POF ITT Chimico

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POF ITT Chimico
 POF 2013/14 Istituto Tecnico Tecnologico Indirizzo Chimico Biancavilla
Profilo professionale del “Perito”
Chimico
Il perito chimico è una ”figura professionale” con un ampio spettro di conoscenze
non solo nel campo strettamente chimico, ma anche nell'ambito della biotecnologia,
dell'informatica e dell'ecologia. Infatti la preparazione tiene conto delle nuove realtà
produttive che prefigurano nuovi bisogni e tendono a ridefinire il concetto di
professionalità nel senso della più ampia polivalenza della capacità e delle
competenze.
Competenze in uscita Nell'ambito del proprio livello operativo, il “perito chimico” nel corso del triennio di
specializzazione acquisisce:
a)
compiti di operatore nei laboratori di analisi nel campo delle più svariate
applicazioni, dal bio-medico alla ricerca;
b)
capacità di saper valutare le problematiche di processo, dal campionamento al
referto;
c)
competenze di conduzione e controllo dei prodotti finiti negli impianti di
produzione industriale;
d)
capacità di inserirsi sia in un gruppo di progettazione per la realizzazione di
sintesi industriali, sia in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da
rapida evoluzione dal punto di vista tecnologico e dal punto di vista
dell’organizzazione del lavoro.
Sbocchi Professionali Il Diploma di “Perito chimico”
offre vasti sbocchi lavorativi:
•
nella progettazione, nella conduzione e nel controllo d’impianti di produzione
delle industrie chimiche;
•
nelle industrie provviste di un settore di ricerca per esercitare funzioni di
tecnico di laboratorio d'analisi per effettuare il controllo di qualità, supervisionando
le analisi atte a stabilire se ciò, che l'industria compri o venda, soddisfi alle
caratteristiche specifiche richieste;
•
come libero professionista;
•
per ricoprire l'incarico di Insegnante Tecnico-Pratico nei laboratori degli Istituti
di istruzione tecnica e professionale.
•
come dipendente di Enti privati o pubblici.
I settori industriali interessati sono:
•
l'industria alimentare;
•
l'industria farmaceutica;
•
l'industria cosmetica;
•
l'industria tessile;
•
l'industria del petrolio e derivati;
•
l'industria delle materie plastiche;
•
l'industria automobilistica;
•
l'industria della depurazione delle acque; l'industria delle biotecnologie
•
l'industria di materiali particolari utilizzati nei più svariati campi:
Elettrotecnica, meccanica, informatica.
I settori occupazionali non industriali come organo di controllo, ispettivo e di servizio sono:
•
l’Aeronautica, l’Arma dei Carabinieri, la Marina e il Corpo di Polizia;
•
la Sanità; gli Enti locali (Comuni e Province); l’Ispettorato del lavoro.
Prosecuzione degli studi a carattere universitario
Il Perito Chimico ha accesso a qualsiasi facoltà universitaria, ma è particolarmente
preparato per i Corsi di laurea tecnico-scientifici.
INDIRIZZO “CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE” Alla luce della Riforma Gelmini il nuovo Piano di studio dell’I.T.I. prevede la
strutturazione del percorso formativo in tre segmenti:
2+2+1
q
2 = BIENNIO COMUNE (1°, 2° anno)
Sono presenti tutte le materie formative di base, con particolare focalizzazione
all’area tecnologica.
q
2 = BIENNIO DI SPECIALIZZAZIONE (3°, 4° anno)
Si introducono le materie specialistiche al fianco dell’area comune
q
1 = ULTIMO ANNO DI SPECIALIZZAZIONE (5° anno)
Si approfondisce lo studio delle materie specialistiche
Il piano curricolare prevede 32 ore settimanali di lezione in ciascuna annualità e si
articola su due livelli:
1) l’area di istruzione generale, ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di
base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che
caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientificotecnologico, storico-sociale.
2) l’area di indirizzo, ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze
teoriche che applicative spendibili in vari contesti di studio e di lavoro e di vita, sia
abilità cognitive idonee per risolvere problemi,
per assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1
del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e
si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridicoeconomico.
Risultati di apprendimento conseguibili nel settore tecnologico A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nel settore tecnologico,
consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita
sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di
lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei
processi produttivi e dei servizi.
• Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali,
sia in prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
• Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi
problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali,
culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro
corretta fruizione e valorizzazione.
• Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in
rete.
• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi
settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti
professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
(QCER).
• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività
corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il
benessere individuale e collettivo.
• Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori
coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti
umani.
• Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le
esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici,
tecnologici.
• Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
• Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo
relative a situazioni professionali.
• Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più
appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e
valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni
sociali e naturali e per interpretare dati.
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle
tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA Nel Nuovo Ordinamento, a conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in
“Chimica, materiali e biotecnologie” ha COMPETENZE SPECIFICHE nel campo
dei materiali, delle analisi strumentali chimicobiologiche, nei processi di
produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico,
biologico, farmaceutico come sotto elencate:.
1 – Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.
2 – Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.
3 – Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la
struttura dei sistemi e le loro trasformazioni.
4 – Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei
processi chimici e biotecnologici.
5 - Acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e quantitativamente i risultati
delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate
6 – Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto
culturale e sociale in cui sono applicate.
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI
INDIRIZZO “CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE”- SETTORE
TECNOLOGICO
N. ORE
2° biennio
DISCIPLINE
1° biennio
5°anno
secondo biennio e quinto
anno costituiscono un
percorso formativo
unitario
1^
2^
3^
4^
5^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica *
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze integrate (Sc. della Terra e
Biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
3
3
di cui in compresenza – Laboratorio di
scienze integrate (Fisica)
2*
Scienze integrate (Chimica)
3
di cui in compresenza
Laboratorio di scienze integrate (Chimica)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
3
2*
3
3
di cui in compresenza – Laboratorio di
tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
2*
Tecnologie informatiche
3
di cui in compresenza – Laboratorio di
tecnologie informatiche
2*
Scienze e tecnologie applicate
3
Complementi di matematica
1
1
ARTICOLAZIONE “CHIMICA E MATERIALI”
Chimica analitica e strumentale
7
6
8
Chimica organica e biochimica
5
5
3
Tecnologie chimiche industriali
4
5
6
32
32
32
Totale ore settimanali
32
32
*L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei
percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di
laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
PER IL CORRENTE ANNO SCOLASTICO PERMANE L’IMPIANTO CURRICOLARE
TRADIZIONALE PER LE CLASSI QUARTE E QUINTE SECONDO IL PIANO DI STUDI
RIPORTATO NELLA TABELLA SOTTOSTANTE, NORMALIZZATO ALLE 32 ORE
SETTIMANALI.
ARTICOLAZIONE DEL CORSO DI STUDI - VECCHIO ORDINAMENTO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE – “QUADRO ORARIO DEL TRIENNIO”
INDIRIZZO CHIMICO
DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI
ORE SETTIMANALI
PER ANNO DI CORSO
TIPI DI
PROVE
IV
V
(a)
EDUCAZIONE FISICA
2
2
P. O.
RELIGIONE/ATTIVITÀ ALTERNATIVE
1
1
-
LINGUA ITALIANA
3
3
S.O.
STORIA
2
2
O.
LINGUA STRANIERA
3
2
S.O. (b)
MATEMATICA
3
3
S.O.
ECON. IND. LE - ELEM. DI DIRITTO
2
2
O.
CHIMICA FISICA E LABORATORIO
1 (1)
3
O.
CHIMICA ORGAN. E LABORATORIO
5 (3)
-
O. P.
CHIMICA ORGAN. BIO-ORGAN., DELLE
FERMENTAZIONI E LABORATORIO
-
3 (2)
O.P.
ANALISI CHIMICA, ELABORAZIONE
DATI E LABORATORIO
5 (4)
8 (8)
O.P.
5 (1)
7 (3)
S/G. O.
32
36
TECNOL. CHIMICHE INDUSTRIALI,
PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E DI
ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
TOTALE ORE SETTIMANALI
(a) S. = scritta; O. = orale; S/G. = scritto-grafica; P. = pratica.
(b) Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale.
N.B. Tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con il supporto del laboratorio.
RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
La programmazione dell’attività scolastica nel suo insieme si arricchisce selezionando nella
realtà esterna una serie di elementi essenziali attraverso cui potenziare ed organizzare sia la
normale attività didattica curriculare, sia progetti speciali dell’autonomia, sia attività
laboratoriali extracurriculari.
Le risorse esterne comprendono
• risorse naturali;
• risorse istituzionali.
Le risorse interne comprendono:
• risorse umane
• risorse strutturali e strumentali
- Cablaggio dell’Istituto e postazioni multimediali mobili disponibili nelle classi;
- Attrezzature audiovisive varie;
- Laboratori dell’Istituto:
Laboratorio di Fisica, Laboratorio di Informatica, Laboratorio Scienze Naturali,
Laboratorio di “Chimica 1” che prevede un’isola per le attività di “Chimica generale”
e un’isola per le esercitazioni di “Analisi chimica”, Laboratorio di “Chimica 2”
prevede un’isola per le attività di “Chimica delle Fermentazioni e Microbiologia
industriale” e un’isola per le attività di “Chimica Organica”.
1) OLIMPIADI DI CHIMICA, MATEMATICA, SCIENZE NATURALI
Resp. Prof. BIANCA Michele, Prof.ssa Scandura Salvatrice e Prof.ssa Santa Donatella
Maugeri
Il Progetto è rivolto a studenti del biennio e del triennio dell’Istituto e mira:
• a valorizzare l'intelligenza e l'intuito degli allievi migliori;
•
a stimolare coloro i quali non hanno particolare interesse per le discipline
coinvolte;
•
ad accrescere i livelli di conoscenze, competenze e capacità nei discenti;
• ad abituare gli studenti ad effettuare delle sane competizioni mediante l'uso di
test.
2) ANALISI CHIMICA E MICROBIOLOGICA DEGLI ALIMENTI DESTINATI AL
CONSUMO ALIMENTARE
Resp. Prof. BIANCA Michele e Prof.ssa Santa Donatella Maugeri
Il Progetto è rivolto a studenti del triennio dell’Istituto; è finalizzato a preparare delle
professionalità in grado di gestire analisi di prodotti alimentari, commissionati da
soggetti esterni.
3) CHIMICA SUL PALCOSCENICO
Resp. Prof. Alfredo Ricceri
Il Progetto è rivolto a studenti del triennio dell’Istituto, al fine di promuovere l’interesse
dei discenti verso le discipline chimiche, grazie all’uso delle tecniche di laboratorio. Gli
alunni verranno, attraverso il corso, istruiti per la messa a punto di esperimenti educativi
e al contempo divertenti, che potranno in seguito essi stessi mostrare agli allievi del
biennio o delle scuole medie interessate al fine dell’Orientamento.
4)
Orientamento : OSSERVA E SPERIMENTA Resp. Prof Santa Maugeri Il Progetto è rivolto a studenti delle terze classi delle Scuole medie Inferiori del territorio al
fine di 1. fornire conoscenze specifiche e sviluppare capacità di osservazione scientifica, di
analisi, di sintesi e di rielaborazione delle informazioni desunte dall'osservazione e dalla
sperimentazione di fenomeni in laboratorio;
2. consolidare ed ampliare le conoscenze e competenze degli alunni;
3. rimotivare mediante la didattica laboratoriale gli allievi che mostrano difficoltà
nell'inserimento scolastico;
4. far sostenere l’idea del laboratorio come “linguaggio” e forma di comunicazione
trasversale.