscersi è morire. Il mio caso è anche peggiore. Io vedo non ciò che di me è morto;
vedo che non sono mai stato vivo, vedo la forma che gli altri, non io, mi hanno data, e sento che in
questa forma la mia vita, una mia vera vita, non c’è stata mai.
Luigi Pirandello, La carriola
2) AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento: La mutazione demografica che preoccupa l’Italia
DOCUMENTI
La cosiddetta piramide delle età della popolazione italiana mostra una forte erosione alla base tipica della
maggior parte delle Nazioni sviluppate, assumendo quella che viene chiamata forma a trottola. Al 1° gennaio
2016 la popolazione in Italia è di 60 milioni 656 mila residenti (-139 mila unità). Gli stranieri sono 5 milioni
54 mila e rappresentano l'8,3% della popolazione totale (+39 mila unità). La popolazione di cittadinanza
italiana scende a 55,6 milioni, conseguendo una perdita di 179 mila residenti. I morti sono stati 653 mila nel
2015 (+54 mila). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo
dopoguerra in poi. L'aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Il
picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento e in parte al posticipo delle morti non
avvenute nel biennio 2013-2014, più favorevole per la sopravvivenza. Nel 2015 le nascite sono state 488 mila
(-15 mila), nuovo minimo storico dall’Unità d'Italia. Il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della
fecondità, giunta a 1,35 figli per donna. L'età media delle madri al parto sale a 31,6 anni. Il saldo migratorio
netto con l'estero è di 128 mila unità, corrispondenti a un tasso del 2,1 per mille. Tale risultato, frutto di 273
mila iscrizioni e 145 mila cancellazioni, rappresenta un quarto di quello conseguito nel 2007 nel momento di
massimo storico per i flussi migratori internazionali. Le iscrizioni dall’estero di stranieri sono state 245 mila e
28 mila i rientri in patria degli italiani. Le cancellazioni per l'estero riguardano 45 mila stranieri e 100 mila
italiani. Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale. In diminuzione risultano sia la
popolazione in età attiva di 15-64 anni (39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3
milioni, il 13,7%). L’indice di dipendenza strutturale sale al 55,5%, quello di dipendenza degli anziani al
34,2%. Diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per
le donne a 84,7 anni (da 85). L'età media della popolazione aumenta di due decimi e arriva a 44,6 anni.
www.ISTAT, comunicato stampa del 19 febbraio 2016
Come durante la guerra, ma senza la guerra. Come se vivessimo sotto i bombardamenti. Uno studio interroga e
preoccupa esperti in mezza Italia: nel 2015 il numero di morti nel nostro Paese è salito dell'11,3%. In un anno
significherebbe 67mila decessi in più rispetto al 2014 (ad agosto sono già 45mila), per un incremento che
davvero non si vedeva da decenni. "Il numero è impressionante. Ma ciò che lo rende del tutto anomalo è il
fatto che per trovare un'analoga impennata della mortalità, con ordini di grandezza comparabili, si deve tornare
indietro sino al 1943 e, prima ancora, occorre risalire agli anni tra il 1915 e il 1918", scrive sul sito di
demografia Neodemos il professor Gian Carlo Blangiardo. Che cosa sta succedendo? Non è ancora chiaro. E
sullo sfondo c'è un timore, sollevato sempre su Neodemos. Che la crisi economica e i tagli al Welfare c'entrino
qualcosa. Ci vorranno mesi di studio per capire se davvero tra le cause della "nuova guerra" ci sono anche
queste.
Michele Bocci, Mortalità: impennata misteriosa nel 2015, La Repubblica 23/12/2015.
Anche a frontiere praticamente chiuse, aumentano gli immigrati in Italia. É solo grazie a loro che aumenta la
popolazione, anche se stanno facendo meno figli rispetto al passato. Al 1 gennaio 2015, risultavano iscritti
all'anagrafe e quindi residenti in Italia 5 milioni 73 mila cittadini stranieri, l'8,3% del totale della popolazione
Se la popolazione straniera aumenta, quella italiana diminuisce: il 1 gennaio 2015 è scesa a 55,7 milioni. Si
tratta di 125 mila italiani in meno rispetto al 2014, e sarebbe andata pure peggio senza i 106 mila ex-stranieri
diventati italiani nel corso dello stesso anno. A furia di stare con gli italiani, gli immigrati rischiano però di
prendere il brutto vizio di non fare figli. La riduzione delle nascite cui si assiste nel 2014 è il frutto
concomitante di un analogo comportamento di contenimento riproduttivo da parte sia delle italiane sia delle
straniere. La fecondità delle immigrate risulta in calo e scende per la prima volta sotto la soglia dei 2 figli per
donna, attestandosi a 1,97. Si tratta comunque di un tasso di fecondità nettamente superiore a quello delle
italiane, che si attesta a 1,31 figli per donna.
www.stranieriinItalia, Oltre 5 milioni di stranieri in Italia. Aumentano, ma fanno meno figli, 12 febbraio 2015,
Prima anni spesi per uscire dal labirinto universitario, poi anni persi in un mercato del lavoro che non c'è. Il
tutto con il peso di uomini mammoni, poco inclini ad assumersi le responsabilità che una famiglia comporta.
Risultato: le donne italiane fanno i figli sempre più tardi. Secondo l'Istat negli ultimi 20 anni l'età media del
parto è cresciuta notevolmente, passando dai 29,1 anni del 1991 ai 31,4 anni nel 2011 - con punte di 31,8 nelle
regioni del centro. Un dato che pone il nostro Paese in cima alla classifica europea, al pari della Svizzera e
poco sotto la Spagna e l'Irlanda, contro una media europea ferma a circa 30 anni. Molto incide anche la crisi
economica. Per mantenere un figlio servono soldi, ma per guadagnare soldi bisogna avere un lavoro. A
tamponare l'emergenza, dovrebbe intervenire lo Stato sociale, che però notoriamente è ridimensionato da
continui tagli. I quali non tengono conto del doppio ruolo che le donne sono chiamate a svolgere: quello
produttivo e quello legato alla cura dei figli e dei genitori anziani.
Sara Ficocelli, Non è un paese per mamme, L’Espresso, 6 maggio 2013
3) AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento: La ricerca del consenso nei regimi totalitari
DOCUMENTI
Il regime fu protagonista di un organico tentativo di «fare gli Italiani», di attuare una specifica
«nazionalizzazione delle masse», secondo concetti di «nazione» e di «identità nazionale» assai
diversi tanto dai modelli propri all'Italia liberale quanto da quelli che avrebbero preso vita con la
Repubblica,[...] La proposta culturale del regime fu per molti versi contraddittoria, spesso gretta e
provinciale; finì coll' isolare l'Italia dalle correnti più vive della cultura europea e mondiale. Tuttavia, il
sistema di valori fascista penetrò nelle menti e negli animi degli italiani e delle italiane del Ventennio,
lasciandovi profonde tracce e contribuendo al diffondersi di stereotipi entrati a far parte del senso
comune del paese.
(B. Mantelli, Il regime fascista. 1925-1940, Fenice 2000, Milano 1995)
Il “totalitarismo” è il completo controllo da parte dello
Stato sulla società e sugli individui. Si basa sul
consenso popolare, ottenuto grazie all’intensa
propaganda, che viene effettuata con ogni mezzo di
comunicazione ed impone un’ideologia, tramite
messaggi semplificati e ripetuti (messaggi ridotti e
chiari per poter essere compresi da tutti).
Si regge su una figura carismatica; un individuo
superiore a tutti, capace di risolvere ogni problema;
un capo che sfrutta il suo fascino e il suo carisma per
avere consenso.
(Adattamento da Fossati, Luppi, Zanette, Passato e presente,
vol. 3, Ed. scolastiche B. Mondadori)
Nel corso degli anni trenta, lo Stato fascista venne configurandosi come un sistema politico
originale, cioè una dittatura personale di tipo carismatico, integrata in una struttura istituzionale
fondata sul partito unico, sulla subordinazione e l’integrazione della società nello Stato, sulla
organizzazione e la mobilitazione delle masse. Il ruolo carismatico di Mussolini ricevette un’
esaltazione speciale attraverso il culto del littorio, cioè con la istituzione della religione politica
fascista attraverso l'adozione di un sistema di credenze, di miti, di riti e di simboli, che divenne parte
essenziale integrante dello stato fascista e della politica di massa del partito unico. Il mito di
Mussolini contribuì ad incrementare la dimensione fideista e rituale nella politica di massa. Gli
incontri frequenti e periodici del duce con le masse in Piazza Venezia e nelle altre città italiane erano
il momento culminante della liturgia fascista2, quando, con la preparazione di un'attenta regia3, si
2
Organizzazione di un rito religioso
realizzava la fusione emotiva del capo con la folla, come mistica drammatizzazione simbolica
dell’unità della nazione con se stessa attraverso il suo sommo interprete. Il culto del littorio aveva un
ruolo centrale nella organizzazione dell’entusiasmo collettivo, basata su una concezione
antropologica della massa come aggregazione umana dominata da fattori mitici e irrazionali, che
non avrebbe mai potuto acquistare una coscienza come collettività di individui responsabili, in grado
di partecipare con critica consapevolezza all’attività politica per autogovernarsi attraverso la scelta
dei propri governanti. Nello Stato totalitario, la politica di massa non aveva come fine
l’emancipazione di una collettività sempre più cosciente e autonoma, Capace di controllare il proprio
destino, ma bensì la omogeneizzazione conformistica della mentalità dell’individuo e delle masse,
sottoposti per tutto il corso della loro esistenza ad un processo simultaneo di organizzazione,
indottrinamento e integrazione secondo i valori e principi del partito totalitario.
(E. Gentile, Fascismo antifascismo, Le Monnier, Firenze 2000, pp. 207-09)
Al raduno di Norimberga del 1935 Adolf Hitler disse che una nazione è veramente degna della storia
solo quando costruisce i propri monumenti, e con il termine monumenti egli intendeva riferirsi non
solo alle realizzazioni del proprio regime, ma anche alla liturgia politica del nazionalismo. Adolf Hitler
aveva compreso bene l’aspetto sia pragmatico che ideologico della liturgia, e, come sempre, nella
sua mente seppe accordare concrete considerazioni politiche con la sua fede istintiva. [...] È
abbondantemente provato che Hitler preferiva il dramma musicale a quello recitato e la parola detta
a quella scritta. Quale era allora il rapporto tra i discorsi e il dramma liturgico? [...]
I discorsi di Hitler, [...] comprendevano qualcosa di più che slogan o frasi fatte, molto spesso essi
erano esposizioni di programmi. [...] duravano per un periodo di tempo molto più lungo. [...] Questi
insistette sempre sulla «chiarezza» [...]. Ma chiarezza voleva anche dire una concisione di forma
che non lasciasse luogo ad ambiguità. Il suo assioma politico che il «popolo non comprende le
strette di mano» fu applicato ai suoi discorsi. [...] I discorsi di Hitler erano in realtà fatti, per le parole
da lui usate, le domande retoriche, le affermazioni categoriche. In più avevano un ritmo costante nel
quale il popolo poteva inserirsi con esclamazioni. Questi ritmi erano bellicosi, aggressivi e in
particolare comportavano un timbro di voce di grande effetto. Lo stesso Hitler aveva scritto che i
discorsi aprono il cuore del Volk come colpi di maglio. Spesso questi discorsi avevano una
costruzione logica, ma la logica interna era mascherata dal ritmo e dal crescendo della voce. Il
pubblico recepiva in tal modo la logica del discorso emotivamente, avvertiva solo la combattività e la
fede, senza afferrare il contenuto concreto, o senza soffermarsi a riflettere sul suo significato. La
folla era attratta dalla forma del discorso, «viveva» il discorso più che analizzarne il contenuto. La
struttura diveniva così una componente essenziale dell’intera esperienza di vivere l’ideologia,
giacché a causa dei suoi effetti potenti era difficile per il pubblico porsi in una posizione di distacco
critico[...] il loro effetto [ è ] ritualistico, perché Hitler qui si manifestava senza veli ed esternava
chiaramente la fede che condivideva con il suo pubblico; i suoi discorsi pubblici presero, in gran
parte, la stessa forma di quelli di Mussolini, anche se si inquadravano in una diversa cornice
liturgica. I discorsi di Hitler furono perciò delle vere azioni, [...]; non erano didattici come lo erano
quelli di tanti liberali e socialisti. Inoltre erano chiare manifestazioni di una fede accettata da tutti.
Hitler sentì molto l’influenza di Gustave Le Bon e ne seguì la massima contenuta nel volume La
3
Si riferisce ad una rappresentazione teatrale, simbolica (perché il duce simboleggia la nazione) e mistica, perché vissuta quasi come atto di
fede in una entità superiore.
psychologie des foules, e cioè che il capo deve essere parte integrante di una fede posseduta in
comune, che non poteva essere da lui sperimentata o rinnovata. La sperimentazione e l’innovazione
da lui introdotte consistettero solo nell’intensificare il significato di ciò che era già largamente
accettato, e nell’introdurre una visione manichea che trasformava le sue parole in fatti.
(George L. Mosse, La nazionalizzazione delle masse)
Vediamo davanti ai nostri occhi increduli i contorni di un nuovo romanticismo, (…) un romanticismo
ferreo che ci assale in ogni simbolo di vittoria e che incontriamo in ogni manifestazione della parola
scritta o parlata nella rivoluzionaria Germania nazionalsocialista. Dobbiamo rappresentare questo
davanti al popolo e in più penetrarlo con questo spirito fino nelle fibre più remote. Bisogna forgiare e
limare le persone fino a quando saranno diventate schiave, questo è uno dei compiti principali della
radio tedesca.
(Discorso di Goebbels, ministro tedesco della Propaganda, alla radio nella primavera del 1933)
Una delle conquiste più moderne della tecnica rivoluzionaria del nostro secolo è senza dubbio la
radio. Oggi è uno dei mezzi più potenti per la guida del popolo. (…) Tutti devono ascoltare la radio.
La radio c’è, non può essere evitata. La tecnica continua la sua inarrestabile marcia vittoriosa.
Questo processo è stato più rapido nella radio rispetto ad altri mezzi di comunicazione. La radio ha
superato in breve il telefono, il telegrafo, la macchina e l’ aereo (…) ma proprio per questo spettano
alla radio in modo particolare difficili compiti e doveri di natura politica. Questi compiti e doveri sono
stati capiti e apprezzati e anche realizzati soltanto nello Stato nazionalsocialista.
(Discorso di Goebbels alla XVI Mostra della radio, 28 luglio 1939)
4) AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento: Tecnologia e consumismo
DOCUMENTI
In una società industrializzata e tecnologicamente avanzata, l’ampia disponibilità di mezzi economici e
prodotti libera gran parte della popolazione dalla morsa del bisogno, cosicché la domanda rivolta a beni
opzionali, facoltativi, se non proprio inutili, è più malleabile e soggetta ai condizionamenti indotti. Per
esempio, un uomo che sia ben vestito, nutrito e alloggiato, e abbia in tasca una somma per comprare un gadget
personale, può essere ben guidato nella scelta del negozio, dell’oggetto, del materiale ecc. Ma in tal modo la
grande industria oltre che gestire prezzi e costi dei prodotti, può orientare la domanda dei consumatori e, con
l’ausilio delle scienze sociali, della psicologia, delle più sofisticate tecniche di comunicazione dei mass media,
è in grado di condizionare non solo la scelta dei prodotti, ma anche di indurre bisogni fittizi, atti a creare
condizioni di mercato per tutto quello che intende produrre> [...] Il consumismo è un fenomeno che
caratterizza le società industrializzate, e consiste per un verso in uno spreco di energie e risorse, per un altro
nello sfruttamento della massa da parte del sistema industriale. Ne consegue che il singolo, intrappolato in
questo meccanismo diabolico, o è frustrato dal mancato soddisfacimento dei bisogni fittizi, oppure è preso da
euforia, che però non cancella l’infelicità di fondo, in quanto l’esaudimento di un desiderio ne fa nascere altri,
in una continua tensione. Di qui l’alienazione, il conformismo, la noia, che sono i moderni flagelli della nostra
società, apparentemente immersa nell’abbondanza e in una straripante felicità materiale.
Materazzi, Presutti, Technopolis, 2002.
Che la tecnologia sia un potente motore dei consumi è fenomeno ben noto in tutti i campi; per stare al passo
coi tempi occorre fornirsi di mezzi efficaci ed efficienti, sia a livello personale, sia familiare, sia aziendale.
Tuttavia non è meno vero che oggi per un verso la tecnologia corre troppo, specie nel settore hi-tech; per un
altro, le industrie in una concorrenza spietata anche con se stesse, riversano sul mercato modelli su modelli,
che spesso differiscono tra loro per un’inezia, ma che pure valgono a conquistare i compratori più renitenti o a
far sentire obsoleto il modello posseduto a chi ha il pallino della novità. E questo comporta una rischiosa spinta
dal consumo ala consumismo.
Raffaella Galvani, commento all’Osservatorio sui consumi 1999-2000 della Findomestic.
E’ evidente che lo sviluppo delle nuove tecnologie consente alla pubblicità di affinare le sue armi. Infatti
viviamo nell’epoca della facilitazione del marketing: sondaggi demoscopici, test proiettivi, test psicofisici,
creatività e trasgressione dei linguaggi complessi utilizzabili favoriscono nettamente l’efficacia dei cosiddetti
persuasori occulti.
Fabrizio Filosa, L’Espresso, 2006.
Il problema dell'usura 'precoce', in realtà, non è un fenomeno del tutto inedito. Da anni, ormai, associazioni e
gruppi di attivisti denunciano l'obsolescenza “pianificata” a tavolino dai produttori, ma lo studio di Schridde e
Kreiss fa un importante passo avanti. La maggior parte dei prodotti in commercio sono fatti per durare poco
ed essere utilizzati solo per brevi periodi. Troppo spesso non esistono i pezzi di ricambio oppure sono così
costosi che all'utente finale conviene comperare un elettrodomestico nuovo, invece che farlo riparare. Questa
obsolescenza programmata, però, fa male a tutti: a noi stessi, alla collettività, all'ambiente. L'usura precoce e
pianificata a tavolino provoca un inutile spreco di risorse naturali, un aumento esponenziale di rifiuti nelle
discariche (per non parlare di tutti i metalli rari e preziosi presenti nei RAEE - Rifiuti di Apparecchiature
Elettriche ed Elettroniche) e un enorme danno economico che ricade non solo sui singoli cittadini, ma anche
sull'intera collettività.
Laura Pavesi, Se gli elettrodomestici sono programmati per rompersi, 26/03/2013, www.il cambiamento. It
La carte di credito, ma anche i telepass, le tessere dei supermercati, i bancomat, i microchip dicono di chiunque
cosa sta facendo, chi frequenta, cosa consuma, quali itinerari percorre, quali abitudini alimentari ha contratto.
La «tracciabilità» di ciascun individuo è totale e senza residui. E non c'è solo un potere centralizzato che
controlla tutto, come avviene invece nell'incubo orwelliano. Ci sono tanti poteri che accumulano dati e
possono usarli a loro piacimento anche se l'ipocrisia dominante produce tonnellate di carta per onorare norme
sulla privacy tanto meticolose, pignole, addirittura demenzialmente dettagliate quanto ignorate nei fatti,
trascurate, considerate un orpello inutile. Le agenzie pubblicitarie, intrufolandosi nella vita privata violata dei
consumatori, possono scegliere con grande precisione i loro target. Con le intercettazioni telefoniche a raffica
chiunque, anche non indagato, può essere sorpreso in una conversazione privata o intima. Con il commercio
online, i dati personali vengono messi a disposizione dei malintenzionati. Non importa ciò che accade: importa
ciò che potrebbe accadere. Anche se in questo preciso istante nessuno sta ispezionando ogni frammento di un
individuo, quell'individuo è comunque alla mercé di qualcuno che un giorno, mutate le circostanze, potrebbe
fare un uso ostile o maligno delle informazioni possedute.
Pierluigi Battista, «Corriere della Sera» 20 marzo 2012.
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il Fascismo al potere. Il candidato provi a sintetizzare e a problematizzare i maggiori
eventi storici che portarono il movimento dei Fasci di combattimento del 1919 a
divenire, anche con la fondazione del PNF nel 1921, da realtà assolutamente
marginale, a vero e proprio soggetto assoluto e totalitario, appena 5 anni dopo (1925).
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
«Il Terzo Mondo sta bussando alle porte dell'Europa, e vi entra anche se l’Europa non è
d'accordo. Il problema è che nel prossimo millennio l'Europa sarà un continente multirazziale, o
se preferite, "colorato". Se vi piace, sarà così; e se non vi piace sarà così lo stesso».
Umberto Eco
Spiega la precedente affermazione di Umberto Eco, evidenziando i segni del mutamento in atto
nella società italiana. Secondo te, prevalgono oggi atteggiamenti di accettazione o di pregiudizio
e rifiuto nei confronti degli immigrati? Perché? Qual è il tuo comportamento nei loro riguardi?
Quale pensi sia l'atteggiamento giusto da tenere?
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna del fascicolo.
Griglia di valutazione della prima prova
Griglia di valutazione della prima prova - tipologia A: ANALISI DEL TESTO
Candidato ……………………………………....…….. classe ……...…..............…
VOTO …………..…….
COMPETENZA
TESTUALE
indicatori
•
•
•
COMPETENZA COMUNICATIVA
COMPETENZA IDEATIVA
•
•
descrittori
Il testo è stato compreso in modo...
3/15
- completo, corretto, organico, efficacemente focalizzato
COMPRENSIONE
- completo, corretto, articolato in modo coerente
COMPLESSIVA
- corretto, coerente e ordinato negli snodi fondamentali
- nell’insieme completo e corretto, abbastanza ordinato nella sequenza degli argomenti
focalizzazione
- nell’insieme corretto, discretamente articolato, con qualche lieve imprecisione
dell'idea centrale
- globalmente corretto, ma essenziale e non del tutto ordinato
- limitato e/o superficiale e/o con qualche lacuna e imprecisione
riconoscimento e
ricomposizione organica
- limitato e superficiale, con lacune nelle informazioni essenziali, disordinato
dei nuclei concettuali
- frammentario nell’insieme, incompleto e con diversi errori
elaborazione dei
- disorganico, con lacune e/o errori che incidono sulla chiarezza globale
- del tutto improprio ed illogico
significati
L’analisi del testo risulta...
3/15
- corretta, esauriente e ben strutturata, basata su solide conoscenze
ANALISI
- corretta, approfondita, efficace
- corretta, approfondita e organica
DEL TESTO
- corretta, abbastanza organica, con lievi imprecisioni
aderenza alla consegna e - corretta ma non del tutto precisa e sistemata, o non del tutto sviluppata
completezza
- corretta negli aspetti essenziali e di base
analisi delle strutture, dei - superficiale e/o imprecisa e/o schematica
contenuti e degli
- schematica/lacunosa o limitata ad una selezione non ragionata e scarsamente significativa
aspetti formali del testo - incompleta / frammentaria / con errori derivanti da carenze concettuali di base
- molto incompleta / scorretta / con distorsioni
- del tutto errata / non svolta / non valida perché priva di aderenza alla consegna
3/15
L’elaborato propone conoscenze...
INTERPRETAZIONE,
- molteplici, con riferimenti contestuali; l’interpretazione è ricca, critica e sorretta da contributi personali
RIFLESSIONI E
- solide, ben selezionate e collegate in modo personale al testo
APPROFONDIMENTO
- ampie e significative; l’interpretazione è chiara, organica e coerente
DEI CONTENUTI
- valide; l’interpretazione è nel complesso organica e coerente
• aderenza alla consegna e - discrete e un’interpretazione evidente e coerente
completezza
- nel complesso corrette e pertinenti, ma essenziali; l’interpretazione è per lo più adeguata
• riferimenti culturali e
- accettabili, ma a volte imprecise o non motivate; l’interpretazione è generica
- incomplete e approssimative; l’interpretazione è imprecisa, lacunosa
contestuali
- scarse, del tutto insignificanti o non adeguate; l’interpretazione è solo accennata
• corretta
- scarse e inconsistenti; l’interpretazione è quasi assente e del tutto insignificante
interpretazione
• giudizi personali
- non pertinenti e errate; l’interpretazione è scorretta
La padronanza della lingua è...
• eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta
• ottima: esposizione articolata, chiara e corretta
CORRETTEZZA
• più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni
• buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni
SINTATTICA,
• discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione
MORFOLOGICA E
• sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta
• incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura
ORTOGRAFICA
• molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la
punteggiatura
3/15
• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
• scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
• inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità
Il lessico usato è ...
• molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro
• sempre appropriato, vario, efficace nel registro
PROPRIETÀ LESSICALE• appropriato, efficace nel registro
• in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro
• abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione
3/15
• adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà
• generico e ripetitivo, non sempre adeguato
• banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori
• povero, improprio, con diversi errori
• improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori
improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa
livelli
punti
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff
Assol.Insuff.
Nullo
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
La commissione
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Nullo
TOTALE PUNTEGGIO
1,4
1,2
1
/15
Griglia di valutazione della prima prova - tipologia B: SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE
COMPETENZA COMUNICATIVA
COMPETENZA IDEATIVA
COMPETENZA TESTUALE
Candidato …………………………………..........……….. classe …..............…...……
VOTO …………..…….
indicatori
descrittori
livelli
punti
3
Eccellente
Lo studente...− struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e conoscenze. rispetta tutti i
vincoli e le convenzioni del genere testuale.
2,8
Ottimo
− struttura organicamente l’argomentazione, espone con chiarezza la sua tesi, gestisce con sicurezza dati e conoscenze. rispetta in gran
STRUTTURA
parte i vincoli e le convenzioni del genere testuale.
2,6
Distinto
− struttura coerentemente l’argomentazione, espone la sua tesi e gestisce in modo adeguato dati e conoscenze. rispetta in buona parte i
DEL TESTO,
vincoli e le convenzioni del genere testuale.
COERENZA E
2,4
Buono
− imposta l’argomentazione e struttura il testo in modo coerente e organico, pur con qualche incertezza e nel rispetto sostanziale dei
vincoli testuali.
COESIONE DELL’
2,2
Discreto
− espone una sua tesi/idea centrale, la sviluppa e argomenta in modo semplice ma discretamente coeso e coerente. rispetta i vincoli e le
ARGOMENTAZIONE convenzioni essenziali del genere testuale
2
Sufficiente
− espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, la sviluppa/argomenta con coerenza, ma in modo poco
pianificato, rispettando i vincoli essenziali del genere testuale.
3/15
1,8
Mediocre
− espone una tesi/idea centrale non sempre chiara ed evidente, struttura il testo in modo semplice e ma non sempre consequenziale,
rispettando solo in parte i vincoli testuali.
Insufficiente 1,6
− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni non chiare e coerenti. incerto il rispetto dei vincoli testuali
Grav. Insuff 1,4
− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni incongruenti e contraddittorie. molto incerto il rispetto dei vincoli testuali
− espone una tesi/idea centrale confusa, con argomentazioni contorte e illogiche. inadeguato il rispetto dei vincoli testuali
Assol.Insuff. 1,2
− non presenta la sua tesi e non imposta un’argomentazione pertinente; non rispetta i vincoli testuali
1
Nullo
3
Lo studente...− interpreta correttamente i documenti, li mette in relazione e li integra con molteplici conoscenze personali, dettagliate e approfondite Eccellente
− interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali approfondite
Ottimo
2,8
− interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con conoscenze personali adeguate
Distinto
2,6
− interpreta correttamente i documenti, coglie le relazioni significative, integra con alcuni riferimenti personali pertinenti
Buono
2,4
− interpreta correttamente i documenti, coglie aspetti significativi
Discreto
2,2
− analizza e mette in relazione aspetti essenziali dei documenti
ANALISI
− comprende i documenti, ma li utilizza in parte, li analizza in modo approssimativo e/o impreciso
2
Sufficiente
E USO DEI
− utilizza i documenti in misura insufficiente e/o comprende con lacune ed errori il significato dei documenti, li utilizza solo
1,8
Mediocre
parafrasandoli o citandoli
DOCUMENTI
Insufficiente 1,6
− utilizza i documenti in misura insufficiente, la comprensione è stentata, l’uso è poco ragionato
− utilizza i documenti quasi sempre fraintendendo e banalizzando o in modo illogico
Grav. Insuff. 1,4
3/15
− Non comprende il significato dei documenti usati e li usa in modo illogico
Assol.Insuff. 1,2
1
Nullo
Eccellente
3
Lo studente...− dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella elaborazione di dati e conoscenze
Ottimo
2,8
− propone una riflessione ricca e organica, la sintesi di dati e conoscenze è molto efficace
Distinto
2,6
− offre molti spunti critici e sintetizza in modo efficace e razionale
2,4
Buono
− propone una riflessione critica a volte incerta, ma con una sintesi efficace
RIFLESSIONE
2,2
Discreto
− propone sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico
E
− propone una rielaborazione piatta, utilizzando alcuni spunti forniti dai documenti
2
Sufficiente
− propone una rielaborazione superficiale, generica e imprecisa, utilizzando pochi spunti
SINTESI
1,8
Mediocre
− propone una rielaborazione incompleta e imprecisa, a volte confusa, utilizzando pochi spunti
Insufficiente 1,6
− propone una rielaborazione frammentaria e stentata, talvolta confusa e contraddittoria, con spunti insufficienti
3/15
Grav. Insuff. 1,4
− propone una rielaborazione appena accennata e scarsamente significativa, con spunti del tutto insufficienti
Assol.Insuff. 1,2
− non propone alcuna rielaborazione personale
1
Nullo
Eccellente
3
La padronanza • eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta
Ottimo
2,8
della lingua è... • ottima: esposizione articolata, chiara e corretta
Distinto
2,6
• più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni
CORRETTEZZA • buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni
Buono
2,4
Discreto
2,2
• discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione
SINTATTICA,
• sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta
MORFOLOGICA E
Sufficiente
2
• incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura
Mediocre
1,8
ORTOGRAFICA • molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la punteggiatura
Insufficiente 1,6
• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
3/15
• scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
Grav. Insuff. 1,4
• inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità
Assol.Insuff. 1,2
Il lessico usato è ... •
•
•
•
•
PROPRIETÀ
•
LESSICALE
•
•
•
3/15
•
•
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro
sempre appropriato, vario, efficace nel registro
appropriato, efficace nel registro
in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro
abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione
adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà
generico e ripetitivo, non sempre adeguato
banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori
povero, improprio, con diversi errori
improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori
improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
Nullo
TOTALE PUNTEGGIO
La commissione
/15
Griglia di valutazione della prima prova - tipologia C-D: TEMA
COMPETENZA IDEATIVA
COMPETENZA TESTUALE
Candidato ………………………..........……………….….. classe ……..................……VOTO ………….....…….
indicatori
L’elaborato
propone...
ADERENZA
ALLA TRACCIA
E PRODUZIONE
DELLE
INFORMAZIONI1
3/15
Lo studente...•
•
ORGANICITA’
•
•
DEL TESTO,
•
COERENZA E
•
•
COESIONE
•
•
3/15
•
•
struttura organicamente gli argomenti, sempre efficaci, coerenti e coesi
argomenta in modo organico, coerente e coeso
organizza gli argomenti in una struttura nel complesso coerente e coesa
organizza gli argomenti con qualche lieve imprecisione che non compromette la coerenza e la coesione
argomenta in modo adeguato e discretamente coeso e coerente
sviluppa/argomenta le idee con coerenza, ma in modo semplice
propone argomenti non sempre chiari ed evidenti, struttura il testo in modo schematico o con poca consequenzialità e coesione
sviluppa le idee con argomentazioni imprecise, incoerenti/non coese, non presenta un’idea centrale
propone argomenti non organizzati, incongruenti, con frequenti errori di coesione
propone argomenti del tutto illogici, incoerenti, non coesi
il testo per lo più è oscuro
Lo studente...•
•
RIFLESSIONE
•
•
CRITICA E
•
PERSONALE
•
•
•
3/15
•
•
•
dimostra eccellenti capacità di riflessione critica e rielaborazione, originale e significativa
dimostra ottime capacità di riflessione critica e rielaborazione efficace
rielabora le conoscenze con molteplici spunti critici efficaci
offre diversi spunti critici efficaci
propone apprezzabili spunti di riflessione personale
propone un’elaborazione personale semplice ma adeguata
propone un’elaborazione personale superficiale, generica, imprecisa
propone un’elaborazione banale, ripetitiva e scarsamente significativa
la riflessione è frammentaria e stentata
i tentativi di elaborazione sono per lo più oscuri o spunti sporadici poco comprensibili
non propone alcuna rielaborazione personale o solo spunti del tutto confusi e incomprensibili
•
•
•
CORRETTEZZA
•
•
SINTATTICA,
•
MORFOLOGICA E
•
ORTOGRAFICA
•
La padronanza
della lingua è...
COMPETENZA COMUNICATIVA
descrittori
− molteplici argomenti in modo esaustivo, equilibrato, significativo, in base a una perfetta interpretazione della traccia
− una visione completa dei problemi con argomenti appropriati ed approfonditi, accuratamente selezionati secondo le richieste della
traccia
− numerosi argomenti significativi e li sistema adeguatamente in una struttura pertinente alla traccia
− argomenti pertinenti in modo nel complesso significativo ed equilibrato
− argomenti nel complesso pertinenti in modo abbastanza significativo ed equilibrato
− argomenti essenziali, corretti e complessivamente adeguati
− argomenti generici, a volte imprecisi e/o limitati, e/o poco pertinenti
− argomenti incompleti e approssimativi, e/o a volte estranei alla traccia
− argomenti del tutto insignificanti e poco pertinenti
− argomenti non pertinenti e privi di una struttura logica
− Il testo è del tutto avulso dalle richieste della traccia
eccellente: esposizione articolata, fluida e sempre corretta
ottima: esposizione articolata, chiara e corretta
più che buona: esposizione scorrevole, con rare imprecisioni
buona: esposizione chiara e corretta, con lievi imprecisioni
discreta: esposizione chiara e generalmente corretta, sebbene con qualche imprecisione
sufficiente: esposizione comprensibile e sufficientemente corretta
incerta: esposizione poco scorrevole, con errori grammaticali e/o ortografici; imprecisa/esigua la punteggiatura
molto incerta: esposizione in più punti contorta, con diversi errori grammaticali e/o ortografici; inadeguata /o esigua la
punteggiatura
• scarsa, con gravi e frequenti errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
• scarsissima, con gravissimi errori grammaticali e/o ortografici e/o nella punteggiatura
• inadeguata: esposizione molto scorretta e confusa; errori diffusi e gravissimi compromettono la comprensibilità
3/15
Il lessico usato è ...
PROPRIETÀ
LESSICALE
3/15
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
molto ricco, sempre appropriato, vivace ed efficace nel registro
sempre appropriato, vario, efficace nel registro
appropriato, efficace nel registro
in gran parte appropriato, abbastanza efficace nel registro
abbastanza appropriato, adeguato nel registro, con qualche ripetizione
adeguato nel registro, con qualche termine generico o lieve improprietà
generico e ripetitivo, non sempre adeguato
banale e molto ripetitivo, poco appropriato, con errori
povero, improprio, con diversi errori
improprio, frequentemente inadeguato nel registro, con molti e gravi errori
improprio, confuso, con errori che compromettono la comprensione globale dell’intenzione comunicativa
livelli
Eccellente
Ottimo
punti
3
2,8
Distinto
Buono
Discreto
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
Discreto
Sufficiente
Mediocre
2,2
2
1,8
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
1,6
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
2
1,8
1,6
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
2
1,8
1,6
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
Nullo
Eccellente
Ottimo
Distinto
Buono
Discreto
1,4
1,2
1
3
2,8
2,6
2,4
2,2
2
1,8
1,6
1,4
1,2
Sufficiente
Mediocre
Insufficiente
Grav. Insuff.
Assol.Insuff.
1
Nullo
TOTALE PUNTEGGIO
La commissione
/15
Simulazione seconda prova: ECONOMIA AZIENDALE, del 4/5/2016.
ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO Settore ECONOMICO
Indirizzo: “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA di “ECONOMIA AZIENDALE”
A.S.2015/2016
PRIMA PARTE
Stralcio tratto dalla Nota integrativa al bilancio di Alfa spa, impresa industriale operante nel
settore tecnologico, al 31/12/2015.
•
Nota integrativa al bilancio 31/12/2015 – art. 2427 c.c.
……………………
•
Movimenti intervenuti nel Patrimonio netto
Descrizione
Capitale
Riserva
sociale
legale
Valori all’01/01/2015
3.000.000
112.000
Utile
accantonato
a
7.940
riserva
Dividendi pagati agli
azionisti
Utile dell’esercizio 2015
Valori al 31/12/2015
3.000.000
119.940
Riserva
straordinaria
220.000
15.860
235.860
Utile
dell’esercizio
158.800
-23.800
-135.000
162.000
162.000
162.000
3.517.800
• Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Costo
Fondo ammortamento
originario
Terreni e fabbricati (*)
2.000.000
1.024.000
Ammortamento
42.000
Valore di bilancio al 31/12/2015
2.000.000
1.066.000
4.258.000
+700.000
-450.000
4.508.000
3.490.800
-135.000
• Movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni immateriali
Costo
Fondo ammortamento
originario
Costi di ricerca, di sviluppo e
60.000
24.000
pubblicità
Ammortamento
12.000
Valore di bilancio al 31/12/2015
60.000
36.000
Impianti e macchinari
Acquisto (in data 01/07)
Vendita (in data 01/07)
Ammortamento
Valore di bilancio al 31/12/2015
(*) valore del fabbricato 1.400.000 euro
Totale
Valore di
bilancio
36.000
24.000
Valore di
bilancio
976.000
934.000
1.916.000
2.342.000
-315.000
657.604
2.258.604
2.249.396
• ……………………
Dalla relazione sulla gestione (art.2428 C.C.) si estrae quanto segue
……………………………………………………………………………………….
La struttura patrimoniale evidenzia un miglioramento del Patrimonio Circolante netto al
31/12/2015 rispetto all’anno precedente. Le immobilizzazioni rappresentano il 60% del
totale degli impieghi.
Gli indici economici mostrano una sostanziale riduzione rispetto agli esercizi precedenti
e si sono attestati nei seguenti valori: ROI 5% e ROS 6%. L’azienda ha conseguito un
risultato comunque positivo in quanto nonostante una contrazione dei ricavi è riuscita a
programmare e conseguire una sostanziale riduzione dei costi operativi.
Il candidato, dopo aver analizzato le tabelle della Nota integrativa e dalla Relazione sulla
Gestione tragga i dati necessari per ricostruire lo Stato patrimoniale e il Conto economico di Alfa
spa e proceda alla redazione dei due documenti secondo quanto prescritto dal Codice Civile
(art.2424 e2425).
SECONDA PARTE
Il candidato scelga due dei seguenti quesiti e presenti per ognuno le linee operative, le
motivazioni delle soluzioni prospettate e la produzione dei relativi documenti, ove richiesto.
1. L’informazione sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Alfa spa richiede la
determinazione di indicatori utili alla predisposizione di una relazione. Redigere il report dal
quale si evidenzia l’analisi economica del bilancio di Alfa spa al 31/12/2015.
2. L’informazione sulla situazione finanziaria di Alfa spa al 31/12/2015 richiede il ricorso alla
elaborazione del Rendiconto finanziario così come indicato dai Principi contabili. Redigere il
report dal quale si evidenzia l’analisi dei flussi finanziari relativi al bilancio di Alfa spa al
31/12/2015 ricorrendo alla predisposizione del Rendiconto finanziario delle variazioni del
Patrimonio circolante netto.
3. Il passaggio dal reddito di bilancio al reddito fiscale richiede l’applicazione delle disposizioni
contenute nel TUIR in merito ai componenti negativi e positivi di reddito. Individuare i
componenti del reddito che possono originare variazioni fiscali in aumento e in diminuzione.
Successivamente determinare il reddito imponibile IRES di Beta spa per l’esercizio 2015
considerando che l’azienda ha rilevato un utile lordo di 46.800 euro e che sono realizzate
variazioni fiscali originate da:
• plusvalenze
• svalutazione crediti
• ammortamenti
• manutenzioni e riparazioni.
4. Gamma spa, impresa industriale riceve, nell’esercizio 2015, la richiesta di una fornitura di
60.000 unità del prodotto GFDR65 a un prezzo ridotto rispetto all’attuale prezzo di vendita.
La struttura produttiva interna, attualmente non interamente utilizzata, non consente la
realizzazione dell’intera produzione aggiuntiva. Analizzare la situazione aziendale e redigere
il report dal quale emerga la soluzione ritenuta economicamente più conveniente per
soddisfare la richiesta valutando la possibilità di:
- esternalizzare interamente la produzione aggiuntiva
- acquisire impianti e assumere personale per realizzare internamente la maggiore
produzione
- realizzare al proprio interno parte della produzione, sfruttando la capacità produttiva
residua, ed esternalizzare la produzione mancante.
Dati mancanti opportunamente scelti.
_____________
Durata della prova sei ore.
Sono consentiti la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici tascabili non
programmabili.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura del tema.
Griglia
valutazione seconda prova:
Obiettivi
1. CONOSCENZA
DEI CONTENUTI
DISCIPLINARI
Livelli riscontrati nell’elaborato
A. possiede conoscenze solide, complete ed articolate
B. possiede conoscenze sicure e complete in quasi tutti i punti richiesti
C. conosce i contenuti richiesti dalla traccia e in alcuni casi li
approfondisce
D. conosce in modo più che sufficiente i contenuti richiesti
E. possiede i soli contenuti minimi richiesti
F. si orienta sulla maggior parte dei contenuti contenuti essenziali richiesti
G. le conoscenze sono incomplete ed evidenziano delle incertezze
H. le conoscenze sono lacunose, spesso incomplete
I. le conoscenze sono lacunose, incomplete, con gravi errori
J. le conoscenze sono gravemente lacunose e parziali
2. COMPETENZE
APPLICATIVE
A. applica in modo preciso le procedure richieste, sono stati svolti tutti i
punti
B. applica le procedure richieste in modo preciso seppure con qualche
distrazione
C. applica le procedure richieste e svolge quasi tutti i punti con qualche
imprecisione
D. sono presenti tutti i punti richiesti seppure con qualche errore / non
svolti alcuni punti che non precludono di considerare capita la
logica delle procedure applicate
E. le procedure sono state applicate in modo talvolta scorretto /
un’applicazione non è completa
F. le procedure sono state applicate con errori significativi / alcune
applicazioni non sono complete
G. la procedura è stata applicata solo in parte, sono presenti molti errori
significativi
H. le competenze applicative non sono rilevabili a causa dei gravi errori e
delle numerose parti non svolte
3. COMPETENZE
A. il linguaggio è tecnicamente appropriato, la forma è chiara e scorrevole,
ESPOSITIVE
l’elaborato è ordinato e ricco di spiegazioni nella parte applicativa
B. il linguaggio è tecnicamente corretto, la forma non sempre scorrevole,
l’elaborato è completo delle spiegazioni essenziali
C. il linguaggio è semplice, la forma contiene alcune imprecisioni che
nel complesso non pregiudicano la comprensibilità dei concetti
esposti, l’elaborato è ordinato
D. il linguaggio spesso non è adeguato, la forma contiene delle
imprecisioni,
E. il linguaggio e la forma contengono numerosi errori che rendono
l’elaborato confuso, disordinato e non consentono la piena
comprensione dei concetti esposti
4. CAPACITA’ DI
A. i dati sono scelti in modo ragionato e con contributi personali, le scelte
RIELABORAZIONE
sono motivate, i contenuti sono rielaborati e collegati, l’elaborato è ben
E COLLEGAMENTO
organizzato
B. i dati sono scelti in modo logico, alcune scelte sono motivate, sono
presenti alcuni spunti personali e collegamenti, l’elaborato è
organizzato
C. i dati sono scelti in modo sostanzialmente corretto, i contenuti sono
solo in parte organizzati e collegati
D. solo alcuni dati sono stati scelti in modo logico, le scelte non sono
motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate
E. i dati sono stati scelti in modo non razionale, le scelte non sono
motivate, le varie parti dell’elaborato non sono organizzate
TOTALE NON ARROTONDATO:……………..
VOTO:
Punteggio
6
5.5
5
4.5
4
3.5
3
2.5
2
1
5
4.5
4
3.5
3
2.5
2
1
2.5
2
1.5
1
0.5
1.5
1.2
1
0.6
0.3
………/15
_________________________________________________________________
Simulazione terza prova del 8/3/2016
MATERIA: MATEMATICA
Matematica
Quesito n.1
2
3
Data la funzione z = 3 x y , qual è l’equazione del piano tangente alla
(max.15
superficie nel punto P = (1 ,1 ) del suo dominio?
righe)
Quesito n.2
Con quali procedimenti si può risolvere un problema di massimo o di minimo
relativo per una funzione z = f ( x , y ) ?
(max.15 righe)
Quesito n.3
2
2
Qual è il dominio della funzione z = x + y − 1 ? E qual è la parte di piano che lo
rappresenta?
(max.15 righe)
MATERIA: INGLESE
TERZA PROVA ( simulazione) Classe Quinta C AFM
Read the text carefully and answer the following three questions
What must Facebook do to stay on top?
by Sam Gustin (adapted from TIME, May 12, 2012)
Facebook, launched in February 2004 and originally meant to connect Harvard students
in Boston was not created to turn a profit, founder Mark Zuckerberg famously said, but
rather to promote a social ideal: making the world more “open and connected”. And yet,
as the social- networking force prepares for the largest Internet IPO ( Initial Public
Offering*) in history ( expected to happen in May 18) analysts predict, its market value
could rocket** past $ 100 billion – or roughly 100 times its 2011 profits. The challenge
for Mark Zuckerberg is to appease*** investors, who could lose patience if Facebook’s
mission means less profit, and users, who could lose patience if Facebook becomes too
greedy and clog**** the site with ads.
The solution is….. innovate across all kinds of sectors and in pursuit of a variety of
initiatives. But just keep in mind that Facebook is not a democracy.
* IPO – the act of selling shares in a company for the first time
** go
*** appease – to make somebody calmer and less angry by giving him what he wants
**** block something or become blocked/ overcrowd
What was the initial mission of Facebook according to Mark Zuckerberg?
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……………………………………………………………………………………………………
What is the dilemma Mark Zuckerberg has to face now? ( Explain the issue in your own
words)
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Is the last sentence true? If yes, in which sense?
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MATERIA: FRANCESE
1. Nous voulons chanter l’amour du risque, l’habitude de l’énergie et de la témérité.
2. Le courage, l’audace et la révolte seront les éléments essentiels de notre poésie.
3. La littérature ayant jusqu’ici magnifié l’immobilité pensive, l’extase et le sommeil, nous
voulons exalter le mouvement agressif, l’insomnie fiévreuse, le pas gymnastique, le saut
périlleux, la gifle et le coup de poing.
4. Nous déclarons que la splendeur du monde s’est enrichie d’une beauté nouvelle : la beauté
de la vitesse. Une automobile de course avec son coffre orné de gros tuyaux tels des serpents
à l’haleine explosive … une automobile rugissante qui semble courir sur la mitraille est plus
belle que la Victoire de Samothrace.
5. Nous voulons chanter l’homme qui tient le volant dont la tige idéale traverse la Terre, lancée
elle-même sur le circuit de son orbite.
6. Il faut que le poète se prodigue avec chaleur, éclat et prodigalité, pour augmenter la ferveur
enthousiaste des éléments primordiaux.
7. Il n’y a plus de beauté que dans la lutte. Pas de chef d’œuvre sans un caractère agressif. La
poésie doit être un assaut violent contre les forces inconnues pour les sommer de se coucher
devant l’homme.
8. Nous sommes sur le promontoire extrême des siècles ! … A quoi bon regarder derrière nous
, du moment qu’il faut défoncer les vantaux mystérieux de l’Impossible ? Le Temps et l’Espace
sont morts hier. Nous vivons déjà dans l’absolu, puisque nous avons déjà créé l’éternelle
vitesse omniprésente.
9. Nous voulons glorifier la guerre - seule hygiène du monde -, le militarisme, le patriotisme, le
geste destructeur des anarchistes, les belles Idées qui tuent et le mépris de la femme.
10. Nous voulons démolir les musées, les bibliothèques, combattre le moralisme, le féminisme
et toutes les autres lâchetés opportunistes et utilitaires.
(…)
Signé : FILIPPO TOMMASO MARINETTI (Extrait du manifeste paru dans « Figaro « du 20
février 1909.)
QUESTIONS (15 lignes maximum)
1. D’après son « Manifeste » ci-dessus, savez-vous exprimer certaines
caractéristiques relatives à l’œuvre artistique conçue par T. Marinetti ?
2. D’après son « Manifeste » ci-dessus, savez-vous exposer ce que T. Marinetti veut
exalter ou glorifier?
3. D’après le « Manifeste » ci-dessus , sauriez-vous retrouver des caractéristiques
techniques et scientifiques de la Belle époque ainsi que des signes prémonitoires de
la « Grande guerre » ?
MATERIA: DIRITTO
SIMULAZIONE TERZA PROVA DI DIRITTO
Tipologia B: Quesiti a risposta singola
1 Descrivi i poteri che spettano al Presidente della Repubblica nei confronti della magistratura
2. Illustra brevemente la procedura necessaria per risolvere una crisi di governo
3 Indica e descrivi le diverse fasi di un procedimento penale
Simulazione terza prova del 13/04/2016
MATERIA: MATEMATICA
Matematica
Quesito n.1
Data la funzione z = f ( x , y ) con dominio D ⊆ R soggetta al vincolo g ( x , y ) = 0 come si
determinano i punti di massimo o minimo vincolato per la funzione?
(15 righe)
Quesito n.2
Si consideri una scelta tra 3 alternative di costo rappresentate dai grafici in figura. Qual
è l’alternativa più conveniente al variare di x ?
(15 righe)
Quesito n.3
Nel modello matematico che sintetizza il problema delle scorte come si determina la
scelta della quantità da ordinare ogni volta per ottimizzare la funzione?
(15 righe)
MATERIA: INGLESE
NAME: DATE:
TERZA PROVA ( simulazione) Classe Quinta C AFM
Read the text carefully and answer the following questions.
The mission of the European Central Bank
The European Central Bank and the national central banks together constitute the
Eurosystem, the central banking system of the euro area. The main objective of the
Eurosystem is to maintain price stability: safeguarding the value of the euro.
The European Central Bank is responsible for the prudential supervision of credit
institutions located in the euro area and participating non-euro area Member States,
within the Single Supervisory Mechanism, which also comprises the national competent
authorities. It thereby contributes to the safety and soundness of the banking system
and the stability of the financial system within the EU and each participating Member
State.
We at the European Central Bank are committed to performing all our tasks effectively.
In so doing, we strive for the highest level of integrity, competence, efficiency and
accountability. We respect the separation between our monetary policy and supervisory
tasks. In performing our tasks we are transparent while fully observing the applicable
confidentiality requirements.
Say in your own words what the tasks of the ECB are.
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What do you understand about the ethical code or the ECB as leader of all European
banks?
Why is such a leadership necessary?
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What might happen if the ethic code of management is poisened by dishonest, corrupt
and non prudential mismanagement in banks? ( if you can, quote some examples)
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MATERIA: FRANCESE
Le Parlement européen est élu tous les cinq ans par les citoyens européens afin de
représenter leurs intérêts.
La principale tâche du Parlement est d’adopter des lois européennes. Il partage cette
responsabilité avec le Conseil de l’Union européenne, et les propositions de lois
nouvelles proviennent de la Commission européenne. Le Parlement et le Conseil ont
également des responsabilités partagées pour l’approbation du budget annuel de l’UE
qui s'élève à une centaine de milliards d’euros. Le Parlement a le pouvoir de censurer
la Commission européenne. Les membres du Parlement européen (MPE) ne siègent
pas en groupes nationaux, mais se répartissent entre sept groupes politiques de
dimension européenne. Le plus grand d’entre eux est le Parti populaire européen
(centre droit) (Démocrates chrétiens), suivi par les Socialistes, les Libéraux et les Verts.
Au total, les MPE représentent toutes les positions sur l’intégration européenne, des
plus pro fédéralistes aux plus ouvertement eurosceptiques.
Les principales sessions du Parlement ont lieu à Strasbourg, les autres à Bruxelles. À
l’instar des autres institutions européennes, il travaille dans les 20 langues officielles de
l’UE.Le Parlement élit le Médiateur européen, qui examine les plaintes des citoyens
pour mauvaise administration de la part des institutions européennes.
Questions:
1. Quelles sont les tâches du Parlement européen? (4-5lignes maximum)
2. Quels sont lesprincipaux sièges du Parlement de l’UE? (2-3 lignes maximum)
Que pensez-vous de la fonction du Parlement europén et de ses rapports avec les
états membres de l’UE? (6-7 lignes maximum)
MATERIA: SCIENZA DELLE FINANZE
SIMULAZIONE TERZA PROVA DI SCIENZA DELLE FINANZE
Tipologia B: Quesiti a risposta singola
1 Illustra la differenza tra reddito dominicale e reddito agrario
2. Descrivi il procedimento di formazione della base imponibile a fini IRPEF di una persona
fisica che ha percepito redditi di lavoro autonomo per € 30.000,00 e redditi fondiari per €
2.000,00 annui tenendo conto che ha sostenuto spese per aggiornamento professionale nella
misura di € 2.000,00 e spese mediche specialistiche per € 500,00.
3 Determina il reddito netto annuo a fini IRPEF di un lavoratore dipendente che ha percepito
redditi per € 20.000,00 tenendo conto che ha già subito ritenute mensili dal proprio datore di
lavoro per € 5.000,00
Griglie di valutazione terza prova: Lingua straniera
Comprensione e interpretazione
punti
Esaurienti
4
Buone
3
Essenziali
2
Limitate
1
Correttezza
punti
Senza errori
7
Errori poco rilevanti
6
Qualche errore formale
5
Testo impreciso
punti
punti
4
Testo non rielaborato
Errori rilevanti, esposizione non sempre comprensibile
3
Errori diffusi, periodi confusi
2
Errori numerosi e gravi
1
Rielaborazione
punti
Ben articolata
4
Articolata in modo adeguato
3
Sufficientemente articolata
2
Non sufficientemente articolata
1
punti
Totale ……./15
La commissione _____________________________ _____________________________
____________________________ _____________________________
Griglia di valutazione terza prova
OBIETTIVI
(A)
COMPRENSIONE,
CONOSCENZA,
PERTINENZA
LIVELLI
Ottimo
7.5
Buono
6.5
Discreto
5.5
Sufficiente
5
Quasi sufficiente
4.5
Insufficiente
3.5
Gravemente insufficiente
2.5
Nullo
1
Ottimo
4,5
Buono
4
Discreto
(B)
COMPETENZE
ESPOSITIVE E /0
APPLICATIVE
PUNT.
Sufficiente
Quasi sufficiente
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Nullo
3,5
3
2,5
2
1.5
1
Ottimo
3
Buono
2.75
Discreto
2.5
(C)
Sufficiente
CAPACITA’ DI
ANALISI , SINTESI,
Quasi sufficiente
RIELABORAZIONE
ED
ARGOMENTAZIONE Insufficiente
Gravemente insufficiente
Nullo
2
1.75
1.5
1.25
1
INDICATORI dei livelli in relazione agli obiettivi
Conosce gli argomenti in modo completo ed approfondito
Conosce gli argomenti in modo completo ed articolato
Conosce gli argomenti proposti in modo abbastanza articolato
e pertinente
Conosce gli argomenti proposti in modo essenziale
Conosce gli argomenti proposti in modo quasi essenziale
Conosce gli argomenti proposti in modo parziale e/o non
pertinente
Conosce gli argomenti in modo molto carente/ non coglie il
senso del testo
Non conosce l’argomento/ non svolto
Dispone di ricchezza e proprietà dei mezzi espressivi; applica
principi disciplinari con efficacia ed originalità
Si esprime con lessico appropriato e corretto; applica principi
disciplinari con efficacia
Si esprime con lessico appropriato; applica principi disciplinari
in modo chiaro
Espone con semplicità, sufficiente proprietà e correttezza;
applica i principi disciplinari in modo corretto
Espone con semplicità e quasi sufficiente proprietà e
correttezza; applica i principi disciplinari in modo quasi
corretto
Utilizza un lessico povero e/o improprio; applica i principi
disciplinari in modo non adeguato
La comunicazione è incomprensibile; applica i principi
disciplinari in modo carente
La comunicazione è incomprensibile; non applica i principi
disciplinari/ non svolto
Sviluppa sintesi organiche e personalizzate
Analizza, rielabora in modo autonomo e con apprezzabili
integrazioni
Individua gli elementi chiave, rielabora in modo abbastanza
autonomo
Individua semplici relazioni; rielabora ed organizza in modo
lineare
Individua qualche elemento essenziale; organizza e rielabora
in modo non molto omogeneo
Individua solo parzialmente i concetti chiave degli argomenti
proposti ed organizza in modo confuso i contenuti
Non individua i concetti chiave
Rielaborazione assente/ non svolto
Il presente documento è stato redatto collegialmente e approvato dal Consiglio di
Classe.
Perugia, 11 maggio 2016
IL CONSIGLIO DI CLASSE
COGNOME E NOME
FIRMA
CAVALLETTI MARILISA
___________________________
CAVALLETTI MARILISA
___________________________
FERRETTI MARIA GABRIELLA
___________________________
BACHETTI PIER FRANCESCO
___________________________
SFRAPPA STEFANO
___________________________
RICCI PATRIZIA
___________________________
GIOVAGNONI FABRIZIO
___________________________
GIOVAGNONI FABRIZIO
___________________________
SCORSONI CLAUDIO
___________________________
OLIVETI LUCA
___________________________
MECARELLI ROBERTA
___________________________
PASSERI MORENA
___________________________