Dadaumpa per sempre

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Dadaumpa per sempre
[COMPLEANNI]
DI GIGI VESIGNA
DADAUMPA PER SEMPRE
Le Kessler compiono 70 anni: arrivarono in Italia già
U
n pomeriggio del 24 settembre
del 1965 mi presento all’entrata
degli artisti del Teatro delle Vittorie, a Roma, dove ho un appuntamento con
Alice ed Ellen Kessler, le gemelle di Nerchau,
in Sassonia vicino a Lipsia, che hanno fatto innamorare gli italiani. Non le ho mai intervistate però mi sono preparato leggendo periodici
francesi, perché è al Lido di Parigi che hanno
cominciato, facendosi notare per il perfetto
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sincronismo delle loro coreografie, superiore anche a quello delle Bluebells.
Al Delle Vittorie stanno provando i balletti
di La prova del nove, che poi era il nuovo titolo di Canzonissima. Alla mia richiesta di entrare il cerbero di guardia dice che il mio nome
non è nell’elenco e che quindi non se ne parla. Dopo un po’ arriva Walter Chiari, amico d’adolescenza e ormai comico affermatissimo. «Che ci fai qui?», mi chiede. Quando
famose ma affrontarono la sfida dei calzettoni neri
glielo dico mi promette che farà lui da ambasciatore. Mi metto in un angolo e aspetto
con fiducia quando sento: «Gigi, come mai
da queste parti?». È Corrado, anche lui nel
cast della trasmissione legata alla Lotteria
della Befana. Anche lui promette di farsi portavoce della mia presenza.
Aspetto e ripasso la folgorante carriera di
quelle bellissime, algide fanciulle dalle lunghissime gambe, che la censura dell’epoca aveva
mortificato facendole coprire con delle
spesse calze nere che, a parere di tutti, le
rendevano ancora più attraenti. Poi, quando
il buon senso illumina i funzionari più pruriginosi, un’azienda produttrice di calze stipula
un contratto per quell’epoca astronomico e le
quattro-gambe-quattro entrano nel fantastico
mondo di Carosello. I telespettatori sono contenti, Alice ed Ellen un po’ più ricche. Ma non
solo per le gambe: a quell’epoca le trasmissio씮
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Ellen Kessler: «Burt Lancaster per me era un mito
ma la serata fu una delusione... Non aggiungo altro»
TANTE COPPIE CELEBRI MA POCHE FANNO LO STESSO MESTIERE
DA ROMOLO E REMO ALLE LECCISO
씰 Nel mondo dello
spettacolo i gemelli sono
rari, solo nel senso che ce
ne sono ma difficilmente
fanno lo stesso mestiere:
Paolo Villaggio, che ormai
nel ruolo di Fantozzi è una
maschera della tradizione
italiana, ha un gemello,
Piero, professore
universitario. Insieme i due
hanno frequentato tutte le
scuole, poi le loro strade si
sono separate e Paolo ha
scritto 6 libri tradotti in molte
lingue e girato 74 film. Pochi agiscono le gemelle Simona
sanno che Elvis Presley
e Rossella Izzo. Rossella
aveva un fratello gemello,
è la doppiatrice di Michelle
Pfeiffer, Susan Sarandon,
Jesse Garon, che però morì
durante il parto. Andrea
Meryl Streep, Kim
e Antonio Frazzi,
Basinger e tante
invece, fanno lo
altre, mentre
Simona è
stesso mestiere:
sono registi e per
attrice, regista,
la Tv hanno diretto
parecchie fiction,
tra cui Don Milani, e
hanno vinto il Premio
Rossella
Fassbinder per il film Certi
(sopra) e
bambini. Tra Tv e cinema
Simona Izzo
씮
ni televisive sfornavano regolarmente canzoni
che diventavano poi dischi di successo e le gemelline sfruttarono quelle miniere d’oro che si
chiamavano La notte è piccola, Pollo e champagne e quel Dadaumpa lanciato nello show
del sabato sera Studio 1, che in breve diventò
una specie di tormentone nazionale. «L’abbiamo cantato tante volte», mi dissero poi, «che
l’abbiamo ribattezzato Dadauffa… e pensare
che in Germania l’hanno del tutto snobbato».
Lo spettacolo era nel Dna della famiglia: fu
il padre («È lui che ci ha dettato il modello di
uomo e forse è per questo che siamo rimaste
single») a incoraggiarle al ballo: sin da quando
erano bimbe, le accompagnava nei pub dove
si esibivano in numeri di ballo sorprendentemente perfetti. E fu quella perfezione che le
portò al Lido di Parigi dove nacque la prima
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scrittrice. Le due gemelle,
insieme, hanno lavorato agli
sceneggiati Caro maestro
prima e seconda serie,
Rossella regista e Simona
sceneggiatrice. Gemelle
famose più per quel che si è
detto di loro che per quanto
hanno fatto nello spettacolo
sono Loredana e Raffaella
Lecciso. Gemelle erano
Anna Maria Pierangeli e
Marisa Pavan. Anna Maria
ha recitato con Paul
Newman in Lassù qualcuno
leggenda della loro carriera. Un giornale antesignano dell’odierno gossip scrisse che una sera assisteva allo spettacolo l’attore americano
Burt Lancaster che, ammirato dalla loro bellezza e perfezione, le invitò a un festa privata
nel suo albergo, l’esclusivissimo
George V. Peccato che quella
festa fosse una trappola perché gli invitati erano le due
gemelle, Lancaster e il
suo produttore Arthur
Hill. Secondo il giornale
le inseparabili gemelle per
una volta si separarono:
con Burt, mentre Hill si
allontanava con discrezione, restò Ellen, mentre Alice si
Isotta (a sinistra) e Isabella Rosellini
mi ama e ha fatto perdere la
testa a James Dean, mentre
Marisa ha affiancato
Anna Magnani in
La rosa tatuata. Isabella e
Isotta Rossellini, figlie di
Ingrid Bergman e di Roberto,
il regista che ha inventato il
neorealismo, hanno carriere
separate: Isabella ha
debuttato con Renzo Arbore
in L’altra domenica e in
Usa ha
interpretato film
come Velluto blu,
La morte ti fa bella
e Cuore selvaggio
mentre Isotta insegna
Letteratura italiana del
Rinascimento alla Columbia
University. Gemelli anche
Kiefer e Rachel Sutherland,
figli del grande Donald, il
Casanova di Fellini. Kiefer è
apprezzato interprete di film
d’azione (l’ultimo è Sentinel
con Michael Douglas).
Rachel, invece, è produttrice
presso un’emittente
televisiva di Toronto. Sempre
nelle serie tv lavorano Erin e
diede alla fuga. «Avevo 18 anni», confermò
molto tempo dopo Ellen, «e quell’uomo per
me era un mito. La serata però fu una delusione cocente... e non aggiungo altro».
La figura paterna ha sfuocato praticamente
tutti gli uomini della loro vita: Alice ebbe una
lunga e tormentata storia d’amore con Enrico Maria Salerno
che, con lei ed Ellen, mise in
scena una commedia musicale di grande successo intitolata Viola violino e viola d’amore. Quanto a Ellen, la sua “affettuosa
amicizia” (così si
definivano allora
le storie d’amore) con Umber-
Diane Murphy, le figlie di
Samantha di Vita da strega,
ancora in onda su Mediaset,
mentre i gemelli Fred e
George Weasley, apparsi in
tutti i film di Harry Potter,
sono gemelli anche nella vita
e si chiamano James e
Oliver Phelps. Due gemelli
anche tra i Bee Gees. Sono
Maurice e Barry, famosi per
la colonna sonora di La
febbre del sabato sera:
hanno venduto 30 milioni di
dischi e il loro nome d’arte
l’hanno tratto dalle iniziali di
Brothers Gibbs, Bee Gees,
appunto. Alanis Morisette, la
famosa cantante pop, ha un
gemello, Wade, col quale ha
iniziato
la carriera a dieci anni. Lui
poi ha preso un’altra strada.
Anche noi vantiamo gemelli
nel mondo della musica
leggera: sono Ivano e Silvano
Michetti e fanno parte
del complesso I cugini
di campagna.
Ci sono gemelli famosi in
tutti i campi: Rita Levi
Montalcini, Nobel nella
Medicina nel 1986, aveva
una gemella, Paola, pittrice
e scultrice, scomparsa
nel 2000. Senza contare i
gemelli delle origini:
Romolo e Remo.
to Orsini durò una decina d’anni. Alice continuava a metterla in guardia sui suoi continui
tradimenti ma Ellen resistette sinché…«Orsini mi lasciò per una donna più giovane. Sicuramente si è pentito perché una donna come me
non si lascia», commenta oggi lei.
Come arrivarono in Italia le Kessler? Semplice: negli anni Sessanta, invece di comprare
format dalle altre televisioni c’erano persone
come Antonello Falqui, Guido Sacerdoti e pochi altri che i talenti li andavano a scovare all’estero. Così arrivarono Abbe Lane e Xavier
Cugat, Don Lurio, Caterina Valente e Alice
ed Ellen. Subito in Tv, nel 1961 con Giardino
d’inverno in cui scoprimmo anche Henry Salvador, quindi Studio Uno che per anni le consacrò regine del sabato sera. Infine La prova
del nove, che mi vede in attesa di incontrarle.
씮
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In Germania e in Europa cantano le canzoni di
Kurt Weill, in Italia è richiestissimo il “Dadaumpa”
L’IDEA DI PIPPO PER UNO SPETTACOLO DA FAVOLA
DA URSULA A ZUBIN, FANTASTICI QUEGLI ANNI
씰 Quando Pippo Baudo, il 7
giugno scorso, ha compiuto
sett’antanni, la Tv l’ha
festeggiato ma non quanto
lui si meritava. Allora a
Pippo si è accesa
una lampadina e
l’idea ha preso
subito corpo:
celebrare in una
trasmissione
televisiva i suoi
coetanei, quelli che
avevano resa grande la Tv.
Così, quando a Roma in
piena estate incontra Alice
ed Ellen Kessler e scopre
che il 20 agosto
compiranno anche
loro i fatidici 70, lo
spettacolo prende corpo. Lo
propone in Rai, tornata più
che mai la sua casa, e si
mette a caccia di coetanei
che possano formare
un cast all’altezza
dell’occasione.
Cerca, fruga
negli archivi e
subito trova la
prima ballerina,
Carla Fracci: la
invita e lei accetta
con entusiasmo. La ricerca
continua ma si fa più
difficile, almeno per quel che
riguarda il mondo dello
spettacolo.
Pensa subito a un
comico ed ecco,
pronto Gianfranco
D’Angelo, l’eroe
del mitico Drive
in. Ursula
Andress, la prima
Bond Girl
dell’agente 007,
può raccontare il
leggendario Sean Connery,
Livio Berruti la sua impresa
alle Olimpiadi di Roma nel
1960. L’orchestra non è un
problema, la dirige Zubin
Mehta, dalla Spagna può
arrivare El Cordobes, il
più prestigioso dei
toreri, i costumi li
può realizzare
Yves Saint Laurent
mentre, nel cast
씮
Le Kessler, prima di venire
in Italia, erano già famose nel
mondo: Fred Astaire tentò di metter su un balletto con loro per la Tv americana. «Non ci riuscimmo», spiegano, «perché
Fred chiedeva due mesi di tempo per montare il numero e noi eravamo piene di impegni».
Anche Elvis Presley fu un corteggiatore delle gemelle tedesche e per loro scrisse I love
your behinds!, che tradotto significa “Amo il
vostro fondoschiena”.
Ci fu un momento in cui, in Italia, si sparse
la voce che in realtà Alice ed Ellen non fossero davvero gemelle ma sorelle con un anno o
due di differenza. Partecipai alla caccia: durante un Cantagiro presentato da Enrico Maria
Salerno, cui partecipavano come ospiti Alice
ed Ellen, con alcuni colleghi corrompemmo il
portiere di notte dell’albergo e riuscimmo a
dare un’occhiata ai loro documenti. Verdetto
indiscutibile: gemelle. In realtà qualche piccola differenza c’è: Alice è più vecchia di Ellen
di 28 minuti, oggi ha messo su 2 chili in più di
Alice ma insieme guardano il mondo, senza
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ideale, c’è un posto
d’onore, come
cantante-pianista, per Silvio
Berlusconi. Se si
vuole un pochino
di Hollywood, si
possono invitare Burt
Reynolds, Alan Alda (l’eroe
dei telefilm Mash), Albert
Finney (indimenticato Tom
Jones al cinema), Glenda
Jackson e Dennis Hopper,
icona della
rivoluzio-
ne giovanile in Easy Ryder,
mentre per la colonna sonora
c'è da scegliere tra Engelbert
Humperdinck e Bobby Darin,
che sono ricordati non solo
dai loro coetanei. Dulcis in
fundo, il filosofo Gianni Vattimo
sarebbe l’ideale per raccontare
questi settanta anni. Che cast,
ragazzi. Probabilmente
irrealizzabile ma comunque,
auguri a tutti i nati nel 1936.
Una classe di ferro.
tacchi, dall’alto del loro metro e settantotto.
Insomma, la lapidaria definizione di Ennio
Flaiano («Quattro gambe con una testa sola»), che le ha perseguitate per anni, era corretta anche se geneticamente mostruosa.
Le Kessler, un mondo di ieri che sembra
rinnovarsi continuamente: in Italia girano dei
telefilm intitolati K2 Più 1 diretti da Luciano
Emmer. Sono deliziosi giallo-rosa alla Moonlightin ai quali partecipa anche Johnny Dorelli,
uno dei loro amici più cari, e un giovanissimo
Michele Placido. Poi tornano al varietà con Al
paradise ma è quasi un addio. In Germania e
in Europa cantano le canzoni di Kurt Weill,
e quando tornano in Italia a teatro propongono un raffinatissimo Kessler Cabaret, cantando e ballando Weill e Battisti, Cole Porter e
De Gregori. Ma non manca, anzi è richiestissimo, il Dadaumpa. Su Italia l, in Ciro, si cimentano con la satira e il successo le premia
anche in quella veste. Poi tornano in Italia
per dare una lezione alle Lecciso, che a Domenica in si sono esibite in un imbarazzante
Dadaumpa, e lo ripropongono proprio nella
stessa trasmissione. E il 2 maggio del 2005 partecipano alla Giornata mondiale del tip tap, inventata da George Bush padre. Pochi mesi fa
incontrano Pippo Baudo che propone loro
una celebrazione comune dei rispettivi magnifici settantesimi compleanni e...
Dal Delle Vittorie dove le sto aspettando escono sorridendo Alice ed
Ellen: guardo l’orologio, è passato
solo un quarto d’ora da quando
ho incontrato Walter e Corrado.
Le gemelle più amate dagli italiani mi mettono in mezzo e insieme facciamo un’entrata
trionfale nel tempio del varietà. Proprio come quella di
Alberto Sordi che, nei panni di un neo giornalista, entra in Via Teulada sotto
braccio ad Alice ed Ellen
nel film I complessi di Dino Risi. Le Kessler quella scena l’hanno già girata e, forse, si sono divertite a dedicarmela. Per
un pivello com’ero, fu
un indimenticabile mo왎
mento di gloria!
LO ZODIACO
DICE CHE...
씰 Il segno dei Gemelli
raggruppa tutti i nati dal
21 maggio al 21 giugno.
È un segno d’aria e
presenta una natura
molteplice, inafferrabile,
mobile. Inventivi, sempre
pieni di curiosità, sono
brillanti e sentono
prepotente il bisogno di
comunicare. C’è tra
Gemelli, Bilancia e
Acquario un’intesa
spontanea, una
immediata simpatia.
Qualche difficoltà con
Toro e Cancro, ma
soprattutto con il
Capricorno anche se il
rapporto sul piano
professionale è molto
costruttivo. Il colore dei
Gemelli è il grigio, il
metallo il mercurio, le
pietre lo smeraldo, la
corniola e l’agata. Il
numero fortunato è il 3 e
il giorno della settimana
preferito è il mercoledì.
Tra i Gemelli famosi
Dante Alighieri, Bob
Dylan, Federico García
Lorca, Paul MacCartney,
Thomas Mann, Isabella
Rossellini e Alberto Sordi.
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