descrizione escursione SOS NIDOS

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descrizione escursione SOS NIDOS
Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari
Programma Annuale Escursioni 2013
Domenica 22 settembre
18a ESCURSIONE SOCIALE
Da S’Ishala ‘e Pradu a P.ta Sos Nidos a
Sa Vadde ‘e sa Mandra
Tragitto
In auto proprie
Ritrovo
Riferimento cartografico
Domenica 22 settembre presso lo slargo antistante l’ingresso
dell’hotel della cooperativa Enis di Monte Maccione, ore 9.00
IGMI Serie 25 scala 1:25 000 - F 500 - Sez III
Comuni interessati
Oliena
Lunghezza
Totale 10 km circa
Dislivello in salita
700 m circa
Dislivello in discesa
700 m circa
Tempo di percorrenza
6 ore circa, pausa pranzo esclusa
Difficoltà
EE
Tipo di terreno
Tracce di sentiero, facili passaggi su roccia
Interesse
Paesaggistico, naturalistico
Segnaletica
Nessuna
Attrezzatura
Vestiario adeguato alla stagione, scarponi da trekking, pila frontale
Pranzo
Al sacco
Acqua
Scorta adeguata alla stagione (2 litri circa)
Rientro previsto a Cagliari
Domenica ore 21,00 circa
Quote di partecipazione
2 euro (escluso i soci del G.Es CAI)
Prenotazioni
Al 338.379.78.66
(Escursione riservata ai soci)
Descrizione generale
Rispetto agli altri Supramontes, quello di Oliena ha una superficie di dimensioni modeste
(ricopre un’area di 3620 ha), tuttavia le sue montagne sono conosciute in tutta Europa per la
loro bellezza e importanza naturale. I contrafforti del massiccio che caratterizza tale
Supramonte sono dominati dalla cima più imponente ed elevata, il Monte Corrasi (1.463 m),
ma svettano, tuttavia, con molta evidenza, i rilievi di P.ta Cusidore (1.147 m), P.ta Sos Nidos
(1.348 m), P.ta Ortu Camminu (1.331 m) e P.ta Carabidda (1.321 m).
Alte e inaccessibili falesie delimitano l’area a nord e ad ovest, verso la piana di Oliena; a Sud,
imponenti foreste di leccio e profondi canyon segnano il confine con Orgosolo. Ad est, l’ampia
vallata di Lanaitho e parte del Doloverre di Surtana separano i Supramontes di Dorgali e
Oliena.
Il versante orientale del massiccio è caratterizzato da profonde forre e canaloni selvaggi, tra
cui: Badde Su Tuo, Badde Pentumas, Troccu de Corojos, Codula s’Ozzastru. Gli spogli pianori
di Sovana e Pradu, ed i candidi e denudati tavolati calcarei che contraddistinguono tale area
supramontana, testimoniano lo spietato accanimento dell’uomo sulle antiche foreste. Soltanto
pochi lecci e tassi sono sopravvissuti al taglio indiscriminato, perché custoditi all’interno di
profondi canaloni e doline.
I fenomeni ipogei, assumono aspetti peculiari; infatti, numerose sono le profonde voragini
disseminate un po’ ovunque in questo territorio. Ma il sistema carsico di maggior interesse è
rappresentato dalla risorgente di Su Gologone e dalla grotta Su Bentu – Sa oche, a tutt’oggi
oggetto di profondo interesse e di studio da parte degli specialisti.
In questo ambiente, un tempo regno dei grandi avvoltoi e del cervo sardo, abita una fauna
tipica e selvaggia, come il muflone, oggi in forte espansione, il cinghiale, presente ovunque
seppur cacciato, la martora, la volpe, il gatto selvatico, la donnola, il ghiro, il coniglio selvatico
e la lepre sarda. Tra i rapaci è presente l'aquila reale, l'astore, lo sparviero, il falco pellegrino,
la poiana e alcuni esemplari di avvoltoio grifone.
Un discorso a parte merita la flora. Il Supramonte di Oliena, infatti, ha una importanza
botanica di estremo interesse, in tutto il bacino mediterraneo, non solo in Sardegna.
Nel territorio vegetano circa 650 specie botaniche, pari a un terzo della flora sarda, e oltre 70
sono le specie endemiche. Per la ricchezza floristica, il Monte Corrasi occupa un posto di rilievo
nella flora sistematica italiana e nel 1971, la Società Botanica Italiana, nel Censimento dei
biotopi, ha incluso Sos Prados del Monte di Oliena tra i principali siti di rilevante interesse
vegetazionale meritevoli di conservazione. Tra le specie a rischio di estinzione vi sono il Ribes
sardoum, la Nepeta foliosa (labiata cespugliosa) e l’Aquilegia nugorensis.
Notevoli sono le fitte foreste di lecci e ginepri, sfuggite al taglio, nelle zone più interne; ma
anche i maestosi Tassi, l'Acero Trilobo, la Fillirea, il Terebinto, il Biancospino, il Corbezzolo ed
una varietà di piante officinali, come il timo e il rosmarino.
E’ un ambiente estremamente selvaggio, ricoperto da macchia evoluta dove le specie vegetali
più comuni sono: il leccio, il tasso, il ginepro e la fillirea.
La fauna è costituita prevalentemente da mufloni, cinghiali, volpi, aquile, poiane e varie altre
specie di uccelli e mammiferi comuni nelle zone montane. Da ricordare la presenza del raro
euprotto e del geotritone del Supramonte.
Come si arriva
Il punto di ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 9.00 di domenica 22 settembre
presso lo slargo antistante l’Hotel della Cooperativa ENIS di Monte Maccione, Oliena.
Per chi proviene da Cagliari, si percorre la SS 131 sino al km 123, successivamente la SS 131
d.c.n. (Diramazione Centrale Nuorese) sino al km 50, direzione Nuoro, quindi la Strada
Provinciale 22 che conduce a Oliena.
Dal paese di Oliena, seguire le indicazioni per Monte Maccione - Cooperativa ENIS. Il bivio per
l’hotel è situato presso le ultime case dell’abitato, ad una quota di circa 440 m slm. La strada,
in parte asfaltata e in parte cementata, si inerpica sul fianco della montagna e, dopo circa 3
km, porta al piazzale antistante l’hotel.
Da tale piazzale, si prosegue con le auto lungo la strada cementata che in circa 15’ conduce
nella località denominata Tuones. Qui parcheggeremo le nostre auto e inizieremo il percorso a
piedi, data l’impossibilità di accesso alle normali autovetture.
Itinerario a piedi
Il nostro itinerario a piedi ha inizio da un’ampia radura (q. 980 m), nella località chiamata
Tuones, presso la quale dimorano numerosi e imponenti lecci secolari.
Si prosegue lungo una carrozzabile assai dissestata che si snoda in salita attraverso stretti
tornanti, sovrastati da creste e guglie calcaree dalle forme singolari.
Dopo circa 1,5 km, al termine della strada, si raggiunge il valico di s’Ishala ‘e Pradu (q. 1200
m circa ), su un’ampia terrazza (il belvedere di Carabidda) dalla quale lo spettacolo che ci si
pone dinanzi è davvero straordinario. Alla nostra destra si elevano le guglie di Giuglias e le
sagome dei monumenti rocciosi che caratterizzano il massiccio del Corrasi; alla nostra sinistra,
in successione, le cime di P.ta Carabidda ( m 1.327), P.ta Ortu Camminu (m 1.331)e, in
lontananza, P.ta Sos Nidos (m 1.349); dinanzi a noi, un esteso altopiano carsico (denominato
Pradu), disposto ad anfiteatro ed inciso da un suggestivo canyon: Su Troccu de Su Tuo. Tutto
intorno, candida roccia calcarea i cui anfratti ospitano una bassa vegetazione a pulvino.
Degne di nota, in primavera, le fioriture della gattaia di Sardegna (Nepeta foliosa) e della
crespolina maggiore (Santolina insularis) che predominano, rispettivamente, con i colori
azzurro e giallo.
Si procede in direzione N, lungo tracce di sentiero che decorrono alla base delle punte
Carabidda e Ortu Camminu superate le quali, e attraversata la vallecola di Iahu Ruju, si inizia
l’ascesa a P.ta Sos Nidos. Si avanza tra imponenti lastre di calcare, cercando i passaggi più
agevoli e, dopo circa 1h dal valico di s’Ishala ‘e Pradu, giungiamo sulla cima, segnalata da un
piccolo cono di pietre.
Da qui si può ammirare un vasto paesaggio, disteso per 360°, con scenari di originale bellezza.
Ovunque, montagne e altopiani profondamente incisi da suggestive valli e canyon; in
lontananza il mare, le spiagge e parte del golfo di Orosei.
Dopo aver ammirato il
paesaggio, ci dirigeremo
verso la prossima meta
che sarà la località di
Vilithi, dove si potrà
visitare
uno
dei
più
affascinanti
ovili
del
Supramonte:
il
cuile
Vilithi Vilithi.
Vi si arriva in circa 30’,
dopo aver percorso in
discesa le imponenti e
scoscese
placche
di
calcare del versante SE di
P.ta Sos Nidos. L’ovile,
posto ad una quota di
1.125 m slm, è situato
all’interno
di
un
suggestivo
pianoro,
circondato da un elevato
anfiteatro di roccia bianca
e denudata.
Dopo aver effettuato una breve pausa, si procederà in direzione S andando ad intercettare,
dopo circa 10’, una ripida e liscia placca calcarea attraverso la quale si arriverà sul fondo del
canale de Su Troccu ‘e Su
Tuo.
Si percorre quest’ultimo in
direzione E, per circa 20’,
sino
a
giungere
in
prossimità di un salto (q.
980 m circa), armato con
un cavo d’acciaio. Infatti,
questo è il punto in cui la
valle diventa più profonda,
prima di digradare verso il
pianoro di Sovana.
Noi, invece, risaliamo il
costone in direzione S,
effettuando una facile
arrampicata lungo le
placche della località
riportata sulla cartina
IGM col toponimo di
Sas Tavolas. Dopo circa
20’ giungiamo a Sa
Vadde ‘e Sa Mandra (la
valle
dell’ovile),
un
pianoro su cui risiede
un bellissima capanna,
recentemente
ristrutturata.
Ci troviamo sul margine di un’estesa vallata, ad una quota di 1.125 m slm, in una posizione
davvero
incantevole
e
panoramica. Su questo pianoro
faremo la pausa pranzo.
Il
rientro
si
effettuerà
intercettando un sentieruolo
che,
partendo
dal
retro
dell’ovile e procedendo a mezza
costa lungo le placche di Sas
Tavolas, condurrà, in circa 30’
sul fondo di Su Troccu ‘e Su
Tuo e, da qui, in circa 45’,
attraverso il sentiero che solca
il pianoro di Pradu, sulla
piazzola
del
belvedere
di
Carabidda. Da tale piazzola, si
arriverà in breve alle auto.
Tempo di percorrenza 6 ore
circa.
Dislivello in salita 700 m circa.
Raccomandazioni
Si tratta di un percorso di medio impegno, rivolto ad escursionisti esperti ed allenati abituati a
camminare sui tipici sentieri carsici dei Supramontes.
Consigli alimentari
L’alimentazione dovrà essere adeguata alle nostre esigenze fisiche e a quelle climatiche.
Eviteremo di appesantire lo stomaco assumendo dei cibi che determinerebbero una lenta
digestione e ridurrebbero l’efficienza fisica. Da evitare l’assunzione di bevande alcoliche.
Indispensabile una buona scorta d’acqua e/o integratori energetico-salini.
Per maggiori delucidazioni e per le prenotazioni gli Accompagnatori
saranno contattabili al n. 338 37 97 866
Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni:
Ogni componente del gruppo durante l’escursione starà sempre dietro il Direttore di Escursione
e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni;
Dichiarazione di esonero di responsabilità
Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti.
Pur tuttavia la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e
pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e
dichiara:
• di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere
idoneo dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla
difficoltà dell’escursione;
• di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni
predisposto dal CAI – Sezione di Cagliari;
• di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione;
• di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso
alla partecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di
Cagliari e i Direttori di Escursione da qualunque responsabilità.
Direttori di Escursione:
Aldo Marras (AE), Silvana Usai (AE).