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www.ilfatto.net
mensile gratuito di informazione libera
luglio-agosto 2011
cronaca
primo piano
pag. 6
sport
cultura
“Turn Over”: blitz
antiprostituzione
dei Carabinieri:
arrestati due
molfettesi
La visita del
cardinale Amato a
Molfetta
n° 77
pag. 10
Due grandi
concerti targati
Fondazione
Valente
nell’agosto
molfettese
Leo Squeo,
colpo di mercato
dell’Hockey
Club Molfetta
pag. 21
webtv
MOLFETTA
Operazione
“Mani sulla Città”
MOLFETTA
Se ci vietano il
Gavetone... andiamo
alla Bussola al mare?
La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti
a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del
compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Paolo Borsellino
MOLFETTA
Il video della prima
tappa de “il Fatto
RE-Tour Summer”
“il fatto” non riceve alcun finanziamento pubblico
pag. 26
2
luglio-agosto 2011
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acebook
corsivo
luglio-agosto 2011
“Non mi chiedete chi sono i politici
compromessi con la mafia perché se
rispondessi, potrei destabilizzare lo Stato.”
(Tommaso Buscetta, rivolgendosi
a Giovanni Falcone)
Wikipedia descrive così la mafia:
“una organizzazione di potere”
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
Le analisi moderne del fenomeno della mafia
la considerano, prima ancora che una organizzazione criminale, una “organizzazione di
potere”; ciò evidenzia come la sua principale
garanzia di esistenza non stia tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nelle alleanze
e collaborazioni con funzionari dello Stato,
in particolare politici, nonché del supporto di
certi strati della popolazione. Di conseguenza
il termine viene spesso usato per indicare un
modo di fare o meglio di organizzare attività
illecite.
La mafia non è affatto invincibile; è un
fenomeno umano e come tutti i fenomeni
umani ha un principio, una sua evoluzione
e avrà quindi anche una fine.»
(Giovanni Falcone)
Quindi il termine “mafioso” può essere utilizzato nel linguaggio comune per definire,
per esempio, un sindaco che dia concessioni
edilizie solo ai suoi “amici” o un professore
universitario che fa vincere borse di studio a
persone anche eventualmente valide ma a lui
Mesi estivi intensi che con il caldo hanno fatto esplodere di tutto. Escludendo le bombe, gli
incendi e i piccoli abusivismi degli “ambulanti
non ambulanti”, ormai passati di moda e quasi
invisibili agli occhi dei passanti sempre più avvezzi, purtroppo, a questo tipo di prepotente, ora
ci si dedica alla grande operazione “Mani sulla
Città” che si sta espandendo a macchia d’olio.
Considerate che, ad ogni immobile sequestrato
corrispondono numerosi indagati tra studi tecnici e imprese e non sempre si tratta dello studio
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legate, o la nomina da parte di un governo di
altissimi dirigenti anche eventualmente capaci
ma “politicamente vicini” alla maggioranza di
cui il governo è espressione.
Qui trovate altre info: http://it.wikipedia.org/
wiki/Mafia
Ci si difende in silenzio e si attacca facendo rumore.
E l’ipocrisia molfettese esplode. Così vince la mafia.
Ma chi è il vero mafioso?
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di Giulio Cosentino
di [email protected]
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della famiglia Altomare. L’operazione ha reso
pubblico, a chi ne era ignaro, un meccanismo
consolidato dalla notte dei tempi, ma chissà
perché, ora divenuto di grande attualità. Il timore che possa diventare così grande da finire
in un nulla di fatto, come accaduto in passato,
non è da trascurare. Non vorrei ci ritrovassimo
nella classica situazione con il consueto copione: tanto rumore per l’inizio dell’operazione e
altrettanto tanto silenzio per la conclusione. Il
tutto coronato da soldi spesi per gli studi legali,
spesso a spese dei contribuenti. Staremo a vedere che cosa succederà e come andrà a finire
tutta questa vicenda, di cui conosciamo, proba-
bilmente, soltanto la punta dell’iceberg! La cosa
che invece mi rincuora, ma che, al tempo stesso,
mi preoccupa sono le numerose segnalazioni di
porcherie locali fatte dai cittadini e che passano tutte attraverso il Comune di Molfetta. Sono
talmente tante e visibili, che abbiamo difficoltà
ad approfondirle tutte. Ne lanceremo, quindi,
una alla volta sperando che possano essere intercettate da chi incaricato e ne possa trionfare
il senso di giustizia. I politici dell’opposizione
provano a tirare dalla loro un pò di popolarità ma la gente è stanca di credere ai soliti millantatori e ai soliti nostalgici delle listelle preelettorali, che sono tutti già in movimento. Dura
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fare stampa in questo periodo per la scarsità dei
fondi ma principalmente per la disponibilità dei
cittadini politicamente liberi. L’impressione è
che le menti pensanti molfettesi stanno altrove
e chi è rimasto si limita a subire o a fare piccoli
commenti su facebook. La frase che sento più di
frequente quando chiedo un approfondimento
ad una vittima è sempre la stessa ormai: “HO
ALTRO DA FARE”! La delusione più grande è
sentirselo dire dalle vittime rassegnate, da insegnati e in particolare da abbronzatissimi studenti. Chi alimenta questa MAFIA siamo noi che
con l’omertà e la tacita complicità rassegnata
la rafforziamo.
L’impressione è che tutti aspettino altro
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L’estate, si sa, è un periodo dove in molti
preferiscono andare al mare e rilassarsi. Un
fenomeno che noi, da sempre, notiamo con
una piccola flessione gionaliera dei visitatori
sul nostro portale www.ilfatto.net. Tuttavia,
in seguito all’operazione “Mani sulla Città”
c’è stato un cambio di tendenza. Oltre alle
migliaia di visitatori dal giorno del blitz, no-
tiamo una presenza costante di visitatori che
aspettano di conoscere qualche informazione
e dettaglio in più. Il rumore di fondo della
cittadinanza che si percepisce è quello che,
questa non è stata una operazione isolata ma
l’inizio di una serie di operazioni che dovrebbero riguardare l’intera macchina amministrativa molfettese. Io lo interpreto come un
desiderio, da parte della Molfetta sana, pulita e soprattutto stanca di tali illeceità , che
vorrebbe che, lo Stato sano di questa nazione entri nei faldoni di tutte quelle operazioni
sporche, che tristemente stanno dipingendo
sempre più il panorama locale e non. La mia
triste impressione è che non c’è assolutamente la volontà di interrompere un sistema
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consolidato di privilegi politici e marchette,
ma solo quello di cambiare una bandiera
che, politicamente, è molto stabile. Sostituire
quella attuale con una nuova casta ma con le
stesse regole, perché alla fine non sta cambiando nulla in questa città. Siamo di fronte
all’incapacità dello stato di ripulirsi da un
sistema ben consolidato.
Gare, appalti e fondi pubblici
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Raccolgo tantissime segnalazioni di gare vinte
dagli amici dei politici, di fondi dati per eventi
che non vengono giustificati, di consulenze e
spese comunali di tutti i generi, dove confluiscono i soldi delle nostre tasse che nessuno,
purtroppo, denuncia. Anzi, più di uno si met-
te dietro la scia. Lo Stato, in questa città, ha
ormai perso da tempo e si ferma all’ottimo
lavoro delle forze di Polizia, che indagano e
arrestano, ma che spesso vedono dissolversi
nel nulla operazioni che dovevano finire in
condanne esemplari. Questa è la città dove
se uno ruba una bottiglia di borghetti rischia
di farsi otto mesi di carcere e che se, invece,
manda in fallimento un’intera città, con molta
probabilità, ne uscirà quasi indenne. Non parlo dell’attuale amministrazione ma del sistema
in generale, lo stesso sistema che protegge gli
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illeciti quotidiani o addirittura li appoggia.
Come combatterlo? Semplice. Denunciando
o unendosi in comitati di cittadini attivi! I comitati veri sono formati da cittadini e non da
politicanti pseudo liberatori, che preparano il
terreno per le prossime elezioni.
Arriviamo a questo numero pre-estivo
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Questo numero è stracarico di notizie e ho preferito rinunciare ad alcune pubblicità per inserire maggiore informazione possibile. Precede il
prossimo numero che uscirà a metà settembre.
Questo è, quindi, un numero bimestrale che copre
i mesi di luglio e agosto. Tantissimi gli argomenti
trattati con una piccola fotografia sul momento
dell’operazione “Mani sulla Città” che, al momento, dopo la prima fase, non ha ancora dato
grandi colpi di scena. Girano molte false voci che
non rilanciamo quindi attenti alle bufale. Grande
spazio alle iniziative dei molfettesi e ai numerosi
eventi estivi. Un giornale molto pieno e pregno
di notizie e che, nelle sue 10.000 copie, continua
a offrire informazione libera in una città sempre
2640
più occupata e disorientata.
Auguro a tutti i lettori una buona lettura e una rilassante estate per caricare le energie e attendere
il nuovo autunno, dove non mancheranno corsi,
eventi e nuove iniziative tutte targate Il Fatto.
rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net
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attualità
luglio-agosto 2011
Spiagge libere a Molfetta
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di Paola Copertino
Facciamo un salto nel tempo, grazie alle
poetiche testimonianze dello scrittore molfettese Gerardo de Marco, il quale racconta
che, i due lembi di costa apparivano sempre
solitari e deserti : rarissimi d’estate i bagnanti , per lo più famiglie che si recavano
al mare con il “break” o con il “phaeton”.
Fino a quasi l’inizio della guerra, ci si recava a mare presso le “baracche”, costruite a mò di palafitte sulla spiaggia, in alcuni
punti vicino alla città: “C. Colombo”, poco
distante da palazzo de Luca, sino al 1910, la
“Stella d’Italia”,accanto allo stabilimento di
don Cristallino Gallo, “Macello”, prima della “Secca dei pali”, la più distante, situata
nelle adiacenze del Santuario della Madonna
dei Martiri .Lo scrittore continua ricordando
che, nei pressi di via Orsini, alle spalle della Villa Comunale, sorgeva lo stabilimento
idroterapico balneare fatto costruire nel 1909
da Cristallino Gallo, veramente all’ avanguardia per quel tempo e demolito nel 1979.
Sul lungomare Marcantonio Colonna, oltre al
suddetto stabilimento, invidia per Molfetta,
si trovava anche lo stabilimento balneare “
Francese” che funzionava la sera anche come
pizzeria. E ora la macchina del tempo ci porta
ai giorni nostri. Da metà giugno sono comparse sulle plance cittadine per l’affissione,
manifesti della città di Molfetta a firma del
primo cittadino, il senatore Antonio Azzollini
, che recitavano così: “Pulizia delle spiagge:
la Regione ammette la propria incapacità.”
La regione Puglia è responsabile della pulizia
dei litorali. Alla richiesta di intervenire con la
disinfestazione e disinfezione delle spiagge
di Molfetta, l’Amministrazione Vendola ha
risposto al Comune, nella persona dell’ ing
Balducci, che il bilancio regionale non prevede disponibilità economiche per tale attività,
né per l’esercizio 2010, né per quello 2011. Il
comune di Molfetta ai sensi della legge Regionale 62/85 aveva inviato una richiesta di
finanziamento per quelle zone di litorale ad
alto uso ma, come vi abbiamo appena riferito,
il dirigente del servizio Ecologia, l’ingegner
Antonello Antonicelli, ha negato il finanziamento. Grazie, quindi, ad una sana gestione
del bilancio, così recita il manifesto, il Comune ha provveduto con fondi propri. Per
vedere cosa ne pensano i bagnanti ci siamo
recati presso la spiaggia pubblica più vicina,
quella denominata “ La Bussola”, dove prima
sorgeva lo stabilimento “ Francese”. Nonostante l’opera di pulizia effettuata, indubbiamente molto appezzata, i bagnanti lamentano
una carenza di servizi: mancanza di bagni
pubblici, un bar sulla spiaggia o nei pressi
soprattutto per le esigenze dei più piccoli, un
sentiero in ciottolato per agevolare il percorso lungo l’arenile, nuove e altre passerelle in
legno, perché quelle che ci sono hanno alcune assi staccate che sono diventate pericolose
per i bambini. Molte mamme però, che frequentano quella spiaggia da anni, invitano i
più giovani a servirsi dei cestini, visto che ce
ne sono tanti lungo tutta la spiaggia, dopo i
bivacchi notturni, e a depositare i rifiuti negli
appositi contenitori perché la spiaggia è di
tutti e va tenuta pulita. Basta poco, rispetto
dei luoghi e della natura , per garantire una
spiaggia più vivibile, meno pericolosa e più
piacevole da ammirare.
Guarda il
video...
Leggi le istruzioni a pag. 31
http://www.ilfatto.net/url/0099.htm
pillola web del 11/07/2011
Cala San
Giacomo, una
discarica a
cielo aperto
Negli ultimi giorni sono giunte in redazione numerose segnalazioni che denunciano lo stato di
sporcizia e di abbandono in cui versa Cala San
Giacomo a Molfetta. Una delle spiaggie più suggestive di Molfetta si è trasformata in una discarica a cielo aperto che si estende lungo tutta la
Cala, compresa la vicina villetta ormai devastata
negli arredamenti e piena di cartacce e rifiuti di
ogni genere, compresi pneumatici usati. Manca
qualsiasi tipo di servizio, come dei semplici cestini getta carte, ma soprattutto, come è evidente dalle immagini, manca da parecchio tempo
l’opera di pulizia della zona.
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politica
luglio-agosto 2011
5
Pino Amato commenta
la recente operazione
“Mani sulla città”
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Abbiamo incontrato Pino Amato, per capire
che fine avesse fatto e quale fosse il suo pensiero riguardo gli ultimi avvenimenti che hanno colpito la città di Molfetta.
Che idea si è fatto del terremoto giudiziario
“Mani sulla città” scoppiato in questi ultimi
giorni?
In riferimento alla questione giudiziaria preferirei non esprimermi. Lascio alla magistratura
il compito di fare il suo dovere e di accertare
se le condotte contestate siano illecite o meno.
Sulla questione politica si può fare un’unica
riflessione: il Sindaco deve assumersi le sue
responsabilità, in quanto la nomina del’ Ing.
Roco Altomare è stata voluta fortemente dallo
stesso e, pertanto, deve rispondere politicamente di quanto accaduto alla città, facendo
un passo in più, ovvero quello della costituzione di parte civile del comune di Molfetta in
questa vicenda.
Che giudizio dà di questi anni di governo
dell’amministrazione Azzollini?
Un’amministrazione che deve avere la sua
fine il prima possibile. I fatti ci hanno dato
ragione, il Sindaco-Senatore-Presidente della
Commissione Bilancio al Senato non avrebbe mai potuto svolgere contemporaneamente
le tre cariche e così è stato. Non faccio fatica
a definire questa la peggiore amministrazione
del dopoguerra che abbiamo avuto a Molfetta
e lo testimoniano i fatti: assessori senza deleghe, strade dissestate che causano contenziosi
per milioni di euro, la questione eco-mostro
della Capitaneria di Porto, la non costituzione
di parte civile nel caso lodo Zitelli, la questione irrisolta del Porto con contenziosi che sono
costati, alle casse comunali, ben sette milioni
di euro con, tra l’altro, un’indagine in corso
da parte della magistratura, una giunta comunale nominata senza la presenza di donne con
conseguente azzeramento da parte del TAR.
Vi è poi la questione campi di calcetto di via
Gramsci, dove , non si capisce per quale motivo, non si riescano a recuperare circa 250
mila euro di crediti. Forse, perché, qualche
consigliere di minoranza ha fatto il classico
salto della quaglia in maggioranza. Un modo
barbaro e sistematico condotto dal Sindaco
Azzollini di ricattare politicamente un consigliere comunale costringendolo a fare una
scelta ben precisa: o si passa dalla sua parte o
si muore politicamente. E poi ancora un consiglio comunale ,ormai fatto di incompetenti,
dove i consiglieri comunali, eletti dal popolo,
rinunciano al loro mandato per un posto di lavoro o una poltrona da dirigente. Tutto ciò è
scandaloso e noi dell’UDC dal 2008 abbiamo
rinunciato a questo modo di fare politica pasticciona di questa amministrazione non più in
grado di amministrare questa città, già ridotta
alla povertà e alla illegalità diffusa. Devono
andare tutti a casa.
Parlando della sua attività politica, intende
ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative di questa città?
Credo, con molta probabilità, che non mi ricandiderò, per un semplice motivo. Da tempo
ho scelto di farmi da parte, non ricoprendo
nessun incarico politico, per affrontare con
maggior serenità la mia vicenda personale.
È giusto fermarsi ma seguo, comunque, con
attenzione ed orgoglio ciò che sta facendo l’
UDC Molfetta e i suoi giovani; stiamo attuando da tempo un rinnovamento totale all’interno del partito, lanciando giovani competenti
ed entusiasti di fare politica, quella vera, sana,
fatta per la propria città. Un rinnovamento dirigenziale che rappresenterà la futura classe
dirigente dell’UDC Molfetta e che, perché no,
potrà essere protagonista delle prossime elezioni amministrative dando ossigeno e nuova linfa a questa città, mandando a casa, una
volta per tutte, i vecchi e nuovi volponi della
politica.
A proposito di elezioni amministrative, l’ UDC
Molfetta in quale coalizione si schiererà e
quale sarà la vostra linea politica?
Non spetta a me dirlo, ma al commissario cittadino e al partito stesso. Credo che, ed è solo
un mio pensiero personale, alla nostra città
serva un profondo cambiamento sia di uomini
che nel modo di fare politica ed amministrare una città. Serve una netta discontinuità con
l’attuale amministrazione e anche con coloro
che, in passato, hanno amministrato Molfetta.
È necessario, dunque, un cambiamento totale,
perché, penso che il sindaco ideale per questa
città oggi debba essere un giovane, pulito, non
compromesso, non ricattabile dall’Azzollini
di turno. Ed è per questo che noi dell’ UDC
presenteremo un nostro candidato sindaco con
2643
tali caratteristiche. Siamo favorevoli, inoltre,
alle primarie perché il nostro candidato deve
essere condiviso da tutti. Ci deve essere una
forte partecipazione democratica che riporti
entusiasmo e voglia di ricominciare; insomma
non è più tempo di destra o sinistra è tempo
del Grande Centro, è tempo di coerenza, di
onestà e di trasparenza, con un programma di
forte sviluppo per Molfetta a favore dei giovani disoccupati, delle famiglie meno abbienti e
delle fasce più deboli. Noi dell’UDC ci concentreremo su queste proposte, proponendo,
inoltre, di eliminare le nomine di dirigenti ad
interim da parte del sindaco, di ridurre i costi
della politica nominando solo 6 assessori nella
giunta comunale e con stipendi degli stessi dimezzati del 50 %, di ridurre da 5 a 3 membri i
consigli d’amministrazione, come già prevede
la legge. Questa è la mia idea di città e spero
che l’UDC Molfetta la condivida e che si viaggi sulla stessa lunghezza d ‘onda.
Questa la sua idea di città, per la scelta della
coalizione invece?
Sulla coalizione noi non chiudiamo le porte
nè a destra nè a sinistra. Ci confronteremo,
invece, sui programmi e sulla scelta degli uomini, tenendo sempre presente la nostra ferma
volontà di mandar via i vecchi e nuovi volponi della politica per dare spazio ai giovani.
Siamo quindi aperti al dialogo con quanti vorranno condividere le nostre idee. Per il resto
prima questa amministrazione andrà a casa
prima potremo dare il via al grande progetto
di rinascita di questa città.
Rino Lanza: “Lo scacchiere politico
molfettese sembra essere bloccato”
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Lo scacchiere politico molfettese sembra essere bloccato. Pare che tutti siano in attesa di
qualcosa di indefinito che dia il via ai soliti
balletti e alle solite manfrine.
A noi di Futuro e Libertà, così come penso
anche agli amici dell’UDC, non interessa arzigogolare attorno ai vecchi metodi ed ai non
più credibili usi e costumi a cui, la Seconda
Repubblica ci ha abituato. Noi non ci aggrapperemo mai a “ Mani sulla Città “ per offrire la
nostra proposta politica. A noi interessa la città
di Molfetta e vogliamo rimboccarci le maniche per i molfettesi, che meritano di più e ai
quali vogliamo fornire una Nuova Molfetta e
qualche strumento in più per far conoscere le
situazioni ed i problemi che si vivono. Conoscere insieme i desideri, le speranze, i progetti
e le difficoltà che ogni molfettese incarna.
Quindi, pur nella diversità di toni, Futuro e Libertà Molfetta, concorda su un fatto unico, ov-
vero che urge una nuova classe dirigente, che
deve essere scelta necessariamente con le primarie. Lo scenario più rassicurante è quello di
un grande accordo fra tutto il Popolo moderato. Noi del Polo della Nazione siamo alternativi non al centro destra o al centro sinistra,
ma all’imbarbarimento politico che Molfetta
sta attraversando.
Le primarie del Polo della Nazione dovranno
essere, comunque, sintesi di progetti politici
mai collocati su posizioni estremiste, perché
chi si riconosce in questa area politica ha le
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idee chiare, ma anche il dono del dubbio. E
ciò, per principio, impone di ascoltare tutti e
confrontarsi con chi ha idee diverse, quindi
dare ad ogni molfettese la possibilità di avere, finalmente, diritto di cittadinanza, come è
inevitabile in un’area politica che si rivolge
ad un elettorato importante perché da sempre
maggioritario.
Mai il popolo moderato di Molfetta ha avuto
la possibilità di indicare il proprio candidato
Sindaco. Ora potrà farlo, ora potrà finalmente
sentirsi, come è giusto, padrone a casa sua.
Anche Molfetta ha il suo Movimento 5 Stelle
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Dopo l’esperienza dei due V-day di Milano e
Torino, l’entusiasmante emozione provata nei
due giorni del Woodstock 5 stelle di Cesena,
finalmente, con l’entusiasmo dei ragazzini
ma con le conoscenze dei grandi, con l’incoscienza di voler cambiare il mondo, ma con
la consapevolezza di enormi ostacoli anche
Molfetta ha il suo Movimento Cinque Stelle.
Tutto nasce, all’incirca un anno fa, con la costituzione del meetup “Amici di Beppe Grillo
Molfetta” e grazie alla linfa data dagli iscritti
su facebook, oggi orgogliosamente possiamo
affermare di essere cresciuti e divenuti un bel
gruppo formato da persone animate da spirito di giustizia e voglia di sostituire la vecchia
classe politica.
I referenti del gruppo sono Alfredo Bonetti e
Giuseppe Ciccolella, sempre disponibili ad accettare idee e proposte utili per la collettività.
All’interno del Movimento ciascuno vale uno,
quindi nessuna casta o gerarchia, né di destra
né di sinistra, ma gente che guarda oltre, semplici cittadini organizzati in una struttura orizzontale dove il contributo di uno è ascoltato
e valutato da tutti. Chiunque può partecipare
agli incontri e discussioni che avvengono sul
web e in luoghi prestabiliti chiedendo l’amicizia sul profilo di facebook “Movimento Cinque Stelle Molfetta” e, sempre gratuitamente,
sul meetup “Amici di Beppe Grillo Molfetta”.
Da qualche giorno è in rete il nostro sito/blog
“molfetta5stelle.altervista.org” dove ci si può
iscrivere alla newsletter e partecipare attivamente all’aggiornamento del sito . Il nostro
indirizzo email movimento5stellemolfetta@
2645
alice.it è sempre libero ad accogliere qualsiasi
tipo di opinione, commento o proposta. Non
chiediamo tessere o contributi in denaro. Solo
la collaborazione nel proporre nuove idee per
risollevare le sorti della nostra città, ormai allo
sbando completo sotto tutti i punti di vista.
L’appello che rivolgiamo a tutti i cittadini,
stanchi di questo modo di fare politica (vedi
doppi o triplici incarichi, mancata preferenza
elettorale, referendum che si cerca in tutti i
modi di eliminare) è quello di collaborare alle
proposte del Movimento con altre idee per realizzare il sogno di far diventare Molfetta una
Città a 5 stelle.
rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net
6
attualità
luglio-agosto 2011
La visita del Cardinale
Amato a Molfetta
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Prevenire
è meglio
che curare
Con l’inizio della stagione calda un problema
che si pone di frequente
è quello di contrastare la
disidratazione dell’organismo umano. La sudorazione, a volte copiosa,
determina la perdita dei sali minerali che, pur rappresentando i cosiddetti “microelementi”, non
sono poi così meno importanti. Anzi, al contrario, l’alterazione della concentrazione nel sangue
di sostanze quali il sodio (Na), il potassio (K), il
cloro (Cl), il magnesio (Mg) o il calcio (Ca) possono dare origine a scompensi anche abbastanza
seri. E’ pur vero che l’organismo umano spende
energia per mantenere adeguati livelli di concentrazione degli “elettroliti” citati sfruttando “pompe” che spostano ad esempio il sodio all’esterno
della cellula ed il potassio all’interno; per quanto
riguarda invece il calcio, il giusto equilibrio ematico è ottenuto a danno del tessuto osseo che è
sempre in continuo modellamento ma, quando
l’apporto alimentare è scarso oppure la perdita
urinaria è eccessiva, viene eroso e come inevitabile conseguenza si genera il fenomeno ormai
ben noto dell’osteoporosi.
L’importanza del sodio e del potassio va ricercata
nel controllo di parametri vitali quali la pressione
arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria ed il
mantenimento di un buono stato di perfusione periferica dei tessuti. Il cloro è sicuramente importante per valutare la funzionalità renale oltre che
respiratoria (“alcalosi” o “acidosi”) e metabolica;
inoltre possiede una buona capacità ossidante e
disinfettante. Il magnesio infine è responsabile di
molti processi metabolici essenziali, come la formazione dell’urea, la trasmissione degli impulsi
muscolari, la trasmissione nervosa e la stabilità
elettrica delle cellule. La sua carenza può portare
a nausea e vomito, diarrea, ipertensione, spasmi
muscolari, insufficienza cardiaca, confusione,
tremiti, debolezza, cambiamenti di umore, apprensione e perdita della coordinazione.
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2646
di Paola Copertino
Una folla commossa e affettuosa ha accolto
Sua Eminenza Angelo Amato, giunto a Molfetta, sua terra d’origine, per la sua prima visita
da Cardinale. Ricordiamo che, il 20 novembre
scorso, durante una solenne cerimonia in San
Pietro, il Cardinale Amato era stato elevato
alla dignità della porpora da Sua Santità Benedetto XVI a cui è legato particolarmente,
essendo stato segretario della Congregazione
per la Dottrina della Fede, proprio quando era
presieduta dall’allora Cardinale Ratzinger. A
nome di tutti i cardinali, in quella occasione,
rivolse il ringraziamento al Santo Padre, così
come è stato ricordato da mons. Martella, vescovo di Molfetta durante la solenne Concelebrazione Eucaristica in cattedrale, presieduta
da sua Eminenza Cardinale Amato, a cui hanno
preso parte autorità religiose, politiche, civili
e militari. Dopo la processione dal seminario
vescovile in cattedrale, a cui hanno partecipato
vescovi giunti da tutta la Regione e sacerdoti
provenienti da tutta la diocesi, ha avuto inizio
in una chiesa veramente gremita, nonostante il
caldo, la cerimonia religiosa, supportata dallo
splendido coro che ha animato la funzione. Ad
accogliere il Cardinale in cattedrale, un picchetto di carabinieri che ha reso gli onori al
porporato il quale, nel pomeriggio, aveva compiuto un pellegrinaggio dei ricordi sui luoghi
a lui più cari. Si era, infatti, recato presso il
cimitero a pregare sulla tomba dei suoi defunti, alla chiesa dell’Immacolata dove fu battezzato e presso la chiesa di San Giuseppe, sede
dei Salesiani, dove nacque la sua vocazione.
Ad entrambe le comunità ha donato delle reliquie, offerte da papa Benedetto XVI. Ovunque, ha stretto mani e abbracciato coloro che
gli hanno rivolto parole affettuose e cariche di
gratitudine. Durante la cerimonia in Cattedrale
gli è stata donata una croce pettorale con una
reliquia di San Corrado, patrono della nostra
Diocesi che il cardinale porterà con sé a perenne ricordo della sua terra. Densa di affetto, ricordi, commozione, gratitudine, parole
in vernacolo, l’omelia del Cardinale Amato,
sottolineata più volte da calorosi applausi dei
fedeli presenti. Il porporato ha ringraziato tutti
i presenti e la comunità diocesana per l’affetto
che gli ha tributato e coloro che gli hanno per-
messo di raggiungere una meta straordinaria,
primo fra tutti Papa Ratzinger che aveva quasi
convinto a visitare Molfetta nel 2005, proprio
in occasione dei festeggiamenti in onore di San
Corrado, nativo delle stesse terre del Pontefice. A Benedetto XVI, il cardinale Amato aveva regalato una biografia sul nostro patrono e
il Papa iniziò ad amare la nostra terra grazie
proprio a quella lettura. Il Santo Padre, quindi,
conosce Molfetta e più volte, ha affermato il
cardinale Amato, ha chiesto della nostra città.
Ha poi raccontato episodi della sua infanzia ed
adolescenza. Del papà che lavorava nei cantieri navali, del suo grande amore per il mare di
Molfetta, insidioso, con gli scogli, diverso da
quello di Ostia con la sabbia dorata, della sua
passione per il nuoto, quando faceva le gare
nuotando dallo Scoglio d’Inghilterra al largo
con gli amici. Ha poi ribadito il suo amore per
le processioni, per la festa della Madonna dei
Martiri e per le tradizioni, per i sapori e i profumi della nostra terra. Un’attenzione particolare
ha dedicato alla nostra cucina: dal “pizzarello”,
celebre panino farcito con il tonno, ai gelati dal
sapore imbattibile, dal “ ciambotto”,zuppa di
pesce alle “cartellate”, dolci tipici di Natale.
Queste descrizioni, così cariche di umanità,
hanno strappato un lungo e caloroso applauso,
carico di affetto da parte di tutta la comunità.
Poi sono cambiati i toni ed è stato possibile
apprezzare un fine teologo, che vanta numerosissime pubblicazioni. Ultimamente, essendo
prefetto della Congregazione della Causa dei
Santi, i suoi studi stanno affrontando il tema
della santità della Chiesa. Nella mattinata di
domenica 10 luglio, il porporato si è recato
presso i cantieri navali, dopo si è imbarcato su
un catamarano da cui ha potuto vedere Molfetta dal mare, un mare tanto amato e rimpianto.
Ad accoglierlo un picchetto degli uomini della
Capitaneria di Porto che hanno reso gli onori
militari all’alto prelato. Il comandante, il capitano di fregata Enrico Cincotti, ha donato al
cardinale il “ crest” simboleggiante la capitaneria e il nostro porto: subito dopo una breve
visita nel Duomo dove ha ancora incontrato
concittadini dispensando sorrisi. Alla cerimonia religiosa di sabato ne è seguita una altrettanto coinvolgente, questa volta civile, presso
l’auditorium del Seminario Vescovile, dove si
è tenuta la seduta straordinaria del consiglio
comunale, durante la quale è stato conferito
il sigillo della città a Sua Eminenza Cardinale
Angelo Amato. Per l’ occasione erano tanti i
figli illustri della nostra terra: una per tutti, la
presidente del Tribunale di Milano, la dott.ssa
Livia Pomodoro, che non ha voluto rinunciare
ad abbracciare, anche idealmente, il Cardinale
che, in tutti i suoi interventi, ha parlato con il
cuore mettendo in luce doti umane non comuni
e una grande comunicatività. Dopo l’appello
nominale dei consiglieri, è stata data lettura
delle motivazioni del conferimento del “Sigillo
della città”, a cui sono seguiti due discorsi, uno
pronunciato da un consigliere di minoranza e
un intervento effettuato da un esponente della maggioranza. Il vice sindaco, il dott. Uva,
ha, invece, tracciato un excursus del percorso umano e di studi del Cardinale. Il sindaco
Azzollini ha puntato su ricordi ed esperienze
toccando il lato umano e i legami con Molfetta.
Ad unanimità i consiglieri hanno votato per il
conferimento del prestigioso riconoscimento
che premia i suoi studi nel campo Cristologico, la sua ricchissima produzione nel campo
teologico, il suo impegno come docente presso
l’ Università Salesiana e ancora il suo incarico come segretario della Congregazione della
Dottrina della Fede, fino alla investitura come
prefetto della Congregazione della Causa dei
Santi e l’ investitura cardinalizia. Il sigillo della città è stato accolto dal Cardinale come un
tesoro; ha esortato tutti a prodursi per il bene
comune e ha elogiato tanto la sua Molfetta,
di cui è informatissimo, dicendo che è meglio di quello che si crede, soprattutto per chi
è lontano e la vede, quando torna, migliorata
e cresciuta. A conclusione della cerimonia ha
firmato l’Albo d’onore riservato ai personaggi
illustri. Ci auspichiamo di rivederlo e riabbracciarlo a settembre, così come ha promesso, per
la festa della patrona di Molfetta, la Madonna
dei Martiri a cui è molto legato. E chissà se non
riesca a portare nella nostra città anche il Santo
Padre Benedetto XVI.
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attualità
pillola web del 19/07/2011
Il mistero della
meridiana di
Torre Gavetone
Abbiamo ricevuto da un nostro lettore una segnalazione circa la meridiana in pietra situata
a ridosso di Torre Gavetone. L’autore della segnalazione ci fa sapere che tale opera, da lui
confrontata con gli strumenti di precisione,
ha un’indicazione del nord sfasata di qualche
grado. L’errore si denota anche dal fatto che
l’orario che essa segna, come evidente dalla
foto, è errato.
Inoltre, la pietra che indica il nord riporta delle
coordinate latitudinali e longitudinali scritte
in maniera incompleta, non precisa, ma soprattutto errate: infatti i valori di latitudine e
longitudine possono essere scritti o in sistema
sessagesimale, con gradi minuti e secondi,
oppure in sistema sessadecimale, con gradi e
frazione decimale di grado. Sulla nostra meridiana, invece, il valore della longitudine, 16°
63’ 80’’, è stato scritto con primi e secondi ma
non in scala sessagesimale. Insomma se volete
orientarvi o conoscere l’orario a Torre Gavetone... meglio portar da casa bussola ed orologio. Ecco a voi le giuste coordinate di Torre
Gavetone Latitudine 41°11’40.58”N Longitudine 16°38’17.44”E non si sa mai potrebbero
servire..
luglio-agosto 2011
7
Nuove strade a Molfetta
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
di Paola Copertino
Nel corso di un incontro pubblico, tenutosi presso la Sala Finocchiaro della Fabbrica
di San Domenico, alla presenza di un folto
pubblico, sono state illustrate le nuove denominazioni di alcune vie situate nella nuova
zona di espansione della città. L’amministrazione comunale, infatti, con la deliberazione
della giunta comunale n° 38/2011 ha disposto, dopo le proposte presentate da varie associazioni cittadine, l’intitolazione di alcune
strade in omaggio alla levatura professionale
e storica delle donne e degli uomini illustri considerati. A presiedere la cerimonia l’assessore
delegato alla toponomastica Leo
Petruzzella, Sergio Ragno per
l’associazione “Eredi della Storia” e Nicola Campo in qualità
di presidente della locale sezione
della Pro Loco.Alcune vie sono
state dedicate a personaggi noti
a livello nazionale che si sono
distinti in vari ambiti: sociale,
professionale o culturale. Fra
questi, su proposta delle guardie d’onore del Pantheon e degli
Eredi della Storia, una strada è
stata intitolata alla principessa
Mafalda di Savoia, grande donna che, pur avendo avuto la possibilità di
salvarsi dall’eccidio nazista, andò incontro
al suo destino, morendo, con atroci sofferenze, dopo essere stata deportata in un campo
di concentramento nel 1944. In programma
è prevista anche una grande cerimonia a cui
parteciperanno le guardie d’onore che prestano servizio a Roma sulle tombe reali. Altri
nomi a livello nazionale sono: don Giuseppe
Gualandi, fondatore della “ Piccola Missione
Sordomuti” a cui presto si aggiungerà la casa
protetta in fase finale di ultimazione, destinata ad ospitare i sordomuti provenienti da tutto
il meridione; Antonio de Curtis, in arte Totò,
grande attore e nobile napoletano, conosciuto
per le sue macchiette e la sua grande gestualità; Federico Fellini, indimenticabile regista,
noto per aver fatto conoscere e amare al mondo intero la dolce vita romana. Ancora una
via sarà intitolata al grande artista napoletano
e scrittore di commedie nonché attore, Edoardo De Filippo. Passiamo ora ad esaminare le
strade intitolate a personaggi molfettesi che,
come ha detto l’assessore Petruzzella, hanno
fatto apprezzare la nostra città a livello nazionale e internazionale e che spesso nemmeno
gli stessi molfettesi conoscono. La commissione toponomastica ha dedicato una strada
al noto musicista molfettese Angelo Inglese
che ebbe la cittadinanza onoraria per i suoi
meriti. Fu autore di diverse splendide marce
funebri e fece parte della banda governativa
del Venezuela, diventando il capostipite della scuola molfettese. Un’altra sarà intitolata
all’educatore benemerito, intellettuale, autore di pubblicazioni e libri, grande figura della
cultura: Mauro Spagnoletti. Al vice presidente nazionale delle Pro Loco d’ Italia, Domenico Mancini, grande divulgatore del nome di
2647
Molfetta in Italia e nel mondo, fondatore di
testate giornalistiche è dedicata un’altra via.
E ancora, su suggerimento dell’Accademia
Nazionale di Brera, per la bravura, i dipinti, ospitati presso sedi istituzionali importanti
in Italia e all’estero, i nomi di: Addamiano,
Grillo, Nuovo, Zaza, mentre una via è stata
intitolata anche al pittore molfettese Leonardo Minervini. Al medico molfettese Giuseppe
Carabellese, primo pediatra cittadino, è stata, invece, dedicata una piazzetta. Fu allievo
di Giuseppe Moscati, mostrò sempre grande
umanità e dedizione nella sua professione, fu
ricercatore e autore di diverse e
importanti pubblicazioni, oltre
ad essere un eccellente pianista e fondatore di uno dei primi
consultori pediatrici. Ad un altro
medico è stata dedicata una via:
si tratta dell’oculista molfettese
Vitangelo Spadavecchia, figura di spicco nella storia locale
e non solo. Qualche perplessità
per la strada intitolata al politico
e statista Bettino Craxi per la sua
vicenda contrastata; approvazione e apprezzamento, invece,
per le intitolazioni a Papa Lucani, ricordato per il sue breve
pontificato e per le doti umane
e per Largo Paul Harris, giovane
avvocato, la cui intitolazione è stata voluta
dal Rotary Interational per i principi di amicizia , solidarietà e servizio da lui incarnati.
Ai familiari è stata omaggiata una cartellina
dell’amministrazione con la planimetria della
via intitolata al loro congiunto.
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8
attualità
luglio-agosto 2011
La grande proletaria si è
svegliata: ecco i risultati
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2648
di Gianfranco Inglese
Le elezioni amministrative sono state un primo campanello d’allarme. Ora la sentenza è
definitiva: il centrodestra italiano è in profonda
crisi. Tale è l’opinione pubblica, all’indomani
del referendum popolare del 12 e 13 giugno,
che risuona come un verdetto oscuro e un presagio nefasto. Il risultato dei referendum dimostra che il Governo ed il Popolo della Libertà
(anche la Lega Nord) non sanno più parlare
all’Italia. Forse non sanno neanche più guidarla. La secessione dei finiani e il logoramento
interno hanno certamente lasciato un segno
forte nella popolazione italiana che, chiamata
alle urne, ha contraccambiato con quattro “X”,
tutto il risentimento accumulato verso un governo lontano dalle esigenze reali del popolo.
Ecco, dunque, che, come al solito, nei momenquesito 1
Abrogazione dell’affidamento del
servizio ad operatori privati
si
96,57% - 23.980 voti
50,10%
affluenza
quesito 3
Abrogazione delle nuove norme sulla
produzione di energia nucleare
si
95,73% - 23.766 voti
50,08%
affluenza
ti di crisi la gente perde le proprie convinzioni
individuali per lasciarsi illuminare dai “lanternoni” di una coscienza critica di massa. Come
meravigliarsi, pertanto, che la risposta al referendum sia stata data in un’unica direzione? Il
centrodestra, infatti, ha preferito il silenzio ed è
stato incapace di prendere una posizione chiara
rispetto ai quesiti, fatta eccezione per la proposta sul legittimo impedimento. Si tolga l’acqua,
bene prezioso per la sussistenza, si producano
pure scorie radioattive fino ad esserne sommersi, ma per carità, non si distruggano le diversità
dinanzi alla legge! Alla base del silenzio, sintomo di offesa nei confronti di una popolazione
che guarda e giudica, ci sarebbe stata la paura
di perdere con il raggiungimento del quorum.
Eppure quelle leggi sono state pensate, scritte
e votate in Parlamento da una precisa maggioranza. I risultati dei referendum, però, non
quesito 2
Abrogazione delle norme che stabiliscono
la determinazione della tariffa
si
97,32% - 24.168 voti
50,10%
affluenza
quesito 4
Abrogazione della norma
si
95,74% - 23.765 voti
50,08%
affluenza
devono essere esaminati superficialmente: la
vittoria non è del centrosinistra, ma della popolazione italiana e a vantaggio dell’uguaglianza
fra cittadini sia per i servizi pubblici che per
l’amministrazione della giustizia. La voglia di
dire “basta” ai continui soprusi perpetrati contro la classe medio-bassa, ha prevalso in tutti,
sia nei più grandi che in molti si sono recati alle
urne sia, un po’ meno in questo caso, nei giovani nei quali è riposta la maggiore fiducia nel
cambiamento. Il 57% circa degli aventi diritto
al voto si è recata alle urne. Sicuramente non
può essere che, più della metà della popolazione italiana, sia passata sotto l’egida della “falce
e del martello” ma, probabilmente, questi dati
stanno a significare che qualcosa è cambiato
o sta cambiando. “La grande proletaria” si è
ridestata dal lungo letargo e gli italiani si sono
resi conto della necessità di attivismo politico
per assicurare un destino democratico al Paese.
E così, su un campione di dieci persone di età
compresa tra 19 e 60 anni, sette intervistati alla
domanda: “Se ora ci fossero delle nuove elezioni, voteresti Berlusconi?”, rispondono negativamente. Mentre si pensa che, tali sconfitte
elettorali siano attribuibili alla trasmissione di
Santoro, il Corriere della Sera sottolinea come
facebook, twitter e blogger abbiano ormai un
ruolo chiave in quanto il tam tam crea “massa
critica” e trasforma l’elettore in attivista. La
popolazione italiana è maldisposta verso un
Governo che fino ad ora non ha fatto altro se
non buone promesse e leggi ad personam.
pillola web del 27/06/2011
Encomio
Solenne
per quattro
Carabinieri della
Compagnia
di Molfetta
Il Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” Generale di Brigata Aldo Visone, lo scorso
venerdì 24 giugno ha consegnato 24 riconoscimenti ad altrettanti militari che si sono particolarmente distinti nel compimento delle loro
attività istituzionali, a conferma del particolare
impegno ed attenzione dell’Istituzione a tutela
della collettività.
In particolare, nel corso della cerimonia sono stati premiati con Encomio Solenne il Mar.A.s.UPS.
Cormio Giuseppe, il Mar.Ca. Garofalo Antonio,
l’App.Sc. Faretina Cosimo e App.Sc. Lobascio
Giuseppe, effettivi alla Compagnia di Molfetta,
poiché in occasione di un incendio doloso nel
maggio 2009, con elevato senso di altruismo e
sprezzo del pericolo, non esitavano ad introdursi, unitamente agli altri commilitoni, all’interno
di abitazioni poste al secondo e quarto piano di
una palazzina, invase dalle fiamme e dal fumo,
riuscendo a trarre in salvo tre famiglie ed a porre
in sicurezza alcune bombole di gas e contenitori di benzina, collocati in un appartamento con
l’intento di provocare una devastante esplosione.
L’intervento si concludeva con l’arresto dell’autore del folle gesto”.
luglio-agosto 2011
9
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10
cronaca
luglio-agosto 2011
“Turn Over”: blitz
antiprostituzione dei
Carabinieri
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2649
Alle prime luci dell’alba di mercoledì 15
giugno, oltre 200 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, supportati da un
elicottero e da unità cinofile, hanno portato a
termine un’importante operazione di polizia,
che ha consentito di disarticolare un gruppo
criminale, operante nella provincia di Bari e
con ramificazioni a Lecce e Genova, dedito
allo sfruttamento ed al favoreggiamento della
prostituzione.
Una ventina sono stati i provvedimenti restrittivi in carcere, emessi dal GIP del Tribunale di
Trani su richiesta della Procura della Repubblica di Trani che ha coordinato le indagini,
eseguiti a carico di altrettanti soggetti che dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e
all’induzione alla prostituzione, nonché al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,
agli incendi ed alle estorsioni ai danni di alcune prostitute che si rifiutavano di pagare i loro
“protettori”.
L’operazione conclude una complessa ed articolata attività avviata dai Carabinieri della
Compagnia di Molfetta verso la fine del 2008,
quando i militari arrestarono il 32enne bitontino Giuseppe Robles (a capo dell’organizzazione) con le accuse di tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. L’uomo aggredì,
picchiò e ferì con un colpo di arma da fuoco
un 43enne andriese che, dopo aver consumato un rapporto sessuale a pagamento lungo la
s.p. 231 (ex s.s. 98) a Terlizzi, si rifiutò di pagare l’intera prestazione. Conseguentemente
seguirono nel febbraio del 2009 e nell’aprile
dello stesso anno gli arresti di un 55enne e di
un 32enne barese, sorpresi ad accompagnare
quotidianamente sul luogo di lavoro (sempre
la sp231 a Terlizzi) 6 prostitute di nazionalità
spagnola, colombiana e polacca.
Le indagini proseguite ininterrottamente, a seguito anche degli incendi di alcuni casolari utilizzati per la prostituzione, e sviluppatesi con
intercettazioni telefoniche ed ambientali oltre a
numerosi e impegnativi servizi di osservazione
e pedinamento, hanno consentito di delineare i
contorni dell’organizzazione criminale, a struttura verticistica, in cui ogni sodale aveva dei
compiti e ruoli ben definiti.
A capo vi era Giuseppe Robles, che emanava
le direttive attraverso la sua “luogotenente”,
nella fattispecie la moglie Angela Vulpis, la
quale gestiva, in assenza del consorte detenuto
presso la casa circondariale di Trani o in regime di arresti domiciliari, gli introiti e le problematiche organizzative e logistiche dell’attività
illecita.
Poi vi erano gli addetti alla stipula di fittizi contratti preliminari di compravendita dei casolari
destinati alla prostituzione, ubicati principalmente lungo la s.p. 231 di Terlizzi, che venivano conseguentemente registrati regolarmente
presso l’Agenzia delle Entrate del capoluogo
pugliese. Così facendo la promessa di vendita
risultava efficace al momento di un eventuale
controllo delle Forze dell’Ordine, ma di fatto
era destinata a non concretizzarsi mai trasferendo comunque la disponibilità di utilizzo
dell’immobile alla prostituta che lo occupava
e sottraendo il reale proprietario alla responsabilità di dover rispondere di favoreggiamento
della prostituzione. Gli atti preliminari di acquisto erano quindi una situazione creata “ad
hoc” per dare una parvenza di legalità all’attività illecita. Qualora le prostitute fossero state
controllate dalle Forze dell’Ordine sarebbero
state in grado di giustificare il possesso del casolare, sottraendo gli appartenenti al gruppo,
proprietari degli immobili, ad eventuali responsabilità penali. Qualora le prostitute non
erano in grado di versare il denaro relativo
all’occupazione dei casolari che andava dai
350 euro giornalieri ai 1750 settimanali, venivano minacciate della conseguente chiusura
e costrette a pagare con atti intimidatori come
l’incendio delle loro autovetture.
Fondamentali per l’organizzazione erano coloro che si interessavano del reclutamento direttamente in Sudamerica delle ragazze da avviare
sulla strada. Di questo si occupava principalmente una colombiana che, avvalendosi delle
sue numerosissime conoscenze, contattava le
prostitute facendole arrivare a Terlizzi in una
sorta di vero e proprio “turn over”. Ad ogni
partenza infatti corrispondeva sempre l’arrivo
di una nuova prostituta in modo da soddisfare
una clientela sempre più numerosa. Le donne
a loro volta da appartamenti in locazione o hotel cittadini di Bari venivano quotidianamente
prelevate e accompagnate a Terlizzi dai c.d.
“tassisti”, gli addetti al trasporto dell’organizzazione. Ogni prostituta inoltre veniva preventivamente istruita, conosceva già prima del suo
arrivo a chi rivolgersi per i vari spostamenti,
nonché le persone alle quali versare i soldi sia
per l’utilizzo del casolare che per l’azione di
protezione promossa dai sodali. Il meccanismo
di reclutamento era molto semplice: l’ingresso
con visto turistico delle sudamericane attraverso la Spagna e la successiva circolazione
pressoché libera nei paesi UE fino ad arrivare
a Terlizzi.
Alla base dell’organizzazione vi erano infine
i “guardiani”, che oltre ad assicurare “protezione” alle straniere si portavano dalle stesse
nelle tarde ore pomeridiane per riscuotere il
denaro da consegnare direttamente al capo che
lo avrebbe poi ripartito tra i sodali e gestito, anche per il tramite della moglie, per le esigenze
del gruppo.
Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti
a sequestro 2 casolari, 1 container ed 1 roulotte
dislocati lungo la s.p. 231. Tra gli arrestati, due
molfettesi: Andriani Giuseppe (1962) e Novello Carlo (1951).
Saccheggiavano il negozio che
pulivano: arrestate due donne
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2651
Saccheggiavano il negozio che pulivano, portandosi via pc portatili, costosi cellulari, videogames portatili e giochi vari, ma scoperte sono
finite nei guai. È accaduto a Molfetta, dove i
Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato una 35enne incensurata di Bari Santo
Spirito, P.C. le sue iniziali e Teresa Cuoccio,
una 31enne di Palombaio di Bitonto, già nota
alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile,
attivati da una telefonata giunta al 112, si sono
recati presso un negozio di elettrodomestici
ubicato all’interno di un centro commerciale
del luogo, in quanto il responsabile dell’esercizio aveva riscontrato un anomalo ammanco
di merce e che nel contempo nutriva dei forti
sospetti su due donne addette alle pulizie dei
locali. Queste, infatti, sono state fermate poco
più tardi subito dopo essere uscite dalla porta
utilizzata dai dipendenti e qui sottoposte a controllo dai carabinieri. Nella borsa della prima
sono stati trovati 2 pc portatili con accessori e
1 nintendo Ds con un gioco, mentre nella borsa
dell’altra sono stai rinvenuti 4 telefoni cellula-
ri, 1 Nintendo Ds con un gioco e 1 pc portatile
con accessori. Le due donne, infatti, a specifica
richiesta, non erano in grado di esibire alcuna
documentazione fiscale che potesse giustificare
il possesso della merce rinvenuta. La perquisizione è stata estesa anche alle rispettive abitazioni, atteso che simili ammanchi erano stati
registrati da oltre un mese. A casa della 35enne,
infatti, gli operanti hanno trovato 2 Psp Sony,
3 telefoni cellulari, 1 Pc portatile e altri piccoli elettrodomestici, mentre presso l’abitazione
dell’altra donna sono stati rinvenuti 1 pc portatile, 1 Nintendo 3Ds e 1 Nintendo Wii.
Tratte in arresto, le due signore, su disposizione impartita dalla Procura della Repubblica di
Trani. sono state poi ammesse ad usufruire del
beneficio degli arresti domiciliari.
L’intera refurtiva, invece, è stata restituita al legittimo proprietario.
Abbandona
l’auto rubata
ma dimentica
il cellulare
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2650
Fermato su di una Fiat Fiorino di provenienza
furtiva e carica di materiale ferroso, fugge dimenticando il cellulare sulla stessa e per questo
viene rintracciato e finisce nei guai. È accaduto nella tarda mattinata di venerdì 1° luglio a
Ruvo di Puglia, dove i Carabinieri della Compagnia di Trani hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, G.D., un 34enne incensurato
di Molfetta, con l’accusa di ricettazione.
Durante un servizio di perlustrazione, i militari
del Nucleo Operativo e Radiomobile, di passaggio lungo la strada provinciale 231, hanno
notato il transito del furgone che era privo della
targa posteriore. Insospettitisi, hanno intimato
l’alt per sottoporlo ad un controllo. Il conducente, dopo aver fermato il mezzo, è sceso repentinamente e si è dato alla fuga per i campi,
riuscendo a far perdere le tracce, nonostante il
tentativo d’inseguirlo da parte di un militare.
L’ispezione del veicolo ha consentito di rinvenire, sul sedile del passeggero, un telefono
cellulare funzionante, mentre nel bagagliaio
sono state trovate numerose staffe in ferro utilizzate nel settore dell’edilizia. Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di appurare che il
telefono era intestato al 34enne, che il furgone
era il provento di un furto avvenuto a Terlizzi
lo scorso gennaio e che il materiale ferroso era
anch’esso di provenienza furtiva e pertinente ad una ditta di scavi e movimento terra di
Molfetta. Le ricerche avviate subito dopo l’individuazione del fuggitivo hanno permesso di
rintracciarlo, più tardi, presso l’abitazione di
un suo congiunto. Ammesse le proprie colpe,
il 34enne è stato quindi sottoposto a fermo e
poi associato al carcere di Trani. La refurtiva in
ferro, pari a circa 200 chilogrammi, è stata restituita al legittimo proprietario, mentre il furgone è stato sottoposto a sequestro, unitamente
al cellulare.
Strappò il
portafoglio
dalle mani di
un ventenne:
arrestato dai
Carabinieri
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2652
La mattina del 26 maggio scorso stappò il portafogli dalle mani di un 20enne per poi dileguarsi velocemente a piedi per le vie circostanti. Sabato 16 luglio i Carabinieri della Compagnia di Molfetta gli hanno notificato il “conto”,
eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare,
emessa dal Gip del Tribunale di Trani, con l’accusa di furto con strappo. Si tratta del 22enne
Mario Lagrasta, di Molfetta e già noto alle Forze dell’Ordine.
Erano circa le 11.30 circa, quando la vittima,
avvicinata in strada dal 22enne che le chiedeva
degli spiccioli, prese il portafogli per consegnargli qualche centesimo, quando il giovane si
impossessò del borsello fuggendo via per le vie
circostanti. Sul posto intervennero i Carabinieri della locale Compagnia che sulla base delle
dichiarazioni di alcuni testimoni, sono riusciti
ad identificare il malfattore. Il quadro probatorio presentato dagli investigatori dell’Arma
all’Autorità Giudiziaria è stato pienamente
condiviso dalla stessa che ha emesso, quindi, il
provvedimento restrittivo eseguito nella serata di sabato. Il 22enne è stato quindi rinchiuso
nella casa circondariale di Trani.
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attualità
luglio-agosto 2011
Controlli in mare dei Carabinieri:
2 persone deferite per pesca di frodo
e recuperati 13kg di molluschi
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Con il periodo estivo aumenta il consumo di
molluschi e pescato in generale. Incrementati, quindi, anche i controlli della Motovedetta
CC 807 “Pezzuto” in forza alla Compagnia
Carabinieri di Bari Centro. A seguito di verifiche finalizzate al rispetto delle normative
vigenti in materia di pesca e di sicurezza per
le imbarcazioni, i militari dell’Arma, in due
distinte operazioni condotte ieri mattina nelle
acque antistanti il litorale del capoluogo barese
e di Molfetta, hanno proceduto al deferimento
all’autorità amministrativa di due persone, un
35enne di Modugno e un 46enne di Molfetta
e alla contestazione di sanzioni per 4mila euro
ciascuno, poiché sorprese in attività di pesca
subacquea di frodo di molluschi per 13 kg
complessivi.
Il pescato è stato rigettato in acqua. I controlli
dei militari, finalizzati peraltro ad evitare che
prodotti del mare, recuperati in specchi d’acqua inquinati e senza i prescritti controlli sanitari, raggiungano i locali mercati ittici o in
alcuni casi direttamente i ristoratori, hanno
anche lo scopo di tutelare l’ecosistema marino
che viene alterato dal ricorso a metodologie e
strumenti di lavoro illegali. In tale quadro, ai
2653
subacquei sorpresi, sono stati altresì sequestrati
due erogatori e due bibombole utilizzate.
La Motovedetta CC 807 “Pezzuto” è inquadrata
nel Servizio Navale dell’Arma dei Carabinieri,
istituito nel 1969, nell’ambito del programma
avviato dal Comando Generale, per consentire
all’Arma di svolgere con pienezza e competenza i compiti istituzionali sul mare e sulle acque interne, allo scopo di soddisfare la sempre
crescente richiesta di sicurezza e la maggiore
importanza acquisita dall’elemento acqueo in
ordine ai trasporti, al turismo, alla pesca, all’inquinamento e soprattutto ai traffici illeciti.
Ancora un’auto incendiata nella notte
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Ancora un nuovo incendio ha segnato la città
di Molfetta nella notte tra il 25 e il 26 giugno
2011 attorno alle ore 2:30. A bruciare, questa
volta, una Ford Fiesta che dovrebbe appartenere ad un disabile molfettese residente nelle
vicinanze del luogo in cui l’auto era parcheggiata: via Ruvo. Sul posto, per destare le fiamme, sono intervenuti i Vigili del Fuoco.
2655
Ci giunge inoltre segnalazione che, nello stesso momento e poco distante, presso la strada vicinale Pedata d’Orlando, a ridosso della
Strada Statale 16 Bis (nei pressi dello svincolo “viabilità di servizio”) si consumava un
altro piccolo incendio che, quasi sicuramente,
potrà essere collegato all’ennesimo incendio
d’auto di questa notte.
11
Scoperto
“evasore totale”
e recuperati a
tassazione circa
11 milioni di euro
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I Militari della Tenenza Guardia di Finanza di
Molfetta, all’esito di una verifica fiscale, hanno
constatato un’evasione di circa 11 milioni di
euro. Nello specifico, nel corso di un’attività
ispettiva eseguita nei confronti di un’impresa
di Molfetta operante nel settore del commercio all’ingrosso di frutta e verdura e prodotti
alimentari freschi, è emerso che la stessa, per
diversi periodi d’imposta, ha omesso di istituire e tenere le scritture contabili, di presentare
le dichiarazioni fiscali obbligatorie e, quindi, di
versare le imposte dovute.
L’ammontare dei ricavi sottratti al fisco supera
i 10 milioni di euro, mentre l’IVA dovuta è di
oltre 800 mila euro. Il responsabile della società verificata è stato denunziato all’autorità
giudiziaria di Trani per “omessa dichiarazione”
e “occultamento delle scritture contabili”.
Sorpreso a rubare in un deposito: arrestato cinquantunenne
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In compagnia di un complice riuscito a dileguarsi
è stato sorpreso a rubare attrezzature edili in un
deposito e per questo è finito in carcere. È quanto hanno scoperto nella notte tra il 7 e l’8 luglio
i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, che
hanno tratto in arresto il 51enne Vincenzo An-
driani con l’accusa di furto aggravato.
I militari, intervenuti in via Apicella, su segnalazione giunta al “112” da parte di alcuni passanti che avevano sentito dei rumori, hanno notato
uscire dalla ditta due persone che alla loro vista si
sono date alla fuga liberandosi di tre valigette ap-
pena asportate e di alcuni attrezzi da scasso, quali
due cacciaviti, una tronchese ed una pinza, poi
recuperati dagli operanti. Prontamente inseguiti,
uno dei due riusciva a dileguarsi per le vie circostanti mentre l’altro veniva bloccato e tratto in
arresto. I successivi accertamenti hanno permes-
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so di appurare la forzatura della porta di ingresso
della ditta nonché la presenza di due trapani e di
un martello pneumatico nelle tre valige prelevate
dal deposito. Tratto in arresto il 51enne è stato associato presso la casa circondariale di Trani mentre la refurtiva è stata restituita all’avente diritto.
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luglio-agosto 2011
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in città
luglio-agosto 2011
pillola web del 20/07/2011
Incendiato il
parco giochi di
rione Paradiso
Consegnata la borsa di
studio Walter Palombella
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di Paola Copertino
Ancora una volta il fuoco ha segnato le notti
di Molfetta. A bruciare però questa volta non
è stata nessun auto, bensì il parco situato nel
rione Paradiso della periferia di Molfetta. Durante la notte, l’intera area giochi del parco è
stata prima distrutta e poi incendiata. Come dimostrano le immagini, per appiccare le fiamme sono stati utilizzati ben quattro materassi
trasportati all’interno del parco nonostante
esso fosse, prima dell’intervento dei Vigili del
Fuoco, completamente recintato.
Un gesto segno di inciviltà e stupidità ma che,
stranamente, è riuscito a passare inosservato
alla vista e soprattutto alla denuncia dei tanti
abitanti della zona.
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Sono passati ormai dieci anni da quel tragico
18 marzo 2001, giorno in cui perse la vita in
uno spaventoso incidente stradale il giovane
studente molfettese Walter Palombella, insieme al suo compagno Ignazio Minervini. Per
ricordarlo la sua famiglia, in collaborazione
con il Rotary International Distretto 2120 club
di Molfetta, ha istituito una borsa di studio che
viene conferita per meriti scolastici ad uno
studente. Quest’anno a riceverla è stato lo studente Corrado Scardino del liceo classico Leonardo da Vinci di Molfetta, durante una gremita cerimonia tenutasi presso la Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico, a cui
hanno preso parte tanti rotariani giunti anche
dalla città limitrofe. Numerosi hanno affollato la sala per ascoltare la lectio magistralis su
“Discorso ai giovani nel nome di don Tonino Bello” tenuta dal prof. Francesco Lenoci
dell’Università Cattolica di Milano. Proprio
per ribadire il legame fra il giovane Walter e
don Tonino, sull’invito vi era la foto del ragazzo nel giorno della sua cresima con il vescovo
tanto amato. Ad aprire la serata il dott. Luigi
Paolombella, papà di Walter, il quale con commozione e un groppo alla gola, ha ricordato le
tappe della breve vita del figlio: il suo amore
incondizionato per lo studio, soprattutto per la
lingua greca che lo portò sia a scegliere il liceo
classico, sia a lasciare, dopo aver frequentato brillantemente due anni di giurisprudenza,
questa facoltà per iscriversi a lettere classiche.
Il papà ha narrato aneddoti della sua vita, ha
ricordato l’esame di maturità, la sua adolescenza e la sua voglia di vivere. Poi il tragico
incidente. Si consolida l’unità familiare per
affrontare il tremendo lutto e il dott Luigi Palombella trova nello studio, nella filosofia pratica, una valvola per superare questo momento
drammatico. Decide, quindi, coinvolgendo gli
altri raggruppamenti del Rotary, di raccogliere fondi da destinare alla costruzione di due
aule scolastiche in Africa. Una di queste porta
il nome di Walter e la scuola è stata inaugurata
proprio il 18 marzo 2011, a dieci anni di distanza dalla morte dello studente. Poi la parola è passata al prof. Lenoci , originario di Martina Franca, personalità di spicco nel mondo
accademico, della cultura, dell’economia,
autore di pregevoli pubblicazioni, giornalista
pubblicista, vice presidente dell’associazione
dei pugliesi a Milano, ma soprattutto una persona dalle grandi qualità umane. Il professore
ha dato lettura di un dialogo immaginario fra
due futuri santi: don Tonino Bello e papa Giovanni Paolo II, con tantissimi riferimenti alle
città di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo,
Alessano, Tricase. Più di una volta si è detto
dispiaciuto per non aver conosciuto il vescovo di persona e ha ribadito che i molfettesi
devono essere orgogliosi di averlo avuto fra
loro per oltre dieci anni. Don Tonino è stato
portato come esempio riferendosi all’anno del
volontariato e dell’accoglienza. Il prof. Lenoci, pur non essendo mai venuto a Molfetta, ha
affermato che la nostra città ha un posto nella
sua mente e nel suo cuore in quanto ha vissuto don Tonino, facendo un parallelo con il
mondo greco e romano. Ha continuato citando
frasi dell’insegnamento del presule scomparso dedicate ai giovani, ormai diventare celebri: mordete la vita, non coltivate pensieri di
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preclusione, non chiudetevi in voi stessi, non
immalinconitevi, coltivate le amicizie, non
barattate l’onestà, stringete la mano a tutti,
traducete in pratica il vangelo, ricercate la
pace, il confronto, prendete posizione per difendere i vostri ideali. Poi, da economista, ha
tracciato un quadro, a tinte fosche, sulla situazione dei giovani di oggi: mancanza di lavoro,
situazioni precarie, difficoltà familiari, famiglie disgregate e caduta di ideali e valori. Ha
concluso richiamando, nuovamente, le parole
profetiche di don Tonino: solo la speranza potrà salvarci,assicurare un mondo migliore e un
futuro ai nostri giovani.
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Operazione “Mare Sicuro 2011”
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Lunedì 6 giugno, presso la Capitaneria di Porto
di Molfetta,si è svolto l’incontro organizzato per
la presentazione dell’operazione “Mare Sicuro
2011” che, anche quest’anno, vedrà impegnato
il personale di tutti gli uffici del Compartimento
Marittimo di Molfetta, per dare puntuale attuazione alle direttive emanate in materia dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie
di Porto.
Com’è noto le capitanerie di porto hanno, come
principale compito istituzionale l’attività di
ricerca e soccorso in mare. Pertanto, durante
l’espletamento di tale operazione, coordineranno tutti i controlli che saranno eseguiti, anche da
altre forze di Polizia, creando un’attività sinergica che ottimizzi le risorse disponibili, improntando il servizio a criteri di efficacia, efficienza
ed economicità, in modo da creare meno disagi
possibili agli utenti.
L’operazione, che si concluderà l’11 settembre,
prevede una fase preparatoria, finalizzata, principalmente, alla verifica degli assetti di sicurez-
za presso gli stabilimenti balneari e le spiagge
libere.
Un’attività di sensibilizzazione in tal senso è
iniziata, in occasione dell’incontro annuale
tenutosi con i gestori dei lidi balneari per un
confronto sulle criticità emerse lo scorso anno,
alcune delle quali sono state poi recepite nella
nuova ordinanza di sicurezza balneare emanata
il 10/06/2011 (nr. 30/11) e con la corrispondenza
estesa ai comuni costieri circa gli apprestamenti
di sicurezza da installare sulle spiagge libere.
La nuova ordinanza di sicurezza balneare ricalca, in linea di massima, la precedente curando, in
particolare, ogni aspetto inerente la sicurezza in
mare dei bagnanti. Tra le novità introdotte vi è il
richiamo specifico alle ordinanze vigenti all’interno del circondario marittimo di Molfetta, di
interdizione alla balneazione e navigazione per
motivi di sicurezza e il suggerimento, rivolto ai
gestori di stabilimenti balneari, di dotarsi di un
apparato VHF marino, in modo da rendere più
tempestiva qualunque richiesta di soccorso.
Successivamente inizierà la fase operativa che
sarà caratterizzata da una prevalente attività di
polizia, mirante a sanzionare quei comportamenti illeciti che mettano a rischio l’incolumità
dei fruitori del mare o che alterino l’ecosistema
marino o il demanio marittimo.
Massima attenzione, quindi, sarà posta nella
verifica del rispetto del divieto di navigazione
all’interno delle aree destinate alla balneazione,
all’accertamento della presenza dei dispositivi
di sicurezza sulle spiagge (su quelle libere in
mancanza si constaterà la presenza di apposita
cartellonistica monitoria relativa all’assenza dei
servizi di sicurezza), alla tutela delle acque da
possibili fonti inquinanti ed alla repressione di
abusivismi sul demanio marittimo.
In ogni caso, le parole d’ordine sono “sicurezza” e “prevenzione”, attività interdipendenti per
la cui realizzazione saranno impiegati i mezzi
terrestri e navali disponibili, che eseguiranno
controlli non invasivi ma incisivi, specialmente
nei periodi di maggior afflusso e negli orari più
critici, in modo da creare il minimo dei disagi
all’utenza senza abbassarne la soglia di sicu-
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rezza.
Grande ausilio all’operazione potrà essere fornito da comportamenti prudenti e rispettosi delle norme vigenti e dalla sensibilità nel segnalare, tempestivamente, qualsiasi situazione di
emergenza al Numero Blu 1530 o al numero di
telefono fisso dell’ufficio marittimo più vicino
o ancora mediante chiamata radio sul canale 16
del VHF.
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in città
luglio-agosto 2011
pillola web del 20/06/2011
Creiamo un
c-orto circuito
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di Mutuo SoccOrto “Errico Malatesta”
È nato a Molfetta un nuovo e “fresco” soggetto politico, economico e sociale: il Mutuo
SoccOrto “Errico Malatesta”, un progetto di
autogestione in un terreno agricolo. Giovani
braccia donate all’agricoltura e rubate (almeno
temporaneamente) alle abominevoli logiche
del mercato e del lavoro salariato. Abbiamo
scelto di intitolare il progetto ad Errico Malatesta, il pensatore ed organizzatore, oltre che
eccellente rivoluzionario e uomo d’azione, che
sentiamo a noi più vicino e attuale, promotore
di una società rinnovata che, rifiutando le relazioni gerarchiche e autoritarie a tutti i livelli,
si basa sul mutualismo, la solidarietà e la cooperazione, a partire da piccole comunità locali
che si autoorganizzano e collaborano liberamente tra loro.
In questo progetto, abbiamo deciso di condividere mezzi (uno di noi ha messo a disposizione
il fondo e alcuni attrezzi), saperi (per qualcuno
troppi libri e poca pratica e per qualcun altro
il contrario) ed esperienze passate. Partendo
dall’ovvio rifiuto di qualsiasi prodotto chimico
di sintesi, ci siamo ispirati alle varie correnti
dell’agricoltura non convenzionale (biologica,
sinergica, biodinamica, foukokiana, oltre che
alle pratiche contadine tradizionali), prendendo “buoni consigli” da ognuna, ma senza mai
aderire dogmaticamente ad alcuna, confrontandole e rapportandole con le caratteristiche
del territorio, le specie utilizzate, i mezzi e il
tempo a disposizione.
L’esperienza è nata dall’incontro tra individui
che considerano lavorare con la terra un’attività con una profonda implicazione etica, sociale
e politica, p-orto di confluenza di varie istanze
ed esigenze; una sostenibilità economica che
sia superamento e critica del lavoro salariato;
la volontà di sviluppare o migliorare abilità
manuali e competenze marginalizzate dal sistema scolastico-industriale; il richiamo della
vita rurale; la critica dei consumi e il rifiuto del
mercato; la volontà di sviluppare le autoproduzioni; la necessità di consumare cibo genuino
e reperirlo il più vicino possibile (il cosiddetto
“chilometro zero”).
Questo progetto vuole contrastare la precarietà, l’alienazione e lo sfruttamento in cui cerca
di costringerci il sistema capitalista con i suoi
ricatti legati al mondo del “lavoro”, le sue marchette (o market-te) legalizzate travestite da
contratti a termine-capestro, obbligo di corsi
d’aggiornamento-farsa, periodi di prova sottoo non-pagati, così come le trasferte, gli straordinari, ecc. A tutto ciò vogliamo sostituire una
sostenibilità dignitosa che ci faccia riscoprire il
piacere del lavoro, quello vero!
A parte qualche rara eccezione, nelle scuole e
nelle università non si insegnano, e nemmeno
si introducono, abilità manuali e competenze
artigiane. Quando, in pochi casi, questo avviene è comunque in funzione del soddisfacimento delle grandi imprese e del loro mercato
lavorativo, mai per la valorizzazione e l’autosufficienza dell’individuo e della sua comunità, per la sua crescita individuale e sociale e
per renderlo meno dipendente dalle dinamiche
dell’attuale sistema economico.
La vita e il lavoro in campagna, con i suoi ritmi legati alle stagioni e ai tempi della terra, ci
sembrano proprio l’antidoto ideale all’alienazione del lavoro salariato, alla frenesia della
città, all’atrofizzazione delle abilità manuali e
allo sviluppo insostenibile odierno.
Una società in cui, un miliardo e mezzo di persone soffre la fame e un altro miliardo e mezzo è in sovrappeso (e tra queste ultime mezzo
miliardo soffrono di obesità) non può essere
una società giusta. Siamo, quindi, convinti che
per cambiare in meglio la società non si possa
prescindere da una critica radicale dei consumi
e dei comportamenti individuali e collettivi (a
partire dai nostri): siamo convinti che l’anticapitalismo cominci anche dal rifiuto di consumare prodotti nocivi per la salute dell’uomo e
per l’ambiente.
L’alternativa concreta alla nocività attuale è la
sua sostituzione con un economia più sostenibile e giusta, basata sull’autogestione e le autoproduzioni. E’solo incentivando, promuoven-
do e realizzando da subito ed il più possibile
queste pratiche, che si può costruire l’emancipazione dalla schiavitù del capitale.
Ognuno di noi, prima di essere o diventare produttore, è essenzialmente e per natura un consumatore, per cui tutti noi, individualmente o
collettivamente (mediante il Gruppo d’Acquisto Solidale “Nestor Machno”, attivo a Molfetta), ci eravamo posti da tempo il problema di
reperire cibo ,realmente genuino, senza dover
fare diverse decine di chilometri. E’ciò che
molti chiamano ricerca del “chilometro zero”
(in realtà il chilometro difficilmente potrà essere davvero zero, a meno che non si consumi il
cibo esattamente dove lo si reperisce). Questo
concetto comporta, necessariamente, una critica radicale dell’attuale modello di mobilità a
cominciare da noi stessi (e non a caso c’è chi
tra noi raggiunge l’orto a piedi o in bicicletta):
è importante che i prodotti che consumiamo
provengano da luoghi il più vicino possibile
per evitare di contribuire, ulteriormente, all’inquinamento terrestre e di essere collusi con i
responsabili di esso, e cioè governi, multinazionali e tutti i fautori del “libero” mercato
globale.
L’Orto Malatesta ritiene che, la strada giusta
per instaurare un rapporto equilibrato col consumatore sia l’interazione continua con esso,
un rapporto diretto basato sulla fiducia, il dialogo, la trasparenza e il prezzo-sorgente, oltre
che l’invito a visitare la nostra realtà per osservarla di persona e scambiare idee, proposte e
suggerimenti. In una parola l’autocertificazione, o meglio la certificazione partecipata, concetto aperto e sempre in evoluzione al quale
stanno lavorando diverse realtà in tutta Italia,
da terra/Terra a Roma, alla Ragnatela a Napoli,
a Campi Aperti a Bologna, fino ad arrivare alla
nostra realtà locale, Movimento Terre-Rete
delle Autoproduzioni di Puglia e Basilicata,
alla cui Carta d’Intenti aderiamo entusiasticamente.
I destinatari naturali del nostro progetto sono
tutti gli individui e le realtà convinti che, un
cambiamento della società sia possibile partendo da comportamenti responsabili e prese
di coscienza individuali e collettive.
A Molfetta, quindi, il G.A.S. “Nestor Machno”, le fiere delle autoproduzioni, le MacerieBaracche Ribelli e tutte le persone, le realtà,
associazioni e gruppi presenti nel territorio.
Invece che affidarci all’uso esclusivo di facebook e di altri modi di comunicare alienanti e
falsificanti, prediligiamo una comunicazione
diretta, chiara e leale, guardando negli occhi
i nostri interlocutori, facilitati dal fatto che ci
rivolgiamo al nostro territorio e alla comunità
locale e di certo non al mercato globale (ma
neanche al villaggio globale).
Noi, ortisti ribelli in cerca di un mondo migliore, vi invitiamo ad unirvi a noi scegliendo
i nostri prodotti, per creare un c-orto circuito
nei meccanismi del potere, a partire da quelli
economici ed ecoillogici.
“Il Gioco della
Puglia”: il primo
gioco da tavola
dedicato alla
nostra regione
L’associazione culturale +39, con sede a Molfetta, vincitrice del bando “Principi Attivi 2010
– Idee giovanili per una Puglia Migliore” indetto
dall’Assessorato alle Attività Giovanili della Regione Puglia, sta realizzando il primo ed esclusivo gioco da tavolo interamente dedicato alla regione, un gioco tradizionale con plancia, pedine,
dadi, carte e un DVD interattivo.
L’iniziativa è volta a promuovere in maniera innovativa e accattivante le bellezze del territorio
pugliese, con una particolare attenzione alla funzione ludica, sociale, educativa e didattica.
Per rappresentare al meglio la Puglia abbiamo
voluto far leggere le domande-quiz sulla nostra
regione direttamente ai pugliesi!
Per questo motivo la nostra troupe è in giro in
cerca di testimonial che vogliano prestare la propria simpatia per rappresentare il pugliese doc.
I prossimi appuntamenti per il mese di luglio
sono: venerdì 22 luglio, ore 18.00, presso Soglow ApartHotel via Terlizzi; lunedì 25 luglio,
con due sessioni alle ore 11.00 e alle ore 16.00
presso Destinazione Gargano in via U. Giordano, 27 a Vieste.
Per partecipare compila il modulo di iscrizione
sul sito www.ilgiocodellapuglia.it. La partecipazione è assolutamente gratuita.
pillola web del 19/07/2011
Arrivano i
Supereroi!
Per sensibilizzare i giovani e meno giovani alla
conservazione del territorio e per promuovere
una cultura nel rispetto dell’ambiente, un gruppo
di volontari nelle vesti dei supereroi più famosi,
coordinati dalle associazioni “Terrae”, “Mondo
Sommerso” e “Poseidon”, sabato 16 luglio, alle
ore 10.00, assieme allo staff del villaggio Lido
Nettuno, si è adoperato alla pulizia delle zone
adiacenti la località “Torre Calderina” a Molfetta
recuperando un territorio abbandonato divenuto
ormai una discarica a “cielo aperto”, grazie alla
noncuranza e all’insensibilità dell’uomo verso le
meraviglie del mondo.
Le operazioni sono state patrocinate dalla “Lega
Ambiente”, dalla Società Nazionale Salvamento
di Bisceglie e dall’Asm di Molfetta.
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in città
luglio-agosto 2011
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Si avvicina il corso di cucina base
per single: vi presentiamo i docenti
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lo staff
Salvatore Turturo
Da trent’anni svolge l’attività
di ristoratore con grande passione e dedizione. È attualmente responsabile dei servizi di ristorazione presso il prestigioso
“Circolo Tennis di Barletta.
Nicola Modugno
Executive chef con esperienza
pluriennale nel settore in rinomate strutture ricettive di tutta
Italia. Attualmente è titolare
del ristorante “Bistrot ‘86” di
Molfetta.
Giacomo Giancaspro
Docente presso l’Istituto Professionale Statale Servizi per
l’Enogastronomia e Ospitalità
Alberghiera di Molfetta. Vanta una pluriennale esperienza
nell’organizzazione di eventi
di settore.
Michele Colafiglio
Executive chef con esperienza
pluriennale nel settore. Cultore
dell’enogastronomia “murgiana”, promotore di iniziative
culturali legate alla conoscenza
dei prodotti tipici del territorio.
Francesco Lanza
Maestro pasticcere, autore di
numerose pubblicazioni di settore, esperto in gastronomia,
pasticceria salata, tecniche di
pasticceria artistica, cioccolateria e pasticceria. Attualmente
lavora a Molfetta dove dirige
l’azienda “Al Duomo Pasticceria”.
Giuseppe Turturo
Giovane chef di cucina, fa parte della schiera di professionisti
che si stanno facendo strada nel
panorama enogastronomico pugliese e non solo. Appassionato
innovatore e sperimentatore, è
attualmente impegnato presso
il “Circolo Tennis di Barletta”.
Si avvicina la presentazione del corso di cucina base per single, organizzato da “Il Fatto”
con la Factory del Gusto che insegnerà i fondamenti della cucina. Il programma completo
sarà reso pubblico nel numero di metà settembre. Dopo aver parlato del progetto, tantissimi
molfettesi mi hanno chiesto indicazioni sui
docenti e sono rimasto piacevolmente colpito
dal consenso ricevuto quando ho detto loro i
nomi. Questo non è un articolo pubblicitario
bensì un ringraziamento ad un gruppo di professionisti della ristorazione che, con coraggio
e voglia di cambiamento, hanno avviato questa
iniziativa innovativa per il nostro territorio e
che è sempre più in gran voga nel nord d’Italia. Di seguito la presentazione della Factory
del gusto presa direttamente dal loro sito istituzionale che potete trovare all’indirizzo web
www.factorydelgusto.it
La Factory del Gusto nasce dall’idea di noti
professionisti della ristorazione pugliese.
Ispirata dall’idea di Andy Warhol e alla sua
“Factory” - fabbrica d’arte o laboratorio creativo della New York degli anni Sessanta- la
Factory del Gusto è una scuola versatile dove
crescere professionalmente, sviluppare nuove
idee e confrontarsi. Comune denominatore la
passione per la cucina italiana e internazionale,
l’amore per la tradizione e la voglia di sperimentazione. La Factory del Gusto è un laboratorio creativo e culturale dell’arte culinaria
dove chef executive, maitre sommelier, maestri pasticceri, cioccolatieri, gelatieri, barman,
esperti, specialisti, giornalisti, studiosi, appassionati e sperimentatori, fanno della cucina un
momento di ricerca, conoscenza, innovazione
e avanguardia. Nella Factory del Gusto ogni
giorno c’è qualcosa di nuovo, ogni ingrediente
ha una storia, ogni ricetta è un’avventura creativa.
L’Accademia in cucina, è il nostro payoff. È
stato scelto perché la Factory del Gusto nasce
dalla passione di uomini sensibili ad ogni forma di cultura enogastronomica con l’obiettivo
di salvaguardare e promuovere il nostro patrimonio culturale. Essere l’Accademia in cucina
significa: rispetto per la tradizione insieme alla
voglia di innovazione, creazione di nuove tendenze, garanzia di formazione qualificata e certificata. Gli allievi cucineranno in modo nuovo
e contemporaneo e ritroveranno nelle ricette
2660
lo stile personale. Con la Factory del Gusto il
cibo diventa arte, talento ed espressione.
L’attività dell’Accademia permette di vivere il
gusto e la cucina attraverso esperienze uniche.
La Factory del Gusto organizza corsi di formazione, incontri, seminari, eventi enogastronomici e culturali, incentive aziendali, degustazioni guidate, giornate a tema, incontri con
nutrizionisti e biologi, momenti di educazione
alimentare. La Factory del Gusto è il laboratorio pugliese dove gli operatori della ristorazione, amatori e appassionati trovano spazio di
espressione, confronto e formazione. La Factory del Gusto è l’officina gastronomica della
cucina italiana.
Il nostro obiettivo per il futuro, è quello di avvalerci della nostra esperienza sul campo e del
nostro entusiasmo per valorizzare i talenti siano essi amatori, o professionisti.
Social Commerce: 270 nuovi clienti sul web in 4 giorni
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La contrazione dei consumi sta portando molti imprenditori a farsi delle domande su come
cambiano i comportamenti di acquisto dei
clienti. È cresciuto l’uso di internet anche per
lo shopping. Sempre più clienti lo considerano
un alleato perché rende democratico l’accesso
alle informazioni e consente il confronto dei
prezzi. Su questo radicale cambiamento trovano terreno fertile i gruppi di acquisto on line.
Ma come funziona un gruppo d’acquisto on
line? La formula è semplice: l’utente si iscrive
(gratis) ad un sito, indicando la propria città
d’interesse. Da quel momento riceve via email promozioni provenienti da esercenti locali (ristoranti/bar/parrucchieri/centri estetici/
medici/dentisti...) o nazionali (pacchetti vacanze/hotel/specialità agroalimentari/sarti ...).
Le offerte durano per un tempo limitato e valgono solo se viene raggiunto un numero sufficiente di acquirenti. Grazie a questa formula,
i siti di social commerce praticano uno sconto
fino al 70% rispetto ai normali prezzi di listino.
La prima azienda a realizzare questo modello
di business è stata Groupon.
Dal punto di vista del commerciante quali sono
i vantaggi? I commercianti girano a Groupon
una percentuale sugli acquisti, di solito il 50%
sul valore del buono, oltre allo sconto praticato sul prezzo di listino del prodotto o servizio.
In sintesi: 0 costi fissi, sviluppo della notorietà
del marchio, nuovi clienti ad alto potenziale,
sfruttamento del processo di social networking, ossia sull’azione dei clienti soddisfatti
che promuovono in prima persona il servizio.
Si capovolge il modello pubblicitario classico,
passando da un investimento fisso con un messaggio diffuso, ad un messaggio specifico su
un pubblico sensibile. Il costo dell’operazione
viene sostenuto solo dopo l’acquisto del cliente. Il commerciante deve cogliere l’opportunità anche nella fase successiva per trattenere il
cliente nel tempo.
Ma vediamo cosa è successo ad un’azienda di
Molfetta che ha utilizzato questo strumento.
La Elianto, specializzata nella vendita in tutta
Italia di olio extravergine di oliva, di prodotti
tipici pugliesi e di alta enogastronomia, e che
basa la propria distribuzione sul contatto diretto col cliente, ha utilizzato questo strumento
di marketing. Gli obiettivi erano chiari: aumentare gli ordini sul web, conquistare nuovi
clienti, far conoscere il marchio on line a livello nazionale, far crescere il traffico sul sito.
Lo scopo ultimo era, naturalmente, trasformare questi clienti, in clienti fedeli dell’intera
gamma Elianto. Dopo la prima esperienza, il
bilancio è estremamente positivo: 270 nuovi
clienti in 2 uscite, traffico del sito alle stelle (da
una media di 100 visite/giorno ad un picco di
1900/2500 nei giorni dell’uscita su Groupon),
acquisto superiore rispetto al minimo d’ordine
(il 55% dei clienti ha superato il valore dell’ordine minimo). I nuovi clienti soddisfatti hanno
2661
scritto mail positive ed alcuni hanno lasciando
traccia sul sito www.olioelianto.it sul forum di
feedback. Questo promette bene sull’ultimo
risultato che, però, non dipende da Groupon
ma da Elianto: mantenere i clienti nel tempo.
La Elianto sta pensando di estendere anche
all’estero la vendita con lo stesso sistema.
Queste ed altre opportunità sul web possono
essere leve “anti-crisi” per i commercianti piccoli e grandi, senza richiedere grossi investimenti. E’ importante, però, non improvvisare ed avvalersi di una valida consulenza, per
evitare insuccessi ed effetti boomerang. Una
cosa è certa, dobbiamo uscire dallo stereotipo
dell’Italia fanalino di coda degli acquisti on
line e lontana dal web. Il più 27% di acquisti
on line, nel 2010 rispetto al 2009, lo dimostra,
come lo dimostra anche la diffusione degli
smart-phone, che consentiranno agli Italiani di
portarsi il negozio in tasca, ed ai negozianti di
seguirli ovunque. Siamo solo all’inizio!
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16
speciale “mani sulla città”
luglio-agosto 2011
Le “mani sulla città”
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2662
Avevano messo le “mani della città” gestendo
a fini privati l’attività dell’Ufficio Tecnico del
Comune di Molfetta, in stretto rapporto con uno
studio professionale privato dello stesso Comune. Dopo mesi di indagini a cura della Procura
della Repubblica di Trani, gli uomini del Corpo
forestale dello Stato, con l’ausilo della polizia
municipale di Molfetta, hanno ricostruito la
fitta rete di interessi e di illegalità che ha praticamente “paralizzato” l’attività edilizia della
cittadina a nord di Bari.
Questi i reati ipotizzati dalla Procura di Trani:
associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati di corruzione, concussione oltre
che dei reati connessi in danno all’ambiente
consistenti in vere e proprie lottizzazioni abusive nel territorio di Molfetta, con gravissimi
rischi idrogeologici.
Nel corso dell’operazione denominata appunto
“mani sulla città” ben cinquantuno sono state
le persone indagate e nove le persone arrestate
di cui otto poste agli arresti domiciliari mentre
numerosissimi sono gli immobili, villette, ristoranti, complessi residenziali oltre all’ex Hotel
Tritone, posti sotto sequestro penale.
Dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato è emerso uno spaccato molto grave ed inquietante di distorsione e gestione a fini privati
dellattività amministrativa dell’Ufficio Tecnico
del Comune di Molfetta, soprattutto ad opera
del dirigente, in stretto rapporto con uno studio
professionale privato, tale da potersi affermare
che l’UTC di Molfetta, grazie al predetto, da
ufficio pubblico deputato alla cura della legalità della progettazione edilizia nel territorio, era
stato geneticamente modificato in una sorta di
“appendice” del predetto studio di progettazione.
Il Dirigente, ex membro del predetto studio
professionale (i cui soci sono riconducibili in
gran parte alla famiglia del Dirigente stesso),
secondo la tesi accusatoria, avrebbe, una volta divenuto dirigente deII’UTC, mantenuto un
forte legame con lo studio professionale di origine, i cui soci sono stati tutti arrestati insieme
al dirigente stesso, favorendo i progetti edilizi
confezionati dallo studio privato ed osteggiando i professionisti estranei, nonché avrebbe
addirittura minacciato anche il personale della
Polizia Municipale di Molfetta, reo nell’adempimento del proprio dovere istituzionale, di
segnalare abusi e illegittimità “scomode” per
l’assetto del Dirigente in riferimento a pratiche
curate da professionisti inseriti in quello studio
e assentite dallo stesso Dirigente.
Il dirigente, che di fatto ha mantenuto la sua
condizione di socio, non solo si è limitato a favorire le pratiche provenienti dal detto studio
approvandole con vari stratagemmi e artifizi
documentali, fatto di per se estremamente grave, ma ha anche creato un sistema finalizzato
ad indurre ed indirizzare i terzi a preferire i suoi
professionisti di fiducia in luogo di altri professionisti operanti nel settore in ambito locale.
Infatti dall’analisi condotta dai forestali, dei
dati attinti dai registri di protocollo relativi al
comune di Molfetta presenti nell’ufficio della
Regione Puglia, è emerso che le progettazioni
di tale studio tecnico dopo l’assunzione dell’incarico di dirigente sono aumentate del 600%.
Per raggiungere tale obiettivo, infatti, il Dirigente ha creato un sistema di concentrazione
del potere amministrativo e di controllo in materia urbanistica monopolizzando le decisioni e
le istruttorie più importanti nel settore (vedi la
materia paesaggistica e la gestione dei comparti) ed infine attribuendo frazioni di potere solo
alle persone a lui vicine.
Nello specifico ha consentito di realizzare vere
e proprie lottizzazioni abusive mediante atti
amministrativi illegittimi basati ora su dichiarazioni false dei tecnici, ora su atti e pareri ideologicamente falsi, facendo passare inoltre con
DIA interventi invece da sottoporre alla procedura più complessa del permesso di costruire.
In quest’ottica l’UTC ha omesso di trasmettere
atti per il parere dell’Autorità di Bacino, alla
Soprintendenza dei Beni Pubblici, ha omesso di
applicare procedure che imponevano la delibera del Consiglio Comunale, consentendo a terzi
di realizzare ciò che gli strumenti urbanistici
vigenti non avrebbero mai consentito. Così,
per miracolo, l’Hotel Tritone il cui proprietario
è stato arrestato, viene trasformato in edificio
residenziale, depositi agricoli divertano villette
o ristoranti, capannoni abusivi sono variati in
I nomi
Estrapolati dalle oltre trecento pagine d’indagine, i nominativi delle persone coinvolte
complessi residenziali, terreni agricoli diventa- nell’operazione “Mani sulla Città”. Disposta
no edificabili con enormi volumetrie.
la detenzione cautelare in carcere per l’ingeAttuando la medesima strategia nella redazione gnere dirigente dell’ufficio tecnico del comune
del Piano dell’Agro, lo stesso Dirigente in pa- di Molfetta Altomare Rocco (anno 1952), difelese situazione di incompatibilità ha favorito la so dagli avv. Palombi Elio e avv. D’Ascia Mardestinazione di 30 ettari di proprietà della sua cello del foro di Napoli, mentre sono scattati
famiglia facendoli passare da suoli agricoli a gli arresti domiciliari per otto persone: Altosuoli di portata edificatoria di tipo agrituristico mare Corrado (anno 1981), Altomare Donato
e energetico.
(anno 1951), De Giglio Marta (anno 1979), De
E che dire ancora delle conseguenze di tali dif- Robertis Alessandro (anno 1982), De Simine
fuse illegalità per l’ambiente?
Nicolò (anno 1974), Del Rosso Giambattista
La gravità delle condotte contestate al dirigente (anno 1958), Di Mola Gaetano (anno 1981),
e soci vanno bel al di là delle illegalità ammini- tutti difesi dall’avv. Belsito Marcello, e l’imstrative commesse a scopo di lucro e ridonda- prenditore edile Spadavecchia Mauro (anno
no, infatti, sugli aspetti paesaggistici, idraulici e 1930), difeso dall’avv. Calò Andrea.
idrogeologici. Molte sono infatti le costruzioni Di seguito, invece, gli indagati a piede libero.
che sono state realizzare senza il rispetto delle Amato Michele (anno 1942), Alba Vito (anno
norme di tutela del sistema delle lame e di corsi 1968), Altomare Nicolò (anno 1987), Andriad’acqua che insistono sul territorio di Molfetta ni Adriano (anno 1977), Ayroldi Felice (anno
creando una preoccupante situazione peraltro 1974), Ayroldi Martino (anno 1966), Breglia
documentata anche da recenti eventi calamitosi Maria Gemma (anno 1976), Brillante Donato
sia pure fortunatamente con conseguenze rela- (anno 1967), Camata Olga (anno 1953), Cativamente ridotte.
puti Eleonora (anno 1972), Caputo Rosa (anno
L’operazione coordinata dal Sostituto Procu- 1966), Carabellese Maria Carmela (anno
ratore della Repubblica di Trani dott. Antonio 1939), Carabellese Mauro (anno 1935), CaSavasta scattata nel corso della notte, rappre- rabellese Vito Cesare (anno 1933), Colasante
senta l’atto finale di una lunga e complessa in- Giuseppe (anno 1969), Cristiani Antonio (anno
dagine effettuata del Comando Stazione Corpo 1975), D’Elia Giovanni Angelo (anno 1978)
Forestale dello Stato di Corato, con l’ausilio del difeso dall’avv. Poli Tommaso, De Candia
Comando Stazione Forestale di Bari e del CTA Ignazio (anno 1944), De Cesare Cesarea (anno
dell’Alta Murgia, sotto il coordinamento del 1935), De Gennaro Antonio (anno 1968), De
Comando Provinciale di Bari, e della Polizia Nichilo Corrado (anno 1975), Di Pinto AntoMunicipale di Molfetta.
nia (anno 1954), Dolciamore Giuseppe (anno
All’esecuzione della ordinanza di Custodia 1955), Favuzzi Onofrio (anno 1968), Gadaleta
Cautelare emessa dal GIP del tribunale di Trani Antonio (anno 1947), Gadaleta Corrado (anno
dott. Roberto Oliveri del CastiIlo hanno parte- 1944), Gadaleta Cosmo (anno 1975), Germicipato oltre ben 60 uomini del Comando Pro- nario Mariangela (anno 1977), Guastadisegno
vinciale di Bari del Corpo Forestale dello Stato Michele (anno 1960), Guastadisegno Pantaleo
e degli altri Comandi provinciali della Puglia (anno 1956) difeso dall’avv. Altomare Maurioltre ad un elicottero del Reparto Volo del Cor- zio, Innominato Giovanni (anno 1964), Lucivepo Forestale dello Stato.
ro Saverio (anno 1962), Mancini Ignazio (anno
1957), Marasciuolo Alessio (anno 1957), Minervini Lucrezia (anno 1956), Pellegrini Lucia (anno 1955), Petruzzella Giuseppe (anno
1983), Pistillo Giuseppe (anno 1951), Scarcelli
Leggi le istruzioni a pag. 31
Riccardo (anno 1948), Spagnoletta Rosa (anno
1958), Tattoli Sergio (anno 1946).
http://www.ilfatto.net/url/0105.htm Avvocato d’ufficio: avv. Valeria Scardigno.
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Il Comune delibera il pagamento degli onorari al dirigente ing. Altomare
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
2663
di Avv. Annalisa Nanna
La Giunta comunale, con delibera del 2.5.2011
n. 89, ha disposto alla unanimità la tempestiva
nomina dell’esimio prof. Avv. Elio Palombi di
Napoli a difesa dell’ing. Rocco Altomare, poi
arrestato il successivo 23 giugno per un non
meglio precisato numero di reati che spaziano
dalla associazione a delinquere al falso, dalla
concussione ed alla lottizzazione abusiva. La
nomina è avvenuta, si legge nella delibera,
in ragione di quanto disposto all’art. 12 dal
Contratto Collettivo Nazionale Lavoro del
12.2.2002 per le Autonomie Locali, su richiesta dello stesso dirigente, risultando l’avv. Palombi difensore “di comune gradimento” delle
parti. Il nominativo dell’ing. Altomare non è
espressamente menzionato nel provvedimento
al fine di tutelare la sua privacy, ma l’indicazione dei reati commessi e le recenti vicende
di cronaca giudiziaria le ricollegano a filo doppio alla sua persona senza grandi sforzi investigativi. La delibera ha come scopo quello di
surrogare l’Ente nel pagamento degli onorari
nel caso in cui, il dirigente dovesse risultare
completamente estraneo ai fatti e, quindi, assolto ex art. 530 c.p.p., la parcella munita di
parere di congruità espresso dall’Ordine professionale competente e l’avvenuto pagamento
dell’avvocato da parte del dipendente certificato da fattura.
Ciò che desta evidenti perplessità riguarda gli
ulteriori due presupposti per la nomina del difensore: l’uno concerne “l’imputazione di fatti
o atti direttamente connessi all’espletamento
dei compiti d’ufficio” e l’altro “l’assenza di
conflitto di interessi con l’Amministrazione”.
La giurisprudenza (cfr. Corte Appello Milano
sent. n. 1170/2006; Cons. Stato 25.11.2003 parere n. 332; Tar Liguria 22.8.2002 n. 882) ritiene che “il requisito dell’assenza di conflitto di
interessi non ricorre quando all’amministratore
comunale siano imputati comportamenti non
solo totalmente estranei alle funzioni proprie
della sua carica, ma addirittura contrari ai fini
istituzionali dell’ente. E chi si avventurasse a
ritenere il contrario promuoverebbe di fatto e
contro ogni principio la concussione al rango di rischio tipico cui siano inevitabilmente
esposti i soggetti investiti di una pubblicazione”. Ciò significa che, ove la carica pubblica
divenga non già la ragione-presupposto ma lo
strumento-occasione per la commissione dei
reati, il conflitto di interessi con la Amministrazione va ritenuto sussistente, con la conseguente impossibilità di ricorrere al patrocinio
legale sovvenzionato dal comune a favore del
dipendente indagato.
Peraltro, ci si interroga su come la P.A. possa
non considerarsi in posizione antagonista con
chi, investito del munus pubblico, abbia fatto
un uso distorto del proprio mandato, non solo
per perseguire scopi assolutamente “contrari”
a quelli tipici della carica di riferimento, prescindendo dal nesso tra l’adempimento del dovere e il compimento dell’atto dell’Ufficio, ma
addirittura strumentalizzandola proprio al fine
di conseguirli. Parimenti, non si riesce a comprendere come l’ente Comune continui a non
considerarsi minimamente leso nel suo prestigio anche all’indomani dell’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere a carico
dell’Altomare ed, in ogni caso, in ragione della
autorevole posizione da questi rivestita di dirigente e responsabile dell’intero ufficio tecnico
comunale della città.
Il conflitto di interessi, non ritenuto esistente
dal primo cittadino e dalla sua giunta, emergerebbe con maggior prepotenza laddove, la fase
delle indagini cedesse il passo a quella dibattimentale con il rinvio a giudizio dell’Altomare.
In tal caso, il Comune sarebbe ufficialmente
parte offesa e danneggiata dai reati commessi
dal dirigente pubblico e legittimata a costituirsi
parte civile nel giudizio penale, potendo avanzare richiesta di risarcimento danni.
E’evidente la contraddizione in cui versa il
Comune che, pur essendo persona offesa per
l’operato del suo incaricato da un lato, dall’altro delibera di pagargli gli onorari della difesa.
A chi obietti che il pagamento è subordinato
alla assoluzione dell’imputato, la citata giuri-
sprudenza evidenzia come una eventuale sentenza di assoluzione non escluderebbe affatto
in via automatica il conflitto di interessi con la
PA, il quale va valutato sulla base del capo di
imputazione e delle contestazioni mosse al dipendente pubblico. E quelle attribuite a Rocco
Altomare sono di una tale gravità da risultare a
monte in un oceanico conflitto di interessi con
la Amministrazione che, invece, attraverso la
delibera n. 89, ha promosso un sostegno che va
ben al di là dell’eventuale supporto economico: questo, infatti, è di natura smaccatamente
politica, al punto che sindaco e giunta non si
sono né sforzati né preoccupati di spiegare il
motivo per cui il conflitto non sarebbe sussistente.
Vero è che il procedimento penale è ai suoi inizi e che la garanzia costituzionale di non colpevolezza va salvaguardata. Ma a prescindere
dalle perplessità in merito alla silente posizione
del sindaco e della sua giunta su questo squallido squarcio di cronaca giudiziaria cittadina,
si spera vivamente che l’ing. Altomare venga
prosciolto dalle accuse mossegli. E ciò non
tanto per lui, quanto per tutti i molfettesi, affinché la cittadinanza intera non debba un giorno
fare i conti con la triste certezza di essere stata
amministrata – e magari ipocritamente tacciata
di illegalità – da chi della illegalità abbia fatto
la sua occupazione principale.
speciale “mani sulla città”
pillola web del 30/06/2011
Sequestro
preventivo
per la villa
dell’assessore
Spadavecchia
luglio-agosto 2011
L’inchiesta “Mani sulla
Città”: un terremoto
giudiziario
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di Avv. Maurizio Altomare
È stato disposto il sequestro preventivo d’urgenza,
con facoltà d’uso, della villa ad uso abitazione di
proprietà dell’assessore comunale al Marketing,
Giacomo Spadavecchia, titolare del permesso di
costruire illegittimo emesso dal dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Molfetta, Rocco Altomare, già coinvolto per l’inchiesta della procura
di Trani “Mani sulla Città”.
Motivo del sequestro la costruzione della villa
ritenuta abusiva in quanto realizzata nella fascia
di 150 metri dal limite della Lama Martina Cupa,
dichiarata come “acqua pubblica” nel 1902, e pertanto sottoposta a vincolo idrogeologico.
L’opera abusiva ricade in un’area particolarmente
delicata dal punto di vista idrogeologico in quanto
le molteplici inosservanze delle indicazioni normative paesaggistiche e idrogeologiche hanno
progressivamente provocato un aggravarsi del rischio di inondazione in ampie zone del territorio.
Il Ctu nominato dalla procura ritiene essere della
massima urgenza la predisposizione di un piano
esecutivo di dettaglio per la sistemazione idraulica
del territorio ed il ripristino ambientale procedendo allo sgombero degli edifici ed alla loro demolizione laddove contrastino con il corretto deflusso
delle acque del mare.
17
Il terremoto giudiziario abbattutosi sulla città,
nelle ultime settimane, rischia di lasciare dei
segni profondi e duraturi nella società molfettese. Innanzitutto è necessaria la doverosa premessa che, in questa fase, si verte ancora nel
campo delle ipotesi, atteso che, per il momento, quanto accaduto si basa solo sulle indagini
svolte dalla Procura della Repubblica. Solo il
vaglio del Giudice potrà verificare se le tesi
della Procura siano fondate o meno. Chi scrive, pertanto, non vuole entrare nel merito della
fondatezza o meno delle tesi accusatorie, in ragione del fatto che, una tale critica va operata
nelle sedi giudiziarie e non sulla stampa. Fatta
questa doverosa premessa, quel che si pone
subito all’attenzione dell’osservatore sono i
gravi risvolti sociali che la vicenda rischia di
avere. Qualora le accuse dovessero risultare
fondate, infatti, oltre ai problemi giudiziari
degli indagati verranno in rilievo anche e soprattutto, i problemi di quanti, in buona fede,
hanno acquistato immobili formalmente dotati
di tutte le autorizzazioni ma che, nella sostanza, sarebbero stati edificati illegittimamente.
Viene infatti ipotizzato il reato di lottizzazione
abusiva, che si concretizza allorquando vengano effettuate sul terreno opere che comportino
trasformazione urbanistica o edilizia del medesimo in violazione delle prescrizioni degli
strumenti urbanistici, o comunque senza le
prescritte autorizzazioni. In termini più semplici, pur in presenza di una autorizzazione
dotata di tutti i requisiti rilasciata dal Comune,
essa deve essere conforme agli strumenti urba-
nistici, ovvero a quegli atti, dotati di efficacia
generale, attraverso i quali il Comune decide
cosa si può realizzare o meno in una determinata porzione del territorio. Esemplificando,
se viene rilasciato un permesso a costruire un
edificio residenziale in una zona agricola, quel
permesso potrà anche essere formalmente valido, nel senso che potrà anche contenere tutti i
requisiti di legge, ma, nella sostanza, esso sarà
illegittimo, atteso che quella zona è classificata come agricola dal P.R.G. e nella stessa si
potranno realizzare solo opere a servizio delle
attività agricole. Orbene, un principio ormai
consolidato della nostra giurisprudenza è quello per il quale quando l’acquirente sia consapevole dell’abusività dell’intervento – o avrebbe
potuto esserlo spiegando la normale diligenza
- la sua condotta si lega a quella del venditore
ed, in tal modo, le rispettive azioni, apparentemente distinte, si collegano tra loro, tendendo
entrambe al conseguimento del risultato lottizzatorio. L’acquirente, pertanto, potrà invocare
la propria posizione di terzo estraneo in buona fede solo se risulti provata la malafede dei
venditori, che, traendo in inganno acquirenti
comunque diligenti, li convincano della legittimità delle operazioni (vedi Cass., Sez. 3^:
22.5.1990, Oranges e 26.1.1998, Cusimano).
Quest’ultima impostazione diverrà fondamentale per comprendere quale possa essere la sorte degli immobili acquistati con sacrificio dagli
ignari cittadini. La Cassazione, infatti, anche
alla stregua di quanto deciso in più occasioni
dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, in
materia di confisca dei beni immobili frutto
di lottizzazione abusiva, ritiene che il Giudice
2664
debba comunque accertare che all’acquirente
si possa quantomeno rimproverare di non aver
diligentemente accertato la legittimità delle autorizzazioni edilizie dell’immobile oggetto di
acquisto, indipendentemente dalla circostanza
che gli acquirenti siano stati indagati o rinviati
a giudizio. Ma anche la dimostrata buona fede
dell’acquirente non pone del tutto al riparo dalla
possibile demolizione delle unità immobiliari,
illecitamente edificate in base a titolo abilitativo illegittimo rispetto alle quali, in assenza di
interventi del Consiglio comunale modificativi
degli strumenti urbanistici, residua all’inconsapevole acquirente esclusivamente la facoltà di
fare valere sul piano civile la responsabilità del
venditore, chiedendo il risarcimento dei danni
subiti. Il consiglio valido per tutti i proprietari,
in ogni caso, è quello di farsi assistere dal proprio avvocato di fiducia onde districarsi in una
materia così tecnica e complicata.
rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net
18
cultura&eventi
luglio-agosto 2011
“Vento di flamenco”: la seconda
edizione del festival internazionale
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2665
di Gianfranco Inglese
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Ritorna, anche per quest’estate, il Festival di
Flamenco organizzato dalla ballerina molfettese Daniela Mezzana, che si terrà dal 26
agosto fino al 18 settembre. Ad inaugurare
la rassegna una mostra fotografica di Silvio
d’Agostino e Luca Fiaccavento presso Sala
dei Templari dall’8 al 24 luglio. Si tratta, dunque, di un’iniziativa articolata che, oltre alle
performance di ballerini esperti di flamenco,
prevede anche concorsi, una regata e tavole
rotonde con la partecipazione dell’Università
di Bari che ha patrocinato il festival. Inoltre
ci saranno discussioni sul valore del flamenco
con alcuni ragazzi del Liceo Classico “L. da
Vinci”di Molfetta che si sono cimentati, con
questo genere di danza, in un progetto scolastico. Il flamenco nasce e si sviluppa nella
bassa Andalusia (il triangolo formato dalle
province di Jerez de La Frontera, Cordova e
Siviglia) dall’incontro tra la musica popolare
andalusa (ricca di valenze orientaleggianti dovute alla lunga dominazione araba su territorio
spagnolo) ed il patrimonio espressivo dei gitani, stanziatisi nella penisola iberica a partire
dal 1500. Nel novembre 2010, l’UNESCO ha
dichiarato il flamenco Patrimonio Culturale
Immateriale dell’Umanità. Esso, col passare
del tempo, ha assunto regole sempre più rigide
che i grandi professionisti riescono a fare proprie, conferendo tutt’oggi a questa danza, la
sua caratteristica primordiale, ovvero la libertà di esprimersi in modo individuale. Ciò che
Una passeggiata
archeologica per la città
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2666
di Paola Copertino
La locale sezione dell’Archeoclub d’Italia ha
organizzato, nello scorso mese di giugno, una
interessante passeggiata nei luoghi della raccolta dell’acqua pubblica a Molfetta. L’iniziativa è stata promossa in concomitanza dell’appuntamento referendario sull’acqua , proprio
per ribadire che, il fabbisogno di acqua è connaturato all’esistenza della vita, della civiltà,
della società umana in ogni luogo e in ogni
tempo. La gestione dell’acqua diventa una
scelta pubblica, indispensabile e primaria per
provvedere ai bisogni della gente, per dissetare
gli animali,per irrigare i campi e per assicurare
riserve idriche. L’itinerario, proposto dalla sede
di Molfetta dell’Archeoclub, ha ripercorso alcuni luoghi della raccolta pubblica dell’acqua,
tipici del territorio urbano esistenti a Molfetta
già in età moderna. Alla passeggiata ha preso
parte un numeroso ed interessato uditorio incuriosito per la scelta di un itinerario inedito
e ai più sconosciuto , in quanto, le cisterne
sono sotterranee e poco visibili. Il giro turistico ha preso il via da Piazza Immacolata dove
sorge una cisterna pubblica, di fine Ottocento,
costruita su progetto dell’ingegnere Pantaleo
Poli, mt 19,10 x 4,10 x 7,30, divisa in due invasi, uno grande e l’altro piccolo collegati da
un condotto. La cisterna è posizionata sotto il
giardino posto al centro della piazza e può essere vista scendendo una rampa di scale. A fare
da guida, l’esperto di tradizioni locali e scrittore Corrado Pappagallo, grande conoscitore di
storie, aneddoti e curiosità legate al territorio
molfettese. Il gruppo si è poi spostato a Largo Paradiso, antica piazza di Molfetta, prima
adibita alla vendita di pesce, frutta e verdura.
Qui sorge una cisterna pubblica di fine ‘800,
progettata dall’ingegner Gaetano Valente e che
si estende per 17,00 x 5,00 x 6,00 metri, unico
camerone dotato di boccaglio, spurgo e pompa
con pozzetto di sedimentazione e filtri. La passeggiata è poi continuata in Largo Domenico
Picca, dove è posizionata la cisterna più visibile, individuabile da un pozzo esterno e da un
pannello esplicativo. La piscina comune , già
esistente nel XV secolo, ristrutturata nel 1825
dall’architetto Francesco Sponzilli, è composta
da due stanzoni, ciascuno di mt 26,00 x 5,00 x
5,50 con un muro divisorio costruito con archi
e pilastri; fu in seguito aggiunta una vasca di
sedimentazione nel 1880. Una delle mete che
ha incuriosito di più, perché privata e quindi
poco conosciuta, è stata quella in via S. Damiano, nel quartiere Catacombe, dove sorge un
pozzo privato, che attinge ad una falda sotterranea a circa tre metri di profondità. Nel laghetto del Seminario Vescovile sorge, invece,
una cisterna pubblica progettata dall’ingegnere
Corrado de Judicibus che ha 15 pilastri di sostegno, volte a crociera e a botte e due vasche
destinate a sedimentazione e decantazione. Ultima tappa dell’interessante percorso quella in
Piazza Municipio dove esistono due invasi: il
primo, più antico, detto anche pozzo di Sancto
Nicola, già esistente nel XV secolo aperto al
servizio dei cittadini durante la grave siccità
del 1555, il secondo, più recente, risalente ai
primi dell’Ottocento. Entrambi muniti prima
di boccaglio, poi di condotto. Lungo tutto il
percorso Corrado Pappagallo ha fornito informazioni e soddisfatto la curiosità dei presenti.
Grande soddisfazione è stata espressa per la
riuscita dell’iniziativa dal prof Emanuele Co-
ha spinto Daniela Mezzina alla riedizione del
Festival è la ricerca di professionalità. Non si
tratta di dilettantismo, quindi, ma di persone
che hanno fatto della danza, una vera e propria
professione. Le soddisfazioni arrivano poi dal
pubblico che “meravigliato – come afferma
Daniela Mezzana – dall’esperienza e dalla
professionalità degli artisti, addirittura mi ferma per strada per comunicarmi che ha visto
qualcosa di speciale”. L’arte, quella vera e
supportata dalla conoscenza, è comunicazione
che deve arrivare a tutti nell’immediato, seppure con differenti sfumature data la diversa
sensibilità degli spettatori. Certi che tutto andrà per il verso giusto, i ballerini si preparano
a suon di nacchere per la seconda edizione del
Festival internazionale di flamenco.
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lonna, presidente della locale sezione dell’Archeoclub. Per chi volesse saperne di più,
consigliamo di leggere il volume “ L’ acqua a
Molfetta- cisterne, pozzi, piscine in territorio
molfettese” Molfetta 2002 tip. Mezzina scritto
da Corrado Natalicchio, Mauro Uva e Corrado
Pappagallo.
“Un segno di speranza nella notte”: l’eucarestia
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di Maria Sancilio
Il 16 luglio, in piazza Cappuccini, si è svolta la
notte bianca organizzata dalla “O.F.S.” ( Opera
Francescano Secolare) in occasione del suo giubileo. Sono passati centocinquanta anni, infatti,
da quando la comunità francescana cappuccina
trovava sede anche a Molfetta, dando vita ad una
vera e propria comunità che lavorava e agiva in
sintonia con il Vangelo. Ad animare la serata han-
no collaborato alcune tra le più rinomate associazioni di volontariato molfettese, come l’associazione “ONLUS don Ambrogio Grittani”,“Con
don Tonino per la solidarietà”, e ancora il WWF,
Emergency, il gruppo scout. Sono stati allestiti
diversi stand pubblicitari , presso cui era possibile conoscere e apprezzare le missioni di beneficenza effettuate dalle diverse associazioni,
acquistare gadget e assaporare diversi prodotti
molfettesi caseari. Non è mancato l’angolo riser-
vato alla confessione, come quello per il dialogo,
con la preziosa collaborazione degli studenti di
Santa Fara di Bari. Il tutto accompagnato da canti
e preghiere sul sagrato della chiesa
Presente anche un angolo dedicato alla poesia
e uno all’arte grazie al disegnatore Alessandro
Calò. Tema cardine dell’intera serata è stato quello dell’eucarestia, esposta all’entrata del convento cappuccino e avvolta da un forte momento di
raccoglimento.
All’artista Francesco Bisceglie il “Gran Premio Unità d’Italia 2011”
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di Gaetano de Virgilio
L’Accademia Internazionale dei Dioscuri, ha
assegnato il ‘Gran Premio Unità d’Italia 2011’,
all’artista molfettese Francesco Bisceglie. Il riconoscimento, conferitogli a Palazzo Barberini,
sede storica della città di Roma, nello scorso 28
Maggio, è un evento che arrichisce il bagaglio
artistico di Bisceglie. L’arte grafica che l’artista propone è riuscita ad emergere, ancora una
volta, a livello Nazionale. Il riconoscimento
assume maggior lustro proprio perchè ricorre
il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, evento che, come tutti sappiamo, dona importanza
alla storia della nostra Italia. Inoltre all’artista è
stato anche conferito, il 30 Maggio scorso, nella città di Foggia, il Premio Primavera giunto
ormai alla 43° edizione. A restare soddisfatto
dunque, non è solo l’artista Francesco Bisceglie, ma tutta Molfetta specchio di realtà artistiche emergenti e di importante spessore.
aggiungici ai tuoi amici su
acebook
cultura&eventi
luglio-agosto 2011
19
Maggiore Gennaro Sallustio, eroico
combattente tre volte decorato con
Medaglia d’Argento al Valor Militare
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di Pantaleo de Trizio
fonte Archivio storico dell’Associazione
fonte Culturale Eredi della Storia - Molfetta
collaborazione segretario S. Ragno
Ottobre1940. Mentre l’esercito greco, appoggiato da quello inglese, si trincerava con artiglieria e mitragliatrici sugli altipiani ellenici,
le truppe italiane sbarcavano in Grecia per
un’azione punitiva voluta da Mussolini. Iniziava un conflitto che vedeva l’impiego di numerose divisioni armate formate da alpini, bersaglieri, legionari. Nel luogo la logistica si mostrò
carente: il trasporto delle armi e degli equipaggiamenti avveniva sui muli. Privi dell’appoggio
delle artiglierie, impossibilitate a raggiungere
le montagne del fronte greco, i soldati italiani,
rimasti con poche munizioni, senza rinforzi, tra
fango, neve, freddo intenso con temperature
inferiori ai 15°, dovettero combattere e affrontare la forte resistenza nemica. In questa campagna vi erano anche giovani molfettesi; tra di
loro il Capitano Gennaro Sallustio, il quale, al
termine delle operazioni belliche, fu pluridecorato con due medaglie d’Argento e una di
Bronzo al Valor Militare, essendosi distinto
in combattimento a Golo Epiro il 28 ottobre,
a Testa di Ponte Perati il 21 novembre, a Monte Chiarista-Frayarit l’11 dicembre del 1940.
Il Maggiore Sallustio, era nato a Molfetta il 5
agosto 1899 da Giacomo, artigiano calzolaio e
dalla signora de Bari Rosa. Dopo aver frequentato la scuola tecnica, allo scoppio del conflitto
del 1915-1918, giovanissimo partì volontario.
Prese parte alla difesa del Piave e, dopo l’armistizio, fu assegnato al comando di un campo
di concentramento di prigionieri austriaci nella
vicina Corato. Esplosa la seconda guerra mondiale fu inquadrato nel 9° Reggimento Alpini
battaglione “Aquila”. Reduce del fronte greco,
promosso Maggiore del Regio Esercito, prese
parte alla disastrosa Campagna di Russia con
la Divisione Julia. Si mostrò uomo e soldato
straordinario. Per le eroiche azioni di baldo
combattente fu decorato con una 3a Medaglia
d’Argento al Valor Militare con la seguente
motivazione “Comandante di Battaglione di
Alpini, durante aspro ripiegamento, manteneva
salda e combattiva la compagine dei propri reparti. Incaricato di conquistare forti posizioni
che precludevano il movimento alla colonna,
superava d’impeto numerosi sbarramenti di
2669
fuoco e impegnava furioso combattimento a
distanza ravvicinata. Circondato e contrattaccato da forze enormemente superiori, continuava alla testa dei superstiti del suo battaglione a
contrassaltare fino a che, esaurite le munizioni,
travolto dalla strapotenza avversaria, scompariva nella mischia”(Lessnitcianski, Russia, 21
gennaio 1943). Alla fine del conflitto fu dato
per disperso: non si ebbero notizie su come
era avvenuta la sua morte, se per malattia dopo
essere stato catturato dai russi oppure in combattimento. Nell’ultimo tabulato pubblicato dal
Commissariato Generale Onoranze Caduti in
Guerra Roma, risulta che fu fatto prigioniero e
condotto nel lager di Oranki, in Russia, dove
morì il 28 marzo 1943 e seppellito nella fossa
comune p74. Chissà se qualche congiunto non
voglia rivolgersi alla Direzione del Sacrario
Militare Caduti d’Oltremare di Bari per chiedere le modalità per un eventuale rientro della
salma a Molfetta.
Visse in un appartamento sito in piazza Municipio, dove è stata posta una lapide a testimoniare la forza d’animo e l’umiltà del Sallustio.
Sposato con la signora Marcella Sallustio, ebbe
dei figli.
Fuochi d’artificio improvvisati e una breve
processione per concludere la solennità di San Corrado
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di Pantaleo de Trizio
Molfetta, domenica 10 luglio 2011. La processione in onore di san Corrado, Patrono della
nostra città e della Diocesi, è durata un’ora e
mezzo. Sobria, senza luminaria alcuna. È stata
organizzata dal Capitolo Cattedrale e dal Comitato Feste Patronali di Molfetta, per celebrare il 136° anniversario della solenne traslazione delle sacre reliquie dall’antico Duomo
nella nuova Cattedrale, avvenuta il 10 luglio
del 1785.
La settimana di preparazione alla festività, iniziata il 6 luglio, ha visto la partecipazione delle
varie comunità parrocchiali in pellegrinaggio
presso la Cattedrale. La settimana di preghiera
si è poi conclusa con una messa solenne celebrata dall’illustre concittadino Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per
le Cause dei Santi, in visita nella città che gli
ha dato i natali. Al Cardinale è stata donata, dal
vescovo don Luigi Martella, una croce pettorale in argento con una reliquia di San Corrado.
Dopo la Messa pontificale vespertina, officiata
dal nostro vescovo, S.E. Mons. Luigi Martella,
il Busto argenteo del Santo, privo di baldacchino, alla presenza di una moltitudine di fedeli,
curiosi e turisti è uscito dalla Cattedrale alle
20,20 e ha percorso corso Dante, piazza Municipio, via Morte, via S. Orsola, via Piazza, corso Dante. La ritirata è avvenuta alle 21,50. Don
Vito Marino, viceparroco della Cattedrale, ha
chiuso la liturgia con la benedizione dei fedeli
e la supplica a san Corrado, affinché protegga sempre la nostra diocesi. Alla processione
hanno partecipato le rappresentanze di tutte le
confraternite ad eccezione delle Associazioni e
Gruppi di preghiera. Una novità: i confratelli
hanno accompagnato il Santo in processione
con ceri accesi, cosa che, negli ultimi anni,
non era più accaduta. Un avvenimento spiacevole si è verificato, invece, durante la ritirata:
si è assistito ad un “fuggi fuggi” di fedeli che
cercavano di allontanarsi dai fuochi d’artificio,
accesi da un imprudente fedele che ha voluto
rendere onore al Santo improvvisandosi mastro
2670
fuoco. Ha acceso la miccia alle due cassette di
fuochi, che aveva precedentemente collocato
nei pressi della chiesa Purgatorio. Senza considerare che, tra i presenti , c’erano bambini
e neonati. Nel frattempo, complice la brezza
leggera, cadevano sui presenti fumo e ceneri.
Chiusi i festeggiamenti di S. Antonio, il Santo dei Miracoli
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di Pantaleo de Trizio
Domenica 19 giugno, alle ore 18:15, alla presenza di numerosi fedeli, mentre suonava a festa
l’antica campana della chiesa di S. Andrea, nel
borgo antico di Molfetta, veniva portata in processione la Sacra immagine di S. Antonio. Il corteo, per raggiungere corso Margherita di Savoia
ha attraversato via San Vincenzo e ha poi proseguito per corso Vittorio Emanuele, la villa comunale, corso Dante e via Piazza. Alle 22:00 la statua è giunta sul sagrato della chiesa di S. Andrea:
tanti fedeli erano in attesa della ritirata. Il Padre
spirituale don Nicola Azzollini ha concluso i festeggiamenti con un momento di raccoglimento
e di preghiera. Ha chiesto al Santo, protezione
per l’Italia, per i giovani, i disoccupati, i poveri,
di esaudire i bisogni e le necessità di chi si rivolge a Lui. Il culto di S. Antonio è molto antico
nella nostra città e si può annoverare tra le grandi
celebrazioni religiose di Molfetta. Il percorso di
fede è iniziato il 31 maggio con la Tredicina officiata da don Pietro Rubini e si è concluso con la
benedizione del pane il 13 giugno, giorno in cui
,nel 1231, è avvenuta la morte del Santo presso
il convento di Arcella, a Padova. S. Antonio, pur
nascendo in povertà, a Lisbona, nel 1195, durante la sua vita si prodigò nelle opere di carità.
Frate minore, teologo predicatore, divenne famoso per la straordinaria conoscenza delle Sacre
Scritture. Le straordinarie doti di taumaturgo lo
hanno reso famoso in tutto il mondo. «Continua
ancora oggi a fare grazie a chi gliele chiede – ha
affermato il Priore Giovanni de Felice - La testi-
2671
monianza è data dalle offerte ricevute dai devoti
e dalle domande d’iscrizioni di bambini e adulti
al sodalizio come segno di riconoscimento». La
Sacra immagine di S. Antonio è lignea, tuttavia
resta sconosciuta l’identità dell’autore che la
scolpì nel 1709, mentre era Priore Gianalfonso Calò. È custodita nella chiesa di S. Andrea,
sede della Confraternita dell’omonimo santo dal
1638, quando fu fondata. La Confraternita conta
trecentodiciassette confratelli ordinari con cento aspiranti, oltre alle quattrocento consorelle.
Attraverso un fondo istituito, la “Cassa Pane di
Sant’Antonio”, fa opere caritative nei confronti
dei più bisognosi. Durante le celebrazioni e la
processione i fedeli ringraziano S. Antonio per
la sua intercessione, intonando:“O dei miracoli
amabil Santo…”
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luglio-agosto 2011
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cultura&eventi
pillola web del 02/07/2011
Un numero
verde per gli
anziani di
Molfetta
Un’estate a misura di anziano. A Molfetta torna anche quest’anno “Anziani mai più soli”
il ricco programma di servizi a domicilio e
appuntamenti ludici dedicato agli over 65. A
partire dal 1° luglio è attivo il numero verde
800.63.78.11, una vera e propria linea telefonica amica attiva tutta l’estate, per tutti i giorni
(festivi compresi): assistenza telefonica per
chi si sente solo, segretariato sociale per risolvere piccoli e grandi problemi quotidiani,
pronto intervento in caso di emergenze sociali
e tele assistenza (periodicamente gli operatori
Centro Sociale Polivante per Anziani contattano telefonicamente gli anziani a rischio per
verificare le loro condizioni di salute).
Sempre allo stesso numero gli anziani in condizioni di non autosufficienza possono chiedere il servizio “Pony della solidarietà” per
la consegna gratuita a domicilio della spesa,
dei medicinali e di ausili sanitari (il servizio è
gestito dai volontari della Croce Rossa Italiana in divisa e muniti di tesserino di riconoscimento). Non è tutto: nel programma dell’estate
sono previsti incontri informativi con i medici
specialistici di odontoiatria, chirurgia, oncologia e urologia. Ovviamente, non mancherà
il divertimento con concerti, serate danzanti,
cinema, karaoke e torneo di burraco.
Il progetto “Anziani mai più Soli” è promosso dall’assessorato ai Servizi Socio Educativi del Comune di Molfetta in collaborazione
con la Cooperativa sociale G.E.A., l’Asl Bari,
l’azienda Mobilità Trasporti Molfetta (MtM
SpA), Rotary International, Protezione Civile,
l’associazione Piscine-Molfetta Nuoto e Croce Rossa Italiana. «Gli anziani rappresentano
quasi il 20 per cento della popolazione residente – osserva l’assessore ai Servizi Socio
Educativi Luigi Roselli – è un dato importante
che segnala un ruolo sempre più centrale degli
anziani nella nostra società. Da questa premessa prende spunto il nostro obiettivo preciso di intercettare questo trend e trasformare
gli anziani in una risorsa attiva per il territorio.
Anche con “Anziani mai più soli” – conclude
Roselli – prendiamo per mano i nostri anziani
e potenziamo una serie di servizi utili già operativi durante tutto l’anno.»
luglio-agosto 2011
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Due grandi concerti targati
Fondazione Valente
nell’agosto molfettese
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Il mese di agosto riserverà una doppietta
musicale memorabile nella nostra città. A distanza di qualche giorno infatti si esibiranno
Zucchero Fornaciari e Vinicio Capossela. Due
astri del panorama musicale italiano, artisticamente molto diversi tra loro, ma accomunati
dal successo indiscusso di critica e pubblico.
Il primo appuntamento sarà dunque quello
con Zucchero, lunedì 1° agosto alla Banchina
San Domenico, che saluterà il tour mondiale
“Chocabeck”, partito a maggio da Zurigo, e
che ha toccato Parigi e Bruxelles, Monaco di
Baviera e Berlino, Londra e Vienna, e che in
Italia ha visto tra le altre sette date all’Arena
di Verona, l’Olimpico di Roma e il Teatro Antico di Taormina. Si tratta per lui del ventunesimo album, per una ormai pluridecennale
carriera che lo ha consacrato anche come uno
dei musicisti italiani più famosi a livello planetario. Per quest’ultimo disco non mancano
firme e duetti prestigiosi, dalle liriche di Bono
Vox al brano con Guccini, che vanno ad allungare la sterminata galleria di artisti che hanno
collaborato con lui in questi anni. Il bluesman
italiano per eccellenza proporrà la sua
travolgente versione
live dei brani nuovi
e di quelli che hanno
fatto la storia della
musica popolare italiana dell’ultimo trentennio.
La seconda serata invece, giovedì 11 agosto, anche questa alla
Banchina, avrà come protagonista quello che
è probabilmente il cantautore e musicista di
punta della scena contemporanea nel nostro
Paese, Vinicio Capossela. La tournèe incominciata in primavera accompagna l’uscita
dell’enciclopedico Marinai, profeti e balene,
l’ultimo disco segnato da una forte caratterizzazione letteraria, e che probabilmente
testimonia il momento di massima maturità
dell’artista di origini irpine. Autore fortemente poetico, Capossela ha sempre attinto dalla
letteratura, dall’arte, e dai repertori musicali
più disparati, recuperando e valorizzando cantanti autenticamente popolari e
dalla forte impronta
territoriale. Numerosi
i prestigiosi premi da
lui vinti, tra cui ben
tre volte il Premio
Tenco (uno per l’opera prima), il Premio
Ciampi e il Premio
2672
Pivano. Dopo gli inizi mascherati da cantante
confidenziale, in cui cantava di notti insonni e
“animali” notturni, il suo stile si è via via affinato, ispirato da grandi maledetti della letteratura, come il John Fante de La confraternita
del Chianti, da lui omaggiato nella indimenticabile Accolita dei rancorosi, affascinante
ritratto degli avvinazzati frequentatori di bar
e assidui giocatori di carte; e da maledetti
dell’arte come Modigliani, cui ha dedicato
l’intera opera Modì. Curiosamente è forte anche il suo legame con i cantastorie pugliesi,
tra cui il foggiano Matteo Salvatore e l’anarchico appena scomparso Enzo Del Re da Mola
di Bari, ai cui funerali ha anche partecipato e
per cui ha scritto un lungo e commosso saluto
pubblicato da Repubblica.
In quest’ultimo doppio album, salutato da
consensi e grandi riscontri in termini di vendite, l’ispirazione letteraria è ancora presente,
dai racconti mitologici al moderno Melville.
Due date imperdibili, per due nottate che si
annunciano tra le più infuocate della nostra
estate.
“Di paese in paese, di città in città”: libri e disegni al sole
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Si tratta del 5° Concorso di illustrazione di
portata internazionale, il cui 2° premio è stato aggiudicato, lo scorso 2 luglio, alla Scuola
dell’Infanzia paritaria Fism “Santissimo Nome
di Gesu’ – Hakuna Matata”, gestita dalla Koinos
Cooperativa Sociale.
Il Concorso, organizzato dal Comune di Celle
Ligure (Savona), giunto ormai alla 5^ edizione,
ha visto coinvolte le scuole di ogni ordine e grado e illustratori di portata internazionale.
Il tema di quest’anno, il viaggio, si è rivelato
fortemente attuale; alle scuole è stata richiesta la
realizzazione di un libro, progettato dai bambini, che parlasse con parole e immagini del viaggio e dell’incontro.
Il tema dell’intercultura, della conoscenza
dell’altro, dell’incontro fra mondi differen-
ti è stato fortemente sentito dai bambini della
scuola dell’infanzia di Hakuna Matata. Progetto
trasversale e sfondo integratore nel percorso didattico dell’anno scolastico 2010 – 2011, infatti,
è stato proprio “Il villaggio mondo”, divenuto
successivamente titolo del libro realizzato dai
bambini.
Attraverso tale progetto, le insegnanti, le educatrici, coadiuvate dalla direzione della Koinos,
Ente Gestore della Scuola, hanno sapientemente
condotto gli alunni ad apprendere il bello della
diversità, rapportandolo ai bambini di tutto il
mondo, riflettendo insieme, senza pregiudizi e
diffidenze, attraverso il gioco, la musica le attività didattiche e i laboratori creativi.
Tale percorso ha condotto i bambini, in maniera
semplice e spontanea, a proporre i propri ela-
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borati di fronte al tema previsto dal Concorso,
coordinati dall’esperta Ester La bombarda.
Per info: Scuola dell’Infanzia Fism Paritaria
Hakuna Matata “Santissimo Nome di Gesù” nei
pressi di Piazza Roma – Sede Istituto Suore Alcantarine. Tel 329 0575075 080 3347921 Koinos Cooperativa Sociale
Comunicazione e riorganizzazione dello stato familiare per star bene in casa
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di Pantaleo de Trizio
«Lo stato di salute delle coppie molfettesi è
buono. I matrimoni al sud reggono più che nel
resto d’Italia, i valori tradizionali sono ancora
forti. Lo confermano gli ultimi dati statistici»
- ha dichiarato l’avv. matrimonialista Isabella
de Bari, durante la conferenza sulla Fisiologia
e patologia della coppia tenutasi presso l’Università Popolare Molfettese. Approfondendo i
punti più salienti del tema, l’avvocato de Bari
ha ribadito che, attualmente, non è tanto l’istituto famiglia ad essere in crisi quanto la sua iden-
tità, legata ai mutamenti dei ruoli al suo interno
sia dell’uomo che della donna. Le cause più
comuni, talvolta incontrollabili che scatenano
disfunzioni e disorganizzazioni familiari, sono
spesso la nascita di un figlio, i rapporti educativi con gli adolescenti, l’adattamento alla vita
di coppia in età pensionabile, la mancanza di
comunicazione, nonché la rottura del modello
tradizionale di famiglia, che apre le porte ad
altre figure sociali: badanti, baby-sitter, operatori domestici. È un nucleo familiare nuovo con una identità complessa, che ha mutato
l’organizzazione interna dei suoi componenti
e che va gestito meglio e rinegoziato. «Comunicazione costruttiva e riorganizzazione sono i
rimedi, - ha sottolineato la dottoressa de Bari
- per evitare una crisi patologica irreversibile
che porterebbe la coppia alla separazione e alla
morte della famiglia». Dunque evitare di ignorarsi, essere remissivi o sfuggenti pensando di
stare dalla parte giusta. Sono le incomprensioni che, a lungo andare, creano i conflitti. Il rapporto di coppia va ridefinito quotidianamente.
L’età più a rischio di separazione delle coppie
varia: dai ventisette ai quarantacinque anni. Di
solito chi chiede e prende l’iniziativa per il di-
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vorzio è la donna. Per le seguenti motivazioni:
impotenza, disturbi della personalità, incompatibilità di carattere, il tradimento non tollerato, la mancanza di rispetto e dell’autonomia,
il crollo delle aspettative. Amore e buon senso,
ormai, non sono più sufficienti a tenere uniti
i coniugi. Una coppia è sana quando vive in
piena autonomia in spazi comuni, mettendo a
disposizione dell’altro risorse ed energie per
una perfetta convivenza. La separazione è una
sconfitta che porta all’impoverimento dei soggetti coinvolti. La famiglia rimane il pilastro
fondamentale della società.
rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net
22
cultura&eventi
luglio-agosto 2011
Concluso il primo “il Fatto Reggae
HipHop Summer Festival”
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Guarda il
video...
Leggi le istruzioni a pag. 31
http://www.ilfatto.net/url/0107.htm
2675
Non c’è modo migliore per aprire la stagione
estiva, se non con una serata musicale in riva
al mare..
Ed è così che è cominciata la nostra estate e, a
distanza di un mese, sono ancora vive nei nostri occhi, e soprattutto nelle nostre orecchie,
le note e le parole del primo “party” estivo targato “l Fatto”.
La scena locale, di musica rap e raggamuffin,
si dava appuntamento sulla nostra costa per
dar vita ad una no-stop musicale, coadiuvata
dai nostri concittadini Zio Pino e Puni e che
ha visto una buona partecipazione di pubbli-
co, riscuotendo un entusiasmante successo soprattutto tra i giovani di Molfetta e delle città
limitrofe.
Un incontro di rime, suoni, colori che ha inaugurato la prima edizione di un festival, che col
tempo, vuol divenire un ottimo trampolino di
lancio per tutte le realtà musicali territoriali.
Sul palco del Lido Belvedere, abbiamo potuto
assistere ad un susseguirsi di stili e dialetti differenti, tutti uniti da un’unica voglia: quella di
comunicare e raccontare i giorni nostri. E così,
dal successo dei vari video-clip che già spopolano sul web, che già abbiamo avuto modo di
presentarvi con una puntata ad oc sulla nostra
web-tv, si è passati agli applausi di consenso
per le varie esibizioni dal vivo, che hanno infiammato e reso, ancor più calda, una notte di
inizio estate nella nostra città.
La nostra redazione, vuole così, ringraziare
tutti i gruppi che si son esibiti in questa prima edizione del festival (Bad & Break Funk,
The Concept Group,South Love Vibration,
Già Young, Puni, Hunza e Il Nano e, i djs Fato
e Shanty Crew) e invita tutti i lettori a restare sintonizzati sulle nostre frequenze, perché
questo è solo l’inizio. Vi invitiamo a guardare
il video della serata su www.ilfatto.net.
Mentre lo starete guardando, noi saremo già al
lavoro per poter dare seguito a questa esperienza, magari con una edizione autunnale/invernale de “il Fatto Reggae-Hip Hop Festival”.
Buona estate a tutti... “I Pistoni” tornano con la hit “Un sacco duro”
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di I Pistoni
Dopo il successo dell’estate 2010 con “Alor è
un trans”, parodia video-musicale dell’originale “Alors on danse” di Stromae, che ad oggi ha
totalizzato più di 150000 visualizzazioni sul canale ufficiale di YouTube, e con l’approvazione
e l’inserimento nel canale dalla web tv “Flop tv”,
“I Pistoni” tornano in campo prendendo di mira,
una della hit che sembra essere diventata la colonna sonora di questa estate 2011. “Danza Ku-
duro”, di Don Omar, è diventata “Un sacco duro”
nella versione parodiata, in cui non mancano gli
ormai riconoscibili ingredienti di ironia, divertimento ed entusiasmo del gruppo. A poche ore
dalla pubblicazione, la canzone era già stata scaricata da più di cento utenti del web, così come
il video le cui visualizzazioni aumentano di ora
in ora. Novità per “I Pistoni” è stata il coinvolgimento di altri ragazzi impegnati nella realizzazione del videoclip. Nascono così “I RIBbELLI” il neo gruppo di ballo, formato da Lucrezia
Porta, Venere Altamura, Maria Giovanna Grillo,
Valeria de Candia, Giuseppe Cangellosi, Ivan
Campo e Damiano Spagnoletta, che ha realizzato e ballato, per la prima volta, una coreografia
e che ha dichiarato di esser stato soddisfatto e
contento di collaborare con “I Pistoni”. Importante il pensiero di Vincenzo Bisceglie che parla
a nome del gruppo: “Vogliamo restare lontani
dai canoni imposti dai media. Ciò che spaventa è
l’idea di non divertirsi più lavorando in progetti
pilotati. Essere comici o fare i comici rende li-
beri e il gusto nel divulgare ciò che facciamo è
strettamente correlato al pensiero di regalare un
sorriso sincero, che non verte all’arricchimento
di alcuna attività commerciale. I PISTONI sono
dei personaggi da noi interpretati e non ci rispecchiano nella vita reale, altrimenti saremmo troppo simili a chi ci governa. Per questo invitiamo a
visitare il sito www.ipistoni.com”. Cosa avranno
ancora in serbo non ci è dato ancora saperlo. Per
il momento non resta che aspettare e divertirci
con I Pistoni.
Mr. Brokdan e il suo nuovo album “Fantastichiamo”
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di Gaetano de Virgilio
Essere al di qua della realtà mantenendo intatte le emozioni dei gesti comuni. Questo è l’intento di Daniele Paparella, alias Mr. Brokdan,
in questo suo primo lavoro da solista intitolato ‘Fantastichiamo’. Un album autoprodotto
che ha già venduto circa 900 copie. L’hip hop
del rapper molfettese vuole essere lontano dai
canoni del rap di denuncia, per essere specchio di realtà sincere. “Sognare con gli stessi
piedi della realtà’ queste le parole di Daniele,
il quale afferma che ‘è necessario parlare alla
gente di dettagli di gesti comuni, come carezze ad esempio, prima di andare oltre. Inutile è
raccontare sogni lontani, se le piccole cose le
dimentichiamo”. ‘Fantastichiamo’ è un buon
prodotto musicale senza pregiudizi che va
oltre i canoni del rap, in quanto non catalogabile musicalmente. Il giovane artista molfettese, attraverso questo lavoro, mira a non
trascurare il banale, poichè è proprio da lì che
si deve partire per arrivare ovunque. L’album,
inoltre, contiene in 5 tracce su 7, collaborazioni con voci femminili emergenti nel panorama pugliese, denominate V.O.W. (Voices of
Women) e sono: Shine, Mala, Martina, F@
nny a cui va il ringraziamento più sincero di
Daniele. ‘Credere di più in quello che si fa,
nonostante le difficoltà che tutti hanno’. Que-
sto è il messaggio di Mr. Brokdan che lancia
sul mercato un lavoro esclusivo. Un lavoro
che va ad insinuarsi nei momenti che tutti viviamo, come un’esperienza universale di attimi comuni. Traccia per traccia Daniele, vuole
comunicare qualcosa di importante, non vuole farsi sfuggire nulla e, al tempo stesso, non
vuole che a noi sfugga nulla. Un album che è
voce di un ragazzo sincero.
Non resta, allora, che essere contenti per questo nuovo lavoro, perchè, grazie a questi artisti, Molfetta si mostra ancora capace di dar
vita all’Arte.
L’album si può acquistare scrivendo alla mail
[email protected].
Un molfettese “pizzicato” sulla RAI
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La trasmissione televisiva su Rai Due “Mezzogiono in Famiglia”, programma condotto
dal trio composto da Amadeus, Laura Barriales e Sergio Friscia, ha effettuato vari collegamenti in diretta con la località Orsara di
Puglia, in provincia di Foggia. Nella piazza
principale si è esibito il canzoniere Grecanico Salentino, gruppo storico del Salento che
ha tramandato di generazioni in generazioni
la tradizione orale, musicale e coreutica salentina e nel 2010 ha aperto “La Notte della
Taranta”. Il gruppo ha coinvolto la piazza con
foto: Donato Narducci
musiche e danze della tradizione del Salento
e in particolare con la pizzica. Fra questi danzatori c’era un molfettese, de Pinto Vincenzo,
da anni appassionato di musiche e danze popolari. Il nostro concittadino è spesso coinvolto e impegnato in varie collaborazioni sul
territorio pugliese attraverso esibizioni di
danze della tradizione popolare, ricerche coreutiche, reportage fotografici e video documentari. Cercando i collegamenti tra passato
e presente, va alla ricerca delle fonti e delle
tradizioni per farle conoscere, elaborarle e
riproporle con i linguaggi della contemporaneità e con nuove forme espressive. Per chi ha
perduto la puntata puo’ visualizzare in questo
link la parte di interesse del nostro concittadino. http://youtu.be/lRagTJQxk7w
Guarda il
video...
Leggi le istruzioni a pag. 31
http://www.ilfatto.net/url/0108.htm
Ti Fiabo e ti Racconto premia “Nel Bosco Addormentato”
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Si è conclusa, sabato 9 luglio, registrando un
grande successo, la sedicesima edizione di “Ti
Fiabo e Ti Racconto”, festival nazionale di teatro ragazzi organizzato dalla compagnia Teatrermitage e promosso dal Comune di Molfetta
con il sostegno della Regione Puglia Assessorato
al Mediterraneo, Cultura e Turismo e da alcune
prestigiose imprese private. Come di consueto
durante la serata conclusiva del festival si è svolta la cerimonia di premiazione de “L’Uccellino
Azzurro” e del “Premio Silvia”, a cui ha partecipato un pubblico numeroso e che ha visto gli interventi del sindaco Sen. Antonio Azzollini e del
presidente della giuria dei bambini Col. Vitantonio Laricchia, meteorologo del TG3 regionale. Il
vincitore di questa edizione è stato lo spettacolo
“Nel Bosco Addormentato” della compagnia
pugliese “Bottega degli Apocrifi” interpretato da
Livia Gionfrida, Franck Nassirou, Aurora Tota,
Fabio Trimigno e Vincenzo Scarpiello e diretto
da Cosimo Severo a cui è stato consegnato il
premio “L’Uccellino Azzurro 2011”. Anche
quest’anno il premio è stato assegnato da una
giuria di 25 ragazzi provenienti dalle scuole del-
la provincia e coordinata dal direttore artistico
del festival Vito d’Ingeo. Il premio “Silvia” al
miglior attore è stato invece assegnato dal pubblico degli abbonati a Claudio Casadio, interprete dello spettacolo “Pollicino” della compagnia
Accademia Perduta/Romagna Teatri, spettacolo
applaudito dalle platee di tutta Europa per la forza interpretativa e narrativa del protagonista.
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cultura&eventi
luglio-agosto 2011
23
Un anno di attività
per il Lions Club
di Molfetta
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Il 26 giugno il Lions Club Molfetta ha, come
di consueto, realizzato il passaggio di consegne
dal Presidente Serlenga al subentrante Presidente Siragusa.
La relazione finale 2010-2011 ha posto l’accento sul programma svolto, grazie al notevole
spirito di squadra del Club che, operando come
sempre con onestà e senza prevaricazione alcuna, ha sottolineato la sua presenza sul territorio.
Il Presidente ha sottolineato come le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia
siano state il tema portante di tutta l’attività del
Club, che ha partecipato alle attività istituzionali predisposte dal Comune, nella cui nuova
sede di Lama Scotella il 17 marzo è sta apposta
una targa in memoria dei patrioti molfettesi del
Risorgimento. Sulla scia dei ricordi, ha anche
parlato di storia, di cucina, di musica, di alimentazione e di moda con la consegna della
Melvin Jones Fellow (massimo riconoscimento dell’associazione internazionale) alla stilista
molfettese Bianca Gervasio, direttore creativo
della Maison Mila Schon.
I services a favore della collettività – fiore
all’occhiello di ogni associazione di serviziohanno spaziato dalla Lotta alla Dislessia (di
concerto con l’Amministrazione Comunale)
con screening finalizzati all’individuazione degli alunni affetti da questo disturbo, al Progetto Martina, parlando di tumori ai giovani delle
scuole superiori, grazie alla disponibilità di alcuni medici volontari.
Ricordando Alfonso Mezzina – decano dei tipografi di Molfetta- sono stati premiati gli alunni
che si sono distinti, in un concorso organizzato
da un istituto superiore di Molfetta.
Il Club non ha trascurato nemmeno i più bisognosi: a 50 dei quali è stata offerta una giornata
di relax e divertimento in prossimità del Santo
Natale, grazie anche alla selezione effettuata
dall’Assessorato ai servizi sociali.
2680
È stato di particolare pregio il Concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, il cui
ricavato è stato devoluto alla Fondazione Internazionale dei Lions Club pro terremotati del
Giappone.
Vero fiore all’occhiello è stata “La Raccolta degli Occhiali Usati” che ha posto il Lions Club
all’attenzione della nazione raccogliendo quasi
1600 occhiali usati (da devolvere ai poveri del
terzo mondo)
Molto è stato realizzato con l’amministrazione
comunale che ha supportato ogni iniziativa del
Club.
Il nuovo direttivo è così composto: Presidente
Siragusa, vice presidente Toto, segretario Cosentino, tesoriere Scardigno, cerimoniere Favuzzi, Consiglieri Gadaleta, Lapaccia, Rossini,
de Giglio, Pinto, P.C.S. Trombetta, Past Presidente Serlenga.
Essere insegnanti flessibili
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
di Katia la Forgia
Essere un’insegnante flessibile indica il fatto di
essere disposti a partire, in qualsiasi momento
dell’anno, per località distanti dalla città in cui
sei nato anche più di mille chilometri; indica il
fatto di riuscire, se non vuoi perdere il posto,
a prendere servizio dalle ventiquattro alle quarantotto ore dopo la fatidica telefonata, a prescindere dalla distanza geografica della scuola
rispetto al luogo nel quale ti trovi. Quello che
la scuola italiana chiede ai giovani docenti precari e meridionali è anche di fare una vera e
propria scelta di vita e rinunciare, in tutti i sensi, al luogo nel quale sono nati e cresciuti. Le
graduatorie che si sono aperte maggio 2011,
con scadenza il primo giugno, hanno ormai
una durata triennale e ciò vuol dire che, se una
persona ha scelto di mettersi a disposizione per
supplenze in una delle tante regioni del nord,
dovrà tenere fede a questa scelta almeno per
i prossimi tre anni. Questo, però, è l’aspetto
meno drammatico: il problema fondamentale
è che nessuno sa se ha fatto la scelta giusta,
anche quando questa scelta comporta grandi
sacrifici emotivi. Nessuno dei docenti precari
che ha fatto domanda di inserimento nelle graduatorie di qualunque provincia italiana può
prevedere quanti altri insegnanti hanno fatto la
medesima scelta e, quindi, rischia di trovarsi
imbottigliato in una graduatoria intasata, ri-
schiando di rimanere per tre anni poi senza lavoro, solo per aver scelto una provincia molto
gettonata. Anche dopo aver scelto di spostarsi,
non si ha neppure la garanzia di lavorare. A livello nazionale l’ultima apertura delle graduatorie ha visto una vera e propria migrazione da
sud a nord alla quale corrisponde anche un alto
rischio di esclusione. Inoltre, nei fortunati casi
di un passaggio di ruolo, si è obbligati a rimanere nella provincia scelta per almeno cinque
anni, senza possibilità di essere trasferiti. Questa è una normativa che vuole contrastare quello che viene definito “il balletto” delle cattedre, ma che nella realtà è soltanto il sacrosanto
diritto a ritornare nella propria terra di coloro
che, già per una parte della propria vita, hanno
fatto dei sacrifici.
Con l’incarico in tasca e lo stipendio fino a giugno, che a malapena ti permetterà di mangiare
e pagare un affitto, ti presterai ad una flessibilità diversa che trasformerà il tuo lavoro,
che è fondamentalmente un lavoro educativo,
in interpretazione di oscure direttive collegate
all’idea di educazione, che di ministro in ministro e di governo in governo si elaboreranno.
Faccio un esempio molto semplice e sintetico
anche per i non addetti ai lavori: quando ho
iniziato a lavorare, la legge sull’autonomia
scolastica DPR 275/1999, ribadiva il principio
della personalizzazione dell’apprendimento e
l’utilizzo dello strumento educativo del “cur-
ricolo”. Con la Riforma Moratti, L. 53/2003 e
D.L. 59/2004, il curricolo non va più bene e
si passa alle Indicazioni Nazionali per i Piani
di Studio Personalizzati (INPSP), dove il mio
allievo – i suoi bisogni, situazione personale,
contesto, potenzialità - è punto di partenza e
di arrivo dell’azione educativa. Con l’introduzione della legge Fioroni, D.M. 31/07/2007,
rispolvero il concetto di “curricolo”, tolgo l’attenzione dall’allievo e centro l’insegnamento
sulla scuola, in quanto “comunità educante”;
non devo più progettare personalizzando ma
incentrando il tutto su nuclei tematici e sui
saperi fondamentali. Con la Legge Gelmini,
L. 169/2008 rivalorizzo fantomatiche risorse
pedagogico-didattiche e organizzative e torno
pure a valorizzare l’allievo, riuscendo così, in
pochi anni a spostare in varie direzioni la mia
attenzione, per non parlare di quella dell’allievo, e potendo alla fine concordare con quello
che afferma il Prof. Enrico Berti, ovvero che
“le leggi italiane sono note per essere scritte in
maniera sciatta”. La legge Moratti, e ben cinque dei suoi sei decreti legislativi hanno usato,
tra il 2003 e il 2005, i termini ‘capacità’, ‘competenze’, ‘conoscenze’ e ‘abilità’ mantenendo
lo stesso riferimento denotativo e connotativo;
ciò significa che il massimo esperto di educazione, il Ministro, ha utilizzato quattro termini
come se fossero sinonimi, quando ogni insegnante conosce nello specifico il significato che
2681
c’è dietro ciascuno di essi. Ancora oggi, nella
normativa ministeriale i termini prima ricordati sono adoperati con sensi diversi e talvolta contraddittori. L’ordine e la correttezza del
linguaggio, però, ci hanno insegnato, è anche
l’ordine e la correttezza del pensiero. Questo è
il tipo di flessibilità al quale non ci potremmo
mai adattare: quella richiesta da colui che per
primo non mostra serietà. Offriamo flessibilità
ma chiediamo serietà a politici che apostrofano
i dipendenti pubblici, nello specifico gli insegnanti, o almeno chiediamo loro di conoscere
ciò su cui legiferano e di non decidere dell’uso
delle parole in base al potere dei partiti, ma
piuttosto in base alle ragioni della cultura.
“Robinson Kinder House”: nuovo asilo nido a Molfetta
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di Gaetano de Virgilio
Nessuno è mai andato lontano prima ancora
di esser stato vicino, così come nessuno è mai
stato adulto prima di esser stato bambino.
Proprio in prospettiva di diventare degli adulti
migliori, il 13 Luglio, a Molfetta, in via Mons.
Antonino Bello 20, è stato inaugurato il nuovo
asilo nido ‘Robinson Kinder House’ ispirato al
pensiero del pedagogista emiliano Loris Malaguzzi. L’inaugurazione è stata presieduta
dai soci che gestiscono l’intera coperativa:
il dottor Ottavio Balducci, il ragioniere Giuseppe Mazzola, la collaboratrice Anna Gada-
leta e la professoressa e coordinatrice Silvia
Anna Balducci, che ha inizialmente esposto,
attraverso delle slide, il ‘metodo Malaguzzi’,
teso a fornire benessere e buona formazione al
bambino, fin dai primi passi. All’inaugurazione erano anche presenti il parroco don Michele
e l’assessore regionale Guglielmo Minervini.
Proprio quest’ultimo, entusiasta dell’iniziativa, si è detto ‘pronto ad essere un compagno di viaggio, in questa audace e ambiziosa
scommessa, che si presenta come un impegno
sociale e arduo, come è quello di fornire un
modello di educazione primaria ai bambini’.
L’asilo nido, infatti, adatto a svolgere servizi
di ludoteca, baby parking e feste di compleanno, offre, ai bambini di età compresa tra i
3 ed i 36 mesi, ampi spazi adatti alle attività
ludo-didattiche proposte in accoglienti camere colorate e adornate. La cerimonia, inoltre,
ha visto la consegna degli attestati del corso
di formazione ad undici ragazze, ora assistenti
baby sitter della coperativa. L’asilo ‘Robinson
Kinder House’ offre ai genitori l’opportunità
di mettersi in contatto, attraverso Skype, col
proprio figlio. Una buona iniziativa dunque, un
buon progetto, un buon percorso e soprattutto
una gran voglia di fare bene. Bisogna iniziare
da piccoli ad essere grandi e sognare.
2682
rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net
24
cultura
luglio-agosto 2011
Il Cantastorie: “u pidete”
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2683
di Pietro Capurso
Questa bella e allegra poesia è stata scritta dal
dott. Ignazio Pansini, noto farmacista molfettese, intorno agli anni trenta del secolo scorso.
Scritta in un dialetto “colto”, lontano dai dettami linguistici di Rosaria Scardigno, “u pidete”
non è solo una elencazione delle sonorità flatulente rilasciate, sotto pressione, dall’ano, ma è
anche una spiritosa difesa di questo “rumore”
emesso involontariamente dal nostro corpo
per liberarsi della “mèl’arie”. Questo componimento fa parte di una raccolta di “poesie” e
racconti inseriti in un diario che alcuni anni
fa ho avuto modo di visionare. In esso sono
contenuti altri componimenti che riguardano
la vita politica e sociale della nostra città in
quegli anni (dall’assemblea di Santo Stefano,
all’inaugurazione del monumento ai caduti,
alle adunate della “milizia”), tutte intrise di
un sano umorismo satirico e di una creatività
caustica.
Ringrazio gli eredi del dott. Ignazio Pansini
che mi hanno dato modo di farvi conoscere
questo componimento.
Guarda il
video...
http://www.ilfatto.net/url/0109.htm
2684
a cura di Donato Brattoli
Questo spazio del giornale, creato da poco,
è messo a disposizione di chiunque voglia
esprimere su carta riflessioni, ricordi, emozioni e sensazioni inviando i propri lavori a
[email protected].
Si, No, Non ci sto
Comune dilemma
Si, no, non ci sto.
L’indecisione ci perseguita.
E’ come un iceberg
che si scioglie e non trova meta.
E’ come un anima dannata
senza una tregua
Si
No
Non ci sto.
Giovanna Altomare
A don Tonino Bello
Ora sei nel Regno.
Un dì già vescovo
della mia città.
Amico del povero,
del folle drogato,
del ladro
più volte carcerato.
E passasti nei giorni
per me tuoi brevi.
Per radio ascoltai
la tua ultima pasqua,
e mai sfiorasti
nelle parole stanche
il brivido della morte.
Gadaleta Domenico
Mi Credi Ora???
Credimi il vento soffia forte
mentre noi
soli
corriamo sui prati
fidati
siamo talmente leggeri
che i fiori accarezzano i nostri piedi
baciandoli
credimi
il nostro giro di giostra
terminerà in una notte perfetta
fluttuando nell’ombra
in silenzio
fidati
l’anima è stretta
tra brividi e gocce di sudore
tra giochi e sbadigli
tra fumi e lenzuola
tra punti e rette
tra sole e pioggia
tra giardini e deserti
tra la voglia di essere e la noia di
esistere....
Onofrio Coppolecchia
Proverbiamo: “ari’è mé, abbinghieme!”
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2685
di Maria Sancilio
I contadini, fino ad oltre la metà del secolo scorso,
vivevano nelle campagne. Successivamente,forse
per esigenze dell’autorità religiosa, o per motivazioni a noi sconosciute, furono indotti a ritrovarsi
nelle città, seppur contro la loro volontà. La vita
in città era ben diversa, tanto da solennizzare il
passaggio con un gran corteo in nome di Dio
con, più o meno, queste parole: « Mò ca se ne
vèine Ddì ònnipotènde me ne venghe pure ì can
nèn tenghe nudd». Tra questi poveri uomini costretti a stravolgere le loro abitudini c’era una
coppia sposata. Lui contadino, che ogni giorno
percorreva chilometri per raggiungere il posto
di lavoro, e lei destinata a rimanere a casa, oppressa dalle fastidiose chiacchiere della città,
“Prova a
star con me
staSERa” con
i “Bambini
di Vasco” e il
tastierista e
il bassista di
Vasco Rossi
Leggi le istruzioni a pag. 31
Pensieri e Parole
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pillola web del 20/07/2011
talmente estenuanti da farle passare la fame. Un
giorno il marito decise di portarla in campagna,
affinché potesse ritrovare l’appetito perduto. La
sposina , improvvisamente, sembrò riprendersi,
lasciandosi sfuggire una serie di “che” ammirativi: «che libertà, che luce, che pace…Ari’è mè,
abbinghieme». E l’aria l’accontentò. E tanto si
saziò anche lì che, pur non volendo, non ebbe più
fame e il marito, il giorno seguente, la riportò a
casa in città. La donna con il suo giochetto, però,
era riuscita a strappare un giorno alla monotonia
cittadina e a ritornare alla sua amata campagna.
“Gli uomini! Da Adamo, che sempliciotti, Dio
li protegga. Le donne, da Eva, che imbroglione.
Dio le corregga!”- cita così il libro dal quale è
tratta questa storia, “Favole, fiabe e fole alla rivista” 1964, Rosaria Scardigno.
Concerto meraviglioso quello del 19 luglio
2011, a Molfetta, che ha fatto respirare, ai numerosissimi spettatori, tanta energia e grinta
nell’aria. Ho cercato il posto che più mi piaceva
e ho guardato il concerto, orgoglioso di un amico che ha visto, giorno dopo giorno, avvicinarsi il successo. Ho provato una forte emozione
quando ho sentito Nico, cantante del gruppo,
raccontare al pubblico i suoi 15 anni di coraggio, di come aveva creduto in un progetto difficile che in molti criticavano ma che a molti già
piaceva. Come dimenticare il Francesco Amato
degli anni 90 (uguale ad oggi) girare per Molfetta con le bacchette nella tasca posteriore dei
jeans o Salvatore che ieri era al mixer, suonare
la batteria nei gruppi rocchettari del passato. Ho
percepito la stessa soddisfazione come quando,
molti anni fa, trovandomi a Parigi per lavoro
e accendendo la televisione sull’unico canale
italiano vidi Michele Salvemini al festival di
San Remo. Tutti esempi di coraggio e orgoglio
che andrebbero imitati dai tanti giovani che, a
Molfetta, credono molto in progetti musicali di
tutti i generi. Nico Marzocca e Michele Salvemini sono nati in un periodo dove non c’erano
tutte le opportunità mediatiche di oggi e sono
riusciti a raggiungere il loro sogno. Il mio augurio per loro è quello di proseguire su questa
strada e, chissà, di vedere anche i “Bambini di
Vasco” a San Remo con un loro brano inedito come la bellissima canzone, da loro scritta,
nel 2002 “Scrivero per Me”. Complimenti ai
due organizzatori Nico de Nicolo e Vincenzo
Giancaspro per l’ottima riuscita di un evento
che, sicuramente, avrà dato non pochi grattacapi ma che ha saputo regalare agli spettatori
una bella serata all’insegna della musica e dello
star bene. Da evidenziare quasi tutto orgogliosamente “Made in Molfetta” e della classe anni
settanta e dintorni.
Guarda
la galleria
fotografica...
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eventi
luglio-agosto 2011
25
Buena Vida con la nuova
edizione de “il Fatto
Summer RE-Tour”
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di BuenaVida
Sembra proprio che l’estate sia finalmente
iniziata, dopo le ultime due strane settimane di vento e pioggia che hanno accentuato
la voglia e il desiderio di party. E come poter far partire la stagione nel modo migliore,
senza la prima tappa de “Il Fatto Summer
ReTour” che si è svolto presso lo storico lido
Alga Marina in collaborazione con il nuovissimo american bar “Live 82”e che ha coinvolto moltissimi giovani. Una grande apertura seguita dalla emozionante serata realizzata
al Waikiki beach che, insieme alle prossime
edizioni, ha lo scopo di coinvolgere i giovani molfettesi con una divertimento sicuro e
non lontano da casa, promuovere il protagonismo giovanile con ItinerArte - lo spazio
dedicato a chi vuole effettuare performance
durante le serate e già promosso nella edizione invernale - con l’inserimento in questa
tappa del dj set di Dave Pedrini (anche producer) e valorizzare in tutti i sensi il nostro
litorale. Alla guida: il team BuenaVida, ovvero il collettivo composto dagli attivi ed intraprendenti Danilo Sancilio/Enrico Giovine
& friends, nonché ideatori e organizzazione
delle tappe con il sound (happy per l’occasione) curato da Mastromauro dj. Vi segnaliamo le prossime date sempre di venerdì
e le location: il 5 Agosto per la prima volta,
presso il lido “Scoglio d’Inghilterra”, il 26
Agosto il team approderà a “La Darsena” ed
il 16 Settembre all’Eremo Club. Tutti locali
che credono nelle potenzialità del progetto e
nelle sue finalità ed obiettivi.
Vi ricordiamo che potete votare la foto che
“Mi Piace” di più ed inviare una mail a bue-
Strange Fish: arriva la tua t-shirt
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
2687
di Maria Sancilio
“Pesce particolare”. Questa la traduzione del
nome che tre creative menti hanno dato alla loro
idea. Raffaele Balbo è l’artista che inventa e
crea a mano libera l’immagine da rappresentare sulla t-shirt, Marianna Vercellini e Francesco
Saracino invece gestiscono il sito web, il settore
comunicazione, la pubblicità e la consegna delle maglie. «Il nostro progetto è quello di creare
dei capi di abbigliamento nei quali è rappresen-
tato il vostro personaggio a fumetto, proiettato
in quello che è il proprio mondo»- così amano
descriversi nel loro spazio internet. Ognuno,
dunque, può indossare una maglia con la propria immagine rivisitata a fumetto; per fare ciò
basta inviare una propria foto allo staff dello
Strange Fish e avere una breve, ma piacevole
chiacchierata con loro, necessaria per conoscere
il cliente per poi raffigurarlo. La maglia sarà poi
consegnata nell’arco di pochissimi giorni. Qual’
è il loro obiettivo? Quello di scuotere le giovani
menti, rubare gli sguardi della gente e portare
una ventata di aria fresca e alternativa. La loro
sede è su internet e da poco hanno ultimato una
pagina facebook per promuovere la pubblicità e
il rapporto col cliente. «Strange Fish è un progetto partito come un sogno- confessa Marianna
Vercellini- che ha richiesto tanti sacrifici, ma ci
fa credere nelle nostre capacità». Il loro prossimo passo sarà quello di creare una vera sede
commerciale, tempio della loro arte e, perché
no, fabbrica di nuovi successi.
2686
[email protected] per Itinerarte. Buona
estate a tutti con BuenaVida Fatto Summer
ReTour.
Guarda
il video
della prima
tappa...
Leggi le istruzioni a pag. 31
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Guarda
il video
della seconda
tappa...
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26
sport
luglio-agosto 2011
Virtus Molfetta riparte
con entusiasmo dalla C1
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2688
Un progetto serio, una squadra e una dirigenza
nuova che vuol far bene. E’ questo lo slogan
della Virtus Pallacanestro Molfetta, la nuova
realtà del basket molfettese che, dal prossimo
anno, prenderà parte al campionato nazionale
di C dilettanti.
A spiegare i motivi di questa scelta Andrea
Bellifemine: « Dopo l’ultimatum, con la ri-
chiesta d’aiuto che avevamo lanciato alla cittadinanza, abbiamo dovuto un po’ ridimensionarci, rinunciando alla A dilettanti. Ci siamo
guardati negli occhi e abbiamo deciso che non
potevamo non regalare a Molfetta una vetrina
inferiore alla C dilettanti, che resta pur sempre un campionato nazionale. Ora serve l’aiuto di tutti, per sostenere questo nuovo progetto sano e forte, che punta su un piano quinquennale per tornare alla serie che abbiamo
appena lasciato. Per questo invito tutti i tifosi
a contribuire in maniera reale, sottoscrivendo
e aderendo al progetto Amico Virtus, con il
quale, con soli € 50, si ha diritto ad assistere
a tutte le gare della stagione, comprese quelle
di Coppa ed eventuale post season » C’è anche un nuovo presidente, che illustra i
motivi all’interno della società: « In collaborazione con la Virtus, abbiamo acquisito un
titolo di C dilettanti, perchè vogliamo crescere insieme. I motivi per cui abbiamo voluto
ricominciare sono essenzialmente legati a
due fattori: il rispetto per la tifoseria, sempre
vicina alla Virtus nel corso della sua storia,
e le sollecitazioni arrivateci dai genitori dei
bambini e ragazzi che giocano a basket nelle
giovanili, che non solo è un’esperienza sportiva, ma anche un percorso di crescita sociale
e formativo. L’idea è quella di rispettare i budget, i tifosi,
gli sponsor, basando il tutto su una sana gestione economica. Cureremo scrupolosamente l’aspetto gestionale della società, ed invito
coloro che vorranno sostenere questo progetto ad avvicinarsi a noi: il marchio Virtus deve
andare avanti e, in qualità di presidente, avrò
un incarico per un anno, che servirà anche a
coinvolgere più gente possibile. Vogliamo proporre un progetto giovane, che
cercherà di coinvolgere i ragazzi che, nel corso della scorsa stagione, si sono distinti dalla
serie D in giù, con l’aggiunta di qualche giocatore da fuori.» Un futuro roseo, quindi, da costruire vicino e
insieme ai tifosi, che sicuramente non mancheranno, sottoscrivendo la tessera Amico
Virtus, di dare una mano concreta alla buona
riuscita del progetto.
Leo Squeo, colpo di mercato
dell’Hockey Club Molfetta
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2689
L’Hockey Club Molfetta, stagione 2011/12,
inizia a prendere forma e lo fa nel migliore dei modi, con un vero e proprio colpo di
mercato. La società del presidente De Palma,
infatti, si è aggiudicata, per la prossima Serie
A1, le prestazioni sportive del forte esterno
Leonardo Squeo. Lo abbiamo avvicinato, in
esclusiva, per la sua prima intervista da giocatore biancorosso.
Leonardo, cosa ti ha spinto a tornare a giocare nell’Hockey Club Molfetta?
«Sono tornato qui, perché l’Hockey Club è
una società giovane ma molto competente ed
ambiziosa. Ho trovato un presidente in gamba
e l’allenatore Poli che, tanti anni fa, m’insegnò a pattinare. Il mister mi ha voluto fortemente e so che mi tratterà come un figlio. Poi,
indubbiamente, l’idea di tornare a Molfetta,
dopo tanti anni, mi stuzzicava parecchio.
Troppa gente pensa che casa mia è Viareggio, ma si sbaglia. Certo a Viareggio mi sono
trovato bene, mi sono integrato, ma io sono
cresciuto a Molfetta e la mia città è sempre al
primo posto ed è per questo che per la maglia
biancorossa sono pronto a dare il 110%».
Cosa significa per te vestire la maglia della
tua città?
«Per me vestire la maglia del Molfetta significa orgoglio, significa dare soddisfazione a
questa società molto corretta che, talvolta,
trovandosi al Sud non viene presa in grande
considerazione e molti pensano che non sia
all’altezza. Si parla molto del Giovinazzo ma
il Molfetta crescerà e vedrete che faremo la
storia, costruendola anno dopo anno. Dati i risultati dell’Hockey Club dell’ultima stagione,
posso dire che siamo già a buon punto».
Quest’anno il Molfetta, giocherà per la prima
volta nella sua storia la Coppa CERS. Quali
sono le tue considerazioni a riguardo?
«Giocare per la prima volta in Europa con la
maglia del Molfetta, per me è un sogno, non
ci credo ancora. I ragazzi hanno fatto un ottimo campionato l’anno scorso e hanno meritato di giocare questa coppa. Io sono abituato a
giocare a livello europeo, avendo giocato in
nazionale, in coppa campioni, in coppa Cers e
so cosa significa: è una cosa che dà prestigio
al club, a te come giocatore e poi s’impara a
conoscere altre culture. Comunque alla fine è
la pista quello che conta e spero in un sorteggio fortunato».
Un’ultima battuta. Pensi ancora alla nazionale?
«La nazionale mi interessa, a tutti i giocatori interessa e spero di riconquistarla, facendo
grandi cose con la maglia dell’Hockey Club
Molfetta. Questa estate non mi fermerò, continuerò ad allenarmi perché non vedo l’ora
che arrivi settembre per l’inizio della preparazione. Ho voglia di giocare, di dare tutto per
questa maglia e regalare soddisfazioni importanti a tutti i molfettesi».
pillola web del 18/07/2011
Ecco la “Nuova
Molfetta”:
nuovo progetto
calcistico per la
Prima Categoria
Ecco la notizia che tutti gli appassionati molfettesi attendevano da molto tempo: Molfetta
avrà un nuovo progetto calcistico che disputerà il campionato di Prima Categoria.
L’ambiziosa società che si intitolerà “Nuova
Molfetta” nascerà sulle solidi radici del Milan
Club Molfetta, che nella passata stagione ha
ben figurato nel campionato di Seconda Categoria, sfiorando i play-off al termine di un
inseguimento durato per tutto l’anno.
La formazione molfettese nasce dalle idee ambiziose e propositive del presidente Saverio
Bufi, che sarà nuovamente confermato come
massimo esponente della Nuova Molfetta.
Il progetto è sorto grazie alla collaborazione
di Mauro Lanza che sarà il vice presidente
e che ha venduto alla nuova società il titolo
sportivo del Soccer Atletico, che l’anno scorso
ha chiuso in ultima posizione il campionato di
Promozione.
La speranza dei dirigenti molfettesi è quello
di iniziare un processo di semplificazione che
è stato ritardato negli anni e che non può essere più rinviato: meno società e più formazioni
di qualità e ambiziose farebbero compiere un
grosso passo avanti al mondo calcistico molfettese.
I biancorossi – la dirigenza ha deciso di confermare gli storici colori sociali molfettesi –
giocheranno quasi sicuramente le partite interne al Paolo Poli.
La società punterà forte sull’ossatura dei giocatori della passata stagione del Milan Club,
che sicuramente garantiranno un ottimo livello
tecnico che sarà impreziosito da alcuni innesti
di livello e qualità.
Qualità che sarà accompagnata dalla spregiudicatezza e freschezza dei giovani della Ruvese, che renderanno importante il livello di qualità anche dal pacchetto under, sempre molto
importante in questi campionati.
Infatti Saverio Bufi in primis e tutti i dirigenti
della Nuova Molfetta hanno trovato un importante accordo con la dirigenza della Ruvese, importante realtà giovanile del panorama
pugliese e nazionale. La Ruvese garantirà un
continuo afflusso di giovani di prospettiva
che disputeranno i campionati giovanili con la
Nuova Molfetta e finiranno il loro percorso di
formazione con la prima squadra.
Tutto questo e tanto altro ancora sarà la Nuova
Molfetta.
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curiosando oltre la realtà
luglio-agosto 2011
27
Curiosando
oltre la realtà...
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2690
Siamo in piena estate e ho pensato, in questo appuntamento di “Curiosando oltre la realtà”, di proporvi due luoghi misteriosi da visitare nella nostra amata Puglia. Il primo, molto vicino a noi e precisamente nella località di Sovereto, frazione di Terlizzi. Un luogo che ho visitato parecchi anni fa e che mi ha molto incuriosito. Si tratta dei quattro Menhir
denominati della triplice cinta della Commenda di Sovereto. Facilissimo arrivarci seguendo le indicazioni usando il QRCODE qui accanto.
di Giulio Cosentino
La zona è molto carica e ricca dal punto di vista
spirituale e, non molto lontano da lì, troviamo il
Santuario della Madonna di Sovereto dove, nella
cripta sotterranea, la leggenda narra che sia stata
trovata l’icona della Madonna Nera, ancora oggi
conservata nella chiesa sopra costruita. Fonti non
confermate parlano anche di tracce di origine
templare e di studi esoterici. Tornando ai Menhir, studiosi del paranormale riferiscono che chi
tocca con mano il primo e più grande, che vedete nella foto, ed sia dotato di sensitività, riesce a
sentire una forte vibrazione. Io personalmente ho
provato tante volte ma, da buon ariete, sono poco
predisposto alle attività “paranormali”. Chissà,
però, che qualcuno di voi riesca invece a percepire queste strane vibrazioni.
Visitate il sito, toccate il Menhir e, se volete, raccontateci la vostra esperienza.
La seconda tappa, invece, è misteriosa e divertente nello stesso tempo. Parlo della salita miracolosa sulla sdtrada Martina Franca – Taranto. In una
stradina si verifica un fenomeno veramente curioso. Lasciando la macchina a folle e senza freno
a mano, nella parte bassa della stradina vedrete
avanzare la vostra auto, percorrere buona parte
della salita e fermarsi in un punto preciso.
Si fermerà davanti ad una lapide fatta costruire,
numerosi anni fa, in ricordo di un giovane di 21
anni che, passando in quel punto in moto rimase
folgorato da un fulmine il “10 luglio 1949”. Sul
sito youtube ci sono diversi video amatoriali al-
cuni anche molto divertenti ma io vi invito a provare voi stessi e a mandarci le vostre impressioni
e magari video. Per trovare i video amatoriali
cercate la frase chiave “Martina Franca Taranto
salita miracolosa”. Sapere che il fulmine è caduto
proprio nel mese di luglio, non deve predisporvi
bene ma potete sempre andarci in un giorno di
bel tempo anche se... il vecchio detto.. fulmine a
ciel sereno... va sempre tenuto in considerazione.
Per arrivarci? Seguite le indicazioni dopo aver
puntato il nostro QRCODE.
Localizza
il luogo...
Leggi le istruzioni a pag. 31
http://www.ilfatto.net/url/0113.htm
Localizza
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Il mondo è
un libro e chi
non viaggia
ne legge solo
una pagina
Un luogo incantato, tra colline e canyon scolpiti dal
vento, dalla pioggia e dal tempo, dalle colorazioni incredibili. Scenari alpini tra fiumi e rapide che
richiamano i pionieri ed i cercatori di avventure, i
più famosi parchi e monumenti, miti e leggende,
renderanno affascinante e mozzafiato questo viaggio: l’esperienza è in U.S.A. nella regione delle
Montagne.
Visitate l’Old Faithful, il famoso geyser all’interno
dello Yellowstone National Park, o percorrete sentieri a cavallo nel parco; mettetevi alla prova risalendo i 2800 mt del Jackson Hole in canoa oppure
attraversate in barca il Janny Lake all’interno del
parco per poi risalire le pareti del Cascade Canyon
per ammirare il panorama delle formazioni glaciali sottostanti. Fermata obbligatoria a Cody, per
comprendere gli aspetti più tradizionali del vecchio
West visitando i 5 musei del complesso Buffalo
Bill Historical Center. In estate in questa regione si
può assistere al raduno indiano delle tribù Native,
o al Frontier Days ( ritenuta la più importante celebrazione delle tradizioni Western, a Cheyenne), o
ancora a fine luglio il leggendario “padre di tutti i
rodei” con esibizioni di 70 cowboy e oltre 40 tori
in un unico giorno.Anche a settembre non mancano validi motivi per un buon viaggio: Telluride
Blues & Brews Festival si tiene quest’anno il 16
settembre, ed è il più scenografico festival musicale
degli USA, durante il quale la birra delle più antiche e note birrerie del paese scorre a fiumi. Prima
di lasciare il Colorado, cominciate una giornata con
colazione sulla 16th Street Mall in uno dei suoi
“caffè bistro” all’aperto, e visitate LoDo -stupendo
distretto di Denver- centro nevralgico della capitale
del Colorado, dove si trovano 2 gallerie d’arte, numerose boutique e più di 100 ristoranti.
Ansiosi di ammirare le meraviglie della natura?
Allora raggiungete Moab, ed entrate nel Arches
National Park per ammirare oltre duemila archi naturali in pietra e a seguire il Canyonlands National
Park con i suoi altopiani e strapiombi che rendono
affascinate lo stato dell’Utah.
58 parchi naturali, difficile vistarli tutti prima di
giungere a Las Vegas! Non vi resta che venirci a
trovare in agenzia per disegnare, mappa alla mano,
il vostro prossimo splendido viaggio, come al solito
firmato…Frigerio Viaggi Network!
Maurizio Bindi
informazione pubblicitaria
rimani aggiornato minuto per minuto sul sito www.ilfatto.net
28
luglio-agosto 2011
cercalavoro
La Regione Puglia
aderisce al progetto Alta
Formazione in Rete
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
2691
Anche la Regione Puglia aderisce alla terza edizione del progetto Alta Formazione in Rete.
I partecipanti devono essere in possesso di una
laurea e avere un’età compresa tra i 18 e i 64
anni.
I candidati avranno la possibilità di percepire assegni di studio che andranno a finanziare la frequenza a corsi di specializzazione e Master post
universitari.
In base a quanto stabilito dalle singole Regioni, i
voucher potranno essere richiesti da cittadini disoccupati e inoccupati in possesso di un titolo di
laurea (vecchio e nuovo ordinamento), occupati
o persone in CIGO (cassa integrazione guadagni
ordinari), CIGS (cassa integrazione guadagni
straordinari) o mobilità in possesso almeno di un
diploma di scuola secondaria superiore.
Per consultare il catalogo interregionale e richiedere il voucher, relativo al corso scelto, gli inte-
ressati avranno tempo fino al 4 agosto.
Ogni candidato potrà inoltrare una sola domanda.
Ogni Regione avrà a disposizione, fino ad esaurimento, un unico fondo disponibile per finanziare
i voucher mentre, per l’attribuzione degli stessi, si
provvederà alla costituzione di una graduatoria.
In particolare, Puglia, Campania e Friuli Venezia Giulia erogheranno voucher individuali fino
a 6.000 euro, Emilia Romagna voucher fino a 5
mila euro e Sardegna fino a 25 euro l’ora.
Il sito di riferimento è il seguente: www.altaformazioneinrete.it.
Consigliamo agli interessati, quindi, di visionare attentamente tutte le informazioni necessarie
per realizzare una corretta candidatura. Occhio
quindi al nostro link www.organizzazionelavoro.
eu dedicato alle offerte di lavoro, all’interno del
quale potrete trovare approfondimenti dettagliati
su questo bando e tanto altro ancora.
Nuove assunzioni per 855 unità
all’Agenzia delle Entrate
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
2692
Nuova possibilità di partecipare ad un concorso
pubblico, presso l’Agenzia delle Entrate.
L’ente pubblico non economico, infatti, ha indetto una nuova selezione pubblica per l’assunzione,
a tempo indeterminato, di 855 unità per la terza
area funzionale, fascia retributiva F1, profilo professionale funzionario, per attività amministrativo-tributaria.
Di seguito vi proponiamo, nello specifico, la ripartizione dei posti per Regione: Lombardia posti n. 320, Piemonte posti n. 75, Veneto posti n.
100, Friuli Venezia Giulia posti n. 25, Emilia Romagna posti n. 85, Toscana posti n. 40, Marche
posti n. 25, Lazio posti n. 100, Campania posti n.
25, Sicilia posti n. 25, Puglia posti n. 25, Calabria
posti n. 10.
I partecipanti devono essere in possesso di una
laurea tra quelle giuridiche, economiche o scienze politiche.
La domanda può essere inviata fino al 4 agosto
2011. La stessa potrà essere realizzata su carta
libera, seguendo attentamente le indicazioni contenute nel modello allegato al bando, e reperibile
presso le Direzioni Regionali dell’Agenzia delle
Entrate. Inoltre, gli interessati potranno trovare il
modello sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.it, e delle Direzioni
Regionali coinvolte nella procedura.
Consigliamo agli interessati, quindi, di visionare
attentamente il bando e di seguirne le indicazioni
contenute nel suo interno. Occhio quindi al nostro link www.organizzazionelavoro.eu dedicato
alle offerte di lavoro, all’interno del quale potrete trovare approfondimenti dettagliati su questo
bando e tanto altro ancora.
“Gli affetti profondi
somigliano alle donne
oneste; hanno paura
di essere scoperti, e
passano nella vita
con gli occhi bassi.”
Gustave Flaubert
Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli
annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazione non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni.
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luglio-agosto 2011
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Euro Caffè - Via San Francesco d’Assisi
Flory’s Caffè - Via Poli Generale Eugenio, 3
Green Bar - Via Baccarini, 111
Bar Astoria - Corso Umberto I, 16
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- Via Molfettesi d’Argentina, 75
Marilù Cafè - Via Tommaso Fiore, 38/40
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Le Chic J’Adore - Via Tenente M. Silvestri, 69
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Bar La Fenice - Corso Umberto I
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Bar Miramare - Via San Domenico, 9
Bar Mirror - Via Capitano
Manfredi Azzarita, 124
Bar Mixer Cafè - 6^ strada
ovest Lama Martina
Bar Manhattan - Via Cap. M. Azzarita, 124
Bar Mongelli - Via Baccarini, 35
Bar Peter Pan - Via Vincenza
Alma Monda, 48
Bar Rio - Via Bari, 92
Bar S. Marco - Corso Umberto I
Bar Settebello - Via A. Salvucci, 28
Bar Seven - Via Edoardo Germano, 33
Bar Seventy - Via Tenente Michele Silvestri
Bar Soleil - Via F. Cavallotti, 50
Bar Sottocoperta - Piazza G. Garibaldi
Bar Stazione - Piazza Aldo Moro
Bar Sweet - Piazza Giuseppe Garibaldi, 32
Bar Sport - Corso Umberto I
Bar Toto - Corso Fornari, 73
Bar Universo - Corso Umberto I
Betty Paige - Largo Municipio, 6
Blues Cafè - Corso Dante Alighieri, 49
Caffe Al Duomo - Banchina Seminario, 10/12
Caffè Colorado - Via Guglielmo Marconi
Caffè Metropolis - Via Cap.
G. De Gennaro, 16
Caffè Noir - Via Spadolini, 90/92
Caffè Silver - Via Framantle 19/i
Caffetteria Manhattan - Viale dei Crociati
Caffetteria Roma 2 - Banchina S. Domenico
Caffetteria Venere - Via Martiri di Via Fani, 6
Calì Caffè - Via Giacomo Puccini, 7
Coffee Room - Viale Pio XI, 9
Petito Cafe - S.S. 16 Molfetta-Giovinazzo
Green Bar - Via Baccarini, 111
Caffè Cipriani - Corso Umberto, 111
Central Bar - Piazza Vittorio Emanuele, 50
Bar Pasticceria Dolci Eventi
- Via Zuppetta, 17
edicole
Edicola - Viale Pio XI
Edicola - Via Tenente Michele Silvestri
Edicola - Via Palmiro Togliatti
Edicola - Piazza Giuseppe Garibaldi
Edicola - Corso Dante Alighieri
Edicolandia - Via Principe Amedeo, 45
Edicola delle Rose - Via Gen.
C. A. dalla Chiesa
Edicola Gigotti - Via Bari, 74
Edicola Grosso - Via Don Pietro Pappagallo
Edicola L’Altra Edicola - Via Terlizzi
Edicola Sciancalepore - Via Mad. dei Martiri
Edicola Sciancalepore - Piazza Cappuccini
Edicola - Via Bari, 1/A
panifici
Panificio Annese - Via Cappellini, 28
Panificio Biancaneve - Via De Luca, 59
Panificio Cangelli - Via Cap. T. De Candia, 49
Panificio Centrale - Via Respa, 40
Panificio D’Oro - Via Madonna dei Martiri, 51
Panificio de Gennaro - Via C. De Candia, 155
Panificio Don Bosco - Corso Fornari, 67
Panificio Europa - Via Rattazzi, 41
Panificio Il Cugino - Via A. Manzoni, 91
Panificio Il Forno - Via Fremantle, 42
Panificio Immacolata - Via Cappellini, 28
Panificio Jolly - Viale Pio XI, 9
Panificio Mulino Bianco Via C. Giaquinto, 46
Panificio Non Solo Pane - Via Gen. Poli, 13
Panificio Petruzzella - Via Bovio, 18
Panificio Posta - Via Ricasoli, 29
Panificio Rinascente - Via Nino Bixo, 25
Panificio Sant’Achille - Via
Martiri di Via Fani, 15
Panificio Trionfo - Via Ten. Fiorino, 71
tabacchi
Tabaccheria - Viale Pio XI, 55
Tabaccheria - Corso Dante Alighieri
Tabaccheria - Via Madonna dei Martiri, 2
Tabaccheria - Via Baccarini, 67
Tabaccheria - Via Rossini, 12
Tabaccheria - Piazza G. Garibaldi
Tabaccheria Edicola - Via Raffaele Cormio
Tabaccheria Pansini - Via Roma 32
Tabaccheria Spaccavento - Via Bari, 68
Tabaccheria Veneziano - Via L. Azzarita, 65
Tabaccheria Veneziano - Via Madonna
dei Martiri, 67
Totoricevitoria “Del Cuore”
- Via Baccarini, 77
scuole e istituti pubblici
Comune di Molfetta - Piazza V. Emanuele, 9
Comune di Molfetta - Via Carnicella
Carabinieri - Via Giovinazzo
Comando Polizia Municipale
- Piazza S. Teresa
Capitaneria di Porto - Banchina Seminario
Guardia di Finanza - Madonna dei Martiri
Biblioteca Comunale - VIa San Domenico
Palazzetto dello Sport - Via
Martiri di Via Fani, 15
U.R.P. - Piazza Municipio
stazioni di rifornimento
Stazione di rifornimento AGIP - Via Terlizzi
Stazione di rifornimento
AGIP - Via Giovinazzo
Stazione di rifornimento
API - Zona Industriale
Stazione di rifornimento Madogas - Strada
Provinciale Molfetta-Terlizzi, Km. 2.050
Stazione di rifornimento Q8 - Via
dei Lavoratori – Zona ASI
lidi balneari
Lido Alga Marina - ss16 Molfetta-Giovinazzo
Lido Belvedere - ss16 Molfetta-Giovinazzo
Lido Arena - ss16 Molfetta-Giovinazzo
Lido Nautilus - ss16 Molfetta-Giovinazzo
Lido Nettuno - ss16 Molfetta-Bisceglie
Lido Scoglio d’Inghilterra località Torre Rotonda
parrocchie
Parrocchia Della Cattedrale Corso Dante Alighieri
Parrocchia Immacolata Piazza Immacolata, 62
Parrocchia Madonna Della
Pace - Viale Xxv Aprile
Parrocchia Madonna della Rosa
- Via Gen. C. A. Dalla Chiesa
Parrocchia S. Achille - Via A. Salvucci
Parrocchia S. Gennaro - Via Sergio Pansini
Parrocchia S. Giuseppe - Via
Aurelio Saffi, 1/d
Parrocchia Sacro Cuore Di
Gesù - Via Sella Quintino
Parrocchia San Domenico Via San Domenico, 1
Parrocchia San Pio X - Viale
Antonio Gramsci, 1
Parrocchia Santa Famiglia - Via
Papa Innocenzo VIII
Parrocchia Santa Teresa Piazza V. Emanuele, 3
Parrocchia S.Pio X - Via Giovinazzo
altri
Antica Salumeria del Centro - Via De Luca, 7
Biglietteria regionale FS - Piazza Aldo Moro
Buffetti - Piazza G. Garibaldi, 60
Casa di riposo “Don Grittani”
- Via Don Minzoni
De Pinto - Via Edoardo Germano, 39
Farmacia Grillo - Via S. Angelo, 37
Gruppo FAMM Immobiliare - Via De Luca, 15
Greedy Ristorazione - Via F. Cifariello, 23
Le Mimose - Viale Pio XI
Mondocasa - Piazza Effrem, 12
Note & Book - Via Tommaso Fiore, 24
Piscina Comunale - Via Longone della Spina
Ristorante Pizzeria Mareluna S.S. 16 Molfetta-Giovinazzo
Qbo Interior Design - Via
Federico Campanella, 24
Living Gruppo Immobiliare - Via
Molfettesi D’argentina,30
Deltastore - Via Terlizzi
Non Ho Tempo - Via L. Azzarita, 28
Veterinario Dr. Lucivero Francesco
- Via Papa Pacelli, 11/a
Studio Lovero - III Traversa
Via Caduti del Lavoro, 2
Anna Buzzerio Parrucchiere - Viale
Papa Giovanni Paolo II, 40/42
Agenzia Immobiliare Cassano
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Auto&Noleggi Valente Contrada Pantano, 10
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al 17/07/2011 Farmacia Pesca
dal 18/07/2011 Farmacia Lovero*
al 24/07/2011 Farmacia Pesca
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al 31/07/2011 Farmacia Mastrorilli
dal 01/08/2011 Farmacia Cervellera*
al 07/08/2011 Farmacia De Pinto
dal 08/08/2011 Farmacia Minervini*
al 14/08/2011 Farmacia Viola
dal 15/08/2011 Farmacia Poli*
al 21/08/2011 Farmacia Mastrodomenico
dal 22/08/2011 Farmacia Pesca*
al 28/08/2011 Farmacia De Candia
dal 29/08/2011 Farnacia Egidi*
al 04/09/2011 Farmacia Tatulli
Orari turno festivo: 08:30-12:30 - 16:30-20:30. Per il servizio farmaceutico notturno rivolgersi alla
VIGILANZA NOTTURNA sita in via Carlo Alberto, 46 (di fronte all’ingresso dell’edificio scolastico
“Manzoni”) o telefonare al numero 336/823040. Il sabato mattina restano aperte 4 farmacie:
due del turno in corso e due del turno precedente.
*Effettua turno pomeridiano.
numeri utili
CARABINIERI
GUARDIA DI FINANZA
VIGILI DEL FUOCO
Comune di Molfetta
Anagrafe Comune
Cimitero
Biblioteca
Ospedale
Croce Rossa
Ser Molfetta
Misericordia
Vigili urbani
Vigili del fuoco
112
117
115
080/3359111
080/3359424
080/3381252
080/3388097
080/3357111
080/3341019
080/3385737
080/3389979
080/3971014
080/3382057
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17/07 e 14/08
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Ip Piazza Garibaldi / Agip Via Terlizzi
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Erg Piazza Baccarini / Esso Via Bisceglie
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Erg Corso Fornari / Agip Via Giovinazzo
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Erg Piazza Baccarini / Esso Via Terlizzi
Q8 Zona Artigianale
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30
luglio-agosto 2011
le citazioni del mese
1: Nulla è bello tranne il vero: il vero soltanto è amabile. (Nicolas Boileau-Despréaux)
2: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. (Art. 1 della Costituzione italiana)
3: Gli uomini sognano, si fabbricano dei mondi ideali e degli dei. Le donne assicurano la solidità e la continuità del reale. (René Barjavel)
4: Il desiderio trasformato, elaborato, è illuminazione. Alla radice del desiderio c’è la ricerca della felicità. Tutti siamo motivati dalla ricerca della felicità, qualunque azione compiamo. (Sabina Guzzanti)
5: Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso c’è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai propri doveri. (Plutarco)
6: L’ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale. (Giordano Bruno)
7: Il buon Dio ci fa invecchiare per una ragione: acquisire saggezza per trovare difetti in tutto ciò che ha creato! (Abraham Simpson)
8: Tutto ciò che è umano, comunque appaia, è umano soltanto perché vi opera e vi ha operato il pensiero. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
9: Una speranza, a volte, indebolisce le coscienze, come un vizio. (Elsa Morante)
10: Molto si miete in guerra, ma il raccolto è sempre scarsissimo. (Omero)
11: Se non avrai nemici significherà che hai sbagliato tutto. (Giovanni Arpino)
12: Chi è felice farà felici anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarà mai sopraffatto dalla sventura! (Anna Frank)
13: So quello che voglio, dico quello che voglio e nessuno può portarmelo via. (Iron Maiden)
14: Nessuna cosa ci appartiene, soltanto il tempo è nostro. (Lucio Anneo Seneca)
15: Che cosa misera è l’umanità se non si sa elevare oltre l’umano! (Lucio Anneo Seneca)
16: Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora. (James Joyce)
17: Questi i risultati della pace e della libertà: lavorare e costruire per il bene degli uomini, di tutti gli uomini; non uccidere, distruggere e conquistare con la forza delle armi, ma vivere con il lavoro per la
fratellanza e l’aiuto reciproco. (Mario Rigoni Stern)
18: La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l’altro d’angoscia, e taglia in due il cuore. (Virginia Woolf)
19: Rifugiarsi nella natura è rinchiudersi nelle mura della violenza. (Emanuele Severino)
20: È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. (Italo Svevo)
21: Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo. (Laozi)
22: Siamo tutti clandestini. Clandestini del cuore. Tutte le persone che hanno un altrove e qualcosa di estraneo a loro stessi, in questo senso tutti noi lo siamo. (Eliette Abécassis)
23: Come diceva quella ragazza sgomenta al suo ragazzo: — Perché non sei anticonformista anche tu, come tutti gli altri? (Giuseppe Pontiggia)
24: Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è di non partire. (Ennio Flaiano)
25: Fai il mestiere che sai che se non arricchisci camperai. (Giovanni Verga)
26: Non v’è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi doveri. Quelli d’un infermo sono la pazienza, il coraggio e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini. (Silvio Pellico)
27: La maggioranza dell’umanità vive un’esistenza di tranquilla disperazione. (David Henry Thoreau)
28: È molto più facile [...] essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini, si dev’esser sempre. (Luigi Pirandello)
29: L’uomo è nato per creare. La vocazione umana è di immaginare, inventare, osare nuove imprese. (Michael Novak)
30: Civiltà è avanzamento dell’uomo nel mondo. (Michele Federico Sciacca)
Fonte: it.wikiquote.org
www.ilfatto.net
consigli per una sana
alimentazione
sudoku
difficile
facile
6 7
1
2 9
4 5 8
5
2 8
6
9 5
9 3 1
6 8
5
2 1
7
3
1 7
7
4 8
1
5 7 2
6
3
4
2
8
3
8 2 4
5
6
6
3
6 3
4
5 1
7
6 8
2
6 1
8
5
9
6 7 2
8
7 6 9
5
1
8
soluzioni
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di
logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna
delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in
9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue.
Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del
gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in
ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte
le cifre da 1 a 9 e,
pertanto, senza ripetizioni.
Fonte:
it.wikipedia.org
Questa pancia gonfia!
Invia un sms sull’articolo al 347/1136778 inserendo il codice
a cura della dott.ssa Annalisa Mira
Biologa Nutrizionista
Studio di Nutrizione e Alimentazione
tel. 080.335.45.29 - 338.27.87.929
Siamo in estate e in questo periodo più che in altri
vogliamo sentirci in piena forma. Molto spesso,
però, un fastidio che può
anche rovinarci la giornata è la cosiddetta pancia
gonfia: un disturbo molto
comune, legato a cattive abitudini alimentari e
non. Le cause che possono generare un eccesso di aria e quindi ritenzione di gas a livello intestinale sono molte e diverse. Fra le abitudini
più comuni associate alla tensione addominale
ritroviamo per esempio il mangiare e bere rapidamente, il masticare male, ingerire cibi che
contengono aria non solo come le bibite addizionate di gas ma anche come la panna montata,
andare a letto subito dopo i pasti, deglutire in
maniera ripetitiva mangiando gomme americane o sorseggiando bibite con la cannuccia, fumare. Anche l’ansia e lo stress o la mancanza
di esercizio fisico regolare possono aggravare il
senso di gonfiore. In questo elenco c’è qualcosa
che potete ricondurre al vostro quotidiano? Se
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si, aiutatevi seguendo semplici consigli senza
dover ricorrere, chissà a quali rimedi o preparati: provate a consumare pasti molto leggeri e
soprattutto regolari preferendo piatti semplici
e non elaborati; cucinate i cibi con pochi grassi; masticate lentamente e in modo adeguato;
cercate di gustare il cibo in perfetta tranquillità;
fate attività fisica anche moderata; se pensate
che il problema possa essere l’eccessiva fermentazione provate a consumare la frutta molto
zuccherina lontano dai pasti. In più vi può essere
utile la conoscenza di alcuni alimenti in grado
di favorire l’eliminazione di gas contrastando il
meteorismo: tra questi il finocchio e la menta,
che sono spesso anche alla base di molte tisane,
hanno proprietà antifermentative e il mirtillo
e il mirto con la loro azione antiputrefattiva. E
per finire non dimenticate una sana, fresca e nutriente mela che con le sue fibre interviene nella
regolarizzazione intestinale.
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luglio-agosto 2011
la ricetta
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Insalata di calamaro con rucola e pomodorini
Ingredienti
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8 calamari medi
1 mazzetto di rucola
200g di pomodorini ciliegino
1 spicchio d’aglio tritato
finemente
• pepe, sale, prezzemolo
• succo di limone
• olio extra vergine d’oliva q.b.
Procedimento:
Pulire e lavare i calamari, arrostirli su una griglia,
nel frattempo pulire la rucola e tagliare a metà i
pomodorini.
Tagliare a rondelle i calamari cotti unire la rucola
e i pomodorini condirli con il succo di limone, l’olio
extravergine d’oliva, l’aglio il sale e il pepe amalgamare il tutto e servire.
l’oroscopo dell’estate 2011
ARIETE
La vostra estate, in maniera abbastanza insolita per voi, parte
un po’ a rilento. Se fra giugno e luglio date l’impressione, più che
altro, di guardarvi attorno per conoscere ed allargare la vostra
cerchia d’azione, magari facendo anche piccoli ma frequenti
spostamenti, specie per diletto, soltanto fra la fine di luglio
ed agosto scendete in campo dando il massimo di voi stessi, o
quasi, grazie ai contemporanei favori di Sole, Mercurio e Venere.
Soltanto il vostro Marte, poco propizio già da inizio mese, potrebbe sottrarvi un po’ della spinta a cui ambireste. Sentimentalmente, comunque, le vostre relazioni si tingono di colori davvero intensi, garantendovi un ferragosto caldo in tutti i sensi.
TORO
La prima parte della vostra estate si profila piacevole, scorrendo
via all’insegna dei momenti sereni da vivere con chi più vi piace.
Fra luglio ed agosto, viceversa, potete dare l’impressione che il
sole vi dia alla testa ed in effetti il contemporaneo influsso di
Sole, Mercurio e Venere in aspetto difficile, potrebbe indurvi a
sfuriate davvero fuori luogo. Ritrovate, comunque, facilmente
un buon equilibrio nella parte conclusiva dell’estate, grazie agli
astri nuovamente propizi, magari dedicandovi a degli hobby costruttivi, in grado di appagarvi e divertirvi. Giove vostro alleato
enfatizza il vostro lato più gaudente, ma badate a non eccedere
a tavola, se non volete ritrovarvi appesantiti.
GEMELLI
La vostra innata capacità di mettervi in mostra attraverso una
comunicatività frizzante, che spazia in ogni direzione, vi consente già dal mese di giugno di allargare il vostro cerchio di conoscenze, qualora ne abbiate bisogno. Mercurio e Marte propizi
vi agevolano in tal senso, ma il periodo clou è la prima metà di
agosto, in cui Sole e Venere favorevoli vi consentono di vivere
situazioni sentimentali intense, appassionate e, perché no, divertenti. A parte una breve parentesi ad inizio agosto, la vostra
capacità di scegliere contesti di svago da poter anche sfoggiare
di fronte agli altri, risulta molto marcata. Per i nati la prima decade possono non mancare i colpi di testa improvvisi.
CANCRO
L’estate è proprio la vostra stagione: al calore esterno corrisponde un’emotività vissuta in maniera ancora più spiccata del consueto. Oltre al Sole nel vostro segno, fra giugno e luglio avete vostri alleati anche Mercurio e Venere, che vi consentono di vivere
le vostre relazioni all’insegna di intesa, affetto e romanticismo.
In agosto avete, addirittura, la possibilità di lasciarvi andare un
po’ di più, spalancando la porta a situazioni intense, spensierate
e tutte da vivere, senza alcun patema d’animo. Voi nati le prime
due decadi, grazie a Giove favorevole, vi sentite stabili e sicuri,
magari anche privilegiando mete estive già note. A volte il rapporto a due può risultarvi impegnativo.
LEONE
Tutto procede in maniera veramente ottima e l’estate si profila
apportatrice di svago, divertimento e intensi momenti da vivere
con chi vi sta più a cuore. Sole, Mercurio, Venere e Marte vostri
alleati soprattutto fra luglio ed agosto rendono il vostro fascino
ancora più irresistibile del solito. Colti dall’entusiasmo, tuttavia,
considerata la presenza di Giove meno propizio, badate a non
fare, come si suol dire, il passo più lungo della gamba, magari
spendendo più di quanto possiate permettervi. Comunque fra
agosto e settembre gli astri vi aiutano ad impostare ogni cosa
all’insegna di una maggior moderazione. Considerato il particolare influsso di Urano, non sono esclusi i colpi di fulmine.
VERGINE
Durante la prima parte dell’estate gli astri a voi propizi vi consentono di vivere ogni situazione nella maniera a voi più consona. Sia le relazioni amichevoli che sentimentali scivolano fluidamente in maniera serena e riservata, proprio come vi piace.
Non mancano, comunque, nel cuore dell’estate momenti più
chiassosi ed all’insegna del divertimento vissuto nella maniera
più spensierata possibile, che sta soltanto a voi saper cogliere.
Fra agosto e settembre, invece, gli astri vostri alleati vi aiutano
quasi a proiettarvi nell’autunno, pianificando il vostro rientro e
mettendo una sorta di ordine anche nelle vostre relazioni. Tutto
procede stabilmente specie per i nati la prima decade.
BILANCIA
Proprio nel momento in cui potreste prendere ogni cosa con
rilassatezza alcuni vostri legami paiono pesarvi un po’ di più e
trovare una buona intesa vi risulta complesso. Con queste difficoltà affrontate la prima parte dell’estate ma poi Sole, Mercurio
e Venere vi liberano dalla loro fastidiosa influenza per divenire,
addirittura, a voi favorevoli e riuscite, quindi, a vivere in maniera spiccatamente più spensierata ogni cosa ed in particolare
l’amore. Seppur animati da una forte passione, può comunque
sussistere in voi una sorta d’inquietudine e di seriosità di fondo,
considerata la presenza di Marte e Saturno poco propizi. Voi nati
la prima decade evitate scelte insolitamente avventate.
SCORPIONE
Andate incontro ad un’estate dai connotati altalenanti. Dopo
un inizio piacevole e sereno, permeato da emozioni, facile intesa e romanticismo, grazie a Sole, Mercurio e Venere propizi, fra
luglio ed agosto i favori astrali paiono abbandonarvi un po’ ed i
vostri modi divengono piuttosto bruschi e provocatori, inducendovi a creare situazioni tese e possibili litigi. Anche le occasioni
più divertenti paiono indisporvi. Almeno Marte propizio vi aiuta
a ritrovare un certo equilibrio, ma Giove poco favorevole v’induce
a pretendere a volte dagli altri più di quanto non siano disposti a
darvi. Alla conclusione delle vacanze vi sentite, però, più sereni,
guardando ogni cosa con occhio più distaccato.
SAGITTARIO
Nella parte iniziale dell’estate, nonostante il vostro frizzante
entusiasmo Marte ancora poco propizio vi suggerisce ancora
una certa prudenza nei vostri spostamenti, evitando distrazioni
se non volete incorrere in fastidiosi imprevisti. Il periodo clou per
voi è comunque fra luglio ed agosto, in cui avete modo di vivere degli amorazzi estivi intensi e spensierati o, comunque sia,
condurre le vostre relazioni vivendo momenti davvero intensi ed
appaganti, grazie al contemporaneo favore di Sole, Mercurio e
Venere. Al termine del periodo di vacanza, fra agosto e settembre, potete viceversa risultare un po’ irritabili e pedanti. Notevole lo spirito d’improvvisazione nei nati la prima decade.
CAPRICORNO
Un vago senso d’inquietudine vi caratterizza fra giugno e luglio,
facendovi apparire piuttosto schivi e poco partecipi delle belle
situazioni che si svolgono tutt’attorno a voi. In generale date
l’impressione di essere poco interessati a lasciarvi trasportare
emotivamente. Fra luglio ed agosto, pur essendovi liberati dalla
precedente fastidiosa influenza di Sole, Mercurio e Venere, potete
risentire ancora delle energie dissonanti di Marte che, fino al termine dell’estate, smorza sensibilmente la vostra capacità d’azione,
rendendovi quasi tentennanti e poco incisivi. Fra agosto e settembre privilegiate contesti privi di rischi, ma non sono escluse delle
vostre insolite mosse imprevedibili.
ACQUARIO
Sia chi vi è amico che chi vi vuole bene ha da dar fondo alla
propria pazienza durante l’estate per riuscire a relazionarsi con
voi in modo sereno. Soprattutto fra luglio ed agosto, con Sole,
Mercurio, Venere e Giove alquanto dissonanti, i vostri modi
assumono dei connotati di asprezza e provocazione in grado
di destabilizzare anche certe relazioni a cui tenete. Certi vostri
atteggiamenti possono, in effetti, risultare piuttosto tronfi e
date l’impressione di voler cercare il contenzioso a tutti i costi.
Soltanto fra agosto e settembre addivenite a più miti consigli,
smorzando sensibilmente i vostri toni, assumendo modalità
espressive decisamente più equilibrate, dopo gli eccessi vissuti.
PESCI
Quale miglior occasione del tempo libero a disposizione durante
la vostra estate per poter vivere appieno momenti romantici e
coinvolgenti assieme a qualcuno in grado di farvi sognare. Fra
giugno e luglio Sole, Mercurio e Venere vi aiutano a creare rapporti armoniosi e sereni, lasciandovi alle spalle le fatiche lavorative. Dopo i momenti di grande svago che contraddistinguono
il mese di agosto, la vostra forma generale ed il vostro umore
possono accusare un certo calo ed al rientro dalle vacanze qualche preoccupazione per i futuri impegni autunnali pare farsi già
troppo spazio. Per i nati le prime due decadi il costante favore di
Giove garantisce, comunque, gioie e stabilità.
www.ilfatto.net
IL FATTO
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aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07
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