Pneumatici - Sette Termini MTB

Transcript

Pneumatici - Sette Termini MTB
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
Gli pneumatici rappresentano la parte della mountain bike a diretto contatto con il suolo e che
quindi, unitamente alla conformazione del terreno, determina i fattori di scorrevolezza, grip in
curva, aderenza, resistenza alle sollecitazioni, influenzando seriamente le prestazioni di ogni
mtb. Montare una gomma piuttosto che un'altra può rendere il nostro mezzo più o meno
appropriato per impieghi specifici : applicando gomme leggere e scorrevoli si possono
ottimizzare le prestazioni in gara; al contrario aumentando la sezione della copertura, la
robustezza della carcassa ed utilizzando una tassellatura più accentuata si avrà un mezzo più
comodo per le escursioni e più adatto a competizioni su fondi più sconnessi e tecnici.Le
caratteristiche che vengono richieste ad un copertone sono essenzialmente due : scorrevolezza
ed aderenza. A queste va aggiunto il peso, che qui assume un aspetto molto importante rispetto
ad altri componenti. La riduzione di peso sulle masse periferiche della ruota (cerchio e
copertone) rappresentano un vantaggio sia per rilanciare l'andatura sia in accelerazione che a
seguito di una frenata.
COPERTONI CON CAMERA D'ARIA, TUBELESS O "KIT NO TUBE" , E TUBOLARI
Attualmente esistono tre/quattro tipi di coperture sul mercato : copertone con camera d'aria,
tubeless o "kit no tube" e tubolare.
COPERTONE CON CAMERA D'ARIA
1/8
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
Rappresenta il sistema standard con cui tutti ci siamo trovati a pedalare. Se tra i suoi vantaggi
ha costi più contenuti ed adattabilità ad ogni tipo di cerchio, dall'altro il suo peggior difetto
(almeno per quanto riguarda l'attività fuoristrada) è il rischio di "pizzicature", ovvero quel
fenomeno per cui la camera d'aria, schiacciata di colpo tra cerchio e copertura a causa di una
forte sollecitazione (discese sassose, gradini, ecc.) si lacera, forandosi. Tale fenomeno
diminuisce di frequenza tanto più è elevata la pressione di gonfiaggio delle gomme.
TUBELESS (letteralmente "senza camera d'aria")
Sono stati introdotti dall'azienda MAVIC negli anni 1999/2000, con lo standard UST e, dopo un
primo periodo di tentennamenti, si sono affermati soprattutto nel settore agonistico. I lati positivi
di questo tipo di copertura sono subito evidenti: maggior confort di marcia, migliore trazione ed
un più elevato effetto ammortizzante. Tutti questi vantaggi sono dati da fatto che, mancando la
camera d'aria con la conseguente impossibilità di "pizzicare", è possibile gonfiare tali coperture
ad una pressione inferiore, riuscendo a gestire in questo modo tutti gli impulsi a bassa
frequenza trasmessi dal terreno. Va da se, infatti, che una gomma molto gonfia tende a
rimbalzare, mentre una meno gonfia rende più sicura la guida. Gli unici svantaggi del sistema
tubeless sono, oltre che un leggero aumento di peso, la necessità di cerchi appositamente
predisposti. Questi cerchi sono caratterizzati dal fatto che nella parte interna non hanno i fori
delle nipple. Inoltre sono più rinforzati sia sui fianchi che sulla parete interna rispetto ai cerchi
normali per tenere alle pressioni d'aria che sono direzionate in maniera più uniforme.
KIT NO TUBE
Chi non dispone di cerchi predisposti per il sistema UST può optare per i numerosi kit in
commercio che permettono di trasformare normali cerchi in un sistema "tipo tubeless" su cui
montare copertoni standard senza utilizzare la camera d'aria. Il vantaggio di questi kit è quello
di avere un sistema molto simile al tubeless, senza dover spendere denaro per cambiare i
cerchi ed ottenendo alla fine un peso inferiore al sistema UST. Questi kit sono composti da un
nastro adesivo ed un flap che si applicano all'interno del cerchio e che lo trasformano in un
2/8
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
cerchi compatibile tubeless. Successivamente viene applicato un lattice sigillante
(generalmente bianco) per concludere l'opera. Per chi fosse orientato su tale scelta, si consiglia
di consultare il proprio meccanico di fiducia che saprà sicuramente indirizzarvi, tra le numerose
marche disponibili, sul giusto abbinamento tra cerchi, kit e copertoni al fine di ovviare a
spiacevoli sfiatamenti dovuti alla non perfetta aderenza tra i vari componenti.
TUBOLARI
Sono coperture che arrivano dal ciclocross. Hanno una scorrevolezza ed un assorbimento degli
urti senza paragoni. Rispetto al sistema UST tubeless, i tubolari, oltre che un minor peso, hanno
un grip, una scorrevolezza ed un comfort superiori. L'unico lato negativo è rappresentato dal
fatto che, in caso di foratura, si possono avere grosse difficoltà per la riparazione (l'unica
soluzione "veloce" è l'utilizzo di bombolette "gonfia e ripara"). E' da evidenziare comunque che i
tubolari sono difficili da bucare, in quanto, utilizzando un cerchio apposito realizzato senza gola,
risulta praticamente impossibile pizzicare. er il momento, sia per la loro specificità che per i costi
elevati, sono impiegati solo in gara da alcuni professionisti.
I COMPONENTI E LE CARATTERISTICHE DELLE COPERTURE
Andiamo ora ad analizzare più da vicino i vari componenti e le caratteristiche delle coperture: la
dimensione, la carcassa, la mescola ed il disegno del battistrada.
3/8
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
DIMENSIONI
Mentre per quanto riguarda il diametro, esso è in funzione del cerchio, la larghezza del
battistrada va da 1 pollice per le ruote slick ad oltre 3 pollici per i modelli da downhill. E' facile
intuire che più il battistrada è stretto più la ruota sarà scorrevole, mentre maggiore è la sezione
del pneumatico, più alta sarà la trazione e la tenuta. Per cui a dimensione inferiore si avrà una
maggior pedalabilità e viceversa. Per indicare le misure del pneumatico si utilizza lo standard
ETRTO (European Tyre Technical Organization) dove vengono indicati larghezza del copertone
e diametro del cerchio su cui va montato. Questi dati si trovano espressi sia in pollici (1 pollice =
2,54 cm) che in millimetri. Es. 26 x 2.10 (54-559) L'indicazione sopra indicata identifica un
copertone con una larghezza di 54mm (2.10 pollici) che va montata su un cerchio di 559 mm
(26 pollici).
CARCASSA (Casing)
La carcassa è l'ossatura del copertone e costituisce quindi la parte che sopporta il peso del
binomio biker/mtb e che deve resistere agli impatti ed alle sollecitazioni a cui è sottoposto il
pneumatico.Essa è costituita da fili di materiale sintetico quale nylon, rayon, kevlar o polycotton.
In base alla quantità di fili ed al loro calibro vengono determinate le caratteristiche del
copertone. Questa caratteristica viene misura con la sigla TPI (tread per inch = fili per pollice)
che indica appunto quanti fili sono stati utilizzati per costruire la carcassa. TPI basso (30-50) :
indica che sono stati utilizzati fili di grosso spessore per cui si avrà una carcassa molto
resistenza agli strappi, alle spizzicature e che avrà quindi un ottima resa a basse pressioni di
gonfiaggio ed un ottimo "smorzamento" degli urti. Il basso livello di TPI indica quindi un
copertone destinato ad un utilizzo freeride o downhill.TPI medio (60 -100) : indica l'utilizzo di fili
di calibro medio che rendono la carcassa d i fianchi mediamente resistenti dando però maggior
risalto alle prestazioni. Il livello di TPI medio è tipico dei copertoni utilizzati per un impiego che
spazia dall' all-mountain al cross-country. TPI alto (120-170) : in questo caso vengono utilizzati
materiali sempre più resistenti e leggeri (kevlar e polycotton) per permettere alla carcassa di
dare il massimo delle prestazioni in fatto di scorrevolezza cercando però di non andare a
4/8
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
discapito della resistenza agli strappi, pertanto l'utilizzo di coperture con tali caratteristiche sarà
prevalentemente agonistico.
MESCOLA
La mescola con cui è realizzato un copertone va a determinare direttamente le caratteristiche di
trazione e scorrevolezza. Attualmente vengono utilizzate diverse mescole anche all'interno dello
stesso copertone : solitamente si utilizza una mescola più morbida sui fianchi (per aver maggior
tenuta nelle curve) ed una più dura al centro (dove occorre una minor resistenza al
rotolamento). La durezza della mescola viene misurata in "shore A". Questo valore, nelle
coperture per mtb varia da 30 ad 80.
SHORE A
TIPO MESCOLA
TRAZIONE
DURATA
RESISTENZA AL ROTOLAMENTO
5/8
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
USURA
70-80 A
dura
molto buona
buona
bassa
ridotta
60 A
media
buona
media
6/8
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
bassa
media
50-30 A
morbida
discreta
bassa
minima
alta
In generale una gomma con mescola morbida è più indicata per la ruota anteriore, perché
consente di avere precisione ed aderenza nella guida, mentre una gomma a mescola più dura è
più indicata sulla ruota posteriore per ottenere una maggior trazione.
7/8
Pneumatici - Sette Termini MTB
Scritto da Amministratore
Martedì 23 Settembre 2008 10:04 - Ultimo aggiornamento Sabato 24 Settembre 2016 21:12
TASSELLATURA
E' facile intuire che più i tasselli sono fitti e con un basso profilo, più è alta la scorrevolezza. Al
contrario più i tasselli sono alti, radi e pronunciati, più siamo di fronte ad una scolpitura adatta a
terreni sconnessi e fangosi. Per la mtb si parte solitamente dalle semislick, gomme quasi lisce
al centro e con massellatura più accentuata sulla spalla, che garantiscono un'ottima
scorrevolezza, per arrivare a gomme che hanno un battistrada via, via, più elaborato per un
utilizzo su fondi sassosi o smossi. Spesso, inoltre, i disegni delle tassellature sono direzionali
e/o assimetrici; questo viene fatto per ottimizzare la trazione o la scorrevolezza secondo il
verso di montaggio.
Joomla SEF URLs by Artio
8/8