27 LL - Lettera legale

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27 LL - Lettera legale
Settembre - Ottobre 2001
n.20
LETTERA
LEGALE
PERIODICO SOCIETARIO E FISCALE
www.theaea.com
Aut. Tribunale di Roma 4 agosto 1999, n. 358 - Sped. in abb. post. - 45% - Art. 2 , comma 20/b , Legge n. 662/1996 Roma
IN QUESTO NUMERO
Russia:
storico accordo
con Pechino
5
Italia:
Dpef 2002 - 2006
10
Usa:
importante fusione
nel mondo informatico
12
Francia:
terzo polo bancario
transalpino
15
Sudafrica:
19
De Beers in trattative con
società di Angola, Botswana e
Namibia
Unione europea:
21
ultimi ritocchi alla “società
europea”
Unione europea:
attività di holding
rilevante ai fini iva
27
Italia:
29
trattamento dei fondi di
investimento lussemburghesi
Unione europea: verso un
rafforzamento della
collaborazione fiscale
È auspicabile, nel breve
periodo, l’avvio di un processo di
unificazione tra il regolamento
del Consiglio europeo 27.1.1992,
n. 218, concernente la cooperazione amministrativa nel settore
delle imposte indirette e la direttiva del Consiglio 19 dicembre
1977, n. 77, relativa alla reciproca assistenza fra le Autorità competenti degli Stati membri nel
settore delle imposte dirette.
Bruxelles si è, infatti, impegnata a sviluppare contatti più
diretti tra le Amministrazioni dei
diversi Paesi, al fine di garantire
forme di assistenza reciproca ed
un più proficuo scambio di informazioni. Sarà la Commissione a
farsi garante della “nuova” cooperazione fiscale europea.
Unione europea: apertura
della Comunità ad altri
Paesi entro il 2004
La Commissione europea
punta l’attenzione sul processo di
allargamento dell’Unione europea, iniziato il 30 marzo 1998.
Continua a pag.3
ULTIMA ORA
Italia: agevolazioni pure
ai professionisti
La agevolazione prevista
dalla Tremonti bis opererà
anche in favore delle banche e
delle imprese di assicurazione
(precedentemente escluse), nonché a vantaggio degli esercenti
attività di lavoro autonomo e, in
particolare, dei professionisti.
Viene previsto che, per il
periodo di imposta in corso alla
data di entrata in vigore della
presente legge e per l’intero
periodo di imposta successivo,
sarà esclusa dalla imposizione
del reddito di impresa e di lavoro autonomo la metà del volume
degli investimenti realizzati.
L’ammontare degli stessi
dovrà eccedere la media degli
investimenti realizzati nei cinque periodi di imposta precedenti.
Sono ammessi a usufruire
dei benefici del provvedimento
legislativo, tutti i soggetti precedentemente richiamati, indipendentemente
dalle
dimensioni degli stessi.
Il correttivo introdotto dal
menzionato
provvedimento
normativo, riguarderà anche le
spese sostenute per la realizzazione di progetti di formazione
e di aggiornamento professionale del personale.
L’ammontare complessivo
delle stesse non potrà superare
il limite del 20% delle retribuzioni complessivamente corrisposte in ciascuno dei periodi di
imposta considerati.
2
Albania: investimenti
italiani a Valona
Da quando in Albania sono
arrivati i finanziamenti internazionali e, in particolare, quelli
dell’Unione europea, sono progressivamente aumentati anche
gli investimenti italiani.
I settori interessati sono
soprattutto quelli di: turismo,
infrastrutture e costruzioni, trasporti.
PRIMO PIANO
shore, operando la presunzione
che i cennati redditi siano indirettamente imputabili a residenti argentini ovvero a soggetti
che effettuano investimenti nel
Paese per il tramite di entità
residenti in “paradisi fiscali”.
Opera, infine, una imposta
su alcune delle più rilevanti
operazioni bancarie (da quelle
di accredito/addebito ai depositi
in conto corrente), di cui è riconosciuta la detraibilità, nella
misura del 37,5%, dalle imposte
sui redditi e dall’iva.
Argentina: novità fiscali
Novità fiscali di rilievo sono
state introdotte in Argentina.
Si è definito il regime di
imposizione dei capital gains,
esenti se derivanti dalla cessione di partecipazioni in società
quotate e sottoposti al prelievo
del 15%, se realizzati da persone fisiche che cedono una partecipazione detenuta da almeno
12 mesi.
Negli altri casi, opererà una
tassazione progressiva che prevede aliquote comprese tra il 9
ed il 35%.
Per quanto attiene il regime
delle plusvalenze, se le stesse
sono realizzate in seguito alla
cessione di partecipazioni in
società non quotate da soggetti
non residenti, saranno soggette
ad una ritenuta alla fonte del
17,5% o, in alternativa, se i
cedenti optano per la tassazione
delle sole plusvalenze effettivamente realizzate, all’imposta
sui redditi prodotti in Argentina
dai non residenti
È stata anche introdotta una
norma antielusiva che prevede
l’applicabilità del regime di tassazione ordinario interno per i
redditi prodotti da soggetti off-
Belgio: ridotta
l’imposizione sul reddito
delle persone fisiche
La Camera dei rappresentanti belga ha approvato la riduzione dell’imposta sulle persone
fisiche, in relazione alle maggiori aliquote del 52,5% e del
55% e con effetto fino al 2006.
La maggiore riduzione degli
introiti erariali si avrà a partire
dal 2005.
LL
per acquisti finalizzati ad investimenti di lungo periodo, laddove non vi siano i presupposti
per l’emersione di equivalenti
importi di iva “a debito”.
Cipro: prossima la riforma
fiscale
È prevista per la fine dell’autunno la riforma fiscale
cipriota.
Tra i maggiori cambiamenti
in progetto: la riduzione dell’aliquota d’imposta sulle società
dal 25% al 23%; l’abolizione
della “tassa sulla difesa”; l’applicazione di un’imposta sui
dividendi, da qualsiasi tipo di
società essi provengano, all’aliquota del 20%; l’introduzione
della witholding tax anche su
interessi e royalties; l’incremento dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto dal 10%
al 13%, fino ad un massimo del
15%, nel 2003 ed infine, l’incremento del prelievo diretto su
alcool e tabacco; ciò per armonizzarsi con il regime europeo.
Cile: cambia il regime
fiscale
Croazia: parità di
trattamento tra
Tra le interessanti novità operatori interni
contenute nella recente legge di ed esteri
riforma cilena, vi sono: l’applicazione dell’imposta del 35%
(in luogo di quella ridotta del
4%) sui finanziamenti concessi
o garantiti da soggetti collegati,
nel caso in cui il rapporto fra
capitale e indebitamento sia di 1
a 3; la impossibilità di “portare
a nuovo” le perdite pregresse
nel caso di cambio della compagine societaria o di modifica
dell’attività ed, infine, la indeducibilità dell’iva “a credito”
Sono molte le possibilità
d’investimento in Croazia per
l’investitore italiano.
Quest’ultimo, a condizione
di reciprocità, può scegliere tra
la possibilità di creare una
società per azioni od una società a responsabilità limitata, che
risulta essere la forma più “gettonata” o, ancora, fra una società in accomandita semplice o
una società in nome collettivo,
PRIMO PIANO
LL
in collaborazione con soggetti
croati o con capitale interamente italiano.
I residenti nel nostro Paese
possono anche decidere di aprire nella regione dell’ex Jugoslavia, un ufficio di rappresentanza privo, però, di personalità giuridica e dagli scopi puramente informativo-commerciali.
L’aliquota imposta dalle
Autorità fiscali croate sul reddito d’impresa è pari al 20%
dei profitti.
Non solo: sono previste
agevolazioni fiscali e doganali
sugli investimenti effettuati, ad
esempio, nelle zone depresse
della regione balcanica.
L’imposta sul valore aggiunto, infine, è applicata con
l’aliquota del 22% su cessioni
di beni, prestazioni di servizi
ed importazioni, salvo le stesse
operazioni abbiano ad oggetto
beni di larga diffusione o di
interesse sociale, godendo, nel
caso specifico, dell’esenzione.
Cuba: investimenti
italiani in aumento
Sono diversi i settori d’investimento a Cuba da parte di
imprenditori italiani.
Primo fra tutti: quello immobiliare. Alcune aziende del
nostro Paese hanno sottoscritto
un accordo per la ristrutturazione del centro storico de L’Avana,
recentemente
riconosciuto
dall’Unesco, patrimonio della
umanità. Altra importante iniziativa imprenditoriale italo-cubana, è quella nel settore della
costruzione di macchine e tecnologie per la lavorazione di birra,
rum, succhi di frutta e bibite.
Non solo: ultimamente, è
possibile registrare investimenti
italiani anche nel settore della
formazione.
DALLA PRIMA PAGINA
Sono dodici i Paesi coinvolti dai
negoziati di adesione, anche se
Bruxelles è convinta che solo dieci di questi abbiano “le carte in
regola” per essere coinvolti nel
progetto europeo.
Il Protocollo sull’allargamento dell’Unione Europea, allegato
al Trattato di Nizza, sottoscritto
durante il Consiglio del 7 ed 8
novembre 2000, stabilisce che:
“...il numero totale dei rappresentanti del Parlamento europeo
per la legislatura 2004 - 2009 è
pari al numero dei rappresentanti figuranti ...nel trattato che istituisce la Comunità europea e
...nel trattato che istituisce la
Comunità europea dell’energia
atomica, maggiorato del numero
dei rappresentanti dei nuovi Stati membri stabilito nei trattati di
adesione firmati al più tardi il 1°
gennaio 2004”.
Bulgaria, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia,
Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria
sono i nuovi “potenziali” Stati
membri.
Con le Autorità di questi ultimi, però, non sono ancora stati
affrontati i temi di maggior rilievo, costituiti dalla politica agricola comune e da quella relativa
ai fondi strutturali, dalla questione fiscale e dalle problematiche
legate alla concorrenza.
3
Estonia: investimenti
esteri favoriti
La Estonia sta vivendo un
favorevole momento congiunturale, che rende convenienti gli
investimenti esteri.
Molte sono le imprese nazionali che operano nel settore della ricerca e dello sviluppo, per
l’alto livello di specializzazione
dei giovani professionisti presenti nel Paese.
Parecchie le aziende che si
occupano delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Favorevole anche il regime
fiscale che, tra l’altro, prevede
la esenzione dalla tassa sull’utile d’impresa non ridistribuito;
la tassa sul reddito individuale,
all’aliquota unica del 26%; i
contributi sociali e sanitari a
carico delle imprese, prelevati
nella misura del 33%; l’imposta
sul valore aggiunto, all’aliquota
del 18%.
Massiccio l’export italiano,
soprattutto, nei settori della fornitura di metalli per l’industria
aerospaziale e di apparecchi per
la distribuzione ed il controllo
dell’elettricità.
I settori in cui è più conveniente investire, in Estonia,
sono quelli della produzione del
legno e dell’agroindustria.
Germania: agevolazioni
fiscali per 300 milioni di
marchi
Le piccole e medie aziende,
nonché le società di persone,
sono fra i soggetti che godranno del piano di agevolazioni
fiscali previsto dal Governo
tedesco.
4
Tra i provvedimenti di maggior spicco: l’assimilazione
delle pmi alle società di capitali e la totale esenzione per le
società di persone, in ordine
alle operazioni di cessione delle quote societarie.
Per le seconde, l’agevolazione è legata al contestuale
reinvestimento del ricavato
dalle operazioni di trasferimento, in azioni di società di capitali.
Isole Cayman: lotta al
riciclaggio
In ottemperanza ai dettami
del Faft (Financial action task
force), il Governo delle Isole
Cayman ha deciso di aderire
alla lotta contro il riciclaggio di
denaro.
Ciò, senza rinunciare al
sistema di fiscalità privilegiata
che consente a banche, fondi
comuni di investimento ed iniziative societarie internazionali, di costituire la gran parte
dell’attività economica svolta
nel Paese.
Il sistema fiscale delle Isole
Cayman è caratterizzato dall’assenza di imposte come l’irpef, l’irpeg e l’iva e dalla previsione di diritti di licenza, diritti
di registrazione e dazi sulle
importazioni.
Dal punto di vista monetario, le Autorità inglesi (cui è
affidata una funzione di controllo, atteso che le Isole rientrano nei territori sottoposti alla
“Corona britannica”) svolgono
un’efficace funzione di supervisione.
Inoltre, è assicurata la completa privacy sulle movimentazioni bancarie degli investitori,
LL
PRIMO PIANO
in particolar modo per quel che
concerne le informazioni fiscali
a questi ultimi relative.
Nuova Zelanda: forte
presenza estera
nel Paese
Il Governo lussemburghese
auspica l’omogenizzazione dei
regimi di tassazione del risparmio, anche sulle importanti
piazze finanziarie non comunitarie, come il Principato di
Monaco e la Svizzera.
Questo per evitare la fuga di
capitali dall’Unione verso la
bassa imposizione sulle rendite,
garantita dalle Amministrazioni
fiscali di molti Paesi extracomunitari.
Grazie ad un’aliquota fiscale
per le società del 33% ed a costi
del lavoro competitivi, la Nuova
Zelanda è la nuova frontiera per
gli investimenti esteri.
I settori che attraggono maggiormente i capitali internazionali e promettono buoni riscontri,
in termini di utili, sono quello
laniero,
vinicolo,
turistico
(soprattutto, in ordine alla
costruzione di infrastrutture,
come alberghi o complessi residenziali), della lavorazione delle
pelli, delle infrastrutture di trasporto leggere, della difesa, delle
biotecnologie, del legname e,
non ultimo, della nautica.
Marocco: breve focus sul
Paese
Ocse: studio di politica
fiscale
Il Marocco sta attraversando
un momento storico-politico
che lo spinge ad una sempre
maggiore apertura nei confronti
dell’Unione europea e, in particolare, di Spagna e Francia.
Nei progetti del breve periodo rientra anche la realizzazione
di un’area mediterranea di libero scambio, da aprire entro il
2010.
Attualmente, tuttavia, l’interscambio con i Paesi esteri
non ha raggiunto livelli apprezzabili.
Infine, diverse riforme sono
ancora in cantiere: da quella
della pubblica Amministrazione
a quella per la liberalizzazione
dei prezzi sui prodotti agricoli,
che maggiormente caratterizzano l’economia interna marocchina.
L’Organizzazione internazionale per il commercio e lo sviluppo (Ocse) ha condotto uno studio
sulla politica fiscale dell’Unione
e sulle esigenze primarie che la
stessa mira a soddisfare.
Tra le priorità individuate dall’Ocse: l’armonizzazione iva; la
predisposizione di strumenti a
sostegno delle fasce più basse di
reddito; il contenimento del prelievo sui redditi di lavoro, nonché
la strutturazione di un adeguato
sistema di federalismo fiscale.
Lussemburgo:
rigidità su tassazione
risparmi
Perù: modificata
imposta sul reddito
delle persone giuridiche
Importanti novità sono state
introdotte dal Legislatore peruviano in tema di tassazione dei
LL
redditi prodotti dalle persone
giuridiche.
I redditi distribuiti agli azionisti, ad esempio, sono sottoposti
ad una tassazione del 30%, mentre, quelli reinvestiti dalla società in attività sul territorio nazionale, sono tassati all’aliquota del
20%. Fondamentali, poi, le norme antielusive.
Prima fra tutte, quella che
prevede la indeducibilità di costi
e spese sostenuti da soggetti
nazionali a favore di residenti in
Stati dal regime fiscale privilegiato; ciò, a meno di accordi con
l’Amministrazione peruviana,
finalizzati al mantenimento di un
certo regime fiscale.
Norme antielusive sono state
introdotte anche in materia di
transfer pricing, in ordine sia al
calcolo dei prezzi di trasferimento sia alla nozione di collegamento, soprattutto fra soggetti
peruviani e residenti in “paradisi
fiscali”. Il Legislatore, infine, si
è preoccupato di disciplinare il
fenomeno della sottocapitalizzazione delle imprese, in relazione
alla quale il rapporto capitale indebitamento può essere, al
massimo, di 1 a 3.
Regno Unito: trattato
contro doppie
imposizioni
Regno Unito e Stati Uniti
hanno sottoscritto un trattato
contro le doppie imposizioni.
L’accordo prevede la esenzione dei redditi prodotti dalle
filiali di società britanniche in
Usa e, quindi, la cancellazione
dell’attuale aliquota del 5%
sugli stessi.
Altra norma del trattato prevede la possibilità, da parte del-
5
PRIMO PIANO
le Autorità britanniche, di fornire informazioni a quelle americane, sui cittadini Usa, non residenti nel Regno Unito, che quivi
abbiano rilevanti interessi economici.
Romania: incentivi
fiscali per export ed
investimenti in beni
strumentali
In Romania, sono state
introdotte novità legislative che
prevedono: l’abbattimento dell’aliquota fiscale, nella misura
del 5%, sul rapporto “volume
d’affari export/volume d’affari
totale”, a favore delle società di
esportazioni che ricevono pagamenti in valuta estera; l’imponibilità del solo 50% della base
imponibile, nel caso di investimenti che abbiano ad oggetto
beni strumentali ed un trattamento agevolato per le piccole
e medie imprese.
Queste ultime (semprechè
abbiano un fatturato inferiore
agli 8 milioni di euro e meno di
249 lavoratori) godono dell’abbattimento della base imponibile, nella misura del 100% dell’investimento.
Se la prima è inferiore al
secondo, il 50% della differenza può essere “spalmato” nel
quinquennio successivo all’investimento, in deduzione del
reddito imponibile prodotto nel
periodo di riferimento.
Russia: novità in campo
fiscale e monetario
Il Ministro delle finanze russo ha illustrato, di recente, le
novità in campo fiscale e mone-
tario che, a breve, interesseranno il Paese.
Verrà introdotta un’aliquota
unica del 13% per l’imposta sul
reddito delle persone fisiche;
quindi, verrà abbassata dal 35%
al 24% quella sui profitti delle
imprese.
Opererà una maggiore apertura nel campo degli investimenti esteri e verrà formulata
l’istanza di cancellazione della
Russia dalla black list della
Organizzazione internazionale
per la lotta contro il riciclaggio
del denaro sporco.
Russia: storico accordo
con Pechino
La Federazione russa e la
Repubblica popolare cinese
hanno sottoscritto uno storico
accordo di “buon vicinato, amicizia e cooperazione” che presenta, tra l’altro, importanti
risvolti economici, soprattutto
nel settore tecnico-militare, in
quello dell’energia e dei trasporti, nel campo scientifico e
spaziale.
Finalità di assoluto rilievo:
aumentare la sicurezza dei confini tra i due Paesi e promuovere la cooperazione economica
per favorire le esportazioni verso gli Stati terzi.
Spagna: annunciate
maggiori privatizzazioni
Il presidente del Governo
spagnolo, Josè Maria Aznar, ha
annunciato che, entro il termine
della sua legislatura, porterà a
termine importanti progetti di
privatizzazione, in aggiunta a
quelli già realizzati nei settori
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delle telecomunicazioni e dell’elettricità.
Taiwan: accordi con
Olanda
Il Governo di Taiwan e quello dei Paesi Bassi hanno sottoscritto un accordo privato, nel
quale è stabilita un’imposizione
su interessi, dividendi e royalties che non può superare quota
10%.
Il primo, inoltre, ha di
recente emanato decreti volti ad
incentivare gli investimenti
esteri (quelli italiani potranno
essere effettuati, facilmente,
per il tramite di operatori olandesi) e ad agevolare progetti di
ricerca e sviluppo.
Le due forme di incentivo
previste sono quella della esenzione e quello del credito d’imposta, il cui ammontare può
oscillare tra il 20 ed il 25% dei
costi sostenuti.
Unione europea: zona
di libero scambio
euromediterranea
nel 2010
Sarà operativa entro il 2010
la zona di libero scambio euromediterranea.
È questo uno degli obiettivi
più importanti che si propongono di raggiungere Unione europea ed Egitto.
Tra i punti maggiormente
significativi dell’accordo fra i
due partners, vi sono: l’instaurazione di un’associazione tra
la Comunità e la Repubblica
araba; la definizione del diritto
di stabilimento e di libera prestazione di servizi, nonché del-
LL
PRIMO PIANO
le disposizioni relative ai movimenti di capitali, ai pagamenti,
alla concorrenza e alla cooperazione finanziaria; la creazione
di un Consiglio e di un Comitato di associazione che sorveglino l’applicazione dell’accordo
ed agevolino la cooperazione ed
i contatti tra Parlamento europeo ed Assemblea popolare egiziana.
Unione europea: via
libera dell’Ue a
Covisint
La Commissione europea ha
approvato la creazione di Covisint, il portale per il commercio
elettronico B2B nel settore
automobilistico, costituito da
Ford, Daimler Chrysler, General Motors, Renault, Nissan e
PSA Peugeot Citroën, che si è
associato al progetto in un
secondo momento.
Secondo la Commissione la
joint-venture per la compravendita di componenti auto è aperta a tutte le compagnie su basi
non discriminatorie e non lede
la libera concorrenza. “Nel contesto attuale - specifica la Commissione - il progetto notificato
non determina restrizioni della
concorrenza.
Non si configura, infatti,
come concentrazione, in quanto
le imprese che hanno dato vita
alla piattaforma di scambi non
eserciteranno il controllo congiunto o esclusivo sulla nuova
società”.
Covisint sarà aperta a tutte
le imprese del settore e opererà
sulla base di standard accessibili a tutti; consentirà agli utilizzatori di partecipare anche ad
altre piattaforme di scambi
B2B; non permetterà gli acquisti congiunti effettuati da più
costruttori automobilistici o
relativi a prodotti specifici del
settore automobilistico ed offrirà una adeguata protezione dei
dati, con firewalls e norme di
sicurezza.
Unione europea:
panoramica sul
non profit
Un recente studio condotto
dal Centro ricerche tributarie
(Certi) dell’università Bocconi
di Milano ha delineato una
panoramica sulla situazione del
regime di deducibilità delle liberalità concesse a soggetti operanti nel non profit, in diversi
Paesi europei.
In Italia, ad esempio, è forte
la discrepanza fra le forme di
deducibilità delle liberalità concesse dalle imprese e quelle
riconosciute alle persone fisiche.
In Austria, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, la
normativa sulle liberalità è uniforme per persone fisiche e giuridiche e prevede la possibilità
di portare in deduzione dal reddito del benefattore, in media, il
10% delle liberalità concesse.
In Belgio e Francia, la normativa sul non profit distingue
persone fisiche, cui è riconosciuta la deducibilità di una
parte della liberalità, rispettivamente, nella misura del 10%
e del 6% del reddito imponibile
e persone giuridiche, che, invece, godono della deducibilità
della liberalità nel limite del
5% del reddito imponibile del
benefattore o dello 0,325% del
fatturato.
LL
In Gran Bretagna, infine, è
prevista la deducibilità dell’intera liberalità per gli enti non
profit con la qualifica di Charties.
Unione europea:
procedura contro Usa
L’Unione europea insieme
ad Australia, Brasile, Cile,
Corea del Sud, Giappone, India,
Indonesia e Thailandia, ha scelto la strada del ricorso all’Organizzazione per il commercio
mondiale, per contestare una
legge del passato Governo Usa,
che garantisce alle aziende statunitensi una serie di incentivi e
benefici, nel caso le stesse
denuncino pratiche di dumping
perpetrate ai loro danni.
Fondamento del ricorso: la
contrarietà alle regole della Wto
dei cennati benefici ed incentivi.
Unione europea: l’agenda
belga
Fino al 31 dicembre 2001, la
presidenza della Unione europea è affidata al Belgio, che ha
tre fondamentali priorità da
assolvere: l’introduzione dell’euro, le riforme fiscali da
attuare entro la fine dell’anno e
l’allargamento delle voci del
bilancio fiscale comunitario.
Quanto al secondo progetto,
di fondamentale importanza
appaiono: l’introduzione della
direttiva sul risparmio transfrontaliero; la risoluzione al
problema della tassazione sulle
pensioni e sui redditi d’impresa;
in materia di iva, l’approvazione delle direttive sull’e -com-
7
PRIMO PIANO
merce e sulla fatturazione elettronica.
Unione europea: cresce il
numero delle truffe
comunitarie
Una stima effettuata dalla
Commissione europea sulla protezione degli interessi finanziari
della Comunità e la lotta alle
frodi ha rivelato che, durante lo
scorso anno, nel territorio dell’Unione si è consumata un’altissima percentuale di frodi,
soprattutto in ambiti come quello degli appalti, quello del commercio ed in ordine ad iva e
dazi doganali.
Bruxelles, per tentare di
arginare il problema, ha pensato
alla figura del pm europeo che
svolga le attività di indagine, si
occupi dell’esercizio dell’azione penale e controlli la esecuzione delle condanne.
Unione europea:
Commissione contro
“paradisi fiscali”
La Commissione europea
mette sotto accusa “i paradisi
fiscali”.
L’Antitrust europeo ha aperto procedure di esame contro
undici regimi fiscali in otto Stati membri ed ha chiesto ad altri
quattro Stati di porre fine agli
attuali vantaggi fiscali.
A rischio anche il centro
finanziario di Trieste.
Il caso rientra nei quattro
per i quali non è stata aperta
una procedura formale ma c’è
la necessità di varare delle
modifiche.
Le procedure formali aperte,
riguardano Germania, Spagna,
Francia, Irlanda, Lussemburgo,
Olanda, Finlandia e Gran Bretagna.
Nel mirino i vantaggi a multinazionali ed a società finanziarie.
Unione europea:
le regole del Fondo
europeo per gli
investimenti
È operativo il Fondo europeo
per gli investimenti, con sede in
Lussemburgo, dotato di 2
miliardi di euro suddivisi in
quote da 2000 euro, i cui soci
fondatori sono la Comunità
europea, nella figura della Commissione, la Banca europea per
gli investimenti (Bei), le istituzioni finanziarie. C’é la possibilità che diventino soci anche
altre entità giuridiche del settore
finanziario, le cui finalità si
riconoscano nello statuto del
Fondo.
Esso è diretto da un amministratore unico, che agisce in piena autonomia e resta in carica
cinque anni.
Unione europea: nuovo
procedimento contro la
Microsoft
La Commissione europea ha
aperto un nuovo procedimento a
carico della Microsoft di Bill
Gates, perché avrebbe violato
norme comunitarie poste a tutela
della concorrenza, incorrendo
nella fattispecie di “abuso di
posizione dominante”.
La pratica sarebbe stata utilizzata per “estendere anche al
mercato dei sistemi operativi
8
per server di fascia bassa, la
posizione dominante che già
detiene sul mercato dei sistemi
operativi per personal computer”.
PRIMO PIANO
me fiscale cui sottoporre ecommerce e commercio tradizionale.
Italia: 11.000 miliardi
dell’Iri al Tesoro
Usa: diminuiscono
investimenti per fusioni e
acquisizioni
Gli analisti della Thomson
Financial di New York, importante gruppo societario operante
nel settore delle ricerche di
mercato e della consulenza di
impresa, hanno condotto un’analisi della situazione statunitense nel settore merger &
acquisition lungo il primo
semestre del 2001, concludendo
per una diminuzione degli investimenti nel settore, da addebitare, in particolar modo, alla
recente crisi economica americana ed al crollo dei prezzi in
Borsa.
Le uniche banche d’investimento che hanno conservato un
trend positivo sono: la Goldman
Sachs, la Merrill Lynch e la
Morgan Stanley.
Usa: regime fiscale
favorevole per chi
investe nella
new economy
Concessi cinque anni di
esenzione fiscale alle imprese
statunitensi che decidano di
effettuare investimenti nel settore del commercio elettronico.
Fino al 2006, infatti, le
aziende che si occupano della
vendita di beni e servizi tramite
internet non saranno soggette
ad imposizione, in attesa di una
riforma in cui si riveda il regi-
Il gruppo Iri ha approvato il
bilancio del 2000, anno che ha
segnato il termine del processo
di privatizzazione avviato nel
1992.
Oltre a vantare un utile netto, l’Istituto ha trasferito al
Ministero del tesoro 11.000
miliardi, quale acconto sul ricavato del proficuo processo di
dismissione delle proprie partecipazioni.
Italia: responsabilità
nei “contratti
informatici”
Dalla raccolta di usi e consuetudini sugli internet provider
della Camera di commercio di
Milano, emerge il regime di
responsabilità degli operatori,
nel settore dei contratti di fornitura di servizi informatici.
“Il contratto di fornitura di
servizi internet è il contratto col
quale una parte, il provider,
concede a un’altra, il cliente,
l’accesso alla rete internet e
fornisce ulteriori servizi gratuitamente o verso corrispettivo”.
Il provider ha: l’obbligo di
consentire al cliente l’accesso
alla rete ed ai servizi informatici; l’onere di custodia di “dati
anagrafici, ...codice di identificazione nonché parola chiave
(password) attribuita al cliente
nella massima riservatezza e
con la massima diligenza”;
l’obbligo di compilare e custo-
LL
dire il registro dei collegamenti
(log) ed infine, il dovere di
garantire la continuità dell’erogazione dei “predetti servizi
...salvo nei casi di: forza maggiore o caso fortuito; manomissioni su servizi o sulle apparecchiature, effettuati dal cliente o
da terzi; errata utilizzazione da
parte del cliente; malfunzionamento degli apparecchi di connessione utilizzati dal cliente,
anche a causa del mancato
rispetto di leggi e regolamenti
in materia di sicurezza, prevenzione incendi e infortunistica”.
Il cliente, dal canto suo,
“assume ogni responsabilità in
ordine ai dati e alle informazioni immessi in rete, nonché al
loro contenuto e forma”.
Italia: joint-venture fra
studi legali
È stata siglata una singolare
alleanza italo - statunitense fra
studi legali.
I partners dell’accordo sono:
lo studio Chiomenti fondato a
Roma nel 1940 e lo studio Skadden - Arps - Slate - Meagher &
Flom di New York.
Italia: aumentano uffici
lombardi delle entrate
Sono 45, attualmente, gli
uffici delle Entrate lombardi.
Ultimamente, infatti, nella
sola Milano, ne sono stati
“inaugurati”
altri
quattro,
rispetto ai due già esistenti, il
che comporterà la redistribuzione del personale e dell’utenza,
in ragione delle nuove circoscrizioni di competenza.
Due dei nuovi uffici, poi,
LL
9
PRIMO PIANO
saranno specializzati nella gestione delle procedure di interpello.
Italia: Antitrust controlla
Parmalat e Granarolo
La
Granarolo
avrebbe
intralciato l’acquisizione del
70,5% della Carnini da parte
della Parmalat, per impedire
che quest’ultima acquisisse
quasi il 45% del mercato nazionale del latte fresco.
La condotta della Granarolo
ha spinto l’Antitrust ad avviare
le indagini anche su una precedente acquisizione dell’azienda: quella della centrale del latte di Vicenza.
Italia: prossima
introduzione del processo
telematico
È prevista per ottobre la
predisposizione da parte degli
avvocati dei vari Ordini di un
LETTERA
LEGALE
PERIODICO SOCIETARIO E FISCALE
collegamento internet, di un
indirizzo di posta elettronica e
di una firma digitale.
Ciò per consentire sia il collegamento con gli uffici giudiziari, sia l’invio degli atti che
confluiranno in un apposito
fascicolo informatico.
Nel tempo, quindi, si
dovrebbe arrivare al punto in
cui nelle aule dei tribunali si
svolgeranno le sole attività
istruttoria e dibattimentale,
assolvendosi gli adempimenti
“burocratici” per il tramite della rete.
Italia: prossime
agevolazioni per venture
capital
È allo studio un progetto del
Ministero del tesoro, per l’introduzione di agevolazioni
fiscali che consentano un più
facile accesso al mercato dei
fondi mobiliari chiusi.
Finalità precipua del disegno ministeriale: il riavvicinamento della posizione di investitori privati ed investitori istituzionali.
direttore responsabile:
Dr. Antonio Acampora
redazione: a cura di professionisti
italiani ed esteri di “A&A Group”
Italia: incentivi alle
imprese che investono
all’estero
editore: “Acampora & associati” S.r.l.
sede: via Pompeo Magno, 1
00192 Roma (Italia)
Tel. +39.06 32 12 506
Fax +39.06 32 11 458
e-mail: [email protected]
collaborazioni: sono gradite segnalazioni
di eventi da partecipare tramite
la “Lettera legale”
distribuzione: gratuita
stampa: Lito Sud S.r.l.
Incentivi e contributi statali
alle imprese che promuoveranno le loro attività all’estero.
Lo ha stabilito il Ministero
delle attività produttive, con un
decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
Le erogazioni sono finalizzate ad incentivare lo svolgimento di specifiche attività
promozionali di rilievo nazio-
nale e la realizzazione di progetti che favoriscano la internazionalizzazione delle piccole e
medie imprese.
I contributi per il commercio con l’estero verranno concessi dal Ministero e serviranno
a sostenere le spese promozionali, fino al 50% dei costi
affrontati da istituti, enti ed
associazioni senza scopo di
lucro, nonché le camere italoestere iscritte in Italia.
Per ottenere gli incentivi
occorre presentare la domanda
al Ministero, completa del programma delle attività promozionali da svolgere nel 2002,
con la indicazione specifica del
mercato estero scelto, l’obiettivo del progetto, le azioni da
realizzare e gli eventuali partners pubblici e privati.
L’impresa richiedente dovrà
anche redigere un piano finanziario con la indicazione dei
costi e della loro copertura.
Il Ministero comunicherà
l’eventuale approvazione del
programma entro centoventi
giorni.
Italia: fondazioni in
“uscita” da banche e
assicurazioni
In attesa dell’euro e per
competere con i grandi gruppi
europei, le fondazioni italiane
dovranno dismettere le proprie
partecipazioni in istituti bancari ed in imprese di assicurazioni.
Il processo dovrà essere
graduale, soprattutto, per evitare che forti società estere (già
presenti in modo massiccio in
Italia), vi si sostituiscano, soffocando il mercato interno.
10
Italia: Dpef 2002 - 2006
Dalla lettura del “Documento di programmazione economica e finanziaria 2002 - 2006”,
emergono alcuni tra gli obiettivi
principali che il Governo intende raggiungere: la creazione di
strutture informatiche in grado
di supportare l’e-government; la
produzione di “codificazioni” e
“testi unici”, che garantiscano
“stabilità e certezza del diritto”; il pareggio del bilancio
entro il 2003 e l’annunciata
riforma fiscale, che porterebbe
a due le principali aliquote
d’imposta, consentirebbe il più
facile accesso al mercato dei
capitali da parte degli investitori istituzionali ed assicurerebbe
una diminuzione della rigidità
tipica dell’attuale mercato del
lavoro.
Le cennate aliquote (del 23%
per i redditi fino a Lit.
200.000.000 e del 33% per
quelli superiori) consentiranno
“la progressività del carico
fiscale sia in senso verticale,
relativamente ai diversi livelli
di reddito, sia in senso orizzontale, relativamente al numero
dei componenti della famiglia,
anche introducendo deduzioni
di reddito imponibile per ogni
componente del nucleo familiare, concentrate sui redditi
medio-bassi e adeguate ai costi
effettivi minimi di decorosa sussistenza”.
In quest’ottica, infatti, “i
redditi intorno ai 22 milioni
fruiranno, in funzione della
composizione del nucleo familiare, di un’esenzione totale”.
“Per le società, l’aliquota
sarà del 33% e la riforma tenderà inoltre ad azzerare l’irap,
sostituendola con una parteci-
PRIMO PIANO
pazione delle regioni al gettito
irpeg.
La riforma si propone inoltre
di semplificare ed alleggerire il
rapporto tra i cittadini ed il
fisco e tende ad instaurare un
rapporto fiduciario con i contribuenti.
Le imposte verranno ridotte
dalle attuali cento a solo otto
principali e sarà introdotto un
Codice fiscale sostitutivo delle
oltre 3000 leggi fiscali esistenti.
Per i piccoli operatori, in
particolare, sarà possibile stipulare un concordato preventivo
con l’Amministrazione: si predeterminerà con il fisco un
imponibile giusto per tre anni e
si verrà esentati da taluni obblighi ...di contabilità fiscale.
Al fine di ridurre ulteriormente il cuneo fiscale che crea
alto costo del lavoro per le
imprese e basse retribuzioni nette per i lavoratori, il Governo
intende anche ridurre di un punto percentuale all’anno la aliquota dei contributi sociali”.
Nella politica degli investimenti, va fatto cenno al disegno
di legge sulla detassazione degli
utili reinvestiti in beni strumentali nell’esercizio delle attività
produttive.
“La proposta del Governo
...opera direttamente nella fase
in cui l’investimento viene effettuato, garantendo effetti automatici e diretti sull’economia
reale.
Rispetto alla l. 8.8.1994, n.
489 (la c.d. “Legge Tremonti”,
che esclude la tassazione del
50% degli investimenti realizzati nel 1994 e 1995, in eccedenza
rispetto alla media degli investimenti realizzati nei cinque
periodi d’imposta precedenti),
l’attuale disegno di legge preve-
LL
de un’estensione sia del campo
oggettivo (investimenti in capitale umano) che soggettivo
(lavoratori autonomi, banche ed
assicurazioni) e prevede una
possibilità di scelta rispetto ai
precedenti regimi di agevolazione fiscale (come la dit e il credito d’imposta al Sud)”.
La riforma del diritto societario, con la revisione delle norme sui requisiti minimi di capitale, al fine di facilitare l’ingresso delle nuove società sul mercato e favorirne la crescita (“si
realizzeranno
provvedimenti
adatti ad introdurre strumenti
alternativi di finanziamento
rispetto al capitale sociale, propri del settore assicurativo senza modificare sostanzialmente
gli
attuali
ordinamenti
societari”); la semplificazione
degli adempimenti burocratici,
contabili e fiscali per le imprese,
perchè sia la stessa Amministrazione a sostenerne la competitività nei confronti di quelle concorrenti, tanto in ambito comunitario quanto a livello extraU.e.; la eliminazione della tassa
sulle successioni e donazioni:
costituiscono altre importanti
prerogative governative.
Dal “Documento di programmazione economica e finanziaria 2002 - 2006”, infine, emerge
che “un andamento sfavorevole
dell’economia internazionale
eserciterebbe effetti limitati sul
quadro macroeconomico e di
finanza pubblica dell’economia
italiana richiedendo interventi
di dimensione ...contenuta.
Un andamento più favorevole dell’economia internazionale
consentirebbe invece di accelerare significativamente il processo di riduzione del debito e
della pressione tributaria”.
LL
11
NEWS DI FINANZA
America latina:
intesa Tnt - Case New
Holland nella logistica
La Cnh (Case New Holland),
leader mondiale nella produzione di mezzi di trasporto e materiali agricoli, ha sottoscritto con
la Tnt, importante azienda di
distribuzione, un accordo nel
settore della logistica, che interessa Brasile ed Argentina.
Il nuovo gruppo si occuperà
anche della formazione di
managers e personale impiegati
in America latina.
Canada: nuovo colosso nel
settore minerario
Due tra le più importanti
società minerarie canadesi, la
Teck e la Cominco, hanno concluso un’operazione di fusione
del valore di circa un miliardo
di dollari canadesi.
L’accordo porterà il nuovo
gruppo al terzo posto nella classifica degli operatori nel settore.
La Teck- Cominco sarà impegnata nella produzione di zinco,
rame, oro e carbone.
Francia: Eutelsat ed
Euphon insieme nel
settore satellitare
Il gruppo parigino Eutelsat,
uno dei più importanti fra quelli che operano nel settore delle
comunicazioni e delle infrastrutture satellitari, ha concluso
un accordo con la britannica
Euphon.
Quest’ultima si occupa di
produzioni multimediali e televisive, progettazione e realizza-
zione di eventi e sistemi audiovisivi.
La joint venture è stata realizzata per offrire alla clientela
una piattaforma multimediale
che renda veloce ed efficace lo
scambio di dati ed informazioni.
Germania: la Kgal
approda al mercato
italiano
In seguito all’intesa conclusa con la Centro Leasing s.p.a.,
nata a Firenze nel 1969 e,
attualmente, ottava società nel
settore della gestione di beni e
contratti di leasing, la Kgal,
importante società tedesca operante nel settore dei grandi
investimenti, approda sul mercato italiano.
Il nostro Paese, infatti, rappresenta terreno fertile al proliferare dell’attività di consulenza, soprattutto, in prospettiva
europea.
Germania: importante
acquisizione nel settore
della birra
Con l’obiettivo di rafforzare
la propria posizione in Germania, nel Regno Unito e sul mercato internazionale in genere, la
Interbrew, società belga produttrice di birra, ha rilevato la concorrente tedesca Beck’s, prima
nel campo dell’export mondiale.
Giappone: joint-venture
tra Toyota e Peugeot
Entreranno in produzione nel
2005, le auto “targate” Toyota -
Peugeot.
I due importanti gruppi automobilistici hanno, infatti, sottoscritto un memorandum d’intesa
relativo ad un investimento di
circa un miliardo e mezzo di
euro, al fine di promuovere i
rispettivi marchi e guadagnare
quote sui mercati europei ed
orientali.
La joint-venture è aperta
all’ingresso di nuovi partners,
come la Fiat Auto.
Giappone: joint-venture
Sony-Ericsson
La Sony e la Ericsson hanno
concluso l’accordo di fusione
riguardante le rispettive attività
nel settore della telefonia mobile che - previa approvazione dei
boards e delle autorità che regolano il mercato e la concorrenza
- saranno gestite da una unica
società.
La joint-venture distribuirà i
primi prodotti a partire dal
2002, con la denominazione
Sony Ericsson Mobile Communications.
Paesi Bassi: debutto in
Borsa entro l’anno per
Shipol Group
La società che gestisce l’aeroporto di Amsterdam, Shipol
Group, verrà quotata in Borsa
entro l’anno.
È stato, infatti, avviato un
processo di privatizzazione che,
accompagnato da una politica di
riduzione dei costi di esercizio e
di razionalizzazione degli investimenti, dovrebbe garantire
allo Shipol la quotazione prima
della fine del 2001.
12
Spagna: la Seat
conquista il 100% di
Pan-Adress
Il principale gruppo automobilistico spagnolo, la Seat, ha
rilevato la partecipazione totalitaria della tedesca Pan-Adress, una
delle più importanti società che si
occupa di direct marketing.
Quest’ultima ha per oggetto la
gestione di database e mailing
lists, in particolare nel settore
finanziario, in quello farmaceutico, delle telecomunicazioni e dell’energia.
Svezia: accordo
Vitaminic-Stim
La Vitaminic, importante
società internazionale che si
occupa della distribuzione di
prodotti discografici attraverso
internet ed altri networks elettronici, ha sottoscritto un accordo di
licenza di marchio con lo Stim,
l’istituto a tutela dei diritti d’autore in Svezia.
L’intesa prevede una formula
di pagamento diretto delle royalities da parte della società, per
l’utilizzo della piattaforma digitale di distribuzione operativa nel
Paese scandinavo.
Unione europea:
al via la joint-venture
fra Mondadori e
Bertelsmann
Nuova joint-venture nel settore dell’editoria “europea”.
Ha ricevuto l’approvazione
della Commissione, infatti, l’accordo fra la Mondadori e la Bertelsmann Ag, una delle maggiori
società tedesche nel campo inter-
NEWS DI FINANZA
nazionale dei media.
Quest’ultimo comporterà, tra
l’altro, la distribuzione, in Spagna ed America Latina, della produzione libraria in lingua spagnola.
Usa: la Walt Disney
rileva la Fox Family
Worldwide
La Walt Disney ha conquistato il settore della distribuzione di
prodotti per l’intrattenimento
familiare, rilevando la Fox Family Worldwide.
Corrispettivo della operazione: il pagamento di circa tre
milioni e mezzo di dollari e l’accollo, da parte della Disney, di un
debito della Fox, pari a oltre 5
milioni di dollari.
Usa: opa della
Amerada Hess sulla
Triton Energy
Due fra le maggiori società
petrolifere americane, la Triton
Energy e la Amerada Hess, si
avviano ad un’alleanza nel settore della estrazione di petrolio e
gas naturale.
I giacimenti posseduti dal primo dei due partners ed i ritmi di
produzione
giornaliera
del
secondo, garantirebbero al nuovo
colosso petrolifero l’acquisizione
di una rilevante porzione del
mercato americano, in concorrenza con la Exxon Mobil.
Usa: nasce colosso del gas
naturale
La Devon Energy, importante
società estrattiva americana di
LL
gas naturale, rileverà una quota
della Mitchell Energy and Development, accollandosi un debito
della stessa, pari a 400.000.000
di dollari.
La Devon, grazie all’operazione di rilevazione azionaria, accederà alle più grandi riserve texane
della Mitchell e diverrà “diretta
inseguitrice” del primato detenuto
dall’Anandarko Petroleum, colosso petrolifero canadese.
Usa: importante fusione
nel mondo informatico
Vale 25 miliardi di dollari,
l’operazione di fusione fra due
tra i maggiori gruppi informatici mondiali: la Hewlett Packard
e la Compaq.
Il nuovo colosso tenterà di
strappare il primato della Ibm,
diventando il principale produttore di personal computers.
L’operazione garantirà ad
ogni azionista della Compaq,
0,63 azioni di nuova emissione
della Hewlett Packard.
Il progetto di integrazione
delle due grosse aziende è finalizzato alla realizzazione di un
fatturato congiunto pari a 87
miliardi di dollari.
Usa: Echostar lancia opa
da 32 miliardi di dollari
su Hughes
La statunitense Echostar (tv
via satellite), ha lanciato al gruppo automobilistico GM una
offerta di acquisto per la sua
Hughes Electronics (trasmissioni
satellitari).
La operazione, secondo una
nota, è valutata più di 32 miliardi
di dollari.
LL
La proposta è un tentativo di
contrastare i propositi del
magnate Rupert Murdoch che,
con la sua News Corp, sta già
trattando con GM l’acquisto delle attività satellitari.
La operazione avverrà attraverso uno scambio azionario.
Echostar propone lo 0,75 delle
sue azioni per ogni azione di
Hughes.
La transazione ha un valore di
oltre trentadue miliardi di dollari, compresa l’assunzione di 1,9
miliardi di debiti di Hughes.
Usa: Klm si allea con
Malaysian Airlines
La compagnia olandese Klm
ha siglato un accordo con la
Malaysian Airlines.
L’intesa consentirà di avviare
una collaborazione per armonizzare l’attività delle due compagnie.
Ciò agevolerà principalmente
una gestione comune del mercato, a partire dagli orari sulla tratta Kuala Lumpur-Amsterdam, per
la quale le due compagnie aeree
prevedono di arrivare ad una
joint-venture.
Nella cooperazione saranno
coinvolte anche le compagnie
partners delle due società.
Italia: Pineider acquista
Tibaldi
L’Antitrust ha dato via libera
alla Pineider, la società che produce e commercializza articoli di
lusso, recentemente acquisita dalla Hopa, per procedere ad acquisire il controllo di una parte delle
attività di Finduck, finanziaria
che controlla la Mandarina Duck.
NEWS DI FINANZA
Finduck cederà il marchio
Tibaldi, con i disegni di tre
modelli di penne, oltre al magazzino.
13
Il gruppo leader, soprattutto,
nel settore dell’abbigliamento ha
investito nel progetto, in previsione dei futuri accordi commerciali che la Alpi Eagles andrà a
concludere nel lungo periodo.
Italia: Montetitoli si allea
con Sia
La Montetitoli s.p.a. è addivenuta ad un accordo con la Sia,
società di gestione del software
della Borsa italiana, per creare
un servizio di pre-settlement a
favore degli operatori finanziari.
In sostanza, attraverso la predisposizione di interfacce elettroniche, sarà possibile controllare l’esattezza dei termini contrattuali delle varie transazioni
finanziarie concluse.
A breve, un nuovo servizio
sarà finalizzato a gestire la fase
di post-trading delle diverse operazioni perfezionate in Borsa.
Italia: accordo
Alenia - Boeing
Due importanti società operanti nel settore dell’aeronautica,
l’italiana Alenia e l’americana
Boeing, hanno concluso un
accordo sulla produzione mondiale degli aerei cisterna per il
rifornimento in volo.
Alenia, ancor prima dell’accordo, forniva alla società Usa
componentistica per l’aviazione
commerciale.
Italia: intesa
Benetton - Alpi Eagles
Tramite la società finanziaria
Edizione holding, la Benetton ha
acquistato il 18% della compagnia aerea veneta Alpi Eagles.
Italia: Fiat ed Ibm creano
Global Value
Dalla collaborazione trentennale fra Fiat ed Ibm nasce una
nuova società: la Global Value.
Essa si occuperà della gestione dei servizi di information and
communication technology (ict)
delle aziende del gruppo ed è
divisa in: Global Value services,
Global Value solutions e, per
l’appunto, Global Value.
Italia: contratto
Fila - Ferrari
Fila e Ferrari hanno sottoscritto un contratto di licenza
triennale, secondo il quale la prima diventerà fornitore ufficiale
della linea di abbigliamento e
calzature sportivi della casa automobilistica di Maranello.
L’intesa prevede che la produzione Fila troverà sbocco,
oltre che sul mercato italiano, su
quelli di Stati Uniti, Germania,
Gran Bretagna e Giappone.
Italia: Merloni
Termosanitari acquista
tre aziende della
Pressaug
La Merloni Termosanitari si
appresta a diventare uno dei primi tre produttori europei nel settore del riscaldamento.
Ha, infatti, rilevato dalla te-
14
desca Pressaug: la Chaffoteaux
& Maury, la Elco-Cuenod Group
e la Baymak.
Le tre società sono specializzate, in particolare, nella produzione di caldaie con un fatturato
annuo che oscilla fra i 65 ed i
270 milioni di euro.
Italia: accordo decennale
fra Alitalia, Air France e
Delta
Sarà operativa a partire dal
2002 un’alleanza programmatica
fra Alitalia e Air France.
La stessa è preludio di accordi
commerciali da sviluppare nel
lungo periodo e di una eventuale
fusione tra le due aziende di trasporti.
Terzo partner dell’intesa: la
Delta Airlines, che, con la compagnia di bandiera italiana, svilupperà un progetto di joint-venture
per la gestione congiunta delle
rotte nazionali e statunitensi.
Insieme, le tre società si
“ripartiranno lo spazio aereo”
sovrastante Europa e Nordamerica.
Italia: Fiera Milano s.p.a.
va in Borsa
Entro il 2002, il 40% della
Fiera Milano s.p.a., società che
gestisce l’omonima manifestazione commerciale lombarda,
verrà quotata in Borsa.
Prima che ciò avvenga, però,
sarà promosso l’acquisto da parte di soci terzi di quote della
società, nella misura massima del
2% ognuna e sempreché il 51%
dell’intero capitale continui ad
essere detenuto dalla Fondazione
Fiera Milano.
NEWS DI FINANZA
Italia: nuova holding nel
mondo dell’editoria
La Rcs Libri e la Skira Editore di Ginevra hanno sottoscritto
un accordo dal valore di circa 70
miliardi di lire.
L’intesa prevede la cessione
da parte della società italiana a
quella svizzera del ramo italiano
dell’editoria illustrata, nonché il
34% della Rizzoli International
Publication e la Universe Publishing, entrambe di New York.
Italia: Microsoft Italia si
allea con Albacom per i
servizi alle imprese
Le piccole e medie imprese
italiane (pmi) potranno contare
su una vasta gamma di prodotti
informatici e telefonici, grazie
alla nuova partnership Microsoft
Italia - Albacom.
I due gruppi (che già collaborano da tempo) hanno siglato
questa nuova alleanza per fornire
alle aziende: connessioni di base
ad internet, servizi di hosting
(ossia di registrazione e gestione
di siti web) ed, anche, e-learning
ossia formazione a distanza tramite la rete.
LL
Italia: cresce presenza di
Singapore
nell’aeroportuale
La Port Authority Singapore
(Psa), importante gruppo di trasporti di Singapore, ha promosso l’alleanza fra una delle sue
controllate, la Sinport e la
Changi international airport
service, attiva, tra gli altri, ad
Hong Kong ed in Cina.
Il nuovo soggetto opererà in
Italia, sia nel settore merci, sia
intervenendo nel processo di
privatizzazione delle società
aeroportuali nazionali, per il
rilancio dell’intero mercato.
Italia: Mts rafforza
la sua presenza
in Europa
EuroMts e Mts, due mercati
telematici in cui vengono trattati titoli di Stato, hanno creato
Global Mts market, che sarà
operativo a Londra, ma avrà
sede a Roma.
Il Global Mts sarà un mercato europeo in cui verranno trattati titoli pubblici e consentirà
al gruppo Mts la differenziazione dei servizi offerti nonché la
promozione delle iniziative tecnologiche.
Italia: la Saipem sbarca in
Norvegia e negli Stati Uniti
La Saipem, società impiantistica del gruppo Eni, rileva la
norvegese Moss Marittime AS,
progettista di sistemi galleggianti di trattamento e produzione di
petrolio e la statunitense Petromarine, società di ingegneria.
Le operazioni sono costate,
rispettivamente, 55 e 10 milioni
di dollari.
Italia: Endesa conquista
Elettrogen
Quindici milioni di euro e
l’Elettrogen, società del gruppo
Enel, è passata alla Endesa.
La azienda spagnola ne rileva un’altra che copre quasi il
10% della produzione nazionale
di energia elettrica ed è dotata
di ben otto centrali.
LL
DAL MONDO BANCARIO
Bulgaria: prestito della
Banca mondiale
La Banca mondiale ha concesso alla Bulgaria un finanziamento di 50 milioni di dollari,
rimborsabile in 20 anni e destinato alla creazione di un fondo
per gli investimenti sociali.
L’istituto di credito internazionale, inoltre, collaborerà con il
Governo bulgaro ad un programma nazionale anticorruzione.
Francia: Crédit Agricole
quotata in Borsa
È prevista per la fine di quest’anno la quotazione in Borsa
della Crédit Agricole, tramite
una società holding che rappresenterà le attività dell’intero
gruppo bancario.
L’iniziativa si inserisce nel
progetto di trasparenza di cui
necessita il sistema delle Casse
di risparmio francesi.
Francia: terzo polo
bancario transalpino
Entro la fine dell’anno, sarà
operativo il terzo polo bancario
transalpino, costituito da due
delle maggiori casse di risparmio nazionali: la Caisse des
Dépots e la Caisse nationale des
Caisses d’Epargne.
I fondi a disposizione della
nuova struttura ammonteranno a
circa diciassette miliardi di euro
e verranno impiegati in diversi
settori, come quello immobiliare, assicurativo e finanziario.
Nel prossimo futuro, anche
le Poste francesi potrebbero
entrare a far parte della holding
di nuova creazione.
15
Giappone: limiti
partecipativi di istituti
bancari
consentiranno loro di fronteggiare la crisi comunitaria.
La Financial services agency
(Fsa), organo di controllo del
settore finanziario in Giappone,
ha stabilito la dismissione da
parte dei maggiori istituti di
credito nazionali delle partecipazioni industriali, che gli stessi detengono in portafoglio.
Queste ultime, il più delle
volte, sono state acquistate per
far fronte alla crescente percentuale dei crediti in sofferenza
delle banche, senza che si desse
il giusto peso alla loro instabilità, legata alle fluttuazioni di
Borsa.
Svizzera: nuovi istituti di
credito a Lugano
Prolifera in Ticino il numero
di istituti bancari che aprono
branches od uffici di rappresentanza.
Essi sono affiliati sia di banche svizzere, sia di gruppi italiani od internazionali.
La recente tendenza è giustificata, in modo significativo, dal
numero degli investimenti effettuati, che ha fatto “da traino”
per quelli successivi e dal
miglioramento delle tecniche
operative e della professionalità
degli addetti ai lavori.
Spagna: Bsch e Bbva
puntano ad accrescere la
presenza nel Paese
Unione europea: inferiori
le commissioni sui bonifici
Il Banco Santander Central transfrontalieri
Hispano (Bsch) ed il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (Bbva)
stanno promovendo una politica
di rilevazione azionaria in altri
importanti istituti di credito del
Paese.
Insieme ad essi, le principali
casse di risparmio, Caixa e Caja
Madrid, si pongono in controtendenza rispetto alle banche di
altri Stati europei, che stanno
attraversando un periodo di forte rallentamento economico.
Il Banco Popular, altro grande istituto di credito spagnolo,
punta all’acquisizione del Banco
Atlantico, controllato per il 68%
dalla Arab Banking Corporation
e per il 24% dal Banco Bilbao
Vizcaya Argentaria.
In Andalusia, infine, numerose casse di risparmio hanno
avviato progetti di fusione, che
La Commissione si è impegnata acchè entri in vigore,
entro il 1° gennaio 2002, un
regolamento di adeguamento del
regime delle commissioni sui
bonifici bancari transnazionali.
Esse dovranno essere equiparate a quelle praticate sul mercato interno degli Stati membri e,
in questo modo, contribuire al
processo di unificazione europea.
Unione europea: non
più aiuti alle banche
tedesche
Il sistema bancario tedesco,
fino ad oggi tutelato dalle garanzie pubbliche, dovrà modificare
il proprio assetto per entrare nei
16
DAL MONDO BANCARIO
meccanismi di concorrenza veri
e propri.
È quanto ha deciso la Commissione europea che ha stabilito la data del 18 luglio 2005,
come termine ultimo per lo
smantellamento del sistema di
aiuti pubblici agli istituti di credito ariani.
Entro la fine del 2002, poi, il
Governo tedesco dovrà predisporre il quadro normativo consono al cambio degli equilibri
sul mercato bancario tedesco.
Italia: nasce Uniriscossioni
Una nuova società del gruppo bancario Unicredito, nato
nell’ottobre ’98 dall’aggregazione di Credito Italiano e Rolo
Banca 1473 con Cariverona,
Cassa di Risparmio di Torino e
Cassamarca, si occuperà della
riscossione dei tributi.
La Uniriscossioni (che opererà in diverse province italiane
tra cui Torino, Trieste e Modena) oltre a gestire il servizio di
riscossione, fornirà assistenza
agli Enti impositori e consiglierà il contribuente sulle soluzioni
di pagamento più idonee alla sue
condizioni economiche.
Tra gli altri, Uniriscossioni
garantirà anche il servizio di
versamento tramite internet.
Italia: alleanze fra
Unicredit e banche dell’Est
La Unicredit, istituto bancario appartenente al gruppo Unicredito, prenderà parte al processo di privatizzazione di alcuni istituti di credito rumeni, tra
cui la Banca commerciale rumena.
Il gruppo italiano, tra l’altro,
è interessato anche alla possibilità di creare una concentrazione
bancaria in Slovacchia ed è già
presente nella Repubblica Ceca.
Italia: regime dei titoli in
bilanci bancari
La Consob, nel suo bollettino
ufficiale, ha precisato che gli
istituti bancari con titoli iscritti
in bilancio devono precisare se
si tratti di un investimento
immobilizzato o meno.
Qualora
decidessero
di
esporre il cennato investimento
in una voce diversa da quella
dell’anno precedente, il cambiamento dovrà essere corredato
dalla specifica delibera dell’organo amministrativo.
Italia: regimi di gestione
del risparmio ed obblighi
fiscali
La Banca d’Italia ha precisato in una comunicazione, quali
siano gli obblighi degli istituti
di credito (in qualità di sostituti
d’imposta) nei confronti del
“fisco”.
Atteso che il “cliente” possa
scegliere tre diversi sistemi di
gestione del risparmio (ordinario o dichiarativo, amministrato
o gestito), gli istituti di credito
hanno precisi oneri informativi
verso l’Amministrazione finanziaria, a seconda del regime
applicato ed in relazione a
quanto disposto dal dlgvo
21.11.1997, n. 461 (legge sui
“capital gains”) e dalle norme
anti-riciclaggio.
Nel caso in cui operi il regime ordinario (quello in cui il
LL
“cliente” deve dichiarare i propri redditi finanziari), le banche
dovranno fornire al “fisco” qualunque informazione esso richieda (in base alla normativa
sul segreto bancario) ed inviare
al risparmiatore, entro il 28 febbraio di ogni anno, un estratto
conto delle operazioni effettuate
durante l’anno precedente, perché lo stesso possa orientarsi
nel calcolo delle imposte dovute.
Nei casi in cui, invece, operino il regime amministrato
ovvero quello gestito, le banche
saranno tenute alla presentazione del “Modello 770” e non
avranno alcun obbligo informativo nei confronti del “fisco”.
Italia: aperto portale
Mpsfinance.it
Il principale gruppo bancario senese, Monte dei Paschi di
Siena, ha predisposto un portale
informatico per fornire servizi
finanziari agli investitori privati ed alle piccole e medie imprese.
Con Mpsfinance.it, bipartito
in Personal finance solutions e
Corporate finance solutions, l’istituto di credito intende fornire
alla clientela la possibilità di
scegliere le soluzioni di investimento più favorevoli, anche in
considerazione delle variabili
macroeconomiche dei principali
Paesi.
Questo, soprattutto, grazie ad
uno strumento di valutazione
delle operazioni finanziarie
poste in essere, denominato “varometro”.
Esso servirà a misurare i
rischi dell’investimento ed a
valutarne l’opportunità.
LL
COMMERCIO INTERNAZIONALE
Arabia Saudita: ribasso
dei dazi sulle
importazioni
I dazi sulle importazioni, in
Arabia Saudita, sono applicati
all’aliquota del 5%.
Prima della recente decisione del Supremo Consiglio economico in questo senso, l’aliquota era del 12%.
Sui beni in diretta concorrenza con quelli prodotti sul
mercato interno, invece, viene
applicato un prelievo del 20%.
Canada: Teck-Cominco
punta all’incremento
dell’export di carbone negli
Usa
Teck-Cominco, gruppo integrato canadese nato dalla fusione delle società omonime, si è
guadagnato il primato nella
produzione mondiale di zinco e
punta ad aumentare le esportazioni di carbone, soprattutto
negli Stati Uniti.
Il gruppo, che estrae anche
rame, molibdeno ed oro in
Canada, Perù ed Australia, vende la maggior parte del carbone
estratto ad imprese europee ed
asiatiche.
produzione interna di vegetali
si riversa sul mercato giapponese.
Alla base di questi provvedimenti sarebbero mere ragioni
politiche.
Cina: avviato processo di
concentrazione
nell’industria pesante
I tre colossi siderurgici cinesi, la Baoshan, la Wuhan e la
Shougang, hanno avviato un
processo di concentrazione nei
settori della produzione di
acciaio, elettricità e carbone.
Al termine i dazi all’importazione di materiale siderurgico
scenderanno del 2,5% e l’acciaio cinese diventerà appannaggio di circa dieci grandi
industrie nazionali.
Cina: aumenta
l’importazione di platino
La Cina sta contendendo al
Giappone il primato nel settore
della importazione di platino.
L’attuale trend del mercato
cinese è legato alla sempre maggiore richiesta del metallo dai
produttori di gioielli.
Cina: freno all’import
giapponese
Cina: sgravi fiscali per
investimenti hi-tech
In seguito alla chiusura del
mercato nipponico nei confronti dei prodotti agricoli cinesi,
Pechino ha ridotto il volume
delle importazioni di auto nipponiche.
La decisione del Governo
cinese ha un peso notevole,
anche perché gran parte della
Il Consiglio di Stato cinese
ha previsto un quinquennio di
sgravi fiscali per le imprese che
decidano di investire nell’hitech.
Le stesse godranno della
totale esenzione nel biennio
conseguente all’investimento e,
nel triennio successivo, saranno
17
tenute al pagamento del 50%
dell’imposta dovuta.
Quest’ultima sarà applicata
all’aliquota del 10%, per le
imprese rispondenti a talune
condizioni: che il fatturato, per
il 70%, sia costituito da esportazioni; che il 10% degli addetti
sia impiegato nel settore “ricerca e sviluppo” e che il 5% dei
profitti venga reinvestito nella
ricerca tecnologica.
Cina: nasce il Ceatec
La Association for technical
and economic cooperation
(Ceatec) è il nuovo organismo
per la cooperazione economica e
tecnologica, nato da un accordo
fra Cina ed Unione europea.
La Ceatec organizzerà seminari, incontri di studio e viaggi
informativi, per promuovere
collaborazioni ed accordi commerciali fra imprese cinesi ed
europee.
Cina: Riello sbarca a
Shangai
La Cina, pur essendo il quinto produttore mondiale di macchine utensili, è anche al terzo
posto, dopo gli Stati Uniti e la
Germania, nel consumo delle
stesse.
Alla luce di questo dato, il
gruppo Riello ha deciso di investire a Shangai, per fronteggiare
la concorrenza, non già dei produttori cinesi, bensì delle aziende che esportano nel Paese.
I settori in cui l’azienda italiana interverrà sono: quello
automobilistico, quello dell’energia e quello degli elettrodomestici.
18
COMMERCIO INTERNAZIONALE
Colombia: novità fiscali
I Paesi che abbiano sottoscritto con la Colombia protocolli
d’intesa commerciali godono di
uno speciale trattamento fiscale.
Quest’ultimo prevede la esenzione dalla tassa sui servizi doganali, nella misura dell’1,2% del
valore fob (ossia il valore delle
merci al netto dei costi aggiunti
di trasporto e assicurazione).
L’imposta sul valore aggiunto, invece, viene applicata all’aliquota del 16%, nella misura,
cioè, recentemente riformata.
no-americano.
Prodotti alimentari, turismo
e tecnologia di precisione: sono
i settori in cui si concentra la
produzione, finanziata anche da
operatori italiani.
La presenza estera più
importante per l’economia
costaricense, però, è quella della Intel Corp., nota multinazionale operante nel settore della
tecnologia di precisione, che ha
creato aziende per la produzione
di microchips.
Quest’ultima copre il 37%
dell’intero export dell’isola.
Importanti anche le esportazioni di banane e caffè.
Corea del Sud: massiccio
export italiano
Le aziende italiane esportano
beni di consumo ed investono sul
mercato sudcoreano.
I settori che garantiscono un
maggior ritorno in termini di utili, sono quello della pelletteria,
dei mobili e delle calzature.
In forte ascesa anche il settore alimentare e quello delle macchine tessili.
Buone prospettive di guadagno, inoltre, nel campo delle
ristrutturazioni dei colossi industriali.
Gli investimenti che si profilano tra i più redditizi, riguardano tecnologie ambientali e della
informazione, nonché inceneritori ed impianti per il riciclaggio.
Costarica: export di
banane, caffè e
microprocessori
La Costarica mira a diventare sempre più “appetibile” per
gli investitori esteri, che, da
tempo, puntano sul Paese lati-
Irak: aperta terza zona
franca
In seguito all’accordo di
libero scambio con la Siria, in
Irak, sarà aperta la terza zona di
libero scambio: quella di alQaem.
Estesa per 450 chilometri, è
situata fra Baghdad ed il confine
siriano.
Russia: novità nei settori
di oro e zucchero
I mercati russi stanno attraversando un periodo di forti
cambiamenti.
In primo luogo, si fà sempre
più probabile la cancellazione
dell’imposta sulle esportazioni
aurifere.
La stessa, da sempre osteggiata dagli operatori del settore,
ha costituito un freno allo sviluppo del mercato dell’oro.
Entro la fine dell’anno in
corso, poi, entrerà in vigore un
dazio per le importazioni di
LL
zucchero “fuori quota”.
Dal 1° gennaio 2002, infine,
la tariffa sugli acquisti raggiungerà l’aliquota del 40%, rispetto
all’attuale 30%.
Singapore: nuovi accordi
per libero scambio
Per la fine dell’anno, è previsto il perfezionamento di sei
accordi commerciali fra l’Fta
(Free Trade Agreement), pool di
negoziatori operanti a Singapore
ed alcuni partners internazionali, tra cui: gli Stati Uniti, l’Australia, il Giappone, il Canada
ed il Messico.
Tra le altre, di fondamentale
importanza, sarà l’intesa che
riguarderà la capitale asiatica e
l’Efta (Euorpean free trade
area).
Slovacchia:
la seta “parla” italiano
La soluzione agli elevati
costi della manodopera e della
energia in Italia, è legata alla
facilità di impiantare aziende in
Slovacchia.
È quanto ha fatto la Nylstar,
una delle più importanti società
italiane operante nel settore dei
filati di seta.
L’azienda “brianzola” ha,
infatti, esportato il proprio modello di produzione, anche in
Polonia, facendo tesoro delle
esperienze già acquisite nei
maggiori Paesi dell’Europa occidentale come: la Germania, la
Francia, la Spagna.
La Nylstar, inoltre, ha al suo
attivo importanti progetti di
investimento nel settore, realizzati negli Stati Uniti ed in Cina.
LL
COMMERCIO INTERNAZIONALE
Sudafrica: De Beers in
trattative con società di
Angola, Botswana e
Namibia
un più immediato accesso al
mercato mobiliare ed azionario
di Taiwan.
La De Beers, società che
controlla circa i due terzi dell’attività estrattiva mondiale di
pietre preziose, ha avviato trattative commerciali con diverse
imprese che operano in Paesi
come l’Angola, il Botswama e la
Namibia.
In particolare, è in progetto
la creazione di una joint-venture
con la Endiama, società statale
angolana.
Finalità dell’intesa, l’apertura di nuove miniere e la commercializzazione dei diamanti
estratti.
Tunisia: più facili le
esportazioni
Taiwan: verso la
liberalizzazione del
commercio con la Cina
Il Governo di Taiwan mira
alla realizzazione di legami economici con la Cina, soprattutto
per far fronte all’attuale rallentamento dell’economia dell’isola.
I rapporti che Taipei vuole
creare con Pechino avranno ad
oggetto: i trasporti, i collegamenti postali e le attività di
scambio in generale.
Ciò, sia rimovendo il limite
dei cinquanta milioni di dollari
che gli investitori di Taiwan
devono rispettare, in ordine ad
ogni investimento che volessero
realizzare nella Repubblica
popolare cinese; sia il divieto
imposto alle banche dell’isola
che progettassero di aprire filiali in Cina.
Nello stesso tempo, gli investitori di Pechino godranno di
In Tunisia, esportare prodotti
agricoli, industriali e per la salute, sta diventando sempre più
conveniente.
Ultimamente, infatti, sono
state introdotte ulteriori agevolazioni rispetto a quelle previste
dalla legge finanziaria del 2001,
che consistono in sospensioni o
riduzioni dei dazi doganali e
dell’imposta sul valore aggiunto, valide fino al 31 dicembre
dell’anno in corso.
Usa: Wto contro export
americano
Lo U.S. Foreign Sales Corporation Replacement Act lede
le regole globali dell’interscambio.
È quanto ha stabilito l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), in seguito allo studio della normativa statunitense
che ammette sussidi alle esportazioni effettuate dalle imprese del
Paese.
Questi ultimi assumono la
forma di crediti d’imposta riconosciuti dall’Amministrazione
fiscale Usa.
A meno di appello da parte
delle Autorità statunitensi, dal
mese di ottobre dovrebbe diventare operativo il rapporto della
Wto.
A sostenere la posizione dell’Organizzazione mondiale del
commercio, è intervenuta anche
la Commissione europea.
19
Italia: “aperta” zona
franca nel porto di
Cagliari
Il porto e la zona industriale
di Cagliari diventano zona
franca.
Il decreto del Presidente del
Consiglio dà il via ad un processo di “liberalizzazione doganale” che, nell’isola, dovrebbe interessare anche gli altri
cinque porti industriali di: Porto Torres, Olbia, Oristano,
Arbatax e Portoscuso.
Italia: puntualizzate regole
sul commercio
intracomunitario di
prodotti alcoolici
Diramate, di recente, dall’Agenzia delle dogane le aliquote delle accise che, vini
“tranquilli” e spumanti (nell’accezione della legislazione
comunitaria), devono scontare
nei vari Paesi europei, provenendo dall’Italia.
Sulle stesse viene calcolata
la cauzione per la circolazione
intracomunitaria cui sono tenuti gli operatori, che sarà pari al
10% dell’imposta nazionale sui
prodotti commercializzati o,
laddove esenti, al 10% dell’imposta applicata sugli stessi nel
Paese europeo di destinazione.
La cennata cauzione dovrà
valere in tutti gli Stati membri
ed essere prestata, all’inizio del
trasporto, dal titolare del deposito fiscale mittente, anche in
solido con trasportatore o
destinatario.
Potrà rivestire la forma di
una fideiussione bancaria, di
una polizza assicurativa o, ancora, di titoli di Stato.
20
Argentina: maggiore
trasparenza sul mercato
dei capitali
Un decreto del Governo
argentino ha disposto meccanismi di maggiore trasparenza per
il mercato locale dei capitali.
Sono previste, infatti, forme
di tutela per chi detiene partecipazioni di minoranza ed un sistema sanzionatorio per i soggetti
che non vi si adeguano.
DAI PALAZZI
programma di collaborazione fra
l’Unione europea ed i Paesi dell’Asia centrale.
Sei i punti fondamentali del
programma: attuare riforme istituzionali, legali ed amministrative; promuovere lo sviluppo economico e del settore privato;
approntare reti infrastrutturali;
elaborare programmi di protezione dell’ambiente e sostenere l’economia rurale e gli strumenti di
sicurezza nucleare.
Il programma di aiuti avrà
attuazione a partire dal 2002.
Polonia: Commissione
europea su decollo Paese
La Commissione europea ha
stanziato fondi per consentire lo
sviluppo della economia e della
occupazione in Polonia.
Serviranno a migliorare le
infrastrutture a livello regionale
e transfrontaliero e, soprattutto,
spingeranno le Istituzioni ad
approntare un corpo normativo
che consenta un’adeguata regolamentazione periferica e centrale,
adatta a sostenere progetti di
sostegno e rilancio delle piccole
e medie imprese (pmi).
Altro obiettivo della Commissione: sostenere le esportazioni,
introducendo le “garanzie di qualità” e promovendo l’utilizzo di
internet.
Il settore della formazione,
dal canto suo, sarà oggetto di iniziative cofinanziate dall’Unione
e dall’Agenzia polacca per lo
sviluppo delle imprese.
Unione europea: aiuti per
l’Asia centrale
La Commissione europea fornirà aiuti a Kazakhistan e Kirghizistan, nell’ambito del Tacis,
Unione europea: indagini
bancarie
Il Consiglio europeo ha stabilito che ogni Stato membro ha
l’obbligo di fornire piena collaborazione ad un altro Stato membro, nel caso in cui venga condotta un’indagine penale su persone fisiche o giuridiche titolari
di uno o più conti correnti bancari nel Paese richiesto.
Naturalmente, occorre rispettare precise regole; prima fra tutte: il reato deve essere perseguito, nello Stato richiedente, con
una pena di almeno quattro anni
ed in quello dove viene condotta
l’indagine, con una pena non
inferiore ai due anni.
E ancora: sono le Autorità
dello Stato membro richiesto
che, su istanza di quelle del
richiedente, svolgono le indagini,
soprattutto, in ordine alla presunzione dell’esistenza dei conti
correnti bancari ed in relazione
alle operazioni effettuate su detti
conti in un determinato periodo
di tempo.
Le cennate Autorità, tenute
alla riservatezza delle operazioni
svolte, non possono opporre alle
LL
richieste loro rivolte, l’esistenza
del segreto bancario ovvero la
configurabilità della fattispecie
d’indagine come reato fiscale.
È anche possibile che la istanza di collaborazione venga
respinta, ma solo per superiori
motivi di ordine pubblico internazionale e corredata da idonea
motivazione.
Unione europea: regime
probatorio
Nel processo europeo di
armonizzazione normativa, rientra anche la possibilità per gli
operatori del diritto dei singoli
Stati membri di ottenere materiale probatorio in modo semplice
ed immediato.
Ciò grazie alla possibilità di
utilizzare formulari standard da
inviare alle diverse magistrature,
che avranno l’obbligo di rispondere entro 90 giorni dal ricevimento delle richieste.
È quanto prevede un regolamento del Consiglio europeo,
che ha fatto seguito ad un altro
provvedimento relativo alla notifica nei vari Paesi dell’Unione
di atti giudiziari ed extragiudiziari in materia civile e commerciale.
È previsto, inoltre, che venga
designata un’Autorità, la quale
faccia da tramite fra le varie
magistrature europee. Il cennato
regolamento troverà piena applicazione dal 1° gennaio 2004.
Unione europea: nuove
regole per le società
quotate
Trasparenza, certezza del
diritto applicato, miglioramento
LL
delle pratiche di intermediazione internazionale, prevenzione
(o, quantomeno, riduzione) degli effetti distorsivi del mercato,
trasmissione sicura dei dati tramite internet e designazione di
un’Authority di supervisione per
ogni Stato membro: sono tra gli
obiettivi principali che la Commissione europea si propone di
raggiungere nel breve periodo,
in ordine al regime cui sottoporre le società quotate in Borsa.
Ciò, soprattutto, per equilibrare il rapporto fra emettitori di
titoli ed investitori.
21
DAI PALAZZI
Unione europea: frodi iva
La Commissione europea ha
lanciato l’allarme contro il
numero sempre crescente di frodi
fiscali in materia di imposta sul
valore aggiunto che si consumano sul territorio dell’Unione.
Maggiore scambio di informazioni fra i governi dei vari
Stati membri e modifica delle
attuali direttive sulla cooperazione amministrativa e sulla mutua
assistenza in tema di fiscalità
indiretta, saranno prossimo
oggetto di riforma da parte di
Bruxelles.
Unione europea: ultimi
ritocchi alla “società
europea”
Unione europea: brevetto
comunitario
Mancano pochi ritocchi all’istituto della società europea (che
avrà la forma di una società di
capitali per azioni ed un capitale
sociale minimo di 102.000 euro),
perché diventi operativa in ogni
Paese dell’Unione.
Gli Stati membri dovranno
seguire linee direttrici specifiche
come: l’adozione di un quadro
giuridico uniforme, in termini
normativo - gestionali; la scelta
tra forme societarie ben delineate
come la “Se fusion” (nel caso in
cui due o più società nazionali
decidano una fusione), la “Se
holding” (qualora la società nazionale voglia assumerne la forma), la “Se filiale” (laddove le
società nazionali andassero a
costituire filiali comuni o a trasformarsi in società europee);
l’immatricolazione di ogni società nei registri del proprio Stato
membro e la pubblicazione delle
compagini così immatricolate
sulla Gazzetta ufficiale della
Comunità europea.
definizione del regime cui sottoporre il brevetto comunitario, il
Consiglio ha adottato una risoluzione che auspica, in primo luogo, “un brevetto comunitario
basato sui principi del pieno
rispetto dell’ordinamento giuridico comunitario, della certezza
giuridica, del contenimento dei
costi, della ricettività degli utenti, dell’efficienza procedurale,
della semplicità e della non discriminazione tra i cittadini della
Comunità”.
Gli uffici nazionali dei brevetti dovrebbero “fornire una
consulenza ai potenziali richiedenti di un brevetto comunitario;
ricevere le relative domande e
trasmetterle all’Ufficio europeo
dei brevetti e divulgare informazioni in relazione al brevetto
comunitario”.
E ancora, qualora lo desiderino, i cennati uffici “potrebbero
effettuare ...attività quali ricerche concernenti il trattamento di
alcune domande di brevetto
comunitario, purché risulti che le
stesse soddisfino ai requisiti in
materia di qualità e di uniformità del brevetto comunitario, che
dovrebbe essere rilasciato dall’Ufficio europeo dei brevetti”.
In ordine alla quota di gettito
delle tasse annuali per il rinnovo
del brevetto, la stessa “dovrebbe
essere ripartita tra gli Stati membri della Comunità ...in base a un
criterio di ripartizione equo e
giustificato”.
Il Consiglio, infine, auspica
la creazione di un “sistema giudiziario per il brevetto comunitario”.
Unione europea: “in
cantiere” la società
Nell’ambito del processo di cooperativa europea
Parallelamente alla proposta
inerente alla società europea, la
Commissione ha elaborato quella relativa alla cooperativa europea, cui potranno accedere le
cooperative che operano in due
o più Stati membri.
Unione europea: definito
profilo della responsabilità
finanziaria degli Stati
membri
La Commissione ha individuato le principali cause di
responsabilità finanziaria dei
diversi Stati membri.
Le maggiori irregolarità
riscontrate derivano dalla non
ortodossa applicazione della
normativa comunitaria su accertamento, contabilizzazione e
messa a disposizione dei dazi
doganali riscossi dalle Amministrazioni dei Paesi europei.
22
Unione europea: sicurezza
di reti ed informazioni
In tema di sicurezza informatica, il Consiglio europeo ha
adottato una risoluzione, nella
quale “sottolinea la necessità di
azioni a livello degli Stati membri ed europeo nei settori dell’informazione e delle reti, e riconosce che la sicurezza dell’informazione e delle reti richiede un
approccio globale che abbracci
vari pilastri nello sviluppo e nelle politiche in tale settore” e “si
impegna ad esaminare rapidamente le proposte relative ad
azioni concrete …in materia”.
Il Consiglio, inoltre, “auspica
la creazione di un organismo
europeo indipendente per la
sicurezza dell’informazione, di
un osservatorio indipendente, di
un gruppo interno al Consiglio
stesso..., rafforzando la cooperazione esistente tra i Computer
emergency response teams (Cert)
esistenti”.
Unione europea:
sdoganamento e
competitività commerciale
Il Consiglio ha puntualizzato,
in una recente risoluzione, che,
per la realizzazione della unione
doganale, occorre: “a) elaborare
una plausibile strategia globale
per l’impiego della tecnologia
dell’informazione nelle attività
doganali e stabilire un’interfaccia tra reti informatiche; b) rendere le basi dei dati reciprocamente accessibili, tenendo nel
debito conto le pertinenti disposizioni sui dati della Comunità e
degli Stati membri; c) elaborare
ed attuare al più presto un programma di informatizzazione
LL
DAI PALAZZI
delle procedure doganali su base
ampia; d) sviluppare ed attuare
al più presto programmi volti
allo scambio di informazioni tra
autorità doganali, quali il nuovo
sistema di transito computerizzato (NCTS) e il sistema d’informazione doganale (SIS)”.
“…l’obiettivo principale”,
prosegue il Consiglio, “deve
essere quello di migliorare la
cooperazione delle autorità doganali tra loro e con gli operatori economici e altri organismi, al
fine di garantire che l’applicazione della normativa doganale
dia risultati equivalenti e di
aumentare la loro capacità di
combattere efficacemente le frodi
e altre azioni che mettono in
pericolo la sicurezza delle persone e dei beni”.
in cui opera, sarà tenuto al pagamento dell’imposta solo nello
Stato di provenienza.
Italia: registro imprese
on-line
Tra le prerogative del nuovo
Governo italiano, c’è la creazione di un registro elettronico che
raccolga l’elenco degli adempimenti amministrativi cui le
imprese sono tenute, sia per l’avvio della propria attività, sia per
lo svolgimento della stessa.
Il problema principale, però,
è l’inadeguatezza delle strutture
della pubblica Amministrazione
non solo a recepire comunicazioni tramite la rete, ma anche a rendere disponibile la necessaria
modulistica per via informatica.
Italia: imposta dovuta
per collaboratori non
residenti
Italia: accertamento e
dimensioni aziendali
Sul compenso erogato ai collaboratori coordinati e continuativi non residenti che prestino la
loro opera a favore di un soggetto nazionale e sul territorio italiano, l’impresa residente sarà tenuta ad effettuare una ritenuta , salva la esistenza di una convenzione contro le doppie imposizioni
fra l’Italia ed il Paese di provenienza dei collaboratori stessi.
È quanto conferma una circolare ministeriale che, tra l’altro,
sottolinea il disposto dell’art. 14
della Convenzione modello Ocse
(alla quale si “ispirano” le convenzioni contro le doppie imposizioni), in cui è specificato che,
a meno che il soggetto transfrontaliero erogante prestazioni di
lavoro autonomo non disponga di
una base fissa di affari nel Paese
Una circolare dell’Agenzia
delle entrate ha regolato il regime delle verifiche fiscali dirette
ad aziende che abbiano determinate dimensioni (in termini di
volume di affari, ricavi e compensi), prevedendo per le stesse
un preavviso dell’accesso da
parte dell’Ufficio.
Ciò in armonia alle esigenze
di tutela del contribuente stabilite nello “statuto”.
In prima istanza, l’accertatore dovrà valutare se l’azienda da
sottoporre all’accertamento abbia dimensioni tali da dover
lasciare al contribuente il tempo
di predisporre atti e documenti
da sottoporre al controllo,
soprattutto per la sicura adozione di metodi di gestione informatica degli stessi.
LL
Occorrerà, infine, limitare la
durata dell’accesso all’effettiva
verifica della veridicità dei dati
comunicati dal contribuente nelle dichiarazioni presentate negli
anni per cui si procede.
Italia: introdotto l’auditing
doganale
Gli uffici doganali hanno
adottato un nuovo metodo di
lavoro, che consente una valutazione delle imprese con cui vengono in contatto, per definirne il
grado di affidabilità, attestato in
un apposito verbale e concedere
alle stesse benefici ed agevolazioni.
Tra questi ultimi si segnalano: l’esonero dall’obbligo di prestare cauzione; la riduzione dei
controlli straordinari, nonché
facilitazioni nell’ambito delle
procedure di domiciliazione.
L’attività di auditing segue
diversi piani: societario - organizzativo; merceologico - commerciale; contabile e doganale,
nel senso che viene anche valutato il rapporto fino a quel momento intercorso fra impresa e Dogana, soprattutto in termini di agevolazioni godute e sanzioni comminate.
Italia: ritenute su
dividendi esteri
Una recente risoluzione dell’Agenzia delle entrate ha puntualizzato il regime cui sottoporre gli utili di fonte estera.
Agli stessi, considerati al lordo delle eventuali ritenute applicate dalla società emittente, il
sostituto d’imposta responsabile
per la riscossione andrà ad appli-
23
DAI PALAZZI
care la ritenuta del 12,50%.
Il credito fiscale concesso
sugli utili, poi, dovrà essere calcolato in base alle imposte assolte nel Paese della fonte, in misura pari a quella che risulta dalla
dichiarazione relativa all’anno in
cui le imposte estere sono state
pagate a titolo definitivo.
Italia: deducibili costi
sostenuti per
organizzazione fiere
Il Comitato consultivo per
l’applicazione delle norme antielusive ha stabilito, in contrasto
all’indirizzo ministeriale, che le
spese sostenute per la partecipazione e l’organizzazione di fiere
o di analoghe manifestazioni
espositive, laddove vadano a
sostenere un più generale piano vendite, sono interamente deducibili.
riguardo anche del suo passato e
della eventuale discrepanza fra
l’ammontare del patrimonio dello stesso e la entità del debito
verso l’Erario non assolto.
Italia: soppressione
adempimenti fiscali
Uno degli obiettivi primari
del nuovo Governo italiano è
quello di semplificare adempimenti fiscali e contabili.
Nel processo rientrano: la
cancellazione dei tributi sulla
numerazione, la bollatura dei
registri iva e le modifiche alla
presentazione
del
modello
Unico, approvato, entro il 15 febbraio di ogni anno, con provvedimento amministrativo pubblicato
in Gazzetta Ufficiale.
Unico dovrà essere utilizzato
per le dichiarazioni relative ai
periodi d’imposta chiusi l’anno
precedente.
Italia: sequestro dei beni
sottoposto a precise
condizioni
Italia: controllo formale
delle dichiarazioni
Il sequestro dei beni mobili e
quello dei beni immobili, se il
primo non sortisse gli effetti sperati, da operare nei confronti
degli evasori fiscali a rischio di
insolvenza, potrà essere disposto
alle condizioni precisate da una
circolare dell’Agenzia delle
entrate.
Essa dispone che l’imponibile
irpef/irpeg contestato deve superare i 500 milioni, l’imponibile
iva/registro i 200 milioni o la
sanzione, eventualmente comminata, i 60 milioni.
Occorre, inoltre, valutare in
modo congruo il rischio di insolvenza dell’evasore, avendo
L’attività di controllo formale
delle dichiarazioni è finalizzata a
verificare che siano state determinate esattamente imposte, ritenute, contributi, premi, oneri
deducibili e crediti d’imposta
dichiarati.
Essa è svolta dagli uffici locali.
È quanto stabilisce una circolare dell’Agenzia delle entrate,
che sottolinea anche il ruolo del
contribuente nel processo di controllo.
Quest’ultimo è tenuto a collaborare, fornendo chiarimenti e
producendo la documentazione
idonea a provare l’esattezza delle
24
proprie dichiarazioni, munite, tra
l’altro, del visto di conformità.
Qualora il “fisco” non si
dimostrasse soddisfatto del materiale informativo a sua disposizione, procederà alle rettifiche
che ritiene congrue, comunicandole al contribuente perentoriamente e rendendolo edotto circa
la possibilità di vedere ridotta la
sanzione comminatagli a due terzi, qualora procedesse al pagamento di quanto dovuto, entro 30
giorni dalla comunicazione degli
esiti del controllo.
Trascorso il cennato termine,
infatti, le somme di cui il contribuente risulta debitore nei confronti dell’Erario verranno iscritte in ruoli, che dovranno diventare esecutivi entro il 31 dicembre
del 2002.
Italia: regole per
intermediari finanziari
Una circolare ministeriale ha
precisato alcuni aspetti del regime cui sono sottoposti gli intermediari finanziari.
Quello di maggiore rilevanza
riguarda ogni trasferimento
monetario da e verso l’estero, per
cui gli intermediari hanno l’obbligo di comunicazione al Ministero delle finanze.
Ciò, sempreché sussistano
determinate condizioni: denaro,
titoli o certificati abbiano un
valore che superi i 20 milioni; i
soggetti che effettuano il trasferimento siano persone fisiche,
società di persone o soggetti
equiparati residenti; le operazioni non vengano effettuate in regime di risparmio amministrato o
gestito.
In ordine all’ultima condizione, occorre, perché operi l’esone-
LL
DAI PALAZZI
ro dall’obbligo di comunicazione
al Ministero, che i flussi finanziari generino redditi di capitale.
Italia: nessun
impedimento alle fatture
telematiche
Le fatture possono essere
inviate via fax e possono essere
ricevute tramite pc, fermo
restando che, sia il soggetto che
la emette sia il soggetto che la
riceve, hanno l’obbligo di conservarle su supporto cartaceo e
di registrarle.
Lo ha reso noto l’Agenzia
delle entrate, con una recente
risoluzione.
Ecco i termini della questione. La normativa vigente prevede che ciascuna operazione
imponibile sia soggetta all’obbligo di fatturazione.
Tale obbligo comprende
anche la emissione del documento in duplice copia con relativa consegna o spedizione da
parte del soggetto emittente.
È proprio su quest’ultimo
aspetto che l’Amministrazione
si è pronunciata: non esistono
impedimenti per autorizzare
l’uso di mezzi di trasmissione
telematica.
Il fax e il pc possono essere
utilizzati legittimamente.
Anche se, non essendo prevista nel nostro ordinamento la
possibilità di registrare le fatture su mezzi diversi da quelli
cartacei, all’atto della emissione e della ricezione, il cedente e
il cessionario dovranno procedere alla stampa del documento.
Dopo di che dovranno preoccuparsi di effettuare gli adempimenti di rito seguendo la procedura tradizionale.
Italia: interpello
“doganale”
In materia doganale, il diritto
di interpello trova giustificate
limitazioni, in primo luogo, dal
rapporto gerarchico esistente fra
le norme che regolano l’istituto
in questione e quelle di rango
comunitario, relative a dazi, prelievi e tasse.
Le istanze vanno presentate
alla Direzione regionale dell’agenzia delle dogane, che ne
invierà copia alla Direzione centrale.
A differenza di quanto normalmente accade, poi, nel caso in
cui il contribuente abbia, ad
esempio, dato attuazione alla
norma oggetto d’interpello, l’ufficio (proprio in ragione del cennato rapporto gerarchico fra le
norme) non potrà ripetere i tributi dovuti, né comminare alcuna
sanzione.
Italia: regime erogazioni
liberali
Con decreto del Ministero per
i beni e le attività culturali, è stato rivisto il regime cui sottoporre
le “erogazioni liberali per i progetti culturali”.
Si tratta di norme che si
“applicano a decorrere dal
periodo di imposta in corso al 31
dicembre 2001 e non hanno effetti ai fini della determinazione
delle imposte da versare a titolo
di acconto dovute per il periodo
di imposta 2001”.
“I soggetti che effettuano e
che beneficiano delle erogazioni
liberali ...sono tenuti a comunicare al Ministero ...entro il
termine del 31 gennaio dell’anno
successivo a quello di riferimen-
LL
to, l’ammontare delle cennate
erogazioni liberali ...con la specificazione delle generalità complete del soggetto erogatore e del
soggetto beneficiario e le finalità
o attività per le quali le stesse
sono state elargite”.
L’ammontare delle erogazioni
che superi la soglia dei 270
miliardi di lire nell’anno 2001,
sarà sottoposto al prelievo d’imposta del 37%.
DAI PALAZZI
disposto dall’art. 37-bis, comma
1, del dpr 29.9.1973, n. 600,
secondo cui: “Sono inopponibili
all’Amministrazione finanziaria
gli atti, i fatti e i negozi ...diretti
ad aggirare obblighi o divieti
previsti dall’ordinamento tributario e ad ottenere riduzione di
imposte o rimborsi, altrimenti
indebiti”.
25
comunicazione anche la cessione
o la concessione di mezzi o sistemi per l’effettuazione di quei servizi, nonché la trasmissione o
ricezione di segnali radiotelevisivi via cavo e via satellite”.
La liquidazione ed il versamento dell’iva inerente alle
descritte operazioni, vanno effettuate entro il giorno 16 del
secondo mese successivo a ciascun trimestre solare.
Italia: da 2002 bollo unico
su atti giudiziari
Italia: non elusivo acquisto
di holding poi liquidata
Non rappresenta una fattispecie elusiva, l’acquisto della partecipazione totalitaria di una holding di collegamento e la successiva liquidazione della stessa, da
parte di una società.
È quanto ha stabilito una circolare dell’Agenzia delle entrate, che ha evidenziato come, nella prima ipotesi, le conseguenze
fiscali siano: il pagamento, da
parte della holding, dell’imposta
sostitutiva del 27% sulla plusvalenza derivante dall’operazione
di cessione della partecipazione,
secondo quanto stabilito dall’art.
1, comma 3, dlgvo 8.10.1997, n.
358; la distribuzione, a carico
della stessa, dei dividendi corrispondenti all’importo realizzato
con la cessione, al netto dell’imposta pagata e la possibilità, per
la società che liquida la partecipazione precedentemente acquistata, di dedurre una perdita pari
alla differenza fra il “valore
fiscale” della cennata partecipazione ed “il patrimonio netto che
residua dalla liquidazione” della
holding.
L’Agenzia delle entrate, dunque, ha ritenuto che la fattispecie
descritta non incorra nel divieto
Il bollo giudiziario unificato
sarà introdotto a partire dal 1°
gennaio 2002.
Ciò, soprattutto, per perfezionare le convenzioni con le varie
tabaccherie presso cui effettuare
i versamenti, in attesa che divenga possibile il pagamento telematico.
Italia: iva su nuove
tecnologie
“L’emissione, trasmissione e
ricezione di segni, segnali, scritti, immagini e suoni o informazioni di qualsiasi natura, effettuati tramite filo, radio, cavo o
altri mezzi o sistemi elettromagnetici, elettronici, ottici e similari”, secondo la definizione del
dm n. 366/2000 in vigore dal
26.12.2000, sono sottoposte ad
una specifica disciplina iva.
Una risoluzione del Ministero
delle finanze ha precisato in che
termini si applichi il “regime
d’imposta monofase”, tramite il
quale l’iva, nelle cennate fattispecie, viene assolta alla fonte e
calcolata sul corrispettivo dovuto
dall’utente finale.
Il dm n. 366/2000 precisa,
inoltre, che: “sono servizi di tele-
Italia: al via nuovo
contrassegno Siae
Un recente decreto detta le
regole del nuovo contrassegno
Siae per la tutela del diritto di
autore che introduce nuove
regole di tutela del diritto di
autore.
Il regolamento, pubblicato
sulla Gazzetta ufficiale, disciplina le caratteristiche del contrassegno stesso, da apporre sui supporti prodotti successivamente
alla entrata in vigore della legge
18 agosto 2000, n. 248, nonché
la collocazione e i tempi per il
rilascio da parte della Siae
(“Società italiana degli autori e
degli editori”).
Per il periodo transitorio,
sono legittimamente circolanti i
supporti prodotti entro la data di
entrata in vigore della legge n.
248/2000, purché conformi alla
legislazione previgente in materia di contrassegno e di tutela
del diritto di autore.
Il contrassegno deve contenere il titolo dell’opera, il nome
dell’autore, del produttore o del
titolare del diritto di autore, un
numero progressivo, nonché la
destinazione del supporto alla
vendita, al noleggio o a qualsiasi altra forma di distribuzione.
26
DALLE AULE DI GIUSTIZIA
Germania: la Edeka
“batte” la Fiat in
appello
Nel processo di appello
intentato dalla Fiat nei confronti della catena di supermercati
tedesca Edeka, l’Autorità giudiziaria di Karlsruhe ha nuovamente dato torto alla casa automobilistica.
Nel ricorso presentato in primo grado, la società italiana,
aveva sostenuto che la vendita,
nei negozi Edeka, di autovetture
modello “Punto” in abbinamento ad altri prodotti, costituiva
una ipotesi di concorrenza sleale.
La Corte d’appello tedesca,
invece, confermando la sentenza
di primo grado, ha autorizzato la
campagna di vendita.
Unione europea:
puntualizzato concetto di
“residenza”
La Corte di giustizia ha specificato come individuare il
concetto di residenza, nel caso
di un soggetto con legami personali e professionali in due
Stati membri ed in riferimento
all’obbligo di corresponsione o
meno, da parte di quest’ultimo,
dei diritti doganali per l’importazione di autovetture.
Infatti, il soggetto era stato
sottoposto a controllo doganale
in un Paese comunitario, trovandosi al volante di un’auto
con la targa di un’altro Stato
membro, intestata ad una società dello Stato in questione.
In casi come questo, non
soccorrendo la valutazione di
ogni elemento utile alla individuazione della residenza (come
la presenza fisica in un dato
luogo o la individuazione di
quello in cui venga esercitata
l’attività professionale), dovrà
darsi prevalenza al ruolo ricoperto dagli interessi personali
del soggetto.
Ciò, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 7, comma 1
della direttiva del Consiglio
europeo 28.3.1983, n. 182,
secondo cui: «Ai fini dell’applicazione della presente direttiva,
si intende per “residenza normale” il luogo in cui una persona dimora abitualmente, ossia
durante almeno 185 giorni
all’anno, a motivo di legami
personali e professionali oppure, nel caso di una persona senza legami professionali, a motivo di legami personali che rivelano l’esistenza di una stretta
correlazione tra la persona in
questione e il luogo in cui abita».
Unione europea: golden
share non lesive del diritto
comunitario
L’Avvocato generale della
Corte di Giustizia europea ha
affermato che la previsione nell’ambito delle singole normative
nazionali di tipologie speciali di
azioni come le golden share
(quelle, cioè, che garantiscono il
controllo di almeno il 51% dei
diritti di voto in una società),
non è lesiva del diritto comunitario.
La previsione di “regole
azionarie” specifiche, per particolari settori di mercato, deve
operare nel solo rispetto del
principio di non discriminazione
fra i cittadini dei diversi Stati
membri.
LL
Unione europea: tariffe
professionali e concorrenza
L’Avvocato generale della
Corte di giustizia europea ha
espresso un parere circa la compatibilità fra le tariffe forensi,
con i loro meccanismi di approvazione e le disposizioni comunitarie sulla concorrenza.
Egli ha ammesso la possibilità che “uno Stato membro
adotti una misura legislativa o
regolamentare che approvi, sulla base di un progetto redatto
da un ordine professionale di
avvocati come il Consiglio
nazionale forense, una tariffa
che fissa gli onorari minimi e
massimi per le prestazioni effettuate dai membri della professione, alla triplice condizione
che: le autorità pubbliche dello
Stato membro interessato esercitino un controllo reale sul
contenuto della tariffa proposta
dall’ordine professionale; che
la misura di Stato che approva
la tariffa persegua uno scopo
legittimo d’interesse generale e
che la misura di Stato sia proporzionata allo scopo perseguito”.
L’Avvocato generale ha stabilito, inoltre, che ogni Stato
membro conferisca al competente Consiglio nazionale forense od ad un altro ordine professionale di adottare un progetto
di tariffa, il cui contenuto sarà
disposto dalle Autorità pubbliche dello Stato membro.
Unione europea: rapporti
madre - figlia e normativa
fiscale nazionale
La normativa comunitaria
non consente ai singoli Stati
LL
DALLE AULE DI GIUSTIZIA
membri l’adozione di una legislazione che ammetta la tassazione anticipata sui dividendi versati da una società figlia ad un
società madre, entrambe residenti nello stesso Paese.
Inoltre, qualora società
madre e società figlia risiedessero in due Stati diversi, la
seconda avrebbe la possibilità
di ricorrere per ottenere il rimborso o la deduzione del pagamento anticipato dell’imposta
eventualmente effettuato.
Unione europea: attività
di holding rilevante
ai fini iva
Un’ordinanza della Corte di
Giustizia europea ha specificato
il regime iva cui sottoporre l’attività di gestione di partecipazioni societarie da parte di una
holding.
Essa detiene le suddette partecipazioni in diverse società,
aventi sede in altrettanti Paesi
della Comunità ed “interferisce”, anche indirettamente, nell’attività di queste ultime.
Per tale motivo, percepisce
dividendi, ma non un corrispettivo specifico.
La Corte, in ordine al caso
specifico, ha stabilito che:
“L’interferenza di una holding
nella gestione delle controllate
costituisce un’attività economica ai sensi dell’art. 4, n. 2, della sesta direttiva del Consiglio
17 maggio 1977, 77/388/Cee, in
materia di armonizzazione delle
legislazioni degli Stati membri
relative alle imposte sulla cifra
di affari ...solo se implica il
compimento di operazioni soggette all’imposta sul valore
aggiunto previste dall’art. 2 di
tale direttiva”.
La percezione dei dividendi,
dovuta alla mera proprietà delle
partecipazioni societarie da cui
gli stessi derivano, invece, non
costituisce sfruttamento di un
bene al fine di trarne introiti con
carattere di stabilità e, pertanto,
non è soggetta ad iva.
Unione europea: regime
linguistico per la
registrazione dei marchi
Una sentenza del Tribunale
di primo grado delle Comunità
europee ha specificato, in seguito ad un ricorso presentato da
un soggetto residente nei Paesi
Bassi, il regime linguistico cui
attenersi nelle richieste di registrazione di marchi, disegni e
modelli.
“Le domande di marchio
comunitario sono depositate
(presso l’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno) in
una delle lingue ufficiali della
Comunità europea.
Le lingue dell’Ufficio sono il
francese, l’inglese, l’italiano, lo
spagnolo ed il tedesco.
Il richiedente deve indicare
una seconda lingua, che sia una
lingua dell’Ufficio” (art. 115,
commi 1, 2 e 3, reg. Ce
20.12.1993, n. 40).
Il ricorrente, nella domanda
di registrazione di un marchio
redatta in olandese, aveva indicato lo stesso idioma come
seconda lingua, in opposizione
a quanto specificato nella cennata norma, in cui l’elenco delle
lingue è tassativo.
Vistosi respingere la richiesta di registrazione, per mancata
ottemperanza di un requisito
formale, ha presentato ricorso
27
sostenendo l’illegittimità del
regime previsto nel regolamento, nei termini di una violazione
del divieto di discriminazione
delle lingue ufficiali delle
Comunità europee.
Il Tribunale ha rigettato il
ricorso in quanto, la scelta di
uno degli idiomi indicati nel
richiamato art. 115, è tesa a
dirimere le eventuali controversie che sorgessero fra soggetti i
quali, nelle rispettive domande
all’Ufficio, non avessero indicato la stessa lingua.
Unione europea: stop alla
crezione di studi
multidisciplinari
L’Avvocato generale della
Corte di giustizia europea ha
espresso un parere circa la creazione di studi associati multidisciplinari che comportino una
collaborazione, c.d. “integrata”
tra le due professioni.
Egli ha sostenuto che una
simile struttura professionale
metterebbe seriamente a rischio
la indipendenza, la autonomia e
il segreto professionale ai quali
è indissolubilmente soggetta la
professione forense.
L’Avvocato generale ha,
quindi, definito legittima la
restrizione imposta dall’Ordine
degli avvocati olandese che ha
impedito a due legali del foro di
Amsterdam e di Rotterdam di
collaborare con lo studio di
revisori dei conti Price Cooper
Waterhouse.
L’Ordine forense olandese
aveva respinto la domanda in
base ad un regolamento secondo
il quale agli avvocati sono consentiti i rapporti di collaborazione tra gli avvocati, i notai, i
28
DALLE AULE DI GIUSTIZIA
consulenti fiscali, e i mandatari
in materia di brevetti, ma non
con coloro che svolgono funzione di revisori dei conti.
il suo potere di accertamento sussiste “in astratto” e non può essere condizionato dalle modalità di
esercizio dello stesso.
Italia: sulla condotta di
Blu interviene il p.m. di
Roma
Italia: autonomia del
processo penale e di quello
tributario in tema
probatorio
Il Consiglio di Stato ha stabilito che la condotta tenuta dal
consorzio di telefonia Blu, durante la gara per il primato nel
settore dell’Umts, è stato legittimo.
La sentenza consentirà,
quindi, la prosecuzione dell’attività al gruppo verso l’acquisizione di sempre maggiori quote
sul mercato delle telecomunicazioni.
Peraltro, la Procura della
Repubblica di Roma ha iscritto
nel registro degli indagati, i
nominativi del presidente della
compagnia telefonica ed alcuni
amministratori di società del
gruppo.
Italia: libera la forma di
accertamento della
Amministrazione
La Sezione tributaria della
Cassazione ha puntualizzato l’assoluta libertà da parte dell’Amministrazione finanziaria di utilizzare i metodi di accertamento
che ritiene maggiormente congrui al recupero delle imposte
non corrisposte.
La Corte ha precisato che il
“fisco” può avvalersi, addirittura, di presunzioni prive dei
necessari requisiti di gravità, precisione e concordanza o di non
considerare risultanze contabili e
dichiarazioni presentate, perché
Il procedimento penale e
quello tributario sono autonomi
l’uno dall’altro, anche per
quanto concerne il regime cui
sono sottoposte le prove raccolte in sede di indagini svolte dalla polizia giudiziaria.
La Cassazione ha puntualizzato che il materiale probatorio
acquisito dalla Guardia di
finanza in una indagine di
carattere penale, pur non potendo essere utilizzato nel relativo
processo (in quanto acquisito in
lesione delle norme procedurali
penali), può “rientrare” in quello tributario.
Le norme alla base di quest’ultimo, infatti, non contemplano alcuna ipotesi di inutilizzabilità degli elementi di prova
irritualmente assunti.
In buona sostanza: il sistema
di tutela dell’indagato previsto
dal codice di procedura penale
non trova regolamentazione
analoga nella normativa tributaria sull’accertamento, nell’ambito della quale il sistema di
autorizzazioni e di limiti al
potere dell’Amministrazione
fiscale è finalizzato a salvaguardare il segreto delle indagini e non già a garantire il favor
rei.
Naturalmente, la condotta
irrituale dei soggetti preposti
all’attività di accertamento non
resterà “impunita”: “le conse-
LL
guenze sanzionatorie ricadranno direttamente sull’autore
dell’illecito, sul piano disciplinare e, se del caso, sul piano
della responsabilità civile e
penale”.
Italia: enti pubblici
soggetti ad iva
La Corte di Cassazione conferma quanto disposto dall’art. 4,
comma 2, n. 2 del dpr 26.10.1972,
n. 633: “Si considerano ...effettuate nell’esercizio di imprese (e
come tali soggette ad iva): ...le
prestazioni di servizi fatte da
...enti pubblici ...che abbiano per
oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali”.
Un ente pubblico che concede
beni del demanio marittimo a privati, quindi, pur restando incontestata la proprietà, per l’appunto, pubblica dei cennati beni,
svolge un’attività che esula dall’esercizio di funzioni di tipo
autoritativo.
Nel qual caso, anche in armonia con quanto previsto dalla
direttiva del Consiglio europeo
17.5.1977, n. 388 (la c.d. “sesta
direttiva”), opererà la esenzione
dal pagamento dell’iva.
Italia: legali con titolo
estero possono esercitare
nel Paese
Il Tribunale di Milano ha stabilito che, non incorre nel reato
di esercizio abusivo della professione, il legale munito di titolo estero che esercita in Italia.
Unica condizione: il divieto
di stabilire nel nostro Paese una
sede principale o secondaria dell’attività.
LL
DALLE AULE DI GIUSTIZIA
Italia: pronuncia della
Corte Costituzionale sulle
successioni
se fosse stato dotato, in Italia, di
una stabile organizzazione.
La Corte Costituzionale, con
una ordinanza, ha cancellato i
dubbi di incostituzionalità sorti
in ordine alla impossibilità da
parte del “fisco” di rettificare il
valore dichiarato di immobili
non iscritti in catasto.
Il cennato valore potrà essere
tanto maggiore, quanto inferiore
a quello successivamente accertato dall’Ufficio tecnico erariale.
Italia: nulla la notifica se
non eseguita dall’ufficiale
giudiziario
Italia: trattamento dei
fondi di investimento
lussemburghesi
La Corte di Cassazione ha
stabilito che il principio di non
discriminazione, in base alla
nazionalità delle persone fisiche
o giuridiche dei diversi Stati
membri, non è leso da una eventuale disparità di trattamento loro
riservato rispetto a quello destinato a soggetti italiani, ricorrendo determinate condizioni.
La sentenza è intervenuta a
dirimere una controversia sorta
in ordine al regime cui sottoporre
le quote di un fondo comune di
investimento lussemburghese,
collocate sul mercato nazionale
da una società di diritto italiano.
Per i fondi esteri è previsto il
pagamento di un’imposta sostitutiva ad aliquota superiore rispetto a quella disposta per i fondi
italiani.
Ciò, perché le due tipologie di
soggetti non vantano la stessa
posizione, soprattutto, in termini
di residenza fiscale; il che implica un giustificato trattamento differenziato, inaccettabile se, ad
esempio, il fondo lussemburghe-
La Corte di Cassazione si è
pronunciata in materia di notificazioni.
La recente sentenza ha chiarito che, l’unico mezzo idoneo a
far decorrere il c.d. “termine breve” nel contenzioso tributario, è
la notifica della sentenza a cura
di chi ha interesse, eseguita tramite ufficiale giudiziario.
Ciò è quanto ha stabilito la
Corte in un caso in cui la notificazione della sentenza era stata
eseguita direttamente da un dottore commercialista, quale difensore del contribuente.
Il giudice di legittimità ha
considerato tale notifica radicalmente nulla, ai sensi dell’art.
156, comma 2, cod. proc. civ., in
quanto del tutto estranea alle fattispecie legali tipiche di notificazione della sentenza impugnata,
ai fini della decorrenza del termine per impugnare.
Italia: imposta di registro
non dovuta per
obbligazioni convertibili
Il contribuente che avesse
versato l’imposta proporzionale
di registro per la emissione di
obbligazioni convertibili in azioni, avrebbe diritto a richiederne il
rimborso in quanto non tenuto ad
alcun pagamento.
È quanto stabilito dalla Corte
di Cassazione italiana, la quale
ha precisato che un regime diverso sarebbe contrario alla direttiva
29
comunitaria 17.7.1969, n. 335 ed
in particolare al suo art. 11, lett.
a), secondo cui: “Gli Stati membri non sottopongono ad alcuna
imposizione, sotto qualsiasi forma: a) la creazione, l’emissione,
l’ammissione in Borsa, la messa
in circolazione e la negoziazione
di azioni, di quote sociali o titoli
della stessa natura, nonché di
certificati di tali titoli, quale sia
il loro emittente”.
Italia: detrazione iva anche
su beni importati non di
proprietà
La Cassazione ha riconosciuto la detraibilità dell’iva sui beni
importati dei quali non si acquisti
la proprietà, semprechè essi ineriscano all’attività svolta dal soggetto importatore.
La Corte, infatti, partendo
dall’art. 19 del dpr 26.10.1972,
n. 633, che ammette la detrazione
dell’imposta “addebitata a titolo
di rivalsa in relazione ai beni e
ai servizi importati ...nell’esercizio dell’impresa”, precisa che né
la norma interna né, tantomeno,
gli orientamenti comunitari (la
direttiva Cee 17.5.1977, n. 388,
in prima istanza), vincolano l’esercizio del diritto alla detrazione all’acquisto della proprietà sui
beni importati.
Conclude, quindi, sostenendo: “Può accadere che ...il soggetto importatore ...non compia
l’operazione al fine di utilizzare
il bene importato per il compimento di operazioni soggette ad
iva, rientranti nell’esercizio della propria impresa.
In tal caso allo stesso soggetto non proprietario non compete
il diritto a deduzione ...perché fa
difetto il requisito dell’inerenza”.
30
DALLE AULE DI GIUSTIZIA
Italia: iva, detrazioni solo
se c’è l’annuale
La Corte di Cassazione ha
“invertito la rotta” rispetto all’orientamento consolidato, chiarendo che il contribuente perde il
diritto alle detrazioni iva se ha
omesso di presentare la dichiarazione annuale.
La Corte afferma espressamente che non si vuol dare continuità all’orientamento affermato in precedenza, secondo il
quale veniva collegata la perdita dal diritto alla detrazione solo
all’omesso computo di essa tanto nel mese di competenza
quanto in sede di dichiarazione
annuale.
L’onere relativo alla dichiarazione annuale non può essere
superato in alcun modo, poiché
l’esigenza del rispetto delle
modalità dei termini al riguardo
fissati è intesa ad evitare il
rischio di indebiti rimborsi.
Italia: competenze
giurisdizionali nelle
procedure di esecuzione
esattoriale
tribuente proponga, nella forma
dell’azione di opposizione alla
pignorabilità dei beni, ex art.
615, cod. proc. civ. ovvero in
quella dell’opposizione agli atti
esecutivi, ex art. 617, cod. proc.
civ..
Italia: sentenze da
impugnare entro l’anno
La Corte di Cassazione ha
ribadito che le sentenze tributarie sono impugnabili solo entro
un anno dal deposito, salvo che
la parte dimostri di non aver
mai avuto conoscenza del processo, il che non può assolutamente verificarsi in presenza di
ricorso ritualmente notificato,
nonostante la mancata comunicazione della data di udienza.
L’omissione nella notifica
della data di udienza comporta
la nullità della decisione solo se
la stessa viene eccepita in sede
di impugnazione della sentenza
non preceduta da tale comunicazione.
Italia: equiparata tutela
di segreto industriale e
Il dlgvo 26.2.1999, n. 46 ha know-how
riformato l’istituto della riscossione mediante ruolo, specificando quali siano le competenze
di giudici tributari e giudici
ordinari, nell’ambito delle procedure di esecuzione esattoriale.
La Commissione tributaria
centrale, intervenendo sulla
questione, ha puntualizzato che,
mentre i primi devono limitarsi
al controllo della regolarità formale e della corretta notifica
dell’atto esecutivo, i secondi
sono competenti ad accogliere
gli eventuali ricorsi che il con-
La Corte di Cassazione ha
equiparato la tutela che opera
nel caso di lesione del segreto
industriale, a quella che “copre”
il know-how.
Nel caso di cessazione del
rapporto di lavoro, infatti, tecnici e managers hanno l’obbligo
di non concorrenza sancito dall’art. 2125, cod. civ., per la
durata massima di cinque anni
“se si tratta di dirigenti” e per
quella di tre “negli altri casi”.
La Suprema Corte ha affer-
LL
mato che il cennato obbligo
tutela tanto il segreto industriale quanto il bagaglio di conoscenze acquisito nel corso del
rapporto di lavoro ormai cessato.
Italia: valida la
dichiarazione iva non
sottoscritta
La Commissione tributaria
centrale ha affermato che la
dichiarazione iva non sottoscritta ha valenza giuridica e, quindi, non può essere considerata
né nulla né inesistente.
Da ciò deriva che il contribuente, anche in questo caso, ha
diritto al rimborso delle somme
versate in eccedenza nel precedente periodo d’imposta.
Italia: vietato il deposito
di ricorso tributario
tramite posta
La Corte di Cassazione ha
stabilito la necessità di effettuare il deposito dei ricorsi presso
le Commissioni tributarie provinciali e regionali, direttamente da parte del depositante, evitando la spedizione degli stessi
tramite il servizio postale.
Attesa l’applicabilità delle
norme codice di procedura civile al processo tributario ed il
divieto, ivi contenuto, dell’invio degli atti giuridici per posta
(ammesso solo per i ricorsi
presso la Suprema Corte), la
Cassazione ha, inoltre, specificato che nessun effetto sanante
avrebbe la ricezione del plico
postale entro i 30 giorni previsti
per il deposito del ricorso in
cancelleria.
LL
DOVE SI RIUNISCONO
Barcellona:
ventiquattresimo congresso
dell’Eati
L’European american tax
institute ha indetto il ventiquattresimo congresso annuale, che
si svolgerà dal 5 al 7 novembre
2001, a Barcellona presso l’Hotel Arts Barcelona.
Le misure di riforma fiscale
nella normativa europea; le forme di tassazione dell’e-commerce; gli strumenti della “competizione fiscale internazionale” dal
punto di vista dell’Ocse; il
transfer pricing e la normativa
europea contro gli “aiuti di Stato”, saranno i maggiori temi in
trattazione.
Londra: la due diligence
nelle operazioni
internazionali
La Euromoney Legal Training e la Andersen Legal hanno
organizzato, per il 25 e 26 ottobre 2001, a Londra, il seminario
dal titolo: “Due diligence Effective techniques for managing risks in international offerings, acquisitions and securitisations”.
La condotta da tenere e l’acquisizione degli strumenti da
utilizzare nella gestione delle
transazioni internazionali, saranno i temi centrali dell’incontro, incentrato, soprattutto, sull’analisi di casi pratici.
I principali settori che verranno sottoposti all’analisi dei
relatori, riguarderanno, tra gli
altri: il mercato dei capitali, le
operazioni di assicurazione,
nonchè le operazioni di acquisto
e di cessione delle partecipazioni societarie.
31
Londra: corso di finanza
per gli operatori del diritto
New York: panoramica
sulla fiscalità europea
Dal 14 al 16 novembre 2001,
la Euromoney Legal Training ha
organizzato un incontro dal titolo: “Finance for lawyers”.
Il seminario ha, tra le finalità
principali, quella di trasmettere
agli operatori in campo legale le
conoscenze adeguate alla corretta comprensione della legislazione e della pianificazione
fiscale internazionale.
Diverse sezioni della tre giorni di studio affronteranno temi
necessari all’acquisizione dei
principali strumenti di consulenza commerciale e finanziaria da
parte dei giuristi, soprattutto,
mediante il confronto con casi
pratici, da cui emergano le caratteristiche dei diversi Paesi meta
dei progetti di investimento.
L’European american tax
institute ha indetto un ciclo di studi che si svolgerà dal 25 al 28 febbraio 2002, a New York, durante il
quale verrà effettuata una panoramica sui principali aspetti della
“fiscalità europea”.
Il corso è diviso in moduli che
si occuperanno di: analizzare le
modalità di imposizione cui vengono sottoposte le società olandesi (“Introduction to Netherlands
corporate taxation”); puntualizzare il regime irpeg operativo in Italia (“Introduction to Italian corporate taxation”); studiare la tassazione societaria tedesca (“Introduction to German corporate
taxation”); analizzare il regime
dell’iva intracomunitaria (“VAT in
the EU”) ed effettuare una panoramica sui diversi regimi finanziari
operanti nel territorio dell’Unione
europea.
Lugano: il punto sulla
fiscalità italiana
Il 25 e 26 ottobre 2001, l’Academy & Finance sa di Ginevra, ha organizzato il convegno
dal titolo: “Nuovo contesto italiano - Come ottimizzare l’onere
fiscale delle persone fisiche e
giuridiche?”, che si terrà presso
l’Hotel Splendide Royal di Lugano.
Partendo dall’analisi delle
riforme fiscali del governo Berlusconi ed, in particolare, dell’annunciata soppressione dell’imposta su successioni e donazioni, verranno affrontati temi
come: le strutture offshore nella
pianificazione successorale; i
Paesi “virtuosi” a bassa tassazione; la legislazione Cfc e la
regolazione italiana dei “transfer prices”.
Parigi: la tassazione negli
Stati Uniti
L’European american tax
institute ha organizzato, dal 3 al 5
dicembre 2001, a Parigi, presso il
Centre de congress Chaillot Galliera, al n. 28 di avenue Gorge V,
lo “US individual tax return preparation corse”. Le giornate di
studio serviranno ad approfondire, tra l’altro, i temi legati all’imposizione fiscale cui sono sottoposti i cittadini statunitensi che
non risiedono nel Paese ed i soggetti, di diversa cittadinanza, che
trattino affari o compiano investimenti negli Stati Uniti.
Il corso è finalizzato a puntualizzare il regime delle dichiarazioni cui i cennati soggetti devono
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DOVE SI RIUNISCONO
attenersi.
Lo stesso ciclo di studio sarà
ripreso dall’11 al 15 febbraio
2002, a Londra, presso il Regent’s
College conference centre.
Milano: appuntamenti di
convegnistica fiscale e
societaria
Il 22, 23 e 24 ottobre 2001,
presso il Centro di formazione de
“Il Sole 24 ore”, in Via Brisa, n.
3, è prevista una tre giorni di studi sul tema: “Euro e contabilità:
dal piano dei conti alle scritture
di fine esercizio”, che spazierà
dall’analisi de “L’impatto dell’euro sulla contabilità e sul
bilancio d’impresa” a quella della
tassazione delle operazioni concluse via internet. Il 25 e 26 ottobre sarà la volta del corso intensivo di specializzazione sul tema:
“Technology companies & partnerships”, organizzato dall’Euromoney Legal Training che, dopo
la prima giornata dedicata all’analisi di problematiche legate, in
particolar modo, alle società quo-
tate, tratterà, nel modulo di
“fiscalità” previsto per il 26, le
problematiche legate alle transazioni informatiche, sotto il profilo delle imposte sia dirette che
indirette, nonché gli ultimi sviluppi in tema di “stabile organizzazione”, secondo la disciplina
Ocse ed iva intracomunitaria.
Milano: comunicazione
finanziaria ed investor
relator
Il 12 dicembre 2001, presso
l’Hotel Nikken di Milano, si terrà
il corso dal titolo: “La comunicazione finanziaria e il ruolo dell’investor relator”, indetto dall’Istituto di Ricerca Internazionale
(IIR). Quattro i moduli in programma: “Il quadro degli adempimenti obbligatori per le società
quotate”; “L’informativa continua su fatti rilevanti”; “Il segmento STAR”; “Il ruolo dell’investor relations manager”.
Il corso si chiuderà con una
esercitazione pratica sui casi
aziendali di più spiccata attualità.
SERVIZIO ON-LINE
Questo numero e gli arretrati della “Lettera legale” sono consultabili su internet
all’indirizzo:
www.theaea.com/letteralegale
Professionisti specializzati in materia societaria, fiscale, contabile e finanziaria
possono rispondere a specifici quesiti ed a richieste di approfondimento sulle notizie contenute nella “Lettera legale” ed anche su altri argomenti, da indirizzare a:
A&A Group - via Pompeo Magno, 1 - 00192 Roma
(via e-mail: [email protected])
La “Lettera legale” è realizzata con l’apporto dei professionisti di “A&A group” nelle sedi operative di Ginevra, Hong Kong, Lussemburgo, Nassau (Bahamas), Roma,
Tortola (B.v.i.), Varsavia; nelle sedi di rappresentanza di Londra, Lugano, Madrid,
Milano, Montrèal, New York, Parigi; nelle sedi di corrispondenza di: Amsterdam,
Atene, Barcellona, Brema, Budapest, Buenos Aires, Chicago, Copenaghen, Dublino,
Francoforte, Funchal (Madeira-Portogallo), George Town, Hamilton (Bermuda), La
Valletta, Monaco, Montecarlo, Montevideo, Praga, Singapore, Vienna, Zurigo.
LL
Roma: seminario sul
“dopo euro”
Il Centro di formazione de “Il
Sole 24 ore” ha indetto, a Roma,
presso la sede di via delle Ande,
n. 15, per il 25 e 26 ottobre 2001
l’incontro di studio su “Gli effetti
dell’euro sulle procedure amministrative e sul bilancio”.
Il seminario servirà ad approfondire, nel corso dei lavori in
calendario per la prima giornata,
temi come “L’adeguamento delle
procedure amministrative all’euro”; “I principi e i postulati per
la redazione del bilancio di esercizio riletti alla luce dell’euro”.
Il giorno 26 sarà dedicato a: “La
ridenominazione del capitale
sociale in euro: profili civilistici
e riflessi contabili”; “Il trattamento dei costi connessi all’adeguamento all’euro” ed, infine,
“Gli adempimenti fiscali connessi al passaggio all’euro”.
Roma: appuntamenti
Luiss
La Luiss Management ha
organizzato una serie di seminari
relativi al “Diritto dell’impresa”,
nel periodo compreso fra il prossimo novembre ed il febbraio del
2002, a Roma. È previsto per il
16 novembre, il primo incontro di
studio sul tema “La quotazione in
Borsa delle start-up companies”.
Il 22 e 23 novembre, ci sarà il
convegno su “Il processo digitale”, mentre il 24, 25 e 26 dello
stesso mese, si terrà l’incontro
dal titolo: “Crimini informatici,
privacy e sicurezza”.
Dal 27 novembre 2001 al 22
febbraio 2002, infine, si svolgerà
un corso sulla “Contrattualistica
internazionale”.