Hokusai, Hiroshige, Utamaro

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Hokusai, Hiroshige, Utamaro
 Inoccasionedel150°AnniversariodellerelazionitraGiapponeeItalia
Hokusai,Hiroshige,Utamaro
PalazzoRealediMilano
dal22settembre2016al29gennaio2017
Gliuominieglianimali,gliumilitestimonidell'esistenzaquotidiana,laleggendaelastoria,le
solennitàmondaneeimestieri,tuttiipaesaggi,ilmare,lamontagna,laforesta,iltemporale,le
tiepidepioggedelleprimaveresolitarie,l'alacreventoagliangolidellestrade,latramontana
sull'aperta campagna, i volti delicati delle donne. Tutto questo, più il mondo dei sogni e il
mondo del meraviglioso, sono i soggetti prediletti dei tre artisti per eccellenza del “Mondo
Fluttuante”(l’ukiyoe):Hokusai,HiroshigeeUtamaro.
Proprioaitreartistidell’ukiyoeèdedicatalamostrachesiapreil22settembre2016finoal
29 gennaio 2017 a Palazzo Reale a Milano e che, attraverso 200 silografie policrome e
libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione del Honolulu Museum of Art,
propone un viaggio nel mondo artistico e umano dei tre maestri, che ancora oggi, come nei
secoli precedenti, hanno influenzato scuole e artisti del Giappone e dell’Europa,
contrapponendo all’etica del samurai il godimento del singolo momento, il piacere, il
divertimentoinognisuaforma.
“In occasione dell’anniversario dei 150 anni dalla firma del primo Trattato di Amicizia e di
Commercio tra il Giappone e l’Italia, siamo particolarmente felici di poter rappresentare nelle
salediPalazzoRealelavisionedelmondogiapponeseattraversol’immaginarioraffinatoditre
dellepiùimportantipersonalitàdellasuastoriaartistica–hadichiaratol’assessoreallaCultura
Filippo Del Corno –. In scena una fantasia e una tecnica che hanno saputo affascinare,
influenzandoli,moltiartistieuropeidifineOttocento,daMonetaPuccini,travalicandol’ambito
figurativopittoricoincuisimuovevano.GiacomoPucciniambientainfattiinGiapponeunadelle
sue opere liriche più famose, “Madama Butterfly”, che apre il prossimo 7 dicembre la nuova
stagionedelTeatroallaScala”.
L’esposizione, promossa e prodotta da Comune di Milano‐Cultura, Palazzo Reale e
MondoMostre Skira e curata dalla professoressa Rossella Menegazzo, docente di Storia
dell’Artedell’AsiaOrientaledell’UniversitàdegliStudidiMilano,siinserisceall’internodelle
celebrazionidel150°AnniversariodellerelazionitraGiapponeeItalia,avviateconlastipula
delprimoTrattatodiAmiciziaeCommerciofirmatotraiduePaesiil25agosto1866.
Il pubblico della mostra potrà vivere una duplice esperienza: da un lato provare la stessa
meraviglia che provarono davanti alla freschezza e semplicità di forme e colori artisti come
Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse‐Lautrec e che contribuì a cambiare e rivoluzionare il
linguaggiopittoricodellaParigidifineOttocento;dall’altroconoscerelepeculiaritàtecniche,
l’abilitàel’eccentricitàdeisingoliartisti.
Per ragioni conservative e di tutela delle opere esposte, diversamente dalle altre mostre in
corso a Palazzo Reale, la mostra Hokusai, Hiroshige, Utamaro resterà chiusa il lunedì
pomeriggio mentre il sabato la chiusura sarà anticipata alle 19.30 anziché alle 22.30,
conultimoingressoalle18.30.
Attraverso5sezioni(Paesaggieluoghicelebri:HokusaieHiroshige;Tradizioneletteraria
e vedute celebri: Hokusai; Rivali di “natura”: Hokusai e Hiroshige; Utamaro: bellezza e
sensualità; I Manga: Hokusai insegna) la mostra metterà in luce il mercato dell’immagine
dell’epoca,cherichiedevaditrattaresoggettiprecisi,luoghievoltibennotialpubblico,temie
personaggi alla moda. Una domanda intorno alla quale nascevano inevitabilmente rivalità,
prima ancora che tra gli stessi artisti, tra gli editori che producevano le opere e si
contendevano i migliori pittori, incisori e stampatori per dar vita a serie di stampe sempre
diverse, verticali, orizzontali, in forma di ventaglio, in formato di libro per soddisfare un
mercatodell’editoriasemprepiùesigenteeampio.
Ilpercorsodimostrapertanto,attraversolesilografiedeitremaestri,KatsushikaHokusai
(1760‐1849),UtagawaHiroshige(1797‐1858)eKitagawaUtamaro(1753‐1806),metterà
in evidenza come fossero ricorrenti gli stessi soggetti e come gli editori fossero obbligati a
inventareespedientiqualiformatieinquadraturediverse.Maanchecomeognunodiquesti
artistisisiadistintoconunaserietematicaspecificafinoarenderlaunbestsellerobbligando
gli altri a cimentarsi sullo stesso soggetto alla moda per ricavarsi il proprio spazio sul
mercato.RisultachiarocosìperchéalleTrentaseivedutedelmonteFujidiHokusai(1830‐32
circa) seguirono, a distanza di quasi vent’anni, anche Trentasei vedute del monte Fuji di
Hiroshige(1852‐58)ecomequesteultimecomprendanovedutesimilicheinqualche modo
citano il maestro Hokusai (ad esempio proponendo la “Grande onda” con una simile
inquadraturamamenoirruentaedrammatica).
Allo stesso modo si comprenderà perché la serie più famosa di Hiroshige, le Cinquantatrè
stazioni del Tōkaidō, edita inizialmente nel 1833‐34, sia stata ripetutamente proposta dallo
stessoautoreconeditoridiversieinformatidiversi,senonaddiritturaincollaborazionecon
altri artisti, e come il soggetto sia stato trattato anche da Hokusai in una serie di surimono
(bigliettiaugurali)esilografietrail1804eil1811.
Scorcidiponti,cascate,quartieridiEdo,diKyotoedelleprovincepiùlontane,insiemeaivolti,
all’eleganzadeikimonoeallasensualitàdelledonnepiùbelledell’epocadipingonoilquadro
diunasocietàeaccompagnanol’osservatore,dialloracomedioggi,neiluoghienellelocalità
frequentati dai tre maestri e dai loro contemporanei; testimoniano come l’uomo sia sempre
parte attiva e integrata nella natura, anche quando i soggetti rimandano alla tradizione
letteraria, poetica e teatrale; evidenziano da un punto di vista tecnico una crescente
confidenzadeimaestridell’ukiyoeconquellechefuronolemodalitàdirappresentazionedella
realtàprovenientidaOccidentechefuronointegratepocoallavoltanelleimmaginidelMondo
Fluttuante e soprattutto segnano da un punto di vista sociale e politico la creazione di una
nuovaepiùomogeneaidentitàculturalenazionale.
D’altraparte,furonoquesteimmagini,inparticolarelevedutedelGiapponediHiroshige,i15
volumidiMangadiHokusai,ivoltidellebellezzediUtamaroadivenirepuntodiriferimento
estetico per tutti gli artisti successivi: i fotografi giapponesi e occidentali affermatisi in
Giapponenellasecondametàdell’Ottocentosirifeceroaicolori,alleinquadratureeaisoggetti
dell’ukiyoe per i loro scatti da proporre agli stranieri, confermando quelle immagini come
“l’ImmaginedelGiappone”oltreoceanocheconquistòesconvolseilmondoartisticoeuropeo,
in particolare nella Parigi di fine Ottocento, trasformando e rivoluzionando la modalità
pittoricadegliimpressionisti.
Un fascino che continua a perpetuarsi ancora oggi e che ha dato e dà vita a tutta quella
produzione grafica contemporanea che da quest’arte fluttuante è scaturita, dai manga agli
anime,daltatuaggiofinoaigadgetpiùcommerciali,maanchenelcontinuorichiamodaparte
diartisticontemporaneigiapponesiestranierinelleloroopereditemiequalitàdellestampe
dell’ukiyoe.
Lamostrasiinserisceall’internodiuncalendariodieventicheavrannoluogoinItalialungo
tutto l’arco dell’anno 2016 per celebrare il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e
Italia: grandi mostre d’arte, performance teatrali di burattini (bunraku) e della grande
tradizione del nō, concerti e spettacoli di danza moderni e tradizionali, rassegne
cinematografiche,eventid’architetturaedesign,epoifumetto,letteratura,sportemoltoaltro
ancora a rappresentare il mondo culturale e tecnologico del Giappone in Italia per tutto il
2016.L’occasioneèlacelebrazionedel150°anniversariodallastipuladelprimoTrattatodi
Amicizia e Commercio, firmato il 25 agosto 1866 tra Giappone e Italia e che diede inizio ai
rapportidiplomaticitraiduePaesi.ImportanticontattitraiduePaesieranogiàavvenutinei
secoliprecedenti,apartiredalXVIsecolo,pervoleredisingolifeudiesignoridell’aristocrazia
di spada particolarmente sensibili alla cultura occidentale e alla religione cristiana tanto da
inviare missioni conoscitive in America, in Europa e in particolare in Italia e in Vaticano,
tuttaviaquellodel1866èilprimotrattatofirmatotraPaesimodernidopooltreduesecolidi
chiusuradelGiappone.
Il 2016 sarà quindi non solo un’importante ricorrenza diplomatica, ma diventerà anche
l’occasione per approfondire o addirittura scoprire nuovi aspetti degli scambi culturali,
economici, politici, sociali avvenuti e oggi più che mai in essere tra il nostro Paese e il
Giappone. Un programma fitto di eventi e celebrazioni che coinvolgeranno diverse città e
istituzionigiapponesieitaliane.
InItalia,moltieventisonoselezionatidalComitatoperilcoordinamentodel150°Anniversario
delle relazioni tra Giappone e Italia. Il ricco calendario, che sta raccogliendo sempre più
numerose iniziative, alcune ancora in definizione, conta la preziosa collaborazione di tante
realtà pubbliche e private, tra le quali l’Ambasciata del Giappone in Italia, il Consolato
GeneraledelGiapponeaMilano,l’IstitutoGiapponesediCulturaaRoma,MondoMostreSkira,
l’Università degli Studi di Milano, le Scuderie del Quirinale, il Palazzo Reale di Milano, l’Ara
Pacis di Roma e il MAXXI, dacché, come auspica l’Ambasciatore Umemoto Kazuyoshi:
“attraverso iniziative di interscambio che spazieranno negli ambiti più diversi, quali politica,
economia,cultura,scienzaetecnologia,turismoeistruzione,lareciprocacomprensionetraidue
Paesi e tra le rispettive cittadinanze possa andare incontro ad un ulteriore progresso, e che
questa sia l'occasione per il dischiudersi di nuove prospettive per le relazioni bilaterali. Le
relazionitraduePaesiinultimaanalisinonsonocherapportitraesseriumani”.
IlcatalogodellamostraèeditodaSkira.
UfficioStampaMondoMostreSkira:
FedericaMariani,tel.066893806,366.6493235–[email protected]
BarbaraNotaroDietrich,tel.3487946585–[email protected]
LuciaCrespi,tel.0289415532,0289401645–[email protected]
UfficiostampaComunediMilano
ElenaConenna–[email protected]
www.palazzorealemilano.it,www.hokusaimilano.it