Prefazione

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Prefazione
Presentazione
È per me un onore scrivere la presentazione di questo testo di grande valore culturale.
Perché Franco Cracolici non è solo un esperto medico agopuntore, è anche un uomo entusiasta e curioso del mondo, come rivela quest’opera molto personale scritta a partire dalla sua
profonda conoscenza della Medicina Tradizionale Cinese, costantemente arricchita da anni di
ricerca, insegnamento e pratica clinica.
Inoltre, Franco Cracolici ha promosso significativi scambi culturali e professionali, ospitando
regolarmente a Firenze il dottor Nguyen Van Nghi e i nostri amici Jean-Marc Kespi e Christian
Rempp. Tale collaborazione ha creato una profonda amicizia tra Francia e Italia che anch’io
voglio testimoniare, ancora di più in questo momento in cui abbiamo scelto di specializzarci
in Ostetricia e Ginecologia e nei problemi di infertilità.
Dal 1990, l’ospedale di Strasburgo utilizza l’agopuntura nel reparto di maternità per il trattamento del dolore cronico e a supporto delle attività di procreazione assistita principalmente
grazie al dottor Christian Rempp che, come già detto, ha lungamente collaborato con Franco
Cracolici. Attualmente, io proseguo il lavoro del dottor Rempp all’ospedale di Strasburgo e
sono orgogliosa dei fruttuosi scambi che intercorrono con il dottor Cracolici in questi settori.
Un bravo e un grazie a Franco per il messaggio che trasmette con il suo libro: ci sono tesori
della Medicina Tradizionale Cinese che ancora dobbiamo scoprire!
Con tutta la mia amicizia
Annick Bigler*
* Annick Bigler, medico agopuntore, esercita in uno studio privato dal 1987. Insegna agopuntura per
medici e ostetriche presso la Facoltà di Medicina di Strasburgo. Medico di riferimento degli ospedali
universitari di Strasburgo per i seguenti reparti: Servizi di Ostetricia e Ginecologia, Servizio del Dolore
Pelvico Cronico, Servizio di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).
Autrice del testo, insieme al dottor Christian Rempp, La pratica dell’agopuntura in ostetricia, Tecniche
Nuove, Milano 2000.
Prefazione
Esistono soltanto due cose, scienza e opinione.
La prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.
Ippocrate di Cos
Testimonianze di punti di contatto tra cultura e medicina occidentale e orientale delle grandi
civiltà del passato sono attestate dai papiri egizi di Ebers e di Berlino, nonché da documenti
risalenti all’antico Impero Romano, che datano, già a partire dal 100 a.C., l’esistenza di frequenti
scambi fra Roma, Cina e popoli e civiltà situati tra l’Europa e l’Asia. Un esemplare riscontro
della conoscenza delle tecniche di medicina orientale è quanto ci viene trasmesso dal corpo
mummificato di Ötzi, rinvenuto tra i ghiacci del Similaun, che presentava a livello della colonna, del ginocchio sinistro e della caviglia destra segni di agopuntura, indice che tale tecnica
terapeutica era ampiamente nota e utilizzata, e testimonianza del fatto che, nel corso del tempo,
l’arte medica costituisce uno scambio di conoscenze e di modalità che supera i singoli confini
geografici e l’uso autoctono di rimedi specifici.
Più recentemente, e in particolare nel campo della ginecologia e dell’infertilità, si è compreso come le due medicine possano integrarsi e potenziarsi al fine di conseguire l’obiettivo
comune di migliorare la fertilità della donna, la sua qualità di vita anche nei giorni «difficili»
e il trattamento di patologie di varia natura ginecologica e non solo.
In una società che sta invecchiando e in cui la denatalità è in aumento, troppo spesso ci si
«dimentica» che la natura ha conferito alla donna il periodo più fertile in un’età compresa tra
i venti e i trent’anni, periodo che si identifica anche con un benessere e una salute maggiori
dell’essere umano.
Oggi quell’età non sembra rispondere alle nuove esigenze di una donna ormai inserita in
un contesto sociale che la vede partecipe in prima persona anche nel mondo del lavoro; ecco
che, specie di fronte a un’esigenza procreativa non soddisfatta, si cercano soluzioni che possano
uscire dai canoni della medicina occidentale.
È di rilevante importanza che in un contesto di «community», che non segue più solo le
medicine tradizionali o le indicazioni degli specialisti di medicina generale, bensì spesso segue
«mode e fai da te», vi siano iniziative come il presente testo. L’opera, realizzata con l’idea di
essere approfondita ma al tempo stesso sintetica, può fornire stimoli e indicazioni pratiche agli
operatori medici e paramedici che sostengono le coppie coinvolte in un progetto di procreazione.
L’infertilità sia femminile che maschile è una problematica in forte crescita e rappresenta una delle
grandi sofferenze della nostra società; contemporaneamente, è doveroso il supporto alle coppie
che decidono di farsi aiutare con le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
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Prefazione
ISBN 978-88-08-18730-7
Sostenere la salute con mezzi integrati e naturali è frutto e storia del nostro passato anche
in ambito sanitario, che non vuole, peraltro, disconoscere o bypassare quei preziosi contributi
che la tecnologia ci ha regalato in ambito diagnostico, chirurgico e medico-terapeutico.
Se si pensa che in Italia, secondo i dati del Registro sulla PMA dell’Istituto Superiore di
Sanità, una coppia su sei affronta questo problema, ci si rende conto che, poiché vi sono numerose concause alla base dell’infertilità, verosimilmente un numero maggiore di integrazioni
scientifiche rappresenta una risorsa non da poco per tale emergenza sociale. Sempre più centri
di PMA, infatti, utilizzano l’agopuntura a supporto del percorso di procreazione assistita, con
miglioramento dei risultati e ottima soddisfazione dell’utenza.
La realizzazione di contributi scientifici quali il presente testo rappresenta un vanto nel sapere
integrato, ancora di più per la peculiarità di essere scritto da due figure, una propriamente di
medicina cinese, e l’altra in primis di medicina occidentale, che ha successivamente abbracciato
anche il campo della medicina cinese.
Sono molto orgogliosa di poter contribuire alla prefazione di questo libro e di poter introdurre
Franco Cracolici, che ha un curriculum e un’esperienza scientifica e clinica vastissimi nell’ambito
della medicina cinese, basti pensare alle innumerevoli cariche svolte a livello istituzionale (direttore della Scuola di Medicina Tradizionale Cinese di Firenze; vicepresidente e consigliere SIA,
Società Italiana di Agopuntura; tutor di Agopuntura presso il Centro Ospedaliero di Medicina
Integrata di Pitigliano; consulente di Commissioni regionali e membro del Comitato Esecutivo
WFAS, World Federation of Acupuncture Societies). Notevoli sono stati gli sforzi che la sua scuola
esercita per promulgare e promuovere l’agopuntura in Italia e in Europa.
I suoi meriti e le sue doti di agopuntore sono ampiamente noti, così come la sua cultura
scientifica e filosofica; ne sono testimonianza la sua partecipazione a innumerevoli convegni
di livello nazionale e internazionale.
Con altrettanto orgoglio ed entusiasmo cito il ruolo e le doti di Chiara Riviello, mia allieva
nel corso della Scuola di specializzazione in Ginecologia, che ha recepito con grande entusiasmo
gli insegnamenti di natura scientifica e di pratica clinica; a suo tempo ho appoggiato con piacere la sua scelta di estendere le conoscenze alla medicina cinese, intuendo le potenzialità che
potesse avere l’integrazione tra le due medicine nell’ambito della ginecologia e dell’ostetricia,
in particolar modo riguardo all’infertilità. Chiara Riviello ha un ragguardevole curriculum
scientifico, essendosi sempre alacremente occupata delle problematiche della medicina della
riproduzione e della gravidanza a rischio, forte anche di una valida esperienza all’estero negli
Stati Uniti; inoltre, ha prodotto numerose pubblicazioni in medicina allopatica e ha partecipato
in qualità di relatrice a numerosi congressi di medicina allopatica e cinese.
Quanto al presente lavoro, ho apprezzato molto gli aspetti della filosofia e dell’eziologia
dell’infertilità secondo la Medicina Tradizionale Cinese, aspetti che trovano numerosi riscontri
nella nostra pratica clinica di medicina allopatica. Di particolare interesse ho trovato gli studi
effettuati dal gruppo del dottor Cracolici e della dottoressa Riviello ai fini di migliorare le
conoscenze del ruolo dell’agopuntura nella PMA. Altrettanto stimolanti e fonte di riflessione
sono i capitoli che riguardano il ruolo dell’alimentazione e dello stile di vita nella fertilità,
elementi non sempre adeguatamente considerati nel corso dell’approccio occidentale alla
coppia infertile, ma che stanno assumendo un ruolo sempre più importante, sia per il peggioramento delle abitudini alimentari, sia per il diffuso inquinamento ambientale e alimentare
degli ultimi anni.
Da qui nasce questo testo «ricco di sapere», che unisce in una forma nuova la medicina
tradizionale e quella allopatica. Una raccolta di conoscenze fruibile dai più, una fonte che da
un lato spazia con approccio sistematico alle due medicine, e dall’altro si arricchisce di note
filosofico-scientifiche in maniera piacevole.
ISBN 978-88-08-18730-7 Prefazione
XI
Come definirlo, se non un entusiasmante percorso attraverso i secoli di quello che la tradizione e le conoscenze ci lasciano, integrato da un modo nuovo di affrontare la patologia:
l’«integrazione» con al centro la donna, l’uomo, lo squilibrio dello yin-yang che, riequilibrato,
potenzia la medicina allopatica.
Pertanto, mi sento di augurare agli autori il giusto successo per il contributo innovativo
del loro testo, e ai fruitori uno stimolante cammino verso un mondo che è solo all’inizio delle
sue potenzialità.
Professoressa Maria Elisabetta Coccia, MD PhD
Dottore di Ricerca in Perinatologia
Professore Associato di Ginecologia e Ostetricia
Università degli Studi di Firenze
Presidente CECOS