2007 - Istituto Italiano della Saldatura
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2007 - Istituto Italiano della Saldatura
Istituto Italiano della Saldatura - Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova (Italia) - Tariffa R.O.C.: "Poste Italiane SpA- Sped. A.P.-D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, DCB Genova" Tassa Pagata - Taxe Perçue ordinario - Contiene IP Bimestrale Novembre-Dicembre 2007 ISSN:0035-6794 Organo Ufficiale dell’Istituto Italiano della Saldatura - anno LIX - N. 6 * 2007 Numero 6 2007 I n q u e s t o n u m e ro : S v i l u p p i e t e n d e n ze n e l l a f o r m a z i o n e p ro f e s s i o n a l e a r m o n i z z a t a Re c e n t i s v i l u p p i n e i p ro c e s s i d i s a l d a t u ra a d e n e r g i a c o n c e n t ra t a e F r i c t i o n S t i r We l d i n g Re s i s t e n z a a f a t i c a d i s t r u t t u re s a l d a t e in acciaio austeno-ferritico Didattica P r i n c i p i g e n e ra l i d e i p ro c e s s i d i s a l d a t u ra c o n e l e t t ro s c o r i a Elettrodi ESARC per la produzione di una Orifice Chamber realizzata da VRV OGET S.p.A. - VIA TORINO, 216 - 10040 LEINI’ TO TELEFONO 011 9988082 - FAX 011 9978227 www.oget.it Campione superleggeri dei solo 360 grammi 3M™ Speedglas™ SL Le nostre sfide in materia di progettazione di una maschera completamente nuova, erano quelle di ridurne significatamente il peso, mantenendo tuttavia intatte le prestazioni e la protezione che i saldatori si attendono da ogni singolo prodotto 3M™ Speedglas™ . 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Poiché “formula che vince non si cambia”, l’Istituto ha pensato di proporre la 5ª Edizione delle Giornate Nazionali di Saldatura, nel 2009, adottando lo stesso schema, per quanto in un contesto internazionale. Abbinando, cioè, alla manifestazione nazionale anche la corrispondente manifestazione europea, ovvero l’Eurojoin 7, patrocinata dall’European Welding Federation (EWF). 768 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 L’integrazione non potrà essere che felice. Si tratterà di invitare importanti Autori, provenienti dai diversi Paesi europei membri dell’EWF, a presentare memorie in inglese, garantendo la traduzione in italiano e viceversa. Si prevede un numero prudenziale di presenze non inferiore a 1000. Avendo benedetto il passato e progettato il futuro, è tempo di formulare alcune considerazioni di carattere tecnicosocio-economico (sic!). Da un’indagine teutonica emerge che in Germania esistono oltre 150000 Aziende che svolgono attività in qualche modo attinente con la saldatura; pertanto, tramite un parallelo italico, si può dedurre che nel nostro Paese esistano almeno 100000 aziende analoghe. Chi sono? Dove sono? Cosa fanno? Perché non partecipano alla Giornate Nazionali di Saldatura? Non le reputano tanto importanti da investirci un paio di giornate lavorative ogni due anni, per un prezzo comparabile, al massimo, a quello di una cena all’anno in un buon ristorante? Una risposta precisa a queste domande richiederebbe un’altra indagine di tipo teutonico; nelle more potremmo tentare alcune risposte meno precise ma più immediate. Molti utilizzano la saldatura come processo non prioritario e, pertanto, non ritengono di dovere approfondire più di tanto la loro competenza specifica. Costoro, è bene tenerlo presente, non sono necessariamente i più piccoli, né quelli che realizzano prodotti di minore pregio nominale. Alcune considerazioni banali sulla gestione del rischio potrebbero, qualora acquisite, convincerli che con poco potrebbero proteggersi contro il verificarsi accidentale di eventi portatori di danni ben più rilevanti del poco investito. Spesso, infatti, i danni (gli studi legali insegnano) non sono attribuibili ai processi di fabbricazione principali. Anzi! Altri, invece, che magari utilizzano la saldatura come processo prioritario, sono convinti di essere competenti quanto basta e di non aver bisogno, di conseguenza, di confrontarsi con alcunché, se non in modo sporadico e magari da posizioni di sufficienza. Costoro sono spesso i più tetragoni e non possono che essere lasciati al proprio destino, che sarà più o meno felice a seconda della loro reale competenza e della loro fortuna. Alcuni, infine, potrebbero non avere individuato contenuti d’intereresse fra quelli presentati alla manifestazione e, pertanto, non hanno trovato ragionevoli motivi per partecipare. Parecchi possono non essere stati sufficientemente informati, e questa è una carenza a cui l’Istituto dovrà cercare di rimediare in tempi non storici, migliorando la propria capacità di diffusione. Magari con l’aiuto delle Associazioni di Categoria e, perché no, degli Sponsor. Restano i 756, appartenenti a 356 Aziende, che hanno deciso di partecipare. Per i quali la professionalità è un valore da costruire ed ai quali il contesto industriale non potrà, alla fine e con buona pace dei sostenitori degli approcci finanziari, che rendere merito e, necessariamente, anche qualcos’altro. E tuttavia 756 è un numero ampiamente soddisfacente per l’Istituto Italiano della Saldatura, un po’ meno per il Paese e il suo PIL. Dott. Ing. Mauro Scasso Segretario Generale IIS ANNO LIX Novembre-Dicembre 2007 Pubblicazione bimestrale Sommario DIRETTORE RESPONSABILE: Ing. Mauro Scasso REDATTORE CAPO: Geom. Sergio Giorgi REDAZIONE: Sig.ra Sara Fichera, P.I. Maura Rodella PUBBLICITÀ: Sig. Franco Ricciardi Organo Ufficiale dell'Istituto Italiano della Saldatura Abbonamento annuale 2007: Italia: .......................................... € 90,00 Estero: ........................................ € 155,00 Un numero separato: ................ € 20,00 Articoli 771 Istituto Italiano della Saldatura (IIS) Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura - G. COSTA 787 Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata - M. MURGIA 799 Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding - M. CONSONNI, D. HARVEY 815 Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® - F. HÄGG, M. LARÉN, P. BONALUMI 823 TOPTIG: la saldatura robotizzata TIG con alimentatore filo integrato T. OPDERBECKE, S. GUIHEUX 831 Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico - P. FERRO, F. BONOLLO, A. TIZIANI La Rivista viene inviata gratuitamente ai Soci dell’Istituto Italiano della Saldatura. 853 Direzione - Redazione - Pubblicità: Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova Telefono: 010 8341333 Telefax: 010 8367780 e-mail: [email protected] web: www.iis.it 6 861 International Institute of Welding (IIW) Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, application and developments - H. LOUIS et al. IIS Didattica Principi generali dei processi di saldatura con elettroscoria Rubriche Rivista associata Registrazione al ROC n° 5042 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Genova” - Fine Stampa Dicembre 2007 Aut. Trib. Genova 341 - 20.4.1955 Progetto grafico: Marcs & Associati srl - Rozzano (MI) Fotocomposizione e stampa:ALGRAPHY S.n.c.- Genova Tel 010 8366272, Fax 010 8358069 - www.algraphy.it L’istituto non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli Autori. La riproduzione degli articoli pubblicati è permessa purché ne sia citata la fonte, ne sia stata concessa l’autorizzazione da parte della Direzione della Rivista, e sia trascorso un periodo non inferiore a tre mesi dalla data della pubblicazione. La collaborazione è aperta a tutti, Soci e non Soci, in Italia e all’Estero. La Direzione si riserva l’accettazione dei messaggi pubblicitari. Ai sensi dell’art. 10 della Legge 675/96, i dati personali dei destinatari della Rivista saranno oggetto di trattamento nel rispetto della riservatezza, dei diritti della persona e per finalità strettamente connesse e strumentali all’invio della pubblicazione e ad eventuali comunicazioni ad esse correlate. 867 Scienza e Tecnica Il mondo della saldatura rinchiuso in un barattolo per conserve alimentari L.M. VOLPONE 871 Formazione Il sistema didattico modulare nei corsi CND - F. RIVARA 875 IIW-EWF Notizie IIW International Conference, April 2008 - University of Miskolc, Hungary 877 Dalle Aziende 885 Notiziario Letteratura tecnica Codici e norme Corsi Mostre e convegni 893 Ricerche bibliografiche da IIS-Data Saldatura ibrida Laser/MIG 897 Indice 2007 902 Elenco degli Inserzionisti In copertina Orifice Chamber Cilindro con 6 fondi forati in AISI 304 H saldati al corpo esterno in acciaio al carbonio. Le pareti interne sono rivestite con materiale refrattario. Camera di riduzione di pressione: riduce la pressione e la rumorosità dei gas in uscita da un forno di etilene. Prodotto da VRV presso il loro stabilimento di Ornago (MI) con elettrodi ESARC. ESARC, azienda fondata nel 1951, fabbricante italiano di materiali per saldatura è storicamente fornitore di elettrodi e materiali della saldatura in genere per le più disparate applicazioni; dal più noto ESARC SPK (E 7018-1 H4R) largamente utilizzato nella cantieristica navale, agli elettrodi per acciaio inossidabile (anche in imballo sottovuoto) e la gamma completa di fili pieni e animati che fanno di ESARC un grande fornitore con la flessibilità, disponibilità e serietà della media-piccola industria italiana. Corso di qualificazione ad International Welding Technologist ed International Welding Engineer Genova 2008 L’ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA terrà presso la propria sede di Genova, nel 2008, un Corso per International Welding Engineer / Technologist, con struttura modulare, condensando le lezioni nell’arco di una settimana al mese. La formula ha riscosso nel tempo il gradimento del pubblico, poiché consente di limitare l’impegno mensile garantendo, al tempo stesso, condizioni ideali all’apprendimento. Requisiti di ingresso Per chi desideri accedere alla qualificazione ad: - International / European Welding Technologist, è previsto il possesso di un diploma di scuola superiore ad indirizzo tecnico (o equivalente), della durata di 5 anni; - International / European Welding Engineer, laurea o diploma universitario in Ingegneria; in alternativa laurea in altre facoltà scientifiche, abbinata ad una comprovata esperienza di saldatura. Sono ammessi alle lezioni, in qualità di uditori, anche persone non in possesso dei titoli suddetti. Calendario delle lezioni e sede di svolgimento Il Corso prevede quattro materie di tipo teorico (svolte nelle Parti I e III) ed una fase dedicata all’addestramento pratico (Parte II). Le lezioni saranno svolte a tempo pieno secondo il seguente calendario: - Parte I: 21÷25/01/2008 18÷22/02/2008 - Parte II: 17÷21/03/2008 - Parte III: • Modulo Avanzato Tecnologia della saldatura: 14÷18/04/2008 • Modulo Avanzato Metallurgia e saldabilità: 19÷23/05/2008 • Modulo Avanzato Progettazione e calcolo: 15÷19/09/2008 • Modulo Avanzato Fabbricazione, aspetti applicativi: 20÷24/10/2008 17÷21/11/2008 I Moduli integrativi per i soli Welding Engineer saranno tenuti infine nelle date: • Metallurgia, tecnologia della saldatura: 16÷20/06/2008 • Progettazione e calcolo, Fabbricazione, aspetti applicativi: 15÷19/12/2008 Orario delle lezioni Per offrire un’alternativa alla tradizionale articolazione delle lezioni a coloro che preferiscano concentrare l’impegno in settimane non consecutive, a tempo pieno, il Corso sarà svolto con orario 9.00÷18.00, ad eccezione delle giornate di Lunedì (orario 14.00÷18.00) e di Venerdì (orario 9.00÷13.00), per consentire agli allievi di raggiungere la sede del Corso senza spostamenti festivi. Conseguimento del Diploma Gli esami finali potranno essere tenuti nelle date programmate e tabulate nell’“Attività Didattica 2008”. Per ogni informazione è possibile contattare l’Area Figure Professionali al numero 010 8341307 (email [email protected]). Informazioni Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Istituto Italiano della Saldatura (Via Lungobisagno Istria 15, 16141 Genova,Web www.formazionesaldatura.it), Divisione Formazione, al numero 010 8341371 (fax 010 8367780), oppure all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Iscrizioni Le iscrizioni dovranno pervenire entro Venerdì 11 Gennaio 2008. Dato il limitato numero di posti, costituirà criterio preferenziale la data di iscrizione. Allo scopo, è possibile procedere all’iscrizione stessa anche on - line, attraverso il sito www.formazionesaldatura.it, ricercando il Corso dall’apposito motore di ricerca sulla home page. Quote di iscrizione La quota di partecipazione al Corso, comprensiva del pranzo presso la mensa dell’IIS e della collana completa delle pubblicazioni è pari a: - 5.660,00 € (+ IVA), per i Welding Technologist 7.750,00 € (+ IVA), per i Welding Engineer da corrispondersi mediante Bonifico bancario sul conto corrente 4500 Banca Popolare di Milano (ABI 05584 CAB 01400 CIN I), intestato all’Istituto Italiano della Saldatura. Istituto Italiano della Saldatura Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura G.Costa * Sommario / Summary * Il Sessantesimo Congresso Annuale dell’International Institute of Welding si è tenuto a Ragusa (Dubrovnik) e Ragusavecchia (Cavtat), nel Sud della Croazia, dall’1 all’8 Luglio 2007; erano presenti oltre ottocentocinquanta partecipanti, tra esperti, ricercatori e tecnici, di quarantacinque Paesi. Nel corso di un centinaio di sedute delle numerose Unità di Lavoro dell’IIW sono stati studiati e discussi circa quattrocento documenti, raccomandazioni, linee guida e progetti di norme, oltre cento dei quali sono stati raccomandati per pubblicazione o trasmessi all’ISO e al CEN. Buon successo hanno ottenuto anche la Conferenza Internazionale “Welding and materials: technical, economic and ecological aspects”, alcuni seminari specialistici nonché vari eventi sociali e visite turistiche e naturalistiche nei dintorni. Quattro paesi sono stati riammessi o ammessi come nuovi Paesi Membri dell’IIW: la Grecia, l’Indonesia, la Corea e la Tunisia. Croatia, from 1st to 8th July 2007; it was attended by more than eight hundred fifty experts, researchers and engineers of forty five countries. IIW Working Units hold around one hundred meetings; some four-hundred documents, recommendations, guidelines and draft standards were studied and discussed and more than hundred of them were recommended for publication or transmitted to ISO and CEN. The Assembly included also the International Conference “Welding and materials: technical, economic and ecological aspects”, a number of seminars and several social events and tourist and naturalist visits in the surroundings. Four countries, Greece, Indonesia, Korea and Tunisia, entered or entered again IIW as Member Countries. The 60th Annual Assembly of International Institute of Welding was held in Dubrovnik and Cavtat, in the South of Keywords: IIW; simposia. Istituto Italiano della Saldatura - Genova. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 771 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura O ltre ottocentocinquanta specialisti di tecniche di giunzione, affini e connesse hanno partecipato al 60° Congresso Annuale dell’International Institute of Welding (www.iiwiis.org) svoltosi dall’ 1 all’ 8 Luglio 2007 a Ragusa (Dubrovnik) e Ragusavecchia (Cavtat), nella Croazia meridionale lungo la costa della Dalmazia. La delegazione dell’Istituto Italiano della Saldatura, che ha come sempre attivamente partecipato ai lavori, comprendeva il Vice Segretario Generale l’Ing. Alberto Lauro, l’Ing. Michele Murgia e l’Ing. Luca Timossi, rispettivamente responsabili della Divisione Formazione e della Divisione Certificazione, l’Ing. Stefano Botta, l’Ing. Luca Costa e l’Ing. Marcello Mandina, a loro volta esperti di strutture metalliche, di salute, sicurezza e ambiente e di attrezzature in pressione e metallurgia. La sede del Congresso, la città di Ragusa, ricca di storia e di vestigia, è il capoluogo della Contea Raguseo-narentana, nonché la maggiore città della Dalmazia meridionale e vanta un centro storico di particolare bellezza (Fig. 1) che figura nell’elenco dei Patrimoni del- Figura 1 - Il centro storico di Ragusa. 772 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 l’Umanità dell’UNESCO e che le è valso il soprannome di “perla dell’Adriatico”. L’interessante storia della città di Ragusa, che ha mantenuto a lungo la sua indipendenza sostanziale, inizia con la sua fondazione con il nome di Ragusium nella prima metà del VII secolo ad opera degli abitanti della vicina città di Epidaurum (l’attuale Ragusavecchia) in fuga dalle invasioni degli Slavi e degli Avari. Successivamente la città entrò sotto la protezione dell’Impero Bizantino ed iniziò a sviluppare un fiorente commercio nell’Adriatico e nel Mar Mediterraneo orientale. Nel XI secolo Ragusa era una florida città mercantile e grazie ad alleanze con altre città poté svilupparsi ulteriormente come repubblica marinara, la quinta dopo Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Caduta Costantinopoli durante la IV Crociata (1204), la città passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, da cui mutuò il proprio assetto istituzionale, quindi (1358), fu possedimento dell’Ungheria, cui si sottomise formalmente, garantendosi tuttavia l’effettiva indipendenza in cambio di un tributo annuale, sia in termini di denaro che di imbarcazioni, così come seppe fare successivamente (1526) con l’Impero ottomano. Nell’anno 1806 Ragusa venne occupata militarmente dalle truppe napoleoniche; assegnata definitivamente all’Austria con il Congresso di Vienna (1815), la città fu unita alla Provincia della Dalmazia e rimase fino al 1918, termine della prima guerra mondiale, sotto il dominio diretto degli Asburgo. Nel 1919 Ragusa divenne parte del neonato Regno di Jugoslavia e successivamente, dopo la seconda guerra mondiale, della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. A seguito della dissoluzione di quest’ultima e dei successivi eventi bellici, la città si trovò quasi sulla linea del fronte ed il 6 Dicembre 1991 venne bombardata dalle montagne alle sue spalle, con molte vittime anche nel centro storico, che fu notevolmente danneggiato; con la fine delle ostilità la città si è velocemente ripresa ed ha ripreso la sua vocazione culturale e turistica. Il Congresso ha riscosso un notevole successo, non solo per la nutrita partecipazione, ma soprattutto per i suoi contenuti scientifici e tecnici. Inoltre, ha costituito un importante punto di arrivo, e di partenza, essendo il sessantesimo dell’ormai lunga e ininterrotta tradizione annuale dell’IIW, iniziata nel 1948 a Brussels e continuata in tutti i continenti (anche con il contributo italiano con le edizioni di Firenze nel 1954 e nel 2000, Tab. I). Erano presenti alla manifestazione esperti provenienti dall’industria, dall’università, da centri di formazione, da istituti di ricerca e da varie organizzazioni governative e private di quasi tutti i cinquantuno Paesi membri delI’IIW (Tab. II) e di altri ancora. Nel corso dei lavori congressuali sono stati studiati e discussi circa quattro- G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA I - I 60 Congressi Annuali dell’IIW organizzati dal 1948 Anno Città Paese Anno Città Paese 1948 Brussels BELGIUM 1978 Dublin IRELAND 1949 Delft THE NETHERLANDS 1979 Bratislava CZECHOSLOVAKIA 1950 Paris FRANCE 1980 Estoril PORTUGAL 1951 Oxford UNITED KINGDOM 1981 Porto PORTUGAL 1952 Göteborg SWEDEN 1982 Ljubljana YUGOSLAVIA 1953 Copenhagen DENMARK 1983 Trondheim NORWAY 1954 Florence ITALY 1984 Boston USA 1955 Zurich SWITZERLAND 1985 Strasbourg FRANCE 1956 Madrid SPAIN 1986 Tokyo JAPAN 1957 Essen GERMANY 1987 Sofia BULGARIA 1958 Vienna AUSTRIA 1988 Vienna AUSTRIA 1959 Opatija YUGOSLAVIA 1989 Helsinki FINLAND 1960 Liège BELGIUM 1990 Montreal CANADA 1961 New York USA 1991 The Hague THE NETHERLANDS 1962 Oslo NORWAY 1992 Madrid SPAIN 1963 Helsinki FINLAND 1993 Glasgow UNITED KINGDOM 1964 Prague CZECHOSLOVAKIA 1994 Beijing CHINA 1965 Paris FRANCE 1995 Stockholm SWEDEN 1966 Delft THE NETHERLANDS 1996 Budapest HUNGARY 1967 London UNITED KINGDOM 1997 San Francisco USA 1968 Warsaw POLAND 1998 Hamburg GERMANY 1969 Kyoto JAPAN 1999 Lisbon PORTUGAL 1970 Lausanne SWITZERLAND 2000 Florence ITALY 1971 Stockholm SWEDEN 2001 Ljubljana SLOVENIA 1972 Toronto CANADA 2002 Copenhagen DENMARK 1973 Düsseldorf GERMANY 2003 Bucharest ROMANIA 1974 Budapest HUNGARY 2004 Osaka JAPAN 1975 Tel-Aviv ISRAEL 2005 Prague CZECH REPUBLIC 1976 Sydney AUSTRALIA 2006 Québec City CANADA 1977 Copenhagen DENMARK 2007 Cavtat/Dubrovnik CROATIA TABELLA II - Missione e Paesi membri dell’IIW nel 2007 Missione La missione dell’IIW è costituire la rete mondiale per contatti e scambi di conoscenze su scienza e applicazioni delle tecnologie di giunzione per migliorare la qualità globale della vita. Il suo campo tecnico comprende giunzione, taglio e trattamenti superficiali di materiali metallici e non metallici, mediante processi come saldatura, brasatura, taglio termico, metallizzazione, incollaggio, microsaldatura, e abbraccia settori connessi come assicurazione della qualità, prove non distruttive, normazione, ispezione, formazione, addestramento, progettazione, fabbricazione, salute, sicurezza e ambiente. In questo campo tra i suoi scopi principali ci sono: sviluppare le migliori pratiche applicative e la normalizzazione su aspetti applicativi e relativi a salute sicurezza ed ambiente; identificare, sviluppare ed applicare i sistemi IIW di formazione, addestramento, qualificazione e certificazione su base globale; promuovere l’IIW e i suoi Paesi Membri in varie regioni del mondo; fornire supporto e servizi ai suoi membri e ad altre organizzazioni internazionali; sviluppare, curare e pubblicare documenti, periodici e testi. L’IIW, fondato nel 1948 da 13 Paesi, tra cui l’Italia, è una associazione internazionale senza scopo di lucro di legge francese con sede a Parigi ed è governato da una Assemblea Generale cui partecipano gli istituti membri, che ne sostengono sostanzialmente il funzionamento con la loro quota di iscrizione e con il supporto scientifico e tecnico dei loro delegati. Attualmente i Paesi Membri sono cinquantuno e appartengono a tutti i continenti abitati, come sotto indicato; inoltre sta facendo il suo ingresso anche il Vietnam. Il membro di riferimento italiano è l’Istituto Italiano della Saldatura. (segue) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 773 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura Africa Egitto, Libia, Nigeria, Sudafrica, Tunisia Asia Cina, Corea, Giappone, India, Indonesia, Iran, Israele, Libano, Malesia, Pakistan, Singapore, Tailandia America Argentina, Brasile, Canada, Cile, Messico, Stati Uniti d’America Europa occidentale Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera Europa orientale Bulgaria, Croazia, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria Oceania Australia, Nuova Zelanda In verde i tredici Paesi di due continenti che fondarono l’IIW nel 1948 In verde i cinquantun Paesi di quattro continenti membri dell’IIW nel 2007 cento documenti, raccomandazioni, linee guida e progetti di norme, un centinaio dei quali sono stati finalizzati e sono stati raccomandati per pubblicazione sulla rivista dell’IIW “Welding in the World” o trasmessi all’ISO e al CEN. La Cerimonia Inaugurale, tenuta nel-l’Hotel Croazia a Ragusavecchia, è stata aperta dal Prof. Slobodan Kralj, Presidente del Comitato Organizzatore Croato (Fig. 2), che ha anche riportato un messaggio della Dott. Marina Matulovic Dropulic, Ministro della protezione ambientale, pianificazione fisica e costruzione, sotto il cui patronato è stato organizzato il Congresso. Gli hanno fatto seguito il Prof. Vjekoslav Damic, Vice rettore dell’Università di Ragusa (Fig. 3), ove sono state tenute le riunioni tecniche dell’evento, e il Presidente dell’IIW Chris Smallbone (Fig. 4), che ha sottolineato l’eccezionalità di questo sessantesimo Congresso ed ha dichiarato aperti i lavori. L’Amministratore Delegato dell’IIW, Mr. Daniel Beaufils, ha poi condotto la cerimonia di assegnazione dei premi e riconoscimenti IIW (Fig. 5), consegnati ai vincitori nel corso della Cerimonia Figura 2 - Il Prof. Slobodan Kralj, Presidente del Comitato Organizzatore Croato, all’inizio della Cerimonia Inaugurale. Figura 3 - Saluto del Prof. Vjekoslav Damic, Vice rettore dell’Università di Ragusa, che ha ospitato le riunioni tecniche. Figura 4 - Il Presidente dell’IIW Chris Smallbone ha aperto i lavori celebrando il 60° anniversario. 774 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA III - Commissioni Tecniche dell’IIW N. Figura 5 - I congressisti alla Cerimonia Inaugurale. Inaugurale a nome delle varie delegazioni nazionali che li hanno proposti e li sponsorizzano. Nell’ambito del Congresso si è anche svolta dal 5 al 6 Luglio 2007 la Conferenza Internazionale “Welding and materials: technical, economic and ecological aspects” che è stata aperta dalla interessante Portevin Lecture, “Service strength of welded aluminum structures, influences and validation”, tenuta dal Prof. Vatrovslav Grubisic (Croazia, Fig. 6). È seguita la presentazione, in dodici sessioni distinte, di una novantina di memorie che hanno consentito un ampio ed approfondito scambio di conoscenze e di vedute tra ricercatori, progettisti ed utilizzatori. In particolare sono stati approfonditi argomenti quali processi, apparecchiature e procedure di saldatura, automazione e robotizzazione, materiali base, d’apporto e saldabilità, salute e sicurezza, sistemi di qualità e prove non distruttive, aspetti economici ed ecologici, corrosione e tribologia, sviluppi Presidente I Brazing, soldering, thermal cutting and flame processes L. Heikinheimo (SF) II Arc welding and filler metals V. Van der Mee (NL) III Resistance welding, solid state welding and allied joining processes K. J Matsuyama (J) IV Power beam processes A. Matsunawa (J) V Quality control and quality assurance of welded products G. Dobmann (D) VI Terminology D. Rippegather (D) Health, safety and environment L. Costa (I) IX Behaviour of metals subjected to welding T. Boellinghaus (D) X Structural performance of welded joint and fracture avoidance M. Kocak (D) XI Pressure vessels, boilers and pipelines M. Prager (USA) XII Arc welding processes and production systems W. Lucas (UK) XIII Fatigue of welded components and structures G. Marquis (SF) XIV Education and training U. Hadrian (CH) XV Design, analysis and fabrication of welded structures R. Shaw (D) XVI Polymer joining and adhesive technology C. Wu (USA) VIII Figura 6 - Il Prof. Vatroslav Grubisic (a sinistra) riceve la Targa Portevin dal Capo della Delegazione francese Dr. Philippe Bourges. Titolo normativi e applicazioni, formazione e qualificazione. Nell’ambito del Congresso sono anche stati organizzati vari eventi sociali e visite turistiche e naturalistiche, che hanno consentito ai partecipanti di apprezzare le bellezze e le risorse dei luoghi circostanti. L’attività delle Unità di Lavoro ha compreso un centinaio di riunioni delle quindici Commissioni Tecniche, (Tab. III), degli organi dell’International Authorization Board (Tabb. IV e V), dei Comitati Ristretti e dei Gruppi di Studio (Tab. VI), nonché delle numerose Sottocommissioni e dei molti Gruppi di Lavoro cui partecipano specialisti ed esperti. Consistente è stato l’apporto italiano, che oltre alla partecipazione alle discussioni delle Unità di Lavoro più interessanti, come le Commissioni di processo (IV e XII), di sicurezza (VIII), di saldabilità (IX) e di fabbricazione (XI e XV), ha compreso la presentazione di vari contributi, preparati del tutto o in parte da funzionari dell’Istituto. Al termine della settimana sono state approvate dalle Commissioni Tecniche, dai Comitati Ristretti e dai Gruppi di Studio circa 150 risoluzioni, comprese quelle per la pubblicazione sulla Rivista dell’IIW “Welding in the World” (Tab. VII) di un’ottantina di documenti, sia d’Autore (Classe A) che approvati da Unità di Lavoro (Classe B). Tali documenti e gli atti della Conferenza Internazionale sono consultabili presso la Biblioteca IIS (www.weldinglibrary.com) e possono essere richiesti all’Istituto Italiano della Saldatura (www.iis.it), così come tutte le altre pubblicazioni dell’IIW; i documenti più interessanti saranno anche considerati per pubblicazione sui prossimi numeri della Rivista Italiana della Saldatura. Per quanto riguarda i Comitati Ristretti e i Gruppi di Studio è da segnalare che il Gruppo “Environment” è stato sciolto e le sue attività sono state attribuite alla Commissione VIII (che ha aggiornato la sua denominazione in “Health, Safety Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 775 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA IV - Missione e membri dello IAB nel 2007 Missione La missione dello IAB è quella di sviluppare ed applicare il sistema IIW di formazione, addestramento, qualificazione e certificazione di personale ed aziende su base globale. In particolare lo IAB ha lo scopo di preparare e gestire il sistema di garanzia della qualità che controlla il funzionamento del sistema e di pubblicare le linee guida che ne sono alla base, in quanto definiscono i requisiti minimi per la formazione, l’addestramento, la qualificazione e la certificazione, così come le regole per gli esami, la qualificazione e la certificazione. Per assicurare il funzionamento del sistema, lo IAB nomina in ogni Paese un ANB, Authorized National Body, ed un ANBCC, Authorized National Body for Company Certification, che rispettivamente supervisionano tutte le attività nazionali per il personale e per le aziende. Per quanto riguarda il personale il Sistema Internazionale copre per il momento la qualificazione di cinque Figure di “fabbricazione”, tre Figure di “ispezione” ed una ulteriore, ma è in continua espansione; alcune qualificazioni sono tra l’altro richiamate in norme ISO e CEN. In particolare sono stati rilasciati alla fine del 2006 oltre trentasei mila diplomi IIW di qualificazione del personale. L’attività di certificazione, sia del personale che delle aziende (per quest’ultime con riferimento all’ISO 3834, alla gestione ambientale e alla salute e sicurezza dei lavoratori), inizierà quanto prima, essendo in corso di definitivo perfezionamento le relative procedure, che, come quelle per la certificazione del personale, sono basate sull’esistente sistema EWF. L’Istituto Italiano della Saldatura è l’Authorized National Body e l’Authorized National Body for Company Certification del nostro Paese. I Paesi che partecipano al Sistema Internazionale dello IAB sono attualmente i quaranta sottoindicati. Africa Egitto, Sudafrica Asia Cina, Giappone, India, Iran, Libano, Malesia, Singapore, Tailandia, Vietnam America Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti d’America Europa occidentale Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Islanda, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera Europa orientale Bulgaria, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria Oceania Australia TABELLA V - Struttura dell’International Authorization Board dell’IIW Titolo lnternational Authorization Board Presidente B. Pekkary (S) Group A: Education, training and qualification C. Ahrens (D) Group B: lmplementation and authorization J. Guild (USA) TABELLA VI - Comitati Ristretti e Gruppi di Studio dell’IIW Titolo Aircraft Presidente T. Mustaleski (USA) Automotive J. Larsson (S) Environment M. Scasso (I) Phisics of welding Y. Hirata (J) Quality management R. Zwaetz (D) Research L. Quintino (P) Standardization D. Shackleton (UK) 776 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 and Environment”) mentre il Gruppo “Standardization” è stato posto, per la sua rilevanza, alle dirette dipendenze del Consiglio di Amministrazione; infatti quest’ultimo gruppo, grazie al riconoscimento dell’IIW come International Standardizing Body da parte dell’ISO, gestisce tutta l’attività di normazione dell’IIW stesso, finalizzando per pubblicazione, con il doppio logo IIW e ISO, le norme preparate dalle Commissioni Tecniche IIW; in particolare sono state seguiti una decina di progetti di norma e le principali risoluzioni prese sono ancora riportate nella Tabella VII. Da parte sua l’International Authorization Board (IAB), ha proseguito l’attività di gestione e aggiornamento del Sistema Internazionale per la Formazione e la Qualificazione del Personale di Saldatura, acquisito dall’European Welding Federation (www.ewf.be), che ha intrapreso tale attività all’inizio degli anni novanta. G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura Il Sistema Internazionale dello IAB, che copre per il momento cinque Figure di “fabbricazione”, tre Figure di “ispezione” e l’ulteriore Figura dell’International Welded Structures Designer (Tab. VIII), è altamente considerato a livello internazionale (infatti le qualificazioni delle prime figure sono tra l’altro richiamate in norme ISO e CEN) ed è in continua espansione. A questo proposito lo IAB ha stabilito di creare un gruppo permanente per seguire la promozione del sistema di qualificazione IIW e di organizzare un seminario sull’argomento in occasione del prossimo Congresso Annuale di Graz. Inoltre lo IAB sta aggiungendo all’attività di qualificazione suddetta quella di certificazione del personale e delle aziende, sempre sulla base dell’esistente sistema EWF, ed ha in programma di approvare definitivamente le relative procedure entro il Gennaio 2008. Per quanto riguarda lo sviluppo scientifico e tecnico dell’IIW è da riportare che sono stati rieletti i Presidenti in scadenza di quattro Unità di Lavoro, le Commissioni I, XI, XII e il Comitato Ristretto “Quality Management”. TABELLA VII - Principali risoluzioni delle Unità di Lavoro dell’IIW su pubblicazioni e normativa COMMISSIONE II - Arc welding and filler metals IIW document number II-1624r3-07 - ISO Work Item: ISO 14343 will be transmitted to ISO for DIS balloting. Title of proposed standard, “Welding consumables - Wire electrodes, strip electrodes wires and rods for arc welding of stainless and heat resisting steels - Classification”. IIW document number II-1629-07 - ISO Work Item: ISO 3690 will be transmitted to ISO for DIS balloting. Title of proposed standard, “Welding and allied processes - Procedure for determining the hydrogen content in arc welding”. Document II-1634-07 “Computer aided determination of diffusible hydrogen in weld metal” by V. A. Karkhin was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1635-07 “Cold cracking test - Overview” by T. Kannengiesser was recommended as a Class B Guidelines for publication in Welding in the World. IIW document number II-1637-07 contains the confirmation of ISO 8249:2000 Title of standard, “Determination of ferrite in austenitic and duplex ferritic-austenitic Cr-Ni stainless steel weld metals”. IIW document number II-1638-07 contains the confirmation of ISO 6847:2000 Title of standard, “Welding consumables - Deposition of a weld metal pad for chemical analysis”. Document II-1643-07 “Methods for corrosion testing and application for failure analysis” by S. Schultze was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1644-07 “Evaluation of hot cracking susceptibility of some austenitic stainless steels and a nickel-base alloy” by A. Bhaduri was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1646-07 “Effect of various factors on toughness of P92 SAW weld metal” by C. Chovet was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document II-1647-07 “Accelerated creep testing of new creep resistant weld metals” by S. Mandziej was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. IIW document number II-1652-07 - ISO Work Item: ISO 14344 will be transmitted to ISO for DIS balloting. Title of proposed standard, “Welding and allied processes - Flux and gas shielded electrical welding processes - Procurement guidelines for consumables”. IIW document number II-1653r1-07 - ISO Work Item: ISO 3580 will be transmitted to ISO for DIS balloting. Title of proposed standard, “Welding consumables - Covered electrodes for manual metal arc welding of creep resisting steels - Classification”. IIW document number II-1654-07 - ISO Work Item: ISO 3581 will be transmitted to ISO for DIS balloting. Title of proposed standard, “Welding consumables - Covered electrodes for manual metal arc welding of stainless and heat resisting steels - Classification”. Document II-1658-07 “Determination of residual stresses in low transformation temperature (LTT) weld metals using x-ray and high energy synchrotron radiation” by A. Kromm was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. (segue) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 777 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura COMMISSIONE III - Resistance welding, solid state welding and allied joining processes Document III-1423-07 “Share of spot welding and other methods in automotive production” by M. Janota, H. Neumann was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document III-1424-07 “Friction Stir Welding of aluminum high pressure die castings: Parameter optimisation and gap bridgeability” by W.Van Haver, X. Stassart, B. de Meester, A. Dhooge was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1426-07 “Developments in NDT Focusing Defects in FSW of aluminum alloys” by T. Santos, P.Vilaça, L. Quintino was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1427-07 “Formation of Friction Welding joints in heat resistant alloys” by S. I. Kuchuk-Yatsenko, I.V. Ziakhor was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1428-07 “Recent developments in friction stir welding and friction materials processing of titanium and titanium alloys” by M. Russell, C. Blignault, N. Horrex, C.Wiesner was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1429-07 “Cracking and local melting in Mg-alloy and Al-alloy during Friction Stir Spot Welding” by M.Yamamoto, A. Gerlich,T. H. North, K. Shinozaki was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1430-07 “Monitoring of the Friction Stir Welding process to describe parameter effects on joint quality” by T. Jene, G. Dobmann, G.Wagner, D. Eifler was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1431-07 “Friction Stir Welding of non-weldable aluminum alloys of 2000 and 7000 series” by A. Pietras, B. Rams, Al.Węglowska, M.Węglowski, L. Zadroga was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1432-07 “Towards multidimensionality and flexibility in FSW using an industrial robot” by M. Soron was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1433-07 “Aluminium Friction Stir processing of Al 6061” by M. Iordachescu, P. Vilaça, D. Iordachescu, J.A. Porro was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1434-07 “Aspects of the material flow during Friction Stir Welding of 5754 Al alloy” by B. Radu, D. Dehelean, R. Susan-Resiga,V. Safta was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1435-07 “Microstructure and properties of Friction Stir Processed investment Cast Ti-6Al-4V” by A. Pilchak, M. Juhas, J.Williams was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1436-07 “Metallurgical aspects of friction welds in a AE42 magnesium alloy” by G. Pinheiro, C. Olea, J.F. dos Santos, K.U. Kainer, was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1437-07 “Measuring methods to describe the fatigue behaviour of Friction Stir Welded aluminium joints” by M. Gutensohn, G.Wagner, D. Eifler was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1444-07 “Prediction of post weld hardness of advanced high strength steels for automotive application using a dedicated carbon equivalent number” by N.J. den Uijl, H.Nishibata, S. Smith,T. Okada,T. van der Veldt, M. Uchihara, K. Fukui was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1445-07 “Development of a system for resistance welding of multiple dissimilar joints in a motor projection switch” by J. Macek, E. Batista, I. Polajnar, J. Diaci was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. (segue) 778 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura Document III-1447-07 “On the influence of reduced cooling time in RSW” by E.Tolf, J. Hedegard was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1453-07 “Mechanical properties of Friction Stir Welded carbon steel joints - Friction Stir Welding with and without transformation” by H. Fujii, L. Cui, K. Nakata, K. Nogi was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document III-1458-07 “Effect of welding cycle on the fatigue behaviour of resistance spot welded dual phase steels” by F. Rossillon, A. Galtier, J.L. Robert, M. Duchet, A. Lens was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Proposal to revise ISO 14271, IIW document number III-1460-07 Title of proposed standard, “Vickers hardness testing of resistance spot, projection and seam welds (low load and microhardness)”. Scope:The International Standard specifies the procedure for the hardness testing of etched cross sections of resistance spot projection and seam welds made in sheets of thickness ≥ 0.5mm. Justification and aim of the Document: the current ISO 14271 has a problem to measure the hardness distribution of high strength steel sheets because the positions of measuring points are not adequate Target date for first draft: Target date for first ballot (DIS): Target date for final ballot (FDIS): 2007-08-31 2009-05-30 2010-05-30 IIW should require to CENELEC to reconsider the limit values of human exposure to electromagnetic fields specified in the new draft standard prEN 50445 from viewpoint of harmonizing health risks and social costs because we could not find any concrete evidence of that the limit values for ELF EMF have clearly scientific backgrounds for the occupational adults. COMMISSIONE IV - Power beam processes Document IV-932-07 “Thick plate CO2-laser based hybrid welding of structural steels” by J. K. Kristensen was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-934-07 “Innovative design of an electron beam generator to meet requirements for beam stability, repeatability and beam quality” by D. von Dobeneck was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-935-07 “Analysis of different laser welding processes for joining hard metals to steel” by R. M. Miranda, L. Quintino, A. Costa, J. Prata Pina was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-936-07 “Reduction of hot cracking in laser welding using hypereutectic AISi filler wire” by F. Buschenhenke, T. Seefeld, F.Vollertsen was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-938-07 “Humping effect in welding of steel with single-mode fibre laser” by C.Thomy,T. Seefeld, F. Vollertsen was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document IV-948-07 “Study of properties of layers deposited with laser by use of powder fillers containing diborides” by I. Kovaríková, P. Blaskovits, F. Kolenic, P. Fodrek, P. Blazicek was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE V - Quality control and quality assurance of welded products Document V-1347-06 “Method of metal magnetic memory (MMM) and inspection instruments training handbook” by A. A. Dubov, S. M. Kolokolnikov was recommended as a Class B book/booklet. Document V-1393-07 “State of the art overview to standardization in radiology/radiography” by U. Ewert et al. was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE VIII - Health, safety and environment IIW document number VIII-2054R1-07 Title of proposed standard “ISO TR xxxx - Health and safety aspects of welding - Non consumable thoriated tungsten electrodes”. (segue) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 779 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura IIW document number VIII-2057R1-07 will be transmitted to ISO for publication as a Technical Report Title of proposed standard, “ISO TR xxxx - Health and safety aspects of welding - Fume components related to welding process and consumable type”. During the joint meeting held on 04/07/2007 on Health and Safety in welding, the following recommendation has been considered. Background European Directive 2004/40/EC recommends the management of EMF exposure in working and non working conditions as follows: - basic restriction are given to be fulfilled, referring to units which are measurable only with technical difficulties - action values are given, in measurable units, that require measurements or evaluation according to the basic restriction if exceed. CENELEC and IEC/TC26 produced relevant harmonised standards, referring to the same limits.Those are in the final approval stage. It is ascertained that resistance and arc welding equipment can quite frequently exceed action values therefore requiring evaluation of compliance to basic restrictions. Recommendation It is recommended the following actions to be taken: 1. IIW gets in contact with CENELEC and IEC/TC26 in order to require for revision of the relevant standards (prEN 50505), in order to consider methods for EMF measurement which can be much more easily applied to welding appliances. 2. IIW gets in contact with the European Commission in order to stress the importance of promoting research in the field of methods for EMF measurement which can be much more easily applied to welding appliances. Proposal to write an ISO/TR under route II Title of proposed standard, “Health and safety aspects of welding - Health and safety checklist”. Scope:Technical report - This TR provides checklist for the assessment of health and safety aspects of welding fabrication of metallic materials including on-site repair work. Target date for first draft: July 2008. COMMISSIONE IX - Behaviour of metals subjected to welding Document IX-2199-06 “Single sensor differential thermal analysis of phase transformations and structural changes during welding and postweld heat treatment” by B. Alexandrov, J. Lippold was again recommended as a Class A research paper for publication in Welding in the World. Document IX-2228-07 “Weldable 12Cr ferritic stainless steel with expanded field of application” by E. Deleu, A. Dhooge was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2230-07 “Suitable corrosion testing methods for welded joints” by B. Holmberg, A. Bergqvist was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. As provided by the regulations of the IIW, the Granjon paper (category B) Document IX-2231-07 “The development of a compressive residual stress field around a weld toe by means of phase transformations” by F. Martinez Diez was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2232-07 “Effect of post-weld straining on temper-rolled austenitic stainless steel welds” by E. Westin, H. Engström was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2233-07 “The influence of interstitial diffusion across the fusion line on the HAZ microstructure and properties in 12 % chromium type 1.4003 steels” by M. du Toit, A. M. Meyer was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2234-07 “Disbonding of austenitic stainless steel cladding following high temperature hydrogen service” by M. Gittos, J.L. Robinson,T.G. Gooch was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2235-07 “On the influence of hot straining of austenite in solid-state welding process of high carbon steel” by M. Maalekian, E. Kozeschnik, H.P. Brantner, H. Cerjak was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. (segue) 780 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura Document IX-2237-07 “Reheat cracking susceptibility and ductility & toughness behaviour of 2%CrMo(W)V P23 steel simulated HAZs and multipass welds made using matching and mis-matching filler metals” by P. Nevasmaa, J. Salonen was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2238-07 “Development of in-situ microstructure observation technique in welding” by Y. Komizo, H.Terasaki, M.Yonemura,T. Osuki was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2240-07 “Effects of preheating and interpass temperature on stresses in S1100QL multi-pass butt-welds” by P.Wongpanya,Th. Boellinghaus, G. Lothongkum,Th. Kannengiesser was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2241-07 (Revised II-A-111-06) “Cold cracking tests” by Th. Boellinghaus,Th. Kannengiesser was recommended as a Class A overview paper for publication in Welding in the World. Document IX-2243-07 “Crystal growth in laser surface melting and cladding of Ni-base single crystal superalloy” by K. Nishimoto, K. Saida,Y. Fujita was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2247-07 “The creep rupture strength of dissimilar joints by friction joining” by M.Yamazaki, T. Watanabe, H. Hongo was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document IX-2252-07 “Microstructural development during laser cladding of low-C martensitic stainless steel” by C. van Rooyen was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. COMMISSIONE X - Structural performance of welded joint and fracture avoidance Document X-1614-07 “Effect of an unwelded face on behaviour of brittle crack arrest in tee-joint structure” by T. Handa, S. Suzuki, N. Kiji, M.Toyoda,T. Miyata was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document X-1615-07 “Numerical investigations on the residual stress fields on a cladded plate due to the cladding process” by M. Brand, D. Siegele was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document X-1617-07 “Evaluation of heterogeneity of microscopic deformation and stress distribution in steel and its weld by FEM-MD coupling simulation” by M. Mochizuki, R. Higuchi,Y. Mikami, M.Toyoda was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document X-1618-07 “Reduction of welding deformation by split laser beams in automobile parts” by H. Shirai, M. Mochizuki, M.Toyoda was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document X-1620-07/XIII-2169-07 “Numerical analysis of weld distortion considering phase transformation effect” by Y. Mikami was recommended as Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document X-1621-07 “Data required to assess fitness for service of a structure presenting a defect” by M. Bousseau was recommended as guidelines for publication in Welding in the World. Document X-1624-07 “3D finite element analysis on influence of various factors for reducing welding distortion of fillet welded structures” by L. Zhang, H. Serizawa, H. Murakawa was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document X-1628-07 “Simulation of the effects of steel properties and plastic constraint on CTOD-R-curve” by T. Fukahori, M. Ohata, F. Minami was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document X-1629-07 “Fatigue crack propagation and fracture analysis of aerospace Al-Alloy flat panels with laser beam welded stringers and clips” by M. Koçak, B. Petrovski,V. Uz was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. (segue) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 781 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura COMMISSIONE XI - Pressure vessels, boilers and pipelines Document XI-880-07 “Welding of the high grade pipeline steel X-80 and description of different pipeline projects” by S. Felber was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document XI-881-07 “Mechanical-technical and fracture mechanical properties of the high grade pipeline - Steel X80 with results of different pipeline projects” by S. Felber was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. IIW document number XI-883-07 will be transmitted to ISO for publication. Title of proposed standard, “Test procedure for creep crack initiation and growth testing of metallic materials”. COMMISSIONE XII - Arc welding processes and production systems Document XII-1917-07 (Granjon A) “Utilization of the arc light emission emitted during TIG welding to monitoring this process” by M.Weglowski was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XII-1930-07 “Measurement and numerical simulation of electromagnetic fields in arc welding” by S.Yamane, Y.Yamamoto, K. Oshima was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XII-1932-07 “Modelling and simulation of gas flows in arc welding - Implications for shielding efficiency and fume extraction” by P. Cooper, A. Godbole, J. Norrish was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XIII - Fatigue of welded components and structures IIW document number XIII-2140-07 will be transmitted to ISO for publication. Title of proposed standard, “Recommendations on the fatigue testing of welding components”. Document XIII-2157r1-07/XV-1249r1-07 “Fatigue design values for welded joints of the wrought magnesium alloy AZ31 (ISO-MgAl3Zn1) according to the nominal, structural and notch stress concepts in comparison to welded steel and aluminium connections” by C. M. Sonsino, Ö. Karakas, A. Gülsöz, M.Vogt, K. Dilger was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XIII-2163-07 “Study on improvement of fatigue strength of welded joints in bridges by new functional structural steel plates” by N. Konda was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XIII-2169-07/X-1620-07 “Numerical analysis of weld distortion considering phase transformation effects” by Y. Mikami was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XIII-2170-07 “Fatigue improvement of weld repaired crane runway girder by ultrasonic impact treatment” by T.Tominaga was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XIII-2174-07 “Influence of parent metal strength on the fatigue strength of parent material with machined and thermally cut edges” by J-O. Sperle was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XIII-2175-07 “Fatigue strength and weld defect assessment of cruciform joints fabricated with different welding processes” by Z. Barsoum, B. Jonsson was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document XIII-2184-07 “Effect of weld quality and postweld improvement techniques on the fatigue resistance of extra high strength steels” by H. P. Lieurade, I. Huther, F. Lefebvre was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XV - Design, analysis and fabrication of welded structures Document XV-1248-07 “Cost minimization of a ring-stiffened conical shell loaded by external pressure” by J. Farkas, K. Jarmai, F. Orbans was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) document for publication in Welding in the World. (segue) 782 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura Document XV-1251-07 “Certification scheme for robot welding operators for building structures in Japan” by H. Matsumura, H. Aoki,T. Nakagomi, N.Takeuchi, S. Nakayama was recommended as a Class A technical paper for publication in Welding in the World. Document XV-1252-07 “Effect of heating correction on mechanical behaviour of steel structural members” by M. Hirohata, Y. C. Kim was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. COMMISSIONE XVI - Polymer joining and adhesive technology Document XVI-868-07 “Non-contact method for estimating coutour laser transmission welding start-up conditions” by M. Chen G. Zak, P.J. Bates was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) document for publication in Welding in the World. Document XVI-871-07 “Weld quality in dependence of energy for the quasi-simulataneous welding process” by L. Wilke, V. Schoppner, H. Potente was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) document for publication in Welding in the World. Document XVI-872-07 “Effect of geometry on vibration of PMMA and ABS” by C.Y.Wu, P.J. Bates, M. Aghamirian was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) document for publication in Welding in the World. Document XVI-873-07 “Use of piezoelectric shear stress transducer in vibration welding quality control” by P.J. Bates, M. Arhamirian, M. Kontopoulou, R. Prabhakaran, B. Baylis was recommended as a Class A research paper (peer reviewed) document for publication in Welding in the World. COMITATO RISTRETTO ENV - Environment IIW document number SC-ENV-61r2-07 will be transmitted to ISO for publication as a Technical Report. Title of proposed standard, “ISO TR xxxx - Welding and allied processes - Environmental management of welding fabrication”. COMITATO RISTRETTO QUAL - Quality management Document SC-QUAL-85r1-07 “Guidance for a checklist for an audit according to ISO 3834” was recommended as a Class B Guidelines for publication in Welding in the World. GRUPPO DI STUDIO 212 - Phisics of welding Document SG-212-1101-07 “Modelling of laser drilling process considering multiple laser reflections and evaporation” by Y. Hirata was recommended as a research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document SG-212-1106-07 “Numerical simulation of MIG weld pool in switch back welding” by S.Yamane was recommended as a research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. Document SG-212-1107-07 “Metal vapour behaviour in thermal plasma of gas tungsten arcs during welding” by M.Tanaka was recommended as a research paper (peer reviewed) for publication in Welding in the World. TABELLA VIII - Regole e linee guida di riferimento dello IAB e dell’EWF Regole IAB-001-2000/EWF-416 Rules for the implementation of IIW Guidelines Figure di fabbricazione IAB-252-2005/EWF-409-410-411-451 Personnel with responsibility for Welding Coordination - International Welding Engineer (IWE) - Technologist (IWT) - Specialist (IWS) - Practitioner (IWP) IAB-089-2002/EWF-452-467-480-481 IW - International Welder Figure di ispezione IAB-041-2000/EWF-450 IWIP – International Welding Inspection Personnel - Comprehensive, - Standard, - Basic Altre figure IAB-201-04 International Welded Structures Designer N.B. - È in corso lo sviluppo di ulteriori linee guida: • International Welding Instructor • Distance Learning Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 783 G. Costa - Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell'Istituto Internazionale della Saldatura TABELLA IX - Membri del Consiglio di Amministrazione dell’IIW fino al 31.12.2007 Presidente C. Smallbone (Australia) Tesoriere D. von Hofe (Germania) Consiglieri P. Bourges (Francia) H. Cerjac (Austria) B. de Meester (Belgio) D. Koteky (USA) S. Kraly (Croazia) H. Miyata (Giappone) J. Packer (Canada) L. Quintino (Portogallo) B. Raj (India) C. Wiesner (Inghilterra) Figura 7 - Il Prof. Horst Cerjak, Presidente del Comitato Organizzatore Austriaco, riceve la bandiera per il Congresso IIW 2008. Presidente Emerito B. Pekkari (Svezia) Amministratore Delegato D. Beaufils (Francia) Relativamente alla gestione amministrativa, è anzitutto da segnalare l’elezione in Assemblea Generale del nuovo Presidente Prof. Ulrich Dilthey (Germania) e dei tre nuovi membri del Consiglio di Amministrazione (Tab. IX) Prof. Quiang Chen (R. P. Cinese), Dr. Chee- Pheng Ang (Singapore) e Dr. Ray W. Shook (USA), che inizieranno il loro servizio l’anno prossimo e resteranno in carica per un triennio. Inoltre il Dott. Andrè Charbonnier (Francia) è stato eletto nuovo Amministratore Delegato dal 1° Gennaio 2008, per il pensionamento del precedente, Daniel Beaufils, che è stato calorosamente ringraziato dall’as- 784 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 semblea per la sua importante opera di riorganizzazione ed ammodernamento della struttura del segretariato IIW. Sono anche stati riammessi o ammessi come nuovi Paesi Membri la Grecia, l’Indonesia, la Corea e la Tunisia, mentre sono in corso contatti per l’ingresso di una decina di Paesi africani, americani e asiatici che renderanno sempre più ampia la partecipazione internazionale. Infine sono stati approvati, da parte del Consiglio di Amministrazione e dell'Assemblea Generale, il Business plan 2007/12, nonché il Rapporto sull'attività 2006 e il Bilancio 2006, entrambi, come negli anni passati, molto soddisfacenti. Il prossimo Congresso Annuale IIW (Fig. 7) si svolgerà a Graz (Austria, dal 6 all’ 11 Luglio 2008); quelli successivi si terranno a Singapore (dal 12 al 18 Luglio 2009), a Kiev (Ucraina, dal 10 al 18 Luglio 2010), a Mumbai (India, Settembre 2011), negli USA (2012). Inoltre sono previsti Congressi Regionali IIW in India (Chennai, 8 - 10 Gennaio 2008), in Brasile (Sao Paulo, 14 - 16 Maggio 2008), in Cina (Tianjin, 10 - 13 Ottobre 2008), in Nigeria (Febbraio/Marzo 2009), in Iran (Novembre/Dicembre 2009), in Israele (Gennaio 2010) e in Indonesia (Marzo 2010). Corso di qualificazione per International Welding Inspector Genova 2008 L’ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA, secondo la programmazione descritta nell’Attività Didattica 2008, organizza presso la propria sede di Genova un Corso completo di Qualificazione ad International Welding Inspector (livello Comprehensive, IWI-C). A tale Corso potranno partecipare anche candidati non in possesso dei requisiti di cui al punto successivo, concordando con la Segreteria le modalità per la propria iscrizione, per il conseguimento di Diplomi al livello Standard o Basic. Requisiti di ingresso Per iscriversi al Corso non è prevista esperienza specifica, quanto il possesso di uno dei titoli di studio previsti dalle vigenti disposizioni internazionali emanate dall’Istituto Internazionale della Saldatura (IIW) e dalla Federazione Europea della Saldatura (EWF): - Laurea o Diploma di Laurea in Ingegneria; in alternativa, Laurea in Scienza dei materiali, Architettura, Fisica o Chimica, supportate da comprovata esperienza industriale in saldatura oppure Diploma di Scuola Media Superiore ad indirizzo tecnico. Calendario e sede delle lezioni Il Corso ha una struttura modulare, basata su due corsi successivi denominati Welding Technology e Welding Inspection, di carattere teorico - pratico (chi sia in possesso di un Diploma da Welding Engineer o da Welding Technologist può accedere direttamente al secondo Modulo). Per diluire l’impegno, le lezioni saranno svolte in settimane non consecutive, secondo il seguente calendario: Modulo Welding Technology: prima settimana, seconda settimana, terza settimana, dal 5 al 9 Maggio 2008 dal 9 al 13 Giugno 2008 dal 14 al 18 Luglio 2008 Modulo Welding Inspection: prima settimana, seconda settimana terza settimana, dall’8 al 12 Settembre 2008 dal 6 al 10 Ottobre 2008 dal 10 al 12 Novembre 2008 Il Corso sarà tenuto presso la Sede dell’IIS di Genova, in Via Lungobisagno Istria, 15. Orario delle lezioni Per consentire il raggiungimento della Sede senza spostamenti in orario festivo, il Corso sarà svolto con orario 9.00 ÷ 18.00, ad eccezione delle giornate di Lunedì (orario 14.00 ÷ 18.00) e di Venerdì (orario 9.00 ÷ 13.00). Conseguimento del Diploma Chi sia risultato in possesso dei requisiti di ingresso ed abbia completato il percorso formativo può accedere agli esami previsti nelle date 22 e 23 Dicembre, presso la Sede di Genova (o, in alternativa, in qualunque altra sessione programmata successivamente). Le domande di iscrizione agli esami dovranno essere indirizzate all’Area Certificazione Figure Professionali (tel. 010 8341307, e-mail [email protected]), con un costo di iscrizione pari a € 425,00 (+ IVA). Iscrizione al Corso Per iscriversi al Corso è sufficiente utilizzare il modulo cartaceo fornito con l’Attività Didattica 2008 oppure procedere on - line attraverso il sito www.formazionesaldatura.it, selezionando il Corso dall’apposito motore di ricerca. La quota di partecipazione al Corso completo è pari ad € 5.000,00 (+ IVA), comprensiva della collana delle pubblicazioni specifiche dell’IIS e del pranzo presso la mensa dell’IIS. Sono accettate iscrizioni solo se effettuate contestualmente al pagamento della relativa quota, il cui pagamento può essere effettuato tramite bonifico bancario sul CC 4500 - Banca Popolare di Milano (ABI 05584 CAB 01400 CIN I), intestato all’Istituto Italiano della Saldatura. Informazioni Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Istituto Italiano della Saldatura (Via Lungobisagno Istria 15, 16141 Genova), Divisione Formazione, al numero 010 8341371 (fax 010 8367780), oppure all’indirizzo di posta elettronica [email protected]). Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata (°) M. Murgia * Sommario / Summary Dopo oltre quindici anni di esperienza, lo schema internazionale per la qualificazione delle Figure Professionali in saldatura può essere considerato maturo e diffusamente riconosciuto. Tuttavia, le persone qualificate in accordo ad uno schema internazionale è interessato al mantenimento ed all'aggiornamento delle proprie conoscenze ma per traguardare tale risultato non sono presenti in ambito IIW o EWF proposte armonizzate. Occorre osservate che il lifelong learning è tuttavia un obiettivo strategico dell'Unione Europea, come stabilito alcuni anni fa a Lisbona (con la cosiddetta Lisbon strategy) ed ogni nazione europea ha un preciso benchmark da rispettare in prospettiva in termini di percentuale di lavoratori coinvolti in programmi di lifelong learing. Scopo del presente articolo è l'analisi delle più recenti proposte nel campo della formazione armonizzata (ad esempio, le Guideline riguardanti il Welding Designer, il personale addetto alle prove metallografiche, i trattamenti termici dopo saldatura); infine, una beve panoramica si propone lo scopo di descrivere le proposte di maggiore rilevanza per lo sviluppo di programmi basati sull'utilizzo di Personal Computer (CBT) o di formazione a distanza (DL). On the other hand, people already qualified according an international scheme are interested in maintaining and upgrading their knowledge but for getting such a result no harmonized proposal are available on the IIW or EWF scenario. It should be noted that lifelong learning is a well defined strategic goal of the EU policy, as agreed some years ago in Lisbon (the so called Lisbon strategy) and each EU country has a clear benchmark to respect in perspective in terms of percentage of workers involved in lifelong learning programs. The scope of the present article is the analysis of the most recent proposals in the field of the harmonized training (e.g., the Guidelines concerning the Welding Designer, the personnel involved in metallographic examination and in post weld heat treatments); finally, a short overview aims to describe the most relevant proposals for implementing education programs by Computer Based Training (CBT) or Distance Learning (DL). After more than fifteen years of experience, the international scheme for the qualification of personnel in welding related activities can be considered mature and widely recognized. Keywords: Development; education; Europe; EWF; future; IIW; operators; personnel qualification. (°) Memoria presentata alle Giornate Nazionali di Saldatura 4 - Convention IIS Club - Genova, 25-26 Ottobre 2007. * Istituto Italiano della Saldatura - Genova. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 787 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata 1. Introduzione La presente relazione si propone l’obiettivo di analizzare le attuali tendenze nello sviluppo di prodotti formativi armonizzati a livello internazionale, con particolare riferimento alle proposte potenzialmente utili al mantenimento delle conoscenze acquisite e alla disponibilità di corsi di formazione in modalità “Distance Learning”. 2. Riferimenti • Gazzetta ufficiale delle Comunità europee - Risoluzione del Consiglio del 27 Giugno 2002 sull’apprendimento permanente (2002/C 163/01). • Doc. EWF 627-07 EWF Special Course - Personnel with the responsibility for Macroscopic and Microscopic Metallographic Examination of Structural Materials and their Joints Prepared/Produced by Welding and Allied Techniques. Minimum Requirements for the Education, Examination and Qualification. • IAB-201-06 IIW Guideline - International Welded Structures Designer Minimum Requirements for the Education, Examination and Qualification. • EWF Draft Personnel with the responsibility for Welded Joints Heat Treatment - Minimum Requirements for the Education, Training, Examination and Qualification of Personnel. • Glossario ASFOR versione 2006 “ Le parole dell’e-learning”. 3. Scenari Le attuali linee di sviluppo nella formazione armonizzata, trascurando i continui aggiornamenti cui sono sottoposte le Guideline più note (Welding Coordination Personnel, Welding Inspection Personnel) possono certamente essere 788 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 suddivise in due tipologie fondamentali: • programmi rivolti a personale già in possesso di una formazione di base, ad esempio come Welding Engineer o Technologist, per approfondirne le competenze in specifiche materie; tali programmi non sono organicamente strutturati in ambito internazionale (EWF o IIW, in particolare) ma possono riferirsi a Guideline definite da tali organizzazioni. • Programmi di formazione a distanza, come parziale alternativa ai tradizionali corsi di formazione tenuti con docenza frontale. Come descritto nel relativo paragrafo, i programmi di formazione a distanza (DLC - Distance Learning Courses) sono nati per effetto di esigenze di nazioni con specificità territoriali, ad esempio l’Australia, per consentire agli studenti più lontani l’accesso ai corsi di formazione; tuttavia, in un secondo tempo, essi hanno raccolto l’interesse anche di altre realtà nazionali, con particolare riferimento a quegli allievi - tipicamente occupati - non in grado di assentarsi dal proprio posto di lavoro per periodi prolungati. 4. Aggiornamento professionale Un argomento di grande interesse, tanto per i diretti interessati quanto per le rispettive aziende di appartenenza, è certamente quello dell’aggiornamento professionale delle Figure Professionali (peraltro riconducibile al contesto della Continuous Education) e, quando necessario, dell’approfondimento di talune loro competenze di base. Prima di valutare, in forma sintetica, le proposte più significative maturate recentemente nell’ambito dell’European Welding Federation (EWF) o dell’International Institute of Welding (IIW), può essere utile ricordare il contesto di riferimento in ambito europeo, cui tutti i paesi membri sarebbero invero tenuti a svolgere un ruolo assolutamente definito. 4.1 Il contesto dell’Unione Europea: gli indirizzi comunitari Il Consiglio Europeo di Lisbona del Marzo 2000 ha affidato all’Unione Europea l’obiettivo strategico, ribadito nel Consiglio Europeo di Stoccolma del Marzo 2001, di diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo. Gli elementi chiave della strategia, volta a raggiungere tale obiettivo, sono l’adattamento dell’istruzione e della formazione onde offrire opportunità di apprendimento su misura ai singoli cittadini in tutte le fasi della loro vita nonché la promozione dell’occupabilità e dell’inclusione sociale mediante l’investimento nelle conoscenze e competenze dei cittadini e la creazione di una società dell’informazione per tutti oltre all’incoraggiamento della mobilità. La società basata sulla conoscenza, unitamente alle più ampie tendenze socioeconomiche quali la globalizzazione, i cambiamenti nelle strutture familiari, il cambiamento demografico e l’impatto delle tecnologie della società dell’informazione, offre all’Unione Europea e ai suoi cittadini, molti benefici potenziali, ma pone anche molte sfide. I cittadini hanno un gran numero di nuove opportunità in termini di comunicazione, viaggi e occupazione; per trarne profitto e partecipare attivamente alla società è necessaria un’acquisizione permanente di conoscenze e competenze. Nel contempo, il vantaggio competitivo dipende sempre di più dall’investimento nel capitale umano. Le conoscenze e le competenze sono quindi anche un importante motore della crescita economica. Considerato l’attuale clima di incertezza economica l’investimento nelle persone diventa ancora più importante. Tra gli aspetti meno positivi vi sono i notevoli rischi e le incertezze legati alla società basata sulla conoscenza, che rischia di accrescere le disuguaglianze e l’esclusione sociale. La disuguaglianza affonda le sue radici nelle prime fasi della vita, in cui la partecipazione all’istruzione di base rappresenta un fattore chiave: nel 2000 la proporzione di persone tra i 25 e i 64 anni nell’UE che avevano raggiunto almeno un livello d’istruzione secondaria superiore, era soltanto del 60,3%. Notevoli disparità tra gli Stati membri si stanno forse riducendo grazie a una migliore scolarizzazione di successive leve di giovani, ma quasi 150 milioni di persone nell’UE prive di un livello d’istruzione di base, sono esposte a un alto rischio di emarginazione. M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata L’apprendimento permanente ormai da anni è oggetto di discussioni e sviluppi politici. Tuttavia, oggi si avverte ancora di più la necessità che ogni cittadino acquisisca le competenze e conoscenze necessarie per cogliere i vantaggi e affrontare le sfide legate alla società basata sulla conoscenza. Per tale motivo il Consiglio Europeo di Lisbona ha ribadito che l’apprendimento permanente è una componente basilare del modello sociale europeo e un’alta priorità nella strategia europea per l’occupazione. In termini economici l’occupabilità e l’adattabilità dei cittadini sono vitali per l’Europa affinché essa possa tenere fede al suo impegno a diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo. Carenze di mano d’opera e scarsità di competenze rischiano di limitare la capacità del-l’Unione Europea di assicurare una crescita ulteriore in qualsiasi punto del ciclo economico. L’apprendimento permanente è chiamato quindi a svolgere un ruolo fondamentale ai fini di rimuovere gli ostacoli che impediscono alle persone di accedere al mercato del lavoro o ne limitano le possibilità di carriera al suo interno. L’apprendimento permanente è tuttavia qualcosa di più che un semplice fattore economico. Esso promuove anche gli obiettivi e le ambizioni dei paesi europei di diventare più inclusivi, tolleranti e democratici e costituisce la promessa di un’Europa i cui cittadini abbiano l’opportunità e la capacità di realizzare le loro ambizioni e partecipare alla costruzione di una società migliore. In effetti, secondo un recente rapporto dell’OCSE, risulta sempre meglio comprovata la relazione tra l’apprendimento e l’investimento nel capitale umano non solo con un aumento del PIL, ma anche con una maggiore partecipazione civica, un maggiore senso di benessere e una minore criminalità. Elevati livelli di istruzione e opportunità costanti di apprendimento, ove questi siano accessibili per tutti, recano un importante contributo alla riduzione delle disparità e alla prevenzione dell’emarginazione. Ciò solleva però importanti questioni sul modo in cui i ben dotati sistemi tradizionali di istruzione e formazione possano tenere il passo con gli sviluppi menzionati sopra. L’entità della sfida è evidenziata dai dati sulla partecipazione. Sebbene l’indagine sulle forze di lavoro non copra tutte le fasce di età e tutti i tipi di apprendimento, i suoi risultati sono tuttavia significativi: la partecipazione delle persone tra i 25 e i 64 anni all’istruzione e alla formazione, nell’UE nel 2000 era soltanto dell’8%. Siamo dunque ben lontani dall’ideale dell’apprendimento permanente per tutti. In tale contesto, cresce in Europa la convinzione che per le politiche in materia d’istruzione e formazione, sia necessario sviluppare e attuare radicalmente un nuovo quadro dell’apprendimento permanente. Mentre le politiche tradizionali hanno avuto la tendenza a insistere troppo sui dispositivi istituzionali, l’apprendimento permanente si concentra sulle persone e sulle aspirazioni collettive ad una società migliore. Il principio dell’apprendimento permanente tiene conto dell’insieme dell’offerta e della domanda di opportunità d’apprendimento. Esso prende in considerazione le conoscenze e le competenze acquisite in tutti gli ambiti della vita moderna e che quindi sono utili per fare fronte ai problemi della società attuale. Considerato che pochi Stati membri raggiungono il tasso di spesa globale del Canada, della Corea del Sud, della Norvegia e degli Stati Uniti, occorre investire di più, in modo più efficace e più equo per assicurare l’attuazione reale dell’apprendimento permanente nell’UE. È per questo motivo che il Consiglio Europeo di Feira del Giugno 2000 ha invitato “gli Stati membri, il Consiglio e la Commissione [...] ciascuno nelle rispettive aree di competenze, ad individuare strategie coerenti e misure pratiche al fine di favorire la formazione permanente per tutti”. 4.2 Il principio del lifelong learning Sulla base dei presupposti descritti al paragrafo precedente, con la Relazione della Commissione del 31.01.2001 (Gli obiettivi futuri e concreti dei sistemi di istruzione) è stato definito come Obiettivo numero 2 “Rendere l’accesso all’apprendimento più facile e più diffuso lungo tutto l’arco della vita”. Nella sostanza, è necessario modificare le modalità in cui l’istruzione e la forma- zione vengono impartite se si desidera che siano disponibili per tutti; rendere l’apprendimento più attraente e collegare l’offerta alla domanda; garantire che i contenuti siano adatti all’esigenza di tutti. Nello stesso anno, è stata emanata la comunicazione della Commissione Europea (2001) “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente”. Come può essere definito l’apprendimento permanente? Una possibile definizione di “lifelong learning” può essere: il complesso delle attività svolte lungo tutto l’arco della vita allo scopo di aumentare conoscenze, abilità e competenze con una prospettiva personale, civile, sociale e/o in relazione al lavoro. L’Unione Europea, tuttavia, non si è limitata ai passi sopra riassunti, che avrebbero potuto tradursi in mere enunciazioni di principio, ma ha fissato obiettivi numerici importanti, forse addirittura ambiziosi. In particolare, i parametri di riferimento europei stabiliti in data 20 Novembre 2002, da raggiungere entro il 2010 riguardano la percentuale di persone attive ed adulte tra 25 e 64 anni che prendano parte ad attività di formazione. A tutto il 2001, si consideri che la percentuale media UE della popolazione di età compresa fra i 25 e i 64 anni che ha assolto almeno l’istruzione secondaria superiore risultava: • media UE: 65,7% • tre paesi con migliori risultati: 82,7% • Italia: 46,2% Inoltre, il livello medio UE di partecipazione all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (popolazione attiva adulta tra 25 e 64 anni): • media UE: 8,4% • tre paesi con migliori risultati: 19,6% • Italia: 5,1% Infine, sono stati definiti veri e propri Indicatori e Benchmark (Maggio 2006), traguardando il 2010: la percentuale di popolazione di età compresa tra i 25 e i 64 anni che prenda parte ad attività di formazione dovrà essere almeno pari al 12,5 %; a titolo di esempio, nelle quattro settimane precedenti l’indagine risultava essere: • nell’anno 2000 il 7,9 (il 5,5 in Italia) • nell’anno 2004 il 10,3 • nell’anno 2005 il 10,8 (il 6,2 in Italia). Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 789 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata A fronte di questo programma, giustificato quanto ambizioso, l’Unione Europea ha provveduto ad aggiornare ed integrare alcune delle proprie linee di finanziamento allo scopo di generare un vero e proprio supporto economico volto a favorire il raggiungimento degli obiettivi sopra riassunti. In particolare, tale programma ha durata settennale (dal 2007 al 2013; la precedente programmazione riguardava i periodi 2000 - 2006; 2000 - 2004; 2004 2006). Il bilancio complessivo è fissato in 7 miliardi di euro; il budget dei progetti può variare da 25.000 a 500.000 € (ad eccezione dei progetti orientati alla mobilità), con un contributo variabile tra il 50 ed il 75 % del costo totale del progetto (i progetti possono avere durata tra 1 e 3 anni). La copertura geografica del programma riguarda: • 27 Stati membri dell’UE; • Norvegia, Islanda e Liechtenstein (SEE); • Paesi candidati (Turchia, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia); • Paesi dei Balcani occidentali; • Confederazione svizzera. Sono ammessi a partecipare al programma istituti di formazione e di istruzione a tutti i livelli, enti pubblici, organizzazioni no-profit, aziende pubbliche e private. Nello specifico, i budget assegnati orientativamente a singoli progetti sono: • Comenius - 1047 milioni di € • Erasmus - 3114 milioni di € • Leonardo Da Vinci - 1725 milioni di € • Grundtvig - 358 milioni di € • Programma Trasversale - 369 milioni di € • Jean Monnet - 170 milioni di €, con priorità alle azioni di mobilità (80% del budget). È quasi superfluo ricordare che sono privilegiati i progetti caratterizzati da forte innovatività, con l’obiettivo di assecondare le linee di tendenza oramai ampiamente consolidate nella richiesta di specifiche competenze professionali (Fig.1). 4.3 Gli strumenti armonizzati per la continuous education Come brevemente accennato, le Organizzazioni internazionali (EWF, IIW) anche per effetto della enorme varietà che caratterizza i singoli paesi membri non hanno affrontato in modo organico le esigenze della “continuous education” o del “lifelong learning”, tuttavia, sono state approvate in tempi molto recenti o sono in fase di approvazione alcune Guideline che possono risultare di notevole interesse per coloro che intendessero aggiornare e/o approfondire alcune delle materie affrontate durante i corsi svolti per il conseguimento della propria “basic knowledge”. Di seguito, nei rispettivi paragrafi, sono descritti gli aspetti fondamentali di tali Guideline. 4.4 Personnel with the responsibility for Macroscopic and Microscopic Metallographic Examination of Structural Materials and their Joints Prepared/Produced by Welding and Allied Techniques Questa proposta è articolata su tre livelli, in analogia alle Figure preposte alla Welding Inspection: • Comprehensive Level: “Advanced techniques in metallographic examination of structural materials and their joints prepared/produced by welding and allied techniques” • Standard Level: “Macro - and microscopic examination of structural materials and their joints prepared/produced by welding and allied techniques” • Basic Level: “Specimens preparation for macro- and microscopic examination of structural materials and their joints prepared/produced by welding and allied techniques”. Il campo di applicazione per i materiali di base è molto ampio e riguarda tra gli altri: Figura 1 - Linee di tendenza nelle conoscenze professionali (Fonte: Autor, Levy, and Murnane, 2003, “The skill content of recent technological change: An empirical exploration,” Quarterly Journal of Economics). 790 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata • carbon and alloy structural steels, • plain and alloy cast irons, • aluminum and copper alloys, • titanium alloys, • nickel alloys, • thermoplastics. I corsi hanno una struttura molto semplice, costituita da un unico Modulo di carattere teorico - pratico, con durate variabili da 45 (livello C) a 35 ore (livello B), compreso l’esame finale, di tipo teorico - pratico. A titolo di esempio, si riportano nella Tabella I i contenuti fondamentali di lezioni ed esercitazioni, suddivisi per livello. Come accennato, è prevista una prova di esame teorico pratica, al superamento della quale si consegue un Diploma di carattere personale. 4.5 IIW Guideline - International Welded Structures Designer Si tratta di una proposta articolata su due livelli (Comprehensive, IWSD-C e Standard, IWSD-S) con struttura modulare, secondo lo schema generale riportato nella Figura 2. I contenuti sono distribuiti su sette moduli distinti: i primi tre ed il settimo sono comuni ai due livelli, i Moduli 4, 5 e 6 sono invece specifici per il solo livello C (maggiori dettagli sono riportati nella Tabella II). La durata complessiva del corso, per chi lo frequenti senza crediti formativi, è di 175 e 100 ore rispettivamente per il livelli C e D, senza considerare gli esami finali (per i quali è prevista una durata indicativa di 7 e 4 ore, rispettivamente). Il corso può costituire una interessante possibilità per coloro che desiderino approfondire le conoscenze di base acqui- TABELLA I - Contenuti dei corsi per livello secondo la Guideline EWF 627-07 (in blu le parti pratiche). Comprehensive Level 1 2 Standard Level Basic Level The types of metallographic examination; The types of metallographic examination; The types of metallographic examination; work safety conditions during preparawork safety conditions during preparawork safety conditions during preparation of specimens for metallographic tion of specimens for metallographic tion of specimens for metallographic examination examinations examinations Methods of specimens preparation for macro- and microscopic examination Methods of preparation of specimens for macro- and microscopic examination Methods of specimens preparation for macro- and microscopic examination 3 Macroscopic examination and its applica- Macroscopic examination and its applica- Macroscopic examination and its application in welding technology tion in welding technology tion in welding technology 4 Microscopic examination and its application in welding Technology Microscopic examination and its application in welding technology Microscopic examination and its application in welding technology 5 Demonstration of specimen preparation manners for metallographic examination Presentation of the EN 1321 standard Presentation of the EN 1321 standard 6 Electrolytic polishing, chemical polishing, coloured etching purpose and application Demonstration of specimen preparation manners for metallographic examination - 7 Demonstration of electrolytic polishing and coloured etching Practical training in specimen preparation - 8 Demonstration of different kinds of microscopic structures Presentation of standards relating to the quality assessment of joints made by welding and allied techniques - 9 Image analysis as a tool in metallographic examination Demonstration of assessment of macroscopic specimens of joints - 10 Demonstration of capabilities of the program for image analysis Demonstration of different kinds of microscopic structures - 11 Introduction to scanning microscopy 12 Demonstration of scanning microscope capabilities Practical training in unaided identification of structures on macroscopic specimens - 13 Practical examination Practical examination Practical examination 14 Written (test) examination Written (test) examination Written (test) examination Practical training in unaided identification training in preparation of speciof welding imperfections on macroscopic Practical mens for metallographic examination specimens Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 791 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata Figura 2 - Struttura dei corsi modulari per International Welded Structures Designer. site con il Modulo “Progettazione”, ad esempio durante il corso per Welding Engineer; per il conseguimento di questo obiettivo è stato definito un programma di riferimento, riportato nella Tabella III. 4.6 Personnel with the responsibility for Welded Joints Heat Treatment Questa Guideline, allo stato di draft alla data della stampa della presente relazione, è strutturata sui tre livelli Comprehensive, Standard e Basic, in funzione dei quali sono di conseguenza misurati obiettivi, job function, taglio e durata dei singoli argomenti che costituiscono il programma del corso. Quello dei trattamenti termici dopo saldatura è indubbiamente un argomento di grande rilevanza ai fini delle prestazioni di una costruzione saldata, si consideri, ad esempio, il caso delle apparecchiature in pressione; per quanto esistano riferimenti normativi e specifiche applicate durante le attività di fabbricazione, non sono però definiti schemi armonizzati che portino, dopo un adeguato corso di formazione, al conseguimento di una qualificazione finale congruente con le funzioni svolte. Non a caso, uno dei punti di maggiore rilevanza della Guideline è definire le funzioni (job functions) caratteristiche per le tre figure, cui sono assegnati crescenti livelli di responsabilità: (il Basic è visto, ad esempio, come un possibile operatore, in grado di svolgere trattamenti su parti di geometria non complessa, sulla base di istruzioni di lavoro; il Comprehensive, all’opposto, può assumere la piena responsabilità dell’attività, dirigendo il complesso delle attività direttamente o indirettamente connesse con lo svolgimento dei trattamenti. Con questi obiettivi, il programma del corso (sinteticamente riportato nella Tabella IV) prevede una durata ed un taglio differente per ogni livello, con una durata complessiva variabile dalle 33 ore del livello Basic alle 61 del livello Comprehensive. Ultimato il corso di formazione, è previsto un esame di tipo teorico- pratico, le cui caratteristiche sono fortemente variabili in funzione del livello (quindi, delle funzioni professionali). 5. DLC - Distance Learning Training Courses Nell’ambito dei percorsi di qualificazione secondo programmi armonizzati, i DLC hanno ad oggi recitato un ruolo defilato rispetto ai tradizionali corsi svolti in presenza. L’applicazione certamente più nota, anche in ambito nazionale, è quella del CBT talvolta utilizzato dagli allievi del corso per IWT o IWE per lo svolgimento della Parte I (compresa in Italia nel tradizionale Corso di Specializzazione in saldatura). TABELLA II - Moduli dei corsi secondo la Guideline IAB 201-06. Module Comprehensive level Standard level 1 Welding technology ✓ ✓ 2 Strength of materials ✓ ✓ 3 Design of welded structures ✓ ✓ 4 Design of welded joints ✓ - 5 Design of welded plate structures ✓ - 6 Design for purpose of welded structures ✓ - 7 Fabrication, costs, quality and inspection ✓ ✓ 8 Examinations ✓ ✓ 792 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata TABELLA III - Contenuti dei corsi (per livello) secondo la Guideline IAB 201-06. Module Level C Level S 1 Welding technology M1.1 Welding terminology M1.2 Welding symbols and drawings M1.3 Overview of welding processes M1.4 Materials and weld metallurgy ✓ ✓ 2 Strength of materials M2.1 Static equilibrium M2.2 Stress, strain and deformation M2.3 Failure criteria for structures and structural materials M2.4 Introduction to fatigue M2.5 Introduction to fracture mechanics M2.6 Material properties ✓ ✓ 3 Design of welded structures M3.1 Basic theory of structural systems M3.2 Loads on structures M3.3 Introduction to the design of structures M3.4 Analysis methods for structures M3.5 Design guidance documents, codes and standards ✓ ✓ 4 Design of welded joints M4.1 Categories of welded joints M4.2 Design of welded joints with predominantly static loading M4.3 Design of welded joints with predominantly fatigue loading M4.4 Design against brittle fracture ✓ - ✓ - 6 Design for purpose of welded structures M6.1 Introduction to design for purpose concepts for welded structures M6.2 Improved design of statically loaded joints M6.3 Improved design of fatigue loaded joints M6.4 Post- weld treatment methods for welded structures M6.5 Design considerations for manual and automated welding processes M6.6 Numerical methods and fatigue design M6.7 Laboratory testing ✓ - 7 Fabrication, costs, quality and inspection M7.1 Fabrication costs and cost reduction M7.2 Fabrication friendly design M7.3 Quality assurance in welding fabrication M7.4 Inspection methods and criteria ✓ ✓ M5.1 Plates and shells 5 Design of welded plate M5.2 Beam and column structures structures M5.3 Design considerations for welding residual stresses and distortion L’impiego di questa possibilità risulta di interesse per chi abbia oggettive limitazioni nella partecipazione a lezioni in aula e possa dedicarsi alla materia solo in determinate fasce d’orario, a sua discrezione. Lo strumento si propone dunque in modo molto flessibile e non richiede un’autorizzazione da parte degli Assessor incaricati dallo IAB(1) (a differenza della Parte III del corso, cui si fa riferimento nel seguito di questo paragrafo). In termini generali, ogni corso conforme alle Guideline IIW / EWF può essere strutturato attraverso percorsi di DL: a questo scopo, l’IIW ha definito regole di carattere gestionale per disciplinare l’argomento, dato che le Guideline tradizio- nali furono concepite (nella loro struttura originale) per lezioni in presenza. Poiché però lo svolgimento dei corsi (in realtà, di parte di essi) in modalità DL comporta una loro profonda modificazione, sia nell’approccio che nella struttura didattica, lo IAB prevede una fase di valutazione di tali corsi attraverso i propri Assessor, la quale comporta anche ricadute di carattere economico per l’istituto che intenda implementarli. La stessa costruzione di materiale didattico ad hoc (ad esempio, come nel caso del prodotto concepito da DVS GSI, in Germania, rappresentato nella Figura 3) è un’attività pesante, cui non possono che essere dedicati investimenti significativi. Analizzando più nel dettaglio i requisiti fissati per lo svolgimento della Parte III del corso per IWE in modalità DL, è facile rilevare che una parte sostanziale degli argomenti (in taluni casi, alcuni argomenti per intero) è comunque previsto sia svolta con docenza frontale, con particolare riferimento ai casi applicativi oppure, più in generale, a quegli argomenti maggiormente basati sul possesso di esperienze professionali. Di conseguenza, più che un DLC si può parlare di un corso in modalità blended (1) International Authorisation Board, l’Organismo preposto dall’IIW a questo tipo di attività. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 793 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata teressati sono una frazione marginale del totale e numerose Aziende non gradiscono l’impiego di tale strumento, erroneamente interpretato da alcuni, purtroppo, come una facile scorciatoia per l’accesso alla successiva parte del corso. 6. Conclusioni Figura 3 - Esempio di videata tratta da DLC (cortesia DVS GS Duisburg). learning, in cui sono cioè opportunamente miscelati vari approcci didattici per il raggiungimento del migliore risultato. Ad oggi, non sembra che in Italia il mercato abbia dimostrato un interesse tale da suggerire lo sviluppo di prodotti di questo tipo, almeno in misura sufficiente a consentire il necessario investimento economico; per lo stesso CBT utilizzato per la Parte I del corso, gli in- Mediante la presente relazione si è cercato di illustrare i più recenti indirizzi nell’ambito della formazione armonizzata, sia per quanto riguarda il mantenimento delle competenze acquisite, in un contesto di continuous education, sia per quanto attiene agli attuali sviluppi di corsi di formazione in modalità distance learning (DLC). L’analisi ha permesso di evidenziare - relativamente al primo punto - come siano disponibili proposte per l’approfondimento delle competenze acquisite o il loro approfondimento, in specifiche materie, e come - TABELLA IV - Contenuti dei corsi (per livello) per personale addetto ai PWHT. Argomento Level B S C 1 Basic knowledge of metal science and heat treatment of parent materials and welded joints ✓ ✓ ✓ 2 Influence of heat treatment on welded joint properties ✓ ✓ ✓ 3 Equipment for site heat treatment ✓ ✓ ✓ 4 Selected problems of electrotechnics -- ✓ ✓ 5 Principles of induction and resistance heating ✓ ✓ ✓ 6 Thermal processes and insulation ✓ ✓ ✓ 7 Performance of PWHT in accordance with EN ISO 17633 and guidelines for inspection during and after heat treatment of welded joints -- ✓ ✓ 8 Equipment for measurement of temperature of the objects under heating ✓ ✓ ✓ 9 Industrial safety principles in heat treatment ✓ ✓ ✓ 10 Servicing of resistance and induction heaters (use of equipment) ✓ ✓ ✓ 11 Practical performance of PWHT under different joints orientation practical training ✓ ✓ ✓ 12 Written and practical examination ✓ ✓ ✓ 794 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata relativamente al secondo - lo sviluppo di prodotti per DLC comporti un importante investimento economico, in un contesto di autorizzazione ad operare, il cui impatto deve essere giustificato da congruenti richieste da parte dei potenziali fruitori. Aula informatizzata Aula attrezzata con dispositivi multimediali che vengono utilizzati per migliorare le attività tradizionali di insegnamento e di studio. Le postazioni di un’aula informatizzata possono disporre per esempio di: accesso a Internet, programmi di autoistruzione multimediali, filmati. 7. Glossario Aula Virtuale (Virtual Classroom) Identifica comunemente l’insieme di partecipanti a un corso che interagiscono in rete in modalità sincrona (vedi Comunicazione sincrona) condividendo anche un set di strumenti per realizzare un comune obiettivo. (Definizioni tratte dalla versione 2006 del Glossario ASFOR “Le parole dell’elearning” per gentile concessione della stessa Associazione). Application sharing Condivisione in rete di un’applicazione (ad esempio un foglio elettronico) con la possibilità di condividere anche il controllo del mouse. Si utilizza per esempio nell’ambito di attività collaborative (vedi Apprendimento collaborativo). Apprendimento collaborativo (Collaborative learning) Modalità di apprendimento che si basa sulla valorizzazione della collaborazione all’interno di un gruppo di allievi. L’apprendimento collaborativo, secondo la definizione di Anthony Kaye si ha quando esiste una reale interdipendenza tra i membri del gruppo nella realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi. Questa modalità di apprendimento si basa su attività di comunicazione, sincrona o asincrona. Apprendimento cooperativo Modalità di apprendimento che si basa sull’interazione all’interno di un gruppo di allievi. Secondo alcuni autori, nella cooperazione ciascun componente del gruppo esegue un compito specifico, mentre nella collaborazione ognuno lavora su tutte le parti del compito complessivo. Audioconferenza Comunicazione vocale telefonica a due vie tra due o più gruppi, o persone che si trovano in luoghi separati. Se riguarda più di due postazioni, specifici apparecchi detti “bridge” telefonici consentono di collegare assieme le linee coinvolte. Autoistruzione Metodologia didattica che consente all’allievo di apprendere senza l’intervento diretto di un docente ma esclusivamente usando materiali didattici (dispense su carta, videocassette o software) appositamente progettati. di autoistruzione da fruire attraverso il computer. In tale modalità il discente segue le lezioni direttamente sul video, interagisce con il programma rispondendo alle domande che gli vengono poste o simulando determinate attività. Class (corso o evento in aula) Evento didattico, programmato, che può essere condotto sia in una sede centralizzata che in un ambiente virtuale. Competenze È l’insieme integrato di conoscenze e capacità che una persona deve possedere per svolgere con efficacia specifici compiti e funzioni. Comunicazione asincrona Scambio di informazioni in differita, quando non c’è comunicazione simultanea. Esempi di strumenti di comunicazione asincrona, sono l’e-mail e i newsgroup. Bisogno formativo Gap fra competenze possedute e competenze da acquisire per svolgere una determinata attività per raggiungere un obiettivo aziendale. Comunicazione sincrona Scambio di informazioni in tempo reale. Esempi di strumenti di comunicazione sincrona sono la chat, la videoconferenza e la virtual classroom. Blended learning (apprendimento combinato) Può riguardare l’uso di diversi media nell’ambito dell’e-learning, di diversi modelli didattici, di modalità sincrone e asincrone di studio. Il blended learning però è soprattutto conosciuto come modalità di erogazione di percorsi formativi che integra e-learning e formazione d’aula, soluzione che sta ottenendo un successo rilevante sia in efficacia che in gradimento. Computer Assisted Instruction (CAI) Terminologia usata fin dagli anni ’60 per indicare il processo di apprendimento in cui un computer viene utilizzato per gestire l’intero percorso didattico. Case studies “Storie esemplari” che vengono presentate al discente per farlo confrontare con domini di conoscenza particolarmente complessi e non strutturati (per es. il management). Un caso consiste nella presentazione di uno scenario pertinente ai contenuti del corso, col quale il discente è invitato a interagire, prendendo decisioni o esprimendo valutazioni per analizzare o risolvere la situazione problematica. Il caso può essere sia ipotetico che reale. CBT (Computer-Based Training) Termine generico che indica prodotti Computer Managed Instruction (CMI) Sistemi che organizzano e gestiscono tutte le attività dei percorsi formativi svolti attraverso il computer. Utilizzando un sistema CMI è possibile registrare e analizzare diverse informazioni relative alle attività di studio: tempi di permanenza nel corso, contenuti fruiti, punteggi di test di valutazione, ecc. Computer Mediated Communication (CMC) “Comunicazione mediata dal computer”. Applicazioni e strumenti utilizzati per facilitare la comunicazione fra gli utenti, come per esempio posta elettronica e computer conferencing. Distance Learning Processo di istruzione in cui i docenti e gli studenti si trovano in luoghi fisicamente separati e vengono utilizzate Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 795 M. Murgia - Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata diverse forme di media per trasferire contenuti e comunicazioni (audio, video, testi, computer, multimedialità, ecc.). Distributed Learning Formazione a distanza che fa uso di tecnologia informatica o di reti di comunicazione per l’erogazione dei contenuti, dei feedback e delle informazioni logistiche ai partecipanti. E-book Testo (inteso come opera letteraria monografica) in formato digitale, nato per essere letto su appositi dispositivi hardware (gli “e-book reader device”, come i PDA e i lettori dedicati) e software (gli “ebook reader”, ad esempio il Microsoft Reader), realizzati per offrire un’esperienza di lettura che si avvicini il più possibile a quella offerta dal libro tradizionale. E-learning Metodologia didattica che offre la possibilità di erogare contenuti formativi elettronicamente (e-learning) attraverso Internet o reti Intranet. Formazione A Distanza (FAD) Metodologia didattica che permette allo studente di dedicarsi all’attività di formazione dal proprio posto di lavoro o da casa. Discente e docente si trovano in spazi fisici diversi e l’attività formativa avviene anche in spazi temporali diversi. Formazione continua Processo di formazione che ha inizio dalla scuola materna e continua nelle varie fasi della vita personale e professionale, accompagnando, quindi, lo sviluppo delle persone. 796 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Formazione on the job Tipologia di formazione professionale in cui sequenze rilevanti delle abilità e competenze da apprendere vengono insegnate all’interno di situazioni in cui il soggetto esercita già le attività lavorative a cui il programma vuole preparare. Interactive Videoconferencing (IV) Modalità di trasmissione di un video bidirezionale, completamente interattivo, in real-time. Mobile learning Modalità di distribuzione di qualsiasi contenuto formativo (interi corsi, “pillole di conoscenza”, ecc.) tramite device mobili quali Pocket PC, PDA (Personal Digital Assistant), Tablet PC, e-book, cellulari e altri dispositivi portatili. Streaming audio/video Trasmissione continua e ininterrotta tramite Internet di dati audio/video. Teledidattica (tele-learning) Modalità didattica che utilizza per l’erogazione di eventi formativi tecnologie quali la videoconferenza o la televisione satellite consentendo così la comunicazione sincrona fra docente e allievi. VBT (Video Based Training) Sistema di erogazione (vedi Delivery Systems) basato unicamente sull’utilizzo di videotape. Online Learning (Web-based Learning) Formazione accessibile via Web gestita da infrastrutture software di e-learning. Videoconferenza Strumento di comunicazione che consente un’interazione a due vie sia audio che video. Le comunicazioni sono trasmesse appoggiandosi alla linea telefonica, grazie all’uso di un codec (dispositivo che codifica e decodifica i segnali audio e video in uscita e in entrata). Sincrona (attività di studio) Modalità di attuazione del processo di apprendimento avviene in tempo reale, cioè tutti gli attori (studenti, docente e tutor) interagiscono nello stesso istante, anche se lontani spazialmente. WBT (Web Based Training) Prodotti multimediali per l’apprendimento che utilizzano in parte le potenzialità di multimedialità e interattività offerte dalla digitalizzazione e dalle reti. Michele MURGIA, laureato in Ingegneria Meccanica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova nel 1991, è entrato all’Istituto Italiano della Saldatura nel 1992 ed ha maturato esperienza nel settore della formazione e dell’assistenza tecnica, con particolare riguardo ai controlli non distruttivi e alla saldatura di materiali termoplastici e compositi. È certificato European / International Welding Engineer, European Welding Inspection Engineer / International Welding Inspector Comprehensive, Livello 3 EN 473. È Presidente della Sottocommissione Mista UNI Saldature/ UNIPLAST “Saldatura delle materie plastiche” dal 2005 e membro del Comitato “Plastic welding” dell’EWF (European Welding Federation). Dal 2001 è membro del Group A “Education, training and qualification” dello IAB (International Authorisation Board) dell’IIW (International Institute of Welding). Responsabile dell’Area saldatura materie plastiche dell’IIS nel 1994, dell’Area corsi teorici nel 1996, attualmente ricopre il ruolo di Responsabile dell’intera Divisione Formazione ed Insegnamento dell’Istituto Italiano della Saldatura Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding (°) M. Consonni * D. Harvey * Sommario / Summary L’attività del Welding Institute (TWI) di Cambridge (UK) si rivolge alla vasta base dell’industria manufatturiera con particolare attenzione alle tecnologie per la giunzione e allo studio dei trattamenti superficiali, campi di ricerca strategici e con un potenziale elevato valore aggiunto. Dai primi laser “crossflow” per la lavorazione dei materiali fino ai più recenti processi di saldatura, TWI ha prodotto innnovazioni che hanno trovato importanti applicazioni industriali, creando in alcuni casi interi nuovi settori di mercato. Una delle più note tecnologie brevettate da TWI negli ultimi anni è la saldatura mediante “friction stir” (FSW). Questa tecnologia ha rivoluzionato in particolare la saldatura dell’alluminio ed ha avuto larga influenza su settori industriali quali aerospaziale ed automobilistico. In questa memoria sono descritti i più interessanti ultimi sviluppi del processo FSW, delle tecnologie di saldatura laser e a fascio elettronico, i risultati sperimentali ottenuti e diverse applicazioni a livello industriale. Modern manufacturing business must innovate to survive, particularly in an environment of increasing competition from low cost manufacturing countries. A global perspective is needed to explore new technological opportunities, and to have the networks and partners at an international level to exploit these opportunities to maximum benefit. TWI addresses the broad spectrum of the manufacturing base with specific focus on joining and surface engineering technologies - both key enabling technologies with potential for high added value. The company, as a research and technology (°) Memoria presentata alle Giornate Nazionali di Saldatura 4 - Workshop: “Le nuove frontiere dei processi laser, FSW e EB” - Genova, 25-26 Ottobre 2007. ©TWI Ltd, 2007. * TWI - Cambridge (UK). organisation, has a long history of innovation and invention, serving manufacturing industry across the globe. From the earliest cross-flow lasers for materials processing to the latest friction stir welding process, TWI has demonstrated innovation that has found major industrial application, leading in some cases to new businesses being established to exploit the technologies developed. One of the best-known innovations that TWI has patented in the last few years is friction stir welding (FSW). This welding technique has revolutionised the welding of aluminium in particular and has been very influential in a number of markets, from aerospace to automotive. This paper will cover some of the latest FSW process developments and introduce other recent innovations in laser, electron beam and related materials joining. Specific case study examples will include: • Innovations in friction stir welding e.g. joining of high strength alloys and durable tool design • Reduced Pressure Electron Beam (RPEB) • Electron beam surface modification using Surfi-Sculpt and related joining strategies for materials such as composites • Development of Direct Metal Laser Deposition (DMLD). Keywords: Aluminiun alloys; butt welds; carbon manganese steels; ceramics; creep resisting materials; EB welding; Friction Stir Welding; Friction Welding; lap joints; laser welding; photon beam welding; process equipment; radiation welding; refractory metals; surface hardening. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 799 M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Surfi-Sculpt™ e relative tecniche di giunzione per materiali metallici, polimerici e compositi. • Sviluppo della tecnologia Direct Metal Laser Deposition (DMLD). 1. Introduzione Le moderne aziende manufatturiere devono innovare per sopravvivere, in particolare in un clima di crescente competizione da parte dei paesi con manodopera a basso costo. È necessaria una prospettiva globale per esplorare nuove possibilità e per creare collaborazioni a livello internazionale che sfruttino al massimo queste opportunità. L’attività di The Welding Institute (TWI) si rivolge alla vasta base dell’industria manufatturiera con particolare attenzione alle tecnologie per la giunzione e allo studio dei trattamenti superficiali, campi di ricerca strategici e con un potenziale elevato valore aggiunto. L’azienda, in quanto organismo di ricerca e tecnologia, ha una provata tradizione di innovazione e sperimentazione al servizio dell’industria mondiale. Dai primi laser “cross-flow” per la lavorazione dei materiali fino ai più recenti processi di saldatura, TWI ha prodotto innnovazioni che hanno trovato importanti applicazioni industriali, creando in alcuni casi interi nuovi settori di mercato. Una delle più note tecnologie brevettate da TWI negli ultimi anni è la saldatura mediante “friction stir” (FSW). Questa tecnologia ha rivoluzionato in particolare la saldatura dell’alluminio ed ha avuto larga influenza su settori industriali quali aerospaziale ed automobilistico. In questa memoria sono descritti i più interessanti ultimi sviluppi del processo FSW e delle tecnologie di saldatura laser e a fascio elettronico, i risultati sperimentali ottenuti e diverse applicazioni a livello industriale. Esempi specifici riguardano: • Innovazioni nella saldatura FSW, come la progettazione di nuovi utensili e lo sviluppo di materiali per utensili a lunga durata. • Saldatura a fascio elettronico di componenti di grandi dimensioni in atmosfera. • Trattamenti superficiali a fascio elettronico utilizzando il procedimento 800 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 2. Utensili per Friction Stir Welding: progettazione e materiali 2.1 Introduzione La Friction Stir Welding è stata inventata nel 1991 da TWI, brevettata e successivamente sviluppata per l’impiego nell’industria [1]. Questa tecnologia ha avuto un significativo impatto sulla saldatura delle leghe di alluminio, in particolare per spessori fino a 15mm, e di strutture che prevedano lunghe saldature rettilinee. Sono in corso diversi sviluppi per estendere l’utilizzo del procedimento a spessori più elevati e forme più complesse e per applicare la FSW a materiali diversi dall’alluminio. Questo si riflette nel crescente interesse per la saldatura di acciai, leghe di magnesio, titanio, zinco, rame e materiali compositi a matrice metallica. Con l’eccezione del magnesio, tutti questi materiali raggiungono temperature superiori a quelle dell’alluminio durante saldatura, creando una crescente domanda di utensili e materiali di nuova concezione. Il principio base della FSW è schematizzato nella Figura 1. 2.2 Progettazione di utensili per FSW La FSW garantisce saldature di alta qualità, a condizione che il procedimento e i suoi diversi parametri siano applicati e controllati correttamente. Un fattore chiave per assicurare saldature di qualità è l’utilizzo di un utensile appropriato: ci sono esempi di utensili che hanno prodotto soddisfacenti saldature testa a testa, ma non sono adatti alla saldatura a sovrapposizione, la quale richiede l’utilizzo di utensili modificati per ottenere saldature di larghezza maggiorata e rompere gli inevitabili strati di ossido interfacciale [2]. A partire dal convenzionale utensile con perno filettato cilindrico, diversi utensili sono stati sviluppati da TWI negli ultimi 16 anni per soddisfare una varietà di materiali, spessori e tipi di giunto, come indicato nella Figura 2. Touchdown start Stop withdraw Start Tool shoulder MX Triflute™ probe Retreating side of weld Advancing side of weld End Figura 1 - Illustrazione schematica della Friction Stir Welding (tool=utensile, probe=perno). M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Probe types Low swept volume to static displacement volume ratio Plate thickness mm Pin 6 (Cylindrical threaded shape for butt joints) Whorl™ High swept volume to static displacement volume ratio MX Triflute™ Flared-Triflute™ A-Skew™ Whisk Asymmetrical probe Whisk probe for lap for butt and lap joints joints in soft materials 12 Taper frustum Helical flutes auger for butt joints for butt joints 50 70 Figura 2 - Tipi di perno sviluppati presso TWI e loro utilizzo in funzione del tipo di giunto e dello spessore. Esistono diversi esempi di giunti di buona qualità ottenuti con utensili studiati appositamente per determinate applicazioni [3÷8]. Whorl™ o MX-Triflute™. I tipici profili di questi utensili sono mostrati nelle Figure 3 e 4. Come indicato nella Figura 2, questi hanno la capacità di saldare spessori fino a rispettivamente 50 e 60 mm ed hanno il vantaggio di raggiungere velocità di saldatura fino a due volte maggiori rispetto a quelle degli utensili convenzionali. Mettendo a confronto due saldature su lega Al 6082-T6, con velocità di traslazione 4mm/s (240 mm/min), eseguite Utensili per la saldatura testa a testa Il convenzionale perno filettato cilindrico è adeguato per la saldatura testa a testa di lamiere in alluminio con spessori fino a circa 12 mm. Per spessori più elevati, risultano più appropriati utensili con perni di nuova concezione tipo (a) Oval shape probe (b) Paddle shape probe con utensile tipo Whorl™ (Fig. 5) o di tipo MX Triflute™, si osserva che quest’ultimo produce un nocciolo più stretto e squadrato (Fig. 6). Entrambi i tipi di utensile consentono di ottenere saldature di componenti in lega di alluminio prive di difetti, solitamente valutate mediante prova di piega. Inoltre, i due perni sono dotati di elementi piani o retrattili e, nel caso di alcuni modelli tipo Whorl™, hanno una sezione trasversale ovale che ne riduce il volume, garantendo un adatto rapporto volumetrico fra materiale investito dal perno in movimento (“swept volume”) e volume del perno stesso (“static volume”). Utensili per giunti a sovrapposizione La saldatura a sovrapposizione mediante FSW è più complicata di quella testa a testa, perché: • Sono necessarie saldature più larghe per distribuire i carichi in modo appropriato nella struttura. • La forma dell’impronta al termine della saldatura deve essere modificata per assicurare massima resistenza (in particolare a fatica). • La rottura dello strato di ossido interfacciale è più difficile a causa dell’orientamento dell’interfaccia stessa rispetto all’utensile. (c) Three flat sided probe Progressive change in pitch & angle (d) Three sided (e) Changing spiral re-entrant probe form & flared probe Figura 3 -Varianti dell’utensile tipo Whorl™. Three flutes Left hand helix on outer diameter lands Not to scale Example of helix showing well radiused corners Figura 4 - Tipico utensile MX-Triflute™ (non in scala). Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 801 M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Lato di avanzamento Lato di ritorno Lato di ritorno Figura 5 - Caratteristiche macroscopiche del nocciolo di saldatura eseguita con utensile Whorl™. Nota: immagine rovesciata. Nella Figura 7 viene illustrato l’effetto della larghezza della saldatura sulla concentrazione delle tensioni, assumendo che la superficie dell’interfaccia sia simile (Figg. 7a e 7b). Se si applica un carico alle estremità di un giunto non vincolato di questo tipo, si generano carichi eccentrici nella zona di saldatura. Questi possono a loro volta provocare un’indesiderata rotazione del giunto, come schematizzato nella Figura 7c, la quale può essere minimizzata realizzando saldature di larghezza maggiore, Lato di avanzamento Figura 6 - Caratteristice macroscopiche del nocciolo di saldatura eseguita con utensile MX Triflute™. (Fig. 7d). L’esecuzione di saldature a doppia sovrapposizione ridurrebbe ulteriormente questo effetto [9]. Per modificare la forma dell’impronta lasciata al termine della saldatura si stanno sviluppando specifici utensili, in particolare i tipi A-Skew™ e Flared-Triflute. La variante tipo Skew-Stir™ della FSW, ottenuta con utensili A-Skew™, si differenzia dai metodi convenzionali per la leggera inclinazione (skew) data all’asse dell’utensile rispetto all’asse di rotazione, illustrata nella Figura 8. (a) La caratteristica principale degli utensili con perno tipo Triflute è la possibilità di esser progettati con qualsiasi combinazione perno/spigoli intagliati, a seconda del materiale e della configurazione del giunto [10], come mostrato nella Figura 9(a-c). Il particolare (d) nella Figura 9 mostra inoltre che i singoli spigoli di un perno possono essere sagomati in modo indipendente. Questo consente di deviare il materiale plasticizzato e l’ossido frammentato verso l’alto o verso il basso per ogni intervallo di rotazione Skew angle Stress flow lines Narrow weld (b) Packer Wide weld (c) Unrestrained narrow lap welds after loading Detail of A-Skew™ probe (d) Focal point Wider lap welds minimise rotation Figura 7 - Confronto fra le distribuzioni delle tensioni: (a) saldatura stretta = elevata concentrazione; (b) saldatura larga = bassa concentrazione; (c) saldatura stretta, non vincolata, dopo applicazione del carico; (d) saldatura larga, non vincolata, dopo applicazione del carico. 802 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Focal point Figura 8 - Principio di base dell’utensile tipo Skew-Stir™, sono indicati i diversi punti focali. M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding (a) (b) Figura 10 - Saldatura a sovrapposizione eseguita con Flared-Triflute™. (c) (d) Figura 9 - Varianti dell’utensile tipo Flared-Triflute™: (a) perno “neutral”; (b) perno “left hand”; (c) perno “right hand”; (d) dettaglio dello spigolo “neutral”, “left” o “right-handed”. Figura 11 - Saldatura a sovrapposizione eseguita con A-Skew™. dell’utensile di 120 gradi. In aggiunta, la profondità di penetrazione può essere regolata per particolari configurazioni del giunto. Nella Figura 10 è riportata la sezione trasversale di una saldatura eseguita con utensile tipo Flared Triflute™ su lamiere in lega di Al 5083-O di spessore 6 mm, velocità di traslazione pari a 4mm/s (240 mm/min). In questo esempio la larghezza del nocciolo della saldatura è pari a circa il 190% dello spessore della lamiera (il corrispondente dato ottenuto con utensili convenzionali è circa 110%), si osserva inoltre un leggero assottigliamento della lamiera superiore. Si sono raggiunti risultati promettenti anche con l’utilizzo di utensili tipo A-Skew™ [8], vedere la Figura 11 ottenuta nelle stesse condizioni. resistenza a creep e usura, lavorabilità di forme complesse e un buon coefficiente d’attrito. Altre proprietà desiderabili sono: buona tenacità alla frattura a basse ed elevate temperature, prezzo concorrenziale e disponibilità sul mercato. Nella Tabella I sono elencati gli attuali principi per la scelta dell’utensile. Diversi materiali che potrebbero soddisfare i requisiti indicati, fra questi i materiali refrattari, ceramici e Polycrystalline Cubic Boron Nitride (PCBN), sono stati considerati nelle ricerche eseguite presso TWI [11]. Prove di piega eseguite su questi giunti hanno dimostrato che la frammentazione dell’ossido all’interfaccia fra le lamiere è molto più efficace rispetto a quella ottenuta con utensili convenzionali. Questi ultimi tendono a fallire la prova di piega nella fase iniziale, mentre utensili Flared-Triflute™ e A-Skew™ producono giunti in grado di sopportare piegature ad “S” (tipicamente più di 90° per entrambe le lamiere). Fra i due, gli utensili tipo A Skew™ danno risultati leggermente migliori e più regolari [2]. 2.3 Utensili da FSW per materiali resistenti ad alte temperature Gli utensili da FSW per materiali resistenti ad alte temperature sono caratterizzati da proprietà essenziali quali: resistenza alle temperature di servizio, Materiali refrattari In passato l’attenzione si è concentrata principalmente su leghe tungstenorhenio e molibdeno-rhenio. Le proprietà delle leghe con composizione approssi- Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 803 M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding TABELLA I - Scelta del materiale per utensili da FSW. Lega Spessore Materiale dell’utensile Stato Tutte le comuni leghe di Al <12mm AISI H-13, AISI M42, altri Commercializzato Tutte le comuni leghe di Al eccetto serie 7xxx <25mm AISI H-13, AISI M42, altri Commercializzato e sviluppo avanzato Leghe di Al della serie 7xxx >12mm Acciai per utensili, Lega di Cobalto MP159 Sviluppo avanzato Cu e sue leghe Tutti Lega di Cobalto MP159, Leghe di Ni,WC-Co Sviluppo avanzato Leghe di Mg <10mm AISI H-13 e altri Leghe di Ti <6mm W-25Re Acciaio al C-Mn <10mm W-25Re Acciai inossidabili <6mm W-25Re, PCBN Leghe di Ni <5mm PCBN mativa W-25Re si sono dimostrate superiori, soprattutto per la saldatura di leghe di titanio e anche di acciai al carbonio. Questi materiali sono lavorabili e hanno una buona resistenza alle elevate temperature, d’altra parte rimangono delle incertezze sulla resistenza all’usura e la bassa tenacità a temperatura ambiente. Un esempio di utensile W-Re è dato nella Figura 12a. Polycrystalline Cubic Boron Nitride (PCBN) Il PCBN è un materiale estremamente duro che può essere prodotto sintetica- mente, i risultati di studi preliminari sono piuttosto promettenti. Il costo dell’utensile è molto alto e la complessità del design potrebbe inizialmente essere limitata. I primi studi su questo tipo di materiale per utensili sono stati pubblicati da Sorensen [12], il quale ha dimostrato che utensili in PCBN possono produrre saldature di elevata qualità in acciai inossidabili austenitici (sono state eseguite saldature di lamiere in AISI 316L fino a 5 mm di spessore), sebbene una grande cura sia necessaria nel controllo del procedimento, in particolare per mantenere la temperatura dell’utensile entro uno specifico intervallo. Il PCBN ha un’eccellente resistenza all’alta temperatura, è chimicamente inerte e resistente all’abrasione. D’altra parte, la durata dell’utensile nel lungo termine deve ancora essere dimostrata e date le difficoltà di lavorazione, i profili degli utensili che possono essere utilizzati sono limitati (Fig. 12c), riducendo il potenziale di questi materiali. a) b) Materiali ceramici Un numero ridotto di studi è stato eseguito sui materiali ceramici (Fig. 12b), a causa della loro scarsissima tenacità. Si deve sottolineare che la maggioranza delle macchine rotanti (incluse quelle per FSW) produce sforzi irregolari sugli utensili, portando rapidamente a rotture di tipo fragile. Figura 12 - Utensili per FSW: (a) materiale refrattario (W-Re); (b) materiale ceramico; (c) PCBN. 804 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Sviluppo 3. Reversal Stir - Re-Stir™ In questo capitolo sono descritti gli studi preliminari eseguiti da TWI sulla saldatura Re-Stir™. La principale caratteristica di questo procedimento è la rotazione dell’utensile, che avviene in direzioni opposte alternate. Nella Figura 13 sono illustrate le due varianti del processo: ossia la saldatura tipo “angular reciprocating”, nella quale l’inversione è eseguita ad ogni rotazione, e la saldatura tipo “rotary reversal”, per la quale l’inversione è applicata dopo una o più rotazioni. L’uso del procedimento Re-Stir™ produce una saldatura ciclica e un’azione essenzialmente simmetrica sul materiale. La maggior parte dei problemi, associati all’assimmetria intrinseca della FSW convenzionale, sono evitati. Nella Figura 14 è illustrata la superficie di saldatura ottenuta con una velocità di traslazione di 1,6 mm/sec (96 mm/min), applicando 5 rotazioni per c) M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Sufficient downward force to maintain registered contact Retreating interval Leading edge of the tool shoulder Advancing interval Trailing edge of the shoulder Figura 13 - Principio del procedimento Re-Stir™ con tecnica ad inversione. intervallo. Nella Figura 15 è riportato il dettaglio superficiale di una saldatura eseguita alla velocità di 4mm/s (240 mm/min), applicando 10 rotazioni per intervallo. La maglia fine indica il numero di rotazioni e l’estensione di ogni intervallo, mentre la maglia meno frequente e più grossolana indica le posizioni in cui è stato invertito il senso di rotazione. La distanza e l’intervallo di tempo fra i diversi periodi dipende dalla velocità di rotazione e di traslazione. Diverse sezioni di una saldatura Re-Stir™ a sovrapposizione eseguita con velocità di saldatura 3,3 mm/s (198 mm/min), 10 rotazioni per intervallo, sono riportate nella Figura 16. La saldatura è stata eseguita su lega di alluminio 5083-O, usando un utensile tipo Flared-Triflute™. Figura 16(a) - Sezione trasversale di una saldatura Re-Stir™. Figura 14 - Aspetto superficiale di una saldatura Re-Stir™ su lamiera in lega di Al 5083-O, spessore 6 mm. Nella Figura 16(a) si nota il profilo a coda di rondine del nocciolo saldato, essenzialmente simmetrico. Il volume di materiale ricalcato è approssimativamente costante per entrambi i lati della saldatura, si osserva inoltre un indesiderabile assottigliamento della lamiera dovuto al fatto che i parametri non fossero stati ottimizzati. La sezione longitudinale nella Figura 16(b) è stata rica- vata nell’estremità del nocciolo saldato e mostra gli effetti della variazione della rotazione. Figura 15 - Immagine ravvicinata della superficie di una saldatura Re-Stir™. Figura 16(b) - Sezione longitudinale di una saldatura Re-Stir™. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 805 M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding 4. Saldatura a fascio elettronico di componenti di grandi dimensioni senza applicazione del vuoto ambiente posto sotto vuoto, che consentono di produrre giunti e superfici di elevata pulizia. La capacità di saldare materiali di elevato spessore (25-150 mm) in una singola passata è stato uno dei motivi trainanti per lo sviluppo di sistemi per saldatura EB ad alta potenza, con la possibilità di ottenere elevata produttività e precisione nella fabbricazione. Il fatto che si debba necessariamente operare in condizioni di vuoto spinto, ha finora impedito l’utilizzo di questo processo nella fabbricazione di strutture di grandi dimensioni, data la difficoltà di giustificare i costi di costruzione ed esercizio di grandi camere a vuoto. Questi difetti della saldatura EB in vuoto spinto (5 x 10 -3 mbar) hanno stimolato negli anni ’90 la ricerca presso TWI e in particolare lo sviluppo di due varianti del processo: • Saldatura a fascio elettronico sotto pressione ridotta (Reduced Pressure Electron Beam - RPEB) • Saldatura a fascio elettronico in atmosfera (Non Vacuum Electron Beam - NVEB) 4.1 Introduzione Un fascio elettronico (Electron Beam EB), usato in saldatura, ha la peculiarità di raggiungere elevate penetrazioni in 4.2 Saldatura a fascio elettronico sotto pressione ridotta (RPEB) Il procedimento RPEB consente di eliminare la necessità di operare in una Figura 16(c) - Sezione longitudinale di una saldatura Re-Stir™, su piano parallelo alla superficie della lamiera. La vista piana nella Figura 16(c) mostra il nocciolo saldato con profilo che si ripete regolarmente, circondato dalla ZTA. È stato provato che durante la fase di inversione, parte del materiale plasticizzato vicino al perno è “rimescolato” nella direzione opposta. Il procedimento Re-Stir™ richiede una ulteriore ottimizzazione per ottenere saldature di qualità ripetibile, ma le prove preliminari eseguite, indicano diversi miglioramenti soprattutto in termini di simmetria della saldatura. Figura 17 - Sezione trasversale di saldature RPEB su tubi in acciaio al C-Mn. 806 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 camera a vuoto, grazie all’utilizzo di sistemi locali per il pompaggio e la sigillatura su grandi strutture. L’utilizzo di questo sistema, soprattutto se comparato con le tradizionali operazioni sotto vuoto spinto, riduce sensibilmente i problemi nel raggiungere un’adeguata sigillatura dei componenti, inoltre si elimina l’effetto delle emissioni del bagno e del gas rilasciato dal componente (“outgassing”) sulle prestazioni della testa di saldatura. Negli anni ’90, TWI ha sviluppato un sistema che consente il funzionamento di una sorgente di elettroni di elevata potenza, in ambiente mantenuto a pressione di 0,1-10mbar, definita “pressione ridotta”. Questo concetto è stato sperimentato nei laboratori di TWI, dimostrando la possibilità di saldare con successo condotte offshore di elevato spessore e diametro. Si sono ottenute saldature in regime di pressione ridotta caratterizzate da elevata qualità, ripetibilità dei risultati e importanti progressi nelle tolleranze del procedimento, rispetto ai convenzionali procedimenti di saldatura EB. Un esempio di saldatura circonferenziale su tubo in acciaio al carbonio, ottenuta sotto pressione di 1mbar, è mostrato nella Figura 17. Per questo giunto si sono utilizzati tubi in acciaio X65 secondo API 5L, con spessori rispettivamente pari a 25 mm (diametro 10,75”) e 41 mm (diametro 28”). Le saldature sono state eseguite con distanza testa-pezzo rispettivamente pari a 270 mm e 50 mm. Fino ad ora, il procedimento RPEB è stato applicato con successo anche su acciai inossidabili, leghe di nichel e leghe di rame come su leghe di alluminio e titanio con risultati simili a quelli ottenuti con i processi sotto vuoto spinto. Figura 18 - Sezione trasversale di una saldatura EB su lamiera in acciaio inossidabile tipo AISI 304L. M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Inoltre è stato possibile applicare tolleranze maggiori su variabili quali i dettagli per la preparazione dei materiali e l’affidabilità del sistema. Questo è illustrato dall’esempio nella Figura 18, la quale mostra una lamiera di acciaio inossidabile tipo AISI 304L (80 mm di spessore), saldata alla pressione di 1mbar con disallineamento e luce pari rispettivamente a 5 mm e 1 mm (misure approssimative), velocità di saldatura 200 mm/min e un fascio elettronico da 35kW. Diverse applicazioni industriali di questo processo potrebbero essere promosse attraverso l’ulteriore sviluppo di equipaggiamenti per la sigillatura locale di facile applicazione, questi sono attualmente oggetto di studio presso TWI. 4.3 Saldatura a fascio elettronico in atmosfera (NVEB) I più recenti sviluppi del processo NVEB presso TWI hanno migliorato in modo significativo la consistenza della qualità dei giunti, ovvero il principale svantaggio della saldatura a pressione atmosferica. Il processo NVEB presenta vantaggi simili a quelli del RPEB, in particolare l’eliminazione della necessità di una camera a vuoto e la capacità di saldare spessori elevati con una singola passata. Per contro, si osserva dispersione del fascio, dovuta alla collisione degli elettroni con gas a pressione atmosferica e la distanza di lavoro è stata limitata a 30 mm o meno, quindi la massima penetrazione raggiungibile in acciaio è inferiore a 50 mm. I tentativi di saldare sezioni di maggiore spessore hanno prodotto saldature difettose e di larghezza eccessiva. Un nuovo approccio che promette miglioramenti sostanziali nella penetrazione di saldatura del NVEB prevede l’utilizzo di un fascio pulsato. In un recente programma di ricerca presso TWI, è stato osservato che la penetrazione in acciaio può essere aumentata del 50% in contemporanea con una riduzione della larghezza di saldatura, in particolare nelle vicinanze della passata superiore. La pulsazione sembra inoltre alterare i meccanismi di solidificazione che solitamente causano la formazione di cricche nelle saldature NVEB di elevato spessore. Nella Figura 19 è mostrata una linea di fusione eseguita in posizione piana in acciaio bassolegato di spessore 22 mm con elevato fattore di forma, utilizzando sfruttata commercialmente. Il processo è basato sulla manipolazione magnetica del fascio a velocità molto elevata su una superficie, in modo da lasciare una trama di micro avvallamenti locali creati dalla fusione del materiale. Il fascio fonde il materiale localmente e vaporizza la superficie, a causa della pressione di vapore il materiale fuso è spinto dal bagno verso le aree circostanti formando incavi di piccole dimensioni e contemporaneamente, viene manipolato in modo da formare dei particolari elementi tridimensionali, anche detti “feature” (Fig. 20). Una finitura di questo tipo aumenta la superficie totale e migliora enormemente l’adesione di rivestimenti come PVD (Physical Vapour Deposition) o thermal spray. Il processo Surfi-Sculpt™ rappresenta un’estensione di questa operazione di texturing superficiale ed è una nuova e rivoluzionaria tecnologia di lavorazione dei materiali che permette di ottenere elementi con trama estremamente controllata e può essere sviluppata su una vasta gamma di materiali, principalmente metallici, ma anche polimerici e ceramici [13,14]. I singoli micro-elementi ottenuti mediante Surfi-Sculpt™, sono sviluppati utilizzando una serie di bobine per la focalizzazione iniziale del fascio, che viene quindi deviato su punti selezionati della superficie del materiale in modo estremamente rapido e controllato. In ogni punto si forma un bagno fuso, il fascio viene poi spostato lateralmente e il materiale fuso è spinto verso le aree circostanti. Ripetendo questo processo in diverse “microzone”, si possono formare “feature” fino a 2 mm di altezza e 0.2 mm di larghezza, ognuna delle quali è accompagnata da uno o più micro avvallamenti (Figg. 21 e 22). Figura 19 - Linea di fusione NVEB. un fascio elettronico pulsato a pressione atmosferica. Si nota che il materiale fuso ha margini pressoché paralleli, con una punta ben arrotondata. Ad esclusione di porosità minori, la saldatura è sana. 5. Trattamento superficiale mediante fascio elettronico (Surfi-Sculpt™) Sebbene il procedimento di saldatura mediante fascio elettronico sia diffusamente applicato su materiali metallici, non è altrettanto conosciuto per le sue capacità di trattamento superficiale. Negli ultimi anni, la modificazione della morfologia superficiale (“texturing”) è stata sviluppata al punto da poter essere E-beam Protrusion ‘swipe’ Hole Figura 20 - Principio del processo Surfi-Sculpt™. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 807 M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Figura 21 - Esempio delle morfologie ottenibili con processo Surfi-Sculpt™ su lega di Ti. 5.1 Percorsi di ricerca A partire dalla prime macchine a fascio elettronico (“HS2”), TWI ha portato a termine programmi sperimentali con altri cinque sistemi. Inoltre, due macchine dedicate allo sviluppo di SurfiSculpt™ sono attualmente in costruzione e altre tre macchine EB saranno modificate per permettere lo sviluppo di questa tecnologia (Fig. 23). I principali progetti di ricerca riguardano le seguenti tecnologie: 1. Macro Surfi-Sculpt. Sono stati ottenuti texturing superficiali con feature di almeno 10 mm in altezza, utilizzando fasci ad alta energia (~5kW e oltre). Figura 22 - Elementi tridimensionali (feature) con elevato fattore di forma. 2. Micro Surfi-Sculpt. Sono stati ottenuti texturing superficiali con feature di dimensioni ridotte fino a ~30 μm di larghezza, utilizzando macchine sperimentali con fascio elettronico di “alta intensità”. 3. Laser Surfi-Sculpt. È stato dimostrato come il processo Surfi-Sculpt sia applicabile anche utilizzando un raggio laser. I progressi ottenuti finora sono limitati essenzialmente dalla disponibilità di sistemi per la manipolazione del raggio laser. Il potenziale effettivo di questa variazione del procedimento e le differenze fra fascio elettronico e laser nell’interazione con il materiale sono al momento scono- Figura 23 - Lo sviluppo del processo Surfi-Sculpt™ si sta allargando per soddisfare la ricerca e le future necessità dell’industria. 808 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 sciuti. A questo scopo, sono in corso attività di ricerca. 4. Low voltage Surfi-Sculpt. Per il momento, questo procedimento è stato applicato con potenziali acceleranti fra 60 e 130kV. Comunque, sono in corso progetti per lo sviluppo di apparecchiature a fascio elettronico progettate per operare a 20-60kV. 5. Sequential Indexed Multiplex (SIM) Surfi-Sculpt. L’utilizzo di questa tecnologia aumenta la complessità e sequenzialità del procedimento. Questo permette la formazione di feature più complesse, mantenendo gli intervalli desiderati fra le operazioni in punti sovrapposti o adiacenti. 5.2 Sviluppo delle applicazioni di Surfi-Sculpt™ Le possibilità di applicazione e le implicazioni delle diverse tecnologie SurfiSculpt™ coprono una vasta gamma di procedimenti e lavorazioni. Alcuni dei possibili utilizzi a livello industriale sono: • Giunzione fra materiali polimerici e metalli, Comeld™. • Miglioramento degli accoppiamenti con adesivo. • Preparazione di superfici da rivestire, in modo da migliorare le prestazioni del rivestimento (Fig. 24). • Incollaggio e stampaggio diretto di materiali polimerici su elementi metallici. • Produzione di superfici con migliorata aerodinamicità/fluidodinamicità. • Produzione di superfici collegate meccanicamente (aggraffate). M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Figura 24 - Sezione di un rivestimento in allumina su titanio, ottenuto con Surfi-Sculpt™. • Produzione di filtri ed altre applicazioni che richiedano guide di forme diverse e fori, ad esempio per miscelare gas o liquidi. • Produzione di superfici per collegamento diretto di metalli attraverso deformazione o incastro. • Produzione di superfici con proprietà termiche avanzate (Fig. 25). 6. Direct metal laser deposition 6.1 Introduzione Nel processo Direct Metal Laser Deposition (DMLD) viene utilizzato un Figura 26 - Polvere iniettata attraverso un ugello per DMLD. Figura 25 - Gli elementi aerodinamici permetterebbero trasferimento di calore con minore resistenza, feature curve potrebbero essere utilizzate per aumentare la vorticità. raggio laser su substrato metallico per formare un bagno fuso, il quale viene alimentato attraverso un apposito ugello con polvere metallica (Fig. 26), la quale forma un deposito di materiale fuso che si lega al substrato. Sia il raggio laser che l’ugello, attraverso il quale viene iniettata la polvere, sono manipolati mediante un robot o un sistema mobile (gantry system). Il processo è anche conosciuto come placcatura laser (laser cladding), deposizione laser (laser deposition), laser engineering net shape (LENS), e laser additive manufacture (LAM). L’espressione “deposizione laser” è generalmente utilizzata quando si realizzano dei prodotti finiti o si riparano parti relativamente intatte che non possono operare a causa di usura o danneggiamenti localizzati. I termini “rivestimento” e “placcatura” si riferiscono generalmente alla deposizione di sottili strati di materiale (tipicamente spessori da 1 a 3 mm) su un substrato, per migliorare proprietà superficiali quali durezza e resistenza a corrosione o usura. 6.2 Macchinari e applicazioni Le macchine utilizzate per la deposizione mediante laser sono cambiate significativamente negli ultimi 20 anni. Figura 27 - Sistema per deposizione laser in funzione presso TWI. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 809 M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Data la somiglianza delle funzioni eseguite, lo sviluppo di sistemi per la realizzazione rapida di prototipi ha accelerato quello dei sistemi per la deposizione laser. Questa inizialmente prevedeva un singolo ugello diretto verso il bagno fuso creato mediante la focalizzazione di un raggio laser CO2. Il concetto originale è oggi applicato attraverso centri di calcolo che controllano ugelli brevettati, utilizzando sistemi informatici integrati, software CAD tridimensionale e sistemi a controllo numerico (Fig. 27). Grazie a questi sistemi è possibile ottenere componenti tridimensionali di geometria limitata per deposizione di strati successivi (build up), ognuno dei quali si miscela e fonde al precedente, come mostrato nella Figura 28. In questo modo, si possono formare strutture con orientamento preferenziale dei grani. Lavorazioni successive, come finitura e trattamenti termici possono essere richieste a seconda delle applicazioni. Il processo DMLD è flessibile, i parametri possono essere controllati facilmente per ottimizzare la resa della deposizione, la finitura superficiale e la qualità metallurgica, in funzione dei requisiti del prodotto. Il principale mercato per applicazioni industriali del procedimento DMLD è la riparazione di parti usurate o con danni localizzati, tipicamente componenti e pale di turbine, utilizzando leghe di Fe, Ni o Ti. Altre applicazioni industriali affermate includono: deposizione di rivestimenti resistenti ad usura su componenti per trivellazione nel settore Oil&Gas; rivestimento di strumenti medicali e riparazione delle superfici di utensili per stampi. In Gran Bretagna, aziende quali Centrax, Wood Group, Rolls Royce e General Electric utilizzano macchine per la riparazione di componenti di turbine. Sebbene il procedimento DMLD non sia largamente conosciuto nell’industria, il suo utilizzo è sorprendentemente comune. La maggior parte dei principali produttori di motori a turbina gas o vapore, fra i quali le già citate General Electric e Rolls Royce, Pratt & Whitney, Siemens, MTU, Alstom e Honeywell, utilizzano sistemi DMLD direttamente o all’interno di consorzi industriali. Inoltre, diversi fornitori di manutenzione, riparazione e operazioni non- 810 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Figura 28 - Elemento dimostrativo in superlega di Ni, realizzato presso TWI mediante deposizione laser. OEM (Original Equipment Manufacturer), utilizzano sistemi DMLD, fra questi Wood Group, Centrax, Sulzer, SR Technics, KLM e Technogenia (prodotti di saldatura resistenti ad abrasione basati su carburi di tungsteno). L’interesse attuale riguarda principalmente la riparazione ma, già nel breve termine, il principale potenziale del procedimento è previsto nella realizzazione di componenti “ibridi”, ottenuti in parte con processi convenzionali e in parte mediante DMLD, che consenta la riduzione dei costi di lavorazione. La deposizione laser è una tecnologia essenziale per la costruzione ibrida vista la sua natura additiva, opposta a quella “sottrattiva” delle convenzionali lavorazioni di macchina o per erosione. Guardando al futuro, la deposizione mediante laser può essere utilizzata per ottenere determinate microstrutture o proprietà metallurgiche nei materiali, e costruire strutture uniche, data la configurazione a strati del build-up. 7. Ringraziamenti Gli autori intendono ringraziare i colleghi che hanno contribuito alla realizzazione di questo articolo: Wayne Thomas, Phil Threadgill e Jonathan Martin (FSW), Chris Punshon (Non-Vacuum Electron Beam Welding), Bruce Dance (Surfi-Sculpt) e Phil Carrol (DMLD). Marcello CONSONNI, si è laureato nel 2002 in Ingegneria dei Materiali presso il Politecnico di Milano. Dal 2002 al 2006 ha lavorato nel dipartimento di Materiali e Metallurgia presso Ansaldo Camozzi di Milano, azienda specializzata nella costruzione di apparecchi a pressione per il settore nucleare e Oil&Gas. Nel 2006 ha conseguito il diploma di International Welding Engineer presso l’IIS di Genova. Da fine 2006 è Project Leader nel dipartimento di Fracture Integrity Management presso The Welding Institute (TWI) di Cambridge (UK). Dave HARVEY, laureato in Ingegneria Chimica, è entrato in The Welding Institute (TWI) di Cambridge (UK) nel 1986, impegnandosi nella gestione tecnica e nel coordinamento di progetti riguardanti thermal spraying e processi superficiali innovativi, all’interno del dipartimento di Corrosion Resistant Alloys & Surfacing. È stato presidente della Surface Engineering Society dal 1994 al 1997 ed ha contribuito a fondare la Thermal Spraying & Surface Engineering Society nel Gennaio del 1998. M. Consonni e D. Harvey - Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding Bibliografia [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] Thomas W.M., Nicholas E.D., Needham J.C., Murch M.G., Temple-Smith P. and Dawes C.J.: «Improvements relating to friction welding». European Patent Specification 0 615 480 B1. 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Bonalumi ** Sommario / Summary Sviluppato dalla Outokumpu Stainless, il nuovo LDX 2101® è attualmente usato in un’ampia gamma di applicazioni. Elevate caratteristiche meccaniche e buona resistenza alla corrosione, sono due caratteristiche di questo nuovo acciaio inossidabile duplex “povero”. Questa memoria esamina l’impiego dell’LDX 2101® e la sua saldatura, con particolare riferimento a differenti tipi di serbatoi di stoccaggio. L’LDX 2101® ha un’ottima saldabilità, e si ottengono eccellenti risultati utilizzando tutti i più comuni metodi di saldatura ad arco. Per assicurare una struttura austenoferritica ottimale in condizioni come saldato, occorre impiegare un materiale d’apporto sovralegato in Ni, come per tutti gli acciai duplex. I materiali d’apporto Avesta LDX 2101 sono stati espressamente sviluppati per la saldatura dell’acciaio LDX 2101®. La produttività è un elemento fondamentale nella scelta del processo di saldatura; la tendenza attuale è di utilizzare il procedimento più efficiente per ciascun giunto, tenendo conto anche della posizione di saldatura. Il processo MIG/MAG è spesso utilizzato per spessori sottili, mentre il FCAW è frequentemente usato su spessori più elevati. Ad esempio piccoli serbatoi (spessori da 1 a 3 mm, con volumi da 0,5 a 3 m3) sono sovente saldati in MIG/MAG robotizzato o semiautomatico, utilizzando posizionatori o tavole rotanti per eseguire le saldature in piano. Grossi serbatoi (spessori da 5 a 10 mm e volumi fino a 10.000 m3) sono normalmente saldati in opera, utilizzando i processi FCAW e MMA in tutte le posizioni. La tecnica di saldatura ottimale dipende dunque dalle dimensioni del serbatoio di stoccaggio. Si ottengono buone caratteristiche meccaniche e di resistenza alla corrosione dei giunti con tutti i processi di saldatura; tuttavia le caratteristiche di tenacità sono diverse per i procedimenti “senza scoria” (ad es. MIG/MAG) e “con scoria” (ad es. FCAW): per impieghi a bassa temperatura questa può essere un’importante discriminante nella scelta del processo di saldatura. Può essere vantaggioso ricorrere ad una combinazione di processi. (°) Memoria presentata alle Giornate Nazionali di Saldatura 4 “Workshop : «Materiali base e d’apporto di ultima generazione» - Genova 25-26 Ottobre 2007. * Avesta Welding AB - Svezia. ** Böhler Thyssen Saldatura S.p.A. - Milano. Developed by Outokumpu Stainless, LDX 2101® is now used in a very wide range of applications. High strength and good corrosion resistance are two of the particular properties of this new lean duplex stainless steel. This paper examines the uses of LDX 2101® and the optimal welding of different types of storage tanks. LDX 2101® has very good weldability and excellent results are achieved using all common arc welding methods. To ensure a sound ferrite/austenite structure in the as welded condition, a filler that is “over-alloyed” with nickel must be used. This applies to all duplex steels. Avesta LDX 2101 filler metal has been specially designed for welding LDX 2101®. Productivity is a major factor when choosing welding method. The current trend is towards using the most efficient method for each type of welding, in each position. MIG/MAG is often used for welding thin structures and FCAW for thick. For example, small tanks (wall thickness 1 - 3 mm, volume 0.5 - 3 m 3 ) are often welded using robotic or semi-automatic MIG/MAG. So that all welding takes place in the best position, a positioner/rotating table is normally used here. Large tanks (wall thickness 5 - 18 mm, volume up to 10,000 m3) are often welded wholly on-site using FCAW and covered electrodes in all positions. Thus, the best welding technique for storage tanks is highly dependent on size. Whatever welding method is used, the mechanical and corrosion properties of the weld metal are good. However, impact strength varies between MIG/MAG (“non-slagging”) and FCAW (“slagging”). Especially for low-temperature applications, this is an important factor when choosing welding method. Great advantages can be gained by combining welding methods. Keywords: Composition; duplex stainless steels; FCA welding; GMA welding; mechanical properties; MMA welding; selection; stainless steels; storage tanks; submerged arc welding; weldability. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 815 F. Hägg et al. - Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® 1. Introduzione A partire dalla metà degli anni ’80 gli acciai austenoferritici si sono crescentemente imposti come un’alternativa agli acciai inossidabili convenzionali. Da allora sono stati impiegati preferenzialmente per serbatoi per prodotti chimici come pure per apparecchiature di processo e di stoccaggio, ad esempio nell’industria della cellulosa e della carta. La combinazione delle elevate caratteristiche meccaniche e della buona resistenza alla corrosione è ciò che rende gli acciai austenoferritici così interessanti; in particolare la resistenza alla stress corrosion è decisamente migliore rispetto agli acciai austenitici convenzionali. Per quanto riguarda le caratteristiche meccaniche poi, l’impiego di acciai austenoferritici può permettere riduzioni di spessori e di peso fino al 50%. Tuttavia, all’inizio, le composizioni di lega degli acciai duplex sviluppati tendevano a dare alternative agli acciai superaustenitici altamente resistenti alla corrosione (ad es. 904L e 254SMO®), piuttosto che ai tipi austenitici convenzionali (ad es. tipo 304 e 316). Ciò ha limitato finora l’impiego dei duplex per costruzioni generiche, dove spesso sono richieste elevate caratteristiche meccaniche piuttosto che non un’alta resistenza alla corrosione. L’ LDX 2101®, un nuovo acciaio inossidabile austenoferritico “povero” sviluppato da Outokumpu Stainless, è attualmente impiegato per un’ampia gamma di applicazioni, inclusi anche impieghi strutturali. Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente idoneo a diversi tipi di serbatoi di stoccaggio. L’LDX 2101® ha un’ottima saldabilità, e si ottengono eccellenti risultati con tutti i più comuni processi di saldatura ad arco. Come per tutti gli acciai austenoferritici è necessario utilizzare materiali d’apporto “sovralegati” in Ni, per assicurare nei giunti un corretto rapporto austenite/ferrite: i materiali d’apporto LDX 2101 sono stati specificatamente sviluppati per saldare il materiale base LDX 2101 ®[1]. Questa memoria esamina in particolare come i diversi procedimenti e l’impiego di materiali d’apporto Avesta LDX 2101 possono essere ottimizzati per massimizzare la resistenza alla corrosione e le caratteristiche meccaniche di costruzioni in acciaio LDX 2101 ® , con particolare riferimento ai serbatoi di stoccaggio. 2. Generalità Fra gli acciai inossidabili austenoferritici [2] attualmente disponibili, l’LDX 2101 ® ha la composizione chimica “meno legata” (Tab. I), da cui il nome “duplex povero”. Con un contenuto di Ni di solo 1.5% (compensato con l’aumento a circa il 5% del Mn e a circa lo 0,22% di N), l’LDX 2101® dà elevate caratteristiche meccaniche e una buona resistenza a corrosione a costi vantaggiosi. Il nichel è un metallo costoso e il suo prezzo oscilla ampiamente nel tempo: ciò lascia ultimamente grosse incognite nella preventivazione dei costi totali di un manufatto; l’impiego dell’LDX 2101 permette di ridurre considerevolmente queste incertezze [3]. La composizione dell’LDX 2101® è studiata per dare una microstruttura con contenuti di ferrite e di austenite approssimativamente uguali. L’elevato conte- TABELLA I - Composizione chimica dei materiali base. Grade Composizione chimica, valori tipici, % ASTM EN C max N Cr Ni Mo Mn LDX 2101 S32101 1.4162 0.03 0.22 21.5 1.5 0.3 5 2304 S32304 1.4362 0.02 0.10 23 4.8 0.3 1.5 2205 S32205 1.4462 0.02 0.17 22 5.7 3.1 1.5 304L 304L 1.4307 0.02 0.04 18.1 8.3 - 1.5 316L 316L 1.4404 0.02 0.04 17.2 10.1 2.1 1.5 ® ® LDX 2101 è un marchio registrato Outokumpu. TABELLA II - Caratteristiche meccaniche per laminati a caldo; valori minimi a temperature ambiente. EN, valori minimi Grade ASTM EN LDX 2101® S32101 2304 1 2 ASTM, valori minimi Rp0.2 [MPa] Rm [MPa] A5 [%] Rp0.2 [MPa] Rm [MPa] A5 [%] 1.4162 4501 6501 301 4502 6502 302 S32304 1.4362 400 630 25 400 600 25 2205 S32205 1.4462 460 640 25 450 655 25 304L 304L 1.4307 200 500 45 170 485 40 316L 316L 1.4404 220 520 45 170 485 40 Ancora non ufficialmente previsto, ma non ci si aspettano variazioni rispetto ai valori di ASTM. Secondo ASTM A240 per lamiere laminate a caldo. Per laminate a freddo Rp0.2 min. 530 MPa e Rm min. 700 MPa. 816 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 F. Hägg et al. - Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® TABELLA III - Composizione chimica dei materiali d’apporto Avesta LDX 2101. Composizione chimica, valori tipici, % Materiale d’apporto Avesta LDX 2101 MMA TIG MIG / MAG SAW FCAW nuto di azoto accelera la riformazione di austenite durante il raffreddamento dopo saldatura [4], il che dà a questo acciaio una buona saldabilità. In generale, la resistenza a corrosione è almeno pari, se non superiore, a quella dell’AISI 304, e in alcune condizioni, si avvicina a quella dell’AISI 316. Inoltre la struttura duplex e l’elevato contenuto di azoto danno luogo a elevate caratteristiche meccaniche, circa doppie (Rp 0,2) rispetto a quella degli acciai inossidabili austenitici convenzionali. Nella Tabella II sono riassunte le caratteristiche meccaniche (valori minimi) dei duplex tipo 2304, 2205 e LDX 2101 ® e degli austenitici 304L e 316L. L’alto carico dell’LDX 2101® può essere sfruttato per ottimizzare il calcolo di diversi tipi di serbatoi semplici [3]. La convenienza economica permessa da questo tipo di acciaio può essere pienamente sfruttata scegliendo il materiale d’apporto più indicato (Avesta LDX 2101 [5]) e il processo di saldatura più idoneo. 3. Materiali d’apporto e proprietà dei depositi Il materiale d’apporto Avesta LDX 2101 è stato ottimizzato per assicurare le migliori caratteristiche di saldabilità, nonché proprietà meccaniche e di resistenza a corrosione dei giunti. Questo C N Cr Ni Mo Mn 0.04 0.14 23.5 7.0 0.3 0.7 0.02 0.14 23.0 7.0 < 0.5 0.5 0.03 0.14 24.0 9.0 < 0.2 0.8 Figura 1 - Metallo depositato SMAW, Avesta LDX 2101. materiale d’apporto dovrebbe essere sempre utilizzato per saldare l’acciaio LDX 2101 ® [6]. Nella Tabella III sono riportate le composizioni chimiche indicative dei materiali d’apporto Avesta LDX 2101: come per altri gradi di materiali d’apporto duplex, anche in questo caso il contenuto di Ni è stato sostanzialmente incrementato rispetto al materiale base; ciò per ottenere un corretto rapporto austenite/ ferrite nei giunti. La struttura metallografica del materiale depositato è austenoferritica, con ferrite 30 - 65%, in funzione anche delle modalità di saldatura. La formazione di austenite durante la solidificazione è relativamente rapida, e anche col processo TIG i rischi di ferrite troppo elevata sono bassi. Come normalmente succede con i duplex la ferrite in ZTA è leggermente più alta che in ZF, e può arrivare fino al 70%. Prove su saldature in LDX 2101 danno carichi di rottura superiori ai 680 MPa, con rotture normalmente localizzate in materiale base. Le pieghe a 180° con mandrino 3 x t danno normalmente risultati positivi. Come anche per altri giunti duplex, i valori di tenacità sono piuttosto variabili: con i processi MMA, FCAW e SAW si ottengono risultati inferiori che non con i processi TIG e MIG / MAG. Ciò è dovuto al più alto livello di microinclusioni non metalliche tipiche dei processi sotto scoria. Comunque i valori sono sempre superiori ai 45 J a temperatura ambiente (con i processi senza scoria sono superiori ai 150 J). Con l’arco sommerso si ottengono ottime tenacità se in saldatura si contiene l’apporto termico sotto i 15 kJ/cm. Per apporti termici elevati si ha una drastica caduta. Nella Tabella IV sono riportati i valori tipici in tutto il materiale d’apporto per i diversi processi. TABELLA IV - Caratteristiche meccaniche in tutto apporto. Materiali d’apporto Avesta LDX 2101 Rp0.2 [MPa] Rm [MPa] A5 [%] RT [+20°C] [-40°C] MMA 640 800 25 45 28 TIG 550 730 30 180 170 MIG / MAG 520 710 30 150 110 SAW 570 750 25 140 60 FCAW 550 750 30 60 40 Caratteristiche meccaniche in tutto apporto (valori tipici) resilienza[J] Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 817 F. Hägg et al. - Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® 4. Processi di saldatura Con l’LDX 2101 ® si possono ottenere eccellenti risultati utilizzando tutti i processi di saldatura convenzionali: MMA, FCAW, GMAW, MIG / MAG, TIG e SAW. La produttività è un fattore importante nella scelta delle modalità di saldatura, e si cerca di utilizzare il processo più efficiente per ciascun giunto, in funzione di spessori e posizioni di saldatura. Qui di seguito si riportano le considerazioni riferibili alla saldatura dei serbatoi di stoccaggio. • FCAW: è ampiamente utilizzato per tutti i tipi di saldatura, sia d’officina che di cantiere. Lo spessore del materiale base deve essere superiore ai 5 mm. Il gas di protezione può essere o Ar + 20% CO2 o 100% CO2. Il processo dà un’alta produttività in tutte le posizioni, ma viene applicato normalmente in piano ed in frontale. È usato spesso in combinazione con MMA. • MIG / MAG: è un processo economico per eseguire saldature continue in posizione piana su spessori mediobassi (2 - 6 mm), specialmente di giunti con supporto di sostegno o a sovrapposizione. L’applicazione ottimale si ha con impianti pulsati sinergici ed utilizzando come protezione miscele ternarie Ar + 30% He e 2-3% CO2. Buoni risultati si hanno però anche con Ar + 2-3% CO2 e con Ar + 1-2% O2. Con spessori di materiale base molto bassi, anche intorno al millimetro, sono consigliabili i sistemi SuperPulse™ o CMT (trasferimento a metallo freddo). Rispetto al TIG sono applicazioni con produttività decisamente più elevata. Il SuperPulse™, semplificando, può essere rappresentato come un susseguirsi di cicli a “bassi” e “alti” parametri. Il CMT può essere in qualche modo assimilato a uno short-arc con una modalità di trasferimento del metallo controllato e senza fasi di corto circuito. Allo stadio di goccia già formata, la corrente viene ridotta quasi a zero, e la goccia fusa viene staccata invertendo meccanicamente l’avanzamento del filo (cosa resa possibile dalla presenza di due unità di avanzamento filo sincronizzate). 818 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Sia il SuperPulse™ che il CMT sono caratterizzati da sequenze di saldatura con apporti termici estremamente contenuti; le saldature che si ottengono sono esteticamente simili a quelle eseguite in MIG / MAG. • MMA: data la sua eccellente applicabilità in tutte le posizioni, il processo manuale è normalmente applicato per le saldature di cantiere verticali, nonché per tutte le puntature e le riparazioni. L’elettrodo Avesta LDX 2101 AC/DC (a rivestimento rutil-acido) è caratterizzato da un arco stabile e buona asportazione della scoria. • SAW: processo prevalentemente utilizzato per saldatura di lamiere superiori ai 12 mm. Per contenere la diluizione del materiale base si raccomanda filo di diametro 2,4 mm e preparazione dei giunti a V, a U o a X (evitare applicazioni ad alta penetrazione!), con apporto termico inferiore ai 15 kJ/cm. La saldatura di radice può essere vantaggiosamente eseguita con un altro processo ad alta resa, come ad esempio FCAW. Il processo SAW è più utilizzato su componenti di spessore elevato ed è raramente impiegato per i serbatoi di stoccaggio. • TIG: utilizzato normalmente per saldature di radice senza ripresa a rovescio e per spessori sottili, questo processo dà una bassa resa: per contro dà depositi di saldatura particolarmente puri, con eccellenti caratteristiche di tenacità anche a basse temperature. L’aggiunta di azoto al gas di protezione (Ar + 2% N2) migliora i carichi e la resistenza alla corrosione. La produttività può essere aumentata con saldatura simultanea da entrambi i lati (in manuale o semiautomatico); questo sistema viene spesso utilizzato nei serbatoi di spessore medio-basso (3-5 mm). 5. Scelta dei processi Gli acciai austenoferritici hanno con successo preso il posto degli acciai austenitici in applicazioni per apparecchiature di processo e serbatoi di alcuni settori (ad esempio quello della carta e cellulosa). Con le sue caratteristiche, il nuovo LDX 2101®, si propone come un ottimo materiale per più estesi campi di applicazione, e soprattutto per i serbatoi di stoccaggio. I serbatoi sono sostanzialmente cilindri con pressione interna, e non richiedono ulteriori particolari lavorazioni per sfruttare appieno le caratteristiche meccaniche dell’ acciaio. Ottimizzando la scelta del materiale, spessore e peso dei serbatoi vengono considerevolmente ridotti, come evidenziato nella Figura 2. Figura 2 - Dimensionamento di un serbatoio di stoccaggio - confronto LDX 2101® e 304. F. Hägg et al. - Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® TABELLA V - Sistemi di saldatura, preparazione dei giunti. Luce, D [mm] Materiale d’apporto Avesta 1G/PA Giunto 1 2.0 LDX 2101 1G/PA Giunto 1 - LDX 2101 Processo di saldatura Spessore [mm] Posizione MIG / MAG 2–4 MIG / MAG 1–4 Preparazione TABELLA VI - Sistemi di saldatura, parametri. Processo di saldatura Tipo Corrente (A) Voltaggio (V) Velocità [cm/min] Apporto termico [kJ/cm] MIG / MAG CMT 30 – 60 22 – 27 80 – 120 <3 MIG / MAG Pulsato 170 – 200 22 – 23 70 – 100 <6 MIG / MAG Tandem 190 – 200 26 – 27 100 – 120 < 10 In questo caso, a parità di condizioni, il materiale più performante permette di risparmiare quasi il 20% di peso, passando da 158 a 130 t circa. Gli spessori più bassi portano anche ad una riduzione dei tempi e dei quantitativi dei materiali di saldatura; nel caso specifico, se si saldasse tutto ad elettrodo rivestito si passerebbe da circa 580 ore a circa 400 ore “arco acceso”, cioè senza considerare i tempi morti e di molatura. Ottimizzando anche i processi di saldatura, ad esempio saldando in FCAW le saldature frontali e in MMA solo i giunti verticali, il tempo totale di saldatura “arco acceso” può essere ridotto fino a circa 200 ore. 3 5.1 Piccoli serbatoi (0.5 - 3 m ) Serbatoi di questo tipo hanno generalmente anche spessori molto bassi (1-3 mm), e si saldano solitamente in MIG/MAG semiautomatico o robotizzato, movimentando il pezzo per eseguire la saldatura in piano. Come evidenziato nella Tabella V, si usano in genere giunti testa a testa, e in qualche caso a sovrapposizione (in quest’ultimo caso occorre tenere presente la possibilità di innesco di corrosione interstiziale). Come materiali d’apporto si usano in genere fili di diametro 1 o 1,2 mm. Nella Tabella VI sono riportati intervalli 3 Figura 3 - Piccolo serbatoio per carburante, < 1 m3. di parametri indicativi per alcune possibili varianti di processo effettivamente utilizzate in queste applicazioni. L’impiego di un processo tandem (con due generatori separati e con parametri differenti, a volte perfino nella modalità di trasferimento d’arco) permette di aumentare la velocità di saldatura, fino anche del 50%. Il processo MIG/MAG confrontato ad esempio con i processi laser o plasma, pure potenzialmente applicabili in applicazioni di questo tipo, è relativamente più “tollerante” per quanto riguarda possibili disallineamenti e/o variazioni di luce di assiematura. 5.2 Grandi serbatoi (fino a 10.000 m ) I grandi serbatoi hanno in genere spessori più elevati (5-18 mm) e vengono solitamente assiemati e saldati interamente in opera con processi FCAW e MMA (Tabb. VII÷IX). Le saldature sono a piena penetrazione, o saldate dai due lati con ripresa, oppure da un solo lato su supporto ceramico. Normale sequenza di saldatura: 1. Il “cielo”, normalmente con giunti a sovrapposizione saldati da entrambi i lati, è eseguito in FCAW per le saldature in piano e in MMA (o ancora FCAW) per le saldature in sopratesta. 2. Le lamiere della parete laterale vengono assiemate con puntature in MMA. Le saldature circonferenziali sono solitamente saldate in FCAW. Per le verticali o si impiega lo MMA, o ancora il FCAW. 3. Le lamiere del fondo sono di solito saldate da un solo lato, in genere con supporto metallico. Occorre sempre tenere presente la possibilità di deformazioni, sia in assiematura/puntatura che durante la saldatura vera e propria, e adottare sequenze opportune. Per le saldature verticali ascendenti si usa, sia in manuale che con il filo animato, la tecnica del pendolamento, che può arrivare anche ai 20 mm, riducendo così il numero di passate richieste. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 819 F. Hägg et al. - Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® Le correnti impiegate, rispetto a quelle che si usano normalmente saldando in piano, sono circa 10-30 A più basse per il processo MMA e 40-60 A più basse per il processo FCAW. 6. Conclusioni • Già attualmente l’LDX 2101 ® è applicato per diversi tipi di serbatoi di stoccaggio, e se ne può prevedere un’ulteriore diffusione. Le ragioni principali per la scelta di questo materiale sono le sue elevate caratteristiche meccaniche e la sua composizione chimica, che permettono un contenimento dei costi rispetto a soluzioni con acciai inossidabili convenzionali; la resistenza a corrosione è superiore a quella dell’EN 1.4301/AISI 304. Figura 4 - Grande serbatoio di stoccaggio, circa 9.000 m3. TABELLA VII - Sistemi di saldatura, generali. Processo di saldatura Posizione Spessore [mm] Materiale d’apporto Avesta Diametro [mm] Gas di protezione MMA 3G/PF 5 – 18 LDX 2101 2.5 (radice) + 3.25 - FCAW 2G/PC 5 – 18 FCW-2D LDX 2101 1.2 Ar + 18 – 25% CO2 (20 – 25 l/min) TABELLA VIII - Sistemi di saldatura, preparazione dei giunti. Processo di saldatura Posizione Angolo (°) Spalla, C [mm] Luce, D [mm] MMA FCAW 1G/PB 4G/PE (giunto 2) - - - FCAW 2G/PC giunto 3 β1 = 45° β2 = 15° 2 2.5 MMA 3G/PF giunto 4 α = 70° 2 2.5 820 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Preparazione F. Hägg et al. - Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® TABELLA IX - Sistemi di saldatura, parametri. Processo di saldatura MMA FCAW Passata Polarità Corrente (A) Tensione (V) Velocità [cm/min] Apporto termico [kJ/cm] Stick-out [mm] 1 DC+ 65 – 70 25 – 27 4–6 Max 25 - 2-n DC+ 90 – 100 26 – 28 5–7 Max 25 - 1 DC+ 145 – 155 24 – 25 18 – 22 Max 25 15 – 20 2-n DC+ 170 – 190 25 – 26 40 – 50 Max 25 15 – 20 • L’LDX 2101 ® possiede anche una buona saldabilità, e si ottengono ottimi risultati applicando i più comuni metodi di saldatura ad arco. Per garantire nei giunti un corretto rapporto austenite/ferrite e le stesse caratteristiche meccaniche e di resistenza a corrosione del materiale base, è raccomandato l’impiego di materiali d’apporto Avesta LDX 2101, che sono stati espressamente sviluppati allo scopo. • Diversi fattori sono importanti nella scelta dei procedimenti di saldatura; ad esempio in caso di particolari requisiti di tenacità vanno considerate le differenze tipiche dei processi MIG / MAG (senza scoria) e FCAW (con scoria). • La produttività è un fattore fondamentale nella scelta dei processi: si tende a privilegiare il processo più efficiente per ciascun tipo di giunto e posizione. • Il processo MIG / MAG è spesso di riferimento per gli spessori sottili, il FCAW per quelli più elevati. Il processo MMA è normalmente riservato a puntature, saldature in verticale e/o sopratesta e ad eventuali riparazioni. I processi ottimali dipendono largamente da dimensioni e spessori del serbatoio, e spesso la soluzione ideale è una combinazione di procedimenti. • Al di là dell’applicazione nei serbatoi di stoccaggio l’LDX 2101® si sta di- mostrando potenzialmente molto interessante per parecchi altri campi di applicazione, come ad esempio impianti di desalinizzazione, strutture di carri ferroviari e/o veicoli commerciali, cisterne, ponti, ecc. Bibliografia [1] Larén M., Holmberg B., Hägg F., Zhou Z.: «Welding of the new Lean Duplex Stainless Steel LDX 2101®», (EN 1.4161, UNS S32101), EUROJOIN 5 Congress, May 2004, Vienna, Austria. [2] Johansson P., Liljas M.: «A new Lean Duplex Stainless Steel for construction purposes», 4th European Stainless Steel Science and Market Congress, 2002, Paris, France. [3] Benson M.: Utilization of the material strength for lower weight and cost with LDX 2101®», Stainless Steel World, June 2005. 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Guiheux * Sommario / Summary ALW ha sviluppato un nuovo procedimento di saldatura robotizzata TIG (Tungsten Inert Gas) che combina la qualità propria del procedimento TIG con la produttività del procedimento MIG. La chiave di volta è la particolare configurazione della torcia: il filo d’apporto, viene alimentato direttamente nella zona dell’arco ove le temperature sono più elevate determinando un trasferimento a “flusso liquido continuo”. Tale configurazione ha inoltre il vantaggio di avere dimensioni d’ingombro ridotte e maggiore accessibilità della torcia per la saldatura robotizzata di geometrie complesse. Non è più necessario posizionare ed orientare il filo d’apporto rispetto alla torcia ed al giunto di saldatura. Il sesto asse del robot risulta così libero. Le applicazioni fino ad ora realizzate riguardano la saldatura di contenitori in acciai inossidabili, saldature testa a testa ed a sovrapposizione, particolari di meccanica in acciai al carbonio con cordoni intermittenti nella gamma di spessori sottili o medi. In partnership con l’industria automobilistica nel campo della saldobrasatura, sono state testate con successo applicazioni su lamiere zincate sottili con filo CuSi3 senza proiezioni. Altri sviluppi si potranno avere nella saldatura di acciai inossidabili e leghe leggere per l’industria alimentare, mobilifici e altro. * A new robotic TIG welding process has been developed which combines the quality of TIG welding with the productivity of MIG welding. The key part of the technology is an original torch design: the wire feed is oriented in an angle close to the tungsten electrode traversing the gas nozzle. This configuration provides the advantage of reduced overall dimensions and enhanced accessibility of the torch for robotic welding of complex geometries. There is no need to direct the torch and wire feed towards the joint helps to liberate the 6th axis of the robot. Several technical features are associated to the new torch design such as an automatic electrode change, and a push pull wire feeder. Applications have been developed in partnership with the automotive industry for the weld-brazing of galvanised steel with CuSi3 wire without spatter. Other applications can be found in welding stainless steel: food industry, manufacturing of furniture or cycle production. Keywords: GTA welding; metal transfer; process parameters; robots; speed; stainless steels; torches; wire feed. Air Liquide/C.T.A.S. - Cergy - Pontoise (Francia). Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 823 T. Operbecke e S. Guiheux - TOPTIG: la saldatura robotizzata TIG con alimentatore filo integrato Il cambio elettrodo è difficile da eseguire e normalmente ha come risultato un’operazione manuale con conseguente perdita di tempo. Il procedimento TOPTIG Saldatura robotizzata, sempre più alla ricerca di eccellente qualità di saldatura La saldatura robotizzata oggigiorno è principalmente utilizzata con saldatura MIG o saldatura a resistenza per punti. Ciò dipende dalla necessità di produttività, di facilità, di efficacia e di automazione. C’è un crescente bisogno di saldature di ottima qualità per esempio nell’industria automobilistica, dei mobili di metallo e nell’industria chimica. Migliore qualità significa prima di tutto assenza di proiezioni: la saldatura MAG è limitata perché la corrente di saldatura passa attraverso il filo d’apporto causando instabilità di trasferimento dell’arco. La quantità di filo è legata alla corrente di saldatura e non può essere variata se non variando la corrente di saldatura stessa. Esistono sul mercato alcuni sistemi robotizzati TIG e plasma, con torce derivate da applicazioni manuali o automatiche. L’alimentazione del filo può essere aggiunta in un secondo momento anche se non è la soluzione ottimale per questo tipo di applicazioni. Figura 1 - Torcia TIG standard. Come mostrato nella Figura 1, il filo è orientato a circa 90° rispetto all’elettrodo ed è parallelo alla saldatura. Questo significa un grande svantaggio in termini di ingombro e di affidabilità. L’orientazione del filo deve essere gestito dal 6° asse del robot. Per parti complesse si rende quindi necessaria l’aggiunta di un 7° asse per una periferica esterna (tavola rotante). Questo spiega come nella robotica la maggior parte delle applicazioni TIG e plasma sono prive di filo d’apporto. Lo studio si è prefissato quattro obiettivi principali: • elevata velocità di saldatura • compattezza della torcia per applicazioni robotizzate • nessuna limitazione alle caratteristiche del robot • cambio elettrodo in automatico. Il punto chiave del processo, per questo coperto da brevetto, è il sistema integrato di alimentazione del filo come illustrato nella Figura 2. Come indicato nella Figura 3 l’alimentazione del filo (2) passa attraverso la punta esterna (5) formando un angolo fisso con l’elettrodo (1), parallelamente al cono all’estremità dell’elettrodo. In questo modo il filo risulta in contatto con la regione più calda dell’arco ottenendo un elevato tasso di deposito. Questa configurazione rende possibile l’utilizzo di una torcia TIG alla stregua di una torcia MIG: l’orientazione della torcia è meno importante. La distanza dell’elettrodo dal pezzo è meno rilevante in quanto il filo viene spinto sul bagno di fusione. 1 - electrode 2 - filler wire 3 - double flow (option) 4 - filler wire 5 - nozzle 6 - shielding gas 7 - constricted arc 8 - welding piece 1 5 2 6 3 7 4 8 Classic Solution 10 000 to 16 000 °K 4 000 to 10 000 °K Figura 2 - Vista in sezione della torcia di saldatura TOPTIG. 824 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Figura 3 - Schema della torcia. T. Operbecke e S. Guiheux - TOPTIG: la saldatura robotizzata TIG con alimentatore filo integrato 1. Continuous metal transfer 3. Continuous metal transfer 1. Melting of wire tip 2. Formation of droplet 3. Growth of droplet 4. Deposure of droplet 2. Continuous metal transfer 4. Wire feed stopped Figura 5 - In senso orario: 1. il filo avanza e inizia a fondere; 2. rottura del ponte liquido e formazione della goccia; 3. massima dimensione della goccia; 4. deposito del metallo sul bagno liquido. Figura 4 - In senso orario: 1. il filo avanza; 2. primo contatto dell’estremità del filo con il pezzo; 3. contatto continuo del filo con il bagno di fusione tramite un flusso liquido; 4. interruzione del contatto ed estremità del filo appuntita quando la velocità decresce a zero. La torcia TOPTIG rende possibile due modi di trasferimento del metallo complementari. A flusso liquido continuo e a goccia. A liquido continuo Questa configurazione comporta un particolare trasferimento del metallo d’apporto simile ad una colata di metallo liquido (Fig. 4) differente dal normale trasferimento “a goccia”. Vi è un contatto continuo tra il metallo d’apporto e il pezzo da saldare all’estremità del cono dell’arco. Il modo di trasferimento con ponte liquido è da preferire, in quanto genera un elevato tasso di deposito alla massima velocità, una saldatura continua e regolare e un rischio molto ridotto che il filo d’apporto entri in contatto con l’elettrodo di tungsteno. Al termine della saldatura si ottiene un filo più appuntito rendendo la successiva partenza più affidabile. Il fotogramma della Figura 4 è ottenuto grazie ad un sistema di visione laser che permette di nascondere completamente la radiazione dell’arco. Questo modo di trasferimento si ottiene con i più comuni fili d’apporto nei procedimenti di saldobrasatura di acciai inossidabili con gli opportuni parametri di velocità filo, corrente e distanza dell’elettrodo grazie alla geometria del TOPTIG. A goccia Il modo di trasferimento a goccia è caratterizzato da un contatto ripetuto delle gocce con il bagno fuso, rottura della strizione metallica, crescita della goccia e distacco per gravità o contatto con la superficie (Fig. 5). Questo schema è similare al trasferimento in “short arc” della saldatura MAG. Lo si può scegliere per i seguenti motivi: per mescolare il bagno fuso grazie ai continui contatti delle gocce con la superficie liquida. Questo riduce le porosità o in altri casi determina una struttura regolare ed eccellente. Per coprire un ampio range di parametri: saldatura a correnti più basse o con ridotto tasso di apporto filo. Per ottenere un cordone di saldatura più largo. Il criterio fondamentale è la dimensione e la frequenza delle gocce: una velocità Droplet di avanzamento filo Transfer elevata garantisce una maggior frequenza di gocciolamento e una dimensione delle gocce ridotta. La Figura 6 mostra schematicamente l’influenza della velocità del filo sulla frequenza del gocciolamento mantenendo una corrente di saldatura costante. Performance e applicazioni Il procedimento TOPTIG è indicato per la saldatura di spessori sottili (fino a 3 mm di spessore), quando è richiesta elevata qualità, produttività e costi ragionevoli. Aspetto della saldatura Un altro vantaggio del procedimento TOPTIG è l’eccellente aspetto del cordone di saldatura. Infatti, l’utilizzo di un gas inerte garantisce un’ossidazione ridotta sia in saldobrasatura che con acciai inossidabili. Droplet Frequency Tipologie di trasferimento del metallo Unstable Transfer Continuous Transfer Wire Feed Speed Figura 6 - Influenza della velocità sul filo di gocciolamento. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 825 T. Operbecke e S. Guiheux - TOPTIG: la saldatura robotizzata TIG con alimentatore filo integrato Figura 8 - Saldobrasatura su acciaio zincato alla velocità di 3,5 m/min. Figura 7 - Giunti sovrapposti, spessori 2 mm 304L a 200°, 0,9 m/min. Inoltre il trasferimento in modo liquido garantisce un cordone liscio, privo di onde di solidificazione (Fig. 7). Velocità di saldatura In tutti i test eseguiti, il dato più interessante è stato quello relativo alla velocità: diversamente dal procedimento classico TIG, le velocità di saldatura sono paragonabili a quelle ottenute con il procedimento MIG (Fig. 8). Figura 10 - Saldatura di acciaio inossidabile. Figura 11 - Gunto di sovrapposizione 1mm lamiera acciaio inossidabile, 140°, 1.1 m/min, Arcal 10. 826 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Figura 9 - Saldobrasatura su acciaio zincato di spessore 0,8 mm. Assenza di proiezioni L’assenza di proiezioni è garantita dal fatto che la corrente di saldatura non attraversa il filo d’apporto. Solitamente per prevenire proiezioni su spessori sottili, si riduce l’apporto di calore alla partenza della saldatura e si protegge l’elettrodo. Sincronizzando la salita della corrente , la partenza del filo e il movimento del robot, si può ridurre l’apporto di calore: l’arrivo del filo d’apporto direttamente nella regione dell’arco aiuta ad assorbire l’energia e a prevenire un eccessivo riscaldamento e le proiezioni di materiale (Fig. 9). Bassa distorsione L’autonomia della regolazione della corrente di saldatura, rispetto alla velocità di avanzamento del filo, permette di controllare l’apporto termico al giunto, e quindi risulta più facile ridurre le distorsioni. Tale vantaggio favorisce la realizzazione di saldature di spessori sottili in acciaio inossidabile (Fig. 10). Controllo e flessibilità del processo Con un sistema di apporto filo completamente integrato nella torcia e il fatto che il filo fonde in prossimità del punto più caldo dell’arco, la posizione del filo rispetto alla direzione di saldatura è meno sensibile, garantendo maggiore libertà per saldare strutture più complesse su robot a 6 assi (Fig. 11). Ad ogni modo questo processo ammette errori di disallineamento e distacco tra i due lembi pari a una volta il diametro del filo. Se è necessaria una tolleranza maggiore, si può utilizzare la funzione “weaving” del robot. Saldobrasatura per il settore automobilistico All’inizio la torcia TOPTIG è stata sviluppata per applicazioni nell’industria automobilistica per la saldatura di lamiere sottili di acciaio pre-rivestite. Figura 12 - Giunto di sovrapposizione 1mm lamiera acciaio elettrozincata, 120°, 1m/min, Arcal 10 con luce di 1 mm. T. Operbecke e S. Guiheux - TOPTIG: la saldatura robotizzata TIG con alimentatore filo integrato TABELLA I Giunto Acciaio rivestito Filo riemp. Corrente Velocità saldatura Gas Elettro galvanizzato (1 mm) CuAl8 Ø 1 mm 180 A 1.75 m/min ARCAL 1 (15 l/min) Galvanizzato (0.8 mm) CuSi3 Ø 1 mm 80 A 1.3 m/min ARCAL 10 (15 l/min) Elettro galvanizzato (2 mm) CuSi3 Ø 1.2 mm 155 A 1 m/min ARCAL 10 (15 l/min) Elettro galvanizzato (1 mm) CuSi3 Ø 1.2 mm 140 A 1 m/min ARCAL 10 (15 l/min) Galvanizzato (1.5 mm) CuSi3 Ø 1 mm 130 A 1 m/min ARCAL 10 (15 l/min) Acciaio inox Filo riemp. Corrente Velocità saldatura Gas 304L (1 mm) E 308 L Ø 0.8 mm 150 A 1 m/min ARCAL 10 (15 l/min) 304L (2 mm) E 308 L Ø 1.2 mm 210 A 1.5 m/min ARCAL 10 (15 l/min) 304L (2 mm) E 308 L Ø 1.2 mm 200 A 0.7 m/min ARCAL 10 (15 l/min) 304L (2 mm) E 308 L Ø 1.2 mm 200 A 1 m/min ARCAL 15 (15 l/min) Il procedimento TOPTIG consente di ottenere velocità di lavoro di circa un metro al minuto con un ottimo aspetto estetico dei cordoni (Fig. 13). Nella Tabella I sono illustrati alcuni giunti tipici. Applicazioni su acciai inossidabili Per gli acciai inossidabili, il procedimento TOPTIG è molto interessante per la velocità di saldatura e il tasso di deposito ottenibile (circa 3kg/h). Le applicazioni possibili sono ad esempio l’industria alimentare e le strutture metalliche sottili in cui il procedimento può essere una valida soluzione grazie all’eccellente aspetto estetico dei cordoni. Nella Tabella II sono illustrati alcuni giunti tipici. Sono stati provati differenti gas per questi tipi di applicazioni. Essi hanno influenza nell’aspetto del cordone e sulla velocità di saldatura come indicato nella Tabella III. TABELLA II Giunto La torcia Tra queste, le applicazioni più frequenti, sono su giunti a sovrapposizione da 0,8 a 1,5 mm di lamiere zincate (Fig. 12). La torcia è montata sul polso del robot e attraverso un connettore rapido collegata al sistema avanzamento filo push-pull. La torcia è raffreddata internamente ad acqua e ha la possibilità di un raffreddamento addizionale della punta esterna da utilizzarsi con correnti vicino al limite massimo o per saldatura in zone confinate con condizioni estreme di riscaldamento. La punta guidafilo può essere rimossa dalla punta esterna (avvitata) o per raggiunto limite di usura o per cambio diametro del filo. La punta esterna (del gas di protezione) può essere rimossa facilmente dalla torcia svitando una ghiera senza aprire il circuito di raffreddamento ad acqua. L’elettrodo è tenuto da un porta elettrodo centrale che può essere sostituito automaticamente. TABELLA III - Influenza del gas di protezione sulla massima velocità di saldatura di un giunto in 304L a sovrapposizione di 2 mm di spessore. Figura 13 - Saldatura robotizzata di parti di carrozzeria. Gas Miscela gas Vel. spostamento R1 Ar + 2.5% H2 0.9 m/min R1 Ar + 20% He + 5% H2 1.2 m/min R1 Ar + 5% H2 1.7 m/min Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 827 T. Operbecke e S. Guiheux - TOPTIG: la saldatura robotizzata TIG con alimentatore filo integrato Figura 14 - Torcia TOPTIG con sistema push-pull. I limiti di corrente della torcia sono 220 A DC, per impiego con fili di diametro tra 0,8 e 1,2 mm (Fig. 14). La torcia fa parte di un impianto completo comprendente una sorgente di corrente continua dedicata da 220 A al 100% con controllo a distanza, cavi di collegamento e un gruppo avanzamento filo fino a 10m/min. L’impianto è protetto contro l’alta frequenza con isolamento completo del robot, del gruppo, avanzamento filo e dei segnali di interfaccia via optoisolatori. Il sistema di cambio elettrodo, è un sistema a comando pneumatico con un PLC di controllo interfacciabile con ogni tipo di robot. Consente uno stock di 6 portaelettrodi sulla postazione di cambio. Il controllo dello stock è automatico. Il tempo ciclo per il cambio di un elettrodo Figura 15 - Sistema di cambio automatico elettrodi e sorgente di corrente. è di circa 15s da saldatura a saldatura senza alcun intervento manuale (Fig.15). Conclusioni TOPTIG è una nuova variante del procedimento convenzionale TIG adattato alle esigenze delle produzioni robotizzate. Il disegno della torcia offre i vantaggi di un semplice e ripetitivo setup: la posizione del filo d’apporto nei confronti dell’elettrodo è fissa e la sporgenza del filo è limitata al minimo. Si ha un’ottima accessibilità su particolari complessi tipici per applicazioni robotizzate. Ulteriori caratteristiche della torcia sono il cambio elettrodo automatico, un collegamento rapido tra torcia e robot e l’avanzamento filo pulsato. Le velocità di saldatura o saldobrasatura sono simili e in alcuni casi più elevate di quelle ottenibili con saldatura MIG a filo singolo ma con una migliore qualità dei cordoni di saldatura. Le tolleranze di posizionamento sono tipiche dei giunti a sovrapposizione circa una volta il diametro del filo. La durata dell’elettrodo può raggiungere largamente la durata di un turno di lavoro. Le applicazioni del procedimento sono limitate agli spessori sottili fino a circa 3 mm con tassi di deposito relativamente bassi. Numerose applicazioni si possono trovare quando si richiede una eccellente qualità dei cordoni come nel settore dei particolari in vista per l’industria automobilistica, mobili metallici industria chimica o alimentare. Thomas OPDERBECKE, Air Liquide C.T.AS., Head of R&D, Department Arc Welding. Master “Mechanical engineering and fabrication”. University of Technology Branschweig, Germany in 1995. Stéphanie GUIHEUX, Air Liquide Engineering (project manager). Masters: Ecole National Supérieurs de Arts et Métiers (Paris). 828 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 EZgX] Xdh ^bedgiVciZ kZc^gZ Vaa¼ZY^o^dcZ '%%- Y^ HjW[dgc^ijgV4 HZbea^XZ/ &#%+(Vo^ZcYZZhedh^ig^X^0'+#'((k^h^iVidg^0'(k^Va^iZbVi^X^0),b^c^Xdc[ZgZcoZ0 &,XdckZ\c^0*jc^i|Y^bdhigVi^kZ#:XXdijii^^cjbZg^Y^jcV\gVcYZ[^ZgV!Y^cVb^XV Z^ccdkVi^kV!X]Zd\c^Vccdi^d[[gZ`»cddcfhib]h{X]hfcjUfYdUfhbYfYZZ]W]Ybh]eZg g^hjaiVi^ Y^ Vaid a^kZaad fjVa^iVi^kd! hZcoV hegZX]^ Z V Xdhi^ dkk^VbZciZ XdciZcji^# :cigVYVegdiV\dc^hiV^cHjW[dgc^ijgV'%%-!jcbdcYdY^deedgijc^i|Z^ccdkVo^dcZ! XcjYjYb]fYUdfYbXYfY`»]XYUW\YWYfW\] YVi^ZY^o^dcZ'%%, :=9F98=D5FA5 '#)5DF=@9&$$, BY``»UaV]hcX]. -%##!.)#! 30%#)!,)::!4! EZg^c[dGYbUZAYgh]YfY:]YfY/lll#bZXheZ#Xdb"hjW[dgc^ijgV5hZcV[#^i 35"&/2.)452! Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico (°) P. Ferro * F. Bonollo * A. Tiziani * Sommario / Summary In questo lavoro sono stati sintetizzati i risultati di diverse ricerche pubblicate in letteratura sul comportamento a fatica delle giunzioni saldate in acciaio austeno-ferritico. In particolare, sono stati raccolti molti dati sperimentali sia in termini di resistenza a fatica ad alto numero di cicli, che di propagazione della frattura. È stato infine evidenziato l’effetto della composizione chimica e il contributo indotto dall’ambiente di lavoro anche mediante confronto con altre tipologie di acciai. In termini di fatica ad alto numero di cicli non si sono osservate significative variazioni rispetto ad altri tipi di leghe ferrose in quanto il fattore geometrico sembra mascherare l’influenza del materiale. Più evidente risulta invece l’influenza della microstruttura e della composizione chimica sulla propagazione delle cricche di fatica. Effetti positivi sono legati ad un aumento della quantità di fase austenitica e del contenuto di Ni. In this work a collection of data, taken from literature, and regarding the fatigue strength of welding joints in duplex stainless steels, are reported. In particular, experimental results (°) Memoria presentata alle Giornate Nazionali di Saldatura 4 - Workshop: “Strutture saldate di carpenteria in acciaio austeno-ferritico e in leghe di alluminio” Genova, 25-26 Ottobre 2007. * DTG - Università di Padova - Sede di Vicenza. obtained both in the high cycle fatigue (HCF) and in low cycle fatigue (LCF) range are summarized. Finally, the effects of chemical composition and corrosive medium are highlighted, also by comparing the behaviour of duplex stainless steels with that of other kinds of steels. About the HCF strength, no significant variation were observed in comparison with other types of ferrous alloys since the geometrical discontinuities effect seems to mask the material influence. Instead, more evident is the microstructure and chemical composition influence on the fatigue crack growth. Positive effects are observed with the increase of austenitic phase proportion and Ni content. Keywords: Composition; duplex stainless steels; fatigue cracks; fatigue loading; fatigue strength; microstructure; service conditions; stainless steels; welded joints. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 831 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico 1. Introduzione Gli acciai inossidabili duplex e superduplex sono ormai noti come materiali che combinano eccellenti proprietà meccaniche con una buona resistenza alla corrosione. Tali leghe sono generalmente utilizzate per componenti soggetti a “stress corrosion cracking” (SCC) e “corrosion fatigue” in ambiente contenente cloruri [1-2]. Rispetto agli inossidabili austenitici, la presenza di ferrite nei duplex, promuove un effetto combinato elettrochimico e meccanico. A causa del minore carico di snervamento dell’austenite, rispetto a quello della ferrite, la deformazione plastica indotta da carichi esterni si concentra nei grani austenitici, mentre la ferrite agisce come anodo sacrificale proteggendo l’austenite (catodo). Tali caratteristiche sono raggiunte dai manufatti dopo laminazione a caldo seguita da una tempra di soluzione. Il trattamento termo-meccanico induce una microstruttura con il rapporto ottimale ferrite/austenite (circa 1) e la dissoluzione di fasi secondarie (prevalentemente carburi e nitruri) eventualmente precipitati nella matrice. Tuttavia, a causa dei processi di lavorazione o durante la vita utile del componente, possono nascere fenomeni di infragilimento [3]. È ben noto infatti che l’infragilimento dei “Duplex Stainless Steels” (DSSs) può essere associato ad alcuni processi di saldatura che portano ad una modificazione della microstruttura [4] (es.: il rapporto ferrite/austenite) e/o ad una precipitazione di fasi secondarie (es.: fase σ, carburi, nitruri) in Zona Termicamente Alterata (ZTA) [5,6]. Altre cause di infragilimento possono originarsi a moderate temperature di servizio (generalmente non più elevate di 350 °C) per tempi lunghi [7]. Le proprietà a fatica di tali materiali, sia a basso che ad elevato numero di cicli, sono state studiate da diversi ricercatori [8-10]. A livello microstrutturale le caratteristiche di resistenza a fatica ad alto 832 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 numero di cicli dei duplex sono state associate alle intense bande di scorrimento nella matrice ferritica. Anche se risulta difficile discernere i siti di nucleazione della frattura fra ferrite, austenite, o interfaccia α/γ [11]. A basso numero di cicli, alcune cricche si formano all’interfaccia α/γ, sebbene molte di loro siano localizzate al bordo grano ferritico [12]. Non esiste, come ben noto una corrispondenza biunivoca tra le proprietà di fatica del materiale base e quelle dei giunti saldati in quanto le alterazioni termiche e le variazioni di geometria giocano un ruolo essenziale. Sfortunatamente, poco fornita sembra essere la letteratura riguardante la resistenza a carichi ciclici dei giunti saldati in acciaio duplex o superduplex. Questo lavoro si propone di raccogliere i principali risultati dei test di fatica ottenuti in letteratura su giunti saldati in DSS con particolare riferimento all’influenza del trattamento termico, della composizione chimica e dell’applicazione (basso, alto numero di cicli e propagazione della cricca). Nella prima parte della memoria vengono riassunte le principali problematiche di saldatura di questi materiali e le caratteristiche a fatica del metallo base in relazione anche all’influenza del trattamento termico, nella seconda viene approfondito il comportamento a fatica delle giunzioni saldate. 2. Problematiche di saldatura degli acciai austeno-ferritici Durante i processi di giunzione, anche a causa dei numerosi elementi presenti in lega, nel metallo fuso e nella ZTA avvengono importanti trasformazioni di fase che hanno una significativa (e spesso negativa) influenza sulle proprietà finali del materiale [4,6]. L’evoluzione microstrutturale dell’acciaio, sia nel cordone che nella ZTA, è funzione dei campi termici indotti nel corso del processo. Tali campi termici dipendono evidentemente dal tipo di sorgente adottata. Nei processi convenzionali di saldatura ad arco, ampiamente diffusi per le applicazioni industriali degli acciai DSS, le caratteristiche salienti dei campi termici indotti sul materiale, sono: una moderata velocità di raffreddamento nell’inter- vallo critico per il bilanciamento ferriteaustenite (1200-800°C), un raffreddamento relativamente lento (nel cordone e nella zona adiacente) in corrispondenza degli intervalli critici per la precipitazione di fasi indesiderate, e infine, una scarsa direzionalità che riduce sostanzialmente gli spessori saldabili in passata singola. Ciò implica da un lato un accettabile bilanciamento delle fasi α/γ e dall’altro il rischio di precipitazione di composti infragilenti. Per questo motivo, tra le precauzioni da adottare nella saldatura ad arco dei DSS vi sono: • il fatto di evitare, prima della saldatura, qualsiasi trattamento di pre-riscaldo, • l’indicazione, in caso di saldature a più passate, di lasciare raffreddare l’acciaio, tra una passata e l’altra, al di sotto dei 150°C. Qualora dovessero essere effettuati trattamenti termici post-saldatura (peraltro non necessari, in genere, qualora si usi un filo d’apporto opportuno), il raffreddamento deve essere adeguatamente rapido, onde evitare la comparsa di fasi infragilenti. Diverso è invece l’effetto indotto dalle saldature ad alta densità di potenza (laser, fascio elettronico, plasma). Il basso apporto termico induce una elevata velocità di raffreddamento che se da un lato riduce le dimensioni della ZTA e previene la precipitazione di fasi secondarie, dall’altro provoca uno sbilanciamento fra le fasi primarie (α,γ) e la formazione di una ferrite molto più instabile, più soggetta quindi alla precipitazione di nitruri di cromo e meno resistente alla corrosione localizzata. In questi casi possono essere necessari uno o più dei seguenti accorgimenti: • un trattamento di solubilizzazione, • una passata di cosmesi, • l’utilizzo di fili d’apporto arricchiti in elementi austenitizzanti, • controllo e ottimizzazione dei parametri di processo. 3. Resistenza a fatica del metallo base 3.1 Fatica ad alto numero di cicli Le ricerche condotte in questo settore, hanno messo in luce l’importanza della resistenza meccanica del materiale sulla P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico (a) (b) Figura 1 - (a) Bande di scorrimento nella fase austenitica della superficie esterna della piastra (Δσ/2 = 400 MPa, vita infinita); (b) Danneggiamento a fatica in entrambe le fasi della superficie esterna nel campione a barra (Δσ/2 = 400 MPa, Nf = 110000 cicli) [13]. con bande di scorrimento molto più ondulate e irregolari (Fig. 1b). Gli stessi autori [11], studiando l’effetto del trattamento termico a 475 °C dell’acciaio SAF 2205 (UNS S31803), avevano osservato che la resistenza a fatica aumentava all’aumentare del tempo di invecchiamento (Fig. 2). Tale comportamento era stato attribuito all’incremento della tensione di snervamento della ferrite decomposta in modo spinodale. Ciò induceva una (a) più difficile propagazione delle microcricche nucleatesi nell’austenite, all’interno della ferrite. Stress amplitude (MPa) sua vita a fatica. La fase di innesco della cricca domina su quella di propagazione. I trattamenti termici che aumentano la resistenza statica dell’acciaio sono quindi positivi anche dal punto di vista della sua resistenza ai carichi ciclici. Nei test di fatica ad alto numero di cicli su duplex 2205 in barre laminate a caldo e piastre laminate, A. Mateo et al. [13], trovarono che per carichi inferiori al limite di fatica il danneggiamento dei campioni coinvolgeva solo la fase austenitica (Fig. 1a). Ciò era dovuto allo scorrimento planare reversibile creato dall’azoto per tensioni inferiori al limite di fatica [14], mentre per tensioni superiori al limite di fatica il danneggiamento interessava anche la fase ferritica UA A200 550 AD Surface defect AD Subsurface inclusion AG Surface defect AG Subsurface inclusion AG Run out Number of cycles to failure 500 (b) 450 400 350 300 104 105 106 Number of cycles Figura 2 - Comportamento a fatica ad alto numero di cicli dell’acciaio duplex UNS S31803 (R = -1). Influenza del trattamento termico (UA = unaged; A200 = aged, 475 °C, 200 h) [11]. 107 Stress amplitude (MPa) Stress amplitude (MPa) 600 Sempre ad alto numero di cicli, C. Chai [15], confrontando il comportamento di due diversi acciai duplex, 2205 (σ y = 490 MPa σ TS = 723 MPa) e 2507 (σ y = 603 MPa σ TS = 965 MPa) aveva osservato come la resistenza a fatica risultasse proporzionale alla resistenza meccanica del materiale in esame (Fig. 3). Analogamente a quanto già osservato da altri autori, per elevate ampiezze di carico, il danneggiamento per fatica ri- Surface defect Subsurface inclusion Run out Number of cycles to failure Figura 3 - Curve S-N di acciai duplex: (a) SAF 2205; (b) SAF 2507 [15]. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 833 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico guardava principalmente la fase ferritica (Fig. 4a e 4b) ed era visibile sottoforma di intrusioni-estrusioni sia superficiali (Fig. 4a) che in prossimità delle inclusioni (Fig. 4b). Tale fenomeno veniva spiegato osservando che la velocità di incrudimento dell’austenite era più elevata di quella della ferrite per cui già dopo qualche ciclo di deformazione la fase austenitica risultava meccanicamente più resistente di quella ferritica. Per ampiezze di carico basse, le bande di scorrimento erano raramente visibili (Fig. 4c), e si potevano osservare al bordo grano ferritico (Fig. 4d) o in prossimità di inclusioni sotto-pelle (Fig. 5). 3.2 Fatica a basso numero di cicli Nel campo della fatica a basso numero di cicli, è stato osservato un comportamento del metallo base del tutto opposto al caso precedente. Sono state condotte da J.-d. Kwon et al. [16] prove su un acciaio duplex ASTM (1977) A351 (CF8M). Gli autori si sono concentrati in particolare sullo studio dell’effetto del trattamento termico. Quest’ultimo è stato ottenuto testando a temperatura ambiente sia campioni tal quali, sia campioni trattati a 430 °C per 300 h e 1800 h. Come mostrato nella Figura 6, la vita a fatica dei provini trattati risultava significativamente compromessa a causa dell’infragilimento subito dalla ferrite per la precipitazione di fasi secondarie (α’, G, M26C6). Il picco di tensione aumentava rapidamente durante i primi cicli di fatica e poi (a) (b) (c) (d) Figura 4 - Iniziale danneggiamento per fatica nell’acciaio SAF 2205: (a) Δσ = 490 MPa, N = 2.6 x 104 cicli; (b) Δσ = 320 MPa, N = 1.62 x 106 cicli; (c) e (d) Δσ = 250 MPa, N = 1.18 x 108 cicli [15]. si stabilizzava fino alla rottura del campione; tale incremento risultava più pronunciato all’aumentare dell’effetto di infragilimento indotto dal trattamento termico. In particolari condizioni (fatica a basso numero di cicli) e per determinate composizioni di elementi in lega, l’elevata deformazione plastica può indurre nella fase austenitica la trasformazione martensitica. P.K. Chiu et al. [17] hanno osservato che la trasformazione locale del- Total strain amplitude, εta (b) Plots of εta vs. Nf Virgin 300 hrs degraded 1800 hrs degraded Cycles to failure (Nf) Figura 5 - Iniziale danneggiamento per fatica in prossimità di un’inclusione. SAF 2205, Δσ = 250 MPa, N = 1.18 x 108 cicli [15]. 834 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Figura 6 - Curve di fatica a basso numero di cicli per l’acciaio duplex ASTM (1977) A351. Influenza del trattamento termico a 430 °C [16]. P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico LT LT LT TL TL TL R = 0.1 R = 0.5 R = 0.75 R = 0.1 R = 0.5 R = 0.75 da/dN [m/cycle] (b) da/dN [m/cycle] (a) LT LT LT TL TL TL ΔK [MPa m1/2] R = 0.1 R = 0.5 R = 0.75 R = 0.1 R = 0.5 R = 0.75 ΔK [MPa m1/2] Figura 7 - Curve di Paris per l’acciaio SAF 2205; (a) solubilizzato (T = 1050 °C), (b) trattato a 375 °C per 1000 h [18]. 3.3 Propagazione delle cricche di fatica Nei test di fatica condotti da F. Iacoviello et al. [18] su acciaio duplex SAF 2205 in diverse condizioni di trattamento termico, gli autori hanno osservato che per ciascuno stato del materiale (sia trattato termicamente che solubilizzato) la velocità di propagazione della frattura e soprattutto il ΔK di soglia dipendeva solo dal rapporto di ciclo utilizzato, con un incremento di ΔKth al diminuire di R (Fig. 7). Nessun effetto è stato osservato in relazione alla direzione del carico applicato. Inoltre, maggiore era l’effetto di infragilimento indotto dal trattamento termico nella fase ferritica, più critica risultava la fase di propaga- (a) l’influenza degli elementi in lega sul comportamento alla propagazione della cricca di fatica, T.H. Kang et al. [19], hanno analizzato il comportamento di acciai Annealed duplex al variare 375°C-1000h del contenuto di W 475°C-1000h 800°C-1h e del trattamento termico. È noto infatti che il W ΔK [MPa m1/2] tende a ritardare la formazione di fase Figura 8 - Curve di Paris per l’acciaio SAF σ a scapito però 2205 in differenti condizioni di trattamento termico [18]. della fase χ. In particolare gli autori zione; mentre il valore di soglia non hanno osservato che la lega allo stato sosubiva grosse variazioni (Fig. 8). Nella lubilizzato non mostrava nessuna sensiFigura 9 sono visibili le fratture per bilità alla composizione chimica. Tuttaclivaggio della fase ferritica infragilita via i campioni trattati a 900 °C avevano dal trattamento termico. Considerando un’apparente resistenza alla fatica, supeda/dN [m/cycle] l’austenite in martensite all’apice della cricca di fatica nell’ acciaio SAF 2205 aumentava la resistenza a fatica riducendo la velocità di propagazione della cricca. (b) Figura 9 - Superficie di frattura per fatica; (a) campione solubilizzato, (b) campione trattato a 475 °C per 1000 h (infragilimento per decomposizione spinodale della ferrite) [18]. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 835 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico riore a quella dei campioni solubilizzati a causa dell’effetto di chiusura della cricca indotto dall’elevata rugosità. All’aumentare del contenuto di W, la duttilità delle leghe trattate termicamente aumentava e di conseguenza anche la resistenza intrinseca alla propagazione. 4. Resistenza a fatica delle giunzioni saldate 4.1 Fatica ad alto numero di cicli Nel campo della resistenza a fatica delle giunzioni saldate ad alto numero di cicli, gli acciai duplex non si discostano in maniera significativa dalle altre tipologie di acciai strutturali. Koskimäki Matti e Niemi Erkki [20] analizzarono la resistenza a fatica di giunzioni tal quali in acciaio inossidabile austenitico, ferritico e duplex. Scopo del lavoro era quello di valutare se le variazioni della resistenza a fatica avessero origine dalle differenze nelle proprietà chimiche e meccaniche del materiale o principalmente dal fattore geometrico. La composizione chimica e le proprietà meccaniche delle leghe di partenza sono riassunte nelle Tabelle I e II. Le giunzioni erano state ottenute mediante saldatura ad arco con elettrodi rivestiti. I metalli d’apporto erano l’AWS E 308 L-17 per l’acciaio austenitico e ferritico e l’AWS E 2209-16 per l’acciaio duplex. Le rispettive composizioni sono mostrate nella Tabella III. La geometria dei giunti è schematizzata nella Figura 10. Si tratta di saldature testa a testa con cianfrino a doppia V in 4 passate, e giunti a croce i cui parametri sono descritti nella Tabella IV. I test di fatica sono stati condotti ad ampiezza costante e con rapporto di ciclo R = 0.1 e frequenza 5 Hz. I risultati, descritti in termini di curve S-N (Eq. (1)), sono rappresentati nelle Figure 11 e 12. C = (Δσ)mN (1) I test di fatica sull’acciaio austenitico erano risultati molto difficili in quanto in molti casi la rottura avveniva sul metallo base in prossimità degli afferraggi. Perciò molti risultati non sono stati considerati validi. Nella Figura 11 si nota il miglior comportamento a fatica dei giunti in acciaio duplex rispetto agli austenitici. Tale effetto è stato considerato TABELLA I - Composizione chimica delle leghe base [20]. Element, wt.-% Steel type C Cr Ni N Mo Cu Ti Austenitic 0.024 18.67 8.13 0.110 0.19 0.16 0.00 Austenitic-Ferritic 0.027 23.27 4.13 0.150 0.01 0.01 0.00 Ferritic 0.015 11.27 0.83 0.012 0.01 0.01 0.32 TABELLA II - Proprietà meccaniche delle leghe base [20]. Steel type Initial yield strength (N/mm2) 1% Offset yiel strength (N/mm2) Ultimate tensile strength (N/mm2) Reduction in area A5 (%) Austenitic 288 320 617 54 Austenitic-Ferritic 453 508 681 39 Ferritic 274 285 459 36 TABELLA III - Composizione chimica dei materiali d’apporto utilizzati [20]. Element, wt.-% Electrode type C (max) Si Mn Cr Ni Mo N AWS E 308 L-17 0.030 0.8 0.8 19.5 10 - - AWS E 2209-16 0.025 1.0 0.8 22.0 9 3 0.12 TABELLA IV - Valori medi dei parametri descritti nella Figura 10 [20]. Butt weld * Steel Gusset * B (mm) H (mm) α (°) e (mm) Y (mm) α (°) δ ** (mm) Austenitic 12.4 1.3 162 0.33 1.18 33 2.2 Austenitic-Ferritic 12.7 1.6 153 0.13 0.87 40 3.8 Ferritic 13.1 1.6 157 0.33 1.05 38 2.6 * Measured at the crack initiation site. ** Specimen centre displacement caused by longitudinal bending distortion. 836 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico (a) (b) Direction A-A Figura 10 - (a) Giunto testa a testa; (b) Giunto a croce [20]. dagli autori derivante principalmente dalla variazione della geometria dei campioni. Analoga spiegazione è stata data per il migliore comportamento delle giunzioni a croce in acciaio ferritico (Fig. 12). La vita a fatica dei duplex e dei ferritici saldati testa a testa risultava in favore di sicurezza rispetto alla curva di progetto proposta dall’IIW (Classe 100). Mentre la curva sperimentale per l’acciaio austenitico si trovava in sufficiente accordo con tale standard (Fig. 13). Confrontando i risultati ottenuti in letteratura per l’acciaio Fe 360 si può notare nella Figura 14 che tali valori coincidono con quelli relativi all’acciaio duplex. Infine si può osservare (Fig.15) che riscrivendo le curve di fatica in Nominal Stress Range, MPa 500 Austenitic Stainless Steel Austenitic-Ferritic Stainless Steel Ferritic Stainless Steel Crack initiates in specimen radius (Austenitic) Crack initiates at fixed end (Austenitic) No crack initiation (Austenitic) No crack initiation (Austenitic-Ferritic) Austenitic Stainless Steel mean S-N curve Austenitic-Ferritic Stainless Steel mean S-N curve Ferritic Stainless Steel mean S-N curve Stress Ratio, R = 0.3 50 10 000 100 000 1 000 000 10 000 000 Cycles to failure Stainless Steel m Cm Ck FAT Austenitic 3.17 3.00 1.60x1013 6.21x1012 4.65x1012 1.80x1012 101 97 Austenitic-Ferritic 4.07 3.00 3.12x1015 6.76x1012 1.54x1015 3.09x1012 153 115 Ferritic 3.40 3.00 4.23x1013 4.65x1012 1.83x1013 1.97x1012 111 100 Figura 11 - Valori sperimentali con relative curve S-N medie del giunto testa a testa e valori delle costanti dell’eq. (1) (m = 3 è riferito allo standard IIW)[20]. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 837 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico Nominal Stress Range, MPa 500 Austenitic Stainless Steel Austenitic-Ferritic Stainless Steel Ferritic Stainless Steel Polished Weld Toe Line (Austenitic) Crack Initiated at Fixed End (Austenitic) Stress Ratio, R = 0.5 (Austenitic-Ferritic) Stress Ratio, R = 0.3 (Ferritic) No Crack (Ferritic) Austenitic Stainless Steel mean S-N curve Austenitic-Ferritic Stainless Steel mean S-N curve Ferritic Stainless Steel mean S-N curve 50 10 000 100 000 1 000 000 10 000 000 Cycles to failure Stainless Steel m Cm Ck FAT Austenitic 3.56 3.00 1.94x1013 1.17x1012 1.11x1013 5.92x1011 78 67 Austenitic-Ferritic 3.21 3.00 3.95x1012 1.35x1012 2.40x1012 8.02x1011 78 74 Ferritic 4.00 3.00 5.95x1014 3.19x1012 3.62x1014 1.68x1012 115 94 Figura 12 - Valori sperimentali con relative curve S-N medie del giunto a croce e valori delle costanti dell’eq. (1) (m = 3 è riferito allo standard IIW)[20]. 500 Nominal Stress Range, MPa Austenitic Stainless Steel Austenitic-Ferritic Stainless Steel IIW FAT 100 IIW FAT 80 50 10 000 100 000 500 Austenitic Stainless Steel Austenitic-Ferritic Stainless Steel Ferritic Stainless Steel Smith & Smith [2] IIW FAT 63 IIW FAT 71 Ferritic Stainless Steel 1 000 000 Cycles to failure Figura 13 - Curve S-N nominali caratteristiche del giunto testa a testa [20]. 838 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Nominal Stress Range, MPa 10 000 000 50 10 000 100 000 1 000 000 Cycles to failure 10 000 000 Figura 14 - Curve S-N nominali caratteristiche del giunto a croce [20]. P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico Hot Spot Stress Range, MPa Hot Spot Stress Range, MPa 500 500 Austenitic Stainless Steel Austenitic-Ferritic Stainless Steel 50 10 000 Austenitic Stainless Steel Austenitic-Ferritic Stainless Steel Ferritic Stainless Steel IIW FAT 100 Ferritic Stainless Steel 100 000 1 000 000 Cycles to failure 10 000 000 50 10 000 10 000 000 Figura 16 - Curve S-N nominali caratteristiche del giunto con rinforzo basate sull’approccio locale (hot spot stress, ottenuto mediante misure estensimetriche) [20]. Structural Steels Structural Steels AISI 304L Duplex 2205 2 α = 135° 2 α = 0° 2 α = 0° 2 α = 0° Scatter Band (from Lazzarin et al., 2003) Series III Mean SN Series III Series IV Mean SN Series IV Stress range [MPa] Figura 15 - Curve S-N nominali caratteristiche del giunto testa a testa basate sull’approccio locale (hot spot stress, ottenuto mediante misure estensimetriche) [20]. Endurance, cycles Cycles to failure N Figura 17 - Banda di dispersione, basata sul criterio dell’energia di deformazione locale, che riassume i dati di resistenza a fatica di giunti saldati soggetti a tensione e flessione. Lo spessore della piastra principale va da 3 a 100 mm e l’angolo dell’intaglio va da 0° a 135° [21]. termini di tensione locale (“hot spot stress approach”) si ottiene una diversa classificazione delle curve rispetto alla Figura 13. Mentre confrontando i risultati in termini di tensione locale per il giunto con rinforzo non si nota una apprezzabile differenza fra i diversi tipi di materiali analizzati (Fig. 16). I dati sperimentali ottenuti da Koskimäki Matti e Niemi Erkki [20] hanno mostrato che la resistenza a fatica delle giunzioni in acciaio inossidabile duplex, ferritico e austenitico è comparabile con quella degli acciai strutturali; i giunti testa a testa sono più sensibili alle discontinuità geometriche rispetto ai 100 000 1 000 000 Cycles to failure Figura 18 - Confronto fra il giunto tal quale (serie III) e quello con raggio al piede del cordone di saldatura aumentato (serie IV); acciaio duplex, R = 0.1 [22]. giunti con rinforzo, e la resistenza a fatica del giunto saldato dipende quasi esclusivamente dal particolare geometrico e non dalla lega utilizzata. Analoghi risultati sono stati ottenuti da P. Livieri e P. Lazzarin [21]. La Figura 17 mostra una sintesi dei test di fatica scritta in termini di energia locale mediata in un raggio R c nell’intorno dell’intaglio. Si nota come il comportamento a fatica dei duplex, ad alto numero di cicli, sia confrontabile con quello di altri acciai. Si noti che la Figura 17 sintetizza sia i dati provenienti da campioni la cui rottura avveniva alla radice del cordone, che quelli il cui innesco della cricca avveniva al piede del cordone. Altra conferma della prevalenza del fattore geometrico è stata data da V. Infante et al. [22], i quali hanno effettuato test di fatica di giunti in acciaio saldati MAG, in differenti condizioni (tal quali e con aumento del raggio al piede del cordone di saldatura). La Figura 18 mostra il confronto fra il giunto tal quale e quello con raggio al piede del cordone di saldatura aumentato, entrambi duplex e in soluzione 3% NaCl. È evidente il vantaggio nel migliorare il raggio a fondo intaglio del piede del cordone di saldatura; il limite di fatica aumentava approssimativamente da 100 MPa a 150 MPa. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 839 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico TABELLA V - Composizione chimica del materiale base (wt %) [23]. C Si Mn Pmax Smax Cr Ni N Cu Mo Fe 0.019 0.38 1.5 0.020 0.001 22.71 4.74 0.1 0.18 0.19 Bal. TABELLA VI - Frazioni di volume [23]. Metallo base ZTA ZF ferrite austenite ferrite austenite Valore medio 59 41 65.2 Deviazione standard 7.2 - 7.1 Nei giunti testa a testa l’effetto geometrico può essere eliminato mediante rasatura del cordone. S. Beretta e M. Boniardi [23], con questa tipologia di campioni, hanno ottenuto risultati interessanti dal punto di vista della resistenza a fatica. In [23] viene presentato il risultato di prove di fatica a flessione rotante su un duplex convenzionale SAF 2304 (PREN: 24,94) la cui composizione è descritta nella Tabella V. Il carico di rottura, la tensione di snervamento e la strizione percentuale del metallo base, erano rispettivamente di 770 MPa, 532 MPa, 25%. Al fine di eseguire prove di fatica a flessione rotante i campioni sono stati ottenuti mediante saldatura testa a testa di tubi di diametro esterno finale pari a 7,5 mm e diametro interno 4 mm. Poiché in prove preliminari si era riscontrata la rottura sempre in ZF, è stata scelta la forma a clessidra anziché cilindrica come mostrato nella Figura 19. Si tratta di saldatura TIG con metallo d’apporto (22Cr-8Ni-3Mo) senza nessun pre- o post- riscaldo. La finitura dei provini è stata ottenuta mediante carta smerigliata (grado 1000) mentre la frequenza di prova era di 33.3 Hz. I risultati delle analisi metallografiche sono riassunti nella Tabella VI. La microstruttura della ZF aveva la tipica struttura a grani colonnari tipo austenite 34.8 41 59 - 6.3 - di propagazione attorno ai bordi grano. Molto più vantaggioso sembra essere invece l’utilizzo di giunti in acciaio superduplex saldati mediante tecnologie ad alta densità di potenza. P. Lazzarin et al. [24], nei test di fatica su giunti testa a testa saldati laser in acciaio SAF 2507 (R = 0.1), hanno osservato un netto miglioramento delle prestazioni dinamiche rispetto ai corrispondenti giunti in acciaio dolce Fe P04 e acciaio austenitico 304 -316 (Fig. 20). I giunti in esame (spessore 3 mm) erano stati ottenuti sia mediante passata singola sia con ulteriore passata di cosmesi. Essi presentavano una percentuale media di austenite del 35%. Le proprietà di resistenza (σA = 116-120 MPa, probabilità di sopravvivenza (Ps) = 90%) risultavano nettamente superiori a quelle ammissibili riportate dalle norme (σ A = 45 MPa, Ps = 97.7%). Si osservi come al diminuire del numero di cicli si fanno sempre più positivamente sentire le superiori proprietà stati- 4 mm 12 mm 7.5 mm Widmanstätten grazie alla elevata velocità di raffreddamento e una prevalenza di fase austenitica per l’alto contenuto di elementi gammageni introdotti attraverso il metallo d’apporto. La ZTA risultava libera da precipitati. Il limite di fatica di campioni della stessa forma in AISI 316L era di 320 MPa. Mentre confrontando le curve di fatica dell’acciaio duplex saldato e non, si è osservato che la maggiore differenza in termini di vita a fatica si notava solo ad alto numero di cicli. La riduzione della resistenza a fatica dei giunti saldati rispetto al materiale base è stata stimata di circa l’8% (da 410 MPa a 380 MPa). In ogni caso la resistenza a fatica dell’acciaio duplex (saldato e non) è risultata di gran lunga superiore a quella di un inossidabile austenitico. Nei campioni sopravvissuti è stato possibile osservare la presenza di microcricche non propaganti in prossimità della regione di soglia. Tali microcricche avevano una dimensione di 6.5-25 μm (pari a 1-3 volte l’ampiezza delle “colonne” ferritiche), si arrestavano in prossimità del bordo grano austenitico e cambiavano il loro piano ferrite Figura 19 - Forma del campione utilizzato nelle prove di fatica a flessione rotante [23]. 840 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Figura 20 - Sintesi delle proprietà di resistenza a fatica di giunti saldati al laser testa a testa [24]. P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico TABELLA VII - Composizione chimica del materiale base (wt %) [25]. C Si Mn Pmax Smax Cr Ni N Cu Mo Fe 0.052 0.42 1.42 0.025 0.022 21.1 5.8 0.165 0.02 2.7 Bal. TABELLA VIII - Rapporto α/γ dei campioni trattati termicamente e non [25]. Campione B B60 AW AW15 AW30 AW45 AW60 α/γ 57/43 40/60 75/25 53/47 51/49 47/53 45/55 TABELLA IX - Risultati delle prove Charpy [25]. Campione AW AW15 AW60 Energia (J) 95 136 144 che dell’acciaio superduplex. È necessario tuttavia puntualizzare che tale risultato andrebbe confermato da ulteriori campagne sperimentali riscrivendo i risultati di fatica anche in termini locali (densità di energia, “Notch Stress Intensity Factor” (NSIF) [21]). 4.2 Propagazione delle cricche di fatica nei giunti saldati M.C. Young et al. [25] hanno analizzato la resistenza a fatica di giunti in acciaio duplex SAF 2205 saldati laser (spessore 5 mm). Dopo la saldatura i giunti sono stati trattati termicamente al fine di aumentare la percentuale di austenite in ZF (T = 1050 °C, t = 15-60 min). La composizione del materiale base è riportata nella Tabella VII. Il rapporto di ciclo era di 0.1. La Tabella VIII riassume i valori α/γ misurati sia nel metallo base (B) che nel giunto saldato (AW). La ZF del giunto saldato tal quale presentava un contenuto molto basso di austenite a causa dell’alta velocità di raffreddamento tipica della tecnologia di saldatura utilizzata. Già dopo 15 min di trattamento il bilanciamento α/γ era quasi ripristinato. Tempi di permanenza più lunghi portavano ad un aumento ulteriore di γ ma con velocità sempre più lenta. La Figura 21 riassume i risultati ottenuti e mette in risalto la struttura regolare del metallo base rispetto a quella molto irregolare (tipo Widmanstätten) del giunto saldato. Prove di impatto sui giunti saldati hanno mostrato un incremento della tenacità all’aumentare del contenuto di austenite in ZF come riassunto nella Tabella IX. Nella Figura 22a sono descritti i risultati dei test di fatica in termini di velocità di propagazione della cricca nel metallo base. A conferma dei risultati ottenuti da F. Iacoviello et al. [18], si è osservato come, a differenza dei test di impatto, la velocità di propagazione della frattura non dipenda dalla orientazione del campione. Ciò significa che la prova Charpy non può dare indicazione sul comportamento di propagazione della cricca di fatica. Inoltre l’aumento del contenuto di γ mediante trattamento termico (campioni TL60 e LT60) riduce solo leggermente la velocità di propagazione per bassi valori di ΔK. Sembra quindi che la variazione del contenuto di γ (almeno entro certi limiti) e la sua morfologia abbiano poca influenza sulla velocità di propaga- zione della cricca di fatica di questi materiali. Nel campione saldato (CW) la velocità di propagazione aumentava significativamente all’aumentare di ΔK (Fig. 22b). Inoltre anche il ΔK di soglia era notevolmente aumentato rispetto agli altri campioni. Dopo distensione, il giunto saldato presentava una resistenza minore alla propagazione della cricca. Si poteva quindi dedurre che il miglior comportamento a fatica del giunto tal quale fosse prevalentemente legato alla presenza di tensioni residue di compressione all’apice dell’intaglio. Sia i giunti trattati termicamente (distesi) che il materiale base mostravano sostanziali differenze microstrutturali e di tenacità; tuttavia presentavano una resistenza alla propagazione della cricca molto simile. (a) (b) (c) (d) Figura 21 - Micrografie del metallo base (a) e della ZF: AW(b), AW15 (c), AW60 (d) [25]. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 841 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico (b) da/dN [mm/cycle] da/dN [mm/cycle] (a) ΔK (MPa았앙 m) ΔK (MPa았앙 m) Figura 22 - Curve di Paris relative al materiale base (a) e al materiale base e giunto saldato (b)[25]. da/dN [mm/cycle] Infatti, in termini di ΔK eff il comportamento tra campione saldato tal quale e disteso si inverte (Fig. 23). ΔK (MPa았앙 m) Figura 23 - Curve di Paris relative al materiale base e giunto saldato in termini di ΔKeff [25]. Un altro effetto di chiusura della cricca è stato attribuito alla trasformazione martensitica. Misure di diffrazione ai raggi X sulla superficie di frattura dei campioni ha evidenziato una riduzione di γ attribuita alla trasformazione martensitica indotta dalla deformazione plastica all’apice della cricca. Tale trasformazione avviene in maniera prevalente nei campioni con il maggior contenuto di austenite inducendo uno stato di compressione all’apice della frattura. Questo meccanismo spiega la leggera differenza di comportamento fra campioni saldati (e non) tal quali e i corrispondenti provini trattati termicamente. Nel campo dei superduplex, A. Comer e L. Loony [26] hanno analizzato la resistenza a fatica di giunti saldati (spessore 10 mm) in acciaio UNS S32760 mediante saldatura TIG e ad elettrodi rivestiti. La composizione del metallo base e del filo d’apporto sono riportate nella Tabella X. Una seconda saldatura è stata ottenuta mediante una prima passata TIG e il successivo riempimento mediante saldatura ad arco con elettrodi rivestiti. La Figura 24 mostra la microstruttura del metallo base e della ZF, mentre nella Figura 25 si può osservare la macrostruttura a bande legata alla solidificazione colonnare della ferrite. Le tensioni residue longitudinali inducono delle tensioni trasversali di trazione al centro della saldatura e di compressione ai bordi. Al fine quindi di valutare l’influenza delle tensioni residue sulla velocità di propagazione della cricca TABELLA X - Composizione del materiale base e d’apporto [26]. Cr Ni Mo Cu Mn W Si N C P S Fe Base 24-26 6-8 3-4 0.5-1 1 0.5 1 0.2-0.3 0.03 0.03 0.01 Bal. GTA 24.8 9.35 3.8 0.61 0.69 0.6 0.39 0.225 0.018 0.03 0.001 Bal. SMA 25 9.5 3.6 0.8 0.7 0.7 0.5 0.2 0.03 842 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Bal. P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico (a) (b) (c) Figura 24 - Microstruttura del metallo base (a) e della ZF: SMA (b), GTA (c) [26]. Figura 25 - Frattografia della ZF e rappresentazione schematica della direzione di solidificazione dei grani colonnari [26]. sono stati messi a punto due tipi di campioni: il primo con una pre-cricca centrale (in zona trazione, “CCT sample”) e il secondo con una pre-cricca laterale (in zona compressione, “SENB4 sample”). La Figura 26 schematizza i due tipi di campioni e il loro sistema di carico. I risultati ottenuti, riportati nella Figura 27, sono stati confrontati con quelli ottenuti da altri autori su superduplex (Uranus UR52N+, SAF 2507), duplex (SAF 2205, SUS 329, X6) e superaustenitici (SMO 654) ottenendo buoni riscontri. I valori relativamente più elevati del carico di rottura e di snervamento dei superduplex sembravano avere poca influenza sulla resistenza alla propagazione della cricca. I benefici erano invece più evidenti in termini di resistenza all’innesco. Osservando il comportamento dei diversi campioni (Fig. 27), si poteva dedurre la scarsa influenza delle tensioni residue sulla propagazione della cricca. Ciò era dovuto alla piccola lunghezza del cordone (< 50 mm); i dati ottenuti dagli autori possono essere quindi considerati valori intrinseci relativi alla ZF. È inoltre evidente che i due tipi di campioni sperimentano lo stesso valore di CSN 200 mm 100kN load cell 35 mm I beam attached to 100kN load cell 3.5 mm 10 mm CCT sample Friction grips SENB4 sample Figura 26 - Campioni testati e corrispondenti sollecitazioni di fatica applicate (RD = direzione di laminazione; CSN = Crack Starter Notches) [26]. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 843 29±0.1 10±0.1 10±0.1 SMA weld metal BASE metal GTA weld metal GTA weld metal (CCT1) GTA weld metal (CCT2) Sample type: SENB4 unless otherwise stated 8±0.1 Crack growth rate da/dN (mm/cycle) P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico Environment = Laborator air R-ratio = 0.5 8±0.1 177±0.1 380±0.1 Stress intensity factor range ΔK (MPa았앙 m) Figura 27 - Risultati dei test di fatica per i campioni SENB4 a CCT (R = 0.5) [26]. La Figura 29 mostra un confronto fra le curve di Paris dell’acciaio SAF 2208 e quelle corrispondenti all’acciaio al C-Mn B550B. Non si nota un significativo incremento dei valori di soglia. Tuttavia, in termini di propagazione della cricca, l’incremento delle proprietà meccaniche del duplex, rispetto all’acciaio convenzionale, induce un significativo beneficio. Nei giunti saldati la cricca si innescava alla radice e propagava in ZF. I risultati delle prove di fatica sono mostrati nella Figura 30. Si evidenzia l’effetto del rapporto di ciclo con un aumento della resistenza a fatica di circa il 20% al diminuire di R da 0.5 a 0.05. Quando la cricca di fatica si innesca alla radice non c’è una significativa variazione nella resistenza a fatica fra l’acciaio duplex e l’AISI 304L. La curva di progetto IIW FAT45 per acciai dolci è risultata rischiosa per questo tipo di dettaglio e l’Eurocodice 3, categoria 36, dà un margine di sicurezza molto piccolo. Perciò, per rotture che partono dalla radice, non c’è miglioramento del comportamento a fatica degli acciai austenitici e duplex. R=0.5; 2208 duplex stainless steel R=0.05; 2208 duplex stainless steel R=0.5; 50B C-Mn steel R=0.05; 50B C-Mn steel da/dN [mm/cycle] ΔKth pari a 3.5 MPa (m)1/2 (nella regione in cui ci si aspetterebbe la massima influenza delle tensioni residue). Infine si osservi come la resistenza alla propagazione della cricca del metallo base fosse simile a quella del giunto saldato in zona I e II della curva di Paris. Sia nei campioni SENB4 che nei CCT la cricca seguiva regolarmente i bordi dei grani colonnari formatisi in solidificazione almeno fino a ΔK di 10 MPa (m) 1/2 . Si ritiene quindi che tali bordi grano forniscano un percorso preferenziale di propagazione della cricca. Considerando nel dettaglio le tipologie di giunti saldati più comunemente utilizzati e i loro possibili difetti, V. Infante et. al. [27], hanno eseguito prove di fatica su giunti a croce con significativa mancanza di penetrazione e conseguente rottura alla radice del cordone. La Tabella XI riassume la composizione chimica e le proprietà meccaniche del materiale base e d’apporto. Le saldature sono state effettuate con tecnologia TIG. I test di fatica sono stati effettuati sia su campioni intagliati di metallo d’apporto (SAF 2208), per determinare la velocità di propagazione della cricca, sia su giunti a croce per la determinazione delle curve S-N (Fig. 28). Figura 28 - Geometria dei campioni per le prove di fatica [27]. ΔK [MPa(m)1/2] Figura 29 - Confronto fra le curve di Paris dell’acciaio duplex 2208 e dell’acciaio al C-Mn [27]. TABELLA XI - Composizione chimica e proprietà meccaniche del metallo base e d’apporto [27]. Chemical composition C Si Mn Ni Mo Co N P S Base metal (duplex 2205) 0.0187 0.41 0.85 22.53 5.97 3.17 - 0.162 0.018 0.001 Weld metal 0.009 0.47 8.71 3.14 0.11 0.14 0.014 0.001 1.59 Cr Mechanical properties 22.39 σ0.2 - 0.2% strain proof stress, σR - ultimate tensile stress, εR - elongation at fracture, HV - Vickers hardness. 844 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 σ0.2 (MPa) σR (MPa) εR (%) HV 527 797 34 234 570 800 27 - P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico (da/dN)cf = (da/dN)e - (da/dN)r (2) dove (da/dN)e è la velocità di propagazione misurata in ambiente corrosivo e (da/dN)r è la velocità di propagazione di riferimento (in aria). Per quanto riguarda la resistenza alla corrosione localizzata si è riscontrato che l’ottenimento di ottimi risultati può essere raggiunto con materiali d’apporto contenenti il 4-7% di Ni in leghe con il 22% di Cr e 4-8% di Ni in leghe con il 25% di Cr. S.A. Tavara et al. [28] hanno valutato quindi l’influenza del Ni come elemento in lega nel metallo d’apporto per la saldatura dei duplex, sulle proprietà a fatica in acqua di mare. La composizione del metallo base è mostrata nella Tabella XII (Ferralium 255). Al fine di ottenere un migliore bilanciamento delle fasi il materiale base è stato trattato in forno a 1050 °C per 1h. La saldatura è stata effettuata testando 4 Stress range on weld throat [MPa] (a) Weld throat, 2208 R = 0.05 Weld throat, 2208 R = 0.5 Endurance [cycles] (b) Stress range on weld throat (45°) [MPa] Tuttavia gli acciai inossidabili hanno mostrato dei limiti di fatica più alti rispetto a quelli previsti dall’ IIW FAT45 e l’Eurocodice 3. Perciò in questa regione esiste un chiaro beneficio nell’uso degli acciai duplex al fine di migliorare la resistenza a fatica e ciò è dovuto ai maggiori valori di soglia e alla minore velocità di propagazione della frattura che sperimentano questi materiali. In termini di resistenza a fatica si può affermare che i coefficienti della legge di Paris dipendono oltre che dal materiale e dalle condizioni di prova anche dall’ambiente corrosivo. Il contributo legato all’ambiente è dato da: IIW FAT 45 Eurocode 3 Category 36 Type 304L austenitic R = 0.05 Type 2208 duplex R = 0.05 Endurance [cycles] Figura 30 - Curve S-N relative all’acciaio duplex 2208 (a) e confronto con l’acciaio austenitico 304L (b) [27]. diversi tipi di elettrodi rivestiti che differivano solo per il contenuto di Ni (Tab. XII). I test di fatica sono stati ottenuti mediante flessione su tre punti in campioni pre-criccati e con rapporto di ciclo 0.2. TABELLA XII - Composizione chimica del materiale base e del metallo d’apporto [28]. Elemento Metallo base A B C D Ni 4.8 2.8 4.7 6.83 8.90 Cr 25.60 23.5 23.8 23.3 23.2 C 0.06 0.03 0.03 0.03 0.03 Mo 3.18 2.56 2.57 2.57 2.54 Mn 0.73 0.74 0.8 0.81 0.81 Si 1.0 0.6 0.62 0.65 0.64 O 0.097 0.096 0.097 0.086 0.087 N 0.022 0.021 0.021 0.021 0.022 P 0.027 0.017 0.011 0.016 0.017 S 0.006 0.005 0.005 0.006 0.006 % ferrite 54.6 55.2 50.3 34.7 21.8 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 845 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico mare. Solo il (a) campione con il 2.8% di Ni presenta una netta differenza in termini di velocità di propagazione della cricca rispetto agli altri campioni. Ciò significa che piccole percentuali di Ni inducono grandi incrementi della vita a fatica in acqua di mare. Nella Tabella XIII è stato evidenziato il contributo dell’ambiente corrosivo alla propagazione della cricca. Considerando contemporaneamente la resistenza meccanica, a corrosione, a fatica, nonché il costo del Ni, è stata individuata come ottimale la percentuale di Ni del 4.7%, per componenti soggetti a “fatigue corrosion”. da/dN [m/cycle x 10-9] da/dN [m/cycle x 10-9] 2.8 % de Ni 4.7 % de Ni 6.8 % de Ni 8.9 % de Ni (a) (b) Crack length [mm] Considerando come inizio di propagazione della cricca una profondità di 1.5 mm, si nota nella Figura 31 come ci sia una evidente influenza della percentuale di Ni nel ritardare la fase di innesco in aria; ciò è legato all’effetto ormai noto del Ni di aumentare sia la resistenza meccanica che la tenacità del materiale. Rispetto ai test all’aria quelli in acqua marina hanno mostrato una evidente riduzione dei cicli di innesco ed una maggiore velocità di propagazione della cricca. Si ritiene quindi che l’effetto corrosivo sia stato tale da mascherare ogni influenza positiva legata al contenuto di Ni. L’effetto del Ni è visibile anche nelle curve della Figura 32. Si nota una netta differenza in aria tra il contenuto di Ni dell’8.9% rispetto agli altri valori. Ciò è stato attribuito dagli autori all’alto contenuto di fase austenitica indotto da tale elettrodo. La propagazione della cricca nella fase austenitica avviene infatti per coalescenza di microvuoti mentre nella fase ferritica avviene per clivaggio. Un trend differente si nota invece in acqua di (b) ΔK [MPa m1/2] 2.8 % de Ni 4.7 % de Ni 6.8 % de Ni 8.9 % de Ni Cycles x 105 Figura 31 - Profondità della cricca in funzione del numero di cicli in aria (a) e in acqua di mare (b) [28]. 5. Conclusioni In questo lavoro si è voluto fornire una panoramica sulla resistenza a fatica delle giunzioni saldate in acciaio inossidabile duplex e superduplex in riferimento allo stato dell’arte. In particolare sono stati raccolti molti dati sperimentali sia in termini di resistenza a fatica ad alto numero di cicli, sia in termini di propagazione della frat2.8 % de Ni tura. È stato evi4.7 % de Ni denziato l’effetto 6.8 % de Ni della composi8.9 % de Ni zione chimica e il contributo indotto dall’ambiente di lavoro. In termini di fatica ad alto numero di cicli non si sono osservate significative variazioni rispetto ad altre tipologie di acciai in quanto il fattore geometrico 1/2 ΔK [MPa m ] sembra mascherare l’influenza del ma- Figura 32 - Velocità di propagazione della cricca in aria (a) e in acqua di mare (b) [28]. TABELLA XIII - Velocità di propagazione della cricca (ad una lunghezza della cricca di 4-5 mm) [28]. Elettrodo (da/dN)r (m/ciclox10-9) (da/dN)cf (m/ciclox10-9) (da/dN)e (m/ciclox10-9) Contributo elettrolita (%) 2.8% Ni 58 80 22 37.9 4.7% Ni 24 35 11 45.8 6.8% Ni 15 25 10 66.7 8.9% Ni 5 19 14 280.0 846 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 P. Ferro et al. - Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austeno-ferritico teriale. Tuttavia, in caso di rasatura dei campioni saldati testa a testa, la resistenza a fatica dei duplex risultava superiore a quella dell’acciaio austenitico. Più evidente risulta invece l’influenza del materiale sulla propagazione delle cricche di fatica. Effetti positivi sono legati ad un aumento della fase austenitica in quanto essa rallenta la velocità di propagazione sia per effetto della plasticità sia per effetto di chiusura indotto dalla trasformazione martensitica all’apice della frattura. Significativo è anche l’effetto della composizione chimica. L’aumento del tenore di Ni, mediante l’utilizzo di opportuni metalli d’apporto, favorisce notevolmente la resistenza a fatica del giunto saldato, sia in aria che in acqua di mare. Si osservi che ricerche approfondite in letteratura su tale argomento possono portare a identificare risultati a volte fra loro contraddittori. Ciò si ritiene dovuto all’elevato numero di variabili presenti nel processo di saldatura stesso. Le proprietà meccaniche (statiche e dinamiche) e le proprietà chimiche, dipendono dalla tecnologia di saldatura utilizzata, dai parametri di processo, dai fattori geometrici, dal materiale e da eventuali trattamenti termici. Per questo motivo è molto difficile identificare l’influenza del solo materiale sulla resistenza a fatica del componente. In effetti i lavori presenti in letteratura fanno riferimento a campagne sperimentali specifiche tali per cui i risultati ottenuti devono essere generalizzati con molta cautela. Bibliografia [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] [14] [15] [16] [17] [18] [19] [20] [21] Bonollo F., Brunoro G., Tiziani A., Zucchi F.: «Studio del comportamento a corrosione sotto tensione di acciai inossidabili superduplex saldati mediante laser», Rivista Italiana della Saldatura, 3, 1995, pp. 273-276; Istituto Italiano della Saldatura. 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Progetto Giovani Ricercatori, A.A. 2003-2004. È vincitore del premio per giovani ricercatori Aldo Daccò 2002 e revisore di articoli scientifici pubblicati su rivista internazionale. Ha partecipato a diversi convegni e corsi di formazione a livello nazionale e internazionale. Franco BONOLLO, è Professore associato di Metallurgia presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova (sede Vicenza) dove è titolare dei corsi di Materiali metallici (per Ingegneria Meccanica) e di Applicazioni industriali metallurgiche (per Ingegneria Gestionale) e supplente del corso di Innovazione nella realizzazione di prodotti metallici (per Ingegneria Gestionale). La sua attività di ricerca riguarda i materiali metallici tradizionali e innovativi (acciai inossidabili duplex e superduplex, ghise, leghe di alluminio e di magnesio, compositi a matrice metallica, leghe preziose), in termini di valutazione delle correlazioni tra microstruttura e proprietà; i principali processi metallurgici (in particolare fonderia e saldatura), con specifico riferimento alla simulazione dei processi stessi e allo studio dell’effetto dei parametri operativi sul comportamento finale dei materiali. È autore di circa 150 pubblicazioni scientifiche e co-autore di 3 libri. È Presidente del Centro Tecnico Metalli Leggeri dell’Associazione Italiana di Metallurgia e del Gruppo di Lavoro “Fonderia dell’alluminio” dell’Unimet (Ente federato UNI per le normative sui metalli non ferrosi). Alberto TIZIANI, è Professore ordinario di Materiali metallici presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova (sede Vicenza) dove è titolare dei corsi di “Materiali metallici e laboratorio” e “Innovazione nella realizzazione di prodotti metallici”. È stato direttore del Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali dal 2000 al 2006. I principali argomenti di ricerca, presentati su oltre 200 lavori pubblicati su riviste internazionali e nazionali, sono: fonderia delle leghe ferrose e non ferrose; trattamenti termici tradizionali e sottovuoto di acciai altolegati e inox; trattamenti superficiali con tecniche non convenzionali; saldatura di leghe metalliche mediante tecniche convenzionali e ad alta energia; sinterizzazione, e saldatura di sinterizzati; biomateriali. È stato responsabile di svariati Progetti di Ricerca CNR e di Unità Operative nell’ambito di contratti MURST ex-40%. È stato ed è responsabile di numerose convenzioni di ricerca tra il Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali ed Aziende esterne. 848 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 qGDVHPSUHOHDGHUQHOOHVROX]LRQL SHULOWDJOLRHORVPXVVRGLWXELHODPLHUHD IUHGGR/D1RVWUDJDPPDFRSUHLGLDPHWUL GD´D´SHUWXWWLLWLSLGLWXELLQPHWDO OR ODVFLDQGR XQ RWWLPR JUDGR GL ILQLWXUD /HJJHUH VHPSOLFL IDFLOL GD XWLOL]]DUH OH 1RVWUH PDFFKLQH VRQR XQ VROLGR SDUWQHU VXFXLIDUHRJQLJLRUQRDIILGDPHQWR 9,$$57,*,$1, 725%,$72',$'52%6,7$/< 7(/)$; ZZZJEFLQGXVWULDOWRROVFRPVDOHV#JEFLQGXVWULDOWRROVFRP International Institute of Welding A b ra s i v e wa t e r suspension jet tec hnology Fundamentals , application a n d d e v e l o p m e n t s ( °) H. Louis * F. Pude ** Ch. von Rad *** R. Versemann **** Summary 1. Introduction Water jets have been used as a flexible tool for the cutting of soft materials like plastics, rubber, wood and textile materials since the 70s. However the addition of abrasive material to the water jet in the 80s extended the range of machinable materials to practically all technical materials including metallic and even ceramic materials. This is due to the fact, that the actual cutting process is no more carried out by the water itself, but by the abrasive particles, each particle contributing to the cut by a micro-chipping process. The only function of the water is the acceleration of the particles [1]. The introduction of abrasive material into water jet technology in the 80s extended the range of materials, which could be cut to practically all technical materials, which has been one of the largest step of development in this technological branch. Since then, two different types of abrasive water jets developed. Due to their different jet generation these differ in their properties, which define their application fields. Whereas abrasive water injection jets are mainly applied for industrial machining, the core application fields of abrasive water suspension jets are in the decommissioning and dismantling of offshore structures and nuclear power plants as well as in demilitarisation. In this paper the generation mechanisms of abrasive suspensions jets are explained, and the influence of the main parameters on the cutting efficiency presented. Additionally new developments in this technological branch are presented in this paper. KEYWORDS: Comparisons; Composite materials; Dismantling; Maintenance; Mechanical cutting; Polymer matrix composites; Repair; Water jets;Water jet cutting. 2. Generation of abrasive water suspension jets Basically two systems of abrasive water jets, differing in their generation, their properties and their application fields have been developed. (°) Doc. IIW-1810-07 (ex-doc. I-1149-04/I-E-36303) recommended for publication by Commission I “Brazing, soldering, thermal cutting and flame processes”. * Institute of Materials Science, University of Hannover (Germany). ** Bystronic Laser AG, (Germany). *** Airbus Deutschland GmbH, (Germany). **** RWE Power AG. M., (Germany). Their fundamental difference is the point of time of the abrasive addition leading to the specific jet properties. Abrasive Water Injection Jets (AWIJs) are generated by a water jet, passing through a mixing chamber and re-entering a focussing tube. This creates a low pressure in the chamber, which is used for the pneumatic transport into it. There the abrasive material is accelerated by the water jet and focussed in the secondary focussing tube. Abrasive Water Suspension Jets (AWSJs) however are characterised by the fact of the admixture of abrasive material and water takes place before the nozzle. This has the effect that contrary to AWIJs the jet only consists of water and abrasive material [1]. During the development of AWSJs three different types of admixture of water and abrasive were investigated and applied (Figure 1). One method is the admixture of the suspension at ambient pressure and the pumping of this suspension through a nozzle. Although this method is very simple to apply, it has never reached economic im- Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 853 H. Louis et al. - Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, application and developments portance, mainly because of the high abrasive wear in the pump during the pressurisation of the suspension (Figure 1 a) [2]. The second possibility of generating AWSJs is the indirect pressurisation of a premixed suspension (Figure 1 b). Water is pressurised and drives a piston in a pressure vessel. This pushes the premixed suspension out of a high pressure storage vessel and accelerates the suspension in the nozzle. In order to stabilise the suspension, a highly concentrated polymer solution of a viscosity about four orders of magnitude higher than water is used as the liquid component of the cutting medium. With this method AWSJs of high pressure and coherence have been generated. On the other hand however the volume of the vessel and therefore the cutting time is limited. Additionally the wear of the nozzle, the piston and valves cause technological problems. This has limited the technological and economic success of this development [3]. The third method of admixture is the bypass principle (Figure 1 c). In this case water is pressurised. A part of the flow is lead through a bypass branch passing a high pressure storage vessel, which is filled with abrasive material. By impulse exchange an abrasive slurry is driven out of the vessel and recombines with the main flow in the mixing cell, where the cutting suspension is formed. This then is transported through a hose to the work piece, where it is accelerated in the suspension nozzle. This generation method is also characterised by a limited capacity of abrasive material. Due to the fact however, that the abrasive storage vessel is completely filled with abrasive material, the cutting time is significantly longer than that of AWSJs generated by indirect pumping. Additionally neither a separating piston exists, nor valves are charged by abrasive material, so that systems of AWSJ cutting systems generated by the bypass principle are less wear sensitive [3]. 3. Commercial AWSJ cutting systems Due to the fact of minimum wear sensitivity and long cutting times, only AWSJs according to the bypass principle have been used for industrial applications. Another advantage over the indirect pumping is the possibility of adjusting the abrasive mass flow rate in the suspension during the cutting process, which can be done by the regulation of the bypass flow rate. For this a regulation valve as well as a restriction valve is in the bypass branch. The main parameters like flow rates in the main line and the bypass are as well Premixed suspension Pump as the pressure used for the control of the system. The abrasive storage vessel can be refilled with a suspension at low pressure from a hopper (Figure 2). Depending on the technological advances and the specific demands on the cutting systems two different developments could be observed in AWSJ cutting technology. First of all the working pressure of the systems was shifted to higher levels. Starting from 35 MPa and lower at the beginning today’s commercial systems reach pressure levels up to 200 MPa. At the same time the flow rates of water and abrasive were reduced, which allows a cutting process using less energy and abrasive material. In the field of research abrasive suspension jets of 400 MPa pressure level at flow rates up to 4 l/min have been developed for machining purposes. The high constructive expenses and the difficult handling of the small abrasive material however have prevented the commercial implementation [4] (Figure 3). On the other hand lower-cost cutting systems have been developed using moderate pressure levels (up to 50 MPa) at low flow rates. These systems have been constructed with a light-weight abrasive storage vessel and are designed specifically for the mobile dismantling of structures of limited thickness (Figure 4). Bypass branch Water Piston Pump Abrasive material Nozzle Water Premixed suspension Direct pumping a) Indirect pumping b) Figure 1 - Generation mechanisms of abrasive suspension jets. 854 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Pump Bypass principle c) H. Louis et al. - Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, application and developments Mixing cell High pressure hose Pressure gauge Charge (low pressure) Restriction valve Membrane pump Restrictor Dosing valve Bypass flow Pump Nozzle Main flow Storage vessel Hopper (low pressure) Figure 2 - AWSJ cutting machine. Research 350 300 Pressure [MPa] Mobile dismantling 250 Nuclear dismantling (1999) 200 Nuclear dismantling (1995) 150 100 Offshore decommissioning 50 Offshore repair 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Water flow rate [l/min] Figure 3 - Hydraulic ranges of AWSJ cutting systems. 4. Influence of main parameters The cutting process of abrasive water jets is determined by a micro-chipping process of the abrasive particles. Their removal potential directly depends on their velocity. Due to the fact, that the abrasive is accelerated by the water, the pressure is an important parameter for the cutting efficiency. Above a certain pressure the cutting efficiency increases proportionally to the pressure (Figure 5). Another important parameter on the cutting efficiency is the abrasive flow rate, which refers to the number of micro-chipping processes taking place. The more abrasive particles participate in the cutting process, the more efficient is the jet. The gradient however decreases so that the cutting efficiency reaches a maximum (Figure 4). This is due to two facts. On one hand the ratio of accelerating water and particles to be accelerated decreases so that the velocity of the jet is lower (Figure 5). On the other hand damping effects in the kerf gain influence. The third main parameter is the influence of the nozzle diameter. An increase of the nozzle diameter has several effects. First of all it leads to an increase of the hydraulic power. This allows ac- Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 855 H. Louis et al. - Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, application and developments Maximum pressure: Pressure vessel: Total weight: Size (L x W x H): 50 MPa 3.6 I brutto, CFC ca. 100 kg filled 700 mm x 600 mm x 700 mm Courtesy of ANT AG Figure 4 - Mobile AWSJ cutting system (Mini-MACE by ANT AG). An increase of the traverse rate leads to a reduction of the hydraulic and abrasive load on a given traverse increment. This leads to a dependency, which is about reciprocally proportional to the traverse rate (Figure 5) [5]. 5. Comparison between AWIJs and AWSJs Pressure Figure 5 - Influence of main parameters. 856 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Abrasive flow rate Depth of kerf systems lead to specific jet properties. In AWIJs the abrasive material is added at atmospheric pressure, in AWSJ systems at working pressure. This leads to higher constructive expenses at AWSJs and a lack of continuous cutting as well as to long switching times. On the other hand the jet pump effect of AWIJs leads to a jet composition of about 95% air, 4% water and 1% abrasive, whereas AWSJs consist of about 95% water and 5% abrasive. Therefore AWSJs are characterised by a Depth of kerf The different generation mechanisms of the two abrasive water jet cutting Depth of kerf Depth of kerf celerating the abrasive particles in a more efficient way. Secondly an increased nozzle diameter leads to higher jet stability, which is important for cutting at large standoff distances as well as for cutting complex structures. On the other hand the width of cut also is increased, so that at a certain degree an increase of nozzle diameter leads to a decrease of cutting efficiency (Figure 5). The parameter however mostly used to control the cutting depth is the traverse rate. Nozzle diameter Traverse rate H. Louis et al. - Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, application and developments Figure 6 - Cutting of casings. Figure 7 - AWSJ cut through a TNT antipersonnel H.E. shell (100 mm). more efficient particle acceleration process and by a higher jet stability, which gives them a higher cutting efficiency. Due to the fact that AWSJs are generated by only one nozzle, where the abrasive also passes through, they are worn. This has the effect of a continuous diameter increase, and consequently of an increase of hydraulic power of the jet and its efficiency. This extra cutting efficiency has to be taken into account especially at long cutting tasks of several hours e.g. for nuclear dismantling. The different properties of both types of abrasive water jets have lead to their core application fields. On one hand the high flexibility of AWIJs has qualified them for machining purposes. On the other hand the high efficiency of AWSJs has lead to different application fields in dismantling and decommissioning [1]. advances, but also by the demands of the market. The low pressure level of AWSJ cutting systems until the mid 90s limited the application of this technology to fields, where the use of high flow rates of water and abrasive were not of disadvantage. On the other hand AWSJs allow long distances between the jet generation and the place of cutting activity. Therefore the first successful applications of AWSJs were in the repair and decommissioning of offshore structures like oil rigs or onshore structures like casings (Figure 6). The second large application field for AWSJs is demilitarisation. For the dismantling of bombs and missiles of WWII a safe cutting technology was demanded. Abrasive water jets are a cutting technology, being able to cut practically all technical materials without thermally influencing the work piece. In the case of cutting explosives this is of specific importance. AWSJs additionally do not contain air, which gives an extra security 6. Application fields of AWSJs The fields of application of AWSJs have mainly been driven by the technological to beware the dismantling process from sparkling. These properties give the optimal conditions for the successful application of AWSJs in this field (Figure 7). The increase of working pressure in the second half of the 90s allowed a significant decrease of the flow rates of the jet. This is of specific importance for application fields, where secondary waste is to be limited, e.g. when cutting in contaminated areas like nuclear power plants. In these applications the amount of water and abrasive brought into the area of radiation is an important factor of costs. Therefore this application field only was opened, when the pressure level was increased above 140 MPa. In 1999 AWSJs were used for the first time for the dismantling of a nuclear power plant in Kahl, Germany. The parameters of the cutting of the thermal shield and the lower core shroud are given in Table 1. This will be one major application field for this technology in future [4]. Table 1 - Parameters of the dismantling of the nuclear power plant in Kahl with AWSJ. Material Thickness Pressure Nozzle diameter Water flow rate Abrasive flow rate Traverse rate Length of cut Lower core shroud Thermal shield X6CrAl13 51 mm / 132 mm 140 MPa 0,6 mm … 1, 05 mm 8 l/min … 20 l/min 1,3 kg/min 40 mm/min / 13 mm/min 20 m X6CrAl13 32 mm 140 MPa 0,6 mm … 1, 05 mm 8 l/min … 20 l/min 1,3 kg/min 65 mm/min 70 m Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 857 H. Louis et al. - Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, application and developments 40 Depth of kerf km [mm] 30 20 p = 65 MPa; mp = 2 kg/min, s = 2 mm vf = 400 mm/min, dSD = 1 mm Polymer: Polyox Coagulant Abrasive: Barton Garnet HP 80 Material: AIMgSi 0,5 10 0 0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 0,45 0,5 Polymer concentration c [%] Figure 8 - Cutting efficiency of polymer supported abrasive suspension jets [6]. 7. Development of polymer supported abrasive suspension jets In abrasive suspension cutting systems using the principle of indirect pumping the suspension is stabilised by polymeric additives leading to a viscosity 4 magnitudes higher than water (Figure 1 b). These systems showed a highly efficient jet generation process, however never reached technological relevance. Additionally polymers had been successfully used to increase the stability of pure waterjets in the 70s. Therefore the implementation of polymers into the technological relevant types of abrasive suspension jet cutting systems has been realised. These are the abrasive suspension jet cutting systems working on the bypass principle (Figure 1 c). The polymers used are long-chained molecules leading not only to an increase of viscosity but also to a viscoelastic fluid behaviour like polyacrylamides or polyethyleneoxides. Generally there are two possibilities of polymer implementation into the cutting system, to replace the water feeding the high pressure pump by polymer solu- 858 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 tions, or to inject highly concentrated polymer solutions under working pressure into the suspension system. The first possibility is easy to realise; the second has the advantage that the polymers do go through the plunger pump and are not exposed to the high shear stresses with the risk of mechanical degradation [6]. The use of polymers positively affects the sedimentation resistance of the particles in the suspension and therefore contributes to the stability of the cutting process. During the jet generation process in the suspension nozzle the increased viscosity shifts the Reynolds number of the flow to lower values leading to an intensified particle acceleration process. Thus the process of material removal is enhanced. However not only the process of particle acceleration is improved but also the jet stability is increased by the use of polymers, as has been observed in pure waterjets. Both effects positively influence the cutting potential of abrasive suspension jets, which is presented in Figure 8. For both nozzles used, an increase of cutting efficiency could be observed. However the increase at the short nozzle exceeds the increase of the long nozzle. These results prove the intensified acceleration process as well as the increase of jet stability by the use of polymers. Especially the jet stability can be taken advantage of by the use of abrasive suspension jets for dismantling activities, where often small standoff distances cannot be realised and complex structures have to be separated. In these hollow distances appear, in which the jet looses stability and efficiency. Especially for these complex dismantling tasks a significant improvement of cutting potential could be shown by the use of polymers in abrasive suspension jets [7]. 8. Summary and conclusions AWSJs are a complementary development to AWIJs in water jet technology. Whereas AWIJs are easily generated by the adaptation of a cutting head on the water nozzle, the abrasive addition at AWSJs takes place at working pressure. This demands higher constructive expenses and leads to longer switching times. On the other hand the jet generated only consists of the phases water and abrasive and is more efficient and stable. H. Louis et al. - Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, application and developments These differences lead to the fact that AWSJs are not used for machining purposes, but are very efficient for cutting tasks under difficult conditions like the following: • long distances to the cutting place; • thick and complex structures; • submerged cutting operations; • cutting of explosives. These demands are typical for dismantling activities of offshore structures, nuclear dismantling or of military structures. This shows that the development of AWSJs will not replace AWIJs, but complement it and lead to further application fields. By selection of the suitable parameters (pressure, flow rates, traverse rate) the properties of AWSJs can be fitted to the specific application optimised towards the desired target parameter. Although the development tends to the increase of pressure and the reduction of flow rates and energy, a level of 200 MPa seems to be a reasonable limit. This is due to the difficult handling of the fine abrasive particles and the over-proportionally increasing costs of the high pressure components. New developments of the implementation of polymers in abrasive water suspension technology will allow enhancing the cutting potential. This will not only be in terms of cutting velocity and cutting depth, but also in terms of independency of the standoff distance as well as the complexity of structures to be cut. Acknowledgements The authors are scientists of the Water jet Laboratory Hannover (WLH) in the Institute of Materials Science, University Hannover and members of the German Working Group of Water jet Technology (AWT). References [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] Brandt S., Louis H., Milchers W., Mohamed M., Pude F., von Rad Ch.: «Abrasive water jets - A multifunctional tool for advanced materials», 7th European Conference on Advanced Materials and Processes EuroMat, 2001, Federation of European Materials Societies. 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Mentre l’ “Abrasive Water Injection Jet” è principalmente applicato nelle lavorazioni industriali, il campo di applicazione principale dell’ “Abrasive Water Suspension Jet” è nella messa fuori uso e smantellamento di strutture off-shore e di impianti nucleari e militari. In questo articolo vengono illustrati i meccanismi di formazione dei getti a sospensione abrasiva e viene descritta l’influenza dei principali parametri sull’efficienza del taglio. Infine vengono presentati i nuovi sviluppi in questo settore tecnologico. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 859 IIS Didattica Principi generali dei processi di saldatura con elettroscoria ** 2. Placcatura ad elettroscoria 1. Principi generali Il processo di saldatura con elettroscoria è stato messo a punto negli anni ’60 per la saldatura di grossi spessori. Si tratta di un processo di saldatura autogena per fusione di tipo automatico per l'esecuzione di giunti in posizione verticale mediante una o due passate, caratterizzato da notevole produttività, ma anche dall’uso di apporti termici particolarmente elevati (tra i più alti in assoluto tra i processi di saldatura convenzionali). La rappresentazione schematica del sistema di saldatura ad elettroscoria in corso di funzionamento è riportata nella Figura 1: si può rilevare che in questo procedimento viene impiegato un filo elettrodo continuo (avvolto su di un aspo), alimentato da un adeguato dispositivo attraverso un ugello guidafilo di forma opportuna. La saldatura avviene all’interno di un crogiolo costituito su due lati dal metallo base, e sugli altri due da due pattini in rame (nella figura di tipo scorrevole); tale volume è riempito di un particolare flusso elettroconduttore che, percorso da corrente, genera il calore di saldatura per effetto Joule; conseguentemente il processo di saldatura ad elettroscoria non è un processo all’arco elettrico. * Si tratta di una applicazione particolare del processo ad elettroscoria che, sviluppatasi negli anni ’90, risulta concorrenziale rispetto alla placcatura ad arco sommerso con elettrodo a nastro. L’obiettivo del processo, come quello dei processi di placcatura in genere, è di depositare per fusione un determinato metallo d’apporto (generalmente resistente alla corrosione o all’usura) detto riporto, su un metallo base, detto supporto, con buone caratteristiche meccaniche e costo inferiore rispetto al riporto. Evidentemente risulta da questo punto di vista determinante il rapporto di dilui- zione: al diminuire di questo, infatti, si possono ottenere riporti meno inquinati dal metallo del supporto con un numero minore di passate. Tra i vantaggi principali del processo ad elettroscoria, vi è proprio il basso rapporto di diluizione (anche inferiore al 15%), che, assieme alla elevata produttività, rende questo processo particolarmente utilizzato, soprattutto per la realizzazione di componenti per apparecchi a pressione. 2.1 Principio esecutivo L’operazione di placcatura si esegue sfruttando le caratteristiche elettroconduttrici del flusso, che genera calore per effetto Joule. A differenza di quanto accade per la saldatura a elettroscoria, non esistono dispositivi per il conGuidafilo finamento del croElettrodo giolo di saldatura; Scoria fusa il bagno fluido (composto da Pattini di sostegno Fori per la circolazione metallo d’apporto in rame dell’acqua e dalla scoria fusa) è infatti solamente Bagno di fusione limitato alle spalle dal deposito solidificato, ed eventualmente lateralmente dagli strati già depositati (in ogni caso è sempre prevista una certa Saldatura sovrapposizione tra le passate per assicurare adeguata continuità al Figura 1 - Schema esecutivo della saldatura a elettroscoria. riporto). Redazione a cura della Divisione FOR - Formazione e insegnamento dell’Istituto Italiano della Saldatura - Genova. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 861 Principi generali dei processi di saldatura con elettroscoria Figura 2 - Placcatura ad elettroscoria (acciaio austeno-ferritico). La saldatura si esegue su un letto di flusso depositato da una apposita tramoggia antistante al nastro (Fig. 2); il bagno di saldatura risulta pertanto adeguatamente protetto, anche se lo strato di scoria liquida consente il passaggio di eventuali gas provenienti dal bagno, consentendo il degasaggio del deposito, come mostrato nella Figura 3. Durante la placcatura, l’altezza dello strato di scoria è generalmente compresa tra 20 e 35 mm, ed il bagno raggiunge temperature attorno ai 2300°C, emettendo luce visibile ed infrarossa. 2.2 Apparecchiatura Nella Figura 4 è mostrato un esempio dell’apparecchiatura. Come è possibile notare, è presente un rullo di traino più Figura 3 - Placcatura ad elettroscoria. 862 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 largo per un avanzamento regolare del nastro, e larghi pattini raffreddati ad acqua per un buon trasferimento di corrente su tutta la superficie del nastro. I generatori utilizzati sono simili a quelli per la saldatura ad arco sommerso, anche se, per le applicazioni con nastri di elevata larghezza, devono erogare valori di corrente molto elevati (anche superiori a 2000 A). La dimensione delle apparecchiature è comunque abbastanza elevata; ciò comporta l’impossibilità di applicare il processo su pezzi aventi dimensioni ridotte. Particolarmente importante per la riuscita delle operazioni di placcatura è lo studio dell’andamento dei campi magnetici indotti dal passaggio della corrente nell’intorno della zona di saldatura, che possono influenzare negativamente il bagno di metallo fuso durante il processo di solidificazione; per tale motivo è necessario considerare adeguatamente il corretto posizionamento delle masse sui pezzi da placcare. Oltre a ciò sono spesso utilizzati dispositivi che, attraverso opportuni induttori, sono in grado di generare campi magnetici idonei a determinare la corretta circolazione dei flussi di corrente e di metallo fuso, garantendo la formazione di cordoni piatti e ben raccordati, privi di incisioni sul cordone precedente e con un corretto angolo di incidenza per il raccordo col cordone successivo; si evitano pertanto sia i difetti superficiali sia le inclusioni lineari di scoria sotto cordone (Fig. 5). 2.3 Consumabili Una particolarità che differenzia sostanzialmente il processo di placcatura ad elettroscoria da quello di saldatura è la possibilità di interagire attraverso il flusso con le caratteristiche del deposito di saldatura; le caratteristiche di quest’ultimo saranno dunque il risultato della combinazione di filo e flusso, come peraltro avviene anche per la saldatura ad arco sommerso. 2.3.1 Flussi Le caratteristiche operative del processo sono fortemente legate alla composizione chimica del flusso. In particolare, il parametro fondamentale è la conduttività elettrica, che deve essere contenuta entro specifici campi, per ottenere il calore opportuno e contemporaneamente impedire lo sviluppo di archi elettrici. Tale parametro è gestito principalmente attraverso il contenuto di fluorite, come indicato nel diagramma della Figura 6; in particolare, questo composto: • incrementa la conduttività, riducendo il calore generato (e quindi la penetrazione e la produttività); • riduce la tensione superficiale del bagno, fattore particolarmente impor- Figura 4 - Apparecchiatura per la placcatura con elettroscoria. Cond. elettrica [Ω/cm] Principi generali dei processi di saldatura con elettroscoria Contenuto di Fluorite [%] Figura 5 - Sistema elettromagnetico per la regolarizzazione del deposito. tante per riporti viscosi, come quelli in leghe di nichel e cobalto; • aumenta la fluidità del bagno, che deve essere elevata soprattutto quando le operazioni di placcatura sono svolte su superfici a basso raggio di curvatura. Conseguentemente, il contenuto di fluorite è in genere attorno al 65%, valori inferiori (fino al 60%) sono utilizzati per riporti su rulli e cilindri a basso raggio di curvatura, mentre valori superiori (70% e oltre) sono utilizzati per i riporti ad elevata velocità. Questi ultimi sono anche detti flussi veloci, che grazie all’elevato tenore di fluorite, consentono l’impiego di maggiori valori di corrente, incrementando quindi la produttività (effetto Joule sul nastro) ed evitano il surriscaldamento del flusso, ed il conseguente rischio di disturbo del deposito. La Figura 7 mostra, a titolo di esempio, una applicazione di placcatura con questo tipo di flusso, (velocità 45 cm/min, corrente 2500 A, larghezza del nastro 60 mm, velocità di deposito 56 kg/min). Sono infine di recente introduzione i flussi leganti, che, attraverso l’aggiunta di elementi di lega, consentono di incrementare ulteriormente le caratteristiche del deposito, permettendo inoltre di raggiungere la composizione chimica desiderata per il riporto anche con una sola passata di placcatura. 2.3.2 Nastri I nastri per la placcatura ad elettroscoria sono, di principio, simili a quelli utilizzati per la saldatura ad arco sommerso; come questi, infatti, hanno generalmente Figura 6 - Influenza della fluorite sulla conduttività della scoria. spessore di 0,5 mm, e larghezze variabili a partire da 40 mm; il particolare principio di funzionamento di questo processo permette, tuttavia, di utilizzare larghezze molto elevate (fino a 250 mm), con evidenti vantaggi in termini di produttività (sono in tal caso richiesti generatori di corrente molto potenti, per permettere un adeguato sviluppo di calore). I nastri sono tipicamente ottenuti per laminazione, anche se non sono disponibili per tutti i materiali (ad esempio per alcune leghe di nichel, ove risulta difficile ottenere gli spessori particolarmente ridotti richiesti per il funzionamento regolare del processo); la Tabella I mostra, a titolo di esempio, alcune composizioni commerciali attualmente disponibili per i nastri laminati. In alternativa è possibile ricorrere a nastri sinterizzati che permettono la messa a punto di composizioni chimiche mirate e sono disponibili per una vasta gamma di materiali (comprese, ad esempio, leghe di nichel e cobalto), anche per quantitativi ridotti (Tab. II); in questo caso, data la maggiore conduttività elettrica, sono richiesti valori di stick-out più elevati (fino a 90 mm). 2.4 Esempi di applicazioni La Figura 8 si riferisce ad una applicazione di placcatura con elettroscoria per il riporto superficiale di acciaio inossidabile austenitico (AISI 316L) sul fondo di un separatore in acciaio al carbonio normalizzato a grano fine con resilienza garantita a bassa temperatura (classificato EN 10028-3 P355 NL2), utilizzando nastro sinterizzato a basso carbonio (C < 0,008, classificabile E 309 L Mo). La Figura 9 si riferisce invece ad una applicazione di riporto in leghe di nichel (NiCr21Mo9Nb(1)) su acciaio al cromo molibdeno per impiego ad alta temperatura (2,25% Cr - 1 Mo); in questo caso, l’obiettivo posto è quello di raggiungere il (1) Commercialmente noto come Inconel 625 o Alloy 625. Figura 7 - Placcatura ad elevata velocità. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 863 Principi generali dei processi di saldatura con elettroscoria TABELLA I - Esempi di composizioni (commerciali) disponibili per nastri laminati. EN 12072, DIN 1736 W.-Nr. AWS A5.9, 5.14 C Si Mn Cr Ni Mo Nb S 19 9 L 1.4316 EQ308L 0,02 0,3 1,8 19,8 10,5 - - S 19 9 Nb 1.4551 EQ347 0,02 0,3 1,8 19,5 10,0 - 0,6 S 19 12 3 L 1.4430 EQ316L 0,02 0,3 1,8 18,5 13,0 2,8 - S 23 12 L 1.4332 EQ309L 0,02 0,3 1,8 24,0 13,0 - - S 23 12 Nb 1.4556 EQ309LNb 0,02 0,3 1,8 24,0 13,0 - 0,6 (S 21 11 L) (1.4332) EQ309L 0,01 0,3 1,8 22,0 11,0 - - (S 21 11 Nb) (1.4556) EQ309LNb 0,01 0,3 1,8 21,0 11,0 - 0,6 (S 21 13 3 L) (1.4459) EQ309LMo 0,01 0,3 1,8 21,0 13,0 3,0 - UP-NiCr21Mo9Nb 2.4831 ERNiCrMo-3 0,02 0,2 0,4 22,0 Basis 9,0 3,5 UP-NiCr20Nb 2.4806 ERNiCr-3 0,03 0,2 3,0 20,0 Basis - 2,5 Figura 8 - Esempio di placcatura (650 A, 24 V, 18 cm/min, stick out 40 mm, sovrapposizione 4,5mm). tenore di ferro inferiore al 2,5%, per garantire adeguata resistenza alla corrosione. L’impiego di questo processo di saldatura ha permesso, grazie al ridotto rapporto di diluizione (Fig. 10) di ottenere un valore percentuale di questo elemento pari al 9,1% in prima passata, e di 2,4% in seconda passata. Figura 9 - Riporto su un fondo con posizionatore (1000A, 24 V, 17cm/min). Cortesia ESAB Saldatura. Figura 10 - Aspetto macrografico della prima passata. TABELLA II - Esempi di composizioni (commerciali) disponibili per nastri sinterizzati. EN 12072, DIN 1736 W.-Nr. AWS A5.9, 5.14 C Si Mn Cr Ni Mo Nb S 23 12 L 1.4332 EQ309L 0,01 0,3 1,8 24,0 12,0 - - S 19 12 3 Nb 1.4576 EQ318 0,01 0,3 1,8 19,0 12,0 2,8 0,6 (S 13 4) ~EQ410NiMo 0,10 0,5 1,6 13,5 5,5 1,7 - S 19 9 Nb (1.4351) 1.4551 EQ347 0,01 0,4 1,8 19,5 10,5 - 0,6 S 19 13 4 L (1.4447) EQ317L 0,01 0,4 1,8 18,5 13,8 3,5 - (S 21 13 3 L) (1.4459) EQ309LMo 0,01 0,2 1,8 22,0 14,0 3,0 - UP-NiCr21Mo9Nb 2.4831 ERNiCrMo-3 0,01 0,1 0,2 22,0 Basis 9,0 4,0 UP-NiCr20Nb 2.4806 ERNiCr-3 0,01 0,2 3,2 20,0 Basis - 2,3 864 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Pubblicazioni IIS Corso base per saldatori ed operatori IWP/IW La nuova edizione, completamente modificata e ristrutturata, illustra gli argomenti di carattere generale e le conoscenze basilari che un saldatore o un operatore di saldatura dovrebbe possedere per rispettare le procedure e le pratiche correnti e costituisce il risultato di un completo ed approfondito lavoro, svolto anche con l’obbiettivo di rinnovare i riferimenti ed i contenuti normativi alla luce delle grandi evoluzioni subite dalla materia. Queste pubblicazioni sono destinate anche a coloro che sono interessati all’ottenimento della qualificazione ad “European Welder/lnternational Welder” (EW/IW), figura recentemente riconosciuta a livello internazionale attraverso la Federazione Europea della Saldatura (EWF) e l’Istituto Internazionale della Saldatura (IIW) e quindi tramite l’Istituto Italiano della Saldatura che di tali organismi è membro fondatore e Authorized National Body. Parte II - Argomenti specifici relativi alla saldatura con elettrodo rivestito Indice: 1. Generalità del processo. 2. Apparecchiatura. 3. Consumabili di saldatura. 4.Tecnica operativa. 2005, 36 pagine, Codice: 101004, Prezzo: € 29,00 Soci IIS - Membri IIS Club, Prezzo: € 23,20 Parte III - Argomenti specifici relativi alla saldatura TIG (ad arco con elettrodo infusibile di tungsteno e protezione di gas inerte) Indice: 1. Generalità del processo. 2. Apparecchiatura. 3. Consumabili di saldatura. 4.Tecnica operativa. 2005, 52 pagine, Codice: 101005, Prezzo: € 30,00 Soci IIS - Membri IIS Club, Prezzo: € 24,00 ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA Divisione PRN Maura Rodella Lungobisagno Istria, 15 16141 GENOVA Tel. 010 8341385 Fax 010 8367780 Email: [email protected] www.weldinglibrary.com www.iis.it Parte IV - Argomenti specifici relativi alla saldatura ad arco con filo continuo con (o senza) protezione di gas Indice: 1. Generalità del processo. 2. Apparecchiatura. 3. Consumabili. 4.Tecnica operativa. 2005, 45 pagine, Codice: 101006, Prezzo: € 30,00 Soci IIS - Membri IIS Club, Prezzo: € 24,00 Scienza e Tecnica Il mondo della saldatura rinchiuso in un barattolo per conserve alimentari Quanta scienza e tecnica possono essere contenute in un “banale” barattolo per conserve? È veramente “banale” quell’oggetto talvolta preso a calci nella nostra infanzia? In verità, tutt’altro che banale, quel “modesto” oggetto, uno dei simboli della nostra civiltà, racchiude in sé un universo di problematiche di tipo metallurgico ed altrettanti sottili equilibri produttivi e di mercato, appunto, sottili quanto la lamina metallica che lo fa nascere. Il metallo di costruzione è, nella stragrande maggioranza dei casi, un acciaio così povero di elementi di lega che praticamente confina con il “ferro dolce”, tuttavia altamente raffinato e oggetto di accurati studi siderurgici, abitualmente fornito come banda stagnata, ossia ricoperto con stagno puro su entrambe le superfici per qualche μm di spessore, laminato a freddo e quindi incrudito fino ad offrire σ0,2%~500 MPa ed ovviamente allungamenti percentuali <10%, il tutto conforme alla norma di riferimento quale ad esempio UNI EN 10202. Una porzione di lamina virolata, con so- vrapposizione dei bordi per qualche decimo di millimetro verrà saldata a resistenza elettrica mediante un impianto dotato di elettrodi a rotolamento tramite una serie di impulsi a frequenza elevata in modo da creare una saldatura continua. Poiché gli spessori abituali del lamierino sono di circa 0,15 mm, in saldatura esso si aggira intorno ai due decimi di millimetro. Diamo un’occhiata ai numeri. Barattoli di un’altezza di circa 100 mm e Ø~70 mm, una macchina saldatrice può farne 800 al minuto, ossia 13,3 barattoli al secondo! La macchina salda dunque a una velocità di circa 80 metri di saldatura al minuto, e la velocità di raffreddamento del giunto può variare tra 0,8 x 104 fino a 1,4 x 104 °C/s! È dunque scontato il fatto che una velocità di raffreddamento così elevata provochi stravolgimenti di natura metallurgica di notevole entità nel giunto, nonostante la “povertà” di elementi di lega dell’acciaio di base, senza dire più di tanto sul fatto che nella zona fusa della saldatura rimangono due strati di stagno (derivanti dalla sovrapposizione) che puntualmente andranno ad infiltrare nel reticolo intergranulare della giunzione. Bizzarro panorama, ma soltanto in apparenza, in quanto il tutto funziona, e anche molto bene visto che di barattoli (con alimenti per umani e per animali) se ne vendono e consumano svariati milioni al giorno nel mondo. Ovviamente ci sono punti deboli nella catena, quali ad esempio: • Le estremità del giunto devono essere esenti da discontinuità, specie di natura geometrica, in quanto devono poter sopportare una drastica deformazione (ripiegatura) per il fissaggio del fondo e per il coperchio del barattolo. • Il giunto deve possedere una duttilità tale per far fronte a detta ripiegatura, nonché alla corrugatura o nervatura della superficie cilindrica a scopo di rinforzo. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 867 Scienza e tecnica • Lo strato di stagno deve essere di una certa robustezza per evitare che il suo stiramento durante l’esecuzione delle nervature possa provocare fessurazioni con spiacevoli risultati in materia di corrosione. I requisiti di qualità sono pesantissimi: due o tre barattoli difettosi su 60.000 gettano già un’ombra di discredito su un 868 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 fabbricante. Addirittura si ricorre alla singola prova di pressatura al 100% della produzione. A tale proposito, si pensi soltanto al danno derivante da 4 oppure 5 barattoli di salsa di pomodoro che si fessurano, riversando il loro contenuto in mezzo ad una catasta di pallet con 10 o 15 mila barattoli pronti per la commercializza- zione (etichetta compresa)… È chiaro, non soltanto si perde la faccia! Ma soprattutto i clienti!! Certamente, fabbricare barattoli è un mestiere molto rischioso che può sicuramente predisporre un responsabile di produzione di una tale fabbrica all’ulcera gastrica. Allora viene quasi spontanea la domanda: Quanto ne vale la pena? Ovvero: Quanto ti pagano per un barattolo alto 10 cm con coperchi di diametro 70 mm (di cui uno a strappo)? 0,036 EURO Ipotizzate Voi quanto può essere dunque il guadagno netto su di un singolo barattolo. Dott. Luis Mario Volpone (IIS) Formazione Il sistema didattico modulare nei corsi CND Per il prossimo 2008 l’Istituto Italiano della Saldatura ha studiato, per i corsi relativi ai Controlli non Distruttivi, una nuova struttura di tipo modulare. La decisione è maturata a seguito di numerose considerazioni tra cui l’esigenza, più volte espressa dalle aziende e dagli stessi partecipanti ai corsi, di ricevere una formazione più mirata alle necessità aziendali da un punto di vista di applicazione del metodo CND e utilizzo della relativa tecnica. Una ulteriore considerazione è derivata dal fatto che molti metodi CND hanno avuto, in tempi recenti, sviluppi tecnologici tali da produrre strumentazioni dedicate che, sebbene basate sui principi elementari del metodo, sono enormemente differenti dalle strumentazioni tradizionali. Un esempio per tutti è certamente il metodo di controllo con ultrasuoni dove tecniche operative quali il TOFD o il Phased Array sono ormai largamente impiegate. Tecniche, appunto, dove la strumentazione gioca un ruolo molto importante e dove la manualità passa sicuramente in secondo piano rispetto all’applicazione della tecnica tradizionale; senza contare l’aspetto dell’acquisizione dati che ormai fa parte del sistema e che richiede una visione e una formazione diversa rispetto al consueto. Ma anche in metodi di controllo meno impegnativi da un punto di vista strumentale, come ad esempio il metodo Visual Testing, si avverte che è necessario accostare la teoria pura e la conoscenza della strumentazione finalizzandola a specifici campi applicativi. Ecco che il sistema modulare ci è parso il migliore per coniugare queste esigenze senza troppo discostarci da quanto richiesto dalle norme che presiedono la qualificazione e la certificazione del personale. Modulo di Base Modulo di Metodo MB MM Una considerazione, è doveroso dirlo, è stata anche data all’aspetto economico, sia dal punto di vista costi del singolo corso, sia dal punto di vista dei costi indiretti quali trasferte del personale e anche il “mancato lavoro” per assenza del personale dall’azienda. Tutti problemi ben noti e non secondari. Ci permettiamo quindi di presentare la nuova impostazione didattica parafrasando situazioni consolidate in ambito universitario quali “fate voi stessi il vostro piano di studi”! Il sistema modulare è, quindi, strutturato in due o più moduli così denominati, in sequenza: • Modulo di Base ( MB ) • Modulo di Metodo ( MM ) • Modulo Specifico di Applicazione del Metodo (MS). Per conseguire un qualsiasi tipo di certificazione, ogni partecipante deve completare quindi il percorso formativo descritto nello schema. Ogni Modulo può essere frequentato singolarmente ed indipendentemente dal rilascio di certificazioni, senza alcuna scadenza temporale. Modulo Specifico di Applicazione del Metodo MS Esame di certificazione Diploma EWF / IIW Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 871 Formazione Modulo di Base (MB) Scopo di questo Modulo è quello di fornire gli elementi di base (ad esempio, la difettologia) necessari per l’applicazione di qualsivoglia metodo di controllo. • Questo Modulo è comune a tutti i metodi: pertanto, è necessario frequentarlo una sola volta; • la partecipazione a questo Modulo è propedeutica ai Moduli successivi; • possono accedere direttamente al Modulo successivo coloro che posseggano diplomi come Figura Professionale IIW/EWF o abbiano frequentato i relativi corsi. Modulo di Metodo (MM) Scopo di questo Modulo è fornire gli elementi caratteristici di ogni singolo metodo di controllo. 872 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 • La partecipazione a questo Modulo è propedeutica a qualsiasi Modulo Specifico di Applicazione del Metodo (MS), a meno del caso dei metodi MT, PT e dei metodi RT (con limitazione all’interpretazione) ed UT (con limitazione alle misure spessimetriche), per i quali si accede direttamente all’esame finale di certificazione. Modulo Specifico di Applicazione del Metodo (MS) Scopo di questo Modulo è fornire gli elementi caratteristici di specifiche applicazioni di ogni singolo metodo di controllo. Uno (o più) Moduli MS sono previsti nel caso dei metodi VT, RT, UT ed LT, a scelta del candidato in funzione dei propri specifici interessi. Nulla cambia, invece, da un punto di vista didattico in quanto le lezioni vengono condotte da personale qualificato secondo EN 473 / ISO 9712 e/o Raccomandazione ASNT SNT-TC-1A e sono supportate da dispense, videoproiezioni in aula, dimostrazioni ed esercitazioni in laboratorio; quando previsto, esse sono inoltre integrate con l’impiego di specifici strumenti multimediali (CDRom). Infine, è bene sottolineare che tutti i moduli per i vari metodi di controllo sono programmati in tutte le sedi del-l’Istituto Italiano della Saldatura e quindi è possibile fornire un servizio capillare su tutto il territorio nazionale. Relativamente alla calendarizzazione dei Moduli per il 2008 si rimanda alla nostra “Attività Didattica” scaricabile dal sito www.formazionesaldatura.it. P.I. Francesco Rivara (IIS) EDITORIA PER LA MECCANICA Per pubblicare un redazionale gratuito o una pubblicità, dedicata alla tua azienda o ai tuoi prodotti, inviaci un fax allo 051 606 11 11 con la tua richiesta e i tuoi dati. Un nostro consulente ti contatterà. International Institute of European Welding Federation Notizie IIW International Conference on design, fabrication and economy of welded structures, DFE2008 24 - 26 April 2008 University of Miskolc, Hungary Introduction The main requirements of modern welded metal structures are the loadcarrying capacity (safety), the fitness for production, and economy.These requirements can be met by structural optimization: the economy is achieved by minimizing a cost function.The safety and fitness for production are guaranteed by fulfilling the design and fabrication constraints.The topics of this conference are grouped according to these aspects of design, fabrication and economy, worked out by Professor József Farkas during his half century long professional activity.The aim of the conference is to bring together the world academics, researchers and practitioners in the broad fields of welded structures, structural mechanics, associated computation and structural engineering, to review recent achievements in the advancement of knowledge and understanding in these areas, share the latest developments, and address the challenges for the present and the future. The topics of the Conference include the following broad areas of interest: Design: Structural Analysis and Design, Numerical Methods and Algorithms, Stability, Fracture, Fatigue,Vibration and Damping, Connections Thin-walled Structures, Beams and Columns,Trusses, Frames,Towers, Plates and Shells,Tubular Structures, Steel and concrete composite structures, Application of Finite Element and Boundary Element Methods, Fire Safety,Wind Engineering, Earthquake Resistance, Structural Safety and Reliability, Damage Mechanics, Structural Materials, Design Codes, Industrial applications. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 875 IIW-EWF Notizie Fabrication: Construction Technology and Methods,Welding Technologies, Residual Welding Stresses and Distortions, Post-welding Treatments, Fabrication Sequences, Environment Protections, Erection, Maintenance, Repair, Strengthening and Rehabilitation, Industrial applications. Economy: Structural Optimization, Fabrication Costs, Applied Mathematical Methods, Cost Engineering, Evolutionary Techniques, Neural Networks, Expert Systems, Industrial applications. Language: The language of the Conference is English. Special Sessions A number of special sessions will be organised and held within the framework of the DFE2008 International Conference. Special sessions, while devoted to the reporting and discussion of the latest developments on a particular theme, will be expected to have international relevance. Previous conferences Three international meetings were organized at the University of Miskolc in this field; the International Symposium on Tubular Structures (ISTS) in 1996, the Design of Metal Structures in 1997, and the International Conference on Metal Structures (ICMS) in 2003. Experienced and reputable international publishers have produced the Proceedings in a high standard. University of Miskolc The history of the University began in 1735, when the first Mining and Metallurgical Academy was founded in Selmecbánya (Banská Stiavnica). In the ancient library there is a collection of the old technical books from the last 6 centuries. Now there are eight faculties and institutes at the University: Materials Science and Engineering, Earth Science and Engineering, Mechanical engineering, Law, Economics, Arts faculties and the Béla Bartók Music and Health Care institutes. There are about 15 000 students at the university.The training period for engineers is 5 years on MSc. level. There are about 1 500 students at the Faculty of Mechanical Engineering. Education is going on in Hungarian, but there is a special course for foreign students in English. There are also postgraduate and Ph.D. courses available on different fields. Further Information For further details, please contact: Prof. Dr. Jarmai, Karoly University of Miskolc, Hungary - H-3515 Miskolc, Egyetemvaros Tel. +36-46-565111 ext 2028 voice post - Fax +36-46-563399 E-mail: [email protected] Homepage: http://www.alt.uni-miskolc.hu/dfe2008 E-mail: [email protected] 876 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Dalle Aziende L’attraversamento del Po a Ostiglia (MN): Il ponte ferroviario più lungo in Europa L’oggetto dell’appalto, acquisito da Omba Impianti & Engineering S.p.A., è la costruzione e posa in opera delle travate metalliche e impalcati in struttura mista del viadotto sul Po tra la progressiva di progetto 67+021.85 e la progressiva di progetto 67+975.25 della linea ferroviaria Verona-Bologna. L’obbiettivo è quello di sostituire il vecchio ponte ferroviario, situato nelle vicinanze, costituito da due vie adibite una al traffico ferroviario e l’altra al traffico stradale con un nuovo ponte ferroviario, anch’esso a due vie, da utilizzare esclusivamente per il potenziamento della rete ferroviaria. Il nuovo ponte è tipicamente a via inferiore a sistema misto, costituito da una reticolare a maglia triangolare, chiuso da controventi posti superiormente. Le travate sono in numero di 24 del peso complessivo di circa 13000 t. Il ponte appartiene alla categoria A, con una velocità massima dei convogli pari a 200 km/h. La linea ferroviaria sarà costituita da un doppio binario con interasse di 7 m e lunghezza complessiva di circa 900 m. La sequenza delle principali attività è la seguente: • esecuzione del progetto costruttivo dell’opera, • costruzione, sabbiatura e verniciatura delle travate metalliche, • trasporto in cantiere dei prefabbricati, • assiemaggio e verifica dimensionale delle travate nelle apposite campate del capannone di servizio appositamente costruito; nella fase di costruzione in officina è utilizzata un’apposita gru a cavalletto da 40 t, • alesatura, bullonatura e serraggio e relativi controlli, • sollevamento e trasporto nella navata di verniciatura della travata; in • • • • • • questa fase è utilizzata un’apposita gru a portate da 570 t, verniciatura finale, sollevamento e trasporto della travata sul piano di varo, varo delle travate; il varo del ponte è eseguito montando le singole travate su rulliere, collegandole sequenzialmente fra loro e facendole poi scorrere sulle pile in alveo tramite un argano di avanzamento e uno di trattenuta, con rinvio di funi. Si procede dapprima al varo di una singola linea (binario dispari) fino alla sua completa realizzazione, per poi passare alla linea successiva (binario pari), abbassamento delle travate e posizionamento sugli appoggi, posa delle predalles e realizzazione della soletta di contenimento del ballast completa della impermeabilizzazione e dei pluviali, collaudo statico. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 877 Dalle Aziende Attualmente è in fase di conclusione la linea del binario dispari. Fra un anno, alla conclusione della linea del binario pari, il nuovo ponte sul Po a Ostiglia, interamente costruito negli stabilimenti di Omba Impianti & Engineering S.p.A., costituirà il ponte ferroviario più lungo in Europa. OMBA Impianti & Engineering S.p.A. Via della Croce, 10 36040 Torri di Quartesolo (VI) Tel. 0444 261211 - Fax 0444 381002 e-mail: [email protected] www.omba.biz A Lamiera 2008 la nuova versione di Lambda porta a lamiera la più avanzata ricerca europea Leader mondiale per produzione di macchine utensili a deformazione (2.273 milioni di euro, nel 2006), l’Italia vanta in LAMIERA una delle più qualificate rassegne internazionali del comparto, la cui quattordicesima edizione si tiene, dal 14 al 17 Maggio 2008, nel quartiere espositivo di Fiera di Bologna. Accanto alla sintesi esaustiva della offerta mondiale, la manifestazione promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, presenta una nuova versione di Lambda, denominata “RTDI-inForming”, che si propone di sottolineare 878 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 la stretta correlazione tra ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione del comparto. Allo scopo, Lambda evidenzia i risultati dell’attività svolta dai più qualificati istituti di ricerca europei e nell’ambito dei progetti comunitari riferiti alle lavorazioni per deformazione. La sala conferenze di Lambda ospita, infatti, con programmazione a ciclo continuo, le relazioni proposte dai ricercatori in merito agli studi relativi a tematiche di assoluto interesse quali nuovi materiali, applicazioni ICT e New Business Model, attraverso cui le imprese hanno l’opportunità di tradurre il proprio bagaglio di conoscenze in vantaggio competitivo difficilmente replicabile e imitabile dai concorrenti. Temi che, per altro, possono essere direttamente approfonditi presso gli stand degli operatori protagonisti di Lambda, che, nella nuova versione, ha riscosso l’interesse di alcune realtà tra cui ITIACNR, CRF, MUSP, università di Bologna-DIEM, università di Padova, Institut für Produktionstechnik und Umformmaschinen Darmstadt, Fraunhofer IWU-Institut fuer Werkzeugmaschinen und Umfortechnik Dresden, progetto europeo Kobas, ai quali potrebbero aggiungersi organismi comunitari e piattaforme tecnologiche. Quello offerto da Lambda è, dunque, un quadro, preciso e dettagliato, del possibile sviluppo dei sistemi produttivi, sul quale incidono nuovi paradigmi tecnologici quali la multifunzionalità, la simulazione per la messa a punto dei processi, l’adeguamento alle normative di sicurezza, la sostenibilità ambientale, l’affidabilità, la precisione, l’intelligenza dei processi, i nuovi materiali, le microlavorazioni, l’ergonomia delle interfacce. Inoltre, design e marketing strategico possono essere indirizzati all’analisi combinata dei cicli di vita del prodotto, così da individuare opportunità e strategie (operative e di prodotto), di breve come di lungo periodo. La tecnologia informatica, da parte sua, permette di elaborare informazioni relative alla macchina utensile a livello “locale”, sviluppare sistemi di interazione macchina-operatore, sistemi di diagnostica, sicurezza e prevenzione, garantendo alle funzioni di gestione la costante visione, in tempo reale, dello stato del sistema produttivo e delle mac- chine. Il sito della manifestazione (www.lamiera.net) permette ai visitatori di acquisire gratuitamente, attraverso la preregistrazione, la tessera di ingresso permanente, secondo le modalità illustrate on line. UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Viale F. Testi, 128 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02 26255244 - Fax 02 26255244 e-mail: [email protected] www.lamiera.net Nuovi prodotti Cebora Plasma Prof 164 HQC (High Quality Cut) L’impianto per taglio plasma multigas meccanizzato Plasma Prof 164 HQC (High Quality Cut) completo di unità di accensione HV18, gas console PGC1-2, console valvole PVC e torcia CP250 G, è completamente gestito da microprocessore ed il generatore è in grado di erogare una corrente max di 120A al 100% di fattore di utilizzo. I principali parametri di processo (materiale da tagliare, gas, spessore, corrente) sono selezionabili dalla gas console sulla quale vengono automaticamente indicati i flussi ottimali di gas. Attraverso una porta RS232 posta sul pannello anteriore del generatore è possibile aggiornare il software di macchina, scaricabile via internet dal sito www.cebora.it Console di controllo flusso dei gas La gas console consente di gestire la selezione dei parametri di processo e la regolazione dei flussi di gas. Per un taglio ottimale di ogni materiale metallico, la Dalle Aziende gas console utilizza diversi gas, quali: aria, azoto e ossigeno per l’unità PGC-1; H35 (miscela 35% idrogeno e 65% argon) e F5 (miscela 5% idrogeno e 95% azoto) per l’unità PGC-2. L’impostazione dei parametri di processo è di tipo “sinergico”: le combinazioni dei gas vengono proposte in automatico in funzione del materiale scelto così come la corrente di taglio è in funzione dello spessore impostato. Vengono poi suggeriti la velocità di taglio ottimale ed il diametro dell’ugello da utilizzare. Sono disponibili differenti set di consumabili, in funzione della corrente di taglio e del gas usato, calibrati e testati per ottenere la massima qualità di taglio. parallelo, partendo dalla caratterizzazione dei modelli di torcia (CP200) sviluppati in passato da CEBORA. Le potenzialità di simulazione includono la previsione del comportamento termico dell’inserto di afnio del catodo e le traiettorie delle particelle di ossido di afnio emesse da esso, oltre alla efficienza dei sistemi di raffreddamento dell’ugello in varie condizioni operative con miscele di gas di lavoro (O 2 /Air, H35/N2, Air/Air) adatte al taglio di materiali di tipo e spessore diversi. CEBORA S.p.A Via A. Costa, 24 - 40057 Cadriano (BO) Tel. 051 765000 - Fax 051 765222 e-mail: [email protected] www.cebora.it Air Liquide Welding: nuovi investimenti per sostenere la crescita nei mercati energetici Nuova torcia Cebora CP 250 G La nuova torcia Cebora CP 250 G è stata concepita per tagli di alta qualità su tutti i materiali metallici con l’utilizzo di diversi tipi di gas quali: ossigeno, azoto, argon-idrogeno, azoto-idrogeno e aria compressa. La tecnologia costruttiva permette il rapido cambio della testina e dei consumabili in relazione ai diversi tipi di materiali, gas e spessori. La progettazione della torcia al plasma da taglio CEBORA CP 250 G è stata effettuata nell’ambito di una collaborazione tra il Gruppo per le Applicazioni Industriali dei Plasmi dell’Università di Bologna e CEBORA. Le competenze scientifiche di un gruppo di ricerca universitario unite all’impegno dell’azienda nella fase di realizzazione e sperimentazione hanno portato alla creazione di un prototipo di nuova generazione per il taglio di materiali metallici con miscele di gas. Il progetto della CP 250 G si è in parte basato sui risultati ottenuti dalla simulazione delle caratteristiche della scarica di plasma effettuata con un codice termofluidodinamico ed elettromagnetico 3D su un cluster per il calcolo Sulla base di prospettive favorevoli per lo sviluppo futuro della tecnologia della saldatura in Europa, Medio-Oriente e Asia, il Gruppo Air Liquide Welding ha deciso di investire ulteriormente nei siti di produzione di Cittadella (Italia) e Eisenberg (Germania). Oggi, la tecnologia della saldatura è fortemente trainata dai mercati energetici che impiegano un gran numero di strutture metalliche saldate: impianti di trivellazione e piattaforme petrolifere nelle attività on-shore e offshore, oleodotti e gasdotti, reattori e colonne nella raffinazione del petrolio e negli impianti nucleari, scambiatori di calore nella produzione di energia, turbine idrauliche o eoliche… Queste strutture sono generalmente soggette a condizioni di funzionamento estreme (corrosione marina, rischi climatici, alte pressioni e temperature…) e la costruzione di tutte queste strutture richiede prodotti di consumo per la saldatura di alta qualità. Dalla metà del 2007, la capacità produttiva dello stabilimento dei fili animati di Cittadella è stata incrementata del 20%. Ad Eisenberg, a partire da Gennaio 2008, il sito di produzione di flussi per la saldatura ad arco sommerso aumenterà la propria capacità di produzione del 65%; l’ammontare complessivo di questi investimenti è di circa 5 milioni di euro. Jean-Claude Buono, Vice-Direttore Generale Senior del gruppo Air Liquide e Presidente di Air Liquide Welding, ha dichiarato: “Questi investimenti ci consentiranno di servire meglio i nostri clienti, soprattutto nei mercati energetici in rapida crescita e sempre più esigenti. Grazie a questi incrementi della nostra capacità produttiva, Air Liquide Welding migliorerà ulteriormente e in modo significativo i suoi risultati”. FRO - Air Liquide Welding S.r.l. Via Torricelli, 15/a - 37135 Verona Tel. 045 8291511 - Fax 045 8291500 e-mail: [email protected] www.airliquide.it ESAB ha partecipato alle Giornate Nazionali di Saldatura Genova, Area del porto antico - Magazzini del Cotone, 25-26 Ottobre 2007 Bilancio sicuramente positivo riguardo la partecipazione in qualità di sponsor di ESAB Saldatura S.p.A. alla 4° edizione delle “Giornate Nazionali di Saldatura”, organizzate dall’Istituto Italiano della Saldatura. ESAB ha contribuito alla manifestazione anche con i seguenti interventi di carattere scientifico-tecnologico nell’ambito dei numerosi workshop proposti: • “Sviluppi della tecnologia SAW Tandem Twin”, tenuto da Francesco Vago e Anders Eriksson. • “Applicazione industriale per la nastratura ad alto rendimento con acciai austenitici ad alto tenore di Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 879 Dalle Aziende molibdeno”, relazionato dall’Ing. Luca Fossati con i correlatori Adriano Volti e Gabriele Gallazzi. Per quanto riguarda gli incontri tecnico-commerciali, Andrea Palermo ha presentato le “Nuove tecnologie ESAB per saldatura e scriccatura - SuperPulse™, Q-Set™, Q-Wave™, Scriccatura Plasma”. ESAB Saldatura S.p.A. Via Mattei, 24 - 20010 Mesero (MI) Tel. 02 979681 - Fax 02 97289300 e-mail: [email protected] www.esab.it Premio Henry Ford Technology Award per giunzione senza spruzzi e saldatura al laser con filo caldo Un importante riconoscimento per gli utenti della tecnologia Fronius Uno degli ambiti premi Henry Ford Technology Awards (HFTA) di quest'anno è stato consegnato la sera del 18 Ottobre da Jim Tetreault, Vicepresidente di Ford Motors Company, a un team di ingegneri dello stabilimento di Colonia, i quali hanno ricevuto questo importante riconoscimento a Detroit per gli straordinari e innovativi risultati raggiunti. Coadiuvati dagli esperti di saldatura di Fronius, l'azienda sviluppatrice del processo CMT (Cold Metal Transfer), hanno elaborato la soluzione ideale per realizzare giunzioni saldate sulla struttura di base della carrozzeria della Ford Mondeo, integrando con esito positivo questa procedura nella linea di produzione automatizzata. Un altro risultato che è valso il premio HFTA è stato il lavoro svolto da un team 880 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 del Centro di sviluppo John Andrews a Colonia-Merkenich, sempre nell'ambito dell'applicazione intelligente dei sistemi di giunzione Fronius. Fin dalla sua introduzione sul mercato nel 2005, la nuova tecnologia di giunzione digitale offre ai costruttori di automobili e agli altri esperti del settore della lavorazione dei metalli opportunità straordinarie. CMT è garanzia di una giunzione più rapida e soprattutto praticamente senza spruzzi, caratterizzata da un minore apporto di calore rispetto ai processi ad arco voltaico tradizionali e risultati qualitativamente elevati. Hans-Jürgen Lauer e i membri del team di Colonia hanno riconosciuto le potenzialità della procedura a comando digitale e insieme ai loro partner per i sistemi di saldatura della cittadina austriaca di Wels hanno trasformato le loro idee in realtà, realizzando, grazie al processo CMT “più freddo” e rispettoso dei materiali, una giunzione stabile in modo totalmente nuovo. Ora questi professionisti provvedono alla giunzione delle traverse del tetto alla fiancata della Ford Mondeo mediante giunti saldati. La giuria ha voluto premiare anche il lavoro del team di ingegneri di Jürgen Hover. Gli sviluppatori hanno ricevuto il premio HFTA per essere stati i primi a implementare e applicare con esito positivo la saldatura al laser con filo caldo alla canalina del tetto della nuova Mondeo, avvalendosi anche loro dei sistemi Fronius e della collaborazione dei partner di Wels. Ogni anno una commissione composta da 64 membri assegna il premio HFTA ai collaboratori di Ford Company che con i loro risultati all'avanguardia apportano uno straordinario contribuito all’affermazione di Ford quale leader tecnologico. Ai vincitori del premio va quindi lo speciale riconoscimento per il coraggio di innovare e l’eccellenza professionale. È dal 1981 che gli straordinari innovatori di Ford, gruppo attivo a livello mondiale, ricevono questa scultura in acciaio che con la sua simbolica fiamma porta l’ideale olimpico nella tecnologia nel settore automobilistico. FRONIUS Via Monte Pasubio, 137 - 36010 Zanè (VI) Tel. 0445 804444 - Fax 0445 804400 e-mail: [email protected] www.fronius.com “Saldatura di alta qualità? Helistar GV”: Rivoira presenta una nuova miscela per i processi di saldatura Attiva da oltre 85 anni ed al servizio di numerosi clienti per la lavorazione dei metalli, Rivoira, una delle prime aziende in Italia ad operare nel settore dei gas industriali, ha partecipato alla quarta edizione delle Giornate Nazionali di Saldatura, in qualità di sponsor e di relatore. Le Giornate Nazionali di Saldatura è una due giorni, organizzata dall’Istituto Italiano della Saldatura e dedicata al mondo della fabbricazione dei prodotti saldati. Per la sua quarta edizione è stata riproposta la location del Porto Antico di Genova; più precisamente la manifestazione si è svolta nelle giornate del 25 e 26 Ottobre 2007 presso i Magazzini del Cotone. Una due giorni intensissima che ha visto l’alternarsi di Workshop, Tavole rotonde, Corsi ed Incontri tecnico-commerciali. Rivoira, sponsor della manifestazione, era presente con uno stand espositivo e ha presenziato ad un incontro tecnico di presentazione di una nuova miscela da utilizzare nell’ambito della saldatura. Si chiama HELISTAR GV, la nuova miscela di elio e argon che consente di migliorare il processo di saldatura delle lamiere zincate. Nel corso della sua presentazione, Carmen Giuliano ha illustrato i punti di forza della miscela di gas Rivoira che consente di superare i principali problemi generati dai processi di saldatura tradizionali, quali la formazione di porosità, la presenza eccessiva di spruzzi e fumi e la mancanza di protezione dello strato di galvanizzazione sul cordone di saldatura. In particolare, HELISTAR GV consente: • una saldatura più veloce del 25-30%; • una saldatura più semplice; • una riduzione del 15-20% dell’energia termica sul pezzo; • un’ottima regolarità dei cordoni di saldatura; Dalle Aziende rovescio della saldatura. Al termine della presentazione sono state rivolte diverse domande ai relatori Rivoira, riguardo alla presenza sul mercato dell’HELISTAR e alle sue applicazioni. I partecipanti hanno potuto anche vedere e toccare con mano alcuni esempi di saldatura effettuati con la nuova miscela. • la creazione di superfici prive di ossidi; • l’eliminazione delle incisioni marginali; • la riduzione del 40% della formazione di inclusioni gassose. Alcuni esperimenti condotti hanno dimostrato la superiorità della miscela, consigliata soprattutto per l’utilizzo con trasferimento spray arco pulsato. Con l’aggiunta di elio alla normale miscela Ar/CO 2 , Rivoira ha cercato un buon compromesso in termini di conduttività termica e contenuto termico dell’atmosfera dell’arco. L’elio, essendo più volatile, combinandosi con i vapori di zinco, evapora molto velocemente dal centro del giunto, lasciandolo quasi privo di difetti. Anche se lo zinco evapora, lo strato superficiale del cordone presenta una sorta di passivazione che dovrebbe proteggere il giunto dalla ossidazione e, dunque, dalla corrosione degli agenti atmosferici. Antonio Falanga ha approfondito la questione, sottolineando come la miscela HELISTAR sperimentata da Rivoira è in grado di risolvere i problemi legati al danneggiamento del materiale di partenza. Alcuni esperimenti condotti presso i laboratori Rivoira hanno dimostrato come la miscela consenta una riduzione dei costi e la creazione di un cordone più sottile rispetto ai processi di saldatura tradizionali. In particolare sono stati condotti dei test nel settore automotive, dove la saldatura a zinco viene spesso utilizzata. A parità di tenuta meccanica si è riscontrata una porosità minore e un migliore risultato anche per quanto riguarda il RIVOIRA Customer Car Via Cardinal Massaia, 75/l - 10147 Torino Tel. 199 133133 - Fax 800 849428 e-mail: [email protected] www.rivoiragas.it Alimentatore traina-filo PortaFeed Thermal Arc per saldatura MIG/MAG Thermadyne è una holding proprietaria di diversi marchi operanti nel settore della saldatura e del taglio, tra i quali Thermal Arc, azienda leader negli Stati Uniti nel settore delle apparecchiature per saldatura Stick-MIG-TIG. La gamma di prodotti Thermal Arc comprende una serie di alimentatori trainafilo per saldatura MIG/MAG, che coprono tutte le applicazioni industriali. PortaFeed VS212 è un alimentatore traina-filo portatile, adatto alle applicazioni di saldatura dove sono richieste maneggevolezza, robustezza, possibilità di operare in condizioni di lavoro anche disagiate e all’aperto, quali cantieri navali e montaggi di carpenteria. PortaFeed VS212 è realizzato in materiale plastico rinforzato da fibre di vetro, praticamente indistruttibile, esente da problemi di ossidazione e perfettamente isolato. È dotato di una robusta maniglia per il trasporto e di un gancio di sospensione. Può operare con fili pieni e animati, da 0,6 mm fino a 2 mm di diametro, con una corrente di saldatura massima di 425 A con ciclo di lavoro al 60%. La connessione torcia si effettua tramite una serie di cartucce intercambiabili brevettate, tali cartucce, senza l’utilizzo di ulteriori adattatori, accettano tutte le connessioni torcia standard proposte sul mercato mondiale. Il display digitale di grande formato e ad alta luminosità, conserva una buona leggibilità anche in piena luce, e fornisce dati su tensione, corrente, velocità del filo e memorizzazione del tempo d’arco acceso. Il meccanismo traina-filo è facilmente accessibile, e la sostituzione dei rulli di traino per i diversi diametri di filo si effettua senza l’utilizzo di speciali attrezzi. Un comparto interno permette di avere sempre a portata di mano le parti di ricambio di uso più ricorrente quali rulli di traino, ugelli, boccole di contatto della torcia, ecc. Le funzioni Inch&purge permettono di spurgare le tubazioni del gas e di fare scorrere il filo per predisporre l’impianto ad essere immediatamente operativo. THERMADYNE ITALIA S.r.l. Via Bolsena, 7 20098 San Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 9880320 - Fax 02 98281773 www.thermadyne.com GENESIS 2700 TLH di SELCO Genesis 2700 TLH di Selco è un generatore in tecnologia inverter dedicato alla saldatura TIG, sia HF che LIFT, di alta precisione e professionalità. Grazie al dispositivo di innesco HF, l’arco di saldatura viene instaurato senza la necessità di un contatto tra elettrodo e materiale di lavorazione, evitando così indesiderate intrusioni. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 881 Dalle Aziende TLH attraverso il CAN bus e costantemente monitorata in temperatura e velocità di rotazione da un’unità a microprocessore posta direttamente a bordo della stessa. SELCO s.r.l. Via Palladio, 19 35019 Onara di Tombolo (PD) Tel. 049 9413111 - Fax 049 9413311 e-mail: [email protected] www.selcoweld.com Centricut presenta nuovi consumabili per generatori Kjellberg serie HiFocus Genesis 2700 TLH presenta un assorbimento ad elevato fattore di potenza e quindi a basso impatto sulla rete. L’assorbimento di corrente a basso contenuto armonico permette di utilizzare totalmente la potenza d’impianto installata e quindi di avere un notevole risparmio energetico. Genesis 2700 TLH, grazie al suo stadio preregolatore ad adattamento automatico, può essere connesso ad una tensione di alimentazione trifase compresa tra i 180 e i 440 volt senza perdita alcuna di prestazioni e funzionalità. Anche questo generatore, come Genesis 1700-2200 AC/DC, si avvale della nuova comunicazione digitale CAN Bus di Selco, che semplifica la programmazione e la gestione delle macchine, mantenendo in continua interazione i diversi dispositivi connessi al sistema. Genesis 2700 TLH è abbinabile alla nuova unità di raffreddamento WU 1000 dotata di una potente pompa rotazionale capace di ottime prestazioni con bassissima rumorosità. L’unità WU 1000 è totalmente controllata dal Genesis 2700 882 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Centricut ® , marchio Hypertherm, ha presentato una serie di nuovi consumabili per generatori Kjellberg® HiFocus® e più precisamente per il modello 100 e per il 160i. L’entrata sul mercato di questi nuovi consumabili va a vantaggio degli utilizzatori di generatori HiFocus 100 o 160i, poiché esiste ora la possibilità di valutare un’alternativa al momento del riordino dei consumabili per i loro impianti plasma. Sei nuovi consumabili in tutto - comprendenti un diffusore gas, una boccola di tenuta ed una di protezione - si aggiungono agli altri consumabili HiFocus presentati da Centricut negli ultimi due anni. Nell’ambito del completamento dell’offerta dei consumabili già presentati, è stato introdotto inoltre un elettrodo HiFocus che incorpora la tecnologia Centricut SilverLine®. La tecnologia SilverLine prevede la saldatura di una punta di argento massiccio su un elettrodo di rame e la presenza di un inserto di afnio su tale punta di argento. Questa struttura crea un forte legame che consente di raggiungere una maggiore profondità di cratere nell’afnio in modo quindi di prolungare la vita utile dell’elettrodo stesso. I costi e le prestazioni sono ottimizzati poiché l’argento viene usato solo dove offre effettivamente dei benefici. A seguito di prove esaustive è emerso che la tecnologia Centricut fornisce prestazioni pari o superiori a quelle offerte dall’OEM, con costi globali di gestione inferiori. “L’introduzione di questi sei nuovi consumabili contribuisce in modo significativo a completare la nostra attuale offerta di consumabili HiFocus,” ha dichiarato Dean Lizotte, team leader di Centricut, marchio Hypertherm. “Il risultato finale è che gli utenti dei sistemi HiFocus oggi hanno un’offerta di prodotto completa, garantita dal marchio Centricut”. Tutti i prodotti Centricut sono progettati e prodotti nel rispetto di precisi standard che aiutano gli utilizzatori a realizzare tagli di migliore qualità con velocità più elevate. Essi comprendono un supporto tecnico gratuito e vengono consegnati entro la giornata. Dal 1968, Hypertherm è leader nella produzione di sistemi di taglio plasma dei metalli e nella fornitura dei servizi correlati. Grazie al continuo sviluppo di prodotti innovativi per l’aumento della produttività e della precisione di taglio prima di sistemi plasma, ora anche di sistemi laser - Hypertherm conferma ed amplia la sua posizione di leader mondiale nella fornitura di tecnologie avanzate per il taglio dei metalli ad alta temperatura. Hypertherm copre un'ampia gamma di esigenze di taglio industriale dei metalli dalla sua sede centrale di Hanover, New Hampshire, ed ha filiali, uffici commerciali e partner in tutto il mondo. HYPERTHERM Europe B.V. Vaartveld, 9 4704 SE Roosendaal (Olanda) Tel. +31 165 596932 e-mail: [email protected] www.hypertherm.com/eu 200.000 volte informati Il sistema di informazione e di marketing messo a punto da Com-Media S.r.l. per lo sviluppo dell’industria idrica e del gas viene utilizzato ogni anno da oltre 200.000 operatori italiani ed esteri Il portale internet www.watergas.it con oltre 200.000 visitatori annui è lo strumento di informazione e lavoro per tutti gli operatori interessati allo sviluppo dell’industria dell’acqua e del gas in Italia; Gli annuari AcquAgenda e GasAgenda con una diffusione di 7500 e 5000 copie rispettivamente, sono la versione stampata che contiene tutti i dati presenti sul portale www.watergas.it per una consultazione rapida e sempre disponibile; Le banche dati dei gestori italiani dell’industria idrica e del gas sono lo strumento per trasformare la visibilità offerta dagli annuari e del portale internet in programmazione dell’attività di marketing e sviluppo dei contatti. 700 aziende che offrono prodotti e servizi per la progettazione, costruzione e gestione delle reti e degli impianti per l’industria dell’acqua e del gas già utilizzano gli strumenti del sistema informativo di Com-Media per mantenere o attivare i contatti con i propri clienti attuali e potenziali. La tua azienda è già presente nell’elenco dei “Prodotti e Fornitori” di www.watergas.it ? Inserire i dati di contatto della tua azienda e abbinarli alle categorie dei prodotti offerti è facile, libero e gratuito. La tua azienda è già presente sugli annuari di Com-Media o ha mai usato i censimenti dei gestori delle reti idriche e gas? Questi e altri strumenti per dare visibilità alla tua azienda e per creare le condizioni favorevoli allo sviluppo della tua attività commerciale sono disponibili a tariffe particolarmente convenienti. watergas.it LA COMUNITA’ ON LI N E D EI T EC N I C I P RO F E SSIO NISTI DELL’INDUSTRI A I TALI A N A D EL GA S E DE L L’ A CQ UA Com-Media S.r.l. - via Serio, 16 - 20139 Milano (MI) - Tel. 02 56810171- Fax 02 56810131 - [email protected] - www.watergas.it Notiziario Letteratura Tecnica Laser material processing Steen, W. M., Heidelberg (Germania) 2005, 155x235 mm, 408 pagine, ISBN 978-1-85233-698-1, € 46,95 In questo volume, terza edizione aggiornata ed ampiamente rielaborata, l’autore, specialista esperto nel settore della tecnologia laser, presenta le più innovative applicazioni industriali e gli sviluppi più recenti riguardanti i trattamenti superficiali ed il controllo dei processi. In dettaglio gli argomenti trattati comprendono: i diversi tipi di laser e le applicazioni generali; i principi ottici; il taglio; la saldatura; la teoria del flusso termico; i trattamenti superficiali; la realizzazione rapida di prototipi; i principi dell’automazione, del controllo e del monitoraggio durante i processi ed infine, la salute e la sicurezza. Di particolare interesse scientifico, un intero capitolo è dedicato alla realizzazione rapida di prototipi nei processi laser; strumento tecnologicamente avanzato, la cui utilizzazione nell’industria delle costruzioni permette un notevole risparmio di tempo, di costi ed un interessante miglioramento della qualità. Questo volume si può considerare fondamentalmente un testo didattico, consigliato per l’insegnamento in corsi spe- cializzati a qualsiasi livello, dedicati allo studio dei processi laser e delle loro applicazioni in sistemi industriali avanzati. Il testo, fonte autorevole di informazioni, rappresenta quanto di più recente ed aggiornato esista, nell’attuale letteratura tecnica, in un settore in così rapida e costante evoluzione come quello delle tecnologie laser. Springer-Verlag GmbH Tiergartenstrasse 17, 69121 Heildelberg (Germania). Telefax +49 6221 4878366 http://www.springer.com NACE Corrosion engineer’s Reference book, third edition Baboian R., Houston (TX-USA) 2002, 125x260 mm, 448 pagine, ISBN 1-57590-127-7, $ 104,00 (€ 70,06) La terza edizione, completamente rielaborata ed aggiornata, di questo autorevole manuale sulla corrosione, edito dalla NACE, è stata notevolmente ampliata, introducendo in particolare numerosi nuovi dati riguardanti: i rivestimenti protettivi, le proprietà elettrochimiche dei materiali, la protezione catodica, le prove di corrosione, i processi di corrosione nell’industria petrolchimica ed i materiali ferrosi e non ferrosi. Il volume raccoglie interessanti tabelle di conversione e grafici riguardanti le proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei materiali. Contiene inoltre tabelle di conversione su alcune grandezze fisiche, sul calcolo della velocità di corrosione e sui criteri di fabbricazione dei materiali. Il testo include anche un ampio elenco di norme sulla corrosione NACE e ASTM ed altre, presenta infine utili dati di corrosione sull’analisi dei metalli, sui metodi di prova, sui trattamenti termici e sulla ricottura. Può essere un indispensabile manuale di consultazione per la scelta dei metodi per le prove di corrosione e dei processi di saldatura e di giunzione. NACE International, 1440 South Creek Drive, Houston, Texas 77084-4906 (USA). Telefax +1 281 2286300 http://www.nace.org Codici e Norme Norme nazionali Italia UNI EN 287-1 - Prove di qualificazione dei saldatori - Saldatura per fusione Parte 1: Acciai (2007). UNI EN 1256 - Apparecchiature per saldatura a gas - Specifiche per i giunti tra tubi flessibili e portagomma per apparecchiature di saldatura, taglio e procedimenti connessi (2007). Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 885 Notiziario UNI EN ISO 5172 - Apparecchiature per saldatura a gas - Cannelli per saldatura a gas, riscaldo e taglio - Requisiti e prove (2007). UNI EN ISO 9445 - Nastri, bandelle, nastri larghi e lamiere di acciaio inossidabile laminati a freddo in continuo Tolleranze sulle dimensioni e sulla forma (2007). UNI EN ISO 9453 - Leghe per brasatura dolce - Composizione chimica e forme (2007). UNI EN ISO 9455-17 - Flussi per brasatura dolce - Metodi di prova - Parte 17: Prova di resistenza dell'isolamento superficiale e prova di migrazione elettrochimica dei residui di flusso (2007). UNI 9737 - Classificazione e qualificazione dei saldatori di materie plastiche Saldatori con i procedimenti ad elementi termici per contatto con attrezzatura meccanica e a elettrofusione di tubi e raccordi in polietilene per il convogliamento di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione (2007). UNI 11242 - Saldatura delle materie plastiche - Giunzione mediante incollaggio di tubi, raccordi e valvole in PVC-U, PVC-C e ABS per il convogliamento di fluidi in pressione o non in pressione (2007). UNI 11243 - Rete elettrosaldata antifessurazione (2007). UNI 11245 - Alluminio e leghe di alluminio - Guida alla selezione delle leghe di alluminio in funzione della loro attitudine ai trattamenti superficiali (2007). UNI 11250-1 - Prove non distruttive Metodo magneto- induttivo - Parte 1: Principi generali (2007). UNI 11250-2 - Prove non distruttive Metodo magneto- induttivo - Parte 2: Apparecchiature (2007). UNI 11250-3 - Prove non distruttive Metodo magneto- induttivo - Parte 3: Terminologia (2007). UNI EN 1330-11 - Prove non distruttive - Terminologia - Parte 11: Termini utilizzati nella diffrazione a raggi X dai materiali policristallini e amorfi (2007). 886 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 UNI EN 12517-1 - Controllo non distruttivo delle saldature - Parte 1: Valutazione mediante radiografia dei giunti saldati di acciaio, nichel, titanio e loro leghe - Livelli di accettazione (2007). UNI EN 13067 - Personale per la saldatura di materie plastiche - Prova di qualificazione dei saldatori - Assiemi saldati di materiale termoplastico (2007). UNI EN ISO 14323 - Saldatura a resistenza a punti e a rilievi - Prove distruttive sulle saldature - Dimensioni del provino e procedura per le prove per urto di taglio e di trazione su provino in croce (2007). UNI EN ISO 14343 - Materiali di apporto per saldatura - Fili e nastri elettrodi, fili e bacchette per la saldatura per fusione di acciai inossidabili e di acciai resistenti ad alta temperatura - Classificazione (2007). UNI EN ISO 14344 - Saldatura e processi connessi - Processi di saldatura elettrica sotto protezione di gas e di flusso - Guida all'approvvigionamento di materiali di consumo (2007). UNI EN ISO 14555 - Saldatura ad arco di prigionieri di materiali metallici (2007). UNI EN 14587-1 - Applicazioni ferroviarie - Binario - Saldatura a scintillio delle rotaie - Parte 1: Rotaie di acciaio nuove R220, R260, R260Mn e R350HT in una istallazione fissa (2007). UNI EN 14717 - Saldatura e processi connessi - Lista di controllo per gli aspetti ambientali (2007). UNI EN ISO 14731 - Coordinamento delle attività di saldatura - Compiti e responsabilità (2007). UNI EN ISO 15011-4 - Salute e sicurezza nella saldatura e nelle tecniche affini - Metodo di laboratorio per il campionamento di fumi e gas - Parte 4: Schede di raccolta dati sui fumi (2007). UNI CEN ISO/TS 15011-5 - Salute e sicurezza nella saldatura e nelle tecniche affini - Metodo di laboratorio per il campionamento di fumi e gas - Parte 5: Identificazione dei prodotti di degradazione termica generati a seguito di saldatura o taglio di prodotti totalmente o parzialmente costituiti da materiali organici (2007). UNI EN ISO 15614-6 - Specificazione e qualificazione delle procedure di saldatura per materiali metallici - Prove di qualificazione della procedura di saldatura - Parte 6: Saldatura ad arco e a gas del rame e di sue leghe (2007). UNI EN ISO 16834 - Materiali di apporto per saldatura - Fili elettrodi, fili, bacchette e depositi per la saldatura ad arco in gas protettivo di acciai ad alta resistenza - Classificazione (2007). UNI EN ISO 17633 - Materiali di apporto per saldatura - Fili elettrodi animati tubolari e bacchette per la saldatura ad arco con o senza gas protettivo di acciai inossidabili e di acciai resistenti ad alta temperatura - Classificazione (2007). UNI EN ISO 17634 - Materiali di apporto per saldatura - Fili elettrodi animati tubolari per la saldatura ad arco in gas protettivo di acciai resistenti allo scorrimento viscoso - Classificazione (2007). UNI EN ISO 17660-1 - Saldatura degli acciai d'armatura - Parte 1: Giunti saldati destinati alla trasmissione del carico (2007). UNI EN ISO 17660-2 - Saldatura degli acciai d'armatura - Parte 2: Giunti saldati non destinati alla trasmissione del carico (2007). UNI EN ISO 18276 - Materiali di apporto per saldatura - Fili elettrodi animati tubolari per la saldatura ad arco con o senza gas protettivo di acciai ad alta resistenza - Classificazione (2007). UNI EN ISO 18594 - Saldatura a resistenza a punti, a rilievi e a rulli - Metodo per determinare la resistenza di transizione sull'alluminio e sull'acciaio (2007). UNI EN ISO 22825 - Controllo non distruttivo delle saldature - Controllo mediante ultrasuoni - Controllo di saldature di acciaio austenitico e di leghe a base nichel (2007). UNI EN ISO 22827-1 - Prove di accettazione per le macchine di saldatura a fascio laser Nd:YAG - Macchine con trasporto del fascio in fibra ottica - Parte 1: Insieme dei componenti laser (2007). Notiziario UNI EN ISO 22827-2 - Prove di accettazione per le macchine di saldatura a fascio laser Nd:YAG - Macchine con trasporto del fascio in fibra ottica - Parte 2: Meccanismo di posizionamento (2007). AWS D14.3/D14.3M - Specification for welding earthmoving, construction, and agricultural equipment (2007). Norme internazionali AWS D1.1/D1.1M - Structural welding code-steel (2008). ISO/TTA 5 - Code of practice for creep/fatigue testing of cracked components (2007). UNI EN ISO 24034 - Materiali d'apporto per saldatura - Fili pieni e bacchette per la saldatura per fusione di titanio e leghe di titanio - Classificazione (2007). Norme europee USA EN 560 - Gas welding equipment - Hose connections for equipment for welding, cutting and allied processes (2007). API 5L - Specification for line pipe (2007). API 14H - Recommended practice for installation, maintenance and repair of surface safety valves and underwater safety valves offshore (2007). API 560 - Fired heaters for general refinery service (2007). API 671 - Special purpose couplings for petroleum, chemical and gas industry services (2007). AWS C3.4M - Specification for torch brazing (2007). ISO ISO 11611 - Protective clothing for use in welding and allied processes (2007). EN EN ISO 11611 - Protective clothing for use in welding and allied processes (2007). EN 15495 - Non destructive testing Acoustic emission - Examination of metallic pressure equipment during proof testing - Zone location of AE sources (2007). EN ISO 21952 - Welding consumables Wire electrodes, wires, rods and deposits for gas-shielded arc welding of creep-resisting steel - Classification (2007). ISO 14113 - Gas welding equipment Rubber and plastics hose and hose assemblies for use with industrial gases up to 450 bar (45 MPa) (2007). ISO/TS 22809:2 - Non-destructive testing - Discontinuities in specimens for use in qualification examinations (2007). ISO 21952 - Welding consumables Wire electrodes, wires, rods and deposits for gas-shielded arc welding of creep-resisting steels - Classification (2007). ISO 24497-3 - Non-destructive testing Metal magnetic memory - Part 3: Inspection of welded joints (2007). ISO 24598 - Welding consumables Solid wire electrodes, tubular cored electrodes and electrode/flux combinations for submerged arc welding of creep-resisting steels - Classification (2007). Corsi IIS Luogo Legnano (MI) Data 21-24/1/2008 Titolo Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) Ore -- Genova 21-25/1/2008 18-22/2/2008 Corso per International Welding Engineer - Parte I Genova 21-25/1/2008 18-22/2/2008 Corso per International Welding Technologist - Parte I Genova 24-25/1 e 30/1-1/2/2008 Corso teorico di specializzazione sull’incollaggio (adhesive bonding) 40 Genova 28/1-1/2/2008 Corso celere di saldatura 32 Corso per International Welding Technologist – Parte III - Fabbricazione 80 Mogliano Veneto (TV) 28/1-1/2 e 4-8/2/2008 Organizzatore Istituto Italiano della Saldatura - Divisione FOR Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova Tel. 010 8341371 - Fax 010 8367780 - [email protected] 80 80 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 887 Notiziario Corsi IIS (segue) Luogo Data Titolo Ore Messina 4-7/2/2008 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Genova 11-14/2/2008 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Genova 28-29/2 e 5-7/3/2008 Corso teorico-pratico per operatori sull’incollaggio (European Adhesive Bonder) 40 Genova Marzo-Giugno 2008 Corso per International Welding Engineer – Parti I e II – Corso di Specializzazione 140 Legnano (MI) Marzo-Giugno 2008 Corso per International Welding Engineer – Parti I e II – Corso di Specializzazione 140 Mogliano Veneto (TV) Marzo-Giugno 2008 Corso per International Welding Engineer – Parti I e II – Corso di Specializzazione 140 Genova Marzo-Giugno 2008 Corso per International Welding Technologist – Parti I e II – Corso di Specializzazione 140 Legnano (MI) Marzo-Giugno 2008 Corso per International Welding Technologist – Parti I e II – Corso di Specializzazione 140 Mogliano Veneto (TV) Marzo-Giugno 2008 Corso per International Welding Technologist – Parti I e II – Corso di Specializzazione 140 Mogliano Veneto (TV) 3-6/3/2008 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Roma 3-6/3/2008 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Legnano (MI) 3-6/3/2008 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Genova 10-13/3/2008 Corso teorico-pratico di saldatura di tubi e/o raccordi di PE per il convogliamento di gas, acqua ed altri fluidi (UNI 9737) -- Legnano (MI) 10-14/3/2008 Corso celere di saldatura 32 Genova 17-18/3/2008 Corso teorico-pratico di incollaggio di tubi e/o raccordi di PVCC, PVC-U o di ABS per la qualificazione UNI 11242 16 Genova 17-21/3/2008 Corso per International Welding Engineer - Parte II 60 Genova 17-21/3/2008 Corso per International Welding Technologist - Parte II 60 Corsi di qualificazione per personale addetto alle PND di livello 1, 2 e 3 Esame visivo (VT) Priolo (SR) 15-16/1/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 21-22/1/2008 Modulo Specifico saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Genova 30-31/1/2008 Modulo Specifico corrosione e verniciatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Mogliano Veneto (TV) 5-6/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 12/2/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Legnano (MI) 12-13/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 13-14/2/2008 Modulo Specifico saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 888 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Organizzatore Notiziario Corsi di qualificazione (segue) Esame visivo (VT) Priolo (SR) 19/2/2008 Priolo (SR) 20-21/2/2008 Legnano (MI) 4/3/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Modulo Specifico saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Genova 4-5/3/2008 Modulo Specifico microscopia, esami metallografici per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Legnano (MI) 5-6/3/2008 Modulo Specifico saldatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Genova 6-7/3/2008 Modulo Specifico impianti petrolchimici e strutture per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Genova 11-12/3/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 13/3/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 8 Modulo Specifico corrosione e verniciatura per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 12 Priolo (SR) 26-27/3/2008 Esame radiografico (RT) Priolo (SR) 15-16/1/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 22-24/1/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 24 Mogliano Veneto (TV) 5-6/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 5-8/2/2008 Modulo Specifico operatore tecniche convenzionali per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 32 Legnano (MI) 12-13/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 11-12/3/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 18-20/3/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 24 Mogliano Veneto (TV) 26-28/3/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 24 Esame ultrasonoro (UT) Priolo (SR) 15-16/1/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 29-31/1/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 24 5-6/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 12-13/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 19-22/2/2008 Modulo Specifico operatore tecniche convenzionali per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 32 Genova 11-12/3/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 889 Notiziario Corsi di Qualificazione, ecc. (segue) Esame con particelle magnetiche (MT) Priolo (SR) 15-16/1/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 17-18/1/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Priolo (SR) 17-18/1/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 5-6/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 12-13/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 14-15/2/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 19-20/2/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 11-12/3/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 20-21/3/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Esame con liquidi penetranti (PT) Priolo (SR) 15-16/1/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 15-16/1/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Priolo (SR) 29-30/1/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 5-6/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Mogliano Veneto (TV) 7-8/2/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 12-13/2/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Legnano (MI) 21-22/2/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 11-12/3/2008 Modulo di Base per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Genova 18-19/3/2008 Modulo di Metodo per livello 2 UNI EN 473/ISO 9712 16 Corsi di altre Società Luogo Data Titolo Organizzatore Milano Roma 14-16/1/2008 22-24/1/2008 Auditor ambientale interno Centro Formazione UNI (Milano) Tel. 02 70024464; fax 02 70024474 [email protected] Centro Formazione UNI (Roma) Tel. 06 69923074; fax 06 6991604 [email protected] Roma 14-18/1/2008 Auditor/responsabili gruppo di audit di sistemi di gestione per la qualità. Corso ANGQ qualificato CEPAS con il n° 4 di registrazione Centro Formazione UNI (Roma) Tel. 06 69923074; fax 06 6991604 [email protected] Roma 21/1/2008 Comunicazione e risk management nei sistemi di gestione ambientale Centro Formazione UNI (Roma) Tel. 06 69923074; fax 06 6991604 [email protected] Roma Milano 23/1/2008 13/2/2008 Validazione dei metodi di prova e delle procedure di taratura ANGQ (Roma) Tel. 06 5915028; fax 06 5914834 [email protected] 890 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Notiziario Corsi di altre Società, ecc. (segue) Luogo Data Milano 23-25/1/2008 Roma Milano Titolo Organizzatore Auditor/responsabili gruppo di audit interni di SGQ nei laboratori di prova ANGQ (Roma) Tel. 06 5915028; fax 06 5914834 [email protected] 24/1/2008 14/2/2008 Corso pratico sull’incertezza di misura nelle prove chimiche ANGQ (Roma) Tel. 06 5915028; fax 06 5914834 [email protected] Torino 28-29/1/2008 Taratura e incertezza di misura (misure chimiche ed elettrochimiche) ANGQ (Roma) Tel. 06 5915028; fax 06 5914834 [email protected] Milano 5-6/3/2008 La qualità nei laboratori di analisi. Convalida dei metodi di prova. Tarature e riferibilità delle misure. Addestramento dell'operatore. UNICHIM (Milano) Tel. 02 76004450; fax 02 76014176 [email protected] Mostre e Convegni Luogo Sharjah (Emirati Arabi Uniti) Data 21-23/1/2008 Titolo Organizzatore Steel Tech Middle East - The trade show for Middle East's steel manufacturing sector MESTEEL (Dubai - UAE) Tel. +971 4 8873003; fax: +971 4 8873002 [email protected] Pordenone 6-9/2/2008 Samumetal - Salone macchine utensili per la lavorazione dei metalli Pordenone Fiere (Pordenone) Tel. 0434 232111; fax 0434 570415 [email protected] Pordenone 6-9/2/2008 SASME - 7° Salone della subfornitura metalmeccanica Pordenone Fiere (Pordenone) Tel. 0434 232111; fax 0434 570415 [email protected] Marina di Carrara (MS) 7-9/2/2008 SEATEC - 6a Rassegna internazionale di tecnologie e subfornitura per la cantieristica navale e da diporto CarraraFiere (Marina di Carrara - MS) Tel. 0585 787963; fax 0585 787602 [email protected] Istanbul (Turchia) 7-10/2/2008 WIN World of Machines - Machinery, welding, surface treatment, materials handling Deutsche Messe (Hannover - D) Tel. +49 511 890; fax +49 511 8932626 Bari 21-24/2/2008 BI.MU Mediterranea - Macchine utensili, robot, automazione CEU - Centro Esposizioni Ucimu (Cinisello Balsamo -MI) Tel. 02 262551; fax 02 26255214 [email protected] Mumbai (India) 22-24/2/2008 Aluminium India 2008 - International Trade Show & Conference Reed Exhibitions India (Gurgaon - IND) Tel. +91 124 4270305; fax +91 124 4109055 [email protected] Orlando (Florida - USA) 3-4/3/2008 16th Annual International Conference “ISO 9000” International Conference “ISO 9000” (Pittsburgh, PA - USA) Tel. + 1 412 7823383; fax +1 412 7823384 [email protected] Bilbao (Spagna) 3-8/3/2008 BIEMH - Spanish Machine Tool Biennial BEC & AFM (Bilbao - E) Tel. +34 94 4040091; fax +34 94 4040001 [email protected] Nürnberg (Germania) 11-13/3/2008 Euroguss - International Trade Fair for Pressure Die Casting Nürnberg Messe GmbH (Nürnberg - D) Tel +49 911 86060; fax +49 911 86068228 [email protected] New Orleans (Louisiana - USA) 16-20/3/2008 NACE CORROSION 2008 - Technical Symposia NACE (Houston, Texas - USA) Tel. +1 281 2286200; fax +1 281 2286300 [email protected] Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 891 Ricerche Bibliografiche Dati IIS-Data Saldatura ibrida Laser/MIG (2001-2007) Saldatura ibrida a laser di STAUFER H. «Riv. Sald.», Settembre-Ottobre 2001, pp. 635-639. Confronti; procedimenti combinati; saldatura ad arco; saldatura laser; saldatura MIG; vantaggi, svantaggi, limitazioni. Coaxial TIG- YAG and MIG-YAG welding methods di ISHIDE T. et al. ««Weld. Int.», Dicembre 2001, pp. 940-945. Acciai inossidabili austenitici; CO 2 ; distacco tra i lembi; leghe d’alluminio; parametri di processo; penetrazione; porosità; procedimenti combinati; prototipi; saldatura laser; saldatura MIG; saldatura TIG; tolleranze; velocità. Laser-MIG process for automotive industry di STAUFER H.e HACKL H., «Paton Weld. J.», Dicembre 2001, pp. 26-29. Controllo della qualità; costi; industria automobilistica; procedimenti combinati; produttività; saldatura a comando sinergico; saldatura laser; saldatura MIG. La soldadura híbrida arco/láser di BRIAND F. et al. «Sold. Tec.», 78/2002, pp. 28-31. Apparecchiature; CO 2 ; parametri di processo; penetrazione; procedimenti combinati; saldatura al plasma; saldatura laser; saldatura MIG; saldatura TIG; velocità. Soudage MIG et soudage laser de piéces moulées sous pression avec des profils corroyés en alliages d’aluminium (Traduzione inglese Weld. Int. N.2/2005, pp. 130-133) di WIESNER S. et al. «Soud. Tecn. Con.», Settembre-Ottobre 2003, pp. 10-14. Carrozzeria di autoveicoli; forme da fonderia; industria automobilistica; leghe Al-Mg; leghe Al-Si; leghe d’alluminio; pressione; procedimenti combinati; profilati; saldabilità; saldatura laser; saldatura MIG. Soudage laser: les bénéfies des procédés hybrides (1e partie) di CHEHAÏBOU A. «Soud. Tecn. Con.», Marzo-Aprile 2004, pp. 33-38. CO2; metallografia; procedimenti combinati; saldatura ad arco; saldatura al plasma; saldatura laser; saldatura MAG; saldatura MIG; saldatura TIG; sviluppo. Aluminium alloy sheet welding by the laser AC pulsed MIG hybrid process di UEYAMA T. et al. «Weld. Int.», Maggio 2004, pp. 345-350. Corrente alternata; corrente elettrica; industria automobilistica; lamierini; leghe Al-Mg; leghe d’alluminio; parametri di processo; procedimenti combinati; saldabilità; saldatura ad arco ad impulsi; saldatura laser; saldatura MIG; velocità. Soudage hybride arc/laser di BRIAND F. et al. «Soud. Tecn. Con.», Settembre-Ottobre 2002, pp. 9-13. Apparecchiature; carrozzeria di autoveicoli; CO 2; industria automobilistica; procedimenti combinati; saldatura al plasma; saldatura laser; saldatura MIG; saldatura TIG; torce. Laser beam welding used for the continuous production of longitudinally welded pipes in chromium-nickel steels di SÖLCH R. e HOFFMANN R. «Stainless World», Novembre 2003, pp. 19-23. Acciai inossidabili austenitici; acciai inossidabili austeno-ferritici; acciai inossidabili martensitici; controllo con correnti indotte; controllo non distruttivo; procedimenti combinati; saldatura laser; saldatura longitudinale; saldatura MIG; tubi. Development of TIG-YAG and MIG-YAG hybrid welding di ISHIDE T.et al. «Weld. Int.», Ottobre 2003, pp. 775-780. Affidabilità; applicazioni; condizioni di processo; grosso; lamiere; lamierini; parametri di processo; procedimenti combinati; qualità; saldatura laser; saldatura MIG; saldatura TIG; spessore; sviluppo. Application of high-power fibre lasers in laser and laser-MIG hybrid welding di THOMY C. et al., «Paton Weld. J.», Luglio 2006, pp. 31-33. Acciai al C; acciai per condotte; alluminio; lamierini; laser CO 2 ; laser YAG; procedimenti combinati; saldatura laser; saldatura MIG. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 893 Ricerche Bibliografiche High-power CO 2 laser-MIG hybrid welding for increased gap tolerance. Hybrid weldability of thick steel plates with a square groove di HAYASHI T. et al. «Weld. Int.», Settembre 2004, pp. 692-701. CO 2; condizioni di processo; grosso; lamiere; penetrazione; porosità; posizione in frontale; posizione in piano; procedimenti combinati; saldabilità; saldatura con piccola distanza tra i lembi; saldatura laser; saldatura MIG. High speed welding of aluminium alloy sheets with using the laser/AC pulsed MIG hybrid process di TONG H. et al. «Weld. Int.», Febbraio 2005, pp. 89-99. Alto; apparecchiature; apporto termico specifico; arco elettrico; corrente alternata; diametro; fascio laser; fattori di influenza; lamierini; leghe Al-Mg; leghe d’alluminio; parametri di processo; penetrazione; procedimenti combinati; saldatura ad arco ad impulsi;saldatura laser; saldatura MIG; velocità. Investigation of the strength and quality of aluminium laserMIG-hybrid welded joints (IIW-1733-06, ex-doc. IV-882-05) di DILTHEY U. et al., Welding in The World, Luglio-Agosto 2006, pp. 7-10. Alluminio; assicurazione della qualità; cavità; difetti; dimensioni; distacco tra i lembi; metalli leggeri; porosità; preparazione dei giunti; procedimenti combinati; profondità; proprietà meccaniche; resistenza meccanica; saldatura a fascio di fotoni; saldatura ad arco; saldatura con filo fusibile in gas protettivo; saldatura in gas protettivo; saldatura laser; saldatura mediante energia di radiazioni; saldatura MIG; sistemi di controllo. Strength and fatigue resistance of laser-MIG hybrid butt welds of an airframe aluminium alloy AA6013 (IIW-1763-06, ex-doc. IX-2222-06/IX-NF-11-06) di VAIDYA W.V. et al. «Weld. World», Novembre-Dicembre 2006, pp. 88-97. Aerei; criccabilità; cricche di fatica; difetti; durezza; giunti testa a tesa; innesco delle cricche; leghe d’alluminio; metalli leggeri; microstruttura; procedimenti combinati; proprietà meccaniche; resistenza meccanica; saldatura a fascio di fotoni;saldatura ad arco; saldatura con filo fusibile in gas protettivo; saldatura in gas protettivo; saldatura laser; saldatura mediante energia di radiazioni; saldatura MIG; strutture aerospaziali. 894 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Penetration and porosity prevention mechanism in YAG laser-MIG hybrid welding di KATAYAMA S. et al. «Weld. Int.», Gennaio 2007, pp. 25-31. Corrente elettrica; fattori di influenza; leghe Al-Mg; leghe d’alluminio; operazioni in tempo reale; parametri di processo; penetrazione; porosità; procedimenti combinati; raggi X; saldabilità; saldatura a fascio di fotoni; saldatura ad arco; saldatura con filo fusibile in gas protettivo; saldatura laser; saldatura mediante energia di radiazioni; saldatura MIG; sistemi di controllo; velocità. Laser-MIG are hybrid welding of aluminium alloy - Comparison of melting characteristics between YAG laser and diode laser di WANG J. et al. «Weld. Int.», Gennaio 2007, pp. 32-38. Confronti; fusione; laser a diodo; laser YAG; leghe Al-Mg; leghe d’alluminio;parametri di processo;penetrazione; procedimenti combinati; saldatura a fascio di fotoni; saldatura laser; saldatura mediante energia di radiazioni; saldatura MIG; velocità. Residual stresses in butt joints of thin sheets from alloy AMg6 after arc and laser-arc welding di SHONIN V.A. et al., «Paton Weld. J.», Settembre 2006, pp. 20-24. Confronti; giunti testa a testa; lamierini; laser CO 2 ; leghe Al-Mg; leghe d’alluminio; procedimenti combinati; saldatura laser; saldatura MIG; sottile; tensioni residue; ZTA. Strength properties of laser-arc butt welded joints in thinsheet alloy AMg6 di SHONIN V.A. e NEDEJ T.N., «Paton Weld. J.», Febbraio 2007, pp. 41-45. Leghe Al-Mg; leghe d’alluminio; procedimenti combinati; proprietà meccaniche; saldatura laser; saldatura MIG. Welding of 13% Cr-steels using the laser-hybrid process «Svetsaren», Gennaio-Giugno 2007, pp. 34-36. Acciai inossidabili martensitici; procedimenti combinati; saldabilità; saldatura laser; saldatura MIG. Fonti dei riferimenti bibliografici Riviste italiane e straniere analizzate per la Banca Dati IIS-Data Titolo Acciaio Advanced Materials Processes Alluminio e Leghe Alluminio Magazine Ambiente e Sicurezza sul Lavoro Analysis Europa Anticorrosione ASTM Standardization News ATA Ingegneria Automobilistica Australasian Welding Journal Australian Welding Research Automatic Welding Automazione Energia Informazione Avtomaticheskaya Svarka Befa - Mitteilungen BID-ISIM Biuletyn ISG Boletin Tecnico Conarco Bollettino Tecnico Finsider Bollettino Tecnico RTM Brazing and Soldering Bridge Design & Engineering British Corrosion Journal China Welding Chromium Review Constructia De Masini Costruzioni Metalliche Czechoslovak Heavy Industry De Qualitate Deformazione Der Praktiker Elettronica Oggi Elin Zeitschrift Energia Ambiente Innovazione Energia e Calore Energia e Materie Prime EPE International Esa Bulletin Eurotest Technical Bulletin Fogli d’Informazione Ispesl Fonderia FWP Journal GEP Giornale del Genio Civile Heron Hightech Hitsaustekniikka Hybrid Circuits Iabse Periodica Il Filo Metallico Il Giornale delle Prove non Distruttive Il Giornale delle Scienze Applicate Il Perito Industriale Il Saldatore Castolin Ilva Quaderni Industrial Laser Rewiew Ingegneria Ambientale Ingegneria Ferroviaria Inossidabile Insight International Construction Interplastics IPE International ISO Bulletin J. of Offshore and Polar Engineering Joining & Materials Joining of Materials Joining Sciences Journal of Bridge Engineering Journal of the Japan Welding Society Kunststoffe L’Acciaio Inossidabile Abbreviaz. Acciaio Mat. Processes AL Alluminio Sicurezza Lav. Analysis Anticorrosione ASTM Std. ATA Austr. Wdg. J. Austr. Wdg. Res. Aut. Weld. AEI Aut. Svarka Befa Mitt. BID-ISIM Biuletyn Conarco Finsider RTM Braz. Sold. Bridge Br. Corr. J. China Weld. Chomium Constr. Masini Costr. Met. Czech. Heavy Qualitate Deformazione Praktiker Elettronica Elin Enea E.A.I. Energia Energia EPE Esa Bulletin Eurotest ISPESL Fonderia FWP J. GEP Giornale G.C. Heron Hightech Hitsaust. Hybrid IABSE Filo Metallico Giornale PND Scienze Applic. Perito Ind. Castolin Ilva Ind. Laser I.A. Ing. Ferr. Inossidabile Insight Int. Const. Interplastics IPE ISO Offshore Joining JOM Join. Sciences Jour. Bridge Journal JWS Kunststoffe Acc. Inoss. Titolo Abbreviaz. L’Allestimento Allestimento L’Elettrotecnica Elettr. L’Industria Meccanica Ind. Mecc. L’Installatore Tecnico Installatore La Meccanica Italiana Mecc. Ital. La Metallurgia Italiana Met. Ital. La Termotecnica Termotecnica Lamiera Lamiera Laser Laser Lastechniek Lastech. Lavoro Sicuro Lav. Sic. Lo Stagno ed i suoi Impieghi Stagno Macchine & Giornale dell’Officina Officina Macplas Macplas Manutenzione: Tecnica e Management Manutenzione Materialprüfung Materialprüf. Material and Corrosion Mat. Cor. Materials Evaluation Mat. Eval. Materials Performance MP Meccanica & Automazione Mec. & Aut. Meccanica & Macchine di Qualità Mecc. & Macchine Meccanica Moderna Mecc. Moderna Meccanica Oggi Meccanica Mechanical Engineering Mech. Eng. Metal Construction Met. Con. Metalli Metalli Metallurgical and Materials Transactions Met. Trans. Metallurgical B Metallurgical B Metallurgical Reports CRM Met. Rep. Metallurgical Transactions Metallurgical T Metalurgia & Materiais Met. Materiais Metalurgia International Metalurgia Modern Plastics International Plastics Int. Modern Steel Construction Steel Constr. NDT & E International NDT & E Int. NDT & E International UK NDT & E Int. NDT International NDT Int. Notagil S.I. Notagil Notiziario dell’ENEA Energia e Innovazione ENEA E.I. Notiziario dell’ENEA Sic. e Prot. ENEA-DISP. Notiziario Tecnico AMMA AMMA NRIM Research Activities NRIM Research NT Tecnica e Tecnologia AMMA NT AMMA Oerlikon Schweissmitteilungen Oerlikon PCB Magazine PCB Perito Industriale Perito Ind. Petrolieri d’Italia Petrolieri I. Pianeta Inossidabili Inox Plastic Pipes Fittings Plastics Prevenzione Oggi Prevenzione Produttronica Produttronica Protective Coatings Europe PCE Przeglad Spawalnictwa Pr. Spawal. Quaderni Pignone Pignone Qualificazione Industriale Qualificazione Qualità Qualità Rame e Leghe CU Rame Notizie Rame Research in Nondestructive Evaluation Research NDE Revista de Los Trat. Ter. y de Superficie Tratersup Revista de Metalurgia Rev. Met. Revista de Soldadura Rev. Soldadura Revue de la Soudure Rev. Soud. Revue de Metallurgie CIT Revue Met. CIT Revue de Metallurgie MES Revue Met. MES Ricerca e Innovazione Ric. Inn. Riv. Infortuni e Malattie Professionali Riv. Inf. Rivista di Meccanica Riv. Mecc. Rivista di Meccanica Oggi Riv. Mecc. Oggi Rivista di Meccanica International Riv. Mecc. Inter. Rivista Finsider Riv. Finsider Rivista Italiana della Saldatura Riv. Sald. Titolo Schweissen & Pruftechnik Schweissen und Schneiden Schweisstechnik Schweisstechnik Science and Technology of W and J Seleplast Sicurezza e Prevenzione Skoda Review Soldadura e Construcao Metalica Soldadura y Tecnologias de Union Soldagem & Inspecao Soldagem & Materiais Soldering & Surface Mount Technology Soudage et Techniques Connexes Souder Stahlbau Stainless Steel Europe Stainless Steel World Stainless Today Steel Research Structural Engineering International Sudura Surface Engineering Svarochnoe Proizvodstvo Sveiseteknikk Svetsaren Svetsen Technica/Soudure Technical Diagnostics and NDT Testing Technical Review Technische Uberwachung Tecnologia Qualidade Tecnologie e Trasporti per il Mare Tecnologie per il Mare Teknos The Brithis Journal of NDT The European Journal of NDT The International Journal of PVP The Journal of S. and E. Corrosion The Paton Welding Journal The TWI Journal The Welding Innovation Quarterly Tin and Its Uses Transactions of JWRI Transactions of JWS Transactions of NRIM Ultrasonics Unificazione e Certificazione Università Ricerca Unsider Notizie di Normazione Varilna Tehnika Westnik Maschinostroeniya Welding & Joining Welding & Joining Europe Welding and Metal Fabrication Welding Design and Fabrication Welding in the World Welding International Welding Journal Welding Production Welding Review International WRC Bulletin WRI Journal Zavarivac Zavarivanje Zavarivanje I Zincatura a caldo Zis Mitteilungen Zis Report Zvaracske Spravy Zváranie Abbreviaz. Sch. Pruf. Schw. Schn. Schweisst. Sch. Tec. Weld. Join. Seleplast Sicurezza Skoda Soldadura Sold. Tec. Inspecao Soldagem Soldering Soud. Tecn. Con. Souder Stahlhau Stainless Eu. Stainless World Stainless Steel Engineering Sudura Surface Svar. Proiz. Sveiseteknikk Svetsaren Svetsen Tech. Soud. NDT Testing Tech. Rev. Techn. Uberw. Qualidade Tec. Tra. Mare Tec. Mare Teknos Br. Nondestr. European NDT Journal PVP Corrosion Paton Weld. J. TWI Journal Weld. Innovation TIN Trans. JWRI Trans. JWS Trans. NRIM Ultrasonics Unificazione Università Unsider Var. Teh. – Weld. Joining Weld. J. Europe Welding Weld. Des. Weld. World Weld. Int. Wdg. J. Weld. Prod. Weld. Rev. WRC Bulletin WRI J. Zavarivac Zavarivanje Zavariv. Zincatura ZIS Zis Zvaracske Zváranie Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 895 • Ricerca e innovazione, 2, 166. • Entalpia e Entropia, 3, 316 • Infrastrutture e marketing territoriale, 4 468. • Tecnologia, economia……politica, 5, 624. • 756, 6, 768. Novem bre -Dicem bre Bim estrale - Co ntie ne IP Settembre -Ottobre 2007 ord inario Org an oU ffic iale de ll’Is titut o Ita liano - Tax e Per çue Bimestrale Contiene IP 1, DC B Ge nov a" Tas sa Pag ata Perçu e ordin ario - tituto qu est Italian o de lla Sal dat ura Istituto Italiano in L. art.1 comm a 1, DCB n.46) Italian o del la Sal datura - Lun gob isagno Istr ia, 15 - 161 41 Ge nov a (Ita lia) - Tar iffa R.O .C.: "Po ste Sped. A.P.-D.L.3 53/2003 (conv . in L. Italian e Sp A- Sp ed. 27/02/2004 * 20 07 Istituto Lungobisa gno Istria , 15 - 1614 1 Geno va (Italia ) - Tariff a R.O.C .: "Pos te Italia ne SpA- LIX -N .6 Nu me 20 ro 6 07 Salda tura - - Tariffa R.O.C.: Genova (Italia) 15 - 16141 sagno Istria, a - Lungobi della Saldatur - an no navale er ARTICOLI della Italiano Istituto Istituto Italiano Saldatura obisagno - Lung ia, 15 no Istr isag gob a - Lun atur Sald della 15 Istria, Istituto Italiano della Tassa Pagata DCB Genova" comma 1, 04 n.46) art.1 L. 27/02/20 3 (conv. in A.P.-D.L.353/200 SpA- Sped. n.46) /2004 27/02 v. in L. 03 (con 53/20 D.L.3 . A.P.- Sped ne SpA te Italia C.: "Pos fa R.O. a) - Tarif va (Itali Geno 16141 B ing ESA in Weld gia Tw y Sol nolo em ons b Tec Tand ra à luti u W t baitl so tiv SA salda dG utlo o per lta pr a ad 27/02/ 200 4 n.4 6) art .1 com ma Numero 4 2007 A.P .-D.L.3 53/200 3 (co nv. 07 2 * 20 - N. e s t o n u m e ro : : I nLIXq u e r oan no to num I n q u e sro 1ldatura idenza Sa "Poste Italiane 1, comma art.1 (Italia) R.O.C.: Tariffa Italiane "Poste v. in 03 (con 3/20 .-D.L.35 d. A.P - Spe SpA ova 41 Gen - 161 20 .1* -N LIX Genova" Tassa Pagata - Taxe - Taxe Perçue -6794 ISSN:0035 IP Contiene ario ordin Perçue ta - Taxe a Paga va" Tass Geno DCB Pagata Tassa ova" Gen In S v i o della n u e rao p ro l u p p Saldamtur -:an fes i e no LIX - N. sio ten 5 * 20 Re na de 07 n le di centi a r m ze n liano sal svi o n Neul l a e to Ita d itu l Fri at st i z z mefro c t i u ra u p p i ugmi c dell’I a t a o r m5 i p e I n t ro d u z i o n e a l l e c a ra t t e r i s t i c h n o e i ale no Uf e m e t a l l u r h e s r i o ci o v L ga n azi : R e o n S ad Or 2 e Uffi e p re esi rm on ano t i r e n i p ro 007 d eigs tl ie :a c c i a i a v a n z a t i a d a l t a rd ee s ilsnt e n z ae pee r Org s e m i e We r g c t i c o l a r i a p p l i c a z i o n i a u t o m o b i l i s t i c h ep e r p ro c e s s u ro p e e pn a c c t e n z a ldi ia c essi o Tr a v i r e s a l d a t u r a e r l ai a i l ng a on a s c i u a s a l d a t e d e iDsid cen International Institute of Welding a lad a q uoaal iuf i f a t i c acciai e u ra tto i linee t ra s tcea z i a d ttict o r i o sdi o n tceos tnitnrgo lol o f w e l d s , a r e v i e w e i n a c sPurbia s e rCvoi zr ri o n oo n ei s ta ali cqu a n n i i d n e q e : i n c L o d o m u e o i e u t a z ri ai s i p i a i n fer ru : ra d i e sist Ispe dei z am ald ge t e s i d n uam e ro o g ra i ddast e r r rtat ucro no f m e t h o a t u n e r b i e n t e i t i c o t u re n i re s t o t r e d i t a z i o nfeu ol lrei stter ui c i a d o n d e g u fia d num s i on q u g i e IIS News to t sal e Idea igita ra a l i ues t e n I d o l o r i mi v a l u n t o d automa da le con de F l e s s i b i l i t à n e g l i i n t e r v a l l i cdoi nv ezriio f incea d i te In q e l l e e t o i oentioed i d o r t a m e t u r a c e l e i p ro a. t u e d r a , m a u zM p ica e n p e r i o d iac lad a ti usre n s i d e l D M 3 2 9 / 0a4ra t t e r i n c a s c o ttr ces p e ra gin u com c Didaatt a gseimsopneec i a l i d i s p e r a t t r i t o stich osc si ve n t ne d e l i osnsea, tnegm O r i a l d a t , p re D a s i r id e M di: ila s a oli ori funz k r o cr i c a z L a s a Didattica ocinioat ldatu b il Patr i n s i s u ra a br t e I o iona to di sa A p p tica i f faud i iR i s f P tsupreac i a l i d i sCon t b a d d d l a m i n a s a t l r a l d a t u r a . c e s s i P r o l l ic z d i mig e di e n z i o l lraa P pi e) e la ieo,n i E l i o ra a t u ra rfefsuis i a r a p d i r a F o n d arm dziiao nl deaat ut u r a( a f r i z i o n o n ePa r t e 2 - L a s a l d a t u r a a a d i o n le u d a s t t e t enza e ll t a da io o s i a d) a l t a f r e q u e n z a e d a l l u mdiiGeno da r ep,l i c a n o tvae r m i c ape atsra i a d essapllu t e u m i n es s a l Sal esemp Aop Provincia r la olddiaEt u ra iant r u m a leudt e ti la ci ( f un S c i ( e sm rd a n t i c h i m i ) fisi ALI dOrific produ ARC igua nti lima tti r lo agen NAZION a V e Ch zio A g e i c ro c A s poentti rvoi ladgalti i RV ORNATEURA am ne ici 4 GI cl a s a l f 8 em r e l e r G d e p ber en 7 AT i a e d giunti e su ato 350reC200er DI SALD 26 Ottob rea una dell ca attic i o n SA Did l i c a z r o a i Didatti n a t u r a C conriprodotti lizz ITW:Geprestazioni innovative nova, 25ag erola /CV a tecn F-FRO se ata A p pr a s o n o rto Anptic L a b ra s a re del Po eESW ri canetiSAW dedicati ii processi Area per ult del Coton eristi ologia In e BUFFA da b Magazzin LO vert ca n ma 1, 1 com ) art. 04 n.46 2/20 L. 27/0 DCB ISSN:0035 -6794 200 7 ISS N:0 035 -6794 Una riflessione scomoda …, 1, 20. 07 3 Numero 2007 e lla P r e s i otnoro 2 2006 no de o n e d e l l a G i u n iztiu ei ndeelll e l e g h e l e g g e re o gI ng i : NItauliam snttuim zi 7 e l l ' IN tuto R e l a00 e re d e l p o s s i b i l e ques 2 ll’Isti s t i o n e d iflr o 7 07 to n e de sulla ge ficial e r 2 0 200 EDITORIALE • Istituto Italiano della Saldatura - Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova (Italia) - Tariffa R.O.C.: "Poste Italiane SpA- Sped. A.P.-D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, DCB Genova" Tassa Pagata - Taxe Perçue ordinario - Contiene IP Bimestrale Luglio-Agosto 2007 ISSN:0035-6794 ISSN:0035-6794 Giugno 2007 le MaggioIP Bimestra ordinario - Contiene 7 N. 3 * 200 o LIX a - ann Saldatur no della to Italia dell’Istitu Ufficiale Organo Organo Ufficiale dell’Istituto Italiano della Saldatura - annoOr LIX - N. 4 * 2007 gano Uffic iale dell’Is anno aatur Sald della rile 2007 Marzo-Ap strale Bime 4 035-679 ISSN:0 2007 braio -Feb naio Gen ale estr IP Bim tiene io - Con ordinar çue e Per - Tax Il repertorio delle pagine dei vari numeri è il seguente: Numero 1 pagg. 1 - 146 « 2 « 147 - 296 « 3 « 297 - 446 « 4 « 447 - 604 « 5 « 605 - 750 « 6 « 751 - 902 La cifra in grassetto indica il numero della Rivista. de Co lle nt G iene Ge iorna il te pro no va Na gra ,2 5-2 ziona mma 6O li d fina i Sa le tto bre lda tura 20 07 Indice 2007 • Metodi di valutazione del comportamento delle strutture a bassa temperatura (M. Lanza, S. Pagano), 2, 179-191. • Micro Friction Stir Welding di leghe di alluminio 2024-6082 (A. Scialpi et al.), 2, 193-200. • Eddy Current Array: evoluzione del sistema per l’ispezione di saldature nel campo aerospaziale (A. Camassa, U. Piazza), 2, 203-208. • Fondamenti di Risk Management - Applicazione alla fabbricazione mediante saldatura (M. Scasso), 2, 211-220. • Aspetti riguardanti la salute relativi agli agenti chimici (fumi) (G. C. Parodi), 2, 223-228. • Origine delle tensioni residue in saldatura, metodologie tradizionali di misura, precauzioni e rimedi (M. Murgia), 1, 23-39. • Verifica e consolidamento di un ponte ferroviario: il caso del ponte del Campasso (A. Brencich, L. Gambarotta), 2, 231-238. • Saldatura per diffusione, un esempio di rapid tooling (J. Wilden et al.), 1, 43-50. • Travi reticolari miste: acciai e saldatura (O. Molinari), 3, 335-338. • Agenti fisici (rumore, radiazioni e microclima) e salute in saldatura (F. Traversa, T. Valente, N. Debarbieri), 1, 53-63. • • Principali problemi nella saldatura subacquea (F. Lezzi), 1, 65-73. La guida dell’European Welding Federation (EWF) per la qualifica dei saldatori subacquei “MMA - Diver Welder” (M. Murgia), 3, 341-346. • Ispezione in servizio di linee fuori terra con sistemi di controllo automatici ad onde guidate (F. Peri, F. Bresciani, J. Traggiai), 3, 349-360. • I gas tecnici nelle leghe leggere (M. Boschini, B. Magnabosco), 3, 363-368. • Dalla valutazione numerica dello stato di degrado dei ponti al collaudo (S. Martinello), 3, 371-389. • Giunzioni nelle leghe leggere oggi: frontiere del possibile (L.M. Volpone, S. Mueller), 4, 471-484. • Monitoraggio di emissione acustica di corpi a pressione (E. Fontana), 1, 75-78. • Analisi sperimentale di coppie brasate 52NiCrMo6-G30 (U. Natale et al.), 1, 81-87. • Analisi di quarant’anni di impegno IIS nella qualificazione, certificazione e approvazione del personale PND Elenco dei livelli 3 EN/ISO al 31.12.2006 e sessioni ordinarie d’esame 2007 (G. Costa, S. Morra), 2, 169-177. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 897 Indice 2007 • Introduzione alle caratteristiche metallurgiche degli acciai avanzati ad alta resistenza per applicazioni automobilistiche (S. Maggi, M. Murgia), 4, 487-495. • Summary and comparison of fitness-for- service rules for structural components in the world (K. Hasegawa), 3, 391-397. • Emissione acustica: piccoli serbatoi GPL interrati - Analisi dei risultati inerenti la prima campagna di verifica in applicazione alla procedura EA dell’ISPEL (C. De Petris et al.), 4, 497-505. • Corrosion testing of welds, a review of methods (C.O. Pettersson, T. Boellinghaus, T. Kannengiesser), 4, 529-552. • Trend of automobile vehicles and the joining technologies (K. Matsuyama), 5, 683-693. • Manutenzione e riparazione del materiale rotabile (V. Esposito, S. Nocchia), 4, 509-516. • Abrasive water suspension jet technology - Fundamentals, applications and developments (H. Louis et al.), 6, 853-859. • Verifiche a fatica di giunti saldati mediante criteri locali: un confronto tra il criterio basato su un raggio di raccordo fittizio e il criterio della densità di energia di deformazione in un volume finito (P. Lazzarin, F. Berto, D. Radaj), 4, 519-525. • • Saldatura circonferenziale di tubi per gasdotti mediante tecnologia ibrida con trasporto del fascio laser in fibra (M. Fersini et al.), 5, 627-635. Le norme europee per la qualificazione del processo e dei saldatori per la saldatura subacquea in ambiente asciutto e in acqua (A. Pandolfo), 5, 637-647. • La radiografia digitale (C. Cappabianca, F. Marracino), 5, 649-662. • Ideazione di un casco ventilato di saldatura con caratteristiche funzionali migliorate (C. Rosellini et al.), 5, 665-671. • Progettazione assistita di giunti saldati sollecitati a fatica mediante modelli solidi e criteri 3D (A. Cristofori, P. Livieri, R. Tovo), 5, 673-680. • Sviluppi e tendenze nella formazione professionale armonizzata (M. Murgia), 6, 787-796. • Recenti sviluppi nei processi di saldatura ad energia concentrata e Friction Stir Welding (M. Consonni, D. Harvey), 6, 799-811. • Caratteristiche, applicazioni e saldabilità del nuovo acciaio inossidabile Lean Duplex LDX 2101® (F. Hägg, M. Larén, P. Bonalumi), 6, 815-821. • TOPTIG: la saldatura robotizzata TIG con alimentatore filo integrato (T. Opderbecke, S. Guiheux), 6, 823-828. • Resistenza a fatica di strutture saldate in acciaio austenoferritico (P. Ferro, F. Bonollo, A. Tiziani), 6, 831-848. ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA IIS DIDATTICA • Applicazione del controllo ultrasonoro ai giunti saldati, 1, 105-110. • La bagnatura delle superfici da brasare, 2, 249-252. • Processi speciali di saldatura. Parte 1 - La saldatura per attrito (a frizione) e la saldatura ad esplosione, 3, 399-409. • Processi speciali di saldatura. Parte 2 - La saldatura a diffusione, ad alta frequenza ed alluminotermica, 4, 555-564. • Applicazioni della saldatura a resistenza, 5, 695-707. • Principi generali dei processi di saldatura con elettroscoria, 6, 861-864. SCIENZA E TECNICA • Comportamento in regime di scorrimento viscoso di giunti saldati dissimili (M. Scasso), 1, 113. • L’ispezione mediante tecniche diagnostiche. Le onde guidate (F. Bresciani), 2, 253. • La metodologia API 581 (G. Canale), 3, 411-412. • La gestione dei componenti di impianto in sicurezza: è possibile convivere con un difetto? (A. Lauro), 4, 567. • Radiografia digitale: tecnica a schermi convertitori ai cristalli di fosforo (G. Calcagno), 5, 711. • Il mondo della saldatura rinchiuso in un barattolo per conserve alimentari (L.M. Volpone), 6, 867-868. FORMAZIONE • Obblighi formativi sempre riferiti ai rischi specifici (T. Limardo), 1, 117. • Il sistema didattico modulare nei corsi CND (F. Rivara), 6, 871-872. • Relazione della Presidenza sulla gestione dell’Istituto nel 2006 e previsioni per il 2007, 3, 319-333. IIS NEWS • Nel Luglio 2007 in Croazia nell’antica Ragusa il 60° Congresso Annuale dell’Istituto Internazionale della Saldatura (G. Costa), 6, 771-784. Comitato Direttivo: • Riunione del 20 Novembre 2006, 1, 115. • Riunione del 29 Marzo 2007, 3, 415. ISTITUTO INTERNAZIONALE DELLA SALDATURA • • Fracture analysis of strength undermatched welds of thinwalled aluminium structures using FITNET procedure (E. Seib, M. Koçak), 1, 91-102. Fatigue behaviour of high strength steel thin sheet assemblies (A. Galtier, M. Duchet), 2, 241-247. 898 Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 Consiglio Generale: • Riunione del 23 Maggio 2007, 3, 415. Assemblea Generale: • Riunione del 23 Maggio 2007, 3, 415-416. Effettuato a Genova dall’IIS il primo Corso per il rilascio della certificazione a Saldatore Subacqueo, 1,115. L’Istituto Italiano della Saldatura nuovo punto UNI di Diffusione, 2, 257. Indice 2007 Al sud un Master in ingegneria della saldatura, 3, 416-417. • Flessibilità negli intervalli di verifica periodica ai sensi del DM 329/04 (A. Fugazzi), 4, 569. “Pipeline operation and maintenance: Practical approach” (Mohitpour M. et al.- ASME International), 2, 275. • “Le brasage des aciers inoxydables austénitiques: corrosion interfaciale et choix des métaux d’apport” (CETIM), 3, 431. • “Fatigue assessment of welded joints by local approaches (Second edition)” (Radaj D. et al. - CRC Press - Woodhead Publishing), 3, 431. 1, 101-102; 2, 259-263; 3, 419-420; 5, 715-716; 6, 875-876. • “Hot cracking phenomena in welds (Böllinghaus Th. e Herold H.- Springer-Verlag), 3, 431-432. NORMATIVA TECNICA • “Key to steel /Stahlschlüssel” (Wegst C.W. - Verlag Stahlschlüssel), 4, 587. • “Resistance welding: fundamentals and applications” (Zhang H., Senkara J.- CRC Press - Taylor & Francio Group), 4, 587-588. • “Storia dell’ energia. Percorrendo le tappe evolutive delle fonti energetiche” (Iaria L. - Contech sas Edizioni), 4, 588. • “Acciaio. Collegamenti nelle strutture” (Floridia S. - Dario Flaccovio Editore), 5,733. • “ASM Handbook, Volume 13 C, Corrosion: environments and industries” (Cramer S.D, Covino B.S. Jr.- ASM International) 5, 733. • “Laser material processing” (Steen W. M - Springer-Verlag GmbH), 6, 885. • “NACE Corrosion engineer’s Reference book, third edition” (Baboian R. - NACE International), 6, 885. Terza Conferenza Internazionale sulle tecnologie di saldatura a Saltillo, Coahuila - Messico (F. Lezzi), 5, 713. IIW-EWF NOTIZIE • Preparazione e pubblicazione delle norme UNI (G. Costa), 2, 265-266. • Le norme tecniche e gli organismi di normazione in saldatura (S. Giorgi), 4, 571-572. SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE • Le particelle dei fumi ci appaiono sempre più piccole (T. Valente), 1, 119. • Vibrazioni. Il 6 Luglio 2007 è passato: attenzione alle nuove attrezzature (T. Valente), 4, 573. • Gli strumenti per un ambiente di lavoro sostenibile in saldatura (L. Costa), 5, 717-718. DALLE ASSOCIAZIONI • Michele Schweinöster nuovo Direttore Generale dell’ANIMA, 2, 267. CODICI E NORME • Norme nazionali: 1, 128; 2, 276; 3, 432-433; 4, 588; 5, 734-735; 6, 885-887. • Cresce la compagine associativa e la struttura organizzativa di Assoprem, 2, 267. • Dati di mercato per la saldatura e il taglio emersi dalla Assemblea Generale di ANASTA (G. Maccarini), 4, 575-576. • Norme europee: 1, 128; 2, 277; 3, 433; 4, 589; 5, 735; 6, 887. • L’export fa crescere la meccanica italiana (A. Durante), 5, 721-722. • Norme internazionali: 1, 128; 2, 277; 4, 589; 5, 735; 6, 887. L’OPINIONE • Due parole sull’applicazione del Codice ASME VIII Divisione I in ambito PED (F. Liddonici), 3, 421-422. DALLE AZIENDE 1, 121-125; 2, 269-272; 3, 425-428; 4, 581-584; 5, 725-729; 6, 877-882. NOTIZIARIO LETTERATURA TECNICA • “ASM Handbook, Volume 13B- Corrosion: materials” (Cramer S.D., Covino B.S.Jr. - ASM International), 1, 127. • • “Processes and mechanisms of welding residual stress and distortion” (Feng Z. - CRC Press - Woodhead Publishing), 1, 127-128. “Key to aluminium alloys - 7 th Edition” (Datta J. - Aluminium-Verlag), 2, 275. CORSI • Corsi IIS in saldatura e PND: 1, 129-131 ; 2, 278-e 281-282; 3, 433-434; 4, 590-592 e 594; 5, 737-739; 6, 887-890. • Corsi di altre società: 1, 131-132; 2, 282 e 284; 3, 435-436; 4, 594-595; 5, 739-741; 6, 890-891. MOSTRE E CONVEGNI • 1, 135-137; 2, 285-287; 3, 436-437; 4, 596-598; 5, 741-742; 6, 891. RICERCHE BIBLIOGRAFICHE DA IIS-DATA • Resistenza a fatica di giunti saldati in leghe di alluminio, 1, 139-141. • Determinazione e misura delle tensioni residue, 2, 291-292. • Il soffio magnetico nella saldatura ad arco, 3, 441. • “Tailored blank” per componenti auto, 4, 599-600. • Controllo ultrasonoro con tecnica “phased arrays”, 5, 745-746. • Saldatura ibrida Laser/MIG, 6, 893-894. Riv. Ital. Saldatura - n. 6 - Novembre / Dicembre 2007 899 Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Istituto Italiano della Saldatura - Divisione PRN / Uff. Abbonamenti Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova GE Tel. (+39) 010 8341.392; Fax (+39) 010 8367780 e-mail: [email protected] Web: www.iis.it Elenco degli Inserzionisti 757 752 ------870 -866 -798 -765 849 -754-755 884 751 --753 874 829 -892 4^cop 869 -766 -756 -797 --900 850 873 830 ---852 --758 --760 --764 -785 761 814 767 -2^ cop 759 ---822 --883 3^ cop ----896 851 -762+813+860 -812 763 --- ASG Superconductors 3 M ITALIA ABB FLEXIBLE AUTOMATION ACCADUEO AEC TECHNOLOGY AIPND ALUMOTIVE ANASTA ANCCP ANDIT AUTOMAZIONE ASPIRMIG ASSOCOMAPLAST BOHLER THYSSEN SALDATURA CARPANETO - SATI CEA CEBORA COFILI CGM TECHNOLOGY COM-MEDIA COMMERSALD DI-NO DRAHTZUG STEIN DVC - DELVIGO COMMERCIALE EDIBIT EDIMET Edizioni PEI ETC OERLIKON ESAB SALDATURA ESARC EVEREST VIT FIERA BIAS FIERA BIMEC FIERA BI.MU-MED FIERA EXPOLASER FIERA LAMIERA FIERA MAQUITEC FIERA MEC FIERA METEF FIERA SAMUMETAL FIERA SEATEC FIERA SUBFORNITURA FIERA TECHFLUID FIERA VENMEC FRONIUS G.B.C. INDUSTRIAL TOOLS G.E.INSPECTION TECHNOLOGIES G. FISCHER GILARDONI HYPERTHERM Europe B.V. IGUS INE IPM ITALARGON ITW LANSEC ITALIA LASTEK LINCOLN ELECTRIC ITALIA MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS NDT ITALIANA OBIETTIVO ENERGIA OGET ORBITALUM TOOLS OXYTURBO PARODI SALDATURA RIVISTA MECCANICA & AUTOMAZIONE RIVISTA U & C RIVOIRA RTM SACIT SAF - FRO SALTECO SANDVIK ITALIA SELCO SEMAT CARPENTERIA SEMAT ITALIA SIAD SOGES SOL WELDING TEC Eurolab TECNEDIT TECNOELETTRA TELWIN THERMIT ITALIANA Corso F.M. Perrone, 73r - 16152 GENOVA Via S. Bovio, 3 - Località San Felice - 20090 SEGRATE (MI) Via Edison, 20 - 20099 SESTO SAN GIOVANNI (MI) Via Calzoni, 6/d - 40128 BOLOGNA Via Leonardo Da Vinci, 17 - 26013 CAMPAGNOLA CREMASCA (CR) Via A. Foresti, 5 - 25127 BRESCIA Via della Mercanzia, 119 Centergross - 40050 FUNO DI ARGELATO (BO) Via G. Tarra, 5 - 20125 MILANO Via Rombon, 11 - 20134 MILANO Via Privata Casiraghi, 526 - 20099 SESTO S. GIOVANNI (MI) Via Podi, 10 - 10060 VIRLE P.TE (TO) Centro Direzionale Milanofiori - Palazzo F/3 - 20090 ASSAGO (MI) Via Palizzi, 90 - 20157 MILANO Via Ferrero, 10 - 10090 RIVOLI/CASCINE VICA (TO) Corso E. Filiberto, 27 - 23900 LECCO Via A. Costa - 40057 CADRIANO (BO) Via Friuli, 5 - 20046 BIASSONO (MI) Via Adda, 21 - 20090 OPERA (MI) Via Serio, 16 - 20139 MILANO Via Bottego, 245 - 41010 COGNENTO (MO) Via Provinciale Francesca Nord, 44/3 - 56020 SANTA MARIA A MONTE (PI) 67317 Altleiningen Drahtzug - Germania Località Cerri - 19020 CEPARANA DI FOLLO (SP) Via Cà dell’Orbo, 60 - 40055 CASTENASO (BO Via Brescia, 117 - 25018 Montichiari (BS) Strada Naviglio Alto, 48 - 43100 PARMA Via Vò di Placca, 56 - 35020 DUE CARRARE (PD) Via Mattei, 24 - 20010 MESERO (MI) Via Cadibona, 15 - 20137 MILANO Via Paracelso, 16 - 20041 AGRATE BRIANZA (MI) F & M - Fiere e Mostre - Via Caldera, 21 C - 20153 MILANO c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o Piacenza Expo - S.S. 10 Frazione Le Mose - 29100 PIACENZA c/o UCIMU - Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) c/o EXPO Consulting - Via Riva Reno, 56 - 40122 BOLOGNA c/o Cenacolo - Via Coppalati, 6 - 29100 PIACENZA c/o EDIMET - Via Brescia, 117 - 25018 Montichiari (BS) c/o PORDENONE FIERE - Viale Treviso, 1 - 33170 PORDENONE c/o CARRARAFIERE - Viale Galileo Galilei, 133 - 54036 MARINA DI CARRARA (MS) c/o SENAF - Via Eritrea, 21/a - 20157 MILANO c/o EDIMET - Via Brescia, 117 - 25018 Montichiari (BS) c/o PadovaFiere - Via N. Tommaseo, 59 - 35131 PADOVA Via Monte Pasubio, 137 - 36010 ZANE’ (VI) Via Artigiani, 17 - 25030 TORBIATO DI ADRO (BS) Via Grosio, 10/4 - 20151 MILANO Via Sondrio, 1 - 20063 CERNUSCO S/N (MI) Via A. Gilardoni, 1 - 23826 MANDELLO DEL LARIO (LC) Vaartveld, 9 - 4704 SE ROOSENDAL (Olanda) Via delle Rovedine, 4 - 23899 ROBBIATE (LC) Via Facca, 10 - 35013 CITTADELLA (PD) Via A. Tadino, 19/A - 20124 MILANO Via S. Bernardino, 92 - 24126 BERGAMO Via Privata lseo, 6/E - 20098 S. GIULIANO MILANESE (MI) Via Bizet, 36/N - 20092 CINISELLO BALSAMO (M)I Viale dello Sport, 22 - 21026 GAVIRATE (VA) Via Fratelli Canepa, 8 - 16010 SERRA RICCO’ (GE) Corso Buenos Aires, 8 - Corte Lambruschini - 16129 GENOVA Via del Lavoro, 28 - 20049 CONCOREZZO (MI) c/o NOEMA - Via Orefici, 4 - 40124 BOLOGNA Via Torino, 216 - 10040 LEINI’ (TO) Freibühlstrasse, 19 - 78224 SINGEN (D) Via Serio, 4/6 - 25015 DESENZANO (BS) Via Delle Industrie, 228/A - 17012 ALBISSOLA MARE (SV) Via Rosellini, 12 - 20124 MILANO c/o the C’ comunicazione - Via Orti, 14 - 20122 MILANO Via C. Massaia, 75L - 10147 TORINO Regione Lime, 100 - 10080 VICO CANAVESE (TO) Via Lomellina, 16/b - 20090 BUCCINASCO (MI) Via Torricelli, 15/A - 37135 VERONA Via S.P. Rivoltana, 35/b - 20090 LIMITO DI PIOLTELLO (MI) Via Varesina, 184 - 20156 MILANO Via Palladio, 19 - 35010 ONARA DI TOMBOLO (PD) Via Fornaci, 45/47 - 25040 ARTOGNE (BS) Via Monte Bianco, 30/3 - 20043 ARCORE (MI) Via S. Bernardino, 92 - 24126 BERGAMO Via Rivarolo, 61 - 16161 GENOVA Via Meucci, 26 - 36030 COSTABISSARA (VI) Viale Europa, 40 - 41011 CAMPOGALLIANO (MO) Via Tortona, 72 - 20144 MILANO Via Nazionale, 50a - 70 - 23885 CALCO (LC) Via della Tecnica, 3 - 36030 VILLAVERLA (VI) Piazzale Santorre di Santarosa, 9 - 20156 MILANO OK 48.50 Alte prestazioni e ottima saldabilità Grande produttività con imballo VacPac™ Procedimento con VacPac 1 Magazzino 2 Saldatura Procedimento senza VacPac Max 3 volte 1 Magazzino < 60% RH 2 Ricondiz. 350°C 2 ore Elettrodi Avanzati 3 Mantenim. 150°C < 24 ore 4 Fornetti 80°C 5 Saldatura OK 48.50, l’elettrodo basico utilizzato per le applicazioni più impegnative, migliora ancora le sue prestazioni incrementando le caratteristiche di saldabilità, con arco più concentrato per un migliore controllo del bagno di fusione. Gli elettrodi sono confezionati in astucci di plastica, avvolti in un foglio di alluminio e sigillati sottovuoto. La qualità rimane inalterata nel tempo e gli elettrodi sono sempre disponibili all’uso, senza trattamenti di ricondizionamento. VacPac™ semplifica enormemente le procedure di stoccaggio e di gestione. I NOSTRI CLIENTI SALDANO MEGLIO ESAB Saldatura SpA – Via Mattei 24, 20010 Mesero – MI – Tel 02 979681 – www.esab.it – [email protected]