voilà la france

Transcript

voilà la france
Grande schermo
A Firenze bagno di M a per gli attori ospiti alla rassegna del cinema d'Oltralpe
Casta con Garrcl e la Bejo con Hazanavicius sotto iflashdei fotografi
E in sala si parla della riforma del settore in Italia. Di Giorgi: in aula all'inizio del 2016
VOILÀ LA FRANCE
QUANTI D M ALL'ODEON
Sono giorni ricchi di appuntamenti e ospiti quelli di France
Odeon, il festival sul cinema
francese contemporaneo che si
chiude domani all'Odeon. Ospiti della serata d'apertura sono
stati il regista Michel Hazanavicius e l'attrice Berenice Bejo. I
due, tra le coppie più in vista
del cinema d'Oltralpe, giunti insieme al successo planetario
nel 2011 con The Artist (film
muto che ha vinto cinque
Oscar) e passati per il clamoroso fiasco di The Search, ora
hanno deciso di dedicarsi a progetti separati.
Lei ha appena finito di girare
il nuovo film di Marco Bellocchio, Fai bei sogni, tratto dal bestseller di Massimo Gramellini:
«Interpreto la parte di una donna che spinge il protagonista a
indagare sul proprio passato —
racconta Bejo — Bellocchio è
straordinario, un lavoratore instancabile e creativo che ama lavorare con e su gli attori». Quella di lavorare con i grandi autori
internazionali è una scelta pre-
cisa per un'attrice nella cui formazione ha contato molto il cinema italiano: «C'eravamo tanto amati di Scola è un film che
amo tantissimo. L'ho visto da
bambina con mio padre» confessa l'attrice sorridendo (è venuta a Firenze con il marito e ai
loro quattro figli). Hazanavicius
invece è tornato a viaggiare su
mari più sicuri: «Ho un paio di
progetti — ha raccontato — un
musical in America e un film in
Francia, sul Sessantotto, di cui
non mi dispiacerebbe girare
una parte in Italia, forse proprio
a Firenze».
Ieri è stata la giornata di
Louis Garrel, che ha presentato
il suo primo film da regista, Les
deux amis. E venuto a Firenze
con la compagna, Laetizia Casta
che però ha disertato la sala:
«Da attore nato in teatro, vi dico
che gli attori italiani hanno una
naturalezza che i francesi non
hanno — ha detto il giovane
Garrel — Apparteniamo alla generazione degli anni della crisi,
facciamo un cinema DÌÙ catarti-
co. Quando rivedo i personaggi
di vecchi film di Monicelli come
Amici miei, penso che quelli del
mio film potrebbero essere i loro figli». Anche il padre di
Louis, Philippe, erede della
Nouvelle vague, sarà all'Odeon
domani sera per presentare il
suo nuovo film, L'ombre des
femmes. Nella mattinata di ieri
si è parlato anche di politica del
cinema, durante il convegno
«Direzione Centro» che ha fatto
il punto sulla nuova legge sul cinema sostenuta dalla senatrice
fiorentina Rosa Maria Di Giorgi.
Cuore del disegno di legge è la
creazione di un Centro nazionale del cinema e dell'audiovisivo,
che dovrebbe sostenere e coordinare tutta la filiera cinematografica, finanziato con un prelievo di scopo su chi dal cinema
guadagna (tv, internet, telefonia, ecc.): «Sono ottimista—ha
detto Di Giorgi — Spero che nei
primi mesi dell'anno possa arrivare in aula».
Marco Luceri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da sapere
A destra Letizia
Casta, ieri, in
centro a
Firenze.
L'attrice ha
accompagnato
il compagno
Louis Garrel
che ieri sera ha
presentato
all'Odoen il suo
primo film da
regista «Les
deux amis» ma
ha disertato
la sala. Ha
preferito,
piuttosto fare
una
passeggiata
per le vie
del centro
in compagnia
di un'amica
Gallery
Dall'alto: Louis
Garrel, il regista
Michel
Hazanavicius e
l'attrice e
compagna
Berenice Bejo,
un momento
del convegno
«Direzione
centro»
dedicato alla
nuova legge sul
cinema italiano