Attualità - SULPM Lombardia
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Attualità La concessione del servizio verrà assegnata a un'unica società privata. Che si occuperà anche di due ruote. E riscuoterà le cifre dovute. Il Comune risparmierà? Sì. E i cittadini? No QUATTRORUOTE Maggio 2009 • Milano Novità in arrivo in tema di rimozioni: presto recuperare il proprio veicolo costerà di più. Specie se non si avrà l'accortezza di ritirarlo dai depositi con tempestività. Il Comune di Milano, infatti, ha deciso di adottare una diversa modalità di gestione del servizio di rimozione e custodia dei mezzi a quattro e due ruote. Il risultato? Un consistente -anche se non ancora quantificabile - risparmio per le casse comunali. Ma anche un notevole incremento delle spese a cui andranno incontro le persone alle quali dovesse essere rimossa un'auto, una moto o una bicicletta. Il fatto nuovo è che l'amministrazione cittadina ha deciso di utilizzare in toto la forma della concessione, prevista dall'articolo 159 del Codice della strada. In particolare, l'affidamento del servizio rimozioni sarà biennale, farà capo - grossa novità - a un unico soggetto (il quale dovrà corrispondere al Comune un canone) e riguarderà - altra novità - anche bici, ciclomotori e moto. Già lo scorso dicembre, a questo proposito, c'era stata una gara pubblica, senza che la concessione fosse assegnata. Il prossimo bando dovrebbe essere indetto prima dell'estate e, in caso di esito positivo, l'avvio del nuovo servizio è previsto per l'autunno. AUMENTI RECORD PER MOTO E BICI «La rimozione e la custodia dei veicoli sono oggi a carico del Comune», ha detto il vicesindaco Riccardo De Corato, «e i proprietari dei mezzi devono pagare un rimborso delle spese sostenute dall'amministrazione. Ma si tratta di un sistema che, oltre a impegnare agenti della Polizia municipale per compiti amministrativi, risulta particolarmente oneroso per le casse comunali, visto il forte disavanzo fra spese ed entrate. Con il nuovo metodo, invece, potremo recuperare risorse umane e saremo in grado di ridurre le spese sostenute dall'amministrazione». Sarà possibile evitare, infatti, sia il costo fisso rappresentato dall'utilizzo di carri gru di terzi (pagati dal Comune anche quando sono fermi) sia l'onere rappresentato dal ricovero dei veicoli che non vengono recuperati dai loro proprietari e di quelli rubati o sequestrati. Secondo Palazzo Marino i vantaggi della soluzione adottata non finiscono qui. Infatti, nel caso in cui l'attuale capienza complessiva dei depositi di proprietà comunale non dovesse risultare sufficiente, sarà possibile chieder- QUATTRORUOTE Milano • Maggio 2009 Attualità Uno degli otto depositi cittadini dove al momento vengono portati i veicoli rimossi, quello di via Gatto (sopra) A Milano, l’anno scorso,le rimozioni sono state 24.598, con un leggero calo rispetto al 2007. Oltre 3.500 hanno riguardato mezzi a due ruote ne altri al concessionario del servizio. E lo stesso varrà per i mezzi adibiti alle rimozioni (oggi sono 16 di giorno, sei di sera e quattro di notte). Inoltre i cittadini coinvolti potranno evitare perdite di tempo, considerato che sarà lo stesso concessionario a riscuotere le somme dovute a titolo di rimborso spese, svincolando, quindi, da questi compiti l'amministrazione. Oggi per pagare bisogna recarsi negli uffici della Polizia locale di piazza Beccaria 19, mentre con il nuovo sistema si potrà farlo direttamente presso il deposito dove verrà ricoverato il veicolo da ritirare. Insomma, sarà tutto molto più comodo. Ma c'è anche l'altro lato della medaglia: i costi del servizio, come detto, lieviteranno. A definire i nuovi livelli tariffari è stata la Giunta comunale, nel rispetto dei criteri espressi dal Consiglio e in relazione a quanto prevede il D.M. n. 401/98. Così la rimozione di un'auto non costerà più 62 euro (prezzo fermo dal 1991), ma almeno 84,72 (tutte le tariffe segnalate saranno, in realtà, lievemente ritoccate, sulla base del tasso Istat d'inflazione dell'ultimo anno), per un incremento di oltre il 36%. Ma i veri aumenti boom riguarderanno le due ruote, visto che la cifra prima citata si riferisce a tutti i veicoli fino a una tonnellata e mezzo. Di conseguenza, per le moto da 500 cm3 in su, per quelle inferiori a 500 cm3, per i ciclomotori e per le bici si spenderanno, rispettivamente, il 153%, il 303%, il 521 % e addirittura il 1.268% in più! E non è finita qui: in caso di rimozioni nei giorni festivi o durante la notte verrà applicata un'ulteriore maggiorazione del 30%. Occorre, peraltro, aggiungere che questi incrementi avrebbero potuto essere superiori: per quanto riguarda l'indennità chilometrica (una delle tre voci che vanno a comporre il prezzo del servizio di rimozione), infatti, Palazzo Marino ha deciso di applicare la fascia tariffaria più bassa fra quelle previste dal D.M. n. 401/98. Ci sono, poi, le spese di custodia. E anche qui gli aumenti risultano consistenti. Oggi nei depositi comunali, per i primi 12 giorni di ricovero (escluso il primo, gratuito), si pagano 0,12 euro al giorno per le bici, 0,62 per i ciclomotori, 1,20 per le moto e 2,30 per gli altri veicoli (9,50 euro, però, nelle autorimesse convenzionate). Cifre che diventeranno, rispettivamente, 4,32 (per bici e ciclomotori), 6,84 e 8,64 euro. Le novità in arrivo interessano anche i Vigili, specie per quanto riguarda la rimozione dei veicoli a due ruote, servizio finora gestito direttamente da loro. Ma che fra poco passerà alla società privata che vincerà il bando. «Siamo contrari a questa soluzione», sostiene Daniele Vincini, segretario regionale del Sulpm (Sindacato unitario lavoratori Polizia municipale), «per due motivi. Perché verrà di fatto cancellata una sezione, comprendente 50 agenti, che ha sempre fatto un buon lavoro e che ha una forte competenza specifica in tema di rimozioni. E perché aumenteranno le tariffe». Oggi, inoltre, un vigile è sempre presente sui carri gru, accanto al conducente. Presto non sarà più cosi: a ogni agente rimarrà solo il compito di accertare l'infrazione e richiedere -tramite la centrale operativa - l'intervento del mezzo, aspettando sul posto l'arrivo di quest'ultimo e la sua partenza alla volta del più vicino deposito. Che cosa comporterà questa innovazione? La posizione di Giuseppe Falanga, dirigente del Siapol (Sindacato autonomo Polizia locale), è cauta: «Bisognerà valutare i prò e i contro. Di certo saranno necessari tempi d'intervento più brevi e un numero maggiore di carri gru». «Con il nuovo sistema da una parte si "risparmierà" l'agente presente sul mezzo», dice invece Vincini, «ma dall'altra se ne bloccherà un altro, magari per un'ora. Senza contare che di notte, quando non ci sono vigili a piedi, si rischierà di far perdere un sacco di tempo a un'intera pattuglia di tre agenti in auto. Che potrebbero essere più utili altrove». Emanuele Barbaresi QUATTRORUOTE Maggio 2009 • Milano