Palcoscenici per il cibo
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Palcoscenici per il cibo
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Concepito da Elisabetta Faleni e Valentino Infuso (teatroinpolvere.it), è più di uno spettacolo teatrale e più di una cena. Amplifica, in buona sostanza, il concetto di teatro come intrattenimento, contenitore nel quale il pubblico può lasciarsi andare ad assaggi e brindisi. Il linguaggio gastronomico e quello teatrale si fondono in una messinscena poetica, intensa e anche buona. Il filo conduttore del cibo porta in scena anche l’arte artigiana, con GourmArte, una fiera dedicata alle eccellenze enogastronomiche della Lombardia in corso a Bergamo dal 29 novembre all’1 dicembre (gourmarte.it). Nei tre giorni di evento vengono aperti gli scrigni di 100 prodotti di nicchia, selezionati da una commissione di esperti: dal Moscato di Scanzo di Biava, prezioso vino ottenuto dall’omonimo vitigno e di cui ci sono tracce fin dal 1300 all’Indie Ale del Birrificio Indipendente Elav, vincitrice di numerosi premi, ma anche la brisaola di Ma! Officina Gastronomica di Madesimo, sottoposta a una stagionatura natu- rale per 90 giorni, e la mostarda di fragole di Emilio Stroppa, che ha un’azienda a Pumenengo (Bg) dove attua una speciale, lenta bollitura, o ancora i prodotti della Latteria montana di Valtorta, dove il latte viene munto da vacche residenti in stalla ad altitudini medie di 800 metri sopra il livello del mare. Nell’area destinata alla ristorazione, poi, 24 noti chef si alternano con i loro piatti per un’esperienza sensoriale unica. Fra essi, Umberto Bombana, cuoco pluripremiato a Hong Kong e Macao, Sergio Mei, alla guida del ristorante del Four Seasons di Milano, e Marco Sacco, chef d del Piccolo Lago di Verbania, anche presid dente della Charming Italian Chef, partner d di GourmArte. L’incontro di diverse cucine è aanche il cuore del nuovo progetto Gourmea ando, ideato da due giovani italiane che hann no vissuto all’estero (gourmeando.com). L L’iniziativa ha luogo per la prima volta a M Milano dall’1 al 6 dicembre. In diversi luoghi d della città vengono invitati interpreti italiani a sperimentare nuove ricette con materie p prime straniere. Quest’anno l’incontro è con lla Spagna. Si inizia alle 18 dell’1, all’Instituto C Cervantes con un incontro denominato Rad dici nel piatto: la lingua, il cibo a cura d del direttore generale dell’istituzione, Arturo L Lorenzo González, per proseguire il 2 nella b boutique Agatha Ruiz de la Prada, che per u una sera si trasforma in un tapas bar basco ccon la partecipazione dello chef spagnolo Juan Carlos Ferrando del ristorante Viura in Álava. Dal 3 al 6 dicembre, poi, allo scenografico Ceresio 7 è possibile assaggiare le ricette ideate da Elio Sironi che celebra la Rioja, provincia e comunità autonoma della Spagna settentrionale, nel suo menu. Le prossime edizioni, che con tutta probabilità vedranno come cornice gli show-room di Arclinea, saranno ospitate in Spagna e Germania. (riproduzione riservata) n n Degustare Il ristorante di Roberto Okabe apre una nuova sede sulle piste francesi Finger’s mette gli sci e va fino a Megève di Cristina Cimato H a origini giapponesi, è nato a San Paolo, ha trovato casa a Milano e ora, in attesa di coronare il suo sogno di tornare in Brasile, apre un nuovo locale per festeggiare i 10 anni di Finger’s. Dopo i due ristoranti di Milano e quello stagionale di Porto Cervo, lo chef Roberto Okabe si mette gli sci ai piedi e parte alla volta di Megève, in Francia. Il 14 dicembre la sua cucina giapponese ricercata, nella quale c’è anche un po’ di saudade, approderà nel cuore della località sciistica meta di turismo internazionale raffinato ed esigente. Al crocevia del complesso sciistico della loca- lità di Ch i t t il Fi ’ Christomet, Finger’s Megève sarà una meta insolita per chi vuole assaggiare la cu- cina fusion anche in alta quota. Legno e pietra si fondono con le atmosfere della cultura nipponica create dal tatami e dal banco sushi. Tutto intorno lla quiete dei boschi d di pini. Il ristorante ssarà sempre aperto a p pranzo (nel dehors risscaldato è proposta la fformula light lunch), iil venerdì e il sabato aanche a cena. Tra i p piatti più rinomati di Ok b Taiyo & Luna: il Okabe, piatto che ha dedicato ai suoi figli: una capasanta scottata con besciamella di formaggio, pasta kataifi croccante ed erba cipollina e il roll di anguilla, mango e salsa teriyaki (fingersrestaurants.com). (riproduzione riservata) Lampi nel buio Non mangiate nessuna cosa che la vostra bisnonna non avrebbe riconosciuto come cibo Michael Pollan