È per me una vera soddisfazione scrivere l`introduzione di questa

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È per me una vera soddisfazione scrivere l`introduzione di questa
Numero 1. APRILE 2012
È per me una vera soddisfazione scrivere l’introduzione
di questa prima newsletter della nostra Associazione
Internazionale che vanta già più di 55 anni.
Da quando ho assunto la Presidenza a Lima nel maggio
del 2010, il panorama economico e sociale è molto
cambiato e notevoli sono le novità che la crisi di cui tanto
si parla ci ha portato. I nostri istituti non rimangono
impermeabili a tutti questi cambiamenti, ed è per questo
che siamo convinti che l’Associazione debba trasformarsi
in una sede privilegiata per l’interscambio di migliori
pratiche, punti di vista e idee, tenendo sempre presente
la nostra funzione sociale di promozione dell’inclusione
finanziaria nelle nostre comunità.
In questa prima newsletter tratteremo due fatti rilevanti
della nostra Associazione: l’Assemblea Generale tenutasi
a Vienna nel maggio dell’anno scorso, grazie all’ospitalità
di Dorotheum, socio molto attivo e dinamico della nostra
Associazione, e la Commissione Permanente tenutasi a
Città del Messico, questa volta grazie all’ospitalità dell’altro socio di primo piano del nostro
istituto, il Nacional Monte de Piedad. Approfitto di questa occasione per ringraziare sia
Dorotheum, sia il Nacional Monte de Piedad per tutte le attenzioni che hanno avuto nei
confronti di coloro che hanno partecipato ai due incontri.
Oltre ai due articoli precedenti, questo primo numero viene completato da due notizie sui
soci di natura pubblica: la Dirección General de Crédito Prendario del Cile e il Crédit Municipal
di Parigi. Questi articoli evidenziano la rilevanza e l’importanza che hanno i nostri istituti per
quanto riguarda l’inclusione sociale, in molti e diversificati ambiti geografici.
Non voglio concludere questa introduzione senza chiedere a voi tutti la vostra collaborazione
per fare in modo che questo organo di comunicazione, il cui primo numero pubblichiamo
quest’oggi e che avrà cadenza trimestrale, sia costituito da contenuti interessanti e validi
per i suoi potenziali lettori, che consentano di diffondere la conoscenza dell’opera sociale ed
economica degli istituti che fanno parte dell’Associazione.
Presidente dell’Associazione Internazionale
e Presidente de Cajasol
Notizie
XXVIII Assemblea Generale di Pignus
Nuovi modelli di lavoro per attività finanziarie
centenarie
Come mantenere l’essenza delle attività finanziarie con
secoli di tradizione, ma adattate ad una realtà esigente
ed in costante trasformazione. È questo il dibattito sul
quale si è incentrata la XXVIII Assemblea Generale
dell’Associazione Internazionale degli Istituti di Credito
su Pegno e Sociale, che si è svolta a Vienna dall’11 al
13 maggio del 2011, dietro invito del Dorotheum.
I partecipanti alla XXVIII Assemblea a Vienna presso l’Hotel Bristol, sede della stessa.
Alla riunione di Vienna hanno assistito vari istituti con più di duecento anni di vita, tra i quali spiccano Caja Madrid, il Nacional Monte
de Piedad del Messico, i Crediti Municipali di Parigi e Bruxelles e lo stesso Dorotheum. Alcuni di questi istituti si sono mantenuti
molto simili a quando furono fondati, ma nella maggior parte dei casi la loro trasformazione è stata parallela allo sviluppo dei loro
rispettivi paesi e società, fino a diventare degli istituti moderni, autentici leader nei loro settori d’attività. È il caso di Caja Madrid e
di altre casse spagnole presenti alla riunione, come La Caixa, Bancaja o CajaSol, che furono fondate nel XVIII o XIX secolo e che
oggi formano parte di gruppi finanziari quotati nei mercati.
Nelle sedute di lavoro dell’Assemblea, l’aspetto che è stato messo in rilievo è stato proprio come ottenere questa evoluzione negli
aspetti più operativi o strumentali e in quale maniera e in forma simultanea sia possibile mantenere l’essenza fondazionale degli
istituti.
In merito a questa questione, l’Assemblea ha offerto l’intervento di un rappresentante della Erste Stiftung, Franz Karl Prülle, con una
relazione intitolata “l’attuale manifestazione della tradizione delle Casse di Risparmio”. Prülle ha descritto l’evoluzione delle antiche
Casse di Risparmio austriache verso un modello nel quale l’attività finanziaria viene assegnata ad una banca, l’Erste Bank, mentre
l’impegno sociale ed i valori tradizionali vengono mantenuti vivi in una fondazione, l’Erste Stiftung, che è l’erede della Cassa e che,
inoltre, è azionista di riferimento della nuova banca.
Questo modello ha permesso alla Erste Bank ed alla Erste Stiftung di mantenere le caratteristiche delle casse austriache con una
nuova formula moderna e più in accordo con le esigenze di capitale, di regolamentazione e di competitività nazionale e internazionale.
Qualcosa di simile sta avvenendo con le casse spagnole, la maggior parte delle quali è immersa in processi di concentrazione e di
ricerca di capitali, che comprendono anche la loro quotazione in borsa. È il caso di Caja Madrid e di Bancaja, confluite in Bankia; La
Caixa, con CaixaBank; o CajaSol, con Banca Cívica.
In altri casi, con istituti altrettanto centenari e di enorme solidità, come il Nacional Monte de Piedad, l’alternativa di futuro è
quella d’incrementare i prodotti ed i servizi che offrono ad un’enorme e consolidata base di clienti. Lo stesso avviene con i Crediti
Municipali, almeno con i due presenti a Vienna, quelli di Parigi e di Bruxelles, per i quali si aggiunge la particolarità del loro carattere
di banca pubblica municipale.
Dorotheum, anch’essa con origini nel credito municipale, è stata privatizzata ed è diventata una prospera attività legata al mondo
della gioiellerie e dell’ arte, ma ha saputo mantenersi fedele alle sue origini preservando il credito su pegno, le cui tecniche e
procedimenti sono considerevolmente progrediti al fine di adattarsi alla realtà della società austriaca, che è tra le più avanzate per
quanto riguarda gli standard di qualità di vita.
I contenuti dell’Assemblea sono stati completati da alcuni aspetti più concreti, relativi alla falsificazione di gioielli e di lingotti d’oro,
alle nuove modalità di credito su pegno in Argentina, Austria o Messico ed alle aste in Internet.
DICHIARAZIONE ISTITUZIONALE
L’Associazione Internazionale degli istituti di credito su pegno e sociale, riunita nella sua XVIII Assemblea generale, dall’11 al 13
maggio del 2011 nella città di Vienna, dichiara quanto segue:
Nel contesto economico e finanziario attuale, la funzione sociale dell’inclusione finanziaria degli istituti che formano l’Associazione
diventa, se possibile, ancora più importante e necessaria.
In questo senso è indispensabile promuovere la nostra attività affinché sia nota ad un maggior numero di persone ed affinché i
suoi numerosi vantaggi competitivi, in prezzo, sicurezza e garanzia giuridica, siano paragonati con altre alternative, in numerose
occasioni prossime all’usura, ma che stanno guadagnando terreno grazie alla loro notevole aggressività commerciale.
Numerosi istituti dell’Associazione si trovano in processi di cambiamenti giuridici ed organizzativi, per adattarsi alle nuove condizioni
nell’ambito delle quali sviluppano la loro attività, pur senza rinunciare alla loro inequivocabile vocazione d’orientamento alle persone
con maggiori difficoltà per accedere al finanziamento dei loro progetti personali e professionali.
Si considera che nei processi di cambio che le nostre società stanno attraversando si aprono nuove opportunità e nuove sfide,
nei riguardi delle quali l’Associazione è uno strumento straordinario per l’interscambio delle migliori pratiche, l’analisi congiunta
delle nuove realtà sociali ed economiche che si stanno formando e la messa in comune delle risposte strategiche dei nostri istituti,
contribuendo in questo modo a migliorare in maniera significativa la qualità della loro gestione.
Una delle principali sfide alle quali è chiamata l’Associazione nei prossimi anni è quella d’incrementare la propria visibilità e presenza,
per far conoscere l’importantissima attività che svolgono i suoi istituti. In questo senso è indispensabile che tutti gli istituti membri
collaborino trasmettendo le informazioni necessarie sulla loro attività e configurazione istituzionale.
Inoltre, tutti gli istituti dell’Associazione devono promuovere la crescita e la visibilità della medesima, attraverso tutta la sua rete
di contatti.
Infine, gli istituti membri riaffermano la loro vocazione d’internazionalizzazione effettiva dell’Associazione verso altri ambiti geografici
ed altre culture, nella convinzione che questa conoscenza sarà fonte d’innovazione e di cambio.
Fonte: Revista Ahorro, (CECA).
Notizie
Riunione dell’Associazione Internazionale dei
Monti di Pietà su invito del Nacional Monte de
Piedad del Messico
•I Monti di Pietà puntano a preservare il patrimonio
e il potere d’acquisto delle famiglie in più di 20 paesi
di quattro continenti.
•Continueranno a battersi
l’esclusione finanziaria.
I participanti alla Commissione Permanente presso la sede de Nacional Monte Piedad del Messico.
contro
l’usura
e
•L’NMP possiede il portafoglio clienti più nutrito e il
maggior volume di credito.
La Commissione Permanente dell’Associazione internazionale di Istituti di credito pignoratizio e sociale si è riunita a Città del
Messico su invito del Nacional Monte de Piedad. La principale conclusione di questo incontro è stato l’impegno di tutti i
membri per la difesa del risparmio e del potere d’acquisto delle famiglie negli oltre 20 paesi in cui operano i Monti di Pietà.
In una congiuntura economica come quella attuale, in cui l’oro si è rivalutato rispetto a qualsiasi altro attivo finanziario o valuta,
la pressione sulle famiglie affinché si liberino degli oggetti che possiedono in questo metallo è aumentata parallelamente
all’aumento del suo prezzo. Uno dei principali obiettivi dell’attività dei Monti di Pietà è quello di offrire alle economie domestiche,
in particolare quelle dal potere d’acquisto minore, finanziamenti veloci, comodi e affidabili affinché le famiglie non si vedano
obbligate a spogliarsi dei loro piccoli patrimoni sotto forma di oro e, al tempo stesso, di combattere il fenomeno dell’usura.
Più del 90 per cento dei clienti dei Monti di Pietà, con pochissime differenze fra i diversi paesi, recuperano i loro pegni,
preservando così il loro patrimonio familiare.
Nella maggior parte dei paesi in cui sono presenti i Monti di Pietà, esiste una profonda cultura dell’oro come valore monetario;
inoltre, l’oro è un simbolo di risparmio per ampie fasce di popolazione. Gli elevati prezzi raggiunti da questo metallo, in
costante aumento negli ultimi anni, hanno determinato la proliferazione di negozi di compravendita che, sebbene offrano il
prezzo fissato dal mercato dell’oro posseduto dalle famiglie, fanno sì che queste ultime perdano i loro risparmi, in molti casi
definitivamente, e con essi anche il loro potere d’acquisto a medio e lungo termine.
L’Associazione internazionale di Istituti di credito pignoratizio e sociale è composta da istituti iberoamericani, europei e
africani. Quest’anno, inoltre, sono stati presi i primi contatti con gli istituti di credito pignoratizio in Cina, dove esiste una
tradizione millenaria di quest’attività.
In America Latina, l’attività del credito pignoratizio riveste una grande importanza economica e sociale, favorendo la
bancarizzazione e l’accesso al credito di ampie fasce di popolazione. In paesi come Cile, Argentina, Perù e Costarica, l’attività
pignoratizia gode di un grande riconoscimento popolare ed è estremamente vivace.
In Messico, il Nacional Monte de Piedad possiede il portafoglio clienti più nutrito e il maggior volume di credito. Al termine
dell’esercizio del 2011 aveva concesso un totale di 9,1 milioni di prestiti. Le succursali attive finora sono 271, ma l’istituto ha
intenzione di chiudere l’esercizio 2012 con 306 centri di servizio. Il Nacional Monte de Piedad opera in tutte le città con più di
centomila abitanti.
In Europa, i Monti di Pietà registrano un numero minore di clienti, ma continuano ad avere una notevole importanza
istituzionale. Questa circostanza è dovuta al fatto che molti di loro sono stati l’origine, in alcuni paesi del continente europeo,
dei primi istituti finanziari perché associati a istituzioni pubbliche di un certo rilievo come le case reali o a comuni importanti.
I Monti di Pietà operano a tutti gli effetti in paesi quali Belgio, Olanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Austria, Francia e Italia. È
in Spagna, però, che il credito pignoratizio registra un maggior livello di attività, sia per numero di istituti che per volume di
credito.
In Africa, soprattutto nel Maghreb arabo, è esistita una tradizione di credito pignoratizio, e attualmente è in Algeria che
quest’attività è maggiormente presente fra la popolazione.
Gli ultimi contatti presi dall’Associazione internazionale di Istituti di credito pignoratizio e sociale hanno permesso di conoscere
la realtà dell’attività pignoratizia in Cina, sebbene esistano istituti di questo tipo anche in Indonesia o Giappone. Per quanto
riguarda la Cina, vi sono più di 3.000 istituti registrati - per la maggior parte privati - che si dedicano al credito pignoratizio.
La loro peculiarità è che si concentrano per lo più sul finanziamento di piccole attività.
Nei prossimi mesi, l’Associazione lavorerà alacremente per mettere in evidenza i vantaggi che rappresentano i Monti di Pietà
rispetto ad altre alternative di finanziamento o di compravendita e per promuovere la cooperazione tecnica e istituzionale
fra i propri membri. In questo senso, si favorirà lo scambio di soluzioni tecnologiche e di buone prassi per consentire il
miglioramento dell’efficienza degli istituti membri, con l’obiettivo di continuare a prestare un servizio finanziario ad alto
impatto sociale, com’è sempre stato fin dalla creazione dei primi Monti di Pietà nel XV secolo. Si è fatto l’esempio del portale di
vendite all’asta su Internet, sviluppato dai Monti di Pietà spagnoli, che ha ottenuto risultati degni di nota sotto diversi aspetti,
come ad esempio il potenziamento dell’efficienza e della gestione e il rafforzamento che ha significato in termini di reputazione
il miglioramento della loro immagine di modernità.
L’Associazione, inoltre, sta diffondendo l’attività di credito pignoratizio fra gli organismi multilaterali, facendo leva sul suo ruolo
chiave nella progressiva bancarizzazione di molte economie emergenti.
Da ultimo, la Commissione ha deciso la sede per lo svolgimento della prossima Assemblea Generale, che avrà luogo a Buenos
Aires, Argentina, a maggio del 2012, su invito del Banco Ciudad.
Città del Messico, 4 novembre del 2011.
Notizie
Il gesto altruista del Crédit municipal de Paris.
Si è mai vista una banca cancellare, senza esservi
obbligata, i debiti dei suoi clienti più poveri? È ciò
che si appresta a fare il Crédit municipal de Paris, ex
monte di pietà creato nel 1637, la cui attività di prestiti
su pegno sta registrando dati da record in questi tempi
di crisi economica.
Di fronte all’entità di questa crisi e all’impoverimento
di una parte della società che si affolla dietro i suoi
sportelli per ottenere piccoli prestiti di qualche decina
di euro, tutto sommato crediti “di sussistenza”, l’istituto
ha deciso di compiere un gesto di solidarietà inedito.
D. Bernard Candiard, direttore del Crédit Municipal de Paris.
E altamente simbolico. Così, in occasione del suo 375º
anniversario, a inizio d’anno, il Crédit municipal restituirà gratuitamente e loro proprietari gli oggetti di modesto
valore depositati in pegno nelle sue casseforti, per i quali sono stati assegnati prestiti inferiori a 150 euro in totale.
Le persone interessate sono circa 4000. Si tratta di clienti che si trovano in gravi difficoltà finanziarie e che il Crédit
municipal avviserà per posta. L’insolita iniziativa è stata proposta da Bernard Candiard, direttore del Crédit municipal
de Paris e alto funzionario di Stato, che fu consigliere di François Mitterrand all’Eliseo nel 1988 poi vicino a Lionel
Jospin. Per Bernard Candiard si tratta di un atto di solidarietà da parte di un istituto pubblico a finalità sociale, che
non riceve sovvenzioni e deve bilanciare i suoi conti ma che ha realizzato “un piccolo utile” nel 2011.
« Noi viviamo dell’attività di prestiti su pegno e mi è sembrato in linea con lo spirito del nostro fondatore Théophraste
Renaudot [filantropo francese del XVII secolo che lavorò sulla condizione dei poveri], e nella nostra tradizione
sociale, restituire a queste persone la fede o il gioiello di famiglia che sono stati costretti ad affidarci... »
Iniziative di beneficienza simili sono state intraprese attraverso la storia, da Luigi XVI alla Comune di Parigi. Il resto
degli utili del 2011 servirà a finanziare la costruzione di un centro di accoglienza per le persone senza fissa dimora,
come è già accaduto nel 2010.
Barometro della povertà
Oggi più che mai, che la crisi imperversa e aumenta il divario fra i ricchi e i poveri, il Crédit municipal ci tiene alla sua
funzione sociale. Barometro della povertà e dell’esclusione sociale, tutti i giorni l’istituto finanziario vede ampliarsi
questo divario, dove da una parte si trovano “dei poveri sempre più poveri” che bussano alla sua porta per chiedere
credito e, dall’altra, “dei ricchi sempre più ricchi” che fanno salire alle stelle le vendite all’asta.
I primi fanno fatica a ritrovare l’agiatezza economica necessaria per recuperare gli oggetti impegnati, così la durata
dei depositi si allunga. I secondi, invece, sono disposti a pagare a peso d’oro gli oggetti di loro gusto e a cui i
proprietari alla fine devono rinunciare, com’è accaduto a dicembre del 2011, quando un paio di orecchini di diamanti
e smeraldi di Van Cleef & Arpels, stimato fra 100 000 e 120 000 euro dal Crédit municipal, è stato aggiudicato per...
605 000 euro!
Fra il 2007 e il 2011, il numero degli oggetti portati in pegno al Crédit municipal de Paris è aumentato del 33%,
mentre il loro valore del 71%!
Anne Michel
Le Monde. Giovedì 12 gennaio 2012
Notizie
DICREP ha aumentato di oltre il 15% l’erogazione
di crediti nel 2011 e investe circa 2 milioni di
dollari per il miglioramento della sicurezza e
dell’infrastruttura nel 2012.
Il Direttore Generale del Credito su Pegno, Alejandro
Iturra Peña, ha presentato di fronte alle autorità e alla
cittadinanza il suo Rendiconto Pubblico 2011.
D. Alejandro Iturra, direttore generale di DICREP per celebrare il 92° anniversario dello stabilimento.
Lo scorso 14 febbraio in Cile non si è festeggiato solo San Valentino. Quel giorno è stato speciale anche per la
Direzione Generale del Credito su Pegno, DICREP, che ha compiuto 92 anni, ed è uno degli istituti pubblici più antichi
del Cile.
Infatti, era il giorno degli innamorati, ma dell’anno 1920, quando il parlamento cileno approvò l’iniziativa lanciata
dieci anni prima dal Deputato Francisco Huneeus per la creazione di un servizio statale che fornisse prestiti sociali su
pegno, con la finalità di contrastare gli abusi e l’usura a cui erano esposti i cittadini più umili, che all’epoca, per poter
ottenere denaro, dovevano rivolgersi ad agenzie di pegno private che addebitavano alti interessi.
Da allora a oggi, DICREP continua a svolgere in modo impeccabile la missione sociale per cui è stata creata, vale a
dire, concedere senza distinzione un credito su pegno in modo semplice e tempestivo, a condizioni di interessi e rate
adeguate, tutelando con sicurezza gli oggetti consegnati in garanzia. Qualità che oggi sono riconosciute da migliaia
di cileni, in accordo con le cifre presentate dal Direttore Generale dell’istituto, Alejandro Iturra Peña, nel Rendiconto
Pubblico relativo all’amministrazione del 2011.
I dati sono stati resi pubblici nella sala principale del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, organismo
attraverso cui DICREP si relaziona con il Governo cileno. Il risultato più notevole, e che rafforza la validità della
cosiddetta “Zia Ricca” (si veda il riquadro), è in relazione con l’aumento del 15,7% registrato dall’erogazione dei
crediti dell’anno scorso rispetto al 2010, cosa che ha costituito un incremento delle collocazioni superiore ai 50
milioni di dollari. La proiezione per il 2012 è arrivare ai 62 milioni di dollari di collocazioni.
Per quanto riguarda il valore medio dei prestiti, questi sono aumentati del 12%, mentre gli utenti assistiti sono
cresciuti del 3,6%, dati che significano che nel 2011 più di 390.000 persone si sono avvalse del tempestivo sostegno
finanziario di DICREP.
Al termine del Rendiconto Pubblico, il Sottosegretario al Lavoro, Bruno Baranda, ha dichiarato che “la Direzione
Generale del Credito su pegno è uno strumento straordinario per combattere la povertà in Cile e costituisce anche
un aiuto importante per molte famiglie della classe media, che hanno problemi economici a fine mese”.
Dal canto suo Alejandro Iturra ha sottolineato che “oggi DICREP non solo offre un prestito conveniente e solidale,
ma ultimamente è stato compiuto anche uno sforzo notevole, investendo in capacità e tecnologie di comunicazione
diretta, al fine di evitare che i clienti perdano i propri averi impegnati in aste, per mancato pagamento. Grazie a ciò,
da un tasso di perdita del 12,2% del 2008 siamo passati a un tasso del 4,1% nel 2011, e l’obiettivo è continuare a
scendere sempre di più”.
Per quanto riguarda il piano strategico per il 2012, che mira fondamentalmente a migliorare la qualità dell’assistenza,
il Direttore Generale di DICREP ha spiegato che “investiremo circa 2,5 milioni di dollari per raggiungere cinque obiettivi:
rafforzare tutti i nostri servizi, vale a dire l’erogazione di crediti sociali e l’esecuzione di aste fiscali e giudiziarie;
mettere a punto un programma di sviluppo completo dei nostri funzionari, attraverso capacità e miglioramento
dell’ambiente professionale, tra l’altro; rinnovare l’infrastruttura, ammodernare le apparecchiature informatiche e
consolidare la sicurezza”.
Un altro progetto previsto è l’implementazione di un moderno call center “che ci consentirà di conoscere e dare
seguito all’esperienza dei nostri utenti e ricordare loro quando si avvicina la data di maturazione dei loro prestiti,
affinché non perdano gli oggetti impegnati”.
In giugno, l’istituto si prepara a celebrare i cento anni da quando il Deputato Francisco Huneeus concepì il sogno di
creare l’istituto solidale e accogliente che oggi in Cile conosciamo come DICREP.
La generosa “Zia Ricca”
Negli anni successivi alla creazione di quella che allora era conosciuta come Cassa di Credito Popolare, oggi DICREP,
alcune persone tra quelle che si rivolgevano al servizio si vergognavano di dover impegnare i propri gioielli o mobili
per poter ottenere denaro.
In tale situazione, molti di quelli che dalla sera alla mattina si ritrovavano con denaro in tasca, dichiaravano agli amici
o ai vicini di averlo ottenuto da un familiare milionario, nello specifico una zia ricca. Il soprannome divenne popolare
e sopravvive ancora oggi.