Iniziative in corso in Senegal
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Iniziative in corso in Senegal
DIREZIONE GENERALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Ufficio IV ATTIVITÀ E PRINCIPALI INIZIATIVE IN CORSO IN SENEGAL Tra le iniziative bilaterali in corso più rilevanti, si segnalano: - - - - - l'iniziativa di Sostegno al Piano Nazionale degli Investimenti in Agricoltura, finanziata da un credito d’aiuto del valore di 30 milioni di euro, cui si aggiunge una componente a dono di 2,5 milioni di Euro che prevede anche la partecipazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche ed un apposito accordo trilaterale tra cooperazione italiana, Senegal e cooperazione israeliana (MASHAV). Quest’ultima partecipa attraverso attività di formazione ed assistenza tecnica nel settore dell’irrigazione a goccia. Il programma è in fase di avviamento. il Programma Integrato di Sviluppo Economico e Sociale nelle Regioni di Dakar e Kaolack (PIDES), del valore totale di 6 milioni di Euro a dono, volto a promuovere lo sviluppo socioeconomico in una prospettiva di empowerment femminile e uguaglianzadi genere; la Piattaforma d’appoggio al settore privato e alla valorizzazione della diaspora senegalese in Italia (PLASEPRI), finanziata con 3,7 milioni di Euro a dono e 20 milioni di Euro a credito d’aiuto, che intende intende costituire una piattaforma finanziaria e di assistenza tecnica che contribuisca allo sviluppo del settore privato senegalese valorizzando il potenziale economico della comunità senegalese in Italia; il Progetto Conoscenza innovativa e sviluppo locale (CIDEL), del valore di 990.000 Euro, volto a rafforzare una visione strategica dello sviluppo economico locale da parte degli attori regionali senegalesi chiamati a pianificare le azioni sul territorio, attraverso un programma di formazione specializzato e attraverso un migliore coordinamento con le attività della cooperazione decentrata italiana; il Programma a supporto dell'educazione elementare delle bambine (PAEF) del valore di 2,75 milioni di Euro, di recente concluso, che l’obiettivo di ridurre le disparità di genere nell’educazione primaria attraverso l’eliminazione dei principali fattori che ostacolano l’accesso e il completamento scolastico delle bambine. La cooperazione italiana ha inoltre finanziato importanti iniziative promosse da ONG italiane operanti in loco, particolarmente attive sul versante dell’assistenza tecnica e sanitaria, con un focus particolare sullo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e della green economy ed alle questioni di genere. Tra queste, si segnalano: - - - il Progetto “Energia solare al servizio dell'educazione. Una centrale fotovoltaica al Liceo Limamoulaye“, della ONG CESES, co-finanziato dal MAE con un contributo di 732.005 Euro e che si avvale dell’esperienza maturata nel tempo dalla Provincia di Milano nella realizzazione di centrali fotovoltaiche per le scuole. La Provincia partecipa all’iniziativa sia da un punto di vista finanziario che della gestione delle attività. il Progetto “FREDDAS - Fonti d'energia rinnovabile per lo sviluppo sostenibile della Valle del fiume Senegal”, promosso da GREEN CROSS, che beneficia di un importante contributo DGCS del valore di 1.781.899 €. il Progetto “Implementazione dei servizi eco-sistemici e della green economy per lo sviluppo economico e sociale nella Regione di Matam”, promosso dalla ONG ACRA con il coinvolgimento di numerosi partner italiani (tra cui ENEA) ed internazionali. - - il Progetto “Donne, pesca e diritti in Senegal: rafforzamento economico e organizzativo delle Unioni locali della Fenagie Peche”, della ONG COSPE, che si propone di contribuire al miglioramento delle condizioni economiche e rafforzare il ruolo decisionale delle donne lavoratrici nel settore ittico in 10 siti di trasformazione del pesce della Regione di Fatick. il Progetto “Acqua potabile e sanitation per la comunità rurale di Niamone. Un'azione della società civile del distretto di Tenghory”, della ONG ACRA, che si propone di contribuire alla riduzione della povertà, allo sviluppo sostenibile della Casamance e al rafforzamento del ruolo delle donne attraverso la loro partecipazione alla gestione delle risorse naturali. Si segnala, infine, il progetto “PAMIR - Programma di appoggio alla micro impresa rurale nella valle del fiume Senegal”, approvato nell’ambito del bando ONG promossi del 2013 ma non ancora avviato, che vede un contributo della DGCS di € 835.534,00. Il Protocollo di Cooperazione ha infatti inteso valorizzare il ruolo svolto dai numerosi e importanti rappresentanti della Cooperazione decentrata italiana in Senegal, tra i quali figurano le Regioni Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e quattro Fondazioni bancarie (Fondazioni4Africa). L’azione delle Autonomie locali italiane in Senegal si svolge prevalentemente, ma non solo, attraverso la presenza in loco di ONG italiane che si avvalgono di un’esperienza pluriennale nel Paese e nel settore in cui sono chiamate a fornire il loro supporto tecnico. Decisivo risulta essere anche il ruolo giocato da altri attori delle realtà territoriali italiane, come, in primis, le associazioni di immigrati, le università, le istituzioni sanitarie e le piccole e medie imprese, che sono sovente promotori stessi delle iniziative di cooperazione messe in atto nonché importante anello di congiunzione con le comunità locali senegalesi. Dal punto di vista programmatico ed operativo, la Cooperazione Italiana in Senegal agisce in pieno accordo e sostiene sistematicamente le strategie elaborate dal Governo. I programmi finanziati dalla Cooperazione Italiana si collocano all’interno della attuale Strategia Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (SNDES) - che ha sostituito i precedenti documenti strategici nazionali DSRP (Documento Strategico di Riduzione della Povertà) e il precedente DPES (Document de Politique Economique et Sociale) - che contiene le linee settoriali del Paese e il piano delle operazioni prioritarie attorno a cui dovrà ruotare la politica di sviluppo del Senegal nei prossimi anni, in conformità con le strategie settoriali e in partenariato con le istituzioni nazionali. Inoltre, fin dal 2012 l’Ufficio di Cooperazione di Dakar ha sostenuto ed animato gli sforzi in ambito UE per la definizione di una road-map per l’avvio dell’esercizio di programmazione congiunta. L’estensione del ciclo di programmazione dell’Italia al 2013 ha permesso al nostro Paese di aderire alla stesura di un “Documento Congiunto di Programmazione” assieme a Delegazione UE, Francia, Spagna e Belgio relativamente al triennio 2014-2016, propedeutico alla messa in atto di una effettiva Programmazione Congiunta a partire dal 2017. Il rafforzamento dei meccanismi di coordinamento dei donatori in sede europea costituisce perciò per l’Italia un obiettivo strategico del nuovo Programma Paese 2014 – 2016 e una linea di comportamento condivisa nei rapporti con gli altri donatori a livello settoriale e generale. Il “Documento Congiunto di Programmazione”, attualmente in fase di finalizzazione in ambito UE, ha come obiettivo di rafforzare il progressivo allineamento dei donatori europei attorno a obiettivi e risultati condivisi, pur non condizionando, in questa fase, i meccanismi di attuazione: fino al 2017 infatti, gli Stati Membri agiranno in funzione dei propri investimenti, nei settori di concentrazione già definiti da ciascuno SM, per raggiungere ove possibile risultati comuni a livello europeo. Per quanto riguarda la cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea, Il Senegal è tra i Paesi ACP beneficiari dell’aiuto comunitario attraverso il FES - Fondo Europeo di Sviluppo, in quanto firmatario dell’Accordo di partenariato di Cotonou e successive modifiche. In base alla programmazione finanziaria per il periodo 2008-2013, accede agli stanziamenti del 10° FES per un ammontare complessivo di 297,8 milioni di euro, di cui 288 milioni a valere sulla “envelope A” (settori prioritari di cooperazione) e 9,8 milioni sulla “envelope B” (copertura di bisogni imprevisti e di aiuti urgenti non finanziabili con il budget UE). La Commissione Europea ha elaborato il Programma di Strategia Nazionale (CSP) per il Senegal e il relativo Programma Indicativo Nazionale (PIN) per il periodo 2008-2013, indicando come prioritari (envelope A): - appoggio alla Strategia di lotta alla povertà del governo locale (DSRP II), con uno stanziamento di 150 milioni di euro; integrazione regionale e commerciale, al quale sono destinati 75 milioni di euro; miglioramento dei servizi igienici di base nelle zone urbane, per i quali sono stati previsti 40 milioni di euro. L’Italia contribuisce al X Fondo Europeo di Sviluppo con una percentuale pari al 12,86%. Il nostro contributo alle risorse totali stanziate dall’UE a favore del Senegal per il periodo 2008-2013 ammonta di conseguenza a circa 38,3 milioni di euro. PROGRAMMA PAESE 2014-2016 Il Nuovo Programma Paese Italia-Senegal 2014-2016 sarà finanziato con 45 milioni di Euro, di cui 30 milioni di Euro a credito e 15 milioni di Euro a dono. A quest’ammontare si aggiungono gli importi a dono relativi all’assistenza tecnica, al coordinamento e al monitoraggio sulle iniziative da parte della cooperazione italiana. Il documento del Nuovo Programma Paese, condiviso con le Autorità senegalesi, è già stato sottoposto al Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo. I principali settori d’intervento previsti dal nuovo Programma Paese, condivisi con gli altri donatori e coerenti con la Strategia Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (SNDES), che rappresenta il Documento Strategico Nazionale di sviluppo del Senegal per il periodo 2013-2017, sono: agricoltura e sviluppo Rurale, sostegno allo Sviluppo Privato e Sviluppo Economico Locale, protezione sociale, uguaglianza di genere ed educazione. Il nuovo Programma Paese Italia Senegal propone una Strategia integrata e innovativa, frutto della capitalizzazione delle esperienze già realizzate, con un approccio volto ad assicurare il pieno coordinamento e la continuità tra le nuove iniziative ed il precedente Programma paese nelle regioni d’intervento, al fine di garantirne la massima efficacia e complementarità. Per giungere alla stesura del Programma Paese, l’Ambasciata/UTL a Dakar ha avviato un confronto con il Governo senegalese e con i principali Ministeri interessati, fra cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze per il coordinamento interministeriale e il finanziamento dei programmi attraverso crediti d’aiuto, e i Ministeri tecnici coinvolti (Agricoltura, Donna, Famiglia e Infanzia, Pianificazione territoriale ed Educazione). Gli aspetti metodologici e strategici a cui il programma fa riferimento si ispirano a metodologie discusse e validate con i Partner tecnici e Finanziari nell’ambito dell’attività dei gruppi tematici di coordinamento, fra cui Unione Europea, Banca Mondiale, Stati membri UE, Agenzie UN, Canada e USA, e della realizzazione dei programmi in corso. In particolare, sulla scorta dell’importante lavoro di coordinamento in ambito UE, l’Italia recepisce e integra nelle sue azioni gli obiettivi generali e specifici elaborati nel quadro del “Documento Congiunto di Programmazione”. I rappresentanti della Società civile, della Cooperazione decentrata e del Settore privato sono stati informati e coinvolti durante la fase di formulazione del Programma Paese in occasione di riunioni di coordinamento ordinarie e specifiche a Dakar, con condivisione sui settori e strumenti di intervento. Il processo di formulazione è quindi stato ultimato con specifiche sessioni con il Ministero dell’Economia e delle Finanze senegalese, che rappresenta l’organismo di riferimento per gli aiuti allo sviluppo al Senegal. La proposta di finanziamento della prima delle iniziative di cui al Programma Paese 2014-2016, denominata “Progetto d’appoggio all’educazione femminile e all’empowerment delle donne per uno sviluppo locale inclusivo – PAEF PLUS”, che vedrà un contributo al governo senegalese di € 3.760.000,00 in tre annualità (oltre ad un fondo esperti del valore totali € 240.000,00), è stata approvata dal Comitato Direzionale del 17 dicembre scorso. Tale iniziativa intende proseguire l’impegno della Cooperazione italiana nella promozione dell’istruzione femminile in Senegal, con un approccio volto a sostenere l’uguaglianza di genere per promuovere l’accesso agli studi (primari e secondari) e il completamento dei percorsi formativi per le bambine e le adolescenti. L’intervento mira a sostenere la politica relativa agli aspetti di genere del nuovo Programma di miglioramento della qualità, dell’uguaglianza, e della trasparenza nel settore dell’istruzione e della formazione in Senegal (PAQUET 2013-2025) e la sua strategia di intervento si iscrive pienamente nel quadro degli orientamenti definiti dalla Strategia Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (SNDES) per i settori dell’insegnamento e dell’uguaglianza di genere. Inoltre, risponde agli obiettivi delle principali convenzioni internazionali e quadri di riferimento sull’istruzione (Dakar 2000, Education pour tous, Global partnership for education).