XVI premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di

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XVI premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di
XVI premio internazionale della fotografia cinematografica
Gianni Di Venanzo – maestro del colore, maestro della luce
Teramo 16-30 ottobre 2011
Piero Chiarini
PRESIDENTE DEL PREMIO
Cell. 3387794943
Sandro Melarangelo
DIRETTORE ARTISTICO
Walter D’Ignazio
Banda Musicale di Montorio al Vomano
dir. dal M° Gianfranco Di Donatantonio
ACCOGLIENZA OSPITI
M° Franco Di Donatantonio
ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE SERATA DI
PREMIAZIONE
SEGRETERIA DEL PREMIO
Cell. 3926138153
Della Noce
Rino Orsatti, Alessio Palantrani,
Marie Claire
UFFICIO STAMPA – INTERPRESS
e-mail: [email protected]
Marco Pace, Fabrizio Di Diodato
con la collaborazione
del Liceo Artistico “G. Montauti”
di Teramo
SCENOGRAFIA
Micronetwork
Alessandro Petrini
RIPRESE VIDEO
PIANOFORTI
ABITI
Hair Studio Di Pisana
ACCONCIATURE
Armando Di Antonio
SERVIZI FOTOGRAFICI
Matteo La Penna
BACKSTAGE FOTOGRAFICO
Stefano Piergiovanni
COORDINAMENTO EDITORIALE
Teleponte
REALIZZAZIONE VIDEO MANIFESTAZIONE
Organizzazione: Associazione Culturale Teramo Nostra – tel. 0861/241900 – fax 0861/250312
Ringraziamenti: Franco Mariotti – Sergio Pipitone – Fabio Scacchioli – Enzo Cei – Vinicio Ciarroni
– Istituto Luce – DM Service – Hotel Abruzzi – Cantina Scialletti – Cantina Contucci-Ponno – Decar
Promotori e sostenitori del premio
Enzo Caporale
Vincenzo Cerulli Irelli
Piero Chiarini
Ennio De Dominicis
Giuseppe De Santis
Tiziana Di Blasio
Giustino Di Carlantonio
Walter D’Ignazio
Aldo Di Ottavio
Carlo Di Palma
Gianni Di Pietro
Giandomenico Di Sante
Massimo Di Venanzo
Mario Filippini
Gianni Gaspari
Roberto Girometti
Alberto La Barba
Carlo Lizzani
Antonio Macera
Aristide Malavolta
Stefano Masi
Sandro Melarangelo
Pietro Montani
Lino Nisii
Lino Pellecchia
Giuseppe Pinori
Giuseppe Rotunno
Claudio Ruffini
Rocco Salini
Angelo Sperandio
Giorgio Tonti
Giorgio Treves
Tonino Valeri
Giuseppe Vignoli
Comitato d’onore
Presidente
Presidente
della
della
Giovanni Chiodi
Regione Abruzzo
Valter Catarra
Provincia di Teramo
Maurizio Brucchi
Sindaco di Teramo
Sindaco
Sindaco
del
del
Vincenzo Di Marco
Comune di Castellalto
Gaetano Luca Ronchi
Comune di Civitella del Tronto
Eugenio Soldà
Prefetto
Salvatore Di Paolo
Presidente Unione degli Industriali
Presidente Camera
Giustino Di Carlantonio
di Commercio di Teramo
Sen. Paolo Tancredi
On. Tommaso Ginoble
On. Carla Castellani
premio alla carriera
(Luciano Tovoli)
“Scena tratta dal film Professione: reporter”
Premio Autore della Fotografia Cinematografica Italiana
ADOLFO BARTOLI e MAURIZIO CALVESI per “Il mercante di stoffe” Per la ricerca sulle sfumature più calde e morbide della luce naturale nel film “Il mercante di stoffe”, che
fanno rivivere in un piccolo film indipendente la dimensione del cinema classico.
Premio Autore della Fotografia Cinematografica Straniera
TIMO SALMINEN per “Le Havre”
Per aver saputo trasferire in un colore moderno e antiretorico la grazia del bianco e nero del realismo
poetico francese degli anni Trenta.
Premio alla Carriera
LUCIANO TOVOLI Per l’eclettico talento dimostrato lungo l’arco di una lunghissima carriera che lo ha condotto a cimentarsi
con i più grandi cineasti della sua generazione, alle più diverse latitudini e nelle più diverse culture
cinematografiche.
Premio alla Memoria
RENATO DEL FRATE
Per aver lasciato la propria impronta nelle più significative spedizioni della Cinecittà fascista nell’oltremare
coloniale italiano, contribuendo all’epica di una stagione importante del nostro cinema.
Targa Speciale Autore della Fotografia Cinematografica Fiction TV
FRANCO LECCA
“Il Commissario Montalbano” per la regia di Alberto Sironi
Giuria del Premio:
Stefano Masi (Critico, Presidente di giuria); Vittorio Storaro (Presidente Onorario);
Alessio Gelsini (Presidente A.I.C.); Franco Mariotti (Giornalista); Vittorio Giacci (Regista)
Sceneggiatura: Antonio Baiocco,
Franco Cardi
Fotografia: Adolfo Bartoli,
Maurizio Calvesi
Montaggio: Mirco Garrone
Musica: Toni Esposito, Sasà Flauto
Interpreti: Emanuela Garuccio,
Sebastiano Somma, Marta Bifano,
Abdesselam Bouhasni
Due giovani italiani, Marco e Luisa, arrivano nel sud del Marocco per trovare in un vecchio
villaggio abbandonato un medaglione che appartenne ad una giovane araba negli anni
trenta. Attraverso di loro si rivive la storia di un italiano, Alessandro, mercante di stoffe, che
arriva in Marocco e durante uno dei suoi viaggi incontra Najiba, una giovane donna araba
di cui s’innamora follemente. L’attrazione verso la giovane è travolgente, quanto lo è la sua
bellezza, e tra i due nasce un amore clandestino e tormentato, ma che grazie ad un’antica
leggenda riesce ad unirli per l’eternità.
Una storia d’amore raccontata in flashback attraverso i giovani italiani Marco e Luisa, i
quali approdano nel sud della nazione alla ricerca di un antico medaglione in un villaggio
abbandonato. E poco importa se l’esile script – a firma dello stesso regista insieme a Franco
Cardi – non sembra discostarsi poi molto da quelli spesso alla base di tante fiction televisive
proto soap opera, in quanto i circa 80, semplici minuti di visione (non molti, dunque)
finiscono per annoverare diversi pregi. Infatti, nonostante i lenti ritmi di narrazione, Baiocco
riesce ad accattivarsi lo spettatore grazie ad una confezione generale decisamente curata,
supportato sia dal notevole lavoro scenografico svolto da Alfonso Rastelli che dall’ottima
fotografia a cura del grimaldiano Maurizio Calvesi e di Adolfo Bartoli
Filmografia essenziale
City of Fear 2001; Queen’s Messenger 2001; High Adventure 2001; Death, Deceit & Destiny
Aboard the Orient ExpressWitness to a Kill 2001; Invisible Kids 2004; Miracolo a Palermo! 2005;
Meet Me in Miami 2005; Il mercante di stoffe 2010
Sceneggiatura: Aki kaurismaki
Fotografia: Timo Salminen
Montaggio: Timo Linnasalo
Musica: Alexandre Desplat
Interpreti: André Wilms, Kati Outinen,
Jean-Pierre Darroussin, Blondin Miguel,
Elina Salo, Evelyne Didi, Quoc Dung
Nguyen, François Monniè, Roberto Piazza,
Pierre Étaix
Aki Kaurismaki
LE HAVRE
Finlandia, Francia,
Germania 2011, 93’, col.
Marcel Marx, un ex scrittore rinomato e bohemien, volontariamente si trasferisce in esilio
nella città portuale di Le Havre, dove la sua professione onorevole, ma non redditizia,
di lustrascarpe, gli dona la sensazione di essere più vicino alla gente. Mantiene viva la
sua ambizione letteraria e conduce una vita soddisfacente nel triangolo formato dal pub
dell’angolo, il suo lavoro e sua moglie Arletty, quando il destino mette improvvisamente nella
sua vita un bambino immigrato proveniente dall’Africa nera.
Le Havre di Aki Kaurismaki è una commedia chapliniana nei temi e nelle modalità narrative,
con un infinitamente amabile Jean-Pierre Léaud che persino alla pronuncia delle sue battute
riesce a regalare una sfumatura old style. La fotografia di grande espressività del fido Timo
Salminen conferisce alla vicenda un’atmosfera vagamente surreale, come si confà ad una
favola metropolitana come questa. Semplice fino all’ingenuità nel plot e nella messa in scena,
Le Havre è un film dallo spirito contagiosamente positivo che affronta un problema attuale
come quello dell’emigrazione, più che mai all’ordine del giorno nella Francia di oggi, con
leggerezza ma non con superficialità.
Filmografia essenziale
Calamari Union 1985; Ombre nel paradiso 1986; La fiammiferaia 1990; Nuvole
in viaggio 1996; L’uomo senza passato 2002; Le luci della sera 2006; Robert
Mitchum est mort 2010; Le Havre 2011
P R E M I O A U T O R E D E L L A F O T O G R A F I A s t r a n i e r a (EX–AEQUO)
ITALIANA
PREMIO AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Antonio Baiocco
IL MERCANTE
DI STOFFE
Italia, Marocco 2009, 88’, col.
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Fonte: Dizionario Mondiale dei direttori della fotografia – Stefano Masi – Le Mani Editore
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“Scena tratta dal film La cena dei cretini”
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Nato a Massa Marittima (Grosseto) il 30 ottobre 1936, Luciano Tovoli è un cineasta d’ispirazione
realista, fermo sostenitore dell’autenticità della luce sul set. Impegnato al fianco di grandi autori del cinema
italiano negli anni ’70, da Valerio Zurlini a Marco Ferreri, da Liliana Cavani a Michelangelo
Antonioni, in seguito si è fatto apprezzare sia in Europa che negli States. Narratore per immagini, uomo di
cinema a tutto tondo, sperimentatore del Hdtv, autore di varie sceneggiature custodite nel cassetto per anni,
astuto comunicatore, ha svolto un ruolo importante nella valorizzazione del ruolo dell’autore della fotografia
cinematografica in Italia e all’estero. Assiduo lettore delle cronache neorealiste di Cesare Zavattini,
fu il desiderio di incontrare il famoso sceneggiatore che lo portò a Roma. Dopo aver collaborato con
Vittorio De Seta, Giuseppe Rotunno e Dario Di Palma, compì scelte molto personali nel suo
primo lavoro Come l’amore (1968) di Enzo Muzi, e fotografò pellicole prestigiose che si allontanavano
dal tradizionale uso della luce direzionale. Un approccio che diede subito una connotazione personale ai
film di Tovoli. I primi successi arrivarono con L’amante giovane (1972) di Maurice Pialat ma soprattutto
con le immagini antiretoriche e moderne di Professione: reporter (1976) di Michelangelo Antonioni che
gli valsero anche due film con Marco Ferreri, L’ultima donna (1976) e Ciao Maschio (1978), interpretati
da Gerard Depardieu. In tutt’altra direzione andava il suo lavoro per Dario Argento con Suspiria
(1977), Inferno (1980) e Tenebre (1983). Rimasto in bilico tra la regia e la direzione della fotografia, con
la fotografia di Bianca (1984) di Nanni Moretti, Tovoli cercò nuove occasioni all’estero. Dopo Andrej
Tarkovskij, Peter Fleischmann e Luis Bunuel, conquistò l’attenzione dei produttori americani al
fianco di Barbet Schroeder in Il mistero Von Bulow (1991), che valse l’Oscar a Jeremy Irons. Tovoli
subentrò così all’amico Nestor Almendros in tutti gli ultimi film di Schroeder come Inserzione pericolosa
(1992), Il bacio della morte (1995). Ma il più celebre film fotografato all’estero rimane la commedia
francese La cena dei cretini (1998) di Francis Veber. In Italia, invece, crea un felice sodalizio con
Ettore Scola nei film che celebrano la vena malinconica di Massimo Trosi, come Splendor (1988),
Che ora è (1989), Il viaggio di Capitan Fracassa (1991). Vanta due Nastri d’Argento per Professione:
reporter e Splendor, nonché un David di Donatello per Il viaggio di Capitan Fracassa. Il suo lungo
percorso artistico è stato celebrato con premi alla carriera ai festival di Montecatini (2004) e Foggia
(2007) e con il titolo di Honor member della Imago, la federazione europea degli autori della fotografia
cinematografica, di cui fu uno dei principali artefici.
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PREMIO ALLA CARRIERA
(Luciano Tovoli)
Filmografia essenziale
L’amante giovane 1972; Léonor 1975; Professione: reporter 1975; La donna della domenica 1975;
Suspiria 1976; Il deserto dei Tartari 1976; Il mistero di Oberwald 1980; Oltre la porta 1980;
Tenebre 1982; Tempo di viaggio 1983; Police 1985; Splendor 1988; Che ora è? 1989; Il viaggio
di Capitan Fracassa 1991; Inserzione pericolosa 1992; L’orso di peluche 1994; Il bacio della morte
1995; Soluzione estrema 1998; La cena dei cretini 1999; Sta’ zitto... non rompere 2002; L’Amour
caché 2007; Inju, la bête dans l’ombre 2007; Dracula 3D 2011
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Film molto particolare e non da tutti apprezzato, “Splendor” si affianca a due altre pellicole
del 1988 ambientate nel mondo della settima arte e in un cinema come vero e proprio luogo
fisico. Trattasi del ben più famoso e amato “Nuovo Cinema Paradiso” di Tornatore e del meno
conosciuto “Via Paradiso” di Odorisio. Pur mancando di una carica emotiva e trascinante come
quella che contrassegna molto positivamente il capolavoro di Tornatore, questo “Splendor”
colpisce per la profondità del punto di vista, dello sguardo sul tema affrontato, della precisa
volontà di raccontarne ogni risvolto, sia dal punto di vista narrativo che formale.
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Ad Arpino (Frosinone) un vecchio esercente idealista resiste alla cessione, e chiusura, del suo
cinema Splendor. Sono con lui una matronale collaboratrice e un proiezionista che coltiva
l’amore per il cinema come surrogato della realtà.
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Massimo Troisi, Marina Vlady,
Paolo Panelli, Pamela Villoresi
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Da un soggetto di Mark Peploe che ha collaborato alla sceneggiatura con David Wollen e il
regista, è uscito un “film intimista d’avventure”, un giallo che si porta addosso un mistero. Questa
ossatura narrativa – non nuova in Antonioni – si confronta col mestiere di riferire la verità e si
esprime con la tecnica dell’intervista. Ma il film può essere letto anche come un’autobiografia e
un’autocritica. Allora acquistano un senso più profondo la contrapposizione tra gli sfondi desertici
del Sahara e le eccentriche architetture di Antoni Gaudí a Barcellona, l’ossessivo indugio sul
bianco come colore di morte, le 2 figure femminili (la moglie che, infaticabile e ottusa, cerca le
“prove”; la piccola santa senza speranza di Maria Schneider), la celebre, virtuosistica sequenza
finale di 7 minuti. Fotografia di Luciano Tovoli. In Spagna: El reporter; nei Paesi di lingua inglese:
The Passenger. Nastri d’argento ad Antonioni per il miglior film e a Tovoli per la fotografia.
Ettore Scola
SPLENDOR
Italia, 1989,115’, col.
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Inviato nell’Africa settentrionale per un servizio sulla guerriglia, David Locke, giornalista televisivo
angloamericano, assume i documenti e l’identità di un certo David Robertson, morto d’infarto in
un hotel del Sahara. È come se, fra tutte le vite, sorteggiasse una vita qualunque, lasciandosi
sedurre dall’avventura di esistere in un altro modo, pur intuendo e poi sapendo che questa
seduzione porta soltanto a uno scacco o alla morte.
Sceneggiatura: Ettore Scola
Fotografia: Luciano Tovoli
Montaggio: Francesco Malvestito
Musica: Armando Trovajoli
Interpreti: Marcello Mastroianni,
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Mark Peploe, Enrico Sannia
Fotografia: Luciano Tovoli
Montaggio: Michelangelo Antonioni,
Marco Arcalli
Musica: Ivan Vandor
Interpreti: Jack Nicholson,
Maria Schneider, Steven Berkoff,
Jenny Runacre, Ian Hendry, Ambroise Bia, José María Caffarel, James
Campbell, Manfred Spies, Jean-Baptiste Tiemele
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Sceneggiatura: Michelangelo Antonioni,
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Michelangelo Antonioni
PROFESSIONE:
REPORTER
Francia, Italia, USA,
Spagna 1975, 119’,col.
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Nato a Roma nel 1910 e ivi morto nel 1962, cineasta di gusto e formazione realista, Renato Del Frate
è stato spesso coinvolto in missioni documentaristiche africane nell’oltremare coloniale italiano, convertito
poi all’illuminazione di studio nella Cinecittà fascista e post-fascista. Dopo l’apprendistato come operatore
di documentari e cinegiornali, lavorò come operatore di macchina per Ubaldo Arata in Luciano Serra
pilota (1938) di Goffredo Alessandrini e girò gli esterni di un film dello stesso regista, Abuna Messias
(1939). Nei primi anni ’40 fu uno dei più valenti giovani per rispondere all’improvviso incremento della
produzione cinematografica nazionale, dopo la chiusura delle frontiere alle pellicole hollywoodiane. In
questo periodo lavorò in piccole commedie come L’imprevisto (1940) di Giorgio Simonelli e Il sogno
di tutti (1941) di Oreste Biancoli. Diede il meglio di sé in La bisbetica domata (1942) di Ferdinando
Maria Poggioli, commedia anticonformista e brillante. Nel dopoguerra, a Del Frate non risultò tanto
disagevole adeguarsi al neorealismo imperante quanto fu più danneggiato dalla sua etichetta di operatore
quasi ufficiale del colonialismo italiano e dalla vicinanza a registi fascisti come Romolo Marcellini.
Sull’onda del neorealismo firmò, comunque, pellicole come L’eroe della strada (1948) di Erminio
Macario, ma non abbandonò mai del tutto il documentarismo, vedi L’amorosa menzogna (1949) di
Michelangelo Antonioni. Negli ultimi anni si specializzò nella cinematografia di film d’avventura a
basso costo, ritrovando Marcellini in Il tesoro di Rommel (1955).
Fonte: Dizionario Mondiale dei direttori della fotografia – Stefano Masi – Le Mani Editore
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Premio alla memoria
(Renato del Frate)
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MEMOR
Sceneggiatura: Goffredo Alessandrini,
Roberto Rossellini, Fulvio Palmieri
Fotografia: Ubaldo Arata
Operatore alla macchina: Renato Del Frate
Montaggio: Giorgio Simonelli
Musica: Giulio Cesare Sonzogno
Interpreti: Amedeo Nazzari, Germana Paolieri,
Roberto Villa, Mario Ferrari,
Egisto Olivieri, Guglielmo Sinaz,
Andrea Checchi, Felice Romano
La Prima Guerra Mondiale è finita e il pilota dell’esercito Luciano Serra si trasferisce
in Sudamerica poiché non ha più fiducia nelle capacità di riscatto della sua patria.
Quando viene a sapere che l’Italia ha invaso l’Abissinia, Serra si arruola sotto falso
nome e riesce a salvare, con una spericolata missione, la vita del figlio, anch’esso
volontario.
Premiato come miglior film a Venezia nel 1938, è uno dei più famosi esempi
di propaganda fascista. Di fatto è molto riuscito nelle parti spettacolari e la
sceneggiatura risente in positivo della collaborazione del giovanissimo Roberto
Rossellini.
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Goffredo Alessandrini
LUCIANO SERRA
PILOTA
Italia, 1938, 105’, b/n
Filmografia essenziale
Luciano Serra pilota 1938; Il carnevale di Venezia 1939; La bisbetica domata 1942; La donna
del peccato 1942; In cerca di felicità 1944; Dove sta Zaza? 1947; Marechiaro 1949; I
peggiori anni della nostra vita 1949; Il bivio 1951; Il tallone di Achille 1952; Il tesoro del
Bengala 1953; Carmen proibita 1954; La sultana Safiyè 1955; Il tesoro di Rommel 1955; Totò
e Marcellino 1958; Il prezzo della gloria 1959; Settimo parallelo: tierra brava 1962
MOSTRA FOTOGRAFICA
“Il film Puccini e La Fanciulla nelle Fotografie di Enzo Cei”
www.enzocei.com
Enzo Cei nasce nel 1949 a Ghezzano (Pisa), e cresce in una famiglia contadina. Autodidatta, dagli anni
Settanta fotografa e stampa in bianco nero occupandosi di fotografia narrativa e scegliendo l’ordinario
come “evento” dentro storie radicate nel territorio cui appartiene. Per aderire alle cose come gli è naturale,
organizza la sua attività lontano dalle leggi proprie della committenza, dedicando ai suoi progetti il tempo
che chiedono. Lavoro, costume, vissuti sociali, sanità e arte gli offrono idee e risorse utili alla pubblicazione
dei suoi libri, curati affinché rispettino fino in fondo le loro finalità di informare documentando. Col digitale,
oggi trova il naturale innesto per potenziare le espressività del bianco nero fedelmente alla sua tradizione.
Sulla spinta di quella curiosità visiva che accompagna ogni prima volta, il fotografo lucchese Enzo Cei
ha vissuto l’impatto con la realtà del cinema per affidare ad un racconto fotografico le suggestioni attinte
dalla quotidianità di una produzione filmica. Essendo il cinema una macchina che si avvale di una
straordinaria tensione collettiva, il fotoracconto di Enzo Cei sul film di Paolo Benvenuti Puccini e la fanciulla,
non mostra solo foto di scena, ma narra piuttosto il lavoro, o meglio la molteplicità di mestieri, competenze
e professionalità, che costituiscono l’invisibile impalcatura di un lungometraggio: chi vi è impegnato, sia
regista, elettricista, scenografo o semplice attrezzista, lo fa dando il meglio di sé, cosciente che la propria
opera sarà convogliata in un progetto comune e collegiale.
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Per circa due anni, Enzo Cei, ha seguito il regista Paolo Benvenuti nella ricerca storica relativa al suicidio
di Doria Manfredi, servetta di Giacomo Puccini, avvenuto nel 1909, quindi nel reperimento delle foto
d’epoca e dei documenti che hanno portato alla stesura della sceneggiatura. Ogni fase della produzione
di questo film, è stata quindi accolta dalla sua fotografia: la scelta delle location, i provini per individuare
i protagonisti e le comparse, la costruzione delle scenografie, l’assetto delle luci e della cinepresa, la
ricerca delle sonorità, i costumi, il trucco, infine
davanti e dietro le riprese sul set, per rendere
visibili anche i ruoli più marginali.
Il Parco di Migliarino, Massaciuccoli e San
Rossore, che ha offerto l’ambientazione al film
Puccini e la fanciulla, non è semplicemente
sfondo, o scenario, ma a sua volta piuttosto un
interprete, un vero e proprio protagonista per
raccontare la vicenda umana e artistica del
compositore lucchese. Di qui la valorizzazione
fotografica di atmosfere, colori, luci, suoni,
acque di lago che intessono la trama del film.
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Il cinema in una frazione di secondo, ovvero il punto di vista di chiodi e martello
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“IL FILM PUCCINI E LA FANCIULLA NELLE FOTOGRAFIE DI ENZO CEI”
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PRESENTAZIONE
INCONTRO CON FRANCO MARESCO
Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, assolutamente da riproporre, in cui il Premio Gianni Di
Venanzo ha omaggiato, in collaborazione con Home Movies, il Cinema privato o di famiglia, quest’anno
verranno proposte alcune proiezioni legate al filone del cinema sperimentale. Un modo diverso di fare
cinema, utilizzando poche risorse economiche e molte risorse umane e tecnologiche. La creatività dei
cineasti, le infinite soluzioni espressive del digitale e le contaminazione tra vari generi e discipline artistiche
permettono di ottenere degli audiovisivi assolutamente innovativi, dirompenti e fuori dagli schemi del
cinema commerciale. Questo appuntamento vuole essere una finestra internazionale su un microcosmo di
vivaci ma troppo spesso invisibili esperienze. Grazie al supporto dei cineasti teramani Fabio Scacchioli e
Vincenzo Core, selezionati alla sezione Orizzonti della 68a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, abbiamo recuperato alcuni video rappresentativi.
Ideato e promosso da Sergio Pipitone, studente siciliano e rappresentante degli studenti della Facoltà
di Scienze della Comunicazione di Teramo, il Premio “Gianni Di Venanzo” ha sposato senza indugi
l’organizzazione di un incontro aperto a studenti e cittadini per parlare di un grande artista contemporaneo
della cinematografia italiana come Franco Maresco. Divenuto noto in coppia con Daniele Ciprì, i
due hanno, dopo una lunga esperienza, seguito strade diverse. In questo appuntamento, alla presenza
dello stesso Maresco - che riceverà una targa in onore alla sua carriera - con l’approfondimento e la
collaborazione della Facoltà di Scienze della Comunicazione, si cercherà di descrivere e far capire l’idea
di cinema che ha ispirato la carriera di Maresco, dagli inizi fino ad oggi, passando per uno dei suoi
capolavori come Totò che visse due volte.
VIDEO PROIETTATI:
Miss Candace Hilligoss’ flickering halo (13’57”) di Fabio Scacchioli e Vincenzo Core (Italia)
L’inizio è un altro film, un noir americano dei primi anni ‘60, sviscerato e sventrato, le cui immagini
torturate e “detournate” si organizzano in strutture precarie, fragili, mutevoli, in intrecci multipli di
trame in collasso costante.
Interventi di:
Sergio Pipitone – Rappresentante degli studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo;
Gabriele D’Autilia – Docente di Scienze della Comunicazione;
Emiliano Morreale – Docente di Scienze della Comunicazione e autore della monografia Ciprì e
Maresco, Edizioni Falsopiano, 2003;
Stefano Masi – Critico cinematografico, scrittore e Presidente di Giuria del Premio;
Franco Maresco – Regista.
The spectres of Veronica (7’24”) di Dalibor Baric (Croazia)
Veronica è ossessionata dai fantasmi del suo futuro. Intrappolata in una ragnatela di immagini ed emozioni,
la sua identità si scioglie.
Untitled 3 (4’28”) di Sam Spreckley (Scozia)
Un nuovo film basato visivamente su osservazione / registrazione, giocando, dal punto di vista sonoro,
con il mondo naturale.
Hamadryad (4’59”) di Volkan Ergen (Turchia)
Lei è una djinn (ninfa in arabo) / lei è una driade / lei è
un’amadriade
All’interno degli occhi, dove le driadi sono perdute / nei sogni
delle farfalle / i nostri figli sono fatti di sola luce
Pleq - White Moth In The White Coat (6’14”) di Volkan
Ergen (Turchia)
Io sono come in attesa di qualcuno che il sole non ha mai toccato.
Anche alla luce mani invisibili che somigliano a rettili. Due specie
distinte, due razze diverse. Suono? Silenzio? Morte? Immortalità?
Visita a Civitella del Tronto e mostra sul tricolore
In questa originale personale dal titolo Il Tricolore, Cristofaro Silvano – artista abruzzese e romano di
formazione, nativo di Capistrello e molto affezionato a Civitella Roveto e Civitella del Tronto – presenta
immagini grondanti di forti sentimenti di vita e di morte legati alla Bandiera, fin dalla nascita di ciascuno di noi.
Sinossi: Testimonianza eccezionale dello speciale rapporto d’amore che può instaurarsi tra l’uomo
e l’animale, in questo corto si descrive l’esperienza tra un uomo rimasto solo ed un asinello. Buona
la qualità tecnica ed artistica delle riprese, della regia e dell’interpretazione, belle le ambientazioni.
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1° PREMIO 2011 a:
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Regia: Cristiano Di Domenicantonio
Riprese: Cristiano Di Domenicantonio
Soggetto: Aniello Senatore
Interprete: Aniello Senatore
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Tre ragazzi del sud Italia, in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 vedono
coinvolte le loro famiglie, maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini.
Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale
per l’Unità d’Italia, le vite di Domenico, Angelo e Salvatore verranno segnate tragicamente dalla loro
missione di cospiratori e rivoluzionari, sospese come saranno tra rigore morale e pulsione omicida, spirito
di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche.
Assistendo al lungo film di Martone che ha l’andamento classico di quelli che un tempo si chiamavano
sceneggiati televisivi (senza che in questa annotazione ci sia alcunché di riduttivo) si ha la sensazione di
un dejavu. Perché il cinema italiano non scopre certo con Noi credevamo i lati oscuri e le contraddizioni
del Risorgimento. Chi ricorda opere come Allonsanfan, Quanto è bello lu murire acciso o Bronte
sa che in materia ci si è già espressi con opere di assoluto vigore. È però vero che l’occasione del
centocinquantesimo dell’Unità d’Italia e il revisionismo storico dominante (che vede il Risorgimento
come una sciagura per il Nord) quasi impongono una rivisitazione del tema che Martone mette in
scena con accuratezza filologica e con un’attenzione iconografica da sussidiario degli anni Sessanta.
L’idea di seguire le vicende (in parte storiche e in parte frutto di immaginazione) dei tre protagonisti che
accompagnano lo spettatore nella non semplice articolazione delle posizioni che vedevano contrapposti
i fautori dell’unità può senz’altro essere efficace se distribuita televisivamente in due serate. Lo è meno se
si pensa a un’opera della durata di tre ore e mezza circa. Perché si finisce con il disperdersi nella pur
acuta e documentata ricostruzione. Resta comunque viva, oltre alla consapevolezza di trovarsi dinanzi a
un’opera non di occasione e sicuramente non celebrativa.
Importante partecipazione diretta dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise
“G. Caporale” che si è fatto promotore di una sinergia fra tre diverse realtà. Il Premio “Gianni Di
Venanzo”, l’Istituto stesso e l’Associazione Vier Pfoten International si sono infatti uniti nel progetto di
diffondere a livello locale, nazionale ed internazionale la sensibilità e la conoscenza nei confronti del
benessere degli animali attraverso il mezzo comunicativo audiovisivo e, in particolare, del cinema.
A tal proposito è stato bandito un concorso per la selezione di audiovisivi sul tema “Il rapporto uomo
– animale” ed una rassegna di disegni e poesie curata degli alunni e dagli insegnanti della Scuola
Elementare Noè Lucidi di Teramo
I
dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Roberto Abbado
Interpreti: Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco,
Francesca Inaudi, Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Guido Caprino, Renato Carpentieri,
Michele Riondino, Toni Servillo, Luca Barbareschi, Luca Zingaretti, Anna Bonaiuto
II PREMIO SPECIALE
“ISTITUTO G. CAPORALE – VIER PFOTEN”
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T R I B U T O AL 1 5 0 ° ANN I V ERSAR I O D ELL ’ U N I T À D ’ I T AL I A
Sceneggiatura: Mario Martone, Giancarlo De Cataldo
Mario Martone
Fotografia: Renato Berta
NOI CREDEVAMO
Montaggio: Jacopo Quadri
Musica: Hubert Westkemper
Italia, Francia 2010,
(musiche originali), musiche di Giuseppe Verdi,
187’,col.
Vincenzo Bellini e Gioacchino Rossini eseguite
Presidente
Piero Chiarini
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ENAN
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ANN
Premio al Make Up : Maria Cascioli
Caposquadra parrucchieri e hair stylist in lavori per il grande e piccolo schermo. Tra gli ultimi lavori si
ricordano Il generale Dalla Chiesa (2007), Come le formiche (2007), Assunta Spina (2006), San Pietro
(2005), Casanova (2005), Salvo D’Acquisto” (2003), Desideria e l’anello del drago (1994), Fantaghirò
3 (1993), L’assassino è ancora tra noi (1986), Io e il duce (1985)
I
Premio Speciale “Renato Izzo” : Emanuela Rossi
È nota soprattutto per aver doppiato Inger Nilsson, interprete di Pippi
Calzelunghe nell’omonima serie televisiva, Carrie-Anne Moss nel ruolo di
Trinity nella trilogia di Matrix dei fratelli Wachowski, Brenda Strong nella
serie televisiva Desperate Housewives e attrici come Michelle Pfeiffer, Emma
Thompson, Rene Russo, Debra Winger, Sissy Spacek, Rebecca De Mornay
e Kim Basinger in alcune interpretazioni. Ha dato la voce al personaggio di
Miwa nel cartone animato “Jeeg Robot”. Ha doppiato Olivia Newton-John
in Grease. Fra le altre attrici doppiate, figurano Nicole Kidman, Madonna,
Uma Thurman, Sophie Marceau, Isabella Rossellini, Mercedes Ruehl e
Bridget Fonda nel ruolo di Melanie Ralston in Jackie Brown di Quentin
Tarantino.
Gianni Di Venanzo, figlio di una famiglia di antica radice teramana originaria di Nerito di Crognaleto, nasce a
Teramo (dove il padre Enrico è impiegato postale) il 19 dicembre 1920, giornata cara ai teramani per la coincidenza con la festa del Santo Patrono Berardo. Compiuti i primi studi a Teramo, si trasferisce con la famiglia a Roma
dove frequenta il Centro sperimentale di cinematografia. Nel 1941 a soli 21 anni partecipa alla realizzazione
del capolavoro di Luchino Visconti Ossessione facendo l’aiuto operatore ad Aldo Tonti. Da qui inizia una serie
ininterrotta di collaborazioni con Otello Martelli, Arata e Aldò che sostituirà sul set de La terra trema di Luchino
Visconti , in seguito alla scomparsa di Aldò. In seguito collabora con De Sica nella realizzazione di Miracolo a
Milano. Nel 1951 è già direttore di fotografia in !Achtung banditi di Carlo Lizzani; la rivista “Cinema” diretta
da Chiarini lo descrive come grande innovatore, soffermandosi e segnalando per la prima volta la valenza della
fotografia cinematografica.
Successivamente la sua arte risplende nei capolavori dei registi più significativi del tempo come Giuseppe De
Sanctis, Michelangelo Antonioni, Francesco Maselli, Francesco Rosi, Elio Petri, Mario Monicelli, Mario Comencini, Federico Fellini, Lina Wertmuller, Gianni Puccini, Reneè Claire, Joseph L. Mankiewicz. Vinse i nastri d’argento
per la fotografia nel cinema con il film Il grido di Antonioni (1958), per I magliari di F. Rosi (1960), per Salvatore
Giuliano sempre di Rosi (1963), per 8 ½ di F. Fellini (1964) e per Giulietta degli spiriti (1966) altro capolavoro
felliniano alla memoria. Di Venanzo inoltre è importante, non solo per aver rivoluzionato la luce nel cinema del
bianco e nero, ma per aver firmato, con l’avvento del colore, tre grandi capolavori quali: La decima vittima di Elio
Peltri, Kean primo ed unico film diretto da Vittorio Gassman e Giulietta degli spiriti primo film a colori di Federico
Fellini. Di Venanzo a tutt’oggi nel mondo è considerato un caposcuola con attestati di stima che gli sono stati
tributati in questi ultimi quarant’anni da tutte le componenti del mondo del cinema; tra questi ci preme ricordare il
grande direttore di fotografia Vittorio Storaro che in occasione della consegna del suo primo Oscar dichiarò che
tanto doveva all’esperienza artistica sperimentale del maestro teramano.
L’impegno dell’associazione “Teramo Nostra” nella valorizzazione del ricordo di Gianni Di Venanzo, è iniziato nel
1996 con l’intitolazione di una via della nostra Teramo, sua città natale, con la pubblicazione di una monografia,
con la realizzazione di un film e soprattutto con il premio a lui intitolato, per valorizzare e premiare nel tempo la
sua arte e quella di quanti ripercorrono l’arte della fotografia cinematografica.
Il Presidente, a nome dell’intera associazione, sta valutando la prospettiva di istituire una Fondazione intitolata a
Gianni Di Venanzo nel tentativo di conferire a questa manifestazione, giunta alla quattordicesima edizione, un
futuro meno incerto. L’obiettivo è dare maggiore consistenza sia a livello economico, sia a livello organizzativo e,
non da ultimo, sensibilizzare Istituzioni e privati nei confronti di questo grande patrimonio della nostra città.
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S T Y L I S T
H A I R
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D OPP I A T OR I
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OMA G G I O
Il Premio “Gianni Di Venanzo” è nato per dare la giusta importanza ed “illuminazione” agli Autori della
fotografia cinematografica, una categoria mai valorizzata a dovere. Con la stessa logica, dopo l’enorme
successo ottenuto lo scorso anno dagli stuntman, ha voluto rendere omaggio alla figura dei doppiatori e
degli hair stylist (o parrucchieri), veri e propri artisti, indispensabili nella realizzazione e distribuzione di
un film.
1999
Premio alla memoria: Gabriel Figueroa
Premio alla carriera: Armando Nannuzzi
Miglior fotografia italiana: Pasquali Mari – Harem suaré
Miglior fotografia straniera: Salvate il soldato Ryan
Esposimetro di platino alla carriera: Otello Martelli
Targa speciale fiction: Sergio Salvati
2000
Premio alla memoria: Ubaldo Arata
Premio alla carriera: Tonino Delli Colli
Miglior fotografia italiana: Fabio Cianchetti – Canone Inverso – Il dolce rumore della vita
Miglior fotografia straniera: Freddie Francis – Una storia vera
Targa speciale fiction:
2003
Premio alla memoria: Conrad Hall
Premio alla carriera: Ennio Guarnieri
Miglior fotografia italiana: Daniele Nannuzzi – El Alamein
Miglior fotografia straniera: Tilman Buttner – L’arca russa
Targa speciale fiction: Stefano Ricciotti
2004
Premio alla memoria: Gabor Pogany
Premio alla carriera: Luigi Kuveiller
Miglior fotografia italiana: Paolo Carnera – L’amore ritorna
Miglior fotografia straniera: Baek Donk-Hyeon – Primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera
2005
Premio alla memoria: Claude Renoir
Premio alla carriera: Pierre lhomme
Miglior fotografia italiana: Italo Petriccione – Quo vadis, baby?
Miglior fotografia straniera: Eric Gautier - Clean
Targa speciale fiction: Gianni Mammolotti
Miglior fotografia videoclip: Sebastiano Bontempi - Love
ORO
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1998
Premio alla memoria: Gregg Toland
Premio alla carriera: Carlo Di Palma
Miglior fotografia italiana: Dante Spinotti – L.A. Confidential
Miglior fotografia straniera: Roberto Berta – Appassionata
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1997
Premio alla memoria: Aldo Tonti
Premio alla carriera: Giuseppe Rotunno
Miglior fotografia italiana: Mario Vulpiani – La lupa
Miglior fotografia straniera: Cristopher Doyle – Happy together
2002
Premio alla memoria: Massimo Terzano
Premio alla carriera: Marcello Gatti
Miglior fotografia italiana: Cesare Accetta - Inverno
Miglior fotografia straniera: Chris Menges – La promessa
Targa speciale fiction: Franco Di Giacomo
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1996
Marzo – Commemorazione del 30° anniversario della scomparsa di Gianni Di Venanzo. Intitolazione di una via
della città al grande Maestro.
Dicembre – “Esposimetro d’oro” alla memoria a tre grandi Maestri della fotografia cinematografica: Pasquale De
Santis, Leonida Barboni, Enzo Serafin.
2001
Premio alla memoria: Sacha Vierny
Premio alla carriera: Franco Di Giacomo
Miglior fotografia italiana: Camillo Buzzoni – Rosa e Cornelia
Miglior fotografia straniera: Baharam Badakhshani – Il cerchio
Targa speciale fiction: Giuseppe Berardini
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ORO
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Albo d’oro
Premio internazionale della fotografia cinematografica “Gianni Di Venanzo”
2010
Premio alla memoria: Vilko Filac
Premio alla carriera: Vittorio Storaro
Miglior fotografia italiana: Giovan Battista Marras – Puccini e la Fanciulla
Miglior fotografia straniera (ex-aequo): Caroline Champetier – Uomini di Dio; Stephane Fontaine – Il Profeta
Targa speciale fiction: Roberto Forza
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(Omaggio a Luciano Tovoli e Mario Monicelli)
In occasione del centenario dalla morte di Giovanni
Casa di Riposo “De Benedictis” – h. 15.30
Pascoli – Vivere Pascoli “All’osteria dell’anima” –
LUNEDI’ 17 OTTOBRE:
Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola
MARTEDI’ 18 OTTOBRE:
Che ora è di Ettore Scola
con Giorgio Biavati e Gloria Fuzzi Pascoli (pronipote di
Giovanni Pascoli).
CINEMA SPERIMENTALE
Hotel Abruzzi
MERCOLEDI’ 19 OTTOBRE:
VENERDI’ 21 OTTOBRE – h. 18.00
I soliti ignoti di Mario Monicelli
Serata dedicata al Cinema sperimentale interna-
GIOVEDI’ 20 OTTOBRE:
zionale a cura di Fabio Scacchioli, cineasta teramano
Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli
selezionato alla sezione Orizzonti della 68a Mostra
VENERDI’ 21 OTTOBRE:
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Brancaleone alle crociate di Mario Monicelli
Video proiettati: Miss Candace Hilligoss’ flickering halo
SABATO 22 OTTOBRE:
di Fabio Scacchioli e Vincenzo Core (Italia); The spectres
Guardie e ladri di Mario Monicelli
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Splendor di Ettore Scola
Commedia musicale scritta e diretta da Giorgio Biavati
of Veronica di Dalibor Baric (Croazia); Untitled 3 di Sam
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DOMENICA 16 OTTOBRE:
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VENERDI’ 21 OTTOBRE – h. 11.00
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LUCE DEL CINEMA SULLA COMMEDIA
Spreckley (Scozia); Hamadryad, Pleq - White Moth In The
Liceo Classico “Melchiorre Delfico”, Aula Magna
Si ringraziano: Franco Mariotti - Cinecittà Holding - Istituto Luce
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2009
Premio alla memoria: Henri Alekan
Premio alla carriera: Alfio Contini
Miglior fotografia italiana: Daniele Ciprì – Vincere
Miglior fotografia straniera: Hoyte Van Hoytema – Lasciami entrare
Targa speciale fiction: Giovanni Cavallini
Programma
XVI premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo
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2008
Premio alla memoria: Carlo Montuori
Premio alla carriera: Danilo Desideri
Miglior fotografia italiana: Marco Onorato - Gomorra
Miglior fotografia straniera: Bruno Delbonnel – Across The Universe
Targa speciale fiction: Pino Venditti
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2007
Premio alla memoria: Paul Ivano
Premio alla carriera: Alvaro Mancori
Miglior fotografia italiana: Arnaldo Catinari – Nero bifamiliare
Miglior fotografia straniera: Tetsuo Nagata – La vie en rose
Targa speciale fiction: Sandro Grossi, Giuseppe Berardini
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- Teramo
White Coat di Volkan Ergen (Turchia)
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2006
Premio alla memoria: Mario Bava
Premio alla carriera: Beppe Lanci
Miglior fotografia italiana: Stefano Falivene – Anche libero va bene
Miglior fotografia straniera: José Luis Alcaine - Volver
Targa speciale fiction: Adolfo Troiani
ADOLFO BARTOLI, MAURIZIO CALVESI – Premio Autore
Professione: reporter di Michelangelo Antonioni (Fra/Ita/
Musica da film – Omaggio a Giacomo Puccini e John
della Fotografia Italiana
USA/Spa, 1975)
Barry
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MOSTRA FOTOGRAFICA
Foyer Cineteatro Comunale
LUCIANO TOVOLI – Premio alla Carriera
Hotel Abruzzi
M° Gianfranco Di Donatantonio
Professione: reporter di Michelangelo Antonioni
MERCOLEDI’ 26 OTTOBRE – h. 17.00
Rassegna Corti
(Fra/Ita/USA/Spa, 1975)
Presentazione del libro Sulle orme del Gran Sasso di
Architettura amaitalia di Imeria Centinaro
Luciano Ricci, Edizioni Stauros.
Quando uscirò ti porterò io al mare di Gabriele Campanella
MARTEDI’ 25 OTTOBRE
Introduce Piero Chiarini; Intervento del critico Massimo
La gente del mio paese di Giustino Di Gregorio
TIMO SALMINEN – Premio Autore della Fotografia
Pamio; Letture a cura di Fiammetta Ricci; corredo foto-
Miss Candace Hilligoss’ flickering halo di Fabio Scacchioli
DA SABATO 22 OTTOBRE A DOMENICA 30 OTTOBRE
Straniera
grafico a cura di Piero Angelini.
e Vincenzo Core
Inaugurazione h. 17.00
Le luci della sera di Aki Kaurismaki (Fin/Ger/Fra 2006)
Mostra fotografica “IL FILM Puccini e la fanciulla
OMAGGIO AL 150° dell’UNITA’ D’ITALIA
IL CINEMA SUL MONDO DEGLI ANIMALI
ato e interpretato da Aniello Senatore – 1° classificato II
nelle fotografie di Enzo Cei” a cura di Armando D’An-
Noi credevamo di Mario Martone (Ita, 2010)
Hotel Abruzzi
Premio “Istituto G. Caporale – Vier Pfoten International”
tonio. Foto di scena, ma non solo: una mostra fotografica
RENATO DEL FRATE – Premio alla Memoria
VENERDI’ 28 OTTOBRE – h. 17.00
Cani di Marco Possenti – 2° classificato
che narra la molteplicità di mestieri, competenze e pro-
Luciano Serra Pilota di Goffredo Alessandrini (Ita, 1938)
Convegno Il rapporto uomo – animale nell’ambi-
Medgidia-Cani di Simone Di Palma – 3° classificato
to del Premio Speciale “Istituto G. Caporale – Vier
La lettera di Franco Di Domenico, Interpreti: Flavia Mat-
MERCOLEDI’ 26 OTTOBRE
Pfoten International” – A cura di: Paolo Dalla Villa
tucci, Sara Febbi, Autore della fotografia cinematografi-
ADOLFO BARTOLI, MAURIZIO CALVESI – Premio Autore
- Istituto G. Caporale, Piero Chiarini - Teramo Nostra,
ca: Claudio Di Giuliantonio, Montaggio: Prodeo, Musiche: Luca Vicerè
fessionalità, che costituiscono l’invisibile impalcatura di
o
un lungometraggio.
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PROIEZIONE FILM PREMIATI
O ciucciariell regia di Cristiano Di Domenicantonio, ide-
della Fotografia Italiana
Vier Pfoten International, Cinema naturalistico. Conduce
Cinema Smeraldo – a partire dalle h. 18.00
Il mercante di stoffe di Antonio Baiocco (Ita/Mar, 2009)
Marco Ferrari. Proiezioni video.
LUNEDI’ 24 OTTOBRE
TIMO SALMINEN – Premio Autore della Fotografia
TIMO SALMINEN – Premio Autore della Fotografia Straniera
Straniera
CINEMA E MUSICA
SABATO 29 OTTOBRE – h. 11.00
L’uomo senza passato di Aki Kaurismaki (Fin, 2002)
Cineteatro Comunale
Incontro con Franco Maresco a cura di Sergio Pipitone,
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ne documentario su Castellalto.
Concerto della Banda di Montorio al Vomano diretta dal
r
m
no i centri storici della provincia di Teramo. Proiezio-
Il mercante di stoffe di Antonio Baiocco (Ita/Mar, 2009)
g
Gli Autori della fotografia cinematografica illumina-
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SABATO 22 OTTOBRE – h. 11.00
a
Sala Polifunzionale – Castelnuovo Vomano
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VENERDI’ 28 OTTOBRE – h. 20.30
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LUCIANO TOVOLI – Premio alla Carriera
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L’uomo senza passato di Aki Kaurismaki (Fin 2002)
Hotel Abruzzi
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LUCE DEL CINEMA SULL’ABRUZZO
SABATO 3 DICEMBRE – h. 11.00
Segreteria: Walter D’Ignazio
Nell’ambito del Premio Speciale “Istituto G. Capora-
Emiliano Morreale - Docente di Scienze della Comuni-
Stefano Masi - Presidente dellaGiuria, Vittorio Storaro -
Ufficio Stampa: Rino Orsatti, Alessio Palantrani, Cosima
le – Vier Pfoten International”, esposizione dei dise-
cazione e autore della monografia Ciprì e Maresco, Edi-
Presidente Onorario
Pagano
gni e lettura delle poesie elaborate dai bambini sul tema
zioni Falsopiano, 2003; Stefano Masi - Critico cinemato-
Madrina del Premio: Debora Caprioglio
grafico, scrittore e Presidente di Giuria del Premio.
Ospiti d’onore: Laura Efrikian, Gisella Sofio, Pamela
LUCE DEL CINEMA SULL’ABRUZZO
PER
DEGLI
ESPOSIMETRI
Drudi, Claudio Fragasso, Manuela Morabito, Marco Pon-
150° Anniversario dell’Unità d’Italia - Gli Autori della
tecorvo, Tonino Valeri
fotografia cinematografica illuminano i centri storici
Cineteatro Comunale
Regia: Gian Franco Manetta
della provincia di Teramo – Civitella del Tronto.
Scenografia: Alunni del Liceo Artistico “G. Montauti”
Visita dei cineasti al centro storico di Civitella del Tronto,
di Teramo coordinati dai Prof. Marco Pace e Fabrizio Di
programmazione e inizio riprese del documentario. Visita
Diodato
alla mostra Il Tricolore di Silvano Cristofori e cerimonia di
Accompagnamento musicale: M° Franco Di Donatan-
donazione della mostra al Comune di Civitella.
Cerimonia di premiazione e consegna degli Esposimetri d’Oro
Baiocco
Premio Autore della Fotografia Straniera: Timo Salminen per Le Havre di Aki Kaurismaki
Premio alla Memoria: Renato Del Frate
Premio alla Carriera: Luciano Tovoli
Premio Speciale Autore della Fotografia Fiction TV
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tonio
Accoglienza ospiti: Banda di Montorio al Vomano diret-
CINEMA E MUSICA
ta dal M° Gianfranco Di Donatantonio
Casa di Riposo “De Benedictis”
Ricevimento ospiti: Lia Admiral, Gianfranco Guppi, Gio-
DOMENICA 27 NOVEMBRE – h. 15.00
vanni Mincioni, Raimondo Paganico e gli studenti dell’
Musica da film. Concerto conclusivo del XVI Premio
I.T.C. “L. Di Poppa” e del Liceo Artistico “G. Montauti”
“Gianni Di Venanzo” ad opera della Banda di Montorio
di Teramo
al Vomano diretta dal M° Gianfranco Di Donatantonio.
Performance di danza: Electa di Eleonora Coccagna
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CONSEGNA
D’ORO
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DOMENICA 30 OTTOBRE – h. 11.00
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Civitella del Tronto
Paola Baroni, Alberto Sironi, Antonio Baiocco, Rossella
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Saino, Franco Maresco, Emanuele Ajello, Paolo Benvenuti,
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“Il rapporto uomo – animale”.
GRAN CERIMONIA DI PREMIAZIONE
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Direttore Artistico: Sandro Melarangelo
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Montalbano regia di Alberto Sironi,
li e Maurizo Calvesi per Il mercante di stoffe di Antonio
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Scuola Elementare “Noè Lucidi”
Conduzione: Antonella Salvucci
Premio Autore della Fotografia Italiana: Adolfo Barto-
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Presidente: Piero Chiarini
della Comunicazione di Teramo. Interventi di: Gabriele
SABATO 29 OTTOBRE – h. 17.00
p
“Peppe Berardini”: Franco Lecca per Il Commissario
D’Autilia – Docente di Scienze della Comunicazione;
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rappresentante degli studenti della Facoltà di Scienze